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Concetti teorici di base della

tecnologia dell’informazione
dell’informa ione

1
Obiettivi

• Comprensione dei concetti fondamentali riguardanti le


Tecnologie dell’Informazione

• Conoscenza di base
– della struttura e del funzionamento di un personal computer,
– delle reti informatiche e di come queste tecnologie impattano la
società e la vita di tutti i giorni.
– dei criteri ergonomici da adottare quando si usa il computer,
– dei problemi riguardanti la sicurezza dei dati e gli aspetti legali.

2
Information
T h l
Technology

3
Una società dell’informazione
Nuova fase di sviluppo della società, che vede una parte
significativa delle persone attive impiegata nelle
professioni che riguardano la gestione delle
informazioni
Impatti sulla società:
– perdita di posti di lavoro nelle attività tradizionali
– nascita di nuove professioni
– aumento dell’efficienza e dell’efficacia (minori costi)

4
L’impatto
p sull’individuo
• Stress da ritmi crescenti
• Riduzione dell’attività fisica
• Affaticamento sul posto di lavoro
informatizzato
• Riduzione dei contatti interpersonali
• Necessità di aggiornamento tecnico
continuo
ti
• Incremento delle informazioni e
della conoscenza da gestire
• Nuovi problemi sulla privacy
• Nuovi problemi sulla sicurezza dei
dat
dati

5
Information
o at o technology
tec o ogy
Tecnologia utilizzata per la realizzazione dei
moderni
d i sistemi
i t i di elaborazione
l b i
Informatica/Computer Science
Informazione automatica

6
Cos’è un computer?
p
• La prima risposta che possiamo dare è che
un computer è uno strumento per elaborare
l b
informazione.
• Il computer lavora dunque partendo da
informazione in ingresso (l’input del
processo di elaborazione),
• la elabora in base a una serie di regole (un
programma),
• e restituisce informazione in uscita (l’output
(l output
del processo).
• I computer lavorano in digitale, cioè con
informazione ‘convertita in numeri', ovvero
informazione in formato digitale.

7
Vantaggi del computer
• Rapidità
ap d tà
• Precisione
• Capacità di esecuzione di
lavori ripetitivi
• Capacità
p di ggestione di g
grandi
quantità di dati
• Capacità di integrare dati
provenienti da fonti diverse
• Possibilità di memorizzare dati
per lunghi periodi di tempo

8
Limiti del computer
p
• Mancanza di:
• intelligenza autonoma
• di creatività
• Difficoltà:
Diffi ltà
• ad affrontare problemi nuovi
• nei lavori non ripetitivi
p
• gestire informazioni non
strutturate
• ad interpretare un discorso
• in caso di di guasti

• Limiti in gran parte imputabili


al software
9
Il computer
p come sistema
totalmente autonomo

• Monitoraggio:
– di situazioni critiche
– di situazioni ambientali
• Automazione delle linee di produzione
p
• Controllo e gestione
– di strumenti di laboratorio
– degli accessi ad aree riservate
– di centrali telefoniche
• …..
10
Le g
generazioni dei Calcolatori…
TEMPO DI 10 MILIONESIMI DI 1 DECIMILIONESIMO 10 MILIARDESIMI DI 1 MILIARDESIMO DI
ELABORAZIONE SECONDO DI SECONDO SECONDO SECONDO

2 MILIONI DI PIU’ MILIONI DI


PIU
CAPACITA’ DI 5000 OPERAZIONI AL 200.000 OPERAZIONI
OPERAZIONI AL OPERAZIONI AL
CALCOLO SECONDO AL SECONDO
SECONDO SECONDO

1a GENERAZIONE 2a GENERAZIONE 3a GENERAZIONE 4a GENERAZIONE


1938 - 1953 1954 - 1963 1963 - 1975 1975 - 1985

VALVOLA TRANSISTOR CIRCUITO PROCESSORE


INTEGRATO

ENIAC – 1944 TRADIC - 1954 SISTEMI 360 IBM MAINFRAMES


UNIVAC - 1953 SUPERCOMPUTER
1980 PERSONAL
COMPUTERS
Non esisteva il concetto Metà anni ’50: Primi anni ’60:
di S. O. elaborazione batch Elaborazione Time
Fine anni ’50: Sharing
Batch multitasking ’60-’70:
S.O. a Kernel
Linguaggio macchina Assembly, FORTRAN,
Assembly FORTRAN Memorie Virtuali,
Virtuali
ALGOL, COBOL Processori Vettoriali
11
Le generazioni dei Calcolatori
• Gli attuali microprocessori single-chip sono
una dimostrazione di come tutte le funzioni
di un ppersonal computer
p possono
p essere
integrate su un singolo circuito integrato.
• La quinta generazione (dal 1980) introduce
nuovi concetti sia nell’hardware (Computer
RISC, computer paralleli) sia nel software
((calcolo parallelo,
p reti neurali).
)
12
I moderni calcolatori
• Supercomputer
• Mainframe
• Minicomputer
• Server
• Workstation
• Personal computer
• Notebook
• Personal Digital Assistant

• Elementi di differenziazione
– prestazioni
– costi
ti
– modalità di impiego
– numero di utenti

13
Supercomputer
• Costo molto elevato
• Vengono
V utilizzati
ili i nella
ll progettazione
i industriale
i d i l
e nell’elaborazione di dati ad altissimo livello.
• Impiegati
I i i da
d multinazionali,
l i i li organismi i i statali
li e
organizzazioni militari.
• Sono
S calcolatori
l l i estremamente veloci,
l i
multiprocessor, utilizzati in campo scientifico e
tecnico per calcoli estremamente gravosi come
simulatori di volo spaziali ed elaborazione di dati
atmosferici
atmosferici.
14
Supercomputer
p p Cray
y X1

• Dispone di processori con potenza di 12,8 gigaflops ed è in grado di ospitare fino a


4.096 CPU.
• Il Cray
C X1 è in
i grado
d di sprigionare
i i una potenza di picco
i parii a 52,4
52 4 migliaia
i li i di
miliardi di operazioni in virgola mobile al secondo (teraflops).
• Può indirizzare fino a 65,5 terabyte di memoria.
• Costo: 2,5 milioni di dollari in configurazione base!
• L'X1 è dedicato a utilizzi in cui ci sia la necessità di sostenere elevati volumi di
eelaborazione,
abo a o e, come
co e gli
g enti
e di d difesa,
d esa, centri
ce di
d ricerca,
ce ca, istituti
s u di d meteorologia
e eo o og a e
aziende del settore automotive, aerospaziale, chimico e farmaceutico.
15
Mainframe

• I mainframe
i f sono computer
t di grandidi dimensioni,
di i i potenti
t ti e costosi
t i
usati principalmente dalle grandi aziende e dagli enti pubblici per
p
la manipolazione e l’archiviazione di ggrandi qquantità di dati.
• In genere c’è un solo mainframe in ogni azienda.
• Le caratteristiche principali di queste macchine sono la capacità di
immagazzinare grandi quantità di dati, la capacità di eseguire molti
programmi contemporaneamente (multitasking) e la capacità di
servire molti utenti contemporaneamente (multiutenza).
(multiutenza) Per
ottenere prestazioni adeguate spesso i mainframe sono dotate di più
di una CPU.
• I costi di un mainframe sono dell’ordine di centinaia di migliaia di
16
dollari.
Minicomputer
p

• Un minicomputer si può definire il primo significativo scostamento


dai mainframe
mainframe, sia per il minor costo sia per la gestione più
semplice. Essi consentono collegamenti interattivi per alcune decine
di utenti.
• Sono
S postiti all centro
t di una rete
t di terminali,
t i li ognuno dei
d i quali
li lavora
l
con il minicomputer come se fosse un computer isolato, ma
condividendo i dati, le apparecchiature di stampa e gli stessi
programmi. i
• Sono elaboratori particolarmente utilizzati in ambito amministrativo
aziendale,, dove la condivisione dei pprogrammi
g e dei dati è un fattore
essenziale: tutti possono lavorare con le stesse procedure e i dati
17
possono essere aggiornati in tempo reale.
Server
All’interno di una rete di
telecomunicazione è una
macchina che offre servizi ad altri
che li utilizzano (client).
( )
I servizi sono:
•Autenticazione degli utenti e del
controllo degli accessi;
•Memorizzazione dei file (file
server);
•Gestione delle stampe e delle
comunicazioni (print e
comunication server);
)
18
•Ecc…
Server
• Caratteristiche:
– memorie centrali di grandi dimensioni e con
controllo degli
g errori;;
– dischi e relative interfacce molto veloci, ad
alta capacità e di facile manutenzione;
– operano in ambienti climatizzati e spesso si
presentano in formato rack
rack.

