settembre-ottobre 2015
Anno 17 Numero 5
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Ristretti
tr t
Redazione di Ristretti Orizzonti:
Sede esterna:
Via Citolo da Perugia, 35
35138 Padova, Periodico di informazione e cultura dal Carcere Due Palazzi di Padova
Tel/fax: 049654233
O r i z z o n t i
mail: www.ristretti.org
ornif@iol.it
I
l Ministro Orlando ha indetto gli Stati ti”, o storie di persone che hanno fatto la
Generali sull’esecuzione penale per scelta di vivere nell’illegalità. E così chi è
promuovere un “ampio e approfondito detenuto impara a “guardarsi” con gli oc
confronto che dovrà portare concretamen- chi della società, a rispondere a domande
te a definire un nuovo modello di esecu- anche severe, a rivedere la sua vita facen
zione penale e una migliore fisionomia del do finalmente i conti con la responsabi
carcere, più dignitosa per chi vi lavora e per lità delle sue scelte e dei suoi comporta
chi vi è ristretto”. menti.
Ma come si coinvolgono le persone dete È presunzione pensare che potremmo
nute nella discussione sulla riforma della insegnare qualcosa nel campo della
Legge penitenziaria e come si coinvolge comunicazione, noi che da anni riusciamo
la società in un dibattito serio sulle pene a raccontare il carcere in modo sobrio e
e sul carcere? attento? Noi che siamo diventati “forma
Noi non sottovalutiamo il ruolo che pos tori” di centinaia di giornalisti, per i quali
sono avere “i tecnici” nell’elaborazione di organizziamo ogni anno in carcere semi
una riforma dell’Ordinamento Peniten nari di formazione sull’esecuzione della
ziario, ma pensavamo che, dopo la com pena, in cui mettiamo insieme a insegna
missione Palma, la commissione Palazzo, re i “tecnici” con gli esperti di galera vera?
la commissione Giostra, che hanno lavo
rato proficuamente e prodotto risultati si Questi Stati Generali sono davvero una
gnificativi, dopo migliaia di convegni sui cosa importante, ma anche molto com
“temi caldi” dell’esecuzione della pena, plicata.
fosse giunto il momento di dare un ruolo Ci sono infatti delle questioni, dei punti
nuovo alle persone detenute, di aprirsi al particolarmente critici che vorrei provare
confronto e all’ascolto loro e dei loro fa a sottolineare:
migliari. quando si dice che i detenuti, come
E come pensano i tecnici, gli esperti, gli tutti i componenti del mondo dell’esecu
addetti ai lavori di riuscire a parlare alla zione della pena, devono venire ascoltati,
testa e al cuore di tanti cittadini impauriti non si dice però che operatori, poliziotti
e rabbiosi? A Ristretti Orizzonti abbiamo penitenziari, direttori sono persone libe
imparato a farlo, versando “lacrime e san re, con le loro forme di rappresentanza
gue” per dieci anni e più in un progetto e la capacità di farsi ascoltare, per le per
di confronto con le scuole, affrontando sone detenute non è la stessa cosa. Non
ogni giorno incontri nelle classi con per hanno forme di rappresentanza, se non
sone detenute in permesso, e portando quella risibile dei detenuti sorteggiati per
poi gli studenti anche in carcere. Incontri partecipare alle Commissioni culturali e
dove niente è facile, perché si parla della per il lavoro, e nello stesso tempo han
giustizia e delle pene a partire dalle storie no più urgenza che mai di farsi sentire
personali: storie di persone “regolari” che e di raccontare che cosa sono diventate
mai avrebbero immaginato di passare le carceri negli ultimi anni. E sottolineo
dall’altra parte, da quella dei “delinquen “negli ultimi anni” perché prima, ai tempi
della riforma e poi della legge Gozzini, in
tanti mi hanno raccontato, e non credo
* (Oscar Wilde) sia una leggenda, che parecchi politici e
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parlamentari non avevano paura di en ri, di cosa diciamo noi di Ristretti Oriz
trare nelle celle, prendere il caffè con i zonti quando riteniamo che le persone
detenuti o anche pranzare con loro, e li detenute debbano essere protagoniste
ASCOLTAVANO; di questa consultazione, proprio perché,
per dirla con Oscar Wilde, “Le cose vere
Il tavolo degli Stati Generali del quale della vita non si studiano né si imparano
faccio parte si chiama “Vita detentiva, Re ma si incontrano”;
sponsabilizzazione del detenuto, circuiti Non penso affatto che basti ascoltare
e sicurezza”. Ma io mi chiedo: perché tanti i detenuti per fare delle buone leggi, ho
detenuti che hanno vissuto sulla propria grande rispetto dei “professori” e so che
pelle regimi come il 41 bis, violenze, tra sono necessarie la loro competenza e la
sferimenti, perdita degli affetti, dovreb loro capacità di tradurre le idee in testi co
bero avere fiducia in Istituzioni che chie erenti ed efficaci, però, gentili professori,
dono ai detenuti di affrontare le proprie a entrare in carcere ogni giorno, incon
responsabilità, che certo ci sono e sono trarsi, e scontrarsi anche, con le persone
anche pesanti, e da anni però a loro volta detenute, difendere le istituzioni e con
non si assumono la responsabilità di aver temporaneamente essere consapevoli a
gestito le carceri in un modo spesso ver volte della pochezza di chi le rappresenta,
gognosamente illegale? sentire storie di gente ridotta a zombie in
regimi come il 41 bis e nello stesso tempo
Credo che serva davvero una “rivo cercare di non perdere la propria capacità
luzione culturale” che faccia capire che critica è terribilmente difficile. Per questo
ascoltare le testimonianze dei detenuti forse io non mi meraviglio di certi com
non dovrebbe essere un “momento”, per portamenti delle persone detenute, del
quanto significativo, dei lavori, magari la loro rabbia e della loro impazienza, e
alla fine, dovrebbe piuttosto essere il filo anche del loro “vittimismo”, perché sono
conduttore dei lavori stessi. sempre più consapevole che è il sistema
di gestione delle carceri che trasforma chi
Se qualcuno degli studiosi incaricati ci vive dentro ogni giorno in VITTIMA.
di dar vita agli Stati Generali sull’esecu
zione della pena fosse stato nella Casa di Spero allora che gli Stati Generali metta
reclusione di Padova, il 22 maggio, alla no in crisi proprio questo sistema DERE
Giornata di Studi “La rabbia e la pazienza”, SPONSABILIZZANTE, e che alla fine dei
avrebbe potuto farsi un’idea, attraverso lavori nessuno possa più permettersi di
le testimonianze profonde e critiche di evitare di assumersi la propria responsa
tante persone detenute e loro famiglia bilità.-
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Vita detentiva. Responsabilizzazione
Tavolo 2 del detenuto, circuiti e sicurezza
vivo dalle ferite riportate in queste Cosa potrebbe far stare bene
Sono stato per anni 4 mura. me detenuto?
in carceri dove non mi Il 4 settembre nella redazione di Vorrei avere uno spazio adeguato,
hanno voluto rieducare Ristretti Orizzonti si è tenuto l’in una cella singola dove poter trova
contro con il dottor Bortolato e re la mia serenità, la mia intimità,
per reinserirmi nella gli altri componenti del tavolo n. dove non debba rivivere ancora
società, ma infilzarmi 2 degli Stati generali, dove hanno convivenze forzate in celle affol
chiesto a noi, una trentina di de late, dove mi è capitato di dormi
giorno dopo giorno tenuti, come potrebbero miglio re anche a terra per mancanza di
rare le carceri italiane; non avevo una branda, in celle anguste, dove
mai fatto parte di una giornata è più facile che avvengano disac
di Raffaele Delle Chiaie così importante, dove si parlava cordi per tanti motivi, legati alle
Ristretti Orizzonti addirittura di come migliorare la diverse abitudini, desideri, neces
condizione di tutti noi detenuti. sità. Con celle singole si evitereb
Quello che però non potrò dimen bero tante tensioni e il detenuto
S
ono innumerevoli gli istituti ticare sono le primissime parole stesso potrebbe provare a riflet
in cui i detenuti vivono so del dottor Bortolato, quando ci ha tere da solo in tranquillità. Vorrei
gnando le realtà degli istituti incoraggiato a volare alto con le provare a sentirmi libero dentro,
di classe “superiore” come Bolla nostre proposte. non soltanto un numero di iden
te, Volterra, Padova, Rebibbia. Ma In tutta sincerità qui a Padova, tificazione, buttato e abbandona
quanti di noi sono stati così fortu anche se ho fatto qualche casino, to in una sezione a far crescere la
nati da poter raccontare tale espe mi sento più pacato, sereno, non mia inefficienza, ma in un circuito
rienza? vivo più quella totale assenza di che anche se chiuso e controllato,
Personalmente mi trovo in carcere vivibilità che ho sperimentato in consenta di partecipare ad attività
da otto anni, di cui cinque a Pado altre carceri. Sento di aver lasciato sociali, ricreative e sportive, dove
va, dove sono arrivato dopo un anche l’ira che mi accompagnava siano coinvolte più persone possi
periodo turbolento, con isolamen in quei luoghi, dove cercavano di bili, anche quelle che stanno tutti
ti, denunce, momenti infelici pas rieducarmi con la forza, piutto i giorni chiuse nella propria cella,
sati nei circondariali, che spesso sto di capire quale fosse in realtà facendosi affliggere dalle angosce
di rieducativo non hanno niente, il mio problema. Qui a Padova le e debolezze che portano tante
con regimi punitivi dove niente ti cose non vanno proprio al 100% persone a farla finita; una condi
è dovuto, ti devi solo fare “la gale di come dovrebbero andare, ma la zione carceraria che mi permet
ra”, comunque oggi sono ancora macchina comunque cammina… ta di creare qualcosa di migliore,
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Quelle che seguono sono occupato dai testi cartacei); Si chiede che un capitolo nuovo
una serie di proposte per autorizzato l’accesso alla sull’uso delle tecnologie venga
regolamentare l’utilizzo rete mediante un Internet point inserito nell’Ordinamento peni
di strumenti e tecnologie presente in ogni reparto. Si par tenziario. Di questa iniziativa si
informatico/multimediali: la di una connessione filtrata avverte l’urgente necessità, vi
tutte le persone detenute che consente un parziale acces sto che l’attuale Ordinamento è
vanno autorizzate all’uso per so alla rete, realizzabile con pro superato in molti suoi punti.
sonale, nella stanza di detenzio grammi a basso costo ed alta Queste proposte vanno anche
ne, di notebook con porte USB efficienza. È da tener presente considerate nell’ottica di altri
aperte e possibilità di disporre che da qualche anno l’UE, attra aspetti trattati da questo tavolo.
di un mouse e di una stampan verso la commissione compe Primo fra tutti la responsabiliz
te; tente, ha inserito l’accesso alla zazione, per il fatto che avere la
rete come diritto inalienabile possibilità di utilizzo di questi
ai possessori di questi stru
di ogni individuo; strumenti presuppone un uso
menti va data la possibilità di
che non risulti improprio, che
dotarsi di chiavette USB e/o in questo stesso Internet
non tenti di forzare i limiti im
memory card per scambio files/ point, è possibile l’invio di e-
posti. D’altra parte non esistono
programmi; mail. Si evita così il costo di
dispositivi più controllabili di
consentito l’uso di apparec carta e francobolli a carico del
quelli informatici e quelli elet
chi tipo mp3 per ascolto di bra detenuto, garantendo un mez
tronici, quindi tutti i dispositivi
ni musicali; zo rapido, sicuro e facilmente
di cui si chiede l’utilizzo posso
controllabile di comunicazione
consentito l’uso di e-book no essere controllati, qualora
con l’esterno;
con indicazione alla biblioteca sussistano motivi fondati di
d’istituto di dotarsi di file di libri va allestita in ogni carce mancato rispetto delle regole di
da fornire ai possessori di questi re una postazione per l’uso di utilizzo.
libri digitali (oltre al risparmio di Skype per colloqui con i fami a cura della Redazione
carta c’è anche quello di spazio gliari. di Ristretti Orizzonti
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smesso di meritarsi questo tratta ventino una ripetizione, una iden momento; ma per quanto tem
mento. tica all’altra, persino nelle più insi po potrai ingannare la realtà? Si
Potrebbero perfino essere utili gnificanti azioni. Ti rapporti sì con potrebbe pensare che si è pessi
alla società più di quanto potre gli altri, ma fa parte della giorna misti e si vede il bicchiere mezzo
ste pensare. Purtroppo si preferi ta, vai sì a scuola ma anche questa vuoto, di certo è che, che sia mez
sce abbandonarli al destino che è non è altro che parte del giorno, zo pieno o mezzo vuoto, non tra
stato riservato loro. Le ore, i giorni, socializzi con altri compagni, ma bocca. La realtà ti fa vedere le cose
i mesi, gli anni, decenni dopo de è qualcosa da fare e utile solo per per come sono e non le apparen
cenni, scorrono in una totale inu riempire una precisa fascia oraria. ze, che per quanto possano darti
tilità, si arriva a rassegnarsi e in Ma cosa pensi quando la sera nella forza e coraggio e per quanto tu
quella rassegnazione subentrano tua cella rimani solo con te stesso? le possa scambiare per vere, sono
due aspetti comportamentali: la Nulla! Il vuoto totale. Diventi auti solo apparenze e di conseguenza
decisione di porre fine alla propria stico e se pensi qualcosa, pensi al non vere, false. Una inutile illusio
vita e il totale alienarsi. giorno dopo e a tutte le cose che ne invade le nostre vite e, illusio
La prima, forse, in tutta la sua cru dovrai fare, cioè, quello che hai già ne dopo illusione, lentamente le
deltà, è di sicuro la più coerente, fatto tutti i giorni delle tua vita tra strangola. Se cadi da un palazzo
la seconda, invece, ti porta ad una scorsa in carcere. di cento piani ne hai novantanove
spersonalizzazione più o meno to Un inutile scorrere del tempo rie per dire “fin qui tutto bene, fin qui
tale, ti porta alla convinzione che mpie le tue giornate, attendi ciò tutto bene”, ma se cadi in un pozzo
tutto il male che ti viene fatto è che in realtà non si potrà mai rea senza fine puoi ripeterlo all’infini
qualcosa che ti meriti (non si rife lizzare, questa attesa non è spe to quel “fin qui tutto bene”, per noi
risce solo alla carcerazione in sé) ranza, è soltanto illusione creata non ci sarà mai quell’ultimo piano
e ti abbandoni nella totale apatia. dal tuo cervello, dalla tua mente, che porrà fine alle nostre false spe
Non reagisci, non cerchi nessun per poter sopravvivere per non la ranze. Un cadere senza fine ti uc
modo per svincolarti da questa sciarti cadere in quella realtà che cide già nel momento in cui cadi,
morsa, lasci che le tue giornate di potrebbe ucciderti in qualsiasi solo che non lo sai ancora.-
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“Motivi di sicurezza”. Questa che hanno portato una persona a si radica nella persona. Con piccoli
è la formula che mette a tacere infrangere le regole per una giusta passi dovremmo cercare di avvici
qualsiasi detenuto. Un detenuto convivenza sociale commettendo nare le parti, e cosa c’è di meglio
non può replicare di fronte a que un reato, e l’attore principale di che farle interloquire anche per
sta spiegazione. Ovviamente se io questo percorso è la società. È la una semplice richiesta? Se avessi
prendessi questa risposta e l’appli società che può far comprendere bisogno della mia posizione giu
cassi al concetto di sicurezza, tipo a un detenuto quella lacerazione ridica mi chiedo perché non po
evasione da un carcere, saremmo che ha causato un reato, e questa trei accedere all’ufficio matricola,
tutti d’accordo, ma questa formu comprensione può avvenire solo ovviamente con orari prestabiliti.
