Numero 48 - Anno Ottavo n° 6 - Novembre-Dicembre 1992

Sommario

Editoriale
Basi della medicina cinese
Semeiologia
9 Lucio Pippa Polso pieno, vuoto, scivoloso e rugoso
Sindromi dei livelli, strati, riscaldatori
14 Lucio Sotte Sindrome dello strato ying, sindrome dello strato xue
Diagnostica degli organi e dei visceri
22 Giorgio Di Concetto Le sindromi complesse: deficit di qi-xue di cuore e milza
Contributi Italiani
25 Raffaele Pacchioni Rimedio omeopatico ignatia e medicina tradizionale cinese: un modello
interpretativo
32 L. Pippa- M. Muccioli Le eruttazioni ed i rigurgiti - yi qi
Speciale
40 Giovanni Maciocia La rinite allergica

dal Journal of Traditional Chinese Medicine vol. 11 n° 3 '91

Forum su argomenti speciali
54 Chen Keji Un prospetto della ricerca clinica in medicina tradizionale cinese sul
trattamento dei disturbi cardiovascolari nel 1990

Osservazioni cliniche
59 Pan Rujin ed altri Osservazioni cliniche sull'efficacia dei farmaci cinesi contro le reazioni di
rigetto nel trapianto omologo di isole di Langherans
61 Zhang Dengbu e alt. Uso della moxibustione nel trattamento della malattia coronarica
65 Zhong Meiquan Trattamento della nevrastenia con martelletto a fiore di pruno collegato a
uno stimolatore elettrico e osservazione di alcune reazioni sulla cute
69 Xu Yuwen Trattamento del dolore acuto con auricoloterapia con semi di vaccaria in
cui shenmen è il punto principale
Prevenzione
71 Yuan Liren ed altri Metodi tradizionali cinesi di conservazione della salute
Letture
75 Ma Yuan ed altri Applicazione clinica dell’agopuntura transfissiante

4
dalla Revue Françoise de Medicine Traditionelle Chinoise
78 Nguyen Van Nghi Pulsologia, esame del colorito ed elementi prognostici

Rubriche
87 Biblioteca

88 Bibliografia

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5
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zionale Cinese è nata allo scopo di
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NOTIZIE PER I ca e la diffusione della medicina pra-

ticata da millenni in Estremo-Oriente
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attraverso la rubrica "notizie"
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6
 editoriale
dilemma alle soglie del duemila:
integrazione o separazione delle culture e delle civiltà ?
È strano, ma alle soglie del duemila sembra voler
ricomparire un dilemma antico: quale integrazio-
ne è possibile tra culture, civiltà e popoli diversi?
Quale ruolo occorre assegnare alla ricerca ed al
mantenimento della propria identità e quale a
quello dell’integrazione con il diverso da sé?
Proviamo a dare una risposta a queste due doman-
de che ci sollecitano per motivi umani, culturali,
scientifici e professionali.
Per motivi umani: i movimenti xenofobi degli
ultimi mesi sono il segnale di una realtà in ebolli-
zione oltre la soglia di allarme.
Per motivi culturali e scientifici: la medicina ci
insegna che la salute di ogni individuo è l’esito di
un incontro e di un equilibrio positivi tra manteni-
mento della propria identità cromosomica,
gametica, neuro-immuno-endocrina ed il con-
fronto con il non-self attraverso gli aspetti mate-
riali dell’alimentazione e della respirazione e quelli
immateriali dell’incontro con l’altro uomo a livel-
lo familiare, sociale, sessuale.
Per motivi professionali: la pratica della medicina
cinese in Occidente ci interroga quotidianamente
sul problema del rispetto della nostra tradizione e
dell’introduzione di conoscenze non tradizionali
come l’agopuntura, che utilizziamo tutti i giorni
nei nostri studi medici e di cui abbiamo compreso
e verificato l’estrema efficacia.
La nostra linea è semplice, è chiara e lo è da
sempre: vagliare “ogni cosa” e trattenere “ciò che
è buono”.
Riteniamo che lo sviluppo integrale della nostra
identità sia, come ci insegna la filogenesi, il pas-
saggio di tutte le fasi della storia e dell’evoluzione
dell’organismo vivente che sperimentiamo in
maniera inconscia durante la nostra strutturazione
embrionale e, contemporaneamente, il confronto
con il non-self che, iniziato al momento del con-
cepimento, si concluderà solo quando l’esauri-
mento dello shen impedirà al nostro organismo di
mantenere la sua compattezza originale, portan-
doci alla fine del nostro percorso terreno.
La salute è garantita soltanto dal continuo con-
fronto self e non-self.
Il self è la mia identità, è il cognome ereditato
dagli avi, è il mio codice cromosomico irripetibile
e nuovo che si compie e si realizza in me secondo
il suo programma interno; ma il self è anche il
nome che mio padre e mia madre mi hanno
imposto, è il mio incontro con il cosmo nella
specie particolare del tempo e dello spazio che il
destino mi ha assegnato. Nel self c’è una quota
innata ed una acquisita e, visto che l’uomo è
l’unico animale pensante, il self è anche la cultura
e la civiltà all’interno della quale sono cresciuto e
maturato.
Il non-self è il diverso da me, è la garanzia della
mia identità che si scopre tale soltanto nell’incon-
tro e confronto con il diverso ed è il fondamento
dello sviluppo della mia individualità che, assimi-
lando in maniera del tutto originale ed “individua-
le” il diverso, fa sì che il genotipo da cui provengo
si realizzi nel fenotipo che io sono, unico ed
originale, sia a livello genetico che a livello psichico
e mentale.
Ma perchè questo incontro-confronto si realizzi
occorre una condizione essenziale: quella della
certezza della propria identità. Solo sapendo con
certezza chi sono, mi posso confrontare senza
timore con il diverso da me, arricchendo di nuove
conoscenze la mia stessa individualità. Se però
sono malato ogni incontro è rischioso: posso
essere allergico e rifiutare violentemente ogni
diverso da me o essere immunodepresso ed essere
offeso da ogni incontro nuovo.
La nostra eredità culturale e scientifica è occiden-
tale ed europea, l’incontro con quella cinese ha
permesso l’aprirsi di orizzonti nuovi ed inaspetta-
ti che, nel rispetto della nostra identità ci permet-
tono di pensare e di praticare una medicina nuova
e più umana.
7
Rivista Italiana di Medicina Tradizionale Cinese

gruppo italiano di ricerca

sulle medicine naturali e tradizionali
Il gruppo italiano di ricerca sulle medicine
naturali e tradizionali è una nuova iniziativa
della Rivista Italiana di Medicina Tradizio-
nale Cinese: il suo scopo è quello di promuo-
vere lo studio, la diffusione, la ricerca, la
pratica clinica ed il confronto delle medicine
naturali e tradizionali. Il suo interesse non si
limita dunque alla medicina cinese, ma com-
prende anche le altre medicine tradizionali
del nostro e degli altri continenti. Siamo sicu-
ri che attraverso questa iniziativa sia possibi-
le promuovere il recupero, la valorizzazione
e l'uso di interessanti conoscenze altrimenti
destinate alla dimenticanza ed all'oblio.

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 semeiologia

I 28 polsi patologici della medicina

tradizionale cinese, bing mai:
polso pieno shi, vuoto xu, scivoloso hua, rugoso se
Lucio Pippa*

Polsi associati al polso pieno

polso pieno shi Polso xian shi (a corda e pieno)
Esprime la presenza della pienezza del fuoco del
È un polso che si avverte bene sia in superficie che fegato.
in profondità; la sua caratteristica è la forza. Il Polso shi shuo (pieno e rapido)
polso shi è un polso “duro” in quanto l’arteria Può essere in connessione con la presenza di una
radiale è ben “riempita” dal passaggio del sangue, massa infetta (calore), come, ad esempio, in pre-
per questo dimostra sempre saldezza, forza e senza di ascesso polmonare.
potenza sotto le dita dell’esaminatore, sia alla Polso chen shi (profondo pieno)
compressione che alla decompressione. Il polso Le energie cosmopatogene sono confinate al-
pieno è infine un polso “lungo” in quanto occupa l’esterno per buona reattività dell’organismo e
una zona di arteria più lunga del solito, prolungan- della wei qi.
dosi al di là delle tre regioni classiche.
Localizzazioni cun, guan, chi
1. Al pollice (cun)
Bilateralmente (TR superiore):
– aggressione da vento-calore con febbre, cefalea,
mal di gola, lingua rigida, oppressione toracica
ecc.
A sinistra (cuore):
– è correlato alla sensazione di rigidità alla lin-
gua.
A destra (polmone):
– aggressione da vento-calore con mal di gola.
2. Alla barriera (guan)
Bilateralmente (TR medio):
– calore in milza e stomaco.
A sinistra:
– fuoco del fegato in eccesso.
Analisi e significato A destra:
Il polso shi esprime una situazione caratterizzata – calore in milza e stomaco;
da pienezza: i fattori perversi e patogeni presenti – pienezza allo stomaco.
nell’organismo si scontrano con una zheng qi 3. Al piede (chi)
(energia corretta) forte: la mobilizzazione di san- Bilateralmente (TR inferiore):
gue ed energia è espressa dalla forza del polso. Un – importante accumulo di calore nel riscaldatore
polso shi moderato può essere espressione di una inferiore con sintomi quali: lombalgia, dolore
costituzione forte e robusta. Il polso shi è classifi- addominale e stipsi.
cato tra i polsi yang.
Pulsologia differenziale
Polso hong, ampio: arriva con forza ma si ritrae
* Scuola Italiana di Medicina Cinese Gruppo di Studio senza forza.
“Società e Salute ” Polso jin, teso: è un polso forte che suscita una

9
sensazione di vibrazione sotto le dita dell’esami-
natore, sia ad una pressione modica che ad una
pressione maggiore.
polso vuoto xu
Si tratta di un polso senza forza che nelle tre
posizioni conserva sempre la caratteristica di
cedevolezza e di vuoto. Il polso xu richiede una
grande attenzione da parte dell’esaminatore. Ap-
pena lo si percepisce tende a scomparire: diminu-
endo appena la pressione delle dita, si ha la sensa-
zione di apprezzarlo meglio ma, se la pressione
viene ulteriormente ridotta, scompare ancora; una
volta percepito non riappare se la pressione delle
dita aumenta.
Il polso xu può essere percepito ai tre livelli di
profondità (superficiale - medio - profondo) an-
che se per le sue caratteristiche viene in genere
percepito male alla palpazione profonda e meglio
a quella media rispetto alla superficiale.
È un polso classificato come yin.
Caratteristica importante del polso vuoto è di
presentare una certa lunghezza: questo elemento
ne favorisce il riconoscimento rispetto a polsi
analoghi. Alcuni testi affermano che tale polso è
“debole e molle come un pallone riempito d’ac-
qua a metà” ed altri che esso è “fuggevole sotto le
dita come un movimento di rettile”: queste due
affermazioni riassumono le caratteristiche fonda-
mentali del polso xu.
Analisi e significato
Esprime un vuoto o una insufficienza del qi (ener-
gia) e dello xue (sangue).
Il polso appare senza forza in quanto il qi carente
non riesce a mobilizzare regolarmente il sangue
ed appare, inoltre, vuoto alla pressione in quanto
lo xue non riempie adeguatamente i vasi.
Teoricamente, se il polso xu è superficiale, si
10
propende per un deficit maggiore a carico del
sangue, in quanto la superficialità del polso depo-
ne per un prevalere dello yang (ed il sangue è yin);
se il polso xu è meno superficiale, si propende per
un deficit di qi (l’energia è yang).
Polsi associati al polso vuoto
Polso xu shuo (vuoto e rapido)
Esprime un deficit dello yin con conseguente
eccesso dello yang-calore.
Polso xu chi (vuoto e lento)
Depone per un defcit dello yang con prevalere
dello yin-freddo.
Localizzazione cun, guan, chi
1. Al pollice (cun)
Bilateralmente (TR superiore):
– il sangue carente non nutre il cuore.
A sinistra (cuore):
– come sopra.
A destra (polmone):
– deficit del qi con sudorazioni spontanee.
2. Alla barriera (guan)
Bilateralmente (TR medio):
– deficit di qi al TR medio con perdita della
funzione di trasformazione e trasporto: stagnazione
di cibo nello stomaco.
A sinistra (fegato):
– deficit del sangue che non nutre adeguatamente
il fegato ed i tendini.
A destra (milza):
– deficit del qi di milza.
3. Al piede (chi)
Bilateralmente (TR inferiore):
– deficit di sangue e jing: sindrome delle “ossa
fumanti”.
Pulsologia differenziale
Polso fu, superficiale: è superficiale e non si
apprezza bene al livello medio, applicando una
certa forza diminuisce senza scomparire.
Polso kong, cavo: la parete arteriosa è tesa e solida
all’esterno, il vuoto appare improvviso all’inter-
no.
Polso xi, fine: è sottile e solo una parte del dito
dell’esaminatore viene stimolata da questo polso,
mentre nel polso xu-vuoto tutta la superficie del
dito riceve la sensazione della pulsazione.
Polso ru, molle: è superficiale e tipicamente “mol-
le”.
 polso scivoloso hua
È un polso estremamente fluido, scorrevole ed
arrotondato, la cui percezione è paragonata dai
testi classici al “toccare delle perle su un piatto di
porcellana”. “La sua circolazione è fluida”, “sci-
vola sotto le dita come le palline di un abaco”,
“scivola come un serpente”.
Analisi del significato
Il polso hua è un polso considerato “yang nello
yin” (o viceversa): yang in quanto esprime un
eccesso, nello yin per la frequente associazione
con la presenza di umidità. Il battito del polso
sotto la pressione delle dita è fluido e scivoloso in
quanto il qi (energia) è forte e lo xue (sangue)
abbondante: in un soggetto sano il polso hua
esprime dunque abbondanza di ying (qi nutritivo)
e wei (qi difensivo). Nel rapporto qi-xue (energia-
sangue) il polso scivoloso rivela comunque un
prevalere del sangue rispetto all’energia; per que-
sto è spesso presente nella donna gravida dove un
supplemento di sangue è necessario per nutrire il
feto.
Quando il polso hua non esprime ricchezza di
sangue ed energia, esso è correlato all’accumulo
patologico di tan yin (mucosità-catarri densi e
fluidi) ed in tal senso lo si ritrova con frequenza
associato a presenza di umidità-calore all’interno
dell’organismo, specie a carico di fegato e
vescicola biliare o del TR medio.
Una situazione infine in cui è percepibile il polso
hua è quella caratterizzata da ristagno di cibo.
Polsi associati al polso scivoloso
Polso xi hua (fine e scivoloso)
Esprime ostruzione di tan-fredo.
Polso hua shuo (scivoloso e rapido)
È correlato alla presenza di tan-calore.
Localizzazione cun, guan, chi
1. Al pollice (cun)
Bilateralmente (TR superiore):
– i tan yin ostruiscono il TR superiore, impeden-
do i normali movimenti energetici di polmone e
cuore: possono comparire tosse, nausea e vomito,
rigurgiti acidi.
A sinistra (cuore):
– fuoco del cuore in eccesso: agitazione, inson-
nia.
A destra (polmone):
– presenza di tan (catarri-mucosità) nel polso.
2. Alla barriera (guan)
Bilateralmente (TR medio):
– il fuoco del fegato invade la milza e blocca la
funzione digestiva, favorendo la stagnazione del
cibo.
A sinistra (fegato):
– eccesso del fuoco di fegato.
A destra (milza):
– calore alla milza con eventuale stagnazione del
cibo allo stomaco.
3. Al piede (chi)
Bilateralmente (TR inferiore):
– umidità o umidità-calore al TR inferiore.
Pulsologia differenziale
Polso dong, turbolento: è un polso rapido ed
incompleto, è meno scivoloso e più corto, essendo
presente solo alla barriera.
Polso rugoso se
Il polso rugoso o ruvido è l’opposto del polso
scivoloso. È grezzo e non uniforme, non è arroton-
dato nè fluente; è un polso stretto, caratterizzato
da onde sfigmiche con delle punte; appare “esi-
tante” ed il suo movimento difficoltoso. A volte
ha un ritmo non regolare: in tal caso si suol dire
che “il tre ed il cinque non si armonizzano” in
quanto si verificano a volte tre, a volte cinque
pulsazioni per ciclo respiratorio. La sensazione
che suscita è di scorrere con una certa difficoltà e
viene paragonato pittorescamente ad un “baco da
seta malato che mangia una foglia di gelso”, o alla
“pioggia che cade irregolarmente sulla sabbia”,
oppure ancora alla più comune e sperimentabile
sensazione tattile del “grattare con un coltello una
canna di bambù”.
Analisi del significato
Il polso se è considerato un polso yin, indica
stagnazione di sangue o di qi e, se è anche fine,
deficit di sangue o di jing.
La stasi del qi e del sangue comporta un’ostruzio-
11
ne del flusso vasale cui consegue la percezione Esprime deficit di sangue e di jin ye (liquidi) in
tattile di un polso non fluente, non uniforme, generale.
irregolare e “ruvido”. La stessa sensazione può Polso se ruo (rugoso e debole)
essere poi evocata da un deficit di jing qi o di Esaurimento del qi.
sangue in quanto, in tal caso, il vaso non viene Polso se xian (rugoso e a corda)
riempito ed il fluire diviene difficoltoso: in tale Sangue “congelato”, stasi del qi di fegato.
circostanza il polso appare anche fine e sottile
proprio in relazione al non sufficiente riempimen- Localizzazioni cun, guan, chi
to dell’arteria. 1. Al pollice (cun)
Se compare nel corso di una gravidanza, il polso Bilateralmente (TR superiore):
esprime deficit di sangue ed insufficiente nutri- – deficit del sangue e qi del cuore: palpitazioni e
zione del feto. dolore precordiale.
A sinistra (cuore):
– come sopra.
A destra (polmone):
– deficit del qi di polmone.
2. Alla barriera (guan)
Bilateralmente (TR medio):
– deficit del qi di milza e stomaco.
A sinistra (fegato):
– deficit del sangue del fegato.
A destra (milza):
– deficit di milza.
3. Al piede (chi)
Bilateralmente (TR inferiore):
– jing e sangue sono lesi: compaiono stipsi, in-
continenza urinaria.

Pulsologia differenziale
Polso san, diffuso: appare meno distinto; è poi
Polsi associati al polso rugoso superficiale.
Polso se xi (rugoso e fine) Polso dai, intermittente: presenta arresti regolari.