19
Workstation
• Stazioni di lavoro individuali ad altissime
prestazioni adatte a svolgere compiti
p , spesso
specializzati, p nel campo
p della
grafica, della progettazione, del disegno
tecnico dell
tecnico, dell’ingegneria
ingegneria.
• Hanno in genere un sistema operativo ad
alte prestazioni UNIX.

20
Personal Computer (PC)
• E’ nato con l’invenzione, fine
anni’70
anni 70, del processore
processore, ovvero
quando si riuscì a realizzare
tutte le parti su un solo chip di
pochihi millimetri
illi t i quadrati
d ti di
silicio
• La sua larga diffusione
diffusione,
favorita dal basso costo, ha
prodotto una rivoluzione
culturale
lt l in i tutte
t tt le
l società
i tà
avanzate

21
Notebook
• Pc portatili molto compatti
• La caratteristica principale è
quella di riunire in un solo
corpo la scheda madre, l’unità
a dischi, la tastiera e il video
• Ha, inoltre, un accumulatore
interno che consente di
lavorare in modo autonomo per
un p
periodo limitato di tempo. p
22
Personal Digital Assistant (PDA)
• Di formato palmare,
schermo
h di pochi
hi
pollici a cristalli
li idi alimentazione
liquidi, li i
a batteria, con un
ridotto
id S.
S OO., tastiera
i
di ridotte dimensioni.

23
Terminale
• Unità specializzata per il
collegamento a distanza
– terminale stupido (privo
di capacità elaborativa
autonoma)

– terminale intelligente
(dotato di capacità
elaborativa
l b ti autonoma)
t )

24
Terminale self-service

Aree applicative
– Bancomat
– Certificazione comunale
– Segreterie studenti
– Punti informativi
– ….

Utente occasionale del servizio

25
Terminale
e a e se
self-service
se ce
Facilità di utilizzo:
– interfaccia semplice e chiara
– uso di menù
– pochi dati per pagina video
– schermi sensibili al tatto (touch
screen)
– tastiera essenziale
– funzioni di aiuto in linea

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Componenti di base di un
Computer

Il computer, o elaboratore elettronico,


è lla macchina
hi per lla gestione
ti automatica
t ti
delle informazioni
• Componenti:
C ti
– Hardware (la parte fisica del computer), con
• una memoria i centrale
t l
• una CPU
• le unità periferiche di Input e Output
– Software (la parte intangibile, insieme di
programmi)
p g )
27
Hardware

28
Von Neumann:
il p
progettista
g del primo
p calcolatore
Von Neumann è stato il progettista (intorno al 1945) del primo calcolatore in
cui i programmi potevano essere memorizzati anziché codificati mediante
cavi e interruttori

29
Hardware: struttura del computer
• Memoria (centrale o principale)
supporto
t per la
l registrazione
i t i di d
datiti e programmii
• CPU (Central Processing Unit), processore o UCE (unità centrale di
elaborazione), unità in grado di interpretare ed eseguire le istruzioni
• Unità periferiche, di input e di output ( unità per scambiare dati con
l’ambiente esterno )

Memoria

Unità di input Unità di output

UCE

30
Struttura del computer

31
Il Computer

32
La piastra madre e la CPU
• All’interno
All interno del cabinet,
cabinet la prima componente che dovrebbe
attirare la nostra attenzione è una vasta piastra piena di
componenti di tutti i tipi.
• Si tratta della cosiddetta piastra madre o motherboard: la
scheda che raccoglie in maniera efficiente e compatta la maggior
parte delle componenti fondamentali di ogni computer:
• il microprocessore, che costituisce il vero ‘cervello’ del
computer,
p ,eppoi
• la memoria, le porte di comunicazione, e così via.

33
Piastra/Scheda madre
• Per capire come è fatta una piastra madre,
possiamo aiutarci con queste immagini (che
rappresentano una tipica piastra madre del 1999).

34
La CPU: il cuore del PC
• La prima e più importante componente della piastra
madre è il microprocessore, ovvero la cosiddetta CPU
(Central Processing Unit) o, in italiano U.C.E. ( Unità
Centrale di Elaborazione)
Elaborazione).
• Microprocessore e CPU non sono proprio la stessa cosa:
• parliamo di microprocessore quando ci riferiamo
all’oggetto fisico che si trova nel nostro computer (e ormai
anche in moltissimi altri dispositivi, dalle automobili ai
televisori, dalle macchine fotografiche agli impianti HI-
FI )
FI…),
• mentre quello di CPU, ovvero di unità di elaborazione
centrale, è soprattutto un concetto logico-funzionale.
• Concretamente, comunque, la CPU è per così dire
‘incarnata’ dentro un microprocessore (magari insieme
ad alcune componenti aggiuntive), e nella maggior parte
dei contesti i due termini possono essere usati in maniera
quasi intercambiabile.
35
Dentro la CPU
• ALU (arithmetic logic unit):
esegue le istruzioni di calcolo e di confronto tra i dati
• Unità di controllo:
controlla le operazioni di ingresso e uscita dei dati

• Istruzione: passo elementare di un programma


• Prestazioni:
Esse dipendono dalla velocità di esecuzione delle istruzioni della sua
CPU Tale velocità si misura in MIPS (milioni di istruzioni per secondo)
CPU.
ed è proporzionale alla frequenza del clock, l’orologio interno che
scandisce l’esecuzione delle istruzioni
• La velocità del clock è misurata in MHz (megahertz,
milioni di cicli al secondo) o, attualmente, in GHz
(gigaherz, miliardi di istruzioni per secondo)
36
Dentro la CPU

37
38
Dentro la CPU
• Negli attuali processori sono state realizzate
numerose funzioni:
– Unità di governo
– ALU
– Registri
– Unità di calcolo in virgola mobile
– Gestori della memoria centrale
– Memoria cache
– Moduli per le architetture con pipeline e la predizione
dei salti nel flusso del codice.
39
Dentro la CPU
• Si è ampliato il parallelismo ALU da 16 a
32 bit, e ora a 64 bit
• Sono state aggiunte allall’originale
originale set di
istruzioni 8086 diverse estensioni.

40
Dove si trova la CPU?
• Nella piastra madre rappresentata dalla
figura, essa viene inserita nella fessura
( l t) situata
(slot) it t ini alto
lt a destra
d t e marcata t
come slot one.
• In altre piastre madri, la CPU può essere
invece inserita in un apposito alloggiamento
(socket) orizzontale, in genere di forma
quadrata.
• Il fatto che la CPU non sia saldata alla
piastra madre, ma inserita in un apposito
slot permette all
all’occorrenza
occorrenza di sostituirla,
magari con un modello più recente.

41
PDS ((Processor Direct Socket))
Name Pins Voltage Supported Processors
PreSocket 132 386

P S k t
PreSocket 387

PreSocket 168 486

PreSocket Weitek

Socket 1 169 5V 486SX, 486DX, 486DX2, 486DX4 OD


Socket 2 238 5V 486SX, 486DX, 486DX2, 486DX4 OD, Pentium OD
Socket 3 237 5V / 3.3V 486SX, 486DX, 486DX2, 486DX4, Pentium OD, 5x86
Socket 4 273 5V Pentium 60-66, Pentium OD
Socket 5 320 3.3V Pentium 75-133 MHz, Pentium OD

Socket NexGen 463 NexGen Nx586

Socket 6 235 3 3V
3.3V Never used (486DX4
(486DX4, Pentium OD)

Pentium 75-200 MHz, Pentium OD, Pentium MMX, Pentium MMX OD, K5,
Socket 7 (FSB66) 321 2.5- 3.3V
6x86, K6, 6x86MX

SuperSocket 7 Pentium MMX, K5, K6, K6-II, K6-III, 6x86, 6x86L, MII, mP6, C6, WinChip2,
321 2.0- 3.3V
(FSB100) C
Crusoe
Socket 8 387 3.1V / 3.3V Pentium Pro, Pentium Pro OD, Pentium II OD
Socket 370 370 Celeron

Socket FC-PGA 370 Pentium II, III, Celeron FlipChip-version

Socket FC-PGA2 418 Dual Pentium II

Socket USD8 Mobile Pentium II with BGA-2 outfit (µPGA-2) 42


PDS ((Processor Direct Socket))
Socket 423 423 Pentium4

Socket 479 479 Pentium4-M

Socket µPGA478 478 Pentium 4

Socket 603 603 Pentium 4 Xeon (Foster)

Socket µPGA604 604 Pentium 4 (Prestonia)

Socket 462 / A 462 Athlon, Duron, Spitfire

Socket 462 (low


462 Athlon, Duron, Spitfire
profile)

Socket 563 µPGA 563 AMD Thoroughbred

Socket 754 754 AMD Athlon 64

AMD Socket 940 940 AMD Opteron

Slot 1 (SC242) 242 2.8V / 3.3V Pentium II, Pentium Pro (with Socket 8 on daughtercard)

