Az
Software per le verifiche geotecniche e il calcolo dei cedimenti delle fondazioni superficiali
e per il calcolo delle tensioni indotte nel sottosuolo
(versione 7.0)
Manuale d’uso
INDICE
1 INTRODUZIONE ...................................................................................................................... 4
3 INPUT .................................................................................................................................... 7
4 CALCOLO .............................................................................................................................. 18
1 INTRODUZIONE
1
Per l’utilizzo di CaricoLim.Az è necessario che l’utente disponga del software Microsoft Excel® con regolare licenza d’uso.
Per il funzionamento del software occorre che alla sua apertura le macro ivi inserite vengano attivate. Se
compare l’Avviso di sicurezza di cui all’immagine seguente occorre premere sul pulsante “Abilita
contenuto”.
Se non compare la schermata di presentazione del programma di cui alla Fig. 1 (il che vuol dire che le
macro non si sono attivate), occorre impostare il livello di protezione delle macro a “medio” o “basso”.
Per fare ciò occorre:
se si utilizza Microsoft Excel 1997,
2000, 2003: scegliere il menù
Strumenti, quindi Macro, Protezione
e scegliere il livello di protezione: se
si sceglie “media” occorre premere
il bottone “attiva macro” quando si
aprirà l’applicativo CaricoLim.Az;
se si utilizza Microsoft Excel 2007,
2010 o 2013: occorre mantenere il
file come Cartella di lavoro di Excel
97-2003 e visualizzare il menù Sviluppo con la seguente procedura:
- con Excel 2007: fare clic sul pulsante in alto a sinistra Microsoft Office e quindi su Opzioni
di Excel, scegliere Impostazioni generali e quindi selezionare la casella di controllo
Mostra scheda Sviluppo sulla barra multifunzione;
- con Excel 2010/2013: fare clic sul pulsante in alto a sinistra Microsoft Office e quindi su
Opzioni di Excel, scegliere Personalizza barra multifunzione e spuntare, nell’elenco
Schede principali, la voce Sviluppo.
Successivamente dal menù Sviluppo scegliere Protezione macro => Impostazioni macro =>
scegliere Attiva tutte le macro o Disattiva tutte le macro con notifica, quindi chiudere e riaprire
CaricoLim.Az. Nella barra dei menù in alto a destra si formerà il menù “Componenti aggiuntivi”
che comprenderà i menù personalizzati di CaricoLim.Az.
Il software funziona perfettamente ma ha una durata limitata nel tempo. Per eliminare la limitazione
temporale occorre attivarlo dal menù INFORMAZIONI SU inserendo il codice di attivazione fornito
dall’autore. A tale scopo l’utente deve preventivamente comunicare all’autore il codice HD che viene
visualizzato nel menù INFORMAZIONI SU, tenendo conto che alle volte detto codice è preceduto da un
segno meno “-”. Il codice di attivazione è riferito al solo PC su cui è stato installato il software e sui cui
quindi si è letto il codice HD. Ad attivazione avvenuta è possibile inserire il titolare della licenza d’uso.
Il software non attivato è comunque funzionante per un certo periodo di tempo e per un determinato
numero di volte ma non può essere utilizzato per scopi professionali (il tabulato di calcolo e ogni altro
riferimento al software non possono essere allegati a progetti sia pubblici che privati).
Avviato il software appare la seguente schermata di presentazione in cui è indicato, tra l’altro, il titolare
della licenza d’uso.
Chiusa la schermata di presentazione, l’area di lavoro di CaricoLim.Az si presenta come segue (notare la
barra menù personalizzata che nelle versioni più recenti di MS Excel si presenta in “Componenti
aggiuntivi”):
3 INPUT
Per i dati di input rappresentati da numeri decimali usare il carattere virgola “,”. Durante la fase di
inserimento dei dati di input è opportuno effettuare ogni tanto il “salvataggio” degli stessi per mezzo del
B
Piano di campagna
TY
D Terreno superficiale
x
x Piano di posa della fondaz. L
eY
B
Terreno di fondazione
TX N eX
z
- asse z avente direzione verticale (positivo verso il basso) e origine nel piano di campagna;
- assi x e y appartenenti al piano di posa della fondazione, origine nel baricentro dell’area in pianta
della fondazione, asse x parallelo alla direzione B (positivo verso destra), asse y parallelo alla
direzione L (verso positivo uscente dal piano del disegno).
Nel caso di fondazione indefinita (L = ∞) il sistema di riferimento si riduce ai soli assi x e z.
Occorre inserire:
- la forma in pianta della fondazione (l’ipotesi di
fondazione indefinita o nastriforme o a striscia
è valida quando il rapporto L/B, con L lunghezza
della fondazione, è maggiore di 10);
- la larghezza B della fondazione; deve essere
0<B≤L;
- la lunghezza L>0 della fondazione (solo per
fondazioni rettangolari);
- l’affondamento D (≥0) del piano di posa della
fondazione rispetto al piano di campagna;
- l’altezza Hf (> 0) della fondazione (dato non
obbligatorio; serve unicamente a calcolare la
sottospinta Sw dell’acqua in presenza di
pressioni neutre sul piano di posa della fondazione).
