Dottor Shelton
Ogni tanto, il corpo ha bisogno di una pausa. Non gli manca l'energia di
riserva! Gli manca il tempo per fare pulizia! È sempre occupato a
digerire...
Stop all'ingordigia!
Mia nonna è morta a 94 anni. Gli ultimi anni della sua vita, o meglio, gli
ultimi decenni, si nutriva principalmente di tartine imburrate e di
caffelatte. Il giorno che mi sono stupita della sua ottima forma, anche se
era diabetica, piuttosto "tonda", e mangiava di tutto, un mio amico
dottore, per il quale nutro grande stima, ha così risposto al mio stupore:
"Tua nonna ha fatto due guerre, e le restrizioni alimentari che ha subito, in
seguito l'hanno preservata da molte malattie". La frugalità è fonte di
salute. Digiunare, è un po' come rimettere l'orologio dell'organismo, fare
una gran pulizia e lasciare al corpo il tempo di eliminare le cellule vecchie,
i grassi, le scorie e le tossine che lo ingombrano. Concedendogli una tregua
di tanto in tanto, non potrete che fargli del bene.
Come gli animali Di solito non faccio paragoni tra l'uomo e l'animale,
nemmeno tra gatto e topo, e mi sembra anche piuttosto assurdo assegnare
all'uomo risultati di esperimenti condotti sugli animali. Ma per quanto
riguarda il digiuno, mi sembra interessante constatare che alcuni animali,
tra cui alcuni mammiferi, possono fare a meno del cibo per settimane,
senza nessun problema... E quando un animale, un animale qualsiasi, è
malato o ferito, qual è la sua prima reazione? Digiuna per lasciare che
l'organismo utilizzi tutte le forze nella battaglia per la guarigione. Sotto
questo punto di vista, anche noi siamo animali! Se la malattia ci toglie
l'appetito, ascoltiamo l'organismo! Facciamo a meno del cibo finché non
siamo guariti. Ci vorrà meno tempo. Ma attenti agli amici, alla famiglia e al
dottore (nella maggior parte dei casi): per loro, per guarire si deve
mangiare (e quest'idea sbagliata perdura!). Vi incoraggiano a "riprendere
le forze" ingerendo calorie. Errore: se il vostro organismo rifiuta il cibo, è
perché ha bisogno di un riposo digestivo per ritrovare equilibrio e salute.
Accettate la sfida!
Invece, dire che il digiuno è un colpo troppo forte per il fisico e tutto il
resto, cioè secondo me, per la psiche e per l'intelletto, è vero. Dal mio
primo digiuno, da quando ho finalmente deciso di fare a meno del cibo per
vari giorni, ho capito che si fanno tanti drammi per nulla. Non solo è
facile, ma visti i risultati, vale davvero la pena provare! In realtà, mi
sembra molto meno frustrante digiunare (a patto di non trovarmi davanti i
miei cibi preferiti!), che seguire una dieta restrittiva. Il proverbio che dice
che "l'appetito vien mangiando" trova qui senso pieno. È più difficile
mangiare meno (ciò che piace) che non mangiare affatto! Il corpo, quando
gli si dà meno cibo del solito, aspetta sempre il resto... Ma quando non gli
si dà nulla, dopo due o tre giorni, si dimentica di richiedere! E per quanto
possa sembrare strano, mentre si digiuna, non si ha fame.
- Vari chili di grasso (anche nelle persone magre) sono accumulati per
fare fronte alla carestia!
Il dottor Shelton, che ha praticato il digiuno per anni, spiega che "se tutti
i tessuti adiposi e altre riserve fossero disponibili in abbondanza, si
potrebbe digiunare dai 30 ai 90 giorni e anche di più, senza toccare una
sola cellula dei tessuti essenziali del corpo". Al giorno d'oggi, gli specialisti
del digiuno utilizzano delle bilance a impedenza: un sistema che permette
di pesare le persone, ma anche di conoscere il tasso di grasso, di acqua, di
minerali, di proteine... E col digiuno non perdiamo muscoli sani, ma
grasso rancido e acqua stagnante, con qualche cellula impazzita che è nel
nostro interesse espellere prima che si organizzi e si moltiplichi!
LE SORPRENDENTI VIRTÙ DEL DIGIUNO
Il digiuno: testimonianze di efficacia e garanzie di innocuità
Signora L. d'Auch
Rimettere l'orologio due volte all'anno Bisogna dire che sono un amante
della buona cucina e di tutte quelle buone cose che i dietisti e tutte le
scuole sconsigliano vivamente. La qual cosa si traduce in un sovrappeso a
cui mi sono adeguato.
Per me, digiunare significa fare una bella pulizia e avere una forma
eccezionale. Non cambia nulla nelle mie abitudini, a parte il bisogno di
camminare di più per calmare gli eccessi di energia. Sono molto in forma e
la pelle diventa di giorno in giorno più bella. Spettacolare. A volte, alla fine
del digiuno sento il bisogno di un'idroterapia del colon (vedi riquadro p.
20). Per praticare il digiuno, devono sussistere le giuste condizioni, una
preparazione psicologica, che consiste soprattutto nello stabilire le date
con un notevole anticipo, nel chiudere l'agenda degli inviti (non perché i
piatti mi tenterebbero, ma perché non sopporterei il disagio degli altri
convitati nel vedere che non mangio). Sentire il profumo delle pietanze,
vedere le vetrine delle rosticcerie o delle pasticcerie non mi disturba
mentre digiuno, se ho fatto una buona preparazione.
Ho provato a digiunare una volta alla settimana, ma per me non va bene.
Nei periodi di digiuno, bevo solo acqua, tisane e minestrone di verdure.
Roger C. de l'Hérault
Un miglioramento innegabile
Obesità
Digestione difficile
Efficienza intellettuale
Un buon calmante
Contro l'acne
Contro l'artrite
Un consigliere di Stato russo, alla fine del XIX secolo, il dottor Von
Seeland, praticò un digiuno di 36 ore settimanali per sei mesi. I suoi
terribili mal di testa, di cui soffriva sin dall'infanzia, guarirono. In seguito
ha affermato: "Ciò che mi causò particolare piacere e che rafforzò la mia
intenzione a continuare con i digiuni, fu una meravigliosa sensazione di
benessere e di buon umore: dopo ogni periodo di cura mi sentivo vivo e
ottimista come un ragazzo di 15 anni".
MacFadden
Il dottor Bertholet, pur non negando che gli antibiotici possano salvare
delle vite, spiega anche che dopo un trattamento simile, è il momento
giusto per "attaccare il male alla radice" e per ristabilire "l'integrità
originaria del terreno. Perché ciò sia possibile, per raggiungere le radici
profonde del male, per porre rimedio allo squilibrio cellulare e ricostituire
un terreno normale, non c'e niente di meglio di un digiuno condotto con
razionalità".