la viene applicata su tutto quello confrontandosi con essa. Oppure se avessi bisogno di ac
a cui l’istituzione non riesce a dare quistare un farmaco, perché non
una spiegazione. Esempio: in mol Pensare di eliminare parole da poter accedere al reparto inferme
te carceri tagliano il cappuccio un linguaggio che ha infantilizza ria e interloquire con chi è chia
dagli indumenti, anche dall’accap to i detenuti per anni e anni è un mato in causa per soddisfare una
patoio, il motivo? Di sicurezza. In piccolo obiettivo da perseguire, mia esigenza? Ma anche pensan
molte altre carceri non fanno en ma il tema principale in discussio do agli acquisti alimentari potreb
trare un tipo di cibo al colloquio ne è la responsabilizzazione del be essere valido lo stesso sistema.
con i familiari, il motivo? Di sicu detenuto, quindi un tema partico A mio parere ragionando in questi
rezza. In alcune carceri al colloquio larmente complesso. Per esempio termini potremmo proseguire un
con i familiari non ti fanno porta se volessimo eliminare la tanto fa lavoro verso una vera e propria re
re neanche un pacco di patatine, mosa e discussa parola “domandi sponsabilizzazione della persona.
motivo? Di sicurezza. Se fossi de na” mi chiedo quale altro termine Sono stato un po’ a riflettere
tenuto al regime di Alta Sicurezza potremmo usare, forse richiesta? a come si potrebbe migliorare la
e provassi a chiedere la declassifi Ma anche preghiera potrebbe formazione del personale di poli
cazione per andare in Media Sicu essere. Dovremmo però cercare zia penitenziaria, anche perché es
rezza, attenderei la risposta anche di andare oltre, cercare di vedere sendo detenuto devo cercare però
per anni e, una volta arrivata, non cosa c’è dietro a queste parole in di vedere le cose come una terza
mi verrebbe rilasciata nessuna no fantilizzanti. persona, cioè dall’esterno. Poi ho
tifica scritta, motivo? Di sicurezza. Se io detenuto avessi la possibi pensato che alla fine il tema in
E se volessi fare un ricorso come lità di interloquire direttamente questione è sempre la responsabi
potrei motivarlo non sapendo le con le persone che oggi soddisfa lizzazione. A volte è difficile rima
motivazioni del rigetto? no la mia richiesta sotto forma di nere concentrati sul vero obiettivo,
Questa formula viene usata per domandina, oppure più spesso la ma bisogna cercare di non distrar
giustificare un qualcosa a cui non respingono, ecco che avremmo si mai perché lo scopo comune è
si sa dare una spiegazione. Allora eliminato un vocabolo alquanto quello di reinserire persone “riedu
mi chiedo: come posso essere re squallido e avremmo anche fatto cate” nella società, ovviamente se
sponsabilizzato da un’istituzione un passo avanti verso la parola “re ci si crede realmente. Proviamo a
in cui molte volte è l’istituzione sponsabilizzazione”. Se prendessi pensare con chi il detenuto inter
stessa che non sa darmi una spie mo una domandina noteremmo loquisce di più durante il giorno,
gazione logica di che cosa c’è die che la prima parola che è stam ovviamente escludendo altri dete
tro a una privazione? pata è “Richiede”, una volta pro nuti, perché è ovvio che se io do
seguiva con “alla S.V” (signoria vo vessi confrontarmi tutto il giorno
Pensando a quello che mi è stra), questo mi fa pensare che la e per anni con una persona che è
sempre mancato durante tutti i domandina è nata non solo con lo nutrita dalla mia stessa rabbia non
miei anni di vita detentiva mi vie scopo di infantilizzazione, ma an ricaveremmo nient’altro che altra
ne in mente la parola percorso. che per far capire l’enorme distan rabbia. È la polizia penitenziaria
Da quasi tre anni faccio parte del za che c’è tra il detenuto e l’ammi con cui il detenuto deve provare a
la redazione di Ristretti Orizzonti nistrazione penitenziaria. Non è cercare un dialogo che può essere
e in questi tre anni riconosco di così, o meglio non dovrebbe es di qualsiasi genere, da un’informa
avere avuto un cambiamento ra sere così. Ovviamente i ruoli sono zione di carattere generale, a un
dicale, sia comportamentale che diversi, ma ricordiamoci che il più rapporto che inevitabilmente si
mentale, ma mi chiedo: se un’op grosso conflitto che ha il detenuto dovrebbe creare nei luoghi dove
portunità come questa mi fosse all’interno del carcere è con la “di si svolgono le attività. Queste due
stata data negli anni passati, avrei visa”. Sicuramente questo conflitto parti, detenuto e agente, sono se
avuto lo stesso risultato di oggi? ha origine da una subcultura che parate molto spesso dal pensiero
Non posso avere una risposta cer caratterizza ancora oggi un certo che uno è il carceriere e che l’altro
ta, ma sono fermamente convinto tipo di contesto sociale in cui può è solo un numero di matricola. Un
che quest’opportunità rientri nei crescere un soggetto o, a volte, an detenuto durante la sua giornata
diritti di tutti i detenuti, il diritto che all’interno del proprio nucleo è sempre dietro a un cancello per
di provare a dare una svolta alla familiare e, in un luogo com’è oggi richiamare l’attenzione dell’agen
propria vita, di capire le cause il carcere, il conflitto attecchisce e te di sezione per dei bisogni, a vol
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La responsabilizzazione co
mincia proprio dal far entrare la mente ascolta il prossimo, il dete una persona che per un periodo
società all’interno degli istituti, nuto mette in primo piano sempre era stata nella sezione protetti, e
dando la possibilità di confrontar le proprie esigenze, non si ferma altre persone che avevano com
si con i reclusi. Questo non aiute mai a pensare all’altro. In questo messo un reato in famiglia ucci
rebbe solo il detenuto a rivisitare il caso l’altro è la società che subisce dendo la propria compagna. Io
proprio vissuto o reato in maniera il reato. La mia proposta è di am ero una persona molto rigida su
critica, ma aiuterebbe anche la so pliare in tutti gli istituti penitenzia questi tipi di reati, per me donne
cietà ad abbattere dei preconcetti ri il nostro progetto con le scuole e bambini non dovevano essere
legati al detenuto, al suo essere perché aiuta davvero il detenuto toccati e chi lo faceva era un infa
“cattivo per sempre”. Il confronto a fare una riflessione sulla sua vita, me che meritava solo di essere iso
tra persone lascia qualcosa a en ma anche per avvicinare un mon lato nel migliori dei casi e nel peg
trambe le parti, è questo il pote do che oggi ritiene che il carcere giore essere pestato a sangue (mi
re del confronto e cioè il crescere non lo riguarderà mai, ma il mon scuso per la crudeltà, ma se non
insieme, ma da dove si dovrebbe do è uno e non possiamo credere mi “espongo” in modo chiaro diffi
partire? Dai giovani. di dividerlo alzando dei muri di ce cilmente riusciremo a capire cosa
Da quasi tre anni partecipo al pro mento armato. fare). Questi erano i miei pensieri.
getto “Il carcere entra a scuola, le Quando venni a sapere della loro
scuole entrano in carcere”. Se io Una riflessione la vorrei fare presenza attorno a me ho avuto
oggi parlo, ragiono in maniera di anche sui detenuti “protetti”. Per delle grosse difficoltà a continuare
versa e mi confronto con le istitu superare queste barriere mentali l’attività. Molte persone mi diceva
zioni che una volta credevo che che oggi caratterizzano la mag no che dovevo fregarmene e che
fossero il nemico numero uno, è gior parte dei detenuti, penso che in ogni caso non avrei dovuto re
grazie a questi ragazzi. È grazie un ruolo fondamentale lo abbiano lazionarmi più di tanto, buongior
alle loro curiosità, alle loro doman le attività. Voglio scrivere la mia no e buonasera e sarebbe finita lì.
de molto spesso scomode e dure esperienza per cercare di far ca Così continuai a frequentare la re
che oggi vedo un’alternativa, una pire come ho abbattuto e sto cer dazione con un comportamento
strada diversa e non solo, è grazie cando ancora oggi di sgretolare che oggi ritengo ancora più squal
a loro che ho imparato ad ascolta quei “muri” che mi hanno caratte lido di un pugno sul volto, l’indiffe
re. Se penso a come ero in passato rizzato per tutta la mia vita. renza. Poi c’è stato un giorno ben
riconosco che non ero in grado di Quando quasi tre anni fa iniziai preciso che ho iniziato a sforzarmi
ascoltare, l’unica cosa che ascol a scendere nella redazione di Ri di ragionare in maniera diversa, ed
tavo era me stesso, mai l’altro, e stretti Orizzonti, ero sceso con è stato il primo incontro che feci
questo è un elemento da tenere in la convinzione che fosse un am con le scuole dove alcuni di noi
considerazione perché caratteriz biente “pulito”, il mio significato di raccontano la propria storia, non
za tutti i detenuti. Il più delle volte pulito era quello che avrei trova solo il reato commesso, ma la pro
il detenuto è una persona presun to rapinatori come me e spaccia pria storia. La storia che sentii era
tuosa, non chiede aiuto, fa valere tori. Poi le voci girano e così sco quella di Ulderico Galassini, ex di
le sue ragioni con la forza e difficil prii che attorno a me avevo anche rettore di banca che aveva ucciso
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Vita detentiva. Responsabilizzazione
Tavolo 2 del detenuto, circuiti e sicurezza
Vita detentiva…
nelle carceri non ci sono certezze
di Lorenzo Sciacca - Ristretti Orizzonti
Q
uando compirò 40 anni da che personalmente a me sor
avrò passato metà della gerebbe spontaneamente “ma
mia vita nei penitenziari se non ho una certezza sulle mie facendolo ragionare, facendogli
italiani. L’anno prossimo farò 40 scarpe, sulla mia vita che dovrò scoprire passioni che magari non
anni. trascorrere nei penitenziari in giro credeva neanche di avere, facen
Mi chiamo Lorenzo… mi ricordo per l’Italia riuscirò ad averne? riu dogli fare qualcosa di costruttivo
un’osservazione che mi fu fatta, da scirò a iniziare qualcosa e portar per una vita futura, perché una
una persona, nei primi mesi che la a termine?”. La risposta vi posso vita tutti l’abbiamo, invece di fare
entrai a far parte della redazione garantire che è un categorico no. tutto ciò cosa viene fatto da chi
di Ristretti Orizzonti, poco più di Nelle carceri non ci sono certez gestisce tutto il sistema peniten
due anni fa. ze, anzi una c’è e si identifica in ziario? Si cerca spesso di togliergli
Ricordo che eravamo tutti seduti, un certificato che determina il tuo la propria personalità etichettan
come facciamo ogni pomeriggio, fine pena. dolo solo ed esclusivamente con
attorno al tavolo a confrontarci sul Personalmente sono convinto che quello che ha fatto anche 30 anni
tema “scelta di vita”. In un mio in questa sia la carenza più grossa fa, e per quei soggetti che potreb
tervento mi definii “ragazzo”. Una che ha il nostro sistema peniten bero dare noie si cerca di usare
persona mi rispose “Hai 37 anni, ziario. questi “contenimenti chimici”.
non sei più ragazzo, ma uomo”. Oggi parte della mia fortuna è do Io sono qui appunto da poco più
È ovvio che lo sapessi, ma dialo vuta all’essere a Padova perché ci di due anni e ancora ho l’incubo
gando con le persone mi defini sono possibilità, ma sempre nello dei trasferimenti. Nessuno mi può
vo sempre un ragazzo. Venti anni stesso istituto queste possibilità dare la certezza di uscire il giorno
di vita fuori e altrettanti dentro… altri non le hanno, e non solo per del mio fine pena da questo isti
dovremmo anche tenere conto una questione di sovraffollamen tuto, basti vedere le decisioni che
di quegli anni di cui è impossibi to, ma anche perché non siamo sono state prese a riguardo dei cir
le avere ricordi, cioè, sai di averli tutti uguali. Quello che oggi a me cuiti dell’Alta Sicurezza di Padova.