L’affondamento Hw della falda rispetto al piano di campagna è minore di zero quando la falda è sopra il
piano di campagna (fondazione sott’acqua), maggiore di zero nel caso opposto (falda sotto il piano di
campagna). Per i terreni a grana fina Hw in genere è minore o uguale a zero (terreno saturo con
eventuale tirante idrico superficiale).
Se si è in presenza di moto di filtrazione monodimensionale dal basso verso l’alto occorre precisare il
valore della corrispondente cadente i.
Valgono le relazioni4:
M X N ey asse vettore l’asse x Nell’esempio in figura si
ha ex<0, ey>0, Tx>0,
M Y N ex asse vettore l’asse y Ty>0,N>0, MX>0, MY>0
2
Il carico N deve comprendere anche il peso della fondazione e del terreno gravante sulle ali della trave di fondazione.
3
Si pensi ad es. ai carichi (caratteristiche di sollecitazione) trasmessi dai pilastri degli edifici alla fondazione: oltre alla
componente verticale (sforzo nomale) e quelle orizzontali (sforzi di taglio), sono presenti i momenti flettenti Mx e My nelle
due direzioni. Le componenti N, Mx e My sono equivalenti alla stessa forza N pensata eccentrica rispetto all’origine degli assi.
4
Come già detto, le componenti del carico assumono segno positivo o negativo se concordi o meno con il verso positivo degli
assi x,y,z. Ad es. il momento My è positivo le l’asse vettore è concorde con l’asse y (regola della mano destra). Anche le
eccentricità ex ed ey hanno segno.
Il segno delle componenti del carico segue quello del sistema di riferimento assunto. L’eccentricità del
carico N deve essere tale da non superare l’impronta della fondazione (la verifica al carico limite non
sarebbe mai soddisfatta).
I valori del carico sono quelli caratteristici (non amplificati). Ognuna delle cinque componenti del carico
agente può avere la componente permanente e quella variabile. La distinzione è necessaria in quanto i
coefficienti di amplificazione delle azioni previsti dalle NTC sono diversificati. In genere si può
considerare il carico agente permanente.
Per ogni combinazione è necessario dare un identificativo (nome o numero). Qualora si voglia calcolare
il carico limite in assenza di azioni esterne applicate (in questo caso non si ottiene il coefficiente di
sicurezza al carico limite, essendo mancante il carico esterno applicato), occorre definire una sola
combinazione di carico a cui dare un nome qualunque (es. Comb1) e non inserire valori nelle celle delle
componenti dei carichi.
Spesso accade che si disponga delle caratteristiche di sollecitazione al piede del pilastro/colonna che
spicca dalla fondazione. Si ribadisce che il carico da considerare in CaricoLim.Az è quello che agisce sul
piano di posa della fondazione. Supponendo ad es. di avere un plinto di fondazione e che le componenti
di sollecitazione nelle tre direzioni ortogonali 123 siano N1, T1, T2, M1, M2 (in figura seguente sono
indicati i versi positivi), indicando con Hf l’altezza del plinto e fissato il sistema di riferimento xyz di
CaricoLim.Az, i dati da caricare nel software sono dati da:
N = N1 + Pp
N1 TX = T3
M3
T2 TY = - T2
Hf
M2 T3 MY = M2 - T3 Hf
MX = - M3 - T2 Hf
Per le combinazioni di carico sismiche (spuntare la relativa casella), per le quali occorre inserire le
pertinenti componenti N, Tx, Ty, Mx e My, viene effettuata l’analisi del complesso fondazione – terreno di
fondazione con il metodo di Paolucci & Pecker (v. Relazione di calcolo), per il quale è necessario
l’input/calcolo dei coefficienti sismici.
3.5.2 COEFFICIENTI SISMICI
Nel caso in cui sono presenti combinazioni di carico sismiche (v. paragrafo precedente) occorre inserire i
coefficienti sismici o i dati che servono al loro calcolo.
Se si è scelto (in DATI GENERALI) il D.M. 14/01/2008 o il D.M. 17/01/20185 (NTC) occorre precisare:
- la localizzazione del sito di costruzione;
- la categoria di sottosuolo;
- la categoria topografica.
Per i siti ricadenti sulla penisola o nelle isole di Sicilia, Ischia, Procida e Capri, la localizzazione avviene
mediante le coordinate Latitudine e Longitudine (espresse in gradi sessadecimali). Le coordinate
geografiche si ricavano dalla cartografia di progetto oppure mediante Internet (es. con Google Maps o
con Google Earth).
Per le altre isole italiane basta precisare il gruppo a cui appartiene il sito di costruzione.