Slot 2 (SC330) 330 Pentium II Xeon, Pentium III Xeon

Slot A AMD K7

Slot B DEC alpha

Slot M (PAC-418) 418 Merced, Itanium

LC PDS Apple 16bit

LC III PDS Apple 32bit

FastSlot 200 Amiga3000/4000 43


Socket 2
486SX, 486DX, 486DX2, 486DX4 OD, Pentium OD

44
Socket 754
AMD Athlon 64

45
Il cuore del computer
• Nel cuore del nostro computer lavora un’attivissima fabbrica impegnata nella
continua elaborazione di dati in formato binario (rappresentati cioè da lunghe
catene di ‘0’ e ‘1’);
• attraverso le vie di comunicazione costituite dai bus, la materia prima arriva
dall’esterno sotto forma di dati binari in entrata;
• viene poi ‘lavorata’
lavorata in accordo con le istruzioni del programma
programma, e infine
nuovamente ‘spedita’ verso l’esterno.
• Resta da dire che i ritmi di lavoro della fabbrica sono scanditi dall’orologio
( clock ) della CPU (più ‘veloce’ è questo orologio, più rapidamente vengono
eseguiti i compiti richiesti)

Memoria

Unità di input Unità di output

46
UCE
Aumento continuo della potenza
• Nel corso del tempo, la frequenza di clock dei processori è andata
continuamente
i aumentando:
d
• i primi personal computer IBM > frequenza di clock di poco
superiore a 4 megahertz
megahertz,
• mentre oggi > processori con frequenza di clock pari a 3 gigahertz
o superiore.
• Naturalmente, il fatto che la CPU lavori così velocemente porta
anche dei problemi: ad esempio, le CPU di oggi, lavorando a una
frequenza molto alta ((‘molto
molto velocemente’)
velocemente ), sviluppano anche
molto calore. Ed ecco che diventa essenziale ‘raffreddare’ le
CPU;
• un sistema spesso usato è quello della sovrapposizione alla CPU
stessa di una piccola ventola a motore. Altrimenti? Altrimenti,
surriscaldata la CPU potrebbe lavorare male
surriscaldata, male, o guastarsi del tutto
tutto.
47
Chipset

48
Chipset
• I Chipset sono circuiti
l i i che
logici h gestiscono
i il
traffico tra i vari
sottosistemi
i i della
d ll
motherboard:
processore, cache, h
memoria centrale, bus
di sistema
i e
periferiche
49
Chipset
p
La figura mostra le principali
funzioni di quelli che sono
comunemente chiamati
northbridge e southbridge per
un recente chipset VIA per
processori Athlon/Duron.

50
Chipset
p

51
Dispositivi di
memoriai

52
Memoria
• Un’altra componente fondamentale della piastra madre è la memoria.
• La CPU ha bisogno di memoria esterna, di molta memoria esterna
sulla quale conservare (nel solito formato digitale!) i dati di lavoro
lavoro, le
istruzioni dei programmi che sta eseguendo, e così via.
• La memoria utilizzata dalla CPU p
può essere di vari tipi:
p

– memoria ‘a portata di mano’, disponibile sulla piastra madre, e alla quale


è dunque possibile accedere, in lettura e scrittura, in maniera molto veloce

– memoriai esterna
t alla
ll piastra
i t madre, d sotto tt forma
f di dispositivi
di iti i di memoria
i
di massa come i floppy disk, i dischi rigidi, i CD-ROM, i DVD ecc.

53
Organizzazione gerarchica della
memoria
Tempo di accesso capacità

1 -2 nS Registro interno della CPU 1 – 8 byte

3 – 10 nS Cache interna alla CPU (cache L1) 32 – K1024 byte

Memoria SRAM
20 – 50 nS 128 – 1024 Kbyte
esterna alla CPU (cache L2)

100 – 250 nS Memoria DRAM (memoria principale) 64 – 512 Mbyte

3 – 10 mS Dischi magnetici fissi (hard disk) 1 – 64 Gbyte

100 mS (R)
Dischi ottici 600 – 1200 Mbyte
500 mS (W)

250 mS Dischi magnetici mobili (floppy disk) 1,44 Mbyte

54
Memoria
e o a interna:
te a laa RAM
• Ora concentriamoci su quella direttamente innestata nella piastra madre. A
sua volta,, essa p
può essere di vari tipi;
p ; il deposito
p p
più capiente
p èqquello
rappresentato dalla cosiddetta RAM (Random Access Memory), dove
mentre usiamo il computer viene conservata, momento per momento, la gran
parte dei dati sui quali stiamo lavorando e delle istruzioni relative ai programmi
che stiamo usando.
• Nello schema della figura, la RAM viene inserita negli alloggiamenti (sockets)
in basso a destra, subito sopra
p i connettori p per disco rigido
g e lettore di floppy
ppy
disk.

55
La RAM è volatile
• La RAM è una memoria (volatile) di lettura e scrittura dove i
dati si possono leggere e scrivere: i dati vengono conservati
sotto forma
f di potenziali
i li elettrici,
l i i e se spegniamo
i lla spina
i ((o se
va via la corrente) vanno persi.
• La RAM è paragonabile al piano di appoggio necessario a
posare i vari oggetti in modo da poterli usare velocemente.
• può essere anche paragonata ad uno sterminato foglio di carta
sul quale possono essere registrati milioni di caratteri.
• Tutte queste informazioni devono essere organizzate in
qualche modo affinché sia possibile rintracciarle e leggerle
correttamente.
• A tale scopo la memoria viene suddivisa in tante celle
elementari ciascuna identificata da un numero detto indirizzo.
Ciascuna cella contiene 8 Bit che costituiscono 1Byte (ma ne
può contenere anche 16
16, 32
32, o 64)
64).
56
La Ram

57
SDRAM-DIMM
• SDRAM-DIMM (Synchronous Dinamyc Ram-
Dual In
In-line
line Memory Module): modulo di RAM
sotto forma di circuito stampato, dotato di chip di
memoria, che consente l’utilizzo di due canali in
un’unica
’ i interfaccia.
i f i
• Moduli a doppio lato con connettore di 168 pin
che assemblano due percorsi di memoria da 32 bit
uniti in un unico percorso da 64 bit.
• Bus a 66 MHz e successivamente a 100MHz.
100MHz
• Larghezza di banda di 1,1 GByte/sec

58
DDR-SDRAM
• DDR-SDRAM (Double Data Rate-
S h
Synchronous D
Dynamic i Random
R d A
Acces
Memory): Memoria ad accesso casuale
di
dinamica
i sincrona
i a doppio
d i flusso
fl di dati.
d i
• Larghezza
g di banda di 2,1
, GByte/sec;
y ;
• Numero di contatti: 184.
• Le SDRAM DDR dai 400 MHz agli 800
MHz sono montate su DIMM a 240 pin.
59
RIMM

• Memorie di tipo RIMM (Rambus In-line In line Memory


Module) a 32 bit (232 pin). Grazie a nuove
tecnologie,
g , queste
q memorie sono in grado
g di
spingersi a frequenze di funzionamento molto
elevate (1066Mhz). La tecnologia costruttiva e di
funzionamento delle RIMM fa si che sia possibile
utilizzarle solo se tutti gli Slot sono utilizzati.
Qualora si utilizzasse un solo modulo RIMM si
Q
renderebbe necessario l'utilizzo dello speciale
modulo (C-RIMM) nel restante Slot.
60
Memoria interna: la cache
Un altro tipo di memoria è la memoria cache:
• si tratta di chip inseriti direttamente nella
scheda madre e utilizzati per scrivere delle
informazioni ricorrenti
• il processore non dovrà cercarle nelle aree
di memoria, bensì in queste porzioni di
memoria superveloce (fino a 5 volte più
rapida di quella tradizionale);
• è situata tra il microprocessore e la memoria
Ram. I dati seguono sempre il percorso
RAM Cache Processore:
• la memoria cache può essere vista come
un deposito per la RAM..

