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Guida utente di Adobe® Photoshop® CS2 per Windows® e Macintosh
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da Eric Young (eay@cryptosoft.com). Questo programma si basa in parte sul lavoro svolto da The Independent JPEG Group. © 1994 Hewlett Packard Company. Parti di questo
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Computer software Documentation” vengono concessi in licenza agli utenti finali di enti governativi degli Stati Uniti d’America (a) esclusivamente come “Commercial Items” (b)
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Order 11246, secondo revisione, la sezione 402 del “Vietnam Era Veterans Readjustment Assistance Act” del 1974 (38 USC 4212) e la sezione 503 del “Rehabilitation Act” del
1973, secondo revisione, oltre ai regolamenti esposti in 41 CFR da 60-1 a 60-60, 60-250 e 60-741. La clausola di azione affermativa e i regolamenti sopra elencati saranno
incorporati tramite riferimento.
Adobe Systems Incorporated, 345 Park Avenue, San Jose, California 95110, USA.
iii
Sommario
Capitolo 1: Per iniziare
Installazione e registrazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1
Adobe Help Center . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2
Usare l’Aiuto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .3
Suggerimenti e formazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .6
Novità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .9
Capitolo 2: Esercitazioni
Esercitazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
Capitolo 9: Colore
Metodi di colore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 205
Regolare la visualizzazione sul monitor . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 207
Canali e profondità di bit . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 209
Eseguire conversioni tra i metodi di colore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 211
Eseguire conversioni in Scala di colore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 214
Scegliere i colori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 218
Indice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 702
1
Installazione e registrazione
Procedura d’installazione
1 Chiudete tutte le applicazioni Adobe® aperte.
2 Inserite il CD del prodotto nell’unità CD del computer.
3 Fate doppio clic sull’icona del CD, quindi seguite le istruzioni visualizzate.
Una volta completata l’installazione, potrebbe esservi richiesto di attivare la copia del prodotto. Consultate “Procedura di
attivazione” a pagina 1.
Per istruzioni dettagliate sull’installazione del prodotto, consultate il file Come installare contenuto nel CD del prodotto.
Per istruzioni sulla disinstallazione del prodotto, consultate il file Come disinstallare contenuto nel CD del prodotto.
Procedura di attivazione
L’attivazione è un processo semplice e anonimo che deve essere completato entro 30 giorni dall’installazione del prodotto.
L’attivazione consente di continuare a utilizzare il prodotto e ne impedisce la copia accidentale su un numero di computer
superiore a quello consentito dal contratto di licenza. Per ulteriori informazioni sull’attivazione, visitate il sito Web di Adobe
all’indirizzo www.adobe.it/activation/main.html.
1 Avviate il prodotto per accedere alla finestra di dialogo Attivazione. Se avete appena installato Adobe Creative Suite o
Adobe Photoshop®, la finestra di dialogo Attivazione viene visualizzata automaticamente.
2 Seguite le istruzioni visualizzate.
Importante: per installare il prodotto su un altro computer, dovete prima trasferire l’attivazione su tale computer. Per trasferire
un’attivazione, scegliete ? > Trasferisci attivazione.
Per istruzioni dettagliate sull’attivazione del prodotto e sul trasferimento di un’attivazione, consultate il file Come installare
contenuto nel CD del prodotto.
Procedura di registrazione
Registrate il prodotto Adobe per ricevere supporto gratuito relativo all’installazione e a eventuali difetti del prodotto,
nonché notifiche sugli aggiornamenti disponibili. La registrazione del prodotto vi consente inoltre di accedere a una vasta
gamma di suggerimenti ed esercitazioni in Adobe Studio® e ad Adobe Studio Exchange, una comunità online dove gli utenti
possono scaricare e condividere liberamente migliaia di azioni, plug-in e altri contenuti utilizzabili con i prodotti Adobe.
Adobe Studio è disponibile in inglese, francese, tedesco e giapponese. Potete trovarlo nell’home page del sito Web di Adobe.
Consultate anche
“Adobe Studio” a pagina 7
Aiuto del prodotto, Expert Support e Altre risorse in Adobe Help Center
Consultate anche
“Usare l’Aiuto” a pagina 3
Visualizza promemoria per il rinnovo dei contratti Expert Support Visualizza schermate promemoria quando il
programma Expert Support sta per scadere. Deselezionate questa opzione se desiderate disattivare i promemoria.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 3
Guida utente
Abilita accesso automatico per l’invio dei casi su Web Consente di inviare quesiti tramite Web agli addetti all’assistenza.
Tale opzione è disponibile solo se si dispone di un programma Expert Support valido in corso.
Lingua dell’interfaccia utente Specifica la lingua in cui vengono visualizzati i contenuti dell’interfaccia di Adobe Help
Center.
Ricerca degli aggiornamenti Verifica la disponibilità di nuovi aggiornamenti del software e degli argomenti dell’Aiuto non
appena vengono resi disponibili da Adobe.
Amministratori rete Visualizza le opzioni per l’amministrazione della rete.
Usare l’Aiuto
Usare l’Aiuto
Nell’Aiuto (un sistema basato su browser a cui si accede tramite Adobe Help Center) è contenuta l’intera documentazione
relativa al vostro prodotto Adobe. Gli argomenti dell’Aiuto vengono aggiornati periodicamente. In questo modo potete
sempre essere sicuri di disporre dei dati più recenti. Per ulteriori informazioni, consultate “Per verificare la disponibilità di
aggiornamenti” a pagina 2.
Importante: i sistemi di Aiuto Adobe contengono tutte le informazioni presenti nelle guide utente in formato cartaceo, oltre a
informazioni aggiuntive. La sezione Risorse e il CD aggiuntivo inclusi nel software comprendono inoltre una versione completa
dell’Aiuto in formato PDF ottimizzato per la stampa.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 4
Guida utente
A B C D E
Consultate anche
“Per scorrere l’Aiuto” a pagina 4
Consultate anche
“Per usare i segnalibri” a pagina 5
Eseguite una ricerca nell’Aiuto per un solo prodotto o per tutti i prodotti installati
3 Fate clic su Cerca. Gli argomenti che corrispondono alle parole digitate appaiono nel riquadro di navigazione.
4 Per visualizzare un argomento, fate clic sul relativo titolo.
5 Per tornare al riquadro di navigazione, effettuate una delle seguenti operazioni.
• Fate clic sul pulsante Home.
• Fate clic sul pulsante Indietro.
• Fate clic su Argomento successivo o Argomento precedente.
Consultate anche
“Per stampare un argomento dell’Aiuto” a pagina 5
• Se le parole digitate costituiscono una frase, ad esempio “strumento di forma”, mettete la frase tra virgolette. La ricerca
individua solo gli argomenti che contengono tutte le parole della frase.
• Accertatevi che le parole siano digitate correttamente.
• Se la parola digitata non ottiene risultati, provate a usare un sinonimo, quale “Web” per “Internet”.
❖ Fate clic sull’icona Vista per passare dalla vista completa a quella compatta.
1 Fate clic sulla scheda Segnalibri nel riquadro di navigazione per visualizzare i segnalibri.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 6
Guida utente
Suggerimenti e formazione
Risorse di apprendimento
Adobe fornisce una vasta gamma di risorse per aiutare gli utenti a conoscere e utilizzare i prodotti Adobe.
Consultate anche
“Adobe Help Center” a pagina 2
Esercitazioni in Aiuto
L’Aiuto di ciascun prodotto Adobe CS2 include varie esercitazioni pratiche su funzioni e nozioni principali. Queste
esercitazioni sono disponibili anche nella versione PDF completa stampabile dei contenuti dell’Aiuto, contenuta nel CD di
risorse ed elementi aggiuntivi.
Per utilizzare queste esercitazioni con il prodotto, selezionate l’esercitazione desiderata dal riquadro Sommario in Adobe
Help Center, quindi fate clic sull’icona Vista per selezionare Vista compatta. L’opzione Vista compatta consente di
mantenere la finestra di Aiuto nella parte superiore della finestra dell’applicazione, indipendentemente dalla finestra o
dall’applicazione selezionata. Trascinate un bordo o un angolo della finestra di Aiuto per ridimensionarla.
Consultate anche
“Adobe Studio” a pagina 7
In Adobe Studio, sono disponibili anche brevi video Web per la formazione completa su vari prodotti e argomenti. Potete
acquistare online un courseware completo da Adobe Store.
Consultate anche
“Adobe Studio” a pagina 7
Adobe Studio
Adobe Studio fornisce una vasta gamma di suggerimenti, esercitazioni e contenuti didattici in formato video, PDF Adobe
e HTML, realizzati da esperti Adobe e partner in publishing. Potete consultare l’intera raccolta o effettuare una ricerca per
prodotto, argomento, data e tipo di contenuto. Ogni mese vengono aggiunti nuovi contenuti. Adobe Studio è disponibile in
inglese, francese, tedesco e giapponese. Potete trovarlo nell’home page del sito Web di Adobe.
Consultate anche
“CD del corso video di formazione completa” a pagina 7
Informazioni tecniche
Nella cartella Informazioni tecniche del CD di risorse ed elementi aggiuntivi, fornito con il prodotto Adobe, sono inclusi
alcuni utili documenti in formato PDF che consentono di eseguire ricerche complete e stampe ottimali. Questi documenti
forniscono nozioni e materiale di riferimento su vari argomenti di approfondimento, ad esempio scripting, trasparenza e
stampa di fascia alta. Per documentazione e risorse complete rivolte agli sviluppatori, visitate l’area Sviluppatori sul sito Web
di Adobe all’indirizzo http://partners.adobe.com/public/developer/main.html. Per altri contenuti di background e
didattici, visitate Adobe Studio.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 8
Guida utente
Il CD di risorse ed elementi aggiuntivi include inoltre i contenuti completi dell’Aiuto ottimizzati per la stampa. Nei
contenuti dell’Aiuto vengono fornite tutte le informazioni delle guide cartacee per gli utenti Adobe e molte altre aggiuntive.
Consultate anche
“Adobe Studio” a pagina 7
Altre risorse
Per i prodotti Adobe, sono disponibili fonti di informazione e di supporto aggiuntive.
• Visitate l’area Formazione sul sito Web di Adobe per accedere alle pubblicazioni di Adobe Press, a risorse video di
formazione online con istruttore, programmi con certificazione software Adobe e altro ancora.
• Visitate i forum per gli utenti Adobe, in cui è possibile condividere suggerimenti, fare domande e ottenere consigli su
come ottimizzare le prestazioni del software. I forum utenti sono disponibili in inglese, francese, tedesco e giapponese
nella pagina principale del Supporto clienti sul sito Web di Adobe locale.
• Per ulteriori informazioni sulle opzioni di supporto tecnico gratuito e a pagamento, visitare l’area Supporto clienti sul sito
Web di Adobe. Gli argomenti principali sono elencati per prodotto nei siti Web di Adobe per Stati Uniti e Giappone.
• Per informazioni rivolte a sviluppatori di software e plug-in, inclusi SDK, guide allo scripting e risorse tecniche, visitate
l’area Sviluppatori sul sito Web di Adobe.
• Fate clic su Altre risorse in Adobe Help Center per accedere a diverse risorse sul sito Web di Adobe e creare un elenco
personalizzato dei gruppi utenti e dei siti Web più visitati, nonché dei contatti più importanti.
• Ricercate in Bridge Center gli inserimenti RSS relativi agli annunci tecnici, alle esercitazioni e agli eventi più recenti. Per
accedere a Bridge Center, selezionatelo nel pannello Preferiti in Adobe Bridge. Bridge Center è disponibile solo con
Adobe Creative Suite.
Consultate anche
“Per visualizzare Altre risorse” a pagina 3
Elementi aggiuntivi
Il CD di risorse ed elementi aggiuntivi fornito con il prodotto CS2 include una cartella Goodies con contenuti e file
aggiuntivi utilizzabili con il prodotto Adobe. Per altri contenuti e componenti aggiuntivi gratuiti, visitate Adobe Studio
Exchange, una comunità online dove gli utenti possono scaricare e condividere liberamente migliaia di azioni, plug-in e
altri contenuti utilizzabili con i prodotti Adobe. Per visitare Adobe Studio Exchange, accedere ad Adobe Studio dall’home
page del sito Web di Adobe.
Inoltre, il prodotto CS2 include Adobe Stock Photos, un servizio integrato disponibile all’interno di Adobe Bridge che
consente di ricercare, visualizzare, provare e acquistare materiale fotografico senza royalty dalle principali librerie. Grazie
alla stretta integrazione tra Stock Photos e prodotti CS2, potete scaricare immagini direttamente in progetti Adobe
Illustrator®, Adobe InDesign® e Adobe GoLive®. Photoshop consente di aprire qualsiasi immagine scaricata.
Consultate anche
“Adobe Studio” a pagina 7
Altri download
L’area Download del sito Web di Adobe include aggiornamenti gratuiti, versioni di prova e altro software utile. Inoltre, la
sezione relativa ai plug-in di Adobe Store consente di accedere a migliaia di plug-in di sviluppatori di terze parti per
l’automatizzazione delle attività, la personalizzazione dei workflow, la creazione di effetti professionali specializzati e altro
ancora.
Consultate anche
“Adobe Stock Photos” a pagina 93
Novità
Nuove funzioni
Variabili Create grafica basata su dati in Photoshop, come già è possibile fare in ImageReady. Consultate “La grafica basata
su dati” a pagina 672.
Anteprima a video Visualizzate i vostri documenti su un monitor video tramite Firewire (IEEE1394). Consultate “Per
visualizzare un’anteprima del documento su un monitor video” a pagina 637.
Menu dei font WYSIWYG Visualizzate l’anteprima delle famiglie e degli stili di font direttamente nel menu dei font.
Consultate “Per selezionare una famiglia e uno stile di font” a pagina 492.
Cosa è cambiato
Se avete già usato una versione precedente di Photoshop, vi accorgerete che alcune funzioni di Photoshop CS2 sono un po’
diverse.
Raggruppare livelli Potete raggruppare i livelli usando la scelta rapida da tastiera Ctrl + G (Windows) o Comando + G
(Mac OS). La scelta rapida per creare una maschera di ritaglio ora è Ctrl + Alt + G (Windows) o Comando + Opzione + G
(Mac OS).
ADOBE PHOTOSHOP CS2 11
Guida utente
Collegare i livelli e selezionare più livelli Con la nuova versione, lavorare con più livelli è più facile, poiché è possibile
selezionarli dalla palette Livelli o nella finestra del documento usando lo strumento sposta. La colonna per il collegamento
dei livelli è stata rimossa. Per collegare più livelli, selezionateli e fate clic sull’icona di collegamento posizionata in fondo alla
palette Livelli. Alcuni comandi del menu che funzionano con i livelli collegati sono stati modificati affinché siano attivi
anche per più livelli.
Per aggiungere o sottrarre livelli da una selezione della palette Livelli, tenete premuto Maiusc e fate clic (o trascinate) nel
documento con lo strumento sposta, con l’opzione Selezione automatica livello selezionata. Precedentemente, la scelta
rapida Maiusc + clic era usata per collegare e separare i livelli. Per ulteriori informazioni, consultate “Per selezionare più
livelli nella palette Livelli” a pagina 358.
Unire i livelli Per unire tutti i livelli visibili in un nuovo livello, premete Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e scegliete
Livello > Unisci visibili. Nella versione precedente, occorreva creare un nuovo livello e selezionarlo prima di unire i livelli.
Per unire due livelli qualsiasi, selezionateli nella palette Livelli e scegliete Livello > Unisci livelli. È ancora possibile unire
due livelli adiacenti nella palette Livelli selezionando il livello superiore e scegliendo Livello > Unisci sotto.
Caricare una selezione Per caricare un livello come selezione, tenete premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) e fate
clic sulla miniatura del livello nella palette Livelli. Precedentemente, era possibile fare clic in qualsiasi punto del livello.
Visibilità della maschera di ritaglio Per nascondere tutti i livelli ad eccezione del livello della maschera di ritaglio e il livello
su cui viene eseguito il ritaglio, tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate clic sull’icona della visibilità del
livello. In passato, usando Alt + clic o Opzione + clic venivano nascosti tutti i livelli.
Browser di file Adobe Bridge gestisce tutte le operazioni che precedentemente dovevate eseguire nel Browser file. Per
contrassegnare i file ora è usato un sistema di classificazione a stelle. I file precedentemente contrassegnati, ora sono indicati
da una stella. In Bridge, ora la scelta rapida Ctrl + D (Windows) o Comando + D (Mac OS) duplica un’immagine, invece di
deselezionarla nella visualizzazione delle miniature.
Inserire un file I file inseriti in Photoshop con il comando Inserisci ora diventano oggetti avanzati.
12
Capitolo 2: Esercitazioni
Esercitazioni
Esercitazioni
Di seguito troverete un elenco di esercitazioni che vi consentiranno di apprendere velocemente l’uso di Adobe Photoshop.
Prima di procedere con le esercitazioni, tuttavia, è utile imparare a creare e salvare i documenti (consultate “Per creare una
nuova immagine” a pagina 173 e “Per salvare le modifiche apportate al file corrente” a pagina 588).
Per esercitazioni più complesse, visitate il sito Adobe Studio all’indirizzo http://studio.adobe.com (la prima volta è
necessario registrarsi).
Consultate anche
“Correggere il colore e la tonalità” a pagina 12
1. Valutate l’immagine.
Valutate luminosità, contrasto e colore dell’immagine. Questa immagine è scura, ha poco contrasto e il colore generale
tende al blu. La finestra di dialogo Livelli di Photoshop consente di correggere rapidamente l’immagine.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 13
Guida utente
5. Regolate i mezzitoni.
Il cursore di input centrale (il triangolo grigio sotto l’istogramma) regola il valore di gamma, o contrasto, dei mezzitoni.
Esso sposta il mezzotono (livello 128) e modifica i valori di intensità della gamma centrale dei toni di grigio senza
modificare in modo significativo le luci e le ombre.
Spostate il cursore di input centrale verso sinistra per schiarire l’immagine o verso destra per scurirla.
Il contagocce Imposta punto grigio funziona meglio su immagini con tonalità neutre facilmente identificabili. Gli utenti
più esperti usano spesso il comando Livelli per regolare singoli canali e rimuovere una dominante di colore.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 15
Guida utente
7. Terminate l’operazione.
Al termine delle regolazioni, fate clic su OK per chiudere la finestra di dialogo e accettare le modifiche. Poiché avete usato
un livello di regolazione, potete aprire nuovamente la finestra di dialogo e visualizzare le regolazioni effettuate. Tutte le
impostazioni possono essere ulteriormente modificate.
Per riaprire la finestra di dialogo Livelli, nella palette Livelli fate doppio clic sulla miniatura a sinistra nel livello di
regolazione.
Quello appena illustrato è solo uno dei tanti modi possibili per regolare colore e tonalità delle immagini. Photoshop dispone
di molti altri strumenti per effettuare queste regolazioni. Per ulteriori informazioni, consultate “Correggere le immagini in
Photoshop” a pagina 247 e “Comandi di regolazione del colore” a pagina 248.
Correggere i difetti
Talvolta, foto che potrebbero altrimenti essere considerate ottime, sono danneggiate da imperfezioni o dal cosiddetto effetto
occhi rossi, causato dal riflesso del flash sulla retina del soggetto. Lo strumento occhi rossi consente di eliminare questo
fastidioso inestetismo con un solo clic. Il pennello correttivo al volo consente di rimuovere facilmente imperfezioni, oggetti
indesiderati da uno sfondo uniforme e altri difetti. In questa esercitazione apprenderete a eliminare l’effetto occhi rossi e
altre imperfezioni.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 16
Guida utente
Selezionate lo strumento bacchetta magica e fate clic in un punto qualsiasi dello sfondo. Il riquadro di selezione che
circonda lo sfondo indica che questo è ora modificabile. Provate a trascinare un pennello sull’intera immagine per
controllare che sia selezionato solo lo sfondo e non l’oggetto.
2. Invertite la selezione.
Poiché selezionare lo sfondo è semplice, invertire la selezione è il metodo più immediato per selezionare l’oggetto. Scegliete
Selezione > Inversa. Osservate come il bordo di selezione ora contorni l’oggetto.
Questa tecnica è particolarmente utile per selezionare oggetti che si stagliano con precisione sullo sfondo. Ora è possibile
modificare l’oggetto senza alterare lo sfondo. Scegliete Selezione > Deseleziona per provare un altro strumento.
Lo strumento lazo magnetico è particolarmente indicato per le selezioni libere, poiché ricalca il contorno dell’oggetto, ed è
più efficace sulle aree con contorni chiaramente definiti.
Mentre lo trascinate, lo strumento inserisce punti di ancoraggio, che possono essere rimossi premendo Canc. Per terminare
il bordo della selezione, fate clic sul punto di ancoraggio di partenza (o fate doppio clic). Provate a spostare la selezione con
lo strumento sposta. Scegliete Modifica > Annulla per riportare la selezione nella posizione originaria. Quindi scegliete
Selezione > Deseleziona per deselezionare l’oggetto.
La palette Livelli dovrebbe essere visibile per impostazione predefinita. Se non lo è, fate clic su Finestra > Livelli. La palette
Livelli visualizza tutti i livelli di cui è composta l’immagine e una miniatura dei relativi contenuti.
Nella palette Livelli, fate doppio clic sul livello di sfondo. Fate clic su OK nella finestra di dialogo Nuovo livello.
Ora potete visualizzare o nascondere il livello. Fate clic sull’icona occhio accanto a un livello. Osservate che l’icona scompare
e il livello viene nascosto. Fate nuovamente clic sulla casella vuota dell’icona. L’icona occhio e il contenuto del livello
riappaiono.
Fate clic e tenete premuto il pulsante del mouse sullo strumento selezione rettangolare, quindi selezionate lo strumento
selezione ellittica dal menu a comparsa. Tenete premuto il tasto Maiusc per applicare una selezione circolare, quindi
trascinate un’area dell’immagine. Nella palette Livelli, fate clic su Aggiunge una maschera di livello.
A questo punto resta visibile solo l’area selezionata. Potete cambiare l’area visibile spostando la maschera sull’immagine.
Fate clic sull’icona di collegamento per scollegare la maschera dal livello. Selezionate lo strumento sposta, quindi fate clic
nella maschera e trascinatela per riposizionarla. Quando la maschera è posizionata correttamente, fate clic sull’icona di
collegamento per collegare nuovamente la maschera e il livello. Spostando il livello, la maschera si sposterà insieme a esso.
6. Riordinate i livelli.
Trascinate il nuovo livello sotto gli altri. Cambiando l’ordine di sovrapposizione dei livelli potete far apparire determinate
parti dell’immagine davanti o indietro ad altri livelli.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 21
Guida utente
Per modificare il testo, selezionatelo con lo strumento testo e modificate le opzioni desiderate nella barra delle opzioni. Per
spostare il testo, selezionate lo strumento sposta e trascinate il testo.
Nella palette Livelli potete vedere gli effetti usati per ciascun livello facendo clic sul triangolo nero accanto al pulsante Stile
livello. L’icona occhio visualizzata accanto a ogni stile di livello attiva/disattiva gli stili: facendo clic su di essa è possibile
applicare uno stile o rimuoverlo dal livello.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 22
Guida utente
In primo luogo aggiungerete delle forme per creare uno sfondo più interessante.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 23
Guida utente
Prima di selezionare una forma personale potete caricarne altre nella palette a comparsa Forme personali. Fate clic sul
triangolo nero e scegliete Gestione predefiniti dal menu visualizzato. Accertatevi che nel menu a comparsa Tipo predefinito
della finestra di dialogo Gestione predefiniti sia presente la voce Forme Personali, quindi fate clic su Carica. Selezionate la
cartella Forme personali (percorso predefinito: Adobe Photoshop CS2/Predefiniti/Forme personali) e selezionate Tutte.
Fate clic su Carica per caricare l’intero set delle forme personali. In questo modo, tutte le forme già pronte vengono caricate
nella palette Forme personali.
Poiché la forma vettoriale si trova sul proprio livello, spostarla o ridimensionarla senza modificare altri elementi
dell’immagine non presenta alcuna difficoltà Selezionate il livello, quindi usate lo strumento sposta per spostare la forma o
scegliete Modifica > Trasformazione libera per ridimensionarla, ruotarla, rifletterla o inclinarla.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 25
Guida utente
Prima di selezionare un pattern potete caricarne altri alla palette a comparsa Pattern. Fate clic sul triangolo nero in alto a
destra nella palette a comparsa Pattern e scegliete Gestione predefiniti dal menu visualizzato. Accertatevi che nel menu a
comparsa Tipo predefinito della finestra di dialogo Gestione predefiniti sia presente la voce Pattern, quindi fate clic su
Carica. Aprite la cartella Pattern (percorso predefinito: Adobe Photoshop CS2 /Predefiniti/Pattern) e selezionate il pattern
desiderato. Fate clic su Carica per aggiungere i pattern selezionati all’elenco presente in Gestione predefiniti, quindi su
Chiudi per chiudere la finestra di dialogo.
Selezionate un pattern nella finestra di dialogo Riempimento pattern, quindi fate clic su OK per applicarlo alla forma
personale. Per riportare la forma a una tinta unita o colorarla con una sfumatura, scegliete nuovamente Livello > Cambia
contenuto livello, quindi selezionate Tinta unita o Sfumatura.
Per fondere la forma e l’effetto di livello con gli altri livelli dell’immagine, scegliete un metodo di fusione dal relativo menu,
in alto a sinistra nella palette Livelli. Per rimuovere un effetto di livello, selezionate l’icona Effetto livello (la “f ” dentro il
cerchio) nella palette Livelli e trascinatela sopra l’icona cestino sul fondo della palette Livelli.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 26
Guida utente
Nota: per ottenere risultati ottimali, accertatevi che sia stato creato il profilo corretto per il monitor e che questo sia calibrato
correttamente.
Nell’area Stampa, selezionate l’opzione Documento. In questa riga è indicato il profilo corrente dell’immagine.
Se volete che Photoshop gestisca la conversione dei colori nello spazio cromatico della stampante, nell’area Opzioni scegliete
Consenti a Photoshop di determinare i colori dal menu a comparsa Trattamento del colore.
Nota: quando appare la finestra di dialogo del driver di stampa, accertatevi di disattivare la gestione del colore della stampante,
in modo che le impostazioni del driver non entrino in conflitto con quelle di gestione del colore di Photoshop.
Poiché avete scelto che sia Photoshop a convertire i colori nel profilo della stampante, accertatevi di disattivare la gestione
del colore da parte del driver di stampa. Per alcuni driver occorre selezionare l’opzione Nessuna gestione del colore. Se non
disattivate la gestione del colore da parte del driver di stampa otterrete risultati imprevedibili.
In questa esercitazione avete appreso a stampare un’immagine mediante un profilo della stampante. Per ottenere i risultati
desiderati in fase di stampa, può essere utile anche apprendere a visualizzare le immagini in anteprima e correggerle tramite
prove colori a monitor. Per ulteriori informazioni consultate “Effettuare le prove colore a video” a pagina 233.
28
Selezionate Aiuto > Schermata introduttiva per visualizzare la finestra, se non è già aperta.
L’area di lavoro
L’area di lavoro di Photoshop e ImageReady è organizzata in modo da permettervi di pensare solo alla creazione e
all’elaborazione delle immagini.
A D
B E
C
F
G H
Area di lavoro di Photoshop
A. Barra dei menu B. Barra delle opzioni C. Finestra degli strumenti D. Passa a Bridge E. Area riservata alle palette F. Palette G. Barra di
stato H. Area dell’immagine attiva
Finestra degli strumenti Contiene gli strumenti per creare e modificare le immagini.
Area dell’immagine attiva Visualizza il file attivo aperto. La finestra contenente un file aperto è chiamata anche finestra del
documento.
Area riservata alle palette Consente di organizzare le palette nell’area di lavoro.
Palette Permettono di controllare e modificare le immagini. Potete personalizzare la posizione delle palette nell’area di
lavoro. In Photoshop, potete inoltre visualizzare, nascondere o aggiungere colore alle voci dei menu delle palette.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 29
Guida utente
In Photoshop, potete modificare la dimensione dei caratteri del testo della barra delle opzioni, delle palette e delle
descrizioni dei comandi.
La barra di stato
La barra di stato è posizionata in fondo a ogni finestra del documento e mostra informazioni utili, come la percentuale di
ingrandimento e le dimensioni del file corrente per l’immagine attiva, oltre a brevi istruzioni sullo strumento selezionato.
La barra di stato contiene inoltre le informazioni su Version Cue, quando è attivato.
Nota: in ImageReady, se la finestra del documento è sufficientemente ampia, vengono visualizzati due riquadri di
informazioni, che consentono di esaminare contemporaneamente due serie di dati sull’immagine. Potete anche controllare
eventuali informazioni aggiunte al file riguardanti l’autore e il copyright. Tali informazioni comprendono i dati standard e le
filigrane Digimarc. Photoshop esamina automaticamente le immagini aperte per individuare eventuali filigrane grazie al plug-
in Digimarc Rivela filigrana. Quando viene rilevata una filigrana, Photoshop visualizza un simbolo di copyright nella barra
del titolo della finestra dell’immagine e aggiorna la sezione Copyright e URL della finestra Info file.
Dimensioni memoria Informazioni sulla quantità di RAM e sullo spazio sul disco impiegati per elaborare l’immagine. Il
numero a sinistra corrisponde alla quantità di memoria attualmente impiegata dal programma per mostrare tutte le
immagini aperte. Il numero a destra rappresenta la quantità totale di RAM disponibile per elaborare le immagini.
Efficienza Percentuale di tempo effettivamente dedicato all’esecuzione di operazioni (anziché alla scrittura e lettura su disco
di memoria virtuale). Un valore inferiore al 100% indica che Photoshop usa il disco di memoria virtuale e quindi è
rallentato.
Tempo Tempo necessario per completare l’ultima operazione.
Esposizione a 32 bit Opzione per regolare l’immagine di anteprima in modo da visualizzare sul monitor immagini HDR
(High Dynamic Range) con 32 bit per canale. Il cursore è disponibile solo quando la finestra del documento visualizza
un’immagine HDR.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 30
Guida utente
Fate clic in qualsiasi punto dell’area con le informazioni sul file della barra di stato per vedere un’anteprima in miniatura
del documento che mostri come il documento (nella sua attuale dimensione immagine) sarà stampato in base al formato
di stampa selezionato.
Fate clic sull’area con le informazioni sul file della barra di stato per vedere un’anteprima in miniatura della stampa dell’immagine.
Consultate anche
“Progetti gestiti da Version Cue” a pagina 102
Forza filigrana La forza della filigrana digitale Digimarc, se presente, nell’immagine ottimizzata.
Originale in byte La dimensione, espressa in byte, dell’immagine originale con un unico livello.
Salvataggi ottimizza La percentuale di riduzione dell’immagine ottimizzata, seguita dalla differenza in byte tra le
dimensioni originali e quelle ottimizzate.
Impostazioni di output Impostazioni dell’output che regolano il modo in cui i file HTML vengono formattati, i file e le
sezioni vengono nominati e le immagini di sfondo sono gestite quando si salva un’immagine ottimizzata.
Dimensione/Tempo caricamento La dimensione del file dell’immagine ottimizzata e il tempo di caricamento stimato, in
base alla velocità del modem selezionato.
Nota: i tempi di caricamento possono variare secondo il traffico su Internet e i protocolli di compressione del modem. Il valore
visualizzato è approssimativo.
Consultate anche
“Aggiungere informazioni digitali di copyright” a pagina 620
Quando installate Photoshop o ImageReady, eventuali applicazioni Adobe per l’elaborazione di grafica e file HTML già
presenti nel sistema vengono aggiunte al sottomenu Passa a. Potete aggiungere al sottomenu Passa a anche altre
applicazioni, compresi programmi di altri produttori.
Quando passate a un’applicazione per l’elaborazione di grafica, il file originale viene aperto nell’applicazione di destinazione.
Quando passate a un editor HTML, il file ottimizzato e il file HTML vengono salvati e aperti nell’applicazione di
destinazione. Se l’immagine è suddivisa in sezioni, vengono inclusi tutti i file che compongono l’immagine. Potete
impostare un’opzione affinché i file siano aggiornati automaticamente quando passate a Photoshop o a ImageReady dopo
aver modificato i file in un’altra applicazione.
Palette e menu
Per usare le palette
❖ Le palette permettono di controllare e modificare il vostro lavoro. Potete personalizzare la disposizione predefinita delle
palette nei modi seguenti:
• Per nascondere o mostrare tutte le palette, comprese la finestra degli strumenti e la barra delle opzioni, premete Tab. Per
nascondere o mostrare tutte le palette, ad eccezione della finestra degli strumenti, premete Maiusc + Tab.
• Per visualizzare il menu di una palette, fate clic sul triangolo nell’angolo in alto a destra della palette.
• Per cambiare le dimensioni di una palette, trascinate un angolo della palette (Windows) o la casella di
ridimensionamento nell’angolo in basso a destra (Mac OS). Alcune palette, ad esempio la palette Colori, non sono
ridimensionabili mediante trascinamento.
• Per ridurre un gruppo di palette in modo da visualizzarne solo i titoli, fate doppio clic sulla linguetta di una palette o fate
clic sulla casella di riduzione (Windows) o sul pulsante di zoom (Mac OS). Il menu di una palette ridotta può comunque
essere aperto.
A B
Usare le palette
A. Fate clic per ridurre o espandere una palette in Mac OS B. Fate clic per ridurre o espandere una palette in Windows C. Fate clic per
visualizzare il menu della palette
• Per visualizzare una palette in primo piano rispetto alle altre palette del gruppo, fate clic sulla linguetta della palette.
• Per spostare un intero gruppo di palette, trascinate la barra del titolo.
• Per ridisporre o separare un gruppo di palette, trascinate la linguetta di una palette. Se trascinate una palette fuori da un
gruppo esistente, verrà creato un nuovo gruppo.
• Per spostare una palette in un altro gruppo, trascinatene la linguetta in quel gruppo.
• Per agganciare le palette in modo da spostarle insieme, trascinate la linguetta di una palette in fondo a un’altra palette.
• Per spostare un intero gruppo di palette agganciate, trascinate la barra del titolo.
• Per riportare le palette alle loro dimensioni e posizioni predefinite, scegliete Finestra > Area di lavoro > Ripristina
posizioni palette (Photoshop) o Finestra > Area di lavoro > Posizioni palette predefinite (ImageReady).
• (ImageReady) Per mostrare o nascondere le opzioni delle palette con opzioni nascoste (quali le palette Ottimizza,
Opzioni livello e Sezione), fate clic sull’icona a doppio triangolo sulla linguetta della palette per scorrere le visualizzazioni
disponibili, o scegliete Mostra opzioni o Nascondi opzioni dal menu della palette.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 33
Guida utente
Palette di ImageReady
A. Fate clic per mostrare le opzioni della palette B. Fate clic per mostrare le opzioni del set di opzioni
L’area riservata alle palette è disponibile solo se la risoluzione del monitor è superiore a 800 x 600 pixel (risoluzione
consigliata: 1024 x 768 pixel).
Fate clic sulla linguetta di una palette per usarla nell’area riservata. La palette rimane aperta finché non fate clic al suo
esterno o sulla sua linguetta.
Per immettere valori nelle palette, nelle finestre di dialogo e nella barra delle opzioni dello
strumento
❖ Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Digitate un valore nella casella di testo, quindi premete Invio o A capo (solo Mac OS).
• Trascinate il cursore.
• (Photoshop) Spostate il puntatore sul titolo di un cursore o di un cursore a comparsa. Quando il puntatore si trasforma
in un dito, trascinate il cursore a scorrimento a sinistra o a destra. Questa funzione è disponibile solo per i cursori e i
cursori a comparsa selezionati.
• Trascinate il quadrante.
• Fate clic sui pulsanti freccia nella palette per aumentare o diminuire il valore.
• (Windows) Fate clic nel campo e utilizzate il tasto freccia su e il tasto freccia giù sulla tastiera per aumentare o diminuire
il valore.
• Selezionate un valore nel menu associato alla casella di testo.
A B C
D E
Modi di immettere i valori numerici
A. Menu freccia B. Cursore a scorrimento C. Casella di testo D. Quadrante E. Cursore
ADOBE PHOTOSHOP CS2 34
Guida utente
Consultate anche
“I cursori a scorrimento” a pagina 34
I cursori a comparsa
Alcune palette, finestre di dialogo e barre delle opzioni contengono impostazioni regolabili con un cursore a scorrimento
(ad esempio l’opzione Opacità nella palette Livelli). Se accanto alla casella di testo compare un triangolo, fatevi clic sopra
per attivare il cursore a scorrimento. Posizionate il puntatore sul triangolo accanto all’impostazione, tenete premuto il
pulsante del mouse e trascinate il cursore o il raggio dell’angolo sul valore desiderato. Per chiudere la casella del cursore, fate
clic all’esterno oppure premete Invio. Per annullare le modifiche, premete il tasto Esc.
Per aumentare o diminuire i valori di incrementi del 10% quando la casella del cursore è aperta, tenete premuto Maiusc e
premete il tasto freccia su o freccia giù.
(Photoshop) Potete anche “far scorrere” alcuni cursori. Se ad esempio posizionate il puntatore sulla parola “Riempimento”
o “Opacità” nella palette Livelli, il puntatore assume la forma di una mano. Spostate quindi il puntatore verso sinistra o
verso destra per modificare la percentuale di riempimento od opacità.
I cursori a scorrimento
In alcune palette, finestre di dialogo e barre delle opzioni, potete trascinare i cursori a scorrimento per modificare i valori
delle opzioni. Questi cursori restano nascosti finché non posizionate il puntatore sul titolo dei cursori e dei cursori a
comparsa. Quando il puntatore assume la forma di un dito, potete trascinare il cursore a destra o a sinistra. Tenete premuto
Maiusc mentre trascinate per accelerare la velocità di scorrimento di 10 volte.
Passando sul titolo di un cursore o un cursore a comparsa, viene visualizzato il cursore a scorrimento
Le palette a comparsa
Con le palette a comparsa si accede facilmente alle opzioni disponibili per pennelli, campioni, sfumature, stili, pattern,
contorni e forme. Le palette a comparsa possono essere personalizzate: potete rinominarne ed eliminarne gli elementi o
caricare, salvare e sostituire le librerie. Inoltre, potete cambiare il modo in cui le palette sono visualizzate: per nome, con
miniature o in entrambi i modi.
Fate clic sulla miniatura di uno strumento nella barra delle opzioni per visualizzare la palette a comparsa corrispondente.
Fate clic su una voce della palette a comparsa per selezionarla.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 35
Guida utente
A B
Nota: potete inoltre cancellare una voce di una palette a comparsa tenendo premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e
facendo clic sulla voce.
Strumenti
Gli strumenti e la finestra degli strumenti
Al primo avvio dell’applicazione, sul lato sinistro dello schermo appare la finestra degli strumenti. Per spostare la finestra
degli strumenti, trascinate la barra del titolo. Potete inoltre mostrare o nascondere la finestra degli strumenti scegliendo
Finestra > Strumenti.
Le opzioni di alcuni strumenti appaiono nella barra delle opzioni contestuale. Si tratta degli strumenti per scrivere testo e
annotazioni, selezionare, pitturare, disegnare, campionare, modificare, spostare e visualizzare le immagini. Altri strumenti
consentono di modificare i colori di primo piano e di sfondo, accedere ad Adobe Online, scegliere il metodo di disegno e
passare da Photoshop a ImageReady (e viceversa).
Potete espandere alcuni strumenti per visualizzare gli strumenti nascosti che si trovano sotto. Un piccolo triangolo in basso
a destra dell’icona dello strumento indica la presenza di strumenti nascosti.
Posizionando il puntatore su uno strumento, potete visualizzare le informazioni che lo riguardano. Il nome dello strumento
compare all’interno di una descrizione comandi sotto il puntatore. Alcune descrizioni comandi contengono anche altre
informazioni sullo strumento.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 37
Guida utente
Consultate anche
“Galleria degli strumenti di selezione” a pagina 38
Gli strumenti selezione Lo strumento sposta Gli strumenti lazo Lo strumento bacchetta
consentono di selezionare consente di spostare selezioni, consentono di effettuare magica consente di
aree rettangolari, ellittiche, livelli e guide. selezioni a mano libera, selezionare aree di colori
righe singole e colonne poligonali (con bordi retti) e simili.
singole. magnetiche* (calamitate).
Lo strumento timbro clone Lo strumento timbro con Lo strumento gomma Lo strumento gomma per
consente di colorare con il pattern* consente di colorare cancella i pixel e ripristina sfondo* cancella per
campione di un’immagine. con una parte di immagine parti dell’immagine trascinamento le aree
come pattern. precedentemente salvate. rendendole trasparenti.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 39
Guida utente
Gli strumenti di selezione Gli strumenti testo Gli strumenti maschera Gli strumenti penna*
tracciato* consentono di consentono di inserire testo testo* consentono di creare consentono di disegnare
effettuare selezioni in base a in un’immagine. una selezione con la forma tracciati con bordi morbidi.
una forma o un segmento con del testo.
punti di ancoraggio, linee di
direzione e punti di
direzione.
Gli strumenti annotazione* Lo strumento contagocce Lo strumento misura* Lo strumento mano sposta
consentono di inserire note e consente di campionare i consente di misurare un’immagine nella sua
annotazioni audio nelle colori di un’immagine. distanze, posizioni e angoli. finestra.
immagini.
Lo strumento zoom
ingrandisce e riduce la
visualizzazione di
un’immagine.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 41
Guida utente
Nota: in ImageReady, fate clic sul triangolo rivolto verso il basso in fondo all’elenco di strumenti nascosti per visualizzare una
palette degli strumenti fluttuante. Fate clic sul pulsante in alto a destra (Windows) o in alto a sinistra (Mac OS) della palette
fluttuante per chiuderla.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 42
Guida utente
Fate clic sul triangolo per visualizzare una palette degli strumenti fluttuante
1 Scegliete Modifica > Preferenze > Generale (Windows) o Photoshop > Preferenze > Generale (Mac OS).
2 Scegliete Usa tasto Maiusc. per scambiare strumento.
I puntatori di strumenti
Nella maggior parte dei casi, il puntatore di uno strumento è uguale all’icona che rappresenta quello strumento. Il puntatore
è visualizzato quando selezionate lo strumento. Il puntatore predefinito per gli strumenti di selezione è la crocetta , per
lo strumento testo, il puntatore predefinito è a forma di I , mentre per gli strumenti di pittura il puntatore è l’icona della
dimensione pennello.
Ogni puntatore predefinito ha un diverso punto di attivazione, da cui inizia l’effetto o l’azione sull’immagine. Con la maggior
parte degli strumenti potete usare cursori di precisione, ossia crocette centrate attorno al punto di attivazione.
Dimensione pennello (solo i cursori di pittura) I cursori degli strumenti di pittura hanno l’aspetto di pennelli che
rappresentano la dimensione del pennello usato in quel momento. Per pennelli molto grandi, i puntatori Dimensione
pennello potrebbero non essere visualizzati.
3 (Photoshop) Selezionate le opzioni del cursore pennello se avete scelto Dimensione pennello come impostazione per il
puntatore.
Normale Il contorno del puntatore corrisponde circa al 50% dell’area su cui agirà lo strumento. Questa opzione mostra i
pixel che saranno più visibilmente interessati.
Dimensione reale Il contorno del puntatore corrisponde quasi al 100% dell’area su cui agirà lo strumento e a quasi tutti i
pixel che saranno interessati.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 43
Guida utente
Mostra sempre cursori precisi Visualizza delle crocette al centro della forma del pennello.
• (Photoshop) Gomma, matita, pennello, pennello correttivo, timbro, timbro con pattern, sfumino, sfoca, contrasta,
scherma, brucia e spugna.
• (ImageReady) Pennello, matita e gomma.
Le opzioni Altri cursori controllano i puntatori per i seguenti strumenti:
• (Photoshop) Selezione, lazo, lazo poligonale, bacchetta magica, taglierina, sezione, toppa, contagocce, penna, sfumatura,
linea, secchiello, lazo magnetico, penna magnetica, penna mano libera, misura e campionatore del colore.
• (ImageReady) Selezione, lazo, bacchetta magica, contagocce, secchiello e sezione.
Con alcuni puntatori, per passare dai cursori standard a quelli precisi, occorre premere il tasto Bloc Maiusc.
È possibile spostare la barra delle opzioni nell’area di lavoro mediante la barra di spostamento o agganciarla al lato superiore
o inferiore dello schermo. Le descrizioni comandi appaiono quando posizionate il puntatore sugli strumenti. Per
visualizzare o nascondere la barra delle opzioni, scegliete Finestra > Opzioni.
A B
Barra delle opzioni dello strumento lazo
A. Barra di spostamento B. Descrizione
(Photoshop) Per riportare gli strumenti alle impostazioni predefinite, fate clic con il pulsante destro del mouse (Windows)
o tenendo premuto Ctrl (Mac OS) sull’icona dello strumento sulla barra delle opzioni, quindi scegliete Ripristina strumento
o Ripristina tutti gli strumenti dal menu di scelta rapida.
(ImageReady) Per riportare gli strumenti alle impostazioni predefinite, scegliete Modifica > Preferenze > Generale
(Windows), o scegliete ImageReady > Preferenze > Generale (Mac OS), quindi fate clic su Ripristina tutti gli strumenti.
Per ulteriori informazioni sull’impostazione delle opzioni di uno strumento specifico, cercate il nome dello strumento
nell’Aiuto di Photoshop.
Per selezionare uno strumento predefinito, fate clic sul selettore Strumenti predefiniti nella barra delle opzioni, e selezionate
uno strumento predefinito dalla palette a comparsa. Potete inoltre scegliere Finestra > Strumenti predefiniti e selezionarne
uno nella palette Strumenti predefiniti.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 44
Guida utente
Mostra strumenti predefiniti correnti Mostra soltanto i predefiniti dello strumento attivo. Potete inoltre selezionare
l’opzione Solo strumento attivo nella palette a comparsa Strumenti predefiniti.
Solo testo, Elenco breve o Elenco lungo Determina quanti predefiniti saranno visualizzati nella palette a comparsa.
Nota: per creare, caricare e gestire le librerie di strumenti predefiniti, consultate “Le palette a comparsa” a pagina 34 e “Gestione
predefiniti” a pagina 60.
Usare i file
Per chiudere le finestre
❖ Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Scegliete File > Chiudi per chiudere la finestra attiva.
• (Photoshop) Scegliete File > Chiudi tutto per chiudere tutte le finestre.
• (ImageReady e Windows) Scegliete Finestra > Ordina > Chiudi tutto per chiudere tutte le finestre.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 45
Guida utente
Visualizzare le immagini
Per cambiare la modalità dello schermo
Con le opzioni disponibili potete visualizzare le immagini sull’intero schermo. Potete mostrare o nascondere la barra dei
menu, la barra del titolo e le barre di scorrimento. Sono disponibili le seguenti opzioni:
• Standard è l’opzione predefinita, in cui sono visibili barre dei menu, barre di scorrimento e altri elementi dello schermo.
• Schermo intero con barra dei menu amplia la visualizzazione dell’immagine, ma la barra dei menu rimane visibile.
• (Photoshop) In modalità Schermo intero potete comunque spostare l’immagine sullo schermo per visualizzarne diverse
aree.
A
B
C
D E F G
Palette Navigatore
A. Pulsante del menu della palette B. Miniatura del disegno C. Zona di anteprima di riferimento D. Casella di testo Zoom E. Pulsante Zoom
out F. Cursore di zoom G. Pulsante Zoom in
Nota: quando usate lo strumento zoom o zoom out, ad ogni clic l’immagine viene ingrandita o ridotta secondo la percentuale
predefinita successiva, e la visualizzazione viene centrata intorno al punto in cui fate clic. Raggiunto l’ingrandimento massimo
del 1600% o la dimensione minima di 1 pixel, il centro dello strumento zoom appare vuoto.
• Selezionate lo strumento zoom e trascinate un rettangolo tratteggiato, chiamato riquadro di selezione, intorno all’area da
ingrandire. Per spostare il riquadro di selezione all’interno dell’immagine, tenete premuta la barra spaziatrice e
continuate a trascinare il riquadro finché sarà nella posizione desiderata.
• Scegliete Visualizza > Zoom in o Visualizza > Zoom out. Raggiunto il livello massimo di ingrandimento o riduzione, il
comando è visualizzato in grigio.
• Impostate il livello dello zoom nell’angolo in basso a sinistra della finestra del documento o nella palette Navigatore
(Photoshop).
• Per visualizzare un file al 100%, scegliete Visualizza > Pixel reali (Photoshop) o Visualizza > Dimensione reale
(ImageReady).