Il software contiene al suo interno l’archivio dei parametri sismici (ag, F0, T*c) del reticolo Italiano di
riferimento composto da 10751 punti (pericolosità sismica di base dell’INGV di cui all’allegato B alle
NTC). Nel caso di sito non coincidente con un nodo del reticolo il software effettua automaticamente
l’interpolazione (interpolazione geografica) con i dati sismici dei quattro nodi più vicini al sito di
costruzione, il tutto in conformità alla procedura indicata in allegato A alla NTC. Analogamente, qualora
nelle tabelle dell’allegato B alle NTC non si rinviene il periodo di ritorno TR corrispondente all’azione
sismica da prendere in considerazione, il valore del generico parametro sismico (ag, F0, T*C) ad esso
corrispondente viene ricavato per interpolazione (interpolazione temporale), a partire dai dati relativi ai
TR indicati nelle stesse tabelle, utilizzando l’espressione (2) dell’allegato A alle NTC.
Se si è scelto il D.M. 11/03/1988 occorre inserire l’unico parametro Grado di sismicità S relativo al sito. I
coefficienti sismici si calcolano semplicemente con le seguenti relazioni:
5
Con le NTC è stata introdotta la stima della risposta sismica locale con il criterio del “sito dipendente” e non più tramite il
criterio della “zona dipendente”.
S 2
CH
100
CV = 0
dove S vale:
S = 12 per le zone di 1^ categoria (CH=0,10);
S = 9 per le zone di 2^ categoria (CH=0,07);
S = 6 per le zone di 3^ categoria (CH=0,04).
3.5.3 CARICHI PER CALCOLO CEDIMENTI (SLE)
Il carico sul piano di posa della
fondazione ai fini del calcolo dei
cedimenti può differire da quello assunto
per le verifiche geotecniche (valori
differenti dei coefficienti parziali nelle
combinazioni di carico).
Detto carico, di componenti N, Mx e My,
deriva dal calcolo della sovrastruttura in
condizioni di esercizio.
Quando ritenuto opportuno è possibile considerare, nella verifica allo scorrimento sul piano di posa
della fondazione, il contributo stabilizzante dato dalla spinta passiva del terreno di altezza D.
Come già detto, il sistema di riferimento xyz è del tipo che prevede l’origine nel baricentro dell’area di
carico e l’asse z verticale diretto verso il basso:
LY
q1
q2
x
q1 x
q2
z
y
z
x
LY
È possibile calcolare il cedimento per qualunque punto appartenente al piano di posa della fondazione
(il punto può anche essere esterno all’area di impronta della fondazione). Per calcolare il cedimento nel
baricentro della fondazione occorre impostare x=y=0.
La profondità dello strato deformabile H alle volte è nota in quanto ad una certa profondità si trova uno
strato molto meno deformabile che quindi non partecipa al cedimento. Quando H non è nota (terreno
omogeneo) si può fissare una profondità tra 3 e 10 volte la dimensione B della fondazione. Ad esempio
col metodo edometrico molti autori consigliano di fissare la profondità H in corrispondenza della quale
l’incremento di tensione verticale dovuto ai carichi trasmessi dalla fondazione al terreno è pari al 10-
20% della pressione effettiva litostatica preesistente.
All’aumentare del numero di strati in cui dividere H migliora la stima del cedimento ma può aumentare il
tempo per l’esecuzione dei calcoli.
I parametri di deformabilità del terreno di fondazione in genere discendono da prove di laboratorio
eseguiti su campioni indisturbati (prova di compressione edometrica, prove di compressione triassiale
ecc.). In appendice sono riportati alcuni valori, del tutto orientativi, di tali parametri al variare del tipo di
terreno.
I metodi di risoluzione sono esplicitati nella Relazione di calcolo che viene generata dal software
attivato. Si rinvia agli esempi in appendice per maggiori dettagli.
Per i terreni a grana grossa in pannello di input è il seguente.
Col metodo di Schmertmann, di ogni
strato in cui si suddivide il sottosuolo
entro la profondità significativa occorre
precisare spessore e resistenza
penetrometrica di punta. Gli strati
partono dal piano di posa della
fondazione (che può non coincidere con il
piano di campagna).
Col metodo di Burland e Burbridge
occorre specificare il valore medio
dell’indice della prova SPT. I valori
direttamente misurati dell’indice NSPT = N2
+ N3 vengono corretti (correzione di
Terzaghi e Peck), nei seguenti casi, per
tener conto della composizione
granulometrica:
per sabbie molto fini o limose sotto
falda N’ = 15+0,5 (NSPT – 15),
per ghiaie o sabbie ghiaiose N’ = 1,25
NSPT
Se i valori di NSPT (o del valore corretto N’) crescono o sono pressoché costanti con la profondità, la
media Nm da inserire come input è calcolata entro la profondità di influenza Zin=B0,763, altrimenti entro
una profondità pari a 2B.