61
Tempo di accesso e capacità
Capacità

GByte

RAM
MByte

CACHE
KByte

Byte
Registri CPU

10-9 10-6 10-3 1 (Tempo di accesso in


(nanosec) (microsec) (millisec) secondi)
(Sec)
62
Velocità di trasferimento dei dati

Registri CPU

CACHE

RAM

1 1000 5000 10000 15000 20000 25000 30000 35000 MB/sec

63
Memoria interna: ROM
• E’ necessario però che sulla piastra madre sia presente, a disposizione
della CPU, anche una parte di memoria non volatile, contenente una
serie
i di informazioni
i f i i fondamentali
f d li per il funzionamento
f i del
d l
computer.
• Ad esempio,
esempio le informazioni su quali siano i dispositivi presenti sulla
piastra madre, e su come comunicare con essi.
• Queste informazioni non possono essere date ‘dall’esterno’, perché
senza di esse la stessa comunicazione con l’esterno è impossibile.
• Non possono nemmeno essere volatili, perché se lo fossero
scomparirebbero al momento di spegnere il computer,
computer e al successiva
riaccensione non sapremmo più come reinserirle, dato che il computer
stesso non ‘ricorderebbe’ più come fare per comunicare con l’esterno.

64
IL BIOS: memoria ROM
• Le informazioni devono dunque essere a portata di mano, sulla piastra
madre, e conservate da una memoria non volatile.
• Si tratta del cosiddetto BIOS, Basic Input-Output System.
• La memoria non volatile che conserva questi dati è in genere
considerata memoria a sola lettura
lettura, o memoria ROM (Read Only
Memory), anche se ormai questa denominazione è inesatta: si usano
infatti sempre più spesso a questo scopo moduli di memoria non
volatile
l til 'aggiornabili'
' i bili' iin caso di necessità
ità (flash
(fl h memory).
)
• Nello schema della figura, la memoria che contiene il BIOS si trova
sulla sinistra
sinistra, subito sotto gli slot ISA
ISA.

65
Riepiloghiamo
p g la memoria interna

La memoria interna del computer è


p
fondamentalmente di 2 tipi:
•La RAM ( Random Access Memory ), che
è volatile

•La ROM ( Read Only Memory ) che


contiene il BIOS ( Basic Input Output
System ): non è modificabile dall’utente

66
Misurare la memoria
• Come si misura, la memoria di un computer? L’unità
L unità di misura
fondamentale dell’informazione è il bit, che corrisponde alla
quantità di informazione convogliata dalla scelta fra due sole
alternative.
alternative
• Con un solo bit di memoria possiamo rappresentare, ad esempio,
lo stato di un singolo interruttore (acceso o spento), o un carattere
di un linguaggio composto da due soli simboli.Per fare cose un po’
più interessanti serve molta più memoria!
• Il passo successivo è il byte,
byte che corrisponde a una ‘parola’
parola
composta da otto bit. Un byte può ‘informarci’ sulla scelta fra 28 =
256 diverse alternative.
• Può quindi rappresentare ad esempio un carattere scelto da un
alfabeto di 256 simboli, un numero intero compreso fra 0 e 255, un
colore scelto da una ‘tavolozza’
tavolozza di 256 colori diversi,
diversi e così via
via.
67
Il sistema binario

68
Il sistema binario: il byte
• Per rappresentare lettere (maius./minus.), caratteri spec. e le
q necessario un g
istruzioni è dunque grande numero di
combinazioni
• Ecco la ragione dell’utilizzo di raggruppamenti di 8 bit, che
vengono chiamati byte(s) (octets in francese/ottetti in
italiano )
• C
Con 8 bit
bit, è possibile
ibil rappresentare
t lla scelta
lt ffra 256 alternative
lt ti didiverse
8
(2 =256)
• da 00000000… …a 11111111
• passando per tutte le combinazioni intermedie (00000001, 00000010, …)
• Il byte è l’unità minima che può essere indirizzata nelle
memorie del computer
• Il raggruppamento di 8 bit ha il vantaggio di essere una
potenza di 2 ( la logica dell’elaboratore
dell elaboratore è di tipo binario )
69
Informazione in formato
digitale
Un semplice esempio: l’interruttore
l interruttore

•Due sole possibilità:

•acceso
acceso

•spento
t

70
Informazione
o a o e in formato
o ato digitale
d g ta e
Nel
e caso de
del testo, faremo
a e o corrispondere
co spo de e d diverse
e se
combinazioni di 8 bit a caratteri diversi

Ad esempio:
•00000000  A
•00000001  B
•00000010  C
•00000011  D
•00000100  E
…. e così via

71
Risultato
• Il risultato? Una stringa di caratteri sarà
rappresentata dal computer come una
successione di gruppi di 8 bit

O G G I P I O V E
01001111 01000111 01000111 01001001 00100000 01010000 01001001 01001111 01010110 01000101

72
Tabella di codifica dei caratteri
Costruiremo cioè una
TABELLA DI CODIFICA DEI CARATTERI
che associ caratteri alfanumerici a gruppi di 8 bit

• Il codice ormai diventato standard per i caratteri alfanumerici è il codice ASCII


((“American Standard Code for Information Interchange”).
g )
• Un carattere di cui si abbia bisogno e che non compare sulla tastiera può
sempre essere ottenuto ricorrendo appunto ai codici ASCII, premendo il tasto
ALT e battendo il numero con il tastierino numerico sulla destra della tastiera.

• Si provi, ad esempio ad ottenere i caratteri sotto indicati (qualunque


manuale dell’MS-DOS
dell MS DOS riporta una tavola completa dei caratteri ASCII):
ALT + 21 ... § ALT + 123 ... { ALT + 141 ... ì
ALT + 35 ... # ALT + 148 ... ö ALT + 126 ... ~

73
Unità di misura dell’informazione
• Nel campo del digitale è la numerazione binaria, non quella decimale, a fare da
p
padrona.
• Le unità di misura dell’informazione utilizzate, in ordine di grandezza crescente,
sono:
- il kilobyte (Kb = 210 = 1.024,
1 024 circa mille byte - normalmente si legge
“kappa”),
- il megabyte (Mb = 220 = 1.048.576, circa un milione di byte - normalmente
si legge “mega”)
mega ),
- il gigabyte (Gb = 230 = 1.073.741.824, circa un miliardo di byte-
normalmente si legge “Giga”).
• P d
Per dare un’idea
’id concreta
t ddell significato
i ifi t di queste
t entità
tità b
basti
ti ricordare
i d che
h
• una cartella dattiloscritta in termini di memoria occupata richiede circa 2 Kb e che
quindi
• in un dischetto da 720 Kb possono entrare circa 350 cartelle dattiloscritte,
• in un hard disk da 40 Mb ne possono essere contenute circa 20.000,
• in un CD-ROM da 600 Mb, circa 300.000 (purché senza immagini perché queste
richiedono molto più spazio).
74
BUS

75
Tipi di Bus standard
• Per aggiungere componenti, i sistemi di
elaborazione dispongono di uno o più slot di
espansione che fanno parte del bus e sono
fisicamente i connettori nei quali vengono inserite
le schede di interfaccia:
– Bus ISA
– Bus locali
– Bus VESA
– Bus PCI
– AGP
76
Bus ISA (Industry Standard Architecture)

• Parallelismo:
– 8 bit
– 16 bit (costituito da due slot distinti adiacenti);
– 32 bit, assumendo il nome di EISA (Extended
Isa)
• Frequenza di lavoro: 8,3 MHz

77
Bus ISA (Industry Standard Architecture)

78
Bus VESA (Video Electronics Standard Association)
• Chiamato anche VLB (VESA Local Bus)
• Parallelismo a 32 bit
• q
Frequenza: 33,3
, MHz
• Larghezza di banda:
– Frequenza del bus * Lunghezza della parola in bit =
127,2 MBps.
• Estensione del bus ISA
• Molto diffuso nelle schede con processore 80486.

79
Bus VESA (Video Electronics Standard Association)
• L’Intel abbandonò il VLB per i seguenti
motivi:
– Fortemente dipendente dalle schede madri 486,
perdita di compatibilità con il Pentium;
– Delicato dal punto di vista elettrico (il numero
di schede che potevano essere usate erano due o
a volte una sola);
– Non supportava il Plug and Play.

80
Bus PCI (Peripheral Component Interconnect)
• Parallelismo: 32 bit
• Frequenza:
F 33 MHZ
• Supporta il bus mastering
(il controllo del bus per il
trasferimento
dell’informazione
dell informazione per
l’I/O dipende dal Chipset);
• Esiste anche una versione
a 64 bit con frequenza a
66 MHz.