• Per modificare la visualizzazione affinché rientri nella finestra del documento, scegliete Visualizza > Adatta allo
schermo.
(Photoshop) Se il mouse ha una rotellina di scorrimento, potete usarla per ingrandire o ridurre dopo aver selezionato lo
strumento zoom. Scegliete Modifica > Preferenze > Generale (Windows) o Photoshop > Preferenze > Generale (Mac OS)
e scegliete l’opzione Zoom con rotellina scorrimento per abilitare questa funzione.
La parte dell’immagine racchiusa dalla selezione dello zoom appare con il massimo ingrandimento possibile. Per spostare
la selezione all’interno dell’immagine in Photoshop, tracciate una selezione e tenete premuta la barra spaziatrice mentre la
spostate.
Nota: per ridimensionare automaticamente la finestra quando si usano le scelte rapide da tastiera per ridurre o ingrandire,
selezionate Modifica > Preferenze > Generale (Windows) o Photoshop > Preferenze > Generale (Mac OS), quindi scegliete
l’opzione Zoom ridimensiona finestre e fate clic su OK.
(ImageReady) La finestra documento consente di passare agevolmente dalla vista originale a quella ottimizzata di
un’immagine tramite le linguette, nonché di visualizzare contemporaneamente l’immagine originale e più versioni
dell’immagine ottimizzata.
Affianca in orizzontale o Affianca in verticale Visualizza le finestre una accanto all’altra. Man mano che chiudete le
immagini, le finestre aperte vengono ridimensionate in modo da adattarsi allo spazio disponibile.
(Windows) Disponi icone Allinea le finestre, visualizzate come immagini ridotte, lungo il margine inferiore dello schermo.
(Photoshop) Potete usare l’opzione Scorri tutte le finestre dello strumento mano per scorrere tutte le immagini aperte.
Selezionate questa opzione nella barra delle opzioni e trascinate in un’immagine per scorrere tutte le immagini visibili.
2 Scegliete Finestra > Ordina > Affianca orizzontale o Affianca verticale per visualizzare le immagini una accanto all’altra.
3 Selezionate lo strumento mano ed effettuate una delle seguenti operazioni:
• Scegliete Scorri tutte le finestre nella barra delle opzioni, quindi trascinate per visualizzare un’altra area di una delle
immagini.
• Scegliete Finestra > Ordina > Corrispondenza posizione, tenete premuto il tasto Maiusc e fate clic o trascinate un’area in
una delle immagini. Le altre immagini vengono calamitate all’area corrispondente.
Senza Corrispondenza zoom e posizione (in alto) e con Corrispondenza zoom e posizione (in basso) selezionato
La palette Info
Oltre alle informazioni cromatiche relative alla posizione del puntatore, la palette Info include altre utili informazioni,
secondo lo strumento in uso. In Photoshop, la palette Info visualizza inoltre un suggerimento su come usare lo strumento
selezionato, dà informazioni sullo stato del documento e può visualizzare i valori a 8, 16 o 32 bit.
• Con le finestre di dialogo per la regolazione del colore (ad esempio Curve), la palette Info mostra i valori cromatici
(precedenti e successivi alla regolazione) dei pixel che si trovano sotto il puntatore e i campionatori di colore.
• Se l’opzione Mostra suggerimenti strumenti è attivata, vedrete alcuni suggerimenti su come usare lo strumento
selezionato nella finestra degli strumenti.
• A seconda dell’opzione selezionata, la palette Info visualizza alcune informazioni di stato, come la dimensione del
documento, il profilo del documento, le dimensioni dell’immagine, le dimensioni della memoria, l’efficienza, il tempo e
lo strumento corrente.
(ImageReady) La palette Info presenta le seguenti informazioni:
Consultate anche
“Visualizzare i valori cromatici dei pixel” a pagina 252
1 (Facoltativo) Per visualizzare la palette Info, eseguite una delle seguenti operazioni:
• Fate clic sulla linguetta della palette Info se è agganciata ad altre palette.
• Selezionate Finestra > Informazioni. Nella parte inferiore della palette Info vengono visualizzate le informazioni sul file
dell’immagine. Potete modificare le informazioni visualizzate facendo clic sul triangolo nell’angolo in alto a destra della
palette e scegliendo Opzioni palette dal menu della palette.
2 (Facoltativo, Photoshop) Impostate le opzioni per le informazioni da visualizzare nella palette Info eseguendo una delle
seguenti operazioni:
• Scegliete Opzioni palette dal menu della palette Info e specificate le opzioni nella finestra di dialogo Opzioni palette.
• Fate clic su un’icona del contagocce e scegliete le opzioni di visualizzazione dal menu a comparsa. Potete inoltre usare il
menu a comparsa per specificare se la palette Info deve visualizzare valori a 8, 16 o 32 bit.
• Fate clic sull’icona delle coordinate del cursore e scegliete un’unità di misura.
3 Selezionate uno strumento.
4 Per usare lo strumento, spostate il puntatore sull’immagine o trascinatelo sull’immagine. Possono comparire le seguenti
informazioni, a seconda dello strumento usato:
Visualizza i valori numerici per il colore che si trova sotto il puntatore.
Visualizza le coordinate x e y del puntatore.
Visualizza la larghezza (L) e l’altezza (A) del riquadro di selezione o della forma mentre trascinate, o la larghezza e
l’altezza di una selezione attiva.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 52
Guida utente
Inchiostro totale Visualizza la percentuale totale di tutti gli inchiostri CMYK nella posizione corrente del puntatore, in base
ai valori impostati nella finestra Impostazioni CMYK.
Opacità Visualizza l’opacità del livello corrente. Questa opzione non si applica allo sfondo.
Potete inoltre impostare le opzioni di rilevamento facendo clic sull’icona del contagocce nella palette Info. Oltre alle opzioni
Primo rilevamento colore, potete anche visualizzare i valori a 8, 16 o 32 bit.
3 Per Secondo rilevamento colore, scegliete una delle opzioni di visualizzazione tra quelle riportate al punto 2. Inoltre,
potete fare clic sull’icona del contagocce nella palette Info e scegliere le opzioni di rilevamento dal menu a comparsa.
Fate clic sull’icona del contagocce e scegliete una modalità di rilevamento dal menu a comparsa
Dimensioni memoria virtuale Visualizza le informazioni sulla quantità di RAM e sullo spazio sul disco impiegati per
elaborare l’immagine. Il numero a sinistra corrisponde alla quantità di memoria attualmente impiegata dal programma per
mostrare tutte le immagini aperte. Il numero a destra rappresenta la quantità totale di RAM disponibile per elaborare le
immagini.
Efficienza Visualizza la percentuale di tempo effettivamente dedicato all’esecuzione di operazioni (anziché alla scrittura e
lettura su disco di memoria virtuale). Un valore inferiore al 100% indica che Photoshop usa il disco di memoria virtuale e
quindi è rallentato.
Tempo Visualizza il tempo impiegato per completare l’ultima operazione.
6 (Facoltativo) Scegliete Mostra suggerimenti strumenti per visualizzare le informazioni su come usare lo strumento
selezionato in fondo alla palette Info.
7 Fate clic su OK.
Per modificare le unità di misura, fate clic sull’icona a croce nella palette Info e scegliete dal menu.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 53
Guida utente
Per riportare l’origine del righello al valore predefinito, fate doppio clic sull’angolo superiore sinistro.
Consultate anche
“Per usare l’effetto calamita” a pagina 57
Tradizionale Usa 72,27 punti per pollice, la misura tradizionalmente usata per la stampa.
1 Scegliete Modifica > Preferenze > Unità di misura e righelli (Windows) o Photoshop > Preferenze > Unità di misura e
righelli (Mac OS).
2 Immettete i valori desiderati per Larghezza e Distanza.
Lo strumento misura
Lo strumento misura aiuta a posizionare immagini ed elementi in modo preciso. Lo strumento misura calcola la
distanza tra due punti qualsiasi nell’area di lavoro. Quando misurate in questo modo viene tracciato un segmento non
stampabile. La barra delle opzioni e la palette Info indicano:
Se il documento ha già una linea di misurazione, questa scomparirà se selezionate lo strumento misura.
Le guide e la griglia
Le guide e la griglia aiutano a posizionare immagini ed elementi con precisione. Le guide sono visualizzate sotto forma di
linee che si estendono sopra l’immagine. Le guide possono essere spostate e rimosse. Potete inoltre bloccarle, in modo da
non spostarle accidentalmente.
La griglia è utile per disporre gli elementi in modo simmetrico. Per impostazione predefinita, la griglia appare sotto forma
di linee, ma può anche essere impostata come punti.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 55
Guida utente
• Le selezioni, i bordi delle selezioni e gli strumenti vengono calamitati dalle guide o dalla griglia quando si trovano entro
8 pixel di schermo (non dell’immagine). Anche le guide, se spostate, sono calamitate dalla griglia. Questa funzione può
essere attivata o disattivata.
• La spaziatura delle guide, nonché la visibilità e la possibilità di calamitare le guide e la griglia, possono essere impostate
per ogni immagine.
• La spaziatura della griglia, nonché il colore e lo stile di guide e griglia, sono invece uguali per tutte le immagini.
Potete usare le guide sensibili per allineare forme, sezioni e selezioni. Queste guide vengono visualizzate automaticamente
quando disegnate una forma o create una selezione o una sezione. Se necessario, potete nascondere le guide sensibili.
Le guide sensibili compaiono automaticamente per aiutarvi ad allineare forme, sezioni e selezioni.
Consultate anche
“Per creare le sezioni dalle guide” a pagina 516
• Tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e trascinate dal righello verticale per creare una guida orizzontale.
• Trascinate dal righello verticale per creare una guida verticale.
• Tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e trascinate dal righello orizzontale per creare una guida verticale.
• (Photoshop) Tenete premuto Maiusc e trascinate dal righello orizzontale o verticale per creare una guida calamitata alle
tacche del righello. Quando trascinate una guida, il puntatore diventa una freccia a due punte.
3 (Facoltativo) Per bloccare tutte le guide, scegliete Visualizza > Guide bloccate.
Consultate anche
“La palette Colori” a pagina 454
❖ Scegliete Visualizza > Effetto calamita. Una spunta indica che il comando è attivato.
Griglia Calamita alla griglia. Non potete attivare questa opzione se la griglia è nascosta.
Sezioni Calamita ai contorni delle sezioni. Non potete attivare questa opzione se le sezioni sono nascoste.
Per abilitare l’effetto calamita per una sola opzione, accertatevi che il comando Effetto calamita sia disattivato, quindi
scegliete Visualizza > Effetto calamita con e scegliete un’opzione. L’effetto calamita viene attivato per l’opzione selezionata e
disattivato per tutte le altre.
Nascondere gli extra significa solo evitare di visualizzarli. Le opzioni corrispondenti rimangono attive.
❖ Scegliete Finestra > Area di lavoro ed effettuate una delle seguenti opzioni:
• Per passare a un’area di lavoro, scegliete un’area di lavoro dal sottomenu.
(Photoshop) Assegnate scelte rapide da tastiera a ciascuna area di lavoro per navigare più rapidamente tra le diverse aree.
• (ImageReady) Per passare a un’area di lavoro predefinita per creare immagini interattive o ottimizzare immagini per il
Web, scegliete Posizioni palette per interattività o Posizioni palette per ottimizzazione.
• Per cancellare un’area di lavoro personalizzata, scegliete Elimina area di lavoro, selezionate l’area di lavoro da eliminare
e fate clic su Elimina.
• (Photoshop) Per ripristinare palette, scelte rapide e menu alle posizioni e agli stati originali, scegliete Area di lavoro
predefinita.
• Per ripristinare le palette alle posizioni predefinite, scegliete Ripristina posizioni palette (Photoshop) o Posizioni palette
predefinite (ImageReady).
• (Photoshop) Per ripristinare i menu ai valori predefiniti di Photoshop, scegliete Ripristina menu.
• (Photoshop) Per ripristinare le scelte rapide da tastiera ai valori predefiniti di Photoshop, scegliete Ripristina scelte rapide
da tastiera.
Consultate anche
“La personalizzazione delle scelte rapide da tastiera” a pagina 678
1 Scegliete Modifica > Preferenze > Generale (Windows) o Photoshop > Preferenze > Generale (Mac OS).
2 Scegliete una dimensione dal menu Dimensione font interfaccia e fate clic su OK. Le modifiche vengono applicate al
successivo avvio di Photoshop.
1 Con l’area di lavoro nella configurazione da salvare, scegliete Finestra > Area di lavoro > Salva area di lavoro.
2 Immettete un nome per l’area di lavoro.
3 (Photoshop) In Acquisisci, selezionate una o più opzioni:
Posizioni palette Salva le posizioni delle palette correnti.
Consultate anche
“La personalizzazione delle scelte rapide da tastiera” a pagina 678
Menu della palette Consente di visualizzare, nascondere o aggiungere colore alle voci dei menu della palette.
7 Nella finestra di dialogo Salva, immettete un nome per il set e fate clic su Salva.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 60
Guida utente
Scelta di un colore per una voce di menu usando la finestra di dialogo Scelte rapide da tastiera e menu
Gestione predefiniti
Gestione predefiniti consente di gestire le librerie di pennelli, campioni, sfumature, stili, pattern, contorni, forme personali
e strumenti predefiniti forniti con Photoshop. Ad esempio, potete usare Gestione predefiniti per cambiare il set corrente di
elementi predefiniti o creare nuove librerie. Una volta caricata una libreria in Gestione predefiniti, potete accedere alle voci
della libreria dalla barra delle opzioni, dalle palette, da finestre di dialogo, ecc.
In generale, quando modificate un predefinito, Photoshop chiede di salvare le modifiche come nuovo predefinito, in modo
che sia il predefinito originale che quello modificato restino disponibili.
Ciascun tipo di libreria possiede la propria estensione di file e cartella predefinite. I file dei predefiniti sono installati
all’interno della cartella Predefiniti nella cartella dell’applicazione Adobe Photoshop CS2.
Per aprire Gestione predefiniti, scegliete Modifica > Gestione predefiniti. Scegliete un’opzione dal menu Tipo predefinito
per passare ad un tipo specifico di predefinito.
Potete regolare la configurazione dei predefiniti facendo clic sul pulsante del menu della palette e scegliendo una modalità
di visualizzazione dalla sezione superiore del menu:
Solo testo Visualizza il nome di ciascun predefinito.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 61
Guida utente
Miniature tratti Visualizza un tratto campione e una miniatura di ciascun pennello predefinito. Questa opzione è
disponibile solo per i pennelli predefiniti.
Nota: per eliminare un predefinito in Gestione predefiniti, selezionatelo e fate clic su Elimina. Potete anche usare il comando
Ripristina per ripristinare tutte le voci predefinite di una libreria.
• Per salvare un sottogruppo dell’elenco corrente come libreria, tenete premuto Maiusc e selezionate gli elementi da salvare.
2 Fate clic su Salva set, scegliete un’ubicazione e un nome file e fate clic su Salva.
Potete salvare la libreria ovunque. Tuttavia, se la salvate in Predefiniti nella cartella di Photoshop, al successivo avvio di
Photoshop il nome della libreria verrà visualizzato in fondo al menu della palette.
Preferenze
Le preferenze
Nel file delle preferenze di Adobe Photoshop CS sono memorizzate varie impostazioni del programma, comprese le opzioni
riguardanti la visualizzazione, il salvataggio dei file, i puntatori, le trasparenze, i plug-in e i dischi di memoria virtuale. La
maggior parte di queste opzioni è impostata nella finestra di dialogo Preferenze. Le impostazioni delle preferenze vengono
salvate ogni volta che uscite dall’applicazione.
Un funzionamento anomalo del programma può essere dovuto a preferenze danneggiate. Se sospettate che le preferenze
siano state danneggiate, ripristinatele alle impostazioni predefinite.
• (Mac OS) Scegliete Photoshop > Preferenze > Generale oppure scegliete ImageReady > Preferenze > Generale.
2 Fate clic su Ripristina tutte le finestre di avviso, quindi su OK.
I moduli plug-in
I moduli plug-in sono programmi software sviluppati da Adobe Systems o altri produttori in collaborazione con Adobe
Systems, che aggiungono nuove funzioni a Photoshop e ImageReady. Una serie di plug-in per l’importazione, l’esportazione
e l’applicazione di effetti speciali è fornita con il programma. Tali plug-in sono installati nella cartella Plug-In.
Potete selezionare una cartella di plug-in aggiuntiva per usare, ad esempio, i moduli plug-in di un’altra applicazione. Potete
anche creare collegamenti (Windows) o alias (Mac OS) a plug-in memorizzati in altre cartelle del sistema. I collegamenti o
gli alias creati dovranno quindi essere aggiunti alla cartella Plug-In per consentirne l’uso con Photoshop e ImageReady.
Dopo l’installazione, i plug-in si presentano come opzioni nei menu Importa ed Esporta, come formati di file nelle finestre
di dialogo Apri, Salva con nome e Esporta originale (ImageReady), o come filtri nel menu Filtro. Photoshop e ImageReady
possono visualizzare un gran numero di plug-in. Tuttavia, in presenza di un eccessivo numero di plug-in installati,
Photoshop e ImageReady potrebbero non riuscire a elencarli tutti nei rispettivi menu. I nuovi plug-in installati verranno in
questo caso inseriti nel sottomenu Filtro > Altro.
4 Dopo aver evidenziato la cartella dei plug-in addizionali, fate clic su OK (Windows) o Scegli (Mac OS).
5 Riavviate Photoshop o ImageReady per rendere effettive le modifiche apportate.
Ripristino e annullamento
Per usare i comandi Annulla o Ripristina
I comandi Annulla e Ripristina consentono di annullare e ripristinare le operazioni. Potete inoltre usare la palette Storia per
eseguire gli stessi comandi.
Potete usare uno stesso tasto di ripristino sia per Photoshop sia per ImageReady. Nell’area Generali della finestra di dialogo
Preferenze, selezionate una preferenza per il tasto Ripristina. Potete anche impostare il tasto per il passaggio da Annulla a
Ripristina.
Consultate anche
“La palette Storia” a pagina 65
Consultate anche
“Per usare lo strumento gomma” a pagina 441
La palette Storia
Potete usare la palette Storia per tornare a un qualsiasi stato recente dell’immagine creata durante la sessione di lavoro in
corso. Ogni volta che apportate una modifica all’immagine, alla palette viene aggiunto un nuovo stato.
Se ad esempio selezionate, colorate e ruotate una parte dell’immagine, ognuna di queste fasi viene elencata separatamente
nella palette. Quando selezionate uno degli stati, l’immagine torna all’aspetto che aveva quando la modifica è stata applicata
la prima volta. A questo punto potete proseguire il lavoro da quello stato.
Potete anche usare la palette Storia per eliminare stati delle immagini e, in Photoshop, per creare un documento da uno
stato o da un’istantanea.
Per visualizzare la palette Storia, scegliete Finestra > Storia o fate clic sulla linguetta della palette.
C
D
• Le modifiche relative all’intero programma (come quelle apportate alle palette, all’impostazione dei colori, alle azioni e
alle preferenze), non si riflettono nella palette Storia perché non riguardano un’immagine specifica.
• Per impostazione predefinita, la palette Storia elenca gli ultimi 20 stati (Photoshop) o 32 stati (ImageReady). Potete
modificare il numero degli stati impostando una preferenza. Gli stati più vecchi vengono eliminati automaticamente per
liberare memoria per Photoshop. Per conservare un determinato stato durante tutta la sessione di lavoro, eseguite
un’istantanea di quello stato.
• Se chiudete e riaprite il documento, dalla palette vengono cancellati tutti gli stati e tutte le istantanee dell’ultima sessione
di lavoro.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 66
Guida utente
• Per impostazione predefinita, l’istantanea dello stato iniziale del documento è nella parte superiore della palette.
• Gli stati vengono aggiunti in fondo all’elenco: lo stato più vecchio si trova in cima all’elenco e quello più recente in fondo.
• Ogni stato viene elencato con il nome dello strumento o del comando usato per modificare l’immagine.
• Per impostazione predefinita, quando selezionate uno stato, quelli che lo seguono appaiono in grigio. Potete così
constatare facilmente quali modifiche verranno annullate continuando a lavorare dallo stato selezionato.
• Per impostazione predefinita, quando si seleziona uno stato e si modifica poi l’immagine, tutti gli stati successivi vengono
eliminati.
• Se selezionate uno stato e modificate l’immagine (eliminando così gli stati successivi), potete usare il comando Annulla
per annullare l’ultima modifica e ripristinare gli stati eliminati.
• Per impostazione predefinita, quando si elimina uno stato si eliminano anche quelli successivi. Se selezionate Consenti
storia non lineare, eliminando uno stato quelli successivi restano inalterati.
Per salvare una o più istantanee o stati dell’immagine da usare in successive sessioni di modifica, create un nuovo file
separato per ogni stato che salvate. Quando riaprite il file originale, aprite anche tutti i file salvati. Potete trascinare
l’istantanea iniziale di ogni file sull’immagine originale per accedere nuovamente all’istantanea dalla palette Storia
dell’immagine originale.
Consenti storia non lineare Apporta modifiche allo stato selezionato senza eliminare lo stato successivo. Normalmente,
quando selezionate uno stato e modificate l’immagine, tutti gli stati successivi a quello selezionato vengono eliminati. In
questo modo, la palette Storia può visualizzare l’elenco delle operazioni di modifica nel rispettivo ordine di esecuzione.
Registrando gli stati in maniera non lineare, potete selezionare uno stato, modificare l’immagine ed eliminare solo quello
stato. La modifica verrà aggiunta in fondo all’elenco degli stati.
Mostra automaticamente finestra Nuova istantanea Photoshop richiede i nomi delle istantanee anche quando usate i
pulsanti della palette.
Le istantanee sono simili agli stati elencati nella palette Storia, ma offrono ulteriori vantaggi:
Livelli uniti Esegue un’istantanea che unisce tutti i livelli dell’immagine in quello stato.
Livello attuale Esegue un’istantanea solo del livello selezionato in quello stato.
Se ad esempio eseguite l’istantanea di una modifica apportata con uno strumento di pittura o un filtro (dopo aver
selezionato l’opzione Intero documento), dopo aver annullato la modifica, potete usare lo strumento pennello storia per
riapplicare la stessa modifica solo ad alcune parti dell’immagine, in modo selettivo. Se non usate le istantanee unite, lo
strumento pennello storia applica le modifiche dal livello dello stato selezionato allo stesso livello dell’altro stato.
Lo strumento pennello storia applica la copia di uno stato o un’istantanea a un altro stato o a un’altra istantanea nella stessa
posizione. In Photoshop potete anche usare lo strumento pennello artistico storia per creare effetti speciali.
Consultate anche
“Per usare lo strumento pennello artistico storia” a pagina 425
Consultate anche
“I metodi di fusione” a pagina 438
Potete esportare il testo in un file di registro esterno o salvare le informazioni nei metadati dei file modificati. La
memorizzazione di numerose operazioni di modifica nei metadati aumenta le dimensioni del file e ne ritarda l’apertura e il
salvataggio.
Per verificare che il file di registro non sia stato alterato, conservate il registro delle modifiche nei metadati del file e usate
Adobe Acrobat per apporvi una firma digitale.
Consultate anche
“Per aggiungere i metadati mediante la finestra di dialogo Info file” a pagina 88
File di testo Esporta il testo in un file esterno. Vi verrà richiesto di assegnare un nome al file di registro e di scegliere dove
salvarlo.
Entrambi Salva i metadati nel file e crea un file di testo.
Nota: per salvare il file di testo in una posizione diversa o salvare un altro file di testo, fate clic sul pulsante Scegli, specificate
dove salvare il file, assegnate un nome al file, se necessario, e fate clic su Salva.
4 Nel menu Voci del registro modifiche, scegliete una delle seguenti opzioni:
Sessioni Tiene traccia di ogni volta in cui avete avviato o chiuso Photoshop e di ogni volta che avete aperto o chiuso file (è
incluso anche il nome di ogni file di immagine).
Concise Include il testo che appare nella palette Storia oltre alle informazioni sulle sessioni.
Dettagliate Include il testo che appare nella palette Azioni oltre alle informazioni concise. Scegliete Dettagliate se
desiderate una storia completa di tutte le modifiche apportate ai file.
Memoria
Assegnare dischi memoria virtuale
Quando la memoria RAM del sistema è insufficiente per eseguire un’operazione, Photoshop e ImageReady ricorrono ai
dischi di memoria virtuale, una tecnologia proprietaria che aumenta lo spazio disponibile. Un disco di memoria virtuale
può essere qualunque unità (o partizione di unità) con spazio a disposizione. Per impostazione predefinita, Photoshop e
ImageReady usano il disco rigido su cui è installato il sistema operativo come disco primario di memoria virtuale.
Nelle preferenze Plug-in e dischi memoria virtuale di Photoshop, potete cambiare il disco primario di memoria virtuale e
designare un secondo, un terzo o un quarto disco di memoria virtuale da usare qualora lo spazio sul disco primario si
esaurisca. Il disco primario di memoria virtuale dovrebbe essere quello più veloce, con una grande quantità di spazio libero
deframmentato.
Nel definire i dischi di memoria virtuale può essere utile considerare i seguenti punti:
• Per ottenere prestazioni ottimali, i dischi di memoria virtuale dovrebbero trovarsi su un’unità diversa rispetto ai file di
grandi dimensioni in corso di elaborazione.
• I dischi di memoria virtuale devono trovarsi su unità diverse da quella usata dal sistema operativo per la memoria
virtuale.
• I dischi di memoria virtuale devono trovarsi su un’unità locale, ovvero non su un’unità di rete.
• I dischi di memoria virtuale devono essere supporti di tipo standard (non rimovibili).
ADOBE PHOTOSHOP CS2 70
Guida utente
• I dischi/set di dischi RAID costituiscono un’ottima soluzione se usati come volumi di dischi virtuali dedicati.
• È necessario deframmentare regolarmente le unità che ospitano i dischi di memoria virtuale.
❖ Scegliete Modifica > Svuota memoria, quindi scegliete il tipo di elemento o il buffer da svuotare. Se il tipo di elemento o
il buffer sono già vuoti, appariranno come non disponibili.
Nota: il comando Svuota memoria cancella dalla memoria in modo permanente l’operazione registrata dal comando o dal
buffer; il comando non può essere annullato. Scegliendo ad esempio Modifica > Svuota memoria > Storie, verranno eliminati
tutti gli stati dalla palette Storia. usate il comando Svuota memoria se le informazioni memorizzate sono troppo voluminose e
incidono notevolmente sulle prestazioni di Photoshop.
71
Consultate anche
“Interfaccia di lavoro di Bridge” a pagina 71
Pulsanti di scelta rapida Consentono di utilizzare i file in modo efficiente. Si trovano a destra del menu Cerca in, nella parte
superiore della finestra di Bridge.
Pannello Preferiti Consente di accedere rapidamente alle cartelle, nonché a Version Cue, Adobe Stock Photos, alle raccolte
e a Bridge Center (solo in Adobe Creative Suite). Come tutti i pannelli, si trova sul lato sinistro della finestra di Bridge.
Pannello Cartelle Mostra la gerarchia delle cartelle. Utilizzatelo per spostarvi fino alla cartella corretta.
Pannello Anteprima Visualizza l’anteprima del file selezionato, a sé stante e generalmente più grande rispetto all’immagine
in miniatura visualizzata nell’area del contenuto. Potete ridurre o ingrandire le dimensioni dell’anteprima.
Pannello Metadati Contiene le informazioni dei metadati per il file selezionato. Quando sono selezionati più file, vengono
elencati i dati condivisi, quali ad esempio le parole chiave, la data di creazione e l’impostazione di esposizione.
Pannello Parole chiave Consente di organizzare le immagini mediante l’associazione di parole chiave.
Area del contenuto Visualizza le immagini in miniatura degli elementi contenuti nella cartella corrente insieme a testo
informativo.
La parte inferiore della finestra di Bridge è destinata alla visualizzazione delle informazioni sullo stato. Vi sono inoltre
contenuti vari elementi: i pulsanti per l’attivazione e la disattivazione della visualizzazione dei pannelli, un dispositivo di
scorrimento per l’impostazione delle dimensioni delle miniature e i pulsanti per la specifica del tipo di visualizzazione
dell’area del contenuto.
A C
Consultate anche
“Per creare e chiudere delle finestre di Bridge” a pagina 73
Consultate anche
“Adobe Bridge” a pagina 71
Consultate anche
“Interfaccia di lavoro di Bridge” a pagina 71
Per impostazione predefinita, la finestra di Bridge in modalità Ridotta è mobile e può essere spostata su tutte le altre finestre.
In modalità Completa la finestra di Bridge può spostarsi dietro le finestre di applicazione. Questa finestra mobile risulta
utile perché è sempre visibile e utilizzabile mentre lavorate in applicazioni differenti. Ad esempio, potreste passare alla
modalità Ridotta dopo aver selezionato i file da utilizzare per trascinarli nell’applicazione quando necessario.
Consultate anche
“Interfaccia di lavoro di Bridge” a pagina 71
ADOBE PHOTOSHOP CS2 74
Guida utente
Consultate anche
“Interfaccia di lavoro di Bridge” a pagina 71
Nota: un’area di lavoro Bridge è diversa da un’area di lavoro di Version Cue. Le operazioni effettuate nelle aree di lavoro di
Bridge non hanno effetto sulle aree di lavoro di Version Cue.
❖ Scegliete Finestra, seguito dal nome dell’area di lavoro desiderata, oppure scegliete Finestra > Area di lavoro, seguito da
uno dei comandi descritti di seguito:
Scatola luminosa Visualizza unicamente l’area del contenuto di Bridge, in modo che possiate concentrarvi sulla
visualizzazione dei file.
Navigatore file Visualizza l’area del contenuto nella vista Miniature con il pannello Preferiti e il pannello Cartelle.
Fuoco metadati Visualizza l’area del contenuto nella vista Miniature con il pannello Metadati in evidenza.
Fuoco Filmstrip Visualizza solo l’area del contenuto nella vista Filmstrip.
Consultate anche
“Salvare ed eliminare le aree di lavoro di Bridge” a pagina 74
Nota: un’area di lavoro Bridge è diversa da un’area di lavoro di Version Cue. Le operazioni effettuate nelle aree di lavoro di
Bridge non hanno effetto sulle aree di lavoro di Version Cue.
❖ Scegliete Finestra > Area di lavoro seguito da uno dei comandi descritti di seguito.
Salva area di lavoro Salva il layout corrente di Bridge come area di lavoro in modo che possiate riutilizzarlo in futuro, anche
se spostate un pannello o cambiate la vista nell’area del contenuto. Dopo aver scelto questo comando immettete un nome
per l’area di lavoro e fate clic su Salva. Potete inoltre assegnare una scelta rapida da tastiera all’area di lavoro e specificare se
salvare la posizione della finestra di Bridge come parte dell’area di lavoro.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 75
Guida utente
Elimina area di lavoro Elimina l’area di lavoro salvata. Dopo aver scelto questo comando, scegliete dal menu l’area di lavoro
da eliminare e fate clic su Elimina.
Ripristina area di lavoro predefinita Ripristina la configurazione predefinita dell’area di lavoro.
Consultate anche
“Selezionare le aree di lavoro di Bridge” a pagina 74
Etichette Consente di assegnare un nome a ogni etichetta di colore e di specificare se è necessario premere Ctrl nella
combinazione di scelta rapida da tastiera per l’applicazione delle etichette e delle classificazioni ai file.
Associazioni tipo file Consente di specificare l’applicazione da attivare da Bridge per aprire i file del tipo indicato. Per
qualsiasi tipo di file potete fare clic sul nome dell’applicazione (o su Nessuna) e fare clic su Sfoglia per individuare
l’applicazione da utilizzare. Potete inoltre ripristinare le associazioni tipo file predefinite nonché nascondere i tipi di file ai
quali non è associata alcuna applicazione. Tali operazioni influiscono solo sui file aperti con Bridge e non sulle impostazioni
di Esplora risorse (Windows) e Finder (Mac OS).
Adobe Stock Photos Specifica le impostazioni di Adobe Stock Photos. Consultate “Impostare le preferenze di Adobe Stock
Photos” a pagina 100.
Avanzate Specifica le impostazioni avanzate, che comprendono le opzioni della cache e della lingua. Consultate “Preferenze
della categoria Avanzate di Bridge” a pagina 76.
Mostra descrizioni comandi Specifica se visualizzare le informazioni dell’Aiuto di Bridge quando posizionate il puntatore
su un elemento. Questa preferenza non ha effetto sulle impostazioni delle descrizioni comandi di Version Cue, che
visualizzano i metadati per gli elementi.
Altre righe di metadati delle miniature Specifica se mostrare informazioni di metadati supplementari con le miniature
nell’area del contenuto. Se selezionate questa opzione, potete scegliere il tipo di metadati da mostrare dal menu associato.
Potete visualizzare fino a tre righe di informazioni supplementari.
Elementi preferiti Specifica gli elementi da mostrare nel pannello Preferiti. Se siete sprovvisti di determinati elementi, le
opzioni corrispondenti risultano disattivate.
Mostra script in Finder Apre la cartella che contiene gli script (i comandi disponibili nel menu Strumenti).
Ripristina tutte le finestre di avviso Ripristina le impostazioni predefinite degli avvisi di Bridge.
Consultate anche
“Impostare le preferenze di Bridge” a pagina 75
ADOBE PHOTOSHOP CS2 76
Guida utente
Nota: i file della cache sono file nascosti. Per visualizzarli in Bridge, scegliete Visualizza > Mostra file nascosti.
Consultate anche
“Impostare le preferenze di Bridge” a pagina 75
Nota: lo svuotamento della cache comporta l’eliminazione della cache dei metadati e della cache delle miniature. Se non è
possibile scrivere i metadati in un file, le informazioni di etichettatura e classificazione andranno perdute.
❖ Scegliete dal sottomenu Strumenti > Cache i comandi appropriati tra quelli descritti di seguito:
Crea cache per sottocartelle Crea una cache per la cartella selezionata e per tutte le cartelle che vi sono contenute (ad
eccezione degli alias e dei collegamenti ad altre cartelle) come processo in background, riducendo i tempi di attesa della
visualizzazione della cache mentre esaminate le sottocartelle.
Svuota cache per questa cartella Svuota la cache per la cartella selezionata. Questo comando è utile se ritenete che la cache
di una cartella sia ormai obsoleta e debba essere rigenerata.
Svuota cache centrale Cancella l’intera cache centralizzata e tutte le cache distribuite nella cartella attualmente visualizzata,
liberando spazio sul disco rigido. Questo comando non cancella le cache locali.
Esporta cache Esporta la cache e consente di masterizzare un CD con la cache già generata. Poiché la cache delle cartelle
viene scritta nella cartella, la cache delle miniature e quella dei metadati risultano disponibili dopo che avrete masterizzato
il CD. Questa opzione è attiva solo se avete scelto Utilizza un file della cache centralizzata nella finestra di dialogo
Preferenze.
Consultate anche
“Adobe Bridge” a pagina 71
ADOBE PHOTOSHOP CS2 77
Guida utente
Potete specificare le modalità di visualizzazione dei file e delle cartelle nell’area del contenuto, ad esempio, potete decidere
le dimensioni e l’aspetto delle miniature e la presenza o meno delle informazioni sui file.
❖ Scegliete dal menu Visualizza i comandi appropriati tra quelli descritti di seguito:
• Ordina, seguito dall’ordine in cui desiderate ordinare i file. Scegliete Ordine ascendente per impostare l’ordine
ascendente, piuttosto che l’ordine discendente. Scegliete Manualmente per ordinare gli elementi in base all’ultimo
ordinamento ottenuto dopo il trascinamento dei file.
• Mostra file nascosti per visualizzare i file nascosti, quali ad esempio i file della cache e i file di Version Cue rimossi (non
eliminati definitivamente) in precedenza dai progetti di Version Cue.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 78
Guida utente
Consultate anche
“Specifiche per la visualizzazione di file e cartelle in Bridge” a pagina 77
Consultate anche
“Per gestire i file con Bridge” a pagina 79
Consultate anche
“Per gestire i file con Bridge” a pagina 79
Nota: da Bridge, per gestire i file creati personalmente nelle applicazioni Adobe Creative Suite potete utilizzare anche Adobe
Version Cue. Potete creare e gestire le revisioni dei file contenuti nei progetti Version Cue. Si tratta inoltre di un ambiente
conveniente per la gestione condivisa dei file nei gruppi di lavoro. Potete gestire non solo i file di Adobe Creative ma anche i file
non Adobe.
Per spostare i file in un’altra cartella Selezionate i file e trascinateli nell’altra cartella. Durante la ricerca in Adobe Stock
Photos non potete trascinare le immagini in altre aree in quanto alcune di esse potrebbero essere miniature delle immagini
complementari. Per trascinare un’immagine complementare, dovrete prima di tutto scaricarla e quindi trascinarla dalla
cartella delle immagini complementari scaricate.
Per allegare rapidamente un’immagine a un messaggio e-mail, trascinate l’immagine da Bridge nel messaggio e-mail.
Per rinominare i file Fate clic sul nome file corrente, digitate il nuovo nome, quindi premete Invio (Windows e Mac OS).
Per riordinare manualmente i file nell’area del contenuto Trascinate il file nella posizione desiderata nell’area del
contenuto.
Per visualizzare la posizione di un file nel sistema operativo Selezionate il file, quindi scegliete File > Mostra in Esplora
risorse (Windows) o File > Mostra in Finder (Mac OS).
Per individuare la posizione di un file in una raccolta Selezionate il file, quindi scegliete File > Mostra in Bridge. Per
impostazione predefinita, il file selezionato in una raccolta viene elencato come se fosse stato individuato nella cartella
“Risultati file”. La selezione del comando Mostra in Bridge vi sposterà alla cartella in cui si trova il file.
Per inserire i file in un’applicazione Selezionate i file, quindi scegliete File > Inserisci specificando il nome dell’applicazione.
Potete utilizzare questo comando, ad esempio, per inserire un’immagine JPEG in Illustrator. Potete inoltre trascinare i file
ADOBE PHOTOSHOP CS2 80
Guida utente
da Bridge in un’applicazione. A seconda del file, potrebbe essere necessario aprire preventivamente il documento di
destinazione.
Per espellere i supporti associati quali CD e DVD Selezionate il supporto, quindi scegliete File > Espelli.
Per trascinare i file fuori da Bridge Selezionate i file, quindi trascinateli sul desktop o in un’altra cartella. Il trascinamento
comporta la copia del file (Windows) o lo spostamento del file (Mac OS) sul desktop o nella cartella di destinazione.
Per trascinare i file in Bridge Selezionate uno o più file sul desktop, in una cartella o in un’altra applicazione che supporti la
tecnica di trascinamento, quindi trascinateli nell’area del contenuto di Bridge. I file verranno spostati dalla cartella corrente
alla cartella visualizzata in Bridge. Se il file che state trascinando si trova in un volume montato diverso da Bridge, il file
verrà copiato in Bridge.
Per visualizzare il contenuto di una cartella in Bridge, trascinate un file o una cartella sul pannello Anteprima.
Consultate anche
“Per ricercare file e cartelle con Bridge” a pagina 82
Per rinominare le cartelle Fate clic sul nome della cartella, digitate il nuovo nome, quindi premete Invio (Windows e
Mac OS).
Consultate anche
“Adobe Bridge” a pagina 71
Consultate anche
“Adobe Bridge” a pagina 71
Supponete, ad esempio, di aver appena importato numerose immagini e che le stiate visualizzando in Bridge. Mentre le
esaminate una per una, potete etichettare le nuove immagini che desiderate conservare. Dopo questa operazione
preliminare, potrete fare clic sul pulsante Non filtrato per visualizzare e utilizzare i file etichettati con un determinato colore.
La finestra di dialogo Preferenze consente di assegnare nomi alle etichette. Il nome specificato verrà aggiunto ai metadati
del file quando applicherete l’etichetta.
Nota: durante la visualizzazione delle cartelle, Bridge mostra sia i file con etichetta che i file senza etichetta finché non scegliete
un’altra opzione. Inoltre, lo svuotamento della cache comporta l’eliminazione delle etichette dai file che non supportano la
scrittura XMP (è il caso dei file BMP, DCS, Pict, PS6 PDF e PSB), dai file protetti o dai file di sola lettura (ad esempio i file
contenuti nei CD).
Consultate anche
“Adobe Bridge” a pagina 71
Supponete, ad esempio, di aver appena importato numerose immagini e che le stiate visualizzando in Bridge. Mentre le
esaminate una per una, potete classificare le nuove immagini dalla migliore alla peggiore. Dopo questa operazione
preliminare, potrete visualizzare e utilizzare, ad esempio, solo i file classificati con quattro o cinque stelle.
Consultate anche
“Adobe Bridge” a pagina 71
Nota: per informazioni sulla ricerca in Adobe Stock Photos con Bridge, consultate l’Aiuto.
Consultate anche
“Per gestire i file con Bridge” a pagina 79
Consultate anche
“Per gestire i file con Bridge” a pagina 79
Bridge Center
Adobe Bridge
Se lavorate in Adobe Creative Suite, tramite Bridge Center potete accedere rapidamente ai file e alle cartelle più recenti, ai
lettori di news RSS per ottenere informazioni aggiornate, ai suggerimenti sull’utilizzo dei prodotti Adobe, alle funzioni di
gestione del colore e alla documentazione dell’Aiuto. Un’area specifica vi consente inoltre di avviare nuovi progetti di
Version Cue.
Nota: se Bridge Center non è presente nel pannello Preferiti, accertatevi che Center sia selezionata nelle preferenze della
categoria Generale. Consultate “Impostare le preferenze di Bridge” a pagina 75.
Adobe Stock Photos Apre la home page di Adobe Stock Photos in Bridge.
Gruppi di file salvati Elenca i set dei file che avete salvato come gruppo, anche se vengono utilizzati in altre applicazioni.
Quando create un gruppo di file salvato, riunite i file e assegnate un nome al set che successivamente viene chiuso da Bridge.
Quando aprite un gruppo di file salvato, Bridge apre nuovamente la versione corrente dei file, avviando le applicazioni
Adobe Creative Suite appropriate. Consultate “Operazioni sui gruppi di file salvati in Bridge Center” a pagina 83.
Nota: i gruppi di file salvati non conservano le versioni dei file, in effetti contengono sempre le versioni più aggiornate dei file.
Supponete ad esempio di includere il file logo.jpg in un gruppo di file salvato. Se successivamente aprite il gruppo di file salvato,
modificate il file logo.jpg e lo salvate in un altro gruppo, entrambi i gruppi di file salvati conterranno la copia aggiornata del
file logo.jpg.
Cartelle recenti Elenca le cartelle esaminate più di recente. Consultate “Utilizzare cartelle e file recenti da Bridge Center” a
pagina 84.
File recenti Visualizza i file aperti più di recente.
Lettore RSS RSS visualizza contenuto Web condiviso, ad esempio i titoli di vari siti Web e le informazioni aggiornate sui
prodotti fornite da Adobe. RSS è l’acronimo di Really Simple Syndication. Si tratta del formato XML utilizzato per
raccogliere e distribuire il contenuto Web riducendo al contempo il traffico sui siti Web. Consultate “Utilizzare contenuto
RSS in Bridge Center” a pagina 84.
Suggerimenti Elenca suggerimenti per l’utilizzo ottimale di Adobe Creative Suite e delle altre applicazioni Adobe. Fate clic
sul pulsante Successivo o Precedente per spostarsi all’argomento dei suggerimenti seguente o precedente.
Nota: fate clic su Chiudi o Apri al di sopra delle schede inferiori per nascondere o visualizzare l’area Lettore RSS e l’area
Suggerimenti.
Nuovo progetto Version Cue Apre Version Cue e visualizza una finestra di dialogo per la creazione di un nuovo progetto.
Gestione colore/Apri Impostazioni colore Apre la finestra di dialogo Impostazioni colore in modo che possiate gestire i
colori per le applicazioni Adobe Creative Suite. Inoltre visualizza lo stato (Sincronizzate o Non sincronizzate) delle
impostazioni del colore di Adobe Creative Suite.
Apri l’Aiuto Avvia Adobe Help Center.
2 In Gruppi di file salvati, effettuate l’operazione desiderata tra quelle riportate di seguito:
• Per salvare i file attualmente aperti come gruppo, fate clic su Salva file aperti in un gruppo di file.
• Per aprire un gruppo di file salvato, selezionate il gruppo e fate clic sul testo Apri questo gruppo di file.
• Per visualizzare un gruppo nell’area del contenuto, fate clic sul nome del gruppo di file interessato.
• Per eliminare un gruppo di file salvato, selezionate il gruppo e fate clic su Elimina in basso.
2 In Cartelle recenti o Gruppo file recenti, effettuate l’operazione desiderata tra quelle riportate di seguito:
• Per visualizzare una cartella nell’area del contenuto, fate clic sulla cartella interessata.
• Per ordinare le cartelle in base al nome o alla data, fate clic su Nome o su Data.
• Per aprire un file nell’applicazione predefinita, fate clic sulla miniatura o sul nome del file interessato.
• Per visualizzare la cartella che contiene un file, fate clic sull’icona di cartella accanto al nome file. La cartella verrà
visualizzata nell’area del contenuto.
• Per ordinare le cartelle in base al nome, alla data o al tipo, fate clic su Nome, Data o Tipo.
2 Nella sezione Lettore RSS, effettuate l’operazione desiderata tra quelle riportate di seguito:
• Per visualizzare il contenuto, fate clic per selezionare un sito RSS dall’elenco a sinistra, quindi fate clic per selezionare un
argomento specifico dall’elenco a destra. Se necessario, fate clic su Altro per avviare il browser Web predefinito e
visualizzare ulteriori informazioni sull’argomento dal sito Web RSS selezionato.
• Per aggiungere l’URL di un sito RSS, fate clic sul segno più (+) nella parte superiore della scheda.
• Per eliminare un sito RSS dall’elenco, selezionate il sito e fate clic sul segno meno (-).
• Per specificare la frequenza di controllo degli aggiornamenti nei siti RSS, fate clic su Apri impostazioni e immettete un
numero che indichi le ore che dovranno trascorrere tra un controllo e l’altro.
• Per controllare manualmente gli aggiornamenti nei siti RSS, fate clic su Aggiorna adesso.
Nota: al menu Strumenti possono essere aggiunti elementi di terze parti per creare funzionalità supplementari in Bridge. Per
informazioni sulla creazione di script personalizzati, consultate la Bridge JavaScript Scripting Reference.
1 Selezionate i file o le cartelle da utilizzare. Se selezionate una cartella, il comando verrà applicato, quando possibile, a tutti
i file della cartella.
2 Scegliete Strumenti > [applicazione] e specificate il comando desiderato. (Se per l’applicazione non è disponibile alcuna
operazione automatizzata, nel menu non verranno visualizzati nomi di applicazione).
Per informazioni su un comando particolare, consultate la documentazione dell’applicazione corrispondente.
Consultate anche
“Adobe Bridge” a pagina 71
• Se intendete conservare il nome file originale nei metadati, selezionate Mantieni il nome file corrente nei metadati XMP.
• Per Compatibilità, selezionate i sistemi operativi con i quali desiderate che i file rinominati siano compatibili. Il sistema
operativo corrente è selezionato per impostazione predefinita e non può essere deselezionato.
Consultate anche
“Adobe Bridge” a pagina 71
Metadati in Bridge
Informazioni sui metadati
Per metadati si intendono le informazioni relative a un file, tra le quali l’’autore, la risoluzione, lo spazio colore, il copyright
e le parole chiave che vi sono applicate. I metadati consentono di semplificare il vostro flusso di lavoro e di organizzare i
file. Queste informazioni vengono memorizzate in modo standardizzato mediante lo standard XMP (Extensible Metadata
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Guida utente
Platform) su cui si basano Adobe Bridge e le applicazioni Adobe Creative Suite. La piattaforma XMP si basa sul linguaggio
XML e nella maggior parte dei casi le informazioni vengono memorizzate nel file e non vanno perdute. Se non è possibile
memorizzare le informazioni nel file, i metadati XMP vengono memorizzati in un file distinto definito file collaterale.
Molte delle potenti funzioni di Bridge che consentono di organizzare, cercare e tenere traccia dei file e delle versioni
dipendono proprio dai metadati XMP presenti nei file. In Bridge sono disponibili due metodi per l’utilizzo dei metadati:
tramite il pannello Metadati e tramite le finestra di dialogo Info file. Questi metodi forniscono viste diverse dei metadati
XMP memorizzati nel file. In alcuni casi, per la stessa proprietà possono esistere più viste; ad esempio, una proprietà
potrebbe avere l’etichetta Autore in una vista e l’etichetta Creatore in un’altra vista, ma entrambe le etichette si riferiscono
alla stessa proprietà. Anche se personalizzate per flussi di lavoro specifici, queste viste rimangono standardizzate nella
piattaforma XMP. I valori fondamentali memorizzati sono visualizzati nella vista Avanzate della finestra di dialogo Info file.