3.8.1 FONDAZIONI RIGIDE
I metodi classici per il calcolo dei cedimenti danno risultati soddisfacenti nel caso di fondazione
“flessibile” nelle quali la distribuzione delle pressioni sul piano di posa effettivamente è molto vicina a
quella lineare (costante o a trapezio). Se la fondazione è rigida, per determinare il cedimento costante di
un punto appartenente all’area di posa della fondazione basta calcolare, con i metodi classici visti, il
cedimento nei cosiddetti “punti caratteristici”, così definiti per il fatto che il cedimento delle fondazioni
flessibili in tali punti è uguale al cedimento costante della fondazione rigida. L’ubicazione dei punti
caratteristici è la seguente:
0,85 R
0,13 L
0,13 B
4 CALCOLO
Finita la fase di input è possibile avviare il calcolo premendo il relativo pulsante. Il calcolo si può ripetere
tutte le volte che si vuole, ad es. variando singoli parametri di input.
Durante la fase di calcolo il programma controlla la compatibilità geometrica dei dati introdotti
segnalando eventuali errori che comportano l’interruzione del calcolo. Si precisa comunque che il
programma si limita a verificare le incongruenze geometriche che non permettano l’elaborazione; non
segnala eventuali errori del progettista sulle caratteristiche fisico-meccaniche dei materiali ne altri tipi di
errori.
Si segnala che in alcuni casi particolari di calcolo dei cedimenti, tenuto conto dei molteplici calcoli che si
effettuano anche per determinare le tensioni indotte nel sottosuolo e costruire i relativi grafici, i tempi
di esecuzione possono essere dell’ordine della decina di minuti.
4. del grafico degli incrementi delle tensioni normali lungo la verticale passante per il punto P in cui si
calcola lo stato tensionale (calcolo delle tensioni indotte nel sottosuolo);
5. del grafico dell’incremento della tensione verticale lungo l’orizzontale parallela al piano xz e
passante per il punto P in cui si calcola lo stato tensionale (calcolo delle tensioni indotte nel
sottosuolo);
6. della Relazione di calcolo, in formato .doc modificabile, contenente anche le teorie ed i metodi
implementati in CaricoLim.Az, a cui allegare il Tabulato di calcolo. Il progettista/tecnico apporterà
alla Relazione di calcolo le modifiche e le integrazioni dipendenti dal caso in studio, con particolare
riferimento alle parti evidenziate in giallo.
5.2 Cedimenti
Vengono riportati i principali parametri di output relativi al metodo di calcolo prescelto.
Nel caso di applicazione della Teoria della Elasticità i risultati sono riportati in tabelle come quelle a
seguire:
calcolo del cedimento immediato wo
n° Hstr (m) z (m) sxo syo szo uo wo
1 1 3,5 99,28 120,69 142,12 120,7 0,0021
2 1 4,5 40,72 84,38 128,12 84,41 0,0044
3 1 5,5 17,02 61,36 105,84 61,41 0,0044
L’autore garantisce che l’applicativo funziona in conformità con il presente manuale d’uso e che esso
non contiene virus.
L’uso dell’applicativo è subordinato alla conoscenza dei problemi ingegneristici di che tratta (si presume
che l’uso dell’applicativo avvenga da parte di persone qualificate). È stato curato in gran parte il
controllo dei dati inseriti.
La verifica dell’idoneità, l’uso e la gestione dell’applicativo sono responsabilità esclusiva dell’utente.
L’autore non garantisce che le funzioni contenute nell’applicativo siano idonee a soddisfare le esigenze
dell’utente né garantisce che i difetti riscontrati nell’applicativo vengano corretti. Non garantisce altresì
circa i danni od i benefici ottenuti dalla utilizzazione del software.
L’autore è espressamente sollevato da ogni responsabilità per qualsiasi danno, diretto od indiretto, di
ogni genere e specie derivante dall’uso del software compreso, tra l’altro, quello improprio, erroneo o
fraudolento. L’intero rischio circa la qualità e le prestazioni dell’applicativo è a carico dell’utente ed i
risultati devono essere verificati personalmente.
In nessun caso il limite di responsabilità a carico dell’autore potrà superare l’importo per l’acquisto
dell’applicativo.
Per tutto quanto sopra non indicato, il presente contratto è regolato dalle leggi sul copyright, sul diritto
d’autore e dalle altre leggi nazionali applicabili. Per qualsiasi controversia fra le parti sarà competente in
via esclusiva il Foro di Palermo.
Per il modulo di Young in condizioni non drenate Eo spesso si fa riferimento a correlazioni empiriche.
Nella seguente tabella vi sono riportati valori orientativi del rapporto tra Eo e la resistenza al taglio non
drenata cu ottenuta con prove triassiali non drenate:
Eo/cu
OCR (grado di sovra
consolidazione)
IP < 30 30 < IP < 50 IP > 50
Coefficiente di Poisson
Il coefficiente di Poisson assume più frequentemente nei terreni valori compresi tra 0,2 e 0,3.
