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𝟏 𝟏

𝒎𝒗𝟐𝟏 + 𝒎𝒈𝒚𝟏 = 𝟐 𝒎𝒗𝟐𝟐 + 𝒎𝒈𝒚𝟐 [solo 𝑼𝒈 ]


𝟐
𝟏 𝟏 𝟏 𝟏
𝒎𝒗𝟐𝟏 + 𝟐 𝒌𝒙𝟐𝟏 = 𝟐 𝒎𝒗𝟐𝟐 + 𝟐 𝒌𝒙𝟐𝟐 [solo U elastica]
𝟐

Altre forme di energia.Trasformazioni dell'energia e legge di


conservazione dell'energia.
Esistono altre forme di energia come:energia elettrica,energia
nucleare,energia termica e l'energia chimica immagazzinata nel cibo e nei
carburanti.

Secondo la teoria atomica,queste altre forme di energia sono interpretate


come energia cinetica e potenziale a livello atomico o molecolare.
Per esempio,l'energia termica e l'energia cinetica di molecole che si
muovono rapidamente(quando un oggetto viene riscaldato,le molecole che lo
compongono si muovono piu velocemente)

Energia elettrica,magnetica e nucleare possono essere considerate esempi di


energia cinetica e potenziale.
Spesso la trasformazione di energia implica il trasferimento di energia da un
corpo a un altro.L'energia potenziale accumulata nella molla viene
trasformata in energia cinetica della palla.

In ognuno di esempi,il trasferimento di energia e accompagnato


dall'esecuzione di un lavoro.
Quando viene trasferita energia da un oggetto a un altro,viene
compiuto lavoro.

Quando l'energia viene trasferita o trasformata,non si ha ne perdita ne


guadagno di energia nel processo.

Legge di conservaione dell'energia

L'energia totale di un sistema non aumenta ne diminuisce in alcun


processo.L'energia puo essere trasformata da una forma a un'altra e
trasferita da un corpo a un altro,ma la quantita totale rimane
costaste.

Conservazione dell'energia in presenza di forze dissipative


A causa dell'attrito il vagoncino delle montagne russe,non ragguingera in
salita la stessa altezza da cui era partito per la discesa.In questo processo e
in altro,l'energia meccanica (somma dell'energia potenziale e cinetica) non
resta costante,ma diminuisce.Poiche le forze di attrito riducono l'energia
meccanica totale (ma non l'energia totale),sono chiamate forze
dissipative.
Non l'energia totale perche una parte va a formare un altra
energia(termica).

𝑊𝑁𝐶 =∆K+∆U
𝑊𝑁𝐶 = −𝐹𝑎𝑡𝑡 d dove d e la distanza lungo cui agisce la forza di attrito.F e d
hanno direzione opposta,da cui deriva il segno meno.
1 1
Cosi abbiamo:−𝐹𝑎𝑡𝑡 d=2 𝑚𝑣22 -2 𝑚𝑣11 + 𝑚𝑔𝑦2 − 𝑚𝑔𝑦1
Conservazione dell'energia con gravita e attrito:
1 1
𝑚𝑣11 + 𝑚𝑔𝑦1 =2 𝑚𝑣22 +𝑚𝑔𝑦2 +𝐹𝑎𝑡𝑡 d→L'energia meccaninca iniziale del
2
vagoncino(punto 1) e uguale all'energia meccanica finale (che risulta
ridottaa) del vagoncino piu l'energia trasformata dall'attrito in energia
termica.

Teorema dell'energia cinetica e conservazione dell'energia sono


sostanzialmente equivalenti.
La differenza fra loro e la scelta del sistema che si studia.Se scegliete per
sistema uno o piu oggetti su cui lavorano forze esterne,allora dovete usare il
teorema dell'energia cinetica.Il lavoro compitu dalle forze esterne sul vostro
sistema eguaglia il cambiamento di energia del sistema stesso.
Se scegliete invece un sistema su cui non lavorano forze esterne,potete
applicare al sistema la conservazione dell'energia.

La conservazione dell'energia si applica a qualunque sistema in cui non viene


compiuto lavoro dalle forze esterne.

Potenza

La potenza e definita come la rapidita con cui il lavoro viene compiuto.La


potenza media e uguale al lavoro compiuto diviso per il tempo impiegato a
compierlo.
La potenza si puo anche definire come la rapidita con cui l'energia viene
trasformata.Cioe:
𝒍𝒂𝒗𝒐𝒓𝒐 𝒆𝒏𝒆𝒓𝒈𝒊𝒂 𝒕𝒓𝒂𝒔𝒇𝒐𝒓𝒎𝒂𝒕𝒂
̅ =potenza media=
𝑷 =
𝒕𝒆𝒎𝒑𝒐 𝒕𝒆𝒎𝒑𝒐
La potenza e misurata con Joule/secondo che e dato un nome speciale
watt(W).1 W=1J/s

Un cavallo vapore=746W
Solo una parte dell'energia prodotta dal motore dell'auto raggiunge le ruote.
Un'importante caratteristica di tutti i motori e la loro efficienza e,definita dal
rapporto fra la potenza fornita dal motore,𝑃𝑜𝑢𝑡 e la potenza immessa 𝑃𝑖𝑛 :

𝑃
e= 𝑃𝑜𝑢𝑡
𝑖𝑛
L'efficienza e sempre minore di 1.0 perche nessun motore puo creare
energia e nessun motore puo nemmeno trasformare energia da una forma a
un'altra senza che una parte se ne vada in attrito,energia termica ecc.

Quantita di moto
Altre grandezze che si conservano sono la quantita di moto detta anche
momento lineare,il momento angolare e la carica elettrica.