12
13
sindromi dei livelli, strati e riscaldatori *
7. sindrome dello strato ying, sindrome
dello strato xue
Lucio Sotte**
Sindrome dello strato ying, ying
feng zheng
Per comprendere adeguatamente questa patologia
occorre ricordare lo stretto rapporto esistente tra
ying qi e sangue.
In questa sindrome il calore attacca la profondità;
è in grado di colpire i liquidi organici e di essic-
carli o di arrivare a colpire lo shen attraverso
l’interessamento del ministro del cuore.
La patologia dello strato misto è caratterizzata da
segni di approfondimento del calore negli organi
e nei visceri toraco-addominali. Quando viene
interessato lo strato ying, il calore si trasforma in
fuoco che aggredisce più in profondità, alterando
il mentale attraverso l’attacco dello shen e del
ministro del cuore. La sintomatologia psichica è
dunque molto rilevante e si accompagna a modifi-
cazioni glossoscopiche e pulsologiche di rilievo.
Il polso diventa più profondo e fine a causa
dell’attacco dello yin. La lingua perde la sua
patina e diviene sempre più scura e rossa.
L’iperpiressia si manifesta preferibilmente nel
settore yin delle 24 ore, cioè peggiora durante il
pomeriggio e di notte.
Sindrome dell’insufficienza dei fluidi
provocata dal calore
Sintomatologia
– febbre soprattutto notturna o con aggra-
vamento notturno;
– bocca secca senza desiderio di bere;
– irritazione ed agitazione;
* da “Le patologie di origine cosmopatogena", L. Sotte, Qiu
Tian, San Marino, 1991
** Scuola Italiana di Medicina Cinese, Gruppo di Studio
“Società e Salute”
14
– insonnia;
– eruzioni maculari;
– lingua rosso scura o scarlatta, arida,
abrasa, priva di patina;
– polso fine xi e rapido shuo.
Eziopatogenesi
Il calore penetra in profondità e produce febbre
soprattutto notturna, cioè nel settore yin della
giornata. Il calore può aggredire lo shen e genera-
re insonnia, agitazione e stato di irritazione men-
tale, fan zao.
Se viene attaccato lo strato del sangue, possono
comparire fugaci manifestazioni maculari. Oc-
corre ricordare che la ying qi ed il sangue sono
intimamente collegati, dunque una patologia del-
la prima si può esprimere con segni di attacco del
secondo.
Il quadro clinico è associabile a quelli che in
medicina occidentale vanno sotto la categoria
degli stadi intermedi di alcune malattie esante-
matiche. Si tratta del periodo in cui, superata la
fase iniziale della malattia, si è in attesa della
comparsa delle manifestazioni cutanee.
Terapia
Il principio della terapia è quello di eliminare il
calore dallo strato rong con farmaci ad azione
antipiretica e tonificare lo yin ed il liquidi orga-
nici. In alcuni casi può essere utile raffreddare il
sangue.
Agopuntura
Oltre ai soliti punti per disperdere il calore come
4LI, 11LI, 14GV si possono utilizzare:
– shixuan;
– 20GV - baihui;
– 10SP - xuehai;
– 8PC - laogong;
 – 8HT - shaofu; Analisi della Formula.
– 15BL - xinshu; L’imperatore è xi jiao. Questo farmaco attual-
– 5PC - jianshi; mente non è disponibile e può essere sostituito in
– 40BL - weizhong. questa ricetta da shui niu jiao, cornu Bubali.
I punti shixuan vengono utilizzati per disperdere I ministri sono sheng di, mai men dong e xuan
il calore e permettere il recupero dello stato di shen. Xi jiao, sheng di huang e xuan shen hanno lo
coscienza; vanno manipolati in dispersione e fatti scopo di purificare il calore e rinfrescare il sangue;
sanguinare. xi jiao purifica il fuoco, il cuore, stabilizza lo shen;
Il 10SP è utilizzato per rinfrescare il sangue. sheng di e xuan shen sono utili per produrre lo yin
Per agire sullo shen si utilizza il punto 8PC oppure ed entrambi rinfrescano il sangue; mai men dong
il punto 8HT - shaofu: si tratta dei punti fuoco dei è utilizzato per tonificare lo yin, nutrire i liquidi e
meridiani del cuore e del ministro del cuore. purificare il cuore.
Secondo alcuni testi si possono utilizzare anche i I consiglieri sono dan zhu ye, huang lian, jin yin
due punti 15BL - xinshu o il 5PC - jianshi per hua, lian qiao e dan shen: essi esercitano un’azio-
disperdere il fuoco del pericardio. ne antipiretica ed antiflogistica. Inoltre dan zhu ye
Anche il 40BL rinfresca il calore ed il sangue. ha anche il compito di nutrire i jin ye. Dan shen
Il 20GV tratta l’eccesso di calore in alto e permet- mobilizza il sangue per permettere il suo
te di chiarificare la mente. rinfrescamento ed entra nel ministro del cuore per
Per produrre i liquidi si può tonificare il punto 6 KI trattare anche la sintomatologia psichica. Previe-
- zhaohai. ne infine che il surriscaldamento provochi una
Si può agire sullo shen anche attraverso il 7HT stasi del xue.
- shenmen. Applicazioni: meningite epidemica, encefalite,
È ovvio che tutti i punti citati vanno utilizzati setticemia, forme influenzali complicate con ag-
secondo una tecnica di forte dispersione. È nostra gressione degli organi interni, complicanze delle
opinione che in questa patologia, come in quelle patologie esantematiche.
che seguono, vada utilizzata soprattutto la far- Modifiche
macoterapia. Citiamo dunque la terapia in ago- Se il paziente presenta convulsioni, aggiungere
puntura più per completezza che per una sua reale dei farmaci anti-vento come:
utilità clinica. ling yang jiao
cornu Antelopis 1-1.5
Farmacoterapia gou teng
Qing ying tang o decotto che purifica lo strato ying ramulus Uncariae cum uncis 6-15
xi jiao in caso di sintomi che manifestano la presenza di
cornu Rhinoceri 6-9 tan-calore o tan-fuoco, completare la prescri-
di huang zione con:
radix Rehmanniae glutinosae 10-15 zhu ru
xuan shen caulis Bambusae in taeniis 4.5-9
radix Scrophulariae nigpoensis 6-9 se i segni di insufficienza e consumo dei liquidi
mai men dong sono particolarmente evidenti, aggiungere:
tuber Ophiopogonis japonici 6-9 sha shen
zhu ye radix Glehniae littoralis 9-15
herba Lophatheri gracilis 3-6 gou qi zi
huang lian fructus Lycii chinensis 6-15.
rhizoma Coptidis 1-3 Patologie occidentali correlate. Fase pre-eruttiva
jin yin hua di molte malattie esantematiche, stadio iniziale
flos Lonicerae japonicae 6-9 delle setticemie, meningiti, encefaliti.
lian qiao
fructus Forsythiae suspensae 6-9
dan shen
radix Salviae miltiorrhizae 3-6 Sindrome del calore al pericardio

Origine: Wen bing tiao bian o Differenziazione

sistematica delle patologie febbrili. Sintomatologia
Azioni: antipiretico ed antiflogistico: purifica il Il quadro è caratterizzato da sintomi di elevata
calore e spegne il fuoco che attacca lo ying fen; gravità:
nutre lo yin, produce i jin ye, rinfresca il xue. – iperpiressia grave;
Indicazioni: sindrome dello strato dello ying fen – delirio, dispnea;
con insufficienza dei fluidi provocata dal calore. – confusione mentale e delirio;

15
 – talora convulsioni, stato stuporoso; dai mao
– lingua rosso scura, scarlatta, secca ed carapax Eretmochelydis 3-6
abrasa; xiong huang
– mani e piedi freddi; Realgar 2-5
– polso fine xi e rapido shuo. zhu sha
Cinnabaris 2-5
hu po
Eziopatogenesi Succinum 3-6
jin bo
Il calore, arrivato in profondità, aggredisce il Aurum
pericardio; ciò determina la comparsa di gravi yin bo
segni di compromissione delle funzioni mentali e Argentum
dello stato di coscienza; compaiono segni di ostru-
zione degli orifizi dell’estremità cefalica. Origine. Tai ping hui min he ji ju fang o Formula-
La perdita di coscienza shen hun può essere l’esito rio dell’ufficio delle farmacie per l’assistenza del
di questo intenso calore al pericardio. popolo.
Questa sindrome include gli accidenti vascolari Azioni: antipiretico, antiflogistico, antitossico: pu-
cerebrali, il coma epatico, lo stato convulsivo rifica il calore, spegne il fuoco e scioglie i veleni,
causato dall’iperpiressia. attenuando lo stato tossiemico, anti-convulsivante;
apre gli orifizi e possiede azione rianimatoria con
effetto risvegliante di natura fredda.
Terapia Indicazioni: sindrome dello ying fen con calore al
Il principio della terapia è quello di purificare il pericardio.
calore, di rinfrescare il cuore ed aprire gli orifizi. Applicazioni: complicanze delle gravi patologie
iperpiretiche, encefaliti, meningiti, setticemia,
Agopuntura coma epatico.
– 26GV - renzhong; Analisi della Formula.
– shixuan; Si tratta di una prescrizione che ha senz’altro
– 12 punti jing; valore storico e ci sembra doveroso ricordarla. Il
– 6PC - neiguan; ruolo di questa ricetta è quello di eliminare il
– 4LI - hegu; calore e le tossine associando un’attività
– 11LI - quchi; anticonvulsivante ad un forte potere rianimatorio
– 8PC - laogong. e di disostruzione degli orifizi.
In questo caso si utilizzano dei punti ad azione Xi jiao e niu huang sono i famaci principali. Xi
antipiretica come gli shi xuan e i 12 punti jing che jiao purifica il calore, spegne il fuoco, rinfresca il
debbono essere stimolati in dispersione e fatti sangue, è emostatico; si adatta al trattamento della
sanguinare. sindrome dello ying fen e xue fen con emorragie;
Per agire sullo shen si utilizza il punto 6PC ed il è sedativo ed anticonvulsivante, tratta il delirio, le
punto 8PC. Si può usare anche il 5PC. convulsioni febbrili; purifica il fuoco ed espelle le
Il punto 26GV viene utilizzato per la sua azione di tossine. Può essere sostituito da shui niu jiao. Niu
rianimazione. huang apre gli orifizi e risolve la stasi dei tan. È
Oltre i punti citati si può fare ricorso a quelli presi indicato nelle patologie febbrili con calore o tan-
in considerazione per il trattamento della sin- calore al pericardio che si manifestano con perdita
drome precedente o dell’insufficienza dei fluidi di coscienza, convulsioni; sottomette il vento in-
provocata dal calore. terno del fegato ed esercita azione
anticonvulsivante. Purifica il calore e scioglie i
Farmacoterapia veleni e dunque tratta le patologie tossinfettive.
Zhi bao dan o pillola speciale del grande tesoro Bing pian, she xiang, an xi xiang sono sostanze
she xiang aromatiche con effetto di disostruzione degli ori-
secretio Moschus moschiferi 1-3 fizi bloccati dall’umidità torbida. Esse posseg-
bing pian gono anche azione risvegliante. Xiong huang eser-
Borneol 0.3 cita azione anti-tan ed antitossica. Zhu sha, jin bo
an xi xiang e yin bo hanno azione ansiolitica e sedativa.
Benzoinum 1-3 Anticamente le foglie d’oro e d’argento venivano
xi jiao triturate e mescolate come polvere agli altri in-
cornu Rhinoceri 0.5-1 gredienti. La pillola veniva inoltre ricoperta con
niu huang una patina di foglie d’oro. La prescrizione, così
calculus Bovis 1-3 confezionata, veniva successivamente assunta

16
 Sindrome dello strato del xue, xue
insieme ad un decotto di ginseng.
Attualmente si pensa che l’effetto principale della fen zheng
prescrizione sia più quello di trasformare i tan ed
aprire gli orifizi, piuttosto che liberare dal calore
e dal fuoco. Sindrome del calore che genera la
Patologie occidentali correlate. Encefaliti, circolazione anarchica del sangue
meningiti, setticemia, coma epatico.

Sintomatologia
– iperpiressia elevata;
– irritabilità, comportamento maniacale,
delirio;
– epistassi, melena, ematuria, petecchie,
porpora: cioè emorragie a tutti i livelli sia
superficiali che profondi;
– rash cutanei con petecchie e sensazione
di bruciore;
– lingua scarlatta, con patina secca;
– polso filiforme wei o fine e rapido shuo.

Eziopatogenesi
Questo quadro clinico si può osservare in alcune
leucosi acute, nel coma epatico, uremico, nelle
gravi setticemie.
Il calore aggredisce lo strato del sangue e determi-
na una circolazione anarchica: si dice in medicina
cinese che “il fuoco fa sbagliare la strada al
sangue”.
Ciò giustifica la comparsa di tutte le manifestazio-
ni emorragiche caratteristiche di questa sindrome.
L’estremo calore determina anche uno stato di
alterazione dello shen che questa volta è collegato
all’attacco del sangue. Lo shen risiede nel sangue;
il surriscaldamento e lo stato anemico conse-
guente ai fenomeni emorragici perturbano la psi-
che: compaiono irritabilità zao fan ed agitazione
delirante xin fan.
Il colore carico e scarlatto della lingua esprime la
presenza del fuoco così come il polso rapido che
spesso diviene fine a causa delle perdite
emorragiche.
Terapia
Il principio della terapia è di rinfrescare il sangue
e farlo circolare.

Agopuntura
– 4PC - ximen;
– 10SP - xuehai;
– 17BL - geshu;
– 40BL - weizhong.
I punti agiscono direttamente sul sangue per rin-
frescarlo: 10SP, 17BL, 4PC.
Ovviamente si deve disperdere il calore: possono
essere utilizzati molti punti come, ad esempio,

17
4LI, 11LI, shixuan. radix Lithospermi seu arnebiae 3-9
Ricordiamo che in questa sindrome, come nelle per attenuare la sintomatologia relativa ai rash
successive, citiamo i punti di agopuntura più per cutanei completare con:
motivi didattici che per una reale efficacia clinica. zi cao
radix Lithospermi seu arnebiae 3-9
qing dai
Farmacoterapia Indigo naturalis 1.5-3
Xi jiao di huang tang o decotto di Rhinoceros e se il paziente presenta ematuria, epistassi ed
Rehmannia emottisi, aggiungere dei farmaci emostatici come:
xi jiao bai mao gen
cornu Rhinoceri 3-6 rhizoma Imperatae cylindricae 9-24
sheng di ce bai ye
radix Rehmanniae glutinosae 20-30 cacumen Biotae orientalis 6-15
mu dan pi se compare melena, trattarla con l’aggiunta di due
cortex Mountan radicis 9-12 antiemorragici come:
chi shao di yu
radix Paeoniae rubra 9-12 radix Sanguisorbae officinalis 6-15
huai hua mi
Origine: Qian jing yao fang o Formule dei mille flos Sophorae jap. immaturus 6-15.
ducati d’oro. Patologie occidentali correlate. Patologie infetti-
Azioni: purifica il calore ed elimina il calore ve con calore nel sangue, morbillo, encefaliti.
patogeno dal sangue, elimina le tossine; nutre lo
yin; rimuove la stasi del sangue e lo rinfresca; ha
azione antiemorragica. Sindrome della combustione del fuoco negli
Indicazioni: sindrome del xue fen con circolazio- strati qi e xue o sindrome da vento-pienezza
ne anarchica del sangue.
Applicazioni: patologie da vento-calore che ag-
grediscono lo strato del sangue e quindi forme Sintomatologia
flogistiche di origine batterica o virale come
meningiti, encefaliti, oppure forme di origine Il calore in eccesso infiamma lo strato del qi e
interna come leucemia acuta, comi epatici, comi quello del xue:
uretici, setticemia, febbri settiche, shock settico. – iperpiressia elevata;
Analisi della Formula. – sete, cefalea;
Anche in questa formulazione xi jiao può essere – agitazione, delirio, stato maniacale;
sostituito da shui niu jiao. Xi jiao possiede azione – rash cutanei;
rinfrescante, stabilizzante sullo shen ed an- – spasmi e convulsioni;
tipiretica. Sheng di nutre lo yin e rinfresca il – lingua scarlatta, secca e spinosa con pa-
sangue. Chi shao yao dinamizza il sangue e lo tina gialla e scura;
rinfresca. Mu dan pi tratta il calore interno, rin- – polso superficiale ed ampio hong, gran-
fresca e fa circolare il sangue, prevenendo il de da, rapido shuo, gigantesco oppure pro-
pericolo del suo ristagno e della sua stasi. fondo chen, filiforme wei e rapido shuo; il
Spesso in questa prescrizione chi shao yao è polso diviene a corda xian, quando si libera
sostituito con bai shao yao: quest’ultima radice ha il vento.
meno effetto rinfrescante, ma nutre di più lo yin ed
il sangue.
Modifiche Eziopatogenesi
Se il quadro clinico generale si manifesta con I segni di attacco del calore al massimo grado allo
segni di compromissione della psiche e sindrome strato del qi si mescolano a quelli di disordinata ed
maniacale, aggiungere: anarchica circolazione del sangue. Ciò si esprime
huang qin con l’iperpiressia elevata, i fenomeni emorragici
radix Scutellariae baicalensis 6-15 e lo stato di alterazione del mentale.
da huang Compaiono, inoltre, le convulsioni causate da un
rhizoma Rhei 3-6 eccesso di calore che, attraverso un fenomeno di
nel caso compaia melena, promuovere un effetto ostruzione, genera il vento interno; tali movimenti
emostatico con: spastici con opistotono e convulsioni sono detti
huai hua mi jing bing; la sola rigidità cervicale è invece defi-
flos Sophorae jap. immaturus 6-15 nita xiang jiang; l’opistotono prende il nome di
zi cao jiao gong fan zhong; le contratture degli arti ju

