Sei sulla pagina 1di 64

Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.

Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

Prestazioni energetiche degli edifici


S P E C IF IC A Parte 1: Determinazione del fabbisogno di energia UNI/TS 11300-1
TECNICA termica dell’edificio per la climatizzazione estiva ed
invernale

MAGGIO 2008

Energy performance of buildings


Part 1: Evaluation of energy need for space heating and cooling

La specifica tecnica definisce le modalità per l’applicazione


nazionale della UNI EN ISO 13790:2008 con riferimento al metodo
mensile per il calcolo dei fabbisogni di energia termica per
riscaldamento e per raffrescamento.
La specifica tecnica è rivolta a tutte le possibili applicazioni previste
dalla UNI EN ISO 13790:2008: calcolo di progetto (design rating ),
valutazione energetica di edifici attraverso il calcolo in condizioni
standard (asset rating ) o in particolari condizioni
condiziono i climatiche
matiche e
clim
d’esercizio
d
d’ eser
es
serci
cizi
zio (tailored
zi (ta
aililor
ored
or e rating
ed rrat i g ).
atin
at in ).

TESTO ITALIANO

La presente specifica tecnica sostituisce la UNI 10379:2005.

ICS 91.120.10

UNI © UNI
Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento
di Unificazione può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
Via Sannio, 2 il consenso scritto dell’UNI.
20137 Milano, Italia www.uni.com

UNI/TS 11300-1:2008 Pagina I


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

PREMESSA
La specifica tecnica viene riesaminata ogni tre anni. Eventuali
osservazioni sulla UNI/TS 11300-1 devono pervenire all’UNI entro
maggio 2010.

La presente specifica tecnica è stata elaborata sotto la competenza


dell’ente federato all’UNI
CTI - Comitato Termotecnico Italiano

La Commissione Centrale Tecnica dell’UNI ha dato la sua


approvazione il 22 novembre 2007.

La presente specifica tecnica è stata ratificata dal Presidente


dell’UNI ed è entrata a far parte del corpo normativo nazionale il
28 maggio 2008.

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione per l’eventuale revisione della norma stessa.

Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o
di aggiornamenti.
È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso
dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNI corrispondenti alle
norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina II


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

INDICE

PREMESSA 1

INTRODUZIONE 1

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 2

2 RIFERIMENTI NORMATIVI 3

3 TERMINI E DEFINIZIONI 4

4 SIMBOLI E UNITÀ DI MISURA 5


prospetto 1 Simboli, grandezze ed unità di misura................................................................................................... 5
prospetto 2 Pedici ............................................................................................................................................................... 6

5 DESCRIZIONE SINTETICA DELLA PROCEDURA DI CALCOLO 6


5.1 Generalità...................................................................................................................................................... 6
5.2 Calcolo degli scambi termici ............................................................................................................... 7
5.3 g apporti termici ............................................................................................................... 8
Calcolo degli

6 DATI
DA
DATI TI DDII IN
IINGRESSO
GRESSO PER I CALCOLI 9
6.1 Datiti rrel
D
Da relativi
elat
el aalle
a ivvi al lee ccaratteristiche
a at
ar atte ichhee ttipologiche
teririrsttiche
ic ippoollog
ogic iicche ddell'edificio
e l'ed
el edifiiccioo ....
ed ............
................. .. ..................... 9
.........................................................
...........
..

6.2 Dati
Datit relativi
rel a ivvi alle
e at alllee caratteristiche
ccar
arrata tteeriristsstticchee termiche
ter
e mi m chhe e cos costruttive
co ostru
struruttttt ivve dell'edificio
d lll 'e
de 'edi
d fifici
di cciio.................................. 9
6.3 Datii climatici .................................... . ................................................................................... 1
..............................................................................................................................................
. ................
. ........ 10
6.4 Dati relativi
relattivvi alle
a lee modalità
al moddal alitititàà di
di occupazione
occ
ccup upaz
up azziioonnee e ddii util utilizzo
ut ti iz zoo dell'edificio
izzo del
e l'ed e ifficio ............................... 110

7 ZONIZZAZIONE E ACCOPPIAMENTO
ACCCOP
OPPIPIIA
AMMEN
ENTOTOOTTERMICO
ER
E RMI
MICO COOT TRARA AZ ZONE
ONE
ON E 10
1
7.1 Individuazione
d azione del sistema edificio-impianto ........................................................................... 110
Indiiviidu
figura 1 Sistema edificio-impianto costituito da più edifici serviti da
d uun'unica
n'unu ic i a ce ccentrale
nttraalee ttermica
e mi
er m ca....... 1 11
figura 2 Sistema edificio-impianto costituito da un unico edifi
edificio
fiici
fici
c o .... .. ............ 1
..............................................................
.........
.............................................
.. 11
figura 3 Sistema edificio-impianto costituito da una porzio porzione one ddii ed edificio
dificio servita da un imp impianto
mppianto
termico autonomo ....................................................... .. ....................................................
.. ... ...
....
... ..... 1
......................................................................................................................................
................. ...... 11
7.2 Regole di suddivisione dell'edificio ................
.....
.........
... .....................................
.. ....
. ....
...
.. .......
... ....
...
......
.......... .. ... 1
...............................................................................................
........
.. ... 12
figura 4 Zone termiche aventi proprie caratteristiche di di
dispersione
isper
sper
spersion
onee ed
e esposizione
esppos
osiz
siz
izio
ione ................
io ... . 1
.........................
.. ........
.. 12
7.3 Confini delle zone termiche ....................................
..............................................................................................................
.. .....
........
........
....
. ................................................
......
. .....
... . 1
..........
.. 12
figura 5 Regole di suddivisione dei volumi ................................
........
................
.. ...
. ................................
... ............ .. .... 1
........................................................................................................
.. .... 13

8 TEMPERATURA INTERNA 13
1
8.1 Valutazione di progetto o standard .............................................................................................. 113
8.2 Valutazione adattata all'utenza ...................................................................................................... 14

9 DATI CLIMATICI 14

10 DURATA DELLA STAGIONE DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO 14


10.1 Climatizzazione invernale.................................................................................................................. 14
prospetto 3 Durata della stagione di riscaldamento in funzione della zona climatica................................ 14
10.2 Climatizzazione estiva......................................................................................................................... 15
10.3 Interpolazione di dati climatici per frazioni di mese ............................................................. 15

11 PARAMETRI DI TRASMISSIONE TERMICA 15


11.1 Caratterizzazione termica dei componenti d'involucro ...................................................... 15
prospetto 4 Maggiorazioni percentuali relative alla presenza dei ponti termici [%] .................................... 16
11.2 Scambio termico verso ambienti non climatizzati ................................................................ 17
prospetto 5 Fattore di correzione b tr,x ....................................................................................................................... 17
11.3 Scambio termico verso il terreno ................................................................................................... 17
prospetto 6 Fattore di correzione b tr,g ....................................................................................................................... 18
11.4 Extra flusso termico per radiazione infrarossa verso la volta celeste ....................... 18

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina III


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

12 VENTILAZIONE 18
12.1 Portata di ventilazione ......................................................................................................................... 18
12.2 Ventilazione notturna (free-cooling) ............................................................................................. 19
12.3 Volume netto dell'ambiente climatizzato ................................................................................... 19
prospetto 7 Fattore di correzione del volume lordo climatizzato ....................................................................... 19

13 APPORTI TERMICI INTERNI 20


13.1 Entità degli apporti interni .................................................................................................................. 20
prospetto 8 Dati convenzionali relativi all'utenza .................................................................................................... 20
prospetto 9 Profili temporali degli apporti termici dagli occupanti e dalle apparecchiature
(edifici residenziali) .................................................................................................................................... 21
prospetto 10 Profili temporali degli apporti termici dagli occupanti e dalle apparecchiature
(edifici adibiti ad uffici) .............................................................................................................................. 21
prospetto 11 Apporti termici degli occupanti; valori globali in funzione della densità di occupazione
(edifici non residenziali) ............................................................................................................................ 21
prospetto 12 Apporti termici delle apparecchiature; valori globali in funzione della categoria di
edificio (edifici non residenziali) ............................................................................................................ 22
13.2 Apporti all'interno di ambienti non climatizzati ....................................................................... 22
13.3 Area climatizzata ................
.......
.........
. ......
.............
...................
. .....................................
......
....
.......
...... . ................................ 22
....................................................................................................................................
........
........

14 AP
APPORTI
PPO
P RT TI TE TERMICI
ERM MICI SOLARI R 22
14.1 Apporti
Ap
ppo
port solari
rtiti so
rt sola laari aall'interno
llll''int
nter
nt erno
er no ddii am
no ambienti
ambi bien
bi enntiti nnononn cclimatizzati
lilim
maatiizzzzatti .............................................................
.......
...
......
.. ............
.......
........
. ......
.. ...
........
........ . .................. 22
........

14.2 Apportrtii solari sui componenti opachi .......................................................................................... 22


Apporti
rt
14.3 Apporti solasolari arir ssui
u ccomponenti
ui om mpone
po ent
po ntii trttrasparenti
asspa
aspa pare reent n i........ .............
.... ....
.......
... ........
. ....
... .......
........
....... . .............................. 23
..................................................................................
.............
...

prospetto 13 Trasmittanza di di energia


enner
ener e gi
g a solare
soola
larere totale
toottal
ale g ggl, lnd
gl,n
gl dii alalcu
alcunic ni
cu n tipitippi did vetro
vetetroroo ............................................... 23
prospetto 14 Fattori di rid
rriduzione
iduz
iduzu ioonee pper err aalcuni
lcun
lc
cunini titipi
pi ddii tetend
tenda
nda
nd da .... . ..................................................................... 23
..........................................................................................
....
........
...........
.. ... ....

prospetto 15 Fattore di riduzione per le schermature mobili, f sh,with ........................... ............


.... ........
. .... .... ................. 24
.................................................................
.......

14.4 Ombreggiatura ................................................................................


.......................................................................................................................................
...
. .........
.. ....
......
.. ....
.... . ....
... ....
............
. ....
...... . ... 24
. ..............

figura 6 Angolo dell'orizzonte ombreggiato da un'ostruzione est esterna


ste .......
.. ................................ ................ 25
stternaa ......................................................
... 2
figura 7 Aggetto orizzontale e verticale ............................................
..............................................................................................................
.. ............ . ................................................ ........ 25
.. 5

15 PARAMETRI DINAMICI 26
26
15.1 Fattori di utilizzazione ....................................................
..........................................................................................................................
.. ........
.. ....
... ...............
.. .............................................
.... . .. .. 266
15.2 Capacità termica interna ................................................
....................................................................................................................
. ....
. ....
....
......
.........................................................
... . .... 26
....

prospetto 16 Capacità termica per unità di superficie di involucro [k [kJ/(m


kJ/
J/(m(m2 × K) K)]] ............................
K ...........................................
.......... .. 27
. ........ 2
15.3 Intermittenza
ntermittenza e attenuazione ................................................ ......
.... ....
.... ...............
.... ......................... 27
..........................................................................................................
............... . .........

figura 8 Regime intermittente con regolazione locale ........................................


...................................................................................
......
.. .... ....
.... . ...................
.......................
.. 28
figura 9 Regime intermittente con regolazione centrale climatica ............................................................. 28

APPENDICE A DETERMINAZIONE SEMPLIFICATA DELLA TRASMITTANZA TERMICA


(informativa) DEI COMPONENTI OPACHI IN EDIFICI ESISTENTI 29
2
prospetto A.1 Trasmittanza termica delle chiusure verticali opache [W/(m K)] ............................................... 29
prospetto A.2 Trasmittanza termica dei cassonetti [W/(m2K)] ............................................................................... 29
prospetto A.3 Trasmittanza termica delle chiusure verticali opache verso ambienti interni [W/(m2K)] .... 29
prospetto A.4 Trasmittanza termica delle coperture piane e a falde [W/(m2K)] ............................................... 30
prospetto A.5 Trasmittanza termica dei solai sotto ambienti non climatizzati [W/(m2K)] .............................. 30
prospetto A.6 Trasmittanza termica dei solai a terra, su spazi aperti o su ambienti non climatizzati [W/(m2K)]... 30
prospetto A.7 Trasmittanza termica delle strutture coibentate [W/(m2K)] .......................................................... 30

APPENDICE B ABACO DELLE STRUTTURE MURARIE UTILIZZATE IN ITALIA IN EDIFICI


(informativa) ESISTENTI 32
B.1 Generalità .................................................................................................................................................................................... 32
B.2 Diffusione geografica delle strutture .................................................................................................................. 41

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina IV


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

APPENDICE C DETERMINAZIONE SEMPLIFICATA DELLA TRASMITTANZA TERMICA


(informativa) DEI COMPONENTI TRASPARENTI 44
prospetto C.1 Trasmittanza termica di vetrate verticali doppie e triple riempite con diversi gas [W/(m2K)] ...... 44
prospetto C.2 Trasmittanza termica di telai per finestre, porte e porte finestre ............................................... 45
prospetto C.3 Trasmittanza termica di finestre con percentuale dell'area di telaio pari al 20% dell'area
dell'intera finestra ....................................................................................................................................... 46
prospetto C.4 Resistenza termica addizionale per finestre con chiusure oscuranti ....................................... 47

APPENDICE D FATTORI DI OMBREGGIATURA 48


(informativa)
D.1 Ostruzioni esterne ................................................................................................................................................................48
prospetto D.1 Fattore di ombreggiatura F hor relativo ad ostruzioni esterne. Mese di GENNAIO ............. 48
prospetto D.2 Fattore di ombreggiatura F hor relativo ad ostruzioni esterne. Mese di FEBBRAIO ........... 48
prospetto D.3 Fattore di ombreggiatura F hor relativo ad ostruzioni esterne. Mese di MARZO .................. 48
prospetto D.4 Fattore di ombreggiatura F hor relativo ad ostruzioni esterne. Mese di APRILE .................. 49
prospetto D.5 Fattore di ombreggiatura F hor relativo ad ostruzioni esterne. Mese di MAGGIO................ 49
prospetto D.6 Fattore di ombreggiatura F hor relativo ad ostruzioni esterne. Mese di GIUGNO ................ 49
prospetto D.7 Fattore di ombreggiaturagg F hor relativo ad ostruzioni esterne. Mese di LUGLIO ................. 49
prospetto D.8 Fattore
Fa
attttor
o e dii oombreggiatura
mbre
mb reggia
re gggia
iatu
iatu turaa F hor rrelativo elatlattivo add oostruzioni t ziionii esterne. Mese di AGOSTO ............... 5
stru 50
prospetto D.9 Fattore
F
Fa ttoree di oombreggiatura
mbre
mb r ggiatura F hor or relativo
r e
el ativ v o a
ad o
ostruzioni
s
st ru
u z
zi on i es
eesterne.
s tee rne.
rn e. M
Mese es
e s e di S
SETTEMBRE
ETTE
ET T T
TE MBRE ....... 550
prospetto D.10 Fattore
Fa
atttor
oree di
d oombreggiatura
mbbreegg
m ggiaatuuraa F hor hoo rrelativo
ellat
elat ativ ivo
vo ad ad ostruzioni
oststruruuzziion
ruzi o i esterne.
esstern
teern
rne. e Mese
e. Mes esee di di OTTOBRE
OTT T OB O RE ............ 5 50
prospetto D.11 Fattore
Fattoro e di ombreggiatura F hor relativo ad ostruzioni es sterne. Mese di NOVEMBRE ........ 5
eesterne. 50
prospetto D.12 Fattore di oombreggiatura
mbre
mb reegg
ggiaiaatuura F ho horor relativo
r elat
el ativ
at ivo
iv o ad o
ostruzioni
s
st r
ru z
zi o
on i este
es
esterne.
te
e rne.
rn e
e. M
Mese es s e di DICEMBRE .......... 551
D.2 Aggetti or rizzzont
zoont
n aalli ....
orizzontali . .................................................................................................5
.................................................................................................................................................................
...........................
.......
.... ....
. ....
... ....
................................... 51
prospetto D.13 Fattore
Fatt
tttore
ttor
ore di
or d oombreggiatura
mbbregg
reegg
ggiaatu t raa F ov rrel relativo
e at
el ativ ivvo ad a aagg aggetti
gget
gg ettti oori orizzontali.
rir zzzzononta
on tali
ali.i Mese
Mese
Me se di di GENNAIO
GENN
GE NNA
NN AIIIOO ............... 5 51
prospetto D.14 Fattore di ombreggiatura F ov relativo ad aggetti orizzontali. Me Meseesese ddii FE FEBB BBRAIO ............. 5
FEBBRAIO
BB 51
prospetto D.15 Fattore di ombreggiatura F ov relativo ad aggetti orizzon orizzontali.
o ta
on talilil . Me
Meseesee di di MARZO
MA ARZ RZO O .... . ........ 5
....................
.. ......... 51
prospetto D.16 Fattore di ombreggiatura F ov relativo ad aggetti ori orizzontali.
ririzzzonntaalii. Me Me di APRI
Mese APRILERILE
RI LE ............... ...... 5
.................... 52
prospetto D.17 Fattore di ombreggiatura F ov relativo ad aggettii oorizzontali. rizzon onntat li. Mese di MAGGIO.... ................. 5
.................. 52
prospetto D.18 Fattore di ombreggiatura F ov relativo ad aggetti aggetttit orizz orizzontali.
zon
o tali. Mese di GIUGNO ....... .......... 5
..................
...... 52
prospetto D.19 Fattore di ombreggiatura F ov relativo ad aggetti aggettti oorizzontali.
ririzz
zzzonnttaalili. Me
zzon Meseesee ddii LU LLUGLIOG IO
GL O ............
...................
.. ........ 5
.. 52
prospetto D.20 Fattore di ombreggiatura F ov relativo ad agget aggetti ttit oorizzontali.
ririzzzzoontali. Mese di AGOSTO ........ ................... 5
............
... 52
prospetto D.21 Fattore di ombreggiatura F ov relativo ad aggetti oorizzontali. ririzz
rizz zzono ta
on tali. Mese di SETTEM SETTEMBRE MBR B E........ .. . 5
......... 53
prospetto D.22 Fattore di ombreggiatura F ov relativo ad aggetti ori orizzontali.
riizz zzononntatalil. Me M
Mese se di di OTTOBRE
OT
OTTO
TTOTOBR BR RE .... . ...... 5
..............
.....
.. 53
prospetto D.23 Fattore di ombreggiatura F ov relativo ad aggetti orizzon orizzontali. ntaalii. Me Mese s di
se di NOVEMBRE
NOVE
NO VEMB
VE EMBMBRE R .......... 5 53
prospetto D.24 Fattore
F tt di ombreggiatura
b i t F ov relativo l ti add aggetti tti orizzontali.
i t li M Mese ddii DI D ICEMBRE ............ 5
DICEMBRE 53
D.3 Aggetti verticali ........................................................................................................................................................................54
prospetto D.25 Fattore di ombreggiatura F fin relativo ad aggetti verticali. Mese di GENNAIO .................... 54
prospetto D.26 Fattore di ombreggiatura F fin relativo ad aggetti verticali. Mese di FEBBRAIO .................. 54
prospetto D.27 Fattore di ombreggiatura F fin relativo ad aggetti verticali. Mese di MARZO......................... 54
prospetto D.28 Fattore di ombreggiatura F fin relativo ad aggetti verticali. Mese di APRILE ......................... 54
prospetto D.29 Fattore di ombreggiatura F fin relativo ad aggetti verticali. Mese di MAGGIO ...................... 55
prospetto D.30 Fattore di ombreggiatura F fin relativo ad aggetti verticali. Mese di GIUGNO....................... 55
prospetto D.31 Fattore di ombreggiatura F fin relativo ad aggetti verticali. Mese di LUGLIO ........................ 55
prospetto D.32 Fattore di ombreggiatura F fin relativo ad aggetti verticali. Mese di AGOSTO...................... 55
prospetto D.33 Fattore di ombreggiatura F fin relativo ad aggetti verticali. Mese di SETTEMBRE ............. 55
prospetto D.34 Fattore di ombreggiatura F fin relativo ad aggetti verticali. Mese di OTTOBRE ................... 56
prospetto D.35 Fattore di ombreggiatura F fin relativo ad aggetti verticali. Mese di NOVEMBRE ............... 56
prospetto D.36 Fattore di ombreggiatura F fin relativo ad aggetti verticali. Mese di DICEMBRE ................. 56

BIBLIOGRAFIA 57

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina V


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina VI


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

PREMESSA
La determinazione delle prestazioni energetiche degli edifici richiede metodi di calcolo per:
1) il fabbisogno di energia per il riscaldamento e il raffrescamento ambiente;
2) il fabbisogno di energia per acqua calda sanitaria;
3) il rendimento e il fabbisogno di energia primaria degli impianti di climatizzazione
invernale;
4) il rendimento e il fabbisogno di energia primaria per la produzione di acqua calda
sanitaria;
5) il risparmio di energia primaria ottenibile utilizzando energie rinnovabili ed altri
metodi di generazione per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria;
6) il rendimento e il fabbisogno di energia primaria degli impianti di climatizzazione
estiva.
I suddetti metodi di calcolo sono descritti nelle seguenti specifiche tecniche:
UNI/TS 11300-1 Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 1: Determinazione del
fabbisogno di energia termica dell'edificio per la climatizzazione
estiva ed invernale
UNI/TS 11300-2 energetiche
Prestazioni ene erg
rget
etic
tic
iche degli
he d
deeg edifici
glli ed
e ificci - Parte 2: Determinazione del
fabbisogno
fabbi
fa bb
bisogno di d energia primaria e dei de rendimenti per la
climatizzazione
c im
cl mat
a izzazi
zion
zi o e invernale
on in
nve
vern a e e per
rnal
rn er la produzione
pe produ di acqua calda
sanitaria
sa
ani
nita
tari
ta ra
ri
UNI/TS
UN 11300-3
NI//TS 11
1 00-31)
30 1
Prestazioni energetiche
energetichhe degli
d gli edifici - Parte 3: Determinazione del
de
fabbisogno
fabbisog
fa o no
og no d dii en
energia
nerrg
giia pprimaria
rimaria e dei de rendimenti per la
climatizzazione
c
cllim
imat
mattiz
izza
azi ne estiva
z on esti
es t va
ti
11300-4
UNI/TS 11
1 3 0-411))
30 Prestazion
Prestazioni ni energetiche
ener
erge
er ge
eti
tich
che
ch e degli
degl
de glli edifici
e if
ed ific
ici - Parte
ic Part 4: Utilizzo di energie
rrinnovabili
ri bililii e di altri metodi di generazione
innovabil generazion per riscaldamento di
ambienti e preparazione
preparaziion acqua
o e acq
a cqua
cq ua ccalda
a da sanit
al sanitaria
Il documento è coerente con le norme e elaborate
l bo
la bora
rate
ra tte
eddal
a C
al CEN
EN nell'ambito
EN ell'lamb del mandato M/343
nel
nel
a supporto della Direttiva Europea 2002/91/CE
200
0 2//91
00 91/C
/CE
/C E sulle prestazioni
prres
e ta
t zion
on ni energetiche
e degli edifici.
La presente specifica tecnica fornisce
forn s univocità
nisce
is univocità di valori e di m metodi per consentire la
riproducibilità e confrontabilità de
dei risultati
ei risuultati ed ottemperare
ottempe
p ra
are alle
e a llle condizioni richieste da
disposizioni
documenti a supporto di disposizion on nazionali.
ni na
nazi
z onal
zi on
nal
ali.
li.
i

INTRODUZIONE
La UNI EN ISO 13790:2008 presenta una na
a serie
ser
e ie
i di
di metodi
me
eto
odi
d di calcolo
ca del fabbisogno di
energiai per il riscaldamento
i ld t ed
d il raffrescamento
ff t ambiente
bi t di un edificio e dell'influenza
delle perdite degli impianti di riscaldamento e raffrescamento, del recupero termico e
dell'utilizzo delle fonti di energia rinnovabile.
Tale norma può essere utilizzata per le seguenti applicazioni:
1) valutare il rispetto di regolamenti espressi in termini di obiettivi energetici;
2) confrontare le prestazioni energetiche di varie alternative progettuali per un edificio
in progetto;
3) indicare un livello convenzionale di prestazione energetica degli edifici esistenti;
4) stimare l'effetto di possibili misure di risparmio energetico su un edificio esistente,
calcolando il fabbisogno di energia con e senza ciascuna misura;
5) prevedere le esigenze future di risorse energetiche su scala nazionale o
internazionale, calcolando i fabbisogni di energia di tipici edifici rappresentativi del
parco edilizio.
Le suddette applicazioni trovano riscontro in diversi tipi di valutazione energetica di
calcolo, come di seguito classificati.