La quantita di moto e la sua relazione con la forza


La quantita di moto detta anche momento lineare o anche solo momento,di
un oggetto e definita come il prodotto della sua massa per la sua velocita.
𝑝⃑=m𝑣⃑
La velocita e un vettore e anche la quantita di moto sara un vettore.La
direzione della quantita di moto coincide con la direzione della velocita e il
modulo della quantita di moto e dato da p=mv.

Unita di misura di quantita di moto e kg m/s.


Quanto piu grande e la quantita di moto di un oggetto,tanto piu difficile e
fermarlo e tanto piu grande sara l'effetto che avra se viene fermato per
impatto con un altro oggetto.
Per ottenere una variazione della quantita di moto di un oggetto,sia essa un
aumento,una riduzione o una variazione della sua direzione,e richiesta una
forza.

La variazione nel tempo della quantita di moto di un corpo e uguale


alla forza risultante ad esso applicata.
⃑⃑=∆𝒑⃑⃑
Σ𝑭
∆𝒕

Possiamo facilmente derivare la forma usuale della seconda legge Σ𝐹⃑ =m𝑎⃑
nel caso di masa costante.
⃑⃑
∆𝒑 ⃑⃑⃑⃑⃑−𝒎𝒗
𝒎𝒗 ⃑⃑⃑⃑⃑ ⃑⃑⃑⃑⃑−𝒗
𝟏 𝒎(𝒗 ⃑⃑⃑⃑⃑)
Σ𝐹⃑ = = 𝟐 = 𝟐 𝟏
∆𝒕 ∆𝒕 ∆𝒕
𝑎⃑=∆𝑣⃑/∆𝑡

→Σ𝐹⃑ =m𝑎⃑ (massa costante)


Conservazione della quantita di moto
A certe circostanze,la quantita di moto e una grandezza che si conserva.
L'urto frontale di due palle quando assumiamo che la forza risultante esterna
sul sistema delle due palle sia zero,le uniche forze siano quelle che ciascuna
palla esercita sull'altra durante l'urto.
Troviamo che la somma delle loro quantita di moto e la stessa prima e dopo
l'urto.

quantita di moto prima dell'urto=quantita di moto dopo l'urto

𝑚𝐴 ⃑⃑⃑⃑⃑
𝑣𝐴 + 𝑚𝐵 ⃑⃑⃑⃑⃑
𝑣𝐵 = 𝑚𝐴 ⃑⃑⃑⃑⃑′ ⃑⃑⃑⃑⃑⃑
𝑣𝐴 + 𝑚𝐵 𝑣 𝐵′
Il vettore quantita di moto totale del sistema formato dalle due palle che si
urtano si conserva,cioe rimane costante.

Se calcoliamo la quantita di moto con la terza legge di Newton.E arriviamo


nella stessa equazione.

Legge di conservazione della quantita di moto:


La quantita di moto totale di un sistema di corpi isolato rimane
costante.

Sistema→un insieme di oggetti che noi scegliamo e che possono interagire


l'uno con l'altro.Un sistema isolato e un sistema in cui le uniche forze
significative presenti sono quelle tra gli oggetti del sistema stesso.
La somma di tutte queste forze interne e zero,in virtu della terza legge di
Newton.

Se sono presenti forze esterne,cioe forze esercitate da oggetti al di fuori del


sistema,e la loro somma vettoriale non e zero,la quantita di moto totale non
e conservata.
Fino a quando non agiscono forze esterne sul sistema che abbiamo scelto,la
conservazione della quantita di moto e valida.

In un urto,la forza che un oggetto esercita sull'altro agisce solo per un


brevissimo intervallo di tempo,ed e molto intensa.Quando una racchetta
colpisce una palla da tennis,la pala si muove come un proiettile sotto l'azione
della gravita e della resistenza.

Tuttavia durante il breve tempo dell'urto,quando la racchetta colpisce la


palla,le forze esterne(gravita e resistenza) non sono significative rispetto alle
forze d'urto che la racchetta e la palla esercitano l'una sull'altra.

Se misuriamo le quantita di moto subito prima e subito dopo l'urto,possiamo


applicare la conservazione della quantita di moto.

Un razzo esercita una forza sui gas rilasciati dal carburante,non sulla Terra o
su altri corpi.
La variazione della quantita di moto dei gas espulsi,diretta all'indietro e
bilanciata dalla quantita di moto rivolta in avanti acquistata dal razzo
medesimo.Cosi un razzo puo accelerare nello spazio vuoto senza che ci sia
bisogno che i gas espulsi esercitino una spinta contro la Terra.

Urti e impulso
Ignorare gli effetti di tutte le altre forze durante il breve intervallo di tempo
dell'urto.
Quando si verifica un urto,la forza di solito passa da zero (al momento del
contatto) a un valore molto grande in un tempo molto breve,e poi ritorna
rapidamente di nuovo a zero.
L'intervallo di tempo ∆t e di solito molto ben definito e molto piccolo.
⃑𝑭⃑=∆𝒑⃑⃑
∆𝒕
Quest'equazione si applica naturalmente,a ciascuno degli oggetti
coinvolti in un urto.

⃑⃑⃑⃑⃑⃑⃑⃑
𝑭∆𝒕 = ∆𝒑 ⃑⃑
La grandezza a sinistra del segno di uguale,il prodotto della forza per il
tempo durante il quale essa agisce,viene chiamata impulso.
La variazione totale di quantita di moto e uguale all'impulso.Il concetto di
impulso e utile principalmente quando si ha a che fare con forze che
agiscono in un tempo breve,come quando una mazza colpisce una palla da
baseball.
Conservazione dell'energia e della quantita di moto negli urti

Se i due oggetti sono molto rigidi e non viene prodotto calore o altra forma
di energia durante l'urto,allora anche l'energia cinetica e conservata.Questo
significa che la somma delle energie cinetiche dei due oggetti e la stessa
prima e dopo l'urto.Per il breve periodo durante il quale i due oggetti sono in
contatto,una parte dell'energia o tutta viene immagazzinata
momentaneamente sotto forma di energia potenziale elastica.