La lista delle patologie che possono essere guarite con il digiuno è lunga.
Ma in questa sede preferisco parlare del ruolo preventivo di un breve
periodo di astinenza dal cibo, dei suoi effetti riequilibranti sull'organismo
e di accelerazione del processo di eliminazione di tutte le scorie e le tossine
che accumuliamo nel corso delle settimane, dei mesi, degli anni...
Chi va piano...
Il dottor Shelton insiste su uno degli aspetti del digiuno che secondo lui
viene spesso dimenticato o trascurato: attingendo a tessuti non essenziali
per mantenersi in attività, l'organismo causa la distruzione, l'assorbimento
o l'utilizzo di escrescenze anormali e altri tumori ingombranti.
Ovviamente, adesso sentirò le grida spaventate della Medicina
tradizionale: "Come si può, solo per un momento, pensare di curare un
cancro con il digiuno?" quando tra i sintomi del cancro c'è anche il
dimagrimento. Senza voler affermare che il digiuno curi tutti i mali, né che
sia la soluzione miracolosa per combattere il cancro, è senz'altro un
eccellente mezzo preventivo. Sicuramente, come in molti hanno ipotizzato,
digiuni periodici possono permettere di eliminare cellule maligne ancora
nascoste che non chiedono di meglio che proliferare, se le si lascia libere di
farlo!
L'autolisi
La perdita di peso
È stato stimato che una persona a digiuno perda circa 500 g al giorno,
ma in realtà è un fattore piuttosto variabile. Dipende tutto dal sovrappeso
di partenza: una persona obesa perderà peso più velocemente di un
magrolino (per il quale un breve digiuno non è controindicato), così come
una persona che pratica regolarmente un'attività fisica, dimagrirà più
rapidamente di chi resta inchiodato al letto o alla sedia. Bisogna anche dire
che uomini e donne perdono peso in ugual misura: le donne perdono più
grasso, gli uomini più acqua. Ciò si spiega perché le donne sono per natura
costituite principalmente di grassi.
La pelle ringiovanisce
Denti belli
Fa bene al cuore
Il digiuno calma gli agitati! Questo metodo è stato utilizzato spesso, nei
secoli scorsi, per curare con successo gli "alienati". In realtà, il digiuno
permette ai malati di nervi di ritrovare rapidamente la calma. Durante il
digiuno il tempo del sonno è generalmente accorciato, ma se di solito avete
il sonno disturbato, l'astinenza può rivelarsi molto benefica: il sonno,
anche se più breve, è molto più ristoratore. Dormirete generalmente meno,
ma in modo più efficace. E se siete dei dormiglioni, troverete che durante il
digiuno le notti sono agitate e più frammentate, ma poi, tutto torna alla
normalità molto in fretta. Se praticate un'attività fisica all'aperto
(l'escursione, ad esempio) durante il digiuno prenderete sonno più
facilmente.
Un ottimismo duraturo
Inizia col digiuno e si protrae per qualche settimana: non solo vi sentite
in grado di realizzare cose che prima vi sembravano irraggiungibili, ma
guadagnate in ottimismo. A volte, siete allegri senza motivo (in generale,
nella nostra epoca succede l'opposto...), apprezzate piccole cose che non
avevate nemmeno notato... All'origine di questo nuovo benessere è
l'aumento di secrezione di serotonina, l'ormone del buon umore, e la
diminuzione degli ormoni dello stress. E poi, può darsi che il nostro
cervello "ripulito", nutrito momentaneamente con carburanti diversi dal
solito, sia più disposto a cogliere la bellezza di ciò che lo circonda!
VERE CONTROINDICAZIONI E IDEE SBAGLIATE
L'orso mangia volentieri noci e miele, frutta, carne ecc. in abbondanza e
immagazzina grandi riserve di grasso grazie alle quali vivrà durante
l'inverno. Anche la rana accumula molto grasso in previsione dell'inverno.
Esistono centinaia di migliaia di uomini e donne che hanno riserve di
grasso superiori a quelle dell'orso o della rana e che credono di indebolirsi
se saltano anche un solo pasto. Hanno grasso e riserve sufficienti per
vivere senza mangiare per settimane, o anche per mesi. Potrebbero fare
dei lunghi digiuni, non solo senza conseguenze spiacevoli, ma con grandi
benefici.
Herbert M. Shelton
Le vere controindicazioni
Il digiuno che potete fare a casa vostra per qualche giorno non deve
essere intrapreso con il fine di curare una malattia cronica grave, se non
sotto stretto controllo! Se seguite un trattamento medico, una dieta
prescritta dal dottore, non fate l'apprendista stregone: affidate il vostro
caso a uno specialista. Se volete intraprendere un lungo digiuno
terapeutico, troverete il massimo dei benefici sotto la guida di un
terapeuta, senza mettere in pericolo la vostra salute, più di quanto non lo
sia già. Certo, in Francia, non esistono più cliniche per il digiuno. Ma è
sufficiente attraversare una frontiera (vedi gli indirizzi alla fine dell'opera).
In Germania il digiuno è una terapia in tutto e per tutto (a volte anche
parzialmente rimborsata).
Durante l'allattamento
E le donne incinte?
Siete magri
Quando ero bambina, mangiavo molto poco... Andavo a una mensa dove
i pasti erano controllati da un'insegnante amica di mia madre (che era
insegnante anche lei, ma in una scuola vicina). Ogni giorno mi forzava a
mangiare, non accettando il fatto che una sola portata fosse sufficiente.
Ripeteva a mia madre che "mangiavo come un uccellino" e sembrava
preoccuparsene. Di sicuro ero magra, ma non mi ammalavo mai, anche se
andavo in giro in T-shirt persino in inverno. Mangiavo molto poco, ma per
me andava bene così!
Sia chiaro, non si tratta di lasciar fare tutto alla natura a ogni costo, né di
non preoccuparsi mai dei cambiamenti di comportamento nei nostri figli,
ma semplicemente di ritrovare il buon senso, quello che a noi genitori a
volte manca a forza di "montature". Gli uomini e le donne che hanno
subito delle restrizioni alimentari (penso alle generazioni che hanno
vissuto una o due guerre), hanno voluto "ingozzarci" con generosità. Oggi
sono i venditori di zuccheri e di altri apporti calorici "super arricchiti in
tutto" che ci costringono. Ed è molto più facile cedere che resistere.
