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MAGGIO 2008
TESTO ITALIANO
ICS 91.120.10
UNI © UNI
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di Unificazione può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
Via Sannio, 2 il consenso scritto dell’UNI.
20137 Milano, Italia www.uni.com
PREMESSA
La specifica tecnica viene riesaminata ogni tre anni. Eventuali
osservazioni sulla UNI/TS 11300-1 devono pervenire all’UNI entro
maggio 2010.
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione per l’eventuale revisione della norma stessa.
Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o
di aggiornamenti.
È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso
dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNI corrispondenti alle
norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.
INDICE
PREMESSA 1
INTRODUZIONE 1
2 RIFERIMENTI NORMATIVI 3
3 TERMINI E DEFINIZIONI 4
6 DATI
DA
DATI TI DDII IN
IINGRESSO
GRESSO PER I CALCOLI 9
6.1 Datiti rrel
D
Da relativi
elat
el aalle
a ivvi al lee ccaratteristiche
a at
ar atte ichhee ttipologiche
teririrsttiche
ic ippoollog
ogic iicche ddell'edificio
e l'ed
el edifiiccioo ....
ed ............
................. .. ..................... 9
.........................................................
...........
..
6.2 Dati
Datit relativi
rel a ivvi alle
e at alllee caratteristiche
ccar
arrata tteeriristsstticchee termiche
ter
e mi m chhe e cos costruttive
co ostru
struruttttt ivve dell'edificio
d lll 'e
de 'edi
d fifici
di cciio.................................. 9
6.3 Datii climatici .................................... . ................................................................................... 1
..............................................................................................................................................
. ................
. ........ 10
6.4 Dati relativi
relattivvi alle
a lee modalità
al moddal alitititàà di
di occupazione
occ
ccup upaz
up azziioonnee e ddii util utilizzo
ut ti iz zoo dell'edificio
izzo del
e l'ed e ifficio ............................... 110
7 ZONIZZAZIONE E ACCOPPIAMENTO
ACCCOP
OPPIPIIA
AMMEN
ENTOTOOTTERMICO
ER
E RMI
MICO COOT TRARA AZ ZONE
ONE
ON E 10
1
7.1 Individuazione
d azione del sistema edificio-impianto ........................................................................... 110
Indiiviidu
figura 1 Sistema edificio-impianto costituito da più edifici serviti da
d uun'unica
n'unu ic i a ce ccentrale
nttraalee ttermica
e mi
er m ca....... 1 11
figura 2 Sistema edificio-impianto costituito da un unico edifi
edificio
fiici
fici
c o .... .. ............ 1
..............................................................
.........
.............................................
.. 11
figura 3 Sistema edificio-impianto costituito da una porzio porzione one ddii ed edificio
dificio servita da un imp impianto
mppianto
termico autonomo ....................................................... .. ....................................................
.. ... ...
....
... ..... 1
......................................................................................................................................
................. ...... 11
7.2 Regole di suddivisione dell'edificio ................
.....
.........
... .....................................
.. ....
. ....
...
.. .......
... ....
...
......
.......... .. ... 1
...............................................................................................
........
.. ... 12
figura 4 Zone termiche aventi proprie caratteristiche di di
dispersione
isper
sper
spersion
onee ed
e esposizione
esppos
osiz
siz
izio
ione ................
io ... . 1
.........................
.. ........
.. 12
7.3 Confini delle zone termiche ....................................
..............................................................................................................
.. .....
........
........
....
. ................................................
......
. .....
... . 1
..........
.. 12
figura 5 Regole di suddivisione dei volumi ................................
........
................
.. ...
. ................................
... ............ .. .... 1
........................................................................................................
.. .... 13
8 TEMPERATURA INTERNA 13
1
8.1 Valutazione di progetto o standard .............................................................................................. 113
8.2 Valutazione adattata all'utenza ...................................................................................................... 14
9 DATI CLIMATICI 14
12 VENTILAZIONE 18
12.1 Portata di ventilazione ......................................................................................................................... 18
12.2 Ventilazione notturna (free-cooling) ............................................................................................. 19
12.3 Volume netto dell'ambiente climatizzato ................................................................................... 19
prospetto 7 Fattore di correzione del volume lordo climatizzato ....................................................................... 19
14 AP
APPORTI
PPO
P RT TI TE TERMICI
ERM MICI SOLARI R 22
14.1 Apporti
Ap
ppo
port solari
rtiti so
rt sola laari aall'interno
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nt erno
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no ambienti
ambi bien
bi enntiti nnononn cclimatizzati
lilim
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.......
...
......
.. ............
.......
........
. ......
.. ...
........
........ . .................. 22
........
15 PARAMETRI DINAMICI 26
26
15.1 Fattori di utilizzazione ....................................................
..........................................................................................................................
.. ........
.. ....
... ...............
.. .............................................
.... . .. .. 266
15.2 Capacità termica interna ................................................
....................................................................................................................
. ....
. ....
....
......
.........................................................
... . .... 26
....
BIBLIOGRAFIA 57
PREMESSA
La determinazione delle prestazioni energetiche degli edifici richiede metodi di calcolo per:
1) il fabbisogno di energia per il riscaldamento e il raffrescamento ambiente;
2) il fabbisogno di energia per acqua calda sanitaria;
3) il rendimento e il fabbisogno di energia primaria degli impianti di climatizzazione
invernale;
4) il rendimento e il fabbisogno di energia primaria per la produzione di acqua calda
sanitaria;
5) il risparmio di energia primaria ottenibile utilizzando energie rinnovabili ed altri
metodi di generazione per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria;
6) il rendimento e il fabbisogno di energia primaria degli impianti di climatizzazione
estiva.
I suddetti metodi di calcolo sono descritti nelle seguenti specifiche tecniche:
UNI/TS 11300-1 Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 1: Determinazione del
fabbisogno di energia termica dell'edificio per la climatizzazione
estiva ed invernale
UNI/TS 11300-2 energetiche
Prestazioni ene erg
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bisogno di d energia primaria e dei de rendimenti per la
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UNI/TS
UN 11300-3
NI//TS 11
1 00-31)
30 1
Prestazioni energetiche
energetichhe degli
d gli edifici - Parte 3: Determinazione del
de
fabbisogno
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energia
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rimaria e dei de rendimenti per la
climatizzazione
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11300-4
UNI/TS 11
1 3 0-411))
30 Prestazion
Prestazioni ni energetiche
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ici - Parte
ic Part 4: Utilizzo di energie
rrinnovabili
ri bililii e di altri metodi di generazione
innovabil generazion per riscaldamento di
ambienti e preparazione
preparaziion acqua
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Il documento è coerente con le norme e elaborate
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a C
al CEN
EN nell'ambito
EN ell'lamb del mandato M/343
nel
nel
a supporto della Direttiva Europea 2002/91/CE
200
0 2//91
00 91/C
/CE
/C E sulle prestazioni
prres
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e degli edifici.
La presente specifica tecnica fornisce
forn s univocità
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is univocità di valori e di m metodi per consentire la
riproducibilità e confrontabilità de
dei risultati
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disposizioni
documenti a supporto di disposizion on nazionali.
ni na
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INTRODUZIONE
La UNI EN ISO 13790:2008 presenta una na
a serie
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di metodi
me
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d di calcolo
ca del fabbisogno di
energiai per il riscaldamento
i ld t ed
d il raffrescamento
ff t ambiente
bi t di un edificio e dell'influenza
delle perdite degli impianti di riscaldamento e raffrescamento, del recupero termico e
dell'utilizzo delle fonti di energia rinnovabile.
Tale norma può essere utilizzata per le seguenti applicazioni:
1) valutare il rispetto di regolamenti espressi in termini di obiettivi energetici;
2) confrontare le prestazioni energetiche di varie alternative progettuali per un edificio
in progetto;
3) indicare un livello convenzionale di prestazione energetica degli edifici esistenti;
4) stimare l'effetto di possibili misure di risparmio energetico su un edificio esistente,
calcolando il fabbisogno di energia con e senza ciascuna misura;
5) prevedere le esigenze future di risorse energetiche su scala nazionale o
internazionale, calcolando i fabbisogni di energia di tipici edifici rappresentativi del
parco edilizio.
Le suddette applicazioni trovano riscontro in diversi tipi di valutazione energetica di
calcolo, come di seguito classificati.
1) In fase di elaborazione.
I metodi forniti dalla UNI EN ISO 13790:2008 comprendono il calcolo dei seguenti termini:
1) lo scambio termico per trasmissione e ventilazione dell'edificio quando esso è
riscaldato o raffrescato ad una temperatura interna costante;
2) il contributo degli apporti termici interni e solari al bilancio termico dell'edificio;
3) i fabbisogni annuali di energia termica per p r riscaldamento
pe riscalda
ameent
nto o e raffrescamento,
raffresc al fine di
mantenere
ma
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ant
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ner e temperature
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pr efissa
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di regolazione
regollazione
i all'interno dell'edificio.
dell
La ddeterminazione
e ermi
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o e dei fa ffabbisogni
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UNI EN
NI E N ISO
SO 13790:2008,
ISO 13
379 90:
0:20
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f cienza dei sistemi mii d
m dii climatizzazione (UNI EN 15316,
UNI 15241,
NI EN 152414 , UNI EN 15243).
41 15243 4 ).
L'edificio
dificio puòòaavere
ve
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eddiverse
iv zzone
one ttermiche
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en
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avere riscaldamento
ere un riscalddamento iintermittente.
ld ntermittente.
I possibili
ossibililii intervalli
intervalli di calcolo sono diversi: l'anno, il mese, l'ora.
Perr dati di ingresso e per particolareggiati procedimenti
pro
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dime
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me ntii di
di calcolo
calcolo non forniti dalla
UNI
NI EN ISO 13790:2008, l'utente può fare e riferimento
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nazionali.
zionali. In particolare questo vale per ill calco
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co olo dell'efficienza
l dell'efficien nza o d delle
e le perdite di calore
el
degli
gli impianti di riscaldamento.