L'energia cinetica totale prima dell'urto con l'energia cinetica totale dopo
l'urto e uguale.
Un simile urto,in cui l'energia cinetica totale si conserva e chiamato urto
elastico.
K totale prima dell'urto=K totale dopo l'urto
1 1 1 1
𝑚𝐴 𝑣𝐴2 + 2 𝑚𝐵 𝑣𝐵2 =2 𝑚𝐴 𝑣𝐴2 ′ + 2 𝑚𝐵 𝑣𝐵2 ′ (urto elastico)
2
Urto elastico succede sempre a livello atomico agli urti di atomi e
molecole.Un urto elastico tra gli oggetti comuni e un caso ideale che non
viene mai realizzato,in quanto una piccola quantita di energia termica o
acustica viene sempre prodotto durante un urto.

Anche quando l'energia cinetica non si conserva,l'energia totale


naturalmente si conserva.Gli urti in cui l'energia cinetica non si conserva
sono detti urti anelastici.L'energia cinetica che viene persa si trasforma in
altre forme di energia,spesso termica,in modo che l'energia totale si conservi
comunque come sempre.

𝐾𝐴 + 𝐾𝐵 = 𝐾′𝐴 + 𝐾′𝐵 + energia termica e altre forme di energia


Esempio:Due oggetti di ugual massa si avvicinanno l'uno all'altro con uguale
velocita,collidono e poi,rimbalzano indietro con uguali velocita in direzioni
opposte se l'urto e elastico o rimbalzano indietro con velocita inferiore o
nulla,se l'urto e anelastico.
Urti elastici in una dimensione

Abbiamo due particelle che si urtano frontalmente.Dopo l'urto se:

Conservazione di quantita di moto:𝑚𝐴 ⃑⃑⃑⃑⃑


𝑣𝐴 + 𝑚𝐵 ⃑⃑⃑⃑⃑ 𝑣𝐴 + 𝑚𝐵 ⃑⃑⃑⃑⃑⃑
𝑣𝐵 = 𝑚𝐴 ⃑⃑⃑⃑⃑′ 𝑣𝐵 ′
1 1 1 1
Conservazione dell'energia cinetica: 2 𝑚𝐴 𝑣𝐴2 + 2 𝑚𝐵 𝑣𝐵2 =2 𝑚𝐴 𝑣𝐴2 ′ + 2 𝑚𝐵 𝑣𝐵2
Scriviamo la conseverzazione di quantita di moto come:

Urti anelastici

Gli urti in cui l'energia cinetica non si conserva sono detti urti anelastici.
Parte dell'energia cinetica iniziale viene trasformata in altri tipi di
energia,come termica o potenziale,in modo che l'energia cinetica totale
finale risulti quindi minore dell'energia cinetica totale iniziale.Puo accadere
anche l'opposto,se viene liberata energia potenziale,nel quel caso l'energia
cinetica totale finale puo essere maggiore dell'energia cinetica iniziale.Gli urti
macroscopici sono tipicamente anelastici,alemno in una qualche misura,e
spesso in misura marcata.Se due oggetti rimangono attaccati insieme come
risultato di una collisione,l'urto e detto totalmente anelastico.In questi
casi l'energia cinetica viene tutta trasformata,in altri casi solo in parte.

Anche se in un urto anelastico l'energia cinetica non si conserva,si


conservano l'energia totale e anche il vettore quantita di moto totale.

Centro di massa (CM)


La quantita di moto e un concetto che serve per analizzare il moto traslatorio
di oggetti reali estesi.
Moto traslatorio →quando tutte le parti del corpo seguono lo stesso
percorso.Una tuffatrice puo essere soggetta sia dal moto traslatorio o sia del
moto traslatorio e rotario.
Il moto nun puramente traslatoria e detto moto complessivo.
Se un corpo ruota o ci sono diverse parti di un sistema che si muovono l'una
rispetto all'altra esiste un punto che si muove lungo il percorso su cui si
muoverebbe una particella se fosse soggetta alla stessa forza risultante a cui
e soggetto l'intero sistema.Questo punto viene chiamato centro di massa.
Il moto complessivo di un oggetto esteso (o di sistema di oggetti) puo
essere considerato come la somma del moto traslatorio del CM,piu il moto
rotatorio,vibratorio o di altro tipo attorno al CM.

𝑚𝐴 𝑥𝐴 +𝑚𝐵 𝑥𝐵
𝑥𝐶𝑀 = 𝑚𝐴 +𝑚𝐵
Se una massa e piu grande dell'altra,allora il CM e piu vicino alla massa piu
grande.Se tutta la massa e concentrata in 𝑥𝐵 allora il CM sara uguale a 𝑥𝐵 .

𝑚𝐴 𝑦𝐴 +𝑚𝐵 𝑦𝐵
𝑦𝐶𝑀 = 𝑚𝐴 +𝑚𝐵
Un concetto simile al centro di massa e il centro di gravita(CG),detto anche
baricentro.Il CG di un oggetto e quel punto in cui si puo considerare che
agisca la forza di gravita.La forza di gravita agisce su tutte le parti o
particelle,ma per determinare il moto traslatorio,possiamo assumere che il
peso totale dell oggetto(la somma dei pesi di tutte le sue parti) sia applicato
al CG.
Moto rotatorio
Nel moto rotatorio avremo a che fare con corpi rigidi.
Corpo rigido→intendiamo un oggetto con una forma ben definita che non
cambia,nel quale le particelle che lo compongono rimangono sempre in
posizioni fisse l'una rispetto all'altra.

Grandezze angolari
Il moto di un corpo rigido puo essere analizzato come la combinazione di un
moto traslatorio del suo centro di massa e di un moto rotatorio attorno al
suo centro di massa.
Per moto puramente rotatorio intendiamo quel moto nel quale tutti i punti
del corpo si muovono descrivendo delle circonferenze.