Siamo tutti convinti che le vitamine, che non possono essere sintetizzate
dall'organismo, debbano essere apportate regolarmente con
l'alimentazione. Si sa anche che alcune non possono essere immagazzinate
e, secondo un'opinione diffusa, devono essere fornite quotidianamente in
una quantità sufficiente, che dobbiamo ingerire. Mi riferisco in particolare
alla vitamina C. Ma non è mai stato riscontrato nessun caso di scorbuto
(malattia tipica da carenza di vitamina C), né di beri beri (carenza di
vitamina B1) durante un digiuno. Invece, alcuni casi di rachitismo
(malattia attribuita alla mancanza di vitamina D) sono stati risolti con il
digiuno! Non solo non si è mai manifestata nessuna carenza vitaminica in
seguito a un digiuno, ma una volta purificati, i tessuti diventano più
ricettivi; assimilano meglio e più in fretta le vitamine che gli vengono
fornite dopo il digiuno.
A. Levanzin
Patirete la fame?
L'inferno vi aspetta!
Pensate ad altro!
La prima difficoltà consiste nel tenervi la mente occupata e di non
focalizzare l'attenzione sul cibo. È inutile andare in cucina a preparare dei
dolci o delle piccole golosità: sarebbe una vera tortura, soprattutto nei
primi due giorni. Optate per un'attività dolce, non faticosa e non
tentatrice! Scegliete di essere attivi: evitate i sonnellini, i bagni di sole e le
mattine davanti al televisore. Impegnate le mani e fate fare ginnastica al
cervello: un buon libro, un po' di musica, la pittura o la ceramica, il ricamo
e tutte le attività artistiche che non richiedono troppo movimento o
prontezza di riflessi. Yoga, massaggio dolce, marcia o corsa, nuoto o
bicicletta, ecco le attività ideali da praticare durante il digiuno. Bisogna
evitare gli sforzi violenti, che richiedono riflessi veloci, mentre sono
consigliati gli sport di resistenza: tengono la mente occupata, fanno
lavorare i muscoli, attivano la circolazione, aiutano a ossigenarsi e
stimolano l'eliminazione dei grassi in eccesso, dell'acqua, delle scorie e
delle tossine che intasano l'organismo. L'ideale sarebbe trovare un'attività
che non vi annoi e che vi diverta allo stesso tempo! Ci sono persone, e io
sono tra quelle, che non cambiano nulla delle proprie abitudini di vita:
digiunano continuando normalmente a lavorare. Io ho continuato a
scrivere, seduta tranquillamente dietro al mio computer: avevo
semplicemente scelto un periodo in cui il telefono squillava meno e non
dovevo correre da un appuntamento all'altro. Lo stress è nemico del
digiuno. La pratica del digiuno di gruppo, durante gli stage di "digiuno in
escursione", che ho anche provato (vedi pp. 125 e sgg.), è l'ideale per uscire
dal quotidiano e non essere tentati, e per farsi invece trascinare dalla
voglia e dall'entusiasmo collettivi.
La prima volta non sono partita da sola per l'avventura del digiuno: ho
coinvolto il padre dei miei figli. Aveva fiducia in me, e soprattutto aveva
voglia di perdere qualche chilo! Potevamo scambiarci le sensazioni, via via
che l'esperienza andava avanti. C'è una sorta di emulazione, un fenomeno
di coinvolgimento nel fatto di essere in due o più, quando ci si lancia in
una sfida. Perché, anche se non volete mettervi "sotto pressione", sarete
costretti ad ammettere che affrontare un digiuno - dato che è una cosa
contraria alle vostre abitudini, alla vostra golosità, alla vostra attrazione
naturale per il cioccolato, i biscotti, la frutta fresca e soprattutto contraria
ai saggi consigli di chi vi circonda - può sembrare una vera e propria sfida.
Se siete più persone, è diverso! Ci si sostiene, ci si incoraggia, ci si motiva...
È molto più facile eliminare tutti i cibi che non calcolare il numero di
calorie alle quali avete diritto, o ridurre le porzioni. Il vostro organismo
capirà presto che non è il momento di reclamare! La regola è semplice:
non permettetevi nulla! Se siete particolarmente golosi e il vostro
organismo è abituato a ricevere cibo a ore fisse, è possibile che proviate
una sensazione che sembra essere fame verso la fine della mattina: è
normale, avete saltato la colazione. Ma i piccoli morsi allo stomaco
passano presto. Ditevi che è il suo modo di manifestare l'inizio delle grandi
pulizie! Invece di pensare che vi sta chiedendo di mangiare, ditevi che vi
ringrazia per averlo liberato per qualche giorno. E poi pensate ad altro,
bevete un bel bicchiere d'acqua e restate calmi. Vedrete che diventerà
sempre più discreto!
Piccoli disturbi
Il peggio si supera
Voglie
Dormite meno
La quantità di sonno necessaria all'organismo è proporzionale alla
quantità di cibo ingerita. Durante il digiuno, succede che si dorma meno
del solito senza però sentirsi stanchi, e ciò non deve preoccupare. Invece,
se soffrite di insonnia, ci sono buone probabilità che dopo il digiuno
dormiate meglio.
La bocca impastata
Il desiderio...
Nella maggior parte dei casi (ma ci sono sempre delle eccezioni), durante
il digiuno, la libido diminuisce, così come la fertilità. Ma è per riprendere
meglio dopo! E gli specialisti del digiuno, medici e naturopati, lo hanno
utilizzato spesso, e con successo, nei casi di impotenza maschile, di scarsa
libido nelle donne, o per risolvere dei casi di sterilità inspiegabile (qualche
decennio fa, si riteneva ingiustamente che potesse provocare la sterilità...
quando invece molte donne ritenute sterili sono rimaste incinte dopo un
digiuno...).
Un ciclo a riposo
Per quanto possa sembrare strano, il digiuno che a volte provoca dei
"colpi di stanchezza" passeggeri, fa anche aumentare forza e resistenza.
L'organismo, che non deve più concentrare la maggior parte della propria
energia nella digestione e nell'assimilazione di ciò che ingeriamo nel corso
della giornata, può mettere quest'energia al servizio degli sforzi fisici che
gli sono richiesti. Chiaramente, questo è vero per i digiuni brevi. Nelle cure
terapeutiche è invece consigliato economizzare l'energia, limitando gli
sforzi fisici. I numerosi studi sul digiuno dimostrano che la forza continua
ad aumentare nel corso dei primi 20 giorni del digiuno...
Fermarsi gradualmente
Un'esperienza da ripetere
Voglio rendere omaggio al dottor Seignalet che per anni ha lavorato alla
sperimentazione della sua dieta "ancestrale", che a grandi linee si può
riassumere così: eliminazione dei latticini e dei cereali modificati rispetto
alle specie originarie (grano, orzo, avena...); assunzione di alimenti crudi o
cotti a bassa temperatura. Il dottor Seignalet ha sperimentato questa dieta
con successo su molte patologie croniche spesso ritenute incurabili. È
chiaro, può essere adatta a tutti e non essere riservata ai "malati".