81
AGP (Accelerated Graphics Port)
• Coinvolge solamente il video e
il processore e non è
espandibile;
• Obiettivo: supportare lo
sviluppo
pp di applicazioni
pp
grafiche 3D e applicazioni
video in movimento.
• Altree versioni:
ve s o :
– AGPx2 (2 trasferimenti in un
ciclo di clock)
– AGPx4
G (4
( trasferimenti
s e e in un u
ciclo di clock)
– AGPx8 (8 trasferimenti in un
ciclo di clock)

82
Il Bus SCSI (Small Computer System Interface)
• Indica uno standard di
collegamento tra periferiche e
PC e usa un HW con comandi
di controllo standardizzati;
• Il dialogo
g tra PC e dispositivi
p
avviene tramite lo SCSI host
adapter;
• Loo standard
s a da d supporta:
suppo a:
– Dischi fissi
– CD-ROM
– Masterizzatori
– Unità dischi per ZIP
– Scanner
– Cartrige di nastro magnetico
83
Il Bus SCSI (Small Computer System Interface)
SCSI-1 Bus a 8 bit, velocità di circa 5 MBps, connettore 25 pin

SCSI-2 Bus a 8 bit, velocità di circa 5 MBps, connettore 50 pin

Wide SCSI Ha un bus a 16 bit

Fast SCSI Usa un bus a 8 bit e utilizza la doppia transizione del clock
per avere velocità
l ità di 10 MBps
MB
Fast Wide SCSI Usa un bus a 16 bit e supporta velocità di 20 MBps

Ultra SCSI Usa un bus a 8 bit e supporta velocità di 20 MBps

SCSI-3 o Ultra Usa un bus a 16 bit e supporta velocità di 40 MBps


Wide SCSI
Ultra2 SCSI Usa un bus a 8 bit e supporta velocità di 40 MBps

Wide Ultra2 Usa un bus a 16 bit e supporta


pp velocità di 80 MBps
p
SCSI
84
Il Bus
B SCSI (Small Computer System Interface)

85
Lo standard USB (Universal Serial Bus)
• Obiettivi
Obi tti i USB
– Espansione per PC facile da usare (unico modello di
cavi e connettori
connettori, periferiche riconfigurabili e
collegabili dinamicamente, …)
– Soluzione di basso costo ed elevate prestazioni
(480Mb/s)
Supporto completo per elaborazioni real-time (voce,
audio e video)
– Protocollo flessibile (supporta trasferimento di dati
sincrono e asincrono, pacchetti di dati piccoli e grandi,
…))
– Robustezza (inserimento e rimozione “a caldo” dei
connettori, …)
– Architettura upgradabile (aggiunta di USB Hub)
86
Lo standard USB (Universal Serial Bus)
• Elementi di un sistema USB
– HOST: dispositivo master (PC), l’unico autorizzato ad avviare una
comunicazione sul bus
– HUB: come nelle reti di comp
computer,
ter l’hub
l’h b fornisce un
n ppunto
nto di connessione a più
periferiche partendo da una sola porta USB.
– DEVICE: ogni dispositivo nel sistema USB che non è un host è necessariamente
una periferica (hub inclusi)
inclusi). Esistono periferiche autoalimentate
autoalimentate, o alimentate dal
bus e periferiche full-speed (12Mbps) o low-speed (1.5Mbps)

87
Lo standard USB (Universal Serial Bus)
• Struttura
St tt di una rete
t USB
Struttura a stella su gradini
Il centro di ogni stella deve essere un hub
Numero massimo di gradini è 7, e il numero massimo di dispositivi è 127.
• Sono permessi solo 5 hub non root per la comunicazione tra host e
dispositivi.

88
Il serial Bus IEEE 1394

• È un bus seriale progettato per


applicazioni che prevedono l’uso
dell’audio e del video.
• Registrato nel 1986 dalla Apple con
il nome FireWire.
• Non richiede necessariamente l’uso
del computer.
• Plug and Play e la possibilità di
collegamento a caldo dei dispositivi.
dispositivi

89
Il serial Bus IEEE 1394
• Lo standard IEEE 1394 include
d tipi
due i i di cavi:
i
– 6 fili, dei quali 2 coppie di fili
i di d i twisted
indipendenti i d e schermati
h i
per il trasferimento dati e 2 fili
per trasferire potenza al bus
– 4 fili, avente 2 coppie di fili
indipendenti twisted e schermati.

90
Il serial Bus IEEE 1394
• La FireWire supporta fino a 63 periferiche organizzate in una
rete non ciclica (a differenza per esempio della catena SCSI).

• Permette una comunicazione "peer-to-peer" tra i dispositivi.


Quindi i vari dispositivi possono comunicare tra loro senza dover
utilizzare il computer come arbitro.

• Supporta il collegamento a caldo e la presenza di più Host


tramite una gestione degli IP software. Quindi una connessione
FireWire può essere utilizzate per creare una rete locale tra due
computer quattro volte più veloce di una normale rete Ethernet a
100 Mbit.

• Il cavo FireWire supporta fino a 45 Watt e è quindi in grado di


91
alimentare la maggior parte dei dispositivi portatili.
Il serial Bus IEEE 1394
• FireWire 400 specifica velocità di trasferimento dati ai dispositivi di
100, 200, o 400 Mbps (attualmente 98.304, 196.608, o 393.216 Mbps,
usualmente
l t indicati
i di ti come S100,
S100 S200,
S200 e S400).
S400) La
L lunghezza
l h del
d l cavo
è limitata a 4.5 metri e fino a 16 cavi possono essere collegati tramite
dei dispositivi che provvedono a rigenerare il segnale per arrivare a
una lunghezza massima consentita dalle specifiche di 72 metri.

• FireWire 800 (nome dato da Apple alla versione a 9 pin dello standard
39 b) venne
IEEE1394b) ve e reso
eso disponibile
d spo b e commercialmente
co e c a e e da Applepp e nel
e
2003, questa evoluzione dello standard innalza la velocità della
connessione a 786.432 Mbps e è retrocompatibile col connettore a 6
pin della FireWire 400.

• Le specifiche complete del IEEE 1394b prevedono anche una


connessione ottica lunga fino a 100 metri con una velocità di
trasferimento di 3.2
3 2 Gbps.
Gbps
92
La porta parallela

• Lo standard
L t d d IEEE-1284
IEEE 1284 prevede d due
d tipi
ti i di connettori:
tt i
– DB25F nel computer
– Centronics a 36 contatti, utilizzati dalla maggior parte delle stampanti.
• Esistono 3 modalità d’uso:
– SPP (Standard Parallel Port): monodirezionale e con velocità fino a
150KB/s;
– EPP (Enhanced Parallel Port) e ECP(Enhanced Capabilites Port)
ambedue bidirezionali e che possono raggiungere velocità fino a
2MB/s (per collegare scanner, dischi, webcam).

• La modalità di utilizza è possibile impostarla da Bios.


93
La porta seriale
RS232

• Le interfacce seriali sono dispositivi di comunicazioni


bidirezionale che, a differenza di quelle parallele, inviano i bit in
sequenza: gli 8 bit di un byte vengono inviati uno dopo l’altro.
• A causa di questo principio di funzionamento, le porte seriali
sono ovviamente più lente di quelle parallele. Le prestazioni
attuali di questo tipo di porta sono pari a 1.5 Kbyte/secondo.
• Le
L portet seriali
i li permettono
tt la
l connessione
i di molti
lti dispositivi
di iti i
fra i quali mouse e modem sono tra i più comuni.
• Normalmente sono presenti due porte seriali identificate come
COM1 e COM2 94
Memoria esterna/memorie di massa
• La memoria RAM interna al computer diventa sempre più
ampia
p ((sono ormai frequenti
q p
personal computer
p
equipaggiati con 128, 256 o 512 Mb di RAM),
• ma come abbiamo accennato si tratta di una memoria
volatile che non è dunque in grado di conservare in
volatile,
maniera permanente dati e programmi.
• Per mantenere in memoria dati e programmi è bene
di
disporre di d
depositi
iti di memoria i ancor più
iù grandi,
di ddato
t
che vogliamo conservarvi tutti i programmi e tutti i dati
che desideriamo avere a nostra disposizione, e non solo
quelli
lli che
h utilizziamo
tili i iin un d
dato
t momento.
t
• A questa esigenza rispondono i cosiddetti dispositivi di
memoria di massa: disco rigido, floppy disk, CD-ROM,
DVD, nastri e cartucce di vario tipo.

95
Memoria di massa
Su dischi:
•Hard disk o disco fisso
•Floppy disk o dischetto
•CD-ROM ( Compactp Disk Onlyy Memory
y)
•CD-R Recordable (scrivibile)
•CD-RW
CD RW Rewritable (riscrivibile)
•DVD ( Digital Versatile Disk )
•ZIP Disk

Su nastro:
•Data-cartridge (Nastri magnetici) di elevata capacità ( GB),
riscrivibili e mobili
96
Hard Disk
• Il disco rigido (hard disk) serve ad immagazzinare grosse
quantità di dati e programmi in modo permanente,
permanente ovvero
mantenendo l’informazione anche a computer
spento.
p Tipicamente,
p , la capacità
p di un disco rigido
g si
misura in Gigabyte (miliardi di byte).
• L’accesso ai dati su disco è dell’ordine dei millisecondi.