I centri di queste circonferenze giacciono su una linea chiamata asse di


rotazione.
Per gli angoli usiamo i radianti.Un radiante (rad) si definisce come l'angolo
sotteso da un arco la cui lunghezza e uguale al raggio.

In generale ogni angolo 𝜃 in radianti e dato da:

𝑙
𝜃=
𝑟
dove r e il raggio della circonferenza e l e la lunghezza dell'arco sotteso
dall'angolo 𝜃 indicato in radianti.Se l=r,allora 𝜃 = 1 𝑟𝑎𝑑.

Il radiante e privo di dimensioni poiche e il rapporto di due lunghezze.

1 giro=360° = 2𝜋rad

Per descrivere i moti rotatori facciamo uso di grandezze angolari,come la


velocita angolare e l'accelerazione angolare.Vengono scelte per descrivere gli
oggetti rotanti nel loro insieme,quindi sono le stesse per ogni punto
dell'oggetto in rotazione.

Quando la ruota di una bicicletta,ruota da una certa posizione,il suo


spostamento angolare sara:
∆𝜃=𝜃2 − 𝜃1
La velocita angolare e definita in modo analogo all'ordinaria velocita
lineare(di traslazione).Invece dello spostamento lineare,useremo lo
spostamento angolare.Percio la velocita angolare media e definita come:
∆𝜃
𝜔
⃑⃑= ∆𝑡
La velocita angolare viene generalmente espressa in radianti al
secondo(rad/s).Notate che tutti i punti di un oggetto rigido ruotano con la
stessa velocita angolare,poiche ogni posizione del corpo percorre lo stesso
angolo nello stesso intervallo di tempo.

La convenzione abituale e di scegliere lo spostamento angolare ∆𝜃 e la


velocita angolare 𝜔 come positive quando la ruota gira in senso antiorario.Se
la rotazione e in senso orario,allora 𝜃 diminuisce e quindi ∆ 𝜃 e 𝜔 sono
negativi.
L'accelerazione angolare(𝛼)in analogia con l'accelerazione lineare,e definita
come la variazione di velocita angolare divisa per il tempo richiesto per
compiere questa variazione.L'accelerazione angolare media e definita
come:

𝜔2 −𝜔1
𝛼⃑=
∆𝑡

𝜔 𝑒 𝛼 sono grandezze caratteristiche dell'intero corpo rotante.


𝛼 si misura in rad/𝑠2
Ciascuna particella o punto di un oggetto rigido rotante ha,in ogni
istante,una velocita lineare v e un'accelerazione a.Possiamo porre in
relazione queste grandezze lineari,v e a di ciascuna particella,con le
quantita angolari, 𝝎 𝒆 𝜶 dell'oggetto che ruota.

∆𝑙 ∆𝜃
v= =r
∆𝑡 ∆𝑡
v=r𝜔
La velocita lineare v e maggiore per i punti piu lontani dall'asse.

Se la velocita angolare di un oggetto in rotazione cambia,l'oggetto nel suo


complesso e ogni suo punto ha un'accelerazione angolare.Ogni punto ha
anche un'accelerazione lineare,la cui direzione e tangente al percorso
circolare di quel punto.L'accelerazione angolare e legata all'accelerazione
lineare tangenziale di un punto del corpo che ruota:
∆𝑣 ∆𝜔
𝑎𝑡𝑎𝑛 = =r
∆𝑡 ∆𝑡
𝑎𝑡𝑎𝑛 =r𝛼
L'accelerazione lineare totale di un punto e il vettore somma delle due
componenti:
𝑎⃑=𝑎⃑⃑⃑⃑⃑⃑⃑⃑⃑+𝑎
𝑡𝑎𝑛 ⃑⃑⃑⃑⃑𝑅

𝑎𝑅 𝑒 𝑙 𝑎𝑐𝑐𝑒𝑙𝑒𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑟𝑎𝑑𝑖𝑎𝑙𝑒 𝑜 𝑐𝑒𝑛𝑡𝑟𝑖𝑝𝑒𝑡𝑎 𝑒𝑑 𝑒 𝑑𝑖𝑟𝑒𝑡𝑡𝑎 𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜
⃑⃑⃑⃑⃑
𝑖𝑙 𝑐𝑒𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑝𝑒𝑟𝑐𝑜𝑟𝑠𝑜 𝑐𝑖𝑟𝑐𝑜𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑝𝑢𝑛𝑡𝑜.
Abbiamo visto che 𝑎𝑅 = 𝑣 2 /r:

𝑣2 (𝑟𝜔)2
𝑎𝑅 = = =𝜔2 r
𝑟 𝑟

Percio l'accelerazione centripeta e tanto maggiore quanto


piu ci si allontana dall'asse di rotazione.
Un giro completo corrisponde a un angolo di 2𝜋 radianti e percio 1
giro/s=2𝜋 𝑟𝑎𝑑/𝑠

𝜔
f= 𝜔 = 2𝜋𝑓
2𝜋
All'unita di misura della frequenza,giri al secondo (giri/s) viene anche dato il
nome di hertz (Hz):
1 Hz= 1giro/s

Momento torcente

Per far si che un oggetto inizi a ruotare attorno a un asse,chiaramente serve


una forza.Per questo tipo di moto e anche importante la direzione di questa
forza e il punto in cue essa e applicata.

Oltre al modulo e alla direzione della forza,anche il punto in cui la forza viene
applicata influsice sulla rapidita con cui la porta si apre.Infatti se agisce solo
questa forza,si trova che l'accelerazione angolare della porta e proporzionale
non solo al modulo della forza,ma anche alla distanza perpendicolare della
retta d'azione della forza dall'asse di rotazione.Questa distanza e chiamata
braccio della forza ed e indicata con rA e rB.
L'accelerazione angolare,allora,e proporzionale al prodotto della forza per il
suo braccio.Questo prodotto e chimato momento della forza rispetto all'asse
o piu comunemente,momento torcente,ed e abbreviato con 𝜏.