La UNI EN ISO 13790:2008 prevede la a possibilità
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ossis bilità di eseguire
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eg re ilil calcolo
uire
ui re c lccol
ca oloo dei fabbisogni di
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ergia termica per il riscaldamento e ill rraf raffrescamento
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icio
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dettagliati consentono
ttagliati di simulazione, che consento ono d dii tenere adeguatame
adeguatamente n e conto
ent c dei fenomeni
dinamici.
amici. L'utilizzo di tali metodi, o opportunamente
ppor
pp ortu
or tunamente vali
tu validati
ida
dati ti inin conformità alla
UNI
NI EN 15265, è da ritenersi sempre possibile
poss bili e ed
sib ed inn alcuni
alcun ni casi
casi
ca si preferibile,
si pre
r fer in alternativa
al metodo mensile a cui le presenti linee e g guida
uida
ui da s riferiscono,
sii ri
ife
eri
ris
scon
ono o, una volta che sono
disponibili considerata.
ponibili dati climatici orari della località consid derrat
ata.
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente specifica tecnica rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati
del testo e sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive
modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte
nella presente specifica tecnica come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non
datati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli
aggiornamenti).
UNI 10339 Impianti aeraulici al fini di benessere - Generalità,
classificazione e requisiti - Regole per la richiesta d'offerta,
l'offerta, l'ordine e la fornitura
UNI 10349 Riscaldamento e raffrescamento degli edifici - Dati climatici
UNI 10351 Materiali da costruzione - Conduttività termica e permeabilità al
vapore
UNI 10355 Murature e solai - Valori della resistenza termica e metodo di
calcolo
UNI EN 410 Vetro per edilizia - Determinazione delle caratteristiche
luminose e solari delle vetrate
UNI
UN
U NI EN
EN 12792
127
127
2 92
2 Ventilazione
Vent
Ve n ilaz
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azio ne degli
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e Simboli,
diificii - S imboli, tterminologia e simboli
grafici
gr
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UNI
NI EN
UN EN 12831
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31 Impianti
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ent n gli edifici - Metodo di calcolo del
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UNI EN
N 13779
13779 Ventilazione
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edifici non residenziali
resid - Requisiti di
prestazione
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UNI EN 139
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Prestazi termica
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cciate continue - Calcolo della
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UNI EN 15242 Ventilazione degli
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f ci Metod di calcolo per la
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UNI EN 15251 Criteri per
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valutazione
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della prestazione en energetica
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all'illuminazione
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UNI EN ISO 6946 Componenti
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ziaa - Resistenza termica e
trasmittanza
za ttermica
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UNI EN ISO 10077-1 Prestazione ttermica
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Calcolo della tras
trasmittanza
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ttan
tt
tan
anza a termica
te rmica - Generalità
erm Ge
UNI EN ISO 13370 Prestazione termica degli edifici - Trasferimento di calore
attraverso il terreno - Metodi di calcolo
UNI EN ISO 13786 Prestazione termica dei componenti per edilizia -
Caratteristiche termiche dinamiche - Metodi di calcolo
UNI EN ISO 13789:2008 Prestazione termica degli edifici - Coefficiente di perdita di
calore per trasmissione - Metodo di calcolo
UNI EN ISO 13790:2008 Prestazione termica degli edifici - Calcolo del fabbisogno di
energia per il riscaldamento e il raffrescamento
UNI EN ISO 14683 Ponti termici in edilizia - Coefficiente di trasmissione termica
lineica - Metodi semplificati e valori di riferimento
CEN/TR 14788 Ventilation for buildings - Design and dimensioning of
residential ventilation systems
3 TERMINI E DEFINIZIONI
Ai fini della presente specifica tecnica si applicano i termini e le definizioni seguenti.
3.1 ambiente climatizzato: Vano o spazio chiuso che, ai fini del calcolo, è considerato
riscaldato o raffrescato a determinate temperature di regolazione.
3.2 area climatizzata: Area del pavimento degli ambienti climatizzati, comprendente l'area di
tutti i piani se più di uno, esclusi piani interrati o altri ambienti non abitabili. Ai fini del
calcolo degli apporti termici interni, è intesa al netto delle pareti perimetrali e di tutti i
divisori verticali.
3.4 edificio: Sistema costituito dalle strutture edilizie esterne che delimitano uno spazio di
volume definito, dalle strutture interne che ripartiscono detto volume e da tutti gli impianti
e dispositivi tecnologici che si trovano stabilmente al suo interno; la superficie esterna che
delimita un edificio può confinare con tutti o alcuni di questi elementi: l'ambiente esterno,
il terreno,
erreno, altri edifici; il termine può
uò riferirsi
e pu rife
ri f ri si a un int
rirs iintero
ero edificio
ntter edif
ed
dific
icio
ic io ovvero a parti di edificio
progettate
oget
ogget
etta
tta t o rristrutturate
tate
te istrutt
ist tturatte per essere utilizzate come unità immobiliari a sé stanti.
3.5 fabbisogno
bb
bis
isog
ogno
og no di
no di energia
en
ener
ner
eg giia termica
tteermic
rm
micca (utile)
((u
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lee): Quantità
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deve essere fornita o sottratta
ad un n ambiente
a bi
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entet climatizzato
cliimatizzato per mantenere le condizioni con ndizioni di temperatura
tempe desiderate
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rante un ddato periodo
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tem
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3.6 fabbisogno
bbisogno ideale
ide
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di energia
energ
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giiaa termica
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c (utile)
(uttili e)): Fabbisogno
Fabbisog gno di energia termica riferito a
condizioni
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orme tto l'ambiente
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ut ll'a
'amb t climatizzato.
mbiente climatizz
3.7 prestazione
estazione energetica di un edificio: Quantità
tà
à annua
ann
nua
u di
di energia
en
e ner
e gi
gia
a prima
primaria effettivamente
consumata
nsumata o che si prevede possa essereesse ere necessaria
nec
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s ri er soddisfare
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so d isf
dd i vari bisogni
connessi
nnessi ad un uso standard dell'edificio:: la climatizzazione
la clim
im invernale,
matizzazione innve
v rnal
ale,
al e la climatizzazione
estiva,
iva, la preparazione dell'acqua calda d per
callda per usi igienici sasanitari,
ri,, la ventilazione e
anitari
ri
l'illuminazione.
uminazione.
3.8 stagione
gione di raffrescamento: Periodo dell'anno
delllll 'a
de ann
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du quale
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ale vvi è una richiesta
significativa
nificativa di energia per il raffrescamen
raffrescamento
ento ambiente.
en
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3.9 stagione
gione di riscaldamento: Periodo dell'a
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'a
ann
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dura
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quale
ua
alle
e vi è una richiesta
significativa
nificativa di energia per il riscaldamento ambi nte2).
ambiente
bien
bi
bien
3.11 temperatura interna: Media aritmetica della temperatura dell'aria e della temperatura
media radiante al centro della zona considerata3).
3.12 temperatura interna di regolazione (set-point): Temperatura interna minima fissata dal
sistema di regolazione dell'impianto di riscaldamento e temperatura interna massima
fissata dal sistema di regolazione dell'impianto di raffrescamento ai fini dei calcoli di
fabbisogno energetico.
2) Al momento della pubblicazione della presente specifica tecnica è in vigore il Decreto Presidente Repubblica 412/1993
che stabilisce la durata della stagione di riscaldamento in funzione della zona climatica (art. 2).
3) È un'approssimazione della temperatura operante definita dalla UNI EN ISO 7726 e della temperatura risultante secca
definita dalla UNI EN ISO 6946.
prospetto 2 Pedici
5 DESCRIZIONE
SCRIZIONE SINTETICA DELLA PROC
PROCEDURA
O ED
DURA DI CALCOLO
O
5.1 Generalità
neralità
La procedura di calcolo comprende i seguenti
segu
gu
uen
enti
t passi:
ti passi:
1) definizione dei confini dell'insieme degli
eglili ambienti
deg amb
mbie
ie ntii climatizzati
ent c im
cl imat
atiz
at izza
iz z ti e non climatizzati
zza
dell'edificio;
2) definizione
d fi i i deii confini
d delle
fi i d diverse zone di calcolo,
ll di l l se richiesta;
i hi t
3) definizione delle condizioni interne di calcolo e dei dati di ingresso relativi al clima
esterno;
4) calcolo, per ogni mese e per ogni zona dell'edificio, dei fabbisogni di energia termica
per il riscaldamento (Q H,nd) e il raffrescamento (Q C,nd);
5) aggregazione dei risultati relativi ai diversi mesi ed alle diverse zone servite dagli
stessi impianti.
Al punto 4 della procedura i fabbisogni di energia termica per riscaldamento e
raffrescamento si calcolano, per ogni zona dell'edificio e per ogni mese, come:
Q H,nd = Q H,ht - η H,gn × Q gn = (Q H,tr + Q H,ve) - η H,gn × (Q int + Q sol) (1)
Q C,nd = Q gn - η C,ls × Q C,ht = (Q int + Q sol) - η C,ls × (Q C,tr + Q C,ve) (2)
dove:
Q H,nd è il fabbisogno ideale di energia termica dell'edificio per riscaldamento;
Q C,nd è il fabbisogno ideale di energia termica dell'edificio per raffrescamento;
Q H,ht è lo scambio termico totale nel caso di riscaldamento;
Q C,ht è lo scambio termico totale nel caso di raffrescamento;
½
Q H,tr = H tr,adj × ( θ int,set,H – θ e ) × t + ® ¦ F r,k Φ r,mn,k ¾ × t (3)
¯k ¿
Q H,v
H,ve
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Nel caso
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o:
½
C trr = H tr,
Q C,t
C,tr adj × ( θ int
tr,adj
tr int,set,C
t,se
,se C – θ e ) × t + ® ¦ F r,k
ett,C r k Φ rr,mn,k
mn k ¾ × t
,mn,k (5)
¯k ¿
C ve = H ve,
Q C,ve dj × (θ int,set,C - θ e) × t
vve,adj
ve
e adj
d (6)
dove:
H tr,adj è il coefficiente globale
e di
di sscambio
camb
ca m io ttermico
mb errmi
e m co
co pep
perr tr
trasmissione della zona
considerata, corretto perr tenere
o pe
p te
enere conto della
o d differenza
ellla d iff di temperatura
interno-esterno;
H ve,adj è il coefficiente glob
globale
o ale
e di scambio termi
termico
miico
c p per
er vventilazione della zona
er
considerata, corretto
corrett er tenere
t o pe
tt per tene
tene e cconto
ere onto
onto della
o d ella differenza
a dififff di temperatura
interno-esterno;
θ int,set,H è la temperatura int
interna
ter
erna
na d
dii regolazione p
per
er iill rri
riscaldamento
is della zona
considerata;
θ int,set,C è la temperatura interna di
d reg
rregolazione
egol
eg o azio
one p
per
e il raff
raffrescamento della zona
considerata;
θe è la temperatura media mensile dell'ambiente esterno;
F r, k è il fattore di forma tra il componente edilizio k -esimo e la volta celeste;
Φ r,mn, k è l'extra flusso termico dovuto alla radiazione infrarossa verso la volta
celeste dal componente edilizio k -esimo, mediato sul tempo.5)
t è la durata del mese considerato.