vissuti, ma non hai ricordi, quin fa riflettere, quello che mi porta a Un giorno si è deciso che queste
di in teoria uno potrebbe anche ragionare e quello che mi fa met sezioni dovevano essere smantel
non contarli. Tutto questo è per tere in discussione, può essere che late, ma questa decisione non è
cercare di farvi comprendere che a un’altra persona non serva a nul stata presa pensando alla perso
potrei scrivere giorni e giorni sul la, questo vuol dire che gli servirà na o alla famiglia del detenuto, si
tema della vita detentiva, ma que altro. Ovviamente se ragioniamo è voluto pensare solamente che,
sto esclusivamente perché vedo le che nessuno va buttato. per motivi che ancora non riesco
cose diverse dal passato. Proprio in questo preciso momen a comprendere, di queste sezio
Una delle tante cose che non riu to (ore 20:10) sta passando l’infer ni bisognava disfarsi. Uomini rin
scirò mai a comprendere è che sul miere. Lo sento sempre arrivare in chiusi in Alta Sicurezza a Padova,
territorio italiano ci sono ben 198 lontananza perché il carrello che si che per la prima volta si assume
carceri in funzione, e nessuno di porta con sé fa un sacco di rumore, vano delle responsabilità, si ritro
questi è simile all’altro. Non inten ma è un rumore discontinuo per le vano in carceri che non hanno
do nella sua architettura, ma pro svariate fermate che fa per lascia niente di simile a questo di Pado
prio nella vita che si è costretti a re le famose terapie. Un sinonimo va. Se prima avevano le celle aper
vivere al suo interno. Per farvi un della parola terapia è “rimedio”. Mi te, ora sono chiusi 20 ore al gior
esempio molto banale, vi posso sembra un paradosso identificare no in due in cella, se prima ogni
garantire che se io partissi in que un cocktail di psicofarmaci come mattina puntualmente alle otto e
sto preciso istante, e arrivassi in un rimedio. Queste terapie sono state mezza iniziavano qualche attività,
altro carcere dove le scarpe che anche identificate come “conteni ora aspettano solo l’orario per po
posseggo non sono del tipo con menti chimici” dai sindacati della ter passeggiare avanti e indietro
sentito, io salirei nella mia nuova polizia penitenziaria. in una vasca di cemento per un’o
sezione in ciabatte, sempre che si Vi cito queste cose per cercare di ra, se prima avevano la possibilità
ano del tipo consentito, se no… far comprendere con quale cul di parlare di altro, di confrontarsi
Questo esempio molto esplici tura vengono gestite le carceri. con parte della società esterna, di
to vuole farvi porre una doman Il detenuto invece di reinserirlo mettersi in discussione, ora parle
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ranno tra di loro chiedendosi se le ce dovremmo progredire, capire questa responsabilizzazione av
istituzioni li vogliono peggiori di sempre più cose, pensare in ma viene solo se ci date delle certezze,
quando sono entrati, in alcuni casi niera diversa dal passato. certezze che possiamo solamente
anche 30 anni fa, e ancora, se pri Credo che una buona base per ini noi mettere in discussione con i
ma potevano sentire la propria fa ziare a dare una dignità alla vita nostri comportamenti, ma invece
miglia al telefono sei volte al mese che siamo costretti a vivere, non si parte sempre a priori che l’uni
o vederla anche tramite il servizio sono quei lussi materiali, frigorife ca certezza che dobbiamo avere è
Skype, adesso avranno qualcuno ro, computer, tv, certo queste cose un certificato con dei numeri scrit
due, qualcuno quattro telefona alleggeriscono la pesantezza di ti, tra cui numeri tipo 9999, allora
te, e chi ha la famiglia lontana non anni di carcerazione, ma non è di non possiamo certo confrontarci
potrà più vederla. Non è difficile quel tipo di dignità che il detenu sulla qualità della vita detentiva,
comprendere che c’è una regres to ha bisogno. Il detenuto neces ma sulla assenza di qualità della
sione nella persona, quando inve sita di essere responsabilizzato, e vita detentiva sì!-
L’attesa da dietro
un cancello…
di Angelo Meneghetti,
ergastolano, Ristretti Orizzonti
Ristretti 12 Orizzonti
Vita detentiva. Responsabilizzazione
Tavolo 2 del detenuto, circuiti e sicurezza
Le inutili rappresentanze
Ristretti 13 Orizzonti
n.5 - 2015
spesso progetti realizzati da atto singolo detenuto, cercando la do cose sono cambiate grazie al con
ri esterni (associazioni di volonta mandina smarrita oppure l’atten fronto. Basta pensare che quan
riato), mentre gli orari del campo zione della direzione. Ci sono poi do arrivò la circolare sull’uma
sportivo e della palestra sono sta parecchi detenuti che usano un nizzazione delle carceri (richiesta
biliti (d’imperio) dalla direzione gesto autolesivo sperando che dall’Europa che aveva condannato
del carcere: due circostanze che una volta di fronte al consiglio di l’Italia per trattamento inumano e
hanno comportato la sparizione sciplinare possano approfittarne degradante delle persone detenu
della Commissione cultura nella per attirare l’attenzione sui loro te) nel nostro carcere le celle erano
maggior parte delle carceri. Un’al problemi. già aperte da qualche anno. Erano
state abolite le domandine per
Cosa succede a Padova, telefonare e introdotta la scheda
magnetica. Le due telefonate pre
quando il Direttore miali venivano date in automatico
del carcere dialoga con i a tutti i detenuti come una specie
detenuti della redazione di “risarcimento” per il sovraffolla
mento. Altri esempi di interventi
avvenuti in seguito ad incontri col
I detenuti della redazione di Ri direttore sono i colloqui “lunghi”
stretti Orizzonti ogni 3-4 mesi in (anche per l’Alta Sicurezza”) per
contrano il direttore del carcere. pranzare con la famiglia la dome
Siamo consci di non rappresenta nica, l’installazione di ventilatori e
re tutti i detenuti, ma ci occupia di distributori automatici per bibi
mo di informazione e ci vogliamo te e caffè in tutte le sale colloqui,
informare sui problemi della vita l’introduzione di generi alimentari
quotidiana all’interno del carcere. di discount nella spesa, la possibi
Gli incontri col direttore sono im lità di utilizzare il computer porta
postati sotto forma di intervista tile in cella e di andare all’aria nel
dove i problemi vengono solleva pomeriggio per chi frequenta le
tra commissione prevista è quella ti dai detenuti nella forma di do attività scolastiche e culturali, l’u
che opera nella cucina del carcere mande preparate collettivamente, so di Skype per fare colloqui con i
(art. 9 O.P.) che coinvolge una “rap e raccolte prima nelle sezioni. È un propri famigliari.
presentanza” dei detenuti o degli confronto che il direttore accetta
internati, designata mensilmente di buon grado. Si siede al tavolo
per sorteggio, ad effettuare con e affronta le questioni con un at
trolli sulla preparazione dei pasti teggiamento che intreccia il rigore
e sui generi alimentari in vendita dell’istituzione carcere con l’inte
all’interno del carcere. Uno stru resse dell’amministratore/persona
mento di controllo utile, se non disposta a risolvere problemi. Pur
fosse che molti detenuti hanno non avendo alcuna delega di rap
un bisogno estremo di lavorare, e presentanza dai detenuti, il grup
l’opportunità di stare per un mese po di detenuti è sufficientemen
in cucina viene sfruttata per dimo te rappresentativo per etnia e per
strare di essere un buon elemen durata della pena. Ma soprattutto
to da assumere, esibendo gratui è composto di persone che hanno
tamente la propria “disciplina del imparato a discutere i problemi in
lavoro”. sieme, cercando di superare il vit
Non ci sono forme di rappresen timismo, anche se con fatica.
tanza di detenuti che possano in Il confronto con la direzione non
terloquire con l’amministrazione. sempre comporta interventi rapi
L’esigenza di istituire la figura del di e radicali da parte del Diretto
Garante dei diritti dei detenuti ha re. Se nella normalità la sfiducia
sottolineato le difficoltà che il si nasce spontanea in chi si sente
stema carcere crea nel rapporto impotente di fronte alla macchi Gli incontri hanno posto le basi
tra il detenuto, confinato all’inter na burocratica delle Istituzioni, in anche per ulteriori collaborazioni
no degli spazi detentivi, e lo staff galera la rassegnazione è un sen con il direttore del carcere su temi
dell’istituto, spesso distante e im timento quasi “cronicizzato”. Ma più “politici”, come la proposta di
pegnato ad operare in situazio noi a Ristretti abbiamo imparato, legge sugli affetti che abbiamo
ni considerate emergenziali. Una anche quando le risposte che ab presentato in un Convegno all’in
distanza riempita in parte da as biamo sono negative, ad aspetta terno della Casa di reclusione e
sistenti volontari che si prendono re il prossimo incontro e ritornare che ora è in discussione alla Com
a cuore il caso e si attivano per il sull’argomento. A conti fatti, molte missione Giustizia della Camera.
Ristretti 14 Orizzonti
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Ristretti 15 Orizzonti
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Rilevato che il Piano Territoriale del PRAP del 2014 ha incluso tra gli obiettivi perseguiti quello del-
la “valorizzazione delle rappresentanze dei detenuti”;
Visto che da anni sono attive presso i reparti detentivi le commissioni dei delegati di piano e che la
loro presenza è stata un efficace strumento di confronto tra le parti e di governo dell’Istituto
Visto che anche nelle riformulate tabelle di consegna sono stati inseriti i “delegati di piano” come
referenti dei reparti e rappresentanti della restante popolazione detenuta
Il Direttore
Ristretti 16 Orizzonti
Vita detentiva. Responsabilizzazione
Tavolo 2 del detenuto, circuiti e sicurezza
Alcune riflessioni
sui Circuiti di Alta Sicurezza,
e l’assenza di TRASPARENZA
di Tommaso Romeo - Ristretti Orizzonti
Ristretti 17 Orizzonti
n.5 - 2015
nizzazione criminale”, almeno nel oltre a provare rabbia, mi sentii in giudice dicendo che era impossi
mio caso è così, ma sono sicuro colpa per aver causato problemi a bile che dopo molti anni di deten
che per quasi tutti è così, perché quella persona. zione potessero dire su di me fatti
è da pazzi buttare via l’unica oc Dopo molti anni lei per il suo lavo nuovi e concreti. Il giudice prende
casione che ti può far migliorare i ro era diventata una persona nota, un fascicolo e legge “la nota in-
rapporti con la tua famiglia, che è a un certo punto ricevo una sua formativa della Direzione Centrale
la cosa più importante che ti resta, lettera dove mi dice: “Solo in Italia Anticrimine del Ministero dell’Inter-
dopo venti e più anni di isolamen una bella storia d’amore la posso- no, nella quale il Romeo Tommaso
to. no far diventare un inferno, posso viene descritto quale esponente di
immaginarmi cosa passano quelle vertice della cosca Serraino”, e con
Ma la vita che siamo donne che sono legate per tutta la tinua leggendo “la nota della Di-
vita agli uomini con il tuo trascorso”. rezione Nazionale Antimafia, nella
costretti a vivere è Ogni volta che entro in contatto quale si dà atto delle numerose con-
perennemente sotto con persone dalla vita “normale” danne subite dal Romeo Tommaso,
indagine subito mi assale la paura. Penso quale esponente di vertice della co-
che potrei provocargli dei proble sca Serraino”. Informo il magistra
mi, in quanto quelli come me sono to che ero stato assolto da quella
Nel nostro Stato la persona che perennemente sotto indagini an accusa nel 1999, cioè dieci anni
subisce una condanna per asso che dopo decenni di carcerazione. prima. L’udienza viene rinviata di
ciazione mafiosa sarà segnata per Purtroppo in Italia chi è condan pochi giorni per poter produrre le
tutta la vita. Qualunque cosa farà nato per mafia, oltre a rimanere sentenze di assoluzione. Dopo tre
verrà vista con sospetto; in qual sempre sotto indagine giudiziaria, giorni dall’ultima udienza mi viene
siasi suo successo si sospetterà dovrà rimanere per sempre cattivo revocato il 41bis, nell’ordinanza di
esserci un imbroglio oppure un e isolato, o quanto meno frequen revoca il magistrato di Sorveglian
fine criminale. Sarà perennemente tare esclusivamente criminali. E za cita proprio le sentenze dove
sotto indagini giudiziarie ed ogni niente storie d’amore con donne sono stato assolto dall’accusa di
persona che entrerà in contatto “regolari” troppo note. far parte della cosca (Serraino). Se
con lui avrà dei problemi. Provo a quel giorno il magistrato non mi
descriverveli raccontando questo Quella cosa strana avesse letto quelle informative an
breve aneddoto. Mi trovavo in car cora sarei al 41bis.
cere da un paio di anni. Un Natale chiamata “Informative Purtroppo nemmeno due asso
ricevo un telegramma di auguri. non ostensibili” luzioni definitive sono riuscite a
La persona che mi spedisce que far scomparire dalle informative
sto messaggio nel bel mezzo delle Ogni detenuto è in qualche modo che mi riguardano quelle incrimi
feste natalizie riceve la visita di un incatenato alle informative che nazioni che in passato mi hanno
ufficiale della Dia, che comincia a invieranno le autorità di polizia tenuto al 41bis, e oggi ostacola
farle domande nello specifico. Vo da cui dipende, queste informa no qualsiasi mia richiesta, perché
leva che gli spiegasse quali erano tive che possono migliorargli o ancora mi capita di leggere in
i suoi rapporti con me. La persona peggiorargli la vita detentiva il qualche rigetto la dicitura “il suo
chiarisce che con me in passato più delle volte sono coperte dal gruppo di appartenenza Serraino è
aveva avuto una storia sentimen segreto investigativo, perciò “non attivo e pericoloso”. Il tempo passa
tale per qualche anno. L’ufficiale ostensibili”. Queste informative ma si resta marchiati per tutta la
le evidenzia che io ero un peri principalmente indicano il gruppo vita. Qualsiasi mia richiesta, come
coloso criminale. La persona gli criminale di appartenenza avendo quella della declassificazione, se il
conferma con fermezza che la no come riscontro i procedimenti e le magistrato o il funzionario del Di
stra era stata solo una bella storia condanne a carico del soggetto, partimento dell’Amministrazione
d’amore e adesso di vera amicizia. ma chi le invia può anche basarsi Penitenziaria che dovrà deciderla
Tutto il resto le interessava poco. solo su ipotesi investigative. Spes leggerà sulle informative quella
A quel punto l’ufficiale della Dia so queste informative non vengo dicitura, non sapendo della mia
si altera motivandole che io sicu no aggiornate, capita che dopo assoluzione riterrà di dovermela
ramente mi sarei avvicinato a lei anni ancora le informative riporti rigettare.
per qualche fine criminale. Arrivò no incriminazioni che poi si sono Questo succede per un motivo
addirittura ad ipotizzare un mio concluse con una assoluzione. preciso, che il detenuto non ha
progetto di sequestro di persona Giugno 2009, mi trovo davanti al la possibilità di difendersi perché
nei suoi confronti, in quanto la magistrato di Sorveglianza per non visionerà mai quelle infor
sua famiglia era molto ricca. Come l’udienza per la revoca del 41bis, mative, o quantomeno forse solo
se i mafiosi o sospettati di essere quel regime mi era stato applicato quando gli verrà notificato il ri
mafiosi non potessero avere storie nel 2002, quel giorno sentendo il getto della sua istanza. Per una
d’amore con persone normali al di parere contrario del procuratore, giustizia giusta è vitale la TRASPA
fuori del mondo criminale. Quan motivato dal fatto che le informa RENZA, e solo in casi eccezionali è
do venni a sapere di quella visita, tive erano negative, mi rivolgo al accettabile la segretezza.-
Ristretti 18 Orizzonti
Vita detentiva. Responsabilizzazione
Tavolo 2 del detenuto, circuiti e sicurezza
L
a storia si ripete dopo un Mi metto a letto, mille pensieri af
secolo e mezzo, i ricorsi sto follavano la mia mente, non riusci
rici sono una realtà e noi la vo a inquadrare il motivo del tra
stiamo vivendo con la seconda sferimento, mai come questa volta cono che dobbiamo aspettare l’a
“deportazione di massa” nell’isola- non avevo dato nessun appiglio ereo per la Sardegna, sono convin
prigione della Sardegna. per arrivare a questo punto, e poi to che vado a Nuoro.