I metadati memorizzati in altri formati, ad esempio EXIF, IPTC (IIM), GPS e TIFF, vengono sincronizzati e descritti con lo
standard XMP in modo da poter essere visualizzati e gestiti più facilmente. La piattaforma XMP viene utilizzata anche da
altre applicazioni e funzioni, ad esempio Adobe Version Cue, per comunicare e memorizzare informazioni quali i
commenti sulle versioni. Quando salvate un file in Version Cue, ad esempio, potreste aggiungere un commento nel quale
indicate di aver ruotato il file durante la sessione di lavoro. Potreste quindi utilizzare Bridge per spostarvi al progetto Version
Cue interessato ed eseguire la ricerca del termine “ruotato” per individuare il file salvato.
Nella maggior parte dei casi, i metadati rimangono associati al file anche se il formato del file cambia, ad esempio, da PSD
a JPG. I metadati vengono conservati anche quando i file vengono inseriti in un layout di Adobe InDesign.
Potete utilizzare il Software Development Kit XMP per personalizzare la creazione, l’elaborazione e l’interscambio dei
metadati. Ad esempio, potreste utilizzarlo per aggiungere nuovi campi alla finestra di dialogo Info file. Ulteriori
informazioni sullo standard XMP e il Software Development Kit XMP sono disponibili in Adobe Solutions Network
all’indirizzo (www.adobe.com/xmp).
Nota: se avete applicato dei metadati a un file PDF di Adobe Acrobat®, alcune parole chiave potrebbero non essere visualizzate,
pur rimanendo comunque associate al file PDF.
A seconda del file selezionato, nel pannello Metadati di Bridge vengono visualizzati i tipi di metadati descritti di seguito:
Proprietà file Descrive le caratteristiche del file, tra le quali la dimensione, la data di creazione e la data di modifica.
Core IPTC Visualizza i metadati modificabili. Potete aggiungere ai file didascalie e e informazioni di copyright. Cuore IPTC
è una nuova specifica, approvata da IPTC (International Press Telecommunications Council) nel mese di ottobre 2004, che
differisce dalla meno recente specifica IPTC (IIM, versione precedente) per l’aggiunta di nuove opzioni, la modifica dei
nomi di alcune proprietà e l’eliminazione di alcune proprietà. Potete visualizzare i metadati della specifica IPTC (IIM,
versione precedente) selezionandoli dalle opzioni Metadati nella finestra di dialogo Preferenze.
IPTC (IIM, versione precedente) Visualizza i metadati modificabili. Come con Cuore IPTC, potete aggiungere ai file
didascalie e informazioni di copyright. Questo set di metadati è nascosto per impostazione predefinita, in quanto sostituito
dall’insieme Cuore IPTC. Potete tuttavia sceglierlo selezionandolo dalle opzioni Metadati nella finestra di dialogo
Preferenze.
Font Elenca i font utilizzati nei file di Adobe InDesign.
Dati fotocamera (Exif) Visualizza le informazioni assegnate dalle fotocamere digitali. Le informazioni EXIF comprendono
le impostazioni della fotocamera utilizzate per lo scatto.
GPS Visualizza le informazioni di navigazione fornite dal sistema di posizionamento globale (GPS) disponibile su alcune
fotocamere digitali. Le foto senza informazioni GPS sono prive dei metadati GPS.
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Guida utente
Storia modifiche Gestisce un registro delle modifiche apportate alle immagini con Photoshop.
Adobe Stock Photos Elenca le informazioni sulle immagini ottenute da Adobe Stock Photos.
Version Cue Elenca tutte le informazioni sulla versione di Version Cue relative al file.
Nota: a seconda dell’applicazione utilizzata, per alcune proprietà potrebbero essere visualizzati anche pannelli personalizzati.
Consultate anche
“Per aggiungere i metadati mediante la finestra di dialogo Info file” a pagina 88
• Selezionate uno o più file e scegliete File > Info file. Selezionate una qualsiasi delle categorie elencate a sinistra.
• Scegliete Visualizza > Come dettagli o Visualizza > Come versioni e alternative per visualizzare i metadati accanto alle
miniature nell’area del contenuto. Questi comandi si rivelano particolarmente utili per la visualizzazione dei file di
Version Cue.
• Posizionate il puntatore su una miniatura nell’area del contenuto. I metadati verranno visualizzati in una descrizione
comando, solo se nelle preferenze Generale è stata scelta l’opzione Mostra descrizioni comandi.
Consultate anche
“Adobe Bridge” a pagina 71
“Per creare e chiudere delle finestre di Bridge” a pagina 73
Consultate anche
“Informazioni sul pannello Metadati in Bridge” a pagina 86
Consultate anche
“Adobe Bridge” a pagina 71
Nota: i metadati sono visibili anche nel pannello Metadati, in determinate viste dell’area del contenuto e quando si posiziona
il puntatore su una miniatura nell’area del contenuto.
Origine Consente di immettere dati utili per le stazioni di news, tra i quali data e posizione di creazione del file,
informazioni di trasmissione, istruzioni speciali per la manipolazione del file e informazioni sui titoli. Potete inoltre
scegliere del testo dal menu a destra dei campi di testo.
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Guida utente
Avanzate Visualizza campi e strutture per la memorizzazione dei metadati mediante spazi di nomi e proprietà, quali ad
esempio i formati di file e le proprietà XMP, EXIF e PDF. Con le informazioni elencate potete effettuare le operazioni
riportate di seguito:
• Fate clic su Salva per esportare i metadati in un file di testo con estensione .xmp.
• Fate clic su Sostituisci per sostituire i metadati dei file esistenti con i metadati salvati in un file .xmp. I valori delle
proprietà esistenti verranno sostituiti dai nuovi valori.
• Fate clic su Aggiungi per aggiungere i metadati dei file esistenti ai metadati salvati in un file .xmp. I valori delle proprietà
esistenti non verranno sostituiti e i nuovi valori verranno aggiunti alla fine o opportunamente inseriti.
• Fate clic su Elimina per rimuovere la proprietà Avanzata selezionata. Potete utilizzare Maiusc e fare clic per selezionare
più proprietà.
Nota: tenendo premuto il tasto Opzione potete cambiare questi comandi in Sostituisci tutto, Aggiungi tutto ed Elimina tutto. I
nuovi comandi avranno effetto su tutte le informazioni del file: sulle informazioni EXIF che non possono essere modificate
dall’utente, quali il numero di apertura e l’ID del file Photoshop, e sulle informazioni che possono essere modificate dall’utente,
quali il titolo e le parole chiave del documento. Quando si tiene premuto il tasto Opzione viene inoltre visualizzato il pulsante
Ripristina, che consente di ripristinare le impostazioni precedenti.
Consultate anche
“Adobe Bridge” a pagina 71
1 Create un nuovo file utilizzando un’applicazione Adobe Creative Suite. Il file creato è privo di metadati di qualsiasi
origine.
2 Selezionate il file.
3 Scegliete File > Info.
4 Immettete le informazioni desiderate nella finestra di dialogo Info file.
5 Scegliete i comandi desiderati dal menu nell’angolo in alto a destra della finestra di dialogo Info file.
• Per salvare i metadati della finestra di dialogo Info file come modello da utilizzare con altri file, scegliete Salva modello
metadati. Immettete il nome del modello e fate clic su Salva.
• Per eliminare un modello di metadati esistente, scegliete Elimina modello metadati. Scegliete il modello da eliminare dal
menu della finestra di dialogo e fate clic su Elimina.
• Per aprire la cartella che contiene i modelli dei metadati, scegliete Mostra modelli.
6 Fate clic su OK. Ora potete applicare i modelli dei metadati ai file anche con i comandi Aggiungi metadati e Sostituisci
metadati del menu Strumenti e del menu del pannello Metadati.
Consultate anche
“Informazioni sul pannello Metadati in Bridge” a pagina 86
Consultate anche
“Informazioni sul pannello Metadati in Bridge” a pagina 86
Nota: le parole chiave di Bridge si differenziano dalle parole chiave XMP create nella finestra di dialogo Info file. Le parole
chiave XMP vengono visualizzate nei file di Version Cue nella sezione della finestra di dialogo Info file destinata agli altri
metadati.
• Per rimuovere le parole chiave da un file, selezionate il file interessato, quindi fate clic sulla casella accanto al nome della
parola chiave o del set di parole chiave da rimuovere.
• Per creare una nuova parola chiave, fare clic sul pulsante Nuova parola chiave nella parte inferiore del pannello
oppure scegliete Nuova parola chiave dal menu del pannello. Nel pannello viene visualizzato il nome predefinito della
nuova parola chiave. Per completare la creazione della nuova parola chiave, digitate il nome desiderato sul nome
predefinito e premete Invio.
• Per creare un nuovo set di parole chiave, fare clic sul pulsante Nuovo set di parole chiave nella parte inferiore del
pannello oppure scegliete Nuovo set di parole chiave dal menu del pannello. Nel pannello viene visualizzato il nome
predefinito del nuovo set di parole chiave. Per completare la creazione del nuovo set di parole chiave, digitate il nome
desiderato sul nome predefinito e premete Invio.
• Per rinominare una parola chiave o un set di parole chiave, selezionate la parola chiave o il set e scegliete Rinomina dal
menu del pannello. Digitate quindi il nome desiderato sul nome presente nel pannello e premete Invio.
Nota: quando rinominate una parola chiave, il nome non viene cambiato nei file in cui la parola chiave è contenuta. Nel file
rimane il nome originale.
• Per spostare una parola chiave in un set di parole chiave diverso, trascinate la parola chiave dal set di origine al set di
destinazione.
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Guida utente
• Per eliminare una parola chiave, selezionatela facendo clic sul nome, quindi fate clic sul pulsante Elimina parola
chiave nella parte inferiore del pannello oppure scegliete Elimina dal menu del pannello.
Nota: le parole chiave ottenute da altri utenti vengono visualizzate nella categoria Altre parole chiave finché non creerete
opportune categorie in cui inserirle. Per rendere queste parole chiave permanenti in Bridge, selezionatele e scegliete Rendi
permanente dal menu di scelta rapida.
• Per individuare un file utilizzando una parola chiave, scegliete Trova dal menu del pannello.
Nota: non potete modificare le parole chiave nei risultati della ricerca per Adobe Stock Photos.
Consultate anche
“Adobe Bridge” a pagina 71
Bridge fornisce una visualizzazione completa e un comando centralizzato su tutti gli aspetti dei file e progetti Version Cue.
Bridge consente di accedere alle aree di lavoro Version Cue, di creare un progetto in una qualsiasi delle aree di lavoro e di
creare un gerarchia di cartelle di progetto. Potete trascinare i file contenuti nelle cartelle di progetto da una cartella di
progetto in cartelle non di progetto disponibili sul disco rigido, nonché copiare e spostare file all’interno delle cartelle e tra
diverse cartelle di progetto.
Le funzionalità di ricerca di Bridge consentono di individuare i file di progetto mediante le informazioni sui file, quali i
commenti sulle versioni o le parole chiave o i font contenuti nei file. Potete visualizzare i file eliminati (non eliminati
definitivamente) nei progetti e ripristinarli mediante Bridge.
Utilizzare delle versioni in Bridge Mentre apportate modifiche ai file di progetto, ne salvate diverse versioni e grazie a Vista
versioni disponibile in Bridge, potete visualizzare tutte le versioni precedenti dei file, eliminarle o decidere di utilizzare di
nuovo una versione precedente. Potete inoltre ottenere informazioni non solo sulla versione corrente di un file, ma anche
sul commento di versione relativo a ciascuna versione precedente, senza dover aprire i file nelle applicazioni native.
Tuttavia, se desiderate visualizzare in dettaglio una versione precedente, Bridge e Version Cue consentono di aprirla. Potete
visualizzare le informazioni sui file Version Cue (metadati) nella vista Dettagli, nella vista Versioni e alternative, nelle
descrizioni comandi e nel pannello Metadati. Bridge risulta estremamente efficiente e utile per creare e tenere traccia delle
versioni di tipi di file non Adobe, non contenuti nei progetti dell’area di lavoro di Version Cue. Quando utilizzate Bridge
per aprire un file in un progetto, potete creare una versione Version Cue anche quando un’applicazione non dispone di un
comando Salva una versione. Potete gestire e utilizzare tali versioni come preferite, se sono state generate da file creati con
componenti Adobe Creative Suite.
Utilizzare delle alternative in Bridge Bridge facilita anche l’utilizzo delle alternative di Version Cue. Bridge, infatti, vi
consente di designare file come alternative degli stessi o di generare alternative dalle precedenti versioni di un file. La vista
Alternative vi consente di visualizzare il gruppo completo di alternative designate per un file di progetto, nonché quale delle
alternative rappresenta il principale (preferito) membro del gruppo. L’inclusione di un file in un gruppo di alternative viene
indicata da un’icona in tutte le viste di Bridge, nonché da indicazioni di testo nelle viste Dettagli e Versioni e alternative.
Non è necessario che le alternative siano contenute tutte all’interno di un’unica cartella, perché Bridge vi consente di
aggiungere file a un gruppo di alternative indipendentemente da dove sono posizionati all’interno di un progetto. Nella
vista Alternative è semplice spostarsi fino alle cartelle contenenti le alternative. In Bridge, potete rimuovere i file da un
gruppo di alternative, nonché eliminare completamente il gruppo.
Visualizzazione dell’area di lavoro, del progetto e delle informazioni sui file Siccome potreste non essere sempre connesso
alla rete su cui si trova una particolare area di lavoro Version Cue, Bridge indica la disponibilità delle aree di lavoro e dei
progetti a cui avete effettuato l’accesso, visualizzando diverse icone delle aree di lavoro e dei progetti. Quando la vostra area
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Guida utente
di lavoro Version Cue è online, potete visualizzare lo stato aggiornato di tutti i file creati con i componenti Adobe Creative
Suite. In tal modo, sapete se un file è già in uso o se un altro utente ne ha creato una nuova versione. Di solito, quando
iniziate a modificare un file di progetto in un’area di lavoro Version Cue, lo stato del file cambia in In uso perché state
apportando modifiche al file. Tuttavia, potete utilizzare Bridge per contrassegnare un file In uso senza doverlo aprire e
annullare l’indicazione Contrassegna in uso in qualsiasi momento. L’indicazione Contrassegna in uso può essere utilizzata
anche per preparare file di progetto per apportare modifiche quando non siete in linea e sapete che sarete disconnessi da
un’area di lavoro Version Cue remota. Quando vi ricollegate online, Bridge vi consente di sincronizzare i file con l’area di
lavoro appena quest’ultima è di nuovo disponibile. Per ulteriori informazioni sull’utilizzo di Version Cue, Consultate"Adobe
Version Cue" nell’Aiuto.
• Disponibile e non condiviso Indica un progetto disponibile e non condiviso con altri utenti.
• Disponibile e condiviso Indica un progetto disponibile e condiviso con altri utenti.
• Solo file locali Indica un progetto che contiene solo file locali.
• Area di lavoro non disponibile Indica un’area di lavoro che non è in linea.
• Area di lavoro su proprio disco rigido Indica un’area di lavoro locale sul computer in uso.
• Area di lavoro remota online Indica un’area di lavoro remota disponibile.
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Da Bridge potete accedere rapidamente alle immagini d’archivio tramite il riquadro Preferiti. Con il computer collegato a
Internet, un semplice clic sull’icona di Adobe Stock Photos sarà sufficiente per iniziare a sfogliare migliaia di immagini
disponibili. Grazie all’integrazione esistente tra Stock Photos e i componenti di Adobe Creative Suite, potrete scaricare le
immagini da Adobe Stock Photos direttamente nei progetti di Illustrator, InDesign e GoLive. Da Photoshop, potete aprire
qualsiasi immagini scaricata.
Nella progettazione è importante poter provare immagini diverse prima di scegliere quelle più adeguate. Adobe Stock
Photos vi offre la possibilità di scaricare versioni complementari a bassa risoluzione delle immagini che hanno attirato la
vostra attenzione. Potrete così utilizzare le versioni di composizione delle immagini finché non avrete preso una decisione,
e solo allora, acquistare e scaricare le immagini ad alta risoluzione prescelte.
Per una maggiore convenienza, potete aprire un account con Adobe. Il vantaggio principale dell’apertura di un account
consiste nel dover fornire le vostre informazioni personali una sola volta, semplificando in tal modo le procedure di ritiro.
Potrete inoltre rivedere gli acquisti precedenti e anche scaricare nuovamente le foto dopo averle acquistate.
Consultate anche
“Le immagini di composizione” a pagina 95
Un valido contributo alla ricerca delle foto viene fornito anche dalle parole chiave correlate. Dopo aver trovato delle foto,
potete avviare una nuova ricerca selezionando una o più parole chiave correlate. Ogni immagine è associata a parole chiave
che consentono di trovare immagini simili. Selezionando più parole chiave, potrete effettuare ricerche mirate.
Le foto corrispondenti ai criteri di ricerca definiti vengono visualizzate come miniature nella finestra principale. Se
necessario, potete ridimensionare le miniature trascinando il dispositivo di scorrimento Miniatura disponibile nella parte
inferiore della schermata. Quando fate clic su un’immagine nei risultati della ricerca, nel riquadro Anteprima viene
visualizzata un’immagine di composizione (l’operazione potrebbe durare alcuni secondi). Per ingrandire la composizione
è sufficiente modificare le dimensioni del riquadro Anteprima. I metadati dell’immagine possono essere visualizzati nel
riquadro Metadati in Metadati Adobe Stock Photos.
Le ricerche effettuate in precedenza vengono salvate automaticamente nel riquadro Preferiti di Stock Photos. Per
visualizzarne l’elenco, fate clic su Ricerche precedenti. Per visualizzare i risultati di una ricerca, fate doppio clic sulla ricerca
interessata. Per eliminare una ricerca, selezionatela e premete Canc (Windows), fate clic con il pulsante destro del mouse
sulla ricerca e scegliete Invia al Cestino (Windows) oppure tenete premuto il tasto Control mentre fate clic sulla ricerca,
quindi scegliete Sposta nel Cestino (Mac OS).
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Guida utente
Tutte le miniature delle ricerche recenti vengono salvate nel computer. La disponibilità non in linea delle miniature è utile
quando desiderate sfogliare le immagini con il computer non collegato a Internet. Le miniature occupano tuttavia spazio
prezioso nel disco rigido. Se desiderate eliminarle, eliminate le ricerche come descritto in precedenza oppure rimuovetele
manualmente dalla posizione predefinita: Documenti/AdobeStockPhotos/Ricerche precedenti (Windows) o
Documenti/AdobeStockPhotos/Ricerche precedenti (Mac OS).
Consultate anche
“Per regolare la finestra di Bridge” a pagina 74
Consultate anche
“Suggerimenti per la ricerca” a pagina 95
Consultate anche
“Suggerimenti per la ricerca” a pagina 95
1 Nella finestra dei risultati della ricerca, fate clic su un’immagine per selezionarla.
2 Effettuate una delle operazioni riportate di seguito:
• Fate clic sul pulsante Ottieni prezzo e parole chiave.
• Fate clic con il pulsante destro del mouse sull’immagine (Windows) e scegliete Ottieni prezzo e parole chiave dal menu.
3 Per chiudere la finestra di dialogo, fate clic sul pulsante Chiudi.
Nota: la valuta visualizzata nella finestra di dialogo Prezzo e parole chiave potrebbe non essere la valuta locale del paese di
fatturazione, bensì la valuta supportata per gli acquisti effettuati dal vostro paese. Quando acquistate le foto da Adobe Stock
Photos, l’addebito sulla carta di credito verrà eseguito nella valuta supportata.
Immagini di composizione
Le immagini di composizione
Per immagini di composizione si intendono le versioni a bassa risoluzione, gratuite e prive di filigrana delle foto d’archivio,
che potete scaricare e utilizzare in modelli o durante altre operazioni preliminari. Potete utilizzarle per catturare uno stato
d’animo, un’idea o un concetto prima di scegliere l’immagine finale per un progetto. Le composizioni non vengono concesse
in licenza per la produzione, ma potete utilizzarle nei modelli o durante altre fasi preliminari di un progetto. Trattandosi di
immagini a bassa risoluzione non si addicono alla stampa e alla pubblicazione. Una volta scaduto il periodo di valutazione,
potrete acquistare la versione ad alta risoluzione dell’immagine per continuare a lavorare con la foto.
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Guida utente
Alle composizioni sono associati dei metadati. Tali metadati vengono letti da Photoshop, InDesign, Illustrator e GoLive e
utilizzati in ogni applicazione per il riconoscimento delle immagini come foto d’archivio, anche se le rinominate. I metadati
consentono di acquistare successivamente le versioni ad alta risoluzione delle immagini, anche se spostate una
composizione in una cartella di progetto oppure create altre versioni dell’immagine. Se state per inviare in stampa la foto,
in Illustrator e InDesign viene visualizzato un avviso che vi ricorda che state utilizzando un’immagine di composizione.
Potete visualizzare le composizioni scaricate facendo clic su Composizioni scaricate nel riquadro Preferiti oppure
spostandovi nella cartella di salvataggio predefinita per le composizioni: Documenti/AdobeStockPhotos (Windows) o
Documenti/AdobeStockPhotos (Mac OS). Potete spostare le composizioni scaricate nella cartella desiderata. Per eliminare
un’immagine complementare dalla finestra Stock Photos, fate clic con il pulsante destro del mouse e scegliete Invia al
Cestino (Windows) oppure tenete premuto il tasto Control mentre fate clic sull’immagine e scegliete Sposta nel Cestino
(Mac OS).
Per ulteriori informazioni sull’utilizzo delle composizioni, consultate le Condizioni per l’utilizzo, che descrivono quando e
per quanto tempo potete utilizzare una composizione. Un collegamento Condizioni per l’utilizzo è disponibile nella
schermata principale di Adobe Stock Photos.
1 Nella finestra dei risultati della ricerca, fate clic con il pulsante destro del mouse sull’immagine che intendete aprire.
2 Nel menu di scelta rapida visualizzato, posizionate il cursore su Apri con, quindi scegliete il nome dell’applicazione con
cui desiderate visualizzare la versione di composizione dell’immagine.
La disponibilità di un account con Adobe rende più rapida la procedura di ritiro. Poiché le vostre informazioni personali e
di fatturazione vengono salvate, potete completare l’acquisto con pochi clic.
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Guida utente
Adobe Stock Photos gestisce un sito protetto e potete essere sicuri che le vostre informazioni personali non verranno mai
divulgate a terzi. Tutte le informazioni immesse vengono utilizzate solo per le funzioni Adobe Stock Photos.
Per visualizzare le foto, fate clic su Immagini acquistate nel riquadro Preferiti oppure spostatevi alla cartella predefinita di
Stock Photos: Documenti/AdobeStockPhotos (Windows) o Documenti/AdobeStockPhotos (Mac OS).
Consultate anche
“Acquistare le foto” a pagina 97
1 Nella finestra dei risultati della ricerca, fate clic con il pulsante destro del mouse su una foto, quindi scegliete Aggiungi
al carrello dal menu di scelta rapida. Verrà visualizzata una finestra di dialogo con la conferma che la foto si trova nel
carrello degli acquisti.
2 Fate clic su OK per continuare oppure fate clic su Visualizza carrello della spesa per visualizzare il contenuto del carrello.
Se intendete disattivare questa finestra di dialogo, selezionate Non mostrare più.
Acquistare le foto
1 Per accedere al carrello degli acquisti, fate clic sull’icona Carrello degli acquisti.
2 Scegliete una risoluzione per le foto da acquistare. (Facendo clic sull’icona Elimina potete rimuovere un elemento dal
carrello degli acquisti in qualsiasi momento .)
3 Fate clic su Ritira.
4 Effettuate una delle operazioni riportate di seguito:
• Se disponete di un account Adobe, immettete l’ID e la password personali.
• Se desiderate aprire un account Adobe, fate clic su Imposta account. Vi viene richiesto di fornire le vostre informazioni
di fatturazione e di account.
• Se intendete acquistare le immagini senza ricorrere all’account, fate clic su Continua come ospite. Vi viene richiesto di
fornire le vostre informazioni di fatturazione. Fate clic su Continua.
5 Effettuate una delle operazioni riportate di seguito:
• Se disponete di un account Adobe, confermate le informazioni di fatturazione e fate clic su Continua.
• Se non disponete di un account Adobe, confermate le informazioni di fatturazione e fate clic su Continua.
6 Confermate le vostre scelte nella pagina Riepilogo ordine. Per eliminare una foto dal carrello degli acquisti, fate clic
sull’icona Elimina.
7 Se disponete di un codice promozione, immettetelo nella casella di testo Codice promozione e fate clic su Applica.
L’applicazione del codice promozione comporta la visualizzazione di tutte le modifiche apportate all’ordine.
8 Fate clic sulla casella di controllo per accettare i termini dell’Accordo di licenza Adobe Stock Photos (fate clic sul testo di
colore blu per leggere il testo dell’accordo).
9 Infine, fate clic sul pulsante Acquista adesso per completare la procedura di ritiro. L’acquisto viene elaborato e
successivamente vi viene richiesto di scaricare le foto.
10 Fate clic su Avvia scaricamento. A salvataggio delle foto concluso, fate clic su Visualizza immagini acquistate, se
intendete iniziare a utilizzarle immediatamente.
11 Per visualizzare la ricevuta dell’acquisto, fate clic su Visualizza ricevuta nella pagina di ringraziamento. Se necessario,
potete anche controllare l’avanzamento dello scaricamento facendo clic su Apri stato di scaricamento. Al termine, fate clic
su Trova altre immagini, se intendete trovare nuove foto oppure fate clic su Vai all’account.
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Guida utente
Se avete utilizzato una versione di composizione dell’immagine acquistata, dovrete sostituirla con l’immagine ad alta
risoluzione nel vostro materiale.
Nota: per eliminare l’elenco delle immagini ad alta risoluzione in attesa di scaricamento dalla schermata Stato di scaricamento,
scegliete Modifica > Preferenze (Windows) o Bridge > Preferenze (Mac OS). Selezionate Adobe Stock Photos, fate clic sul
pulsante Cancella.
Consultate anche
“Creare un account Stock Photos” a pagina 99
1 In Illustrator o InDesign, fate clic con il pulsante destro del mouse su un’immagine di composizione, quindi scegliete
Acquista questa immagine dal menu.
2 Viene avviato Adobe Stock Photos e la foto viene inserita automaticamente nel vostro carrello degli acquisti.
3 Dopo aver acquistato l’immagine, tornate a Illustrator o a InDesign, quindi fate clic su Nuovo collegamento nella palette
Collegamenti.
4 Spostatevi alla cartella Immagini acquistate nella cartella Adobe Stock Photos: Documenti/AdobeStockPhotos
(Windows) o Documenti/AdobeStockPhotos (Mac OS).
5 Selezionate l’immagine acquistata e fate clic su OK. La composizione viene sostituita con la versione completa della foto.
Nuovo scaricamento di elementi acquistati in precedenza Per sostituire un file perso o danneggiato, entro un periodo di
tempo massimo di un anno dalla data dell’acquisto originale, accedete alla cronologia degli ordini, quindi fate clic su Scarica
di nuovo.
Acquisti agevolati Acquistate le foto senza fornire le informazioni del vostro profilo. Adobe Stock Photos Adobe Stock
Photos immette automaticamente il vostro nome e indirizzo non appena effettuate un acquisto. Tutte le vostre informazioni
personali sono adeguatamente protette.
Consultate anche
“Disponibilità delle funzioni di Version Cue” a pagina 102
• Se usate Adobe Creative Suite, potete accedere a tutte le funzioni di Version Cue, compresa Amministrazione Version
Cue.
• Se usate un solo componente di Adobe Creative Suite o se usate InCopy anziché Adobe Creative Suite, potete accedere
solo alle funzioni della finestra di dialogo Adobe. Potete usare Bridge, anziché la finestra di dialogo Adobe, per scorrere
i file.
Nota: Acrobat 7 e GoLive prevedono un accesso differente per le funzioni di Version Cue rispetto agli altri componenti di Adobe
Creative Suite e non usano la finestra di dialogo Adobe.
• Se non disponete di Adobe Creative Suite, potete accedere comunque a tutte le funzioni di Version Cue partecipando a
un progetto condiviso; ad esempio, se un altro utente sulla rete installa Adobe Creative Suite e vi fornisce l’accesso a un
progetto Version Cue in un’area di lavoro di Version Cue.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 103
Guida utente
Consultate anche
“La finestra di dialogo Adobe” a pagina 103
È possibile usare Version Cue in una sola applicazione, ad esempio Photoshop CS2, per tenere traccia delle modifiche al file
mentre si sta lavorando. Inoltre, i gruppi di lavoro o un utente singolo possono usare Version Cue tramite le applicazioni.
Diversi utenti possono gestire i progetti contenenti i file provenienti da tutti i componenti di Adobe Creative Suite. I progetti
possono includere file non Adobe, quali documenti di testo, informazioni di fatturazione o fogli di lavoro. Mantenendo tutti
i file relativi a un progetto in una sola posizione, potete eliminare la necessità di ricercare i file importanti.
Di seguito è riportato un esempio su come potete usare Version Cue con Adobe Creative Suite: create un nuovo progetto e
aggiungete un file Photoshop che contenga l’immagine principale per un file da stampare. Quindi, aggiungete grafica da
Illustrator e testo da InDesign. Successivamente, aggiungete anche elementi Web GoLive per fare in modo che il contenuto
stampato possa essere usato in una pagina Web. Mentre lavorate con il vostro team su ciascuna parte del progetto, Version
Cue crea versioni per tenere traccia delle modifiche. Quando è il momento di presentare il progetto, potete creare un PDF
dei file che lo compongono e usare l’utilità di amministrazione di Version Cue per impostare una revisione PDF in linea. I
clienti, i supervisori o i revisori possono visualizzare e commentare il progetto mediante Acrobat.
Consultate anche
“Disponibilità delle funzioni di Version Cue” a pagina 102
Nota: in InDesign, se deselezionate Salva sempre immagine di anteprima con il documento nelle preferenze Gestione file o nella
finestra di dialogo Salva con nome, le miniature per il file di InDesign non vengono visualizzate nella finestra di dialogo Adobe
o in Bridge.
Per impostazione predefinita, quando scegliete i comandi Apri, Importa, Esporta, Inserisci, Salva o Salva con nome, viene
visualizzata la finestra di dialogo del sistema operativo. Per usare la finestra di dialogo Adobe e impostarla come predefinita,
fate clic su Usa finestra Adobe. Usate le opzioni del menu Visualizza per personalizzare la visualizzazione. Potete passare
nuovamente alla finestra di dialogo del sistema operativo in qualsiasi momento facendo clic su Usa finestra OS.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 104
Guida utente
A B C
• Aggiungere i file e le cartelle più usati nel pannello Preferiti per accedervi più velocemente.
• Visualizzare le miniature dei file.
• Stabilire se un file è aperto in un’altra applicazione Adobe Creative Suite sul vostro computer.
• Rinominare o eliminare i file (solo Mac OS).
• Collegarsi a Bridge usando il comando Mostra in Bridge.
• Visualizzare i metadati sui file nel pannello Proprietà. I metadati comprendono l’autore, la parola chiave e le informazioni
sul copyright.
• Accedere ai progetti e ai file di Version Cue e a quelli non di Version Cue.
• Visualizzare informazioni dettagliate sui progetti Version Cue, ad esempio lo stato dei singoli file.
• Visualizzare e lavorare con le versioni e le alternative di Version Cue.
• Cercare file in un progetto Version Cue.
• Spostare i file di Version Cue nel Cestino progetto.
• Stabilire quali file di Version Cue sono in uso e da chi.
• Creare un nuovo progetto Version Cue o collegarsi a un progetto esistente.
Consultate anche
“Per visualizzare le informazioni su file, progetti e aree di lavoro di Version Cue” a pagina 109
creare e lavorare con un’alternativa. Usate le alternative, insieme alle versioni, per gestire le vostre risorse. Consultate “Le
alternative di Version Cue” a pagina 134..
Revisione Version Cue PDF Potete accedere alle revisioni dei PDF in linea dal vostro computer o da un’altra area di lavoro
di Version Cue. Potete includere nella revisione qualsiasi PDF del progetto e usare l’opzione di generazione automatica di
e-mail per invitare rapidamente altri utenti alla revisione. I commenti di revisione vengono raccolti nell’area di lavoro di
Version Cue e possono essere visualizzati e presi a riferimento durante il processo di revisione. .
Capacità di gestire file non Adobe Potete memorizzare file non Adobe, quali documenti di testo, fogli di lavoro per la
pianificazione e moduli di fatturazione, in un progetto Version Cue. Inoltre, potete creare versioni di file non Adobe.
Consultate “Per salvare una versione di un file non Adobe” a pagina 130..
Consultate anche
“Avviare una revisione Version Cue PDF” a pagina 157
Potete usare le preferenze di Version Cue per disattivare Version Cue (attivo per impostazione predefinita), specificare le
impostazioni dell’area di lavoro, scegliere le posizioni delle cartelle che contengono i file e i dati di backup, esportare i
progetti nella vostra area di lavoro e ricercare gli aggiornamenti di Version Cue.
1 Per accedere alle preferenze di Version Cue CS2, effettuate una delle seguenti operazioni:
• In Windows, fate doppio clic sull’icona di Version Cue nella barra di sistema situata nella parte inferiore destra dello
schermo.
• In Mac OS, fate clic sull’icona di Version Cue nella barra dei menu posta nella parte superiore dello schermo e
scegliete Preferenze di Version Cue CS2 dal menu.
2 Scegliete un opzione dal menu di Version Cue CS2. Scegliete Attivato per attivare l’area di lavoro di Version Cue oppure
Disattivato per disattivarla.
3 Per attivare automaticamente Version Cue all’avvio del computer (impostazione consigliata), selezionate Attiva Version
Cue CS2 all’avvio del computer.
4 Scegliete una delle seguenti voci nel menu Accesso all’area di lavoro:
Quest’area di lavoro è visibile agli altri utenti Consente ad altri utenti di accedere ai progetti condivisi di Version Cue.
Quest’area di lavoro è privata Nasconde l’area di lavoro di Version Cue agli altri utenti.
Nota: se Version Cue è installato su un computer che usa un firewall e desiderate condividere l’area di lavoro con altri,
assicuratevi che le porte TCP 3703 e 427 siano aperte e deselezionate l’opzione Firewall connessione Internet (solo per
Windows). Per ulteriori informazioni, consultate la Guida di Windows.
l’interoperabilità tra Version Cue e i componenti di Adobe Creative Suite. Per requisiti più potenti, ad esempio un gruppo
di lavoro più ampio o un maggior numero di risorse, impostate la RAM su 256 MB o superiore.
6 Selezionate Mostra icona della barra delle applicazioni di Version Cue CS2 (Windows) o Mostra lo stato di Version Cue
CS2 sulla barra dei menu (Mac OS) per mantenere l’icona di Version Cue visibile e poter quindi accedere rapidamente ad
Amministrazione Version Cue e alle preferenze.
7 Fate clic sulla scheda Posizioni, quindi effettuate una delle seguenti operazioni:
• Per spostare la cartella Dati, in cui sono memorizzati le versioni dei file e gli ID utente, fate clic sul pulsante Scegli accanto
alla posizione corrente della cartella. Selezionate una nuova posizione (non un’unità di rete) per la cartella. È necessario
scegliere una cartella sul computer in cui è installata l’area di lavoro di Version Cue. Fate clic su OK.
• Per spostare la cartella Backup, in cui sono memorizzati i progetti di backup, fate clic sul pulsante Scegli accanto alla
posizione corrente della cartella. Selezionate una nuova posizione per la cartella. È necessario scegliere una cartella sul
computer in cui è installata l’area di lavoro di Version Cue. Fate clic su OK.
Importante: l’area di lavoro deve essere disattivata prima che possiate modificare le posizioni delle cartelle. Non spostate queste
cartelle manualmente e non modificate i file nella cartella Dati di Version Cue. La cartella Dati contiene file che garantiscono
l’integrità delle versioni dei file, dei metadati e delle informazioni sui progetti di Version Cue.
8 Per esportare i dati dell’area di lavoro, fate clic sulla scheda Esporta, scegliete una versione da esportare e una posizione
per i dati esportati, quindi fate clic su Esporta.
9 Fare clic sulla scheda Aggiornamenti, quindi su Ricerca degli aggiornamenti per visualizzare gli aggiornamenti
disponibili in linea. In tal caso, vi viene richiesto di installare gli aggiornamenti.
10 Fate clic su OK (Windows) o su Applica ora (Mac OS).
Se richiesto, fate clic su Sì (Windows) o su Riavvia (Mac OS) per riavviare l’area di lavoro di Version Cue (se Version Cue
era attivo quando sono state modificate le impostazioni, viene richiesto di riavviarlo).
Consultate anche
“Per esportare un progetto Version Cue sul computer” a pagina 149
Consultate anche
“Disponibilità delle funzioni di Version Cue” a pagina 102
Quando aprite per la prima volta un progetto Version Cue, viene creata una cartella denominata “Version Cue” nella cartella
Documenti (Windows e Mac OS), quindi viene aggiunta una cartella per il progetto. Quando aprite un file del progetto,
Version Cue aggiunge una copia di lavoro del file nella cartella di progetto. Quando modificate e salvate le modifiche al file,
le modifiche vengono apportate alla copia di lavoro; il file originale contenuto nell’area di lavoro di Version Cue è protetto.
Dopo aver aperto un progetto Version Cue, nell’elenco viene visualizzato un collegamento ad altre aree di lavoro di Version
Cue in Bridge o nelle finestre di dialogo Apri, Inserisci o Salva. Le aree di lavoro di Version Cue remote vengono visualizzate
nell’elenco quando vi accedete.
Version Cue usa una cartella speciale per ciascun progetto: la cartella dei documenti. In questa cartella vengono memorizzati
i file non GoLive per ciascun progetto. Quando accedete al progetto da Bridge, InCopy o da uno dei componenti di Adobe
Creative Suite a eccezione di Acrobat 7, Version Cue apre automaticamente la cartella dei documenti e visualizza
temporaneamente il titolo del progetto come nome della cartella (se accedete al progetto da Acrobat 7, la cartella viene
denominata “documenti”). Inoltre, potrete visualizzare la cartella dei documenti se aprite la cartella delle copie di lavoro.
Se create un nuovo progetto Version Cue da GoLive o se aggiungete un sito Web nuovo o esistente al progetto, Version Cue
crea tre cartelle aggiuntive:
Cartella Contenuto Web Contiene la home page (index.html) e il contenuto del sito Web, incluse pagine, immagini, stili e
script. Potete creare sottocartelle separate, quali Pagine, Immagini e Stili, se necessario. I file e le cartelle caricati in un server
di produzione vengono memorizzati nella cartella Contenuto Web. Dal momento che GoLive usa questa cartella per gestire
un sito così come è stato creato, si consiglia di non memorizzare altri tipi di file in questa cartella. Potete creare qualsiasi
tipo e numero di sottocartelle all’interno della cartella del contenuto Web.
Cartella Dati Web Memorizza diversi tipi di oggetti riutilizzabili per il sito, ad esempio oggetti “intelligenti”, componenti e
modelli. Questa cartella contiene i dati usati per creare il sito finale. Per evitare la presenza di collegamenti non funzionanti,
mancanza di stili e problemi simili, non memorizzate mai il contenuto del sito Web finale nella cartella Dati Web.
Cartella Impostazioni Web Memorizza solo le impostazioni salvate nelle finestre di dialogo del sito di GoLive e delle
impostazioni del sito.
Consultate anche
“Per collegarsi a un progetto remoto” a pagina 108
Consultate anche
“La finestra di dialogo Adobe” a pagina 103
Quando lavorate su progetti di Version Cue posizionati in remoto, in una sottorete diversa, potete usare l’indirizzo IP del
computer per accedere all’area di lavoro di Version Cue. Le aree di lavoro dei computer situati nella vostra sottorete vengono
visualizzate automaticamente.
Potete visualizzare la pagina di accesso dell’utilità di amministrazione dell’area di lavoro di Version Cue per identificare gli
URL del client Version Cue necessari perché gli utenti remoti e le applicazioni WebDAV accedano all’area di lavoro.
3 Fate clic su OK. Dopo la connessione all’area di lavoro di Version Cue, nella finestra di dialogo vengono visualizzate tutti
i progetti di Version Cue disponibili per quell’area di lavoro.
Un collegamento a un’area di lavoro remota viene automaticamente aggiunto all’elenco delle aree di lavoro di Version Cue
disponibili.
Consultate anche
“La finestra di dialogo Adobe” a pagina 103
“Per accedere ad Amministrazione Version Cue da un componente di Adobe Creative Suite” a pagina 143
❖ Per ulteriori informazioni sull’uso delle funzioni WebDAV, consultate la documentazione relativa all’applicazione, quindi
specificate l’URL del client WebDAV di Version Cue, il numero di porta (3703), “webdav” e il nome del progetto per
identificare il progetto che si desidera aprire, ad esempio http://153.32.235.230:3703/webdav/nome_progetto
Consultate anche
“Disponibilità delle funzioni di Version Cue” a pagina 102
4 Per modificare la visualizzazione delle aree di lavoro di Version Cue, dei progetti o dei file nella finestra di dialogo,
effettuate una delle seguenti operazioni:
• Per visualizzare le proprietà di un file, fate clic su per visualizzare il pannello Proprietà.
• Per modificare la visualizzazione di un progetto, scegliete un’opzione di visualizzazione dal menu Visualizza .
• Per ordinare gli elementi in una colonna, nella visualizzazione dettagli, fate clic sull’intestazione della colonna. Per
invertire l’ordine, fate di nuovo clic sull’intestazione della colonna.
• Per visualizzare o nascondere le colonne delle informazioni nella visualizzazione a elenco, fate clic con il pulsante destro
del mouse (Windows) o fate clic tenendo premuto il tasto Ctrl (Mac OS) sull’intestazione della colonna Nome, quindi
scegliete Mostra tutti, Nascondi tutti o il nome di una colonna (non è consentito nascondere la colonna Nome). Le
colonne visibili hanno un segno di spunta a sinistra del nome.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 110
Guida utente
• Per modificare la posizione di una colonna, trascinate l’intestazione della colonna a sinistra o a destra di un’altra
intestazione (Windows) oppure premete Comando+Opzione e trascinate l’intestazione della colonna a sinistra o a destra
di un’altra intestazione (Mac OS). Non è consentito spostare la colonna Nome.
• Per ridimensionare una colonna di informazioni, trascinate la linea divisoria verticale tra le intestazioni delle colonne o
fate doppio clic su tale linea per adattare automaticamente la colonna all’elemento più largo al suo interno.
5 Per visualizzare le informazioni su un file, un progetto o un’area di lavoro di Version Cue, effettuate una delle seguenti
operazioni:
• Posizionate il puntatore sull’elemento. Una descrizione mostra il riepilogo delle informazioni sul file.
• Fate clic con il pulsante destro del mouse (Windows) oppure fate clic tenendo premuto il tasto Ctrl (Mac OS) sul file e
scegliete Versioni (per visualizzare le informazioni sulle versioni di un file) o su Alternative (per visualizzare le
informazioni sulle alternative di un file).
Nota: se avete già aperto il file in un componente di Adobe Creative Suite, le informazioni sullo stato del file vengono
visualizzate nella parte inferiore della finestra.
Consultate anche
“La finestra di dialogo Adobe” a pagina 103
Per visualizzare le informazioni su aree di lavoro Version Cue, progetti e file in Bridge
Nota: potete eseguire questa attività solo se disponete dell’accesso a tutte le funzioni di Version Cue disponibili in Adobe Creative
Suite o nell’area di lavoro condivisa. Per ulteriori informazioni, consultate “Disponibilità delle funzioni di Version Cue” a
pagina 102.
In Bridge, potete scegliere tra due tipi di visualizzazione: Vista Versioni e alternative e Vista Dettagli. Usate la Vista Versioni
e alternative per visualizzare le miniature dei file insieme alle miniature delle alternative e delle versioni di Version Cue.
Usate la Vista Dettagli per visualizzare le miniature e le informazioni sul numero di versioni o di alternative, informazioni
dettagliate sullo stato e commenti alla versione corrente.
1 Avviate Bridge, quindi fate clic su Version Cue nel pannello Preferiti.
2 Fate clic sul file, sul progetto o sull’area di Version Cue per visualizzare le informazioni corrispondenti oppure
posizionare il puntatore sull’elemento per visualizzare una descrizione riepilogativa delle informazioni.
Consultate anche
“Per visualizzare le miniature dei file e delle cartelle in Bridge” a pagina 77
Quando create un progetto Version Cue, è necessario specificare un nome di progetto, l’area di lavoro di Version Cue che
conterrà il progetto e una descrizione di quest’ultimo. Potete specificare se condividere un progetto o renderlo privato. I
progetti condivisi sono disponibili anche per gli altri utenti; tuttavia, potete proteggere i progetti con una password per
limitare l’accesso ad alcuni utenti specifici. Potete creare progetti privati su un’area di lavoro installata sul computer. Se
create un progetto su un computer usato come server, è necessario condividerlo per renderlo accessibile.
Potete creare i progetti usando Bridge, InCopy, uno dei componenti di Adobe Creative Suite o l’utilità di amministrazione
di Version Cue. L’utilità di amministrazione di Version Cue fornisce le opzioni necessarie per specificare le proprietà
avanzate di un progetto. Potete creare un nuovo progetto Version Cue tramite questa utilità importando una cartella di file.
Questi file vengono usate come punto di partenza del progetto.
Consultate anche
“Per creare un progetto” a pagina 111
Per ulteriori informazioni sulla creazione di progetti in Acrobat 7, consultate la guida di Acrobat.
1 In Illustrator, InCopy, InDesign o Photoshop, scegliete File > Apri. Se usate la finestra di dialogo del sistema operativo,
fate clic su Usa finestra Adobe.
2 Fate clic su Version Cue nel pannello Preferiti.
3 Scegliete Nuovo progetto dal menu Strumenti di progetto .
4 Scegliete una posizione per il progetto dal menu Posizione.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 112
Guida utente
5 Inserite un nome per il progetto nella casella Nome progetto e una descrizione nella casella Info progetto (la descrizione
specificata compare in una casella visualizzata quando spostate il puntatore sul nome del progetto nell’elenco delle aree di
lavoro).
6 Per rendere il progetto e i relativi file disponibili per altri utenti, selezionate Condividi questo progetto con altri (se l’area
di lavoro di Version Cue si trova sul computer di un altro utente, il progetto di Version Cue viene condiviso per
impostazione predefinita).
7 Fate clic su OK.
Consultate anche
“La finestra di dialogo Adobe” a pagina 103
1 Avviate Bridge, quindi fate clic su Version Cue nel pannello Preferiti.
2 Scegliete Strumenti > Version Cue > Nuovo progetto.
3 Scegliete una posizione per il progetto dal menu Posizione.
4 Inserite un nome per il progetto nella casella Nome progetto e una descrizione nella casella Info progetto La descrizione
specificata compare in una casella visualizzata quando spostate il puntatore sul nome del progetto nell’elenco delle aree di
lavoro.
5 Per rendere il progetto e i relativi file disponibili per altri utenti, selezionate Condividi questo progetto con altri (se l’area
di lavoro di Version Cue si trova su un computer usato come server, il progetto di Version Cue viene condiviso per
impostazione predefinita).
6 Fate clic su OK. Il progetto viene aperto automaticamente. In Area contenuto viene visualizzato Nessun elemento da
visualizzare fino a che non vengono aggiunti file al progetto.
Consultate anche
“Per aggiungere un file o una cartella in un progetto in Bridge” a pagina 119
• Per rendere il progetto e i relativi file disponibili per altri utenti, selezionate Condividi questo progetto con altri (se l’area
di lavoro di Version Cue si trova su un computer usato come server, il progetto di Version Cue viene condiviso per
impostazione predefinita). Per rendere privato un progetto condiviso, deselezionate Condividi questo progetto con altri.
Tuttavia, quest’azione non eliminerà copie di lavoro correntemente contenute nelle cartelle di progetto dei computer del
gruppo di lavoro.
• Per visualizzare la posizione delle copie di lavoro sul computer, espandete File di progetto locali. Per aprire una cartella,
scegliete Mostra file (Windows) o Mostra file nel Finder (Mac OS). Per modificare la posizione dei file, fate clic su
Modifica posizione e scegliete la nuova posizione per le copie di lavoro.
