Sei sulla pagina 1di 12

Stasera si canta!

Canzoniere Senese
e
Tartuchino
STASERA SI CANTA !

Il canto popolare in Contrada fa parte del nostro patrimonio culturale.


Cantare è l'espressione spontanea di un popolo e ne interpreta i sentimenti e le
aspirazioni.

Uomini e donne di tutte le generazioni cantano da sempre speranze, gioie,


nostalgie, ricordi ed amori. In tanti momenti durante l’anno cantare diventa
l’occasione per stare insieme e ribadire l’unione ed il senso di un’appartenenza
condivisa alla Tartuca ed a Siena.

Il canto è un elemento importante della nostra tradizione, poiché possiede un


profondo valore comunicativo ed aggregante: è così coinvolgente cantare
insieme le belle canzoni di Siena e della Contrada!

Come avviene per tutte le tradizioni popolari, i testi sono stati modificati
spontaneamente nel tempo e può succedere che in ciascuna Contrada si cantino
diverse versioni degli stornelli senesi: in questa “dispensa” abbiamo cercato di
riportare i testi per come li cantiamo abitualmente nella Tartuca.

Adesso cantiamo queste nostre canzoni, per mantenere viva una bella tradizione
e tramandarla alle prossime generazioni!

Compagnia di Sant’Agata
Commissione Museo
Senesina Il cielo è una coperta ricamata

Siena città di sogni e di chimere Il cielo è una coperta ricamata


c’è una ragazza bella come un fiore la luna di lassù facea la spia
si chiama Pia quel pallido candore affacciati al balcone o bella mia
quegli occhi bassi mi fa intravedere stasera ti vol far una serenata

O senesina affacciati al verone Se dormi svegliati, vieni al balcone


di Castelvecchio ascolta la canzone questa canzone, questa canzone
che dice “il mondo è tutta una pazzia se dormi svegliati, vieni al balcone
lascia da parte la malinconia” questa canzone la dedico a te

O bella Pia perché Leggera, …


io sogno sempre di te? Davanti a casa mia c’è un lampione
In questa notte serena
tu sei la più bella di Siena per me! Davanti a casa mia c’è un lampione,
ci son quattro ragazze a ricamare
Siena di notte e per le vecchie strade ci son quattro ragazze a ricamare
quanta bellezza l’anima intravede ricaman la bandiera del Tartucone!
ed ogni bocca a un’altra si concede
mentre si canta in tutte le Contrade Ahi, ahi, ahi!
Oh che giorni felici, oh che bei momenti
O senesina affacciati al verone son passati i bei tempi e non ritornan più
vola col vento a te la mia canzone
vola più in alto delle torri altere Le sere che venivi a casa mia
fa sventolare tutte le bandiere la meglio seggiolina era la tua
la meglio seggiolina era la tua
O bella Pia perché ora non vieni più l’ho data via
io sogno sempre di te?
In questa notte serena Ahi, ahi, ahi!
tu sei la più bella di Siena per me! Oh che giorni felici, oh che bei momenti
son passati i bei tempi e non ritornan più

Venivi a casa mia a far l’amore


e quando ti sentivo per le scale
e quando ti sentivo per le scale
non respiravo più dal batticuore

Ahi, ahi, ahi!


Oh che giorni felici, oh che bei momenti
son passati i bei tempi e non ritornan più
..

Il vagabondo delle stelle Oh quant’è bella la piazza di Siena

Io sono il vagabondo delle stelle Oh quant’è bella la piazza di Siena


e a mezzanotte quando il cielo brilla circondata dai dieci fantini
scivolo pe’ i sentieri della valle vanno alla mossa, son dieci assassini
canto una serenata alla mia bella suonano le ventiquattro e
tu sei l’idolo del mio cuor
Piccola vagabonda
regina della strada Esci di casa le dimeni le spalle
che nella notte fonda le sottanine le fai svolazzare
scendi nella contrada lo fai tanto lusso non hai da pagare
getti i tuoi baci e ridi suonano le ventiquattro e
e a me mi piange il cuor tu sei l’idolo del mio cuor

E nella notte sei gioconda La mamma è vecchia, l’usanza lei la sa:


piccola vagabonda la figlia sola, la figlia sola
La mamma è vecchia
E nella notte sei gioconda l’usanza lei la sa:
piccola vagabonda la figlia sola non la deve lasciar.