1) In fase di elaborazione.

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 1


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

Tipo di valutazione Dati di ingresso Scopo della valutazione

Uso Clima Edificio


di Progetto Standard Standard Progetto Permesso di costruire
(Design rating ) Certificazione o Qualificazione
energetica del progetto
Standard Standard Standard Reale Certificazione o Qualificazione
(Asset rating ) energetica
Adattata all'utenza In funzione dello scopo Reale Ottimizzazione, Validazione,
(Tailored rating ) Diagnosi e programmazione di
interventi di riqualificazione

I metodi forniti dalla UNI EN ISO 13790:2008 comprendono il calcolo dei seguenti termini:
1) lo scambio termico per trasmissione e ventilazione dell'edificio quando esso è
riscaldato o raffrescato ad una temperatura interna costante;
2) il contributo degli apporti termici interni e solari al bilancio termico dell'edificio;
3) i fabbisogni annuali di energia termica per p r riscaldamento
pe riscalda
ameent
nto o e raffrescamento,
raffresc al fine di
mantenere
ma
m anten
ant
ntten ere le
ner e temperature
tempe
emperat
em atur
ure
ur e prefissate
prefis
pref
pr efissa
sate
sa te di
di regolazione
regollazione
i all'interno dell'edificio.
dell
La ddeterminazione
e ermi
et m naazion
o e dei fa ffabbisogni
bbisog
bb ogni
og n ddii ener
energia
e
ennerrgi latente
g a lla
ate
tent
nte
nt e nononn rientra nnello scopo della
UNI EN
NI E N ISO
SO 13790:2008,
ISO 13
379 90:
0:20
2 0
20 8, ma vviene
08
8, ie e presa
ene preesa iin
n considerazione
coons
n idder
ea azzio
zio
one dalle
ne d norme che forniscono
alle norm
metodi
eto
odi
d pper determinare
err d etermi
et
t inare l'll'efficienza
effi
f cienza dei sistemi mii d
m dii climatizzazione (UNI EN 15316,
UNI 15241,
NI EN 152414 , UNI EN 15243).
41 15243 4 ).
L'edificio
dificio puòòaavere
ve
veere
re
eddiverse
iv zzone
one ttermiche
verrse zon
on errmi
m ch e a differenti
che diff
di
diff
ffer
eren
er t temperature di regolazione e può
enti
en
nti
avere riscaldamento
ere un riscalddamento iintermittente.
ld ntermittente.
I possibili
ossibililii intervalli
intervalli di calcolo sono diversi: l'anno, il mese, l'ora.
Perr dati di ingresso e per particolareggiati procedimenti
pro
p roce
ro ce
c e
edi
dime
di m nt
me ntii di
di calcolo
calcolo non forniti dalla
UNI
NI EN ISO 13790:2008, l'utente può fare e riferimento
riffer
erim
im
men
entot ad
to ad altre
alttre norme
al no
n orm internazionali o
nazionali.
zionali. In particolare questo vale per ill calco
ccalcolo
co olo dell'efficienza
l dell'efficien nza o d delle
e le perdite di calore
el
degli
gli impianti di riscaldamento.
La UNI EN ISO 13790:2008 prevede la a possibilità
pos
ossis bilità di eseguire
eseg
egui
eg re ilil calcolo
uire
ui re c lccol
ca oloo dei fabbisogni di
energia
ergia termica per il riscaldamento e ill rraf raffrescamento
afffr
fres
esscaame
m nt n o dedell'edificio
d elll'e
'ed
diffic io mediante metodi
icio
io
dettagliati consentono
ttagliati di simulazione, che consento ono d dii tenere adeguatame
adeguatamente n e conto
ent c dei fenomeni
dinamici.
amici. L'utilizzo di tali metodi, o opportunamente
ppor
pp ortu
or tunamente vali
tu validati
ida
dati ti inin conformità alla
UNI
NI EN 15265, è da ritenersi sempre possibile
poss bili e ed
sib ed inn alcuni
alcun ni casi
casi
ca si preferibile,
si pre
r fer in alternativa
al metodo mensile a cui le presenti linee e g guida
uida
ui da s riferiscono,
sii ri
ife
eri
ris
scon
ono o, una volta che sono
disponibili considerata.
ponibili dati climatici orari della località consid derrat
ata.

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE


La presente specifica tecnica definisce le modalità per l'applicazione nazionale della
UNI EN ISO 13790:2008 con riferimento al metodo mensile per il calcolo dei fabbisogni di
energia termica per riscaldamento (Q H,nd) e per raffrescamento (Q C,nd).
La presente specifica tecnica è rivolta a tutte le possibili applicazioni previste dalla
UNI EN ISO 13790:2008: calcolo di progetto (design rating ), valutazione energetica di
edifici attraverso il calcolo in condizioni standard (asset rating ) o in particolari condizioni
climatiche e d'esercizio (tailored rating ).

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 2


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente specifica tecnica rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati
del testo e sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive
modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte
nella presente specifica tecnica come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non
datati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli
aggiornamenti).
UNI 10339 Impianti aeraulici al fini di benessere - Generalità,
classificazione e requisiti - Regole per la richiesta d'offerta,
l'offerta, l'ordine e la fornitura
UNI 10349 Riscaldamento e raffrescamento degli edifici - Dati climatici
UNI 10351 Materiali da costruzione - Conduttività termica e permeabilità al
vapore
UNI 10355 Murature e solai - Valori della resistenza termica e metodo di
calcolo
UNI EN 410 Vetro per edilizia - Determinazione delle caratteristiche
luminose e solari delle vetrate
UNI
UN
U NI EN
EN 12792
127
127
2 92
2 Ventilazione
Vent
Ve n ilaz
illaz
azio
azio ne degli
one degli
eg edifici
glii edi
e Simboli,
diificii - S imboli, tterminologia e simboli
grafici
gr
gr
UNI
NI EN
UN EN 12831
1
128
28
831
31 Impianti
Im
mpi
pa an ti di
nti di riscaldamento
r sc
ri s a
allda
dame nto negli
ent n gli edifici - Metodo di calcolo del
ne
carico
c ri
ca r co ttermico d dii pr
progetto
rog
getto
UNI EN
N 13779
13779 Ventilazione
Vent a ione degli
n ilaz deg gli edifici
edifici non residenziali
resid - Requisiti di
prestazione
prres
pres
estaazi
z on
onee per
per i sistemi
s stte
si emmi di ventilazione e di climatizzazione
m
UNI EN 139
13947
3947
39 47 Prestazione
Prestazi termica
z one term
mic delle
ca de
dell
lle ffacciate
le fa ccc
cciate continue - Calcolo della
co
trasmittanza
trasmitt
tra
tr itt
ttanza termica
UNI EN 15242 Ventilazione degli
degglil edifici
eg ed
diifi c - Metodi
f ci Metod di calcolo per la
determinazione
determinazio one
n ddelle
e le p
el portate
o ta
or d'aria
t te d'
d aria
ar negli edifici, comprese le
i ne
infiltrazionii
UNI EN 15251 Criteri per
pe
er laa pprogettazione
rogettazione dell'ambiente
de
elll'amb
mbi
mb interno e per la
valutazione
valutaziono e della
della prestazione en energetica
e ner
erg degli edifici, in
relazione
relazion ne alla
a la qualità
al ualiità dell'aria
qua
q ua del
e l''ar a interna,
aria
ria iint
nter
nt errna
e a all'ambiente termico,
all'illuminazione
all'illumina
na o eea
azion all'acustica
al ll'l'ac
acu
ac ustica
UNI EN ISO 6946 Componenti
Componen enttii ed
enti
en ed elementi per edilizia
ediilil zi
ziaa - Resistenza termica e
trasmittanza
za ttermica
za e mi
er m ca Metodo
do dii ccalcolo
c - Metod a co
al c lo
UNI EN ISO 10077-1 Prestazione ttermica
ermi
er mica
mi ca
a d finestre,
dii fi
fine
est
s re porte
e, p orte e chiusure oscuranti -
Calcolo della tras
trasmittanza
smi
mitt
ttan
tt
tan
anza a termica
te rmica - Generalità
erm Ge
UNI EN ISO 13370 Prestazione termica degli edifici - Trasferimento di calore
attraverso il terreno - Metodi di calcolo
UNI EN ISO 13786 Prestazione termica dei componenti per edilizia -
Caratteristiche termiche dinamiche - Metodi di calcolo
UNI EN ISO 13789:2008 Prestazione termica degli edifici - Coefficiente di perdita di
calore per trasmissione - Metodo di calcolo
UNI EN ISO 13790:2008 Prestazione termica degli edifici - Calcolo del fabbisogno di
energia per il riscaldamento e il raffrescamento
UNI EN ISO 14683 Ponti termici in edilizia - Coefficiente di trasmissione termica
lineica - Metodi semplificati e valori di riferimento
CEN/TR 14788 Ventilation for buildings - Design and dimensioning of
residential ventilation systems

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 3


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

3 TERMINI E DEFINIZIONI
Ai fini della presente specifica tecnica si applicano i termini e le definizioni seguenti.

3.1 ambiente climatizzato: Vano o spazio chiuso che, ai fini del calcolo, è considerato
riscaldato o raffrescato a determinate temperature di regolazione.

3.2 area climatizzata: Area del pavimento degli ambienti climatizzati, comprendente l'area di
tutti i piani se più di uno, esclusi piani interrati o altri ambienti non abitabili. Ai fini del
calcolo degli apporti termici interni, è intesa al netto delle pareti perimetrali e di tutti i
divisori verticali.

3.3 certificazione energetica: Procedura che permette di produrre un'attestazione della


prestazione energetica dell'edificio mediante uno o più descrittori di fabbisogno energetico
calcolati secondo metodologie normalizzate.

3.4 edificio: Sistema costituito dalle strutture edilizie esterne che delimitano uno spazio di
volume definito, dalle strutture interne che ripartiscono detto volume e da tutti gli impianti
e dispositivi tecnologici che si trovano stabilmente al suo interno; la superficie esterna che
delimita un edificio può confinare con tutti o alcuni di questi elementi: l'ambiente esterno,
il terreno,
erreno, altri edifici; il termine può
uò riferirsi
e pu rife
ri f ri si a un int
rirs iintero
ero edificio
ntter edif
ed
dific
icio
ic io ovvero a parti di edificio
progettate
oget
ogget
etta
tta t o rristrutturate
tate
te istrutt
ist tturatte per essere utilizzate come unità immobiliari a sé stanti.

3.5 fabbisogno
bb
bis
isog
ogno
og no di
no di energia
en
ener
ner
eg giia termica
tteermic
rm
micca (utile)
((u
uti
tile
lee): Quantità
Qu
uaan
nti
tità

à di
di calore
calo
ca lore
lo re che
re che
e deve
deve essere fornita o sottratta
ad un n ambiente
a bi
am b en
entet climatizzato
cliimatizzato per mantenere le condizioni con ndizioni di temperatura
tempe desiderate
durante
rante un ddato periodo
ato pe
at p riodo di tempo.
tem
e po.

3.6 fabbisogno
bbisogno ideale
ide
deal
eal
alee di
di energia
energ
neergia
rg
giiaa termica
terrmica
c (utile)
(uttili e)): Fabbisogno
Fabbisog gno di energia termica riferito a
condizioni
ndizio ni di
oni di temperatura
tte
emp
emp
m er e at
atur
ura
ur a dell'aria
delllll'a
de r a uniforme
ari unif
un
unif
ifor me in tutto
orme
orme tto l'ambiente
ttut
utto
ut ll'a
'amb t climatizzato.
mbiente climatizz

3.7 prestazione
estazione energetica di un edificio: Quantità

à annua
ann
nua
u di
di energia
en
e ner
e gi
gia
a prima
primaria effettivamente
consumata
nsumata o che si prevede possa essereesse ere necessaria
nec
eces
e sa
es r a per
s ri er soddisfare
pe sodd
so d isf
dd i vari bisogni
connessi
nnessi ad un uso standard dell'edificio:: la climatizzazione
la clim
im invernale,
matizzazione innve
v rnal
ale,
al e la climatizzazione
estiva,
iva, la preparazione dell'acqua calda d per
callda per usi igienici sasanitari,
ri,, la ventilazione e
anitari
ri
l'illuminazione.
uminazione.

3.8 stagione
gione di raffrescamento: Periodo dell'anno
delllll 'a
de ann
n o durante
d rante il qua
du quale
ua
ale vvi è una richiesta
significativa
nificativa di energia per il raffrescamen
raffrescamento
ento ambiente.
en
ento amb
m iente.

3.9 stagione
gione di riscaldamento: Periodo dell'a
dell'anno
'a
ann
nno
o du
dura
durante
ura
r nt
ntee il q
quale
ua
alle
e vi è una richiesta
significativa
nificativa di energia per il riscaldamento ambi nte2).
ambiente
bien
bi
bien

3.10 temperatura esterna: Temperatura dell'aria esterna.

3.11 temperatura interna: Media aritmetica della temperatura dell'aria e della temperatura
media radiante al centro della zona considerata3).

3.12 temperatura interna di regolazione (set-point): Temperatura interna minima fissata dal
sistema di regolazione dell'impianto di riscaldamento e temperatura interna massima
fissata dal sistema di regolazione dell'impianto di raffrescamento ai fini dei calcoli di
fabbisogno energetico.

3.13 zona termica: Parte dell'ambiente climatizzato mantenuto a temperatura uniforme


attraverso lo stesso impianto di riscaldamento, raffrescamento o ventilazione.

2) Al momento della pubblicazione della presente specifica tecnica è in vigore il Decreto Presidente Repubblica 412/1993
che stabilisce la durata della stagione di riscaldamento in funzione della zona climatica (art. 2).
3) È un'approssimazione della temperatura operante definita dalla UNI EN ISO 7726 e della temperatura risultante secca
definita dalla UNI EN ISO 6946.

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 4


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

4 SIMBOLI E UNITÀ DI MISURA

prospetto 1 Simboli, grandezze ed unità di misura

Simbolo Grandezza Unità di


misura
A Area m2
b Fattore di correzione dello scambio termico -
C Capacità termica efficace di un ambiente climatizzato J/K
d Spessore m
F Fattore di riduzione del flusso solare -
g Trasmittanza di energia solare totale -
H Coefficiente globale di scambio termico W/K
I Irradianza solare W/m2
l Lunghezza m
N Durata del periodo di riscaldamento d
n Ricambi
Rica
Ri camb
ca dd'aria
mbi d'
mb a iaa
ar h-1
Q Energia termic
termica
ca MJ
q Portata
P rt
Por at volumica
ataa vo
volu
luumiica
ca m3/s
R Resistenza termica m2K/W
t Tempo
Temp
Te mpoo
mp Ms
U Trasmittanza
Tras
Tra mi
asmittttttan
tan termica
a zaa tter
ermi
er m ca
ca W/(m2 × K)
V Volume
V
Volume
lume iinterno
n er
nterno
no
no m3
α Fattore di assorbimento -
γ Rapporto apporti/dispersioni -
ε Emissività relativa alla radiazione termica
teerrm
micca add elevata lunghezza dd'onda
'oonda -
Φ Flusso termico, potenza termica W
η Efficienza, fattore di utilizzazione -
θ Temperatura °C
κ Capacità termica areica kJ/(m2 × K)
ρ Massa volumica kg/m3
τ Costante di tempo s
ψ Trasmittanza termica lineare W/(m × K)

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 5


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

prospetto 2 Pedici

A apparecchiature, edificio adiacente i ambiente interno


a aria int interno
adj corretto per la differenza di temperatura ls dispersione termica
c elemento costruttivo m medio
C raffrescamento mn media sul tempo
C,nd fabbisogno per il raffrescamento n incidenza normale, netto
D trasmissione termica diretta verso l'esterno nd fabbisogno
day giornaliero ob ostacoli esterni
des progetto Oc occupanti
F telaio ov aggetto orizzontale
f pavimento p proiettato
fin aggetto verticale r radiazione infrarossa
e ambiente esterno s superficiale
g tterreno
erre
erreno
reno
re sett regolazione
gl vetro
vetrto s
sh oombreggiatura,
ommbr
breg
breggi
eg
eggi
giat
attu a, schermat
atur schermatura
gn apporti
aap
ppor termici
poor ti te
term
rm
micci shut
ssh
hut cchiusura
chhiu
iuusuraa ooscurante
sura scuurante
sc
H riscaldamento sol solare
H,ndd fabbisogno
oggnoo pper
fabbisog e iill ririsc
er riscaldamento
s al
sc a daameentto tr trasmissione
trtras
asmissione termica
as
h orizzontale
orizzonta
t le U,u
U,u nnon climatizzato
on ccli
liim
maatit zz
zzat
ato
at
hor orizzonte
ori
izzonte ve ventilazione
ht scambio termico w finestra
finnesstraa

5 DESCRIZIONE
SCRIZIONE SINTETICA DELLA PROC
PROCEDURA
O ED
DURA DI CALCOLO
O

5.1 Generalità
neralità
La procedura di calcolo comprende i seguenti
segu
gu
uen
enti
t passi:
ti passi:
1) definizione dei confini dell'insieme degli
eglili ambienti
deg amb
mbie
ie ntii climatizzati
ent c im
cl imat
atiz
at izza
iz z ti e non climatizzati
zza
dell'edificio;
2) definizione
d fi i i deii confini
d delle
fi i d diverse zone di calcolo,
ll di l l se richiesta;
i hi t
3) definizione delle condizioni interne di calcolo e dei dati di ingresso relativi al clima
esterno;
4) calcolo, per ogni mese e per ogni zona dell'edificio, dei fabbisogni di energia termica
per il riscaldamento (Q H,nd) e il raffrescamento (Q C,nd);
5) aggregazione dei risultati relativi ai diversi mesi ed alle diverse zone servite dagli
stessi impianti.
Al punto 4 della procedura i fabbisogni di energia termica per riscaldamento e
raffrescamento si calcolano, per ogni zona dell'edificio e per ogni mese, come:
Q H,nd = Q H,ht - η H,gn × Q gn = (Q H,tr + Q H,ve) - η H,gn × (Q int + Q sol) (1)
Q C,nd = Q gn - η C,ls × Q C,ht = (Q int + Q sol) - η C,ls × (Q C,tr + Q C,ve) (2)
dove:
Q H,nd è il fabbisogno ideale di energia termica dell'edificio per riscaldamento;
Q C,nd è il fabbisogno ideale di energia termica dell'edificio per raffrescamento;
Q H,ht è lo scambio termico totale nel caso di riscaldamento;
Q C,ht è lo scambio termico totale nel caso di raffrescamento;

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 6


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

Q H,tr è lo scambio termico per trasmissione nel caso di riscaldamento;


Q C,tr è lo scambio termico per trasmissione nel caso di raffrescamento;
Q H,ve è lo scambio termico per ventilazione nel caso di riscaldamento;
Q C,ve è lo scambio termico per ventilazione nel caso di raffrescamento;
Q gn sono gli apporti termici totali;
Q int sono gli apporti termici interni;
Q sol sono gli apporti termici solari;
η H,gn è il fattore di utilizzazione degli apporti termici;
η C,ls è il fattore di utilizzazione delle dispersioni termiche.

5.2 Calcolo degli scambi termici


Per ogni zona dell'edificio e per ogni mese, gli scambi termici si calcolano con le seguenti
formule4):
- Nel caso di riscaldamento

­ ½
Q H,tr = H tr,adj × ( θ int,set,H – θ e ) × t + ® ¦ F r,k Φ r,mn,k ¾ × t (3)
¯k ¿

Q H,v
H,ve
H ,adjj × (θ int
e = H ve,
ve,adj H - θ e) × t
iint,set,H
in ,se
s t,H
se (4)
- Nel
Nel caso
cas
asoo di
d raffrescamento:
raf
affr
fres
fr e ca
ame
m nt
nto:
o:

­ ½
C trr = H tr,
Q C,t
C,tr adj × ( θ int
tr,adj
tr int,set,C
t,se
,se C – θ e ) × t + ® ¦ F r,k
ett,C r k Φ rr,mn,k
mn k ¾ × t
,mn,k (5)
¯k ¿

C ve = H ve,
Q C,ve dj × (θ int,set,C - θ e) × t
vve,adj
ve
e adj
d (6)
dove:
H tr,adj è il coefficiente globale
e di
di sscambio
camb
ca m io ttermico
mb errmi
e m co
co pep
perr tr
trasmissione della zona
considerata, corretto perr tenere
o pe
p te
enere conto della
o d differenza
ellla d iff di temperatura
interno-esterno;
H ve,adj è il coefficiente glob
globale
o ale
e di scambio termi
termico
miico
c p per
er vventilazione della zona
er
considerata, corretto
corrett er tenere
t o pe
tt per tene
tene e cconto
ere onto
onto della
o d ella differenza
a dififff di temperatura
interno-esterno;
θ int,set,H è la temperatura int
interna
ter
erna
na d
dii regolazione p
per
er iill rri
riscaldamento
is della zona
considerata;
θ int,set,C è la temperatura interna di
d reg
rregolazione
egol
eg o azio
one p
per
e il raff
raffrescamento della zona
considerata;
θe è la temperatura media mensile dell'ambiente esterno;
F r, k è il fattore di forma tra il componente edilizio k -esimo e la volta celeste;
Φ r,mn, k è l'extra flusso termico dovuto alla radiazione infrarossa verso la volta
celeste dal componente edilizio k -esimo, mediato sul tempo.5)
t è la durata del mese considerato.
I coefficienti globali di scambio termico si ricavano come:
H tr,adj = H D + H g + H U + H A (7)
H ve,adj = ρ a × c a × { Σ k × b ve,k × q ve,k,mn } (8)

4) Ai fini del calcolo dei fabbisogni di energia si ipotizza che la temperatura dell'aria interna e quella media radiante siano
coincidenti.
5) Nella presente specifica tecnica, a differenza della UNI EN ISO 13790:2008, l'extra flusso termico dovuto alla radiazione
infrarossa verso la volta celeste viene considerato come un incremento dello scambio termico per trasmissione invece
che come una riduzione degli apporti termici solari.

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 7


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

dove:
HD è il coefficiente di scambio termico diretto per trasmissione verso l'ambiente
esterno;
Hg è il coefficiente di scambio termico stazionario per trasmissione verso il terreno;
HU è il coefficiente di scambio termico per trasmissione attraverso gli ambienti non
climatizzati;
HA è il coefficiente di scambio termico per trasmissione verso altre zone (interne o
meno all'edificio) climatizzate a temperatura diversa;
ρaca è la capacità termica volumica dell'aria, pari a 1 200 J/(m3 × K);
q ve,k,mn è la portata mediata sul tempo del flusso d'aria k -esimo;
b ve,k è il fattore di correzione della temperatura per il flusso d'aria k -esimo (b ve,k ≠ 1
se la temperatura di mandata non è uguale alla temperatura dell'ambiente
esterno, come nel caso di pre-riscaldamento, pre-raffrescamento o di recupero
termico dell'aria di ventilazione).
Il calcolo dei coefficienti di scambio termico per trasmissione H D, H g, H U, H A è effettuato
secondo le UNI EN ISO 13789:2008 e UNI EN ISO 13370, e secondo le indicazioni
riportate nel punto 11.
Il ccalcolo
allco
alcoolo dii F r,k
o d rk e Φ rr,mn,k
,mn,k
k è effettuato
eff
ffet
etttu
e uato
ato secondo
at secondo
se d quanto riportato nella
UNI
NI EN ISO 13790:2008 e ssecondo
e on
ec ndo indicazioni
d le ind
nd
dicaz
a io oni del punto
o 11.4.
La pportata
orrta
tata
ta mediata
a m edia
ed t ssul
d ata u ttempo
ul emp
mpoo del
de fflusso
el fl ussso d'aria
o d ariia k -esimo,
'a -e
esi
s mo
mo, q vve,k,mn
e,k,mn, espressa
es in m3/s, si
ricava
a ccome:
ava
va ome
om me:
e,k,mn = f ve,
q ve,k,mn t,,k × q ve,
ve,t,k
e tt,k ve,k
ve
e,kk (9)
dove:
ve:
q ve,k
e,k è la p
portata
orrta
o rtata
ta
ata
a sul
sul
ul tempo
ttem
e po
em o del
del
e fflusso
lu
luss
usso
sso d'aria
da
d' arria
ria
i k -esimo;
-esi
esimo
mo;
,t,k è la frazione di tempo in cui si verifica il flusso
f ve,t,k flu
lu
uss
sso
so d'
d
d'aria
aria
ar ia k-esimo
k-esimo (per
(p una situazione
permanente: f ve,t,k = 1).
La determinazione di b ve,k , q ve,k e f ve,t,k è effettuata
effet
e tu
et uat
a a secondo
second
do la
l UUNI
NII EN ISO 13790:2008
e secondo punto
econdo le indicazioni riportate nel punt n o 12.
nt 122.