I coefficienti globali di scambio termico si ricavano come:
H tr,adj = H D + H g + H U + H A (7)
H ve,adj = ρ a × c a × { Σ k × b ve,k × q ve,k,mn } (8)
4) Ai fini del calcolo dei fabbisogni di energia si ipotizza che la temperatura dell'aria interna e quella media radiante siano
coincidenti.
5) Nella presente specifica tecnica, a differenza della UNI EN ISO 13790:2008, l'extra flusso termico dovuto alla radiazione
infrarossa verso la volta celeste viene considerato come un incremento dello scambio termico per trasmissione invece
che come una riduzione degli apporti termici solari.
dove:
HD è il coefficiente di scambio termico diretto per trasmissione verso l'ambiente
esterno;
Hg è il coefficiente di scambio termico stazionario per trasmissione verso il terreno;
HU è il coefficiente di scambio termico per trasmissione attraverso gli ambienti non
climatizzati;
HA è il coefficiente di scambio termico per trasmissione verso altre zone (interne o
meno all'edificio) climatizzate a temperatura diversa;
ρaca è la capacità termica volumica dell'aria, pari a 1 200 J/(m3 × K);
q ve,k,mn è la portata mediata sul tempo del flusso d'aria k -esimo;
b ve,k è il fattore di correzione della temperatura per il flusso d'aria k -esimo (b ve,k ≠ 1
se la temperatura di mandata non è uguale alla temperatura dell'ambiente
esterno, come nel caso di pre-riscaldamento, pre-raffrescamento o di recupero
termico dell'aria di ventilazione).
Il calcolo dei coefficienti di scambio termico per trasmissione H D, H g, H U, H A è effettuato
secondo le UNI EN ISO 13789:2008 e UNI EN ISO 13370, e secondo le indicazioni
riportate nel punto 11.
Il ccalcolo
allco
alcoolo dii F r,k
o d rk e Φ rr,mn,k
,mn,k
k è effettuato
eff
ffet
etttu
e uato
ato secondo
at secondo
se d quanto riportato nella
UNI
NI EN ISO 13790:2008 e ssecondo
e on
ec ndo indicazioni
d le ind
nd
dicaz
a io oni del punto
o 11.4.
La pportata
orrta
tata
ta mediata
a m edia
ed t ssul
d ata u ttempo
ul emp
mpoo del
de fflusso
el fl ussso d'aria
o d ariia k -esimo,
'a -e
esi
s mo
mo, q vve,k,mn
e,k,mn, espressa
es in m3/s, si
ricava
a ccome:
ava
va ome
om me:
e,k,mn = f ve,
q ve,k,mn t,,k × q ve,
ve,t,k
e tt,k ve,k
ve
e,kk (9)
dove:
ve:
q ve,k
e,k è la p
portata
orrta
o rtata
ta
ata
a sul
sul
ul tempo
ttem
e po
em o del
del
e fflusso
lu
luss
usso
sso d'aria
da
d' arria
ria
i k -esimo;
-esi
esimo
mo;
,t,k è la frazione di tempo in cui si verifica il flusso
f ve,t,k flu
lu
uss
sso
so d'
d
d'aria
aria
ar ia k-esimo
k-esimo (per
(p una situazione
permanente: f ve,t,k = 1).
La determinazione di b ve,k , q ve,k e f ve,t,k è effettuata
effet
e tu
et uat
a a secondo
second
do la
l UUNI
NII EN ISO 13790:2008
e secondo punto
econdo le indicazioni riportate nel punt n o 12.
nt 122.
5.3 Calcolo
lcolo degli apporti termici
Perr ogni zona dell'edificio e per ogni mes
mese,
esse,
ese,
e, g
glilil apporti termici si ccalcolano
a co
al ola
a con le seguenti
formule:
mule:
½ ½
Q intt = ® ¦ Φ int,mn,k tr l ) Φ int,mn,u,l
int mn k ¾ × t + ® ¦ ( 1 – b tr,l int mn u l ¾ × t (10)
¯k ¿ ¯ l ¿
½ ½
Q sol = ® ¦ Φ sol,mn,k ¾ × t + ® ¦ ( 1 – b tr,l ) Φ sol,mn,u,l ¾ × t (11)
¯k ¿ ¯ l ¿
6) Per le finestre dotate di chiusure oscuranti, occorre conoscere i valori della trasmittanza termica nelle due configurazioni:
chiusura oscurante aperta e chiusura oscurante chiusa.
Nota Questo dato può essere omesso nei casi in cui è consentita una valutazione semplificata della capacità
termica interna (vedere punto 15.2).
- le trasmittanze di energia solare totale dei componenti trasparenti dell'involucro
edilizio (g );
- i fattori di assorbimento solare delle facce esterne dei componenti opachi
dell'involucro edilizio (α sol,c);
- le emissività delle facce esterne dei componenti dell'involucro edilizio (ε );
- i fattori di riduzione della trasmittanza di energia solare totale dei componenti
trasparenti dell'involucro edilizio in presenza di schermature mobili (F sh);
- i fattori di riduzione dovuti al telaio dei componenti trasparenti dell'involucro edilizio
(1 - F F);
- i coefficienti di trasmissione lineare dei ponti termici (ψ ).
Nota Questo dato può essere omesso nei casi in cui è consentita una valutazione forfetaria delle dispersioni
attraverso i ponti termici (vedere punto 11.1.3).
6.4 Dati
ti relativi alle
alle
al le modalità
modal
od
da ittà di
d occupazione
occ
c upaz
up
paz
a io
onee e di
di ut
u
utilizzo
tilillizzo
izzzo
z ddell'edificio
ell'edificio
I dati
ati relativi all'utenza
alll''ut
a uten
enza
enza comprendono:
com
mpr
pren
en
ndo
don
no:
no
- temperatura
la te
temp
em
mpper
erat
a ur
at ura interna
ura inte
interna di
rna
rn di regolazione
reg
reg
egol
olaz
ol azio
azio n per
one ldamento (θ int,set,H);
per ilil riscaldamento
risc
i ald
- la temperatura interna di regolazione per il ra
raffrescamento
raff
afffre
resc
sc
cam
amennt ( θ int,set
en
ento int,set,C);
- il numero di ricambi d'aria (n );
- il tipo di ventilazione (aerazione, ventilazione
ven
nti
t la
azion
on
o ne naturale, ventilazione
ve
ent on artificiale);
n ilazzio
- il tipo di regolazione della portata di
di ventilazione
vent
n ilazione (costante, variabile);
nt vari
va r ab
ri b
- la durata del periodo di raffrescamento
raffrescam
mento
en
nto
to (N
N C);
)
- la durata del periodo di riscaldame
riscaldamento
enntto ((N
N H));;
- il regime di funzionamento dell'impia
dell'impianto
ant
nto d cclimatizzazione;
o di limatizzazione
e;
- oscuranti;
le modalità di gestione delle chiusure o scur
sc urran
u a ti
ti;;
- le modalità di gestione delle schermature m
mobili;
obililli;
ob i
- gli apporti di calore interni (Q int).
Nella valutazione di progetto o nella valutazioni standard, i dati relativi alle modalità di
occupazione e di utilizzo dell'edificio si riferiscono ad un'utenza convenzionale.
figura 1 Sistema edificio-impianto costituito da più edifici serviti da un'unica centrale termica
figura 2 Sistema
S
Si stem
ma ed
eedificio-impianto
ificio-impiant
n o costituito
c stit
co ittui
u to daa un
n unico
uni
n co
o edificio
edi
difi
fici
iciio
figura 4 Zone
ne termiche aventi proprie caratteristiche di disp
dispersione
persione ed
ed eesposizione
sp
pos
osiizio
one
8 TEMPER
TEMPERATURA
RAT
ATUR
URA
URA IN
INTERNA
NTE
TERN
R A
RN
7) Al momento della pubblicazione della presente specifica tecnica è in vigore il Decreto Presidente Repubblica n. 412/93,
che definisce, nell'articolo 3, le categorie degli edifici.
8) La temperatura media mensile dei locali non riscaldati può essere determinata dalla seguente formula:
Φ gn + θ i H iu + θ e H ue
θ u = ------------------------------------------------------
H iu + H ue
dove:
Φ gn è il flusso termico generato all'interno dell'ambiente non riscaldato, in W;
θe è la temperatura esterna media mensile, in °C;
θi è la temperatura interna di progetto dell'ambiente riscaldato, in °C;
H iu è il coefficiente globale di scambio termico tra l'ambiente riscaldato e l'ambiente non riscaldato, in W/K;
H ue è il coefficiente globale di scambio termico tra l'ambiente riscaldato e l'ambiente esterno, in W/K.
9 DATI CLIMATICI
I dati
ati climatici devono essere conformi a quanto riportato
rip
porta
ato
onne
nella
elllla UNI 103
10349.
I valori
alo
lori dii ir
rii d iirradianza
dianza ssolare
rradi ollare totale media mensile sono ricavati dai valo valori di irraggiamento
solare
are
re giornaliero
e gio ornal allliero
a ro medio m mensile
e si
en s le forniti
e ffor
orni
or n ti
ni dalla
t d allla
aUUNINI 10
NI 10349.
034 9 Per
349.