Nota: accertatevi di usare la funzione Modifica posizione per riposizionare le copie di lavoro, invece di spostare la cartella di
progetto manualmente nel file system.
• Fate clic su Gestione avanzata per attivare il blocco di protezione, modificare o assegnare utenti oppure per richiedere
agli utenti di accedere al vostro progetto. Quando richiesto, accedete ad Amministrazione Version Cue. A seconda dei
vostri privilegi, questa opzione potrebbe non essere disponibile.
3 Fate clic su Annulla per chiudere la finestra di dialogo Apri (Version Cue salva le impostazioni anche se avete fatto clic
su Annulla).
Consultate anche
“Disconnettersi dai progetti” a pagina 124
“Per accedere ad Amministrazione Version Cue da un componente di Adobe Creative Suite” a pagina 143
Potete modificare lo stato di un progetto condiviso in qualsiasi momento. I progetti contenuti in un’area di lavoro di Version
Cue accessibili da parte di altri utenti sono condivisi per impostazione predefinita e non è possibile renderli privati. Tenete
presente che rendere privato un progetto non comporta l’eliminazione delle copie di lavoro attualmente contenute nelle
cartelle di progetto delle copie di lavoro del vostro gruppo di lavoro.
Nota: se l’area di lavoro di Version Cue è installata su un computer che usa un firewall e desiderate condividere l’area di lavoro,
assicuratevi che le porte TCP 3703 e 427 siano aperte. Se usate un computer con sistema operativo Windows, deselezionate
l’opzione Firewall connessione Internet (per ulteriori informazioni sull’opzione Firewall connessione Internet, consultate la
Guida di Windows).
Consultate anche
“La finestra di dialogo Adobe” a pagina 103
“Per visualizzare le informazioni su file, progetti e aree di lavoro di Version Cue” a pagina 109
Potete condividere o rendere privato un progetto in qualsiasi momento. Potete mantenere privato un progetto di Version
Cue solo se si trova sul vostro computer. I progetti creati in un’area di lavoro di Version Cue che non si trova sul vostro
computer sono in condivisione per impostazione predefinita e non è possibile renderli privati. Rendere privato un progetto
non comporta l’eliminazione delle copie di lavoro già contenute nella cartella di progetto delle copie di lavoro sul computer
di un altro utente.
1 Avviate Bridge, quindi fate clic su Version Cue nel pannello Preferiti.
2 Fate doppio clic su Aree di lavoro.
3 Fate clic con il pulsante destro del mouse (Windows) o tenendo premuto il tasto Ctrl (Mac OS) sul progetto e scegliete
Condividi progetto o Non condividere progetto nel menu.
Potete anche scegliere Modifica > Proprietà e selezionare o deselezionare Condividi questo progetto con altri, quindi fare
clic su Salva.
Consultate anche
“Per visualizzare le informazioni su aree di lavoro Version Cue, progetti e file in Bridge” a pagina 110
Mentre lavorate, potete usare il comando Salva per salvare periodicamente le modifiche apportate. Tale comando non crea
una nuova versione del file principale ma aggiorna la vostra copia di lavoro. Una nuova versione viene creata solo mediante
il comando Salva una versione. Questo comando aggiorna la copia di lavoro e aggiunge una nuova versione al file principale
nell’area di lavoro di Version Cue. Quando la copia di lavoro di un file corrisponde alla versione corrente, il file è
sincronizzato.
Usando le copie di lavoro dei file principali, diversi utenti possono lavorare con le ultime versioni di un file principale. Ad
esempio, se due utenti desiderano accedere a un’illustrazione contemporaneamente, Version Cue consente
automaticamente a ognuno di usare una copia di lavoro del file più recente. L’utente che accede per secondo all’illustrazione
riceve una notifica che il file è già in uso. In quel momento, il secondo utente può decidere se continuare a lavorare con il
file. Le copie di lavoro forniscono accesso flessibile ai file di progetto e consente di continuare a lavorare simultaneamente,
quando necessario.
Nota: in InCopy, due utenti non possono modificare contemporaneamente lo stesso file.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 115
Guida utente
Le copie di lavoro consentono di lavorare su un file anche quando l’area di lavoro associata non è disponibile o non in linea.
Anche se alcune funzioni, quali le versioni e le alternative, non possono essere usate quando si lavora non in linea, potete
comunque modificare i file e salvare il vostro lavoro. Quando l’area di lavoro è di nuovo in linea, potete salvare una versione
per aggiornare il file principale.
Quando lo desiderate, potete eliminare le copie di lavoro dei file di progetto; ad esempio, per liberare spazio sul disco rigido
oppure per eliminare i file di un progetto la cui elaborazione è stata terminata. Version Cue vi consente di eliminare le copie
di lavoro dei file di progetto disconnettendovi dal progetto. La disconnessione da un progetto comporta l’eliminazione della
cartella di progetto delle copie di lavoro sul disco rigido. Se nessuna delle copie di lavoro è in uso da voi, potete effettuare
questa operazione in qualsiasi momento. Se vi disconnettete accidentalmente dal progetto, vengono create nuove copie di
lavoro la prossima volta che accedete ai file di progetto. Se un progetto viene eliminato anche dall’area di lavoro sul vostro
computer locale, potete usare le copie di lavoro per creare nuovamente un progetto con le versioni correnti dei file.
Per riposizionare le copie di lavoro di un progetto, modificate le proprietà e usate la funzione Modifica posizione. Per
istruzioni, consultate la seleziona “Per modificare le proprietà di un progetto:” a pagina 112.
Nota: accertatevi di usare la funzione Modifica posizione per riposizionare le copie di lavoro, invece di spostare la cartella di
progetto manualmente nel file system.
Consultate anche
“Creare e modificare progetti” a pagina 110
Nota: in InCopy, dovete scegliere File > Consegna dopo aver salvato una versione per rimuovere lo stato In uso dal file.
Talvolta, è possibile che due persone abbiano necessità di lavorare a un file contemporaneamente. Ad esempio, l’utente A
ha iniziato a modificare un file ma si è dovuto allontanare dalla postazione prima di poter salvare una versione. Se l’utente
B lavora al file mentre l’utente A non è alla scrivania, Version Cue garantisce che i due file non vengano sovrascritti. Nella
copia di lavoro dell’utente A non verranno riportate le modifiche apportate dall’utente B e viceversa. Una volta terminata
l’elaborazione del file, entrambi gli utenti possono salvare una nuova versione nell’area di lavoro di Version Cue. Version
Cue avvisa tutti gli utenti correnti del file della presenza di una nuova versione nell’area di lavoro di Version Cue e consente
di scaricare l’ultima versione oppure di continuare le modifiche. Altrimenti, gli utenti possono salvare le modifica come
alternativa.(Version Cue invia una notifica agli utenti in cui viene indicato chi ha aperto il file o chi ha aperto di nuovo un
file che era stato chiuso quando lo stato era impostato su In uso).
Nota: in InCopy, due utenti non possono modificare contemporaneamente lo stesso file.
Potete usare l’utilità di amministrazione dell’area di lavoro di Version Cue per attribuire un blocco di protezione a un
progetto Version Cue. Solo il primo utente che ha iniziato a modificare un file disponibile in un progetto con blocco di
protezione può salvare la versione successiva del file nel progetto Version Cue. Gli altri utenti che modificano il file
ADOBE PHOTOSHOP CS2 116
Guida utente
contemporaneamente non possono salvare le modifiche in una nuova versione del file, anche dopo che il primo utente ha
salvato una versione. Gli altri utenti devono salvare le modifiche come nuovi file con la loro sequenza di versioni; tuttavia,
possono progettare i propri file come alternative del file originale.
Se disponete dell’accesso a un file di un progetto con blocco di protezione, potrete effettuare prove ed esperimenti con il
progetto e chiudere il file senza salvare le modifiche.
Consultate anche
“Usare le copie di lavoro” a pagina 114
Eliminato Il file o la cartella è stato eliminato dal progetto, ma non è stato cancellato in modo definitivo (potete
ripristinare un file o una cartella eliminata).
Consultate anche
“Usare le copie di lavoro” a pagina 114
Dopo aver aggiunto o salvato un file in un progetto Version Cue, il file viene gestito automaticamente da Version Cue. I file
gestiti non possono essere sovrascritti. Se aprite un file in uso da un altro utente o che è stato modificato in precedenza e
salvato come una nuova versione, vi viene richiesto di modificare la versione più recente.
Consultate anche
“Per modificare un file in uso da un altro utente” a pagina 117
Se non notate che lo stato di un file è in uso quando lo aprite, Version Cue visualizza un avviso In uso da per notificare che
un altro utente sta già modificando una copia di lavoro del file.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 118
Guida utente
1 Aprite il file e fate clic su una delle seguenti opzioni quando viene visualizzato l’avviso In uso da:
No, chiudi documento Chiude il documento senza modifiche.
Sì, tieni aperto Tiene il file aperto consentendovi di lavorare sul documento.
2 Se continuate a lavorare con il documento e apportate una modifica al contenuto, Version Cue visualizza un avviso per
notificarvi che vi è la possibilità di creare copie in conflitto. Fate clic su una delle seguenti opzioni:
Elimina modifiche Visualizza la versione più aggiornata del file disponibile nell’area di lavoro di Version Cue ed elimina le
vostre modifiche alla copia di lavoro.
Continua modifica Vi consente di modificare la copia di lavoro senza sovrascrivere le modifiche effettuate nella copia di
lavoro dello stesso file da parte dell’altro utente (Version Cue richiederà a ciascun utente di salvare una nuova versione del
file).
3 Se al progetto non è stato applicato un blocco di protezione, potete salvare una nuova versione delle vostre modifiche.
Version Cue visualizza un avviso che informa che si verificheranno modifiche in conflitto se continuate. Fate clic su una
delle seguenti opzioni:
Annulla Vi consente di tornare al documento aperto senza salvare una versione.
Salva versione comunque Aggiorna il file principale nell’area di lavoro di Version Cue con una nuova versione (Version
Cue visualizza un avviso all’altro utente per notificare che è stata creata una nuova versione del file).
Consultate anche
“Per aggiornare un file con l’ultima versione” a pagina 118
Se un altro utente crea una nuova versione del file aperto o contrassegnato dallo stato Usato da me, Version Cue vi richiede
di aggiornare il documento con l’ultima versione quando lo aprite o tentate di apportarvi modifiche oppure quando portate
la finestra del documento in primo piano rispetto a un gruppo di documenti.
❖ Quando la richiesta viene visualizzata, fate clic su una delle seguenti opzioni:
Elimina modifiche Aggiorna il documento alla versione più recente dal progetto Version Cue. Dopo l’aggiornamento potete
continuare a modificare il file. Se le modifiche apportate vengono salvate nella copia di lavoro con il comando Salva, non
vengono perse.
Continua modifica Lascia il documento inalterato. Potete continuare a modificare il file senza sovrascrivere le modifiche
nell’ultima versione. Al contrario, vi sarà richiesto di salvare la nuova versione del file quando lo chiudete oppure di
eliminare le modifiche.
Consultate anche
“Per modificare un file in uso da un altro utente” a pagina 117
• Trascinando più file o cartelle in un progetto Version Cue usando Bridge. Usate questo metodo per copiare file da un
progetto Version Cue a un altro.
• Trascinando file e cartelle da una finestra aperta sul desktop del computer in un progetto Version Cue visualizzato nella
finestra di Bridge.
• Posizionando i file direttamente nella cartella delle copie di lavoro del progetto e sincronizzando il progetto per
aggiungere i file. Per ulteriori informazioni, consultate “I progetti Version Cue” a pagina 107.
Consultate anche
“Per creare un progetto di Version Cue da una cartella” a pagina 146
Per ulteriori informazioni sull’aggiunta di file a un progetto in Acrobat 7, consultate la guida di Acrobat.
1 Aprite il file in Illustrator, InCopy, InDesign o Photoshop.
2 Scegliete File > Salva con nome. Se usate la finestra di dialogo del sistema operativo, fate clic su Usa finestra Adobe.
3 Fate doppio clic nell’area di lavoro di Version Cue.
4 Fate doppio clic sul progetto per aprirlo.
5 Immettete un commento per la prima versione nella casella Commenti versione e fate clic su Salva.
Consultate anche
“La finestra di dialogo Adobe” a pagina 103
1 Avviare Bridge. In Cartelle (nel pannello Preferiti), individuate la cartella del progetto Version Cue a cui desiderate
aggiungere i file.
2 Individuate la cartella contenente i file oppure le cartelle che desiderate aggiungere al progetto.
3 Selezionate più file o cartelle e trascinateli sull’icona della cartella di Version Cue individuata al punto 1.
Nota: per copiare (non spostare) i file in un progetto, tenete premuto il tasto (Windows) o il tasto Opzione (Mac OS) mentre
trascinate i file nel progetto.
Consultate anche
“Interfaccia di lavoro di Bridge” a pagina 71
Per aggiungere un file o una cartella da una cartella del desktop a un progetto in Bridge
Nota: potete eseguire questa attività solo se disponete dell’accesso a tutte le funzioni di Version Cue disponibili in Adobe Creative
Suite o nell’area di lavoro condivisa. Per ulteriori informazioni, consultate “Disponibilità delle funzioni di Version Cue” a
pagina 102.
1 Avviate Bridge, quindi fate clic su Version Cue nel pannello Preferiti.
2 Fate doppio clic su Aree di lavoro.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 120
Guida utente
3 Fate doppio clic sul progetto Version Cue e scorrete fino alla cartella in cui desiderate aggiungere i file.
4 Selezionate i file e le cartelle nella cartella aperta sul desktop.
5 Trascinate questi elementi dalla cartella aperta all’area del contenuto di Bridge in cui viene visualizzata la cartella di
Version Cue in cui desiderate aggiungere i file.
Nota: per copiare (non spostare) i file in un progetto, tenete premuto il tasto (Windows) o il tasto Opzione (Mac OS) mentre
trascinate i file nel progetto.
Consultate anche
“Interfaccia di lavoro di Bridge” a pagina 71
Si consiglia di aggiungere i file da Bridge, ma potete aggiungere i file anche trascinandoli nella cartella dei documenti di un
progetto di Version Cue.
2 Spostate o copiate gli elementi che desiderate aggiungere nella cartella dei documenti.
3 In Illustrator, InCopy, InDesign, Photoshop o Acrobat, scegliete File > Apri. Se usate la finestra di dialogo del sistema
operativo, fate clic su Usa finestra Adobe.
4 Fate clic su Version Cue nel pannello Preferiti. Aprite l’area di lavoro di Version Cue e selezionate il progetto.
5 Scegliete Sincronizza dal menu Strumenti di progetto . In alternativa, potete selezionare il progetto in Bridge e
sincronizzarlo. Al termine della sincronizzazione, i file vengono aggiunti al progetto.
Consultate anche
“Modificare e sincronizzare file non in linea” a pagina 138
Per copiare o spostare i file da un progetto all’altro o da un progetto a una cartella sul
desktop
❖ Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Per copiare un file da un progetto all’altro, avviate Bridge e individuate la cartella di progetto contenente il file che
desiderate copiare. Scegliete File > Nuova finestra per aprire una nuova finestra da Bridge e individuate la cartella di
progetto nella quale volete aggiungere il file. Trascinate il file dalla prima cartella alla cartella di destinazione nella
seconda finestra di Bridge.
• Per copiare un file da un progetto a una cartella sul desktop, trascinatelo dalla cartella di progetto in Bridge alla cartella
sul desktop.
Nota: Quando copiate un file da un progetto all’altro o da un progetto a una cartella sul desktop, Version Cue copia solo la
versione più recente.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 121
Guida utente
• Per spostare un file da un progetto all’altro, copiatelo da una cartella di progetto a un’altra in Bridge, quindi eliminate in
modo definitivo il file dalla prima cartella di progetto. Per ulteriori informazioni sull’eliminazione definitiva dei file,
consultate le sezioni “Per eliminare i file o le cartelle da un progetto” a pagina 127 e “Per eliminare un file o una cartella
in modo definitivo” a pagina 129.
• Per spostare un file da un progetto a una cartella sul desktop, trascinatelo dalla cartella di progetto in Bridge alla cartella
sul desktop, quindi eliminate in modo definitivo il file dalla prima cartella di progetto. Per ulteriori informazioni
sull’eliminazione definitiva dei file, consultate le sezioni “Per eliminare i file o le cartelle da un progetto” a pagina 127 e
“Per eliminare un file o una cartella in modo definitivo” a pagina 129.
Se desiderate salvare le modifiche, ma non potete salvare una nuova versione mentre modificate un file aperto da un
progetto Version Cue, potete usare il comando File > Salva per salvare le modifiche alla copia di lavoro sul computer. Finché
non salvate una nuova versione nell’area di lavoro di Version Cue condivisa, tali modifiche non saranno disponibili per gli
altri utenti. Potete anche chiudere il file una volta salvate le modifiche apportate a un file, quindi aprirlo nuovamente e
salvare una versione in un secondo momento.
❖ Per salvare le modifiche alla copia di lavoro, scegliete File > Salva.
Mentre lavorate a un progetto Version Cue in Illustrator, InCopy, InDesign o Photoshop, potete aggiungere un file a un
documento tramite il comando Inserisci, come di consueto. Nella palette Collegamenti (in Illustrator, InCopy e InDesign)
vengono visualizzate informazioni aggiuntive sui file inseriti dai progetti Version Cue, identificando se un file collegato è
in uso per le modifiche, quale utente lo sta usando e se fa parte di un gruppo di alternative (e, in tal caso, se è un’alternativa
primaria o preferita). Inoltre, potete usare questa palette per determinare se occorre aggiornare il file a una versione più
recente dall’area di lavoro di Version Cue.
Nota: quando inserite un file da un progetto Version Cue, viene creata una copia del file nella cartella delle copie di lavoro del
progetto in Documenti/Version Cue (Windows e Mac OS). Potete quindi modificare il file non in linea, mentre non è collegato
all’area di lavoro di Version Cue.
Consultate anche
“Usare la palette Collegamenti con i file di progetto” a pagina 122
1 Con il documento aperto, in Illustrator, InCopy, InDesign o Photoshop, navigate fino al file che desiderate inserire.
2 Selezionate il file, quindi fate clic su Inserisci (Illustrator) o Apri.
Per ulteriori informazioni su come inserire file in documenti in Adobe Creative Suite, consultate la Guida (Aiuto in Mac)
dell’applicazione specifica.
È necessario aggiungere sempre risorse a un progetto Version Cue prima di inserirle in un file gestito da Version Cue.
Quando inserite un file non gestito da Version Cue in un file gestito dall’applicazione, non potete tenere traccia delle
versioni, delle alternative o dello stato della risorsa inserita.
La palette Collegamenti, compresa la colonna che riporta lo stato del file, funziona allo stesso modo sia per i file gestiti da
Version Cue che per quelli non gestiti da tale applicazione. Ad esempio, se nell’area di lavoro di Version Cue è presente una
nuova versione di un file collegato, viene visualizzata l’icona Modified Artwork (Disegno modificato) ; se un file è
mancante, viene visualizzata l’icona Missing Artwork (Disegno mancante) . Per aggiornare un file collegato di un
progetto Version Cue, potete procedere nello stesso modo dei file non gestiti da Version Cue.
Se il file collegato è disponibile, la colonna Modifica stato di Version Cue nella palette Collegamenti non visualizza nulla
oppure mostra un’icona di stato
Per ulteriori informazioni sull’uso della palette Collegamenti e dei file collegati, consultate l’Aiuto di Illustrator, InCopy o
InDesign.
Consultate anche
“Disponibilità delle funzioni di Version Cue” a pagina 102
“Per sostituire un file inserito con una versione precedente” a pagina 123
“Per sostituire un file con un’alternativa derivata da una versione precedente” a pagina 123
Quando Version Cue è attivo in Illustrator, InCopy o InDesign, potete visualizzare le versioni e le alternative di un file
inserito dalla palette Collegamenti.
Consultate anche
“Usare la palette Collegamenti con i file di progetto” a pagina 122
“Per sostituire un file inserito con una versione precedente” a pagina 123
“Per sostituire un file con un’alternativa derivata da una versione precedente” a pagina 123
Consultate anche
“Usare la palette Collegamenti con i file di progetto” a pagina 122
“Per sostituire un file inserito con una versione precedente” a pagina 123
“Per sostituire un file con un’alternativa derivata da una versione precedente” a pagina 123
Consultate anche
“Usare la palette Collegamenti con i file di progetto” a pagina 122
“Per sostituire un file inserito con una versione precedente” a pagina 123
Consultate anche
“Usare la palette Collegamenti con i file di progetto” a pagina 122
“Per sostituire un file con un’alternativa derivata da una versione precedente” a pagina 123
Quando si lavora con i file di un progetto Version Cue, vengono aggiunti automaticamente dei metadati a tali file. In
aggiunta, potete inserire manualmente altre informazioni nei file di Adobe Creative Suite usando la finestra di dialogo Info
file. Potete individuare rapidamente i file in un progetto Version Cue ricercando informazioni specifiche, quali titoli, autori,
dati sul copyright, parole chiave, date e posizioni. La funzione di ricerca consente di ricercare tra i file esistenti e tra quelli
eliminati dai progetti. Per ulteriori informazioni sulla ricerca di file in Acrobat 7, consultate la guida di Acrobat. Potete
inoltre ricercare i file di progetto Version Cue sia in base ai commenti alle versioni che alle versioni precedenti.
Consultate anche
“La finestra di dialogo Adobe” a pagina 103
Dal momento che avete salvato una versione delle copie di lavoro, eseguendo la disconnessione non si verificano danni.
Quando accedete di nuovo al progetto, vengono create nuove copie di lavoro per le versioni correnti dei file aperti. Se sono
presenti copie di lavoro con stato In uso da me stesso, non è possibile disconnettersi da un progetto fino a quando non avete
salvato una versione di tali file.
Quando vi disconnettete da un progetto, solo le copie di lavoro e i collegamenti sul computer vengono eliminati. Lasciando
inalterato il progetto nell’area di lavoro, consentirete anche ad altri utenti di accedere ai file principali. Quando eliminate
un progetto, tutte le copie di lavoro e i collegamenti sul vostro computer insieme alle copie principali dei file e delle cartelle
nell’area di lavoro di Version Cue vengono cancellate. Tuttavia, qualsiasi copia di lavoro o collegamento presente sul
computer di un altro utente oppure usato in precedenza per accedere al progetto viene conservato. Per eliminare tali copie
di lavoro e collegamenti, dovete selezionare il collegamento o la cartella di progetto ed eseguire la disconnessione, anche se
il progetto è già stato eliminato, per rimuovere completamente il progetto.
Potete disconnettervi da un progetto Version Cue tramite Bridge, Photoshop CS2, Illustrator CS2, InCopy CS2 o InDesign
CS2. GoLive CS2 usa un metodo diverso per eliminare le copie di lavoro dei file del sito. La disconnessione non è disponibile
in Acrobat 7.
Consultate anche
“Eliminare file e cartelle” a pagina 126
La disconnessione da un progetto comporta la rimozione dei file dal vostro computer, ma non l’eliminazione del progetto
dall’area di lavoro di Version Cue che lo contiene. La disconnessione non è disponibile in Acrobat 7.
1 In Illustrator, InCopy, InDesign o Photoshop, scegliete File > Apri. Se usate la finestra di dialogo del sistema operativo,
fate clic su Usa finestra Adobe.
2 Fate clic su Version Cue nel pannello Preferiti.
3 Aprite l’area di lavoro di Version Cue e selezionate il progetto da cui desiderate disconnettervi.
4 Scegliete Disconnetti dal menu Strumenti di progetto.
Nota: potete selezionare qualsiasi icona o collegamento di progetto quando desiderate disconnettervi.
La disconnessione da un progetto comporta la rimozione delle copie di lavoro del progetto dal vostro computer ma non
l’eliminazione del progetto dall’area di lavoro di Version Cue che lo contiene.
1 Avviate Bridge, quindi fate clic su Version Cue nel pannello Preferiti.
2 Fate doppio clic su Aree di lavoro e individuate il progetto da cui desiderate disconnettervi.
3 Fate clic con il pulsante destro del mouse (Windows) o tenendo premuto il tasto Ctrl (Mac OS) sul progetto, quindi
scegliete Disconnetti dal menu.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 126
Guida utente
Nota: potete selezionare qualsiasi icona o collegamento di progetto quando desiderate disconnettervi.
Quando eliminate una cartella, tutte le sottocartelle e i file in essa contenuti vengono nascosti e lo stato viene impostato su
Eliminato. Quando eliminate definitivamente una cartella, l’intero contenuto viene cancellato.
Gli utenti che dispongono dei privilegi appropriati possono eliminare i file e le cartelle a meno che questi ultimi non siano
contrassegnati come In uso. In un gruppo di lavoro, se un utente sta modificando un file che desiderate eliminare, potete
ripristinare il blocco del file usando l’utilità di amministrazione di Version Cue.
Potete ripristinare i file o le cartelle con lo stato Eliminato. Il ripristino reintegra la gestione di Version Cue. I file e le cartelle
ripristinati vengono visualizzati nella posizione precedente all’interno della gerarchia delle cartelle del progetto. I file e le
cartelle eliminati mantengono il rapporto nella gerarchia del progetto finché non vengono eliminati in modo definitivo.
In Bridge, InCopy e Adobe Creative Suite, potete mostrare i file o le cartelle nascoste ed eliminate e visualizzarle nei risultati
della ricerca. Inoltre, Version Cue dispone dell’opzione Cestino progetto che consente di visualizzare tutti i file eliminati da
un progetto. Usate il Cestino progetto per visualizzare e gestire tutti i file eliminati senza scorrere la gerarchia della cartella
di progetto.
Potete eliminare i file o le cartelle singole in Bridge, InCopy o in uno dei componenti di Adobe Creative Suite.
Consultate anche
“Usare le copie di lavoro” a pagina 114
Eliminare i progetti
Eliminando un progetto da Version Cue in modo definitivo, i file principali di tale progetto (incluse le versioni e le
alternative) e le cartelle dell’area di lavoro di Version Cue vengono cancellati. Si tratta di una procedura di un solo passaggio
(con conferma). L’eliminazione di un progetto comporta l’eliminazione automatica delle copie di lavoro dei file sul computer
e dei collegamenti a tale progetto. Tuttavia, le copie di lavoro dei file creati sul computer di un altro utente non vengono
eliminate finché non viene eseguita la disconnessione dal progetto cancellato. Non potete ripristinare i progetti eliminati
direttamente da Version Cue, né eliminare un progetto se uno dei file è contrassegnato come in uso. Potete eliminare un
intero progetto Version Cue in Bridge, InCopy o in uno dei componenti di Adobe Creative Suite. Se disponete dei privilegi
necessari, potete anche eliminare i progetti mediante l’utilità di amministrazione di Version Cue.
1 In Illustrator, InCopy, InDesign o Photoshop, scegliete File > Apri. Se usate la finestra di dialogo del sistema operativo,
fate clic su Usa finestra Adobe.
2 Fate clic su Version Cue nel pannello Preferiti.
3 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Fate doppio clic sull’area di lavoro di Version Cue e selezionate il progetto.
• Fate clic sul collegamento del progetto.
4 Scegliete Elimina dal menu Strumenti di progetto .
5 Fate clic su OK nella finestra di dialogo di conferma.
Potete anche eliminare i progetti usando l’utilità di amministrazione di Version Cue.
Consultate anche
“Per eliminare un progetto nell’utilità di amministrazione di Version Cue” a pagina 149
1 Avviate Bridge, quindi fate clic su Version Cue nel pannello Preferiti.
2 Fate doppio clic su Aree di lavoro.
3 Fate clic con il pulsante destro del mouse sul collegamento del progetto, quindi scegliete Elimina progetto dal menu.
4 Fate clic su OK per confermare l’eliminazione.
Per rimuovere le copie di lavoro dei file dal progetto eliminato, eseguite la disconnessione dal progetto.
Consultate anche
“Per disconnettervi da un progetto in Bridge” a pagina 125
Dopo aver eliminato un file o una cartella da un progetto, potete scegliere di eliminarlo definitivamente o di ripristinarlo
con i dati originali, comprese le versioni del file e le informazioni correlate. Per ulteriori informazioni sull’eliminazione dei
file o delle cartelle da Acrobat 7, consultate la Guida di Acrobat.
1 In Illustrator, InCopy, InDesign o Photoshop, scegliete File > Apri. Se usate la finestra di dialogo del sistema operativo,
fate clic su Usa finestra Adobe.
2 Fate clic su Version Cue nel pannello Preferiti.
3 Fate doppio clic nell’area di lavoro di Version Cue.
4 Fate doppio clic sul progetto che contiene i file o le cartelle che desiderate eliminare.
5 Selezionate il file o la cartella da eliminare.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 128
Guida utente
Consultate anche
“Per visualizzare le informazioni su file, progetti e aree di lavoro di Version Cue” a pagina 109
Dopo aver eliminato un file da un progetto, potete scegliere di eliminarlo definitivamente o di ripristinarlo con i dati
originali, comprese le versioni del file e le informazioni correlate.
1 In Bridge, fate clic su Version Cue nel pannello Preferiti, quindi fate doppio clic su Aree di lavoro.
2 Fate doppio clic nell’area di lavoro di Version Cue.
3 Fate doppio clic sul progetto che contiene i file che desiderate eliminare.
4 Selezionate il file e fate clic sull’icona Elimina elemento nella barra degli strumenti.
Nota: se Mostra file nascosti ed eliminati non è selezionato nel menu Visualizza, il file viene nascosto. Se Mostra file nascosti
ed eliminati è selezionato, il file rimane visibile con lo stato Eliminato.
Consultate anche
“Per visualizzare le informazioni su file, progetti e aree di lavoro di Version Cue” a pagina 109
Per ulteriori informazioni sul ripristino di file o cartelle in Acrobat 7, consultate la guida di Acrobat.
1 In Illustrator, InCopy, InDesign o Photoshop, scegliete File > Apri. Se usate la finestra di dialogo del sistema operativo,
fate clic su Usa finestra Adobe.
2 Fate clic su Version Cue nel pannello Preferiti.
3 Fate doppio clic nell’area di lavoro di Version Cue.
4 Fate doppio clic sul progetto che contiene il file o la cartella che desiderate ripristinare ed effettuate una delle seguenti
operazioni:
• Fate clic su Cestino progetto nel pannello Preferiti, selezionate il file che desiderate ripristinare e scegliete Ripristina nel
menu Strumenti di progetto .
• Scegliete Mostra elementi eliminati nel menu Strumenti di progetto (i nomi dei file e delle cartelle eliminati vengono
visualizzati in grigio nella finestra di dialogo). Selezionate il file o la cartella da ripristinare, quindi scegliete Ripristina
dal menu Strumenti di progetto.
5 Scegliete Aggiorna dal menu Strumenti di progetto per aggiornare la finestra di dialogo.
Il file o la cartella viene ripristinato nella posizione originale nel progetto Version Cue.
Nota: per ripristinare un file in una cartella precedentemente eliminata, dovete prima ripristinare la cartella. In questo modo,
la cartella e il relativo contenuto vengono ripristinati.
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Potete eliminare definitivamente e cancellare i file o le cartelle con lo stato Eliminato. Per ulteriori informazioni
sull’eliminazione definitiva di un file o di una cartella in Acrobat 7, consultate la guida di Acrobat.
1 In Illustrator, InCopy, InDesign o Photoshop, scegliete File > Apri. Se usate la finestra di dialogo del sistema operativo,
fate clic su Usa finestra Adobe.
2 Fate clic su Version Cue nel pannello Preferiti.
3 Aprite l’area di lavoro di Version Cue e il progetto che contiene i file o la cartella da eliminare definitivamente.
4 Scegliete Mostra elementi eliminati dal menu Strumenti di progetto.
5 Selezionate il file o la cartella, quindi scegliete Elimina permanente dal menu Strumenti di progetto.
6 Fate clic su OK.
Version Cue garantisce che il lavoro di ciascuno non venga sovrascritto. Grazie a tali funzioni di protezione, più utenti
possono lavorare su un file contemporaneamente. Quando più utenti lavorano su un file, Version Cue li avvisa se un utente
salva una nuova versione, consentendo di aggiornare il file con la versione più recente.
Nota: in InCopy, due utenti non possono modificare contemporaneamente lo stesso file.
Non è necessario salvare una versione ogni volta che desiderate salvare le modifiche. Il comando File > Salva funziona allo
stesso modo sia con i file gestiti da Version Cue che con quelli non gestiti da questa applicazione. Quando desiderate creare
un’istantanea del file, dovete solo salvare una versione. Se ad esempio, modificate il colore dello sfondo oppure il testo nel
layout e salvate una versione, potete tornare alla versione precedente senza danneggiare il file. Invece di scegliere File >
Salva con nome e salvare una nuova copia del progetto, potete salvare una versione che vi consente di tenere traccia delle
modifiche non appena vengono apportate.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 130
Guida utente
Se desiderate continuare a lavorare usando la versione precedente invece di quella corrente, potete promuovere la versione
precedente come versione corrente anziché aprire direttamente la versione precedente. Questo processo mantiene la
versione precedente inalterata, nel caso decidiate di usarla di nuovo in un secondo momento. Se desiderate che la versione
precedente e la versione corrente siano disponibili per l’uso in un progetto, potete salvare la versione precedente come
risorsa separata. Quando effettuate questa operazione, potete rendere la versione precedente parte di un gruppo di
alternative, se lo desiderate.
Potete visualizzare le versioni precedenti nelle applicazioni di origine. Quando non avete più bisogno di mantenere versioni
precedenti dei file, potete eliminarle singolarmente o in blocchi.
Consultate anche
“Visualizzare e confrontare le versioni” a pagina 131
Per salvare una nuova versione di un file, potete usare il comando Salva una versione che consente di salvare le modifiche
in un’area di lavoro di Version Cue. In seguito, grazie alle miniature potete confrontare le versioni di un file nonché
visualizzarle, eliminarle e promuoverle mediante il comando Versioni.
Bridge apre i file nelle applicazioni di origine in modo che possiate apportare le modifiche. Potete salvare le versioni di file
non Adobe solo se (1) i file sono contenuti in un progetto Version Cue e (2) i file sono stati aperti tramite Bridge. Dopo aver
creato le versioni dei file con questa procedura, potete accedervi tramite la finestra di dialogo Versioni nei componenti di
Adobe Creative Suite, da InCopy e dalla Vista Versioni di Bridge.
1 Avviare Bridge.
2 Nel pannello Preferiti, fate clic su Version Cue, quindi individuate il progetto contenente il file che desiderate salvare
come versione.
3 Fate doppio clic sul file per aprirlo.
4 Quando il file si apre nell’applicazione di origine, apportate le modifiche, salvate e chiudete il file.
5 In Bridge, scegliete Strumenti > Version Cue > Salva una versione.
6 Nella finestra Salva una versione, inserite i commenti che desiderate associare alla versione, quindi fate clic su Continua.
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Nota: potete salvare le versioni di file di grafica, immagine e testo non incorporati in InCopy, InDesign e Illustrator usando il
comando Modifica originale nella palette Collegamenti. Dopo aver modificato il file, salvarlo nell’applicazione di origine.
Quindi, nella palette Collegamenti, selezionate il file e usate il comando Salva versione collegamento per salvare una versione
nel progetto Version Cue. Per ulteriori informazioni, consultate l’Aiuto di InCopy, InDesign o Illustrator.
La Vista Versioni e alternative in Bridge consente di visualizzare tutti i file di un progetto. Questa opzione è utile per
confrontare le versioni, poiché tutte le versioni sono disponibili in una sola posizione per la visualizzazione o la promozione
senza necessità di ricercare i file salvati sul disco rigido. Quando desiderate confrontare i dettagli delle versioni, potete
scegliere di visualizzare ciascuna versione nell’applicazione di origine.
Le funzioni di commento di Version Cue consentono di mantenere la cronologia dei file. Ogni volta che salvate o
promuovete una versione, potete descrivere le modifiche apportate. La cronologia consente di tenere traccia delle modifiche
apportate nelle diverse fasi. Inoltre, i commenti alle versioni possono essere ricercati; potete cercare una parola in
particolare e individuare rapidamente la versione desiderata.
Consultate anche
“Per visualizzare le miniature dei file e delle cartelle in Bridge” a pagina 77
Nella finestra di dialogo Versioni potete accedere rapidamente alle miniature, ai commenti e alle date delle versioni
precedenti di un file aperto in un’area di lavoro di Version Cue.
1 In Illustrator, InCopy, InDesign o Photoshop, scegliete File > Apri. Se usate la finestra di dialogo del sistema operativo,
fate clic su Usa finestra Adobe.
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Potete visualizzare le versioni di un file mentre è aperto in un componente di Adobe Creative Suite: scegliete Versioni nel
menu dello stato nella parte inferiore della finestra del file.
Consultate anche
“La finestra di dialogo Adobe” a pagina 103
In Bridge, potete usare l’opzione Vista Versioni e alternative per visualizzare tutte le versioni dei file di un progetto.
• In Bridge, usate Vista Versioni e alternative, fate clic sul pulsante corrispondente nell’angolo superiore destro della
finestra, fate clic con il pulsante destro del mouse (Windows) oppure fate clic tenendo premuto il tasto Ctrl (Mac OS) su
una versione, quindi scegliete Visualizza nel menu.
Version Cue apre la versione precedente nella finestra associata. Potete quindi modificare una versione precedente, salvarla
come una nuova risorsa o come un’alternativa. Se modificate la versione precedente, le modifiche non verranno riportate
nella versione corrente a meno che non promuoviate la versione precedente.
Consultate anche
“Per visualizzare le versioni in Bridge” a pagina 132
La promozione di una versione precedente comporta il salvataggio automatico di una copia di tale versione come corrente.
Le modifiche apportate dalla creazione alla promozione non vengono visualizzate nella versione corrente.
❖ In Bridge, scegliete Strumenti > Version Cue > Ripristina versione precedente.
Consultate anche
“Per eliminare le versioni dei file in un progetto” a pagina 150
Usando l’utilità di amministrazione di Version Cue, potete eliminare più versioni precedenti di tutti i file in un progetto
contemporaneamente se disponete dei privilegi di accesso. Usando questo metodo, potete conservare le versioni passate in
base alla data o al numero.
Consultate anche
“Per eliminare le versioni dei file in un progetto” a pagina 150
Potete usare le alternative in diversi modi. Ad esempio, se apportate modifiche estese al file, si consiglia di salvarlo come
un’alternativa anziché come una versione. In questo modo, il file originale rimane inalterato e potete continuare la
progettazione in una nuova direzione. Potete anche creare alternative per la grafica che intendete usare su un supporto
diverso, ad esempio un’alternativa ad alta risoluzione per la stampa e un’alternativa a bassa risoluzione per il Web.
Altrimenti, potete creare alternative dei file con un contenuto totalmente diverso. Ad esempio, supponete di dover creare
un articolo sulla coltivazione della frutta. Potete usare una foto di un’arancia per l’edizione della California, di una banana
per quella della Florida e di una mela per l’edizione di Washington. Potete salvare ciascuna foto come alternativa.
Potete accedere alle alternative da Bridge direttamente dalla palette Collegamenti in InCopy, InDesign o Illustrator,
facilitando la presentazione di diverse idee ai clienti o ai direttori creativi. Version Cue protegge le alternative allo stesso
modo di altre risorse. Quando salvate un’alternativa, questa viene visualizzata in file separato all’interno del progetto;
tuttavia, Version Cue mantiene il rapporto tra il file originale e le alternative create.
Version Cue mantiene le relazioni tra alternative creando gruppi di alternative, che potete visualizzare insieme nella finestra
di dialogo Alternative. Potete creare manualmente un gruppo di file all’interno di un gruppo di alternative usando il
comando Crea alternative. Potete creare alternative da file in diverse cartelle trascinandoli da una finestra di Bridge a
un’altra. Usando questo metodo, potete aggiungere file al gruppo anche da cartelle aggiuntive. Pertanto, un gruppo di
alternative può contenere più file da diverse cartelle. Potete rendere un’alternativa primaria o preferita in un gruppo.
L’alternativa primaria viene indicata da un’icona di stato speciale e il relativo nome è riportato in grassetto nella Vista
Alternative. Nella finestra di dialogo Alternative visualizzata nei componenti di Adobe Creative Suite e in InCopy (nella
palette Collegamenti o nella finestra di dialogo Apri), l’alternativa primaria viene visualizzata in cima all’elenco.
Potete modificare l’alternativa primaria e rimuovere le alternative dal gruppo usando Bridge o la finestra di dialogo
Alternative nei componenti di Adobe Creative Suite o in InCopy.
Nota: sebbene possiate creare molti gruppi di alternative, potete includere un file specifico in uno solo di questi gruppi. Inoltre,
le alternative devono essere posizionate all’interno di un solo progetto. Le alternative non sono disponibili in Acrobat 7.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 135
Guida utente
Consultate anche
“Disponibilità delle funzioni di Version Cue” a pagina 102
Se avete aperto un file e desiderate creare un’alternativa dalla vostra copia corrente per le versioni precedenti, dovete usare
il comando Salva con nome.
Nota: se non cambiate la cartella o il nome del file, Version Cue vi richiede di creare una nuova versione del file (non
un’alternativa).
Per vedere rapidamente quali file hanno alternative, utilizzate la vista Versioni e alternative in Bridge. La visualizzazione
comprende miniature di ciascuna alternativa, ne mostra il numero e indica qual è l’alternativa primaria di un gruppo. Da
questa visualizzazione, potete modificare i gruppi di alternative.
L’aggiunta di un file in un gruppo di alternative viene indicata dall’icona Alternative e dalle informazioni sullo stato che
mostrano quante alternative sono associate al file e se questo è l’alternativa primaria .
Potete anche visualizzare le alternative di un file mentre sono attive altre visualizzazioni di Bridge. Fate clic con il pulsante
destro del mouse (Windows) o tenendo premuto il tasto Ctrl (Mac OS) su un file di progetto Version Cue, quindi scegliete
Alternative.
Potete identificare i file che dispongono di alternative nelle finestre di dialogo Apri, Inserisci, Salva, Importa ed Esporta
cercando nella colonna Alternative in cui viene visualizzato il numero di alternative. Le alternative non sono disponibili in
Acrobat 7.
1 In Illustrator, InCopy, InDesign o Photoshop, scegliete File > Apri. Se usate la finestra di dialogo del sistema operativo,
fate clic su Usa finestra Adobe.
2 Fate clic su Version Cue nel pannello Preferiti.
3 Fate doppio clic nell’area di lavoro di Version Cue dell’host e sul progetto contenente le alternative.
4 Fate clic sul file per le alternative che desiderate visualizzare.
5 Scegliete Alternative dal menu Strumenti di progetto .
Nota: potete anche visualizzare le alternative dalla palette Collegamenti in Illustrator o InDesign oppure dal menu di stato nella
parte inferiore della finestra del file mentre questo è aperto in un componente di Adobe Creative Suite. Per visualizzare le
alternative dalla palette Collegamenti, scegliete Alternative nel menu della palette Collegamenti. Per visualizzare le alternative
mentre un file è aperto in un componente di Adobe Creative Suite, scegliete Alternative nel menu nella parte inferiore della
finestra del file.
Consultate anche
“Per visualizzare le alternative in Bridge” a pagina 135
Consultate anche
“Per visualizzare le alternative in Bridge” a pagina 135
Quando usate il comando Crea alternative, potete creare diverse alternative per ciascun file in un gruppo di alternative.
Potete selezionare più file da diverse cartelle per creare le alternative.
Consultate anche
“Per visualizzare le alternative in Bridge” a pagina 135
Quando create alternative in Bridge, potete creare diverse alternative per ciascun file in un gruppo di alternative. Le
alternative non sono disponibili in Acrobat 7.
Consultate anche
“Per visualizzare le alternative in Bridge” a pagina 135
Non è possibile diventare membri di più di un gruppo di alternative. Per spostare un’alternativa a un altro gruppo, dovete
prima rimuoverla dal gruppo originale, quindi aggiungerla a un nuovo gruppo.
1 Rimuovete l’alternativa dal gruppo. Per ulteriori informazioni, consultate “Per rimuovere un’alternativa” a pagina 137.
2 Aggiungete il file a un nuovo gruppo di alternative. Per ulteriori informazioni, consultate “Per salvare un’alternativa” a
pagina 135 o “Per creare alternative in Bridge” a pagina 137.
Le copie di lavoro vengono di norma copiate sul computer quando aprite un progetto da un’area di lavoro in linea. Tuttavia,
se il file non è stato ancora modificato, potete prepararvi a lavorare non in linea sincronizzando l’intero progetto Version
Cue o solo i file necessari mentre l’area di lavoro è ancora in linea, in modo da avere delle copie di lavoro.
Quando lavorate non in linea, non potete creare più versioni poiché il comando Salva una versione non è disponibile.
Se intendete lavorare su un file non in linea in Version Cue CS2, potete contrassegnare manualmente il file come In uso
prima di lavorare in modalità non in linea. Quando un file è contrassegnato come In uso, Version Cue crea una copia di
lavoro del file. Potete contrassegnare un file come In uso anche se non intendete lavorare in modalità non in linea.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 139
Guida utente
Normalmente, durante la modifica di un file, il contrassegno In uso viene visualizzato quando un altro utente accede al file.
Un file il cui stato è In uso è protetto. Quando il file viene sincronizzato, torna allo stato Sincronizzato. Contrassegna in uso
non è disponibile in Acrobat 7.
Se avete modificato un file non in linea di recente, potete aprirlo dal menu File > Apri documenti recenti.
Consultate anche
“Disponibilità delle funzioni di Version Cue” a pagina 102
Consultate anche
“Per sincronizzare i file” a pagina 140
Per ulteriori informazioni sulla modifica di file non in linea in Acrobat 7, consultare la guida di Acrobat.
1 In Illustrator, InCopy, InDesign o Photoshop, scegliete File > Apri. Se usate la finestra di dialogo del sistema operativo,
fate clic su Usa finestra Adobe.
2 Fate clic su Version Cue nel pannello Preferiti.
3 Fate doppio clic nell’area di lavoro di Version Cue.
4 Fate doppio clic sul progetto Version Cue contenente il file. Potrebbe trascorrere qualche secondo prima che Version Cue
verifichi che l’area di lavoro o un progetto Version Cue non è disponibile.
5 Fate doppio clic su un file per aprirlo (lo stato Copia non in linea consente di aprire il file).
6 Dopo aver modificato il file, scegliete File > Salva per memorizzare le modifiche alla copia di lavoro. Quando l’area di
lavoro di Version Cue è di nuovo disponibile, sincronizzate i file.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 140
Guida utente
Consultate anche
“Modificare e sincronizzare file non in linea” a pagina 138
Ignora questo file Impedisce che venga scaricata la versione più recente dall’area di lavoro di Version Cue (questa opzione
evita inoltre che una versione della copia di lavoro venga salvata nell’area di lavoro). Scegliete questa opzione solo se
desiderate conservare le modifiche e ignorare quelle del file principale.
Per ulteriori informazioni sulla sincronizzazione dei file in Acrobat, consultate la guida di Acrobat.
1 In Illustrator, InCopy, InDesign o Photoshop, scegliete File > Apri. Se usate la finestra di dialogo del sistema operativo,
fate clic su Usa finestra Adobe.
2 Fate clic su Version Cue nel pannello Preferiti.
3 Selezionate il progetto che contiene il file principale ed effettuate una delle seguenti operazioni:
• Per sincronizzare l’intero progetto, scegliete Sincronizza dal menu Strumenti di progetto .
• Per sincronizzare solo una cartella o uno o più file, aprite il progetto, selezionate la cartella o i file da sincronizzare e
scegliete Sincronizza dal menu Strumenti di progetto.
4 Se il file principale dell’area di lavoro di Version Cue è più recente della copia di lavoro e quest’ultima è stata modificata,
viene visualizzata la finestra di dialogo Conflitto di file: Specificare le seguenti opzioni:
Applica la seguente azione a tutti i conflitti successivi Applica automaticamente l’opzione selezionata ogni volta che si
verifica un conflitto di file.
Salva una versione Salva la copia di lavoro in una nuova versione del file nell’area di lavoro di Version Cue.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 141
Guida utente
Ignora questo file Impedisce che venga scaricata la versione più recente dall’area di lavoro di Version Cue (questa opzione
evita inoltre che una versione della copia di lavoro venga salvata nell’area di lavoro). Scegliete questa opzione solo se
desiderate conservare le modifiche e ignorare quelle del file principale.
La seguente tabella elenca le operazioni relative a Version Cue che potete eseguire da un componente di Adobe Creative
Suite e quelle che potete eseguire dall’utilità di amministrazione di Version Cue.
