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LE PARTI
Parte in senso processuale = soggetto che agisce in nome proprio e nei cui confronti si produrranno senz’altro
gli effetti dei provvedimenti del giudice. Nozione endoprocessuale.
RAPPRESENTANZA PROCESSUALE
Rappresentanza processuale volontaria = si fonda su di una libera scelta del rappresentato, che conferisce ad
altro soggetto a ciò abilitato apposita procura.
L’organo giudicante provvede alla nomina con decreto dopo aver sentito gli interessati ed aver assunto
informazioni in merito. Dopo viene notificato al pm per attivazione dei normali canali di individuazione del
rappresentante.
Rilevato un difetto di rappresentanza, assistenza o autorizzazione, il giudice assegna termine perentorio alle
parti per la costituzione della persona a cui effettivamente spetta la rappresentanza/assistenza/rilascio di
apposita autorizzazione.
Nel nostro ordinamento la parte difetta dello ius postulandi per cui deve avvalersi del patrocinio di un
difensore.
Dinanzi al giudice di pace è prevista costituzione personale della parte entro un valore della causa di 1.100€.
Negli altri casi decide il giudice sulla base della natura ed entità della causa.
Ministero/rappresentanza il difensore agisce in sostituzione della parte. Compie gli atti processuali in
nome e per conto di essa in virtù di apposita procura conferita dalla parte
stessa. Rappresentanza tecnica.
Requisiti:
- Laurea in giurisprudenza;
- Superamento di apposito esame.
- 18 mesi di tirocinio;
- Svolgimento della pratica presso uno studio legale;
- Frequenza di appositi corsi presso ordini e associazioni forensi;
- Frequenza degli uffici giudiziari.
L’avvocato si iscrive nell’albo del circondario del tribunale in cui si trova il suo domicilio professionale.
L’esercizio è ammesso presso tutti gli uffici giudiziari della Repubblica, tranne che le giurisdizioni superiori
per le quali è richiesta iscrizione all’apposito albo, tenuto dal Consiglio nazionale forense, cui si accede in
seguito ad apposito esame, dopo almeno 5 anni di iscrizione ad ordine circondariale, dopo frequenza della
Scuola superiore dell’avvocatura e dopo almeno 8 anni di esercizio della professione.
L’avvocato ha l’onere di eleggere domicilio nel luogo in cui ha sede l’autorità giudiziaria presso la quale è in
corso il giudizio. Tale disposizione è stata superata dall’obbligo del difensore di munirsi di un indirizzo PEC.
LA PROCURA
Procura
Procura ad litem.
La procura speciale può essere apposta in calce o a margine di taluni atti processuali elencati non
tassativamente dall’art. 83 c.p.c.: basta che siano atti depositati contestualmente alla costituzione in giudizio
della parte. L’autografia della sottoscrizione è accertata dallo stesso difensore destinatario del mandato. È
apposta in calce anche la procura che accede ad un atto (= congiunta materialmente all’atto stesso) con foglio
separato.
Essa può essere materialmente consegnata dopo la notificazione dell’atto introduttivo, ma necessariamente
prima della costituzione della parte rappresentata (art. 125 c.p.c.). La sanatoria della procura ha effetto
retroattivo, a condizione di rinnovazione o rilascio di procura entro i termini all’uopo stabiliti dal giudice.
Revoca e rinuncia alla procura non hanno effetto vs altra parte fino alla effettiva sostituzione.
Difensore = può compiere e ricevere tutti gli atti del processo che per legge non sono espressamente riservati
alla parte medesima.
Non può compiere atti di disposizione del diritto litigioso, salvo apposito potere ricevuto in tal senso.
Dal momento della costituzione in giudizio il difensore diventa il destinatario naturale di tutte le
comunicazioni e le notificazioni dirette alla parte da lui rappresentata.