18
luan. qiao, jie geng, zhu ye purificano il calore. La
presenza di tutti questi farmaci antiflogistici è
giustificata dalla gravità del quadro clinico. Jie
Terapia geng indirizza in alto l’azione delle altre erbe di
Il principio di terapia è quello di purificare il questa prescrizione.
calore, sciogliere i veleni, purificare il fuoco e Modifiche
rinfrescare il sangue. Se compaiono delle convulsioni, completare la
Questa patologia si può sovrapporre a quella delle prescrizione con:
meningiti, encefaliti, leucemie acute e stati uremici. chan tui
Citiamo la sola terapia farmacologica. periostracum Cicadae 3-6
jiang can
Farmacoterapia Bombyx Batryticatus 3-9
Qing wen bai du yin o decotto antiflogistico per
in caso di segni di stasi del sangue, aggiungere:
da qing ye
purificare le patologie epidemiche folium Daqingye 9-30
shi gao zi cao
Gypsum fibrosum 20-30 radix Lithospermi seu Arnebiae 3-9
xi jiao in caso di stipsi ostinata con segni di accumulo di
cornu Rhinoceri 3-6
calore all’interno, aggiungere:
sheng di
da huang
radix Rehmanniae glutinosae 20-30
rhizoma Rhei 3-6
huang lian
mang xiao
rhizoma Coptidis 9-12
Mirabilitum 3-9.
huang qin
radix Scutellariae baicalensis 9-12 Patologie occidentali correlate. Encefaliti,
zhi zi meningiti, setticemie, leucosi acute.
fructus Gardeniae jasmimoidis 3-6
zhi mu
radix Anemarrhenae asphodeloidis 9-12 Sindrome dell’esaurimento dello yin con
xuan shen agitazione del vento interno
radix Scrophulariae nigpoensis 6-9
lian qiao
fructus Forsythiae suspensae 6-9 Sintomatologia
jie geng – spasmi e tremori agli arti, convulsioni
radix Platycodi grandiflori 6-9
chi shao
cloniche, palpitazioni severe;
radix Paeoniae rubra 10-15 – spossatezza estrema, emaciazione;
mu dan pi – pallore associato a sfumatura rossastra,
cortex Mountan radicis 9-12 colorito rosso da deficit;
zhu ye – lingua rosso scura, scarlatta e secca;
herba Lophatheri gracilis 9-12 – polso filiforme wei e teso jin o a corda
gan cao xian e rapido shuo.
radix Glycyrrhizae uralensis 3-6

Origine: Yi zhen yi de o Acquisizioni riguardanti Eziopatogenesi

i rash cutanei di origine epidemica
Azioni: antipiretico, antiflogistico ed antitossico:
purifica il calore, spegne il fuoco e scioglie i
veleni; purifica il fuoco e rinfresca il sangue.
Indicazioni: sindrome della combustione del fuo-
co negli strati qi e xue o sindrome da vento-fuoco-
pienezza.
Applicazioni: encefaliti, meningiti, setticemie,
leucosi acute, scarlattina, tifo.
Analisi della Formula.
Shi gao purifica il calore e spegne il fuoco eserci-
tando una forte azione antipiretica. Xi jiao, sheng
di e xuan shen purificano il calore e rinfrescano il
sangue. Huang lian, huang qin, zhi zi, zhi mu, lian
Il fuoco ha consumato lo yin dell’organismo ed il
sangue. Ciò determina una impossibilità di trat-
tenere il vento interno che si libera verso l’alto e
genera le convulsioni.
Talora compaiono delle contratture degli arti ju
luan o la sensazione di contratture ju ji.
Nei casi più leggeri si avvertono degli spasmi
muscolari chou jin o tremori muscolari jin ti rou
shun.
Questo quadro clinico può essere assimilato a
quello degli stati convulsivi che si manifestano
frequentemente nei bambini in seguito a patologie
febbrili gravi che esauriscono lo yin.

19
Terapia fica il calore; sottomette il vento interno del fegato
Il principio della terapia è quello di sottomettere lo e nutre il sangue.
yang, nutrire lo yin, nutrire il sangue e sotto- Indicazioni: sindrome dello strato xue con esauri-
mettere il vento. Anche in questo caso ci sembra mento dello yin ed agitazione dello yang e del
utile citare la sola terapia farmacologica. vento interno.
Applicazioni: convulsioni febbrili, stati convulsivi
Farmacoterapia delle fasi terminali di patologie infettive meningee
San jia fu mai tang o decotto di concha Ostreae ed
ed encefaliche.
Analisi della Formula.
Amyda
Zhi gan cao ristora il polso e lo rende regolare;
mu li
concha Ostreae 20-30 sheng di tonifica lo yin; bai shao, mai dong, e jiao
bie jia e mu li tonificano lo yin e trattengono il vento; mai
carapax Amydae sinensis 20-30 dong ed e jiao tonificano anche il sangue; bie jia
gui ban e gui ban tonificano lo yin e trattengono il vento.
plastrum Testudinis 15-30 Patologie occidentali correlate. Convulsioni feb-
gan cao brili, stati convulsivi delle fasi terminali di
radix Glycyrrhizae uralensis 9-12 patologie infettive meningee ed encefaliche.
sheng di
radix Rehmanniae glutinosae 15-30
bai shao Sindrome da collasso dello yin
radix Paeoniae lactiflorae 9-15
mai dong Si tratta di un quadro clinico sovrapponibile a
tuber Ophiopogonis japonici 9-15 quello della trasformazione calda nella sindrome
huo ma ren del livello energetico shao yin, cui rimandiamo.
semen Cannabis sativae 9-12
e jiao
gelatinum Asini 12-15 Sindrome da collasso dello yang
Origine: Wen bing tiao bian o Differenziazione Anche questo quadro clinico è analogo a quello
sistematica delle patologie febbrili. della trasformazione fredda nella sindrome del
Azioni: sottomette lo yang e tonifica lo yin; puri- livello energetico shao yin, cui rimandiamo.

20
21
 diagnostica degli organi e visceri

le sindromi complesse
deficit di qi-xue di cuore e milza
Giorgio Di Concetto*

Si tratta di una sindrome complessa che il medico – emorragie.

incontra con una certa frequenza. Tutte le cause Si asssociano sintomi riferibili al fegato:
che determinano deficit di qi/xue sono in grado di – cefalea;
far insorgere questo quadro clinico. Com'è noto – capogiri;
esse sono tutte le malattie debilitanti, gli eccessivi – vertigini;
affaticamenti e lo scarso riposo, i fattori cosmo- – turbe visive;
patogeni ripetuti, gli errori alimentari, le perturba- – unghie fragili;
zioni psichiche. Tutte queste cause agiscono su di – turbe del ciclo.
un substrato costituzionale più o meno compro- In questo quadro clinico prevalgono, tuttavia, i
messo e conducono al vuoto di energia, il quale sintomi riferibili al cuore:
evolve facilmente in deficit di sangue. Infatti il – palpitazioni;
sangue è strettamente legato all'energia nutritiva – ansia, insonnia, incubi;
rong. – perdita di memoria;
Ovviamente anche le emorragie costituiscono un – depressione.
altro fattore eziologico del deficit di sangue. La lingua del deficit di sangue dovrebbe essere
Il deficit di energia comporta sintomi riferibili al sottile e secca, oltre che pallida, ma il concomitante
polmone e sintomi riferibili alla milza. Quelli deficit di qi, specie se associato ad un iniziale
riferibili al polmone sono: vuoto di yang, comporta spesso una lingua gonfia
– astenia; ed umida. Il polso ha caratteristiche analoghe a
– pallore; quelle appena descritte.
– voce debole; Per trattare il deficit di energia di polmone, occor-
– ipersudorazione da sforzo; re tonificare i seguenti punti:
– dispnea da sforzo; – 13 BL (V) - feishu
– facilità alle flogosi respiratorie. – 17 CV (VC) - tanzhong
Quelli riferibili alla milza sono: – 43 BL (V) - gaohuangshu
– dilatazione post-prandiale; – 1 LU (P) - zhongfu
– meteorismo; – 4 LI (P) - hegu.
– stipsi o feci molli Per il deficit di qi di milza:
– astenia agli arti. – 20 BL (V) - pishu
A questi sintomi occorre aggiungere: – 12CV (VC) - zhongwan
– lingua pallida; – 36ST (E) - tianshu
– polso xu, fine xi, debole ruo. – 6CV (VC) - qihai
Nella pratica clinica il deficit di qi concomita col – 8CV (VC) - shenque
deficit di xue, imputabile alla milza con i seguenti – 6 SP (Rt) - sanyinjiao.
sintomi: Per il deficit di xue:
– colorito giallastro; – 10 SP (Rt) - xuehai
– labbra pallide; – 4CV (VC) - guanyuan
– avvizzimento cutaneo; – 17BL (V) - geshu
– 6SP (Rt) - sanyinjiao.
Ad essi si aggiungono il 15 BL (V) - xinshu ed il
*Scuola Italiana di Medicina Cinese del Gruppo di Studio 20 BL (V) - pishu.
"Società e Salute" La terapia farmacologica si avvale delle pillole gui

22
pi wan (il primo tonico del sangue di cuore e milza, il
dang shen - Codonopsis secondo anche dello yin di fegato e cuore, il terzo
bai zhu - Atractylodes attivo sui tan); infine mu xiang è un mobilizzatore
fu ling - Poria del qi a livello gastrointestinale.
gan cao - Glycyrrhiza Questo prodotto, disponibile in pillole, è molto
huang qi - Astragalus utilizzato, data la frequenza della sindrome da
dang gui - Angelica deficit di qi/xue di milza e cuore.
long yan rou - Euphoria In termini “occidentali” può essere applicata in
suan zao ren - Ziziphus una lunga serie di disturbi che rientrino, ovvia-
yuan zhi - Polygala mente, nella diagnosi energetica:
mu xiang - Saussurea – metrorragie
I primi quattro sono tonici del qi componenti il si – piastrinopenie
jun zi tang, noto composto che tonifica l'energia di – sindromi ansiose e depressive
milza e polmone; huangqi è un potente tonico del – insonnie
qi che, associato all'Angelica, tonico e – palpitazioni
mobilizzatore del sangue, costituisce il dang gui – ulcera gastrica e duodenale.
bu xue tang, altro composto molto noto; long yan
rou, suan zao ren e yuan zhi sono farmaci psicoattivi