Modificare le proprietà di un No Sì
progetto Version Cue, in modo
che gli utenti debbano
autenticarsi per poter accedere
al progetto
Gli utenti che lavorano in un gruppo con un ID di accesso e una password possono accedere all’utilità di amministrazione
Version Cue. Le operazioni che gli utenti di un gruppo di lavoro possono eseguire dipendono dai privilegi assegnati all’ID
di accesso Version Cue dall’amministratore. Tuttavia, gli utenti il cui livello di accesso è impostato su Nessuno non possono
accedere all’utilità di amministrazione Version Cue.
Potete visualizzare la pagina Web di accesso all’amministrazione Version Cue in uno dei seguenti modi:
• Aprendo le preferenze di Version Cue e facendo clic sul pulsante Gestione avanzata.
• Facendo clic sul pulsante Gestione avanzata in GoLive CS2, Illustrator CS2, InCopy CS2, InDesign CS2, Photoshop CS2
o Acrobat 7.
• Digitando direttamente l’indirizzo IP dell’area di lavoro di Version Cue in un browser Web.
• Selezionando Gestione avanzata dall’icona della barra delle applicazioni di Version Cue (Windows) o nel menu Version
Cue (Mac OS).
Consultate anche
“Scegliere i privilegi utente” a pagina 154
ADOBE PHOTOSHOP CS2 143
Guida utente
1 Scegliete File > Apri, quindi fate clic sul pulsante Usa finestra Adobe nella finestra di dialogo.
2 Selezionate l’area di lavoro Version Cue che desiderate amministrare.
3 Scegliete Modifica proprietà dal menu Strumenti di progetto .
4 Fate clic su Amministrazione avanzata nella finestra di dialogo Modifica proprietà.
5 Digitare l’ID di accesso e la password assegnati per Version Cue nelle caselle di testo. (L’impostazione predefinita per
entrambi è system.)
6 Fate clic su Accedi.
2 Una finestra del browser visualizza la pagina di accesso dell’amministrazione Adobe Version Cue. Digitare l’ID di accesso
e la password assegnati per Version Cue nelle caselle di testo. (L’impostazione predefinita per entrambi è system.)
3 Fate clic su Accedi.
Per accedere all’amministrazione Version Cue dalla finestra di dialogo delle Preferenze
Version Cue
1 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• (Windows) Fate doppio clic sull’icona Version Cue nella barra delle applicazioni. Nella finestra di dialogo Edit Project
Properties (Modifica proprietà del progetto), fate clic su Amministrazione avanzata.
• (Windows) Fate clic con il pulsante destro del mouse sull’icona Version Cue nella barra delle applicazioni, quindi
scegliete Preferenze di Version Cue CS2.
In Windows, fate doppio clic sull’icona Version Cue per aprire la finestra di dialogo delle preferenze.
• (Mac OS) Fate clic sull’icona di Version Cue nella parte superiore dello schermo, quindi scegliete Gestione avanzata dal
menu.
• (Mac OS) Fate clic tenendo premuto il tasto Ctrl sull’icona di Version Cue, quindi scegliete le preferenze Version Cue
CS2.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 144
Guida utente
In Mac OS, scegliete Preferenze di Version Cue CS2 per aprire la finestra di dialogo delle preferenze.
2 Digitare l’ID di accesso e la password assegnati per Version Cue nelle caselle di testo. (L’impostazione predefinita per
entrambi è system.)
3 Fate clic su Accedi.
Nota: se l’area di lavoro di Version Cue è installata su un computer Windows che usa un firewall e desiderate condividerla con
altri, assicuratevi che le porte TCP 3703 e 427 siano aperte e deselezionate l’opzione Firewall connessione Internet (consultate
la Guida di Windows).
Autorizza accesso solo agli utenti esistenti Specifica se i progetti Version Cue sono accessibili da un utente. Impostate le
proprietà di accesso per ogni progetto desiderato e modificate l’elenco di utenti assegnati al progetto.
Livello di accesso Definisce la quantità di informazioni riportate dal sistema nell’area di lavoro di Version Cue. Scegliete un
livello di accesso: Errore per elencare solo gli errori dell’area di lavoro di Version Cue; Avviso per elencare errori e avvisi
nell’area di lavoro o Info per elencare errori, avvisi e informazioni sulle operazioni eseguite.
Dimensione file di registro Imposta le dimensioni massime, in kilobyte, per un resoconto di sistema. Per ridurre le
dimensioni del file di registro salvandolo come file GZ compresso, selezionate Comprimi file di registro.
Proxy FTP Specifica il server proxy FTP predefinito per gli utenti che importano o esportano progetti da un server FTP o
che pubblicano su un server FTP con GoLive.
Proxy HTTP Specifica il server proxy HTTP predefinito per gli utenti che importano o esportano progetti da un server
WebDAV o che pubblicano su un server WebDAV con GoLive.
Schema colore Imposta i colori di sfondo delle schede.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 145
Guida utente
• Le aree di lavoro di Version Cue 1.0 e Version Cue 2.0 possono essere installate sullo stesso computer e possono
funzionare contemporaneamente.
• Se le aree di lavoro di Version Cue 1.0 e Version Cue 2.0 vengono installate sullo stesso computer, i componenti di Adobe
Creative Suite 1.0 funzionano solo con le aree di lavoro di Version Cue 1.0, poiché possono comunicare solo con la porta
usata dall’area di lavoro di Version Cue 1.0.
Nota: se disinstallate l’area di lavoro di Version Cue 1.0 e riavviate l’area di lavoro di Version Cue 2.0, quest’ultima usa la porta
dell’area di lavoro di Version Cue 1.0 consentendo ai componenti di Adobe Creative Suite 1.0 e Adobe Creative Suite 2.0 di
lavorare con l’area di lavoro di Version Cue 2.0.
• Se è installata solo l’area di lavoro di Version Cue 2.0, i componenti di Adobe Creative Suite 1.0 non funzionano.
• I componenti di Adobe Creative Suite 2.0 funzionano solo con le aree di lavoro di Version Cue 2.0.
• I componenti di Adobe Creative Suite 1.0 funzionano sia con le aree di lavoro di Version Cue 1.0 che con quelle di Version
Cue 2.0 contemporaneamente purché non siano posizionate sullo stesso computer.
• Potete importare i progetti e gli utenti di Version Cue 1.0 usando l’utilità di amministrazione (consultate la versione “Per
migrare da Version Cue 1.0 a Version Cue 2.0” a pagina 145).
Codifica URL Specifica il trattamento della codifica URL. L’impostazione predefinita è UTF-8.
Sostituzione con %HH Richiede la codifica di un carattere non sicuro come simbolo di percentuale (%) seguito da due cifre
esadecimali.
Codifica URL Specifica il trattamento della codifica URL. L’impostazione predefinita è UTF-8.
Sostituzione con %HH Richiede la codifica di un carattere non sicuro come simbolo di percentuale (%) seguito da due cifre
esadecimali.
Commenti Memorizza eventuali note sul progetto.
7 Effettuate una delle seguenti operazioni nel frame del contenuto Utenti assegnati, quindi fate clic su Salva:
• Per definire l’accesso di ciascun utente al progetto, scegliete un’opzione accanto a ogni nome utente nella colonna
Privilegi o scegliete un’opzione nel menu Imposta tutti come. Queste opzioni non funzionano a meno che non
selezioniate Richiedi accesso per questo progetto.
• Per consentire a un utente di pubblicare un progetto tramite GoLive CS su un server FTP o Web/DAV specifico,
selezionate la casella di controllo nella colonna Privilegio di pubblicazione, accanto al nome del progetto.
• Se desiderate che gli utenti debbano usare una password e un ID di accesso Version Cue per accedere al progetto,
selezionate Richiedi accesso per questo progetto. Se selezionata, questa opzione assicura che solo gli utenti di Version
Cue specificati possano autenticarsi e accedere al progetto.
Nota: se l’opzione viene selezionata dopo che altri utenti hanno già effettuato l’accesso al progetto senza essersi autenticati, tali
utenti potranno ancora accedere al progetto senza autenticarsi. Assicuratevi di modificare i privilegi come necessario, nell’elenco
degli utenti assegnati al progetto.
• Per limitare le versioni dei file solo a quelle in sequenza, selezionate Consenti blocco di protezione per questo progetto.
• Se desiderate includere annotazioni sul progetto, digitatele nella casella Commenti.
10 Effettuate una delle seguenti operazioni nel frame del contenuto Utenti assegnati, quindi fate clic su Salva:
• Per definire l’accesso di ciascun utente al progetto, scegliete un’opzione accanto a ogni nome utente nella colonna
Privilegi o scegliete un’opzione nel menu Imposta tutti come.
• Per consentire a un utente di pubblicare un progetto tramite GoLive su un server FTP o Web/DAV specifico, selezionate
la casella di controllo nella colonna Privilegio di pubblicazione, accanto al nome del progetto.
Nota: non è necessario assegnare utenti al progetto per consentire l’accesso al progetto Version Cue. Accertatevi di deselezionare
Richiedi accesso per questo progetto nelle proprietà del progetto.
Configurazioni di backup Consente di eseguire il backup del progetto o di modificare le impostazioni di backup.
4 Fate clic su Salva o su Reimposta per ripristinare i valori originali delle proprietà.
Consultate anche
“Per eseguire il backup di un progetto Version Cue” a pagina 151
È possibile personalizzare una configurazione di backup per i vostri progetti e sottoporre a backup un progetto usando una
nuova configurazione oppure una esistente. La configurazione di backup comprende la capacità di pianificare un backup
ricorrente per il progetto.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 151
Guida utente
Consultate anche
“Per modificare le proprietà del progetto di Version Cue” a pagina 148
Per limitare i progetti Version Cue ai quali un utente può accedere, potete modificare i nomi utente esistenti per un progetto
oppure creare nuovi nomi utente Version Cue, da assegnare a progetti specifici. In questo modo si ottiene un maggior
controllo sul progetto.
Nota: solo gli utenti dotati dei privilegi di amministratore di sistema possono creare nuovi nomi utente.
Se configurate l’area di lavoro di Version Cue perché sia visibile agli altri utenti nell’utilità di amministrazione di Version
Cue, non è necessario creare e assegnare nomi utente Version Cue per consentire ad altri utenti di Adobe Creative Suite o
WebDAV di accedere ai vostri progetti e all’area di lavoro di Version Cue. È sufficiente che gli utenti si trovino nella vostra
sottorete o dispongano dell’indirizzo IP o DNS e del numero di porta dell’area di lavoro di Version Cue. Quando un utente
accede all’area di lavoro di Version Cue senza usare un nome utente Version Cue, il sistema aggiunge automaticamente
all’elenco degli utenti dell’area di lavoro il nome utente con il quale l’utente accede al proprio computer e lascia vuoto il
campo delle password.
Se configurate l’area di lavoro di Version Cue per concedere l’accesso solo agli utenti esistenti, non è necessario creare nomi
utente Version Cue per consentire ad altri utenti di Adobe Creative Suite o WebDAV di accedere ai progetti e alle aree di
lavoro di Version Cue.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 153
Guida utente
3 Selezionate la casella di controllo accanto a ciascun nome utente da duplicare o eliminare. Per selezionare tutti i nomi
utente elencati, selezionate la casella di controllo accanto all’etichetta della colonna Nome utente.
4 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Fate clic su Duplica. Modificate le proprietà dell’utente nel frame del contenuto Duplica utente, quindi fate clic su Salva.
• Fate clic su Elimina. Per confermare l’eliminazione, fate clic su Elimina nel frame del contenuto Elimina utente.
Gli utenti che operano in Adobe Creative Suite possono usare l’URL del client Version Cue per connettersi ai progetti
Version Cue, quando non si trovano nella sottorete dell’area di lavoro. Gli utenti che operano in applicazioni compatibili
con WebDAV possono ricorrere all’URL del client WebDAV per connettersi ai progetti Version Cue.
Inoltre potete visualizzare e gestire tre tipi di resoconti (importazione, esportazione e pubblicazione) e il file di registro
dell’area di lavoro di Version Cue, che tiene traccia di tutte le operazioni del server in base al livello di dettaglio specificato.
I tempi di visualizzazione variano a seconda delle dimensioni del file di registro. L’impostazione predefinita per le
dimensioni del file di registro è 1024 K. Se le dimensioni del file di registro superano un limite specificato, il sistema crea
un nuovo file di registro e salva quello precedente. I file di registro vengono salvati nella cartella Registri, nella directory
dell’applicazione Version Cue.
Potete specificare la data di consegna di una revisione; inoltre, potete interrompere la revisione in qualsiasi momento.
Quando una revisione è terminata, potete visualizzare tutti i commenti sia nel contesto del documento originale che come
elenco nell’utilità di amministrazione di Version Cue. Quando visualizzate i commenti nel contesto del documento PDF,
tutti gli strumenti di annotazione di Acrobat sono disponibili, compresa la stampa.
Le revisioni Version Cue PDF sono particolarmente utili nelle fasi più avanzate di un progetto quando non rimane tempo
per eseguire una revisione tradizionale su carta. Inoltre, è possibile usarle quando i revisori sono distribuiti su una vasta
area geografica. La possibilità di unire i commenti semplifica il riepilogo dei commenti e tiene traccia dell’avanzamento
della revisione.
Per usare la funzione di revisione Version Cue PDF, sono necessarie le seguenti condizioni:
• Per usare la funzione di revisione Version Cue PDF, i revisori devono disporre di un nome di accesso Version Cue e dei
privilegi per accedere all’area di lavoro di Version Cue contenente la revisione.
• Per visualizzare il PDF e aggiungere i commenti, gli utenti devono disporre di Acrobat 7.0 Professional. Per ulteriori
informazioni sull’inserimento dei commenti in Acrobat, consultate la Guida di Acrobat.
• Per avere accesso a una revisione, gli utenti devono disporre di una connessione a Internet.
In qualsiasi momento, per tornare alla pagina principale Revisione Version Cue CS2, fate clic sul pulsante Home . Per
tornare ad Amministrazione Version Cue, fate clic su Amministrazione Version Cue CS2.
1 Accedete all’utilità di amministrazione di Version Cue. Per istruzioni, consultate le sezioni “Per accedere
all’amministrazione Version Cue dalla finestra di dialogo delle Preferenze Version Cue” a pagina 143 e “Per accedere
all’amministrazione Version Cue da un browser Web” a pagina 143.
2 Fate clic sul collegamento Revisione Version Cue CS2 nella parte superiore della pagina.
3 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Nella pagina principale Revisione Version Cue CS2, fate clic su Avvia una revisione.
• Fate clic sulla scheda Documenti e scegliete Non avviata nel menu Stato revisione.
4 Nell’Elenco documenti, fate clic sul nome del documento PDF da rivedere.
5 Scegliete la versione da rivedere e fate clic su Avvia revisione.
6 Nella pagina Avvia revisione, inserite le informazioni sulla revisione:
• Per impostare una data di fine per la revisione, selezionate Scadenza, quindi scegliete una data nei menu Anno, Mese e
Giorno.
• Per consentire ai revisori di visualizzare i commenti tra loro, selezionate Apri in Modalità revisione Selezionate Privato
se desiderate che i revisori visualizzino solo i commenti personali.
• Se desiderate aggiungere una descrizione della revisione, digitate le informazioni nella casella Descrizione.
• Per aggiungere revisori, selezionate i nomi nella sezione Revisori (fate sulla casella di controllo accanto all’etichetta della
colonna Revisori per selezionare o deselezionare tutti i revisori).
Nota: se un revisore si trova fuori dal gruppo di lavoro e non dispone di un accesso Version Cue, è necessario configurarne uno.
Dovete anche fornire un accesso di rete (generalmente tramite un firewall) per i revisori esterni.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 158
Guida utente
• Per visualizzare solo i documenti PDF in un progetto specifico, scegliete il progetto nel menu Progetto.
• Per limitare il numero dei documenti visualizzati, scegliete un’opzione nel menu Numero voci (usate le frecce a destra
del menu Numero voci per visualizzare altri file).
• Per limitare l’elenco in base al nome del documento, inserite una parte del nome nel campo Nome documento e premete
Invio (Window e Mac OS). (Per visualizzare tutti i file di nuovo, eliminate il testo nel campo Nome documento e premete
Invio).
• Per ordinare l’elenco secondo le voci in una colonna, fate clic sull’intestazione della colonna. Per invertire l’ordine, fate di
nuovo clic sull’intestazione della colonna.
Consultate anche
“Per avviare una nuova revisione Version Cue PDF” a pagina 157
1 Individuate la revisione attiva o completata (consultate “Per individuare le revisioni PDF” a pagina 158).
2 Fate clic sul nome del documento PDF nell’Elenco documenti.
3 Nell’elenco Cronologia documenti, selezionate una versione e fate clic su Elimina revisione.
4 Quando Version Cue vi richiede di eliminare la revisione, fate clic su Elimina.
Consultate anche
“Eliminare file e cartelle” a pagina 126
Version Cue memorizza i commenti di revisione nell’area di lavoro. Potete visualizzare i commenti nell’utilità di
amministrazione di Version Cue oppure direttamente nel documento PDF. Per visualizzare tutti i commenti di revisione
direttamente nel documento, dovete accedervi usando il collegamento nell’invito alla revisione oppure aprendo il
documento in revisione dall’utilità di amministrazione di Version Cue (se aprite il documento in revisione usando la
finestra di dialogo Apri in Acrobat o da Bridge, i commenti non vengono visualizzati).
Per ulteriori informazioni sugli strumenti di annotazione di Acrobat, ricercate “annotazioni” nella Guida di Acrobat.
• Per eliminare i commenti di revisione nell’utilità di amministrazione di Version Cue, selezionate il commento e fate clic
su Elimina commenti. Per selezionare tutti i commenti, fate clic sulla casella di controllo accanto all’intestazione della
colonna Pagina.
161
Consultate anche
“Immagini bitmap” a pagina 161
Immagini bitmap
Le immagini bitmap, o immagini raster, sono costituite da una griglia di punti detti pixel. Quando lavorate con le immagini
bitmap, modificate i pixel anziché gli oggetti o le forme. Le immagini bitmap sono il mezzo elettronico più diffuso per
riprodurre immagini a tono continuo, come le fotografie o i disegni digitali, poiché sono in grado di rappresentare anche
le più lievi gradazioni di tonalità e colori.
Le immagini bitmap possono deteriorarsi se ridimensionate sul monitor, perché dipendono dalla risoluzione, contengono
un numero fisso di pixel e a ciascun pixel è assegnata una posizione specifica e un colore. Le immagini bitmap possono
risultare scalettate se stampate a bassa risoluzione, poiché ciascun pixel viene ingrandito.
3:1
24:1
Esempio di immagine bitmap a diversi livelli di ingrandimento
Grafica vettoriale
La grafica vettoriale è costituita da linee e curve matematicamente definite, dette vettori. Potete quindi spostare,
ridimensionare o modificare il colore di una linea senza compromettere la qualità della grafica.
La grafica vettoriale non è vincolata alla risoluzione; può essere ingrandita o rimpicciolita e stampata a qualunque
risoluzione, senza perdita di particolari né di nitidezza. Di conseguenza, la grafica vettoriale è la soluzione ideale per
elementi netti, come i logotipi, le cui linee devono restare nitide a qualunque dimensione.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 162
Guida utente
3:1
24:1
Esempio di grafica vettoriale a diversi livelli di ingrandimento
Nota: poiché i monitor visualizzano le immagini solo su una griglia, sia la grafica vettoriale che le immagini bitmap vengono
visualizzate come pixel sullo schermo.
La quantità di particolari dipende dalle dimensioni in pixel dell’immagine; la risoluzione determina invece la superficie
occupata dai pixel in stampa. Ad esempio, potete modificare la risoluzione di un’immagine senza alterare i dati dei pixel
effettivi, semplicemente cambiando le dimensioni di stampa dell’immagine. Tuttavia, se desiderate stampare l’immagine
mantenendo le dimensioni inalterate, potrete modificare la risoluzione soltanto modificando il numero totale di pixel.
B C
Le dimensioni in pixel sono uguali alla dimensione (output) del documento moltiplicata per la risoluzione.
A. Dimensioni e risoluzione originali B. Senza ricampionamento: se si riduce la risoluzione, le dimensioni in pixel restano inalterate. C. Con
ricampionamento: se si riduce la risoluzione e si mantiene invariata la dimensione del documento, le dimensioni in pixel vengono ridotte.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 163
Guida utente
In Photoshop, potete modificare la risoluzione di un’immagine. In ImageReady, la risoluzione delle immagini è sempre di
72 ppi, ottimizzata per la pubblicazione in linea.
Quando vengono stampate, le immagini con una risoluzione alta contengono un numero maggiore di pixel (che quindi
appaiono più piccoli) rispetto alle immagini con una risoluzione bassa. Le immagini ad alta risoluzione riproducono un
maggior numero di particolari e transizioni di colore più graduali rispetto a quelle a bassa risoluzione, grazie alla maggiore
densità dei pixel. Le immagini ad alta qualità mantengono in genere le loro caratteristiche a tutte le dimensioni.
Non è possibile migliorare un’immagine di bassa qualità aumentandone la risoluzione di stampa. La modifica della
risoluzione di stampa non fa altro che ingrandire ciascun pixel e creare un’immagine sgranata, cioè con pixel grandi e
vistosi. L’aumento della risoluzione di stampa di un’immagine non aggiunge informazioni a livello dei pixel. Per ricavare il
meglio da un’immagine a bassa risoluzione, scegliete una dimensione di stampa che sfrutti al massimo i pixel disponibili.
Importante: i file video vengono visualizzati solo a 72 ppi. Anche se un’immagine ha una risoluzione maggiore di 72 ppi, è
possibile che risulti di qualità scadente se visualizzata in un’applicazione di editing video.
A B C
Stampa della stessa immagine a bassa risoluzione in varie dimensioni
A. Dimensione di stampa piccola B. Dimensione di stampa media C. Dimensione di stampa grande
Un altro fattore che influenza le dimensioni di un file è il formato. I formati GIF, JPEG e PNG usano infatti metodi di
compressione diversi; a parità di dimensioni in pixel, le dimensioni del file possono variare molto. Le dimensioni del file
sono influenzate inoltre dalla profondità del colore in bit e dal numero di livelli e canali presenti in un’immagine.
Photoshop supporta immagini con un numero massimo di 300.000 per 300.000 pixel. Sono questi i limiti massimi per la
risoluzione e le dimensioni di stampa di un’immagine.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 164
Guida utente
La risoluzione del monitor dipende dalla grandezza del monitor e dalle sue impostazioni in pixel. Ad esempio, un’immagine
da 800 x 600 pixel visualizzata su un monitor da 15 pollici riempie quasi lo schermo; su un monitor più grande occupa
invece meno spazio e i pixel appaiono ingranditi.
20"
15"
Nota: quando preparate un’immagine per visualizzarla online, le dimensioni in pixel sono fondamentali. Accertatevi che le
dimensioni dell’immagine non interferiscano con i controlli della finestra del browser Web nei monitor più piccoli.
Le stampanti a getto d’inchiostro spruzzano l’inchiostro, non tracciano puntini veri e propri. Tuttavia, molte di esse
assicurano risoluzioni approssimative da 240 a 720 dpi. Molti driver per stampanti a getto d’inchiostro offrono
impostazioni semplificate per la stampa di alta qualità. Per sapere qual è la risoluzione ottimale, consultate
la documentazione della vostra stampante.
Consultate anche
“La stampa desktop” a pagina 639
Frequenza di retino
La frequenza di retino corrisponde al numero di punti di stampa o di celle mezzetinte per pollice usato per stampare
immagini in scala di grigio o selezioni del colore. Detta anche retinatura o lineatura, la frequenza di retino è misurata in
linee per pollice (lpi), cioè linee di celle per pollice in un retino mezzetinte. Maggiore è la risoluzione di una periferica di
output, maggiore è la frequenza di retino che potete usare.
Il rapporto tra la risoluzione dell’immagine e la frequenza del retino determina la qualità dei particolari nell’immagine
stampata. Per produrre un’immagine mezzatinta di alta qualità, si imposta di solito una risoluzione dell’immagine pari alla
frequenza di retino moltiplicata per 1,5 o 2. Con alcune immagini e dispositivi di output, una risoluzione più bassa può
comunque produrre buoni risultati. Per sapere qual è la frequenza di retino della vostra stampante, consultate la
documentazione della periferica o rivolgetevi al rivenditore.
Nota: alcune fotounità e stampanti laser a 600 dpi si basano su tecnologie diverse dalle mezzetinte. Se dovete stampare
un’immagine con una periferica che non supporta le mezzetinte, rivolgetevi al rivenditore o consultate la documentazione della
periferica per impostare le risoluzioni dell’immagine consigliate.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 165
Guida utente
A B
C D
Per indicazioni su come ridimensionare e ricampionare le immagini in Photoshop, scegliete Aiuto > Ridimensiona
immagine. L’assistente interattivo vi guiderà nel ridimensionamento delle immagini da stampare o da visualizzare online.
Tenete presente che i dati bitmap e i dati vettoriali possono produrre risultati molto diversi quando ridimensionate
un’immagine. I dati bitmap sono vincolati alla risoluzione; modificando le dimensioni in pixel di un’immagine bitmap
potete deteriorarne la qualità e la nitidezza. I dati vettoriali sono invece indipendenti dalla risoluzione; nel ridimensionare
l’immagine non si perde la nitidezza dei bordi.
Ricampionare
Il ricampionamento consiste nel cambiare le dimensioni in pixel (e quindi le dimensioni di visualizzazione) di un’immagine.
Il ricampionamento verso il basso (riduzione del numero di pixel), o downsampling, elimina delle informazioni
dall’immagine. Il ricampionamento verso l’alto (aumento del numero di pixel), o resampling up, aggiunge nuovi pixel. Dovete
scegliere un metodo di interpolazione, per specificare come aggiungere o eliminare i pixel.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 166
Guida utente
Tenete presente che il ricampionamento può causare un deterioramento della qualità dell’immagine. Ad esempio, quando
ricampionate un’immagine verso il basso, potete ridurne la quantità di particolari e la nitidezza. Il filtro Maschera di
contrasto applicato a un’immagine ricampionata può migliorarne la nitidezza.
Per evitare di eseguire il ricampionamento, digitalizzate o create l’immagine con una risoluzione sufficientemente alta. Per
visualizzare un’anteprima dell’immagine dopo avere modificato le dimensioni in pixel o per eseguire delle stampe di prova
a diverse risoluzioni, ricampionate una copia del file.
Consultate anche
“Rendere le immagini più nitide” a pagina 319
Nelle preferenze Generali potete specificare un metodo di interpolazione predefinito per il ricampionamento delle
immagini da usare con Dimensione immagine o con i comandi di trasformazione. Il comando Dimensione immagine
consente inoltre di specificare un metodo di interpolazione diverso da quello predefinito.
Bicubica Metodo più lento, ma più preciso, basato sull’analisi dei valori dei pixel circostanti. Grazie a calcoli più complessi,
questa opzione genera migliori gradazioni di tonalità rispetto a Vicina più prossima e Bilineare.
Bicubica più morbida Metodo adeguato per ingrandire le immagini in base all’interpolazione bicubica, ma concepito per
generare risultati più morbidi.
Bicubica più nitida Metodo adeguato per ridurre le dimensioni di un’immagine in base all’interpolazione bicubica con
maggiore nitidezza. Questo metodo mantiene i dettagli in un’immagine ricampionata. Se Bicubica più nitida esagera la
nitidezza di alcune aree dell’immagine, provate con Bicubica.
Consultate anche
“Per registrare le opzioni di Dimensione immagine (ImageReady)” a pagina 662
Consultate anche
“Posizionamento e proporzioni delle immagini” a pagina 641
Consultate anche
“Per specificare le colonne per un’immagine” a pagina 54
Nota: se la risoluzione dell’immagine è maggiore della retinatura di 2,5 volte, durante la stampa viene visualizzato un
messaggio di errore. Questo significa che la risoluzione dell’immagine è troppo alta per la stampante. Salvate una copia del file
e riducete la risoluzione.
Consultate anche
“Selezionare gli attributi del retino mezzetinte” a pagina 649
4 Fate clic sulla scheda Cartelle e selezionate l’unità in cui si trovano le immagini.
5 Selezionate le immagini. Accertatevi che la cartella di destinazione sia visibile nella palette Preferiti o nella palette
Cartelle.
6 Trascinate l’immagine nella cartella di destinazione.
Se il lettore di schede multimediali o la fotocamera appaiono sul desktop come volumi, potete anche trascinare il file
dell’immagine dal volume in Bridge.
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Digitalizzare le immagini
La digitalizzazione
Prima di digitalizzare un’immagine, accertatevi di avere installato il software dello scanner. Per ottenere risultati di alta
qualità, definite a priori la risoluzione ottimale di scansione e la gamma dinamica per l’immagine. Con queste operazioni
preliminari eviterete il formarsi di dominanti di colore indesiderate.
I driver degli scanner non sono distribuiti da Adobe Systems Incorporated, ma dai produttori degli scanner. Se la scansione
non è perfetta, verificate di aver installato la versione più aggiornata del driver dello scanner.
Durante la digitalizzazione di immagini, è preferibile digitalizzare insieme le immagini simili. Ad esempio, immagini scure
con altre immagini scure. Il risultato sarà migliore e la correzione delle immagini risulterà facilitata.
Consultate anche
“Regolare i colori” a pagina 254
Se lo scanner non dispone di un driver compatibile con Photoshop, potete importare l’immagine digitalizzata mediante
l’interfaccia TWAIN.
Se neanche questo è possibile, potete digitalizzare le immagini usando il software del produttore dello scanner e salvarle in
formato TIFF, PICT o BMP. Infine potete aprire i file in Photoshop o ImageReady.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 171
Guida utente
Consultate anche
“I moduli plug-in” a pagina 63
Installate la periferica TWAIN, il relativo software e riavviate il computer: a questo punto potete iniziare a importare le
immagini in Photoshop e ImageReady. Per le istruzioni di installazione, fate riferimento alla documentazione fornita dal
produttore della periferica.
2 Per importare l’immagine, scegliete File > Importa > Acquisisci Twain.
Immagine in scala di grigio Usa le impostazioni predefinite per l’acquisizione delle immagini in scala di grigio.
8 Fate clic su Anteprima per visualizzare l’immagine digitalizzata. Se necessario, trascinate le maniglie del rettangolo di
selezione per regolare le dimensioni dell’area di ritaglio.
9 Fate clic su Digitalizza.
10 L’immagine digitalizzata viene salvata in formato BMP.
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Nota: a seconda della procedura usata per la selezione del colore, il rapporto tra la risoluzione dell’immagine e la frequenza di
retino potrebbe variare. Prima di digitalizzare l’immagine, è bene consultare il proprio tipografo o service.
Per produrre la scansione, inserite le dimensioni del file così ottenute nelle impostazioni dello scanner. Potete tralasciare la
risoluzione e le dimensioni dell’immagine. Dopo avere digitalizzato e importato l’immagine in Photoshop, usate il comando
Dimensione immagine (con l’opzione Ricampiona immagine deselezionata) per specificare l’altezza e la larghezza corrette
dell’immagine.
Consultate anche
“Metodi di colore” a pagina 205
Consultate anche
“Per regolare la gamma tonale con il comando Livelli” a pagina 257
ADOBE PHOTOSHOP CS2 173
Guida utente
6 Aprite la palette Info e leggete i valori RGB visualizzati per ciascun livello di grigio. Valori R, G e B non uniformi indicano
una dominante di colore.
7 Usate i comandi Livelli o Curve per correggere la dominante di colore e salvare le impostazioni della finestra di dialogo.
8 Aprite l’immagine digitalizzata da correggere, riaprite la finestra di dialogo in cui avete corretto la dominante di colore
(punto 7) e caricate le impostazioni salvate.
Consultate anche
“Per calibrare e creare un profilo per il monitor” a pagina 239
“Per eliminare una dominante di colore con il comando Livelli” a pagina 258
Colore di sfondo Riempie il livello di sfondo o il primo livello con il colore di sfondo corrente.
Trasparente Imposta un primo livello trasparente, senza valori cromatici. Il documento così creato avrà un contenuto
costituito da un solo livello trasparente.
5 In Avanzate, scegliete un profilo di colore o scegliete Non gestire colore in questo documento. Per Proporzioni pixel,
scegliete Quadrato salvo che l’immagine non sia destinata a un video. In tal caso, scegliete un’altra opzione per usare dei
pixel non quadrati.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 174
Guida utente
6 Al termine, per salvare le impostazioni come valori predefiniti, fate clic su Salva predefinito o su OK per aprire il nuovo
file.
Consultate anche
“Metodi di colore” a pagina 205
Aprire i file
Potete aprire i file con i comandi Apri e Apri recente. In Photoshop potete anche aprire i file con Adobe Bridge.
Può accadere che Photoshop non riconosca il formato di un file, ad esempio quando il file viene trasferito da un diverso
sistema operativo. Talvolta trasferendo un file da Mac OS a Windows, al formato viene assegnata un’etichetta errata. In
questi casi dovrete specificare il formato corretto per aprire il file.
Nota: Photoshop e ImageReady ricorrono a moduli plug-in per aprire e importare molti formati di file. Se il formato di un file
non compare nella finestra di dialogo Apri o nel sottomenu File > Importa, potrebbe essere necessario installare il plug-in
specifico per tale formato.
Consultate anche
“I moduli plug-in” a pagina 63
4 Fate clic su Apri. In alcuni casi compare una finestra di dialogo in cui potete impostare le opzioni relative al formato.
Nota: se compare un messaggio riguardante il profilo di colore, specificate se desiderate convertire i pixel in base al profilo del
file.
Alcuni file PDF contengono un’unica immagine, altri possono contenere più pagine e immagini. Quando aprite un file PDF
in Photoshop, potete scegliere quali pagine o immagini aprire e specificare le opzioni di rasterizzazione. Le pagine o le
immagini vengono importate come oggetti avanzati in nuovi documenti.
In Photoshop, potete inoltre importare i dati in formato PDF usando i comandi Inserisci e Incolla o la funzione trascina e
rilascia. La pagina o l’immagine viene inserita in un livello separato come oggetto avanzato.
Consultate anche
“PDF” a pagina 614
“Usare gli Appunti per copiare elementi tra applicazioni” a pagina 299
5 Per assegnare un nome al nuovo documento, immettetelo nella casella di testo Nome. Se importate più pagine o
immagini, verranno aperti più documenti con il nome base seguito da un numero.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 176
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6 In Opzioni di pagina, specificate la parte del documento PDF da includere nel menu Ritaglia in base a:
Rettangolo di selezione Ritaglia in base al rettangolo più piccolo che racchiude tutto il testo e la grafica della pagina. Questa
opzione elimina lo spazio bianco esterno.
Limite supporto Ritaglia in base alle dimensioni originali della pagina.
Limite di ritaglio Ritaglia in base alla zona di ritaglio (margini) del file PDF.
Limite pagina al vivo Ritaglia in base all’area specificata nel file PDF per le limitazioni imposte dal processo di produzione,
quali taglio, piegatura e rifilatura.
Limite di rifilo Ritaglia in base all’area specificata per le dimensioni desiderate della pagina finita.
Limite immagine Ritaglia in base all’area specificata nel file PDF per inserire i dati PDF in un’altra applicazione.
Profondità di bit Imposta la profondità di bit per il nuovo documento (consultate anche “La profondità di bit” a
pagina 209).
Anti-alias Limita l’effetto scalettato ai bordi di un’immagine. Deselezionate questa opzione per una transizione netta
tra i pixel dei bordi.
Sfondo trasparente Mostra il testo o la grafica sotto la pagina del PDF. Deselezionate questa opzione per inserire la pagina
PDF su uno sfondo bianco.
8 Selezionate Sopprimi avvertenze profilo colore per disattivare la comparsa di messaggi sui profili di colore.
9 Fate clic su OK.
Consultate anche
“Per inserire un file in Photoshop” a pagina 178
Potete importare anche la grafica PostScript in Photoshop o ImageReady con i comandi Inserisci e Incolla e con la funzione
trascina e rilascia.
Consultate anche
“Inserire i file” a pagina 178
“Usare gli Appunti per copiare elementi tra applicazioni” a pagina 299
Nota: quando aprite o inserite un file PDF o EPS in Photoshop, potete disattivare l’opzione Anti-alias.
Consultate anche
“Dimensioni in pixel e risoluzione dell’immagine” a pagina 162
La finestra di dialogo PICT anti-alias mostra le dimensioni correnti del file. Per cambiare le dimensioni dell’immagine,
inserite nuovi valori di larghezza e altezza. Le dimensioni del file vengono aggiornate. Per conservare le stesse proporzioni
dell’immagine, selezionate Mantieni proporzioni.
Nel caso di un file PICT anti-alias, potete scegliere Scala di grigio o Colore RGB come metodo colore.
Per visualizzare un’anteprima di una risorsa, fate clic su Anteprima. Fate clic sulle frecce per scorrere le risorse in avanti e
indietro. Tenete presente che il numero visualizzato per risorsa non corrisponde al numero di identificazione ma alla
posizione della risorsa in ordine crescente nella gamma delle risorse.
Nota: Photoshop consente anche di aprire un file in formato Risorsa PICT. Scegliete File > Apri, quindi selezionate Tutti i
documenti dal menu a comparsa Mostra, selezionate il file da aprire, scegliete Risorsa PICT dal menu a comparsa Formato e
infine fate clic su Apri. Tuttavia, il comando Apri accede automaticamente alla prima risorsa del file e non mostra eventuali
altre risorse PICT presenti.
Inserire i file
Inserire i file
Il comando Inserisci inserisce la grafica nel file di Photoshop come oggetto avanzato, posizionandola solitamente in un
nuovo livello. In Photoshop, potete inserire file in tutti i formati supportati. In ImageReady potete inserire file in tutti i
formati supportati, tranne i file di Photoshop (PSD) con immagini CMYK, file PDF e file di Adobe Illustrator (AI).
Quando usate il comando Inserisci, potete ridimensionare, posizionare, inclinare o ruotare la grafica senza deteriorare
l’immagine prima di fare clic su Conferma , o premere Invio (Windows) o A capo (Mac OS) per inserirla. In Photoshop,
i file PDF, Illustrator (AI) ed EPS vengono rasterizzati. Al termine della rasterizzazione, i dati vettoriali non sono più
modificabili come tracciati e il testo non potrà più essere modificato come testo.
Importando la grafica di Illustrator in Photoshop, vengono conservati quando possibile livelli, maschere, trasparenze, forme
composte, sezioni, mappe immagine e testo modificabile. In Illustrator, esportate la grafica nel formato Photoshop (PSD).
Se la grafica di Illustrator contiene elementi non supportati, Photoshop ne mantiene comunque l’aspetto fondendo però i livelli
e rasterizzandola.
Consultate anche
“Oggetti avanzati” a pagina 382
Nota: potete inserire la grafica di Adobe Illustrator anche copiandola e incollandola da Illustrator in un documento di
Photoshop (consultate “Per incollare grafica di Adobe Illustrator in Photoshop” a pagina 181).
5 (Facoltativo) Cambiate la posizione o trasformate la grafica inserita effettuando una delle seguenti operazioni:
• Per cambiare la posizione della grafica inserita, posizionate il puntatore all’interno del rettangolo di selezione e trascinate
o immettete un valore per X nella barra delle opzioni per specificare la distanza fra il punto centrale della grafica inserita
ADOBE PHOTOSHOP CS2 179
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e il bordo sinistro dell’immagine. Inserite un valore per Y, per specificare la distanza tra il punto centrale della grafica
inserita e il bordo superiore dell’immagine.
• Per ridimensionare la grafica inserita, trascinate una delle maniglie negli angoli del rettangolo di selezione o immettete
i valori per L e A nella barra delle opzioni.
• Per ruotare la grafica inserita, spostate il puntatore fuori dal rettangolo di selezione (il puntatore si trasforma in una
freccia ricurva) e trascinate, o inserite un valore in gradi per l’opzione Rotazione nella barra delle opzioni.
L’immagine effettuerà una rotazione attorno al suo punto centrale. Per regolare il punto centrale, trascinatelo in una
nuova posizione o fate clic su una maniglia dell’icona corrispondente , nella barra delle opzioni.
• Per inclinare la grafica inserita, tenete premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) e trascinate una maniglia laterale
del rettangolo di selezione.
• Per alterare la grafica inserita, scegliete Modifica > Trasforma > Altera, quindi scegliete uno stile dal menu a comparsa
Altera della barra delle opzioni.
Se scegliete Personale nel menu a comparsa Altera, trascinate i punti fissi, una parte del rettangolo di selezione o della trama
o un’area all’interno della trama per alterare l’immagine.
6 Se inserite un file PDF, EPS o Adobe Illustrator, impostate l’opzione Anti-alias nella barra delle opzioni. Per fondere i
pixel del bordo durante la rasterizzazione, attivate l’opzione Anti-alias. Per produrre una transizione netta tra i pixel dei
bordi durante la rasterizzazione, disattivate Anti-alias.
7 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Fate clic su Conferma nella barra delle opzioni o premete Invio (Windows) o A capo (Mac OS) per vincolare la
grafica inserita a un nuovo livello.
• Per annullare l’inserimento, fate clic su Annulla nella barra delle opzioni o premete Esc.
Consultate anche
“Per ridimensionare, ruotare, inclinare, distorcere, applicare la prospettiva o alterare” a pagina 325
2 Nella finestra di dialogo Inserisci, fate clic su Scegli per selezionare il file da inserire e ancora clic su Apri.
3 Selezionate le opzioni di spostamento:
• Dal menu a comparsa Orizzontale scegliete un’opzione per inserire il file in senso orizzontale rispetto all’immagine. Nella
casella di testo Pixel, specificate di quanti pixel in senso orizzontale deve essere spostata l’immagine inserita.
• Dal menu a comparsa Verticale scegliete un’opzione per inserire il file in senso verticale rispetto all’immagine. Nella
casella di testo Pixel, specificate di quanti pixel in senso verticale deve essere spostata l’immagine inserita.
Nota: per specificare un numero negativo (e spostare il file inserito a sinistra o verso il basso), precedetelo da un trattino (-).
Anti-alias Limita l’effetto scalettato dei bordi del disegno durante la rasterizzazione.
6 Se inserite un filmato di QuickTime, selezionate le seguenti opzioni dalla finestra di dialogo Apri filmato, quindi fate clic
su OK:
Dall’inizio alla fine Importa l’intero filmato.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 180
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Solo intervallo selezionato Importa l’intervallo selezionato del filmato. Tenete premuto Maiusc e spostate il cursore lungo
la sequenza temporale o usate le frecce. La sequenza selezionata è indicata dall’area scura sulla sequenza temporale.
Limita a ogni X fotogramma Specifica quale fotogramma dell’intervallo selezionato importare. Scegliete dal menu a
comparsa.
Tenete premuto Maiusc e spostate il cursore lungo la sequenza temporale per selezionare un intervallo del filmato QuickTime
3 In Opzioni, specificate nel menu Ritaglia in base a la parte del documento PDF o Illustrator (AI) da inserire:
Rettangolo di selezione Ritaglia in base al rettangolo più piccolo che racchiude tutto il testo e la grafica della pagina. Questa
opzione elimina lo spazio bianco esterno.
Limite supporto Ritaglia in base alle dimensioni originali della pagina.
Limite di ritaglio Ritaglia in base alla zona di ritaglio (margini) del file PDF.
Limite pagina al vivo Ritaglia in base all’area specificata nel file PDF per le limitazioni imposte dal processo di produzione,
quali taglio, piegatura e rifilatura.
Limite di rifilo Ritaglia in base all’area specificata per le dimensioni desiderate della pagina finita.
Limite immagine Ritaglia in base all’area specificata nel file PDF per inserire i dati PDF in un’altra applicazione.
4 Selezionate Sfondo trasparente per mostrare il testo o la grafica sotto la pagina del PDF. Deselezionate questa opzione
per inserire la pagina PDF su uno sfondo bianco.
5 Fate clic su OK per chiudere la finestra Inserisci PDF.
6 Se necessario, impostate le opzioni di posizionamento, ridimensionamento, inclinazione, rotazione, alterazione e anti-
alias nella barra delle opzioni.
7 Fate clic su Conferma per inserire la grafica come oggetti avanzati su livelli separati del documento di destinazione.
Consultate anche
“Per inserire un file in Photoshop” a pagina 178
ADOBE PHOTOSHOP CS2 181
Guida utente
• Per attivare la rasterizzazione automatica quando si incolla la grafica in un documento di Photoshop, disattivate le
opzioni PDF e AICB (trasparenza non supportata) nelle preferenze di Gestione file e Appunti di Adobe Illustrator.
• Per incollare la grafica come un oggetto avanzato, rasterizzate l’immagine, il tracciato o il livello di forma, selezionate le
opzioni PDF e AICB (trasparenza non supportata) nelle preferenze di Gestione file e Appunti di Adobe Illustrator.
Consultate anche
“Oggetti avanzati” a pagina 382
1 Aprite un file in Adobe Illustrator, selezionate la grafica da copiare e scegliete Modifica > Copia.
2 In Photoshop, aprite il documento in cui incollare la grafica di Adobe Illustrator e scegliete Modifica > Incolla.
Nota: se avete deselezionato le opzioni PDF e AICB (trasparenza non supportata) nelle preferenze di Gestione file e Appunti di
Adobe Illustrator, la grafica viene rasterizzata automaticamente quando la incollate nel documento di Photoshop. Potete saltare
i punti successivi di questa procedura.
3 Nella finestra di dialogo Incolla, specificate come volete importare la grafica di Adobe Illustrator, quindi fate clic su OK:
Oggetto avanzato Incolla la grafica come oggetto vettoriale avanzato, che, prima di completare l’inserimento nel
documento di Photoshop, può essere ridimensionato, trasformato o spostato senza deteriorare l’immagine. Quando
confermate l’inserimento, i dati del file vengono incorporati nel documento di Photoshop e la grafica viene rasterizzata su
un livello separato.
Pixel Incolla la grafica come pixel che, prima di essere rasterizzati e inseriti su un livello separato del documento di
Photoshop, possono essere ridimensionati, trasformati o spostati.
Tracciato Incolla la grafica come tracciato che può essere modificato con gli strumenti penna, selezione tracciato o
selezione diretta. Il tracciato viene incollato nel livello selezionato nella palette Livelli.
Livello forma Incolla la grafica come un nuovo livello forma (vale a dire un livello contenente un tracciato riempito con il
colore di sfondo).
4 Se selezionate Oggetto avanzato o Pixel nella finestra Incolla, fate clic su Invio (Windows) o A capo (Mac OS) per
inserire la grafica.
Consultate anche
“Inserire i file” a pagina 178
Grazie alla loro capacità di rappresentare l’intera gamma dinamica del visibile, le immagini HDR (High Dynamic Range)
offrono un ampio ventaglio di possibilità. Visto che tutti i valori di luminanza di una scena reale vengono rappresentati
proporzionalmente e memorizzati in un’immagine HDR, la regolazione dell’esposizione di queste immagini è simile alla
regolazione dell’esposizione che precede uno scatto. Questa possibilità consente di creare sfocature e altri effetti di luce che
aumentano il realismo. Attualmente le immagini HDR vengono utilizzate soprattutto nella cinematografia, per gli effetti
speciali, le animazioni tridimensionali e alcune fotografie professionali.
In Photoshop, i valori di luminanza di un’immagine HDR vengono memorizzati tramite un sistema numerico a virgola
mobile a 32 bit (32 bit per canale). Questi valori dell’immagine HDR sono in stretto rapporto con la quantità di luce della
scena. Ciò non avviene con i file delle immagini che utilizzano sistemi non a virgola mobile (16 e 8 bit per canale), i quali
memorizzano i valori di luminanza solo dal nero al bianco della carta. Questa memorizzazione rappresenta un segmento
estremamente limitato della gamma dinamica del mondo reale.
Per creare un’immagine HDR dovete usare più fotografie, ognuna delle quali scattata con una diversa esposizione. In
Photoshop, il comando Unisci come HDR consente di creare immagini HDR da più fotografie. Visto che le immagini HDR
contengono livelli di luminosità che superano nettamente le possibilità di visualizzazione di un monitor standard a 24 bit e
la gamma tonale di un’immagine stampata, Photoshop consente di regolare l’anteprima di queste immagini per poterle
visualizzare sul monitor di un computer. Per lavorare con le immagini HDR, potete usare vari strumenti, regolazioni e filtri
di Photoshop. Se volete stampare l’immagine o usare gli strumenti e i filtri di Photoshop non supportati dalle immagini
HDR, potete convertirle in immagini a 8 o 16 bit per canale.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 183
Guida utente
Nota: il comando Esposizione può essere usato per le immagini a 8 e 16 bit per canale, ma è stato concepito per regolare
l’esposizione delle immagini HDR a 32 bit per canale.