Coefficiente A di Skempton
Terreno A
Argille sabbiose fortemente preconsolidate 0,0-0,3
Argille preconsolidate 0,3-0,6
Argille normalmente consolidate 0,6-0,9
Argille sensibili 0,9-1,2
Pressione/tensione
1 Pa = 1 N/m2
1 kPa = 1.000 Pa = 1 kN/m2
1 MPa = 1.000.000 Pa = 1.000 kN/m2
1 kg/cm2 (10.000 kg/m2) = 9,81 N/cm2
1 daN/cm2 = 10 N/cm2 = 100.000 N/m2 = 100 kPa = 0,1 MPa= 1,02 kg/cm2
il menù Opzioni), fare clic sul pulsante Microsoft Office (in alto a
sinistra), quindi su Opzioni di Excel. In Opzioni di modifica nella categoria
Impostazioni avanzate selezionare la casella di controllo Utilizza separatori
di sistema.
Questo piccolo problema si può verificare a seconda della versione e dei
Non si apre la Relazione di calcolo dal menù
componenti installati del pacchetto Office di Microsoft nel pc dell’utente.
Visualizza
In ogni caso la Relazione di calcolo che si genera premendo nel relativo link
del software è la stessa di quella in formato .doc che viene inviata all’utente
al momento dell’acquisto. Pertanto, anche se non si apre dal link del
software CaricoLim.Az, si può lo stesso utilizzarla accedendo direttamente
al file Word.
APPENDICE 5 – Esempi
ESEMPIO 1 – CARICO LIMITE
In un’area pianeggiante, su un terreno sabbioso mediamente addensato deve essere realizzata la trave
di fondazione con sezione a T rovescia collocata a 0,5 m dal piano di campagna. È lecita l’ipotesi di
fondazione nastriforme. È presente la falda freatica il cui pelo libero coincide con il piano di posa della
fondazione (Hw=0,5 m).
0,8 m
3
0,5 m Sabbia sciolta =17 kN/m
c’=0 ’=30°
1,3 m
3
Sabbia addensata =18 kN/m
3
sat=21 kN/m c’=0 ’=38°
I risultati sul calcolo del carico limite del complesso fondazione-terreno, assumendo come normativa di
riferimento il D.M. 1988 (condizioni drenate), sono6:
COMBINAZIONE DI CARICO NON SISMICA
Fattori del carico limite
Nc = 61,35
Nq = 48,93
Ngamma = 78,02
fatt. inclinaz. carico ic = 1,00
fatt. inclinaz. carico iq = 1,00
fatt. inclinaz. carico igamma = 1,00
fatt. resist. terr. superf. dc = 1,00
fatt. resist. terr. superf. dq = 1,00
fatt. resist. terr. superf. dgamma = 1,00
fatt. forma fondaz. fc = 1,00
fatt. forma fondaz. fq = 1,00
fatt. forma fondaz. fgamma = 1,00
6
Per l’effettuazione del calcolo è necessario, come detto in precedenza, impostare una combinazione di carico (nominandola
es. “Comb1”) senza inserire valori nelle componenti di carico N, T, M.
Nello stesso caso con la falda posta a 10 metri di profondità dal piano di campagna i risultati sono:
COMBINAZIONE DI CARICO NON SISMICA
Fattori del carico limite
Nc = 61,35
Nq = 48,93
Ngamma = 78,02
fatt. inclinaz. carico ic = 1,00
fatt. inclinaz. carico iq = 1,00
fatt. inclinaz. carico igamma = 1,00
fatt. resist. terr. superf. dc = 1,00
fatt. resist. terr. superf. dq = 1,00
fatt. resist. terr. superf. dgamma = 1,00
fatt. forma fondaz. fc = 1,00
fatt. forma fondaz. fq = 1,00
fatt. forma fondaz. fgamma = 1,00
Effettuando i calcoli con il D.M. 2008 si ottiene (falda a 0,5 m dal p.c.):
Approccio 1
COMBINAZIONE DI CARICO NON SISMICA
APPROCCIO 1 - COMBINAZ. COEFF. PARZIALI 1: A1+M1+R1
Azioni di progetto
componente verticale Nd = 0 kN/m
componente orizzontale Txd = 0 kN/m
eccentricità lungo x ex = 0 m
Parametri geotecnici (di resistenza) di progetto
angolo di resistenza al taglio terreno di fondazione, Fi2d (°) = 38
coesione terreno di fondazione, c2d = 0 kN/mq
Fattori del carico limite
Nc = 61,35
Nq = 48,93
Ngamma = 78,02
fatt. inclinaz. carico ic = 1,00
fatt. inclinaz. carico iq = 1,00
fatt. inclinaz. carico igamma = 1,00
fatt. resist. terr. superf. dc = 1,00
fatt. resist. terr. superf. dq = 1,00
fatt. resist. terr. superf. dgamma = 1,00
fatt. forma fondaz. fc = 1,00
fatt. forma fondaz. fq = 1,00
Approccio 2
COMBINAZIONE DI CARICO NON SISMICA
APPROCCIO 2 - COMBINAZ. COEFF. PARZIALI A1+M1+R3
Azioni di progetto
componente verticale Nd = 0 kN/m
componente orizzontale Txd = 0 kN/m
eccentricità lungo x ex = 0 m
Parametri geotecnici (di resistenza) di progetto
angolo di resistenza al taglio terreno di fondazione, Fi2d (°) = 38
coesione terreno di fondazione, c2d = 0 kN/mq
Fattori del carico limite
Nc = 61,35
Nq = 48,93
Ngamma = 78,02
fatt. inclinaz. carico ic = 1,00
0,8 m
0,5 m
Terreno argilloso poco consistente
3
sat=20 kN/m ’=30° c’=10 kPa
1,3 m cu=50 kPa
I risultati (D.M. 1988) sono (essendo il terreno saturo occorre impostare Hw=0):
COMBINAZIONE DI CARICO NON SISMICA
Verifica a breve termine
Fattori del carico limite
Nc = 5,14
Nq = 1,00
Ngamma = 0,00
fatt. inclinaz. carico ic = 1,00
fatt. inclinaz. carico iq = 1,00
fatt. inclinaz. carico igamma = 1,00
fatt. resist. terr. superf. dc = 1,00
sezione
1,5 m 3
Tx Terreno sabbioso mediamente addensato =18 kN/m sat=21
3m 3
kN/m c’=0 ’=32° (valori caratteristici).
