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Impiego delle misure di frequenza

Martino Trapani
Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE
FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA
CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA

Anno Accademico 2017-2018


CORSO DI IGIENE GENERALE E APPLICATA

METODOLOGIA EPIDEMIOLOGICA

Martino Trapani
COME MISURIAMO I FENOMENI SANITARI?

COME SI MISURANO I FENOMENI SANITARI CHE SI


STUDIANO IN EPIDEMIOLOGIA:
• Frequenze: numero di eventi verificatesi (morti, malformati, ecc.);
• Rapporti: caratterizzati da un numeratore ed un denominatore
(A/B) che non appartengono necessariamente alla stessa
popolazione (Es. rapporto maschi/femmine);
• Proporzioni: particolare tipo di rapporto in cui il numeratore è
incluso nel denominatore (A/A+B) (Es. % Popolazione > 64 anni);
• Tassi: particolare tipo di proporzione che implica la presenza del
fattore temporale. (A*Tempo/A+B)
E’ un rapporto tra numero di individui in possesso di una data
caratteristica e l’insieme della popolazione.

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FREQUENZE

Il numero di eventi verificatesi (morti, casi malattia,


numero di interruzioni di gravidanza o malformati,
ecc.);

Per esempio:

•Programmare i posti letto o gli interventi in un reparto;

•Programmare l’acquisto di kit diagnostici;

•Determinare il numero di dosi di vaccino necessarie;


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RAPPORTI, PROPORZIONI, TASSI

Rapporto A/B
Esprime la relazione tra 2 quantità indipendenti fra loro

Proporzione A/A+B
Rapporto in cui il numeratore è incluso nel denominatore

Tasso A*Tempo/A+B
Proporzione in cui entra la variabile "tempo"

Un elemento di confusione è dovuto al fatto che, in medicina, «tasso» è


talvolta sinonimo di rapporto o proporzione, in quanto non si considera
la variabile «tempo». Ad esempio, si parla di «tasso di glicemia» per
indicare la quantità di glucosio presente per unità di volume di un
campione di sangue.
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RAPPORTI

Quoziente tra 2 quantità indipendenti tra loro: A/B

•il numeratore NON è INCLUSO nel denominatore

•permette di confrontare quantità di differente natura

ESEMPI:
•n di pazienti / medico;
•n di posti letto / abitanti;
•n partecipanti al corso / tutor;

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PROPORZIONI

Quoziente fra una parte e il tutto: A/A+B

•il numeratore è INCLUSO nel denominatore;


•assume valori compresi tra 0 e 1;
•percentuale = proporzione x 100;

ESEMPIO:
Distribuzione di una popolazione per fascia d’età

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RAPPORTO E PROPORZIONE

Popolazione: 2 femmine e 8 maschi

• Rapporto: 2/8 = 1/4


A/B 1 femmina ogni 4 maschi

• Proporzione: 2/10 = 1/5 = 0,20


A/A+B 1 femmina ogni 5 persone
20% delle persone sono femmine

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TASSO

I tassi sono il segno distintivo dell’epidemiologia.


Essi sono alla base del confronto fra gruppi di
popolazione. A*Tempo/A+B
Costituisce la stima più affidabile del rischio di malattia e si
compone di tre elementi essenziali:

•il numero di eventi che si sviluppano in una popolazione


esposta al rischio di manifestare un certo evento
(NUMERATORE);

•la popolazione durante il periodo di tempo scelto


(DENOMINATORE);

•un intervallo di tempo nel quale viene misurato il tasso;


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TASSO

Esempi:
Tasso di mortalità per tetano in Italia nel 2000:

•decessi per tetano: 15


•popolazione nel 2000: 56 milioni
•Tasso di mortalità = 0,026 / 100.000 / anno

IN SINTESI:

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ALCUNI TASSI-INDICATORI IMPORTANTI

• Tasso di mortalità generale:


N di morti per anno / popolazione a metà anno x 1000

• Tasso di mortalità specifico per età:


N di morti per classe di età/ popolazione per classe di età
x 1000

• Tasso di mortalità specifico per sesso:


N di maschi (o femmine) / popolazione maschile
(femminile)x 1000

• Tasso di mortalità specifico:


N di morti per causa x / popolazione a metà anno x 1000

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ALCUNI TASSI-INDICATORI IMPORTANTI

• Mortalità infantile:
N morti nel 1 anno di vita in un anno / n bambini nati
durante l’anno x 1000

• Mortalità neonatale:
N morti nei primi 28 giorni di vita / n dei nati vivi x 1000

• Mortalità perinatale:
n nati morti + nati vivi e morti nella prima settimana di vita
/ n di nati vivi x 1000
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TASSO MORTALITA’ INFANTILE

• Mortalità infantile: correlato alla situazione sanitaria,


ambientale e sociale della popolazione a cui viene
applicato.

è considerato uno
degli indicatori più
fedeli a livello
igienico-sanitario di
una popolazione.

Infatti, la frequenza
delle morti nel I
anno di vita è
proporzionale alla
diffusione delle
malattie infettive e
conseguentemente
alla situazione
dell’ambiente di vita.
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TASSO MORTALITA’ NEONATALE

E’ un buon indicatore della qualità complessiva


dell’assistenza neonatale.