Verso le nove stavo mettendomi a perché in Sardegna? C’ero stato Il caposcorta verso le dieci mi co
letto quando viene l’agente e mi già due volte, all’Asinara e a Nuoro. munica che devo andare a Orista
dice di prepararmi la roba che alle L’impressione era che si trattasse no e stanno aspettando la scorta
quattro di notte devo partire. di un trasferimento di punizione. per consegnarmi a loro.
Rimango inebetito, non me l’a Si trattava di quello che io definirei Chiamo perché avevo fame, era
spettavo, è stato come un fulmine un “disegno criminale” molto più passato mezzogiorno, arrivano al
a ciel sereno. ampio e su scala nazionale, una cuni agenti e mi comunicano che
Mi riprendo e inizio a preparare “deportazione di massa”. sono la nuova scorta e dobbiamo
tutto, non avendo fatto in tempo a Alle tre di notte mi alzo, faccio co attendere l’imbarco, mi dicono che
spedire il pacco invernale ho tanta lazione e mi preparo, scendo giù non possono comprarmi niente e
biancheria. alle quattro, dopo mezz’ora partia devo arrangiarmi con il sacchetto
Dopo due ore porto tutto giù in mo, c’è anche un altro recluso, ver datomi a Catanzaro. Quando c’e
una stanza a piano terra, mi riman so le sei arriviamo all’aeroporto di rano i carabinieri a fare le scorte,
gono un borsone con la bianche Lamezia Terme, prendiamo l’aereo non se lo facevano neanche dire.
ria necessaria, un paio di borselli per Roma dove giungiamo all’in Erano loro a chiederci cosa voleva
con i prodotti dell’igiene persona circa alle otto. mo comprare.
le e la cartella con la posta. Mi chiudono in una cella e mi di Alle quattro e mezza di pomerig
gio prendiamo l’aereo per Cagliari,
alle sei siamo già in viaggio con il
furgone, alle sette arriviamo a Ori
stano.
Tra matricola e magazzino verso
le otto sono in cella, sono stanco
affamato e lo sanno, mangio qual
cosa e vado a dormire.
Sono il primo “deportato” nella
nuova sezione AS-1, c’è un signo
re di fronte, è comune, si trova qui
per isolamento giudiziario. Vener
dì 15 maggio avevano svuotato
la sezione, era AS-3, gli ultimi due
sono partiti sabato 16 maggio, la
stessa scorta mi ha preso in conse
gna all’aeroporto di Roma.
La sera di venerdì 15 mi hanno
Ristretti 19 Orizzonti
n.5 - 2015
chiamato per partire, una fretta regione ci fossero solo reclusi sar
senza motivo. Dopo venti giorni di, reclamando anche quelli del
sono ancora da solo. continente. Invece, a mio parere
I funzionari e i politici nel Ministe per i loschi affari di Balducci, Ane
ro della Giustizia, quando vanno in mone e compagnia, con la coper
TV o rilasciano interviste sui quo tura di padri politici, hanno violato
tidiani, sembra di ascoltare e leg i loro stessi accordi, costruendo
gere di persone della civilissima smodatamente per creare una re
Norvegia. Parecchi però dicono gione-prigione.
bugie, illustrano una realtà che è I politici sardi che l’hanno per
pianificata solo nelle loro teste e messo, non sono solo complici di
la propinano ai cittadini, nei fatti questa nefandezza, perché senza
adoperano il sistema penitenzia il loro consenso non avrebbero
rio come tram per i loro interessi potuto farlo.
di potere e di carriera. Tagliare di netto tutto ciò che un
Le carceri sono il luogo più illegale recluso si era creato, relazioni
del Paese, il DAP ha spesso grandi umane, ambientali e sociali, un
responsabilità in questo apice di piccolo mondo spazzato via, pro
violazione dei diritti penitenziari e fonde sofferenze che si ripercuo ceri, particolarmente la Sardegna.
umani. tono sulle famiglie e in molti casi Migliaia di infelici persero la vita
Stanno chiudendo Padova e Nuo contribuiscono a sfasciarle, bam in questi luoghi insalubri, di fame,
ro AS-1 e verranno tutti qui, ma la bini che cresceranno traumatizzati stenti e malattie.
deportazione riguarda anche tanti con un profondo odio contro lo Questa barbarie burocratico-poli
AS-3 e comuni. Stato, future generazioni di carce ziesca continua tuttora, con l’inau
Sotto di me ci sono quattro sezioni rati. gurazione della massiccia “depor
AS-3, sento solo dialetti meridio Il sistema di “deportazione” nasce tazione” che avviene nel silenzio
nali. nel 1863 con la famigerata legge censorio dei media.
Tanti reclusi che stavano facendo PICA, la madre di tutte le leggi Qualcuno dirà che non è vero. Mi
percorsi importanti dopo tanti d’emergenza, che con terminolo dimostri che il 99,99% dei depor
anni di carcere, si ritrovano al pun gie diverse è arrivata fino ai nostri tati italiani in Sardegna non siano
to di partenza. giorni. meridionali.
Bisognava riempire queste carceri I piemontesi-savoiardi cercarono Siamo colonia interna pertanto
nate spesso da interessi delle cric con il Portogallo e poi con l’Argen cittadini di serie B, un problema di
che di Roma e sicuramente con la tina di avere un’isola o un pezzo di ordine pubblico, “indigeni” difet
complicità di sodali sardi. Pertanto Patagonia per deportare quanti tati geneticamente, propensi per
via al trasferimento di massa. più meridionali possibile. Fallita indole naturale ad essere lombro
Alcuni anni fa il Ministero della questa infamia, ripiegarono sulle sianamente criminali.
Giustizia e l’ex Presidente della re isole interne. Le isole piccole eb Un tempo il Meridione era un covo
gione Sardegna Soru avevano fir bero le loro cayenne, la Sardegna di briganti, oggi siamo un covo di
mato un protocollo, affinché nella e la Sicilia furono riempite di car mafiosi, domani saremo un covo
di marziani… l’importante è che
le leggi di emergenza “infinita”
continuino ad essere applicate,
per tenere il Meridione nello stato
attuale di depressione cronica, per
equipararlo ai paesi africani.
La deportazione è tortura, l’allon
tanamento dalle famiglie causa la
cerazioni insanabili. Quale legame
affettivo si può coltivare con un
colloquio una volta all’anno nella
migliore delle ipotesi?
Nel tempo le istituzioni hanno al
levato funzionari che ritengono
naturale questo sistema di barba
rie.
Quando si eleva il meccanismo
della mostrificazione a “normale”
strumento di repressione, la tortu
ra di varia natura diventa burocra
zia quotidiana.-
Ristretti 20 Orizzonti
Vita detentiva. Responsabilizzazione
Tavolo 2 del detenuto, circuiti e sicurezza
Ristretti 21 Orizzonti
n.5 - 2015
Ristretti 22 Orizzonti
Vita detentiva. Responsabilizzazione
Tavolo 2 del detenuto, circuiti e sicurezza
sione di questo numero speciale di della telefonata era di sei minuti in-
41 bis e affetti “Ristretti Orizzonti” sugli Stati Ge- vece degli attuali dieci minuti. Per il
Nel lontano anno 2000 mi era ar- nerali dell’esecuzione della pena resto, dopo le ultime modifiche le-
rivato un documento, dal compa- per pubblicarne una parte, quella gislative, il regime del 41 bis è stato
gno ergastolano Pierdonato Zito dedicata al tema degli affetti. Per peggiorato, il primo provvedimen-
quando era sottoposto al regime una informazione corretta faccio to viene emesso per la durata di
di tortura del 41 bis, perché lo dif- presente che in quel periodo non quattro anni, le proroghe di due e
fondessi. Non ho mai avuto l’op- era ancora in vigore il nuovo Rego- i colloqui con i famigliari vengono
portunità di farlo e colgo l’occa- lamento di esecuzione e la durata registrati.- Carmelo Musumeci
I
l detenuto nonostante gli errori indebolisce e deturpa la personali- importante per due o più persone.
commessi è pur sempre un es- tà dell’individuo, ma non la nega, Dove per conversazione s’intende:
sere umano, e quindi portatore non la distrugge, non la declassa a lo scambio d’idee, opinioni, noti
di diritti. Il rispetto di questi diritti è regno animale, inferiore all’umano. zie, argomenti vari in un’atmosfera
uno dei più grandi valori che possa Ogni persona è parte vitale e solida- garbata”. Un elemento costitutivo
esistere. Ogni persona vale più delle le della comunità civile, distaccare della conversazione è il “tempo”,
sue azioni. L’amministrazione della chi compie un reato dal corpo socia- quindi affinché si possa definire
giustizia penale è una delle struttu- le, disconoscerlo, emarginarlo, fino “colloquio” si richiede del tempo,
re essenziali della convivenza socia- addirittura alla pena di morte, sono in mancanza di tale requisito, non
le. Il “delinquente” resta sempre un azioni che non favoriscono il bene è possibile definire il nostro un col
uomo. La persona umana è al mas- comune, ma lo feriscono. Le leggi e loquio, bensì un incontro. Conver
simo valore, a causa della sua intel- le istituzioni penali di una società sare come lo intendiamo noi, cioè
ligenza e libera volontà, dello spirito democratica hanno senso, se sono con la propria famiglia è un atteg
immortale che la anima e del de- tese al recupero di chi ha sbagliato, giamento di comunanza che non
stino che la attende. La sua dignità se operano in funzione della forma- può essere condizionato da limita
non può essere svalorizzata, snatu- zione dell’affermazione e sviluppo zioni tali, che finiscono per impedi
ralizzata o alienata, nemmeno dal della sua dignità. re, di fatto, un dialogo sereno con
peggior male che l’uomo singolo, o (Tratto dal libro “Sulla giustizia” del i propri cari. Il tempo è l’elemento
associato possa compiere. L’errore Cardinale Carlo Maria Martini) costitutivo della conversazione, in
quanto il detenuto deve costruire
le proprie espressioni, con parole
adatte, affinché il famigliare possa
comprendere e recepire nel modo
desiderato, in mancanza del fatto
re tempo non è possibile effettua
re un colloquio sereno, di natura
affettiva con i propri cari. Se l’argo
mento affrontato è complesso (e i
nostri sono sempre tali) le pause
sono più lunghe. Non si possono
esprimere in poco tempo i propri
sentimenti, le proprie emozioni.
La fretta logora qualsiasi rappor
to interpersonale, perché la fretta
comporta in sé una certa cecità
nell’agire, cioè una incapacità di
comprendere, perché semplifica
Ristretti 23 Orizzonti
n.5 - 2015
Ristretti 24 Orizzonti
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malattie neoplastiche. Lo stress addetto all’ufficio censura; men censura quindi, di fatto, si scontra
fa ammalare in diversi modi, que tre le lettere in partenza vengono con un principio cardine che è il
sto viene confermato dalle nostre consegnate aperte. Formalmente rispetto degli affetti e dell’intimità
cartelle cliniche: l’esperienza di la censura è un metodo di con famigliare. L’individuo viene coat
vita più stressante per un essere trollo per la prevenzione d’ipoteti tivamente emarginato, “allontana
umano è proprio la detenzione. In ci reati, in realtà con la censura si to” dal mondo dei propri affetti e
questo senso, il colloquio assume esercita uno sfruttamento intimo, dall’intreccio delle relazioni sociali
un’importanza fondamentale, per una perquisizione nei sentimenti È un dato consolidato e acquisito
ché il sostegno offerto dalla fami e nell’animo del detenuto. Il senti che la detenzione con tali limita
glia produce i maggiori benefici mento universale dell’intimità con zioni ha effetto distruttivo sulla
alla salute. Il sostegno familiare, il la famiglia è vivo in tutti noi. L’in personalità dell’individuo. Il dete
contatto con i propri cari allonta timità è quella zona, quella parte nuto del 41 bis avverte che oltre
na i sentimenti negativi, come la più segreta e nascosta dell’animo, ad essere privato praticamente
depressione, l’ansia, che possono della coscienza umana, che merita di tutto, gli vengono “controllati”
produrre effetti deleteri sull’orga il più profondo rispetto. Qualsiasi anche i pensieri. Quindi non solo
nismo. Anche se al detenuto viene essere umano, per vivere dignito “l’io” non può manifestarsi, ma
fornito tutto il necessario per la so samente, ha bisogno di protegge viene attaccato anche l’equilibrio
pravvivenza egli prova ugualmen re la sua intimità, che dovrebbe re mentale; mentre la nostra Costi
te un senso d’insoddisfazione, stare nascosta, inviolabile, segreta. tuzione indica un’integrazione in
non vive in pace con se stesso, ma Il detenuto del 41 bis con il dialo modo positivo del condannato, il
si sente come se fosse affetto da go epistolare esce dalla cella, dalla recupero umano dell’individuo.
gravi malattie interiori, sebbene in solitudine, dall’isolamento. Comu
apparenza abbia tutto ciò che gli nicare è uno dei più profondi desi Divieto di telefonare
occorre. L’abolizione di qualsiasi deri, non solo del detenuto, ma di
attività, di stimoli, le moltissime ogni essere umano. Non c’è quin ai famigliari nei luoghi
limitazioni, in particolare quel di da meravigliarsi se il detenuto di loro residenza
le affettive, come nel caso del 41 attribuisce così tanta importanza
bis, determinano una condizione al dialogo epistolare. La censura Di fatto è vietato telefonare ai fa
di totale passività, una situazione influisce in modo distruttivo, umi migliari presso i luoghi dove risie
patogena. In questo modo il car liante, frustrante, l’essere spiato, dono. Per farlo i famigliari previo
cere non assolve le funzioni sociali perfino nella sacralità della propria appuntamento, si dovrebbero
di recupero, rimane una struttura intimità, serve a “minorarlo emo recare presso il carcere più vicino
inutile e punitiva. tivamente”, cioè a renderlo total per effettuare un colloquio di sei
mente o parzialmente privo della minuti al mese. Si figuri adesso
La limitazione alla possibilità di esprimere le proprie se il detenuto mortifica ancora di
emozioni, i propri sentimenti. Con più i propri cari, i propri bambini,
comunicazione affettiva la lettura di tutta la corrisponden facendoli andare in un altro carce
per mezzo della censura za, il detenuto del 41 bis di fatto re. È un’assurdità inaudita, che in
perde ogni intimità. La perquisi un paese civile democratico non
L’altro elemento su cui il detenu zione nei pensieri del detenuto ha senso. Infatti i detenuti del 41
to fonda il rapporto e la comuni costituisce un annullamento del bis rifiutano il colloquio telefonico,
cazione affettiva con i propri cari proprio progetto esistenziale. per non far subire quest’ulteriore
è il “dialogo epistolare”. Con l’ap Qualsiasi essere umano sopporta mortificazione e disagio alla fami
plicazione del regime del 41 bis a fatica una limitazione del gene glia.