Modalità di fusione Normale, Scurisci, Moltiplica, Schiarisci, Scherma lineare e Differenza.
Comandi di modifica Riempi, Traccia, Trasformazione libera, Trasforma, Dimensione immagine, Dimensione quadro,
Ruota quadro, Ritaglia (con rotazione e ridimensionamento) e Rifila.
Formati di file Photoshop (PSD, PSB), Radiance (HDR), Portable Bit Map (PFM), OpenEXR e TIFF.
Nota: anche se Photoshop non consente il salvataggio di un’immagine HDR in formato LogLuv TIFF, può comunque aprire e
leggere un file LogLuv TIFF.
Filtri Media, Sfocatura rettangolo, Controllo sfocatura, Effetto movimento, Sfocatura radiale, Sfocatura forma, Sfocatura
superficie, Aggiungi disturbo, Fibre, Riflesso lente, Contrasta migliore, Maschera di contrasto, Togli interlacciato, Colori
NTSC, Accentua passaggio e Sposta.
Metodi Colore RGB, Scala di grigio, conversione a 8 bit/canale o 16 bit/canale.
Strumenti Strumenti selezione, sposta, lazo, taglierina, sezione, timbro clone, pennello storia, selezione tracciato, selezione
diretta, penna, annotazione, contagocce, campionatore colore, misura, mano e zoom. Alcuni strumenti funzionano soltanto
con le modalità di fusione supportate.
Consultate anche
“Per usare la regolazione Esposizione” a pagina 264
Nota: il comando Unisci come HDR consente inoltre di salvare le immagini unite come immagini a 8 o 16 bit per canale.
Tuttavia, soltanto le immagini a 32 bit per canale possono memorizzare tutti i dati dell’immagine HDR mentre quelle a 8 o 16
bit vengono ritagliate.
Quando scattate le fotografie da combinare con il comando Unisci come HDR, tenete presenti i seguenti suggerimenti:
Nota: se volete aggiungere una cartella di immagini o immagini aperte in Photoshop, scegliete Cartella o File aperti dal menu
Usa.
3 (Facoltativo) Selezionate l’opzione Tenta di allineare automaticamente le immagini sorgente, se tenevate la fotocamera in
mano quando avete scattato le foto.
4 Fate clic su OK.
Appare quindi una seconda finestra di dialogo Unisci come HDR, che visualizza le miniature delle immagini da unire,
un’anteprima del risultato, un menu Profondità di bit e un cursore per impostare l’anteprima del punto bianco.
5 Se necessario, effettuate una delle seguenti operazioni per impostare le opzioni di visualizzazione dell’anteprima di
unione:
• Fate clic sui pulsanti Meno o Più sotto l’immagine di anteprima per ingrandire o rimpicciolire l’immagine.
• Scegliete una percentuale di visualizzazione o un metodo dal menu a comparsa sotto l’immagine di anteprima.
6 (Facoltativo) Selezionate o deselezionate le miniature nel menu Sorgenti, per specificare quali immagini usare
nell’immagine unita.
7 Nel menu Profondità di bit, scegliete una profondità di bit per l’immagine unita.
Nota: accertatevi di aver scelto 32 bit/canale se volete che l’immagine unita memorizzi i dati dell’intera gamma dinamica
dell’immagine HDR.
8 Spostate il cursore sotto l’istogramma per impostare il punto bianco per l’anteprima dell’immagine unita.
Importante: se salvate l’immagine unita a 32 bit per canale, spostando il cursore regolate soltanto l’anteprima dell’immagine.
Tutti i dati dell’immagine HDR rimangono invariati nel file dell’immagine HDR a 32 bit per canale. La regolazione
dell’anteprima viene memorizzata nel file dell’immagine HDR a 32 bit per canale e applicata tutte le volte che aprite il file in
Photoshop. Se salvate l’immagine unita come immagine a 8 o 16 bit per canale, spostando il cursore applicherete le modifiche
di esposizione al file dell’immagine. Tutti i dati così eliminati non potranno essere recuperati dopo aver creato l’immagine unita
a 8 o 16 bit per canale.
Per visualizzare i valori a 32 bit nella palette Info, fate clic sul contagocce della palette e scegliete 32 bit dal menu a
comparsa.
1 Aprite l’immagine HDR a 32 bit per canale in Photoshop, quindi scegliete Visualizza > Opzioni anteprima a 32 bit.
2 Nella finestra di dialogo Opzioni anteprima a 32 bit, scegliete un’opzione dal menu Metodo:
Esposizione e gamma Regola la luminosità e il contrasto.
Compressione luci Comprime i valori di luce dell’immagine HDR, affinché rientrino nella gamma di luminanza del file a
8 o 16 bit per canale.
3 Se avete scelto Esposizione e gamma, spostate i cursori Esposizione e Gamma per regolare la luminosità e il contrasto
dell’anteprima dell’immagine.
4 Fate clic su OK.
Potete regolare anche l’anteprima di un’immagine HDR aperta in Photoshop facendo clic sul triangolo nella barra di stato
nella finestra del documento e scegliendo Esposizione a 32 bit dal menu a comparsa. Per impostare il punto bianco per la
visualizzazione dell’immagine HDR, spostate il cursore. Visto che la regolazione viene applicata solo alla singola
visualizzazione, potete tenere aperta la stessa immagine HDR in diverse finestre, ciascuna delle quali con una regolazione
diversa dell’anteprima. Le regolazioni effettuate con questo metodo non vengono memorizzate nel file dell’immagine HDR.
Consultate anche
“Per usare la regolazione Esposizione” a pagina 264
1 Aprite l’immagine a 32 bit per canale e scegliete Immagine > Metodo > 16 Bit/Canale o 8 Bit/Canale.
2 Nella finestra di dialogo Conversione HDR, scegliete un metodo per regolare la luminosità e il contrasto dell’immagine:
Esposizione e gamma Consente di regolare manualmente la luminosità e il contrasto dell’immagine HDR.
Compressione luci Comprime i valori di luce dell’immagine HDR, affinché rientrino nella gamma di luminanza del file a
8 o 16 bit per canale. Questo metodo è automatico e non sono quindi necessarie altre regolazioni. Fate clic su OK per
convertire l’immagine a 32 bit per canale.
Equalizzaz. istogramma Comprime la gamma dinamica dell’immagine HDR, tentando di mantenere un certo contrasto.
Questo metodo è automatico e non sono quindi necessarie altre regolazioni. Fate clic su OK per convertire l’immagine a 32
bit per canale.
Adattamento locale Regola la tonalità dell’immagine HDR calcolando la correzione necessaria per le zone di luce
localizzate su tutta l’immagine.
3 (Facoltativo) Fate clic sulla freccia per visualizzare la curva di viraggio e l’istogramma. L’istogramma mostra i valori di
luminanza dell’immagine HDR originale. Le tacche rosse lungo l’asse orizzontale rappresentano incrementi di 1 EV (circa
1 valore di diaframma). La curva di viraggio è attiva solo per il metodo Adattamento locale.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 186
Guida utente
A B
Regolazione della curva di viraggio con l’opzione Angolo
A. Inserendo un punto appare l’opzione Angolo. B. Regolando un nuovo punto, la curva forma un angolo in corrispondenza del punto in cui
è stata applicata l’opzione Angolo.
5 (Facoltativo) Per salvare le opzioni di regolazione dei toni a 32 bit come file, fate clic su Salva. Immettete un nome di file
nella finestra di dialogo Salva e fate clic su Salva.
Potrete così riutilizzare il file contenente le opzioni di regolazione dei toni a 32 bit. Fate clic su Carica per convertire un’altra
immagine a 32 bit per canale in un’immagine a 8 o 16 bit per canale.
Consultate anche
“La finestra di dialogo Curve” a pagina 259
187
I file in formato Raw contengono i dati catturati dal sensore, senza elaborazioni della fotocamera: sono dunque gli unici file
a contenere dati allo stato puro. Questo formato offre quindi il controllo totale delle impostazioni di bilanciamento del
bianco, gamma tonale, contrasto, saturazione del colore e nitidezza. In pratica, i file in formato Raw sono paragonabili a un
negativo fotografico, poiché possono essere rielaborati in qualsiasi momento per ottenere i risultati desiderati.
Per ottenere file Raw dovete impostare la fotocamera in modo che salvi i file nel formato Raw proprietario. In Adobe Bridge
o Photoshop potete elaborare solo i file Raw generati dalle fotocamere supportate. Per l’elenco delle fotocamere supportate,
visitate il sito Web di Adobe all’indirizzo www.adobe.com.
• In Bridge, visualizzare un’anteprima delle immagini da fotocamera in formato Raw con le impostazioni predefinite.
• In Bridge, applicare le impostazioni ai file da fotocamera in formato Raw, senza aprire la finestra di dialogo di Camera
Raw.
• In Bridge, copiare e incollare le impostazioni da un file da fotocamera in formato Raw all’altro.
• In Photoshop, usare le impostazioni predefinite dell’immagine e aprire i file da fotocamera in formato Raw senza
visualizzare la finestra di dialogo di Camera Raw.
• Elaborare i file nella finestra di dialogo di Camera Raw, quindi aprire le immagini in Photoshop, dove è possibile
modificarle ulteriormente e salvarle in un formato supportato.
• Elaborare i file nella finestra di dialogo di Camera Raw, quindi chiudere la finestra di dialogo o salvare le immagini in
un formato supportato da Photoshop.
• Automatizzare l’elaborazione in batch dei file da fotocamera in formato Raw e salvarli in un formato supportato da
Photoshop mediante Elaboratore immagini, il comando Batch o un droplet.
• Contrassegnare i file da fotocamera in formato Raw per l’eliminazione durante l’elaborazione in batch delle immagini
visualizzate nella finestra di dialogo di Camera Raw, quindi spostare i file eliminati nel Cestino.
• Salvate le vostre impostazioni come predefinite per una determinata fotocamera (consultate “Per regolare la
riproduzione dei colori non neutri in Camera Raw” a pagina 199).
ADOBE PHOTOSHOP CS2 188
Guida utente
A B C D E F G H I J
K L M N
Finestra di dialogo di Camera Raw
A. Elenco delle immagini B. Mostra/nasconde l’elenco delle immagini C. Strumenti D. Fotocamera, nome file e alcune informazioni EXIF
E. Pulsanti di rotazione F. Pulsante Attivate/disattivate per eliminare G. Opzioni di visualizzazione H. Valori RGB I. Istogramma J. Menu
di Camera Raw K. Livelli di zoom L. Opzioni del flusso di lavoro M. Frecce di spostamento N. Cursori di regolazione
Nota: per poter aprire in Bridge i file da fotocamera in formato Raw, dovete installare Photoshop. Tuttavia, se Photoshop non
è installato, potete comunque visualizzare i file nella scheda Anteprima e come miniature. Se ai file da fotocamera in formato
Raw è associata un’applicazione di altri produttori, è possibile aprire i file in quell’applicazione da Bridge.
Quando effettuate le regolazioni (incluso ritagliare e raddrizzare le immagini) dalla finestra di dialogo di Camera Raw, i
dati dei file originali vengono mantenuti. Le impostazioni di regolazione vengono memorizzate per singola immagine nel
file database di Camera Raw o in file collaterali XMP (nella stessa cartella del file da fotocamera in formato Raw). Potete
scegliere dove salvare le impostazioni. I file XMP sono utili per spostare le immagini su un supporto di memorizzazione o
su un altro computer, senza perdere le impostazioni del formato Raw. Usate il comando Esporta impostazioni per copiare
le impostazioni del database di Camera Raw nei file collaterali XMP o per includerle nei file in formato Negativo digitale
(DNG ).
Nella finestra di dialogo di Camera Raw potete salvare i file elaborati nei formati Negativo digitale (DNG), JPEG, TIFF o
Photoshop (PSD). Aprendo il file in Photoshop potete salvarlo nei formati compatibili con Photoshop, quali PSD, JPEG,
Formato documento grande (PSB), TIFF, Cineon, Dati raw di Photoshop, PNG o Portable Bit Map.Per ulteriori
informazioni sul formato Negativo digitale, consultate “Formato Negativo digitale (DNG) di Adobe” a pagina 611 o visitate
il sito Web di Adobe all’indirizzo www.adobe.com.
Nota: la finestra di dialogo di Camera Raw viene automaticamente soppressa se usate un batch di file da fotocamera in formato
Raw per una galleria di foto per il Web, un pacchetto di immagini o un provino a contatto o se usate il comando Inserisci.
Potete salvare le impostazioni di una fotocamera o condizioni di luminosità specifiche e usarle nuovamente per elaborare
un altro file (o batch di file) in formato Raw.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 189
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Consultate anche
“Impostazioni di Camera Raw” a pagina 201
“Per elaborare i file da fotocamera in formato Raw in Camera Raw” a pagina 190
“Per salvare le immagini da fotocamera in formato Raw in Camera Raw” a pagina 200
La cache di Camera Raw velocizza il caricamento della finestra di dialogo di Camera Raw e il ricalcolo delle anteprime in
Bridge dopo che sono state apportate delle modifiche alle impostazioni del plug-in. La cache di Camera Raw memorizza i
dati non elaborati delle immagini in formato Raw aperte più di recente.
La cache di Bridge memorizza il calcolo delle miniature, delle anteprime e dei metadati di tutti i tipi di immagini.
Poiché le memorie cache possono diventare molto grandi, è bene svuotarle o limitarne le dimensioni. Potete inoltre
svuotare e rigenerare le cache ritenute danneggiate o obsolete. Svuotando la cache vengono eliminate tutte le informazioni
sulle miniature e i metadati salvati all’apertura del file Raw in Bridge.
Nota: per ogni gigabyte di spazio su disco assegnatole, la cache di Camera Raw memorizza i dati relativi a circa 200 immagini.
Per impostazione predefinita, le dimensioni massime della cache di Camera Raw sono di 1 GB, ma potete aumentarle nella
finestra di dialogo Preferenze Camera Raw.
Consultate anche
“Utilizzare la cache in Bridge” a pagina 76
2 Se dovete elaborare più file, selezionateli dall’elenco. Usate le frecce nell’angolo inferiore destro dell’area di anteprima per
spostarvi sull’immagine da regolare.
Nota: durante l’elaborazione dell’anteprima da parte della cache, nelle miniature e nell’immagine di anteprima appare un’icona
di avviso .
3 (Facoltativo) Regolate la visualizzazione dell’immagine tramite controlli e opzioni quali zoom, ombre e luci (consultate
“Controlli di visualizzazione di Camera Raw” a pagina 192).
Nota: selezionando la casella di controllo Anteprima viene visualizzata un’anteprima delle modifiche apportate alle
impostazioni della scheda corrente (Regola, Dettagli, Lente, Curva o Calibra), insieme a quelle delle schede nascoste.
Deselezionando la casella di controllo Anteprima viene visualizzata l’immagine con le impostazioni originali della scheda
corrente, insieme a quelle delle schede nascoste.
4 (Facoltativo) Fate clic sui pulsanti di rotazione immagine per ruotare l’immagine di 90˚ in senso antiorario o
orario.
5 (Facoltativo) Selezionate lo strumento campionatore colore per posizionare fino a quattro campionatori
sull’immagine di anteprima. Sopra l’immagine appaiono i valori RGB di ciascun campionatore. Per rimuovere tutti i
campionatori, fate clic su Cancella campionatori (consultate “Usare l’istogramma e i livelli RGB in Camera Raw” a
pagina 193 e “Per visualizzare i valori cromatici di un’immagine” a pagina 253).
ADOBE PHOTOSHOP CS2 191
Guida utente
6 (Facoltativo) Scegliete le opzioni del flusso di lavoro (profilo dello spazio colore di destinazione, profondità di bit,
dimensioni in pixel e risoluzione). Selezionate o deselezionate Mostra opzioni flusso di lavoro, per mostrare o nascondere
i relativi menu (consultate “Impostazioni del flusso di lavoro in Camera Raw” a pagina 193).
7 (Facoltativo) Per applicare le impostazioni di un’immagine da fotocamera in formato Raw aperta in precedenza o le
impostazioni predefinite della fotocamera, scegliete un’opzione dal menu Impostazioni, in modo da velocizzare
l’elaborazione delle immagini scattate in condizioni di illuminazione simili (consultate “Impostazioni di Camera Raw” a
pagina 201 e “Per applicare le impostazioni di Camera Raw salvate” a pagina 202).
8 Impostate le opzioni di regolazione del bilanciamento del bianco (consultate “Controlli di bilanciamento del bianco per
i file da fotocamera in formato Raw” a pagina 194).
Mentre regolate l’immagine nella finestra di dialogo di Camera Raw potete controllare i valori RGB dei pixel che la
compongono. Posizionate gli strumenti zoom, mano, bilanciamento bianco, campionatore colore o taglierina
sull’anteprima, per visualizzare i valori RGB in corrispondenza del puntatore. Potete inoltre posizionare sull’immagine di
anteprima fino a quattro campionatori colore. Sopra l’immagine appaiono i valori RGB di ciascun campionatore colore.
9 Modificate la gamma tonale mediante i cursori Esposizione, Ombre, Luminosità, Contrasto e Saturazione o selezionate
le caselle di controllo Auto per effettuare automaticamente le regolazioni. Per Saturazione non è disponibile alcuna casella
di controllo Auto (consultate “Controlli di regolazione dei toni per i file da fotocamera in formato Raw” a pagina 195).
Selezionate una casella di controllo Auto per effettuare automaticamente le regolazioni e annullare quelle effettuate
manualmente. Per ripristinare le impostazioni iniziali delle opzioni, premete Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate clic
su Ripristina.
Nota: per impostazione predefinita, le caselle di controllo Auto della finestra di dialogo di Camera Raw sono sempre selezionate.
Potete cambiare questa impostazione scegliendo Usa regolazioni automatiche dal menu di Camera Raw o modificando le
impostazioni predefinite di Camera Raw, in modo che tutte o alcune caselle di controllo Auto siano sempre deselezionate
(consultate “Per attivare o disattivare le regolazioni automatiche in Camera Raw” a pagina 196).
10 (Facoltativo) Fate clic sulle schede seguenti per effettuare ulteriori regolazioni:
Dettagli Regola la nitidezza dell’immagine o applica l’attenuazione della luminanza o la riduzione del disturbo di croma
(consultate “Per regolare la nitidezza nei file da fotocamera in formato Raw” a pagina 197 e “Ridurre il disturbo nei file da
fotocamera in formato Raw” a pagina 197).
Lente Compensa l’aberrazione cromatica e la vignettatura prodotte dalla fotocamera digitale (consultate “Per compensare
l’aberrazione cromatica in Camera Raw” a pagina 198 e “Per compensare la vignettatura generata dalla lente” a pagina 199).
Curva Regola la tonalità mediante regolazioni in Curve. Scegliete una regolazione predefinita dal menu Curva di viraggio.
Calibra Consente di correggere una dominante di colore nelle ombre e di regolare la riproduzione dei colori non neutri per
compensare le differenze tra il profilo della fotocamera e quello predefinito del plug-in Camera Raw per il modello di
fotocamera. Per salvare i valori di regolazione come predefiniti per una determinata fotocamera, fate clic sul triangolo
accanto al menu Impostazioni, quindi scegliete Salva nuove impostazioni predefinite Camera Raw dal menu della finestra
di dialogo di Camera Raw (consultate “Per rimuovere una dominante di colore nelle ombre dei file da fotocamera in
formato Raw” a pagina 199 e “Per regolare la riproduzione dei colori non neutri in Camera Raw” a pagina 199).
Potete salvare tutte o parte delle impostazioni specificate e applicarle ad altre immagini e salvare inoltre le vostre
impostazioni come predefinite per una determinata fotocamera. Ad esempio, se pensate che per le immagini scattate con la
vostra fotocamera l’impostazione più indicata della scheda Curva sia Lineare, selezionate questa impostazione dal menu Curva
di viraggio, quindi scegliete il comando Salva nuove impostazioni predefinite Camera Raw dal menu della finestra di dialogo
di Camera Raw. A tutte le immagini provenienti dalla stessa fotocamera verrà quindi applicata una curva di viraggio lineare
(consultate “Per salvare o ripristinare le impostazioni di Camera Raw” a pagina 202).
11 (Facoltativo) Se state elaborando più immagini e desiderate eliminarne alcune, selezionatele nel riquadro Miniature e
fate clic sul pulsante Attivate/disattivate per eliminare .
L’immagine selezionata nel riquadro Miniature viene contrassegnata con una X rossa e alla chiusura della finestra di dialogo
di Camera Raw il file corrispondente viene spostato nel Cestino. Se decidete di conservare un’immagine contrassegnata per
l’eliminazione, selezionatela nel riquadro Miniature e fate nuovamente clic su Attivate/disattivate per eliminare.
12 (Facoltativo) Per ritagliare o raddrizzare un’immagine quando vengono applicate le impostazioni di Camera Raw,
selezionate lo strumento taglierina o lo strumento raddrizza foto e trascinatelo sull’immagine. Per annullare
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l’operazione, premete Esc o fate clic sullo strumento taglierina e scegliete Cancella ritaglio dal menu di scelta rapida
(consultate “Per ritagliare o raddrizzare le immagini in Camera Raw” a pagina 196).
Se nella finestra di dialogo di Camera Raw è selezionata più di un’immagine, tutte le immagini verranno ritagliate nella
stessa posizione e di un’area delle stesse dimensioni.
Quando scegliete il comando Salva nella finestra di dialogo di Camera Raw, viene creata una coda di file da elaborare e
salvare. Ciò risulta utile quando dovete elaborare più file in Camera Raw da salvare nello stesso formato. Tenendo premuto
Alt (Windows) o Opzione (Mac OS), fate clic su Salva per non visualizzare la finestra di dialogo Opzioni di salvataggio di
Camera Raw durante il salvataggio di un file. Il file viene messo in coda e salvato in background mentre lavorate su un altro
file. In questo modo, tramite la finestra di dialogo di Camera Raw potete semplificare e velocizzare le operazioni di elaborazione
e salvataggio delle immagini.
Annulla Annulla le regolazioni effettuate nella finestra di dialogo di Camera Raw.
Dopo aver elaborato e modificato un’immagine con il plug-in Camera Raw, nella miniatura corrispondente in Bridge viene
visualizzata un’icona .
Consultate anche
“Formato Negativo digitale (DNG) di Adobe” a pagina 611
completa e senza particolari visibili). Le ombre ritagliate appaiono se tutti e tre i canali RGB presentano zone “ritagliate”
(nere e senza particolari visibili).
Quando spostate gli strumenti zoom, mano, bilanciamento bianco, campionatore colore, taglierina o raddrizza foto
sull’immagine di anteprima, in alto a destra nella finestra di dialogo vengono visualizzati i valori RGB dell’area in
corrispondenza del puntatore.
Potete inoltre selezionare lo strumento campionatore colore e posizionare sull’immagine di anteprima fino a quattro
campionatori. Sopra l’immagine appaiono i relativi valori RGB. Per cancellare i campionatori, fate clic su Cancella
campionatori.
La finestra di dialogo di Camera Raw visualizza i valori RGB dei pixel in corrispondenza del puntatore.
Consultate anche
“Gli istogrammi” a pagina 249
Dimensione Specifica la dimensione in pixel a cui aprire l’immagine. Il valore predefinito è la dimensione in pixel usata per
fotografare l’immagine. Usate il menu Dimensione per ricampionare l’immagine.
Per le fotocamere a pixel quadrati, il menu Dimensione non offre funzioni indispensabili. Tuttavia, la scelta di una
dimensione inferiore a quella nativa può essere utile per accelerare l’elaborazione se l’immagine finale sarà più piccola di
quella acquisita. La scelta di una dimensione più elevata equivale invece a un ricampionamento verso l’alto in Photoshop.
Per le fotocamere a pixel non quadrati, la dimensione nativa è quella che meglio mantiene il numero totale di pixel. La
selezione di una dimensione diversa riduce al minimo il ricampionamento necessario in Camera Raw e fornisce immagini
di qualità leggermente superiore. La dimensione che garantisce la massima qualità è contrassegnata da un asterisco (*) nel
menu Dimensione.
Nota: potete sempre modificare la dimensione in pixel dell’immagine dopo averla aperta in Photoshop.
Risoluzione Specifica la risoluzione di stampa dell’immagine o la quantità di dati della stessa. Questa impostazione non
incide sui pixel effettivi (dimensione in pixel dell’immagine). Ad esempio, un’immagine di 2048 x 1536 stampata a 72 dpi
occupa circa 28 1/2 x 21 1/4 pollici. Se stampata a 300 dpi, la stessa immagine occupa circa 6 3/4 x 5 1/8 pollici. Per regolare
la risoluzione dell’immagine in Photoshop potete anche usare il comando Dimensione immagine.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 194
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La scheda Regola della finestra di dialogo di Camera Raw offre tre controlli per la correzione di una dominante di colore
nell’immagine. Anche la scheda Calibra dispone di un controllo per la correzione della dominante di colore nelle ombre
(una dominante di colore che persiste anche dopo la regolazione del bilanciamento del bianco).
Nota: il plug-in Camera Raw può leggere le impostazioni di bilanciamento del bianco di alcune fotocamere. Per usare le
impostazioni di bilanciamento del bianco della fotocamera, selezionate l’opzione Come scattato del menu Bilanciamento
bianco. Per le fotocamere le cui impostazioni di bilanciamento del bianco non sono riconosciute dal plug-in Camera Raw,
l’opzione Come scattato equivale a Automatico: il plug-in legge i dati dell’immagine e regola automaticamente il bilanciamento
del bianco.
Temperatura Regola il bilanciamento del bianco su una temperatura cromatica personalizzata. Impostate la temperatura
cromatica secondo la scala di temperatura Kelvin. Spostate il cursore verso sinistra per correggere una foto scattata con luce
a temperatura cromatica più bassa: il plug-in rende i colori dell’immagine più blu per compensare la temperatura cromatica
più bassa (con toni gialli) della luce ambiente. Viceversa, spostate il cursore verso destra per correggere una foto scattata
con luce a temperatura cromatica più alta: il plug-in rende più caldi i colori dell’immagine (con toni gialli) per compensare
la più elevata temperatura cromatica (con toni blu) della luce ambiente.
Tinta Regola il bilanciamento del bianco per compensare eventuali tinte verdi o magenta nelle foto. Spostate il cursore verso
sinistra (valori negativi) per aggiungere verde alla foto, spostatelo verso destra (valori positivi) per aggiungere magenta.
Per regolare rapidamente il bilanciamento del bianco, selezionate lo strumento bilanciamento bianco, quindi fate clic in
un’area dell’anteprima di colore grigio neutro o bianco. I cursori Temperatura e Tinta si posizionano automaticamente
per rendere il colore selezionato perfettamente neutro (se possibile). Se fate clic su dei bianchi, scegliete un’area di luce
contenente dei particolari bianchi significativi, anziché un’area di bianco speculare.
Uso dello strumento bilanciamento bianco per fare clic in un’area di bianco neutro e correzione risultante
Tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) mentre spostate il cursore Esposizione per visualizzare le zone di luce
ritagliate. Per “ritaglio” in questo contesto si intende la mappatura dei valori dei pixel nel valore di luce più elevato o nel
valore di ombra più basso. Le aree ritagliate sono completamente bianche o completamente nere e senza particolari visibili.
Spostate il cursore fino a che le zone di luce (non speculari) non risultano completamente ritagliate, quindi riducete leggermente
la regolazione. Le zone nere indicano aree non ritagliate, quelle colorate indicano aree ritagliate solo in uno o due canali.
Tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) mentre spostate il cursore Esposizione per visualizzare le zone di luce ritagliate
Ombre Specifica i livelli di input che saranno mappati sul nero nell’immagine finale. Spostate il cursore verso destra per
aumentare le aree mappate sul nero. A volte ciò crea l’impressione di un aumento del contrasto nell’immagine. Il cursore
Ombre è simile al cursore del punto nero per i livelli di input del comando Livelli di Photoshop.
Tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) mentre spostate il cursore Ombre per visualizzare le zone di ombra
ritagliate. Spostate il cursore fino a che le ombre non risultano completamente ritagliate, poi riducete leggermente la
regolazione. Le zone colorate indicano le aree ritagliate in uno o due canali, quelle bianche le aree non ritagliate.
Luminosità Regola la luminosità o le aree scure dell’immagine, analogamente al cursore Esposizione. Tuttavia, invece di
ritagliare l’immagine nelle aree di luce (completamente bianche, senza particolari visibili) o di ombra (completamente nere,
senza particolari visibili), il cursore Luminosità comprime le aree di luce e amplia quelle di ombra, quando lo si sposta verso
destra. Di norma, il cursore Luminosità regola la luminosità o le aree scure dell’immagine dopo che sono stati impostati i
punti di ritaglio del bianco e del nero con i cursori Esposizione e Ombre.
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Contrasto Regola i mezzitoni in un’immagine. I valori più elevati aumentano il contrasto dei mezzitoni, mentre i valori più
bassi producono un’immagine con meno contrasto. In genere, con il cursore Contrasto si regola il contrasto dei mezzitoni
dopo l’impostazione dei valori di Esposizione, Ombre e Luminosità.
Saturazione Regola la saturazione del colore da -100 (monocromatico puro) a +100 (doppia saturazione).
Consultate anche
“Usare il comando Livelli per impostare luci, ombre e mezzitoni” a pagina 257
• Deselezionate le caselle di controllo Auto, fate clic sul triangolo accanto al menu Impostazioni e scegliete Salva nuove
impostazioni predefinite Camera Raw dal menu a comparsa.
Nota: per annullare l’operazione, premete Esc con lo strumento taglierina selezionato o fate clic sullo strumento taglierina e
scegliete Cancella ritaglio dal menu a comparsa. Per annullare l’operazione e chiudere la finestra di dialogo di Camera Raw
senza procedere all’elaborazione dell’immagine, fate clic sul pulsante Annulla o deselezionate lo strumento taglierina e premete
Esc.
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5 Fate clic su Apri, Chiudi o Salva per applicare il ritaglio e procedere all’elaborazione dell’immagine da fotocamera in
formato Raw.
Consultate anche
“Ritagliare le immagini” a pagina 312
Solo anteprima immagini Applica la nitidezza solo all’anteprima e non all’immagine da fotocamera Raw. Questa opzione è
per coloro che non intendono applicare la nitidezza con il plug-in Camera Raw.
Il cursore Attenuazione luminanza riduce il disturbo della scala di grigio, mentre il cursore Riduzione disturbo colore
riduce il disturbo di croma. Spostando un cursore su zero se ne disattiva la riduzione del disturbo.
Prima di applicare regolazioni di Attenuazione luminanza o di Riduzione disturbo colore, ingrandite l’anteprima per
migliorarne la visione.
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Spostate il cursore Attenuazione luminanza verso destra per ridurre il disturbo della scala di grigio; spostate il cursore Riduzione disturbo colore
verso destra per ridurre il disturbo del croma.
Aberrazione cromatica
Con aberrazione cromatica si indica un difetto assai diffuso causato dall’incapacità dell’obiettivo di mettere a fuoco nello
stesso punto frequenze diverse (colori). In un tipo di aberrazione cromatica, l’immagine di ciascun colore è correttamente
a fuoco, ma con dimensioni leggermente diverse. Questo produce smarginatura dei colori complementari in aree lontane
dal centro dell’immagine. Ad esempio, può essere visibile un margine rosso sul bordo di un oggetto verso il centro
dell’immagine e un margine cyan sul bordo opposto.
Osservate l’anteprima mentre spostate il cursore verso destra o sinistra. Quando correggete la smarginatura di rosso/cyan,
potete tenere premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) per nascondere la smarginatura di blu/giallo. Analogamente,
tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) durante la regolazione della smarginatura di blu/giallo per nascondere
quella di rosso/cyan. L’obiettivo è quello di ridurre il più possibile la smarginatura di colore.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 199
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1 Nella scheda Lente, spostate il cursore Quantità nell’area Vignettatura verso destra (valori positivi) per schiarire gli
angoli dell’immagine o verso sinistra (valori negativi) per scurirli. Potete anche immettere dei valori nella casella di testo
Quantità nell’area Vignettatura.
2 Nell’area Vignettatura, spostate il cursore Punto medio verso sinistra (valore più basso) per applicare la regolazione a
un’area più grande a partire dagli angoli; spostatelo verso destra (valore più alto) per limitare la regolazione in prossimità
degli angoli. Potete anche immettere un valore nella casella di testo Punto medio.
❖ Nella scheda Calibra, spostate il cursore Tinta ombra per rimuovere la dominante di colore nelle ombre. I colori a cui
viene applicata la regolazione variano a seconda del sensore della fotocamera e del bilanciamento del bianco. Di norma,
spostando il cursore verso sinistra (valori negativi) si aggiunge del verde alle aree di ombra, mentre spostandolo verso destra
(valori positivi) si aggiunge del magenta.
Importante: le opzioni visualizzate nel menu Profilo fotocamera variano a seconda che il file in formato Raw disponga di un
profilo incorporato o sia stato elaborato con una versione precedente di Camera Raw. In genere il menu Profilo fotocamera
contiene solo l’opzione ACR 3.0.
Incorporato Usa il profilo incorporato nel file Raw.
ACR 2.4 Usa il profilo fotocamera predefinito 2.4 di Camera Raw per Photoshop CS2. Questa opzione è disponibile solo
con alcune fotocamere. Gli utenti che abbiano regolato le impostazioni per il vecchio profilo predefinito di Camera Raw
possono selezionare questa opzione.
2 Usate i cursori Tonalità e Saturazione per regolare rosso, verde e blu nell’immagine. Osservate nell’anteprima gli effetti
delle regolazioni fino a ottenere il risultato desiderato. Di norma, regolate la tonalità prima della saturazione. Spostare il
cursore Tonalità verso sinistra (valore negativo) equivale a spostarsi in senso antiorario sulla ruota dei colori, verso destra
(valore positivo) equivale invece allo spostamento in senso orario. Spostate il cursore Saturazione verso sinistra (valore
negativo) per desaturare il colore, verso destra (valore positivo) per renderlo più saturo.
Le regolazioni effettuate nella scheda Calibra vengono applicate all’immagine selezionata nella finestra di dialogo di
Camera Raw. Per salvare le regolazioni e impostarle come predefinite per i file provenienti da una determinata fotocamera,
fate clic sul triangolo accanto al menu Impostazioni e scegliete Salva nuove impostazioni predefinite Camera Raw dal menu a
comparsa.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 200
Guida utente
1 Nella finestra di dialogo di Camera Raw, applicate le regolazioni a una o più immagini.
2 Fate clic sul pulsante Salva.
3 Nella finestra di dialogo Opzioni di salvataggio di Camera Raw, specificate una delle seguenti opzioni:
Destinazione Indica la posizione di salvataggio del file. Se necessario, fate clic sul pulsante Seleziona cartella per spostarvi
nella posizione desiderata.
Denominazione file Specifica la convenzione da usare per i nomi dei file, se state elaborando e salvando più di un file da
fotocamera in formato Raw.
Consultate anche
“Formato Photoshop (PSD)” a pagina 610
Converti in immagine lineare I dati dell’immagine vengono registrati in un formato con interpolazione (“demosaiced”,
senza mosaico).
Incorpora file Raw originale Salva tutti i dati dell’immagine da fotocamera in formato Raw nel file DNG.
Anteprima JPEG Specifica se incorporare o meno nel file DNG un’anteprima in formato JPEG. Se decidete di incorporare
l’anteprima al file potete specificarne le dimensioni. Incorporando un’anteprima in formato JPEG ai file DNG, altre
applicazioni potranno visualizzare il contenuto del file senza dover analizzare i dati in formato Raw.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 201
Guida utente
Potete infine salvare impostazioni di Camera Raw per specifiche condizioni di illuminazione e applicarle poi ad altre
immagini acquisite in condizioni di illuminazione simili. In alternativa, potete salvare un solo sottogruppo di impostazioni
del plug-in Camera Raw, in modo da creare predefiniti personalizzati per bilanciamento del bianco, lente e così via. In
Adobe Bridge, potete inoltre aggiornare un sottogruppo o tutte le impostazioni applicate alle immagini in formato Raw da
fotocamera.
Quando elaborate un’immagine da fotocamera in formato Raw con Camera Raw, le impostazioni vengono memorizzate nel
file database di Camera Raw o in un file collaterale XMP. Per specificare la posizione in cui memorizzare le impostazioni,
potete impostare un’opzione delle preferenze. Photoshop e Bridge memorizzano le impostazioni relative a ciascun file Raw
e, quando aprite nuovamente un’immagine, vengono impostati tutti i valori predefiniti usati in occasione della precedente
apertura del file. Gli attributi dell’immagine (profilo dello spazio colore di destinazione, profondità di bit, dimensioni in
pixel e risoluzione) non vengono memorizzati insieme alle impostazioni.
Consultate anche
“Per regolare la riproduzione dei colori non neutri in Camera Raw” a pagina 199
“Per specificare la posizione in cui memorizzare le impostazioni di Camera Raw” a pagina 201
Se memorizzate le impostazioni di Camera Raw nel relativo database e dovete successivamente spostare i file su un CD o
DVD o su un altro computer, scegliete il comando Esporta impostazioni della finestra di dialogo di Camera Raw per
esportare le impostazioni nei file collaterali XMP o incorporarle nei file DNG.
Consultate anche
“Per esportare le impostazioni di Camera Raw” a pagina 204
Nota: in alternativa, potete aprire il menu di Camera Raw, scegliere Carica impostazioni, quindi cercare l’impostazione salvata
da selezionare.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 203
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1 Nella finestra di dialogo di Camera Raw, fate clic sul triangolo accanto al menu Impostazioni e scegliete Carica
impostazioni dal menu di Camera Raw.
2 Nella finestra di dialogo Carica impostazioni di conversione dati raw, individuate e selezionate il file delle impostazioni
desiderato, quindi fate clic su Apri.
1 In Bridge, selezionate un’immagine in formato Raw e scegliete Modifica > Applica impostazioni Camera Raw > Copia
impostazioni Camera Raw.
2 Selezionate una o più immagini in formato Raw e scegliete Modifica > Applica impostazioni Camera Raw > Incolla
impostazioni Camera Raw.
In alternativa, potete fare clic con il pulsante destro del mouse (Windows) o tenere premuto Ctrl e fare clic (Mac OS) sui file
da fotocamera in formato Raw per copiare tramite il menu di scelta rapida.
3 Nella finestra di dialogo Incolla impostazioni Camera Raw, effettuate una delle seguenti operazioni e fate clic su OK:
• Per applicare tutte le impostazioni, inclusi eventuali ritagli, scegliete Tutto dal menu Sottoinsieme.
• Per applicare tutte le impostazioni escludendo i ritagli, scegliete Impostazioni dal menu Sottoinsieme.
• Per applicare uno o più sottoinsiemi di impostazioni, scegliete un’impostazione dal menu Sottoinsieme o selezionate solo
le impostazioni da applicare. Se necessario, deselezionate le impostazioni che non volete applicare.
Per applicare le impostazioni a più immagini da fotocamera in formato Raw in Camera Raw
Nella finestra di dialogo di Camera Raw potete elaborare più file da fotocamera in formato Raw usando le impostazioni
correnti o un sottogruppo delle stesse.
1 Nella finestra di dialogo di Camera Raw, selezionate un’immagine dall’elenco e, se necessario, modificate le relative
impostazioni.
2 Selezionate più di un’immagine dall’elenco e fate clic sul pulsante Sincronizza.
3 Nella finestra di dialogo Sincronizza effettuate una delle seguenti operazioni:
• Scegliete un’impostazione dal menu Sincronizza.
• Selezionate le impostazioni da applicare.
4 Fate clic su OK.
1 Aprite la finestra di dialogo di Camera Raw con i file di cui desiderate esportare le impostazioni. Accertatevi di
selezionare le relative miniature dall’elenco delle immagini.
2 Fate clic sul triangolo accanto al menu Impostazioni e scegliete Esporta impostazioni dal menu di Camera Raw.
I file collaterali XMP vengono creati nella stessa cartella dei file da fotocamera in formato Raw. Se avete salvato i file nel
formato DNG, le impostazioni di Camera Raw saranno incorporate nei file DNG stessi.
Di seguito riportiamo alcuni suggerimenti per automatizzare l’elaborazione dei file in formato Raw:
• Quando registrate un’azione, accertatevi di aver selezionato Impostazioni immagine dal menu Impostazioni della
finestra di dialogo di Camera Raw. L’azione verrà così eseguita usando le impostazioni di ciascuna immagine
(provenienti dal database di Camera Raw o dai file collaterali XMP).
• Se intendete usare l’azione con il comando Batch, al momento di salvare l’immagine in formato Raw scegliete il comando
Salva con nome, quindi il formato del file.
• Quando usate un’azione per aprire un file in formato Raw, la finestra di dialogo di Camera Raw visualizza le impostazioni
valide al momento della registrazione. Potete creare più azioni per aprire i file in formato Raw con impostazioni diverse.
• Quando usate il comando Batch, selezionate Ignora comandi Azione “Apri”, in modo che i comandi Apri dell’azione si
riferiscano ai file elaborati in batch anziché a quelli specificati nell’azione. Deselezionate Ignora comandi Azione “Apri”
solo se l’azione deve essere applicata a file aperti o se contiene comandi Apri riferiti a file necessari per l’esecuzione
dell’azione.
• Quando usate il comando Batch, selezionate Sopprimi finestre opzioni di Apri file per evitare che la finestra di dialogo
di Camera Raw si apra per ciascun file da elaborare.
• Quando usate il comando Batch, selezionate Ignora comandi Azione “Salva con nome” per attivare le istruzioni Salva con
nome del comando Batch anziché quelle dell’azione. Se selezionate questa opzione, l’azione deve contenere un comando
Salva con nome, poiché il comando Batch non salva automaticamente i file sorgente. Deselezionate Ignora comandi
Azione “Salva con nome” per salvare i file elaborati dal comando Batch nella posizione specificata nella finestra Batch.
• Quando create un droplet, selezionate Sopprimi finestre opzioni di Apri file nell’area Esegui della finestra di dialogo Crea
droplet. Ciò evita l’apertura della finestra di dialogo di Camera Raw per ciascun file in formato Raw da elaborare.
Consultate anche
“Per automatizzare una procedura registrando un’azione” a pagina 658
Capitolo 9: Colore
Metodi di colore
Metodi di colore
Photoshop consente di scegliere un metodo di colore per ogni documento. Il metodo di colore determina quale metodologia
di colore viene usata per visualizzare e stampare l’immagine su cui lavorate. Selezionando un determinato metodo di colore,
scegliete di lavorare con un determinato modello di colore (metodo numerico di descrizione del colore). Photoshop basa i
propri metodi di colore sui modelli di colore utili per le immagini destinate all’ambito editoriale. È possibile scegliere tra
RGB (rosso, verde, blu), CMYK (cyan, magenta, giallo, nero), Colore Lab (basato su CIE L* a* b*) e Scala di grigio.
Photoshop include inoltre alcuni metodi specifici per la riproduzione del colore, come Scala di colore e Due tonalità. I
metodi di colore determinano il numero di colori, il numero di canali e le dimensioni del file di immagine. Dalla scelta del
metodo di colore dipende anche la disponibilità di determinati strumenti e formati di file.
Nota: in ImageReady potete lavorare sulle immagini solo con il metodo RGB, perché i documenti di ImageReady sono destinati
prevalentemente al Web.
Le immagini RGB usano tre colori, o canali, per riprodurre i colori sullo schermo. Nelle immagini a 8 bit per canale, i tre
canali generano 24 bit di informazioni sui colori per pixel (8 bit x 3 canali). Nelle immagini a 24 bit è possibile riprodurre
fino a 16,7 milioni di colori. Nelle immagini a 48 bit (16 bit per canale) e a 96 bit (32 bit per canale) è possibile riprodurre
un numero di colori addirittura superiore. Il modello RGB è il metodo predefinito per le nuove immagini di Photoshop e
il metodo usato per la visualizzazione dei colori sui monitor. In altre parole, quando sono impostati altri metodi di colore
(ad esempio CMYK), Photoshop interpola l’immagine CMYK in RGB per la visualizzazione sullo schermo.
Pur essendo un modello di colore standard, la gamma esatta di colori rappresentata dal modello RGB può variare a seconda
dell’applicazione o del monitor in uso. Il metodo di colore RGB di Photoshop cambia in base allo spazio di lavoro specificato
nella finestra di dialogo Impostazioni colore.
Nota: in ImageReady potete usare solo il metodo RGB per lavorare sulle immagini.
Consultate anche
“Gli spazi di lavoro cromatici” a pagina 242
Ricorrete al metodo CMYK per preparare un’immagine da stampare in quadricromia. Convertendo un’immagine RGB in
CMYK si crea una selezione colori. Se un’immagine è inizialmente in RGB, è bene effettuare tutte le modifiche in RGB e
convertirla in CMYK solo al termine del lavoro. Con il metodo RGB potete usare i comandi Imposta prova per simulare gli
effetti della conversione in CMYK senza modificare i dati reali dell’immagine. Potete anche usare il metodo CMYK per
lavorare direttamente con le immagini CMYK digitalizzate o importate da sistemi di fascia alta.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 206
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Anche se è un modello di colore standard, la gamma esatta di colori rappresentati può variare a seconda delle condizioni di
stampa e della macchina usata. Il metodo di colore CMYK di Photoshop cambia in base allo spazio di lavoro specificato
nella finestra di dialogo Impostazioni colore.
Consultate anche
“Gli spazi di lavoro cromatici” a pagina 242
Potete usare il metodo Lab per lavorare con immagini Photo CD, modificare separatamente i valori di luminanza e colore
di un’immagine, spostare le immagini da un sistema all’altro e stampare con stampanti PostScript Level 2 e 3. Per stampare
le immagini Lab su altre periferiche PostScript a colori, dovete prima convertirle in CMYK.
Le immagini Lab possono essere salvate nei formati Photoshop, Photoshop EPS, PSB (formato documento grande),
Photoshop PDF, Dati raw di Photoshop, TIFF, Photoshop DCS 1.0 e Photoshop DCS 2.0. Potete salvare le immagini Lab a
48 bit (16 bit per canale) nei formati Photoshop, PSB (formato documento grande), Photoshop PDF, Dati raw di Photoshop
e TIFF.
Nota: quando vengono aperti, i file in formato DCS 1.0 o DCS 2.0 vengono convertiti in CMYK.
Lab è il modello di colore intermedio usato da Photoshop per le conversioni da un metodo di colore a un altro.
Metodo Bitmap
Il metodo Bitmap usa uno dei due valori cromatici (bianco o nero) per rappresentare i pixel di un’immagine. Nel metodo
Bitmap le immagini sono a 1 bit, in quanto hanno una profondità di bit pari a 1.
Anche se Scala di grigio è un modello di colore standard, la gamma esatta dei grigi rappresentati può variare a seconda delle
condizioni di stampa. Il metodo Scala di grigio di Photoshop si basa sulla gamma definita dallo spazio di lavoro specificato
nella finestra di dialogo Impostazioni colore.
• Potete convertire in Scala di grigio sia le immagini bitmap sia quelle a colori.
• Per convertire un’immagine a colori in un’immagine in scala di grigio di alta qualità, Photoshop scarta tutte le
informazioni sul colore dell’immagine originale. I livelli (o tonalità) di grigio dei pixel convertiti rappresentano la
luminosità dei pixel originali.
Potete miscelare le informazioni provenienti dai canali di colore per creare un canale in scala di grigio personale con il
comando Miscelatore canale.
• Quando convertite un’immagine da scala di grigio a RGB, i valori cromatici dei pixel sono calcolati in base al valore di
grigio loro assegnato in precedenza. Le immagini in scala di grigio possono essere convertite anche in CMYK (per creare
immagini in quattro tonalità di quadricromia, senza prima eseguire la conversione in due tonalità) o in immagini
Lab a colori.
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Guida utente
Consultate anche
“Gli spazi di lavoro cromatici” a pagina 242
Consultate anche
“Le immagini a due tonalità” a pagina 652
Essendo la palette di colori limitata, il metodo Scala di colore può ridurre le dimensioni dei file mantenendo la qualità visiva
necessaria per le presentazioni multimediali, le pagine Web e output simili. Tuttavia, questo metodo limita anche il numero
di modifiche che potete apportare all’immagine. Per eseguire modifiche di una certa importanza, convertite
temporaneamente l’immagine in RGB. I file in Scala di colore possono essere salvati nei formati Photoshop, BMP, GIF,
Photoshop EPS, PSB (formato documento grande), PCX, Photoshop PDF, Dati raw di Photoshop, Photoshop 2.0, PICT,
PNG, Targa e TIFF.