Proprietà al contatto fondazione-terreno: adesione=0 e =32°
3m
pianta
Tx
x
My
y
L’eccentricità lungo x del carico risulta pari a ex = -My/N = - 0,143 m (infatti il punto di applicazione di N
cade nel semiasse negativo di x). Lungo y si ha invece ey = Mx/N = 0.
I risultati sul calcolo del carico limite del complesso fondazione-terreno con la normativa D.M. 1988
sono (calcolo dei fattori di forma con le “Espressioni più accreditate”):
VERIFICA ALLO SCORRIMENTO
Parametri geotecnici (di resistenza) di progetto
angolo di resistenza al taglio terreno superficiale, Fi1 = 32 (°)
angolo di attrito al contatto fondazione-terreno, Delta1 = 32 (°)
adesione al contatto fondazione terreno, Ades1 = 0 kN/mq
Carico limite e verifica
Carico limite orizzontale complessivo lungo x o y Tlim = 218,70 kN
Spinta passiva del terreno superficiale di altezza D Spt = 0,00 kN
Verifica allo scorrim. in direz. x sul piano di posa soddisfatta (Txd<=Tlim/gScorr+Spt/gSpt)
Verifica allo scorrim. in direz. y sul piano di posa soddisfatta (Tyd<=Tlim/gScorr+Spt/gSpt)
Effettuando i calcoli con il D.M. 2008 si ottiene (n.b. inserire per i parametri simici valori a piacere; essi
non influenzano il calcolo non essendo presenti combinazioni di carico sismiche):
COMBINAZIONE DI CARICO FONDAMENTALE: Comb1
Approccio 1 - Combinazione 1 (A1+M1+R1)
Azioni di progetto
componente verticale Nd = 455,00 kN
componente orizzontale Txd = -26,00 kN
componente orizzontale Tyd = 0,00 kN/m
eccentricità lungo x ex = -0,110 m
eccentricità lungo y ey = 0,000 m
0,8 m
0,9 m
0,5 m
1,2 m
z
pianta
3
Sabbia addensata =20 kN/m
x c’=0 ’=28°
Ades=0, =28°
Si trascura il peso proprio della fondazione e si suppongono i carichi direttamente applicati al piano di
posa della fondazione.
Effettuare le verifiche geotecniche al carico limite e allo scorrimento sul piano di posa con le due
normative del 1988 e del 2008.
Fissato il sistema di riferimento xyz previsto in CaricoLim.Az, i carichi da inserire nel pannello
Combinazioni di carico fondamentali e/o sismiche (SLU) sono:
Comb1: N=120 kN/m Tx = 9,6 kN/m My = -10,8 kN*m/m
Assumendo come normativa di riferimento il D.M. 1988 si ottengono i seguenti principali risultati:
0,8 m
N
1m
0,5 m
TX
2m
z
pianta
3
Sabbia addensata =20 kN/m
x c’=0 ’=30°
Effettuare le verifiche geotecniche al carico limite e allo scorrimento sul piano di posa con tutte le tre
normative del 1988 del 2008 e del 2018 (NTC).
Le verifiche geotecniche vanno condotte sia per la combinazione di carico fondamentale (Comb1) che
per quella sismica (Comb2-Sism). Allo scopo di calcolare la risposta sismica locale si precisa che il sito di
costruzione è localizzato dalle seguenti coordinate geografiche:
latitudine = 43°,72 longitudine = 11°,33
Gli altri parametri che incidono sulla risposta sismica sono:
vita nominale dell’opera = 50 anni;
classe d’uso dell’opera = IV;
categoria di sottosuolo = B;
categoria topografica = T1 (superficie pianeggiante);
fattori di forma: “Espressioni più accreditate”
(per la normativa 1988) Grado di sismicità = 9.
