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6) FISICA
Uno dei principi fondamentali della fisica è quello di azione e reazione: se sopra un corpo
agisce una forza, il corpo reagisce con un’altra forza chiamata reazione. Questa reazione è la
responsabile dell’equilibrio che permette ad un oggetto appoggiato su un tavolo di non cadere:
il peso dell’oggetto (azione sul tavolo) è bilanciato dalla reazione (uguale e contraria al peso)
che il tavolo esercita sull’oggetto.
6.1.1 Inerzia
Per comprendere questo importante concetto è utile fare un esempio. Supponiamo di
trovarci su un tram fermo. Quando questo si mette in moto, se non ci attacchiamo ai sostegni
rischiamo di cadere. La causa per cui ci si sente spinti bruscamente indietro è che il nostro
corpo, fermo, tende a rimanere tale: quando il tram inizia il suo movimento in avanti il nostro
corpo rimane indietro. Questa tendenza ad opporsi al movimento da parte di ciascun corpo è
chiamata inerzia di moto.
• Energia potenziale: che è quella che un corpo possiede per la sua posizione o la sua forma
• Energia cinetica: ovvero quella posseduta da un corpo per effetto del suo movimento.
• Peso specifico: una dei quattro tipi di forza esistenti in natura è quella gravitazionale che
agisce tra qualsiasi corpo dotato di massa. Nel caso particolare, poiché la massa della
Terra su cui viviamo è di dimensioni non confrontabili con qualsiasi massa presente in
natura, ogni oggetto risulta attratto verso il centro del nostro pianeta. Questo fenomeno
viene chiamato Peso: si afferma così che qualsiasi oggetto è dotato di peso, misurando in
questo modo la forza con la quale l’oggetto stesso viene attratto dalla Terra.
Si definisce peso specifico il peso di un decimetro cubo di sostanza.
Siccome un decimetro cubo di acqua distillata a 4°C pesa 1 kg, si confrontano le
varie sostanze con l’acqua. Se un decimetro cubo di marmo pesa 2,7 kg si dice che il
peso specifico del marmo è 2,7.
• Pressione atmosferica: la terra è circondata da uno strato di aria che è chiamato
Atmosfera il cui spessore è di circa 300 km e si suddivide in:
• troposfera 0 ÷ 11 km
• stratosfera 11 ÷ 30 km
• mesosfera 30 ÷ 90 km
• termosfera oltre i 90 km
Proprio il peso dei gas che stanno sulla nostra testa è la causa della Pressione
Atmosferica
Tale strato contiene gas diversi e quindi dotati di pesi differenti che li porta a disporsi
a differenti quote di altezza rispetto al terreno. Il peso della colonna d’aria dipende dalla
quota di riferimento, cioè dalla quota da cui si parte per misurare l’altezza della colonna
stessa.
Si deduce da ciò che la pressione atmosferica possiede il proprio valore massimo a
livello del mare e decresce all’aumentare dell’altezza in cui ci poniamo.
Uno dei metodi per misurare la pressione atmosferica è il barometro inventato da
Torricelli, il quale misurò il valore a livello del mare, mediante una colonnina di mercurio
avente sezione di 1 cm² e 76 cm di altezza.
Conoscendo il peso specifico del mercurio si ricava il valore numerico della pressione
esercitata dalla massa dell’atmosfera (pari a 1,033 kg/cm² valore che viene preso come unità
di pressione, chiamandola “atmosfera”).
Sono chiamati barometri gli strumenti che servono a misurare la pressione atmosferica e
manometri quelli necessari a misurare la pressione dei fluidi (liquidi o gas) contenuti in
recipienti chiusi).
Il calore è una forma di energia legata al movimento delle molecole del corpo.
La temperatura è invece un indice numerico che informa sulla realtà energetica (dal punto
di vista del calore) di un corpo: tanto più calore può trasmettere un corpo tanto più alta sarà la
sua temperatura e viceversa.