Non me le fare, che a te non te le fo


le risatine, le risatine …
Non me le fare, che a te non te le fo,
le risatine di dietro non le vo’!

Cosa contano le bellezze,


cosa contano le bontà?
Ma ci vuole la simpatia
per fa’ i giovani, per fa’ i giovani innamorar!

Sventolavano le bandiere
Sventolavano i miei colori
E la bandiera del Tartucone
sempre avanti, sempre avanti a sventolar

.
.

Lo zigo zago Mamma non mi mandar fuori la sera

Se ritornassi di anni diciotto Mamma non mi mandar fuori la sera


io più di te vorrei esse ambiziosa son piccolina e non mi so badare
or la sottana che porto di sotto e i giovanotti fuori di maniera
è troppo corta ed è tutta grinzosa noiosi mi potrebbero fermare

E… con lo zigo zago, morettino vago quando io vede te, paradiso mi par di vede’
me l’hai rotto l’ago quando ti vedo là, paradiso mi par di sogna’
m’hai ferito il cuore, mi farai morir
Dalla passione, dalla passione E ho perso un bottoncello d’oro fino
E… con lo zigo zago, morettino vago lo sai che l’oro fino mi costa assai
me l’hai rotto l’ago perché una risatella ‘un me la fai
m’hai ferito il cuore, mi farai morir e in pegno questo cuore a chi lo do-o-o
Dalla passione mi sento morir
e in pegno questo cuore a chi lo do-o-o
Te la ricordi la sera dei Santi e in pegno questo cuore a chi lo do-o-o
quando mi’ babbo se n’andò a dormire
io ce l’avevo una spilla davanti E non ti nascondere nel mezzo dei fiori
tu di toccarla avesti l’ardire o bella sconosciuta fatti vedere
Margherité, Margherité,
E… con lo zigo zago morettino vago … ce l’hai promessa, daccela, o faccela vede’
Margherité, Margherité,
Tu lo sapevi la spilla era d’oro noi siamo dal Tartucone veniteci a vede’!
proprio nel mezzo c’aveva un brillante
ed era quello il mio solo tesoro
tu di toccarlo ne fosti bastante

E… con lo zigo zago morettino vago …

..
Sona, sona, campanina Marcia del Palio

Tanto a me non mi fai niente Squilli la fé


non mi lavi e non mi stiri s’armi e vinca l’onore
sotto al Ponte dei Sospiri di te dolce fiore
ti c’ho visto a fare l’amor. Siena gentil

Tutti i baci che m’hai dato Mille vessilli scintillano al sol


li ho gettati in una vasca sventola il bianco col nero color
ti vo qui, ti vo là, ti vo in tasca passano i duci dagli alti cimier
l’ho trovato più bello di te. ecco di Siena si desta il valor
Più carino, più elegante
Ridono le bianche trifore
più sincero nell’amore
del maggior palazzo antico
gliel’ho dato in pegno il cuore
fremono snelli i barberi
finché vivo lo voglio amar.
nell’entron senese avito
Finché vivo, finché campo
finché dura la mia vita Ecco il segnal
io mi vesto da eremita già la gran pista è aperta
e in convento voglio andar. i barberi in gruppo
al canape van
Voglio andare in un convento
a suonare la campana Fuggono veloci nella polvere
a suonarla per chi s’ama arde in ognun la gloria
e in convento si viene a sposar. freme e grida il popolo agitandosi
ecco il segnal: vittoria!
Sona, sona, campanina
che per me non soni mai Siena dal dolce idioma
ma stasera sonerai e dall’amato ostello
sonerai soltanto per me. Siena tu sei di Roma
centomila volta meglio!
E din don, din don

Ritorna in qua, ritorna in là


ritorna a diccelo addio ‘llalla
e un cuore come il mio ‘llalla
e un cuore come il mio ‘llalla

Ritorna in qua, ritorna in là


ritorna a diccelo addio ‘llalla
e un cuore come il mio ‘llalla
dove lo puoi trovar
.