23
24
 contributi italiani
Rimedio omeopatico ignatia e medicina tradizionale
cinese: un modello interpretativo *
Raffaele Pacchioni
Iniziamo con questo articolo la pubblica-
zione di alcune tesi di specializzazione
presentate ai corsi della Scuola Italiana di
Medicina Cinese organizzati dal Gruppo di
Studio “Società e Salute”. Abbiamo inten-
zione di proseguire su questa strada per
promuovere una partecipazione sempre
più attiva dei nostri allievi alla stesura della
Rivista Italiana di Medicina Tradizionale
Cinese.
L’idea con cui abbiamo iniziato la pubbli-
cazione della Rivista non è mai stata quella
di preparare per i lettori un bel prodotto
preconfezionato e sterilizzato ma, al con-
trario, quella di fornire, attraverso uno stru-
mento attivo di informazione e di dialogo,
l’esito della nostra esperienza didattica e
professionale.
L’articolo che presentiamo tenta un primo
approccio combinato di due “medicine”
che presentano notevoli affinità per la loro
visione “globale” del malato: la cinese e
l’omeopatica.
Al di là del contenuto specifico del lavoro,
la pubblicazione di queste pagine vuole
essere una sorta di provocazione che ci
deve indurre a cercare di capire, senza
pregiudizi, il diverso da noi.
È mia opinione che ogni medicina abbia da
offrire una sua “singolare” visione dell’uo-
mo e che la conoscenza contemporanea di
più sistemi medici permetta di osservare
contemporaneamente il malato da più pro-
spettive per cogliere meglio gli aspetti indi-
viduali e specifici della patologia.
Queste pagine vanno dunque lette in que-
st’ottica “globale” anche quando l'Autore,
* tesi di diploma al Corso di specializzazione in agopuntura
e medicina cinese della Scuola Italiana di Medicina Cinese
del gruppo di studio "Società e Salute"
forse preso da un sincero e vero entusiasmo
per le sue ultime acquisizioni “cinesi” ed
“omeopatiche” sembra rinunciare con trop-
pa crudezza alle provate verità della medi-
cina occidentale.
Lucio Sotte
La medicina omeopatica: fondamenti teorici
L’omeopatia (O) dal greco homoios = simile,
pathos = sofferenza è un metodo terapeutico che
applica da un punto di vista clinico la “legge di
similitudine” e che utilizza le sostanze medica-
mentose a dosi deboli o infinitesimali: ciò che
intossica può poi guarire se somministrato a
dosaggio molto basso.
Già Ippocrate aveva notato questo meccanismo
fisiologico che esiste un parallelismo fra l’azione
terapeutica di una sostanza e il suo potere
tossicologico. È il principio formulato dal famoso
aforisma: “similia similibus curantur” in
contrapposizione al principio galenico “contraria
contrariis curantur” per il quale la malattia si
combatte con sostanze ad essa contrarie e che è
alla base della cosiddetta “medicina allopatica”.
La legge di similitudine venne ripresa da Paracelso
che dette rilievo ai rapporti fra l’uomo, microcosmo
e l’universo, macrocosmo (in singolare analogia
con la medicina cinese), e alla qualità terapeutica
in funzione alla dose impiegata: “un veleno diven-
ta rimedio, un rimedio diventa veleno”.
Nelle culture orientali, in particolare in India, è
praticata la medicina ajurvedica che utilizza la
legge di analogia. La pratica stessa della vaccina-
zione applica tale legge.
Hahnemann, medico tedesco del XVIII secolo,
pose questa legge alla base della sua dottrina
verificando su se stesso e sui suoi collaboratori il
potere tossicologico di determinate sostanze le
quali poi, a dosi molto più basse, curano quei
25
sintomi che sono capaci di provocare.
È la cosiddetta “legge di inversione dell’effetto di
una sostanza a seconda della dose” o legge di
Arndt-Schultz dal nome di due studiosi tedeschi
che la formularono pur non interessandosi di
omeopatia.
Per esempio, come Hanemann osservò, la cortec-
cia di china, che tossicologicamente produce feb-
bri di tipo malarico, è in grado di curare la malattia
stessa.
Vediamo un altro esempio: la tintura di cantaride,
che tossicologicamente provoca disuria ed
ematuria, viene usata in dosi omeopatiche per
curare la cistite.
Tali guarigioni si verificano però solo se la dose
somministrata è di molto inferiore alla dose tossi-
ca.
Ecco quindi che la legge di similitudine si affianca
alla legge delle dosi infinitesimali: ad esempio, la
puntura dell’ape veicola un veleno che dà un
edema roseo bruciante migliorato dal fresco; a
dosi omeopatiche APIS 1a CH tratta l’edema
roseo bruciante migliorato dal fresco tipico del-
l’orticaria.
La legge di similitudine è quindi l’applicazione di
un rapporto di somiglianza, di un’equazione ana-
logica fra un modello sperimentale (il soggetto
sano sotto l’influenza di una sostanza) e il modello
patologico (il malato da curare). In altre parole,
per trattare omeopaticamente un malato è neces-
sario stabilire una similitudine fra il suo quadro
sintomatologico e il quadro tossicologico provo-
cato da una certa sostanza. È un modello tera-
peutico controllabile e riproducibile, quindi scien-
tifico.
È evidente come sia necessario disporre della
descrizione di numerosissime intossicazioni, le
cosiddette patogenesi, per curare più patologie
possibili. Hahnemann stesso e i suoi collaboratori
hanno prodotto su se stessi queste intossicazioni
spesso rischiando gravi danni; non solo: speri-
mentarono dosaggi diversi, ottenendo quadri
sintomatologici differenti. L’insieme di tutte le
patogenesi costituisce la materia medica. È da
notare come nelle diluizioni centesimali la quan-
tità di medicamento è estremamente bassa, insuf-
ficiente per spiegare l’azione da un punto di vista
chimico o biochimico. Addirittura alla 12a CH
non c’è più molecolarità perchè siamo oltre il
numero di Avogadro, e questo è ancor più sor-
prendente se consideriamo che la “potenza” di un
rimedio è tanto maggiore quanto maggiore è la
diluizione. Evidentemente interviene un altro fat-
tore a determinare questa “potenza” e che è rap-
presentato dalla dinamizzazione, cioè dalla suc-
cessione che si effettua ogni qualvolta si passa da
una diluizione centesimale ad un’altra. Infatti per
26
fare la 1a CH si parte dalla tintura madre della
sostanza, si diluisce una parte di essa in 99 parti di
solvente, acqua, si attua un energica successione
per circa 100 volte. Via via si procede sino alla
centesimale che si vuole ottenere. È probabilmen-
te questo effetto di successione, questa energia
cinetica che produce una conformazione esterica
nuova alle molecole del solvente, facendogli as-
sumere un aspetto fisico nuovo, una struttura
molecolare diversa dalla precedente. In effetti, se
manca la dinamizzazione non si ha alcun effetto
terapeutico. Il solvente acqua acquista una vibra-
zione molecolare particolare per cui diviene
biologicamente attivo. È come se la nuova entità
fisico-chimica conservasse un’impronta, la me-
moria della struttura chimica della sostanza origi-
nale.
Cito a questo proposito l’articolo pubblicato su
Corriere Medico del 26-03-’91 che afferma quan-
to segue.
Dopo tre anni di silenzio si riparla di memoria
dell’acqua: nuovi dati sperimentali provenienti da
una unità dell’INSERM, l’Istituto nazionale fran-
cese della ricerca medica, sembrano confermare
che soluzioni altamente diluite possono conserva-
re un’attività biologica specifica.
In un articolo pubblicato negli Atti dell’Accade-
mia delle Scienze di Parigi, Jacques Benveniste e
i suoi collaboratori dimostrano che soluzioni alta-
mente diluite sono in grado di mimare alcuni degli
effetti biologici della molecola di partenza solo
qualora il processo di diluizione sia accompagna-
to da una agitazione. Al contrario, la sola agitazio-
ne in assenza di molecole attive nella soluzione di
partenza non determina la comparsa di effetti
biologici specifici. Nel giugno 1988 la prestigiosa
rivista britannica Nature pubblica un articolo a
firma del ricercatore francese Jacques Benveniste
e di altri quattro gruppi di scienziati che dimostra
come un’attivazione dei leucociti basofili possa
essere osservata anche a diluizioni estreme di un
siero anti-IgE, in cui è presumibile che non siano
contenute molecole biologicamente attive. La
pubblicazione dell’articolo è accompagnata da un
editoriale che invita alla cautela, in quanto i risul-
tati ottenuti sono in apparente contrasto con le
attuali leggi della fisica. Non ritenendo sufficiente
questo invito alla prudenza, il direttore di Nature,
John Maddox, si reca presso il laboratorio di
Benveniste, assieme a Walter Stewart, un ex
ricercatore specializzato nella caccia alle frodi
scientifiche, e a James Randi, un prestigiatore
professionista. I tre componenti della singolare
commissione d’inchiesta assistono per quattro
giorni alla ripetizione degli esperimenti effettuati
dai collaboratori di Benveniste con esito positivo;
al quinto giorno tentano di riprodurre l’esperi-
mento preparando personalmente le diluizioni e i
reagenti e ottengono risultati negativi. Alla fine di
luglio 1988 Maddix, Stewart e Randi pubblicano
una relazione in cui affermano che nonostante non
vi sia stata frode scientifica il fenomeno osservato
da Benveniste non è riproducibile e che la statisti-
ca e la ricerca di possibili errori sono carenti. Così
sulla base di un solo risultato negativo la squadra
investigativa di Nature ha passato un colpo di
spugna sul lavoro di anni di Benveniste e di altri
collaboratori.
La vicenda assume toni polemici assai aspri con
ripercussioni clamorose sulla stampa. Benveniste,
uno scienziato di fama, noto per aver scoperto il
“PAF” (fattore di attivazione delle piastrine), uno
dei mediatori principali dell’infiammazione e del-
l’allergia, viene messo al bando dalla comunità
scientifica e i suoi lavori vengono considerati
eresie.
Dal 1988 Benveniste ha continuato tenacemente a
studiare il fenomeno delle alte diluizioni. A tre
anni di distanza non solo è stata confermata la
decolorazione dei basofili in presenza di alte
diluizioni di anti-IgE mediante esperimenti ese-
guiti in cieco, con apparecchi automatizzati e
sotto il controllo di statistici dell’Inserm, ma il
fenomeno è stato riprodotto in diversi modelli
biologici.... Ad esempio, la stimolazione in vitro
del cuore di cavia con istamina altamente diluita
determina quasi nel cento per cento dei casi un
aumento significativo del flusso coronarico, un
effetto confrontabile con quello della molecola
originale.
In un lavoro eseguito in collaborazione con un
gruppo di fisici del CNRS (il CNR francese), il
dottor Benveniste ha dimostrato, inoltre, che gli
effetti biologici dell’istamina diluita possono es-
sere annullati sottoponendo le alte diluizioni a un
campo elettromagnetico di 50 Hz.
Questo sembra indicare che la cosiddetta “memo-
ria dell’acqua” è di natura elettromagnetica e
confermerebbe l’ipotesi avanzata da alcuni fisici
italiani, in particolare del professor Giuliano Pre-
parata e del professor Emilio Del Giudice, docenti
di fisica teorica presso la facoltà di fisica dell’Uni-
versità di Milano. Nel modello teorico da loro
elaborato e pubblicato nel 1988 su Physical
Rewiew Letters, una della più autorevoli riviste di
fisica, i due ricercatori milanesi sostengono che la
molecola dell’acqua, a causa della dissimetria
nella collocazione delle cariche elettriche, può
comportarsi come un dipolo elettromagnetico,
ovvero come un' antenna che emette onde elettro-
magnetiche su determinate frequenze. In presen-
za di un’impurità, come una sostanza
biologicamente attiva, e in condizioni di agitazio-
ne, le molecole dell’acqua si metterebbero “in
fase”, analogamente a quanto avviene per i fotoni
di un fascio di luce laser, e potrebbero emettere
onde elettromagnetiche. La frequenza di queste
onde dipenderebbe dal tipo di molecola presente
nella diluizione. In questo modo le molecole del-
l’acqua sarebbero in grado di trasmettere il mes-
saggio biologico di una molecola, anche in assen-
za della molecola stessa. Sul piano biologico
l’effetto delle alte diluizioni appare più debole di
quello delle molecole originali, ma è comunque
rilevabile in vari modelli sperimentali di elevata
sensibilità.
Il rimedio omeopatico sembrerebbe quindi agire
per un meccanismo di tipo biofisico il che lo rende
paragonabile all’azione indotta dall’agopuntu-
ra.
In entrambi i casi gli effetti terapeutici non sono
ancora ben chiariti dalla scienza ufficiale e questo
può in parte spiegare, al di là di valutazioni di
ordine economico, l’ostracismo che il mondo
accademico attua nei confronti di queste metodi-
che non ortodosse.
E non vale considerare che l’agopuntura è pratica-
ta da millenni o che l’omeopatia benché più recen-
te è comunque sulla breccia da oltre 200 anni e che
milioni di individui ricorrono ad essa; che è effi-
cace negli animali e soprattutto nei bambini nei
quali non si può certo ipotizzare l’effetto placebo.
Potrebbero sopravvivere metodiche terapeutiche
se propinassero solo acqua fresca? Si può ragione-
volmente sostenere che solo i farmaci di sintesi, i
quali hanno comunque un ruolo determinante
nella cura di molte gravi malattie, siano l’unico
mezzo terapeutico valido, nonostante molti di essi
possano causare a loro volta altri disturbi a volte
ancor più gravi di quelli che vorrebbero curare?
Mentre la medicina ufficiale considera il sintomo
come sinonimo di malattia e come tale da soppri-
mere o estirpare, la medicina omeopatica (MO) si
pone come obiettivo l’equilibrio bio-energetico
dell’organismo e considera il sintomo come
l’epifenomeno, la “cima”, di uno squilibrio gene-
rale più profondo.
Tratta quindi l’essere umano nella sua globalità,
definita col termine di terreno, come l’insieme
delle caratteristiche psicologiche, fisiologiche,
patologiche e reattive; in parte è predeterminato
per effetto della componente ereditaria, in parte
acquisito per effetto degli influssi ambientali.
Esso è definito dalla costituzione, presente alla
nascita, cioè lo studio della biotipologia che con-
sente di prevedere le affezioni per le quali è
predisposto; ed è definito dalla diatesi che inqua-
dra un certo modo di ammalare, dalla
predisposizione a sviluppare certe malattie invece
che altre e dalle modalità con cui esse si manife-
stano.
27
È chiaro come esistano “terreni” predisposti più
di altri a subire l’azione patogena di particolari
agenti tossici (microorganismi, virus, sostanze
chimiche, energie cosmopatogene...) rispetto ad
altri.
La medicina omeopatica (MO), a differenza della
medicina allopatica, non si pone il problema di
neutralizzare queste cause esterne di malattia, ma
si pone l’obiettivo di mettere in condizione l’indi-
viduo a reagire meglio ad esse, e non subirne
l’azione patogena. In altre parole persegue l’obiet-
tivo terapeutico di potenziare la “vis sanatrix
naturae”, l’energia vitale, la dinamis, equivalente
del qi per la medicina cinese.
Si arriva al paradosso di affermare che “il germe
è niente, il terreno è tutto”; è il terreno il livello di
indagine cui si rivolge la MO, in quanto in esso è
la predisposizione alla malattia.
Perciò non ha ragione la suddivisione dell’uomo
in branche specialistiche, di organi che si amma-
lano indipendentemente dall’economia generale
dell’organismo: questo è un tutt’uno ed è lo squi-
librio dell’omeostasi che dà ragione alla malattia.
La conseguenza logica di questa concezione è il
principio di individualizzazione, per cui non è la
malattia l’obiettivo terapeutico, quanto il malato
nella sua integralità e globalità psico-corporea;
come la medicina cinese, la MO è quindi una
medicina psicosomatica vera e propria nel senso
più estensivo del termine, in quanto è implicita-
mente superato il dualismo psiche-soma.
È singolare come questa concezione fisio-patolo-
gica concordi con il pensiero medico cinese pur
così lontano culturalmente e geograficamente.
Dati i limiti della medicina istituzionale si assiste
così al diffondersi di pratiche terapeutiche, come
l’agopuntura, la chiroterapia, la fitoterapia, l’ome-
opatia ed altre, che la affiancano o la sostituiscono
là dove le terapie farmacologiche sono inefficaci,
e che ubbidiscono meglio al comandamento
ippocratico di “curare piacevolmente e senza dan-
no”.
In effetti, mentre nell’ambito della diagnostica la
medicina scientifica si dimostra insostituibile
perchè consente diagnosi molto precise e raffina-
te, altrettanta efficacia non è raggiunta nell’ambi-
to del trattamento delle malattie croniche o dege-
nerative o di semplici disturbi funzionali senza
base organica per cui molto spesso si utilizzano
farmaci puramente sintomatici. Questo comporta
il rischio o di un’assunzione protratta, con possi-
bile incidenza di danni iatrogeni, o in caso di
sospensione, si assiste alla ricomparsa dei sintomi
precedenti.
Nell’ambito di questo modello la malattia,
estrapolata dalla globalità della persona, è una
sorta di corpo estraneo da estirpare prima possibi-
28
le, per cui l’efficacia della terapia è legata alla
potenza di questa azione.
Questo approccio è di tipo fenomenologico, in
quanto la conoscenza della realtà avviene attra-
verso i fenomeni soggettivi della percezione nei
limiti dei quali effettivamente si presentano. La
conseguenza logica è che il fenomeno come ci
appare, il sintomo, è sinonimo di malattia e come
tale va trattato.
Ad esempio, una cefalea si cura con antinevralgici,
una febbre con antipiretici, un’ipertensione con
antiipertensivi, e così via. Basta pensare alla stra-
tegia fallimentare che è stata seguita nei confronti
del cancro, visto come patologia d’organo e non
come patologia sistemica che coinvolge l’intero
organismo (il cosiddetto “terreno cancerinico“
degli omeopati). Perché invece di aggredire l’or-
ganismo con antiblastici o di bombardarlo con
radiazioni non si cerca di aumentare i livelli di
energia? Non sarebbe la morte, in ogni caso,
meno drammatica e più umana?
Ben diverso è l’atteggiamento di fondo di modelli
terapeutici come la medicina tradizionale cinese
(MTC) e la MO per le quali una terapia è veramen-
te tale solo se risolverà il problema alla radice e
non si limiterà alla sola soppressione dei sintomi,
ponendosi l’obiettivo primario di un riequilibrio
bioenergetico e funzionale dell’organismo e rin-
forzandone l’energia vitale.
Affinità tra MTC e MO
Ecco quindi una prima affinità fra questi due
modelli terapeutici: scopo della terapia è il
riequilibrio dell’organismo, condizione indispen-
sabile affinchè il sintomo, espressione di tale
disarmonia, scompaia. Ciò è perfettamente in
accordo con la definizione proposta dall’Organiz-
zazione Mondiale della Sanità per cui “salute è
uno stato di benessere mentale, fisico e sociale e
non solo assenza di malattia”.
In questa definizione è implicito il concetto che
l’organismo sano è in uno stato di omeostasi o di
equilibrio dinamico e la salute è associata alla
flessibilità di adattamento, la malattia a squilibrio
e a deficit di flessibilità precedente o comunque ad
uno stato di equilibrio del tutto nuovo. A questo
l’organismo può arrivare da solo, sia per un pro-
cesso interno di autoorganizzazione, di
rigenerazione in accordo con la concezione
ippocratica della “vis medicatrix naturae”, sia
attraverso una terapia che la stimoli.
In base a questa concezione “vitalistica” i feno-
meni viventi sono solo in parte riconducibili a
strutture meccaniche, ma è presente un processo
finalistico che coinvolge energie di pianificazio-
ne immanenti nella natura.
Il modello “vitalistico” come ipotesi concettuale
e quello “meccanicistico” come formula pratica e
di sperimentazione, pur se in contrapposizione
non sono necessariamente in antitesi, ma anzi un
piano di incontro apre nuove prospettive per una
medicina più globale, più “olistica”, più a misura
d’uomo.
MTC e MO sono, inoltre, medicine globali per cui
l’uomo è concepito nella sua essenziale unità e
come tale non può essere separato in settori distin-
ti l’uno dall’altro. Ne consegue la interrelazione
dei fenomeni, manifestazioni di una fondamenta-
le unicità. Pertanto la tendenza a dividere, a cata-
logare, a separare è un’astrazione della nostra
mente che ci allontana dalla coscienza della real-
tà.
La salute è di conseguenza armonia, equilibrio
non solo all’interno dell’organismo, ma anche
dell’uomo con il suo ambiente; la malattia è sia la
rottura dell’equilibrio interno, sia la perdita del
rapporto armonico con l’ambiente esterno.
Entrambe sono medicine preventive in quanto,
mettendo in luce lo squilibrio energetico prima-
rio, trattano la funzione alterata prima che si
manifesti in malattia organica; nel Su wen è
scrittto: «occorre curare il malato prima che lo
diventi», o, in altre parole, «occorre curare la
malattia prima che si manifesti».
Sono medicine energetiche: qi, vis medicatrix
naturae, dinamis, energia vitale intendono so-
stanzialmente riferirsi alla stessa realtà, intuendo
secoli prima ciò che Einstein ha dimostrato nel
XX secolo: che materia ed energia sono la stessa
cosa, una si può trasformare nell’altra e viceversa;
la fisica quantistica ha dimostrato come, a livello
atomico, la materia ha un aspetto duale, potendosi
manifestare come particella o come onda. Ciò è
tanto più sorprendente se consideriamo che la
concezione della natura propria delle filosofie
orientali, per cui il mondo è visto come un flusso
e mutamento ininterrotti, come una tendenza in-
nata (il che ci riporta al concetto ippocratico di vis
medicatrix naturae), si avvicina moltissimo a quella
suggerita dalle moderne teorie relativistiche *.
Viceversa la medicina scientifica è ancorata ad
una concezione meccanicistica e ad un
determinismo rigoroso che risente della divisione
fra “io” e mondo esterno, fra mente e corpo che
risale a Cartesio. Concezione che è stata poi
radicalmente rivoluzionata da Albert Einstein nella
sua teoria della relatività.
Possiamo esemplificare l’integrazione fra MO e
MTC riferendoci al rimedio Ignatia, interpretan-
* A questo proposito vedasi l’illuminante opera di Fritijof
Capra “il Tao della fisica“
done i sintomi alla luce della MTC.
Come risulta dalla materia medica, Ignatia può
essere utilizzata in molte sindromi comunemente
dette “ ansioso-depressive”.
Eziopatogenesi delle sindromi ansioso-
depressive in MTC
Schematicamente possiamo suddividere le cause
interne da quelle esterne, anche se l’eziologia è
plurifattoriale.
Fra le cause interne, che sono le più importanti, lo
squilibrio di un movimento si ripercuote necessa-
riamente su tutti gli altri e, arrivando a coinvolge-
re il movimento fuoco, si determinerà una com-
promissione a carico dello shen. Come sappiamo
il cuore è strettamente legato al rene nell’ambito
dell’asse energetico shao yin, che è l’asse più
profondo e costitutivo della persona. Di conse-
guenza, uno squilibrio fra acqua e fuoco, fra rene
e cuore comporterà alterazioni a carico dell’ener-
gia mentale e quindi sintomi patologici di tipo
psichico.
Un’altra causa è la risalita dello yang di fegato,
legata o ad una stasi della energia del fegato gan
qi o ad un deficit dello yin di fegato.
Ed infine, anche un deficit di xue comporta turbe
dello shen.
Le cause esterne possono agire da sole se coinvol-
gono l’organismo in forma molto violenta o, come
più spesso accade, se trovano un terreno predispo-
nente.
Tra i fattori cosmici il calore, per il suo tropismo
per il movimento fuoco, può determinare quadri
clinici di tipo eccesso; ad esempio, dopo un’inso-
lazione, mentre il freddo tende a peggiorare una
sindrome psichica di tipo yin. Il vento, come
fattore dinamizzante, può scatenare una sindrome
ansiosa, viceversa l’umidità, comportando pesan-
tezza, può peggiorare uno stato depressivo.
Infine, errori alimentari protratti, strapazzi, ma-
lattie debilitanti, emorragie, shock emozionali
creano squilibri a livello dei cinque movimenti e
comportano ripercussioni a carico dello shen.
Interpretazione dei sintomi relativi al rimedio
omeopatico Ignatia alla luce della
MTC
Abbiamo visto come in MTC le sindromi psichia-
triche si trovano nel contesto di sindromi più
generali correlate a squilibri complessi che coin-
volgono l’organismo nella sua globalità. È una
vera e propria medicina psicosomatica nel senso
più estensivo del termine in quanto è implicita-
mente superato il dualismo psiche-soma.
29
In effetti, se noi consideriamo la nostra Ignatia,
accanto a disturbi a carico del mentale abbiamo
disturbi a carico di altri apparati.
È evidente uno squilibrio a livello del mentale che
appare “fuori controllo”, variabile e paradossale.
Questo è interpretato come una rottura dell’asse
energetico shao yin, che è l’asse costitutivo fon-
damentale dell’individuo.
Sappiamo che il rene è il depositario della massi-
ma interiorizzazione, per analogia equivalente
all’elemento acqua, cioè il massimo yin.
Il rene è il depositario della yuan qi, dell’energia
ancestrale che risiede nei cromosomi; inoltre,
domina le ossa e ciò che esse contengono: il
midollo (controllo della emopoiesi), il sistema
nervoso, il nevrasse, l’ipofisi. Sottolineo il con-
trollo esercitato dal rene, quindi dall’energia yuan
ancestrale sul sistema nervoso.
Inoltre, il rene rappresenta anche il fondamento
dello yin e dello yang: si dice che “è la casa
dell’acqua e del fuoco“.
Essendo la radice dello yin, il rene domina il
metabolismo dell’acqua, controlla i liquidi quindi
la riproduzione. Essendo la radice dello yang, la
casa del fuoco, l'organo è la base dell’attivazione
metabolica, quindi del calore fisiologico dell’or-
ganismo, ossia anche della termoregolazione.
Possiamo riassumere la funzione del rene come
l’energia nella sua potenzialità.
Il cuore è analogicamente assimilabile all’ele-
mento fuoco: rappresenta la massima
esteriorizzazione, l’energia cinetica, l’espansio-
ne, cioè il massimo yang.
Sinteticamente ricordiamo le sue funzioni. Il cuo-
re è sede dello shen, cioè dell’energia mentale
intesa non solo come intelletto ma anche affettività,
coscienza di sé, della propria esistenza, per cui
l’individuo è in grado di decodificare ogni tipo di
informazione che proviene dall’esterno e di poter
poi procedere con delle risposte integrate. La
circolazione dell’energia mentale avviene tramite
il sangue attraverso cui il cuore comanda le attivi-
tà psichiche degli altri movimenti e più in generale
lo psichismo di tutto l’organismo. Il cuore gover-
na il sangue: gli imprime il dinamismo circolatorio
e, cosa importante, raccoglie il xue che arriva dai
vari organi, quindi lo shen di questi integrando e
armonizzando queste informazioni.
Da ultimo il cuore si apre alla lingua, si manifesta
nel colorito, controlla la sudorazione.
È evidente come, per un buon equilibrio generale
dell’organismo, ci debba essere un armonico
bilanciamento fra rene e cuore, fra acqua e fuoco,
fra lo yin e lo yang. Se questo equilibrio si rompe,
avremo manifestazioni patologiche che coinvol-
gono l’economia dell’intero organismo sia a livel-
lo psichico che fisico. Se lo yin-freddo prevale,
30
avremo prevalentemente manifestazioni a carat-
tere depressivo (l’individuo si rinchiude in se
stesso); se, viceversa, lo yin è debole, c’è uno
sbilanciamento a favore dello yang che, non più
controllato, prevale con manifestazioni di tipo
eccesso-calore che si libera verso l’alto: “l’acqua
non morigera il fuoco”. Il legame acqua-fuoco, o
asse shao yin, rappresenta la “centratura” dell’in-
dividuo, l’equilibrio fra la volontà (energia psichica
del rene) e lo shen, la coscienza. Grazie all’armo-
nico legame rene-cuore l’individuo è cosciente e
responsabile delle proprie azioni ed è in grado di
metterle in atto. Possiamo concludere che l’asse
shao yin rappresenta la potenzialità della volontà
di tradursi consapevolmente in azione.
Se, come avviene nella nostra Ignatia, questo
equilibrio si rompe, lo shen non più controllato
appare mutevole, variabile, paradossale, con un
quadro clinico iniziale di pienezza dello Shen con
agitazione, perdita della capacità critica. Si parla
di “follia agitata” o yang, sino ad un quadro di
delirio. A lungo andare compare un quadro di
esaurimento, di vuoto dello shen con astenia
psichica, “tutto mi snerva”, inquietudine,
incomunicabilità, pianto, angoscia... Si parla di
“follia calma” o yin.
È evidente come una terapia volta esclusivamente
al trattamento dei sintomi esteriori non risolverà
granchè perché sarà solo una terapia della “cima”,
di ciò che appare. È necessario invece instaurare
una terapia della “radice”, dello squilibrio di fon-
do che sottende a quei sintomi: una terapia volta a
trattare solamente o a sopprimere le manifestazio-
ni esteriori sarà destinata a cronicizzare il proble-
ma, sarà solo una terapia sintomatica e palliativa.
Alla nostra Ignatia verranno prima o poi sommi-
nistrati i soliti ansiolitici o psicofarmaci più o
meno aggressivi, in questo modo castrando quelle
che tutto sommato sono modalità reattive ed espres-
sive di uno squilibrio che in tal modo tenderà, non
risolto, ad approfondirsi e a cronicizzarsi.
Dopo aver interpretato nella rottura dell’asse shao
yin lo squilibrio di fondo di Ignatia, sulla base
della fisiologia cerchiamo di interpretare i sintomi
fisici così come risultano dalla materia medica.
In particolare, se consideriamo i cinque movi-
menti, è coinvolta la catena ascendente acqua-
legno-fuoco. Se lo yin è in deficit, lo yang sarà in
eccesso relativo, ed essendo lo yang assimilabile
al calore, per sua natura tenderà a salire verso
l’alto cioè verso l’estremità cefalica (luogo di
massimo yang). In questo caso avremo la sindro-
me clinica nota come sindrome dello yang libera-
to con pienezza calore relativo verso l’alto: e
questo spiega sintomi come la sensazione di con-
gestione della testa, la cefalea o le affezioni spa-
smodiche d’origine mentale.
Più precisamente se ricordiamo la fisiologia, sap- Conclusioni
piamo che il cuore:
Riferendoci al rimedio Ignatia ricordiamo che
– è sede dello shen: avremo manifestazioni tipo
può essere somministrato ad alta potenza, oltre la
eccesso yang calore, turbe che vanno dall’agita-
50a CH, ogni qualvolta vi siano turbe dello shen
zione sino al delirio (neurosi, ansia, insonnia),
con sintomi psichici di tipo isterico, sulla base di
cefalea congestizia, epilessia, convulsioni (da
un’alterazione o rottura dell’asse shao yin. Questa
catarri-fuoco per complicazione della liberazione
comporterà, oltre ai problemi psichici, anche tutta
del fuoco del fegato che non viene metabolizzato
una serie di sintomi fisici legati ad una perturba-
per un concomitante deficit del movimento terra);
zione globale di tutto l’assetto energetico dell’or-
spasmi facciali per la liberazione del vento del
ganismo, con alterazioni a carico di più organi od
fegato.
apparati.
– governa il sangue: palpitazioni, aritmie,
L’insieme di questi disturbi può essere ricondotto
precordialgie (se stasi di sangue), emorragie (il
ad uno squilibrio legato alla logica dei cinque
calore fa sbagliare strada al sangue), ipertensione
movimenti o alle sindromi ad essi collegati, del
arteriosa (con polso pieno, rapido, ampio se c'è
sangue e dell’energia.
pienezza calore, polso rapido ma superficiale e
Il modello interpretativo propostoci dalla MTC
vuoto in caso di calore vuoto).
può fornire una chiave di lettura per una compren-
– si apre alla lingua: turbe del linguaggio come
sione sintetica della materia medica omeopatica.
logorrea, balbuzie, ulcerazioni buccali, faringite o
L’integrazione di queste medicine energetiche,
faringodinia.
per molti aspetti sorprendentemente simili, pur
Vediamo ora di interpretare i sintomi a carico
nate da contesti culturali molto lontani, ci permet-
dell’apparato digerente.
te di accostarci meglio alla realtà dell’uomo, di
Il movimento terra viene aggredito dal calore in
avere una conoscenza più globale e di affrontare
eccesso per due meccanismi:
più facilmente quadri morbosi complessi.
– direttamente, per la legge di produzione del
movimento fuoco;
– per superinibizione dal movimento legno attra- Bibliografia
verso il fuoco del fegato.
In entrambi i casi si avrà una sindrome pienezza – G. Charette, La materia medica omeopatica
con calore nello stomaco: epigastralgie, pirosi, spiegata; Ed. IPSA.
ulcera gastroduodenale, stomatite, sensazione di – F. Capra, Il Tao della fisica, Ed. Adelphi; Il
fame (bisogno di yin-materia per neutralizzare lo punto di svolta, Ed. Feltrinelli.
yang-calore), gengiviti, stomatite (il calore sale – S. Hahnemann, Organon, Ed. RED.
attraverso il meridiano dello stomaco alle gengi- – F. Lenna: Omeopatia, una medicina amica, Ed.
ve), stipsi per consumo di yin-liquidi, spasmi GB; Omeopatia olistica, Ed. GB.
colici per interessamento del grosso intestino nel- – J. Barros S. Pasteur, Omeopatia medica del
l’ambito del livello energetico yang ming. terreno, Ed. Frat. Palombi.
A livello dell'apparato respiratrorio accade quan- – N. Del Giudice, E, Del Giudice, Omeopatia e
to segue: il movimento metallo viene aggredito, Bioenergetica, Ed. Cortina International.
se costituzionalemente debole, per
controinibizione del movimento legno o per
superinibizione del movimento fuoco. Ciò com-
porta dispnea con senso di oppressione toracica,
asma.
Il deficit della radice yin del rene che sottende la
patologia di Ignatia spiega altri sintomi che com-
paiono sulla materia medica come lombalgia,
sciatica, enuresi.
Le turbe mestruali di tipo pienezza e la leucorrea
corrosiva sono legate ad un eccesso di calore
umidità a livello del meridiano del fegato.
L’ansia faringea compare in quanto il punto 23CV
è il punto nodo dello shao yin.