Quando due corpi dotati di differenti temperature vengono messi a contatto, la fisica ci
insegna che sarà il corpo più caldo (ovvero dotato di maggior temperatura) a cedere calore a
quello meno caldo.
La temperatura viene misurata mediante i termometri. il più noto dei quali è quello a
mercurio, nel quale il calore del corpo di cui si vuol conoscere la temperatura provoca la
dilatazione del metallo e il conseguente innalzamento nel tubo graduato.
Dall’altezza che il mercurio raggiunge è possibile ricavare il valore della temperatura del
del corpo.
6.2.1 Calore
Energia termica che si somministra o sottrae ad un corpo in modo da alterarne lo stato di
agitazione molecolare e quindi la temperatura.
La quantità di calore si esprime in:
cal = caloria
quantità di calore necessaria per innalzare, a pressione atmosferica normale, 14,5°C ad
un grammo d’acqua.
Materiale °C Materiale °C
Acciaio 1300 ÷ 1600 Mercurio -39
Alcool -100 Ossigeno -227
Alluminio 650 Piombo 326
Ammoniaca -78 Rame 1100
Asfalto 100 Vetro 450
Ferro 1500 ÷ 1600 Zolfo 111
Materiale °C Materiale °C
Acido solforico 332 Fosforo 290
Acqua distillata 100 Idrogeno -253
Acqua salata 103 Metano -162
Alcool 80 Olio (in media) 320
Benzina 80 Ossigeno -183
Cloro -34 Paraffina 300
6.3.1 Idraulica
L’idraulica è la parte della fisica dedicata allo studio del comportamento dei corpi allo
stato liquido.
Essa si divide in:
• idrostatica: si interessa del comportamento dei liquidi quando sono nello stato di
quiete;
• idrodinamica: è lo studio del comportamento dei liquidi durante il loro movimento.
6.3.2 Portata
Quantità di liquido che nell’unità di tempo passa attraverso una data sezione; nella tecnica
antincendio si esprime in litri di acqua al minuto primo.
Q=AxV
6.3.3 Pressione
E la forza esercitata sull’unità di superficie secondo la relazione:
F
p=
A
Anche per le sostanze aeriforme (oltre che per i liquidi) vale la legge di Archimede,
perciò un corpo immerso nell’aria riceverà una spinta verso l’alto pari al peso dell’aria
spostata.
Quindi un corpo di peso specifico minore dell’aria tenderà a salire, ed uno con peso
specifico maggiore precipiterà a terra.
A questo principio è dovuta la forza di sostentamento dei palloni aerostatici; gonfiati con
gas leggerissimi, quali l’idrogeno e l’elio, riescono nonostante il peso del tessuto e della
navicella a salire, perché il peso dell’aria spostata è superiore al peso complessivo del
pallone. Essendo i liquidi praticamente incomprimibili, il peso di un metro cubo di
liquido si mantiene pressoché costante, anche se il liquido viene sottoposto ad una
forte pressione.
Quindi il peso specifico dell’acqua in fondo al mare è pressochè uguale al peso dell’acqua in
superficie.
Altrettanto non si può dire degli aeriformi.
Per essi vale la legge di Boyle-Mariotte, e perciò, raddoppiando la pressione cui un gas è
sottoposto, il suo volume dimezza, e di conseguenza il suo peso specifico raddoppia. Come
la pressione atmosferica diminuisce con l’altitudine, anche la massima altezza di aspirazione
ottenibile con le pompe diminuisce con l’altitudine, perché l’altezza massima di aspirazione
teoricamente raggiungibile è pari alla pressione atmosferica espressa in metri d’acqua, e
pertanto raggiunge a livello del mare la quota di m 10,33. A 1000 m di altitudine l’altezza
teorica di aspirazione scende a 9 m circa, e quella massima praticamente realizzabile con una
pompa, si riduce a meno di 8 metri.
Lo spazio vuoto d’aria che si forma sopra il mercurio, è detto vuoto torricelliano, in
onore del fisico Evangelista Torricelli che per primo eseguì questa esperienza.