97
Hard Disk

98
Advanced Technology Attachment
• Advanced Technology Attachment o, come comunemente
abbreviato, ATA, consiste in un'interfaccia standard per la
connessione di dispositivi di memorizzazione quali hard disk e
unità CD-ROM all'interno dei personal computer.
• Sono molti i termini utilizzati per designare tale standard,
comprese abbreviazioni e acronimi quali IDE,
IDE EIDE,
EIDE ATAPI,
ATAPI
UDMA ed il più recente PATA per differenziarsi dallo standard
SATA.
• Gli standard ATA permettono collegamenti con lunghezze di
cavo comprese tra 45 e 90 cm, quindi l'utilizzo prevalente per
tale tecnologia è per le memorie di massa all'interno dei
personal computer. Tale soluzione rappresenta nelle
implementazioni dei personal computer esistenti fino al 2004
l'interfaccia più comune e la meno costosa per tale applicazione.

99
IDE (Integrated Drive Electronics)
• Caratteristiche:
– Modalità di trasferimento di tipo PIO (Parallel
Input
p Output)
p ) controllato dal microprocessore;
p ;
– Gestione dei dischi con capacità massima di
504 MB;
– Utilizzo del Bus ISA a 16 bit.

100
Enhanced IDE
• Come IDE e in più:
– Modalità di trasferimento dei dati in DMA;
– Superamento del limite di 504 MB nella capacità dei
di hi gestiti;
dischi ii
– Gestione dei drive per dispositivi diversi dai dischi
(CD ROM masterizzatori,
(CD-ROM, t i t i DVD,
DVD ecc); )
– Parallelismo a 32 bit;
– Capacità
C ità di indirizzamento
i di i t che
h consente t di gestire
ti due
d
canali e collegare quattro dispositivi, due per ogni
canale (uno Master e uno Slave)
Slave).
101
EIDE

102
Floppy Disk
• Il floppy disk (disco flessibile) è un supporto
di memorizzazione permanente a bassa
p
capacità,, utilizzato soprattutto
p pper il
salvataggio personale e il trasferimento e
scambio dei dati.
• Sono attualmente sul mercato solo dischi da 3"
½ mentre sono ormaii in i disuso
di quelli
lli da
d 5"" ¼.
¼
• L’unità floppy disk che è generalmente
montata sui Personal Computer permette di
leggere i dischi da 3" ½ con capacità da 1.44 1 44
Mbyte (identificati come HD - ad alta densità)
ed anche i vecchi formati da 720 Kbyte (DD –
pp densità)) e da 360 Kbyte.
doppia y
• Attualmente sono in commercio altri lettori in
grado di utilizzare, oltre ai normali dischetti ad
alta densità, anche dischi della capacità di 120
Mb
Mbyte.
103
Cd Rom
Il lettore di CD-Rom (Compact Disk – Read Only Memory) fa parte ormai
della dotazione di serie di un PC. Esso permette di "leggere" sia i
C
Compact t Disk
Di k musicali
i li che
h quelli
lli contenenti
t ti dati.
d ti Per
P la
l scrittura
itt di un
CD è invece necessario disporre di un masterizzatore.
Esistono vari formati di CD.
Il formato
f t standard
t d d per la l memorizzazione
i i di dati
d ti su CD-Rom
CD R è
identificato come ISO 9600.
I primi lettori di CD-Rom erano in grado di trasferire circa 150
KB/secondo (kilobyte al secondo)
secondo). La velocità dei CD-Rom di
"generazione" successiva viene semplicemente indicata come un
multiplo di tale "transfer rate".

104
Cd Rom
L'informazione è scritta e
conservata su un CD-ROM
sfruttando
f tt d non un supporto t
magnetico, ma un supporto
ottico: possiamo pensare a
minuscole 'tacche'
tacche incise sulla
superficie del disco da un
raggio laser (quello
dell'apparato di scrittura, o
masterizzatore),
t i t ) ttacche h che
h
vengono in seguito lette dal
raggio laser del lettore. Si tratta
di una pprocedura del tutto
analoga a quella usata nel caso
dei Compact Disk musicali.

105
Dispositivi di input

106
Dispositivi di input: Tastiera

• Principale periferica di input

107
Tastiera
• Periferica più usata dall'utente per introdurre dati nell'elaboratore: può
semplicemente scrivere oppure trasmettere comandi più complessi (input).
• Per trasmettere ordini ci sono tasti speciali come l'invio, il tab, l'esc, ecc.
• Per scrivere ci sono tre modi p
per inviare dati all'unità centrale attraverso la
tastiera:
• Normale: il tasto viene premuto e rilasciato ed il carattere viene visualizzato sullo
schermo
• Ripetitivo: tenendo premuto un tasto si generano ripetizioni dello stesso carattere
• Combinato: consiste nel premere assieme due tasti (ad esempio Maiusc + tasto
dà il simbolo
i b l posto
t sulla
ll parte
t superiore
i di queii ttastiti che
h ne presentano
t d
due).
)
• La tastiera che di solito si usa si chiama estesa ( o QWERTY dalle prime sei
lettere in alto a sinistra) e conta 103 tasti.

108
Le parti della tastiera
La tastiera può essere suddivisa in 4 parti:

• Alfanumerica: è simile a quella di una macchina da scrivere e si usa per i


caratteri alfabetici, numerici e speciali
• N
Numerica:
i serve per i numerii e glili operatorii algebrici
l bi i
• Tasti controllo cursore: si usano per spostare il cursore all'interno del video
• Tasti funzione: servono per attivare funzioni speciali

109
Dispositivi di input: il mouse

Altro dispositivo di input fondamentale nei


personall computer
t moderni
d i

Di
Dispositivo
iti di puntamento
t t e selezione
l i

110
Il mouse
• Esistono vari tipi di mouse: con filo o senza
filo, a due, a tre pulsanti, con la rotellina
centralel o senza.
• le parti fondamentali restano due:
– 1
1-ilil pulsante
l sinistro
i i o di routine,
i tramite
i il
quale si possono eseguire le operazioni
standard
– 2-il pulsante destro o del menu rapido:
posizionato in un'area specifica, ad esempio
un'immagine o un tabella, attiverà solo il
menu relativo alle immagini o alle tabelle,
evitando percorsi inutili. La rotella svolge
principalmente funzioni di scrolling (da una
pagina o area all'altra)

111
Altri dispositivi
p di puntamento
p

Trackball Mouse ballpoint

Touch pad

Joystick
112
Altri dispositivi di input

Scanner Tavoletta grafica

L tt
Lettore di codici
di i a b
barre

L
Lettore di caratterii magnetici
i i

Microfono Telefono

Vieocamera e Fotocamera digitale


113
Dispositivi di output

114
Dispositivi di output: schermo video (monitor)

Principale unità di output

Caratteristiche qualificanti:
– dimensione
– risoluzione: numero di Pixel (picture
element)
– gamma di colori
– frequenza
f di scansione
i
– tecnologia utilizzata

115
Monitor
• Simile a un televisore, visualizza le informazioni all'utente e perciò è la
periferica di uscita dati più importante (Output)
(Output).
• L'elemento di visualizzazione più importante è il cursore
• Ogni
g p punto dello schermo viene detto Pixel ((Pix= p
picture el= elemento,, cioè
elemento di immagine).
• Uno schermo che possiede più pixel darà un'immagine
un immagine più dettagliata cioè avrà
una maggior risoluzione.
• Le dimensioni dello schermo (misurate in pollici, lungo la diagonale dello
stesso) non costituiscono il fattore determinante,
determinante infatti a parità di risoluzione,
risoluzione
su uno schermo di 15 pollici le informazioni visibili non saranno di più di quelle
contenute su uno schermo a 14 p
pollici,, ma saranno semplicemente
p p
più g
grandi.

116
Doth pich
• Con il termine doth pich si indica la distanza tra i pixel di luce che
formeranno l'immagine visualizzata: minore è questo valore,
maggiore
i saranno stabilità
bili à e nitidezza.
i id
• Quando questo valore si attesta attorno a 0,25 mm o inferiore, si
raggiungono le migliori prestazioni.
prestazioni
• E' possibile utilizzare inoltre un numero variabile di colori: a
seconda dei bit usati per definire il colore di ogni pixel, potremo
utilizzare dai 16 colori ai 16,8 milioni di colori.

117
Sfarfallìo
• Un monitor deve essere di tipo non
interlacciato pper evitare fenomeni di
sfarfallio e di distorsioni.
• Questo effetto dipende anche
dall'intervallo
dall intervallo di refresh che misura
la frequenza con la quale le
immagini si formano sullo schermo
(viene ridisegnato molto
frequentemente) : più è alta migliore
è la qualità, stabilità e fedeltà delle
immagini
g stesse.
• Nei monitor interlacciati (ormai poco
usati) l'intervallo di refresh parte da
30 Hz
Hz, negli altri la frequenza può
variare tra 70 e 90 Hz.