scatta automaticamente il visto di re. La censura limita il dialogo e
controllo sulla corrispondenza in lede i più elementari diritti. La cen I rei devono soffrire! Questa è l’i
arrivo e in partenza. Quindi, le let sura di fatto soffoca, facendo vive dea di giustizia che discende da
tere in arrivo vengono ispezionate re il detenuto in un clima emotivo Kant ed Hegel. Diversa è l’idea che
e lette dal personale di custodia malsano, questo gli crea una spe viene da Cesare Beccaria, dalla
cie di paralisi emotiva, cioè un to Bibbia e dalla nostra Costituzione.
tale arresto delle normali funzioni È inaccettabile e inconcepibile dal
”sensoriali” che si traducono in punto di vista etico, filosofico, giu
uno sterile dialogo epistolare, ciò ridico che uno Stato di diritto, che
che avviene nella comunicazione si consideri civile, si vendichi inve
con i propri cari si potrebbe chia ce di difendersi. La vendetta pre
mare una “mutilazione emotiva”, clude, impedisce, ostacola la vista
un “disordine emotivo” che avvele dell’enorme sofferenza generata
na l’organismo. Per questo motivo, dalla pena. La finalità rieducativa
questo regime speciale detentivo è la qualità essenziale che carat
non si può definire conforme e nel terizza la pena nel suo senso più
pieno rispetto dei diritti umani. La profondo.-
Ristretti 25 Orizzonti
Minorità sociale, vulnerabilità,
dipendenze Tavolo quattro
detenuti hanno bisogno di atten mio parere sono solo delle vittime.
Riflessioni di zione e non credo che il carcere sia E chissà per ogni persona che han
il posto migliore per loro. Credo no scippato cosa ha fatto la nostra
un ergastolano che usciranno dei rottami peggio società prima a loro. Insomma più
sugli Stati Generali di quando sono entrati. La mag che guardie questi detenuti han
dell’Esecuzione Penale gioranza delle guardie sembra no bisogno di educatori, psicologi,
come quei macellai che ormai non criminologi. Se per curare dei ma
s’impressionano più alla vista del lati fisici ci vuole un dottore in me
sangue, si arruolano soprattutto dicina, non si può pretendere di
di Carmelo Musumeci per avere un posto di lavoro, non curare questo tipo di detenuti con
credo abbiano preparazione ed una divisa ed una chiave in mano.
Ristretti 26 Orizzonti
n.5 - 2015
di Carmelo Musumeci
Ristretti 27 Orizzonti
Mondo degli affetti e
territorializzazione della pena Tavolo 6
La Sardegna,
per la maggioranza dei detenuti,
riduce ai minimi termini
le possibilità di coltivare
i rapporti affettivi
di Carmine Aquino - Casa di reclusione di Tempio Pausania
L
a mia detenzione è iniziata rio, ed invece, mentre frequentavo o ristabilire le relazioni dei detenuti
nel 1990 ed è ovvio che sono il 4° anno della Laurea Magistrale con le famiglie”.
stato ristretto in diverse car in giurisprudenza, nel gennaio Nel carcere di Tempio Pausania
ceri della penisola, poi, un decen 2014 sono stato trasferito in Sar siamo tutti provenienti dal con
nio sono stato fermo in quel di To degna, prima nell’istituto di Ori tinente, ed è bene sapere che la
rino dove, peraltro, ho conseguito stano e dopo in quello di Tempio maggioranza di noi ergastola
la Laurea in Scienze Giuridiche. Pausania. ni (e di chi è ristretto per lunghe
Ciò detto, mi riallaccio al tema Non sono stato l’unico ad esse pene) affronta gravi disagi per
della Territorialità della pena; tale re trasferito, ma qualcosa non ha coltivare quel che resta degli af
argomento, ossia il testo I territori funzionato (e non funziona), poi fetti familiari: si riesce ad effettua
della pena (Autore del libro Pietro ché taluni trasferimenti non han re il colloquio una volta all’anno
Buffa, ex direttore del carcere di no alla base nessun criterio logico e qualcuno ha potuto farlo dopo
Torino), rientrava nell’elenco dei se non quello di distogliere i dete due anni che era stato trasferito in
manuali che ho studiato per so nuti dal credere che il trattamento Sardegna; mentre nel continente,
stenere l’esame di Diritto Peniten penitenziario, basato sui principi benché ci si trovasse a centinaia
ziario. costituzionali della rieducazione di chilometri lontano dai familiari,
Mai avrei pensato che, dopo aver del condannato, sia quello pre comunque, potevamo incontrarli
espiato oltre vent’anni di deten scritto dagli articoli 1, 15 e 18 O.P., più spesso.
zione, aderendo con profuso im che “deve essere conforme ad uma- La Sardegna, per la maggioran
pegno al trattamento peniten nità e deve assicurare il rispetto za dei detenuti, riduce ai minimi
ziario, sarei stato allontanato cosi della dignità umana, agevolando termini le possibilità di coltivare i
tanto dagli affetti familiari e dalle opportuni contatti con la famiglia, rapporti affettivi, vuoi per gli ov
opportunità di studio universita nel senso di mantenere, migliorare vii problemi di natura economica,
vuoi che tanti familiari sono già
distrutti psico-fisicamente da de
cenni di colloqui in tutte le carceri
della penisola, quindi, far affronta
re loro un così lungo viaggio crea
una sofferenza che pesa più della
stessa condanna.
Tutto ciò è ancor più psicologica
mente crudele per chi sta scontan
do l’ergastolo.
È vero altresì che taluni detenuti
proprio in Sardegna stanno
ottenendo il diritto di sperare in
un futuro: noi detenuti della Casa
di Reclusione di Tempio Pausania
abbiamo la fortuna di avere quale
direttore dell’istituto una persona
straordinaria per la Sua modernità
di pensiero, per la Sua prepara
zione ed attaccamento al lavoro,
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la mancanza di declassificazio
ne, che resta bloccata anche per
chi già fruisce dei permessi pre
mio;
la possibilità di iniziare un pro
getto per l’affettività in carcere in
strutture con appositi spazi a ciò
riservati, secondo i canoni dei pe
nitenziari europei.
In conclusione, questa situazione
di gravi disagi non potrà reggere
alla lunga, ed è foriera di possibili
e non lontani eventi drammatici.
Ristretti 29 Orizzonti
Mondo degli affetti e
territorializzazione della pena Tavolo 6
Diritto di amare
e di essere amati
O
ggi si parla tanto della di davanti a te, ti inghiotte inesora
gnità umana, ne parlano bilmente, sgretolando sentimen
tutti, si fanno convegni, ti, emozioni, affetti, relazioni, cer
meeting, si convocano Stati Ge cando di soffocare il desiderio di
nerali, per “umanizzare”, per “ag una rinascita interiore. Quando la
giustare” certe leggi obsolete che dignità umana viene svilita, quan
ledono la dignità umana. Se ne do il perdono viene svuotato del
parla anche a proposito dei dete suo potere, allora anche coloro di notte ogni stella brilli come pri
nuti, e cioè che devono avere il di che si elevano al rango di Dio per ma... ma non è così. L’aria dentro è
ritto ad essere trattati con dignità, punire, diventano crudeli carnefi pesante, sa di cemento, il sole ha
con decenza. Ma succede davvero ci, ammazzando vita e sogni per il timore di oltrepassare le sbarre,
cosi? Purtroppo no. Spesso, spes presente e per il futuro, svuotan non vuole restare prigioniero pure
sissimo, essere privati della liber do la vita del suo vero significa lui, e le stelle... le stelle, sembrano
tà significa anche essere spogliati to. Diventano spietati aguzzini di ancora più fredde, ancora più lon
della dignità. una speranza già compromessa tane.
Perché in carcere non hai più il e agonizzante. Ma la pioggia non E pensi che questa forma di regi
controllo di te stesso, ti gestiscono può cadere incessantemente, la me, non può essere la tua vita.
il corpo, la volontà, e quasi ti gesti notte non può essere interminabi All’improvviso scopri che nel
scono pure l’anima, i sentimenti. le, una ferita non può sanguinare la mente, prepotentemente si fa
Perché non puoi essere più figlio, continuamente, il dolore non può spazio un pensiero. Subdolo, stri
non puoi continuare ad essere fra essere eterno e nessun uomo può sciante, velenoso. Un pensiero de
tello, smetti di essere marito e pa pagare per il suo reato per tutta vastante: il suicidio.
dre, perché non c’è continuità, e la vita, perché una pena per esse Perché pensare di passare tutta la
piano piano, viene meno anche re equa, deve avere un inizio, ma vita così… davvero non è possi
l’affettività. Nell’immaginario col deve avere anche una fine. Una bile. Non si può vivere tra la per
lettivo, se ti sei macchiato di certi condanna che non ha una scaden cezione dei ricordi del passato, si
reati, inevitabilmente sei un mo za, non ti dà lo sprone per cambia gillato vivo da sbarre e blindato,
stro. Cattivo. Criminale. Colpevole re. Una condanna fredda e impie vivendo per un futuro che non ar
per sempre. tosa come quella dell’ergastolo. Ti riverà mai. Il pensiero va veloce,
Riconoscere di aver sbagliato, am arriva addosso come l’effetto di troppo veloce. Cerca di evadere
mettere le proprie responsabili un’esplosione che ti dilania den da quella gabbia di angoscia e di
tà, sentire dolore per il male com tro. Ergastolo, ti investe come un sperazione
messo, spesso per le istituzioni macigno che non riesci a soste Ogni secondo, ogni minuto, ogni
non serve a niente. nere, è una profonda sensazione ora, ogni giorno, per tutti i giorni,
Non hai diritto di pentirti, ma non di angoscia, perché ti senti senza per tutti gli anni, devi imparare a
quel pentimento di circostanza, più speranza, sei prigioniero in un convivere con quello che non hai
quel pentimento criminale che, tunnel che sai che non ha sbocco. più, vorresti strapparti di dosso
con l’illusione di ridarti la libertà, Ergastolo, ti si gela il sangue, ti quei ricordi che fanno ancora più
ne imprigiona un altro al posto manca l’aria e per un attimo che male. E pensi che quella non può
tuo, e cosi la violenta catena del sembra infinito, anche il tempo si essere la tua vita. Ed eccolo sem
male autorizzato e legalizzato non ferma, e quando riprende a scorre pre lì quel pensiero insidioso, in
si ferma mai. re, niente è più come prima. La tua gannevole, falso, avvolto nell’illu
Il sistema non ha cuore, la leg vita non è più quella di sempre. sione della tanto sospirata libertà.
ge non ha pietà, il carcere non ha Sembra di respirare la stessa aria Quando non c’è più pietà, non
amore. di prima, sembra di scaldarsi allo c’è più giustizia, non c’è più pen
Quando spalanca le sue sbarre stesso sole di prima, sembra che timento, riabilitazione, perdono,
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Ristretti 31 Orizzonti
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di Yvonne
G entile Redazione,
Il principio costituzionale
“La pena non deve essere contra-
Giuseppe aveva attinto energia
dall’impegno nella redazione di
“Ristretti Orizzonti” e testimo
ria al senso di umanità” dovrebbe niato come la sofferenza per la
essere applicato “in positivo”: La privazione della libertà possa di
pena deve rispettare il senso di ventare occasione per riflettere
umanità. e suscitare il desiderio di miglio
Quell’umanità che, nell’espe rare e migliorarsi.
rienza della detenzione, conti Poi il trasferimento nel carcere
nua ad avere “senso” se all’errore di Sulmona. Nell’ottica dell’e
segue la consapevolezza, se la spiazione un carcere vale l’altro, te sbarrato. Sbarre su sbarre.
privazione della libertà non vie ma non é così per il percorso di Se questa possibilità dovesse es
ne aggravata dalla privazione rieducazione faticosamente in sere negata (a me, ma soprattut
dell’affettività, strumento inso trapreso altrove e bruscamente to a Giuseppe) chiedo almeno
stituibile del percorso di riedu interrotto. una risposta a questa domanda:
cazione. Il trasferimento, normalmente “PERCHÉ?”.
Scrivo questa riflessione per utilizzato per “sanzionare” il de Perché negare a Giuseppe di
rendere pubblica un’esperienza tenuto ribelle alle regole, come scambiare ancora un sorriso con
personale di straordinaria uma può essere giustificato nei con un’amica? Perché impedirgli di
nità, quella che mi ha consentito fronti di chi non si è limitato ad ricevere l’affetto mio e dei miei
di “accompagnare” un ergasto osservarle, ma ha pure dimo figli, che per lui era sorgente di
lano ostativo come “terza per strato di saperne fare tesoro? coraggio e di forza?
sona” (quindi non un familiare) Nel borsone preparato per la Potete rispondermi, chi è re
ammessa ad incontrare un dete partenza si possono riporre abiti sponsabile di questa sottrazione
nuto in presenza di ragionevoli ed effetti personali, ma non c’è e a chi dovrebbe giovare?
motivi. Nel mio caso i ragione spazio per la rete umana intrec Sicuramente non giova a Giu
voli motivi non erano ricondu ciata negli anni con i fili della seppe che, come ergastolano
cibili ad un legame parentale o solidarietà, dell’amicizia e della ostativo, perde anche quella
sentimentale, né a questioni di fiducia. boccata di respiro del mondo
studio o di lavoro. Il “mio” ragio Immaginando Giuseppe deru che la mia presenza riusciva a
nevole motivo è stato l’Amicizia, bato di quella rete, non posso trasmettergli. E non giova nep
ovvero la manifestazione più fare a meno di chiedermi se ho pure a me immaginare il mio
sublime dell’affettività perché, a fatto bene ad alimentare la sua amico sepolto vivo e pensare di
differenza della parentela, nasce speranza in una vita diversa e in non poterlo più rivedere. So che
da un moto dell’anima e non ge un “futuro possibile” o se non sa non posso tirarlo fuori dal suo
nera vincoli. rebbe stato meglio allenarlo ad “loculo”, ma perché impedirmi di
Per Amicizia ho accompagnato una morbida rassegnazione, per assisterlo?