5.3 Calcolo
lcolo degli apporti termici
Perr ogni zona dell'edificio e per ogni mes
mese,
esse,
ese,
e, g
glilil apporti termici si ccalcolano
a co
al ola
a con le seguenti
formule:
mule:

­ ½ ­ ½
Q intt = ® ¦ Φ int,mn,k tr l ) Φ int,mn,u,l
int mn k ¾ × t + ® ¦ ( 1 – b tr,l int mn u l ¾ × t (10)
¯k ¿ ¯ l ¿

­ ½ ­ ½
Q sol = ® ¦ Φ sol,mn,k ¾ × t + ® ¦ ( 1 – b tr,l ) Φ sol,mn,u,l ¾ × t (11)
¯k ¿ ¯ l ¿

dove le due sommatorie si riferiscono rispettivamente ai flussi entranti/generati nella zona


climatizzata e negli ambienti non climatizzati, ed inoltre
b tr,l è il fattore di riduzione per l'ambiente non climatizzato avente la sorgente di
calore interna l -esima oppure il flusso termico l -esimo di origine solare;
Φ int,mn,k è il flusso termico prodotto dalla k -esima sorgente di calore interna, mediato
sul tempo;
Φ int,mn,u,l è il flusso termico prodotto dalla l -esima sorgente di calore interna
nell'ambiente non climatizzato adiacente u, mediato sul tempo;
Φ sol,mn,k è il flusso termico k -esimo di origine solare, mediato sul tempo;
Φ sol,mn,u,l è il flusso termico l -esimo di origine solare nell'ambiente non climatizzato
adiacente u, mediato sul tempo.

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 8


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

Il flusso termico k -esimo di origine solare, Φ sol,k , espresso in W, si calcola con la


seguente formula:
Φ sol,k = F sh,ob,k A sol,k I sol,k (12)
dove:
F sh,ob,k è il fattore di riduzione per ombreggiatura relativo ad elementi esterni per l'area
di captazione solare effettiva della superficie k -esima;
A sol,k è l'area di captazione solare effettiva della superficie k -esima con dato
orientamento e angolo d'inclinazione sul piano orizzontale, nella zona o
ambiente considerato;
I sol,k è l'irradianza solare media mensile, sulla superficie k -esima, con dato
orientamento e angolo d'inclinazione sul piano orizzontale.
L'area di captazione solare effettiva di un componente vetrato dell'involucro (per esempio
una finestra), A sol, è calcolata con la seguente formula:
A sol = F sh,gl g gl (1 - F F) A w,p (13)
dove:
F sh,gl è Il fattore di riduzione degli apporti solari relativo all'utilizzo di schermature mobili;
g gl è la trasmittanza di energia solare della parte
pa
p artte trasparente
t asp
tr parente del
d componente;
FF è la
a frazione
fra
fra
r zione
i di
d area relativa al telaio, rapporto tra l'area pro
proiettata del telaio e l'area
proiettata
p
pr e tata totale
oiet a e del
total d l componente
de c mp
co pon
nen
entee finestrato;
te fin
nesstrra
atto;
o;
A w,p
w, è l'area
ll''ar
a ea p
proiettata
roie
ro ettttat
ataa tto
totale
ota
ota
tale
le
eddel
el com
el ccomponente
om
mpone
pone
po nent
n e vvetrato
nt etra
etra
et rato
tto
o ((l
(l'area
l'area del vano finestra).
L'area
L'ar dell'involucro edilizio, A sol , è
arrea di captazione solare effettiva di una parte opaca dell'inv
calcolata
calcolatta con
on la
co a seguente
seg
egue
ue ntte formula:
ente f rm
fo mulla:
a
A sol = α sol c R se
sol,c
ol,c
o e U cA c (14)
dove:
do
ove
ve::
α sol,c è il fattore di assorbimento solare del
de
el componente
co
omp
mpon
on
nen
e te
t opaco;
R se è la resistenza termica superfic
superficiale
cia
ale e
esterna
ster
st
ter
erna
na d
na del
e ccomponente
el omp
om ponen opaco, determinato
secondo la UNI EN ISO 6946;6
6;
Uc è la trasmittanza termica del
de
el componente
comp
mp
m ponente opaco;
Ac è l'area proiettata del compo
componente
pone
po ent
n e opaco.

6 DATI DI INGRESSO PER I CALCOLI


L
LI

6.1 Dati relativi alle caratteristiche tipologiche


hee dell'edificio
dell'
elll'l ed
edif
d fic
icio
i
io
I dati di ingresso relativi alle caratteristiche tipologiche dell'edificio comprendono:
- volume lordo dell'ambiente climatizzato (V l);
- il volume interno (o netto) dell'ambiente climatizzato (V );
- la superficie utile (o netta calpestabile) dell'ambiente climatizzato (A f);
- le superfici di tutti i componenti dell'involucro e della struttura edilizia (A );
- le tipologie e le dimensioni dei ponti termici (l )6);
- gli orientamenti di tutti i componenti dell'involucro edilizio;
- le caratteristiche geometriche di tutti elementi esterni (altri edifici, aggetti, ecc.) che
ombreggiano i componenti trasparenti dell'involucro edilizio.

6.2 Dati relativi alle caratteristiche termiche e costruttive dell'edificio


I dati relativi alle caratteristiche termiche e costruttive dell'edificio comprendono:
- le trasmittanze termiche dei componenti dell'involucro edilizio (U )6);
- le capacità termiche areiche dei componenti della struttura dell'edificio (κ );

6) Per le finestre dotate di chiusure oscuranti, occorre conoscere i valori della trasmittanza termica nelle due configurazioni:
chiusura oscurante aperta e chiusura oscurante chiusa.

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 9


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

Nota Questo dato può essere omesso nei casi in cui è consentita una valutazione semplificata della capacità
termica interna (vedere punto 15.2).
- le trasmittanze di energia solare totale dei componenti trasparenti dell'involucro
edilizio (g );
- i fattori di assorbimento solare delle facce esterne dei componenti opachi
dell'involucro edilizio (α sol,c);
- le emissività delle facce esterne dei componenti dell'involucro edilizio (ε );
- i fattori di riduzione della trasmittanza di energia solare totale dei componenti
trasparenti dell'involucro edilizio in presenza di schermature mobili (F sh);
- i fattori di riduzione dovuti al telaio dei componenti trasparenti dell'involucro edilizio
(1 - F F);
- i coefficienti di trasmissione lineare dei ponti termici (ψ ).
Nota Questo dato può essere omesso nei casi in cui è consentita una valutazione forfetaria delle dispersioni
attraverso i ponti termici (vedere punto 11.1.3).

6.3 Dati climatici


I dati climatici comprendono:
- lle
e medie
medi
medi
me mensili
die me
m delle
nssili i de
d llle temperature
t mper
te mp
per
erat
aturre esterne
ure e
est
s er
st n (θ e));;
e ne
- ll'irradianza
'irrad
dianz
nzza solare tot
n totale media
ottalle med
ed
dia
ammensile
ens
en e ssul
sile piano
ul p
ul ia
anno
ooorizzontale
r zz
ri zzon
o tale (I sol,
on sol,h);
- l'irradianza
l'i
irr
rrad
a ianz
ad ia solare
anzza so
sola
olare
la totale
are tot a e media
otal
ot al d a mensile
m di
me men
ens e per
sile per ciascun
cia
asc un orientamento
scun
un ori entamento (I sol).
r en

6.4 Dati
ti relativi alle
alle
al le modalità
modal
od
da ittà di
d occupazione
occ
c upaz
up
paz
a io
onee e di
di ut
u
utilizzo
tilillizzo
izzzo
z ddell'edificio
ell'edificio
I dati
ati relativi all'utenza
alll''ut
a uten
enza
enza comprendono:
com
mpr
pren
en
ndo
don
no:
no
- temperatura
la te
temp
em
mpper
erat
a ur
at ura interna
ura inte
interna di
rna
rn di regolazione
reg
reg
egol
olaz
ol azio
azio n per
one ldamento (θ int,set,H);
per ilil riscaldamento
risc
i ald
- la temperatura interna di regolazione per il ra
raffrescamento
raff
afffre
resc
sc
cam
amennt ( θ int,set
en
ento int,set,C);
- il numero di ricambi d'aria (n );
- il tipo di ventilazione (aerazione, ventilazione
ven
nti
t la
azion
on
o ne naturale, ventilazione
ve
ent on artificiale);
n ilazzio
- il tipo di regolazione della portata di
di ventilazione
vent
n ilazione (costante, variabile);
nt vari
va r ab
ri b
- la durata del periodo di raffrescamento
raffrescam
mento
en
nto
to (N
N C);
)
- la durata del periodo di riscaldame
riscaldamento
enntto ((N
N H));;
- il regime di funzionamento dell'impia
dell'impianto
ant
nto d cclimatizzazione;
o di limatizzazione
e;
- oscuranti;
le modalità di gestione delle chiusure o scur
sc urran
u a ti
ti;;
- le modalità di gestione delle schermature m
mobili;
obililli;
ob i
- gli apporti di calore interni (Q int).
Nella valutazione di progetto o nella valutazioni standard, i dati relativi alle modalità di
occupazione e di utilizzo dell'edificio si riferiscono ad un'utenza convenzionale.

7 ZONIZZAZIONE E ACCOPPIAMENTO TERMICO TRA ZONE

7.1 Individuazione del sistema edificio-impianto


Ai fini dell'applicazione della presente specifica tecnica, il sistema edificio-impianto è
costituito da uno o più edifici (involucri edilizi) o da porzioni di edificio, climatizzati
attraverso un unico sistema di generazione (vedere figure 1, 2 e 3).
Il volume climatizzato comprende gli spazi che si considerano riscaldati e/o raffrescati a
date temperature di regolazione.

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 10


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

figura 1 Sistema edificio-impianto costituito da più edifici serviti da un'unica centrale termica

figura 2 Sistema
S
Si stem
ma ed
eedificio-impianto
ificio-impiant
n o costituito
c stit
co ittui
u to daa un
n unico
uni
n co
o edificio
edi
difi
fici
iciio

figura 3 Sistema edificio-impianto costituito da una po


porzione
orz
r iio
one
n di ed
edif
edificio
ific
if iccio
io servita da un impianto termico
autonomo

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 11


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

7.2 Regole di suddivisione dell'edificio


In linea generale ogni porzione di edificio, climatizzata ad una determinata temperatura con
identiche modalità di regolazione, costituisce una zona termica. Per esempio, le diverse
unità immobiliari servite da un unico generatore, aventi proprie caratteristiche di dispersione
ed esposizione, possono costituire altrettante zone termiche (vedere figura 4).
La zonizzazione non è richiesta se si verificano le seguenti condizioni:
a) le temperature interne di regolazione per il riscaldamento differiscono di non oltre 4 K;
b) gli ambienti non sono raffrescati o comunque le temperature interne di regolazione
per il raffrescamento differiscono di non oltre 4 K;
c) gli ambienti sono serviti dallo stesso impianto di riscaldamento;
d) se vi è un impianto di ventilazione meccanica, almeno l'80% dell'area climatizzata è
servita dallo stesso impianto di ventilazione con tassi di ventilazione nei diversi
ambienti che non differiscono di un fattore maggiore di 4.
È possibile che la zonizzazione relativa al riscaldamento differisca da quella relativa al
raffrescamento.

figura 4 Zone
ne termiche aventi proprie caratteristiche di disp
dispersione
persione ed
ed eesposizione
sp
pos
osiizio
one

7.3 Confini delle zone termiche


Ai fini dell'applicazione della presente specifica tecnica, per definire i confini del volume
lordo climatizzato si considerano le dimensioni esterne dell'involucro mentre, per definire
i confini tra le zone termiche, si utilizzano le superfici di mezzeria degli elementi divisori
(vedere figura 5).

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 12


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

figura 5 Regole di suddivisione dei volumi

8 TEMPER
TEMPERATURA
RAT
ATUR
URA
URA IN
INTERNA
NTE
TERN
R A
RN

8.1 Valutazione di progetto o standard

8.1.1 Climatizzazione invernale


Per tutte le categorie di edifici ad esclusione
esclu
usi
s one delle catego
categorie
gorie E.6(1),
go E
E. E.6(2) e E.87), si
assume una temperatura interna ccostante
o tant
os n e pari a 20 °C.
assume
Per gli edifici di categoria E.6(1) si as
ssu
sume
me
m una
eu a ttemperatura
na em
mpera
pe
era
atu interna
turra in
nte n costante pari a 28 °C
t rn
E.8
Per gli edifici di categoria E.6(2) e E 8 ssii assume una tempe
.8 temperatura
erat
aturra interna costante pari a
ura
ur
18 °C.
standard
Per gli edifici confinanti, in condizioni stan
st
tan
anda
dard dii calc
rd d calcolo,
ca
alc
lcol
col
oloo, ssii as
assume:
assum
- temperatura pari a 20 °C per edifici
ediifiici confinanti
c co
conf a tii riscaldati
nfinan
nf
f an iscaldati e appartamenti vicini
ris
normalmente
l t abitati;
bit ti
- temperatura conforme alla UNI EN 12831 per appartamenti confinanti in edifici che
non sono normalmente abitati (per esempio case vacanze);
- temperatura conforme all'appendice A della UNI EN ISO 13789:2008, per edifici o
ambienti confinanti non riscaldati (magazzini, autorimesse, cantinati, vano scale,
ecc.)8).

7) Al momento della pubblicazione della presente specifica tecnica è in vigore il Decreto Presidente Repubblica n. 412/93,
che definisce, nell'articolo 3, le categorie degli edifici.
8) La temperatura media mensile dei locali non riscaldati può essere determinata dalla seguente formula:
Φ gn + θ i H iu + θ e H ue
θ u = ------------------------------------------------------
H iu + H ue

dove:
Φ gn è il flusso termico generato all'interno dell'ambiente non riscaldato, in W;
θe è la temperatura esterna media mensile, in °C;
θi è la temperatura interna di progetto dell'ambiente riscaldato, in °C;
H iu è il coefficiente globale di scambio termico tra l'ambiente riscaldato e l'ambiente non riscaldato, in W/K;
H ue è il coefficiente globale di scambio termico tra l'ambiente riscaldato e l'ambiente esterno, in W/K.

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 13


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

8.1.2 Climatizzazione estiva


Per tutte le categorie di edifici9) ad esclusione delle categorie E.6(1) e E.6(2) si assume
una temperatura interna costante pari a 26 °C.
Per gli edifici di categoria E.6(1) si assume una temperatura interna costante pari a 28 °C.
Per gli edifici di categoria E.6(2) si assume una temperatura interna costante pari a 24 °C.
La temperatura interna degli edifici adiacenti è fissata convenzionalmente pari a 26 °C.

8.2 Valutazione adattata all'utenza


Per calcoli aventi scopi differenti da quello standard la temperatura interna può essere
considerata costante per l'intero periodo di funzionamento oppure può essere specificata
e giustificata una variazione di tale parametro in relazione ai profili di utilizzo dell'edificio.
Il tipo di valutazione ed i parametri utilizzati devono essere specificati con evidenza nel
rapporto di calcolo.

9 DATI CLIMATICI
I dati
ati climatici devono essere conformi a quanto riportato
rip
porta
ato
onne
nella
elllla UNI 103
10349.
I valori
alo
lori dii ir
rii d iirradianza
dianza ssolare
rradi ollare totale media mensile sono ricavati dai valo valori di irraggiamento
solare
are
re giornaliero
e gio ornal allliero
a ro medio m mensile
e si
en s le forniti
e ffor
orni
or n ti
ni dalla
t d allla
aUUNINI 10
NI 10349.
034 9 Per
349.
9. Pe orientamenti intermedi tra
err orientam
quelli
ellilil iivi
vi iindicati
vi nd dicatatii si
s procede
pro
roce
cedee per
de perr interpolazione
int
n er
nt e po
polalazi
laazi
z onne lineare.
liinear
near
ne are.
e
e.
I valori dii temperatura esterna media giornali
alori d giornaliera
liiera sono forniti dalla UNI 10349.

10 DURATA
URATA
TA
ADDELLA
EL
LLA
LA S
STAGIONE
TAGI
TAG ON
GIONE
EDDII R
RISCALDAMENTO
IS
ISCA
SCA
AL
LD
DAM
MEN
ENTO E RAF
R
RAFFRESCAMENTO
AF
FFR
FRESCAM

10.1 Climatizzazione
matizzazione invernale

10.1.1 Valutazione
utazione di progetto o standard
La durata della stagione di calcolo è d determinata
eteerm
r inata in funzione e ddellaa zona climatica10)
ellla
e
dipendente
endente dai gradi giorno della localit
località,
tà,
à, ssecondo
e ondo
ec do ili p
prospetto
ro
rosp
osp
spet
e to 3.
et 3

prospetto 3 Durata
rata della stagione di riscaldamento in funz
funzione
zione
io
one d
della
e la zona climatica
el

Zona climatica Inizio


Innizzioo Fine
A 1° dicembre 155 m
marzo
arzo
B 1° dicembre 31 marzo
C 15 novembre 31 marzo
D 1° novembre 15 aprile
E 15 ottobre 15 aprile
F 5 ottobre 22 aprile

10.1.2 Valutazione adattata all'utenza


Nel caso di diagnosi energetiche o previsione dei consumi può essere adottata la
stagione di riscaldamento reale ovvero il periodo durante il quale è necessario fornire
calore attraverso l'impianto di riscaldamento per mantenere all'interno dell'edificio una
temperatura interna non inferiore a quella di progetto.

9) Vedere nota 7.
10) Vedere nota 2.

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 14


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

Il primo e l'ultimo giorno del periodo di riscaldamento reale vengono calcolati come i giorni in
cui la somma degli apporti termici interni e solari eguaglia le perdite di calore ovvero quando:
Q
θ e,day < θ i,set,H – ------------------
gn,day
- (15)
H × t day
dove:
θ e,day è la temperatura esterna media giornaliera;
θ i,set,H è la temperatura interna di regolazione per il riscaldamento;
Q gn,day sono gli apporti interni e solari medi giornalieri;
H è il coefficiente globale di cambio termico dell'edificio, in W/K, pari alla somma
dei coefficienti globali di scambio termico per trasmissione e ventilazione,
corretti per tenere conto della differenza di temperatura interno-esterno.
t day è la durata del giorno.
Gli apporti termici solari giornalieri sono ricavati dai valori di irraggiamento solare
giornaliero medio mensile secondo quanto riportato nella UNI 10349.

10.2 Climatizzazione estiva


La stagione di raffrescamento è il periodo durante il q quale
uale è necessario un apporto
dell'impianto
d
deellll'iimp
mpia
ia
iant
ant o di
nto di climatizzazione
clil ma
mati
ati
tizz
zzazio
zz azzio ne per
one er mantenere
pe m nt
ma ntenere all'interno dell'edificio
dell'ed una temperatura
interna non superior
superiorere a quel ella
el
quella l di pr
p rog
o ettto::
progetto:
Q
θ ee,d a > θ i,s t C – --
----
----
-- gn,day
gn,
n,,day
n,day
------
--- ay
--------
---
------------------ (16)
e,day
day
day i,set,C
et,C
H × t day
dove θ i,s
i,set,C
set, C è la
et,C
et la te
temp
temperatura
emp
mper
erat
er a ur
at u a in
iinterna
te
ern
na di
d rregolazione
egol
ego azzio
ol one per il raffrescamento.
raffresca

10.3 Inte
Interpolazione
terp
te
erp
rpol
o az
ol a io
i ne
ne di
di dati
dati climatici
cclilliimati
maatici
tiici
c per
perr frazioni
fraazi
zion
on
ni di mese
mes
esee
Per determinare i giorni limite dei periodi di ris
riscaldamento
sca
cald
ld
dammene to e raffres
raffrescamento, ovvero quelli
in cui la temperatura esterna media giornaliera
gior
orna
or era (θ e,d
nalililier
na er
era e,day
e day
ay
ay ) eguaglia
egua
eg u glia i secondi termini delle
mediante
equazioni (15) e (16), si procede medi ia
annte iinterpolazione
nter
nt erpo
er pola
po la
azi
z on
one lineare,
e line
ne
ear attribuendo i valori medi
are, a
mensili di temperatura riportati nella UN 10349
a UNI 1 349 al quindicesimo
10 quindic ic
ces
e imo oggiorno di ciascun mese.

11 PARAMETRI DI TRASMISSIONE TERM


TE
TERMICA
ERM
MIC
ICA
A
Il calcolo dei coefficienti di scambio
o tter
termico
errmiico
ermi c per trasmissione
ne
eddel
delle
ellle
e le zone climatizzate deve
essere effettuato secondo le UNI EN N ISO 13789:2008
ISO 13
1 789:2008 e UNI
NI EN
UNI N ISO
I 13370.

11.1 Caratterizzazione termica dei componenti


componen
ntii d'involucro
d'i'inv
nvol
nvolluccro
ro

11.1.1 Componenti opachi


Per il calcolo della trasmittanza termica dei componenti opachi, occorre che:
- le proprietà termofisiche dei materiali siano ricavate dai dati di accompagnamento
della marcatura CE (ove disponibile) oppure dalla UNI 10351 o dalla UNI EN 1745;
- le resistenze termiche di murature e solai siano ricavate dai dati di
accompagnamento della marcatura CE (ove disponibile) oppure dalla UNI 10355 o
dalla UNI EN 1745;
- i coefficienti superficiali di scambio termico e le resistenze termiche delle
intercapedini d'aria siano conformi ai valori stabiliti dalla UNI EN ISO 6946.
In assenza di dati di progetto attendibili o comunque di informazioni più precise, i valori dei
parametri termici dei componenti edilizi di edifici esistenti possono essere determinati in
funzione della tipologia edilizia e del periodo di costruzione, secondo quanto indicato nelle
appendici A e B.
Nel caso vengano utilizzati i dati delle appendici A e B, l'origine dei dati deve essere
riportata nel rapporto finale di calcolo.

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 15


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

11.1.2 Componenti trasparenti


La trasmittanza termica delle finestre si calcola secondo la UNI EN ISO 10077-1.
La trasmittanza termica delle facciate continue trasparenti si calcola in base a quanto
riportato nella UNI EN 13947.
In assenza di dati di progetto attendibili o comunque di informazioni più precise, i valori di
trasmittanza termica delle vetrate possono essere ricavati dal prospetto C.1.
In assenza di dati di progetto attendibili o comunque di informazioni più precise, i valori di
trasmittanza termica dei telai possono essere ricavati dal prospetto C.2.
Per finestre verticali di dimensioni non molto differenti da 1,20 m per 1,50 m, nell'ipotesi
che l'area del telaio sia pari al 20% dell'area dell'intera finestra e che i distanziatori tra i
vetri siano di tipo comune, i valori di trasmittanza termica delle finestre possono essere
ricavati dal prospetto C.3.
Effetto di chiusure oscuranti
L'effetto dell'isolamento notturno, quale quello dovuto alla presenza di una chiusura
oscurante, deve essere tenuto in conto mediante la frazione adimensionale della
differenza cumulata di temperatura, derivante dal modello orario di utilizzo.
U w,corr = U w+shut × f shut + U w × (1 - f shut) (17)
dove:
Uw è la trasmittanza termica della finestra senza chiusura oscurante;
U w,c
w,corr
orr
or è la trasmittanza
tra
rasm
smit
sm i tanz
it ta
anzza termica
te
term
erm
rmic
ica
ic a ridotta
rido
ri dott
do
ott
t a della
d lllla finestra
de fiin
fine
neest
stra
ra e della
delllla
de a chiusura
chiusura oscurante;
U w+shut è la trasmittanza termica della a finest
finestra
s ra a e della chiusu
chiusura
s ra oscura
oscurante insieme;
f shut
ut è la
a ffrazione
ra
azi
z on
o e ad adim
adimensionale
im
menensi
nsi
s on nal
ae d dellae la
el ad differenza
iffe
if ffe
ere enz
nza
a cuccumulata
umu
m la ata di temp
temperatura, derivante
dall profilo
da p offillo orario
pr orar
or o di
a io di utilizzo
utilliz
ut zzo della
delllla
de a chiusura
chiu
ch ususuraa oscurante
oscur
scur
sc uran
ante
an te e dal p
te profilo orario della
differenza tra temperatura interna ed esterna.
In assenza d dii da
dati
d progetto
tii dii pr
p ogget
etto
t a
to attendibili
tten
tt
tten ndi b lili o ccomunque
d bi om
omu
munq nque e didi informazioni più precise, i valori di
resistenza termica
sistenza ter
errmica
e mica
mi aa addizionale,
ddiz
dd zioona a e, ΔR,
nale ΔR, de della
dell la chiusura
chiu
ch iusu
iuusu ura aooscurante
scurante possono essere ricavati dal
sc
prospetto
ospetto C.4.4
Nella valutazione
lla va
alu
utaazi
z on
one e dii progetto
p
pro
roge
ro tto o nella
gett
ge nella
ne
nell a valutazione
vallutat ziione standard si considera cons un periodo
giornaliero
rnaliero di chiusura di 12 h. In mancanza di dati datiti pprecisi
reeci profili giornalieri della
cisi sui prof
temperatura
mperatura si assuma f shut = 0,6.