118
Il monitor e la salute
• Quante ore si possono passare davanti
a un monitor?

• A quale distanza occorre tenersi?


• Q li problemi
Quali bl i può
ò provocare?
?
– Al momento attuale, per fortuna, i monitor
presenti sul mercato sono conformi alle
p
normative europee e di conseguenza il
loro livello di pericolosità è stato
notevolmente abbassato.
– Un altro fattore da considerare è il
problema vista: una prima bozza dei
documenti a grandi caratteri potrebbe
agevolare la distanza di 80 centimetri dal
monitor stesso, posizione ritenuta ideale.

119
La scheda video
• Insieme al monitor, la scheda video sovrintende il sistema video del
computer.
• E' composta da un circuito stampato e da vari integrati: viene inserita in
uno slot di espansione dell'unità centrale e collegata al monitor con un
cavo.
• Il sistema video più diffuso è il SuperVGA: lo schermo viene diviso in
1024 colonne per 768 righe per un totale di circa 800.000 punti (ma con
monitor a 17 pollici e una scheda grafica potente si può arrivare a quasi
2 milioni di punti).
)

120
Dispositivi di output: stampante
Unità di output
Tipologie:
• Ad impatto ( aghi )),
per produzione
di copie a ricalco
• A getto d’inchiostro ( basso costo ),
per stampe
p p a colori
• Laser ( quasi escl. bianco e nero ),
con elevata qualità e velocità

121
Dispositivi di output: stampante
Caratteristiche qualificanti:
• tecnologia utilizzata
• funzioni grafiche
• colore
• risoluzione grafica
• velocità di stampa
• funzioni ausiliarie
– sistema di alimentazione
– sistema di trascinamento

122
Altre unità periferiche di output

• Plotter
(tavolo da disegno elettronico)

• Casse acustiche

• Interfacce analogiche e digitali

• Registratori di tessere magnetiche

• Registratori di microfilm
123
Le p
prestazioni del computer
p
La velocità dei PC dipende da una serie di fattori:

• velocità della CPU


• di
dimensioni
i i della
d ll memoria i centrale
t l
• velocità delle memorie di massa
• eventuali dispositivi per accelerare certi tipi di
operazioni
p ( accel. g
grafico,, accel. p
per il calcolo
scientifico,…)
• utilizzo contemporaneo di più programmi
• frammentazione del disco rigido/ deframmentazione

124
La scelta di un computer
In sintesi:
• destinazione d’uso
• ambiente operativo già noto
(Windows/Mac…)
• tipo di PC: tower,
tower minitower,
minitower desktop,
desktop
portatile
• caratteristiche del sistema centrale:
• Velocità CPU
• Dimensione memoria
• Capacità hard disk
• possibilità
ibilità di espansioni
i i
• Caratteristiche delle unità periferiche:
• video
• stampante
• modem
• ...
• Software necessario
• costo 125
Il software

126
Dall’hardware
a a d a ea al so
software
t ae

• Fino a qui, abbiamo parlato soprattutto di componenti


fisiche del computer
computer, il cosiddetto hardware
hardware.
• Sappiamo però che il funzionamento di un computer
non dipende solo dall’hardware
dall hardware ma anche
anche, e in
maniera determinante, dai programmi che il computer
è in grado di eseguire, il cosiddetto software.
• In un certo senso, il software ‘dà vita’
all hardware.
all’hardware

127
Tipi di software
Per funzionare il computer ha bisogno di
2 categorie di software:
•Il software di sistema, che ha il compito
di garantire l’esecuzione
l esecuzione delle funzioni di
base del PC ( fornito come corredo
all hardware)
all’hardware)
•Il software applicativo, che ha il
compito di risolvere specifici problemi
dell’utente
128
Il software più importante:
il sistema
i t operativo
ti
• Di una categoria di software, tuttavia, è bene parlare subito, almeno in
termini generali: si tratta dei cosiddetti sistemi operativi (operating
systems).
systems)
• Abbiamo già visto che il BIOS comprende una programmazione di
base che mette il processore in grado di ‘conoscere’ le principali
componenti installate sul computer e di comunicare con esse;
• attraverso l’aiuto del BIOS il computer ‘riconosce’ ad esempio
ppy disk e del ((o dei)) dischi rigidi.
l’esistenza del lettore di floppy g
• Se il BIOS ha in un certo senso il compito di rendere il nostro
computer ‘cosciente di sé’ e capace di far circolare informazione al
proprio interno
interno, esso tuttavia non svolge se non in piccola parte un altro
compito essenziale: quello di rendere il computer capace di
comunicare con noi, ovvero con l’utente.

129
Il sistema operativo

• Il Sistema Operativo è un insieme di strumenti per lo


pp e l’esercizio del software e delle
sviluppo
comunicazioni per un dato Sistema Hardware nel
rispetto dei seguenti principi:
– Visione astratta delle risorse da parte degli utenti, cioè il più
possibile indipendente dalle risorse hardware e dalla loro
ubicazione nel Sistema Hardware;
– Gestione corretta, sicura ed efficiente delle risorse.

130
Obiettivi di un Sistema Operativo

• Gestire i programmi
• Gestire la memoria
• Gestire i file
• Gestire
G le risorse di Input/Output
/O
• Gestire la rete
• Fornire meccanismi di sicurezza e protezione
• Fornire un’interfaccia amichevole.

131
Comunicare con l’utente
• Non è un compito facile. Infatti, non vogliamo semplicemente rendere
il PC capace di riconoscere le istruzioni impartite da un esperto
i f
informatico
i ( come nell caso ddell programmatore, cheh progetta e
codifica nuovi programmi applicativi, con SW di programmazione)
• Il nostro obiettivo è più ambizioso: costruire un ambiente di lavoro
che permetta anche a un non esperto di interagire col computer in
maniera semplice e intuitiva.
• Non ci basta insomma che il computer sia in grado di comunicare con
noi: vogliamo, per quanto possibile, che esso impari a comunicare
con noi ‘usando la nostra lingua’,
g , usando cioè convenzioni di
comunicazione per noi familiari e intuitive.
• Il sistema operativo ha proprio questa funzione fondamentale: fornire
l’i
l’interfaccia-utente,
f i oltre,
l naturalmente,
l a gestire
i e controllare
ll le
l
risorse e le attività del computer

132
Software di sistema: gli inizi...
• All’inizio, i sistemi operativi erano basati sull’idea della
comunicazione linguistica;
• Il primo sistema operativo usato sui PC IBM
compatibili fu il DOS ( Disk Operating System della
Mi
Microsoft),ft) caratterizzato
tt i t da
d un’interfaccia
’i t f i a comandi,
di
di utilizzo non facile
• p
I sistemi operativi a caratteri, come MS-DOS o UNIX,
si basano appunto sull’idea che l’utente impartisca i
propri comandi in forma ‘scritta’, utilizzando la tastiera.
Così ad esempio in DOS
– per la visualizzazione dell’indice del contenuto di un
dischetto si usa il comando ‘dir’,
– per la preparazione di un dischetto vergine si usa il
comando ‘format’,
– per la visualizzazione e la modifica della data e dell’ora di
sistema si usano si usano rispettivamente i comandi
‘date’ e ‘time’, e così via.
133
Software di sistema: il seguito
• Evoluzione dei sistemi operativi:
dalle interfacce a caratteri alle cosiddette interfacce ad
icone o grafiche (GUI, Graphical User Interface).
• Il primo sistema operativo con una interfaccia grafica è
stato sviluppato negli anni ’70 nei laboratori di Palo
Alto della Xerox, ma la loro diffusione si deve
soprattutto ai computer Apple: prima l’ormai
dimenticato Apple Lisa, poi, a partire dal 1984, il
diffusissimo Macintosh hanno adottato sistemi
operativi ad icone che hanno fatto scuola
scuola.
• Interfacce grafiche ad icone avevano anche il
Commodore Amiga – un computer che è stato fra i
più interessanti ed avanzati prodotti dell’industria
dell industria
informatica degli anni ’80 -, l’Atari ST, e uno dei primi
computer basati su un processore RISC, l’Acorn
Archimedes.
• Ben presto anche IBM e Microsoft hanno seguito la
tendenza: la prima con il sistema operativo OS/2, la
seconda con le varie versioni di Windows, al momento
il sistema operativo largamente più diffuso.
134
Windows:
do s icone,
co e, finestre
est e e menu
e u
• L interfaccia grafica di
L’interfaccia
Windows è caratterizzata da
icone, finestre di dialogo e
menu