Giuseppe ed ho imparato che non esporlo al rischio dell’amara Se la discrezionalità riconosciuta
l’espressione “accompagnare” delusione, che lui ha descritto al direttore di un carcere nell’ac
può’ significare “camminare ac così: “Son lenti i giorni e lunga la certamento dei “ragionevoli mo
canto”, ma anche “fare compa notte; il cuore batte con tocchi e tivi” per accedere ai colloqui con
gnia”, aprire uno squarcio nel rintocchi cercando... che cosa? un amico è la stessa che consen
velo della solitudine. Ah, sì, la Speranza, quella vigliac te al direttore di un altro istituto
Giorno dopo giorno, colloquio ca che è andata in vacanza!”. di impedirmi il colloquio come
dopo colloquio, ho avuto modo Ora, tutto quello che chiedo terza persona, devo forse comin
di notare che lo sguardo velato sembra essere troppo, anche se ciare a pensare che la legge NON
di Giuseppe veniva lentamente in fondo è piccola cosa ... che mi è uguale per tutti?
illuminato dalla speranza, dalla venga concesso di fare colloqui Spero vivamente che riusciate
fiducia che la vita, anche dietro con Giuseppe come terza per a farmi dare risposta alla mia
le sbarre, é degna di essere vis sona anche a Sulmona, per non richiesta di fare colloquio con
suta. vanificare un percorso durato Giuseppe e se no almeno alla
All’interno del carcere di Padova cinque anni ed improvvisamen mia domanda ... Perché no ???-
Ristretti 32 Orizzonti
Stranieri ed esecuzione penale
Tavolo 7
Denunce
e perdita della liberazione anticipata
na con poche parole e gesti non gli agenti, perché io non capivo e
Non sapere l’italiano avevo difficoltà a farmi capire. Ma non facevo quello che mi veniva
appena sono stato fermato e ar detto e questo veniva interpretato
porta quasi sempre restato, mi sono reso conto che come disobbedienza, causandomi
i detenuti stranieri ad non sapevo parlare; al processo molti rapporti disciplinari, due de
mi sono avvalso della facoltà di nunce per una rissa con gli agenti
“aumentarsi la pena” non rispondere, lasciando tutto in penitenziari e vari mesi in celle di
mano alla fortuna e all’avvocato isolamento.
che mi era stato assegnato, non Dopo più di 4 anni di detenzione
vi dico a quanti anni sono stato credevo di aver imparato la lingua,
di Marsel Hoxha
condannato perché non li voglio ma mi sbagliavo. Qualche mese fa
Ristretti Orizzonti ricordare. sono stato espulso per 15 giorni
Sono stato portato in carcere dove dalle attività perché ho interpre
continuavo a non parlare perché tato in modo letterale le parole di
N
ell’occasione degli “Stati non capivo quello che mi veniva un agente e nella mia lingua quel
Generali” è stato istituito un detto: per comperare le sigaret le parole erano offensive, quindi
tavolo che affronta i pro te dovevo rivolgermi ad un mio gli ho risposto male. Quando mi è
blemi dei detenuti stranieri. Io che connazionale e ad un italiano che stato spiegato con calma che ave
sono straniero vorrei raccontare le lui conosceva per scrivermi la “do vo capito male era troppo tardi.
difficoltà che ho incontrato e con mandina”; durante il colloquio di Partecipando alla redazione di Ri
tinuo ad incontrare in carcere. “primo ingresso” con gli operato stretti Orizzonti ho imparato mol
Io sono albanese, prima che mi ri continuavo a dire “sì ho capito” te cose e tra l’altro sento spesso
arrestassero pensavo di non avere anche se non capivo niente, ma che un articolo della Costituzione,
problemi a parlare la lingua ita la situazione diventava pericolo l’art. 27, dice tra l’altro che “la pena
liana perché nella vita quotidia sa quando avevo a che fare con deve tendere alla rieducazione del
condannato”. E io ho il dubbio che
si possa rieducare un condannato
che non capisce veramente quello
che gli viene detto. I detenuti stra
nieri nelle carceri italiane sono più
del 30%, di varie nazionalità e cul
ture e sono pochi i detenuti stra
nieri che capiscono veramente la
lingua italiana.
Secondo me è necessario che in
ogni istituto penitenziario venga
istituito un mediatore culturale
che si occupi di tradurre e spiega
re le regole, i diritti e i doveri, così
si eviterebbero molte tensioni sia
tra detenuti e agenti sia tra dete
nuti di nazionalità diverse.
Sarebbe bello che questi mediato
ri culturali fossero persone ester
ne, ma con i tempi che corrono e
la scarsità di risorse si potrebbe
ripiegare su un detenuto idoneo
per svolgere temporaneamente
questo compito.
Se anche i detenuti stranieri devo
no essere rieducati e magari uscire
migliori di quando sono entrati, in
carcere prima devono capire quel
lo che possono e devono fare.-
Ristretti 33 Orizzonti
Istruzione, cultura, sport
Tavolo 9
H
o accettato di scrivere qual mentre va sempre ribadito - forse In carcere dove viene rinchiuso
cosa «sull’importanza della anche giustificato - quanto la cul chi è stato capace di fare il male,
cultura in carcere per il cam tura abbia la stessa importanza, la cultura va usata per avviare pro
biamento delle persone» come mi eppure se il denaro si preoccupa cessi rieducativi, trasformativi che
ha chiesto Ornella Favero, perché della salute dei corpi, la cultura si rendano ciascun detenuto consa
scrivere per me significa da sem preoccupa del loro spirito. Senza pevole del reato commesso, lo im
pre riflettere, avviare dei processi l’una o l’altra si muore. Non si do pegnino in qualcosa che lo moti
di pensiero capaci di sorprender manda a nessuno di elencare le ra vi e lo renda più responsabile del
mi, spalancare orizzonti inediti. gioni dell’utilità dei soldi, mentre tempo e del luogo in cui vive, di
Questa volta, però, devo ammet a Claudio Abbado, per esempio, quello che è stato e di quello che
tere di avere avvertito una sorta è stato chiesto di stilare un elenco può ancora essere.
di scoramento. Non nei confronti di motivi utili a impedire i tagli alla Io declino il concetto generale di
di Ornella, che patisce insieme a cultura. cultura in due pratiche - la lettura
me la situazione che ci circonda, Il vocabolario definisce la cultura di libri e la scrittura di frammenti
ma nei confronti di una società ci quanto «concorre alla formazio della propria esperienza - alle qua
vile alla quale ci sentiamo conti ne dell’individuo sul piano intel li cerco di conquistare i detenuti
nuamente in obbligo di spiegare lettuale e morale e all’acquisizio del carcere di Bergamo ormai dal
quanto la cultura sia il solo stru ne della consapevolezza del ruolo 2002. Conduco incontri settima
mento di trasformazione, riedu che gli compete nella società; è il nali nei quali si legge e s’incontra
cazione delle persone detenute e, patrimonio delle cognizioni e del no gli autori e le autrici dei quali
quindi, quanto sia indispensabile le esperienze acquisite tramite lo sono stati letti i romanzi; si scrive
investire in progetti culturali den studio, ai fini di una specifica pre sui temi più diversi traendo spun
tro la realtà carceraria. Va da sé che parazione in uno o più campi del to dalle letture e dai fatti di cro
il denaro è importante per vivere, sapere». naca. È così che è nato il giornale
Per i più la cultura è una questione Spazio. Diario aperto dalla prigio
‘secondaria’, superflua rispetto ai ne e le biblioteche allestite nella
problemi da risolvere, alle urgen sezione penale, giudiziaria e fem
ze da affrontare, ai disastri che si minile per soddisfare l’interesse
compiono in cielo e in terra. Tanti dei nuovi lettori.
la identificano con l’eccezionalità All’inizio lettura e scrittura sono
di mostre d’arte da visitare, libri da vissute come un passatempo, l’oc
comprare, eventi ai quali presen casione di lasciare cella e sezione
ziare in diversi luoghi e, ormai, in per incontrare chi viene dall’ester
ogni stagione. no e porta con sé l’esterno, l’eb
Per me la cultura è uno stile di vita, brezza della libertà e di una certa
una forma di conoscenza e, so facilità di vivere. Questa motiva
prattutto, è sinonimo di educazio zione non sarebbe mai bastata da
ne. Senza cultura né educazione, sola a difendere un impegno setti
non credo che la vita possa dirsi manale e, prima o poi, la redazio
degna di tale nome, la società de ne sarebbe stata disertata per la
finirsi civile, gli esseri umani chia palestra o il cortile per l’ora d’aria
marsi uomini e donne. che soddisfano appieno l’intento
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to via dal che cosa ha combinato. passioni che, inserite in una corni quali le storie non sarebbero inte
«I detenuti non sono persone ma ce narrativa, hanno trovato ordine ressanti, finiscono per modellare il
reati che camminano» come so e coerenza e smettono di inquie carattere dei personaggi, tempe
steneva Graziano Scialpi di Ristret tare. rare la loro capacità di resistenza.
ti Orizzonti. In carcere i discorsi che occupa Dopo aver letto la vita complicata
Il corpo ridotto al reato diventa pe no il tempo e la mente dei dete dei protagonisti dei libri, ogni per
sante come un masso e si trascina nuti ruotano sempre attorno alla sona detenuta si sente via via chia
per i corridoi delle sezioni in cia vicenda giudiziaria, all’invivibili mata a raccontare la sua, almeno
batte, in canottiera in estate e in tà della detenzione, alla nostalgia per frammenti. La storia del perso
tuta da ginnastica in inverno. S’in per i cari sempre troppo lontani. I naggio di carta è un po’ anche la
curva, si rincagna in se stesso per libri spostano l’attenzione su altri sua. La sua, una volta scritta, può
nascondersi e anestetizzarsi il più scenari, su nuovi argomenti. essere quella di altri lettori e lettri
possibile, tenendo a bada i brutti La mente ha bisogno di imparare ci.
pensieri e i più fastidiosi compa e riflettere attraverso le esperienze Dopo la lettura dei racconti di Lia
gni di cella e sezione. altrui, quelle dei personaggi di car na Millu, sopravvissuta al campo
Il corpo deve invece tornare a sen ta, che richiamano ai grandi temi di concentramento di Auschwitz-
tirsi vivo: i romanzi fanno ridere o della vita e della morte, dell’amore Birkeanu, in redazione Gianluigi
piangere, spremono le ghiando e del dolore; del successo e del fal ha scritto un pezzo a partire da
le preposte al riso o alle lacrime e limento; offrono strumenti, come un episodio increscioso accaduto
fanno scorrere nelle vene nuovo la lingua per parlare con preci in sezione una mattina: «Ore 8.35
sangue. Scatta un’allerta, la curio sione, evitando luoghi comuni e si sente la chiamata della Scuola.
sità di sapere «come va a finire» la pressapochismi; mettono a dispo Fino a qui tutto normale se non
storia che scaccia la noia, il sonno sizione metodi di comportamen fossimo in un carcere e l’ora d’a
e l’inazione che sono i primi gradi to che invitano a partecipare, ad pertura delle celle è alle 8.30 e per
ni verso la deriva, il rifiuto di ogni assumersi delle responsabilità, a ogni cella ci sono tre o quattro
impegno e coinvolgimento in atti risolvere problemi, ad accompa persone. Tutto bene se non fosse
vità rieducative. gnare gli altri e a migliorare quel per la guardia di turno. Chi è riu
Leggendo si passa attraverso le pezzetto di mondo che si abita. scito a ‘scendere’ è sceso e chi è ar
esperienze forti vissute dai per La formula di base delle storie, rivato dopo le 8.40 si è sentito dire:
sonaggi di carta e ci si accorge di quella che Jonathan Gottschall «Tempo scaduto». Alla fine a scuo
quanto bene faccia provare paura chiama la loro grammatica uni la eravamo in quattro. Sopra dete
o angoscia di fronte alle sventure, versale, è semplice: «Personaggio nuti-scolari incazzati perché non
o tenerezza al cospetto di qualche + Situazione difficile/Problema + potevano scendere, sotto profes
gesto affettuoso. Tentativo di superamento». sori incazzati perché non avevano
Queste emozioni sono come spaz Attraverso la lettura si apprende studenti e quindi non potevano
zole che restituiscono il corpo che la vita di ogni personaggio lavorare… Ci vuole tanta, ma tan
al suo antico splendore. Sono lo è tribolata, piena di conflitti che ta pazienza! In questi giorni si par
specchio nel quale lettori e lettri vanno affrontati, magari con il so la tanto della Shoah: c’è la giornata
ci ritrovano le loro paure, rabbie, stegno di altri. I problemi, senza i della memoria dedicata alle stragi
del nazismo e del fascismo. Che
palle! Da settanta anni si ripete sta’
storia e io da più di trenta l’ascolto
e, sinceramente, la vedo come una
minestra cotta e stracotta. Que
sta non è una libera scelta: qui sei
chiuso 24 ore in un piano di un ca
pannone con le sbarre alle finestre
e i cancelli automatici a ogni pas
saggio. Qui, purtroppo, per ogni
cosa che pensi di voler fare, devi
fare la domandina, chiedere per
favore e sempre a seconda di chi
è di turno, puoi o non puoi farla.
Questa è la galera, questo, in un
certo senso, è un lager. Non hai un
numero tatuato sulla pelle, ma ce
l’hai ben impresso in testa, qui sei
un numero: il mio è BB0611185».