31
 contributi italiani
Le eruttazioni ed i rigurgiti - yi qi
L. Pippa, M. Muccioli *
Le eruttazioni rientrano nel vasto capitolo del qi
ni, cioè dei reflussi contro corrente del qi. Appar-
tengono, nell’ambito dei disturbi gastrointestinali,
ai qi ni anche i rigurgiti, le nausee, il singhiozzo ed
i vomiti. Quando si parla di qi ni in ambito
gastroenterico, si parla in primis di una disfunzio-
ne del qi dello stomaco, senza la quale non sarebbe
possibile nessuna delle manifestazioni elencate.
I quadri sindromici possono dunque essere diver-
si, ma si giunge poi in sostanza ad una disarmonia
dello stomaco e del suo qi; è per questo motivo
che, in presenza di una particolare rilevanza del
sintomo correlato al qi ni, e nel nostro caso ad
esempio delle eruttazioni, si utilizzano in prima
battuta a livello farmacologico delle composizio-
ni che agiscono fortemente sullo stomaco ed in
misura minima, o talora neppure, sulla disarmo-
nia primaria che ha generato il disturbo, riman-
dandone il trattamento ad una seconda fase me-
diante l’utilizzo di ricette classiche specifiche.
Questo comportamento d’altronde ben si adatta
allo spirito tradizionale cinese che vede nel jiao
medio, e dunque in stomaco e milza, l’elemento
centrale e di equilibrio del nostro organismo (ele-
mento terra) tanto che un antico adagio afferma
che “nessuna malattia può essere trattata con
efficacia se vi è disarmonia nello zhong jiao”.
CLASSIFICAZIONE
Possiamo distinguere le eruttazioni in forme ge-
nerate da una situazione di eccesso e forme
correlate ad uno stato di carenza deficit.
Tra le eruttazioni da “eccesso” distinguiamo:
– eruttazioni da stagnazione di qi e freddo;
– eruttazioni da stagnazione di qi di fegato;
– eruttazioni da fuoco di fegato che sale in alto;
– eruttazioni da stagnazione di cibo.
* Scuola Italiana di Medicina Cinese
Gruppo di Studio “Società e Salute”
32
Tra le forme da “deficit”:
– eruttazioni da deficit di yang di stomaco e
milza;
– eruttazioni da deficit di yin di stomaco.
Eruttazioni da ristagno di qi e freddo allo stomaco
Sintomatologia
– Eruttazioni con possibile rigurgito di liquido
chiaro;
– con frequenza singhiozzo e talora vomito;
– distensione gastrica importante associata a
dolenzia e sensazione di oppressione allo stoma-
co;
– senso di sollievo ed attenuazione dei sintomi
con l’applicazione di calore locale, peggioramen-
to con il freddo;
– lingua pallida con induito linguale sottile e
biancastro;
– polso lento chi e teso a corda xian.
Etiopatogenesi
L’aggressione da freddo di origine cosmica o
l’ingestione di bevande e prodotti freddi o crudi
ostacola lo yang dello stomaco, evento facilitato
dalla presenza di un deficit constituzionale dello
yang.
Il movimento fisiologico di discesa del qi dello
stomaco è bloccato, il freddo ed il qi ristagnano
nel viscere determinando: importante distensione
epigastrica, oppressione e dolenzia che sono alle-
viate dal calore locale che contrasta il freddo e
favorisce i movimenti dello yang.
Il ristagno del qi si concretizza in un suo reflusso
verso l’alto, qi ni, con eruttazioni associate talora
a rigurgiti di liquido chiaro, espressione dell’ac-
cumulo del freddo all’interno del viscere; il qi ni
assume a volte una diversa espressione, anche in
relazione al grado del disturbo, con comparsa di
singhiozzo e vomito.
La lingua è pallida a causa del deficit ed ostacolo
dello yang, presenta un induito sottile e bianco in
relazione alla presenza di freddo. Il polso è lento
a causa del freddo e teso a corda per la stasi
conseguente.
Terapia
Principio terapeutico: regolarizzare e riscaldare
lo stomaco e lo zhong jiao, far discendere il qi per
trattare l’eruttazione.
Agopuntura
Per facilitare la discesa del qi di stomaco,
mobilizzarne il ristagno e riscaldare lo zhong jiao
si utilizzano, con l’associazione della
moxibustione, i punti:
– 12CV - zhongwan, punto mu dello stomaco e
dello zhong jiao, regola il qi dello stomaco e tratta
il qi controcorrente.
– 36ST - zusanli, punto he dello stomaco, regola
il qi e il sangue ed armonizza milza e stomaco.
– 6PC - neiguan, che possiede tra le sue funzioni
un forte effetto regolatore sul qi.
– 21V - weishu punto shu del dorso dello stomaco
che regola il qi di stomaco.
Farmacoterapia
Ding xiang shi di tang o decotto di Eugenia e Kaki
ding xiang
flos Caryophylli 1-3
shi di
calyx Diospyri Kaki 6-9
ren shen
radix Panacis ginseng 3-6
sheng jiang
rhizoma Zingiberis off. rec. 6-9
Indicazioni
– riscalda il qi di milza e stomaco;
– tratta il qi ni di stomaco.
Analisi della formula: nella ricetta ding xiang
riscalda lo zhong jiao disperdendone il freddo,
sostiene lo yang e favorisce la discesa del qi dello
stomaco.
Shi di è una sostanza specificatamente indicata
per trattare le eruttazioni ed il singhiozzo e dirige
in basso il qi dello stomaco. Ren shen fortifica il
qi della milza e dello stomaco. Sheng jiang riscal-
da il jiao medio, ne disperde il freddo, armonizza
la formula.
Modifiche: se vi sono segni particolarmente mar-
cati di eccesso-pienezza a livello epigastrico è
preferibile eliminare dalla formula il ginseng op-
pure usarlo a dosi minime.
Qualora si ritenga necessario disperdere maggior-
mente il freddo, specie se vi sono segni di accumu-
lo di freddo-umidità, è possibile aggiungere alla
ricettazione: chen pi, pericarpium Citri reticulatae
3-9; zhu ru, caulis Bambusae in taenis 4.5-9.
Eruttazioni causate dalla stagnazione dei qi di
fegato
Sintomatologia
– Eruttazioni associate a rigurgiti acidi, talora
singhiozzo o vomito;
– distensione e dolore in regione ipocondriaca e
costale laterale;
– irritabilità, tensione emotiva, depressione, sbalzi
d’umore;
– sensazione di nodo alla gola con difficoltà ad
inghiottire;
– oppressione toracica, sospiri;
– lingua priva di lucentezza, opaca talora per la
presenza di un induito biancastro molto sottile;
– polso teso a corda, xian.
Etiopatogenesi
Il qi del fegato, compresso e stagnante a seguito di
perturbazioni emotive (frustrazioni, collere re-
presse, risentimento...), non assiste l’attività di
trasformazione e trasporto della milza, attacca lo
stomaco e ne altera la funzione di “raccolta e
discesa”.
La perversione del qi dello stomaco porta alla
comparsa di eruttazioni con rigurgiti a carattere
acido per l’invasione dell’elemento legno (fega-
to) sulla terra (stomaco); il qi ni può talora anche
manifestarsi con singhiozzo o vomito. A seguito
dell’innalzarsi del qi controcorrente, le mucosità
possono addensarsi a livello della gola con senso
di nodo ed ostruzione al momento di inghiottire.
La stasi si manifesta con distensione, dolore ed
oppressione addominale e toracica, sintomi dovu-
ti all’ammasso del qi nel meridiano del fegato. I
sospiri esprimono l’istintivo tentativo, tramite i
profondi movimenti diaframmatici, di dinamizzare
la stasi e ristabilire il regolare e reciproco movi-
mento alto-basso dell’energia. Lo spirito shen è
turbato: si manifesta irritabilità alternata a depres-
sione e sbalzi d’umore.
La lingua ed il polso teso a corda di violino
esprimono la disarmonia di fegato con stasi.
Terapia
Principio terapeutico: trattare la stasi del qi di
fegato ed inoltre regolarizzare lo stomaco ed il
flusso del suo qi.
Agopuntura
Per ripristinare e regolarizzare lo stomaco ed il
suo qi e dunque per contrastare le eruttazioni si
utilizzano i punti precedentemente segnalati e
cioè:
– 6PC - neiguan;
– 36ST - zusanli;
– 12VC - zhongwan.
A questi punti si associano:
33
– 3F - taichong, che regolarizza il fegato; collera;
– 14F - qimen, che facilita la circolazione del qi di – numerosi sogni che disturbano il sonno;
fegato. – stipsi con feci secche;
– epistassi, ematemesi, emottisi;
Farmacoterapia – urine di colore giallo carico;
Wu mo yin zi – lingua con corpo rosso, specie ai margini, ed
wu yao induito giallo ed asciutto;
radix Linderae strychnifoliae 3-9 – polso rapido shuo, pieno shi, teso a corda xian.
chen xiang
lignum Aquilariae 1.5-3 Etiopatogenesi
bing lang Il qi stagnante può trasformarsi in fuoco secondo
semen Arecae catechu 6-12 quanto afferma il detto “l’eccedenza del fegato si
zhi shi trasforma in fuoco”; ciò accade con maggiore
fructus Citri seu ponciri imm. 3-9 facilità e frequenza in concomitanza con una
mu xiang alimentazione calda e con l’abuso di alcool. La
radix Saussurea seu vladimiriae 1.5-9 genesi di questo quadro è comunque da ricondursi
Indicazioni al protrarsi di una stasi di qi di fegato che, come
– trattare la stasi del qi; abbiamo esaminato nella precedente situazione, è
– contrastare e dominare il qi ni. per lo più correlata a fattori emozionali.
Analisi della formula: tutte le sostanze compo- Il salire del fuoco del fegato determina una impor-
nenti questa prescrizione possiedono un effetto tante e brusca ascesa del qi verso l’alto che alcuni
dinamizzante il qi e dirigono la loro azione allo autori inseriscono nel capitolo del qi ni pur non
stomaco; ad esclusione di zhi shi, che è moderata- trattandosi in senso proprio di un andamento
mente freddo, tutte le rimanenti sostanze sono di controcorrente del qi, essendo infatti naturale per
natura tiepida. Wu yao e chen xiang possiedono il fegato il flusso del suo qi dal basso verso l’alto.
una specifica indicazione nel trattamento del qi ni; Le eruttazioni con rigurgito di tipo urente sono
bing lang e zhi shi tendono entrambi a dirigere e espressione di questo fuoco in eccesso che, oltre
portare il qi verso il basso. che dirigersi verso l’alto, perturba il qi dello
Modifiche: per espletare maggiormente un effetto stomaco facilitandone un movimento contro cor-
sulla stasi del qi di fegato può essere associato: rente e l’insorgenza incostante di dolore e pirosi.
xiang fu
Il fuoco sale al capo dove provoca rossore del viso
rhizoma Cyperi rotundi 4.5-9
e degli occhi, cefalea, vertigini, acufeni, tinniti.
Se il rigurgito acido è intenso aggiungere:
wu zei gu Lo shen è disturbato e, oltre al nervosismo ed alla
os Sepiae seu sepiellae 4.5-12 collera, sono presenti numerosi sogni che turbano
gan cao il sonno.
radix Glycyrrhiza uralensis 3-12 La bocca amara e secca è dovuta al calore ed alla
wu zei gu è dotato di proprietà antiacida, gan cao partecipazione della vescicola biliare al manife-
armonizza lo stomaco. starsi del quadro: è importante sottolineare la
presenza di questo sintomo in tutto l’arco della
giornata in modo tale da differenziarlo rispettoa a
Eruttazioni causate dal fuoco di fegato che sale in quelle situazioni dovute ad un eccesso di fuoco di
alto cuore dove il sintomo è presente solo al mattino a
seguito di una notte inquieta.
I dolori urenti ai fianchi sono correlati alle zone di
Sintomatologia accumulo del qi di fegato.
– Eruttazioni con rigurgiti che generano un senso La stipsi e le urine cariche sono segno dell’interes-
di bruciore; samento dei liquidi organici da eccesso di fuoco.
– talora pirosi e dolore gastrico; Il fuoco in eccesso può determinare la presenza di
– viso ed occhi rossi; calore nel sangue con perdite ematiche nella parte
– cefalea più spesso localizzata a livello tempora- superiore del corpo.
le o al vertice; La lingua rossa indica l’eccesso di calore, il mar-
– vertigini; cato rossore dei margini identifica la localizza-
– acufeni, tinniti; zione prima di questo eccesso nel fegato.
– gola secca e sete; Il polso è rapido e pieno in relazione alla pienezza
– bocca amara; del fuoco-calore e si presenta teso a corda per la
– dolori urenti ai fianchi; disarmonia a carico del fegato.
– irritabilità e nervosismo con manifestazioni di