– Le icone rappresentano
applicazioni,
li i i d documenti,
ti cartelle
t ll o
dispositivi.
– Le finestre di dialogo sono
associate a molti comandi di
menu per consentire all’utente di
specificare meglio le operazioni
richieste al sistema.
– Le barre dei menu servono solo
a mostrare ciò che l’applicazione
mette a disposizione dell’utente

135
I vantaggi
gg dell’interfaccia G.U.I
• Con l’uso
l uso della GUI l’utente
l utente non utilizza più comandi del tipo:

del documen1.txt
(cancella il file di nome documen1 avente il formato testo)

• La stessa operazione viene simulata sul video, trascinando con il


mouse l’immagine
l’i i d dell fil
file documen1
d 1 sull’icona
ll’i d
dell Cestino
C ti

• I vantaggi
gg della GUI p
possono essere così riassunti:
• Uso di simboli di facile comprensione
• Non è necessario ricordarsi parole o sigle di comandi (stringhe)
• Le icone sono le stesse in programmi diversi e diventano
diventano, quindi
quindi,
uno standard

136
Il S.O. in sintesi
• Il sistema operativo è dunque il primo e più
importante programma (a rigore non si tratta
ormai più di un programma singolo
singolo, ma di un
insieme integrato di programmi e strumenti) a
disposizione del computer.
• Ecco perché, una volta presa ‘coscienza di sé’
attraverso l’acquisizione delle informazioni
contenute nel BIOS, la prima operazione
compiuta
i t d
dall computer
t all’accensione
ll’ i è il
caricamento del sistema operativo, presente in
genere sul disco rigido.
• Ora il PC è pronto per far funzionare le cosiddette
applicazioni o software di base , che
trasformano il PC in una macchina con
funzionalità specifiche: videoscrittura, grafica,
calcolo, videogiochi....

137
Software applicativo: g
gli inizi...
• All’inizio, i più diffusi software di base /programmi per computer
ricadevano in poche categorie abbastanza determinate:
• programmi di calcolo di vario genere, utilizzati soprattutto per il
lavoro scientifico,
• giochi (non
( sottovalutate mai l’importanza dei giochi: si tratta del
campo in cui sono state sperimentate per la prima volta alcune fra le
tecnologie più innovative, un campo che si è rivelato decisivo per la
diffusione di massa dei personal computer, in particolare fra bambini e
ragazzi),
• programmi di videoscrittura (word processor),
processor)
• fogli elettronici (spreadsheet; si tratta dei programmi utilizzati per
creare tabelle di dati, in genere numerici: ad esempio, un bilancio
contabile),
• programmi per la creazione e gestione di ‘schedari’, ovvero basi di dati
( cosiddetti database).
(i )
138
Software applicativo:
pp il seguito...
g
Col tempo, e con il miglioramento delle capacità dei
computer,
t questet categorie
t i sii sono moltiplicate,
lti li t tanto
t t dad
rendere ormai praticamente impossibile una
classificazione esaustiva dei vari tipi di software esistente
esistente.
•Ricordiamo solo, al volo:
• programmii grafici,
fi i
• programmi di manipolazione sonora e di manipolazione video,
• programmi di comunicazione
comunicazione,
• programmi per la navigazione su Internet,
• programmi didattici
didattici,
• editoria multimediale, e così via.

139
Le Reti di Calcolatori
• Con il termine network (rete) si vuole indicare in
modod specifico
ifi “un
“ gruppo di computer e relativi
l i i
dispositivi tra di loro legati da mezzi di
comunicazione”
i i ”
• Una rete può essere formata sia da due soli
computer collegati da un cavo, utilizzando le
rispettive porte seriali, sia da migliaia di computer,
localizzati in diverse zone del mondo, collegati tra
loro da canali geografici per trasmissione dati.
140
Le Reti di Calcolatori
• Una rete consente l’accesso alle risorse condivise
e ll’utilizzo
utilizzo di determinati servizi per lo scambio di
informazioni:
– Risorse software:
• Posta elettronica
• Database
• Applicazioni varie
– Risorse hardware:
• Stampanti
St ti
• Hard disk
• ………

141
142
Le Reti di Calcolatori
• Un computer è una macchina in grado di
manipolare
i l informazione
i f i rappresentata ini forma
f
digitale. Durante il normale funzionamento, i bit
viaggiano
i i incessantemente
i e velocemente
l tra le
l
varie componenti interne di un computer,
attraverso dei
d i canali
li detti
d i bus:
b dalla
d ll memoria i alla
ll
CPU; dalla CPU alla scheda grafica; dalla scheda
grafica,
fi trasformati
f i in
i segnali li analogici,
l i i fuori,
f i
verso il monitor.
143
Le Reti di Calcolatori

144
Le Reti di Calcolatori
• Una rete di computer estende questa "capacità di circolazione" dei bit
per consentire la trasmissione di informazione in formato digitale tra
diversi computer, e distribuire così il compito della sua elaborazione. I
vantaggi apportati da questo collegamento sono molteplici. Un
computer che fa parte di una rete può accedere alle risorse informative
(programmi o dati) residenti su altri computer, oppure utilizzare alcune
periferiche (stampanti, fax) ad essi collegate. È persino possibile
realizzare
li ddeii ""programmii modulari",
d l i" i cuii componentiti "girano"
" i " su
computer diversi collegati mediante una rete (in genere ci si riferisce a
questo tipo di programmi con il termine di "applicazioni distribuite").
In genere questo tipo di applicazioni distribuite si basano su una
cosiddetta architettura client-server.

145
Tipi di reti
• Una delle distinzioni più comuni è basata
sull'estensione fisica della rete. Da questo
punto di vista si distinguono
p g due classi:
– rete locale o LAN (da Local Area Network)
– rete geografica,
geografica o WAN (da Wide Area
Network).

146
Rete locale
• Una rete locale, è una rete dall'estensione limitata
(che non supera le poche centinaia di metri) e che
in genere è collocata interamente dentro un solo
edificio Si tratta delle reti che vengono utilizzate
edificio.
negli uffici, nelle aule attrezzate delle scuole, nei
centri di ricerca e nelle università al fine di
condividere risorse e di scambiarsi messaggi.
Talvolta una rete locale si estende su aree più
vaste, spesso collegandosi ad altre reti locali: in
questo caso si parla di reti dipartimentali.
147
Rete geografica
• Una rete geografica, o rete estesa, invece, è una
rete distribuita su distanze molto grandi.
grandi Queste
reti connettono computer, o più spesso intere reti
locali, collocati ad esempio nelle varie filiali di
una banca,
b o nelle
ll differenti
diff i sedi
di di un'azienda.
' i d
Possono coprire aree che vanno dai pochi
chilometri di unun'area
area metropolitana (in questo caso
sono dette MAN, Metropolitan Area Network)
fino alle distanze intercontinentali delle grandi reti
aziendali
i d li e finanziarie
fi i i e di Internet,
I la
l rete
geografica per eccellenza.

148
Tipologia di rete
Un altro criterio di classificazione delle reti di
computer riguarda la forma o "topologia" delle reti.

149
Dove viaggiano le informazioni?
• Affinché le informazioni codificate possano viaggiare
lungo
g una rete telematica,, o ppiù in ggenerale lungo
g un
qualsiasi sistema di telecomunicazione, è necessario un
mezzo di trasmissione che colleghi il trasmettitore ed il
ricevitore.
• Tale mezzo può essere un cavo metallico (normalmente in
rame), su cui viaggia una corrente elettrica, una fibra ottica
che conduce un impulso luminoso,
luminoso o un un'onda
onda
elettromagnetica che viaggia attraverso l'etere. Ciascuna di
queste soluzioni presenta vantaggi e svantaggi, sia dal
punto di vista tecnico (larghezza di banda,
banda resistenza ai
disturbi, distanza massima raggiungibile) sia in termini di
costi e manutenzione.

150
I mezzi di trasmissione
• Schema di una coppia
i
intrecciata
i

• Un cavo a coppia
intrecciata per reti
Ethernet e Fast
Ethernet

151
I mezzi di trasmissione
• Schema di un cavo
coassiale
i l

• Schema di una fibra


ottica

152
I mezzi di trasmissione
• La comunicazione satellitare

153
Una questione di protocollo
• Fino ad ora abbiamo parlato delle
t
tecnologie
l i hardware
h d che
h costituiscono
tit i una
rete. Ma, come abbiamo detto, esse non
sono sufficienti
ffi i i all suo funzionamento:
f i sono
infatti necessari anche degli appositi
software
f che
h consentano aii computer di
utilizzare adeguatamente queste
infrastrutture hardware, e che soprattutto li
mettano in grado di comunicare.
154

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