11.1.3 Ponti
nti termici
Lo scambio termico per trasmissione attraverso attrave
v rso i ponti termici
ve termic icci può
può essere calcolato
pu
secondo
condo la UNI EN ISO 14683.
Perr gli edifici esistenti, in assenza di datii di p
progetto
roge
ro
oge
g tt
tto attendibili
o at
a te
endib
nd bili i o co
nd ccomunque
mu
m unq di informazioni
più precise, per alcune tipologie edilizie, e,, lo
lo scambio
sccam
a bib o termico
t rmico attraverso
te attrav erso i ponti termici può
avverso
er
sere determinato forfetariamente secon
essere on
o
secondondo q uanto indicato nel
quanto ne
el prospetto
pros
pr osp
os p 4. Nel caso si
izzino i dati del prospetto 4 questi devono
utilizzino devonono
on o essere
e se
es s re riportati n nele rapporto
el rap
a p po
o finale di calcolo.
ort
11)

prospetto 4 Maggiorazioni
ggiorazioni percentuali relative alla presenza dei
eii p
ponti
on
o nti
ti ttermici
errmi
m cii [%]
[%]]

Descrizione della struttura Maggiorazione11)


Parete con isolamento dall'esterno (a cappotto) senza aggetti/balconi e ponti termici corretti 5
Parete con isolamento dall'esterno (a cappotto) con aggetti/balconi 15
Parete omogenea in mattoni pieni o in pietra (senza isolante) 5
Parete a cassa vuota con mattoni forati (senza isolante) 10
Parete a cassa vuota con isolamento nell'intercapedine (ponte termico corretto) 10
Parete a cassa vuota con isolamento nell'intercapedine (ponte termico non corretto) 20
Pannello prefabbricato in calcestruzzo con pannello isolante all'interno 30

Nel caso in cui il ponte termico si riferisca ad un giunto tra due strutture che coinvolgono
due zone termiche diverse, il valore della trasmittanza termica lineare, dedotto dalla
UNI EN ISO 14683, deve essere ripartito tra le due zone interessate.

11) Le maggiorazioni si applicano alle dispersioni della parete opaca e tengono conto anche dei ponti termici relativi ai
serramenti.

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 16


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

11.2 Scambio termico verso ambienti non climatizzati


Il coefficiente globale di scambio termico per trasmissione, H U, tra il volume climatizzato
e gli ambienti esterni attraverso gli ambienti non climatizzati si ottiene come:
H U = H iu × b tr,x (18)
dove btr,x è il fattore di correzione dello scambio termico tra ambienti climatizzato e non
climatizzato, diverso da 1 nel caso in cui la temperatura di quest'ultimo sia diversa da
quella dell'ambiente esterno. Si ha:
H ue
b tr,x = ----------------------
- (19)
H iu + H ue
dove:
H iu è il coefficiente globale di scambio termico tra l'ambiente climatizzato e l'ambiente
non climatizzato;
H ue è il coefficiente globale di scambio termico tra l'ambiente non climatizzato e
l'ambiente esterno.
Per gli edifici esistenti, in assenza di dati di progetto attendibili o comunque di informazioni
più precise, i valori del fattore b tr,x si possono assumere dal prospetto 5.

prospetto 5 Fattore di correzione b tr,x

Ambiente
Ambi
Am b eenntee confinante
bi connfifinaant
ne b tr,x
Ambiente
Amb
biente
una
- con un pparete
na pa esterna
reetee eest
sstter
erna
na 0,4
- senza se
sserramenti
rrramenntit eesterni
a enti stterni due
ni e con almeno du
ue pareti esterne 0,5
con
- co serramenti
on se rra entiti eesterni
err
rram stternii e con almeno due pareti esterne (per esempio autorimesse) 0,6
esterni)
- con tre pareti esterne (per esempio vani scala esterni
nnii) 0,8
Piano interrato o seminterrato
- senza finestre o serramenti esterni 0,5
- con finestre o serramenti esterni 0,8
Sottotetto
- tasso di ventilazione del sottotetto elevato (per
(pe esempio
p r essempio tetti ricoperti con tegole
g le o altri
tego
go alt materiali di 1,0
copertura discontinua) senza rivestimento co con feltro
on fe
felt
lttro o assito
- altro tetto non isolato 0,9
- tetto isolato 0,7
-1
Aree interne di circolazione (senza muri esterni e con tasso di ricambio d'aria minore di 0,5 h ) 0,0
Aree interne di circolazione liberamente ventilate (rapporto tra l'area delle aperture e volume dell'ambiente 1,0
maggiore di 0,005 m2/m3)

11.3 Scambio termico verso il terreno


Lo scambio termico verso il terreno deve essere calcolato secondo la UNI EN ISO 13370.
Per gli edifici esistenti, in assenza di dati di progetto attendibili o comunque di informazioni
più precise, il coefficiente di accoppiamento termico in regime stazionario tra gli ambienti
interno ed esterno è dato da:
H g = A × U f × b tr,g (20)
dove:
A è l'area dell'elemento;
Uf è la trasmittanza termica della parte sospesa del pavimento (tra l'ambiente interno e
lo spazio sottopavimento), espressa in W/m2K, mentre,
b tr,g è dato dal prospetto 6.

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 17


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

prospetto 6 Fattore di correzione b tr,g

Ambiente confinante b tr,g


Pavimento controterra 0,45
Parete controterra 0,45
Pavimento su vespaio aerato 0,80

11.4 Extra flusso termico per radiazione infrarossa verso la volta celeste
Il calcolo dell'extra flusso termico per radiazione infrarossa verso la volta celeste è effettuato
secondo quanto riportato nei punti 11.3.5 e 11.4.6 della UNI EN ISO 13790:2008,
adottando le seguenti ipotesi:
- la differenza tra la temperatura dell'aria esterna e la temperatura apparente del cielo
Δθ er = 11 K;
- il coefficiente di scambio termico esterno per irraggiamento h r = 5 ε W/(m2 × K);12);
- il fattore di forma tra un componente edilizio e la volta celeste vale:
F r = F sh, ob, dif ( 1 + cos S ) ⁄ 2
dove:
S è l'angolo
l'a
'ang o o d'inclinazione
ngol
ng d in
d' incl
clin
clin
cl inaz
a io
az one de componente
del co
comp
mp
m pon
o en
nte sull'orizzonte;
te sul
u l'o
ul orizzonte;
h ob, dif è il
F sh, i fattore
fatttore di
di riduzione per ombreggiatura
ombrreggi
gia
atura relativo alla
all sola radiazione
assenza
diffusa, pari a 1 in a ssen dii ombre
e za d ombreggiature
egg elementi esterni.
ggiature da elemen

12 VENTILAZIONE
NTIL
LAZ
AZIO
IO
ON
NE
E
Le caratteristiche delle diverse tipologie dei si ssistemi
stem
st em
emi
m d dii vventilazione
en
nttiilazi
la
az one ssono descritte nel
CEN/TR
N/TR 14788. Ulteriori definizioni riguardo
o alla
allllaa ventilazione
vent
ve nttillaz
n a ioione
n e
ne ed all'aerazione
d al
all'
l'l ae
a ra sono fornite
nella
la UNI EN 12792.

12.1 Portata
rtata di ventilazione

12.1.1 Valutazione
utazione di progetto o standard
Nell caso di aerazione o ventilazione natu
naturale:
ura
ale:
le
e
- n tasso
per gli edifici residenziali si assume un tass
ssoo di
di ricambio
riiccam
mbbiio d'aria
d'ar
d' i pari
aria pa a 0,3 vol/h;
- per tutti gli altri edifici si assumono i tassi d
dii ricambio
rica
ri camb
ca o d'aria
m io d'a
ari riportati nella UNI 10339.
ria riportat
I valori degli indici di affollamento sono assunti pari al 60% di quelli riportati nella
suddetta norma ai fini della determinazione della portata di progetto.
Per gli edifici dotati di sistemi di ventilazione meccanica a semplice flusso (aspirazione) il
tasso di ricambio d'aria è fissato pari a:
q ve = q ve,des × k (21)
dove q ve,des è la portata d'aria di progetto e k è un coefficiente di contemporaneità di
utilizzo delle bocchette aspiranti. In assenza di dati di progetto attendibili o comunque di
informazioni più precise, si può assumere k = 1 per sistemi a portata fissa, k = 0,6 per
ventilazione igro-regolabile.
Per gli edifici dotati di sistemi di ventilazione meccanica a doppio flusso il tasso di
ricambio d'aria è fissato pari a:
q ve = q ve,des × (1 - η ve) (22)
dove q ve,des è la portata d'aria di progetto del sistema per ventilazione meccanica, η ve è
il fattore di efficienza dell'eventuale recuperatore di calore dell'aria (pari a 0 se assente).

12) Il valore tipico di ε per i materiali da costruzione è 0,9. Per i vetri senza deposito superficiale ε = 0,837.

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 18


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

12.1.2 Valutazione adattata all'utenza


Per calcoli aventi scopi differenti da quello di progetto o standard è possibile effettuare
una determinazione accurata della portata di ventilazione, tenendo conto anche dei
requisiti relativi alla qualità dell'aria interna.
Nel caso di aerazione e di ventilazione naturale non è possibile determinare con certezza
le portate di rinnovo. Il tasso di ricambio d'aria di un edificio dipende dalle condizioni
climatiche al contorno (velocità e direzione del vento e differenza di temperatura tra
esterno ed interno), dalla permeabilità dell'involucro e dal comportamento dell'utenza. I
valori reali di ricambio d'aria reali possono quindi essere notevolmente diversi da quelli
indicati per la valutazione di progetto o standard.
Ai fini della determinazione della portata di ventilazione richiesta per soddisfare l'esigenza
di qualità dell'aria interna si fa riferimento alle UNI EN 13779 e UNI EN 15251.
Ai fini di un calcolo dettagliato della portata di ventilazione si fa riferimento alla
UNI EN 15242.

12.2 Ventilazione notturna (free-cooling)


L'effetto della ventilazione notturna viene valutato secondo quanto riportato nel
punto 9.4.3 della UNI EN ISO 13790:2008.
A fini
Ai ni della
fin d lll a valutazione
de valu
va
valu
utazi
ta
aziio ne di
on d progetto
p
prroggeettto o della
della valutazione standard,
sta l'opzione della
ventilazione notturna può
a pu essere
uò es
esse cconsiderata
ss re co n id
ns derrat
a a solo
l in presenza
n pre
p s nza di ventilazione
r se
re v meccanica,
assumendo
as
assu
ssume
suumemend
ndo
nd
do un una ventilazione
na vve
ent
n iillaz
azio
ione
io
oneennotturna
ottu
ot urn
rna (dalle
a (dal
(d e ore
dallle ore
e223.00
3 00
3. 0 a alle
lle ore 7.
7.00) per tutti i giorni del
periodo
peri
pe riiod
riod
odo dii rraffrescamento.
od afffr
f es
esca
ca
ame entnto. IIn
n questo
ques
qu es
e t caso:
sto
- la portata
p rtata
po a specificata
specificcata nel
n l punto
ne n o 12.1.1.
p nt
pu 12
1 2.1 1. è attribuita al periodo 7.00 - 23.00
1.1
(f ve,
et = 0
ve,t
ve 0,67);
,6
67)
7;
- la portata qve, ra , pari
ve,extra
ve,ext
extra p ri alla
pa a po
port
portata
rtat
rt atta di
d p progetto
roge
ro ge
etto
tto dell'impianto
tt d
del
e l'impia di ventilazione, è
attribuita
atttr
trib
ib
buita all pe
uiita a periodo
eriiod
odo
d 7 7.00
.0
00 - 23.00
00 2 (f ve,t,extra = 0,33);
- i valori di correzione della temperatur
temperatura,
u a, b ve
ur ve e b ve,
ve,extra
ve
e,ext
ext ra, tengo
xtra
xt tengono conto della diversa
differenza di temperatura tra ambienti
am
mbbiie
en t interno
nti int
n er
en o ed
no ed es esterno
terno nelle due frazioni del
ste
periodo di calcolo (7.00-23.00 e 23.00-7.00).
23.
3 00 0-7
-7.00).

12.3 Volume netto dell'ambiente climatizzato


climati
tiizzato
o
In assenza di informazioni sul vvolumeo um
ol ume n ne
netto
etto de
d
dell'ambiente
lll'a
amb
mbie
i n
ie ntte climatizzato,
c al fine di
determinare lo scambio termico per peer ventilazione,
v ntilazione, il volume
ve mee interno
int
nte
t di ciascuna zona
termica può essere ottenuto moltip
moltiplicando
plilica
cand
ca ndo
nd o il volume lordo op per
er u
er unn fattore funzione della
tipologia edilizia, secondo il prospetto o 7.
7.
13)

prospetto 7 Fattore di correzione del volume lordo climatizzat


climatizzato
to

Categoria di edificio13) Tipo di costruzione


E.1, E.2, E.3, E.7 Pareti di spessore maggiore di 45 cm Pareti di spessore fino a 45 cm
0,6 0,7
E.4, E.5, E.6, E.8 Con partizioni interne Senza partizioni interne
0,8 0,9

13) Vedere nota 7.

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 19


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

13 APPORTI TERMICI INTERNI

13.1 Entità degli apporti interni

13.1.1 Valutazione di progetto o standard


Nei casi di valutazione di progetto o di valutazione standard gli apporti termici interni sono
espressi, per gli edifici diversi dalle abitazioni, in funzione della destinazione d'uso
secondo quanto riportato nel prospetto 8.

prospetto 8 Dati convenzionali relativi all'utenza

Categoria di edificio Destinazione d'uso Apporti medi globali

W/m2
E.1 (3) Edifici adibiti ad albergo, pensione ed attività similari 6
E.2 Edifici adibiti a uffici e assimilabili 6
E.3 Edifici adibiti a ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili 8
E.4 (1) Cinema e teatri, sale di riunione per congressi 8
E.4 (2
(2)
(2) Mostre,
M
Moost
stre
st musei
tre, mu
muse
seii e bbi
se biblioteche,
ibl
bliote chee, luoghi
iootech
ch luo
uoghi
hi di culto 8
E.4 (3
(3)
3) ristoranti,
Bar,, risto
toraant sale
n i,, sal ballo
alle da bbal
ale alloo
al 10
E.5 Edifici
Ed iff ci adibiti
dific adib
ad ibitti add attività
ib ivvittà commerciali
attivit comm
co m er
mmerci aassimilabili
ciali e asssi
simi
imi
mila
labi
labililil
bi 8
E.6 (1) saune
Piscine, sau
une assimilabili
n e ass
similab
a ili 10
E.6 (2) Palestre
Pa
alest
stre
stree e assimilabili
asssim
millab
a iilli 5
E.6 (3) Servizi
Serviz attività
zi di supporto alle att sportive
tività spor
sp
por
ortitit vvee 4
E.7 Edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili 4
E.8 Edifici adibiti ad attività industriali edd aart
artigianali
rttig
igia
iaana
nali e ass
nali assimilabili
s im
miillabbilili 6

Perr gli edifici di categoria E.1 (1) e E.1 (2)


2)) (abitazioni),
a ioni), aventi superficie
(abittaz su
up erficcie utile di pavimento,
pe
A f, minore o uguale a 170 m2, il valor valore
re glob
globale
ob
bale degli apporti intinterni,
nter
nt errni
n , espresso in W, è
ricavato
avato come
2
Φ intt = 5, 294 × A f – 0, 01557 × A f
Perr superficie utile di pavimento maggiore
e di
d 1 0 m2 il valore
170
70 di Φ in
e di ntt è pari
int p a 450 W.

13.1.2 Valutazione
utazione adattata all'utenza
Per calcoli aventi scopi differenti da quello standard possono essere utilizzati dati diversi
a seconda dello scopo del calcolo. Nei punti che seguono vengono forniti valori tipici degli
apporti interni medi per diverse destinazioni d'uso, applicabili sia in condizioni invernali
che estive, distinguendo tra:
- apporti globali;
- apporti dagli occupanti;
- apporti dalle apparecchiature.
Apporti globali
Le sorgenti di energia termica presenti all'interno di uno spazio chiuso sono in genere
dovute a occupanti, acqua sanitaria reflua, apparecchiature elettriche, di illuminazione e
di cottura.
Gli apporti interni di calore derivanti dalla presenza di queste sorgenti sono ricavati in
funzione della destinazione d'uso dei locali, in base ai valori riportati nei prospetti 9 e 10.

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 20


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

prospetto 9 Profili temporali degli apporti termici dagli occupanti e dalle apparecchiature (edifici residenziali)

Giorni Ore Soggiorno e cucina Altre aree climatizzate


(Φ int,Oc + Φ int,A)/A f (per esempio stanza
W/m2 da letto)
(Φ int,Oc + Φ int,A)/A f
W/m2
Lunedì - Venerdì 07.00 - 17.00 8,0 1,0
17.00 - 23.00 20,0 1,0
23.00 - 07.00 2,0 6,0
Media 9,0 2,67
Sabato - Domenica 07.00 - 17.00 8,0 2,0
17.00 - 23.00 20,0 4,0
23.00 - 07.00 2,0 6,0
Media 9,0 3,83
Media 9,0 3,0

prospetto 10 Profili
P
Profilli temp
temporali
mpor
mp o ali degli
degl
de g i apporti
ap
ppo
port
orti
rtti term
te
termici
erm
rmic
icci dagl
da
dagli
agl
gli oc
occu
occupanti
cu
upa
p nt
ntii e da
dall
dalle
lllle appa
ap
apparecchiature
pp recchiatu (edifici adibiti ad uffici)

Giorni
Gior
Giorni
or ni O
Or
Oree Ambient
Ambientiti uffi
ufficio
ici
cio (60% della Altre sstanze, atri, corridoi (40% della
superficie
suuperficie utile di pavimento) superficie utile di pavimento)
su
(Φ inint Oc + Φ int,A)/A
int,Oc
nt,Oc
Oc / f (Φ int,Oc + Φ int,A)/A f
W/m2
W/
W/m W/m2
Lunedì - V
Venerdì
eenner
e dì 07
07.00
7.00
00 - 17
17.00
7.0
.00
00 20
20,0
0,00 8,0
17.00 - 23.00 2,0
22,
,0 1,0
23.00 - 07.00 2,0
22,
,0 1,0
Media 9,50 3,92
Sabato - Domenica 07.00 - 17.00 2,0 1,0
17.00 - 23.00 2,00 1,0
23.00 - 07.00 2,00
22, 1,0
Media 2,0 1,0
Media 7,4 3,1
(Φ int,Oc + Φ int,A) è il flusso termico dalle persone e dal
dalle
lle apparecchiature,
appparrec
ecch
chiatu
ch
h tuurree, inn W
W;;
Af è la superficie utile di pavimento.

Apporti medi degli occupanti


Gli apporti interni medi di calore derivanti dalla presenza degli occupanti sono ricavati in
funzione della destinazione d'uso dei locali, in base ai valori riportati nel prospetto 11.

prospetto 11 Apporti termici degli occupanti; valori globali in funzione della densità di occupazione (edifici non
residenziali)

Classe di densità di m2 di superficie utile di Fattore di simultaneità Φ int,Oc/A f


occupazione pavimento per persona W/m2
I 1,0 0,15 15
II 2,5 0,25 10
III 5,5 0,27 5
IV 14 0,42 3
V 20 0,40 2
Φ int,Oc è il flusso termico dalle persone, in W;
Af è la superficie utile di pavimento.

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 21


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

Apporti interni medi delle apparecchiature


Gli apporti interni medi di calore derivanti dal funzionamento delle apparecchiature sono ricavati
in funzione della destinazione d'uso dei locali, in base ai valori riportati nel prospetto 12.

prospetto 12 Apporti termici delle apparecchiature; valori globali in funzione della categoria di edificio (edifici non
residenziali)

Categoria di edificio Apporto termico delle Simultaneità Apporto termico medio


apparecchiature fA delle apparecchiature
durante il periodo di Φ int,A/A f
funzionamento W/m2
Φ int,A/A f
W/m2
Uffici 15 0,20 3
Attività scolastiche 5 0,15 1
Cura della salute, attività clinica 8 0,50 4
Cura della salute, attività non clinica 15 0,20 3
Servizi di approvvigionamento 10 0,25 3
Esercizi
ercizi commerciali 10
10 0,25
00,25 3
Luoghi
oghi di riunione 5 0,20 1
Alberghi
ergghii e pensioni
pen
ensi
s onni 4 0,50
0 50
0, 2
Penitenziari
nitenzia
iaari 4 0,50 2
Attività
vità sportive 4 0,25 1
Φ int,A
nt,A è il flussoo termico
teerm
rmic
miicco delle
dellllle apparecchiature,
de aappppaare
recc
ecc
cchihiat
aattur
ure, inn W;
W;
Af è la sup
superficie
perficie utile di pavimento.
ppav
avim
av i en
im ento
too.

13.2 Apporti
porti all'interno di ambienti non climatizzati
climatizzaatii
In assenza di informazioni che ne dimostrino n lla
a ri
rrilevanza,
levanza, è llecito
le eci
c to
o trascurare
tra
ra
asc
s u l'effetto degli
apporti
porti termici prodotti all'interno di ambienti
ambiien
e ti non
t n o climatizzati.
on

13.3 Area
ea climatizzata
In assenza di informazioni sull'area nett
netta
ttta di
d pavimento,
pav
a im
i ento, al fine dii determinare
dete
de te
e gli apporti
termici
mici interni, l'area climatizzata (netta)) di cciascuna
iascuna zona term
ia termica può essere ottenuta
micca pu
p
moltiplicando
oltiplicando la corrispondente area lord
lordada pe u fattore f n , ri
perr un rricavabile
cava
ca va
vabi
ab le in funzione dello
essore medio delle pareti esterne, d m:
spessore
f n = 0,9761 - 0,3055 × d m (23)

14 APPORTI TERMICI SOLARI


Lo scambio per radiazione infrarossa verso la volta celeste deve essere considerato
come un incremento dello scambio termico per trasmissione dell'involucro edilizio e non
come una riduzione degli apporti di energia solare [vedere equazioni (3) e (5)].

14.1 Apporti solari all'interno di ambienti non climatizzati


In assenza di informazioni che ne dimostrino la trascurabilità, è necessario considerare
l'effetto degli apporti termici solari all'interno di ambienti non climatizzati (per esempio serre).

14.2 Apporti solari sui componenti opachi


Nel calcolo del fabbisogno di calore occorre tenere conto anche degli apporti termici
dovuti alla radiazione solare incidente sulle chiusure opache.
In assenza di dati di progetto attendibili o comunque di informazioni più precise, il fattore
di assorbimento solare di un componente opaco può essere assunto pari a 0,3 per colore
chiaro della superficie esterna, 0,6 per colore medio e 0,9 per colore scuro.

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 22


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

14.3 Apporti solari sui componenti trasparenti

14.3.1 Trasmittanza di energia solare totale


I valori della trasmittanza di energia solare totale degli elementi vetrati (g gl) possono
essere ricavati moltiplicando i valori di trasmittanza di energia solare totale per incidenza
normale (g gl,n) per un fattore di esposizione (F w) assunto pari a 0,9.
I valori della trasmittanza di energia solare totale per incidenza normale degli elementi
vetrati possono essere determinati attraverso la UNI EN 410. In assenza di dati
documentati, si usa il prospetto 13.

prospetto 13 Trasmittanza di energia solare totale g gl,n di alcuni tipi di vetro

Tipo di vetro g gl,n


Vetro singolo 0,85
Doppio vetro normale 0,75
Doppio vetro con rivestimento basso-emissivo 0,67
Triplo vetro normale 0,70
Triplo
Trip doppio
plo vetro conn ddop
oppi
op p o ririve
pi rivestimento
vest
vestim
imen
imen to bbasso-emissivo
ento a soo-e
as -emi
m ss
ssiv
ivoo
iv 0,50
Doppia finestra 0,75

14.3.2 Fattore
Faattttor
oree telaio
teela
l io
Il fattore
e di
di correzione
cco
orrrez
e io oneed dovuto
o uto
ov utto all telaio
ttel
elai
el aio (1
ai
aio ( - F F) è pari al rapporto tra l'area trasparente e
totale
l'area tot
otal
ot e dell'unità
ale dellll'u
dell
de 'uni
'u à vvetrata
nità
tà e ra
et r ta
ad del
e sserramento.
el erra
er rame
ra ment
me n o.
nt o
In assenza
assen
en a di
enza
nza di dati
datii di
di progetto
prog
pr oget
og ettto attendibili
e att
att
tten
endi
en bilili o comunque
dibi
di bi com
mun ue di
unqu
que di informazioni
in
informaz più precise, si può
assumere un valore convenzionale del fattore telaio pari a 0,8.

