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PUMS – PIANO URBANO MOBILITÀ SOSTENIBILE – DOCUMENTO DI PIANO

Figura 4.1 La rete di itinerari ciclabili esistenti

In ambito stradale la rete ciclabile riservata è composta in gran parte di piste in sede
propria e, in una porzione più ridotta, di piste in corsia ricavata dalla carreggiata: questa
tipologia, in particolare, si è estesa in modo significativo.
Le piste ciclabili in corsia riservata ricavata dalla carreggiata sono certamente di più
facile e veloce realizzazione e comportano oneri significativamente più bassi: d’altronde
spesso non raggiungono la medesima efficacia di protezione delle piste in sede propria
e i ciclisti più timorosi non percepiscono la stessa sicurezza che invece assegnano alla
sede propria. A tale proposito è opportuno evidenziare che l’Amministrazione riesce a
tutelare meglio – per esempio dalla sosta irregolare degli autoveicoli – le piste in corsia
riservata che sono localizzate lungo itinerari molto frequentati.
Gli interventi attuati soffrono, in diversi casi, della mancanza di continuità presso le
intersezioni in cui è consentita la svolta a destra dei veicoli e non ci sono attraversamenti
dedicati alle biciclette; la brevità di alcuni dei nuovi tracciati e la loro localizzazione sul
territorio, non producono, nell’immediato, l’effetto di continuità che solo nel tempo potrà
concretizzarsi. L’Amministrazione è consapevole che il beneficio è minore di quanto si
potrebbe ottenere con altre soluzioni, ma è stato comunque riservato uno spazio
esclusivo ai ciclisti in strada e ciò comporta alcuni vantaggi anche di natura pratica, per
esempio nel superamento delle code veicolari e nella riduzione del rischio di
tamponamento o incidente laterale.
Per entrambe le tipologie di piste, negli interventi degli ultimi anni, si è dato segno di
interpretare meglio che in passato, nelle caratteristiche degli interventi realizzati, le
richieste dell’utenza, soprattutto in termini di praticità d’uso, accessibilità dei tracciati
dalla sede promiscua con gli altri veicoli, visibilità, comfort di guida, sicurezza, attrattività
e linearità dei percorsi, velocità medie di percorrenza. Va sottolineato tuttavia che il
processo di aggiornamento tecnico di merito non possa definirsi concluso e del tutto
soddisfacente e permangono alcune rigidità di disegno della rete che dovranno essere
risolte.
Sono infine presenti alcuni chilometri di percorsi promiscui con il pedone, da distinguersi
formalmente dalle Aree Pedonali. Per queste ultime, è stato calcolato uno sviluppo

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