9. Pe orientamenti intermedi tra
err orientam
quelli
ellilil iivi
vi iindicati
vi nd dicatatii si
s procede
pro
roce
cedee per
de perr interpolazione
int
n er
nt e po
polalazi
laazi
z onne lineare.
liinear
near
ne are.
e
e.
I valori dii temperatura esterna media giornali
alori d giornaliera
liiera sono forniti dalla UNI 10349.
10 DURATA
URATA
TA
ADDELLA
EL
LLA
LA S
STAGIONE
TAGI
TAG ON
GIONE
EDDII R
RISCALDAMENTO
IS
ISCA
SCA
AL
LD
DAM
MEN
ENTO E RAF
R
RAFFRESCAMENTO
AF
FFR
FRESCAM
10.1 Climatizzazione
matizzazione invernale
10.1.1 Valutazione
utazione di progetto o standard
La durata della stagione di calcolo è d determinata
eteerm
r inata in funzione e ddellaa zona climatica10)
ellla
e
dipendente
endente dai gradi giorno della localit
località,
tà,
à, ssecondo
e ondo
ec do ili p
prospetto
ro
rosp
osp
spet
e to 3.
et 3
prospetto 3 Durata
rata della stagione di riscaldamento in funz
funzione
zione
io
one d
della
e la zona climatica
el
9) Vedere nota 7.
10) Vedere nota 2.
Il primo e l'ultimo giorno del periodo di riscaldamento reale vengono calcolati come i giorni in
cui la somma degli apporti termici interni e solari eguaglia le perdite di calore ovvero quando:
Q
θ e,day < θ i,set,H – ------------------
gn,day
- (15)
H × t day
dove:
θ e,day è la temperatura esterna media giornaliera;
θ i,set,H è la temperatura interna di regolazione per il riscaldamento;
Q gn,day sono gli apporti interni e solari medi giornalieri;
H è il coefficiente globale di cambio termico dell'edificio, in W/K, pari alla somma
dei coefficienti globali di scambio termico per trasmissione e ventilazione,
corretti per tenere conto della differenza di temperatura interno-esterno.
t day è la durata del giorno.
Gli apporti termici solari giornalieri sono ricavati dai valori di irraggiamento solare
giornaliero medio mensile secondo quanto riportato nella UNI 10349.
10.3 Inte
Interpolazione
terp
te
erp
rpol
o az
ol a io
i ne
ne di
di dati
dati climatici
cclilliimati
maatici
tiici
c per
perr frazioni
fraazi
zion
on
ni di mese
mes
esee
Per determinare i giorni limite dei periodi di ris
riscaldamento
sca
cald
ld
dammene to e raffres
raffrescamento, ovvero quelli
in cui la temperatura esterna media giornaliera
gior
orna
or era (θ e,d
nalililier
na er
era e,day
e day
ay
ay ) eguaglia
egua
eg u glia i secondi termini delle
mediante
equazioni (15) e (16), si procede medi ia
annte iinterpolazione
nter
nt erpo
er pola
po la
azi
z on
one lineare,
e line
ne
ear attribuendo i valori medi
are, a
mensili di temperatura riportati nella UN 10349
a UNI 1 349 al quindicesimo
10 quindic ic
ces
e imo oggiorno di ciascun mese.
11.1.3 Ponti
nti termici
Lo scambio termico per trasmissione attraverso attrave
v rso i ponti termici
ve termic icci può
può essere calcolato
pu
secondo
condo la UNI EN ISO 14683.
Perr gli edifici esistenti, in assenza di datii di p
progetto
roge
ro
oge
g tt
tto attendibili
o at
a te
endib
nd bili i o co
nd ccomunque
mu
m unq di informazioni
più precise, per alcune tipologie edilizie, e,, lo
lo scambio
sccam
a bib o termico
t rmico attraverso
te attrav erso i ponti termici può
avverso
er
sere determinato forfetariamente secon
essere on
o
secondondo q uanto indicato nel
quanto ne
el prospetto
pros
pr osp
os p 4. Nel caso si
izzino i dati del prospetto 4 questi devono
utilizzino devonono
on o essere
e se
es s re riportati n nele rapporto
el rap
a p po
o finale di calcolo.
ort
11)
prospetto 4 Maggiorazioni
ggiorazioni percentuali relative alla presenza dei
eii p
ponti
on
o nti
ti ttermici
errmi
m cii [%]
[%]]
Nel caso in cui il ponte termico si riferisca ad un giunto tra due strutture che coinvolgono
due zone termiche diverse, il valore della trasmittanza termica lineare, dedotto dalla
UNI EN ISO 14683, deve essere ripartito tra le due zone interessate.
11) Le maggiorazioni si applicano alle dispersioni della parete opaca e tengono conto anche dei ponti termici relativi ai
serramenti.
Ambiente
Ambi
Am b eenntee confinante
bi connfifinaant
ne b tr,x
Ambiente
Amb
biente
una
- con un pparete
na pa esterna
reetee eest
sstter
erna
na 0,4
- senza se
sserramenti
rrramenntit eesterni
a enti stterni due
ni e con almeno du
ue pareti esterne 0,5
con
- co serramenti
on se rra entiti eesterni
err
rram stternii e con almeno due pareti esterne (per esempio autorimesse) 0,6
esterni)
- con tre pareti esterne (per esempio vani scala esterni
nnii) 0,8
Piano interrato o seminterrato
- senza finestre o serramenti esterni 0,5
- con finestre o serramenti esterni 0,8
Sottotetto
- tasso di ventilazione del sottotetto elevato (per
(pe esempio
p r essempio tetti ricoperti con tegole
g le o altri
tego
go alt materiali di 1,0
copertura discontinua) senza rivestimento co con feltro
on fe
felt
lttro o assito
- altro tetto non isolato 0,9
- tetto isolato 0,7
-1
Aree interne di circolazione (senza muri esterni e con tasso di ricambio d'aria minore di 0,5 h ) 0,0
Aree interne di circolazione liberamente ventilate (rapporto tra l'area delle aperture e volume dell'ambiente 1,0
maggiore di 0,005 m2/m3)
11.4 Extra flusso termico per radiazione infrarossa verso la volta celeste
Il calcolo dell'extra flusso termico per radiazione infrarossa verso la volta celeste è effettuato
secondo quanto riportato nei punti 11.3.5 e 11.4.6 della UNI EN ISO 13790:2008,
adottando le seguenti ipotesi:
- la differenza tra la temperatura dell'aria esterna e la temperatura apparente del cielo
Δθ er = 11 K;
- il coefficiente di scambio termico esterno per irraggiamento h r = 5 ε W/(m2 × K);12);
- il fattore di forma tra un componente edilizio e la volta celeste vale:
F r = F sh, ob, dif ( 1 + cos S ) ⁄ 2
dove:
S è l'angolo
l'a
'ang o o d'inclinazione
ngol
ng d in
d' incl
clin
clin
cl inaz
a io
az one de componente
del co
comp
mp
m pon
o en
nte sull'orizzonte;
te sul
u l'o
ul orizzonte;
h ob, dif è il
F sh, i fattore
fatttore di
di riduzione per ombreggiatura
ombrreggi
gia
atura relativo alla
all sola radiazione
assenza
diffusa, pari a 1 in a ssen dii ombre
e za d ombreggiature
egg elementi esterni.
ggiature da elemen
12 VENTILAZIONE
NTIL
LAZ
AZIO
IO
ON
NE
E
Le caratteristiche delle diverse tipologie dei si ssistemi
stem
st em
emi
m d dii vventilazione
en
nttiilazi
la
az one ssono descritte nel
CEN/TR
N/TR 14788. Ulteriori definizioni riguardo
o alla
allllaa ventilazione
vent
ve nttillaz
n a ioione
n e
ne ed all'aerazione
d al
all'
l'l ae
a ra sono fornite
nella
la UNI EN 12792.
12.1 Portata
rtata di ventilazione
12.1.1 Valutazione
utazione di progetto o standard
Nell caso di aerazione o ventilazione natu
naturale:
ura
ale:
le
e
- n tasso
per gli edifici residenziali si assume un tass
ssoo di
di ricambio
riiccam
mbbiio d'aria
d'ar
d' i pari
aria pa a 0,3 vol/h;
- per tutti gli altri edifici si assumono i tassi d
dii ricambio
rica
ri camb
ca o d'aria
m io d'a
ari riportati nella UNI 10339.
ria riportat
I valori degli indici di affollamento sono assunti pari al 60% di quelli riportati nella
suddetta norma ai fini della determinazione della portata di progetto.
Per gli edifici dotati di sistemi di ventilazione meccanica a semplice flusso (aspirazione) il
tasso di ricambio d'aria è fissato pari a:
q ve = q ve,des × k (21)
dove q ve,des è la portata d'aria di progetto e k è un coefficiente di contemporaneità di
utilizzo delle bocchette aspiranti. In assenza di dati di progetto attendibili o comunque di
informazioni più precise, si può assumere k = 1 per sistemi a portata fissa, k = 0,6 per
ventilazione igro-regolabile.
Per gli edifici dotati di sistemi di ventilazione meccanica a doppio flusso il tasso di
ricambio d'aria è fissato pari a:
q ve = q ve,des × (1 - η ve) (22)
dove q ve,des è la portata d'aria di progetto del sistema per ventilazione meccanica, η ve è
il fattore di efficienza dell'eventuale recuperatore di calore dell'aria (pari a 0 se assente).
12) Il valore tipico di ε per i materiali da costruzione è 0,9. Per i vetri senza deposito superficiale ε = 0,837.