Una forza applicata con un dato angolo,sara meno efficace di una forza con
lo stesso modulo applicata perpendicolarmente.Se spingiamo all'estremita
della porta con una forza diretta contro il cardine (l'asse di rotazione) la
porta non ruotera affatto.

𝜏 = 𝑟⊥ F
Un metodo alternativo ma equivalente per determinare il momento torcente
associato a una forza consiste nello scomporre la forza stessa nelle sue
componenti parallela e perpendicolare alla retta che unisce il punto di
applicazione della forza all'asse.

𝜏 = 𝑟⊥ 𝐹⊥
𝜏 = 𝑟⊥ Fsen𝜃
Il momento torcente e il prodotto di una distanza per una forza,in unita di
misura viene m∙ 𝑁

Quando su un corpo agisce piu di un momento torcente,si trova che


l'accelerazione 𝛼 e proporzionale al momento torcente risultante.

Se tutti i momenti torcenti agenti su un corpo tendono a ruotarlo nella


stessa direzione intorno a un asse di rotazione fisso,il momento torcente
risultante e la somma di tutti i momenti torcenti.
Se due momenti torcenti tendono a produrre rotazioni opposte il momento
torcente risultante e la differenza dei due momenti torcenti.
Di solita si assegna segno positivo al momento torcente che tende a ruotare
il corpo in senso antirorario e segno negativo al momento torcente che
agisce per ruotare l'oggetto in senso orario.

Forze che agiscono per inclinare l'asse


Siamo interessati solo alle rotazioni attorno a un asse fisso,e quindi
consideriamo solo forze che agiscono su un piano perpendicolare all'asse di
rotazione.

Dinamica rotazionale.Momento torcente e inerzia rotazionale

L'accelerazione angolare 𝛼 e il momento torcente risultante 𝜏


(la somma di tutti i momenti torcenti che agiscono sull'oggetto) applicato ad
esso:
𝛼 ∝ Σ𝜏
Questa relazione e analoga alla seconda legge di Newton per il moto
traslatorio.
Una particella di massa m che ruota lungo una criconferenza di raggio r ed e
posta a un capo di una corda,di cui possiamo trascurare la massa m in
confronto a m.Supponiamo che su m agisca una singola forza F.
Il momento torcennte che da origine all'accelerazione angolare e 𝜏 = 𝑟𝐹
𝛴𝐹 = 𝑚𝑎 = 𝑚𝑟𝛼
𝜏 = 𝑚𝑟 2 𝛼
La quantita 𝑚𝑟 2 rappresenta l'inerzia rotazionale della particella e viene
chiamata momento d'inerzia.
𝛴𝜏 = (𝛴𝑚𝑟 2 )𝛼
La quantita 𝛴𝑚𝑟 2 rappresenta la somma della massa di ciascuna particella
dell'oggetto moltiplicata per il quadrato della distanza di quella particella
dall'asse di rotazione.
Questa grandezza e chiamata momento d'inerzia (o inerzia rotazionale) I
dell'oggetto:
I= 𝛴𝑚𝑟 2 =𝑚1 𝑟12 + 𝑚2 𝑟22 +...
Combiando le equazioni,possiamo scrivere:
Σ𝜏 = 𝐼𝛼→quest'equazione e l'equivalente rotazionale della seconda
legge di Newton ed e valida per la rotazione di un oggetto rigido
attorno a un asse fisso.
Il momento d'inerzia ,che e una misura dell'inerzia rotazionale di un
oggetto,gioca per il moto rotazionale,lo stesso ruolo della massa per il moto
traslatorio.
Quanto piu la massa e concentrata lontano dall'asse di rotazione,tanto
maggiore e l'inerzia rotazionale.Nel moto di rotazione,non si puo considerare
la massa di un corpo come concentrata nel suo centro di massa.
La massa non puo essere considerata concentrata nel CM per il moto
rotatorio.

𝛼 → 𝑟𝑎𝑑/𝑠 2
𝜏 →𝑚∙𝑁
I→kg∙ 𝑚2

Corpi in equilibrio
Un caso speciale e quando la forza risultante e il momento torcente
risultante su un corpo,o su un sistema di corpi,sono entrambi nulli.

In questo caso sia l'accelerazione lineare,sia l'accelerazione angolare


dell'oggetto o del sistema sono nulle.Quindi l'oggetto o il sistema di oggetti e
fermo,oppuro il suo centro di massa si muove con velocita costante.

La statica si occupa del calcolo delle forze che agiscono sulle o nelle strutture
che si trovano in equilibrio.
Le condizioni per l'equilibrio

Sugli oggetti con cui abbiamo comunemente a che fare agisce sempre
almeno una forza (la gravita) quindi se un oggetto e in quiete,su di esso
devono agire altre forze in modo tale che la forza risultante sia nulla.
Si dice allora che il corpo e in equilibrio sotto l'azione delle due forze.

Su un libro,agiscono due forze,la forza di gravita e la forza normale.Queste


forze non devono confondere con le forze uguali e opposte della terza legge
di Newton,che agiscono su oggetti diveri.Qui entrambe le forze agiscono
sullo stesso oggetto.

La prima condizione per l'equilibrio


La seconda legge di Newton ci dice che affinche un oggetto sia in quiete,la
somma delle forze agenti su di esso deve essere zero.Poiche la forza e un
vettore,le componenti della forza risultante devono essere tutte nulle.
Prima condizione per l'equilibrio:

Σ𝐹𝑥 =0 Σ𝐹𝑦 = 0 Σ𝐹𝑧 =0


Ci occuperemo di forze che agiscono nel piano,e quindi avremo bisogno solo
delle componenti x e y.Se la forza punta nella direzione negativa dell'asse x
o y,tale componente deve avere il segno negativo.