Metodo Multicanale
Il metodo Multicanale usa 256 livelli di grigio in ogni canale. Le immagini Multicanale sono utili per la stampa specializzata.
Le immagini in Multicanale possono essere salvate nei formati Photoshop, Photoshop 2.0, Dati raw di Photoshop e
Photoshop DCS 2.0.
• I canali di colore nell’immagine originale sono convertiti in canali di tinte piatte nell’immagine convertita.
• Quando convertite un’immagine a colori in un’immagine Multicanale, le nuove informazioni sulla scala di grigio si
basano sui valori cromatici dei pixel di ciascun canale.
• Convertendo un’immagine CMYK nel metodo Multicanale si creano canali di tinte piatte cyan, magenta, giallo e nero.
• Convertendo un’immagine RGB nel metodo Multicanale si creano canali di tinte piatte cyan, magenta e giallo.
• Cancellando un canale da un’immagine RGB, CMYK o Lab si converte automaticamente l’immagine nel metodo
Multicanale.
• Se dovete esportare un’immagine Multicanale, salvatela in formato Photoshop DCS2.0.
Consultate anche
“Calibrare e caratterizzare il monitor” a pagina 239
La visualizzazione dei colori RGB può inoltre variare tra Photoshop e ImageReady. Quando modificate le immagini in
Photoshop, potete selezionare diversi spazi colore RGB. Di conseguenza, le immagini create con Photoshop possono usare
uno spazio colore RGB diverso dallo spazio RGB del monitor usato da ImageReady. Potete regolare la visualizzazione dei
colori RGB durante l’anteprima dell’immagine, in modo da attenuare le differenze tra Photoshop e ImageReady.
Consultate anche
“Effettuare le prove colore a video” a pagina 233
Per regolare la visualizzazione dei colori RGB rimediando alle differenze tra le piattaforme
(ImageReady)
❖ Scegliete Visualizza > Anteprima e selezionate un’opzione per regolare la visualizzazione dei colori:
Colore non compensato Visualizza l’immagine senza regolare il valore di gamma del monitor.
Colore Macintosh standard Visualizza l’immagine con un valore di gamma pari a 1,8.
Colore Windows standard Visualizza l’immagine con un valore di gamma pari a 2,2.
Usa profilo colore incorporato Usa il profilo incorporato per visualizzare l’immagine.
Queste opzioni determinano solo la visualizzazione del colore. I pixel effettivi nell’immagine non vengono modificati.
Potete modificare l’immagine in una finestra e visualizzare la stessa immagine con un valore di gamma diverso in un’altra
finestra. Scegliete Finestra > Ordina > Nuova finestra per [nome del file]. Con la nuova finestra attiva, scegliete
Visualizza > Anteprima, quindi selezionate un valore di gamma diverso da quello usato nella prima finestra.
Oltre ai canali predefiniti, potete aggiungere all’immagine i canali alfa, per memorizzare e modificare le selezioni come
maschere. Potete anche aggiungere i canali di tinte piatte per inserire lastre di tinte piatte per la stampa.
Un’immagine può contenere fino a 56 canali. Per impostazione predefinita, le immagini bitmap, in scala di grigio, a due
tonalità e in scala di colore hanno un solo canale, mentre le immagini RGB e Lab ne hanno tre e le immagini CMYK quattro.
Potete aggiungere i canali a tutti i tipi di immagini, ad eccezione delle immagini bitmap.
Consultate anche
“Le maschere e i canali alfa” a pagina 303
La profondità di bit
La profondità di bit, o profondità dei pixel o del colore, determina la quantità di informazioni sul colore disponibili per la
visualizzazione o la stampa di ogni pixel di un’immagine.
Maggiore è la profondità di bit (più bit di informazioni per pixel), maggiore è il numero di colori disponibili e più precisa
è la rappresentazione dei colori nell’immagine digitale. Ad esempio, un pixel con una profondità di 1 bit può avere due
valori: bianco e nero. Un pixel con una risoluzione in bit pari a 8 avrà 28, ovvero 256 valori possibili. E un pixel con una
risoluzione in bit pari a 24 avrà 224, ovvero circa 16 milioni di valori possibili. Normalmente i valori per la profondità di bit
sono compresi tra 1 e 64 bit per pixel.
A B
C D
Profondità dei pixel
A. 1 bit (Bitmap) B. 8 bit (Scala di grigio) C. 8 bit (Scala di colore) D. 24 bit (RGB)
Nella maggior parte dei casi, le immagini Lab, RGB, Scala di grigio e CMYK contengono 8 bit di dati per canale di colore.
Ciò equivale a una profondità Lab di 24 bit (8 bit x 3 canali), a una profondità RGB di 24 bit (8 bit x 3 canali), a una
profondità in Scala di grigio di 8 bit (8 bit x 1 canale) e a una profondità CMYK di 32 bit (8 bit x 4 canali). Photoshop è
inoltre in grado di lavorare con le immagini Lab, RGB, CMYK, Multicanale e in scala di grigio contenenti 16 bit di dati per
canale di colore, come pure con le immagini RGB e in scala di grigio contenenti 32 bit di dati per canale di colore.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 210
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Consultate anche
“Le immagini HDR” a pagina 182
• Tutti gli strumenti della finestra degli strumenti, eccetto lo strumento pennello artistico storia, possono essere usati nelle
immagini a 16 bit per canale.
• Tutti i comandi di correzione del colore e dei toni, eccetto Variazioni, sono disponibili.
• Nelle immagini a 16 bit per canale è possibile lavorare con i livelli e i livelli di regolazione.
• Alcuni filtri, compreso Fluidifica, possono essere usati nelle immagini a 16 bit per canale.
Per sfruttare determinate funzioni di Photoshop, quali Estrai, Crea pattern e altri filtri, potete convertire un’immagine a
16 bit per canale in un’immagine a 8 bit per canale. È consigliabile creare una copia del file con il comando Salva con nome
e convertirla, in modo da conservare i dati dell’immagine a 16 bit per canale nel file originale.
Nota: potete anche convertire un’immagine a 32 bit per canale in un’immagine a 8 bit per canale. Consultate “Per convertire
da 32 bit a 8 o 16 bit per canale” a pagina 185.
Consultate anche
“Le immagini HDR” a pagina 182
ADOBE PHOTOSHOP CS2 211
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Consultate anche
“Le immagini HDR” a pagina 182
• Apportate il maggior numero possibile di modifiche mentre è impostato il metodo originale (in genere RGB per le
immagini provenienti dalla maggior parte degli scanner e delle fotocamere digitali, e CMYK per le immagini provenienti
dagli scanner a tamburo tradizionali e per quelle importate da un sistema Scitex).
• Salvate una copia di backup dell’immagine prima di convertirla. Assicuratevi che la copia salvata contenga tutti i livelli,
in modo da poter modificare la versione originale dell’immagine dopo la conversione.
• Unite i livelli del file prima di convertirlo. L’interazione dei colori tra i metodi di fusione dei livelli varia in base al metodo.
Quando registrate un’azione, potete usare il comando Modifica metodo condizionale per specificare uno o più metodi
sorgente e un metodo destinazione.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 212
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Consultate anche
“Le azioni” a pagina 656
Consultate anche
“Per creare immagini monocromatiche da immagini RGB o CMYK” a pagina 275
“Per colorare un’immagine in scala di grigio o creare un effetto a una tonalità” a pagina 268
Quando convertite un’immagine a colori nel metodo Bitmap, dovete prima convertirla in Scala di grigio. Così facendo
vengono eliminati dai pixel i dati sulla tonalità e la saturazione e restano solo i valori sulla luminosità. Dal momento che
sono disponibili solo poche opzioni di modifica per il metodo Bitmap, conviene modificare l’immagine in Scala di grigio
prima di convertirla nel metodo Bitmap.
Nota: le immagini in metodo Bitmap sono a 1 bit per canale. È necessario convertire un’immagine a 16 o 32 bit per canale nel
metodo Scala di grigio a 8 bit prima di convertirla nel metodo Bitmap.
Poiché il pixel originale è raramente bianco puro o nero puro, la conversione genera sempre qualche errore. L’errore viene
però trasferito ai pixel circostanti e diffuso su tutta l’immagine, creando una texture a grana grossa, tipo pellicola. Questa
opzione è utile per visualizzare le immagini su uno schermo in bianco e nero.
Retino mezzetinte Simula l’aspetto dei punti mezzetinte nell’immagine convertita.
Importante: il retino mezzetinte diventa parte integrante dell’immagine. Se stampate l’immagine su una stampante per
mezzetinte, questa userà il proprio retino mezzetinte e quello dell’immagine. In alcune stampanti, ciò potrebbe causare un
effetto moiré.
3 Nel campo Frequenza, inserite un valore per la frequenza di retino e scegliete un’unità di misura. I valori possono essere
compresi tra 1 e 999 righe per pollice o tra 0,400 e 400 righe per centimetro. Sono ammessi anche valori decimali.
La frequenza di retino è la retinatura del retino mezzetinte in righe per pollice (lpi). La frequenza dipende dalla carta e dal
tipo di macchina usata per la stampa. Per i giornali si usano normalmente retini di 85 righe, mentre per le riviste si usano
retini con una risoluzione maggiore, ad esempio 133 e 150 lpi. Rivolgetevi al vostro tipografo per sapere qual è la frequenza
di retino corretta.
4 Inserite un valore compreso fra –180 e +180 gradi per l’angolo di retino.
L’angolo di retino rappresenta l’orientamento del retino. I retini mezzetinte a tono continuo e in bianco e nero in genere
hanno un angolo di 45˚.
Immagine originale in scala di grigio; conversione in Retino mezzetinte: 53 lpi, angolo di 45˚, punto rotondo
Potete salvare e riutilizzare le impostazioni del retino mezzetinte con i pulsanti Salva e Carica della finestra Retino
mezzetinte.
Potete creare un pattern che rappresenti la texture desiderata, quindi retinare l’immagine in scala di grigio in modo da
applicare la texture. Per coprire l’intera immagine, il pattern deve avere le stesse dimensioni dell’immagine o verrà ripetuto
in sezioni. Ad esempio, se applicate un pattern di 1 x 1 cm a un’immagine di 4 x 4 cm, il pattern verrà ripetuto in 16 quadrati.
Photoshop include diversi pattern che si ripetono automaticamente in sezioni e che possono essere usati come pattern per
retini mezzetinte.
Poiché l’opzione Pattern personale simula i colori chiari e scuri aumentando o riducendo lo spessore del pattern mezzetinte,
vi consigliamo di scegliere un pattern adatto a queste variazioni, ad esempio uno con molte tonalità di grigio.
Per preparare la conversione di un pattern in bianco e nero, potete prima convertire l’immagine in scala di grigio, quindi
applicare più volte il filtro Sfoca maggiormente. Questa tecnica di sfocatura crea linee spesse che vanno dal grigio scuro al
bianco.
Consultate anche
“Per riempire una selezione o un livello con un colore di primo piano o di sfondo” a pagina 448
Per eseguire la conversione in Scala di colore, l’immagine di partenza deve essere a 8 bit per canale e in Scala di grigio o
RGB.
Le immagini in scala di grigio vengono convertite in modo automatico. Per le immagini RGB, viene visualizza la finestra
Scala di colore.
Consultate anche
“Opzioni di conversione per immagini in scala di colore” a pagina 215
• Precedente Usa la palette personale impiegata nella conversione precedente. È utile per convertire più immagini con la
stessa palette personale.
Colori Nel caso delle palette Uniforme, Percettiva, Selettiva o Adattata, potete specificare manualmente l’esatto numero di
colori che desiderate visualizzare, fino a un massimo di 256. La casella di testo Colori determina solo la modalità con cui
viene creata la tavola. Adobe Photoshop considera ancora l’immagine come un’immagine a 8 bit, con 256 colori.
Inclusione dei colori e trasparenza Per specificare i colori da includere nella tavola o la trasparenza dell’immagine, potete
scegliere tra le seguenti opzioni:
• Forzato Consente di scegliere le opzioni per inserire o meno determinati colori all’interno della tavola. L’opzione Bianco
e nero aggiunge un bianco e un nero puri alla tavola di colore; l’opzione Primari aggiunge rosso, verde, blu, cyan, magenta,
giallo, nero e bianco; l’opzione Web aggiunge i 216 colori sicuri per il Web e l’opzione Personale consente di definire i colori
personali.
• Trasparenza Consente di scegliere se mantenere o meno le aree trasparenti dell’immagine durante la conversione. Se
questa opzione è selezionata, nella tavola di colore viene aggiunta una voce speciale per i colori trasparenti. Se è
deselezionata, le aree trasparenti vengono riempite con il colore alone o, se non è stato scelto un colore alone, con il bianco.
• Alone Consente di specificare il colore di sfondo con cui riempire i bordi anti-alias lungo le aree trasparenti
dell’immagine. Se l’opzione Trasparenza è selezionata, l’alone viene applicato alle aree di contorno per favorirne la fusione
con lo sfondo Web dello stesso colore. Se l’opzione Trasparenza è deselezionata, l’alone viene applicato alle aree trasparenti.
Se scegliete Nessuno e Trasparenza è selezionato, viene creata una trasparenza con contorni netti; altrimenti tutte le aree
trasparenti vengono riempite di bianco al 100%. Le opzioni di Alone sono disponibili solo se l’immagine ha trasparenza.
Dithering A meno che non abbiate selezionato l’opzione Esatta, la tavola di colore che state usando potrebbe non includere
tutti i colori presenti nell’immagine. Per simulare i colori assenti dalla tavola, potete eseguire il dithering. Con il dithering
i pixel dei colori disponibili vengono mescolati per simulare i colori mancanti. Potete scegliere un’opzione di dithering dal
menu e immettere un valore per il fattore di dithering. Se specificate un fattore alto viene eseguito il dithering di più colori,
ma le dimensioni del file possono aumentare. Sono disponibili le seguenti opzioni di dithering:
• Nessuno Non esegue il dithering dei colori, ma usa il colore più simile a quello mancante. Ciò può provocare transizioni
brusche tra le diverse tonalità di colore nell’immagine, generando un effetto posterizzato.
• Diffusione Usa un metodo di diffusione dell’errore che produce un dithering meno strutturato rispetto all’opzione
Pattern. Per impedire che venga applicato il dithering ai colori dell’immagine che contengono voci nella tavola di colore,
selezionate Mantieni colori esatti. Può essere utile per preservare le linee sottili e il testo nelle immagini Web.
• Pattern Usa un pattern quadrato, tipo retino mezzetinte, per simulare i colori assenti dalla tavola.
• Disturbo Aiuta a ridurre la visibilità dei pattern lungo il contorno delle immagini. Scegliete questa opzione se prevedete
di dover sezionare l’immagine per l’inserimento in una tabella HTML.
Nota: per ritoccare i colori in un’immagine a pseudocolori, scegliete Immagine > Regolazioni e usate i comandi di regolazione
del sottomenu.
4 In questa finestra, fate clic o trascinate il puntatore del mouse nella tavola per selezionare il colore o la gamma di colori
che desiderate modificare.
5 Scegliete un colore e fate clic su OK.
Se dovete modificare un intervallo di colori, Adobe Photoshop crea una sfumatura nella tavola tra i colori iniziali e quelli
finali. Il primo colore che scegliete nel Selettore colore è quello iniziale. Non appena fate clic su OK, il Selettore colore
ricompare per permettervi di scegliere l’ultimo colore della serie.
I colori selezionati vengono inseriti nella finestra Tavola colore, con la sequenza specificata.
6 Fate clic su OK nella finestra Tavola colore per applicare i nuovi colori all’immagine in scala di colore.
7 Fate clic su OK nella finestra di dialogo Scala di colore.
Corpo nero Mostra una palette basata sui diversi colori prodotti da un radiatore a corpo nero quando viene riscaldato (dal
nero al rosso, l’arancione, il giallo e il bianco).
Scala di grigio Mostra una palette di 256 livelli di grigio, dal nero al bianco.
Spettro Mostra una palette basata sui colori prodotti quando la luce bianca attraversa un prisma (da viola, blu e verde a
giallo, arancione e rosso).
Sistema (Mac OS) Mostra la palette standard Mac OS a 256 colori.
Nota: le tavole di colore salvate possono anche essere caricate nella palette Campioni.
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Consultate anche
“La palette Campioni” a pagina 455
Scegliere i colori
Il Selettore colore di Adobe
Potete selezionare un colore nel Selettore colore di Adobe scegliendolo da uno spettro di colori o definendolo con valori
numerici. Con il Selettore colore di Adobe potete impostare il colore in primo piano, il colore di sfondo e il colore del testo.
In Photoshop, potete anche usare il Selettore colore per impostare i colori destinazione in alcuni comandi di regolazione
del colore e dei toni, i colori di interruzione nell’Editore sfumatura, il colore filtro nel comando Filtro fotografico e il colore
in un livello di riempimento, in alcuni stili di livello e nei livelli forma.
Quando selezionate un colore nel Selettore colore di Adobe, vengono visualizzati in tempo reale i valori numerici HSB,
RGB, Lab, CMYK e i numeri esadecimali. In questo modo è possibile rendersi conto di come viene descritto un colore nei
diversi metodi di colore.
Dal Selettore colore di Adobe è possibile selezionare i colori secondo i metodi di colore HSB (tonalità, saturazione,
luminosità) e RGB (rosso, verde, blu), o specificare un colore secondo i suoi valori esadecimali. In Photoshop è inoltre
possibile selezionare i colori secondo il modello di colore Lab o il modello di colore CMYK (cyan, magenta, giallo, nero).
Potete configurare il Selettore colore di Adobe in modo da scegliere solo colori sicuri per il Web o scegliere da diversi sistemi
di colore personali. Il campo del colore del Selettore colore di Adobe può visualizzare i componenti del colore nei metodi
HSB, RGB e Lab (Photoshop).
Nota: sebbene Photoshop e ImageReady usino il Selettore colore di Adobe per impostazione predefinita, potete impostare le
Preferenze in modo che Photoshop e ImageReady usino un selettore colore diverso. Potete usare, ad esempio, il selettore colore
incorporato nel vostro sistema o un selettore colore plug-in. I selettori colore plug-in installati sono elencati in Selettore colore,
nella sezione Generali della finestra di dialogo Preferenze.
A B C DE
F G H I
Selettore colore di Adobe
A. Colore scelto B. Colore originale C. Colore regolato D. Icona di avvertenza fuori gamma E. Icona di avvertenza non sicuro per il Web
F. Opzione Solo colori Web G. Campo del colore H. Cursore del colore I. Valori del colore
• Fate clic sul riquadro di selezione del colore di primo piano o di sfondo nella finestra degli strumenti.
• Nella palette Colori fate clic sulla casella di selezione Imposta il colore di primo piano o Imposta il colore di sfondo.
• Nella barra delle opzioni dello strumento, fate clic sul campione di colore.
• (Photoshop) Nella palette Livelli, fate clic sul campione di colore in un livello di riempimento o forma.
• (Photoshop) Nell’Editore sfumatura, fate doppio clic su un’interruzione di colore.
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• (Photoshop) Nella barra delle opzioni di uno strumento forma o penna, fate clic sul campione di colore.
• (Photoshop) Nella finestra di dialogo Stile livello di determinati stili di livello (quali Bagliore esterno e Bagliore interno),
fate clic sulla casella Imposta colore.
• (Photoshop) Nella finestra di dialogo di alcuni comandi di regolazione del colore e dei toni, fate doppio clic su un
contagocce o fate clic su un campione di colore. Non tutti i contagocce consentono di impostare un colore di
destinazione. Ad esempio, facendo doppio clic sui contagocce del comando Sostituisci colore, il Selettore colore di Adobe
non viene aperto.
Mentre regolate il colore usando il campo e il cursore del colore, i valori numerici cambiano di conseguenza. La parte
superiore del rettangolo del colore, posto a destra del cursore del colore, visualizza il nuovo colore; quella inferiore
visualizza il colore originale. Appaiono delle icone di avvertenza se il colore non è sicuro per il Web o (Photoshop) se è
fuori gamma .
Potete selezionare un colore anche all’esterno del Selettore colore di Adobe. Spostando il puntatore sulla finestra del
documento, esso diventa un contagocce. A questo punto potete selezionare un colore facendo clic sull’immagine. Il colore
selezionato è visualizzato nel Selettore colore di Adobe. Potete spostare lo strumento contagocce ovunque sul desktop facendo
clic sull’immagine e tenendo premuto il pulsante del mouse. Per selezionare un colore, rilasciate il mouse.
Consultate anche
“Colori sicuri per il Web” a pagina 221
• (Photoshop) Nel metodo di colore CMYK (usato dalle stampanti PostScript), specificate il valore di percentuale di ogni
componente (cyan, magenta, giallo e nero).
• Nel metodo di colore RGB (usato dal monitor), specificate un valore per ogni componente compreso tra 0 e 255 (0 è nero
e 255 è il colore puro).
• Nel metodo di colore HSB, specificate le percentuali per la saturazione e la luminosità; specificate la tonalità con un
valore compreso tra 0˚ e 360˚, indicante una posizione sulla ruota dei colori.
• Immettete un valore esadecimale nella casella di testo #. Ad esempio, 000000 è il nero, ffffff il bianco e ff0000 il rosso.
• (Photoshop) Nel metodo Lab, immettete un valore di luminosità (L) compreso tra 0 e 100 e valori compresi tra –128 e
+127 per A (da verde a magenta) e B (da blu a giallo).
ADOBE PHOTOSHOP CS2 220
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2 Nella sezione Lab della finestra di dialogo, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Fate clic su L per visualizzare tutte le tonalità nel campo del colore. Per selezionare una tonalità, fate clic nel campo del
colore o immettete i valori nelle caselle di testo a e b. Il cursore del colore visualizza la tonalità selezionata, con luminanza
massima al punto più alto e minima sul fondo.
• Fate clic su a. Spostate il cursore del colore per modificare i valori del rosso o del verde. Spostate il cursore o fate clic in
esso per cambiare la gamma dei colori visualizzati nel campo del colore. Il campo del colore visualizza inoltre la
luminanza, con luminanza massima in alto e minima sul fondo. Il componente di colore b (blu o giallo) è rappresentato
nel campo del colore con il blu a sinistra e il giallo a destra.
• Fate clic su b. Spostate il cursore del colore per modificare i valori del giallo o del blu. Spostate il cursore o fate clic in esso
per cambiare la gamma dei colori visualizzati nel campo del colore. Il campo del colore visualizza inoltre la luminanza
sull’asse verticale, con luminanza massima in alto e minima sul fondo. Il componente di colore a (verde o rosso) è
rappresentato nel campo del colore con il verde a sinistra e il rosso a destra.
3 Per selezionare un colore usate una combinazione del cursore del colore e del campo del colore, oppure immettete i valori
numerici nelle caselle di testo L, a e b.
Per selezionare un colore sicuro per Web con il Selettore colore di Adobe
❖ Selezionate l’opzione Solo colori Web nell’angolo inferiore sinistro del Selettore colore. Qualsiasi colore scelto con questa
opzione attiva è sicuro per il Web.
Per cambiare un colore non sicuro per il Web in un colore sicuro per il Web
Se è selezionato un colore non sicuro per il Web, un cubo di avvertenza appare accanto al rettangolo del colore nel
Selettore colore di Adobe.
❖ Fate clic sul cubo per selezionare il colore Web più simile a quello selezionato. Se non appare alcun cubo, il colore scelto
è sicuro per il Web.
In ImageReady, trascinate vicino all’icona di avvertenza per selezionare altri colori Web simili. Se non appare alcun cubo,
il colore scelto è sicuro per il Web.
Nota: in Photoshop, scegliete Cursori colori Web dal menu della palette Colori per attivare il cubo di avvertenza. In
ImageReady, il cubo di avvertenza è attivo con qualsiasi opzione del cursore del colore.
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Nota: il triangolo di avvertenza non è disponibile se usate i cursori sicuri per il Web.
Fate clic sul triangolo di avvertenza che appare nella finestra di dialogo Selettore colore o nella palette Colori.
I colori stampabili dipendono dallo spazio di lavoro CMYK attuale, come definito nella finestra di dialogo Impostazione
colori.
Consultate anche
“I colori fuori gamma” a pagina 255
Per essere certi che la stampa finale sia del colore desiderato, consultate il tipografo o il service di stampa e scegliete il colore
personale basandovi su un campione stampato. I produttori consigliano di acquistare una nuova mazzetta di campioni ogni
anno per fare fronte allo scolorimento degli inchiostri ed eventuali altri danni.
Importante: Photoshop stampa i colori personali su lastre CMYK (quadricromia) in ogni metodo di immagine, ad eccezione
di Due tonalità. Per stampare lastre di tinte piatte reali, dovete creare dei canali di tinte piatte.
Consultate anche
“Le tinte piatte” a pagina 397
Campioni HKS Impiegato per progetti di stampa in Europa. Ogni colore ha un equivalente CMYK specifico. Potete scegliere
tra HKS E (per moduli continui), HKS K (per carta grafica lucida), HKS N (per carta naturale) e HKS Z (per carta da
giornali). I campionatori di colore sono disponibili per ogni scala. Al menu del sistema di colore sono inoltre stati aggiunti
i campioni e le guide HKS Process.
I colori PANTONE® sono usati per la riproduzione delle tinte piatte. Il sistema PANTONE MATCHING SYSTEM è in grado
di rendere 1.114 colori. Le guide dei colori e i cataloghi dei campioni PANTONE sono stampati su carta patinata, non
patinata e opaca per garantire una visualizzazione accurata dei risultati di stampa e un migliore controllo del processo di
stampa. Potete stampare in CMYK un colore PANTONE in tinta unita. Per confrontare un colore PANTONE in tinta unita
con gli equivalenti in quadricromia, usate la guida PANTONE Solid to Process. Le percentuali di retino CMYK sono
stampate sotto ciascun colore. Per ulteriori informazioni, contattate Pantone, Inc., Carlstadt, New Jersey
(www.pantone.com).
TOYO Color Finder 1050 Comprende oltre 1000 colori basati sugli inchiostri di stampa più comuni in Giappone. La guida
TOYO Process Color Finder e i campioni sono stati aggiunti al menu del sistema di colore. La guida TOYO Color Finder 1050
Book contiene esempi stampati dei colori Toyo ed è disponibile presso i rivenditori di forniture grafiche e per la stampa. Per
ulteriori informazioni, contattate Toyo Ink Manufacturing Co., Ltd., Tokyo, Giappone.
TRUMATCH Fornisce corrispondenze di colori CMYK affidabili per oltre 2000 colori ottenibili con il computer. I colori
Trumatch coprono lo spettro visibile della gamma CMYK in intervalli regolari. Trumatch Color visualizza fino a 40 tinte e
toni di ogni tonalità: ogni variante è creata all’origine in quadricromia e riproducibile in quadricromia su fotounità
elettroniche. Sono inoltre inclusi grigi in quadricromia di diverse tonalità. Per ulteriori informazioni, contattate Trumatch
Inc., a New York City, New York.
Per tornare al Selettore colore di Adobe Photoshop dopo avere usato un altro selettore
1 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• In Windows, scegliete Modifica > Preferenze > Generali.
• (Photoshop) In Mac OS, scegliete Photoshop > Preferenze > Generali.
• (ImageReady) In Mac OS, scegliete ImageReady > Preferenze > Generali.
2 Scegliete Adobe dal menu Selettore colore e fate clic su OK.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 224
Guida utente
0/360
R
M Y
270 90
B G
C
180
Ruota dei colori
R. Rosso Y. Giallo G. Verde C. Cyan B. Blu M. Magenta
Ad esempio, potete diminuire la quantità di un colore in un’immagine aumentando la quantità del suo opposto sulla ruota
dei colori e viceversa. I colori che si trovano opposti l’uno all’altro sulla ruota di colori standard vengono comunemente
definiti colori complementari. Analogamente, potete aumentare e ridurre un colore regolando i due colori ad esso adiacenti
sulla ruota dei colori o regolando i due colori adiacenti al suo opposto.
In un’immagine CMYK potete diminuire il magenta riducendo la quantità effettiva di magenta oppure aumentando la
quantità del suo complementare (aggiungendo cioè cyan e giallo). Potete anche combinare queste due correzioni, riducendo
al minimo l’effetto sulla luminosità globale. In un’immagine RGB, potete diminuire il magenta rimuovendo il rosso e il blu
o aggiungendo il verde. Tutte queste regolazioni generano un bilanciamento globale del colore contenente una quantità
inferiore di magenta.
225
Il modello di colore determina la relazione tra i valori, mentre lo spazio cromatico definisce il significato assoluto di tali
valori come colori. Alcuni modelli di colore, ad esempio Lab, hanno uno spazio cromatico fisso poiché fanno direttamente
riferimento al modo in cui l’occhio umano percepisce il colore. Questi modelli vengono definiti indipendenti da periferica.
Altri modelli di colore (RGB, HSL, HSB, CMYK, ecc.) possono avere diversi spazi cromatici. Poiché questi modelli variano
in base alla periferica o allo spazio cromatico ad essi associato, vengono definiti come dipendenti da periferica.
A causa di queste variazioni degli spazi cromatici, l’aspetto dei colori può cambiare durante le operazioni di trasferimento
dei documenti da un dispositivo all’altro. Le variazioni di colore possono dipendere da molti fattori: sorgenti di immagini
(gli scanner e i prodotti software per la creazione della grafica utilizzano spazi cromatici diversi), le marche del monitor per
computer, la modalità di definizione del colore delle applicazioni software, i materiali utilizzati per la stampa (la carta da
giornali riproduce una gamma di colori meno ampia di quella per riviste) e altre variazioni naturali, come ad esempio le
differenze nella produzione dei monitor o la loro usura.
RGB
CMYK
A B
Un sistema di gestione del colore consente di convertire i colori grazie a profili di colore. Un profilo è una descrizione
matematica dello spazio cromatico di una periferica. Ad esempio, un profilo di scanner indica a un sistema di gestione del
colore in che modo lo scanner .“interpreta” i colori. Le applicazioni Adobe usano i profili ICC, un formato standard definito
dall’International Color Consortium (ICC) usato su piattaforme diverse (consultate “I profili di colore” a pagina 237).
ADOBE PHOTOSHOP CS2 226
Guida utente
Dal momento che non esiste un unico metodo di conversione dei colori adatto a tutti i tipi di grafica, un sistema di gestione
del colore fornisce una serie di intenti di rendering, o metodi di conversione, affinché possiate applicare il metodo più
indicato a un particolare elemento grafico. Ad esempio, un metodo di conversione dei colori in grado di rispettare i rapporti
cromatici di una fotografia naturalistica può alterare i colori di un logo contenente tinte piatte (consultate “Intenti di
rendering” a pagina 245).
Nota: attenzione a non confondere la gestione del colore con la correzione del colore. Un sistema di gestione del colore non può
correggere un’immagine precedentemente salvata che presenta problemi di bilanciamento delle tonalità o dei colori. Tuttavia,
può mettervi in condizione di valutare la qualità delle immagini prima di generare un output.
Il valore della gestione del colore aumenta se nel processo di produzione sono presenti più variabili. La gestione del colore
è consigliata se prevedete di riusare la grafica a colori su supporti di stampa o in linea, mediante l’ausilio di vari dispositivi
con un unico tipo di supporto (come unità di stampa diverse) o se gestite più di una stazione di lavoro.
Potete usufruire dei vantaggi offerti da un sistema di gestione del colore per:
• Ottenere riproduzioni fedeli e uniformi dei colori su più periferiche di output, incluse selezioni colore, stampanti desktop
e monitor. La gestione del colore è particolarmente utile per regolare il colore su periferiche con una gamma di colori
relativamente ridotta, ad esempio un’unità di stampa in quadricromia.
• Effettuare un’accurata prova colore a video (anteprima) di un documento a colori per simularne la resa da una specifica
periferica di output (le prove colore a video sono soggette alle limitazioni del monitor, ad esempio le condizioni di luce
nella stanza).
• Analizzare accuratamente e incorporare in modo uniforme le immagini a colori prodotte da sorgenti diverse che usano
la gestione del colore e, in alcuni casi, anche da periferiche che non prevedono tale opzione.
• Inviare i documenti a colori a periferiche di output e supporti diversi senza dover regolare manualmente i colori nei
documenti stessi o nella grafica originale. Ciò vale soprattutto per la creazione di immagini sia da stampare che da
visualizzare in linea.
• Stampare correttamente i colori su una periferica di output sconosciuta. Ad esempio, potete memorizzare un documento
online per richiederne una stampa a colori fedele all’originale in qualsiasi luogo.
in molti uffici). Ricordatevi comunque di scegliere i colori finali nelle condizioni di luce specificate dalle norme per prove
di stampa contrattuali in vigore nel vostro paese.
Nelle applicazioni Adobe, la gestione del colore viene attivata per impostazione predefinita. Se usate Adobe Creative Suite,
le impostazioni del colore vengono sincronizzate tra le varie applicazioni per garantire una visualizzazione uniforme dei
colori RGB e CMYK. Ciò significa che i colori appariranno identici indipendentemente dall’applicazione usata per
visualizzarli.
Le impostazioni del colore per ciascuna applicazione di Creative Suite vengono sincronizzate in una posizione principale tramite Adobe Bridge.
Se decidete di modificare le impostazioni predefinite,potete servirvi di predefiniti di facile utilizzo per configurare il
sistema di gestione del colore di Adobe in modo che corrisponda alle condizioni di output standard. Potete anche
personalizzare le impostazioni del colore per soddisfare i requisiti di un flusso di lavoro specifico.
Ricordate che i tipi di immagini impiegati e i requisiti di output influenzano l’uso della gestione del colore. Ad esempio,
diversi sono i fattori legati all’uniformità dei colori che possono influenzare un processo di stampa fotografica RGB, un
processo di stampa commerciale CMYK o di stampa digitale RGB/CMYK combinata e un flusso di lavoro di pubblicazione
su Internet.
1. Accertatevi che tutti gli aspetti del processo di gestione del colore si integrino perfettamente con quello usato dai
vostri partner di produzione (se presenti).
Definite come integrare il processo di gestione del colore con i gruppi di lavoro e i provider di servizi, come configurare il
software e l’hardware per l’integrazione nel sistema di gestione e il livello più adatto per usare la gestione del colore
(consultate “Vantaggi della gestione del colore” a pagina 226).
ADOBE PHOTOSHOP CS2 228
Guida utente
Per ulteriori informazioni sui processi tradizionali di gestione del colore, consultate la Guida sul flusso di lavoro del colore
contenuta nel CD dell’applicazione.
3. Aggiungete i profili di colore al sistema per le periferiche di input e di output che intendete usare, ad esempio
scanner e stampanti.
I profili indicano al sistema di gestione del colore come la periferica riproduce i colori e quali sono i colori effettivi di un
documento. I profili delle periferiche sono in genere installati quando aggiungete una periferica al sistema. Per creare profili
più precisi per periferiche e condizioni specifiche, potete anche usare software e hardware di altri produttori. Per effettuare
una stampa commerciale del documento, rivolgetevi al vostro provider di servizi per determinare il profilo da usare con la
periferica o le condizioni di stampa (consultate “I profili di colore” a pagina 237 e “Per installare un profilo di colore” a
pagina 240).
• se usate più applicazioni Adobe, con Bridge potete scegliere una configurazione di gestione del colore standard e
sincronizzare le impostazioni del colore tra le applicazioni prima di lavorare con i documenti (consultate “Per
sincronizzare le impostazioni del colore tra le applicazioni Adobe” a pagina 228).
• Se usate un’unica applicazione Adobe o desiderate personalizzare le opzioni avanzate di gestione del colore, potete
modificare le impostazioni del colore relative a un’applicazione specifica (consultate “Per impostare la gestione del colore
per Illustrator, InDesign e Photoshop” a pagina 229 o “Per impostare la gestione del colore per GoLive” a pagina 229).
5. (Facoltativo) Visualizzate un’anteprima dei colori mediante una prova colore a video.
Dopo aver creato il documento, potete usare una prova colore per verificare come appariranno i colori una volta stampati
o visualizzati su una periferica specifica (consultate “Effettuare le prove colore a video” a pagina 233).
Nota: una sola prova colore a video non è sufficiente per verificare come apparirà la sovrastampa una volta stampata su
un’unità di stampa offset. Se lavorate con documenti di Illustrator o InDesign contenenti sovrastampe, attivate l’opzione
Anteprima sovrastampa per visualizzare con precisione le sovrastampe presenti in una prova colore.
Se le impostazioni del colore non vengono sincronizzate, verrà visualizzato un messaggio di avviso nella parte superiore
della finestra di dialogo Impostazioni colore di ciascuna applicazione di Creative Suite. Adobe consiglia di sincronizzare le
impostazioni del colore prima di usare documenti nuovi o già esistenti.
1 Aprite Bridge.
Per aprire Bridge da un’altra applicazione Creative Suite, scegliete File > Sfoglia dall’applicazione specifica. Per aprire Bridge
direttamente, scegliete Adobe Bridge dal menu Start (Windows) oppure fate doppio clic sull’icona Adobe Bridge (Mac OS).
ADOBE PHOTOSHOP CS2 229
Guida utente
In alcuni casi (ad esempio, se il vostro provider di servizi vi ha fornito un profilo di ouptut personale), potrebbe essere
necessario personalizzare delle opzioni specifiche nella finestra di dialogo Impostazioni colore. Tuttavia, consigliamo l’uso
dell’opzione di personalizzazione solo a utenti esperti.
Nota: se usate più di un’applicazione Adobe, vi consigliamo di sincronizzare le impostazioni del colore tra le applicazioni
(consultate “Per sincronizzare le impostazioni del colore tra le applicazioni Adobe” a pagina 228).
Consultate anche
“Per personalizzare le impostazioni del colore” a pagina 242
3 Dal menu Impostazioni, selezionate un’impostazione del colore e fate clic su OK.
L’impostazione selezionata determina gli spazi di lavoro cromatici usati dall’applicazione, cosa accade quando aprite o
importate file con profili incorporati e la modalità di conversione dei colori del sistema di gestione del colore. Potete
visualizzare le opzioni relative a un’impostazione del colore direttamente nella finestra di dialogo Impostazioni colore.
Nella maggior parte dei casi, si consiglia di usare un’impostazione del colore standard e di non modificare opzioni
specifiche presenti nella finestra di dialogo Impostazioni colore. Si consiglia l’uso della personalizzazione degli spazi di
lavoro, dei criteri di gestione del colore e delle opzioni di conversione del colore solo a utenti esperti.
Nota: se usate più di un’applicazione Adobe, vi consigliamo di sincronizzare le impostazioni del colore tra le applicazioni
(consultate “Per sincronizzare le impostazioni del colore tra le applicazioni Adobe” a pagina 228).
ADOBE PHOTOSHOP CS2 230
Guida utente
1 Scegliete Modifica > Preferenze > Aspetto del nero (Windows) o Nome dell’applicazione > Preferenze > Aspetto del nero
(Mac OS).
2 Scegliete un’opzione per la visualizzazione a schermo:
Visualizza tutti i neri con precisione Il nero CMYK puro viene visualizzato come grigio scuro. Con questa impostazione
potete visualizzare la differenza esistente tra nero puro e nero ricco.
Visualizza tutti i neri come nero ricco Il nero CMYK puro viene visualizzato come nero a getto (RGB=000). Con questa
impostazione il nero ricco e il nero puro appariranno identici sullo schermo.
• Scegliete uno spazio di lavoro CMYK che corrisponda alle condizioni di stampa CMYK, in modo che possiate definire
e visualizzare con precisione i colori in quadricromia.
• Selezionate i colori da una biblioteca di colori. Con le applicazioni Adobe vengono fornite diverse biblioteche di colori
standard, che potete caricare utilizzando il menu della palette Campioni.
• (Illustrator e InDesign) Attivate l’opzione Anteprima sovrastampa per visualizzare un’anteprima precisa e uniforme delle
tinte piatte.
• (Illustrator e InDesign) Usate i valori Lab (predefiniti) per visualizzare le tinte piatte predefinite (ad esempio i colori delle
librerie TOYO, PANTONE, DIC e HKS) e convertitele in quadricromie. L’uso dei valori Lab vi permette di visualizzare
i colori con estrema precisione e uniformità in tutte le applicazioni Creative Suite. Se desiderate che la visualizzazione e
l’output di questi colori corrisponda alle versioni precedenti di Illustrator o InDesign, al posto dei valori Lab dovrete
usare i valori CMYK equivalenti. Per istruzioni su come passare dai valori Lab ai valori CMYK per le tinte piatte,
consultate l’Aiuto di Illustrator o di InDesign.
Nota: la gestione dei colori tinta piatta vi permette di riprodurre una tinta piatta molto simile a quella visualizzata sul monitor
o sulla periferica di prove di stampa. Tuttavia, è difficile riprodurre esattamente una tinta piatta su un monitor o su una
periferica di prove di stampa, poiché molti inchiostri a tinta piatta non rientrano nella gamma colore di molte di queste
periferiche.
1 Nella palette Campioni, create solo i campioni delle tinte piatte e dei colori quadricromia che desiderate condividere,
quindi eliminate quelli che non vi interessano.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 231
Guida utente
Nota: i seguenti tipi di campioni non possono essere condivisi tra le applicazioni: motivi, sfumature, il campione Registro di
Illustrator o InDesign, e riferimenti della guida colori, nonché campioni HSB, XYZ, a due tonalità, RGB monitor, opacità,
inchiostro totale e campioni RGB per Web di Photoshop. Questi tipi di campioni vengono automaticamente esclusi durante il
salvataggio dei campioni da scambiare.
2 Selezionate Salva campioni da scambiare nel menu della palette Campioni, quindi salvate le biblioteche di campioni in
una posizione facilmente accessibile.
3 Caricate la biblioteca nella palette Campioni relativa a una qualsiasi altra applicazione Adobe CS2. Per ulteriori
istruzioni, consultate l’Aiuto dell’applicazione.
• Quando importate un’immagine senza un profilo, l’applicazione Adobe usa il profilo del documento corrente per
definire i colori dell’immagine.
• Quando importate un’immagine contenente un profilo incorporato, i criteri cromatici nella finestra di dialogo
Impostazioni colore determinano in che modo l’applicazione Adobe gestisce il profilo (consultate “Opzioni relative ai
criteri di gestione dei colori” a pagina 244).
Illustrator e InDesign supportano un flusso di lavoro CMYK sicuro per impostazione predefinita. Pertanto, quando aprite
o importate un’immagine CMYK contenente un profilo incorporato, l’applicazione ignora tale profilo e conserva i numeri
di colori non elaborati. Se desiderate che l’applicazione in uso regoli i valori numerici dei colori in base a un profilo
incorporato, impostate il criterio di colore CMYK sull’opzione Mantieni profili incorporati nella finestra di dialogo
Impostazioni colore. Impostando nuovamente il criterio di colore CMYK su Mantieni valori numerici (ignora profili
collegati), potete ripristinare facilmente il flusso di lavoro CMYK sicuro.
Potete ignorare le impostazioni CMYK sicure ogni volta che stampate un documento o lo salvate in formato PDF. Tuttavia,
con questa operazione i colori potrebbero essere stampanti nuovamente in selezione. Ad esempio, oggetti di colore nero
CMYK puro potrebbero essere nuovamente stampati in selezione come nero ricco. Per ulteriori informazioni sulle opzioni
di gestione del colore per la stampa e il salvataggio di file PDF, consultate l’Aiuto.
Consultate anche
“Opzioni relative ai criteri di gestione dei colori” a pagina 244
• Incorporate un profilo compatibile ICC durante il salvataggio del file. I profili incorporati sono compatibili con i seguenti
formati di file: JPEG, PDF, PSD (Photoshop), AI (Illustrator), INDD (InDesign) e TIFF (consultate “Per incorporare un
profilo di colore in un documento” a pagina 240).
• Se prevedete di riusare un elemento grafico a colori su più periferiche o supporti di output finali, quali stampa, video e
Web, preparate l’elemento con colori RGB o Lab, se possibile. Se dovete salvare l’immagine in un modello di colore
ADOBE PHOTOSHOP CS2 232
Guida utente
diverso da RGB o Lab, conservate una copia della grafica originale. I modelli di colori RGB e LAB rappresentano gamme
di colori più ampie di quelle riproducibili dalla maggior parte delle periferiche di output e conservano il maggior numero
di dati colore possibile, prima della conversione in una gamma di colori di output più ridotta.
Per la gestione del colore di documenti da visualizzare esclusivamente sul Web, Adobe consiglia di usare lo spazio colore
sRGB. sRGB è lo spazio di lavoro predefinito per la maggior parte delle impostazioni del colore di Adobe. Tuttavia, potete
verificare se l’impostazione è selezionata dalla finestra di dialogo Impostazioni colore di una qualsiasi applicazione Creative
Suite. Con lo spazio di lavoro impostato su sRGB, qualsiasi elemento grafico RGB creato userà l’impostazione sRGB come
spazio colore.
Se lavorate con immagini contenenti un profilo incorporato diverso da sRGB, dovete convertire i colori delle immagini in
sRGB prima di poter salvare l’immagine da usare sul Web. Se desiderate che l’applicazione converta automaticamente i
colori in sRGB ogni volta che aprite l’immagine, selezionate Converti in spazio di lavoro come criterio di gestione del colore
RGB. In Photoshop e InDesign, potete anche convertire manualmente i colori in sRGB mediante il comando Modifica >
Converti in profilo.
Consultate anche
“Gli spazi di lavoro cromatici” a pagina 242
Ricordate che i profili di colore incorporati aumentano le dimensioni dei file PDF. Generalmente, i profili RGB sono di
piccole dimensioni (circa 3K). Tuttavia, i profili CMYK possono avere dimensioni comprese tra 0,5 e 2 MB.
Consultate anche
“Gestire il colore in file PDF da stampare” a pagina 237
Mediante lo spazio colore sRGB, potete simulare la resa dei colori su monitor non calibrati. In Adobe GoLive, potete anche
visualizzare come verranno riprodotti i colori nei diversi browser utilizzando le opzioni della palette di visualizzazione
(consultate “Per visualizzare la riproduzione dei colori in un browser Web” a pagina 235). Tuttavia, poiché la riproduzione
del colore varia a seconda dei monitor non calibrati in uso, potreste non riuscire a prevedere il numero effettivo delle
possibili variazioni dello schermo.
Ricordate che l’affidabilità della prova colore a video dipende dalla qualità del monitor, dai profili del monitor e delle
periferiche di output, e dalle condizioni di illuminazione dell’ambiente di lavoro.
Nota: una sola prova colore a video non è sufficiente per verificare come apparirà la sovrastampa una volta stampata su
un’unità di stampa offset. Se lavorate con documenti di Illustrator o InDesign contenenti sovrastampe, attivate l’opzione
Anteprima sovrastampa per visualizzare con precisione le sovrastampe presenti in una prova colore.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 234
Guida utente
A B C
Usate una prova colore a video per visualizzare l’anteprima del documento finale sul monitor
A. Documento nello spazio di lavoro B. I valori cromatici del documento vengono convertiti nello spazio cromatico del profilo di prova scelto
(generalmente il profilo della periferica di output). C. Sul monitor viene visualizzata l’interpretazione dei profili di prova dei valori cromatici
del documento.
Lastra cyan di lavoro, lastra magenta di lavoro, lastra giallo di lavoro, lastra nero di lavoro o lastre CMY di lavoro (Photoshop)
Viene creata una prova colore a video di colori inchiostro CMYK specifici mediante lo spazio di lavoro CMYK corrente.
Macintosh RGB o Windows RGB (Photoshop e Illustrator) Viene creata una prova colore a video usando un monitor
standard Mac OS o Windows come spazio del profilo di prova da simulare. Entrambe le opzioni presuppongono che la
periferica simulata visualizzerà il documento senza usare la gestione del colore. Queste due opzioni non sono disponibili
per documenti Lab e CMYK.
RGB Monitor (Photoshop e Illustrator) Viene creata una prova colore a video in un documento RGB usando lo spazio
cromatico del monitor corrente come spazio del profilo di prova da simulare. Questa opzione presuppone che la periferica
simulata visualizzerà il documento senza usare la gestione del colore. Questa opzione non è disponibile per documenti Lab
e CMYK.
Intento di rendering (Photoshop e Illustrator) Con l’opzione Mantieni valori numerici deselezionata, viene specificato un
intento di rendering per la conversione dei colori nella periferica che state tentando di simulare (consultate “Intenti di
rendering” a pagina 245).
Usa compensazione punto nero (Photoshop) Questa opzione garantisce la conservazione dell’effetto ombra dell’immagine
mediante la simulazione dell’intera gamma dinamica delle periferiche di output. Selezionate questa opzione se intendete
usare la compensazione del punto nero per la stampa (consigliata nella maggior parte delle situazioni).