W/m2
E.1 (3) Edifici adibiti ad albergo, pensione ed attività similari 6
E.2 Edifici adibiti a uffici e assimilabili 6
E.3 Edifici adibiti a ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili 8
E.4 (1) Cinema e teatri, sale di riunione per congressi 8
E.4 (2
(2)
(2) Mostre,
M
Moost
stre
st musei
tre, mu
muse
seii e bbi
se biblioteche,
ibl
bliote chee, luoghi
iootech
ch luo
uoghi
hi di culto 8
E.4 (3
(3)
3) ristoranti,
Bar,, risto
toraant sale
n i,, sal ballo
alle da bbal
ale alloo
al 10
E.5 Edifici
Ed iff ci adibiti
dific adib
ad ibitti add attività
ib ivvittà commerciali
attivit comm
co m er
mmerci aassimilabili
ciali e asssi
simi
imi
mila
labi
labililil
bi 8
E.6 (1) saune
Piscine, sau
une assimilabili
n e ass
similab
a ili 10
E.6 (2) Palestre
Pa
alest
stre
stree e assimilabili
asssim
millab
a iilli 5
E.6 (3) Servizi
Serviz attività
zi di supporto alle att sportive
tività spor
sp
por
ortitit vvee 4
E.7 Edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili 4
E.8 Edifici adibiti ad attività industriali edd aart
artigianali
rttig
igia
iaana
nali e ass
nali assimilabili
s im
miillabbilili 6
13.1.2 Valutazione
utazione adattata all'utenza
Per calcoli aventi scopi differenti da quello standard possono essere utilizzati dati diversi
a seconda dello scopo del calcolo. Nei punti che seguono vengono forniti valori tipici degli
apporti interni medi per diverse destinazioni d'uso, applicabili sia in condizioni invernali
che estive, distinguendo tra:
- apporti globali;
- apporti dagli occupanti;
- apporti dalle apparecchiature.
Apporti globali
Le sorgenti di energia termica presenti all'interno di uno spazio chiuso sono in genere
dovute a occupanti, acqua sanitaria reflua, apparecchiature elettriche, di illuminazione e
di cottura.
Gli apporti interni di calore derivanti dalla presenza di queste sorgenti sono ricavati in
funzione della destinazione d'uso dei locali, in base ai valori riportati nei prospetti 9 e 10.
prospetto 9 Profili temporali degli apporti termici dagli occupanti e dalle apparecchiature (edifici residenziali)
prospetto 10 Profili
P
Profilli temp
temporali
mpor
mp o ali degli
degl
de g i apporti
ap
ppo
port
orti
rtti term
te
termici
erm
rmic
icci dagl
da
dagli
agl
gli oc
occu
occupanti
cu
upa
p nt
ntii e da
dall
dalle
lllle appa
ap
apparecchiature
pp recchiatu (edifici adibiti ad uffici)
Giorni
Gior
Giorni
or ni O
Or
Oree Ambient
Ambientiti uffi
ufficio
ici
cio (60% della Altre sstanze, atri, corridoi (40% della
superficie
suuperficie utile di pavimento) superficie utile di pavimento)
su
(Φ inint Oc + Φ int,A)/A
int,Oc
nt,Oc
Oc / f (Φ int,Oc + Φ int,A)/A f
W/m2
W/
W/m W/m2
Lunedì - V
Venerdì
eenner
e dì 07
07.00
7.00
00 - 17
17.00
7.0
.00
00 20
20,0
0,00 8,0
17.00 - 23.00 2,0
22,
,0 1,0
23.00 - 07.00 2,0
22,
,0 1,0
Media 9,50 3,92
Sabato - Domenica 07.00 - 17.00 2,0 1,0
17.00 - 23.00 2,00 1,0
23.00 - 07.00 2,00
22, 1,0
Media 2,0 1,0
Media 7,4 3,1
(Φ int,Oc + Φ int,A) è il flusso termico dalle persone e dal
dalle
lle apparecchiature,
appparrec
ecch
chiatu
ch
h tuurree, inn W
W;;
Af è la superficie utile di pavimento.
prospetto 11 Apporti termici degli occupanti; valori globali in funzione della densità di occupazione (edifici non
residenziali)
prospetto 12 Apporti termici delle apparecchiature; valori globali in funzione della categoria di edificio (edifici non
residenziali)
13.2 Apporti
porti all'interno di ambienti non climatizzati
climatizzaatii
In assenza di informazioni che ne dimostrino n lla
a ri
rrilevanza,
levanza, è llecito
le eci
c to
o trascurare
tra
ra
asc
s u l'effetto degli
apporti
porti termici prodotti all'interno di ambienti
ambiien
e ti non
t n o climatizzati.
on
13.3 Area
ea climatizzata
In assenza di informazioni sull'area nett
netta
ttta di
d pavimento,
pav
a im
i ento, al fine dii determinare
dete
de te
e gli apporti
termici
mici interni, l'area climatizzata (netta)) di cciascuna
iascuna zona term
ia termica può essere ottenuta
micca pu
p
moltiplicando
oltiplicando la corrispondente area lord
lordada pe u fattore f n , ri
perr un rricavabile
cava
ca va
vabi
ab le in funzione dello
essore medio delle pareti esterne, d m:
spessore
f n = 0,9761 - 0,3055 × d m (23)
14.3.2 Fattore
Faattttor
oree telaio
teela
l io
Il fattore
e di
di correzione
cco
orrrez
e io oneed dovuto
o uto
ov utto all telaio
ttel
elai
el aio (1
ai
aio ( - F F) è pari al rapporto tra l'area trasparente e
totale
l'area tot
otal
ot e dell'unità
ale dellll'u
dell
de 'uni
'u à vvetrata
nità
tà e ra
et r ta
ad del
e sserramento.
el erra
er rame
ra ment
me n o.
nt o
In assenza
assen
en a di
enza
nza di dati
datii di
di progetto
prog
pr oget
og ettto attendibili
e att
att
tten
endi
en bilili o comunque
dibi
di bi com
mun ue di
unqu
que di informazioni
in
informaz più precise, si può
assumere un valore convenzionale del fattore telaio pari a 0,8.
assorbimento
bi t trasmissione
t i i tenda
t d interna
i tenda esterna
Veneziane bianche 0,1 0,05 0,25 0,10
0,1 0,30 0,15
0,3 0,45 0,35
Tende bianche 0,1 0,5 0,65 0,55
0,7 0,80 0,75
0,9 0,95 0,95
Tessuti colorati 0,3 0,1 0,42 0,17
0,3 0,57 0,37
0,5 0,77 0,57
Tessuti rivestiti di alluminio 0,2 0,05 0,20 0,08
prospetto 15 Fattore
torre di
di riduzione
rid
iduzio
uzio
ione per le
le schermature
sch
hermature mobili, f sh,with
Mese Nord
Nordd Ess
Est Sud Ovest
1 0,00
00,000 0,52 0,81
0,81 0,39
2 0,00
00,0
00 0,48 0,82 0,55
3 0,00 0,66 00,81
0,,81 0,63
4 0,00 00,71
0,
,711 00,74
0, 74 0,62
5 0,00 0,71
00,711 0,62
622 0,64
6 0,00 0,75
7 0,56 0,68
7 0,00 0,74
0,744 00,62
0, 622 0,73
8 0,00 0,75
0,
,75
7 0,76 0,72
9 0,00 0,73
00,73 00,82
0, 8
82 0,67
10 0,00 0,72
00,72 0,86
8
86 0,60
11 0,00 0,62 00,84
,84 0,30
12 0,00 0,50 0,86 0,42
14.4 Ombreggiatura
Il fattore di riduzione per ombreggiatura14) F sh,ob può essere calcolato come prodotto dei
fattori di ombreggiatura relativi ad ostruzioni esterne (F hor), ad aggetti orizzontali (F ov) e
verticali (F fin).
F sh,ob = F hor × F ov × F fin (25)
I valori dei fattori di ombreggiatura dipendono dalla latitudine, dall'orientamento
dell'elemento ombreggiato, dal clima, dal periodo considerato e dalle caratteristiche
geometriche degli elementi ombreggianti. Tali caratteristiche sono descritte da un
parametro angolare, come evidenziato nelle figure 6 e 7.
14) È un fattore moltiplicativo della radiazione solare incidente per tenere conto dell'effetto di ombreggiatura permanente
sull'elemento vetrato considerato risultante da: altri edifici, topografia (alture, alberi), aggetti, altri elementi dello stesso
edificio, parte esterna della parere sulla quale è montato l'elemento vetrato.
figura 7 Aggetto
A
Aggge
geetto
tto or
tt o
orizzontale
izzzo
ont
ntal
a e e ve
al verticale
ertic
rtical
rt iccaalle
Legenda
Lege
Le ge
gend
end
nda
a
a) Sezione verticale
b) Sezione
Sezi
Se ne orizzontale
z one
zion oriz
ori zo
izzont
ntal
nt ae
al
Con riferimento ai vari mesi dell'anno invernale i fattori di ombreggiatura possono essere
determinati attraverso l'interpolazione lineare dei valori riportati nei prospetti
dell'appendice D.
15 PARAMETRI DINAMICI
15.1.1 Riscaldamento
Il fattore di utilizzazione degli apporti termici per il calcolo del fabbisogno di riscaldamento
si calcola come:
aH
1 – γH
se γ H > 0 e γ H ≠ 1: η H,gn = -----------------------
aH + 1
(26)
1 – γH
a
se γ H = 1: η H,gn = ---------------
H
- (27)
aH + 1
dove:
Q
γ H = -----------
gn
- (28)
Q H,ht
τ
aH = aH 0 + --------
--- (29)
H,0
τ H,0
e τ è la
ve
dove la costante
co
cost
ost
stan
ante
an te
e di
di tempo
te
emp
mpo o termica
tte
erm
rmic ca della
dellllla zona
de zona
zo na
a ttermica,
ermi
ermi
er mica
c , es
ca espressa
spr
p essa in o
ore, calcolata come
rapporto
ppor a lla
orrto ttra
ra capacità
a ca
capa
apaci t ttermica
pacciità
pa errm
e c iinterna
miica ntter
erna
na
a deldella
d la zzona
ella
el
ella ona
on termica
a term
te
erm
rmic
ica consider
ica
ic considerata (C m) e il suo
coefficiente
e te globale di scambio termico, corretto
efficien
en o retto per tenere conto della
cor d differenza di
temperatura
mperatura interno-esterno
in
ntern
r o--estere no
er no (vedere
(ve
vede de r punto
ere punnto o 12.2.1.3
12.
2 2. 1 3 della
2 1. della UNI EN ISO 13790:2008).
de
Con riferimento
n riferiment
noa
nt periodo
all pe
p riod
ri
riod
do di calcolo
d ccal
a co
al colo
lo
ommensile
ensi
en l ssii pu
sile
si le può
p uò assumere a H,0 = 1 e τ H,0 = 15 h.