Liana Millu ha permesso con la sua
storia a Gianluigi di riflettere sulla
sua, avviando quella caccia ai con
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Ristretti 37 Orizzonti
Trattamento. Ostacoli normativi
all’individualizzazione del trattamento Tavolo 16
rieducativo
O forse no, o forse solo una persona che non ce l’ha fatta a sopportare una pena infinita, e che
ha cercato un po’ di libertà, in modo sbagliato certo, ma con la forza della sua umanità, con
cui ora chiede scusa
Non ci sono storie di vita che non sono “raccontabili”, ma certo ci sono storie più difficili di altre, più “indi
geste”, più esposte alla rabbia dei cittadini “regolari”: quella di Walter lo è, lui è un ergastolano, aveva avuto
un po’ di fiducia da tutti, usciva in permesso regolarmente, a un certo punto ha perso la testa, è evaso, ora è
stato ripreso. E ci ha scritto dal carcere di Opera. Un articolo che consiglieremmo a tanti: a chi crede che l’er
gastolo sia una pena intelligente, a chi ripete che “tanto l’ergastolo nel nostro Paese non lo sconta più nes
suno”, a chi, come gli Stati Generali sull’esecuzione della pena, deve mettere mano alle leggi per migliorarle,
e forse finalmente tenterà di farci diventare un Paese civile, quindi un Paese senza la mostruosità del “fine
pena mai”.- la Redazione
C
ara Redazione, di me le ulti sono stato nella sezione Semiliberi
me notizie che avete riguar ho cercato di trovare un’uscita da
dano il fatto che sono evaso quell’ingranaggio infernale che è
da un permesso, sono scappato la mia condanna all’ergastolo, ma
e ora mi hanno ripreso e sono in senza esito, alla fine non ce l’ho
carcere a Opera. Ho pensato allo più fatta psicologicamente a con
ra di scrivere un articolo per spie tinuare, immaginando che tutto il
gare che a volte le cose non sono resto della mia vita sarebbe stata
quelle che sembrano, poi decidete cosi. Mi sono stufato di tutto e di
voi se volete pubblicarlo o meno. tutti, perfino del mio lavoro che
Non è facile spiegare il mio stato in realtà mi piaceva, anche li ulti
d’animo di quel giorno, anche per mamente ero diventato menefre
ché ultimamente avevo sempre ghista, non mi importava più di
più delle difficoltà a rientrare in niente e facevo una cazzata dopo
istituto dai permessi, ho trascorso l’altra, fino a quando fui ripreso dal da tutti e tutto, ma soprattutto da
22 anni in prigione di cui più di tre mio responsabile: “Walter, ricorda quel manicomio che era diventata
nella sezione Semiliberi (se vi ri ti che io sono sempre un agente la sezione Semiliberi (NdR La se
cordate io ero in articolo 21 e lavo di polizia e tu un detenuto”, e io zione Semiliberi di Padova dopo
ravo però all’interno del carcere) gli ho risposto che ultimamente il terremoto in Emilia Romagna ha
vedendo la gente arrivare, stare mi dimenticavo di esserlo. Come accolto, provenienti da quella Re
lì un po’ di tempo e poi andarse si fa dopo 22 anni a dimenticarsi gione, molti detenuti che hanno
ne in semilibertà, affidamento, de di esserlo... più il tempo passava la misura di sicurezza della Casa
tenzione domiciliare o scarcerati, e più nella mia mente si è svilup Lavoro). Questa idea giorno dopo
ultimamente avevo l’impressione pata l’idea di voler ancora una vol giorno è diventata come un chio
di camminare su una strada sen ta nella mia vita vivere un periodo do fisso nella mia mente fino a
za uscita. Per tutto il periodo che di tempo da uomo libero, lontano quella domenica… Ero in permes
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lona guidando tutta la notte, ci dava il voltastomaco, continuavo verità, perché vivevo in un mondo
sono arrivato a mattina avanza a dirmi “ma chi sono io, non posso che non conoscevo più, che non
ta stanco morto, mi sono diretto immaginare di entrare in un casi era più il mio mondo, e non ho più
verso la zona franca che in realtà nò o supermercato e sconvolgere voglia di vivere nel mondo in cui
è la stazione, ho vagabondato un la vita di quelle persone, infliggen ho trascorso una gran parte della
po’ di qua e di là fino a sera e ho do loro un trauma che saranno co mia vita.
trascorso la notte in auto. Il giorno stretti a trascinarsi dietro tutta la Con questo scritto vorrei chiedere
seguente, l’ho trascorso nei vico loro vita, chi mi dà questo diritto?”. scusa a tutti coloro che avevano fi
li di Barcellona, la sera dopo aver Ed è in quel momento che ho capi ducia in me… mi dispiace.
mangiato ho deciso di andare a far to realmente chi sono, non ero più Cara redazione, sono arrivato alla
benzina ma arrivando dove avevo quella persona menefreghista il fine con grande fatica anche per
lasciato l’auto non c’era più, non cui unico scopo era quello del pro ché è difficile per me esprimere le
so, rimorchiata o rubata. Allora prio benessere a discapito di tut mie emozioni, mi conoscete e sa
ho comprato un sacco a pelo e ho ti e di tutto. No, sono una persona pete che ho l’abitudine di tener
trascorso la notte in un parco con migliore con dei sentimenti, senti mi tutto dentro, pensavo di esse
altre persone, sembra che sia una menti veri e un profondo rispetto re più forte ma alla fine sono solo
cosa normale a Barcellona dormi per il mio prossimo. Quindi ho de un essere umano con i propri limi
re nei parchi. Il giorno seguente ciso di andare a trovarmi un lavoro, ti, vorrei che tutto ciò non fosse
mi sono mosso alla ricerca di un cosi detto fatto e tre giorni dopo successo, ora posso solo dire che
motel che non fosse troppo fisca ho trovato un lavoro come autista mi dispiace, non posso tornare in
le, ma niente fino alla sera, quando di camion per un mese, l’autista si dietro, spero solo che le persone
ho conosciuto uno nei bassifondi era infortunato e alla fine del mese che mi hanno dato la loro fiducia
della città che mi ha dato una drit di aprile lo stesso datore di lavoro possano capire e non siano trop
ta. Sono quindi riuscito a trovare mi aveva proposto un altro tipo di po arrabbiate nei miei confronti.
una stanza a 25 euro per notte, lavoro che consiste nel montaggio Potete fare di questo scritto quello
l’ho affittata per quattro notti e e nello smontaggio delle piste di che pensate utile, se volete pub
quindi ero abbastanza tranquillo. autoscontri, ho accettato questo blicarlo mi farebbe piacere, non
Purtroppo fino a quel momento lavoro che mi permetteva di gira sono riuscito a trovare veramente
ho avuto solo delle spese e nessu re tutta la Spagna, ho sempre la un titolo, ho pensato a “Un manca
na entrata, ma il solo pensiero di vorato fino al mio arresto, ma mi to rientro non voluto”, ma vedete
andare a commettere dei reati mi ero anche un po’ stufato a dire la voi! -
Ristretti 40 Orizzonti
n.5 - 2015
Ristretti 41 Orizzonti
Processo di reinserimento e presa
in carico territoriale Tavolo 17
di Federico Torchia
Polo Universitario della Casa di reclusione di Padova
Ristretti 42 Orizzonti
n.5 - 2015
Ristretti 43 Orizzonti
Tavolo 19, ovvero il tavolo che non
c’è: Informazione, comunicazione, Tavolo 19
sensibilizzazione sull’esecuzione delle pene
G
iovedì, alla prima ora. È la scitato un comprensibile scalpore per pensare al male che ho fatto
parte della settimana che e sgomento tra la cittadinanza. Si ne ho avuto poco, perché impe
dedico al colloquio con i ipotizzava di trovare un domicilio gnato a sopravvivere in un con
miei familiari. Questa volta c’è an al di fuori del territorio comunale, testo difficilmente immaginabile
che mio fratello. Obblighi di lavoro cosa che richiede una ricerca e, so dall’esterno. Se non fosse stato per
e impegni personali non rendono prattutto, un consenso, visto che il mio ingresso in redazione pro
possibile una sua costante presen chi manifestasse l’intenzione di babilmente non sarei riuscito ad
za a questo incontro familiare. ospitarti dovrebbe convivere con elaborare dei percorsi di autoana
Ritrovavo i miei genitori dopo una le visite delle forze dell’ordine, in lisi su quanto ho commesso. Con il
settimana di ferie in riviera roma qualunque ora del giorno e della passar del tempo ho maturato l’i
gnola. Anche se non hanno impe notte. Siamo sempre nel campo dea che solo un contatto effettivo
gni lavorativi, pure a loro fa bene delle ipotesi visto che il primo pas con l’esterno potrà aiutarmi ad in
rompere con la routine di ogni so, permesso giornaliero qui a Pa crementare la consapevolezza su
giorno, di ogni settimana. Dall’e dova, non è ancora stato fatto. Nel quanto mi ha visto protagonista in
state di cinque anni fa anche per corso della discussione è emersa la negativo. Il progetto con le scuole
loro la vita è cambiata parecchio. posizione di mio fratello su un mio mi ha già fatto parlare della mia
Non gli ho permesso di trascorre eventuale ritorno momentaneo vicenda, anche se non l’ho anco
re serenamente la cosiddetta terza a casa. Un no dettato da una sua ra mai raccontata per intero. Solo
fase della vita. Comunque anche valutazione della precocità dell’e il confronto con la realtà da dove
alle conseguenze di eventi tragici vento. In altre parole se lui fosse provieni, e che con il mio gesto ho
ci si deve in qualche modo adatta il magistrato riterrebbe, dopo più scosso nel profondo, può agevola
re e loro, nel modo in cui sono ca di cinque anni dal tragico evento, re un eventuale reinserimento in
paci, lo hanno fatto. Senza questa troppo anticipato un mio ritorno essa. Ma io metto anche in preven
loro capacità per me sarebbe stata al luogo dove vive la mia famiglia. tivo, l’ho fatto fin da subito, che in
molto più dura, forse impossibile. Sembra paradossale che un com futuro potrei dovermi trasferire in
Il loro supporto morale e materiale ponente della famiglia si esprima un posto dove la mia vicenda non
è stato indispensabile per soprav in questo modo rispetto all’inizio è conosciuta. Abbattere i pregiudi
vivere in questo contesto così di di un percorso di graduale reinse zi è un lavoro enorme perché ha a
stante dalla realtà esterna. rimento nella società. che fare con le paure con le quali
Gli argomenti di cui discutiamo Anziché contrastare questa sua ognuno di noi convive. Non posso
sono i più vari. Oltre alla salute di presa di posizione, con il rischio pretendere che gli altri compiano
ognuno si parla degli avvenimen di compromettere il clima del col questo salto di qualità per un’esi
ti accaduti durante la settimana. loquio, ho preferito riflettere su genza personale mia. Se trasferi
In questa occasione si discuteva quanto lui ha affermato. Voglio mento in altro luogo dovrà essere,
del fatto che sono nei termini per comprendere se quella di mio fra sarò chiamato ad intraprendere
poter presentare la richiesta del tello è una posizione ideologica un cammino di cambiamento che
primo permesso premio, che ho oppure dettata da una logica per comporterà l’adattarsi a nuovi am
presentato per 10 ore da effettuar cezione del clima che dovrò affron bienti, altri modi di pensare, altri
si in una casa di accoglienza qui a tare. Lui vede e percepisce le cose modi di concepire la vita.-
Ristretti 44 Orizzonti
Tavolo 19, ovvero il tavolo che non
Tavolo 19 c’è: Informazione, comunicazione,
sensibilizzazione sull’esecuzione delle pene
“Agli studenti”
di Giovanni Donatiello cessivo. Tuttavia, con un pizzico di pena nella forma più cinica della
ironia, gli elencavo tutti i program retribuzione, relegando ad attività
mi televisivi, a mio avviso “spazza residuali le prescrizioni dell’art. 27
L
a domanda che spesso veni tura”, che la stragrande maggio della nostra Costituzione.
va posta dagli studenti du ranza dei detenuti è avvezza a Sono da poco riaperte le scuole e
rante gli incontri ai quali ho guardare, e che coprono tutta la riprenderanno gli incontri con gli
partecipato nel carcere di Pado fascia pomeridiana e serale, par studenti presso il carcere di Pa
va, come redattore della rivista tendo dalla De Filippi, passando dova. Certo che la domanda ver
“Ristretti Orizzonti”, che sembrava alla D’Urso, Terra Nostra, Il Segre rà riproposta puntualmente, mi
così banale, e invece si è rivelata to fino ad arrivare a “Un posto al verrebbe spontaneo suggerire
puntualmente tra le più difficol sole”, per non dire dei commenti e un’altra domanda, ossia: PERCHE’?
tose a cui rispondere, era quella previsioni sugli eventuali sviluppi Perché la pena è spesso così vuo
su come si trascorre una giorna delle varie programmazioni. Con ta e inutile? Ebbene, se a questa
ta in carcere. Descrivere il niente, questo mio modo di esporre, spes mia proposta vi sarete dati una
il nulla, il vuoto è impossibile, ma so riuscivo a strappare agli studen risposta da soli e converrete con
questo sono le giornate in carcere. ti presenti dei sorrisi, ma poi non me sull’inadeguatezza di questo
Quindi le volte in cui mi propone mancavo di riportare la discussio sistema, che non rispetta la di
vo di interloquire per dare una ri ne nei giusti binari, spiegando che gnità della persona, allora perché
sposta quanto più fedele alla real questo malcostume contribuiva non ci date un vostro contribu
tà, gli scandivo i ritmi freddi delle in buona parte all’annientamen to scrivendo proprio sul tema un
giornate in carcere, o meglio nel to psicofisico della persona e alla documento unico per ogni clas
la maggior parte delle carceri: ore sua infantilizzazione. È strano, tut se da far pervenire alle istituzioni
7:30 distribuzione della colazione; tavia, che di fronte ad una carce preposte: Ministero della Giustizia,
ore 9:00 apertura celle, accesso ai razione così palesemente inutile e D.A.P. (Dipartimento Amministra
cortili di passeggio; ore 11:00 rien distruttiva, nella stragrande mag zione Penitenziaria)? Ora mi tro
tro dai cortili di passeggio e chiu gioranza degli istituti si resti an vo nel “Deserto” del carcere di Par
sura celle; ore 11:30 distribuzione corati a questo modello. Gli effetti ma, trasferito dall’”Oasi” di civiltà e
pranzo; ore 13:00 apertura celle, sono devastanti: le persone ven umanità, pur con tutti i suoi limi
accesso ai cortili di passeggio; ore gono svuotate della loro persona ti, del carcere di Padova. Qui i rit
15:00 rientro dai cortili di passeg lità, plasmate e modellate, il più mi sono quelli già indicati, senza
gio, chiusura celle; ore 17:00 distri delle volte, secondo la convenien aggiungere altro, per non scen
buzione cena; celle chiuse dalle za del sistema carcere, inteso solo dere nei dettagli, posso testimo
15:00 fino alle 9:00 del giorno suc come luogo di espiazione della niare che i ritmi assurdi della de
tenzione sono solo la punta di un
iceberg. I ritmi fanno la loro par
te, ma il contenuto di essi e della
giornata tutta è criminogeno, un
modello di carcere che reprime e
non dà prospettive è destinato a
fallire, a meno che gli obiettivi sia
no altri e non quelli del recupero
del condannato. Sono qui, tuttavia
ancora sto “resistendo” ad accetta
re questo “regime”. Molto devo a
voi, studenti delle scuole che ho
incontrato a Padova, mi avete tra
smesso tanto, mi avete arricchito
umanamente ed è grazie anche
a quegli incontri che ancora oggi
trovo quelle risorse per guardare
oltre le sbarre e il muro! Un sentito
ringraziamento.-
Ristretti 45 Orizzonti
Il tavolo che non c’è: Informazione,
comunicazione, sensibilizzazione Tavolo 19
sull’esecuzione delle pene
La necessità di rivoluzionare
la comunicazione
e l’informazione dal carcere
a cura della redazione di Ristretti Orizzonti
I
l tema dell’informazione e del crescita dell’essere umano che deve
la comunicazione sulle pene e scontare una pena ci riguarda tutti
sul carcere avrebbe meritato quanti”. Questo è il fine vero della
forse un Tavolo degli Stati Gene comunicazione su temi complessi che il suo futuro sarà schiacciato
rali a parte. Ci piace qui ricordare come quelli che hanno a che fare sul reato e sul carcere. E invece il
le parole di Claudia Francardi, che con i reati e le pene: ridurre la di reato non esaurisce la storia di una
ha avuto il marito carabiniere am stanza fasulla che tanta informa persona, così come il carcere non
mazzato da un ragazzo di vent’an zione ha creato fra “i totalmente può costituire l’unico orizzonte
ni, ma non vuole che quel ragazzo buoni e gli assolutamente cattivi”, della pena.