34
Terapia
Principio terapeutico: purificare e disperdere il
fuoco del fegato, regolarizzare e raffreddare lo
stomaco.
Agopuntura
– 2F - xingjian, purifica il fuoco del fegato e ne
disperde la stasi del qi;
– 3F - taichong, regolarizza ed acquieta il fegato;
– 20VB - fengchi, disperde l’eccesso del fegato in
alto;
– 6MC - neiguan, punto dello jue yin, regolarizza
il qi, tratta lo stomaco, quieta lo shen;
– 44E - neiting, purifica e drena il calore dallo
stomaco, ne regolarizza il qi.
Farmacoterapia
Zhu ye shi gao tang o decotto di Gypsum e Lophatherum
zhu ye
herba Lophatheri gracilis 6-9
shi gao
Gypsum fibrosum 15-30
ren shen
radix Panacis ginseng 6-9
mai men dong
tuber Ophiopogonis japonici 6-9
ban xia
rhizoma Pinelliae 6-9
jing mi
semen Oryzae sativae 15-30
gan cao
radix Glycyrrhizae uralensis 3-6
Indicazioni:
– purifica il calore allo stomaco;
– promuove la secrezione dei liquidi organici jin
ye
- purifica il calore allo yang ming.
Analisi della formula: la formulazione descritta
comprende la classica associazione di zhu ye e shi
gao: entrambi purificano il calore-fuoco allo sto-
maco.
Le due sostanze principali sono coadiuvate da ren
shen, tonico del qi che sostiene i jin ye e mai men
dong, tonico dello yin che possiede la proprietà di
purificare il calore, sostenere i liquidi organici,
umidificare gli intestini.
Ban xia esplica la sua azione sul qi ni dello
stomaco e, pur di natura calda, viene utilizzato
nella formulazione in quanto compensa il potente
effetto raffreddante di shi gao.
Gan cao e jing mi armonizzano la formulazione,
proteggono lo stomaco, sostengono i jing ye.
Modifiche: la prescrizione così composta ha un
notevole effetto regolarizzante lo stomaco ed è
estremamente efficace nel trattamento delle
eruttazioni e rigurgiti correlati al quadro comples-
sivo descritto ma deve essere completata dalla
aggiunta di:
lu hui
herba Aloi 0.5-1
long dan cao
radix Gentianae scabrae 3-9
chai hu
radix Bupleuri 3-9
Lu hui purifica il calore del fegato ed inoltre
sostiene lo stomaco e muove le feci. Long dan cao
purifica il calore a fegato e vescicola biliare ed è
particolarmente indicato in presenza di fuoco di
fegato in eccesso. Chai hu tratta la stasi del qi di
fegato ed al tempo stesso, essendo di natura fred-
da, ne smorza il calore.
Se è presente rigurgito intenso e fastidioso ag-
giungere:
wa leng zi
concha Arecae 9-15
tratta il dolore allo stomaco, i rigurgiti ed il vomito
associati.
Eruttazioni da ritenzione o ristagno di cibo
Sintomatologia
– Eruttazioni nauseabonde con sapore di cibo
associate spesso a rigurgiti acidi;
– alitosi;
– frequente vomito;
– distensione e dolore addominale che migliora-
no a seguito della emissione di vomito;
– induito linguale spesso e grasso;
– polso scivoloso hua e pieno shi.
Etiopatogenesi
Una assunzione eccessiva di cibo e bevande deter-
mina un ristagno nello zhong jiao degli alimenti
con ostacolo della circolazione del qi di stomaco
che, impedito nel suo movimento di discesa, sale
controcorrente procurando eruttazioni, rigurgiti
acidi e, se il quadro è di una certa entità, vomito.
La distensione ed il dolore addominale sono cau-
sati dalla stasi allo zhong jiao e migliorano con la
comparsa di vomito che ha un evidente effetto
liberante il viscere.
La lingua caratterizzata da induito spesso ed il
polso scivoloso e pieno sono segni di accumulo
interno.
Terapia
Principio terapeutico: facilitare la digestione per
risolvere la stasi ed il ristagno e regolarizzare il qi
di stomaco.
Agopuntura
Trovano indicazioni i puni regolarizzanti il qi
dello stomaco e cioè:
– 36ST - zusanli, punto he dello stomaco, che
dinamizza i ristagni, regola qi e xue, tonifica ed
35
armonizza milza e stomaco;
– 6PC - neiguan, che regolarizza il qi; Etiopatogenesi
– 12CV - zhongwan che regola il qi di stomaco e L’instaurarsi di questo quadro è correlato al pro-
ne tratta i reflussi verso l’alto. trarsi di una malattia cronica oppure ad una ali-
mentazione eccessiva ricca in prodotti freddi e
Farmacoterapia crudi o ancora all’abuso di alimenti o farmaci
Bao he wan o pillola per l’indigestione rinfrescanti. Questi alimenti determinano un in-
shan zha debolimento ed un deficit dello yang a livello del
frustus Crataegi 9-12 jiao medio e della milza, talora favorito da una
shen qu carenza costituzionale dello yang. La situazione
Massa medica fermentata 6-9 comporta un difetto della funzione di trasporto-
lai fu zi trasformazione della milza ed una compromissione
semen Raphani sativi 9-12 dello stomaco con comparsa nei casi lievi di
ban xia eruttazioni e nei casi più severi di vomito post
rhizoma Pinelliae 6-9 prandiale: la sintomatologia tende dunque a mani-
chen pi festarsi e divenire maggiormente evidente nei
pericarpium Citri reticulatae 3-6 momenti di maggiore richiesta funzionale, cioè a
fu ling
seguito del pasto.
sclerotium Poriae cocos 6-9
lian qiao Il deficit della funzione di trasporto-trasformazio-
fructus Forsythiae supsensae 6-9 ne si manifesta anche con la comparsa di disten-
Indicazioni sione addominale e con la mollezza delle feci.
– rimuove le stasi di cibo; L’astenia e gli arti freddi sono correlati al deficit
– sostiene la funzione digestiva dello stomaco. di qi e yang della milza.
Analisi della formula: la prescrizione è composta La lingua e il polso esprimono, per le loro caratte-
da diverse sostanze specificatamente attive nel ristiche, al tempo stesso il deficit di yang e qi della
trattare i ristagni di cibo ed in particolare: shan zha milza.
è indicato nelle stasi di cibi grassi e di origine
animale, shen qu nei ristagni di cibo ed alcool, lai Terapia
fu zi nelle stasi di cereali. Lai fu zi favorisce in Principio terapeutico: tonificare la milza,
modo particolare la discesa del qi e tratta sia i regolarizzare il qi dello stomaco.
rigurgiti che la distensione addominale.
Ban xia promuove la discesa del qi ribelle, armo- Agopuntura
nizza lo stomaco e dissecca l’umidità. Accanto ai punti utili per la regolarizzazione del qi
Chen pi regolarizza il flusso del qi della milza e ne dello stomaco e cioè:
sostiene le funzioni favorendo in particolare l’eli- – 36ST - zusanli, 12CV - zhongwan, 6PC - neiguan
minazione dell’umidità; dirige verso il basso il qi si punge e si moxa: 20BL - pishu, punto shu del
trattandone la risalita. dorso della milza, che regola il qi della milza e ne
Fu ling sostiene la milza ed elimina le tossine, sostiene le attività di trasporto e trasformazione.
elementi che si associano alla stasi di cibo.
Farmacoterapia
Li zhong wan o decotto per sostenere il centro
Eruttazioni da deficit di yang di stomaco e milza ren shen
Sintomatologia radix Ginseng 10-15
– Eruttazioni e talora vomito post-prandiale; bai zhu
– inappetenza; rhizoma Atractylodis macroceph. 6-9
gan jiang
– astenia generalizzata; rhizoma Zingiberis officinalis 6-9
– sensazione di freddo agli arti; gan cao
– distensione addominale migliorata dal calore radix Glycyrrhizae uralensis 3-6
locale; Indicazioni
– feci molli; – Riscalda milza e stomaco;
– colorito pallido e smorto; – disperde il freddo.
– lingua pallida con induito biancastro talora an- Analisi della formula
che spesso; Il farmaco monarca della ricetta è gan jiang che
– polso profondo chen, ru molle e rou debole, tonifica lo yang della milza e disperde il freddo dal
talora xu vuoto. jiao medio.
Ren shen è un potente tonico del qi della milza.

36
Anche bai zhu è una sostanza tonica della milza e
del qi ma possiede, rispetto al ginseng, anche un
effetto mobilizzante sui liquidi.
La glycyrrhiza ha il potere di armonizzare la
ricetta ma, al tempo stesso possiede una azione
tonica sulla milza e sul qi.
Modifiche: per potenziare l’azione di
regolarizzazione sullo stomaco e contrastare il qi
ni possiamo aggiungere:
ban xia
rhizoma Pinelliae 6-9
sheng jiang
rhizoma Zingiberis officinalis 3-9
bai dou kou
fructus Amomi cardamomi 3-6
ding xiang
flos Caryophylli 1-4
Ban xia di natura calda, promuove la discesa del
qi ribelle, armonizza lo stomaco e dissecca l’umi-
dità. Le altre sostanze riscaldano tutte il jiao
medio disperdendone il freddo: bai dou kou e ding
xiang facilitano anche la discesa del qi, inoltre,
mentre il primo muove il qi e trasforma l’umidità,
il secondo sostiene lo yang.
Eruttazioni da deficit di yin di stomaco
Sintomatologia
– Eruttazioni;
– talora vomito con espulsione di scarso liquido;
– senso di disturbo allo stomaco;
– sensazione di masse allo stomaco;
– bocca secca e sete;
– fame senza desiderio di cibo;
– agitazione ed ansietà;
– oliguria;
– stipsi;
– lingua rossa, senza induito, poco umida;
– polso fine xi e rapido shuo.
Etiopatogenesi
Questa forma è dovuta ad un eccesso di calore-
fuoco che compare in seguito al protrarsi di malat-
tie febbrili. La lesione fondamentale è la perdita
ed il consumo dei liquidi organici, lesi dal calore,
con insufficiente umidificazione di cavo orale ed
intestini e comparsa di bocca secca, sete, stipsi,
oliguria.
Le eruttazioni e l’eventuale comparsa di vomito
sono correlati ad un reflusso verso l’alto del qi
dello stomaco causato da un’alterata funzione di
discesa del qi del viscere conseguente alla carenza
di liquidi e di yin e all’eccesso di calore.
Il senso di “fastidio” allo stomaco, la sensazione
di masse, il non desiderio del cibo in presenza di
sensazione di fame sono sempre espressione del
binomio deficit di yin e liquidi e presenza di
calore.
La lingua rossa e senza induito ed il polso fine
sono espressione del deficit dello yin mentre il
polso rapido è correlato al prevalere del calore.
Terapia
Principio: nutrire lo yin dello stomaco.
Agopuntura
Per regolarizzare il qi dello stomaco sono utilizza-
ti due punti:
– 12CV - zhongwan, punto mu dello stomaco e
dello zhing jiao, regola il qi dello stomaco e tratta
il qi controcorrente qi ni;
– 36E - zusanli, punto che regola qi e sangue ed
inoltre armonizza milza e stomaco;
– 6PC - neiguan, che regolarizza il qi;
– 44ST - neiting, che rinfesca lo stomaco, ne
drena il calore e ne regolarizza il qi;
– 21BL - weishu, punto shu del dorso dello sto-
maco, che regola il qi di stomaco;
– 20BL - pishu, punto shu del dorso della milza,
ne sostiene e tonifica le funzioni.
Farmacoterapia
Mai men dong tang o decotto di Ophiopogon
mai men dong
tuber Ophiopogonis japonici 6-15
ban xia
rhizoma Pinelliae 4.5-12
ren shen
radix Ginseng 0.9-9
jing mi
semen Oryzae sativae
gan cao
radix Glycyrrhizae uralensis 3-12
da zao
fructus Ziziphi jujubae 3-10f
Indicazioni
– Tonifica lo yin dello stomaco;
– sostiene i jin ye;
– contrasta la liberazione del qi verso l’alto.
Analisi della formulazione: la prescrizione pren-
de nome dal farmaco imperatore della ricetta, il
mai men dong o Ophiopogon, che tonifica lo yin
dello stomaco e purifica il calore e risulta infine
utile in quanto possiede anche un’azione
umidificante sull’intestino dove contrasta la stipsi
causata dal deficit dello yin. Ban xia promuove la
discesa del qi ribelle, armonizza lo stomaco e
dissecca l’umidità. Ren shen è il più potente e
famoso tonico del qi e della milza della medicina
tradizionale cinese. Gan cao, jing mi e da zao
armonizzano la formulazione, proteggono lo sto-
maco, sostengono i jin ye.
Modifiche
37
L’effetto della prescrizione può essere potenziato
con l’aggiunta di:
shi hu
herba Dendrobii 6-12
tian hua fen
radix Trichosanthis 9-15
Shi hu nutre lo yin dello stomaco, purifica il calore
e genera i jing ye.
Tian hua fen è una sostanza di natura fresca
indicata nel trattamento delle forme caratterizzate
da presenza di calore ma, poiché genera i liquidi
organici, è particolarmente indicata in presenza di
calore che lede lo yin e i liquidi organici.