La mortalità neonatale precoce (0-6 gg) riflette la qualità


dell’assistenza immediatamente successiva al parto, mentre
la mortalità neonatale tardiva (7-27 gg) riflette la qualità
dell’assistenza nel periodo successivo.

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TASSO MORTALITA’ PERINATALE

MOLTO IMPORTANTE come indice del livello di assistenza


ostetrica e neonatologica di un paese.

Consente di valutare
la quota di mortalità
evitabile

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TASSO MORTALITA’ NEONATALE, INFANTILE
E PERINATALEE

mortalità perinatale

natimortalità mortalità infantile

mortalità neonatale postneonatale

prec. tardiva

1 2 3 4
settimane di vita

180 giorni
nascita 1 anno
gestazione

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PREVALENZA

Prevalenza: e' il rapporto tra numero dei casi e numero della


popolazione in quel dato tempo; essa va quindi da 0 a
1 (oppure da 0% a 100%); può essere 'puntuale' se
riferita ad un certo momento preciso, oppure 'periodale' se
riferita ad un periodo più lungo. Es. per l’asma: 6-10%.

Incidenza: e' il rapporto tra il numero di nuovi casi e il


numero della popolazione a rischio di sviluppare
quella data malattia in quel dato periodo di tempo. Es. per
l’asma: 2-3 %.

I risultati di prevalenza e incidenza sono di regola


moltiplicati per una costante K (100, 1000, 10.000, ecc).

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PREVALENZA

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PREVALENZA

Numero di persone con la malattia o la condizione


indagata in un momento specificato;
• Utile per stabilire il peso della malattia entro una
popolazione;
• è come un’immagine fotografica della popolazione al
momento dell’indagine;
• La Prevalenza è una funzione dell’incidenza della malattia
e della durata della malattia;

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PREVALENZA

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PREVALENZA- esempi

• Frequenza di malati con diabete in un certo anno;

• Frequenza di infezioni ospedaliere in un determinato


periodo di tempo;

Sta soffrendo di mal di


Prevalenza puntuale
schiena in questo periodo?

Ha sofferto di mal di schiena


Prevalenza periodale
negli ultimi 3 anni?

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PREVALENZA- esempi

In uno studio sulle condizioni di salute degli


abitanti di un quartiere, su 431 persone di età
uguale o superiore a 65 anni, 52 avevano
insufficienza cardiaca

prevalenza puntuale = 52/431 = 0.12 = 12%

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PREVALENZA- esempi

In un allevamento di bovini sono presenti 120 capi, che vengono


sottoposti al test della tubercolina per la diagnosi di tubercolosi.
Dopo l'inoculazione della tubercolina per via intradermica, si
attendono 72 ore e quindi si effettua la lettura, misurando lo
spessore della plica cutanea al punto di inoculo.

Tutti i 120 capi sono animali "a rischio", ossia possono


contrarre la tubercolosi; 15 di essi reagiscono positivamente al
test, mentre i restanti 105 risultano negativi.

la prevalenza di bovini con tubercolosi è di 15/(15+105), vale a


dire 0.125 oppure 12.5%.

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FATTORI CHE INFLUENZANO
LA PREVALENZA
• maggiore durata della malattia;
• prolungamento della vita dei malati senza guarigione;
• aumento dei nuovi casi (incidenza);
• immigrazione di casi;
• emigrazione di persone sane;
• immigrazione di persone suscettibili;
• miglioramento delle capacità diagnostiche;
• durata più breve della malattia;
• elevato tasso di letalità della malattia;
• diminuzione dei nuovi casi (incidenza);
• immigrazione di persone sane;
• emigrazione di casi;
• miglioramento del tasso di guarigione dei casi;

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INCIDENZA

numero di nuovi casi di una malattia che si verificano


durante un periodo di tempo specifico

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FATTORI CHE INFLUENZANO
L’ INCIDENZA

• miglioramento delle capacità diagnostiche;

• prolungamento della vita media della popolazione (per


alcune patologie specifiche);

• immigrazione di persone suscettibili;

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INCIDENZA - ESEMPI

Dopo 9 mesi ritorni nello stesso allevamento dell'esempio


precedente, allo scopo di calcolare l'incidenza della
malattia.

Pertanto, sottoponi nuovamente al test della tubercolina


soltanto i 105 animali che erano risultati negativi.

Alla lettura dopo 72 ore, ne risultano positivi 17, mentre i


restanti 88 sono negativi.

l'incidenza in 9 mesi è 17/(17+88) = 0.162 = 16.2%

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PREVALENZA E INCIDENZA

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PREVALENZA/INCIDENZA

PREVALENZA INCIDENZA

NUMERATORE Casi esistenti Nuovi casi

totale soggetti “a rischio” nel


totale soggetti
DENOMINATORE periodo considerato

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PREVALENZA E INCIDENZA

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Bibliografia:
Testi:

•Barbuti, Fara, Giammamco et al. “IGIENE”, Monduzzi Editore

•Carlo Signorelli “Igiene Epidemiologia Sanità Pubblica”, Società Editrice Universo

•F. Auxilia, M. Pontello “Igiene e Sanità Pubblica”, Piccin

Risorse online:

www.who.int; www.cdc.org; www.istat.it; www.epicentro.iss.it

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GRAZIE

Martino Trapani MAIL: mtrapani@asst-rhodense.it


trapanimartino@yahoo.it
WEB: https://trapanimartino.wordpress.com
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