Fibrinogeno 4%
Acqua
91%
Ioni
Plasma Nutrienti
55% Prodotti di Rifiuto
Gas
Composizione del
Altri soluti 2%
Sostanze regolatrici
sangue
(ormoni)
Elementi Figurati
(x mm3)
Elementi
Figurati Piastrine
45% 250-400.000
Globuli Bianchi
5-20.000 Neutrofili 60-70%
Linfociti 20-25%
Monociti 3-8%
Globuli Rossi
4,2-6,2 milioni Eosinofili 2-4%
Basofili 0.5-1%
Sangue
Funzioni principali:
- trasporto di gas, nutrienti, cataboliti, cellule e ormoni
- difesa (sistema immune)
- regolare la temperatura
- regolare il pH
Sangue
• Scambio del fluido con i tessuti è regolato dall’equilibrio
tra la pressione sanguigna e la pressione osmotica colloidale
• Emocateresi eritrocitaria
• Avviene nella milza o nel
fegato
• Vita media = 120 giorni
• Attraversa l’intero sistema
circolatorio almeno 100.000
volte
• Sferocita: eritrocita
danneggiato (meno flessibile)
da rimuovere
Anemia
Minor numero di Eritrociti (minor ossigenazione)
Dovuta a minore produzione, Emorragie, Lisi indotta da
Infezioni, carenza di ferro
Policitemia
Maggior numero di Eritrociti (elevata viscosità)
Dovuta a minore concentrazione di ossigeno (altitudine),
tumore al midollo
Eritrociti Anormali
Dovuti a problemi osmotici, difetti genetici (geni
emoglobina), difetti nei livelli di spettrina
Leucociti
Leucociti
• Sono le cellule bianche del sangue
• 5.000-20.000/mm3
• Non svolgono funzioni nel circolo, ma lo usano
per spostarsi.
• Giungono a destinazione attraversando l’endotelio
dei vasi
• Funzione di difesa dell’organismo da entità
estranee e da cellule tumorali (risposta immune
innata e adattativa), o per la rimozione delle
cellule morte
Leucociti
• Si possono classificare in:
– Granulociti, granuli specifici nel citoplasma
• Neutrofili
• Basofili
• Eosinofili
– Agranulociti, non presentano granuli citoplasmatici
• Linfociti
• Monociti
Neutrofili
Sono i leucociti più frequenti (60-70%)
Principalmente attività fagocitica
Aspetto:
– Nucleo Multilobato, 3-5 lobi
– Granuli citoplasmatici
- Granuli azzurrofili (primari):
• Lisosomi
– Granuli specifici (secondari):
• Composti ad azione microbicida
– Granuli terziari:
Corpo di Barr:
• Gelatinasi e catepsine
Cromosoma X inattivo
Neutrofili
• Funzione
– Cellule molto mobili, sono le prime ad arrivare sul
luogo dell’infezione per provare a bloccare il patogeno
Riconoscimento dei
patogeni tramite
Toll-like receptors
Riconoscimento
dei patogeni
tramite
anticorpi-
complemento
Digestione di un batterio da parte di un neutrofilo
- Infine digeriscono il patogeno utilizzando lisosomi e
granuli specifici, e secernono leucotrieni innescando il
processo infiammatorio
• Aspetto:
– Nucleo grande, eccentrico,
forma a ferro di cavallo o fagiolo.