ò as
15.1.2 Raffrescamento
ffrescamentto
Il fattore di utilizzazione dello scambio te
termico
erm
rmic
ico
ic o per
p r ill ccalcolo
pe alco
al c lo del
d fabbisogno di
raffrescamento
frescamento si calcola come:
–aC
1 – γC
se γ C > 0 e γ C ≠ 1: η C,Is = ----------------------------
–( a C + 1 )
- (30)
1 – γC
a
se γ C = 1: η C,Is = ---------------
C
------------
---
------ (31)
aC + 1
τ A
a C = a C,0 + --------- – k ------w- (34)
τ C,0 Af
dove:
A w è l'area finestrata;
Af è l'area di pavimento climatizzata.
Con riferimento al periodo di calcolo mensile si può assumere a C,0 = 8,1, τ C,0 = 17 h e
k = 13.
Il calcolo della capacità termica interna dei componenti della struttura edilizia deve essere
effettuato secondo la UNI EN ISO 13786.
Limitatamente agli edifici esistenti, in assenza di dati di progetto attendibili o comunque di
informazioni più precise sulla reale costituzione delle strutture edilizie, ove non si possa di
conseguenza determinare con sufficiente approssimazione la capacità termica areica dei
componenti della struttura edilizia, la capacità termica interna della zona termica può
essere stimata in modo semplificato sulla base del prospetto 16.
In questo
questto caso il calcolo viene vien
e e condotto,
co
ond
dotto, an
a
anziché
ziché a 20 °C, adottand
adottando la temperatura
interna media
erna medi risultante
ia ri
risu
su
ulttan
ante nelle
te n e le
el 24
l 2 4 h.
h
CASO
ASO 2: L'intermittenza
L'inte
term
te rmit
rm
mittte n a è effettuata
enz effffe
e fett
fetttua ta attraverso
ata tttraverso la centralina climatica (vedere
att ( figura 9).
figura 9 Regime
gime iintermittente
nter
nt e mi
er mitt
tten
tt en
nte ccon
on regolazione
regolazi
l ione centrale climatica
Legenda
genda
X Orario
Y Temperatura ambiente (°C)
prospetto A.3 Trasmittanza termica delle chiusure verticali opache verso ambienti interni [W/(m2K)]
Spessore Muratura di mattoni Muratura di mattoni Parete in calcestruzzo Parete a cassa vuota
[m] pieni intonacata sulle forati intonacata sulle intonacata con mattoni forati
due facce due facce
0,15 2,10 1,65 2,61 -
0,20 1,89 1,35 2,42 -
0,25 1,70 1,15 2,26 1,11
0,30 1,53 1,00 2,11 0,99
0,35 1,37 0,88 1,99 0,98
prospetto A.5 Trasmittanza termica dei solai sotto ambienti non climatizzati [W/(m2K)]
Spessooree
Spessore Soletta in
i lateroc
laterocemento
ocem
oc men
e to su Soletta
So a in llat
laterocemento
a erocemento su Basamento
Bas in calcestruzzo
[m] cantina
caant
cant
ntin
tina
inna vespaio
v sp
ve spai
aio o pilotis
ai su terreno
0,20 1,45 1,
1,75
,755 2,00
0,25
0,25 1,35 1,65 1,80
0,30 1,25 1,50
1,
,500 1,65
0,35 1,15 11,30
,30
3 1,50
Spessore Zona
Z na climatica
Zo
[m]
CoD EoF
Anno
A noo ddii co
An ccostruzione
ost
s ruuzi
z on
o e
CoD EoF
Anno di costruzione
Tali dati possono essere utilizzati in mancanza di informazioni certe e comunque questa
scelta deve essere bene evidenziata nella relazione di calcolo.
Nota I dati riportati nel prospetto A.7 fanno riferimento a strutture edilizie realizzate in periodi in cui la legislazione
prevedeva una verifica dell'isolamento termico degli edifici mediante un coefficiente medio globale di
dispersione termica dell'involucro. I dati del prospetto A.7 rappresentano dei valori medi indicativi delle
trasmittanze delle singole strutture che consentivano il rispetto dei limiti di legge in vigore nei periodi di
costruzione rispettivamente indicati.
B.1 Generalità
Il presente abaco intende fornire indicazioni sulle principali strutture murarie utilizzate e
sulla loro diffusione sul territorio nazionale. Si tratta di un elenco ancora incompleto che
sarà oggetto di successivi aggiornamenti e implementazioni che comprenderanno anche
una parte relativa alle strutture orizzontali.
Per un uso corretto dell'abaco sono da considerare le seguenti note:
1. le strutture sono state indicate in parte con intonaco, in parte senza. Nella realtà, non
sempre l'intonaco è presente su entrambe le facce per cui è richiesto, se del caso, il
relativo adattamento;
2. gli spessori indicati sono orientativi e possono variare anche notevolmente;
3. le strutture con camera d'aria sono state indicate tutte con densità apparente di
800 kg/m3 dei paramenti, tanto per quello interno che per quello esterno. Questa
situazione è tipica per i muri di tamponamento di edifici con struttura portante di
armato.
cemento arma ato.
to
o. NNelle
Neelllle costruzioni
e co
cost
sttru
r zi
zionni in
on
oni n muratura
atturra portante,
murratur p rt
po e, il paramento
r ante
an
nte para esterno è
soli
liitamente costituito da laterizio di massa
solitamente mas
assa volumica apparente
ap
pparente superiore;
su
4. la
a m massa
assa
as
assaa vvolumica
olum
ol micica apparente
ca ap
a pare
pa rent
re nte
nt indicata
e in
ndi
d ca
catata
a è qu quella
q ellla
ella definita
a d efin
ef init
in UNI 10351. Essa si
itta dalla UN
riferisce
rri
iife
f ri
fe risc
s e a
sc alla
al
lla
a mmuratura
ura
ratu
tu a ((mattone
tura
ura m tttton
ma one
e e mamalta)
altta)) ssenza
enza
en
enzaz ll'intonaco
'iinttonaco che, ove esistente, si
considera
consn idera a parte. Il paramento esterno,, lato interno (intercapedine) (intercapedine si considera non
intonacato,
intonaca ca
ato salvo
o, ssa
alvvo ch
che ssia
e si sstato
a st
stat
tato accertato
atto ac
acce
ce
ertata o ill ccontrario.
rttat on
ntrrar
ario.
I dati riporta
riportati
ati
ti nnell'abaco
e l'ab
el l''ab
abac sono
acco so
ono u utilizzabili
tiliizz
zzab ssolo
abilili i so
ab olo
lo pper energetiche di edifici
er valutazioni ene
esistenti, qualora
stenti,, q ualo
ua
alo
ora non
ra n on si possa
si po
poss
ss
s sa effettuare
efffe
e f ttua
ttua
tt r una
are una determinazione
detter
ermmiinazi
nazione rigorosa
azion rigoros di calcolo, sulla
base
se di dati derivanti da ispezioni o da altre fonti più attendibili.
STRUTTURA N° 1: DESCRIZIONE:
NE: Muratura in mattoni pieni
STRUTTURA N° 2: DESCRIZIONE: Muratura in pietra listata con mattoni (con ricorsi di mattoni)
STRUTTURA N° 3: DESCRIZIONE:
CRIZION
NE: Muratura mista di mattoni e sassi
Sezione struttura
uttura Rif.
R
Ri
if.f. Materiali
Ma
Mateeriial
alii volumica
Massa vo Conduttività
(kg/m3) [W/(m × K)]
1 IIntonaco
nton
nt iinterno
onnacco in
onac ntterno ((calce
calce
l e gesso) 400
1 40 0,70
2 Mattoni e sassi 2 000
00 0,90
3 Intonaco esterno 1 800
80 0,90
4
5
6
7
8
9
10
STRUTTURA N° 7: DESCRIZIONE:
CRIIZI
ZION
ONE:
ONE M
E: Muratura
urrat
atur d bblocchi
ura di
ur locc
locchi
cc hii fforati
oratti di
or
orat calcestruzzo
di cal
a ceesttruuzzzo no
al nnon aalleggerito
on al leegger
gger
ggeritto
Sezione struttura
uttura Rif. Materiali
Mate
teeriali volumica
Massa vo Conduttività
(kg/m3) [W/(m × K)]
1 IIntonaco
Int
n onnac
nt interno
aco in
inte (calce
tteernno ((c
cal
cal
alce
ce e gesso)) 400
1 40 0,7
2 Blocchi
B ccchi in
loocchi
locc in calcestruzzo
callcesttruzzo
ca 1 400
40 0,5
3 Intonaco esterno 1 800
80 0,9
4
5
6
7
8
9
10
Spessori tipici da 20 cm o 30 cm.
STRUTTURA N° 9: DESCRIZIONE:
NE:
E M
E: Muratura
urat
uratur
u a a cass
ur cassa
ca
ass
ssa vvuota
sa vuuot
ota
Sezione struttura
uttura Rif.
Rif.f.f
Ri Materiali
Mateerir al
Ma ai Massa
Massaa volumica
assa vol
olumica Spessore
Spess Conduttività
g//m3)
((kg/m
(kg/
(kkg/m cm [W/(m × K)]
1 IInt
Intonaco
nton
ntonnaco
acco interno
inte
in
nte
tern
rnno 1 40
400
00 2 0,70
(calce e gesso)
2 Mattoni forati 8800
80000 8 0,30
3 Intercapedine d'ariaa - 6 - 112
4 Mattoni forati 800 12
12 0,30
5 Intonaco esterno
esternno 1 800 2 0,90
6
7
8
9
10
Spessori variabili da 30 cm a 36 cm (in funzione dell'intercapedine).
Nota La res
resistenza
sis
i tteenzza te
ttermica
rmicca de
rm dell'intercapedine
elll 'iint
nter
erca
cape
ca pedi
edi
dine è aassunta
ssssun
u ta par
pari
ari a 0,
ar 18 m2K/
00,18
18 K/W.
K W
W.
Sezione struttura
uttura Rif.