14.3.3 Effetto di schermature mobili


In assenza di dati di progetto attendibili
attendiibi
b lii o ccomunque
o unque di informazioni
om inffor
o mazi ziio più precise, l'effetto di
zion
schermature mobili può essere valutato
v luta
va ato
t attraverso i fa fattori
t orri di
att d riduzione riportati al
prospetto 14, pari al rapporto tra i va vvalori
l ri di trasmittan
lo trasmittanza
an
nza a ddii en
energia
e nee solare totale della
finestra con e senza schermatura (g (g gl+
gl+sh
g l+
+sh
sh /g
/g g
gl).

prospetto 14 Fattori di riduzione per alcuni tipi di tend


tenda
da

Tipo di tenda Proprietà otti


ottiche
titich
c e de
ch della
elll a te
tenda
end
nda Fa
Fattori di riduzione con

assorbimento
bi t trasmissione
t i i tenda
t d interna
i tenda esterna
Veneziane bianche 0,1 0,05 0,25 0,10
0,1 0,30 0,15
0,3 0,45 0,35
Tende bianche 0,1 0,5 0,65 0,55
0,7 0,80 0,75
0,9 0,95 0,95
Tessuti colorati 0,3 0,1 0,42 0,17
0,3 0,57 0,37
0,5 0,77 0,57
Tessuti rivestiti di alluminio 0,2 0,05 0,20 0,08

Nella valutazione di progetto o nella valutazione standard si prende in considerazione


solo l'effetto delle schermature mobili permanenti, cioè integrate nell'involucro edilizio e
non liberamente montabili e smontabili dall'utente.

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 23


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

14.3.4 Gestione delle schermature mobili


Il fattore di riduzione degli apporti solari relativo all'utilizzo di schermature mobili, F sh,gl, è
ricavato dalla seguente espressione:
F sh,gl = [ ( 1 – f sh,with )g gl + f sh,with g gl + sh ] ⁄ g gl (24)
dove:
g gl è la trasmittanza di energia solare totale della finestra, quando la schermatura
solare non è utilizzata;
g gl + sh è la trasmittanza di energia solare totale della finestra, quando la schermatura
solare è utilizzata;
f sh,with è la frazione di tempo in cui la schermatura solare è utilizzata, pesata
sull'irraggiamento solare incidente; essa dipende dal profilo dell'irradianza
solare incidente sulla finestra e quindi dal clima, dalla stagione e
dall'esposizione.
Per ciascun mese e per ciascuna esposizione il valore di f sh,with può essere ricavato come
rapporto tra la somma dei valori orari di irradianza maggiori di 300 W/m2 e la somma di
tutti i valori orari di irradianza del mese considerato.
Nella
lla valutazione di progetto o nella valutazione standa standardard valori
d i valo
vaa ori di f sh,
sh,with devono essere
ricavati
ava t dal
vati
ti al prospetto
dal pro
rosp to 15
s ettto 15 in
n funzione
fun
unzi
nzionone del
ziion del mese
de mese e dell'orientamento.
lll'orientamento. Per orientamenti non
dell'
considerati
nsiderati nel prospetto 1515, procede
5, si p roc
o ede perr in
e pe
p iinterpolazione
te polazione llineare.
erp i eare.
in

prospetto 15 Fattore
torre di
di riduzione
rid
iduzio
uzio
ione per le
le schermature
sch
hermature mobili, f sh,with

Mese Nord
Nordd Ess
Est Sud Ovest
1 0,00
00,000 0,52 0,81
0,81 0,39
2 0,00
00,0
00 0,48 0,82 0,55
3 0,00 0,66 00,81
0,,81 0,63
4 0,00 00,71
0,
,711 00,74
0, 74 0,62
5 0,00 0,71
00,711 0,62
622 0,64
6 0,00 0,75
7 0,56 0,68
7 0,00 0,74
0,744 00,62
0, 622 0,73
8 0,00 0,75
0,
,75
7 0,76 0,72
9 0,00 0,73
00,73 00,82
0, 8
82 0,67
10 0,00 0,72
00,72 0,86
8
86 0,60
11 0,00 0,62 00,84
,84 0,30
12 0,00 0,50 0,86 0,42

14.4 Ombreggiatura
Il fattore di riduzione per ombreggiatura14) F sh,ob può essere calcolato come prodotto dei
fattori di ombreggiatura relativi ad ostruzioni esterne (F hor), ad aggetti orizzontali (F ov) e
verticali (F fin).
F sh,ob = F hor × F ov × F fin (25)
I valori dei fattori di ombreggiatura dipendono dalla latitudine, dall'orientamento
dell'elemento ombreggiato, dal clima, dal periodo considerato e dalle caratteristiche
geometriche degli elementi ombreggianti. Tali caratteristiche sono descritte da un
parametro angolare, come evidenziato nelle figure 6 e 7.

14) È un fattore moltiplicativo della radiazione solare incidente per tenere conto dell'effetto di ombreggiatura permanente
sull'elemento vetrato considerato risultante da: altri edifici, topografia (alture, alberi), aggetti, altri elementi dello stesso
edificio, parte esterna della parere sulla quale è montato l'elemento vetrato.

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 24


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

figura 6 Angolo dell'orizzonte ombreggiato da un'ostruzione esterna

figura 7 Aggetto
A
Aggge
geetto
tto or
tt o
orizzontale
izzzo
ont
ntal
a e e ve
al verticale
ertic
rtical
rt iccaalle
Legenda
Lege
Le ge
gend
end
nda
a
a) Sezione verticale
b) Sezione
Sezi
Se ne orizzontale
z one
zion oriz
ori zo
izzont
ntal
nt ae
al

Con riferimento ai vari mesi dell'anno invernale i fattori di ombreggiatura possono essere
determinati attraverso l'interpolazione lineare dei valori riportati nei prospetti
dell'appendice D.

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 25


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

15 PARAMETRI DINAMICI

15.1 Fattori di utilizzazione

15.1.1 Riscaldamento
Il fattore di utilizzazione degli apporti termici per il calcolo del fabbisogno di riscaldamento
si calcola come:
aH
1 – γH
se γ H > 0 e γ H ≠ 1: η H,gn = -----------------------
aH + 1
(26)
1 – γH

a
se γ H = 1: η H,gn = ---------------
H
- (27)
aH + 1
dove:
Q
γ H = -----------
gn
- (28)
Q H,ht

τ
aH = aH 0 + --------
--- (29)
H,0
τ H,0
e τ è la
ve
dove la costante
co
cost
ost
stan
ante
an te
e di
di tempo
te
emp
mpo o termica
tte
erm
rmic ca della
dellllla zona
de zona
zo na
a ttermica,
ermi
ermi
er mica
c , es
ca espressa
spr
p essa in o
ore, calcolata come
rapporto
ppor a lla
orrto ttra
ra capacità
a ca
capa
apaci t ttermica
pacciità
pa errm
e c iinterna
miica ntter
erna
na
a deldella
d la zzona
ella
el
ella ona
on termica
a term
te
erm
rmic
ica consider
ica
ic considerata (C m) e il suo
coefficiente
e te globale di scambio termico, corretto
efficien
en o retto per tenere conto della
cor d differenza di
temperatura
mperatura interno-esterno
in
ntern
r o--estere no
er no (vedere
(ve
vede de r punto
ere punnto o 12.2.1.3
12.
2 2. 1 3 della
2 1. della UNI EN ISO 13790:2008).
de
Con riferimento
n riferiment
noa
nt periodo
all pe
p riod
ri
riod
do di calcolo
d ccal
a co
al colo
lo
ommensile
ensi
en l ssii pu
sile
si le può
p uò assumere a H,0 = 1 e τ H,0 = 15 h.
ò as

15.1.2 Raffrescamento
ffrescamentto
Il fattore di utilizzazione dello scambio te
termico
erm
rmic
ico
ic o per
p r ill ccalcolo
pe alco
al c lo del
d fabbisogno di
raffrescamento
frescamento si calcola come:
–aC
1 – γC
se γ C > 0 e γ C ≠ 1: η C,Is = ----------------------------
–( a C + 1 )
- (30)
1 – γC

a
se γ C = 1: η C,Is = ---------------
C
------------
---
------ (31)
aC + 1

se γ C < 0: η C,Is = 1 (32)


dove:
e
Q
γ C = -----------
gn
- (33)
Q C,ht

τ A
a C = a C,0 + --------- – k ------w- (34)
τ C,0 Af
dove:
A w è l'area finestrata;
Af è l'area di pavimento climatizzata.
Con riferimento al periodo di calcolo mensile si può assumere a C,0 = 8,1, τ C,0 = 17 h e
k = 13.

15.2 Capacità termica interna


La capacità termica interna dell'edificio deve essere determinata preliminarmente per
calcolare la costante di tempo dell'edificio ed i fattori di utilizzazione, secondo quanto
riportato al punto 15.1.

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 26


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

Il calcolo della capacità termica interna dei componenti della struttura edilizia deve essere
effettuato secondo la UNI EN ISO 13786.
Limitatamente agli edifici esistenti, in assenza di dati di progetto attendibili o comunque di
informazioni più precise sulla reale costituzione delle strutture edilizie, ove non si possa di
conseguenza determinare con sufficiente approssimazione la capacità termica areica dei
componenti della struttura edilizia, la capacità termica interna della zona termica può
essere stimata in modo semplificato sulla base del prospetto 16.

prospetto 16 Capacità termica per unità di superficie di involucro [kJ/(m2 × K)]

Caratteristiche costruttive dei componenti edilizi Numero di piani

Intonaci Isolamento Pareti esterne Pavimenti 1 2 ≥3

Capacità termica areica


gesso interno qualsiasi tessile 75 75 85
interno qualsiasi legno 85 95 105
interno qualsiasi piastrelle 95 105 115
assente/esterno leggere/blocchi tessile 95 95 95
assente/esterno
assente//esterno medie/pesanti tessile 105 95 95
assente/esterno
a seent
as nte/
e/esste
e/ tern
r no
rno
rn lleggere/blocchi
egge
egg re
gere/b
/blo
/b
blo
locc
c hi
cc legno
le
egn
g o 115 115 115
assente/esterno
as
ssent
sent
sente/
e/es
e/esste
tern
rnno medie/pesanti
m edie
ediee/p
/pes
esaantii
es legno
le
egnno 115 125 125
assente/esternoo leggere/blocchi
legggere
re/blocchi
re
e i piastrelle
p as
pia trtrelle 115 125 135
assente/esterno
a sent
as seentte/
e es
estern
teern
rnoo medie/pesanti
m ediee/p
ed /pes
pes
esan
san
antitit ppiastrelle
piiastr
astrtrel
as e le 125 135 135
malta interno
noo qualsiasi
qual
qualsi
sias
siasii
as ttessile
essi
es silee
si 105 105 105
interno qualsiasi legno
leg
eggno 115 125 135
interno qualsiasi ppiastrelle
iast
ia
iast
s re
rellle 1125
25 135 135
assente/esterno leggere/blocchi
leggere/blocc
c hi
cc ttessile
essile 1255 125 115
assente/esterno medie tessile 135 135 125
assente/esterno pesanti tessile 145
14455 135 125
assente/esterno leggere/blocchi
leggere/b
/ lo
/blocc
ccchi
hi legno
le
egn
g o 11455
14 145 145
assente/esterno medie legno 1555
15 155 155
assente/esterno pesanti legno
le
egn
g o 165
16
65 165 165
assente/esterno leggere/blocchi piastrelle
ppiias
astrrel
e lee 145 155 155
assente/esterno
t / t medie
di piastrelle
i t lll 155 165 165
assente/esterno pesanti piastrelle 165 165 165

15.3 Intermittenza e attenuazione

15.3.1 Valutazione di progetto o standard


Il regime di funzionamento dell'impianto di climatizzazione è considerato continuo (senza
attenuazione o spegnimento).

15.3.2 Valutazione adattata all'utenza


Climatizzazione invernale
Quando l'intermittenza è periodica nell'arco delle 24 h (abbassamento notturno,
spegnimento) occorre distinguere tra due casi:
CASO 1: Temperatura interna controllata da un termostato ambiente a doppia
temperatura di regolazione (vedere figura 8).

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 27


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

figura 8 Regime intermittente con regolazione locale


Legenda
X Orario
Y Temperatura ambiente (°C)
A Attività
B Interruzione
C Temperatura risultante

In questo
questto caso il calcolo viene vien
e e condotto,
co
ond
dotto, an
a
anziché
ziché a 20 °C, adottand
adottando la temperatura
interna media
erna medi risultante
ia ri
risu
su
ulttan
ante nelle
te n e le
el 24
l 2 4 h.
h
CASO
ASO 2: L'intermittenza
L'inte
term
te rmit
rm
mittte n a è effettuata
enz effffe
e fett
fetttua ta attraverso
ata tttraverso la centralina climatica (vedere
att ( figura 9).
figura 9 Regime
gime iintermittente
nter
nt e mi
er mitt
tten
tt en
nte ccon
on regolazione
regolazi
l ione centrale climatica
Legenda
genda
X Orario
Y Temperatura ambiente (°C)

L'effetto sul fabbisogno di calore utile dell'involucro è trascurabile.


Entrambi i criteri di funzionamento influenzano il calcolo dei rendimenti in funzione della
modalità di funzionamento del generatore e ne va tenuto conto nelle sede opportuna.
Per spegnimenti maggiori di 24 h in edifici molto disperdenti o caratterizzati da masse non
elevate, riferirsi alla UNI EN ISO 13790:2008.
Climatizzazione estiva
Occorre fare riferimento alla UNI EN ISO 13790:2008.

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 28


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

APPENDICE A DETERMINAZIONE SEMPLIFICATA DELLA TRASMITTANZA TERMICA DEI


(informativa) COMPONENTI OPACHI IN EDIFICI ESISTENTI
I dati riportati nei prospetti seguenti sono utilizzabili solo per valutazioni energetiche di
edifici esistenti, qualora non si possa effettuare una determinazione rigorosa di calcolo,
sulla base di dati derivanti da ispezioni o da altre fonti più attendibili.

prospetto A.1 Trasmittanza termica delle chiusure verticali opachea) b) [W/(m2K)]

Spessore Muratura di Muratura di Muratura di Pannello Parete a cassa


[m] pietrame mattoni pieni mattoni semipieni prefabbricato in vuota con mattoni
intonacata intonacati sulle o tufo calcestruzzo non foratic)
due facce isolato
0,15 - 2,59 2,19 3,59 -
0,20 - 2,28 1,96 3,28 -
0,25 - 2,01 1,76 3,02 1,20
0,30 2,99 1,77 1,57 2,80 1,15
0,35 2,76 1,56 1,41 2,61 1,10
0,40
0,
,400 2,57
2,
,57
5 11,39
1, 3
39 11,26
,26
26 22,44 1,10
0,45 2,40
40 1,25
11,25 1,14 - 1,10
0,50
0,500
0, 2,25
2,
,25 11,14
1,,144 1,04
1,044 - 1,10
0,55 2,11 1,07 0,96 - -
0,60
60 22,00
2, 00 1,04
1,04 0,90 - -
a) I sottofinestra
ssoott
ottt ofin
ofin
of ines
esstr
traa devono
d voonnoo essere
de esser
ssser
eree computati
ccoomp
mputtatti come strutture
strt utture a parte.
b) In presenza
ppre
r senz
re n a di strutture
seenz sstr
t ut
tr uttu
ture
turee iisolate dall'esterno,
soolaate ddal t rnno, llaa ttrtrasmittanza
all'lesste
all' rasmi
asm
as miitttanza ddella
annza del
ella
el parete
la ppar areete può es
ar essere calcolata sommando alla
resistenza termica della struttura non isolata, scelta dal prospetto A.1, la resisten resistenza termica dello strato isolante
aggiunto.
c) I valori della trasmittanza sono calcolati considerando consideera ndoo laa camera
rand
nd ccam
ammera d'aria ia a ttenuta.
d aarrria
d' enut
enu a.

prospetto A.2 / m2K)


Trasmittanza termica dei cassonetti [W/(
[W/(m
/( K)])]

Tipologia di cassonetto Trasmittanza


Trras
T a mitttan
anza termi
termica
mica
mi
mica
ca
Cassonetto non isolato 6
a)
Cassonetto isolato 1
a) Si considerano isolate quelle strutture che hann
hanno
no un
u iiso
isolamento
solaame
sola
so ment
en o te
term
termico
rmic
rm i o no
ic nonn minore di 2 cm.

prospetto A.3 Trasmittanza termica delle chiusure verticali opache verso ambienti interni [W/(m2K)]

Spessore Muratura di mattoni Muratura di mattoni Parete in calcestruzzo Parete a cassa vuota
[m] pieni intonacata sulle forati intonacata sulle intonacata con mattoni forati
due facce due facce
0,15 2,10 1,65 2,61 -
0,20 1,89 1,35 2,42 -
0,25 1,70 1,15 2,26 1,11
0,30 1,53 1,00 2,11 0,99
0,35 1,37 0,88 1,99 0,98

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 29


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

prospetto A.4 Trasmittanza termica delle coperture piane e a falde [W/(m2K)]

Spessore Soletta piana in Tetto a falda in laterizio Tetto in legno


[m] laterocemento
0,20 1,85 2,20 1,8
0,25 1,70 2,10
0,30 1,50 1,80
0,35 1,35 1,60

prospetto A.5 Trasmittanza termica dei solai sotto ambienti non climatizzati [W/(m2K)]

Spessore Soletta in laterocemento Solaio prefabbricato in calcestruzzo


[m] tipo Predalles
0,20 1,70 2,15
0,25 1,60 2,00
0,30 1,40 1,85
0,35
0,
,355 1,30
1,300 1,75

prospetto A.6 Trasmittanza


smi
m ttan
tttan
anza
za termica
ter
ermi
rmica
micaa d
mi dei
eii ssolai
ollai
a a tterra,
erra
er
erra
r , su sspazi
paazi aape
p aperti
pert
pe
er i o su
s aambienti
mb
bie
ient
nti
nt
ti no climatizzati [W/(m2K)]
non climatizz

Spessooree
Spessore Soletta in
i lateroc
laterocemento
ocem
oc men
e to su Soletta
So a in llat
laterocemento
a erocemento su Basamento
Bas in calcestruzzo
[m] cantina
caant
cant
ntin
tina
inna vespaio
v sp
ve spai
aio o pilotis
ai su terreno
0,20 1,45 1,
1,75
,755 2,00
0,25
0,25 1,35 1,65 1,80
0,30 1,25 1,50
1,
,500 1,65
0,35 1,15 11,30
,30
3 1,50

prospetto A.7 Trasmittanza


smittanza termica delle strutture coibentat
coibentate
ate / m2K)]
att [W/(m
[W/(
[W

Spessore Zona
Z na climatica
Zo
[m]
CoD EoF

Anno
A noo ddii co
An ccostruzione
ost
s ruuzi
z on
o e

1976-1985 1986-1991 1976-1985 1986-1991


Chiusure verticali opache
0,25 1,20 0,81 0,81 0,61
0,30 1,15 0,79 0,79 0,60
0,35 1,10 0,76 0,76 0,59
0,40 1,10 0,76 0,76 0,59
Chiusure verticali opache verso ambienti interni
0,25 1,11 0,77 0,77 0,59
0,30 0,99 0,71 0,71 0,55
0,35 0,98 0,70 0,70 0,55
Coperture piane
0,20 1,85 1,06 1,06 0,75
0,25 1,70 1,01 1,01 0,72
0,30 1,50 0,93 0,93 0,68
0,35 1,35 0,88 0,88 0,65

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 30


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

prospetto A.7 Trasmittanza termica delle strutture coibentate [W/(m2K)] (Continua)

Spessore [m] Zona climatica

CoD EoF

Anno di costruzione

1976-1985 1986-1991 1976-1985 1986-1991


Coperture a falde
0,20 2,20 1,17 1,17 0,80
0,25 2,10 1,14 1,14 0,78
0,30 1,80 1,05 1,05 0,74
0,35 1,60 0,97 0,97 0,70
Solai sotto ambienti non climatizzati
0,20 1,70 1,01 1,01 0,72
0,25 1,60 0,97 0,97 0,70
0,30
0,,30
30 11,40
1, 400 0,90
00,9900 0,90 0,66
0,35
0,
,35 1,30
30
30 0,86 0,86 0,64
Basamenti
Basa
Basame
sa ntii suu vespaio
meent ves
e pa
paio ccantina
io o can
anti
an
ntitina
naa
0,20 1,45 1,06 1,06 0,84
0,25
00,,25 11,35
1, 35 11,00
1,,000 1,00 0,81
0,30
0 300
0, 11,25
,255 0,95 0,95 0,77
0,35
0 35
0,3 11,15
,15
15 0,90 0,90 0,73
Basamenti
Basamentii su
ment
ment s pilotis
pili ot
otiss
0,20 1,75 11,22
,222 11,22
1, 22 0,93
0,25 1,65 1,17 1,177 0,90
0,30 1,50 1,10 1,10
11,10
10 0,86
0,35 1,30 00,98
0, 988 0,,98
0,98
9 0,79
Basamenti
Baasaamenti su terreno
B
0,20 2,00 1,33
11,33 11,33
1, 33
33 1,00
0,25 1,80 1,24
1,
,24 11,24
,24 0,95
0,30 1,65 11,17
,17 1,17 0,90
0,35 1,50 1,10 1,10 0,86

Tali dati possono essere utilizzati in mancanza di informazioni certe e comunque questa
scelta deve essere bene evidenziata nella relazione di calcolo.
Nota I dati riportati nel prospetto A.7 fanno riferimento a strutture edilizie realizzate in periodi in cui la legislazione
prevedeva una verifica dell'isolamento termico degli edifici mediante un coefficiente medio globale di
dispersione termica dell'involucro. I dati del prospetto A.7 rappresentano dei valori medi indicativi delle
trasmittanze delle singole strutture che consentivano il rispetto dei limiti di legge in vigore nei periodi di
costruzione rispettivamente indicati.

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 31


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

APPENDICE B ABACO DELLE STRUTTURE MURARIE UTILIZZATE IN ITALIA IN EDIFICI ESISTENTI


(informativa)

B.1 Generalità
Il presente abaco intende fornire indicazioni sulle principali strutture murarie utilizzate e
sulla loro diffusione sul territorio nazionale. Si tratta di un elenco ancora incompleto che
sarà oggetto di successivi aggiornamenti e implementazioni che comprenderanno anche
una parte relativa alle strutture orizzontali.
Per un uso corretto dell'abaco sono da considerare le seguenti note:
1. le strutture sono state indicate in parte con intonaco, in parte senza. Nella realtà, non
sempre l'intonaco è presente su entrambe le facce per cui è richiesto, se del caso, il
relativo adattamento;
2. gli spessori indicati sono orientativi e possono variare anche notevolmente;
3. le strutture con camera d'aria sono state indicate tutte con densità apparente di
800 kg/m3 dei paramenti, tanto per quello interno che per quello esterno. Questa
situazione è tipica per i muri di tamponamento di edifici con struttura portante di
armato.
cemento arma ato.
to
o. NNelle
Neelllle costruzioni
e co
cost
sttru
r zi
zionni in
on
oni n muratura
atturra portante,
murratur p rt
po e, il paramento
r ante
an
nte para esterno è
soli
liitamente costituito da laterizio di massa
solitamente mas
assa volumica apparente
ap
pparente superiore;
su
4. la
a m massa
assa
as
assaa vvolumica
olum
ol micica apparente
ca ap
a pare
pa rent
re nte
nt indicata
e in
ndi
d ca
catata
a è qu quella
q ellla
ella definita
a d efin
ef init
in UNI 10351. Essa si
itta dalla UN
riferisce
rri
iife
f ri
fe risc
s e a
sc alla
al
lla
a mmuratura
ura
ratu
tu a ((mattone
tura
ura m tttton
ma one
e e mamalta)
altta)) ssenza
enza
en
enzaz ll'intonaco
'iinttonaco che, ove esistente, si
considera
consn idera a parte. Il paramento esterno,, lato interno (intercapedine) (intercapedine si considera non
intonacato,
intonaca ca
ato salvo
o, ssa
alvvo ch
che ssia
e si sstato
a st
stat
tato accertato
atto ac
acce
ce
ertata o ill ccontrario.
rttat on
ntrrar
ario.
I dati riporta
riportati
ati
ti nnell'abaco
e l'ab
el l''ab
abac sono
acco so
ono u utilizzabili
tiliizz
zzab ssolo
abilili i so
ab olo
lo pper energetiche di edifici
er valutazioni ene
esistenti, qualora
stenti,, q ualo
ua
alo
ora non
ra n on si possa
si po
poss
ss
s sa effettuare
efffe
e f ttua
ttua
tt r una
are una determinazione
detter
ermmiinazi
nazione rigorosa
azion rigoros di calcolo, sulla
base
se di dati derivanti da ispezioni o da altre fonti più attendibili.