La seconda condizione per l'equilibrio


Nonostante le due forze indicate con F si sommino dando una forza
risultante nulla,producono un momento torcente risultante diverso da zero
che fara ruoate l'oggetto.
Dunque abbiamo la seconda condizione per l'equilibrio:la somma dei
momenti torcenti agenti su un oggetto,calcolata rispetto a qualsiasi
asse,deve essere zero:
Σ𝜏 =0
Questa condizione assicura che l'accelerazione angolare 𝛼 sia nulla rispetto a
qualsiasi asse.Se l'oggetto non ruotava inizialmente (𝜔 = 0) non iniziera a
ruotare nemmeno in seguito.
Consideremo sopratutto casi in cui tutte le forze agiscono su un piano (piano
xy).In questo caso il momento torcente e calcolato a un asse perpendicolare
al piano xy.
Se il corpo e in quite,allora deve essere Σ𝜏 =0 ripsetto a qualsiasi asse.
Come risolvere i problemi di statica
Considereremo soprattuttp situazioni in cui tutte le forze agiscono in un
piano,cosicche potremo avere due equazioni relative alle forze (le
componenty x e y) e un'equazione relativa al momento torcente,per un
totale di tre equazioni.
Applicazioni a muscoli e giunture
Un muscolo e connesso,per mezzo di tendini,a due ossa diverse.Queste punti
di collegamento sono detti punti di inserzione.Due ossa sono collegate
tramite un'accelerazione,come quella del gomito del ginocchio o dell'anca.
I muscoli che lavorano mantenendo vicine due parti di un arto,come il
muscolo bicipite nel braccio sono detti flessori;quelli la cui azione tende a
estendere un arto verso l'esterno,come il tricipite sono detti muscoli si.Il
muscolo flessore del braccio viene usato quando si solleva un oggetto con la
mano;il muscolo estensore si usa quando si lancia una palla.
Il punto di inserzione di un muscolo varia da persona a persona.Un leggero
aumento della distanza dell'articolazione dal punto di inserzione del muscolo
bicipite puo rappresentare un notevole vantaggio nel sollevare oggetti o nel
lanciarli.
I campioni di atletica hanno un'inserzione muscolare piu lontana

dall'articolazione.
Stabilita ed equilibrio
Se un oggetto viene spostato dalla sua posizione di equilibrio,abbiamo tre
possibili effetti:
1. l'oggetto ritorna alla sua posizione originale,che viene detta posizione
di equilibrio stabile.
2. l'oggetto si sposta ancora piu lontano dalla sua posizione originale,la
quale allora prende il nome di posizione equilibrio instabile.
3. l'oggetto rimane nella sua nuova posizione,nel qual caso si dice che
l'oggetto e in equilibrio indifferente.
Un oggetto il cui centro di gravita (CG) si trovi al di sotto del suo punto di
sostegno,come nel caso della palla legata al filo,sara in equilibrio stabile.Se il
CG si trova al di sopra del sostegno,abbiamo una situazione piu complicata.
Un oggetto il cui CG si trovi al di sopra della base di appoggio e stabile se
una retta verticale condotta verso il basso dal CG cade entro la base di
appoggio.
La stabilita puo essere relativa.
Un oggetto in equilibrio stabile si dice anche bilanciato.

I fluidi
Siccome ne i gas ne i liquidi mantengono una forma prefissata,entrambi
hanno la capacita di fluire;per questo sono chiamati fluidi.
Densita e densita relativa
La densita,𝜌,di una sostanza e definita come la sua massa per unita di
volume:
𝑚
𝜌=
𝑉
dove m e la massa dell'oggetto e V il suo volume.
La densita e una proprieta caratteristica di ogni sostanza pura.
Oggetti fatti di una data sostanza pura,come l'oro puro,possono avere
qualsiasi dimensione o massa,ma avranno sempre la stessa densita.
L'unita di misura per la densita e kg/𝑚3 .
La densita relativa di una sostanza e definita come il rapporto tra la
densita di una sostanza e la densita dell'acqua a 4.0°C.Essendo un
rapporto,e un numero puro,senza dimensioni o unita di misura.
La densita relativa di una sostanza sara sara numericamente uguala a 10−3
volte della sua densita espressa in kg/𝑚3 .
Pressione nei fluidi
La pressione e definita come forza F per unita di superficie A,dove per F si
intende il modulo della forza applicata perpendicolarmente alla superficie A:
𝐹
pressione=P=
𝐴
Benche la forza sia un vettore,la pressione e uno scalare e quindi ha solo un
modulo e non ha direzione.L'unita di misura e N/𝑚2 .E il pascal (Pa).

Un fluido esercita una pressione in tutte le direzioni.


La pressione in un fluido a una data profondita e la stessa in ogni
direzione,se cosi non fosse,il fluido sarebbe in moto.
Se il fluido non si muove,allora la pressione deve essere uguale.
Un' altra importante proprieta del fluido in quiete e che la forza dovuta alla
pressione del fluido agisce sempre perpendicolarmente a qualsiasi
superficie solida con cui e in contatto.
Se erano forze parallele il fluido sarebbe in moto,in contraddizione con la
nostra assunzione che il fluido sia in quiete.
𝐹 𝜌𝐴ℎ𝑔
P= = =>P=𝜌ℎ𝑔 (liquido)
𝐴 𝐴
La pressione del fluido e direttamente proporzionale alla densita del liquido e
alla profondita.
In un liquido uniforme la pressione a uguali profondita (presioni ne te njejten
thellesi)e la stessa.
Quest'equazione e valida per fluidi la cui densita e uniforme e non cambia
con la profondita:cioe nel liquidi incomprimibili.
I gas d'altra parte,sono molo comprimibili e la densita puo cambiare con la
profondita.