- Citoplasma con granuli azzurrofili e molti vacuoli
Monociti
Funzione:
Dopo aver lasciato il circolo si trasformano in:
1) Macrofagi:
– Sono fagociti molto efficienti, eliminano patogeni e
cellule morte o danneggiate (es.: eritrociti)
– Secernono citochine che attivano la risposta
infiammatoria, stimolando la proliferazione e la
maturazione di cellule dell’immunità adattativa
2) Cellule dendritiche
- Fagocitano antigeni ed espongono epitopi antigenici alle
cellule immunocompetenti (cellule T)
Antigen Presenting Cells (APC)
Pelle Langerhans
Cervello
Microglia
Sangue Monociti
Linfonodi
Macrofagi
Precursori nel
midollo
Articolazioni
Cellule sinoviali
APC caricano gli antigeni sul MHC
•Importano antigeni
– Fagocitosi
•Digeriscono antigeni MHC
–Enzimi specializzati in
vescicole specializzate
MHC
•Espongono antigeni
–Antigeni vengono
posizionati in membrana
con MHC: Complesso maggiore di istocompatibilità
MHC I
Espresso da tutte le cellule
somatiche,
Presenta antigeni intracellulari
Riconosciuto da linfociti T-
citotossici (CD8+)
MHC II
Espresso da Antigen
Presenting Cells (APC’s)
professionali
Presentano antigeni esterni
endocitati
Riconosciuto dai linfociti T-
helper (CD4+)
Linfociti
– 20-25% di tutti i globuli bianchi
• Aspetto:
– Nucleo tondo, grande ed eccentrico
– Citoplasma scarso,
– Diversi tipi che non si distinguono morfologicamente
ma solo tramite marcatori molecolari
• Linfociti B (15%)
• Linfociti T (80%)
• Natural Killer (NK, 5%)
Funzione dei Linfociti
– Riconoscimento specifico di antigeni estranei
(risposta adattativa)
– Riconosciuto l’antigene migrano nei linfonodi e nella
milza, dove formano cloni di cellule identiche con due
caratteristiche
• Cellule effettrici, linfociti immunocompetenti
tornano in circolo
• Cellule con memoria, non partecipano alla risposta
immunitaria, ma rimangono pronte a rispondere se
si ripresenta quell’antigene
• Linfociti B
– Risposta immunitaria umorale (tramite anticorpi)
– Differenziano in Plasmacellule per produrre anticorpi
• Linfociti T
– Risposta immunitaria mediata da cellule (tramite TCR)
• T Citotossici: uccisione cellule estranee o infette
• T Helper: stimolano T citotossici e linfociti B
• T Regolatorie: soppressione della risposta immunitaria
• Natural Killer
• Sono in grado di uccidere le cellule estranee o
cancerogene. Pur simili alle cellule T non hanno il TCR
Anticorpi
Linfociti
citotossici
(CD8+)
Recettore
delle cellule T,
permette il
legame degli
antigeni legati
dagli MHC Linfociti helper (CD4+)
Immunità adattativa
Piastrine
• 250-400.000/mm3
• 1-4 µm di Ø, forma
discoidale,
• Presentano molti organelli
ma prive di nucleo
• Residui cellulari derivanti
dalla frammentazione del
citoplasma dei megacariociti
nel midollo
• Fondamentali per la
coagulazione
Piastrine
• Ricco glicocalice
• Regione periferica chiara detta Ialomero
• Regione centrale detta Granulomero
• Sistema tubulare denso e Sistema tubulare aperto
Piastrine
• Granuli
–Granuli alfa
Fibrinogeno, PDGF,
Tromboplastina, trombospondina
(Aggregazione e coagulazione)
–Granuli delta
Calcio, ADP, ATP, serotonina
(Aggregazione e vasocostrizione)
–Granuli lambda
Enzimi idrolitici,
(dissoluzione del coagulo)
Coagulazione
Formazione di un coagulo La Fibrina si genera
sanguigno: un ammasso attraverso il taglio del
gelatinoso costituito da un precursore inattivo
reticolo di fibrina che (fibrinogeno)
intrappola le piastrine per
occludere il sito di rottura Il sistema è attivato dai
del vaso fattori della coagulazione:
Fattori che si attivano a
cascata, fino ad arrivare
all’attivazione della trombina
che taglia il fibrinogeno
Emostasi primaria:
Aggregato di piastrine
Emostasi Secondaria:
Rete di fibrina stabilizza
l’aggregato di piastrine
Piastrine e Coagulazione
L’endotelio danneggiato rilascia il Fattore di Von
Willebrand e la Tromboplastina Tissutale e
cessa la produzione inibitori della coagulazione
- EMOSTASI SECONDARIA: Le
Tromboplastine e il fattore XII (la cui
attività è indotta a contatto con il
collagene esposto) permettono
l’attivazione dei fattori di coagulazione
e la formazione della fibrina
Rimozione del coagulo: Fibrinolisi
Molto più che documenti.
Scopri tutto ciò che Scribd ha da offrire, inclusi libri e audiolibri dei maggiori editori.
Annulla in qualsiasi momento.