38
39
 speciale
la rinite allergica
Giovanni Maciocia*
La diagnosi e il trattamento della rinite allergica
presentano problemi simili a quelli relativi al-
l’asma. La diagnosi di “rinite allergica”corrispon-
de ad un elemento nosografico della medicina
occidentale; desideriamo evidenziare a quali sin-
dromi può corrispondere nella letteratura medica
cinese. Molti testi sia cinesi che inglesi correlano
la rinite allergica alla sindrome “bi yuan” che
letteralmente significa ostruzione nasale. La pri-
ma cosa da esaminare è la corrispondenza tra la
teoria delle bi yuan cinesi e quella della rinite
allergica occidentale; come per l’asma dobbiamo
discutere i seguenti argomenti:
– rinite allergica in medicina occidentale;
– bi yuan in medicina cinese;
– differenze tra la rinite allergica e bi yuan;
– nuova teoria sulla rinite allergica in medicina
cinese.
LA RINITE ALLERGICA IN MEDICINA
OCCIDENTALE
Le principali manifestazioni cliniche della rinite
allergica sono l’ostruzione nasale, la rinorrea e gli
starnuti. In una piccola percentuale di casi la rinite
allergica si accompagna a compromissione oftal-
mica con congiuntivite consensuale caratterizzata
da congestione nasale e prurito. Nel 20% dei
pazienti la rinite è accompagnata da asma
bronchiale.
Eziologia
La rinite allergica è determinata da una reazione
antigene-anticorpo che si manifesta a livello della
mucosa nasale. Se gli antigeni responsabili sono
soltanto pollini, la patologia si manifesta con
* C. Ac. Nanjing, School of Chinese Medicine - London
40
sequenza stagionale “rinite allergica stagionale“.
Se gli antigeni sono perenni (acari, spore funginee,
antigeni di origine animale), la patologia prende il
nome di “rinite allergica perenne“. La forma pe-
renne si manifesta particolarmente in presenza di
cani e gatti che producono allergeni proteici di
origine cutanea, urinaria e salivare; le mucose
nasali diventano iper-reattive a stimoli non speci-
fici come quelli del fumo della sigaretta, del
petrolio, del profumo e della moxa.
Patologia
La rinite allergica si sviluppa come risultato
dell’interazione tra l’antigene inalato e adiacenti
molecole di anticorpi di IgE, i quali sono adesi alla
superficie delle mastcellule situate nell’epitelio
nasale come primo baluardo all’offensiva
antigenica.
Dopo la prima esposizione, le mastcellule sono
“sensibilizzate” e alti livelli di IgE aderiscono alla
loro superficie; con le successive esposizioni agli
antigeni si provoca una “esplosione” delle
mastcellule con un massivo rilascio di istamina.
L’istamina stessa causa un aumento della
permeabilità dell’epitelio con conseguente pas-
saggio degli allergeni che raggiungono le IgE-
mastcellule sensibilizzate. Gli starnuti risultano
dalla stimolazione massiva delle fibre nervose
afferenti ed iniziano dopo qualche minuto dal-
l’entrata dell’allergene nelle coane nasali, succes-
sivamente compare un massivo aumento della
secrezione nasale ed eventualmente una ostruzio-
ne nasale dopo 15-20 minuti dal contatto con
l’allergene.
Il processo descritto è simile a quello che è tipico
dell’asma; la principale differenza consiste nel
fatto che l’istamina gioca un ruolo più importante
nello sviluppo della rinite allergica rispetto l’asma;
infatti gli antiistaminici risultano efficaci nella
rinite allergica, mentre hanno poco valore nel-
l’asma.
Un alto numero di mastcellule è presente nella
mucosa nasale degli individui con rinite ed ali-
mentano probabilmente una continua stimolazione
allergenica. Questo elemento aumenta la risposta
della mucosa nasale col diminuire della quantità
degli allergeni.
In circa il 50% dei pazienti, l’edema della mucosa
presente nella rinite allergica può provocare
un’ostruzione al drenaggio dei seni con conse-
guente sinusite e l’infezione dei seni paranasali è
una complicanza e conseguenza frequente della
rinite allergica. È importante ricordare quest’ulti-
mo fenomeno quando discuteremo della differen-
za tra rinite allergica e Bi Yuan. Molti individui
possono anche andare incontro ad anosmia ed
ageusia.
LA TEORIA CINESE DEL “BI YUAN”
Le principali manifestazioni cliniche menzionate
in rapporto al bi yuan sono: liberazione di materia-
le purulento nasale di odore nauseabondo, rinorrea,
ostruzione nasale, cefalea e starnuti.
Etiologia e patologia
Questa patologia è dovuta alla ripetuta invasione
del vento-freddo nel meridiano del polmone non
trattata correttamente. Dopo un po’ di tempo il
freddo si tramuta in calore, il polmone non riesce
a disperderlo, diminuisce il qi e si produce una
stagnazione locale di qi e sangue a livello nasale.
Il meridiano della vescicola biliare trasporta il
calore al cervello, anche il du mai ha dei rami che
si distribuiscono al cervello ed al naso; l’interes-
samento di questi meridiani determina una rinorrea
di colore giallo e purulenta. Nella medicina cinese
questo evento è anche chiamato “cervello strari-
pante” o “cervello in fase di spurgo”.
Così, all’inizio sono interessati a questa patologia
due meridiani ed i rispettivi organo e viscere: il
polmone e la vescica biliare. Dopo molti anni
viene coinvolta anche la milza con un deficit che
produce accumulo di umidità con ulteriore aggra-
vamento delle condizioni.
Le manifestazioni di questa condizione sono ca-
ratterizzate da sintomi da vento-freddo e vento-
calore. Alla base di questa condizione si ritrova un
deficit del polmone con deficit del qi e della
funzione di dispersione e, in alcuni casi, calore
nella vescica biliare. Il trattamento varia
consensualmente alle caratteristiche evolutive del
quadro clinico e verte ad espellere il vento-freddo,
a purificare il calore nella vescica biliare ed a
trasformare l’umidità ed il calore della milza.
I principali quadri che si incontrano nel bi yuan
sono:
– polmone invaso dal vento-freddo;
– polmone invaso dal vento-calore;
– calore nel fegato e vescica biliare;
– calore nel polmone;
– calore nella milza.
1. Polmone invaso dal vento-freddo
I sintomi sono: ostruzione nasale, rinorrea con
muco chiaro, leggera cefalea, starnuti.
2. Polmone invaso dal vento-calore
Starnuti, congestione nasale, rinorrea di muco
denso e giallo, prurito nasale e faringodinia, eritema
ed edema perinasale, prurito oftalmico.
3. Calore al fegato e vescica biliare
Secchezza nasale, rinorrea di muco giallo, denso,
purulento e di cattivo odore, iposmia, sensazione
di amaro in bocca, secchezza faringea, cefalea.
4. Calore al polmone
Ostruzione nasale, rinorrea con muco giallo, nau-
seabondo a volte striato di sangue, xerostomia,
sensazione di calore.
5. Calore nella milza
Ostruzione nasale, rinorrea con muco giallo nau-
seabondo, iposmia, sensazione di pesantezza
cefalica e cefalea, gusto amaro e bocca impastata
e collosa.
DIFFERENZA TRA LE RINITI ALLERGICHE E BI
YUAN
L’uso della teoria del bi yuan nel trattamento della
rinite allergica presenta severi problemi.
1. La teoria del bi yuan non presenta chiare spie-
gazioni sulla natura della rinite e sulla sua etiologia.
2. Alcune forme di bi yuan non sono riniti allergi-
che ma sinusiti; infatti, tutti i casi, con esclusione
di quelli correlati alla sindrome da invasione del
polmone da parte del vento-freddo, presentano
rinorrea con muco giallo, purulento, denso e nau-
seabondo: questi sono chiari sintomi di sinusite e
non di rinite. La flogosi sinusale produce una
secrezione gialla e purulenta.
UNA NUOVA TEORIA DELLA RINITE
ALLERGICA
La rinite allergica è causata da una esuberante
reattività del sistema immunitario verso un certo
allergene. Come per l’asma, è data, secondo il
punto di vista cinese, da un deficit del polmone e
del sistema qi-difensivo dei reni, con una presen-
za di “vento cronico” a livello nasale
41
Etiologia
Il deficit del polmone e del sistema del qi-difensi-
vo dei reni a volte può essere innato o legato a
problemi del periodo di vita intrauterina e nell’in-
fanzia. I fattori etiologici sono esattamente gli
stessi dell’asma.
Le invasioni ripetute del vento non trattate appro-
priatamente, combinate con un preesistente defi-
cit di polmone e del sistema qi-difensivo dei reni,
conducono ad una sua “ritenzione” che viene
descritta come un “vento cronico nel naso”, come
avviene per l’asma, dove il “vento” viene tratte-
nuto nel torace.
Patologia
La rinite allergica è caratterizzata da due fattori:
deficit del polmone e del sistema qi-difensivo dei
reni e ritenzione di vento a livello del naso. Come
ricordato per l’asma, solo il deficit del sistema qi-
difensivo dei reni è in grado di provocare questo
particolare quadro e non altri, perciò nell’ambito
dell’analisi dei sintomi ci si aspetterebbe di trova-
re: acufeni, vertigini, sudorazione notturna, debo-
lezza alle gambe, lombalgia etc.
Come per l’asma, la rinite allergica è correlata al
deficit del rene; ciò è avvalorato dal fatto che nella
rinite allergica i reni sono coinvolti non solo nel
contesto della radice del disturbo, ma anche nella
manifestazione che avviene tramite il du mai.
Questo meridiano curioso prende origine tra i reni
e percorre la colonna vertebrale fino all’estremità
cefalica, per poi discendere anteriormente al naso
e alle labbra. Il vaso governatore è quindi il
meridiano che connette i reni con il naso; per tale
ragione i reni sono responsabili non solo della
respirazione, legata alla funzione di trattenere il
qi, ma sono legati anche al sintomo dello starnuto.
L’iperattività della risposta immunitaria nella rinite
allergica è correlata sia al deficit del sistema qi-
difensivo dei reni, sia al vaso governatore. È
interessante notare il ruolo conferito al vaso go-
vernatore nella rinite allergica dal fatto che molti
rimedi indicati dal Li Shi Zhen per questo meri-
diano servono per espellere il vento che colpisce
il naso. Le erbe sono: fang feng - radix
Ledebouriellae, cang er zi - fructus Xanthii, jing
jie - herba seu flos Schizonepetae tenuifoliae,
qiang huo - radix et rhizoma Notoptergii, xi xin -
herba Asari cum radice e gao ben - rhizoma et
radix Ligustici sinensis.
I sintomi e i segni della rinite allergica sono quelli
correlati alle aggressioni da vento-freddo, infatti
la rinorrea è sempre bianca ed acquosa; questo
sintomo è correlato ad un deficit del qi difensivo
che è distribuito dal polmone, ma ha la sua radice
42
nel rene.
Molti testi fanno riferimento al deficit di qi di rene
considerandolo la radice della rinite allergica; in
effetti, i reni non sono solo responsabili della
radice di questa patologia (come deficit del siste-
ma qi-difensivo dei reni), ma sono anche respon-
sabili della sintomatologia che correla diretta-
mente il deficit di qi e gli starnuti.
La rinite allergica si può manifestare sia nell’in-
fanzia che nell’età avanzata, in quest’ultimo caso
è correlata ad un declino progressivo del qi renale
in rapporto all’inizio dell’attività sessuale. Infatti
negli uomini che soffrono di rinite allergica da più
di 40 anni, c’è spesso una connessione diretta tra
l’attività sessuale e l’attacco di rinite allergica.
Così, sebbene la rinite sia ovviamente un disturbo
molto meno grave dell’asma, è però dovuto ad un
maggior deficit dei reni (paragonato all’asma).
Per quanto riguarda la differenza tra la manifesta-
zione della rinite allergica stagionale e quella
presente perenne, quest’ultima semplicemente si
manifesta quando il deficit del rene è più severo.
Ovviamente, dopo i 40 anni, la rinite sarà compli-
cata da altri fattori; il più comune è il deficit di
milza con produzione di muco e, a volte, rinorrea.
Per quanto riguarda la sintomatologia, il principa-
le fattore patogeno è l’invasione del meridiano del
polmone attraverso il naso. Tuttavia, questo feno-
meno non è dovuto solo alla ripetuta invasione del
vento, come nella teoria del bi yuan, ma può anche
essere dovuta primariamente al deficit del sistema
del qi-difensivo del rene e al vaso governatore
nella sua porzione nasale che “imita” i sintomi del
vento-freddo. Lo stesso starnuto è un sintomo di
interessamento diretto dei reni e non è necessaria-
mente correlato al vento.
Trattamento
Anche per il trattamento si distinguono riniti
stagionali e perenni. Nelle riniti stagionali si ap-
plica un principio terapeutico differente a seconda
della stagione; ciò ovviamente non accade nelle
riniti perenni.
Rinite allergica stagionale
Nella rinite stagionale il trattamento si correla con
la stagione di manifestazione della patologia:
durante la stagione di manifestazione si cerca di
trattare la sintomatologia, per esempio espellere il
vento-freddo o il vento-calore; al di fuori di que-
sta, si tratta la radice, tonificando il polmone e il
sistema qi difensivo dei reni e rinforzando il vaso
governatore.
Trattamento dei sintomi il vento dal naso e fermare il prurito e gli starnuti.
Bai zhi espelle anche il vento e l’umidità dal naso.
Vento-freddo Bo he è leggera e fragrante e si innalza per espel-
Manifestazioni cliniche lere il vento.
Starnuti, rinorrea bianca-acquosa, carnagione pal- Questa formula è ottima, se gli starnuti sono il
lida, ostruzione nasale, leggera cefalea, mancanza principale problema rispetto alla rinorrea: è com-
di sete. posta da quattro erbe che possono essere addizio-
Principio terapeutico nate ad altre formule qualora gli starnuti siano un
Allontanare il vento-freddo e trattare la dispersio- problema predominante.
ne e il deficit di qi polmonare.
3. Prescrizione
1. Prescrizione Ma huang tang o decotto di Ephedra
Xiao qing long tang o decotto del piccolo drago verde ma huang
ma huang herba Ephedra 6
herba Ephedrae 9 gui zhi
gui zhi ramulus Cinnamomi 4
ramulus Cinnamomi 6 xing ren
xi xin semen Armeniacae 9
herba Asari 3 zhi gan cao
gan jang radix Glycyrrhizae praeparata 3
rhizoma Zingiberis 3 Spiegazione
fa ban xia Questa formula è usata se sono molto pronunciati
rhizoma Pinelliae preparata 9 i sintomi del vento-freddo, quali raffreddamento,
bai shao assenza di sudorazione e polso teso, duro e super-
radix Paeoniae alba 9 ficiale.
wu wei zi
fructus Schisandrae 3 4. Prescrizione
zhi gan cao Gui zhi tang o decotto di ramulus Cinnamomi
radix Glycyrrhizae praeparata 6 gui zhi
Spiegazione ramulus Cinnamomi 9
Ma huang e gui zhi liberano l’esterno, espellono il bai shao
vento-freddo, esercitano azione diaforetica e bloc- radix Paeoniae alba 9
cano gli starnuti. sheng jiang
Xi xin, gan jiang e ban xia risolvono i catarri e in rhizoma Zingiberis recens 9
particolare i catarri che si manifestano con rinorrea. da zao
Bai shao e wu wei zi, che sono acidi ed astringenti, fructus Zizyphi jujubae 3
controbilanciano il sapore piccante e disperdente zhi gan cao
di ma huang e gui zhi e prevengono un danneggia- radix Glycyrrhizae preparata 6
mento dello yin. Gan cao è utilizzato come Spiegazione
armonizzatore. Gui zhi è piccante e libera l’esterno.
Variazioni Bai shao è acido e astringente e nutre l’energia
Nel caso di prurito nasale e rinorrea si aggiungono nutritiva.
xin yi hua - flos Magnoliae liliflorae, cang er zi - La combinazione di gui zhi e bai shao espelle il
fructus Xanthii e bai zhi - radix Angelicae vento, armonizzando l’energia difensiva e nutriti-
dahuricae. va.
Sheng jiang e da zao hanno la stessa funzione,
2. Prescrizione rispettivamente, di gui zhi e bai shao e quindi
Cang er zi san o polvere di Xanthium aiutano i primi due rimedi ad armonizzare l’ener-
cang er zhi gia nutritiva e difensiva.
fructus Xanthii 7.5 Questa formula è usata, se ci sono sintomi di
xin yi hua vento-freddo con leggera sudorazione.
flos Magnoliae liliflorae 15
bai zhi 5. Prescrizione
radix Angelicae dahuricae 30 Tong xuan li fei tang o decotto per far discendere, diffon-
bo he dere e e regolarizzare il qi del polmone
herba Menthae 1.5 zi su ye
Spiegazione folium Perillae 6
Cang er zi e xin yi hua sono specifici per espellere ma huang

43
 herba Ephedrae 6 gan cao armonizza.
xing ren Questa prescrizione è usata in presenza di rigidità
semen Armeniacae 6 alle spalle, cefalea e starnuti. È indicata nella
zhi ke maggior parte delle patologie croniche accompa-
fructus Aurantii 6 gnate da una stagnazione di qi e di sangue nella
jie geng regione cefalica e nelle spalle.
radix Platycodi 4
qian hu Agopuntura
radix Peucedani 4 – 12BL - fengmen
chen pi – 13BL - feishu
pericarpium Citri reticulatae 3
– 7LU - lieque
fu ling
sclerotium Poriae cocos 6 – 20LI - yingxiang
fa ban xia – bitong
rhizoma Pinellae preparata 6 – 23GV - shangxing
huang qin – 20GB - fengchi
radix Scutellariae 3 – yintang
gan cao Gli aghi vanno manipolati con la metodica della
radix Glycyrrhizae uralensis 3 dispersione o della regolarizzazione.
Spiegazione Le coppette sono applicate su 12BL e 13BL.
Su ye e ma huang espellono il vento-freddo, Spiegazione
liberano l’esterno e stimolano la dispersione del qi 12BL, 12BL e 7LU recuperano la dispersione e la
del polmone. discesa del qi del polmone ed espellono il vento.
Xing ren, zhi ke e jie geng aiutano la discesa del 12BL è particolarmente efficace in coppettazione.
qi del polmone. 20LI, bitong e yintang sono punti locali per espel-
Qian hu, chen pi, fu ling e ban xia risolvono i lere il vento dal naso ed esercitare azione contro il
catarri. prurito e gli starnuti.
Huang qin libera il polmone. Gan cao armonizza. 23GV e 20GB sono punti che, per la loro localiz-
Questa formula è usata se c’è una abbondante zazione, servono per espellere il vento dal naso e
secrezione nasale, starnuti, tosse ed anche cefalea bloccare prurito e starnuti.
23GV e 20GB sono punti che, per la loro localiz-
6. Prescrizione zazione, servono per espellere il vento dalla regio-
Jia wei xiang su san o nuova polvere con aggiunta di ne cefalica. Il 23GV, in particolare, espelle il
Cyperus e Perilla vento dal naso e blocca la secrezione nasale.
zi su ye
folium Perillae 5
jing jie Vento-calore
herba seu flos Schizonepetae tenuif. 3 Manifestazioni cliniche
fang feng Starnuti, rinorrea bianca, pizzicore faringeo, pru-
radix Ledebouriellae 3 rito oftalmico ed eritema congiuntivale, sete.
qin jiao Trattamento principale
radix Gentiana macrophyllae 3 Espellere il vento, purificare il calore, promuove-
man jing zi re la diffusione e la discesa del qi del polmone.
fructus Viticis 3
xiang fu 1. Prescrizione
rhizoma Cyperi rotundi 4 Sang ju yin o decotto di Morus e Chrysanthemum
chuan xiong sang ye
rhizoma Ligustici wallichii 1.5 folium Mori 6
chen pi ju hua
pericarpium Citri reticulatae 4 flos Chrysanthemi 3
gan cao bo he
radix Glycyrrhizae uralensis 2.5 herba Menthae 3
Spiegazione xing ren
Su ye e jing jie espellono il vento e liberano semen Armeniacae 6
l’esterno. jie geng
Fang feng e qin jiao rilasciano i muscoli e i tendini. radix Platycodi 6
Man jing zi espelle il vento e blocca la cefalea. lian qiao
Xiang fu e chen pi muovono il sangue ed espello- fructus Forsythiae 6
no il vento. lu gen

44
 rhizoma Phragmitis 6 – 11LI - quchi
gan cao – 20LI - yingxiang
radix Glycyrrhizae 3 – bitong
– yintang
Spiegazione Questi punti vengono infissi con il metodo disper-
Sang ye e ju hua espellono il vento-calore e dente di equilibrio.
recuperano la discesa del qi del polmone. La coppetta è applicata al 12BL e 13BL.
Bo he espelle il vento-calore. Spiegazione
Xing ren e jie geng ristorano il qi del polmone. 12BL e 13BL recuperano la discesa e la diffusione
Lian qiao e lu gen purificano il calore. del Qi del polmone.
Gan cao armonizza. 4LI e 11LI espellono il vento e purificano il
Questa è una formula adatta a trattare gli attacchi calore.
da vento-calore, soprattutto quelli che colpiscono 20LI, bitong e yintang sono punti locali per espel-
la gola determinando prurito faringeo. lere il vento dal naso.
Variazioni
Se il paziente presenta molti starnuti, bisogna Trattamento della radice
aggiungere cang er zi - fructus Xanthii, xin yi hua Nelle riniti stagionali, quando si è fuori dalla
- flos Magnoliae liliflorae e bai zhi - radix Angelicae stagione dei pollini, l’attenzione verrà maggior-
dahuricae. mente posta nel trattamento della radice del di-
sturbo . Il periodo migliore per effettuare questo
2. Prescrizione trattamento è quello che va dalla fine dell’estate
Chai ge jie ji tang o decotto di Bupleurum e Pueraria per all’inizio dell’autunno, cioè in agosto, settembre
rilassare i tendini e ottobre.
ge gen Nel trattamento della radice bisogna tonificare il
radix Puerariae 9 polmone e il sistema qi-difensivo dei reni e soste-
chai hu nere il vaso governatore. Poiché la rinite è stagio-
radix Bupleuri 6 nale, non bisogna trattare la sintomatologia.
qiang huo Le erbe che sostengono il vaso governatore inclu-
radix e rhizoma Notopterygii 3 dono lu rong - cornu Cervi parvum, lu jiao - cornu
bai zhi cervi, lu jiao jiao - colla cornus Cervi e gui ban -
radix Angelicae dahuricae 3
huang qin plastrum Testudinis.
radix Scutellariae 6 Lu rong, lu jiao e lu jiao jiao sono particolarmente
shi gao importanti nel trattamento della rinite allergica
Gypsum fibrosum 5 perché tonificano il rene yang senza creare troppo
jie geng calore, sostengono il vaso governatore, il polmo-
radix Platycodi 3 ne e il sistema qi-difensivo del rene. Aiutando il
bai shao vaso governatore e tonificando il rene, essi tratta-
radix Paeoniae alba 6 no sia la radice che la manifestazione della pato-
gan cao logia. Lu jiao jiao è particolarmente usato nelle
radix Glycyrrhizae uralensis 3 donne dal momento che è in grado di nutrire anche
Spiegazione il sangue.
Ge gen e chai hu espellono il vento-calore e Lu rong, in particolare, fortifica il vaso governa-
rilassano i tendini. tore, tonifica lo yang senza essiccare troppo, nutre
Qiang huo e bai zhi espellono il vento e liberano l’essenza e il midollo, rinforza i tendini; in altre
l’esterno. Bai zhi in particolare libera il naso dal parole è in grado di rinforzare sia lo yin che lo
vento e rimuove il muco. yang del vaso governatore. Lu rong e lu jiao
Huang qin e shi gao purificano il calore. possono essere presi in pillola nel composto jian
Jie geng recupera la discesa del qi del polmone. shen quan lu wan o pillole di cervo per rinforzare
Bai shao e gan cao armonizzano il qi nutritivo. l’intero corpo.
Questa formula è usata per le forme caratterizzate Gui ban nutre il vaso concezione ed è particolar-
da starnuti accompagnati da sintomi di vento- mente usato, in combinazione con lu jiao o lu jiao
calore e spesso per il calore interno. jiao, nelle donne per rinforzare sia il vaso gover-
natore che il vaso concezione. Questa terapia
Agopuntura farmacologica può essere supportata da quella
– 12BL - fengmen esercitata con agopuntura usando, sia all’inizio
– 13BL - feishu che successivamente, i punti del vaso governatore
– 4LI - hegu e del vaso concezione.