È Sera Le margherite

È Sera Un dì bella fanciulla


già ti accarezza il vento io me ne andavo
profumo di ginestra solingo per un pendio di un verde colle
laggiù brilla al tramonto una finestra per la strada sovente
parlano i tetti del tempo che fu io me ne stavo
di tante cose belle rimirando con gioia quell’erbe molli
che non ci sono più
Profumate son le margherite
Si accende in cielo ancora la luna piena che sono i primi fiori di primavera
tanto contenta di baciare Siena dal sole scintillante rinvigorite
ha fatto il giro intorno a questa terra come tante gemme io le coglievo
ma se sorride lo fa solo a te
Dimmi perché a me sorridi amore
È Sera vorrei coprir il tuo corpo con questi fiori
già sale l’ombra verso il campanone porli sul tuo seno
cantano in Castelvecchio una canzone e poi baciarti
negli angoli si bacia la gioventù rimirando con gioia
giurandosi un amore che non finirà più il tuo splendore

Risplende ormai nel cielo la luna piena Profumate son le margherite


tanto contenta di baciare Siena che sono i primi fiori di primavera
riprende il giro intorno a questa terra dal sole scintillante rinvigorite
ma se sorride lo fa solo a te come tante gemme io le coglievo

È Sera Profumate son


È Sera Profumate son
Quando ero piccino piccino La strada nel bosco

Quando ero piccino piccino La strada nel bosco è lunga, è larga, è stretta
nel rione andavo a giocar La strada nel bosco è lunga, è larga, è stretta
mi dicevan “Ninetto vien grande” È fatta a barchetta
mi dicevan “Ninetto vien grande” a barchetta per fare all’amor
È fatta a barchetta
Quando ero piccino piccino a barchetta per fare all’amor
nel rione andavo a giocar
mi dicevan “Ninetto vien grande, L’amore, l’amore lo faccio con la mia bella
la Contrada vincerà” L’amore, l’amore lo faccio con la mia bella
mi sembra una stella, una stella caduta dal ciel
Son passati tanti anni mi sembra una stella, una stella caduta dal ciel
la Contrada ‘un vince più
e anche i merli del Palazzo Caduta dal cielo, mandata, mandata da Dio
e anche i merli del Palazzo Caduta dal cielo, mandata, mandata da Dio
Penso sempre all’amor mio
Son passati tanti anni che mi ama e che mi vuol ben
la Contrada ‘un vince più Penso sempre all’amor mio
e anche i merli del Palazzo che mi ama e che mi vuol ben
glielo fanno chiù-u-chiù-chiù
chiù-chiù-chiù!

.
E tirati in là, m'arruffi Costanza

E tirati in là, m'arruffi Quando sul tuo bel volto


che mi son pettinata lo sguardo mio fissai
la serva s'è avvezzata a' boccon boni da tanto amor fui colto
e tra polli e piccioni e sospirai a te
e patatine arrosto
la serva col Proposto ci sta bene Amarti mi sia concesso
e fanno di buone cene amare te Costanza
migliori desinari tu sei la vita mia
finché ci sono i soldi nel borsello la mia speranza sei tu
e bevono l'acquarello
Se mi vuoi far felice
e poi del meglio vino
diglielo al Ciel che m’ami
curato di San Martino glielo conserva
ascoltami un momento
dice il prete alla serva:
e dimmi che m’ami ancor
non lo sposare Bista
farai una vita trista e sconsolata Amarti mi sia concesso
polenta e farinata amare te Costanza
la sera e la mattina tu sei la vita mia
pensaci, poverina, a quel che fai la mia speranza sei tu
Le passerai le pene
L’alba sul mar
li passerai i guai
pensaci di star bene in tua vecchiaia
L’alba sul mar
e sentilo il can che abbaia
lieta ritorna e s’imporpora
dice le sue parole e il marinar
dice che moglie vuole, ma un la piglia. canta con voce nostalgica
E mettiti la mantiglia,
i manicotti e i guanti, Fra cielo e mar
siamo arrivati ai Santi e il freddo viene vola il pensiero di un angelo
e sopra le onde che passano
E a me non mi conviene vola e va
andare a letto sola la poesia del mare
che sotto le lenzuola c'ho paura La rondine

E tirati in là m'arruffi Lasciami andar


e tirati in là m'arruffi Sono una rondine
Vorrei volar
Nei cieli limpidi
E non pensar
Se il cuor mi scianguina
Lasciami andare così
Sono una rondine
..