Inseriti i dati nel software si ottengono i risultati sintetizzati nella seguente tabella:
Normativa Condizioni statiche Condizioni dinamiche
Verifica al carico Verifica allo Verifica al carico Verifica allo
limite scorrimento sul p.p. limite scorrimento sul p.p.
DM 11/03/1988 qlim = 6,45 daN/cm2 Tlim = 317,54 kN qlim = 2,96 daN/cm2 Tlim = 173,21 kN
Qlim = 2.581,03 kN TXd = 70,00 kN Qlim = 1.185,35 kN TXd = 140,00 kN
Q=500 kN Q=300 kN
DM 14/01/2008 Combinazione 1: A1+M1+R1
approccio 2
qlim = 6,47 daN/cm Tlim = 430,13 kN qlim = 3,01 daN/cm2 Tlim = 173,21 kN
progettuale 1
Qlim = 2.587,34 kN Qlim = 1.204,09 kN
Combinazione 2: A2+M2+R2
2
qlim = 3,23 daN/cm Tlim = 343,52 kN qlim = 1,53 daN/cm2 Tlim = 173,21 kN
Qlim = 1.291,11 kN Qlim = 612,69 kN
2 2
DM 14/01/2008 qlim = 6,47 daN/cm Tlim = 430,13 kN qlim = 3,01 daN/cm Tlim = 173,21 kN
approccio Qlim = 2.587,34 kN Qlim = 1.204,09 kN
progettuale 2
A1+M1+R3
2 2
DM 17/01/2018 qlim = 6,47 daN/cm Tlim = 430,13 kN qlim = 2,96 daN/cm Tlim = 173,21 kN
Qlim = 2.587,34 kN Qlim = 1.182,06 kN
Lx
Lx
Ly x
P1
y
z
xP= 1,5 m; yP= 2,5 m; zP= 10 m
P1
Il carico uniformemente distribuito è pari a q = 2.000 kg/mq, mentre il coefficiente di Poisson si assume
pari a 0,1.
I risultati che si ottengono, dopo qualche decina di secondi, sono i seguenti:
CALCOLO DELLE (SOVRA)TENSIONI INDOTTE NEL SOTTOSUOLO
stato tensionale nel punto
sig_x = -12,67 kg/mq
sig_y = -8,95 kg/mq
sig_z = 111,86 kg/mq
I risultati corrispondono esattamente con quelli che si ottengono utilizzando gli abachi presenti in
letteratura. Il software però consente di ottenere lo stato tensionale completo (tensioni normali x y z
e tangenzialixyxzyz), e non solo la tensione verticale z. In più, è immediato il calcolo dello stato
tensionale anche per punti che si trovano all’esterno all’area di carico; ad es. per il punto P2 avente
coordinate xP= 4,5 m; yP= 7,5 m; zP= 10 m, si ottiene:
stato tensionale nel punto
sig_x = 0,85 kg/mq
sig_y = 8,52 kg/mq
sig_z = 35,75 kg/mq
t_xy = -71,86 kg/mq
t_xz = 15,74 kg/mq
t_yz = 25,29 kg/mq
Nel caso di striscia indefinita e punto avente coordinate xP= 1,5 m; zP= 10 m si ottiene:
stato tensionale nel punto
sig_x = -7,34 kg/mq
sig_y = 51,14 kg/mq
sig_z = 360,72 kg/mq
t_xy = 0 kg/mq
t_xz = 52,56 kg/mq
t_yz = 0 kg/mq
q
x
q
x
R
y
Manuale d'uso CaricoLim.Az 7.0.doc
CaricoLim.Az 7.0
Manuale d’uso Pag. 41 di 45
(Ing. Ciro Azzara)
DATI:
q = 100 kPa
B = 2 R = 1,8 m
xP=0, yP=0 coordinate del punto appartenente al piano di posa della fondazione di cui si cerca il
cedimento
H = 20 m (altezza del banco di argilla che partecipa al cedimento; al di sotto si trova uno strato di
maggiore rigidità)
= sat = 18,3 kN/mc
Cc = 0,15 (indice di compressibilità del banco di argilla)
e0 = 0,8 (indice dei vuoti prima dell’applicazione dei carichi, riferito ad un campione rappresentativo del
banco di argilla prelevato a metà profondità).
Il carico q equivale ad un carico N centrato pari a N = q A = 254,47 kN che viene inserito nel software.
