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tracce online
La simulazione ha coinvolto le 4.680 scuole statali e non statali sede d'esame. Se
qualcosa non dovesse andare per il verso giusto, il rischio è di annullare l'intera
prova su tutto il territorio nazionale
La vecchia procedura con le prove che passano brevi manu va quindi in soffitta:
niente più migliaia di buste in viaggio da Roma ai provveditorati e da questi agli
istituti. "Finita la sperimentazione - recita la newsletter inviata in questi giorni alle
scuole - si prepara per la prova ufficiale di giugno". La simulazione che ha
coinvolto il mese scorso le 4.680 scuole statali e non statali sede d'esame è andata
abbastanza bene. "I dati sono confortanti: tutte le scuole hanno infatti - continuano
dal ministero - completato con successo sia la fase di download dell'applicativo
Plico telematico sia quella di test della postazione di lavoro".
Per predisporre tutto per tempo le scuole entro oggi devono effettuare una serie di
operazioni di "pulizia" e controllo sulle postazioni di lavoro che il giorno degli esami
saranno destinate a scaricare le tracce "vere". E, sempre da oggi, potranno
scaricare la copia del plico telematico con le tracce ufficiali, che saranno quindi a
scuola almeno quattro giorni prima: il tempo necessario per effettuare altri test ed
evitare brutte sorprese il giorno degli esami. Ma ovviamente le prove non saranno
visibili né al responsabile del procedimento né al preside perché la chiave per
decriptarle è appunto doppia: una per ogni commissione e l'altra - la cosiddetta
"chiave-ministero" - verrà invece fornita la mattina stessa della prova alle 8,30. E'
quindi certo che gli esami quest'anno inizieranno un po' più tardi ripetto al passato.
Per tutte le altre necessità - si inceppa il computer, salta l'erogazione della corrente
o la commissione non riesce a scaricare la chiave di cifratura fornita dal ministero,
tanto per citare alcuni problemi - occorre rivolgersi ai Nuclei di supporto organizzati
presso i provveditorati e gli Uffici scolastici regionali o, in alternativa, collegarsi al
"servizio di tutoring"in funzione nella rete intranet del ministero o, ancora, rivolgersi
al "service desk" con tanto di numero verde. Intanto, le prove adeguatamente
oscurate sono già a scuola e sono 10 mila i referenti di sede abilitati ad aprirle: una
vera e propria task force per non incorrere in incidenti.