Simula colore carta Viene simulato il bianco sbiadito effettivo della carta, in base al profilo di prova. Non tutti i profili
supportano questa opzione.
Simula inchiostro nero Viene simulato il grigio scuro ottenuto effettivamente con molte stampanti (anziché un nero a tinta
unita), in base al profilo di prova. Non tutti i profili supportano questa opzione.
In Photoshop, per usare le impostazioni di prova personalizzate come impostazioni predefinite per tutti i documenti,
chiudete tutte le finestre dei documenti prima di scegliere Visualizza > Imposta prova > Personale.
Nota: attualmente, il browser Safari (contenuto nel menu Profilo di base > Altro) è l’unico browser in grado di supportare
profili di colore incorporati. Pertanto, selezionando Profili utente > Colore > Usa profili immagine incorporati è possibile
visualizzare un’anteprima accurata unicamente per il browser Safari.
Ogni opzione Profili utente > Colore selezionata ignorerà le opzioni Profilo di base e Profili utente esistenti. Ad esempio,
selezionando Explorer 6 Win per l’opzione Profilo di base e successivamente Colori Mac (Apple RGB) per Profili utente >
Colore, in GoLive, i colori vengono visualizzati tramite lo spazio colore Apple RGB.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 236
Guida utente
• Consentire alla stampante di gestire i colori (consultate “Consentire alla stampante di gestire i colori durante la stampa”
a pagina 236).
• Consentire all’applicazione di gestire i colori (consultate “Gestione del colore durante la stampa mediante l’applicazione”
a pagina 236).
• (Photoshop e InDesign) Non usare la gestione del colore. In questo flusso di lavoro, non si verificano conversioni del
colore. Inoltre, potrebbe essere necessario disattivare la gestione del colore nel driver della stampante. Questo metodo è
utile principalmente per stampare campioni di prova oppure generare profili personalizzati.
Scegliendo questa opzione, è molto importante impostare le opzioni di stampa e attivare la gestione del colore nel driver
della stampante. Per ulteriori istruzioni, consultate l’Aiuto.
Se selezionate una stampante PostScript, potete avvalervi dell’opzione Gestione colore PostScript. Grazie alla gestione del
colore PostScript potrete realizzare stampe a colori composite o selezioni colore nel processore RIP (Raster image
processor), tramite il processo definito Selezione colori in-RIP. In questo modo, il programma dovrà specificare solo i
parametri per la selezione del colore mentre la periferica calcolerà i valori cromatici finali. Per i processi di output Postscript
caratterizzati dalla gestione del colore è necessaria una periferica di output che supporti l’opzione di gestione del colore
PostScript tramite PostScript level 2, versione 2017 o superiore, oppure PostScript 3.
Scegliendo questa opzione, ricordate di disattivare l’opzione di gestione del colore nel driver della stampante. Impostando
l’applicazione e il driver della stampante affinché gestiscano i colori contemporaneamente durante la stampa, potete
ottenere risultati cromatici del tutto imprevedibili. Per ulteriori istruzioni, consultate l’Aiuto.
• Acquistate un profilo per il tipo di stampante e di carta in uso. Questo è generalmente il metodo più semplice ed
economico.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 237
Guida utente
• Acquistate un profilo per una stampante e una carta specifica. Questo metodo prevede la stampa di un campione di
profilo con la stampante e la carta specifiche e l’invio di tale campione a una società che si occuperà della creazione di
un profilo corrispondente. Questo processo è più costoso rispetto all’acquisto di un profilo standard. Tuttavia, grazie alla
capacità di compensare eventuali variazioni di produzione presenti nelle stampanti, vi permette di ottenere risultati
decisamente migliori.
• Create il profilo personale usando un sistema basato su scanner. Questo metodo prevede l’uso di un software per la
creazione dei profili e di uno scanner piano per effettuare la scansione del campione di profilo. Vi permette di ottenere
risultati eccellenti su fogli con superfici opache ma non su carta lucida (in genere, la carta lucida contiene sostanze
luminose fluorescenti che appaiono diversamente su uno scanner piuttosto che alla luce di una stanza).
• Create il profilo personale usando uno strumento di creazione dei profili. Questo metodo è costoso ma vi permette di
ottenere i migliori risultati. Un strumento hardware valido può creare un profilo accurato anche con fogli di carta lucida.
• Deformate un profilo creato usando uno dei metodi precedentemente descritti tramite il software di modifica dei profili.
L’uso di questo software potrebbe risultare particolarmente complicato. Tuttavia, vi permette di correggere eventuali
problemi con un profilo o semplicemente di regolare un profilo per produrre i risultati più adatti alle vostre esigenze.
Consultate anche
“Per installare un profilo di colore” a pagina 240
In genere, per gestire i colori durante la creazione di file PDF potete scegliere di:
• (PDF/X-3) Non convertire i colori. Usate questo metodo durante la creazione di un documento da stampare o
visualizzare su periferiche diverse o sconosciute. Selezionando uno standard PDF/X-3, i profili di colore vengono
automaticamente incorporati nel file PDF.
• (PDF/X-1a) Convertire tutti i colori nello spazio colore CMYK di destinazione. Usate questo metodo se desiderate creare
un file pronto per la stampa che non necessita di ulteriori conversioni del colore. Selezionando uno standard PDF/X-1a,
i profili non vengono incorporati nel file PDF.
• (Illustrator e InDesign) Convertire i colori con profili incorporati nello spazio cromatico di destinazione, conservando i
valori numerici dei colori che non contengono profili incorporati. Potete selezionare manualmente questa opzione nella
sezione Output della finestra di dialogo PDF. Usate questo metodo se il documento contiene immagini CMYK a cui non
è stata applicata la gestione del colore e per assicurarvi che i valori numerici dei colori vengano conservati (consultate
“Usare un flusso di lavoro CMYK sicuro” a pagina 231).
Nota: durante la conversione dei colori vengono mantenute tutte le informazioni sulle tinte piatte, mentre i colori in
quadricromia equivalenti vengono convertiti nello spazio cromatico designato.
La maggior parte dei driver di stampa vengono forniti con profili di colore incorporati. Prima di acquistare dei profili
personali, si consiglia di provare a usare questi profili. Per informazioni su come stampare usando i profili incorporati,
consultate la sezione “Consentire alla stampante di gestire i colori durante la stampa” a pagina 236. Per informazioni su
come ottenere i profili personali, consultate “Ottenere profili personali per stampanti desktop” a pagina 236.
Profili dei documenti Definiscono lo spazio colore RGB o CMYK specifico di un documento. Associando o etichettando un
documento con un profilo, l’applicazione definisce come dovranno apparire i colori nel documento. Ad esempio, R=127,
G=12, B=107 sono solo una serie di valori numerici visualizzati diversamente a seconda delle varie periferiche. Tuttavia, se
etichettati con lo spazio colore AdobeRGB, questi valori numerici specificano un colore effettivo o una lunghezza d’onda
della luce (in questo caso, un colore viola specifico).
Se la gestione del colore è attiva, le applicazioni Adobe assegnano automaticamente ai nuovi documenti un profilo basato
sulle opzioni Spazio di lavoro nella finestra di dialogo Impostazioni colore. I documenti a cui non è associato alcun profilo
vengono definiti non etichettati e contengono solo valori numerici di colori non elaborati. Quando lavorate su documenti
non etichettati, le applicazioni Adobe visualizzano e modificano i colori in base allo spazio di lavoro corrente (consultate
“Gli spazi di lavoro cromatici” a pagina 242).
Per visualizzare il profilo del documento corrente, selezionate Profilo colore documento sulla barra di stato.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 239
Guida utente
La calibrazione di un monitor prevede la regolazione delle seguenti impostazioni video, che potrebbero esservi ancora poco
note.
Luminosità e contrasto Determinano rispettivamente il livello e l’intervallo complessivi dell’intensità di visualizzazione.
Questi parametri funzionano esattamente come in un apparecchio televisivo. Adobe Gamma vi aiuta ad impostare un
intervallo di luminosità e contrasto ottimale per la calibrazione.
Gamma La luminosità dei valori dei mezzitoni. I valori prodotti da un monitor, dal nero al bianco, non sono lineari: se li
riportate su un grafico, formano una curva e non una linea retta. Il valore Gamma definisce il valore della curva a metà tra
il nero e il bianco.
Fosfori Le sostanze utilizzate dai monitor CRT per emettere luce. Fosfori differenti hanno caratteristiche di colore
differenti.
Punto bianco Il colore e l’intensità del bianco chiarissimo riprodotti dal monitor.
1 Lasciate il monitor acceso per almeno 30 minuti. In questo periodo il monitor avrà il tempo necessario per riscaldarsi e
produrre una stampa più uniforme.
2 Fate in modo che il monitor visualizzi un’immagine contenente migliaia di colori. In teoria dovreste impostare milioni
di colori a 24 bit o una visualizzazione superiore.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 240
Guida utente
3 Eliminate i pattern di sfondo colorati dal desktop del monitor e impostatelo per la visualizzazione dei grigi neutri. I
pattern complicati o i colori luminosi vi impediscono di percepire in modo accurato i colori di un documento.
4 Per calibrare e creare un profilo per il monitor, effettuate una delle seguenti operazioni:
• In Windows, usate l’utilità Adobe Gamma, situata nel Pannello di controllo.
• In Mac OS, usate il calibratore, che si trova nella scheda System Preferences/Displays/Color.
• Per ottenere risultati ottimali, usate software e strumenti di misurazione di altri produttori. Generalmente, con uno
strumento di misurazione quale un colorimetro e il relativo software potete creare profili più precisi. Lo strumento può
infatti misurare i colori visualizzati sul monitor in modo più preciso di quanto possa fare l’occhio umano.
Nota: le prestazioni del monitor cambiano e peggiorano nel tempo. A tal fine, vi consigliamo di calibrare e creare nuovamente
il profilo del monitor tutti i mesi. Se la calibrazione del monitor in conformità ad uno standard risulta difficile o impossibile, è
possibile che il monitor sia troppo vecchio.
La maggior parte dei programmi software impostano automaticamente il nuovo profilo come profilo predefinito del
monitor. Per istruzioni sulla modalità di impostazione manuale del profilo del monitor, consultate l’Aiuto del sistema
operativo.
• Per installare un profilo in Windows, fate clic con il pulsante destro del mouse e selezionate Installa profilo. In Windows
XP, copiate i profili nella cartella WINDOWS\system32\spool\drivers\color o nella cartella
WINNT\system32\spool\drivers\color in Windows 2000.
• In Mac OS, copiate i profili nella cartella /Library/Application Support/Adobe/Color/Profiles/Recommended o nella
cartella /Users/nome utente/Library/ColorSync/Profiles.
Dopo l’installazione dei profili, assicuratevi di riavviare le applicazioni Adobe.
Consultate anche
“Ottenere profili personali per stampanti desktop” a pagina 236
1 Salvate o esportate il documento in uno dei seguenti formati di file: Adobe PDF, PSD (Photoshop), AI (Illustrator),
INDD (InDesign), JPEG o TIFF.
2 Selezionate l’opzione per incorporare i profili ICC. Il nome e la posizione esatti di questa opzione variano in base alle
applicazioni. Per ulteriori istruzioni, consultate l’Aiuto nell’applicazione CS2 corrispondente.
Potete modificare il profilo di colore per un documento in uno dei seguenti modi:
• Assegnate un nuovo profilo. I valori numerici dei colori nel documento rimangono invariati, ma il nuovo profilo
potrebbe cambiare radicalmente i colori visualizzati sul monitor.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 241
Guida utente
• Rimuovete il profilo in modo che al documento non venga più applicata la gestione del colore.
• (Photoshop e InDesign) Convertite i colori del documento nello spazio cromatico di un altro profilo. I valori numerici
dei colori vengono convertiti per non alterare l’aspetto originale dei colori.
Profilo Consente di selezionare un profilo diverso. L’applicazione assegna il nuovo profilo al documento senza convertire i
colori nello spazio del profilo. I colori visualizzati sul monitor potrebbero cambiare aspetto in modo evidente.
Consultate anche
“Cambiare il profilo colore di un documento” a pagina 240
Assegna profilo Consente di selezionare un profilo diverso. L’applicazione assegna il nuovo profilo al documento senza
convertire i colori nello spazio del profilo. I colori visualizzati sul monitor potrebbero cambiare aspetto in modo evidente.
3 Scegliete un intento di rendering per ogni tipo di elemento grafico del documento. Per ogni tipo grafico, potete scegliere
uno dei quattro intenti standard o l’opzione Usa intento impostazioni colore che usa l’intento di rendering specificato nella
finestra di dialogo Impostazioni colore. Per ulteriori informazioni sugli intenti di rendering, consultate l’Aiuto.
I tipi grafici comprendono:
Intento per le tinte unite Viene impostato l’intento di rendering per tutta la grafica vettoriale (aree a tinta unita) negli
oggetti nativi InDesign.
Intento predefinito per le immagini Viene impostato l’intento di rendering predefinito per le immagini bitmap all’interno
di InDesign. Questa impostazione può essere comunque ignorata per specifiche immagini (consultate “Per visualizzare o
modificare i profili per immagini bitmap importate” a pagina 232).
Intento post fusione Viene impostato l’intento di rendering sullo spazio cromatico di prova o finale per i colori prodotti da
interazioni di trasparenza sulla pagina. Usate questa opzione se il documento include oggetti trasparenti.
4 Per visualizzare un’anteprima degli effetti che il nuovo profilo assegnato avrà sul documento, selezionate Anteprima,
quindi fate clic su OK.
Consultate anche
“Cambiare il profilo colore di un documento” a pagina 240
ADOBE PHOTOSHOP CS2 242
Guida utente
Consultate anche
“Cambiare il profilo colore di un documento” a pagina 240
Impostazioni colore
Per personalizzare le impostazioni del colore
Per la maggior parte dei processi di gestione del colore, consigliamo di usare un colore predefinito già collaudato da Adobe
Systems. Consigliamo di modificare opzioni specifiche solo se siete esperti della gestione del colore e certi delle modifiche
che desiderate apportare.
Dopo aver personalizzato le opzioni, potete salvarle come impostazione predefinita. Il salvataggio delle impostazioni del
colore vi permette di riusarle e condividerle con altri utenti o applicazioni.
• Per salvare le impostazioni del colore come predefinite, fate clic su Salva nella finestra di dialogo Impostazioni colore.
Salvate il file nella posizione predefinita per assicurarvi che l’applicazione visualizzi il nome dell’impostazione nella
finestra di dialogo Impostazioni colore. Se il salvataggio viene effettuato in una posizione diversa, dovrete caricare il file
prima di poter selezionare l’impostazione desiderata.
• Per caricare un’impostazione predefinita del colore non ancora salvata nella posizione standard, fate clic su Carica nella
finestra di dialogo Impostazioni colore, quindi selezionate il file da caricare e fate clic su Apri.
Uno spazio di lavoro è il profilo sorgente per i nuovi documenti che usano il modello di colore associato. Ad esempio, se il
profilo dello spazio di lavoro selezionato è Adobe RGB (1998), ogni nuovo documento RGB che create utilizzerà i colori
della gamma Adobe RGB (1998). Gli spazi di lavoro definiscono inoltre l’aspetto dei colori nei documenti non etichettati.
Se aprite un documento contenente un profilo incorporato che non corrisponde al profilo dello spazio di lavoro,
l’applicazione userà un criterio di gestione del colore per determinare la modalità di gestione dei dati cromatici. In molti casi,
il criterio predefinito è necessario per conservare il profilo incorporato. Per ulteriori informazioni sull’impostazione dei
criteri di gestione dei colori, consultate “Profili di colore mancanti e discrepanti” a pagina 243 e “Opzioni relative ai criteri
di gestione dei colori” a pagina 244.
Per visualizzare la descrizione di un profilo, selezionate il profilo desiderato, quindi posizionate il puntatore sul relativo
nome. La descrizione viene visualizzata nella parte inferiore della finestra di dialogo.
RGB Determina lo spazio colore RGB dell’applicazione. Generalmente, si consiglia di scegliere i profili Adobe RGB o sRGB,
piuttosto che il profilo di una periferica specifica (ad esempio, un profilo del monitor).
Il profilo sRGB è particolarmente indicato per la preparazione di immagini da visualizzare sul Web perché consente di
definire lo spazio cromatico del monitor standard usato per la visualizzazione. Il profilo sRGB si rivela utile quando lavorate
con immagini acquisite tramite fotocamere digitali commerciali, poiché la maggior parte di esse usano questo profilo come
spazio cromatico predefinito.
Il profilo Adobe RGB è particolarmente indicato per la preparazione di documenti da stampare. La gamma di colori Adobe
RGB comprende, infatti, colori stampabili (in particolare ciano e blu) che non potete visualizzare tramite il profilo sRGB.
Il profilo Adobe RGB si rivela utile quando lavorate con immagini acquisite tramite fotocamere digitali professionali, poiché
la maggior parte di esse usano tale profilo come spazio cromatico predefinito.
CMYK Determina lo spazio colore CMYK dell’applicazione. Tutti gli spazi di lavoro CMYK sono dipendenti da periferica.
Ciò significa che si basano su combinazioni effettive di inchiostro e carta. Gli spazi di lavoro CMYK forniti da Adobe,
invece, si basano sulle condizioni di stampa commerciale standard.
Grigio (Photoshop) Determina lo spazio colore in scala di grigio dell’applicazione.
Tinta piatta (Photoshop) Specifica l’ingrossamento dei punti da utilizzare quando visualizzate i canali a tinte piatte e a due
tonalità.
Le applicazioni Adobe dispongono di un set standard con profili di colore collaudati e raccomandati da Adobe Systems per
la maggior parte dei processi di gestione del colore. Per impostazione predefinita, nei menu dello spazio di lavoro
compaiono solo questi profili. Per visualizzare gli altri profili di colore installati sul sistema, selezionate Modalità avanzata
(Illustrator e InDesign) o Più opzioni (Photoshop). Per poter essere contenuto nei menu dello spazio di lavoro, un profilo
di colore deve essere bidirezionale, ovvero deve includere le specifiche per effettuare la conversione in e da spazi cromatici.
Nota: in Photoshop, potete creare profili di spazi di lavoro personali. Tuttavia, Adobe consiglia di usare un profilo dello spazio
di lavoro standard piuttosto che creare un profilo personale. Per ulteriori informazioni, consultate la sezione Support
knowledgebase di Photoshop all’indirizzo http://www.adobe.com/support/products/photoshop.html.
Nel caso di documenti esistenti, tuttavia, è possibile che alcuni di essi non utilizzino il profilo dello spazio di lavoro
specificato e che altri non supportino la gestione del colore. Di seguito sono elencate le eccezioni più comuni per quanto
riguarda il processo di gestione del colore:
• Quando aprite un documento o importate dati cromatici (ad esempio mediante copia e incolla, o trascinamento) da un
documento senza alcun profilo. Potrebbe essere il caso, ad esempio, di un documento creato con un’applicazione che non
supporta la gestione del colore o in cui questa funzione sia disattivata.
• Quando aprite un documento o importate dati cromatici da un documento con un profilo diverso dallo spazio di lavoro
corrente. Ciò accade se il documento che aprite è stato creato con altre impostazioni di gestione del colore o è stato
digitalizzato ed etichettato con un profilo di scanner.
In entrambi i casi, l’applicazione usa un criterio di gestione del colore per decidere come gestire i dati cromatici del
documento (consultate “Opzioni relative ai criteri di gestione dei colori” a pagina 244).
ADOBE PHOTOSHOP CS2 244
Guida utente
Se il profilo non esiste o non corrisponde allo spazio di lavoro, l’applicazione visualizza un messaggio di avviso in base alle
opzioni impostate nella finestra di dialogo Impostazioni colore. Per impostazione predefinita, i profili di colore sono
disattivati. Tuttavia, potete attivarli al fine di assicurare una gestione del colore adeguata per ciascun tipo di documento. I
messaggi di avviso variano in base alle applicazioni in uso, ma generalmente potete scegliere di:
• (Operazione consigliata) Non modificare il documento o i dati cromatici importati. Ad esempio, potete scegliere di usare
il profilo incorporato (se presente), lasciare il documento senza un profilo di colore (se non presente) o mantenere i
valori numerici in dati cromatici incollati.
• Adattare il documento o i dati cromatici importati. Ad esempio, quando aprite un documento con un profilo colore
mancante, potete scegliere di assegnare il profilo dello spazio colore corrente o un profilo diverso. Quando aprite un
documento con un profilo di colore discrepante, potete scegliere di eliminare il profilo o convertire i colori nello spazio
di lavoro corrente. Quando importate i dati cromatici, potete scegliere di convertire i colori nello spazio di lavoro
corrente per mantenerli inalterati.
Per visualizzare la descrizione di un criterio, selezionate il criterio e posizionate il puntatore sul relativo nome. La
descrizione viene visualizzata nella parte inferiore della finestra di dialogo.
RGB, CMYK e grigio Viene specificato un criterio da seguire per il trasferimento dei colori nello spazio di lavoro corrente,
ogni volta che aprite dei file o importate delle immagini nel documento corrente. (L’opzione Scala di grigi è disponibile solo
in Photoshop e GoLive). Scegliete una delle seguenti opzioni:
• Mantieni profili incorporati All’apertura dei file vengono mantenuti sempre i profili incorporati. Questa opzione è
consigliata per la maggior parte dei flussi di lavoro poiché consente di applicare una gestione del colore coerente. Tuttavia,
se desiderate mantenere i valori numerici CMYK, dovrete invece selezionare l’opzione Mantieni valori numerici (Ignora i
profili collegati).
• Converti in spazio di lavoro Ogni volta che aprite dei file o importate delle immagini, vengono convertiti i colori nel
profilo dello spazio di lavoro corrente. Selezionate questa opzione affinché tutti i colori usino un unico profilo (il profilo
dello spazio di lavoro corrente).
• Mantieni numeri (Ignora i profili collegati) Questa opzione è disponibile in InDesign e Illustrator per il profilo CMYK.
Ogni volta che aprite dei file o importate delle immagini vengono mantenuti i valori numerici dei colori; ma è comunque
possibile usare la gestione del colore per una visualizzazione accurata dei colori nelle applicazioni Adobe. Selezionate questa
opzione se desiderate usare un flusso di lavoro CMYK sicuro (consultate “Usare un flusso di lavoro CMYK sicuro” a
pagina 231). In InDesign, in base all’oggetto, potete decidere di ignorare questo criterio scegliendo Oggetto > Impostazioni
colore dell’immagine.
• Disattivato Ogni volta che aprite dei file e importante delle immagini, vengono ignorati i profili incorporati esistenti e il
profilo dello spazio di lavoro non viene assegnato a nuovi documenti. Selezionate questa opzione per eliminare eventuali
metadati sui colori forniti dal creatore del documento originale.
Profili non corrispondenti: Chiedi prima di aprire Ogni volta che aprite un documento con un profilo diverso da quello
dello spazio di lavoro corrente, viene visualizzato un messaggio. Avrete la possibilità di ignorare il comportamento
predefinito per il criterio. Selezionate questa opzione per assicurare una gestione del colore adeguata per ciascun tipo di
documento.
Profili non corrispondenti: Chiedi prima di incollare Ogni volta che il profilo di colore non corrisponde ai colori importati
in un documento tramite le opzioni “copia e incolla” o trascinamento, viene visualizzato un messaggio. Avrete la possibilità
di ignorare il comportamento predefinito per il criterio. Selezionate questa opzione per assicurare una gestione del colore
corretta per tutti i colori incollati.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 245
Guida utente
Profili non presenti: Chiedi prima di aprire Ogni volta che aprite un documento non etichettato, viene visualizzato un
messaggio. Avrete la possibilità di ignorare il comportamento predefinito per il criterio. Selezionate questa opzione per
assicurare una gestione del colore adeguata per ciascun tipo di documento.
Per visualizzare la descrizione di un’opzione motore o intento, selezionate l’opzione specifica e posizionate il puntatore sul
relativo nome. La descrizione viene visualizzata nella parte inferiore della finestra di dialogo.
Intento Per specificare l’intento di rendering usato per convertire i colori da uno spazio cromatico all’altro. Le differenze
tra gli intenti di rendering diventano evidenti solo quando stampate un documento o lo convertite in un altro spazio di
lavoro.
Usa compensazione punto nero Questa opzione garantisce la conservazione dell’effetto ombra dell’immagine mediante la
simulazione dell’intera gamma dinamica delle periferiche di output. Selezionate questa opzione se intendete usare la
compensazione del punto nero per la stampa (consigliata nella maggior parte delle situazioni).
Usa dithering (Photoshop) Viene applicato il dithering dei colori nella conversione di immagini a 8 bit per canale su diversi
spazi cromatici. Se l’opzione Usa dithering è selezionata, Photoshop miscela i colori nello spazio cromatico di destinazione
per simulare i colori presenti solo nello spazio di origine. Anche se consente di ridurre la presenza di blocchi e striature in
un’immagine, il dithering può aumentare notevolmente le dimensioni dei file di immagini compresse da usare sul Web.
Intenti di rendering
L’intento di rendering determina come il sistema di gestione del colore gestisce la conversione dei colori da uno spazio
cromatico all’altro. I vari intenti di rendering si basano su regole diverse per definire le regolazioni dei colori di origine. Ad
esempio, i colori che rientrano nella gamma di destinazione possono rimanere immutati oppure essere corretti in modo da
conservare l’intervallo originale di rapporti visivi, una volta tradotto in una gamma di destinazione più piccola. Il risultato
della scelta di un intento di rendering dipende dal tipo di grafica presente nei documenti e dai profili usati per specificare
gli spazi cromatici. Alcuni profili garantiscono risultati identici anche con intenti di rendering diversi.
Generalmente, si consiglia di usare l’intento di rendering predefinito per l’impostazione colore selezionata, già collaudato
da Adobe Systems per soddisfare gli standard industriali. Ad esempio, se scegliete un’impostazione di colore per il Nord
America o l’Europa, l’intento di rendering predefinito sarà Colorimetria relativa. Se scegliete un’impostazione di colore per il
Giappone, l’intento di rendering predefinito sarà Percettivo.
Potete selezionare un intento di rendering ogni volta che impostate le opzioni di conversione del colore per il sistema di
gestione del colore, prove a video e stampa di immagini:
Percettivo Mantiene le relazioni visive tra i colori in modo che siano percepiti come naturali dall’occhio umano, anche se i
valori effettivi dei colori cambiano. Questo intento è ideale per le immagini fotografiche con numerosi colori fuori gamma
e corrisponde allo standard usato nell’industria tipografica giapponese.
Saturazione Produce colori brillanti a discapito della precisione cromatica. Questo intento è indicato per la grafica
aziendale, come diagrammi e grafici, in cui colori saturi e brillanti hanno la precedenza sulla precisione delle relazioni tra
i colori.
Colorimetrico relativo Confronta la luce più estrema dello spazio cromatico di origine con quella dello spazio di
destinazione e converte tutti i colori di conseguenza. I colori fuori gamma vengono convertiti nel colore più prossimo
riproducibile nello spazio cromatico di destinazione. Questo intento conserva meglio i colori originali rispetto all’intento
Percettivo e corrisponde all’intento di rendering standard per la stampa in Nord America e in Europa.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 246
Guida utente
Colorimetrico assoluto Lascia inalterati i colori che rientrano nella gamma di destinazione. I colori fuori gamma vengono
ritagliati. Non esegue alcun adeguamento dei colori al punto bianco di destinazione. Questo intento mantiene la precisione
cromatica a discapito delle relazioni tra i colori ed è ideale per simulare l’output su una determinata periferica mediante
prove colore. Questo intento è particolarmente utile per visualizzare come il colore della carta influisca sui colori stampati.
Controlli avanzati
Per visualizzare i controlli avanzati per la gestione del colore scegliete Modifica > Impostazioni colore e selezionate Più
opzioni.
Togli saturazione a colori su monitor di Consente di determinare se e in che misura è possibile togliere la saturazione ai
colori visualizzati sul monitor. Quando l’opzione è selezionata, potete visualizzare l’intervallo completo di spazi cromatici
con gamme superiori a quella del vostro monitor. Tuttavia, ciò provoca una mancata corrispondenza tra la visualizzazione
sul monitor e il risultato della stampa. Quando l’opzione è deselezionata, alcuni colori che sono diversi nell’immagine
potrebbero apparire identici sul monitor.
Fondi colori RGB con gamma Consente di controllare il modo in cui i colori RGB devono essere miscelati per produrre dati
compositi (ad esempio, quando volete fondere o dipingere i livelli con il metodo Normale). Quando l’opzione è selezionata,
la fusione dei colori RGB avviene nello spazio cromatico corrispondente al valore di gamma specificato. Un valore di
gamma pari a 1,00 è “corretto dal punto di vista cromatico” e dovrebbe produrre un numero minimo di imperfezioni lungo
i bordi. Se l’opzione è deselezionata, la fusione dei colori RGB avviene direttamente nello spazio cromatico del documento.
Nota: al contrario, se l’opzione è selezionata, i documenti con più livelli assumono un aspetto diverso quando vengono
visualizzati in altre applicazioni rispetto a Photoshop.
247
• Lavorate con un monitor calibrato e per il quale è stato creato un profilo. Questo è assolutamente indispensabile per
l’elaborazione di immagini d’alta qualità, al fine di evitare che l’immagine sul monitor sia diversa da quella stampata.
• Quando effettuate una regolazione di colori o tonalità, l’immagine perde alcune informazioni. Dovete dosare
giudiziosamente il numero di correzioni apportate a un’immagine.
• (Photoshop) Per lavori d’alta qualità e per conservare al massimo i dati immagine, è preferibile che le immagini da
elaborare siano a 16 bit per canale anziché a 8 bit per canale. Questo perché, quando si eseguono regolazioni di tonalità
e colore, i dati vengono eliminati e la perdita di dati è più critica in un’immagine a 8 bit rispetto a un’immagine a 16 bit.
In genere, le dimensioni dei file immagine a 16 bit sono maggiori di quelle a 8 bit.
Nota: se passate spesso da Photoshop e ImageReady e viceversa, tenete presente che ImageReady converte le immagini a 16 bit
in 8 bit per poterle elaborare. Una volta salvate in formato ImageReady, le immagini sono convertite in 8 bit in modo
permanente e i dati eliminati non possono essere recuperati. Tuttavia, se modificate un’immagine a 16 bit in ImageReady senza
salvarla e ritornate a Photoshop, l’immagine verrà aperta in formato a 16 bit senza alcuna perdita di dati.
• Duplicate o fate una copia del file dell'immagine. Lavorando su una copia dell’immagine potete conservare l’originale per
ogni eventualità.
• Prima di regolare i colori e le tonalità, eliminate eventuali imperfezioni dell’immagine, quali polvere, macchie e graffi.
• (Photoshop) Per regolare la gamma tonale e il bilanciamento del colore, usate i livelli di regolazione invece di modificare
direttamente il livello dell’immagine. I livelli di regolazione consentono di modificare la gamma tonale in più fasi senza
eliminare i dati dei livelli dell’immagine. L’uso di livelli di regolazione aumenta le dimensioni del file dell’immagine e
richiede maggiore RAM del computer.
• (Photoshop) Aprite la palette Info o Istogramma in Vista ingrandita. Mentre valutate e correggete l’immagine, entrambe
le palette visualizzano informazioni preziose sulle regolazioni effettuate.
• Per limitare le regolazioni di colori e tonalità a una parte dell’immagine, potete creare una selezione o usare una
maschera. Per effettuare regolazioni di colori e tonalità in modo selettivo potete anche impostare un documento con
componenti dell’immagine su diversi livelli. Le regolazioni di colori e tonalità vengono eseguite solo su un livello alla
volta e applicate esclusivamente alle componenti dell’immagine del livello selezionato.
L’impostazione di luci e ombre serve di solito a ridistribuire adeguatamente i pixel dei mezzitoni. Tuttavia, potrebbe essere
necessario regolare i mezzitoni manualmente (consultate “Metodi di regolazione delle tonalità” a pagina 248).
ADOBE PHOTOSHOP CS2 248
Guida utente
Quando si migliora la nitidezza, si aumenta anche il contrasto dei pixel circostanti ed è quindi possibile che alcuni pixel in
aree critiche non possano essere stampati dalla macchina che usate. Pertanto è preferibile mettere a punto le impostazioni
di output dopo aver migliorato la nitidezza. Per ulteriori informazioni sulla regolazione delle impostazioni di output,
consultate “Impostare i valori di destinazione per luci e ombre” a pagina 264.
• Regolate la forma del grafico nella finestra di dialogo Curve. In questo modo potete regolare un qualsiasi punto lungo la
scala tonale compreso fra 0 e 255 e ottenere il massimo controllo sulla qualità tonale dell’immagine.
• Assegnate valori di destinazione ai pixel di luci e ombre con le finestre di dialogo Livelli e Curve. Questo può aiutare a
conservare importanti dettagli di luci e ombre di immagini inviate a una macchina da stampa o a una stampante laser.
Dopo aver migliorato la nitidezza, può anche essere necessario regolare con precisione i valori di destinazione.
• Regolate le tonalità nelle aree di luce e d’ombra con il comando Luci/Ombre. Questa regolazione è particolarmente utile
per correggere le foto in cui il soggetto appare scuro a causa di una forte retroilluminazione o leggermente chiaro a causa
dell’eccessiva vicinanza del flash.
A B C
Come leggere un istogramma
A. Foto sovraesposta B. Foto con esposizione corretta e gamma tonale completa C. Foto sottoesposta
La palette Istogramma offre molte opzioni per visualizzare informazioni su tonalità e colori di un’immagine. Per
impostazione predefinita, l’istogramma visualizza la gamma tonale di tutta l’immagine. Per visualizzare i dati
dell’istogramma per una parte dell’immagine, selezionate la parte in questione.
A B
Palette Istogramma
A. Menu Canale B. Menu della palette C. Pulsante Aggiornamento fuori cache D. Icona di avvertenza di dati in cache E. Statistiche
Mostra tutti i canali Visualizza i singoli istogrammi dei canali oltre a tutte le opzioni di Vista ingrandita. I singoli
istogrammi non includono canali alfa, canali di tinte piatte o maschere.
• Scegliete un canale per visualizzare un istogramma dei singoli canali del documento, compresi canali di colore, canali
alfa e canali di tinte piatte.
• A seconda del metodo di colore dell’immagine, scegliete RGB, CMYK o Composito per visualizzare un istogramma
composito di tutti i canali. Questa è la vista predefinita quando scegliete per la prima volta Vista ingrandita o Mostra tutti
i canali.
• Se l’immagine è RGB o CMYK, scegliete Luminosità per visualizzare un istogramma che rappresenti i valori di
luminanza o di intensità del canale composito.
• Se l’immagine è RGB o CMYK, scegliete Colori per visualizzare un istogramma composito dei singoli canali di colore a
colori.
In Mostra tutti i canali, le opzioni scelte dal menu Canali hanno effetto solo sull’istogramma superiore nella palette.
Quantità Mostra il numero totale di pixel corrispondente al livello di intensità sotto al puntatore.
Percentile Visualizza il numero cumulativo di pixel con un livello di intensità pari o inferiore a quello sotto al puntatore. Il
valore è espresso come percentuale di tutti i pixel dell’immagine, da 0% all’estremità sinistra a 100% all’estremità destra.
Livello cache Mostra la cache dell’immagine corrente usata per creare l’istogramma. Quando il livello di cache è superiore
a 1, l’istogramma viene visualizzato più rapidamente perché si basa su un campione rappresentativo di pixel dell’immagine
(a seconda dell’ingrandimento). L’immagine originale è il livello di cache 1. Per ogni livello superiore a 1, viene calcolata la
media di quattro pixel adiacenti per ottenere un solo valore di pixel. Le dimensioni dell’immagine in cache sono così
dimezzate rispetto al livello di cache precedente (contengono solo 1/4 dei pixel). Quando Photoshop deve fare
un’approssimazione veloce, può usare uno dei livelli superiori. Fate clic sul pulsante Aggiornamento fuori cache per
aggiornare l’istogramma con i pixel dell’immagine effettivi.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 252
Guida utente
Livello selezionato Visualizza un istogramma del livello selezionato nella palette Livelli.
Composito con regolazione Visualizza un istogramma di un livello di regolazione selezionato nella palette Livelli, compresi
tutti i livelli sottostanti.
❖ Selezionate l’opzione Anteprima nella finestra di dialogo di qualsiasi comando di regolazione del colore o delle tonalità.
La palette Istogramma visualizza un’anteprima dell’effetto della regolazione sull’istogramma.
A
B
C D E
Anteprima della regolazione sull’istogramma nella palette Istogramma
A. Istogramma originale B. Istogramma modificato C. Ombre D. Mezzitoni E. Luci
❖ Per aggiornare l’istogramma e visualizzare tutti i pixel dell’immagine originale nello stato corrente, effettuate una delle
seguenti operazioni:
• Fate doppio clic su un punto qualsiasi dell’istogramma.
• Fate clic sull’icona di avvertenza di dati in cache .
• Fate clic sul pulsante Aggiornamento fuori cache .
• Scegliete Aggiornamento fuori cache dal menu della palette Istogramma.
Per informazioni sul livello di cache, consultate “Per visualizzare le statistiche dell’istogramma” a pagina 251.
Quando lavorate con una finestra di dialogo per la regolazione del colore, la palette Info mostra due serie di valori per i
pixel situati sotto il puntatore. La colonna a sinistra riporta il valore cromatico originale. Quella a destra riporta il valore
cromatico risultante dalla regolazione.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 253
Guida utente
Potete vedere il colore di un singolo punto usando lo strumento contagocce ; oppure potete usare fino a quattro
campionatori colore per visualizzare le informazioni cromatiche di una o più parti dell’immagine. Tali campionatori
vengono salvati nell’immagine, per cui potete farvi riferimento in qualsiasi momento, anche se chiudete e riaprite
l’immagine.
3 Con lo strumento campionatore colore , potete posizionare fino a quattro campionatori sull’immagine. Fate clic sul
punto in cui volete posizionare il campionatore.
4 Aprite una finestra di dialogo di regolazione scegliendo Immagine > Regolazioni.
5 Eseguite le regolazioni del colore nella finestra di dialogo e, prima di applicarle, osservate i valori cromatici precedenti e
successivi nella palette Info:
• Per visualizzare i valori cromatici con lo strumento contagocce , portate il puntatore sull’area dell’immagine da
esaminare. Aprendo una finestra di dialogo per la regolazione del colore attivate lo strumento contagocce fuori dalla
finestra di dialogo. Potete sempre accedere ai comandi di scorrimento e agli strumenti mano e zoom tramite le scelte
rapide da tastiera.
• I valori cromatici sotto ai campionatori colore sono visibili nella metà inferiore della palette Info. Per posizionare altri
campionatori colore nell’immagine mentre è aperta una finestra di regolazione, fate clic sull’immagine tenendo premuto
Maiusc.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 254
Guida utente
La palette Colori mostra anche i valori cromatici dei pixel sotto al contagocce.
Esistono due metodi per regolare i colori di un’immagine. Il primo metodo consiste nello scegliere un comando dal
sottomenu Immagine > Regolazioni. Così facendo si alterano in modo permanente i pixel del livello attivo.
Il secondo metodo è più flessibile e consiste nell’usare un livello di regolazione. I livelli di regolazione consentono di provare
diverse regolazioni di colore e tonalità senza modificare in modo permanente i pixel dell’immagine. Le modifiche ai colori
e alla tonalità rimangono nel livello di regolazione, che funge da velo attraverso il quale appaiono i livelli sottostanti
dell’immagine. I livelli di regolazione si creano e modificano in Photoshop; in ImageReady potete invece visualizzare i livelli
di regolazione esistenti.
• (Photoshop) Create un livello di regolazione (consultate “Per creare un livello di regolazione o riempimento” a
pagina 380).
• (Photoshop) Fate doppio clic sulla miniatura di un livello di regolazione esistente nella palette Livelli.
3 Per vedere le regolazioni apportate all’immagine prima di renderle definitive, selezionate Anteprima nella finestra delle
regolazioni del colore.
Per annullare le modifiche al colore senza chiudere la relativa finestra di dialogo, tenete premuto Alt (Windows) o Opzione
(Mac OS) finché il pulsante Annulla non diventa Ripristina, quindi fate clic su Ripristina. Si ripristinano così i valori della
finestra di dialogo precedenti alle modifiche.
• Per salvare un’impostazione, fate clic su Salva nella finestra di regolazione corrente. Assegnate un nome alle impostazioni
e salvatele.
• Per applicare un’impostazione salvata in una finestra di regolazione, fate clic su Carica. Individuate e aprite il file con le
regolazioni salvate.
Se applicate frequentemente la stessa regolazione, potete memorizzarla ed eseguirla come un’azione o creare un droplet.
Se dovete comunque convertire un’immagine da un metodo a un altro, dovrete eseguire la maggior parte delle correzioni
di colore e tonalità in RGB e usare il metodo CMYK per la messa a punto finale. Tenete presente i seguenti vantaggi offerti
dal metodo RGB:
• Risparmia memoria e aumenta le prestazioni, perché si lavora con un minor numero di canali.
• La gamma di colori degli spazi RGB è molto più vasta di quella degli spazi CMYK, quindi è probabile che dopo le
regolazioni vengano mantenuti più colori.
Con i comandi Imposta prova e Prova colori, potete visualizzare in anteprima i colori compositi CMYK e le lastre di
selezione usando lo spazio di lavoro CMYK definito nella finestra di dialogo Impostazioni colore. In alternativa, potete
visualizzare i colori in anteprima usando un profilo di colore CMYK personale.
Potete modificare un’immagine nel metodo RGB in una finestra e visualizzare la stessa immagine nei colori CMYK in
un’altra finestra. Scegliete Finestra > Ordina > Nuova finestra per (nome del file) per aprire una seconda finestra con
l’immagine su cui state lavorando. Accertatevi che CMYK di lavoro sia attivato per Imposta prova, quindi usate il comando
Prova colori per attivare Anteprima CMYK in una delle finestre.
Quando convertite un’immagine RGB in CMYK, Photoshop include automaticamente tutti i colori nella gamma. In alcuni
casi, tuttavia, può essere necessario identificare i colori fuori gamma o correggerli manualmente prima della conversione
in CMYK.
Nel metodo RGB, potete individuare i colori fuori gamma nei modi seguenti:
• Quando portate il puntatore su un colore fuori gamma, nella palette Info appare un punto esclamativo vicino ai valori
CMYK.
• Quando selezionate un colore fuori gamma, nel selettore colore e nella palette Colori appare un triangolo di
avvertenza e l’equivalente CMYK più simile. Per selezionare l’equivalente CMYK, fate clic sul triangolo o sul
campione del colore.
• Potete usare il comando Avvertimento gamma per cercare colori fuori gamma.
Immagine originale e anteprima dei colori fuori gamma con il verde come colore di avvertimento
Potete salvare le impostazioni specificate nella finestra di dialogo Livelli e applicarle a un’altra immagine (consultate “Per
salvare e riapplicare le impostazioni in una finestra di dialogo” a pagina 255).
ADOBE PHOTOSHOP CS2 257
Guida utente
A B CD E
Finestra di dialogo Livelli
A. Applica la correzione automatica dei colori B. Apre la finestra di dialogo Opzioni di correzione colore automatico C. Ombre D. Mezzitoni
E. Luci
Nota: quando le ombre vengono ritagliate, i pixel sono completamente neri, senza nessun particolare visibile. Quando le luci
vengono ritagliate, i pixel sono completamente bianchi, senza nessun particolare visibile.
Il cursore di input centrale regola la gamma dell’immagine. Esso consente di spostare il mezzotono (livello 128) e modifica
i valori di intensità della gamma centrale dei toni di grigio senza modificare drasticamente le luci e le ombre.
3 Per regolare manualmente le luci e le ombre, trascinate i cursori Livelli in input nero e bianco rispettivamente fino al
primo gruppo di pixel a sinistra e a destra dell’istogramma.
Ad esempio, se spostate il cursore del punto nero verso destra fino al livello 5, tutti i pixel di livello 5 e inferiore vengono
mappati sul livello 0. Allo stesso modo, se spostate il cursore del punto bianco verso sinistra sul livello 243, tutti i pixel di
livello 243 e superiore vengono mappati sul livello 255. La mappatura incide sui pixel più scuri e più chiari di ciascun canale.
I pixel corrispondenti negli altri canali vengono regolati proporzionalmente, in modo da non variare il bilanciamento del
colore.
Nota: potete anche immettere i valori direttamente nella prima e terza casella di testo Livelli in input.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 258
Guida utente
4 Per regolare i mezzitoni, usate il cursore Livelli in input centrale per variare il valore di gamma.
Spostando verso sinistra il cursore Livelli in input centrale si schiarisce tutta l’immagine. La regolazione del cursore mappa
un livello inferiore (più scuro) fino al livello del punto medio tra i cursori Livelli in output. Se i cursori Livelli in output sono
sulla posizione predefinita (0 e 255), il punto medio è il livello 128. In questo esempio, le ombre si espandono fino a riempire
la gamma tonale da 0 a 128 e le luci vengono compresse. Se spostate verso destra il cursore Livelli in input centrale, ottenete
l’effetto opposto, ossia scurire l’immagine.
Nota: potete anche immettere un valore di gamma direttamente nella casella di testo Livelli in input centrale.
In generale, per ottenere un grigio neutro, assegnate valori identici alle componenti cromatiche. Ad esempio, assegnate
valori di rosso, verde e blu identici per ottenere un grigio neutro in un’immagine RGB.
D E F G H
Finestra di dialogo Curve
A. Luci B. Mezzitoni C. Ombre D. Modifica la curva aggiungendo punti E. Disegna una curva con la matita F. Imposta il punto nero
G. Imposta il punto grigio H. Imposta il punto bianco
Quando si apre la finestra di dialogo Curve, la gamma tonale è rappresentata da una linea retta in diagonale. L’asse
orizzontale del grafico rappresenta i valori originali di intensità dei pixel (Livelli in input); l’asse verticale rappresenta i nuovi
valori di intensità (Livelli in output).
Per impostazione predefinita, Curve visualizza valori di intensità compresi nell’intervallo 0-255 per le immagini RGB, con
il nero (0) nell’angolo in basso a sinistra. Per impostazione predefinita, Curve visualizza percentuali comprese
nell’intervallo 0-100 per le immagini CMYK, con le luci (0%) nell’angolo in basso a sinistra. Per invertire la visualizzazione
dei valori di intensità e delle percentuali, fate clic sulla freccia a due punte sotto la curva. Dopo l’inversione, 0 si trova
nell’angolo inferiore destro per le immagini RGB e 0% nell’angolo inferiore destro per le immagini CMYK.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 260
Guida utente
A B C D E F
Finestra di dialogo Curve predefinita per le immagini CMYK e RGB
A. Orientamento predefinito della barra di output tonale CMYK B. Valori percentuali di input e output CMYK C. Orientamento predefinito
della barra di input tonale CMYK D. Orientamento predefinito della barra di output tonale RGB E. Valori di input e output RGB nei livelli
di intensità F. Orientamento predefinito della barra di input tonale RGB
• Per rendere più piccola la griglia di Curve, tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate clic sulla griglia.
Per ingrossare la griglia, tenete premuto Alt/Opzione e fate nuovamente clic.
• Per ingrandire o ridurre la finestra di dialogo Curve, fate clic sull’icona nell’angolo inferiore destro.
Facendo clic sul pulsante Automatico applicate correzioni di tipo Colore automatico, Contrasto automatico o Livelli
automatici, a seconda delle impostazioni specificate nella finestra di dialogo Opzioni di correzione colore automatico. Per
ulteriori informazioni su come specificare le impostazioni per Colore automatico, Contrasto automatico e Livelli
automatici, consultate “Per impostare le Opzioni di correzione colore automatico” a pagina 279.
Se la finestra di dialogo Curve visualizza i livelli e non le percentuali, le luci sono rappresentate dall’angolo superiore destro
del grafico. Se spostate un punto nella parte superiore della curva vengono regolate le luci; se spostate un punto al centro
della curva vengono regolati i mezzitoni; se spostate un punto nella parte inferiore vengono regolate le ombre. Spostando
un punto in basso o a destra, il valore di input viene mappato su un valore di output inferiore e l’immagine si scurisce.
Viceversa, spostando un punto in alto o a sinistra il valore di input inferiore viene mappato su un valore di output maggiore
e l’immagine si schiarisce. Quindi, per schiarire le ombre, spostate verso l’alto un punto inizialmente vicino al fondo della
curva. Per scurire le luci, spostate verso il basso un punto inizialmente vicino alla sommità della curva.
Nota: in generale, per regolare colori e tonalità della maggior parte delle immagini, sono necessarie solo piccole modifiche della
curva.