R
Ri
if.f. Materiali
Ma
Mateeriial
alii volumica
Massa vo Conduttività
(kg/m3) [W/(m × K)]
1 IIntonaco
nton
ntonnacco interno
onac intterno (a
in (a base
b di calce) 1 600 - 1 800 0,90
2 Muro in laterizio spessoree 8 cm
cm 650 - 800
8 0,30
3 Intercapedine d'aria o po
ppolistirolo
lil st
stirrol
oo
4 Muro in mattoni pieni
pie
i ni
n 1 800
8
80 0,72
5 Intonaco esterno
esternno 1 800
80 0,90
6
7
8
9
10
Muratura con spessori variabili da 15 cm a 80 cm.
Negli edifici multipiano si riscontrano spessori decrescenti verso i piani più alti.
Sezione struttura
uttura Rif. Materiali
Mate
teeriali volumica
Massa vo Conduttività
(kg/m3) [W/(m × K)]
1 IIntonaco
Int aco interno
n onnac
nt inte
in t rnno (a
te (a base
asee di calce)
bas 1 600 - 1 800 0,90
2 Muro
M laterizio
att iziio spessore 8 cm
urro inn llat
uro ateri 650 - 800
8 0,30
3 Intercapedine d'aria o poli
polistirolo
isttirrol
oo -
4 "BIMATTONE"
Muro in laterizio "BIMA
MA
ATT
TTON
ONE"
ONE" spessore
spe
p sssor
oe 200
2 20 0,50
25 cm
5 Intonaco esterno
esternno 1 800
80 0,90
6
7
8
9
10
Spessori variabili da 39 cm a 45 cm (in funzione dello spessore dell'intercapedine).
Lombardia
Romagna
Toscana
Epoca Tipo
i o di sstruttura
Tip trt uttu
utttu
tura
ra Indicazioni aggiuntive
Dal 1900 al 19500 1e2
Dopo 1950
po il 19
950 1e3
Campania
C mp
Ca m annia
ia
Abruzzo
Liguria
prospetto C.1 Trasmittanza termica di vetrate verticali doppie e triple riempite con diversi gas [W/(m2K)]
prospetto C.1 Trasmittanza termica di vetrate verticali doppie e triple riempite con diversi gas [W/(m2K)] (Continua)
Materiale T
Ti
Tipo
po Trasmittanza termica
Uf
[W/(m2K)]
Poliuretano con anima di m
me
metallo
etaalllloo e sp
spes
spessore
essso
soree ddii PU
P R≥
PUR ≥55 mm
m 2,8
PVC - profilo vuoto con due cameree cave
cave
cave 2,2
con tre camere cave
cav
avee
av 2,0
Legno duro spessore 70 mm 2,1
Legno tenero spessore 70 mm 1,8
Metallo con taglio termico distanza minima di 20 mm tra sezioni opposte di metallo 2,4
prospetto C.3 Trasmittanza termica di finestre con percentuale dell'area di telaio pari al 20% dell'area dell'intera
finestra
Tipo di vetrata U gl Uf
[W/(m2K)] [W/(m2K)]
0,8 1,0 1,2 1,4 1,6 1,8 2,0 2,2 2,6 3,0 3,4 3,8 7,0
Singola 5,7 4,7 4,8 4,8 4,8 4,9 4,9 5,0 5,0 5,1 5,2 5,2 5,3 6,0
Doppia o tripla 3,3 3,0 3,0 3,0 3,1 3,1 3,2 3,2 3,3 3,4 3,5 3,5 3,6 4,1
3,2 2,9 2,9 3,0 3,0 3,0 3,1 3,1 3,2 3,3 3,4 3,5 3,5 4,0
3,1 2,8 2,8 2,9 2,9 3,0 3,0 3,0 3,1 3,2 3,3 3,4 3,5 3,9
3,0 2,7 2,8 2,8 2,8 2,9 2,9 3,0 3,1 3,1 3,2 3,3 3,4 3,9
2,9 2,6 2,7 2,7 2,8 2,8 2,8 2,9 3,0 3,1 3,1 3,2 3,3 3,8
2,8 2,6 2,6 2,6 2,7 2,7 2,8 2,8 2,9 3,0 3,1 3,1 3,1 3,7
2,7 2,5 2,5 2,6 2,6 2,6 2,7 2,7 2,8 2,9 3,0 3,1 3,1 3,6
2,6 2,4 2,4 2,5 2,5 2,6 2,6 2,6 2,7 2,8 2,9 3,0 3,1 3,5
2,5 2,3
,33 22,4
2,
,4 22,4
,44 2,4
2,
,4 22,5
,
,5 22,55
2, 22,6
,66 22,7
,77 22,7
,77 2,8 2,9 3,0 3,5
2,4 2,2 2,3 2,3 2,4
2,
,4 22,4
,4 2,44
2, 22,5
,
,5 2,6
2,
,6 22,6
,6 2,7 2,8 2,9 3,4
2,3 22,2
,22 2,22
2, 22,2
,22 22,33
2, 22,3
,33 2,44
2, 22,4
,44 22,55
2, 22,6
,66 2,7 2,7 2,8 3,3
2,2 22,1
,1 2,1 2,2 2,2 2,2 2,3 2,3 2,4 2,5 2,6 2,7 2,7 3,2
2,1 2,0 2,0
22,
,0 22,1
,11 22,11
2, 22,2
,22 2,2
22,
,2 22,2
,22 22,3
2,,33 22,4
,4 2,5 2,6 2,7 3,1
2,0 2,0 22,0
,0 22,1
,11 22,1
,1 22,1
,11 22,2
,2 22,2
,2 2,3 2,4 2,5 2,6 2,7 3,1
1,9 11,9
,99 1,99
11, 22,0
,00 22,0
,00 22,1
,11 2,1 2,1 2,3 2,3 2,4 2,5 2,6 3,1
1,8 1,8 1,9 1,9 1,9 2,0 2,0 2,1
,
,1 2,2
22,
,2 22,3
,33 2,3 2,4 2,5 3,0
1,7 1,7 1,8 1,8 1,9 1,9 1,9 22,0
,00 22,11
2, 22,2
,22 22,3
2,,3 2,3 2,4 2,9
1,6 1,7 1,7 1,7 1,8 1,8 1,9
1,
,9 11,9
,99 2,0 2,1 2,2 2,3 2,3 2,8
1,5 1,6 1,6 1,7 1,7 1,7 1,88
11, 1,8 1,9 2,0 22,11
2, 2,2 2,3 2,7
1,4 1,5 1,5 1,6 1,6 1,7 11,77
1, 11,7
,77 1,99
11, 11,9
,99 2,00
22, 2,1 2,2 2,7
1,3 1,4 1,5 1,5 1,5 1,6 11,66
1, 11,7
,7 1,8 1,9 1,9
1,
,9 2,0 2,1 2,6
1,2 1,3 1,4 1,4 1,5 1,5 1,55 11,6
,6 1,7 1,8 1,9
1,
,9 1,9 2,0 2,5
1,1 1,3 1,3 1,3 1,4 1,4 1,5 11,5
,55 11,66
1, 1,7
1,7
, 1,88
11, 1,9 1,9 2,4
1,0 1,2 1,2 1,3 1,3 1,3 1,4 1,44 11,55
1, 11,66 1,7 1,8 1,9 2,3
0,9 1,1 1,1 1,2 1,2 1,3 1,3 1,3 1,5 1,5 1,6 1,7 1,8 2,3
0,8 1,0 1,1 1,1 1,1 1,2 1,2 1,3 1,4 1,5 1,5 1,6 1,7 2,2
0,7 0,9 1,0 1,0 1,1 1,1 1,1 1,2 1,3 1,4 1,5 1,5 1,6 2,1
0,6 0,9 0,9 0,9 1,0 1,0 1,1 1,1 1,2 1,3 1,4 1,5 1,5 2,0
0,5 0,8 0,8 0,9 0,9 0,9 1,0 1,0 1,2 1,2 1,3 1,4 1,5 1,9
prospetto C.4 Resistenza termica addizionale per finestre con chiusure oscuranti
Tipo di chiusura Resistenza termica Resistenze termiche addizionali per una specifica
caratteristica della chiusura permeabilità all'aria delle chiusurea)
R shut ΔR
m2K/W m2K/W
prospetto D.1 Fattore di ombreggiatura F hor relativo ad ostruzioni esterne. Mese di GENNAIO
Angolo su 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine
orizzonte
S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N
0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
10° 0,97 0,86 0,83 0,95 0,85 0,83 0,94 0,83 0,83 0,93 0,81 0,83 0,91 0,80 0,83 0,88 0,76 0,83
20° 0,85 0,67 0,67 0,82 0,65 0,67 0,77 0,63 0,67 0,70 0,60 0,67 0,59 0,58 0,67 0,47 0,54 0,67
30° 0,46 0,47 0,52 0,34 0,45 0,52 0,25 0,44 0,52 0,15 0,44 0,52 0,09 0,44 0,52 0,05 0,39 0,52
40° 0,05 0,37 0,38 0,05 0,33 0,38 0,05 0,30 0,38 0,05 0,27
0,2
, 7 00,38
, 8
,3 00,05
,05
05 00,23
,23 0,38
0,3 0,04 0,21 0,38
prospetto D.4 Fattore di ombreggiatura F hor relativo ad ostruzioni esterne. Mese di APRILE
Angolo su 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine
orizzonte
S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N
0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
10° 0,93 0,86 0,84 0,93 0,86 0,84 0,93 0,86 0,84 0,93 0,86 0,84 0,93 0,86 0,84 0,93 0,86 0,84
20° 0,86 0,69 0,69 0,87 0,69 0,69 0,86 0,70 0,69 0,86 0,70 0,68 0,87 0,69 0,68 0,87 0,69 0,68
30° 0,80 0,53 0,55 0,81 0,53 0,55 0,80 0,53 0,54 0,79 0,53 0,54 0,80 0,52 0,54 0,81 0,52 0,54
40° 0,74 0,40 0,36 0,75 0,39 0,37 0,74 0,39 0,38 0,73 0,38 0,39 0,75 0,37 0,40 0,75 0,37 0,40
prospetto D.5 Fattore di ombreggiatura F hor relativo ad ostruzioni esterne. Mese di MAGGIO
Angolo su 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine
orizzonte
S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N
0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
1,
,00 1,00
1,
,000 11,00
1,,00
000 11,00
,00
00
00 11,00
,00
0 11,00
1, 00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
10° 0,90 0,89 0,86 0,90 0,75 0,65 0,90 0,811 00,74
,744 00,90
,90 0,83 0,78
0,7
78 0,90 0,84 0,79 0,90 0,84 0,81
20° 0,80 0,73
0,7
,733
,7 00,73
,773 0,81
00,8
,881
,81 0,61
00,6
,661
,61 00,54
,554 0,81
00,8
81 00,66
,666 0,62
00,6
62 00,81
,881 00,67
,667 00,63
,,663 0,81 0,68 0,63 0,81 0,69 0,64
30° 0,71 0,57
0,5
57 0,60
00,6
60 00,73
,773 00,48
,448 00,45
,445 00,72
,72 0,52 0,50 0,722 00,52
,552 0,51 0,73 0,53 0,51 0,73 0,53 0,51
40° 0,63 0,40 0,38 0,655 00,34
,34 0,30
0,3
, 0 00,64
,664
,64 0,36
00,3
,336 00,36
,366
,3 0,64
00,6
,644 0,37
00,3
,337 0,38 0,65 0,37 0,39 0,65 0,38 0,39
prospetto D.6 Fattore di ombreggiatura F hor relativo ad ostruzioni esterne. Mese di GIUG
GIUGNO
prospetto D.7 Fattore di ombreggiatura F hor relativo ad ostruzioni esterne. Mese di LUGLIO
Angolo su 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine
orizzonte
S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N
0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
10° 0,89 0,85 0,79 0,90 0,85 0,78 0,90 0,85 0,79 0,90 0,86 0,81 0,91 0,86 0,82 0,91 0,87 0,83
20° 0,79 0,71 0,67 0,80 0,70 0,65 0,81 0,70 0,64 0,81 0,71 0,64 0,82 0,71 0,63 0,82 0,71 0,64
30° 0,69 0,56 0,56 0,71 0,55 0,54 0,72 0,55 0,53 0,73 0,55 0,53 0,74 0,55 0,52 0,73 0,55 0,52