STRUTTURA N° 1: DESCRIZIONE:
NE: Muratura in mattoni pieni

Sezione struttura Rif. Materiali


Mater
er
er
eriali volumica
Massa vo oluumi
micaa Conduttività
g m3)
(kg/m
(kkg/ [W/(m × K)]
1 Intonaco interno (calce
cee e ggesso)
e so
esso) 1 4400
00 0,70
2 Muro in mattoni pieni 800
1 80
00 0,72
3 Intonaco esterno 1 800
8 0
80 0,90
4
5
6
7
8
9
10
Spessori variabili da 15 cm a 80 cm e oltre.
Negli edifici multipiano si riscontrano spessori decrescenti verso i piani più alti.

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 32


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

STRUTTURA N° 2: DESCRIZIONE: Muratura in pietra listata con mattoni (con ricorsi di mattoni)

Sezione struttura Rif. Materiali Massa volumica Conduttività


(kg/m3) [W/(m × K)]
1 Intonaco interno (calce e gesso) 1 400 0,70
2 Mattoni e sassi 2 000 0,90
3 Intonaco esterno 1 800 0,90
4
5
6
7
8
9
10
Spessori variabili da 15 cm a 80 cm e oltre.
Negli edifici multipiano si ririsc
riscontrano
sconntrran
sc spessori
ano sp
pes s ri decrescenti
esso ddec
ecre
ec
ecresccenntit verso
resc
escen e soo i piani
ver n più
piaani iù alti.
più altltii.

STRUTTURA N° 3: DESCRIZIONE:
CRIZION
NE: Muratura mista di mattoni e sassi

Sezione struttura
uttura Rif.
R
Ri
if.f. Materiali
Ma
Mateeriial
alii volumica
Massa vo Conduttività
(kg/m3) [W/(m × K)]
1 IIntonaco
nton
nt iinterno
onnacco in
onac ntterno ((calce
calce
l e gesso) 400
1 40 0,70
2 Mattoni e sassi 2 000
00 0,90
3 Intonaco esterno 1 800
80 0,90
4
5
6
7
8
9
10

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 33


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

STRUTTURA N° 4: DESCRIZIONE: Muratura a sacco (con riempimento debolmente legato)

Sezione struttura Rif. Materiali Massa volumica Spessore Conduttività


(kg/m3) cm [W/(m × K)]
1 Intonaco interno 1 400 2 0,70
(calce e gesso)
2 Muro interno di 8
laterizio
3 Riempimento Variabile
debolmente legato
4 Muro esterno di 25
laterizio
5 Intonaco esterno 1 800 2 0,90
6
7
8
9
10

STRUTTURA N° 5: DESCRIZIONE: d ppietra


NE: Muraturaa di ietr
ta

Sezione struttura Rif.


Ri
Rif. Materiali
Ma
M tteeriialii Massa volumica Conduttività
(k 3)
(kg/m [W/(m × K)]
1 Intonaco interno (calce e gesso) 1 400 0,70
2 Blocchi in pietra 1 800
800 - 3 000
3 Intonaco esterno 1 800 0,90
4
5
6
7
8
9
10
Spessori variabili da 25 cm o 80 cm.
Le pietre utilizzate possono avere una massa volumica apparente variabile da 1 800 kg/m3 a 3 000 kg/m3 a seconda del tipo di materiale.

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 34


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

STRUTTURA N° 6: DESCRIZIONE: Muratura di laterizio semipieno

Sezione struttura Rif. Materiali Massa volumica Conduttività


(kg/m3) [W/(m × K)]
1 Intonaco interno (calce e gesso) 1 400 0,7
2 Blocchi in laterizio 1 200 0,43
3 Intonaco esterno 1 800 0,9
4
5
6
7
8
9
10
Spessori tipici da 20 cm a 30 cm.

STRUTTURA N° 7: DESCRIZIONE:
CRIIZI
ZION
ONE:
ONE M
E: Muratura
urrat
atur d bblocchi
ura di
ur locc
locchi
cc hii fforati
oratti di
or
orat calcestruzzo
di cal
a ceesttruuzzzo no
al nnon aalleggerito
on al leegger
gger
ggeritto

Sezione struttura
uttura Rif. Materiali
Mate
teeriali volumica
Massa vo Conduttività
(kg/m3) [W/(m × K)]
1 IIntonaco
Int
n onnac
nt interno
aco in
inte (calce
tteernno ((c
cal
cal
alce
ce e gesso)) 400
1 40 0,7
2 Blocchi
B ccchi in
loocchi
locc in calcestruzzo
callcesttruzzo
ca 1 400
40 0,5
3 Intonaco esterno 1 800
80 0,9
4
5
6
7
8
9
10
Spessori tipici da 20 cm o 30 cm.

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 35


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

STRUTTURA N° 8: DESCRIZIONE: Muratura in blocchi squadrati di tufo

Sezione struttura Rif. Materiali Massa volumica Conduttività


(kg/m3) [W/(m × K)]
1 Intonaco interno (calce e gesso) 1 400 0,7
2 Blocchi in tufo 1 600 0,7
3 Intonaco esterno 1 800 0,9
4
5
6
7
8
9
10
Spessori tipici da 30 cm a 70 cm.

STRUTTURA N° 9: DESCRIZIONE:
NE:
E M
E: Muratura
urat
uratur
u a a cass
ur cassa
ca
ass
ssa vvuota
sa vuuot
ota

Sezione struttura Rif. Materiali


Ma
M teriali Massa
asssa volumica
Mas Spessore Conduttività
(kg/m
(k
kg/m3)
g/m cm [W/(m × K)]
1 IIntonaco
nton
nt acoo interno
oonnac inte
in t rrnno
te 400
1 40
00 2 0,70
(c
(calce
cal
alce
ce e ggesso)
essso)
soo)
2 Mattoni forati 800 8 0,30
3 Intercapedine d'aria - 6 - 12
12
4 Mattoni forati 800
80
00 25 0,30
5 Intonaco esterno 1 800 2 0,90
6
7
8
9
10
Spessori variabili da 43 cm a 49 cm (in funzione dell'intercapedine).

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 36


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

STRUTTURA N° 10: DESCRIZIONE: Muratura a cassa vuota

Sezione struttura Rif. Materiali Massa volumica Spessore Conduttività


(kg/m3) cm [W/(m × K)]
1 Intonaco interno 1 400 2 0,70
(calce e gesso)
2 Mattoni forati 800 12 0,30
3 Intercapedine d'aria - 6 - 12
4 Mattoni forati 800 25 0,30
5 Intonaco esterno 1 800 2 0,90
6
7
8
9
10
Spessori variabili da 47 cm
m a 53 cm (in funzione dell'intercapedine).
dell'intercappedin
ine)
ine)..
e)

STRUTTURA N° 11: DESCRIZIONE:


CR
RIZ
ZIO
IONE
NE
NE: Muratura
E: Mu
Mura
rattura a cassa vuota
ra

Sezione struttura
uttura Rif.
Rif.f.f
Ri Materiali
Mateerir al
Ma ai Massa
Massaa volumica
assa vol
olumica Spessore
Spess Conduttività
g//m3)
((kg/m
(kg/
(kkg/m cm [W/(m × K)]
1 IInt
Intonaco
nton
ntonnaco
acco interno
inte
in
nte
tern
rnno 1 40
400
00 2 0,70
(calce e gesso)
2 Mattoni forati 8800
80000 8 0,30
3 Intercapedine d'ariaa - 6 - 112
4 Mattoni forati 800 12
12 0,30
5 Intonaco esterno
esternno 1 800 2 0,90
6
7
8
9
10
Spessori variabili da 30 cm a 36 cm (in funzione dell'intercapedine).

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 37


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

STRUTTURA N° 12: DESCRIZIONE: Muratura a cassa vuota

Sezione struttura Rif. Materiali Massa volumica Spessore Conduttività


(kg/m3) cm [W/(m × K)]
1 Intonaco interno 1 400 2 0,70
(calce e gesso)
2 Mattoni forati 800 12 0,30
3 Intercapedine d'aria - 6 - 12
4 Mattoni forati 800 12 0,30
5 Intonaco esterno 1 800 2 0,90
6
7
8
9
10
Spessori variabili da 34 cm a 40 cm (in funzione dell'intercapedine).
dell'intercappedine)).

Nota La res
resistenza
sis
i tteenzza te
ttermica
rmicca de
rm dell'intercapedine
elll 'iint
nter
erca
cape
ca pedi
edi
dine è aassunta
ssssun
u ta par
pari
ari a 0,
ar 18 m2K/
00,18
18 K/W.
K W
W.

STRUTTURA N° 13: DESCRIZIONE: ra iinn pi


ONE: Muratura ppietra
e ra ccon
et intercapedine
on interca
ape
p di
dine
ne

Sezione struttura Rif.


Ri
Rif. Materiali
Ma
M teeriialli Massa volumica Conduttività
(kgg/m3)
(kg/m
(k [W/(m × K)]
1 Muro in pietra 1 800 - 3 000
2 Intercapedine d'aria -
3
4
5
6
7
8
9
10
Spessori da 40 cm a 60 cm ed intercapedini interrotte ad intervalli irregolari (spessore tipico 47 cm).
Negli edifici multipiano si riscontrano spessori decrescenti verso i piani più alti.

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 38


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

STRUTTURA N° 14: DESCRIZIONE: Muratura in pietra con intercapedine

Sezione struttura Rif. Materiali Massa volumica Conduttività


(kg/m3) [W/(m × K)]
1 Muro in pietra 1 800 - 3 000
2 Intercapedine o modesto materiale isolante -
3
4
5
6
7
8
9
10
Spessori da 40 cm a 60 cm ed intercapedini interrotte ad intervalli irregolari, riempite con tufoli di pannocchie (spessore tipico 47 cm).
Negli edifici multipiano si ririsc
riscontrano
sconntrran
sc spessori
ano sp
pes s ri decrescenti
esso ddec
ecre
ec
ecresccenntit verso
resc
escen e soo i piani
ver n più
piaani iù alti.
più altltii.

STRUTTURA N° 15: DESCRIZIONE:


CRIZIO
ONE: Muratura in mattoni pieni con intercapedine o isolamento leggero

Sezione struttura
uttura Rif.
R
Ri
if.f. Materiali
Ma
Mateeriial
alii volumica
Massa vo Conduttività
(kg/m3) [W/(m × K)]
1 IIntonaco
nton
ntonnacco interno
onac intterno (a
in (a base
b di calce) 1 600 - 1 800 0,90
2 Muro in laterizio spessoree 8 cm
cm 650 - 800
8 0,30
3 Intercapedine d'aria o po
ppolistirolo
lil st
stirrol
oo
4 Muro in mattoni pieni
pie
i ni
n 1 800
8
80 0,72
5 Intonaco esterno
esternno 1 800
80 0,90
6
7
8
9
10
Muratura con spessori variabili da 15 cm a 80 cm.
Negli edifici multipiano si riscontrano spessori decrescenti verso i piani più alti.

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 39


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

STRUTTURA N° 16. DESCRIZIONE: Muratura in mattoni pieni a 3 teste

Sezione struttura Rif. Materiali Massa volumica Conduttività


(kg/m3) [W/(m × K)]
1 Intonaco interno (a base di calce) 1 600 - 1 800 0,90
2 Muro in mattoni pieni 1 800 0,72
3
4
5
6
7
8
9
10
Muratura per cui si considerava non necessario l'isolamento (con o senza intonaco esterno). Spessore tipico 40 cm.

STRUTTURA N° 17: DESCRIZIONE:


ONE
NE: Muratura
E Mu
Mura
ratu
ratuura iinn bbl
blocchi
o chhi ddii ccemento
loc em
meennto
to

Sezione struttura Rif. Materiali


Ma
ateriali Massa volumica Conduttività
(kg/m3) [W/(m × K)]
1 IIntonaco
nton
nt acoo interno
oonnac t rrnno (aa base
inte
in te basse di
di calce)
cal
alcce)) 1 600 - 1 800 0,90
2 Muro
Mur
Muroo inn llat
ur laterizio
ater
ter izzio spessore
eriz s 8 cm 650 - 800 0,30
3 Intercapedine d'aria o polistirolo -
4 Muro in blocchi di cementoo spessore
spes
sp soree 20
esso
esso 20 cm
c 1 400
4000 0,50
5 Intonaco esterno 1 800
8 0
80 0,90
6
7
8
9
10
Spessori variabili da 38 cm a 45 cm (in funzione dello spessore dell'intercapedine).

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 40


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

STRUTTURA N° 18: DESCRIZIONE: Muratura in laterizio

Sezione struttura Rif. Materiali Massa volumica Conduttività


(kg/m3) [W/(m × K)]
1 Intonaco interno (a base di calce) 1 600 - 1 800 0,90
2 Muro in laterizio spessore 8 cm 650 - 800 0,30
3 Intercapedine d'aria o polistirolo -
4 Muro in mattoni forati spessore 25 cm 1 200 0,50
5 Intonaco esterno 1 800 0,90
6
7
8
9
10
Spessori variabili da 39 cm a 45 cm (in funzione dello spessore dell'intercapedine).

STRUTTURA N° 19: DESCRIZIONE:


CR
RIZ
ZIO
ONE Muratura
NE:: Mura
Mu turaa iinn la
uraatu laterizio
late
terizi
te "BIMATTONE"
z o "B
BIM
MAT
ATTO
TONE
TO NE
NE"
E"

Sezione struttura
uttura Rif. Materiali
Mate
teeriali volumica
Massa vo Conduttività
(kg/m3) [W/(m × K)]
1 IIntonaco
Int aco interno
n onnac
nt inte
in t rnno (a
te (a base
asee di calce)
bas 1 600 - 1 800 0,90
2 Muro
M laterizio
att iziio spessore 8 cm
urro inn llat
uro ateri 650 - 800
8 0,30
3 Intercapedine d'aria o poli
polistirolo
isttirrol
oo -
4 "BIMATTONE"
Muro in laterizio "BIMA
MA
ATT
TTON
ONE"
ONE" spessore
spe
p sssor
oe 200
2 20 0,50
25 cm
5 Intonaco esterno
esternno 1 800
80 0,90
6
7
8
9
10
Spessori variabili da 39 cm a 45 cm (in funzione dello spessore dell'intercapedine).

Nota La resistenza termica dell'intercapedine è assunta pari a 0,18 m2K/W.

B.2 Diffusione geografica delle strutture


Sono fornite di seguito le informazioni relative alla diffusione geografica delle strutture per
alcune regioni italiane.

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 41


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

Lombardia

Epoca Tipo di struttura Indicazioni aggiuntive


Dal 1900 al 1950 1 Di uso generale.
2 Principalmente nelle zone non distanti dagli arenili
3 In montagna, ove la pietra è disponibile
Dopo il 1950 Da 7 a 10 Negli edifici condominiali
Da 1 a 5 In casi sporadici, nelle ristrutturazioni edili parziali

Romagna

Epoca Tipo di struttura Indicazioni aggiuntive


Dal 1900 al 1950 1 Nella provincia di Ravenna
Dal 1950 al 1970 4
Dal 1900 al 1950 3 Nelle province di Forlì e Cesena
Dal 1950 al 1970 1e4

Toscana

Epoca Tipo
i o di sstruttura
Tip trt uttu
utttu
tura
ra Indicazioni aggiuntive
Dal 1900 al 19500 1e2
Dopo 1950
po il 19
950 1e3

Campania
C mp
Ca m annia
ia

Epoca Tipo di struttura Indicazioni aggiuntive


agggi
g unntiivee
Finoo al 1900 1e6
Dal 1900 al 1950 6
Dopo
po il 1950 9

Abruzzo

Epoca Tipo di struttura Indicazioni aggiuntive


Dal 1900 al 1970 3 Pescara e provincia (zone montane)
Dal 1960 al 1976 9 Pescara e provincia (zone urbane)

Liguria

Epoca Tipo di struttura Indicazioni aggiuntive


Dal 1900 al 1955 3 Centro storico La Spezia e Sarzana - Palazzi e ville
2 Periferia La Spezia e provincia
Dal 1950 al 1980 9 Edilizia economica e popolare (La Spezia)

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 42


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

Veneto (Fascia alpina e pedemontana)

Epoca Tipo di struttura Indicazioni aggiuntive


Fino al 1930 5 Tipologie di uso comune, con pietre squadrate grossolanamente nelle
13 zone montane, mentre in prossimità di corsi d'acqua, veniva utilizzato del
14 pietrame avente forma irregolare e leggermente arrotondata.
Dal 1900 al 1950 1 Tipologia di uso generale.
Dal 1950 al 1960 15 Tipologia di uso generale.
16
Dal 1960 al 1970 17 Tipologia di uso comune per fabbricati unifamiliari e plurifamiliari.
18 Tipologia più economica, priva di intercapedine.
Dal 1970 al 1980 18 Tipologia in cui l'isolamento era realizzato in alternativa con l'utilizzo
della lana di vetro o con la sola intercapedine d'aria.
19 Tipologia utilizzata per la costruzione di edifici in zona sismica.

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 43


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

APPENDICE C DETERMINAZIONE SEMPLIFICATA DELLA TRASMITTANZA TERMICA DEI


(informativa) COMPONENTI TRASPARENTI

prospetto C.1 Trasmittanza termica di vetrate verticali doppie e triple riempite con diversi gas [W/(m2K)]

Vetrata Tipo di gas nell'intercapedine


(concentrazione del gas ≥90%)

Tipo Vetro Emissività Dimensioni Aria Argon Krypton SF6 Xenon


normale mm
Vetrata Vetro normale 0,89 4-6-4 3,3 3,0 2,8 3,0 2,6
doppia
4-8-4 3,1 2,9 2,7 3,1 2,6
4-12-4 2,8 2,7 2,6 3,1 2,6
4-16-4 2,7 2,6 2,6 3,1 2,6
4-20-4 2,7 2,6 2,6 3,1 2,6
Una lastra con ≤0,20 4-6-4 2,7 2,3 1,9 2,3 1,6
trattamento
4-8-4 2,4 2,1 1,7 2,4 1,6
superficiale
supe cae
44-12-4
4- 1122-44 22,0
,0 11,8
,88 1,6 2,4 1,6
4-16-4
4-16
6-4
- 1,8
1,
,8 11,6
,66 1,6 2,5 1,6
44-20-4
4- 200-44
20-4 11,88
1, 11,7
,77 1,6 2,5 1,7
Una lastra con ≤0,15 4-6-4 2,6 2,3 1,8 2,2 1,5
trattamento
tratta
ame
m ntto
4-8-4
4-8-
4-8-44
8- 22,3
,33 2,0 1,6 2,3 1,4
superficiale
supe erfrficciaalee
4-12-4
-4 1,9 1,6
, 1,5 2,3 1,5
4-16-4 1,7 1,5 1,5 2,4 1,5
4-20-4 11,77
1, 11,5
,
,5 1,5 2,4 1,5
Una lastra con ≤0,10 4-6-4 22,6
,66 2,22
22, 11,7
,77 2,1 1,4
trattamento
4-8-4 2,2 1,9 1,4 2,2 1,3
superficiale
4-12-44 1,8 1,5 11,33
1, 2,3 1,3
4-16-44 1,66
11, 11,4
,44 11,3
1,,3 2,3 1,4
4-20-44 1,6 1,4 11,4
1,,4 2,3 1,4
Una lastra con ≤0,05 4-6-4 22,5
,
,5 2,1 11,5
,55 2,0 1,2
trattamento
4-8-4 22,1
,1 11,7
,7 11,3 2,1 1,1
superficiale
4-12-4 1,77 11,3
,33 1,1 2,1 1,2
4-16-4 1,4 1,2 1,2 2,2 1,2
4-20-4 1,5 1,2 1,2 2,2 1,2

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 44


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

prospetto C.1 Trasmittanza termica di vetrate verticali doppie e triple riempite con diversi gas [W/(m2K)] (Continua)

Vetrata Tipo di gas nell'intercapedine


(concentrazione del gas ≥90%)

Tipo Vetro Emissività Dimensioni mm Aria Argon Krypton SF6 Xenon


normale
Vetrata Vetro normale 0,89 4-6-4-6-4 2,3 2,1 1,8 1,9 1,7
tripla
4-8-4-8-4 2,1 1,9 1,7 1,9 1,6
4-12-4-12-4 1,9 1,8 1,6 2,0 1,6
Due lastre con ≤0,20 4-6-4-6-4 1,8 1,5 1,1 1,3 0,9
trattamento
4-8-4-8-4 1,5 1,3 1,0 1,3 0,8
superficiale
4-12-4-12-4 1,2 1,0 0,8 1,3 0,8
Due lastre con ≤0,15 4-6-4-6-4 1,7 1,4 1,1 1,2 0,9
trattamento
4-8-4-8-4 1,5 1,2 0,9 1,2 0,8
superficiale
4-12-4-12-4 1,2 1,0 0,7 1,3 0,7
Due lastre con ≤0,10
≤0,
,100 4-6-4-6-4
44-6 4-
6-4 6-
64 11,7
,
,7 11,3
,3 1,0 1,1 0,8
trattamento
trtrat
atta
att mentto
4-8-4-8-4
4-8-4-8-
84 1,4 1,1 0,8 1,1 0,7
superficiale
supe p rficiale
44-12-4-12-4
4- 122-44-1
-12-4 11,1 0,99
00, 0,6 1,2 0,6
DDue
ue llastre
asttre con ≤0,05 4-6-4-6-4 11,6
,6 1,2 0,9 1,1 0,7
trattamento
44-8-4-8-4
4- 8-4-
8-
-4-
4-8-
8-44
8- 1,3
1,3
, 1,0 0,7 1,1 0,5
superficiale
ssu
upeerfrfic
icciaalee
4-12-4-12-4
4-
-12
12-4
- -12-
-4 -112-
24 11,0
,00 0,8 0,5 1,1 0,5

prospetto C.2 Trasmittanza termica di telai per finestre, port


porte
te e po
port
porte
rtee fi
rt fine
finestre
n st
s ree

Materiale T
Ti
Tipo
po Trasmittanza termica
Uf
[W/(m2K)]
Poliuretano con anima di m
me
metallo
etaalllloo e sp
spes
spessore
essso
soree ddii PU
P R≥
PUR ≥55 mm
m 2,8
PVC - profilo vuoto con due cameree cave
cave
cave 2,2
con tre camere cave
cav
avee
av 2,0
Legno duro spessore 70 mm 2,1
Legno tenero spessore 70 mm 1,8
Metallo con taglio termico distanza minima di 20 mm tra sezioni opposte di metallo 2,4

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 45


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

prospetto C.3 Trasmittanza termica di finestre con percentuale dell'area di telaio pari al 20% dell'area dell'intera
finestra

Tipo di vetrata U gl Uf
[W/(m2K)] [W/(m2K)]