Forze agenti su un sottile strato di fluido


(e rappresentato un liquido,ma potrebbe anche essere un gas).
Le forze che agiscono sul nostro piccolo strato di liquido sono (P+∆P)A verso
l'alto e PA verso il basso e il peso verso il basso,mg=(𝜌𝑉)g=𝜌A∆hg

Questa fettina di fluido e a riposo,cosi la forza risultante e zero.


(P+∆P)A-PA- 𝜌A∆hg=0

→∆P=𝜌∆hg
(Cambiamento della pressione con la variazione della profondita in un fluido)
Questo equazione ci dice come cambia la pressione a un piccolo
cambiamento di profondita ∆h del fluido anche se comprimibile.
Pressione atmosferica e pressione relativa
La pressione dell'atmosfera terrestre,come in ogni fluido,cambia con la
profondita.Nel caso dell'atmosfera terrestre,le cose sono piu complicate
perche non solo cambia grandemente la densita dell aria con l'altitudine ma
non esiste una superficie limite dell'atmosfera da cui misurare h.

La pressione dell'aria in un dato luoga varia lievemente con le condizione


meteorologiche.Al livello del mare,la pressione dell'atmosfera in media e
1.013 ∙ 105 𝑁/𝑚2 .

Unita di misura,atmosfera:1 atm=1.013 ∙ 105 𝑁/𝑚2 =101.3kPa

Il bar unita di misura della pressione 1bar=1.00∙ 105 𝑁/𝑚2 =1.00∙ 105 Pa
La pressione atmosferica e poco piu di 1 bar.

La pressione causata dal peso dell'atmosfera e esercitata su tutti gli oggetti


immersi in questo grande mare d'aria,inclusi i nostri corpi.
Come puo il corpo umano sopportare l'enorme pressione dell'atmosfera sulla
propria superficie?
Le cellule viventi mantengono una pressione interna quasi uguale a quella
esterna,come la pressione all'interno di un palloncino e molto vicina a quella
dell'atmosfera all'esterno.
Lo pneumatico di un'automobile,a causa della sua rigidita,puo mantenere
una pressione interna molto maggiore di quella esterna.

Pressione relativa
I manometri registrano lo scostamento del valore della pressione rispetto a
quello della pressione atmosferica.La pressione cosi misurata viene detta
pressione relativa.
La pressione assoluta,P,si deve sommare la pressione atmosfrica 𝑃𝐴 ,alla
pressione relativa ottenuta con lo strumento 𝑃𝑆 :
P=𝑃𝐴 + 𝑃𝑆

Il principio di Pascal

L'atmosfera terestre esercita una pressione su tutti gli oggetti con i quali e in
contatto,compresi altri fluidi.Una pressione esterna agente su un fluido si
trasmette attraverso tutto il fluido.

Una variazione di pressione esercitata su un fluido viene trasmessa


inalterata a ogni punto del fluido e sulle pareti del suo contentinore.
Il principio di Pascal afferma che se viene applicata una pressione
esterna a un fluido racchiuso in un recipiente,in ogni punto del fluido
la pressione aumenta della stessa quantita.
Il principio di Pascal non e espremibile mediante una formula perche
si riferisce a un comportamento intrinseco dei fluidi.
Un comportamento che dipende dalla natura dei fluidi.

Un esempio e il martinetto idraulico.Il primo pistone ha un'area piu


piccola,mentre il secondo ha una piu grande.Se si esercita una forza sul
primo pistone (pistone di ingresso),spingendolo verso il basso si genera sul
secondo pistone( di uscita) una forza maggiore che permette di sollevare
l'auto.
𝑃𝑜𝑢𝑡 = 𝑃𝑖𝑛

P=F/A

𝐹𝑜𝑢𝑡 𝐴𝑜𝑢𝑡
=
𝐹𝑖𝑛 𝐴𝑖𝑛

La quantita 𝐹𝑜𝑢𝑡 /𝐹𝑖𝑛 e chiamata vantaggio meccanico del martinetto idraulico.

Galleggiamento e principio di Archimede

Gli oggetti immersi in un fluido sembrano pesare meno di quando ne sono


fuori.
Parecchi oggetti come il legno,galleggiano sulla superficie dell'acqua.
In ciascun tempo,la forza di gravita agisce verso il basso,ma
contemporaneamente una spinta e esercitata dal liquido,la forza che agisce
verso l'alto sui pesci e sui sommozzatori.Bilanciando la forza di gravita verso
il basso,permette loro di "librarsi" in equilibrio.
La spinta si deve al fatto che la pressione in un fluido aumenta con la
profondita.La pressione verso l'alto a profondita e maggiore della pressione
in una superficie superiore.

Il principio di Archimede ci permette di studiare il galleggiamento dei corpi


immersi parzialmente o completamente in un qualsiasi fluido,liquido o gas.
Il principio di Archimede stabilisce che un corpo immerso in un
fluido riceve una spinta dal basso verso l'alto pari al peso del liquido
spostato dal corpo medesimo.
Questa forza e con la stessa direzione ma verso opposto rispetto alla forza
peso.Questa forza viene chiamata 𝐹𝐴 .
𝐹𝐴 = 𝑃𝑓𝑙 se fossereno vettori,il peso sarebbe con segno meno.

La spinta e uguale al peso della massa di fluido il cui volume e uguale al


volume dell'oggetto sommerso.->questo e il principio di Archimede.

Fluido spostato si puo spiegare con un semplice esempio.Se riempiamo un


secchio d'acqua e poi vi immergiamo una pietra,notiamo che il livello d'acqua
sale.Cioe vuol dire che la pietra occupa all'interno del secchio un certo
volume che prima era occupato dall'acqua,che di conseguenza ha dovuto
spostarsi per cercare nuovo spazio.Ogni corpo sposta un volume di fluido
pari alla parte del suo volume immerso.