Guardiamo le cose in faccia: quando le pubblicità incitano
quotidianamente i bambini a consumare dolci e latticini dicendo che
"fanno bene alla salute", ma questo è da vedere, sarà il caso di reagire. Ma
dobbiamo lottare tutto il giorno? Dobbiamo privarci dei cibi che ci fanno
venire l'acquolina? Il digiuno ha il grande vantaggio di "rimettere"
l'orologio dell'organismo. A costo di cambiare radicalmente
comportamento alimentare, pratichiamo dei digiuni periodici che possono
aiutarci a non "intossicarci" senza fine e lasciano a riposo l'organismo per
un po'... In conclusione, ricordatevi che l'organismo ha bisogno di più
frutta e verdura fresche e di "pause" regolari: vi sentirete sicuramente
molto meglio!
Mi dispiace che non tutti i dottori abbiano (anzi) una simile curiosità. Al
contrario, molti di loro non esiterebbero a mettere in guardia dal digiuno i
propri pazienti, ma provare, anche una sola volta, farebbe forse cambiare
loro idea... Sarebbe il caso che i dottori rimettessero in discussione le loro
idee preconcette, che spesso gli sono state inculcate, che fossero allo stesso
tempo aperti e curiosi verso le cose che non conoscono, che non capiscono
(poiché le spiegazioni plausibili non collimano con quanto gli è stato
insegnato nel corso di lunghi anni di studio...) o che non padroneggiano
completamente.
Le indicazioni
Dato che in questa sede non si trattano i digiuni terapeutici (che possono
essere prescritti nel caso di malattie molto gravi, ma sempre sotto
controllo medico), le indicazioni saranno poche, ma sicuramente
sufficienti per farvi venire la voglia di provare questo rimedio ancestrale.
Con questo tipo di cura riacquisterete una bella cera, vi libererete di
qualche segno di invecchiamento (rughe, macchie...), guadagnerete forza
fisica, resistenza alla fatica e alle infezioni, sarete di un umore migliore,
ritroverete la vitalità, e perderete anche un po' di rotondità (soprattutto se
approfittate del digiuno per migliorare le vostre abitudini alimentari). In
poche parole vi sentirete meglio con voi stessi! Tra i benefici che si
possono trarre dal digiuno, anche se breve, ecco i più importanti: -
innalzamento delle difese immunitarie (l'organismo, purificato, è più
protetto dalle aggressioni esterne di virus e batteri); - abbassamento della
temperatura corporea (quando avete la febbre, il vostro organismo non è
più in grado di assimilare il nutrimento che potreste fornirgli: meglio
lasciargli tutta l'energia per vincere la malattia, e accontentarsi di bere
dell'acqua); - sollievo da mal di testa ed emicrania; - attenuazione dei
dolori articolari; - scomparsa della tosse nell'arco di 24-72 ore, secondo i
casi; - miglioramento della digestione, arresto della diarrea; - eliminazione
del raffreddore: saltando da uno a tre pasti, raramente di più, il
raffreddore sparirà. Nessuna medicina può fare altrettanto!
- scomparsa dei dolori acuti: il mal di denti ne è l'esempio perfetto. Se
digiunate, si calmerà molto in fretta, e potrete aspettare il vostro
appuntamento dal dentista senza contorcervi per terra; - per smettere di
fumare: la maggior parte delle persone ha meno difficoltà a fare a meno
del tabacco, se fa a meno anche del cibo!
La preparazione al digiuno
Qui non parlerò del digiuno terapeutico che alcune persone affette da
malattie gravi e/o croniche praticano in alcune cliniche in Germania, in
Italia, in Svizzera, in America o in Spagna (vedi gli indirizzi in appendice).
Non voglio nemmeno citare le cure destinate a tutti coloro che "hanno i
mezzi" per permettersi un soggiorno in un centro dove li coccoleranno
mentre bevono tisane o brodi. Queste pratiche esistono per il bene di tutti
quelli che possono permetterselo e si rivelano anche risolutive, ma non è
l'argomento di questo libro. Voglio parlare di digiuni finalizzati a farvi
sentire più "leggeri", fisicamente e moralmente, e più efficienti nelle vostre
attività creative, di concentrazione o di apprendimento!
Scegliere il proprio digiuno
Esistono degli adepti del digiuno a riposo, quelli che credono soltanto
nel digiuno attivo (quello in cui si è fisicamente attivi), i puristi, che
credono che il digiuno sia efficace solo se praticato con l'acqua distillata,
quelli che preferiscono la formula "modificata" del digiuno Buchinger (con
tisane, un po' di succo di frutta e di minestrone)... Come scegliere tra tutte
queste possibilità? È semplice, basta scegliere quella che vi sembra più
facile. Se siete persone che non sanno fare le cose a metà, digiunerete a
sola acqua fin dalla prima volta e forse inizierete con una settimana intera.
Se siete di natura più "moderata", inizierete con un digiuno di tipo
Buchinger per tre giorni e poi aumenterete la durata le volte successive.
Potreste anche provare le varie formule. Siete liberi: a voi la scelta!
L'importante è che ogni volta vi atteniate a quanto avete deciso.
Siate moderati
Bene, non si mangia niente, per quanto strano possa sembrare! In alcuni
tipi di digiuno, come quello modificato di tipo "Buchinger", si beve un po'
di succo di frutta, tisane, brodo... Ma nel digiuno semplice, ci si accontenta
dell'acqua. E i puristi (che troviamo in alcuni paesi dell'Est dove il digiuno
viene utilizzato come una vera e propria terapia con risultati
sorprendenti!), bevono solo acqua distillata! Io mi accontento di bere
liquidi che non apportano alcuna caloria. Nella "dieta Buchinger", molto
utilizzata negli stage di digiuno in escursione, generalmente i partecipanti
bevono un po' di succo di frutta al mattino (se vogliono). Questo apporto
energetico implica ovviamente una reazione di assimilazione, anche se
minima, da parte dell'organismo. Io preferisco evitare, ma se può
rassicurare, soprattutto la prima volta, il risultato non cambia molto.
Solo acqua?
Riposo obbligatorio?
Non serve sapere bene la matematica per capire che più sforzi si
richiedono all'organismo, più bisogna attingere alle riserve. Per questo
motivo, i digiuni lunghi, quelli che vengono condotti sotto controllo
medico, necessitano di riposo. Le emozioni forti, il freddo, gli sforzi fisici
sono degli "sprechi" di energia nel corso dei digiuni terapeutici. Ma
quando si tratta di smettere di mangiare per qualche giorno, l'organismo
dispone di riserve sufficienti perché non dobbiate cambiare nulla nelle
vostre abitudini di vita (se non di tenervi il più possibile alla larga dalle
tentazioni alimentari!). Invece, forza e resistenza aumenteranno.