0,8 1,0 1,2 1,4 1,6 1,8 2,0 2,2 2,6 3,0 3,4 3,8 7,0
Singola 5,7 4,7 4,8 4,8 4,8 4,9 4,9 5,0 5,0 5,1 5,2 5,2 5,3 6,0
Doppia o tripla 3,3 3,0 3,0 3,0 3,1 3,1 3,2 3,2 3,3 3,4 3,5 3,5 3,6 4,1
3,2 2,9 2,9 3,0 3,0 3,0 3,1 3,1 3,2 3,3 3,4 3,5 3,5 4,0
3,1 2,8 2,8 2,9 2,9 3,0 3,0 3,0 3,1 3,2 3,3 3,4 3,5 3,9
3,0 2,7 2,8 2,8 2,8 2,9 2,9 3,0 3,1 3,1 3,2 3,3 3,4 3,9
2,9 2,6 2,7 2,7 2,8 2,8 2,8 2,9 3,0 3,1 3,1 3,2 3,3 3,8
2,8 2,6 2,6 2,6 2,7 2,7 2,8 2,8 2,9 3,0 3,1 3,1 3,1 3,7
2,7 2,5 2,5 2,6 2,6 2,6 2,7 2,7 2,8 2,9 3,0 3,1 3,1 3,6
2,6 2,4 2,4 2,5 2,5 2,6 2,6 2,6 2,7 2,8 2,9 3,0 3,1 3,5
2,5 2,3
,33 22,4
2,
,4 22,4
,44 2,4
2,
,4 22,5
,
,5 22,55
2, 22,6
,66 22,7
,77 22,7
,77 2,8 2,9 3,0 3,5
2,4 2,2 2,3 2,3 2,4
2,
,4 22,4
,4 2,44
2, 22,5
,
,5 2,6
2,
,6 22,6
,6 2,7 2,8 2,9 3,4
2,3 22,2
,22 2,22
2, 22,2
,22 22,33
2, 22,3
,33 2,44
2, 22,4
,44 22,55
2, 22,6
,66 2,7 2,7 2,8 3,3
2,2 22,1
,1 2,1 2,2 2,2 2,2 2,3 2,3 2,4 2,5 2,6 2,7 2,7 3,2
2,1 2,0 2,0
22,
,0 22,1
,11 22,11
2, 22,2
,22 2,2
22,
,2 22,2
,22 22,3
2,,33 22,4
,4 2,5 2,6 2,7 3,1
2,0 2,0 22,0
,0 22,1
,11 22,1
,1 22,1
,11 22,2
,2 22,2
,2 2,3 2,4 2,5 2,6 2,7 3,1
1,9 11,9
,99 1,99
11, 22,0
,00 22,0
,00 22,1
,11 2,1 2,1 2,3 2,3 2,4 2,5 2,6 3,1
1,8 1,8 1,9 1,9 1,9 2,0 2,0 2,1
,
,1 2,2
22,
,2 22,3
,33 2,3 2,4 2,5 3,0
1,7 1,7 1,8 1,8 1,9 1,9 1,9 22,0
,00 22,11
2, 22,2
,22 22,3
2,,3 2,3 2,4 2,9
1,6 1,7 1,7 1,7 1,8 1,8 1,9
1,
,9 11,9
,99 2,0 2,1 2,2 2,3 2,3 2,8
1,5 1,6 1,6 1,7 1,7 1,7 1,88
11, 1,8 1,9 2,0 22,11
2, 2,2 2,3 2,7
1,4 1,5 1,5 1,6 1,6 1,7 11,77
1, 11,7
,77 1,99
11, 11,9
,99 2,00
22, 2,1 2,2 2,7
1,3 1,4 1,5 1,5 1,5 1,6 11,66
1, 11,7
,7 1,8 1,9 1,9
1,
,9 2,0 2,1 2,6
1,2 1,3 1,4 1,4 1,5 1,5 1,55 11,6
,6 1,7 1,8 1,9
1,
,9 1,9 2,0 2,5
1,1 1,3 1,3 1,3 1,4 1,4 1,5 11,5
,55 11,66
1, 1,7
1,7
, 1,88
11, 1,9 1,9 2,4
1,0 1,2 1,2 1,3 1,3 1,3 1,4 1,44 11,55
1, 11,66 1,7 1,8 1,9 2,3
0,9 1,1 1,1 1,2 1,2 1,3 1,3 1,3 1,5 1,5 1,6 1,7 1,8 2,3
0,8 1,0 1,1 1,1 1,1 1,2 1,2 1,3 1,4 1,5 1,5 1,6 1,7 2,2
0,7 0,9 1,0 1,0 1,1 1,1 1,1 1,2 1,3 1,4 1,5 1,5 1,6 2,1
0,6 0,9 0,9 0,9 1,0 1,0 1,1 1,1 1,2 1,3 1,4 1,5 1,5 2,0
0,5 0,8 0,8 0,9 0,9 0,9 1,0 1,0 1,2 1,2 1,3 1,4 1,5 1,9

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 46


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

prospetto C.4 Resistenza termica addizionale per finestre con chiusure oscuranti

Tipo di chiusura Resistenza termica Resistenze termiche addizionali per una specifica
caratteristica della chiusura permeabilità all'aria delle chiusurea)

R shut ΔR
m2K/W m2K/W

Alta Media Bassa


permeabilità permeabilità permeabilità
all'aria all'aria all'aria
Chiusure avvolgibili in alluminio 0,01 0,09 0,12 0,15
Chiusure avvolgibili in legno e 0,10 0,12 0,16 0,22
plastica senza riempimento in
schiuma
Chiusure avvolgibili in plastica con 0,15 0,13 0,19 0,26
riempimento in schiuma
Chiusure in legno da 25 mm a 0,20 0,14 0,22 0,30
30 mm di spessore
a)) Per
Peer la def
ddefinizione
efin
iniz
niz
izio
ioone ddii pe
ppermeabilità
rmea
rm e bi
eabilililità
tà ssii faa rriferimento
tà iffer
erim
imen
im ento
entoo all
aalla
lll a UN
U
UNII E
EN
N IISO
SO
O 10
1007
10077-1.
0 7-1.
07

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 47


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

APPENDICE D FATTORI DI OMBREGGIATURA


(informativa)
I fattori di ombreggiatura riportati si applicano alle configurazioni riportate nelle figure 6 e 7.

D.1 Ostruzioni esterne

prospetto D.1 Fattore di ombreggiatura F hor relativo ad ostruzioni esterne. Mese di GENNAIO

Angolo su 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine
orizzonte
S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N
0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
10° 0,97 0,86 0,83 0,95 0,85 0,83 0,94 0,83 0,83 0,93 0,81 0,83 0,91 0,80 0,83 0,88 0,76 0,83
20° 0,85 0,67 0,67 0,82 0,65 0,67 0,77 0,63 0,67 0,70 0,60 0,67 0,59 0,58 0,67 0,47 0,54 0,67
30° 0,46 0,47 0,52 0,34 0,45 0,52 0,25 0,44 0,52 0,15 0,44 0,52 0,09 0,44 0,52 0,05 0,39 0,52
40° 0,05 0,37 0,38 0,05 0,33 0,38 0,05 0,30 0,38 0,05 0,27
0,2
, 7 00,38
, 8
,3 00,05
,05
05 00,23
,23 0,38
0,3 0,04 0,21 0,38

prospetto D.2 Fattore


torre di
di o
ombreggiatura
mb
m bre
regg
egg
ggia
iaatu
iatu
t raa F hor
or rrelativo
elat
el att vo ad o
ativ ostruzioni
s ru
st r zi
z on
oni
ni es
esterne.
ste
tern
ern
r e.
e. M
Mese
esee di F
es FEBBRAIO
EBBRAIO

Angolo su 36° N latitudine


dine 38° N latitudine 40°° N latitudi
latitudine
d nee 42
42°
2° N la
latitudine
atittu
t di
dine
nee 44° N latitudine 46° N latitudine
orizzonte
S E/O N S E/O
E/O N S E/O
E/O N S E/O
E/O N S E/O N S E/O N
0° 1,00 1,00 1,00 11,00
1, 000 11,00
1, 000 1,00
1, 0
00 11,00
1, 00 11,00
1, 000 11,00
,00
000 11,00
,00
00 11,00
,00
00 11,00
,00
00
00 11,00
1, 0
00 1,00 1,0
1,00 1,00 1,00 1,00
10° 0,90 0,80 0,83 0,90 0,79 0,83 0,90 0,78 0,83 0,90 0,77
0,777 00,83
,883 0,90
00,9
,990 00,78
,78 0,83
0,8 0,93 0,83 0,83
20° 0,79 0,62 0,67 0,81 0,61 0,67 0,80 0,60 0,67 0,80
0,8
80 0,60
00,6
,600
,6 0,67
00,6
,667 00,80
,880 00,59
,559 00,67
,6 0,80 0,63 0,67
30° 0,67 0,47 0,52 0,64 0,46 0,52 0,62 0,44 0,52 00,55
,555 00,43
,443 0,52 0,47 00,43
,43 00,52
,5 0,40 0,45 0,52
40° 0,33 0,33 0,38 0,25 0,32 0,38 0,18 0,32 0,38 0,144 00,32
,32 0,38 0,14 0,31
0,3
31 00,38
,33 0,14 0,32 0,38

prospetto D.3 Fattore


tore di ombreggiatura F hor relativo ad ostru
ostruzioni
uzziion
ion
onii es
eesterne.
terne. Mese di MAR
MARZO
AR
RZO

Angolo su 36° N latitudine


dine 38° N latitudine 40° N latitudine 422 N la
42° latitudine
attiitudi
tuudi
dinee 44° N la
44 latitudine
atiituudine 46° N latitudine
orizzonte
S E/O N S E/O N S E/O N S E
E/
/O
O
E/O N S E/O
E/O N S E/O N
0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
10° 0,96 0,87 0,83 0,95 0,87 0,83 0,95 0,86 0,83 0,95 0,86 0,83 0,96 0,86 0,83 0,96 0,85 0,83
20° 0,91 0,69 0,67 0,91 0,69 0,67 0,91 0,68 0,67 0,91 0,68 0,67 0,91 0,67 0,67 0,92 0,66 0,67
30° 0,87 0,52 0,52 0,87 0,52 0,52 0,86 0,53 0,52 0,87 0,52 0,52 0,87 0,50 0,52 0,87 0,49 0,52
40° 0,83 0,36 0,38 0,82 0,35 0,38 0,80 0,34 0,38 0,78 0,33 0,38 0,64 0,33 0,38 0,49 0,33 0,38

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 48


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

prospetto D.4 Fattore di ombreggiatura F hor relativo ad ostruzioni esterne. Mese di APRILE

Angolo su 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine
orizzonte
S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N
0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
10° 0,93 0,86 0,84 0,93 0,86 0,84 0,93 0,86 0,84 0,93 0,86 0,84 0,93 0,86 0,84 0,93 0,86 0,84
20° 0,86 0,69 0,69 0,87 0,69 0,69 0,86 0,70 0,69 0,86 0,70 0,68 0,87 0,69 0,68 0,87 0,69 0,68
30° 0,80 0,53 0,55 0,81 0,53 0,55 0,80 0,53 0,54 0,79 0,53 0,54 0,80 0,52 0,54 0,81 0,52 0,54
40° 0,74 0,40 0,36 0,75 0,39 0,37 0,74 0,39 0,38 0,73 0,38 0,39 0,75 0,37 0,40 0,75 0,37 0,40

prospetto D.5 Fattore di ombreggiatura F hor relativo ad ostruzioni esterne. Mese di MAGGIO

Angolo su 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine
orizzonte
S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N
0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
1,
,00 1,00
1,
,000 11,00
1,,00
000 11,00
,00
00
00 11,00
,00
0 11,00
1, 00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
10° 0,90 0,89 0,86 0,90 0,75 0,65 0,90 0,811 00,74
,744 00,90
,90 0,83 0,78
0,7
78 0,90 0,84 0,79 0,90 0,84 0,81
20° 0,80 0,73
0,7
,733
,7 00,73
,773 0,81
00,8
,881
,81 0,61
00,6
,661
,61 00,54
,554 0,81
00,8
81 00,66
,666 0,62
00,6
62 00,81
,881 00,67
,667 00,63
,,663 0,81 0,68 0,63 0,81 0,69 0,64
30° 0,71 0,57
0,5
57 0,60
00,6
60 00,73
,773 00,48
,448 00,45
,445 00,72
,72 0,52 0,50 0,722 00,52
,552 0,51 0,73 0,53 0,51 0,73 0,53 0,51
40° 0,63 0,40 0,38 0,655 00,34
,34 0,30
0,3
, 0 00,64
,664
,64 0,36
00,3
,336 00,36
,366
,3 0,64
00,6
,644 0,37
00,3
,337 0,38 0,65 0,37 0,39 0,65 0,38 0,39

prospetto D.6 Fattore di ombreggiatura F hor relativo ad ostruzioni esterne. Mese di GIUG
GIUGNO

Angolo su 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 442


42°
2° N lati
la
latitudine
atitu
tititu
tudiine 444°° N lati
44 latitudine 46° N latitudine
orizzonte
S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O
E/O N S E/O N
0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
00
00 1,00
11, 00 1,00 1,00 1,00 1,00
10° 0,88 0,84 0,79 0,89 0,85 0,80 0,89 0,86 00,81
,811
,8 00,89
,889 00,86
,,886 00,83
,83
,8 00,89
,899 00,87
,887 0,84 0,89 0,87 0,85
20° 0,77 0,70 0,65 0,78 0,71 0,64 0,79 0,71 00,64
,664 0,78 0,72 0,64 0,79
0,7
79 00,72
,772 0,65 0,79 0,72 0,66
30° 0,66 0,55 0,55 0,69 0,55 0,54 0,69 0,55 00,53
,553 00,68
,68
,6 0,56 0,53 00,69
,669 00,56
,56 0,52 0,69 0,56 0,52
40° 0,56 0,39 0,36 0,59 0,39 0,37 0,60 0,39 0,38
0,3
38 00,59
,59
,5 00,39
,339 00,40
,440 00,61
,661 0,39 0,41 0,60 0,39 0,41

prospetto D.7 Fattore di ombreggiatura F hor relativo ad ostruzioni esterne. Mese di LUGLIO

Angolo su 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine
orizzonte
S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N
0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
10° 0,89 0,85 0,79 0,90 0,85 0,78 0,90 0,85 0,79 0,90 0,86 0,81 0,91 0,86 0,82 0,91 0,87 0,83
20° 0,79 0,71 0,67 0,80 0,70 0,65 0,81 0,70 0,64 0,81 0,71 0,64 0,82 0,71 0,63 0,82 0,71 0,64
30° 0,69 0,56 0,56 0,71 0,55 0,54 0,72 0,55 0,53 0,73 0,55 0,53 0,74 0,55 0,52 0,73 0,55 0,52
40° 0,60 0,40 0,37 0,63 0,39 0,37 0,64 0,39 0,38 0,65 0,39 0,40 0,66 0,38 0,41 0,65 0,38 0,41

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 49


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

prospetto D.8 Fattore di ombreggiatura F hor relativo ad ostruzioni esterne. Mese di AGOSTO

Angolo su 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine
orizzonte
S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N
0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
10° 0,92 0,88 0,85 0,93 0,88 0,85 0,93 0,88 0,85 0,93 0,88 0,85 0,93 0,88 0,84 0,93 0,88 0,84
20° 0,85 0,71 0,71 0,86 0,71 0,71 0,86 0,71 0,70 0,86 0,71 0,70 0,86 0,71 0,69 0,86 0,71 0,69
30° 0,78 0,55 0,58 0,80 0,55 0,57 0,80 0,55 0,57 0,79 0,55 0,56 0,80 0,54 0,55 0,79 0,54 0,55
40° 0,72 0,41 0,37 0,74 0,41 0,38 0,74 0,41 0,40 0,73 0,41 0,41 0,74 0,40 0,42 0,73 0,39 0,42

prospetto D.9 Fattore di ombreggiatura F hor relativo ad ostruzioni esterne. Mese di SETTEMBRE

Angolo su 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine
orizzonte
S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N
0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
1,
,00 1,00
1,
,000 1,00
1,000 11,00
,00
00
00 11,00
,00
0 1,00
11,
,000 1,00 1,00
1,0 1,00 1,00 1,00
10° 0,95 0,80 0,83 0,95 0,81 0,83 0,95 0,81 0,833 00,95
,955 00,81
,81 0,83 0,95
0,9
95 0,79 0,83
0,8 0,95 0,81 0,83
20° 0,90 0,66 00,66
,666
,6 00,91
,991
,91 0,65
00,6
,665 0,66
00,6
,666
,6 00,91
,991 0,65
00,6
65 00,67
,667 0,91
00,9
91 0,65
00,6
65 00,67
,667 0,91
0,9
,91
,9 0,64 0,67
0,6 0,91 0,64 0,67
30° 0,86 0,49 0,51
0,5
51 00,87
,887 00,49
,449 00,51
0,551 00,86
,886 00,49
,49 0,51 0,87 0,499 00,51
,51
5 0,87 0,48 0,51
0,5 0,87 0,48 0,51
40° 0,82 0,35 0,37 0,83 0,355 00,37 0,83
0,8
, 3 00,34
,334 0,37
00,3
,,337 00,83
,883
,83 0,33
00,3
,333 0,37
00,3
,37
,3 0,83 0,32 0,37
0,3 0,83 0,32 0,37

prospetto D.10 Fattore


tore di ombreggiatura F hor relativo ad ostruzioni esterne. Mese di OTTOBRE

Angolo su 36° N latitudine


dine 38° N latitudine 40° N latitudine 42
42°
2° N la
latitudine
atit tu
tudi
d nee
di 444°
444°° N la
latitudine
atititu
t dine 46° N latitudine
orizzonte
S E/O N S E/O N S E/O N S E/O
E/
E/O N S E/O
E/O N S E/O N
0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,000 1,00 1,00 1,00 1,00
0000 11,00
1, 0 1,00 1,00 1,00
10° 0,97 0,85 0,83 0,97 0,84 0,83 0,97 0,84 0,83 00,96
,966
,9 00,83
,883 00,83
,883 00,96
,996 00,82
,822 00,83
,88 0,96 0,81 0,83
20° 0,92 0,66 0,67 0,91 0,66 0,67 0,91 0,65 0,67 00,91
,91
,9
9 0,64 0,67 0,91 0,64
0,6
64 00,67
,66 0,90 0,63 0,67
30° 0,87 0,51 0,52 0,85 0,50 0,52 0,84 0,48 0,52 00,81
,881 00,47
, 7
,4 0,52 0,76 00,46
,44
,46 00,52
,5 0,64 0,44 0,52
40° 0,64 0,33 0,38 0,49 0,33 0,38 0,35 0,33 0,38 0,22
0,2
22 00,34
,334 00,38
,338 00,11
,111 00,34
,334 0,38
0,3 0,06 0,33 0,38

prospetto D.11 Fattore di ombreggiatura F hor relativo ad ostruzioni esterne. Mese di NOVEMBRE

Angolo su 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine
orizzonte
S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N
0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
10° 0,94 0,79 0,83 0,97 0,87 0,83 0,96 0,85 0,83 0,95 0,84 0,83 0,94 0,82 0,83 0,93 0,81 0,83
20° 0,86 0,62 0,67 0,87 0,67 0,67 0,83 0,65 0,67 0,79 0,63 0,67 0,72 0,61 0,67 0,61 0,58 0,67
30° 0,58 0,44 0,52 0,48 0,47 0,52 0,36 0,45 0,52 0,26 0,44 0,52 0,17 0,44 0,52 0,09 0,43 0,52
40° 0,05 0,34 0,38 0,05 0,36 0,38 0,05 0,33 0,38 0,05 0,30 0,38 0,05 0,27 0,38 0,04 0,23 0,38

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 50


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

prospetto D.12 Fattore di ombreggiatura F hor relativo ad ostruzioni esterne. Mese di DICEMBRE

Angolo su 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine
orizzonte
S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N
0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
10° 0,95 0,84 0,83 0,93 0,83 0,83 0,92 0,81 0,83 0,90 0,80 0,83 0,87 0,76 0,83 0,84 0,71 0,83
20° 0,80 0,65 0,67 0,76 0,63 0,67 0,68 0,60 0,67 0,57 0,58 0,67 0,46 0,55 0,67 0,35 0,51 0,67
30° 0,33 0,45 0,52 0,23 0,44 0,52 0,14 0,44 0,52 0,08 0,44 0,52 0,05 0,40 0,52 0,04 0,35 0,52
40° 0,05 0,34 0,38 0,05 0,30 0,38 0,04 0,27 0,38 0,04 0,23 0,38 0,04 0,22 0,38 0,03 0,21 0,38

D.2 Aggetti orizzontali

prospetto D.13 Fattore di ombreggiatura F ov relativo ad aggetti orizzontali. Mese di GENNAIO

Angolo 36° N latitudine 38


38° N latitudine 40
40° N latitudine 42
42° N latitudine 44
44° N lati
latitudine 46° N latitudine

S E/O N S E/O N S E/O


O N S E/O N S E/O N S E/O N
0° 1,00 1,
1,00
,000 1,00
1,
1,00 1,00
1,00 1,00
1,00 1,
1,00
,00 11,00
,000 11,00
1, 00 11,00
,000 11,
1,00
,000 1,00
00 1,
1,00
,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
30° 0,85 0,85
0,8
85 0,80
00,8
80 00,86
,886 00,85
,85
85 00,80 0,87 0,86 0,80 0,888 00,87
,887 0,80 0,89 0,87 0,80 0,90 0,88 0,80
45° 0,77 0,80 0,72 0,788 00,81
, 1
,8 0,72
00,7
, 2
,7 00,80
0,8
,80
80 0,81
00,8
,881 00,72
,722
,7 0,81
00,8
,,881 0,83
00,8
,833
,8 00,72
,72 0,82 0,83 0,72 0,84 0,85 0,72
60° 0,66 0,77 0,65 00,68
,668 00,77
,777 00,65
,,665 0,70
00,7
,770 00,78
,778 00,65
,665 00,72
,772 0,80
00,8
80 0,65 0,74 0,81 0,65 0,77 0,83 0,65

prospetto D.14 Fattore di ombreggiatura F ov relativo ad agget


aggetti
etti
et ti oorizzontali.
ti rizz
ri zzzon
o taali. Me
Mese
ese di
di FEBBRAIO
FEBBR

Angolo 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine


n
ne 442°° N latitudine
42 44° N lati
latitudine 46° N latitudine

S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E


E/O
/O
O N S E/O N
0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 11,00
,0000 1,00
11,00 1,00
1,
,000 1,00
1,
,00
00 1,000
1, 1,00
11,
,0000 1,00 1,00 1,00 1,00
30° 0,81 0,83 0,80 0,82 0,83 0,80 0,83 0,84 00,80
,880 0,84 0,84 0,80 0,84
0,8
84 00,84
,84
,8
8 0,80 0,84 0,83 0,80
45° 0,73 0,76 0,72 0,74 0,77 0,72 0,75 0,78 00,72
,72
,7
72 00,76
, 6
,7 0,78 0,72 00,77
,777 00,78
,78 0,72 0,77 0,77 0,72
60° 0,63 0,70 0,65 0,64 0,71 0,65 0,66 0,72 0,65
0,6
65 00,67
,67
,6 00,73
,773 00,65
,665 00,68
,688
,6 0,73 0,65 0,68 0,72 0,65

prospetto D.15 Fattore di ombreggiatura F ov relativo ad aggetti orizzontali. Mese di MARZO

Angolo 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine

S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N


0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
30° 0,74 0,81 0,80 0,76 0,81 0,80 0,77 0,81 0,80 0,78 0,82 0,80 0,79 0,82 0,80 0,80 0,83 0,80
45° 0,62 0,73 0,72 0,64 0,74 0,72 0,65 0,74 0,72 0,67 0,75 0,72 0,68 0,76 0,72 0,70 0,76 0,72
60° 0,50 0,66 0,65 0,50 0,67 0,65 0,53 0,68 0,65 0,54 0,68 0,65 0,56 0,70 0,65 0,58 0,71 0,65

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 51


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

prospetto D.16 Fattore di ombreggiatura F ov relativo ad aggetti orizzontali. Mese di APRILE

Angolo 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine

S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N


0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
30° 0,65 0,79 0,81 0,67 0,79 0,81 0,69 0,79 0,81 0,70 0,80 0,80 0,71 0,80 0,81 0,72 0,80 0,80
45° 0,51 0,69 0,73 0,52 0,70 0,73 0,55 0,70 0,73 0,57 0,71 0,73 0,58 0,71 0,73 0,60 0,72 0,73
60° 0,48 0,59 0,67 0,48 0,60 0,66 0,49 0,61 0,66 0,49 0,62 0,66 0,49 0,63 0,66 0,49 0,63 0,66

prospetto D.17 Fattore di ombreggiatura F ov relativo ad aggetti orizzontali. Mese di MAGGIO