Si calcola il cedimento con il metodo edometrico (si assume pari a 20 il numero degli strati in cui dividere
H). I risultati sono:
calcolo del cedimento finale wf
n° Hstr (m) z (m) s'zo szf e0 e1 wed Eed
1 1 0,5 4,24 88,55 0,99515 0,79421 0,10072 9
2 1 1,5 12,74 36,95 0,92359 0,8349 0,0461 8
3 1 2,5 21,22 16,71 0,89031 0,85249 0,02001 8
4 1 3,5 29,72 9,16 0,86839 0,85089 0,00937 10
5 1 4,5 38,2 5,71 0,85202 0,84294 0,0049 12
6 1 5,5 46,7 3,89 0,83895 0,83374 0,00283 14
7 1 6,5 55,18 2,81 0,82806 0,82483 0,00177 16
8 1 7,5 63,68 2,12 0,81874 0,81661 0,00117 18
9 1 8,5 72,17 1,66 0,81059 0,80911 0,00082 20
10 1 9,5 80,66 1,33 0,80334 0,80227 0,00059 23
11 1 10,5 89,14 1,09 0,79682 0,79603 0,00044 25
12 1 11,5 97,64 0,91 0,7909 0,79029 0,00034 27
13 1 12,5 106,12 0,77 0,78546 0,78499 0,00026 29
14 1 13,5 114,62 0,66 0,78045 0,78007 0,00021 31
15 1 14,5 123,1 0,58 0,77579 0,77549 0,00017 34
16 1 15,5 131,6 0,5 0,77145 0,7712 0,00014 36
17 1 16,5 140,08 0,44 0,76738 0,76717 0,00012 38
18 1 17,5 148,57 0,4 0,76354 0,76337 0,0001 40
19 1 18,5 157,06 0,35 0,75992 0,75978 0,00008 42
20 1 19,5 165,56 0,32 0,75649 0,75637 0,00007 45
wf = 0,1902 m (19,02 cm)
Il cedimento finale, coincidente nel metodo edometrico con il cedimento di consolidazione (quello
immediato è nullo), è quindi pari a 19,02 cm.
D
Piano di posa della fondaz. N x
L
B
Tx
z
H
DATI:
B = 6 m; L = 9 m; D = 3 m
xP=0, yP=0 coordinate del punto appartenente al piano di posa della fondazione di cui si cerca il
cedimento
q = 30 kPa (equivalente ad un carico centrato N=30x9x6=1.620 kN)
H = 9 m (altezza del banco di argilla che partecipa al cedimento; al di sotto si trova uno strato di
maggiore rigidità)
= sat = 17,7 kN/mc (argilla omogenea)
Cc = 0,22 (indice di compressibilità del banco di argilla)
e0 = 0,7 (indice dei vuoti prima dell’applicazione dei carichi, riferito ad un campione rappresentativo del
banco di argilla prelevato a metà profondità).
E0 = 7.000 kPa = 70 daN/cmq (modulo elastico non drenato)
A = 0,8 (coefficiente di Skempton)
Si calcolano i cedimenti prima con il metodo edometrico (si assume pari a 5 il numero degli strati in cui
dividere H). I risultati sono:
CALCOLO DEI CEDIMENTI (terreni a grana fina)
Si calcola ora il cedimento in asse alla fondazione con il metodo di Skempton e Bjerrum
ESEMPIO 9 – CEDIMENTI
Piano di campagna
Hw = 1 m
z
.A
H=4 m
Per la risoluzione con CaricoLim.Az si può simulare l’area di carico infinitamente estesa assumendo una
fondazione indefinita (striscia) avente larghezza B molto maggiore di H. Si assume B=100*H = 400 m. Il
carico centrato permanente da inserire come input è di N= q B = 100 * 400 = 40.000 kN/m. L’ipotesi che
la deformazione verticale dello strato di argilla sia uniforme e pari a quella del punto A si traduce
nell’assumere pari a 1 il numero degli strati in cui dividere H.
I valori degli altri dati da inserire sono:
D = 0 m; Hf = 0; Hw = 1;
xP=0 coordinate del punto appartenente al piano di posa della fondazione di cui si cerca il cedimento
I risultati forniti dal software sono:
APPENDICE 7 – Bibliografia
[1] CESTELLI GUIDI C. (1975) – Geotecnica e Tecnica delle Fondazioni – Hoepli, Milano.
[2] CROCE A. (1980) – Appunti di Geotecnica – L’Ateneo, Napoli
[3] JAPPELLI R. (1984) – Corso di Geotecnica, Tavole sinottiche - Università di Palermo
[4] VIGGIANI C. (1996) - Fondazioni. CUEN, Napoli
[5] DM 11/03/1988 – Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei
pendii e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l’esecuzione e il
collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione;
[6] Circolare Min. LL.PP. 24/09/1988, n. 30483 – Legge 2 febbraio 1974 – D.M. 11 marzo 1988. Norme
tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii e delle scarpate, i
criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l’esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno
delle terre e delle opere di fondazione. Istruzioni per l’applicazione.
[7] D.M. 14/01/2008 – Norme tecniche per le costruzioni
[8] Circ. 02/02/2009, n. 617 – Istruzioni per l’applicazione delle “Nuove norme tecniche per le
costruzioni” di cui al D.M. 14 gennaio 2008
[9] D.M. 17/01/2018 – Aggiornamento delle “Norme tecniche per le costruzioni”