D'altronde, molti sportivi di alto livello conoscono questo effetto del
digiuno e non esitano a smettere di mangiare per vari giorni per
aumentare la propria resistenza e le forze prima di una gara! I digiuni
rientrano nel quadro della preparazione atletica.
La ripresa dell'alimentazione
Ciò che è meno interessante in questo tipo di pratica, è il fatto che non si
vedano effetti clamorosi dal primo digiuno, anche se ci si sente più leggeri.
Ci sono dunque prò e contro. Una volta che si è fatto un digiuno più lungo,
è un buon metodo per mantenerne gli effetti.
Come fare? Scegliete un giorno della settimana che vi sembra più pratico
rispetto alle vostre occupazioni familiari, sociali e professionali. E ogni
settimana, almeno per due o tre mesi, fate un digiuno di 24 ore: dalla sera
alla sera del giorno dopo.
La cura mensile
Una volta scelta la formula dei tre giorni di fila, come procedere?
La cura annuale
Digiuno terapeutico
Vi sentite stanchi
Il metodo di rimedi floreali messo a punto dal dottor Bach all'inizio del
secolo si trova a metà strada tra la fitoterapia e l'omeopatia. I rimedi
floreali sono infusioni di piante molto diluite e stabilizzate nell'alcol. Il
dottor Edward Bach ha creato questo metodo di cura con 39 rimedi, in
maggioranza estratti dai fiori, da cui il nome "Fiori di Bach". Il dottor Bach
era convinto che la maggior parte delle malattie derivasse da uno
squilibrio emotivo e che bastasse correggerlo per ritrovare la salute. Al
giorno d'oggi questo metodo ha sempre più seguaci e sembra dare buoni
risultati.
Fatto su misura
Per sapere quali rimedi fanno di più al caso vostro, dovete analizzare i
vostri sentimenti. Se siete gelosi, impulsivi, timidi, se non avete fiducia in
voi stessi o, invece, siete sicuri di tutto, vi si adatterà un rimedio piuttosto
che un'altro. Spesso le caratteristiche emotive sono complesse e
corrispondono a più rimedi: in questo caso, basterà fare una miscela.
In pratica
È sufficiente prendere due o tre gocce di rimedio tre o quattro volte al
giorno. Potete diluirle in acqua, nel succo di frutta o assumerle pure. I
famosi rimedi oggi si possono acquistare nei negozi di prodotti naturali,
per corrispondenza o in alcune farmacie.
In caso di emergenza
Vi fa male la testa
L'ÉLIXIR DU SUÉDOIS
Più di 300 anni fa un medico svedese, il dottor Samst, morì a 103 anni,
non di vecchiaia... ma cadendo da cavallo! Il suo segreto (e quello di tutta
la sua famiglia, eccezionalmente longeva) era un elisir che da allora viene
comunemente usato per tenersi in forma.
Palpitazioni...
Avete fame
Dormite male
Vi si tappano le orecchie
L'infuso consiste nel versare dell'acqua bollente sulle erbe nel momento
preciso in cui l'acqua va in ebollizione. Si deve allora coprire il recipiente e
lasciare in infusione per il tempo necessario (da 10 minuti a un'ora,
secondo le erbe). Potete mescolare con un cucchiaio di legno per
accelerare la diffusione dei principi attivi e ossigenare l'infuso, che non
potrà che migliorare. Filtratelo prima di bere. Evitate il più possibile le
tisane in bustina. Non solo si aggiungono all'infuso colla e carta, ma spesso
le piante utilizzate per le bustine sono di "seconda scelta" (perché
"nascoste" dentro a un sacchetto).
Il materiale necessario
Evitate l'acqua del rubinetto, a meno che non sia diretta dalla fonte.
IN INFUSIONE
Achillea millefoglie
È una cugina della camomilla, calmante, efficace anche per eventuali mal
di stomaco. Se ne utilizzano i fiori e/o le foglie secche in dosi di 30 g per
litro d'acqua. Lasciate in infusione per cinque minuti.
Asperula odorata
Cresce preferibilmente nei boschi di latifoglie, possiede proprietà
sedative e antispasmodiche che si sviluppano quando si secca (come
l'odore). La tisana è ottima! Non solo vi calma se siete nervosi o se non
riuscite a dormire, ma attiva la circolazione. Si può utilizzare la pianta
intera essiccata, ma le sommità floreali vanno meglio. Contate quattro
cucchiaini da caffè per un litro d'acqua. Lasciate in infusione per cinque
minuti.
Biancospino
Luppolo
Vengono utilizzati i fiori femmina, piccoli coni detti strobili, per le loro
proprietà calmanti e naturalmente sonniferi. Per il loro tenore di
fitoestrogeni, possono favorire la comparsa del ciclo. Se ne utilizzano 15 g
di fiori ogni litro d'acqua e si lasciano in infusione da 5 a 10 minuti.
Ginestrino
Meliloto
Iperico
È così efficace che si trova in vendita solo nelle farmacie (come
medicinale). Ma potete raccoglierlo al momento della fioritura, a giugno,
per farne scorta. I fiori vengono utilizzati in caso di depressione, di
nervosismo e di disturbi del sonno, con grande successo. Misurate 15-20 g
di fiori per un litro d'acqua e lasciate in infusione per 10 minuti prima di
filtrare. Attenzione: non bevetene troppo se prevedete di esporvi al sole,
può essere causa di fotosensibilizzazione (macchie sulla pelle).
Passiflora
È l'erba che scaccia gli incubi per eccellenza! Se siete ansiosi, inquieti,
emotivi, se avete mal di testa, se "avete le palpitazioni"... vi sarà utile!
Mettete due cucchiaini da caffè di fiori essiccati in un litro d'acqua e
lasciate in infusione da tre a cinque minuti.
Tiglio
I fiori e le foglie, deliziosi in tisana, fanno parte dei rimedi più utili per
combattere l'insonnia. Mettete due cucchiai da minestra di fiori per ogni
litro d'acqua e lasciate in infusione per 5-10 minuti.
IN DECOTTO
Angelica
Eufrasia
IN INFUSIONE
Borragine
Coriandolo
Finocchio
Convolvolo
Rosmarino
Aiuta a combattere diversi tipi di spasmi, tra cui quelli del vostro
apparato digerente abituato alla sovrabbondanza di cibo. È ideale anche
per iniziare la giornata (evitate invece di assumerlo la sera poiché rischia
di tirarvi su e di farvi perdere il treno del sonno). Misurate tre cucchiai da
minestra per un litro d'acqua e lasciate in infusione per 10 minuti.