Angolo 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine

S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N


0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
30° 0,59 0,76 0,81 0,60 0,80 0,86 0,63 0,79
0,7
, 9 0,84
0,8
, 4 0,65
00,6
,665 00,79
,79
79 00,83
,83
,8
83 00,67
,677
,6 00,79
,79 0,82
0,8 0,68 0,79 0,82
45° 0,54 0,65 0,75 0,53 0,71 0,81 0,53 0,69 0,777 00,54
,544 00,69
,69 0,76 0,54
0,5
54 0,69 0,76
0,7 0,55 0,70 0,75
60° 0,49 0,53 00,69
,699
,6 00,49
,449
,49 0,61
00,6
,661 0,76
00,7
,766
,7 00,49
,449 0,58
00,5
58 00,72
,772 0,50
00,5
50 0,59
00,5
59 00,71
,771 0,50
0,5
,50
,5 0,59 0,70
0,7 0,50 0,60 0,69

prospetto D.18 Fattore


tore di omb
ombreggiatura
bre
regg
g iaatura
gg tu
uraa F ov rrelativo
elat
ativ
ivo
iv
vo ad
a aggetti
agg
ggeetttii oorizzontali.
r zz
ri zzon
onta
on talili.. Me
ta M
Mese
se di GIUGNO

Angolo 36° N latitudine


dine 38° N lati
38 la
latitudine
atitu
tudi
d ne
di 40° N la
40 latitudine
atiitu
t di
dine
ne
ne 42°° N lati
42 la
latitudine
atititu
tuudi
dinee 444°° N latitudine
44 46° N latitudine

S E/O N S E/O N S E/O N S E//O


E/O N S E/O
E/O N S E/O N
0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
00 11,00
1, 00
00 11,00
1, 0
00 1,00
1,00 1,00
000 1,00
1,0 1,00 1,00 1,00
30° 0,63 0,77 0,83 0,60 0,77 0,83 0,61 0,77 0,83 00,63
,663 00,77
,77 0,82 0,64 00,78
,78 00,82
,8 0,66 0,78 0,82
45° 0,57 0,65 0,78 0,55 0,66 0,78 0,55 0,66 0,77 0,566 0,67 0,76 0,55 0,67
0,6
67 00,76
,77 0,56 0,68 0,75
60° 0,52 0,54 0,73 0,50 0,54 0,73 0,50 0,54 0,72 00,51
,511
,5 00,55
,555 00,71
,771 00,51
,551 00,56
,566 00,70
,77 0,51 0,57 0,69

prospetto D.19 Fattore


tore di ombreggiatura Fov relativo ad aggetti oorizzontali.
r zz
ri zzon
on
o ntaalili.. Mese di
di LUGLIO
L GLIO
LU GLIO
GL O

Angolo 36° N latitudine


dine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N la
latitudine
atititu
tuudi
dine
ne
ne 444°° N latitudine
44 46° N latitudine

S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N


0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
30° 0,60 0,76 0,83 0,58 0,77 0,83 0,59 0,77 0,83 0,61 0,78 0,83 0,63 0,78 0,83 0,65 0,78 0,82
45° 0,55 0,65 0,77 0,53 0,66 0,78 0,52 0,66 0,77 0,53 0,67 0,77 0,52 0,68 0,77 0,53 0,68 0,76
60° 0,50 0,53 0,72 0,49 0,54 0,73 0,48 0,55 0,72 0,49 0,55 0,71 0,48 0,56 0,71 0,49 0,57 0,70

prospetto D.20 Fattore di ombreggiatura F ov relativo ad aggetti orizzontali. Mese di AGOSTO

Angolo 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine

S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N


0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
30° 0,61 0,77 0,81 0,62 0,78 0,81 0,64 0,78 0,81 0,66 0,78 0,81 0,68 0,79 0,81 0,69 0,79 0,81
45° 0,50 0,67 0,74 0,49 0,67 0,74 0,50 0,68 0,74 0,51 0,69 0,74 0,53 0,69 0,73 0,56 0,70 0,73
60° 0,47 0,55 0,68 0,46 0,56 0,68 0,46 0,57 0,67 0,47 0,58 0,67 0,47 0,59 0,67 0,48 0,60 0,66

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 52


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

prospetto D.21 Fattore di ombreggiatura F ov relativo ad aggetti orizzontali. Mese di SETTEMBRE

Angolo 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine

S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N


0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
30° 0,70 0,81 0,80 0,72 0,81 0,80 0,73 0,82 0,80 0,74 0,82 0,80 0,75 0,82 0,80 0,77 0,83 0,80
45° 0,57 0,73 0,72 0,59 0,74 0,72 0,60 0,74 0,72 0,62 0,75 0,72 0,64 0,75 0,72 0,65 0,76 0,72
60° 0,48 0,65 0,65 0,48 0,66 0,65 0,49 0,67 0,65 0,49 0,68 0,65 0,50 0,69 0,65 0,52 0,69 0,65

prospetto D.22 Fattore di ombreggiatura F ov relativo ad aggetti orizzontali. Mese di OTTOBRE

Angolo 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine

S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N


0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
30° 0,79 0,83 0,80 0,80 0,83 0,80 0,81
0,8
, 1 0,84
0,8
, 4 0,80
00,8
,880 00,82
,82
82 00,84
,84
,8
84 00,80
,800
,8 00,83
,83 0,85 0,80 0,84 0,85 0,80
45° 0,68 0,77 0,72 0,70 0,77 0,72 0,71 0,788 00,72
,722 00,72
,72 0,79 0,72
0,7
72 00,74
,74 0,79 0,72 0,75 0,80 0,72
60° 0,55 0,71
0,7
,71
,7 00,65
,665 0,57
00,5
,557
,57 0,72
00,7
,772
,72 00,65
,665 0,59
00,5
59 00,73
,773 0,65
00,6
65 00,61
,661 00,74
,774 00,65
,,665 0,63 0,75 0,65 0,65 0,76 0,65

prospetto D.23 Fattore dii o


ombreggiatura
mbre
mb reegg
regggiaatu
tura
ra F ov
ra ov rrelativo
elat
el a iivvo ad
at ad aggetti
agg
get
etti
ti oorizzontali.
ti rizz
ri zzzzon
ontali. Mese di NOVEMBRE
NOVEM

Angolo 36° N latitudi


latitudine
dine
di ne
ne 338°° N la
38 latitudine
atititu
tudi
udi
dine
ne 440°
400° N lati
llatitudine
laatititu
tuudi
dinee 42 N la
42
42° latitudine
atititu
titudidine
dine 44° N lati
latitudine 46° N latitudine

S E/O N S E/O N S E/O N S E/O


E/
E/O
/O N S E/O N S E/O N
0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
000 11,00
1, 00
00 11,00
1, 0
00 11,00
1, 0
00 1,00
000 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
30° 0,85 0,86 0,80 0,85 0,85 0,80 0,86 0,85 00,80
,880 00,87
,887 0,86 0,80 00,88
, 8
,8 00,86
, 6
,8 0,80 0,89 0,87 0,80
45° 0,76 0,81 0,72 0,77 0,80 0,72 0,78 0,80 0,72 0,79 0,81 0,72 0,81
0,8
81 0,82
00,8
,882 0,72 0,82 0,83 0,72
60° 0,65 0,78 0,65 0,66 0,77 0,65 0,68 0,77 00,65
,655
,6 00,70
,770 00,78
,,778 00,65
,65
,6 0,72
00,
,722 00,79
,779 0,65 0,74 0,81 0,65

prospetto D.24 Fattore di ombreggiatura F ov relativo ad aggetti


agg
gg
geettti
t oorizzontali.
riizz
z ontali. Me
Mese
see di
di DICEMBRE
DIICE
C M

Angolo 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 442°° N la


42 lat
latitudine
titudi
dine
dine 44° N lati
latitudine 46° N latitudine

S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N


0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
30° 0,86 0,85 0,80 0,87 0,86 0,80 0,88 0,87 0,80 0,89 0,87 0,80 0,90 0,88 0,80 0,91 0,90 0,80
45° 0,78 0,81 0,72 0,80 0,82 0,72 0,81 0,83 0,72 0,83 0,84 0,72 0,84 0,85 0,72 0,86 0,87 0,72
60° 0,68 0,78 0,65 0,70 0,79 0,65 0,72 0,80 0,65 0,74 0,81 0,65 0,77 0,82 0,65 0,79 0,85 0,65

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 53


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

D.3 Aggetti verticali

prospetto D.25 Fattore di ombreggiatura F fin relativo ad aggetti verticali. Mese di GENNAIO

Angolo 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine

S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N


0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
30° 0,91 0,73 0,89 0,92 0,72 0,89 0,92 0,72 0,89 0,92 0,71 0,89 0,92 0,70 0,89 0,92 0,68 0,89
45° 0,86 0,60 0,85 0,86 0,59 0,85 0,86 0,59 0,85 0,87 0,57 0,85 0,87 0,56 0,85 0,87 0,54 0,85
60° 0,79 0,46 0,80 0,79 0,46 0,80 0,80 0,45 0,80 0,80 0,43 0,80 0,80 0,42 0,80 0,80 0,38 0,80

prospetto D.26 Fattore di ombreggiatura F fin relativo ad aggetti verticali. Mese di FEBBRAIO

Angolo 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine

S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N


0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,
1,00
,00 1,
1,00
,00
00 1,00
1,00 11,00
,00
00 1,000
1,00 1,00
1,000 11,00
1, 0
00 11,
1,00
,000 1,00 1,0
1,00 1,00 1,00 1,00
30° 0,88 0,85 0,89 0,88 0,84 0,89 00,88
,888 00,84
,884 0,899 00,88
,888 00,83 0,89 0,89
0,8
89 0,83 0,89
0,8 0,90 0,82 0,89
45° 0,82 0,78 00,85
,855
,8 00,82
,82
,8
82 00,77
,777
,7 0,85
00,8
,85
,8
85 0,82
00,8
,882 0,76
00,7
76 00,85
,885 0,82
00,8
82 00,75
,775 00,85
,885 00,83
,883 00,74
,74 0,85
0,8 0,84 0,73 0,85
60° 0,77 0,69 0,80
0,8
80 00,77
,777 00,68 0,80 0,76 0,66 0,80 0,76 0,655 00,80
,880 0,77 0,64 0,80
0,8 0,78 0,63 0,80

prospetto D.27 Fattore


tore di ombregg
ombreggiatura
g iatura F fin
gg f rrel
relativo
elat
el ativ
at i o ad aggetti
iv aagg
gg
get
etti
ti ver
vverticali.
erti
er tiica
c lili. Me
M
Mese
ese
se d
se dii MARZO
MA
ARZ
RZO

Angolo 36° N latitudine


dine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N la
latitudine
atititu
tudi
d ne
dine 444°° N latitudine
44 46° N latitudine

S E/O N S E/O N S E/O N S E


E/
E/O
/O
O N S E
E/O
/O N S E/O N
0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 11,00
,0000 11,00
1, 00 1,00 1,00 11,00
1, 00 11,00
1, 0 1,00 1,00 1,00
30° 0,87 0,85 0,89 0,87 0,85 0,89 0,88 0,84 0,89 0,888 0,84 0,89 0,88 0,83
0,8
83 00,89
,88 0,88 0,83 0,89
45° 0,82 0,78 0,85 0,82 0,77 0,85 0,83 0,77 0,85 00,83
,883
,83 00,76
,776 00,85
,885 00,83
,883 00,75
,755 00,85
,88 0,83 0,74 0,85
60° 0,78 0,70 0,80 0,78 0,69 0,80 0,78 0,68 0,80 00,78
,78
,7
78 0,67 0,80 0,78 0,66
0,6
,666 00,80
,88 0,78 0,65 0,80

prospetto D.28 Fattore


tore di ombreggiatura F fin relativo ad aggetti verti
verticali.
tiica
calilili. Mese
Mese d
Me dii APRILE
APRI
AP RILE
RI
RILE

Angolo 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine

S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N


0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
30° 0,87 0,91 0,87 0,87 0,90 0,87 0,88 0,90 0,88 0,88 0,89 0,88 0,88 0,89 0,88 0,88 0,88 0,88
45° 0,83 0,87 0,83 0,83 0,86 0,83 0,83 0,85 0,83 0,83 0,84 0,83 0,83 0,84 0,83 0,83 0,83 0,83
60° 0,81 0,83 0,78 0,81 0,82 0,78 0,81 0,81 0,78 0,81 0,80 0,79 0,80 0,79 0,79 0,80 0,78 0,79

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 54


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

prospetto D.29 Fattore di ombreggiatura F fin relativo ad aggetti verticali. Mese di MAGGIO

Angolo 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine

S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N


0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
30° 0,88 0,93 0,84 0,88 0,94 0,80 0,88 0,93 0,83 0,88 0,92 0,84 0,88 0,92 0,84 0,88 0,91 0,85
45° 0,85 0,90 0,80 0,85 0,91 0,73 0,85 0,90 0,77 0,85 0,89 0,78 0,85 0,88 0,79 0,85 0,87 0,80
60° 0,83 0,88 0,76 0,82 0,89 0,69 0,82 0,87 0,73 0,82 0,86 0,74 0,82 0,85 0,75 0,82 0,84 0,75

prospetto D.30 Fattore di ombreggiatura F fin relativo ad aggetti verticali. Mese di GIUGNO

Angolo 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine

S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N


0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
30° 0,89 0,94 0,82 0,89 0,94 0,82 0,89
0,8
, 9 0,94
0,9
, 4 0,83
00,8
,883 00,89
,89
89 00,93
,93
,9
93 00,84
,844
,8 00,89
,89 0,92 0,84 0,89 0,92 0,85
45° 0,86 0,92 0,75 0,86 0,92 0,75 0,86 0,911 00,76
,766 00,85
,85 0,90 0,78
0,7
78 00,85
,85 0,89 0,78 0,85 0,89 0,79
60° 0,82 0,90
0,9
,900
,9 00,72
,772 0,83
00,8
,883
,83 0,90
00,9
,990
,90 00,72
,772 0,83
00,8
83 00,88
,888 0,73
00,7
73 00,82
,882 00,87
,887 00,74
,,774 0,82 0,86 0,74 0,82 0,85 0,75

prospetto D.31 Fattore dii o


ombreggiatura
mbre
mb reegg
regggiaatu
tura
ra F fin
ra fiiinn rrelativo
elat
el a iivvo ad
at ad aggetti
agg
get
etti
ti vverticali.
ti erti
er
rtica
tica
cali.
lii Mese di LUGLIO

Angolo 36° N latitudi


latitudine
dine
di ne
ne 338°° N la
38 latitudine
atititu
tudi
udi
dine
ne 440°
400° N lati
llatitudine
laatititu
tuudi
dinee 42 N la
42
42° latitudine
atititu
titudidine
dine 44° N lati
latitudine 46° N latitudine

S E/O N S E/O N S E/O N S E/O


E/
E/O
/O N S E/O N S E/O N
0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
000 11,00
1, 00
00 11,00
1, 0
00 11,00
1, 0
00 1,00
000 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
30° 0,89 0,94 0,82 0,89 0,94 0,82 0,89 0,93 00,82
,882 00,88
,888 0,93 0,83 00,88
, 8
,8 00,92
, 2
,9 0,83 0,88 0,92 0,84
45° 0,86 0,92 0,76 0,86 0,91 0,76 0,86 0,91 0,76 0,85 0,90 0,77 0,85
0,8
85 0,89
00,8
,889 0,77 0,85 0,88 0,78
60° 0,83 0,89 0,73 0,83 0,89 0,72 0,83 0,88 00,73
,733
,7 00,82
,882 00,87
,,887 00,73
,73
,7 0,82
00,
,822 00,87
,887 0,73 0,82 0,85 0,74

prospetto D.32 Fattore di ombreggiatura F fin relativo ad aggetti


agg
gg
geettti
t vverticali.
errttiica
c li. Me
Mese
ese d
dii AGOSTO
A OS
AG O TO

Angolo 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 442°° N la


42 lat
latitudine
titudi
dine
dine 44° N lati
latitudine 46° N latitudine

S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N


0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
30° 0,87 0,92 0,85 0,87 0,92 0,85 0,88 0,91 0,86 0,88 0,91 0,86 0,88 0,90 0,87 0,88 0,90 0,87
45° 0,84 0,89 0,81 0,84 0,88 0,81 0,84 0,87 0,81 0,84 0,87 0,82 0,84 0,86 0,82 0,84 0,85 0,83
60° 0,82 0,86 0,77 0,82 0,85 0,77 0,82 0,84 0,77 0,82 0,83 0,78 0,81 0,82 0,78 0,81 0,81 0,78

prospetto D.33 Fattore di ombreggiatura F fin relativo ad aggetti verticali. Mese di SETTEMBRE

Angolo 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine

S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N


0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
30° 0,87 0,88 0,89 0,87 0,88 0,89 0,87 0,87 0,89 0,88 0,87 0,89 0,88 0,86 0,89 0,88 0,86 0,89
45° 0,82 0,83 0,84 0,82 0,82 0,84 0,83 0,81 0,84 0,83 0,81 0,84 0,83 0,80 0,84 0,83 0,79 0,84
60° 0,79 0,77 0,79 0,79 0,76 0,79 0,79 0,75 0,79 0,79 0,74 0,79 0,79 0,73 0,79 0,79 0,72 0,79

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 55


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

prospetto D.34 Fattore di ombreggiatura F fin relativo ad aggetti verticali. Mese di OTTOBRE

Angolo 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine

S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N


0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
30° 0,88 0,81 0,89 0,88 0,81 0,89 0,89 0,80 0,89 0,89 0,79 0,89 0,89 0,79 0,89 0,89 0,78 0,89
45° 0,82 0,72 0,85 0,83 0,71 0,85 0,83 0,71 0,85 0,83 0,70 0,85 0,83 0,69 0,85 0,84 0,68 0,85
60° 0,78 0,61 0,80 0,78 0,60 0,80 0,78 0,59 0,80 0,78 0,58 0,80 0,78 0,57 0,80 0,78 0,56 0,80

prospetto D.35 Fattore di ombreggiatura F fin relativo ad aggetti verticali. Mese di NOVEMBRE

Angolo 36° N latitudine 38° N latitudine 40° N latitudine 42° N latitudine 44° N latitudine 46° N latitudine

S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N S E/O N


0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
30° 0,90 0,75 0,89 0,91 0,73 0,89 0,91 0,73
0,7
, 3 0,89
0,8
, 9 0,92
00,9
,992 00,72
,72
72 00,89
,89
,8
89 00,92
,922
,9 00,71
,71 0,89
0,8 0,92 0,70 0,89
45° 0,84 0,63 0,85 0,86 0,61 0,85 0,86 0,61 0,855 00,86
,866 00,59
,59 0,85 0,86
0,8
86 0,58 0,85
0,8 0,87 0,56 0,85
60° 0,78 0,49 00,80
,800
,8 00,79
,779
,79 0,47
00,4
,447 0,80
00,8
,800
,8 00,79
,779 0,47
00,4
47 00,80
,880 0,79
00,7
79 0,45
00,4
45 00,80
,880 0,80
0,8
,80
,8 0,44 0,80
0,8 0,80 0,42 0,80

prospetto D.36 Fattore


tore di omb
ombreggiatura
bre
regg
g iaatura
gg tu
uraa F finn rrelativo
elat
ativ
ivo
iv
vo ad
a aggetti
agg
agg
ggeetttii vverticali.
erti
er t ca
ti cali.
lii Mese
Mese
Me se di DICEMBRE

Angolo 36° N latitudine


dine 38° N lati
38 la
latitudine
atitu
tudi
d ne
di 40° N la
40 latitudine
atiitu
t di
dine
ne
ne 42°° N lati
42 la
latitudine
atititu
tuudi
dinee 444°° N latitudine
44 46° N latitudine

S E/O N S E/O N S E/O N S E//O


E/O N S E/O
E/O N S E/O N
0° 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
00 11,00
1, 00
00 11,00
1, 0
00 1,00
1,00 1,00
000 1,00
1,0 1,00 1,00 1,00
30° 0,92 0,71 0,89 0,92 0,70 0,89 0,92 0,70 0,89 00,92
,992 00,69
,69 0,89 0,92 00,68
,68 00,89
,8 0,92 0,66 0,89
45° 0,87 0,59 0,85 0,87 0,57 0,85 0,87 0,56 0,85 0,877 0,55 0,85 0,87 0,53
0,5
53 00,85
,88 0,87 0,50 0,85
60° 0,80 0,44 0,80 0,80 0,42 0,80 0,80 0,41 0,80 00,80
,800
,8 00,40
,440 00,80
,880 00,80
,880 00,38
,388 00,80
,88 0,80 0,34 0,80

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 56


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

BIBLIOGRAFIA
UNI EN 673 Vetro per edilizia - Determinazione della trasmittanza termica
(valore U) - Metodo di calcolo
UNI EN 1745 Muratura e prodotti per muratura - Metodi per determinare i valori
termici di progetto
UNI EN 13363-1 Dispositivi di protezione solare in combinazione con vetrate -
Calcolo della trasmittanza solare e luminosa - Metodo semplificato
UNI EN 13363-2 Dispositivi di protezione solare in combinazione con vetrate -
Calcolo della trasmittanza solare e luminosa - Metodo di calcolo
dettagliato
UNI EN 15241 Ventilazione degli edifici - Metodi di calcolo delle perdite di energia
dovute alla ventilazione e alle infiltrazioni in edifici commerciali
UNI EN 15243 Ventilazione degli edifici - Calcolo delle temperature dei locali, del
carico termico e dell'energia per edifici dotati di impianto di
climatizzazione degli ambienti
UNI EN 15265 Prestazione energetica degli edifici - Calcolo del fabbisogno di
energia per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti
mediante metodi dinamici - Criteri generali e procedimenti di
validazione
va
alilida
dazi
da
azi
z on
ne
UNI EN ISO 7345 Isolamento
IIs
solam
amento
am termico
o tter
e mi o - Grandezze
m co Grandezz definizioni
ze fisiche e d
UNI
NI EN
UN EN ISO
O 7726
ISO 77
726
2 Ergonomia
Errgo
gono
nomi
no mia
mi a degli
d gli ambienti
de ammbi
b en ti termici
nti ter
e mi ci - Strumenti
mici
ci Strume per la misurazione
delle
d lle grandezze fisiche
de fisich
he
UNI EN
N ISO
O 7730
ISO 77
730 Ergonomia
E go
Er g no miia degli
omia deg
de gli ambienti
egl a bi
am bien t termici - Dete
enti Determinazione analitica e
interpretazione
inte
in terp
te
terp
prereta
tta
azi
zion
one
on e del
del benessere
been
neessere termico m mediante il calcolo degli
indici
inddicii PMV V e PPD e dei criteri
crite r di
eri d benessere
b e essere termico locale
ben
UNI
UN EN ISO
NI EN SO 10456
ISO 1045
10 456 Materiali
Materiali e prodotti per edilizia - Procedimenti per la
determinazione dei valori
val ori termici
a or
ori term
te i i dichiarati
rmic
rmic d chiarati e di progetto
di
UNI EN ISO 15927-1 Prestazione termoigrometrica
terrm
mooiigr
grom
om
met
etri
rica
ri a degli
ca d egli edifici
deg
eg e - Calcolo e
presentazionee dei
dei dati
daati climatici - Medie
die mensili
Med me dei singoli elementi
meteorologici
meteorologicci
UNI EN ISO 15927-6 Prestazione
e termoigrometrica
ermoigrometrica degli
te glii edifici
deg
eg e - Calcolo e
presentazione
ne dei
presentazion
one
on dei dati
at climatici
da clilima
lima ci - Differenze
attiici Diiff
D fe di temperatura
cumulate (gr
(gradi
grad
gr
rad giorno)
adi gi
g orrno)
EN 15603 Energy performance
perrfo
form a ce of buildings
rman
rm
man building Overall
gs - O v energy use and
definition of en
energy
ner gy rratings
ergy atings
at
CEN/TR 15615 Explanation of the general
he g ener
ener
en e all rrelationship
e at
el atio
tio
ons hip between
shi betw various European
Standards and the E Energy
n rg
ne rgy y PePerformance
rformance of Buildings Directive
erf
(EPBD) - Umbrella document
prEN 15316-4-1 Heating systems in buildings - Method for calculation of system
energy requirements and system efficiencies - Space heating
generation systems, boilers
Direttiva 2002/91/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2002 sul
rendimento energetico nell'edilizia
Decreto 412/93 Decreto Presidente Repubblica n° 412 del 26/08/1993 regolamento
recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli
impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione
dell'art. 4, comma 4, della legge 9 gennaio 1991, n. 10

UNI/TS 11300-1:2008 © UNI Pagina 57


Licenza d'uso concessa a UNIVERSITA' STUDI PALERMO - BIBLIOTECA FAC.ING per l’abbonamento anno 2008.
Licenza d'uso interno su postazione singola. Riproduzione vietata. E' proibito qualsiasi utilizzo in rete (LAN, internet, etc...)

UNI
Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti.
di Unificazione
Via Sannio, 2
20137 Milano, Italia

Potrebbero piacerti anche