Sei sulla pagina 1di 8

Pagina:di 428

Zoom automatico Dimensioni effettive Adatta a una pagina Larghezza pagina


140% 50% 75% 100% 125% 150% 200%
300% 400%

Copyright © 2016 NICOMP L.E.

Piazza Madonna degli Aldobrandini, 1

50123 Firenze

Tel. e fax +39 055 26 54 424

e-mail nicomp-editore@tiscali.it

www.nicomp-editore.it

Stampa:

In copertina:

Il volume è il frutto della ricerca finanziata con fondo di Ateneo ex


60%, titolo progetto giovanniciprianiricaten13: Le antiche farmacopee ita-
liane, svolta presso il Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte
e Spettacolo dell’Università degli Studi di Firenze e beneficia di un contri-
buto di fondi di Ateneo relativi all’anno 2016.

Il volto del potere fra centro e periferia


Saggi di Storia della Toscana
Giovanni Cipriani
A Manuela Celesia da Barberino
che vive con passione la storia del presente
e del passato
7

Premessa
Vengono qui, cronologicamente raccolti, alcuni miei saggi di Storia
della Toscana che, con il trascorrere del tempo, si sono via via sedimen-
tati, fino a raggiungere una compiuta organicità.
Nati per le occasioni più disparate, frutto di stimolanti ricerche in ar-
chivi e biblioteche, di natura pubblica e privata, mostrano il vero volto
del potere esercitato nella nostra regione da tre dinastie: Medici, Asburgo
Lorena, Savoia, in un ampio arco cronologico, dal XVI al XIX secolo.
Programmi politici, messaggi culturali, ideali spirituali sono stretta-
mente connessi ed in ogni periodo storico sono lo specchio delle tenden-
ze generali dominanti, offrendoci un quadro d’insieme che, anche nelle
realtà periferiche, finisce per assumere tratti di estremo rilievo.
La storia, sapientemente letta ed interpretata, è sempre una straor-
dinaria maestra. A noi il compito di comprenderla nei suoi nessi più
profondi e di farne tesoro, anche nei semplici eventi della nostra vita
quotidiana.
Firenze, Aprile 2016
Giovanni Cipriani

Indice
I
L’Impero e la cultura politia italiana
nel primo Cinquecento
p.
11
II
5 Ottobre 1513. La rinascita di Volterra

39
III
La
Storia d’Italia
di Francesco Guicciardini
e la sua fortuna. Riflessioni storiografiche

53
IV
Giovanni Guidiccioni
fra Paolo III Farnese e Carlo V d’Asburgo

75
V
L’erudizione storica a San Gimignano
fra il XVI e il XVII secolo

91
VI
Il territorio della Valdinievole
fra Cinquecento e Seicento

111
VII
Il Ceto dirigente nella nuova città di Pescia
fra il XVII e il XVIII secolo

137
VIII
Vinci. Una comunità toscana
fra Cinquecento e Ottocento

159
IX
La Versilia in età medicea

183
X
Elites e classi dirigenti a Montepulciano
fra il XVI e il XVII secolo

197
10
Il volto del potere fra centro e periferia

XI
La Compagnia di Gesù a Pistoia
p.
217
XII
Il culto di S. Pietro d’Alcantara
nella Toscana di Cosimo III dei Medici

231
XIII
La Compagnia del SS. Crocifisso della Maddalena
a Pescia e la tradizione delle Feste di Maggio

259
XIV
Le Tavole Eugubine
fra Scipione Maffei e Anton Francesco Gori

273
XV
Pensiero politico e riforme illuminate
nella formazione di Filippo Mazzei

297
XVI
Napoleone e il clero fiorentino.
L’Arcivescovo Antoine Eustache d’Osmond

319
XVII
La Società di S. Giovanni Battista nella Toscana
di Ferdinando III e di Leopoldo II. (1814-1859)

335
XVIII
Il Classicismo nella Toscana della Restaurazione.
(1814-1832)

351
XIX
Pietro Cipriani e la vita politica e culturale fiorentina
fra Leopoldo II d’Asburgo Lorena e Vittorio
Emanuele II di Savoia. (1849-1869)

391
XX
Il progredire della legislazione sanitaria
dall’Unità a Firenze Capitale

411
11

I
L’Impero e la cultura politica italiana
nel primo Cinquecento
Nella notte fra il 19 e il 20 Agosto 1493 moriva l’Imperatore Federigo
III d’Asburgo
1

, suo figlio Massimiliano, in qualità di Re dei Romani, ne


raccolse l’eredità politica e si preparò ad affrontare una lunga fase di in-
terregno
2

. Vedovo di Maria di Borgogna dal 1482


3

, desideroso di nuove
alleanze e di cospicui vantaggi economici, Massimiliano aveva iniziato
trattative matrimoniali con Maria di Bretagna, giungendo ad un accor-
do con il giovane e potente sovrano francese Carlo VIII Valois.
Massimiliano avrebbe sposato Maria di Bretagna e Carlo Margheri-
ta d’Asburgo, figlia dello stesso Massimiliano. Carlo, a titolo di dote,
giunse ad occupare Noyers ed infine, rotto ogni accordo, sposò Anna di
Bretagna, aprendo le ostilità con l’Impero. Quasi contemporaneamen-
te si inserì nel delicato contesto internazionale Lodovico Sforza, detto
il Moro, che, per rafforzare la propria posizione a Milano e per toglie-
re ogni diritto sul ducato al nipote Gian Galeazzo, cercò in ogni modo
l’alleanza con Massimiliano.
Al Re dei Romani, il Moro offrì la mano di sua nipote Bianca Maria
Sforza, con la ricchissima dote di 400.000 ducati. Il matrimonio fu ce-
lebrato a Milano il 1 Dicembre 1493 e Lodovico Sforza ebbe segreta-
1
L. A. MURATORI,
Annali d’Italia dal principio dell’era volgare sino all’anno 1750, com-
pilati da L. A. Muratori e continuati sino ai giorni nostri
, Venezia, 1846, vol. VI, col.
114.
2
Sulla figura di Massimiliano si veda: H. ULMANN,
Kaiser Maximilian I,
Stuttgart,
1884-1891; E. HEYCK,
Kaiser Maximilian I,
Leipzig, 1898; M. JANSEN,
Aufloesung
des Reiches. Neues Kulturleben
.
Kaiser Maximilian I,
München, 1905.
3
Maria morì il 27 Marzo 1482, a venticinque anni, a causa di una caduta da cavallo du-
rante una battuta di caccia. Cfr. G. BRUGIERE de BARANTE,
Histoire des Ducs de
Bourgogne,
Paris, 1824-1826, tomo XII, p. 237.

Potrebbero piacerti anche