Salvia
A parte il fatto che è una delle mie erbe preferite poiché cura quasi tutto
(dal raffreddore alla sindrome premestruale, passando per i reumatismi),
durante il digiuno vi aiuta a mantenervi in forma ed evita che abbiate una
traspirazione troppo maleodorante... Mettete due o tre cucchiai da
minestra di foglie secche (o quattro di foglie fresche) in un litro d'acqua e
lasciate in infusione per 10 minuti prima di filtrare.
IN DECOTTO
Bardana
Erica
Piantaggine
Esistono formule "già pronte" molto efficaci per dare sollievo ai muscoli
e alle articolazioni (durante il digiuno e, all'occorrenza, anche durante
tutto l'anno), ma potete anche prepararli da soli, "a casa", con molte erbe.
Ecco qualche ricetta (da conservare preferibilmente in flaconi di vetro
colorato):
Olio al coriandolo
Olio di erica
Una delle mie colleghe giornaliste, negli anni '80, ha avuto occasione di
scrivere vari articoli sulla nutrizione e sulla dietetica. Per fare ciò, dovette
incontrare dottori e specialisti. All'epoca, giovane e dinamica e anche un
po' "gaudente", non faceva mai colazione. Perché al mattino non aveva mai
fame, ma soprattutto non aveva mai tempo! Ma le interviste con gli
"specialisti" che fece allora, rimisero tutto in discussione. Le spiegarono
quanto la colazione fosse importante per la salute, e quanto era stata
fortunata a non aver avuto disturbi. Lo attribuivano alla giovane età. Ma
una cosa era certa: prima o poi avrebbe pagato il prezzo di un
comportamento simile. La mia amica, sgomenta per quei discorsi più volte
ripetuti, non tardò a reagire. Piena di buone intenzioni, cambiò
radicalmente la propria alimentazione. Cominciò ad andare a letto prima e
a fare colazione!
Uno dei grandi specialisti del digiuno del secolo scorso, il dottor Dewey,
suggeriva già di eliminare la colazione (l'idea è stata ripresa da alcuni che
lo chiamano il "digiuno delle 16 ore": una cena leggera e un'astinenza dal
cibo fino a mezzogiorno dell'indomani). Per il dottor Dewey "la fame del
mattino non è altro che una malattia che cova". Il bisogno di mangiare che
sentono le persone al risveglio è, per lui, una questione di abitudine e non
una reale necessità dell'organismo. Quest'idea, diversamente dalla
maggior parte delle nozioni dietetiche attuali, potrà sembrare assurda, se
non sapessimo che il dottore che la sostiene ha salvato molte vite per le
quali la Medicina ufficiale non aveva all'epoca strumenti di cura.
Proponeva la dieta dei "due pasti" alle persone sedentarie, ma anche a chi
faceva lavori faticosi, e molto spesso, i suoi pazienti si liberavano in questo
modo dei reumatismi e del mal di stomaco. Cita l'esempio di tre fattori,
uno dei quali era seguace delle sue teorie. Un mattino, i tre erano andati a
scaricare l'avena, un lavoro faticoso. Due di loro avevano fatto una ricca
colazione, mentre il terzo non aveva mangiato nulla. Arrivata l'ora di
pranzo, quest'ultimo, che aveva lavorato senza faticare né soffrire, mentre
gli altri avevano penato molto, era fresco e riposato. Il sistema dei due
pasti al giorno, consigliato dal dottor Dewey, fece sparire moltissimi
problemi di salute tra i suoi pazienti (qualunque professione svolgessero):
stanchezza, continui raffreddori, artrite... Le condizioni generali
miglioravano senza che ci fosse bisogno di fare altro. Uno dei suoi pazienti,
un fattore, liberato dall'artrite e dalle infezioni alle vie respiratorie grazie a
questa "dieta", affermò che "la mattina era la parte migliore della giornata,
sia per il lavoro fisico, sia per la lucidità mentale".
Il dottor Dewey consigliava il sistema dei due pasti al giorno anche per i
bambini che, secondo lui, si sviluppavano meglio quando gli alimenti
avevano avuto il tempo di essere completamente digeriti e assimilati. Lo
stomaco, che ha avuto il tempo di riposarsi, è molto più efficace per
intraprendere il "trattamento" del nuovo pasto che arriva. Il dottor Dewey
viveva in un'epoca in cui i bambini non erano sollecitati a mangiare
durante tutta la giornata come invece succede oggi.
Un'efficacia straordinaria
E il cancro?
Ingredienti di qualità
Crudité in abbondanza
Siete stati privati degli eccitanti, degli alimenti salati e dei sapori molto
speziati. È il momento ideale per riabituare le vostre papille alla
raffinatezza, per fargli ritrovare gusti dimenticati. E anche per puntare alla
qualità degli alimenti che sceglierete. Gli alimenti di origine animale non
devono essere reintrodotti immediatamente dopo il digiuno. Sarebbe
meglio aspettare un po'. E se decidete di limitare al massimo il consumo di
latte di mucca e dei suoi derivati, ne trarrete un sicuro beneficio.
La cottura al vapore
Dopo un digiuno mangerete molte verdure, cotte o crude. La cottura al
vapore è la migliore perché preserva il sapore e il colore degli alimenti, ma
anche le vitamine e i minerali. Le pentole per la cottura al vapore sono
piuttosto care - si trovano alle fiere del biologico e in alcuni negozi di
prodotti naturali -, ma ci si può cuocere praticamente di tutto, sono
indistruttibili e con esse le carote resteranno croccanti e dolci!
Sabato: si comincia!
Solo qualche ciliegia per pranzo, sul treno, prima di arrivare nel primo
pomeriggio alla stazione di Valence. Lì abbiamo incontrato altri "pazienti"
che venivano da Toulouse e da Nizza.
Profili molto diversi Alla fine, a fare il digiuno, eravamo circa 12. Del
gruppo facevano parte persone molto diverse tra loro, persone che
volevano lanciarsi nell'impresa di organizzare stage di digiuno in
escursione in Ardèche, uno sportivo che voleva liberarsi della rinite
cronica, una coppia di gaudenti che viene una volta all'anno da quattro
anni per rimettere le lancette dell'organismo (e che hanno entrambi
smesso di fumare grazie al digiuno). Alcuni volevano dimagrire, altri stare
meglio di testa...
Domenica
LA KINESIOLOGIA
Lo sapevate che i muscoli non sanno mentire? È ciò che dimostra la
kinesiologia. Un esempio: chiedete a qualcuno di stendere un braccio
lungo il corpo e di sollevarlo fino a formare un angolo di 45° circa.