40° 0,60 0,40 0,37 0,63 0,39 0,37 0,64 0,39 0,38 0,65 0,39 0,40 0,66 0,38 0,41 0,65 0,38 0,41
prospetto D.8 Fattore di ombreggiatura F hor relativo ad ostruzioni esterne. Mese di AGOSTO
Angolo su 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine
orizzonte
S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N
0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
10° 0,92 0,88 0,85 0,93 0,88 0,85 0,93 0,88 0,85 0,93 0,88 0,85 0,93 0,88 0,84 0,93 0,88 0,84
20° 0,85 0,71 0,71 0,86 0,71 0,71 0,86 0,71 0,70 0,86 0,71 0,70 0,86 0,71 0,69 0,86 0,71 0,69
30° 0,78 0,55 0,58 0,80 0,55 0,57 0,80 0,55 0,57 0,79 0,55 0,56 0,80 0,54 0,55 0,79 0,54 0,55
40° 0,72 0,41 0,37 0,74 0,41 0,38 0,74 0,41 0,40 0,73 0,41 0,41 0,74 0,40 0,42 0,73 0,39 0,42
prospetto D.9 Fattore di ombreggiatura F hor relativo ad ostruzioni esterne. Mese di SETTEMBRE
Angolo su 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine
orizzonte
S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N
0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
1,
,00 1,00
1,
,000 1,00
1,000 11,00
,00
00
00 11,00
,00
0 1,00
11,
,000 1,00 1,00
1,0 1,00 1,00 1,00
10° 0,95 0,80 0,83 0,95 0,81 0,83 0,95 0,81 0,833 00,95
,955 00,81
,81 0,83 0,95
0,9
95 0,79 0,83
0,8 0,95 0,81 0,83
20° 0,90 0,66 00,66
,666
,6 00,91
,991
,91 0,65
00,6
,665 0,66
00,6
,666
,6 00,91
,991 0,65
00,6
65 00,67
,667 0,91
00,9
91 0,65
00,6
65 00,67
,667 0,91
0,9
,91
,9 0,64 0,67
0,6 0,91 0,64 0,67
30° 0,86 0,49 0,51
0,5
51 00,87
,887 00,49
,449 00,51
0,551 00,86
,886 00,49
,49 0,51 0,87 0,499 00,51
,51
5 0,87 0,48 0,51
0,5 0,87 0,48 0,51
40° 0,82 0,35 0,37 0,83 0,355 00,37 0,83
0,8
, 3 00,34
,334 0,37
00,3
,,337 00,83
,883
,83 0,33
00,3
,333 0,37
00,3
,37
,3 0,83 0,32 0,37
0,3 0,83 0,32 0,37
prospetto D.11 Fattore di ombreggiatura F hor relativo ad ostruzioni esterne. Mese di NOVEMBRE
Angolo su 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine
orizzonte
S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N
0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
10° 0,94 0,79 0,83 0,97 0,87 0,83 0,96 0,85 0,83 0,95 0,84 0,83 0,94 0,82 0,83 0,93 0,81 0,83
20° 0,86 0,62 0,67 0,87 0,67 0,67 0,83 0,65 0,67 0,79 0,63 0,67 0,72 0,61 0,67 0,61 0,58 0,67
30° 0,58 0,44 0,52 0,48 0,47 0,52 0,36 0,45 0,52 0,26 0,44 0,52 0,17 0,44 0,52 0,09 0,43 0,52
40° 0,05 0,34 0,38 0,05 0,36 0,38 0,05 0,33 0,38 0,05 0,30 0,38 0,05 0,27 0,38 0,04 0,23 0,38
prospetto D.12 Fattore di ombreggiatura F hor relativo ad ostruzioni esterne. Mese di DICEMBRE
Angolo su 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine
orizzonte
S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N
0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
10° 0,95 0,84 0,83 0,93 0,83 0,83 0,92 0,81 0,83 0,90 0,80 0,83 0,87 0,76 0,83 0,84 0,71 0,83
20° 0,80 0,65 0,67 0,76 0,63 0,67 0,68 0,60 0,67 0,57 0,58 0,67 0,46 0,55 0,67 0,35 0,51 0,67
30° 0,33 0,45 0,52 0,23 0,44 0,52 0,14 0,44 0,52 0,08 0,44 0,52 0,05 0,40 0,52 0,04 0,35 0,52
40° 0,05 0,34 0,38 0,05 0,30 0,38 0,04 0,27 0,38 0,04 0,23 0,38 0,04 0,22 0,38 0,03 0,21 0,38
Angolo 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine
Angolo 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine
Angolo 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine
Angolo 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine
Angolo 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine
Angolo 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine
prospetto D.25 Fattore di ombreggiatura F fin relativo ad aggetti verticali. Mese di GENNAIO
Angolo 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine
prospetto D.26 Fattore di ombreggiatura F fin relativo ad aggetti verticali. Mese di FEBBRAIO
Angolo 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine
Angolo 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine
prospetto D.29 Fattore di ombreggiatura F fin relativo ad aggetti verticali. Mese di MAGGIO
Angolo 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine
prospetto D.30 Fattore di ombreggiatura F fin relativo ad aggetti verticali. Mese di GIUGNO
Angolo 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine
prospetto D.33 Fattore di ombreggiatura F fin relativo ad aggetti verticali. Mese di SETTEMBRE
Angolo 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine
prospetto D.34 Fattore di ombreggiatura F fin relativo ad aggetti verticali. Mese di OTTOBRE
Angolo 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine
prospetto D.35 Fattore di ombreggiatura F fin relativo ad aggetti verticali. Mese di NOVEMBRE
Angolo 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine
BIBLIOGRAFIA
UNI EN 673 Vetro per edilizia - Determinazione della trasmittanza termica
(valore U) - Metodo di calcolo
UNI EN 1745 Muratura e prodotti per muratura - Metodi per determinare i valori
termici di progetto
UNI EN 13363-1 Dispositivi di protezione solare in combinazione con vetrate -
Calcolo della trasmittanza solare e luminosa - Metodo semplificato
UNI EN 13363-2 Dispositivi di protezione solare in combinazione con vetrate -
Calcolo della trasmittanza solare e luminosa - Metodo di calcolo
dettagliato
UNI EN 15241 Ventilazione degli edifici - Metodi di calcolo delle perdite di energia
dovute alla ventilazione e alle infiltrazioni in edifici commerciali
UNI EN 15243 Ventilazione degli edifici - Calcolo delle temperature dei locali, del
carico termico e dell'energia per edifici dotati di impianto di
climatizzazione degli ambienti
UNI EN 15265 Prestazione energetica degli edifici - Calcolo del fabbisogno di
energia per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti
mediante metodi dinamici - Criteri generali e procedimenti di
validazione
va
alilida
dazi
da
azi
z on
ne
UNI EN ISO 7345 Isolamento
IIs
solam
amento
am termico
o tter
e mi o - Grandezze
m co Grandezz definizioni
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UNI
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2 Ergonomia
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UNI
UN EN ISO
NI EN SO 10456
ISO 1045
10 456 Materiali
Materiali e prodotti per edilizia - Procedimenti per la
determinazione dei valori
val ori termici
a or
ori term
te i i dichiarati
rmic
rmic d chiarati e di progetto
di
UNI EN ISO 15927-1 Prestazione termoigrometrica
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eg e - Calcolo e
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UNI EN ISO 15927-6 Prestazione
e termoigrometrica
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EN 15603 Energy performance
perrfo
form a ce of buildings
rman
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man building Overall
gs - O v energy use and
definition of en
energy
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CEN/TR 15615 Explanation of the general
he g ener
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tio
ons hip between
shi betw various European
Standards and the E Energy
n rg
ne rgy y PePerformance
rformance of Buildings Directive
erf
(EPBD) - Umbrella document
prEN 15316-4-1 Heating systems in buildings - Method for calculation of system
energy requirements and system efficiencies - Space heating
generation systems, boilers
Direttiva 2002/91/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2002 sul
rendimento energetico nell'edilizia
Decreto 412/93 Decreto Presidente Repubblica n° 412 del 26/08/1993 regolamento
recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli
impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione
dell'art. 4, comma 4, della legge 9 gennaio 1991, n. 10
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