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La vitamina B12, o cobalamina, fa parte delle vitamine cosiddette idrosolubili, quelle che non
possono essere accumulate nell’organismo, ma devono essere regolarmente assunte attraverso
l’alimentazione. La vitamina B12 non subisce l’influsso del calore.
È vero che chi segue una dieta vegana incorre nel rischio di
carenza di vitamina B12?
In natura non esistono piante o vegetali che contengano in modo adeguato alle esigenze dell’uomo
la vitamina B12, o cobalamina. Per questo chi si alimenta solo con cibi di origine vegetale incorre
nei pericoli alla salute cagionati da una carenza di questa vitamina.
Alcune alghe, il lievito di birra, alcuni cibi non lavati e altri di origine orientale come
il tempeh (derivato dai semi di soia) e la Kombucha (the cinese) pur essendo vegetali
contengono vitamina B12 ma in porzioni infinitesimali, inutili per il fabbisogno umano, dal
momento che non sono nemmeno assimilabili dal nostro organismo.