Spingete sul braccio per abbassarlo e ditegli di resistere. Chiedetegli di
dire: "mi chiamo X", X deve essere il suo nome. Il braccio resiste alla
pressione. Poi chiedetegli di dire: "mi chiamo Y", Y è il vostro nome. Il
braccio cede alla pressione: il muscolo sollecitato non ha creduto alla
bugia! Questa "franchezza" dei muscoli non viene utilizzata dalla
kinesiologia per scoprire le bugie! No, il kinesiologo testa i muscoli
secondo una teoria che si trova anche nelle medicine orientali, ovvero che i
muscoli sono collegati a degli organi particolari delle emozioni. In questo
modo individua gli squilibri e con vari metodi (massaggi, fiori di Bach...),
cerca di far circolare armoniosamente le "energie". È un metodo utilizzato
per combattere lo stress, l'insonnia, l'emicrania... ma anche per placare
alcuni dolori muscolari o per restituire fiducia in se stessi. Un "ramo" della
kinesiologia è anche molto efficace per aiutare i bambini che a scuola
hanno problemi di concentrazione: la "brain gym". La tecnica si basa sulla
pratica dei movimenti "incrociati" che facilitano la concentrazione, e
riducono le difficoltà di apprendimento.
Lunedì Stamani, alle nove, non arriva Gisbert, ma Nicole, sua figlia, e
Gertrud, sua moglie. Oggi si cammina tutti fino a Villeperdrix. Un'ora e
mezza più tardi, arriviamo al paese. Sotto un tiglio carico di fiori, alcune
panchine ci accolgono all'ombra. A pochi metri, facciamo rifornimento
d'acqua a una fontana. Il gruppo si divide: alcuni tornano indietro per
un'idroterapia del colon, altri hanno un appuntamento con la kinesiologa,
altri partono alla scoperta delle montagne... Gertrud, la sera, fa una lezione
sulla ripresa dopo il digiuno.
Martedì
Mercoledì
Siamo ripartiti verso le 13.30. La discesa è più facile. Alle 14.30 siamo già
arrivati al nostro alloggio e facciamo tutti una bella doccia. Stasera ci
attende la visita di un coltivatore di timo.
Giovedì
Notte difficile. Col digiuno, non si dorme molto bene, ma per questo non
si è stanchi nel corso della giornata. Ed ecco, il programma della giornata
prevede la montagna d'Angele (1500 metri d'altezza)!
Venerdì mattina
Venerdì sera
Stasera, il primo vero pasto! Gertrud appare con dei piatti pieni di carote
grattugiate, insalata, salsa alle erbe, e poi delle patate che si scaldano in
cucina. E ci lascia poco dopo, ma con una parola gentile per ognuno. Deve
partire presto, l'indomani, per condurre uno stage in un'altra regione. Guy,
il nostro "amico contadino" ci raggiunge e divide con noi il pasto.
Mastichiamo coscienziosamente, assaporiamo...
Sabato
Il gruppo arriva col contagocce nella sala comune, poi Gisbert porta delle
cialde spesse e dei semi di zucca. Ce li gustiamo masticando a lungo. È il
momento di andare alla stazione... Gisbert ci accompagna e si appresta a
"caricare" un gruppo di stagisti per la settimana seguente...
Tornate a casa, abbiamo seguito una dieta molto stretta per 15 giorni,
evitando tutti gli alimenti di origine animale, gli eccitanti, l'alcol,
mangiando sana frutta e verdura di stagione... Tutti gli scettici che
pensavano di vederci tornare cadaveriche, sono rimasti stupefatti dal
nostro aspetto radioso (tutte quelle passeggiate all'aperto e al sole ci
avevano dato un bel colorito!), anche se alcuni non hanno potuto non
notare che avevamo le guance scavate! Che fossero invidiosi? Noi eravamo
fiere del nostro stage, e la nostra forma, dopo il digiuno, dava una bella
"lezione" agli allarmisti e bastava a dissolvere gli ultimi dubbi di molte
persone intorno a noi.
LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI A PROPOSITO DEL
DIGIUNO
Quando digiunare?
La prima volta dovrà essere nel momento in cui sarete convinti che la
cosa vi farà molto bene. Successivamente, digiunerete quando ne sentirete
il bisogno! Non c'è una stagione migliore di un'altra, anche se è bene
sapere che, quando si digiuna, si è più sensibili al freddo. Se digiunerete in
inverno, basterà che vi copriate meglio e che mettiate una borsa dell'acqua
calda in fondo al letto. Certo, l'ideale sarebbe fare una settimana di
digiuno quando arriva la primavera, quando si devono espellere le
"riserve" che l'organismo non ha utilizzato durante l'inverno, ma è anche
necessario che ciò corrisponda alle possibilità materiali, e tutti devono
imparare ad ascoltare il proprio organismo e dargli riposo quando lo
ritiene necessario.
Il digiuno va "confessato"?
Ognuno faccia come vuole, sapendo però che ci saranno sempre uccelli
del malaugurio e invidiosi che vi prenderanno in giro o vi tratteranno
come degli esaltati. Se ce la fate a sopportare, nessun problema, altrimenti
aspettate la fine del digiuno per spiegare perché avete una pelle così bella,
e anche perché siete così in forma e di buon umore.
Dipende tutto da chi vi sta intorno. Siamo tutti più o meno circondati da
pessimisti pronti ad annunciarci la peggiore catastrofe appena se ne
presenta l'occasione. Se volete fare un digiuno, state alla larga da queste
persone e seguite il consiglio di Sinclair, scrittore americano dell'inizio del
XX secolo, difensore del digiuno (che lo aveva guarito da terribili mal di
testa e da disturbi intestinali cronici): "Chi digiuna non dovrebbe avere
intorno a sé zie e cugini terrorizzati che gli dicono che sembra un cadavere,
che ha il polso che non arriva a 40
È una domanda ricorrente. Sono ormai noti gli effetti "yo-yo" delle diete,
che inducono l'organismo a fare delle riserve, per cui nessun rimedio
sembra più essere efficace a perdere un po' di peso. Ma bisogna fidarsi del
proprio organismo! Il digiuno è una pratica millenaria, non un sistema per
dimagrire! Chi digiuna non si lamenta assolutamente dell'effetto perverso
di "fare riserva"! Prendendo invece l'abitudine di bere molto, si possono
cambiare le proprie abitudini e continuare a bere mezzo litro d'acqua
prima di mangiare: in questo modo si possono mantenere i benefici del
digiuno sulla linea quando si tende al sovrappeso...
La purga è obbligatoria?
L'importanza di questo metodo risiede nel fatto che il vero digiuno inizia
più in fretta (una volta che l'apparato digerente è vuoto, l'organismo deve
attingere immediatamente alle riserve accumulate!). Alcuni però
preferiscono lasciar fare alla natura.