“marcisca in galera”: lei è una vitti ridare ai cittadini la consapevolez E soprattutto, una pena scontata
ma che in qualche modo dà fasti za che nessuno di noi è collocato fino all’ultimo giorno in carcere
dio, in una società dove le persone così saldamente tra i “buoni” da non è affatto funzionale all’esigen
buone sono spesso considerate potersi permettere di infierire sui za di sicurezza che i cittadini per
“buoniste” e a un’idea di giustizia “cattivi” attraverso le pene. bene esprimono.
mite si contrappone una giustizia Dalla cronaca nera e dai suoi rac L’esperienza di Ristretti Orizzonti
che esibisce i muscoli: “Oggi si va conti invece, che spesso sempli nell’affrontare questi temi con le
avanti con questi maledetti slogan ficano e banalizzano la realtà, si scuole è un bagaglio unico in Ita
che tanti vorrebbero che io con- arriva facilmente a leggere, inter lia: nella nostra regione, migliaia
dividessi, ‘che marciscano dentro pretare e identificare i problemi di studenti imparano infatti a con
perché hanno sbagliato e devono come emergenze, e di conse frontarsi con la realtà del carcere,
pagare’, non sapendo che gli sbagli guenza a dar vita spesso a leggi non per ascoltare le lamentele dei
li possiamo fare anche noi. Per cre- “emergenziali”, che riempiono le detenuti, ma per riflettere sui per
scere dobbiamo veramente trovare carceri ma non risolvono i proble corsi che possono portare a com
un sistema per coinvolgere gli altri, mi. L’autore del reato è inchiodato portamenti illegali, e su un tipo
sapendo che tutti potremmo cade- dai mezzi di informazione alla sua di pena, che quei comportamenti
re in certe situazioni e fare degli er- immagine al momento del fatto: il può solo rafforzarli invece che in
rori, delle scelte sbagliate, e quindi suo passato è ricostruito a partire terromperli (noi contrapponia
il carcere ci riguarda da vicino, e la dal reato, e da quel momento an mo spesso la “pena rabbiosa” alla
“pena riflessiva”).
Alla base del nostro lavoro c’è un
saggio, “Con gli occhi del nemico”,
di uno scrittore che vive dentro
uno dei più duri conflitti del mon
do contemporaneo, l’israeliano
David Grossman: “Quando abbia-
mo conosciuto l’altro dall’interno,
da quel momento non possiamo più
essere completamente indifferenti
a lui. Ci risulterà difficile rinnegar-
lo del tutto. Fare come se fosse una
“non persona”. Non potremo più ri-
fuggire dalla sua sofferenza, dalla
sua ragione, dalla sua storia. E forse
diventeremo anche più indulgen-
ti con i suoi errori”. Ecco allora che
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n.5 - 2015
Comunicazione verso
la società
“Ma non potevi pensarci prima?”:
è questa la domanda che tan me. La strada più facile infatti, nel
ti studenti rivolgono ai detenuti le narrazioni della cronaca nera, è Comunicazione verso
che portano le loro testimonian quella di contribuire a far scattare le associazioni di
ze nelle scuole. E la risposta è che nei cittadini l’identificazione con
no, spesso non ci si pensa prima, la vittima, siamo dunque tutti po
volontariato
il reato molte volte deriva proprio tenziali vittime, e l’idea di poter
da una mancata assunzione di invece essere noi i figli, genitori, Nell’attività di comunicazione di
responsabilità rispetto ai propri fratelli di un autore di reato, di un quanto emerge dai Tavoli degli
comportamenti e alle conseguen “carnefice” non ci sfiora neppure. Stati Generali vanno coinvolte le
ze che possono provocare. Vale allora la pena di approfondi Associazioni di volontariato, che
Nel carcere di Padova l’esperienza re, fuori da ogni schema, il ruolo possono collaborare a organizzare
più sconvolgente da questo pun delle vittime rispetto alla giustizia, iniziative, corsi, incontri per cam
to di vista è stata l’incontro di al quello che gli attribuiscono i me biare la percezione che hanno i
cuni detenuti con famigliari delle dia, quello che pensano loro stes cittadini delle pene e del carcere.
vittime di reati, come Benedetta se, quello che pensano le persone
Tobagi, a cui è stato ucciso il pa detenute. Attività proposte:
dre dai terroristi, o Agnese Moro, La città “entra in carcere”: or Organizzare un gruppo di
figlia di Aldo Moro, lo statista ucci ganizzare, in collaborazione con i lavoro che, attraverso questio
so dalle Brigate Rosse, che hanno Comuni, il personale penitenzia nari e raccolta di dati, si impegni
raccontato tutta la loro sofferenza, rio e il volontariato, delle serate di a: monitorare tutte le iniziative di
o come Silvia Giralucci, che ora fa “apertura” del carcere, su modello coinvolgimento delle scuole, del
anche volontariato con la redazio del teatro e delle cene galeotte del le Università, dei quartieri di città
ne di Ristretti. carcere di Volterra, per iniziative sedi di carceri e dei piccoli comuni
Per informare seriamente sulle volte a dialogare con le persone del territorio in percorsi di cono
pene e sul carcere bisogna par detenute, gli operatori e gli auto scenza della realtà del carcere, dei
tire comunque dal concetto che ri di libri e film su temi relativi a reati e delle pene.
un carcere “aperto alla società” “pene, carcere, giustizia”.
apre anche alla responsabilità. E Promuovere iniziative di Comunicazione
invitare quindi “pezzi di società” a sensibilizzazione sui temi in di-
entrare più spesso in carcere. scussione negli Stati Generali, verso i giornalisti
che saranno comunque più ef
Attività proposte: ficaci se si riuscirà a coinvolgere Le pesanti condizioni nelle quali si
Organizzare incontri per im persone detenute e loro famigliari sconta la pena oggi richiedono da
parare a guardare la realtà davvero (bisogna imparare a parlare “alla parte di tutti un ulteriore sforzo di
anche Con gli occhi delle vittime, testa e al cuore” delle persone, trasparenza e di onestà nell’infor
non però con le semplificazioni ti quindi il modello di affiancare le mare dal carcere e sul carcere.
piche di certa informazione, che testimonianze dirette alle elabo Il percorso penale già complesso
non rispetta gli autori di reato e le razioni di esperti è sempre il più e molto doloroso non solo per chi
loro famiglie, ma neppure le vitti efficace). ha subito il reato, ma anche per le
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Attività proposte:
Estendere il modello del Semi-
nario di formazione per giorna-
listi, che ogni anno si organizza
nella redazione di Ristretti Oriz
zonti, e organizzare incontri con
giornalisti sui seguenti temi:
Come informare-controinfor
mare-smontare le notizie su una
realtà spesso “invisibile” come il
carcere, ma anche sul reinseri
mento delle persone che escono
in misura alternativa o a fine pena
(attivare in tal senso una collabo
razione con l’Ufficio di Esecuzione
penale esterna)
Scardinare i luoghi comuni di esperti di esecuzione penale, Qualche spunto su come far cir-
(quelli che poi si incontrano fre materia sempre poco conosciuta colare informazioni sugli Stati
quentemente quando gli studenti e molto banalizzata, rispondendo Generali
scrivono a ruota libera sul carcere, alle loro domande.
prima di iniziare un percorso di co L’informazione sugli Stati Gene
noscenza vera del carcere stesso): Comunicazione verso rali dovrebbe essere destinata a
creazione del mostro, dagli omici tutti i lettori interessati al tema
di in famiglia all’omicidio colposo; i giornali e le altre realtà perché “addetti ai lavori”, ma an
uso della custodia cautelare come dell’informazione che a quella parte della società
carcerazione preventiva; signifi dal carcere che può aver voglia di capire di
cato della detenzione domiciliare più di questi argomenti (il nostro
(con titoli del tipo “è già libero…” progetto con le scuole ci ha inse
per persone che sono invece in Serve oggi più che mai dalle car gnato che la platea delle persone
detenzione domiciliare), automa ceri una informazione fatta anche che vorrebbero saperne di più
tismi nella concessione delle mi dalle persone detenute, i diretti in sulle pene e sul carcere è più am
sure alternative, luoghi comuni teressati a cambiare le condizioni pia di quello che immaginiamo).
come “buttare la chiave” e “lasciarli di detenzione, che sia però atten Riteniamo però che i temi trattati
marcire in galera” in nome di una ta, consapevole, che non sia “uno siano troppo delicati per usare un
presunta sicurezza. sfogatoio” ma un modo di assu blog, che attira spesso il peggio,
Approfondire il tema del Di mersi la responsabilità delle loro sia come reazioni negative di per
ritto all’oblio per le persone che azioni e di imparare a comunicare sone con forti pregiudizi, sia per i
hanno pagato il loro debito con con il mondo esterno in modo at toni spesso aggressivi, sia perché
la Giustizia e restano però sempre tento ed efficace. c’è bisogno di approfondire i temi
marchiate dal loro passato trattati, e non di restare in super
Presentare la Carta delle pene Attività proposte: ficie e raccogliere commenti poco
e del carcere, elaborata dalle reda Organizzare un seminario dei argomentati.
zioni dei giornali dal carcere e ap giornali e delle altre realtà
provata dall’Ordine nazionale dei dell’informazione dal carcere Quindi è più efficace lo stru-
Giornalisti (con i responsabili di giornali, TV, mento della News letter, che la
siti internet, trasmissioni Radio redazione di Ristretti Orizzonti
Potenziare la news letter quoti- etc.) per coordinare il loro lavoro di potrebbe curare, e che può es-
diana di Ristretti Orizzonti, pro sensibilizzazione e di informazione sere senza una periodicità pre-
vando a dedicarne una parte ai sul carcere, sulle pene, sulla giusti cisa, e distinguere tra i materiali
giornalisti, suggerendo approfon zia. Noi proponiamo di farlo nella che arrivano direttamente dai
dimenti su notizie particolarmen Casa di reclusione di Padova, vista Tavoli e i contributi che possono
te complesse, pubblicando testi l’esperienza di Ristretti Orizzonti. arrivare “dalla società”.-
Ristretti 48 Orizzonti
ecidnIIndice
Tavolo 2 - Vita detentiva. Responsabilizzazione del detenuto, circuiti e sicurezza
3 Alla ricerca di un carcere, che potrà cambiarci… ....................................................................................................di Raffaele Delle Chiaie - Casa di reclusione di Padova Redazione
Qamar Aslam Abbas, Gentian Belegu, Biagio
4 Utilizzo della strumentazione multimediale e informatica ................................................................................................ di Andrea Donaglio – Ristretti Orizzonti Campailla, Erjon Celaj, Sandro Calderoni,
5 Alta Sicurezza: dove un inutile scorrere del tempo riempie le giornate ............................................................... di Alfredo Sole - Casa di reclusione di Opera Gianluca Cappuzzo, Roverto Cobertera, Andrea
Donaglio, Gaetano Fiandaca, Luigi Guida,
6 Sono stato tanti numeri nella mia vita, perché ho fatto tanti anni di carcere .......................................................... di Lorenzo Sciacca - Ristretti Orizzonti Marsel Hoxha, Bardhyl Ismaili, Davor Kovac,
11 Vita detentiva… nelle carceri non ci sono certezze........................................................................................................................ di Lorenzo Sciacca - Ristretti Orizzont Agostino Lentini, Sofian Madsiss, Angelo
Meneghetti, Carmelo Musumeci, Victor Mora,
12 L’attesa da dietro un cancello… .........................................................................................................................................di Angelo Meneghetti, ergastolano - Ristretti Orizzonti Santo Napoli, Antonio Papalia, Elvin Pupi,
13 Appunti per una rappresentanza dei detenuti ........................................................................................................................................di Elton Kalica - Ristretti Orizzonti Tommaso Romeo, Lorenzo Sciacca, Kleant Sula,
Bruno Turci, Giovanni Zito, Giorgio Zomegnan
17 Alcune riflessioni sui Circuiti di Alta Sicurezza, e l’assenza di TRASPARENZA............................................................ di Tommaso Romeo - Ristretti Orizzonti
19 La barbarie di una specie di “deportazione” in Sardegna .....................................................................................di Pasquale De Feo – Casa di reclusione di Oristano Direttore responsabile
Ornella Favero
21 Il carcere che trasforma in animali e quello che rispetta la dignità della persona
21 Dalla pena di tortura al reinserimento vero ............................................................................................................................ di Biagio Campailla – Ristretti Orizzonti Ufficio stampa e Centro studi
Andrea Andriotto, Vanna Chiodarelli, Giovanni
23 41 bis e affetti Donatiello, Lucia Faggion, Ulderico Galassini,
23 Il regime detentivo speciale del 41 bis è un “digiuno emotivo” ................................................................. di Pierdonato Zito - Casa di reclusione di Voghera Silvia Giralucci, Elton Kalica, Bruno Monzoni,
Francesco Morelli, Francesca Rapanà
settembre-ottobre 2015
Anno 17 Numero 5
e
Ristretti
tr t
Redazione di Ristretti Orizzonti:
Sede esterna:
Via Citolo da Perugia, 35
35138 Padova, Periodico di informazione e cultura dal Carcere Due Palazzi di Padova
Tel/fax: 049654233
O r i z z o n t i
mail: www.ristretti.org
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