Nel caso della pietra il volume immerso coincide uguale con tutto il suo
volume.Ma nel caso di un tronco che galleggia sulla superficie con solo una
frazione del volume immersa in acqua.
L'aria e un fluido e come tale esercita una spinta di Archimede.Gli oggetti
comuni pesano meno nell'aria che nel vuoto.La densita dell'aria e piccola,il
suo effetto sugli oggetti solidi e minimo.Sono oggetti che fluttuano nell'aria:i
palloni pieni di elio,perche la densita dell'elio e minore di quella dell'aria.

Fluidi in movimento:portata ed equazione di continuita


Dinamica dei fluidi o,nel caso in cui il fluido sia l'acqua,idrodinamica.

Due tipi principali di flusso nei fluidi:

1. Se il flusso e uniforme,scorrevole che gli strati adiacenti del fluido


scivolino l'uno sull'altro,il flusso e detto laminare.(a strati)
In questo tipo di flusso ciascuna particella del fluido segue un percorso
regolare,chiamato linea di flusso laminare.
2. Al di sopra di un certo valore della velocita,che dipende da molti
fattori,il flusso diventa turbolento.Un flusso turbolento e
caratterizato da percorsi circolari,erratici,piccoli e vorticosi chiamati
mulinelli.I mulinelli assorbono una grande quantita di energia,sebbene
un certo grado di attrito interno,chiamato viscosita.( e molto
maggiore quando il flusso e turbolento)
La portata di massa e definita come la massa ∆m di fluido che passa in un
determinato punto nell'unita di tempo ∆t:
portata di massa=∆m/∆t

Quanda l'area della sezione e grande la velocita e bassa e quando l'area e


piccola la velocita e alta.(esempio un fiume)
L'equazione di Bernoulli
Il principio di Bernoulli stabilisce che dove la velocita di un fluido e alta,la
pressione e bassa,e dove la velocita e bassa,la pressione e alta.
La pressione del fluido viene esercitata in tutte le diezione,compreso contro
la parete del tubo o la superficie di qualsiasi materiale che il fluido sorpassi.

Supponiamo che il flusso sia stazionario,il fluido sia incomprimibile e che la


viscosita sia sufficientemente piccola da poter essere trascurata.Assumiamo
che il fluido fluisca in un tubo di sezione non uniforme e la cui altezza vari
rispetto a un livello di riferimento.
L'equazione di Bernoulli e un'espressione della legge di
conservazione dell'energia,dato che l'abbiamo ottenuta dal teorema
dell'energia cinetica.

Applicazioni del principio di Bernoulli:da Torricelli agli


aeroplani,palle da baseball e TIA

Prendiamo in esempio un liquido che flusice da un rubinetto posto sul fondo


di un serbatoio.Il diametro del serbatoio sia grande rispetto a quello del
rubnetto,v2 sara quasi zero.I punti 1 (il rubinetto) e 2 (la superficie
superiore) sono aperti,la pressione in entrambi i punti e uguale a quella
atmosferica P1=P2
L'equazione di Bernoulli diventa:
1 2
𝜌𝑣 + 𝜌𝑔𝑦1 = 𝜌𝑔𝑦2
2 1

Teorema di Torricelli 𝑣1 = √2𝑔(𝑦2 − 𝑦1


Teorema di Torricelli dice che il liquido lascia il rubinetto con la stessa
velocita che assumerebbe un oggetto che scendesse in caduta libera dalla
stessa altezza.
Un altro caso particolare dell'equazione di Bernoulli si ha quando il liquido
scorre orizzontalmente senza un apprezzabile cambiamento di quota y1=y2

1 1
𝑃1 + 𝜌𝑣12 = 𝑃2 + 𝜌𝑣22
2 2
Questa equazione ci dice dove la velocita e alta,la pressione e bassa e
viceversa.
Esempi
Il profumo:la pressione dell'aria,spinta a forte velocita attraverso la sommita
del tubo verticale di un nebulizzatore di profumo e minore della normale
pressione dell'aria che agisce sulla superifice del liquido nella
bottigliettaa.Cioe il profumo e spinto in alto nel tubo a causa della ridotta
pressione alla sommita.
Una pallina da ping-pong investita da un getto d'aria:Si puo far fluttuare una
pallina da ping-pong su un getto d'aria,se la palla comincia ad allontansi dal
getto d'aria,la piu alta pressione dell'aria ferma esterna al flusso respingera
la palla indietro

Le ali dell'areoplano e la portanza


Gli aeroplani sono sottoposti a una forza portante sotto le ali che li sostiene
in aria,se si muovono a una velocita sufficientemente alta e se le ali sono
inclinate verso l'alto di un piccolo angolo.(angolo di attacco)
L'angolo di attacco e la superficie superiore arrotondata dell'ala,costringono
le linee di flusso verso l'alto ad addensarsi sopra l'ala.
Lo spazio per lo scorrimento dell'aria fra due linee di flusso viene ridotto e
quindi dall'equazione di continuita la velocita dell'aria cresce sopra l'ala dove
le linee di flusso sono schiacciate insieme.
La velocita dell'aria e maggiore sopra l'ala che sotto,la pressione e minore
sopra l'ala che sotto.(principio di Bernoulli)
L'ala e pertanto sottoposta a una forza risultante verso l'alto chiamata
portanza.
Una ala puo subire portanza anche se l'angolo di attacco e zero,perche la
superficie superiore arrotondata deflette l'aria verso l'ato schiacciando
insieme le linee di flusso vero l'alto e farle addensare.
La turbolenza comporta maggiore trascinamento e minore portanza
determinando la caduta dell'aereo.
L'inclinazione vero l'alto di un'ala significa che l'aria che si muove
orrzzontalmente di fronte all'ala viene deflessa verso il basso.Il cambiamento
della quantita di moto delle molecole dell'aria che rimbalzano si traduce
sull'ala in una forza verso l'alto (terza legge di Newton)

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