Fissate la durata del digiuno: uno, tre, cinque o sette giorni, sapendo che
più è breve, più spesso dovrete farlo perché sia davvero efficace. Ma non
affrontatelo nello stato d'animo "a ogni costo". Digiunate per voi, non per
la gloria! Se non siete sicuri di voi stessi, iniziate con un giorno e poi
"aumentate la dose" progressivamente.
II
III
IV
VII
VIII
IX
E, per finire, state lontani dagli uccelli del malaugurio che vi faranno la
predica dicendo che avete una brutta cera e che il digiuno vi ucciderà!
Breve storia del digiuno
È impossibile non vedere un legame tra il digiuno e le religioni. Tutte lo
praticano ed è sicuramente per motivi di "purificazione dello spirito", per
mettersi alla prova o per l'elevazione spirituale che viene raggiunta
durante l'interruzione alimentare. È da tanto che si pratica una quaresima
di 40 giorni, 40 giorni senza mangiare, ma per questo non si muore, in
primavera, per fare penitenza e purificarsi... Un altro scopo del digiuno,
meno frequente, consiste nel fare lo "sciopero della fame" per motivi
politici. L'ultimo obiettivo, quello che interessa noi, consiste nel prevenire
o curare alcune malattie. In "piccole dosi", e a breve termine, senza
supervisione medica ma con criterio, tutti possono giovarsene e non
servono pretesti religiosi o politici per mandare in vacanza l'organismo
affaticato da tutto il cibo che gli viene somministrato senza sosta.
Il digiuno religioso
Il digiuno "terapeutico"
In base alle testimonianze scritte ritrovate nel corso dei secoli, il digiuno
terapeutico sembra in uso da almeno 10.000 anni! Circa 460 anni prima di
Cristo, Ippocrate, attualmente ritenuto da tutti il "padre della Medicina"
(ancora oggi i dottori prestano il giuramento di Ippocrate), prescriveva
l'astinenza totale dal cibo durante i periodi critici della malattia. Avicenna,
grande medico arabo ancora regolarmente citato nella letteratura per il
suo buon senso, consigliava digiuni di tre settimane.
A quelli che pretendono che il digiuno sia una cosa per esaltati potrete
rispondere che dei brillanti esaltati lo hanno praticato prima di voi.
Platone e Socrate, indiscussi grandi filosofi, facevano molto spesso digiuni
di 10 giorni. Perché il digiuno acuisce lo spirito (provate e vedrete!).
Pitagora, noto ai liceali per il suo teorema, digiunava regolarmente e
obbligava i suoi allievi a digiunare 40 giorni, prima di accettarli nella sua
scuola!
Di seguito troverete una lista delle persone che hanno difeso o difendono
la pratica del digiuno, con un breve riassunto delle loro attività. Sia chiaro,
la lista non è esaustiva.
Edouard Bertholet
Otto Buchinger
Il dottor Otto Buchinger, ufficiale sanitario della marina imperiale
durante la prima guerra mondiale, contrasse un'infiammazione acuta
dell'amigdala, che determinò un'infiammazione grave di tutte le
articolazioni. Invalido al 100%, dovette abbandonare il suo ruolo nel
marzo del 1918, all'età di 40 anni. Fu allora che seguì un digiuno di 19
giorni con il dottor Riedlin, a Fribourg-en-Brisgau (Germania). Guarì per
sempre. Dopo il digiuno, decise di farne trarre beneficio ai suoi pazienti, e
nel 1920 accolse il primo digiunatore. Aprì un centro a Überlingen nel
1953, con 150 camere, che permetteva l'ottimizzazione del suo
trattamento. In Germania molte cliniche per il digiuno seguono le sue
direttive.
E.-H. Dewey
Arnold Ehret
Il professore tedesco Arnold Ehret (1906-1971) ha sviluppato una teoria
sui benefici del digiuno e le sue forme di transizione con verdure crude o
cotte, frutta cruda o cotta... A 18 anni, Ehret soffriva di catarro polmonare
di natura tubercolotica. A 30 anni, tormentato dalla nefrite cronica e dalla
depressione, era ritenuto dai medici incurabile e in condizioni disperate.
In questo stato di profonda disperazione e di malessere fisico, dopo aver
tentato tutto ciò che gli proponeva la Medicina, cercò altri metodi.
Cominciò a correre in bicicletta e a mangiare solo frutta e, dopo due mesi,
provò il digiuno con grande successo. Ehret ha illustrato al pubblico il
digiuno e la dieta di sola frutta in diverse opere.
A. Guelpa
Isaac Jennings
Nel 1830 questo medico americano scoprì per caso i benefici del digiuno
grazie a una bambina malata di tifo e intollerante ai medicinali. Non
sapendo più cosa fare per curarla, si rassegnò e le consigliò riposo e acqua
pura. La bambina guarì molto in fretta e il medico capì che il digiuno le
aveva giovato. Lo utilizzò anche in altri casi.
M.A. Levanzin
Christoph Michl
Albert Mosséri
Penny
De Servai
Herbert M. Shelton
Considerato come uno dei migliori specialisti "moderni" del digiuno, il
dottor Herbert M. Shelton ne ha studiato quasi tutti gli aspetti durante i
suoi lunghi anni di pratica. Ne parlo poco in questo capitolo perché è
spesso citato durante tutta l'opera.
Tanner
Yves Vivini
Offre vari tipi di stage: monodieta, cucina naturale ecc.. Vari stage
all'anno di digiuno in escursione.
Jeûne et Randonnée Terres du Sud 32, rue Muller - 75018 Paris Tel.:
0033 01 42 58 63 76 - 06 19 51 00 04 E-mail: contact@terresdusud.net
http: / / www.terresdusud.net Offre stage di digiuno in escursione nelle
Cévennes meridionali sui sentieri Belle-Île en Mer o nel deserto della
Mauritania.
Albert Mosseri 25, rue du Grand Pré - 10290 Rigny la Nonneuse Tel.:
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9 Premessa
APPENDICI
169 Bibliografia
APPENDICI
149 Breve storia del digiuno 155 I grandi nomi del digiuno 163
Indirizzi utili 169Bibliografia salute&benessere france Cuillain Il
bagno derivativo Cent'anni dopo Louis Kuhn<
FRANCE GUILLAIN
Il bagno derivativo. Cent'anni dopo Louis Kuhne pp. 176, € 16,00, ISBN
978-88-7136-275-5
Un po' d'acqua fresca e un guanto da bagno: ecco che cosa occorre per
effettuare un bagno derivativo. Questa semplice pratica, naturale e
gratuita, oltre a consentire un buon funzionamento dell'organismo,
permette di espellere scorie ed eccedenze, responsabili di una lunga serie
di patologie (cellulite, caduta dei capelli, acne, allergie, asma...).