Il bovaro Lo Spazzacamino

Oh quant’è bello il mestier del bovaro
 Su e giù per le contrade,


Si monta in carro e in campagna si va si va si va di qua e di là si sente
Si monta in carro si monta in carro si monta in carro cantare allegramente
e in campagna si va (BIS) è lo spazzacamin

Si va in campagna e si cerca l’amante
 S’affaccia alla finestra,


Sotto alle piante all’amore si fa, si fa si fa una bella signorina,
Sotto alle piante sotto alle piante sotto alle piante con voce assai carina,
all’amore si fa (BIS) chiama lo spazzacamin

Si fa all’amore con le pastorelle Prima lo fa entrare,


Giovani e belle che infiammano il cuor, il cuor, il cuor e poi lo fa sedere,
Giovani e belle giovani e belle giovani e belle gli da mangiare e bere
che infiammano il cuor (BIS) allo spazzacamin

Col cuor contento e un bicchier di buon vino E dopo aver mangiato,


Fugge ogni pena e ti metti a cantar, cantar, cantar mangiato e ben bevuto,
Fugge ogni pena fugge ogni pena gli fa vedere il buco,
fugge ogni pena e ti metti a cantar (BIS) il buco del camin

Si canta al sole alla donna alla vita Mi spiace giovanotto,


Si canta al mondo alla donna all’amor, amor, amor se il mio camino è stretto,
Si canta al mondo, si canta al mondo, si canta al mondo povero giovinetto,
alla donna all’amor (BIS) come farai a salir

Non dubiti signora,


son vecchio del mestiere,
so fare il mio dovere,
su e giù per il camin

E dopo quattro mesi,


la luna va crescendo,
la gente va dicendo,
dello spazzacamin

E dopo nove mesi,


nasceva un bel bambino,
che assomigliava in tutto
allo spazzacamin
..

Buon Anno Fiocca la neve

Buon anno a chi è felice nella vita Fiocca la neve giù per la strada
buon anno alla spigliata gioventù è tutta bianca la mia Contrada
un'altra primavera è ormai sfiorita
buon anno a chi vent’anni non ha più e mentre dormi io canto per te
fanciulla mia sogna di me
E a chi sognando insegue una chimera e mentre dormi io canto per te
fanciulla mia sogna di me
a chi, nel cuor, non ha speranza alcuna
la vita è bella e il cuor ti dice: spera
Fiocca la neve fanciulla mia
buon anno, buona fortuna
bianchi so’ i tetti, bianca è la via

Buon anno ai bimbi che non han nessuno e mentre dormi io ardo d’amor
Buon anno ai disgraziati dell'Alberino fanciulla mia dammi il tuo cuor
e a quel figliol di troie di Sant’Agostino e mentre dormi io ardo d’amor
Buon anno, buona fortuna. fanciulla mia dammi il tuo cuor

Buona notte amore


amami come sai tu La bianca luna
stretto sul tuo cuore
per non lasciarsi mai più. Guarda la bianca luna
Tutti gli angioletti coi raggi suoi sul mare
non son più belli di te vieni con me a vogare
Dormi mio piccolo amore sul mare ti porterò
io veglierò su di te
Guarda la bianca luna
nel mezzo al mar risplende
Dormi mio piccolo amore e solo Dio ci sente
io veglierò su di te! parlare del nostro amor

Dormi mio piccolo amore Quando saremo uniti


io veglierò su di te! insieme noi staremo
e ci consoleremo
parlando del nostro amor

e ci consoleremo
parlando del nostro amor

..
Maremma Son le Sette

Tutti mi dicon Maremma, Maremma Son le sette, che passione,


ma a me mi pare una Maremma amara che emozione mi sento nel cuore
Quando suona il campanone,
L'uccello che ci va perde la penna nella Piazza c’è gran confusione
io c'ho perduto una persona cara C’è chi urla, c'è chi strilla
già la senti la gente cantar
Sempre mi trema il cuor quando ci vai Se stasera si vince, domani ‘un fo nulla
perché ho paura che non torni mai e una sbornia la voglio pigliar

Sia maledetta Maremma Maremma Vincerà, vincerà


sia maledetta Maremma e chi l'ama! vincerà la Contrada dal cuore
forse sì, forse no
ce l’ha detto poc’anzi il Priore
chi lo sa, chi lo sa
se si scappa non c’arrivan più!

Se il cavallo ci gira e nessuno lo para


per primo alla mossa sarà!

Maria Mater Gratiae

Maria Mater Gratiae


Mater Misericordiae
tu nos ab hoste protege
et mortis hora suscipe
Jesus tibi sit gloria
qui natus es de Virgine
cum Patre et Almo Spirito
in sempiterna saecula

Potrebbero piacerti anche