45
In una donna si può pungere il punto 3SI - houxi wu wei zi
sul lato destro e 62BL - shenmai a sinistra, 7LU - fructus Schisandrae 3
lieque a sinistra e 6 KI - zhaohai a destra in questa zhi mu
successione. rhizoma Anemarrhenae 3
Li Shi Zhen indica i seguenti rimedi per il vaso huang bai
governatore: cortex Phellodendri 3
rou gui Spiegazione
cortex Cinnamomi Gui ban e shu di nutrono il vaso governatore e
gui zhi vaso concezione e rafforzano i reni. Essi fortifica-
ramulus Cinnamomi no l’essenza renale, il substrato del rene yang, e
fu zi rafforzano il polmone ed il sistema del qi-difensi-
radix Aconiti vo del rene. Lu jiao jiao nutre anche il vaso
du huo governatore.
radix Duhuo Wu wei zi nutre l’essenza e fortifica il polmone.
qiang huo Zhi mu e huang bai sono incluse per prevenire
radix et rhizoma Notopterygii ogni eccesso del calore che potrebbe derivare
fang feng dalla presenza di altre erbe riscaldanti.
radix Ledebouriellae
jing jie Variazioni
herba seu flos Schizonepetae tenuif. Se sono pronunciati i sintomi da freddo e il deficit
xi xin del rene yang, si aggiunge rou gui - cortex
herba Asari cum radice Cinnamomi.
gao ben Se c’è facilità a contrarre raffreddori, si aggiunge
rhizoma et radix Ligustici sinensis huang qi - radix Astragali, bai zhu - rhizoma
cang er zi Atractylodis macrocephalae e fang feng - radix
fructus Xanthii Ledebouriellae.
Le prime tre erbe tonificano il qi innato, dal quale Se c’è una secrezione nasale e un induito linguale
origina il vaso governatore e rinforzano il fuoco appiccicoso, aggiungere bai zhu - rhizoma
della “porta della vitalità”. Du huo rinforza la Atractylodis macrocephalae, fa ban xia - rhizoma
schiena ed espelle il vento-umidità dalla regione Pinelliae preparatum e fu ling - sclerotium Poria
lombare inferiore. Tutte le altre erbe interessano il cocos.
vaso governatore nel suo percorso superiore com- La formula precedente è indicata per tonificare il
preso il naso; infatti, tali erbe espellono il vento polmone e il sistema qi-difensivo dei reni, raffor-
dal naso e promuovono la diffusione del qi del zare il vaso governatore e nutrire l’essenza. Tutta-
polmone. via, può essere usata qualsiasi formula che tonifi-
Deficit di polmone e del sistema qi-difensivo dei chi il rene yang, modificandola con l’aggiunta dei
reni e del vaso governatore seguenti ingredienti:
Manifestazioni cliniche 1. Erbe che rinforzano il vaso governatore, quali:
Carnagione pallida, debolezza lombare, facilità ai lu rong - cornu Cervi parvum, lu jiao - cornu Cervi
raffreddori, lingua pallida, polso debole e profon- o lu jiao jiao - colla cornus Cervi, quest’ultimo
do. nelle donne.
Principio terapeutico 2. Erbe che nutrono l’essenza ed il midollo quali:
Bisogna tonificare il polmone ed il sistema qi- gui ban - plastrum Testudinis, tu si zi - semen
difensivo dei reni e rinforzare il vaso governatore. Cuscutae, gou qi zi - fructus Lycii, he che -
placenta hominis o wu wei zi - fructus Schisandrae.
Prescrizione 3. Erbe per tonificare il sistema qi-difensivo del
Yu du yang tang o decotto per favorire il vaso governatore polmone.
e nutrire il qi originario 4. Se necessario, addizionare una o due erbe, in
gui ban piccola dose, per prevenire l’esuberanza di calore
plastrum Testudinis 15 provocata da alcune erbe piccanti usate per toni-
shu di huang ficare il rene yang, per esempio, zhi mu - rhizoma
radix Rehmanniae preparata 9 Anemarrhenae e huang bai - cortex Phellodendri.
rou cong rong Nella donna se è necessario tonificare sia il vaso
herba Cistanchis 9 governatore che il vaso concezione; si possono
bu gu zi usare erbe, quali sheng di huang - radix
fructus Psoralea corylifoliae 6 Rehmanniae, gui ban- plastrum Testudinis, bie jia
lu jiao jiao - carapax Trionycis o e jiao - gelatinum Asini.
colla cornus Cervi 3 Sebbene la rinite allergica sia provocata da un

46
deficit di polmone e del sistema qi-difensivo dei
reni, soprattutto nei pazienti al di sopra dei 40
anni, si può verificare anche un deficit di rene yin;
in questo caso è bene iniziare con una formula che
tonifichi il rene yin, quale il liu wei di huang wan
o pillola di Rehmannia dai 6 sapori, e modificarla
addizionando erbe che tonifichino il polmone e il
sistema qi-difensivo del rene e, come indicato
sopra, erbe che rafforzino il vaso governatore.
Concludendo, se ci sono segni di deficit di milza,
aggiungere semplicemente bai zhu - rhizoma
Atractylodis macrocephalae, huang qin - radix
Astragali e fu ling - sclerotium Poriae cocos.
Agopuntura
– 4GV - mingmen in moxa
– 4CV - guanyuan in moxa
– 23BL - shenshu
– 3KI - taixi
– 13BL - feishu
– 12GV - shenzhu
– 24GV - shenting
– 23GV - shangxing
– 20GB - fengchi
– 14GV - dazhui in moxa
– 3SI - houxi
– 62BL - shenmai (nella donna abbinato a 7LU -
lieque e 6KI - zhaohai).
Viene usato il metodo di tonificazione, fatta ecce-
zione per i punti cefalici, per i quali si utilizza il
metodo neutro.
Spiegazione
4GV e 4CV in moxa rafforzano il vaso governa-
tore. 4CV è usato perché il vaso interno del vaso
governatore effettivamente corre lungo la via
mediana del corpo sotto il vaso concezione.
L’uso del 4GV e 4CV, tuttavia, tonifica sia l’aspetto
yin che yang del vaso governatore.
23BL, 3KI, 13BL e 12GV tonificano il polmone
e il sistema Qi-difensivo del rene.
24GV e 23GV espellono il vento dal naso, raffor-
zano il vaso governatore localmente e bloccano la
secrezione nasale.
20GB è un punto adatto ad espellere il vento. Per
le affezioni del naso sarà bene infiggere la punta
dell’ago dirigendola verso la narice omolaterale.
14GV viene trattato in moxa per rafforzare il vaso
governatore nel suo percorso superiore.
3SI e 62BL aprono il vaso governatore. I punti
sono incrociati con 3SI del lato sinistro nell’uomo
e destro nella donna e 62BL del lato destro nel-
l’uomo e sinistro nella donna. Nella donna è
preferibile combinare il vaso governatore con il
vaso concezione: si potrà perciò pungere 3SI a
destra, 62BL a sinistra, 7LU a sinistra e 6KI a
destra.
RINITE ALLERGICA PERENNE
Nel trattamento della rinite perenne bisogna tener
conto costantemente sia del trattamento della ra-
dice che delle manifestazioni cliniche, perché i
sintomi sono presenti durante tutto l’anno.
Trattamento principale
Tonificare il polmone ed il sistema qi-difensivo
del rene, rafforzare il vaso governatore, consoli-
dare l’esterno ed espellere il vento.
Ci sono molte formule adatte che possono essere
modificate con l’aggiunta delle seguenti erbe:
a. erbe per tonificare il polmone e il sistema Qi-
difensivo del rene quali: du zhong - cortex
Eucomniae, xu duan - radix Dipsaci o bu gu zhi -
fructus Psoraleae corylifoliae;
b. erbe che rinforzano il vaso governatore quali: lu
rong - cornu Cervi parvum, lu jiao - cornu Cervi o,
nelle donne, lu jiao jiao- colla cornus Cervi;
c. erbe che tonificano il sistema qi-difensivo del
polmone quali: huang qi - radix Astragali;
d. erbe che espellono il vento dal naso e fermano
la secrezione nasale quali: fang feng - radix
Ledebouriellae, jing jie - herba seu flos
Schizonepetae tenuifoliae, cang er zi - fructus
Xanthii, xin yi hua - flos Magnoliae liliflorae e xi
xin - herba Asari cum radice;
e. erbe che nutrono l’essenza ed il midollo quali:
gui ban - plastrum Testudinis, tu si zi - semen
Cuscutae, gou qi zi - fructus Lycii, zhi he che -
Placenta hominis o wu wei zi - fructus Schisandrae;
f. se necessario, si aggiungono una o due erbe, ad
un basso dosaggio, per prevenire l’aumento del
calore che molte erbe piccanti posseggono tonifi-
cando la radice del rene yang, per esempio si
possono usare zhi mu - rhizoma Anemarrhenae e
huang bai - cortex Phellodendri.
Per quanto riguarda il trattamento della radice
nella rinite perenne, si può applicare lo stesso
ragionamento già visto per la rinite allergica sta-
gionale:
a. se nella donna è necessario rafforzare sia il vaso
governatore che concezione, si possono usare
erbe quali sheng di huang - radix Rehmanniae, gui
ban - plastrum Testudinis, bie jia - carapax
Trionycis o e jiao - gelatinum Asini;
b. se si è in presenza di un deficit di rene yin o di
un deficit sia di rene yin che yang, è meglio usare
una prescrizione che nutra il rene yin quale liu wei
di huang wan o pillola di Rehmannia dai 6 sapori
e modificarla addizionando erbe che tonifichino il
polmone ed il sistema qi-difensivo del rene, raf-
forzino il vaso governatore, come spiegato altro-
ve;
c. se ci sono sintomi e segni di deficit di milza, si
aggiunge semplicemente bai zhu - rhizoma
Atractylodis macrocephalae, huang qi - radix
47
Astragali e fu ling - sclerotium Poriae cocos. 3. Prescrizione
Ren shen bai du san o polvere per espellere i veleni
dang shen
radix Codonopsis
1. Prescrizione fu ling
Yu ping feng san o polvere di giada per proteggere sclerotium Poriae cocos 9
huang qi zhi gan cao
radix Astragali 20 radix Glycyrrhizae preparata 3
bai zhu qiang huo
rhizoma Atractylodis macrocephalae60 radix et rhizoma Notopterygii 3
fang feng du huo
radix Ledebouriellae 30 radix Duhuo 6
Spiegazione chuan xiong
È una formula semplice ed efficace per tonificare rhizoma Ligustici wallichii 6
il qi del polmone e per consolidare l’esterno (con sheng jiang
fang feng). rhizoma Zingiberis recens 3p
chai hu
radix Bupleuri 6
2. Prescrizione bo he
Shen su yin o decotto Panax e Perilla herba Menthae 3
dang shen qian hu
radix Codonopsis pilosulae 9 radix Peucedani 9
zi su ye zhi ke
folium Perillae 3 fructus Aurantii 6
ge gen jie geng
radix Puerariae 9 radix Platycodi 4
qian hu Spiegazione
radix Peucedani 3 Dang shen, fu ling e gan cao tonificano il qi e
fa ban xia rinforzano i polmoni e la milza.
rhizoma Pinelliae preparatum 6 Qiang huo, du huo, chuan xiong e sheng jiang
fu ling eliminano il vento e l’umidità ed espellono il
sclerotium Poriae cocos 9 vento dal vaso governatore.
chen pi Qiang huo e chuan xiong dirigono gli altri rimedi
pericarpium Citri reticulatae 3 verso la regione cefalica. Qiang huo e du huo
zhi ke entrano nel vaso governatore.
fructus Aurantii 6 Chai hu e bo he allontanano il vento e dirigono le
jie geng
radix Platycodi 6
erbe verso la testa.
zhi gan cao Qian hu, zhi ke e jie geng ristorano la discesa del
radix Glycyrrhizae preparata 3 qi del polmone e risolvono i catarri.
sheng jiang Questa prescrizione è adatta se c’è deficit di milza
rhizoma Zingiberis recens 3 con catarri, pronunciata rigidità muscolare alla
da zao estremità delle spalle e del collo.
fructus Zizyphi Jujubae 4f
Spiegazione 4. Prescrizione
Dang shen tonifica polmone e qi di milza. Jian jian yu zhu tang é variazione del decotto di Polygonatum
Su ye ostacola la dispersione e la discesa del qi di odoratum
polmone. yu zhu
Ge gen espelle il vento. rhizoma Polygonati odorati 12
Qian hu, ban xia, fu ling e chen pi risolvono i dan dou chi
catarri. semen Sojiae praeparatum 9
Jie geng e zhi ke recuperano la discesa del qi del cong bai
polmone. herba Allii fistulosi 15
Sheng jiang espelle il vento. bo he
Da zao aiuta dang shen nel tonificare il qi. herba Menthae 6
Gan cao armonizza. jie geng
Questa formula è adatta se c’è un deficit di milza radix Platycodi 6
e catarro che si manifesta con una profusa secre- bai wei
zione nasale. radix Cynanchi 6

48
 gan cao i catarri, insieme a chen pi e gan cao formano la
radix Glycyrrhizae uralensis 3 prescrizione er chen tang o decotto dei due vecchi.
da zao Jie geng e zhi ke ripristinano la discesa del qi del
fructus Zizyphi 3 polmone.
Spiegazione Gan jiang e rou gui riscaldano il centro ed asciu-
Yu zhu e bai wei nutrono lo yin di stomaco e gano la secrezione nasale acquosa.
purificano il calore vuoto dello stomaco. Dang gui, bai shao e chuan xiong rappresentano
Dan dou chi e cong bai liberano l’esterno e ripri- una versione ridotta del si wu tang o decotto delle
stinano la diffusione e la discesa del qi di polmo- quattro sostanze, armonizzano dunque il sangue.
ne. Questa formula è indicata per la rinite allergica
Gan cao e da zao tonificano il qi ed armonizzano. cronica con un deficit yang di milza e stomaco e
Questa formula è usata quando c’è un quadro di stasi di sangue. È particolarmente adatta alle don-
deficit di yin di stomaco. ne.

6. Prescrizione
5. Prescrizione
Gui zhi shen tang o decotto di ramulus Cinnamomi e Panax
Wu ji san o polvere per i cinque accumuli
ginseng
ma huang
gui zhi
herba Ephedrae 4
ramulus Cinnamomi 12
bai zhi
gan jiang
radix Angelicae dahuricae 3
rhizoma Zingiberis officinalis 9
cong bai
zhi gan cao
herba Allii fistulosi 4
radix Glycyrrhizae preparata 12
sheng jiang
dang shen
rhizoma Zingiberis recens 3f
radix Codonopsis 15
cang zhu
bai zhu
rhizoma Atractylodis lancea 12
rhizoma Atractylodis macrocephalae9
hou po
cortex Magnoliae officinalis 3 Spiegazione
chen pi Gui zhi e gan jiang risolvono i catarri freddo e
pericarpium Citri reticulatae 4 fermano la secrezione nasale. Gui zhi espelle il
gan cao vento.
radix Glycyrrhizae uralensis 3 Zhi gan cao, dang shen e bai zhu tonificano il qi di
ban xia polmone e milza.
rhizoma Pinelliae preparatum 3 Questa prescrizione è usata nel deficit di yang di
fu ling milza e polmone con catarri, profusa rinorrea e
sclerotium Poriae cocos 3 muco bianco.
jie geng
radix Platycodi 6
zhi ke 7. Prescrizione
fructus Aurantii 4 Ma huang fu zi xi xin tang o decotto di Ephedra, Aconitum
gan jiang e Asarum
rhizoma Zingiberis officinalis 2 ma huang
dang gui herba Ephedrae 6
radix Angelicae sinensis 3 fu zi
bai shao radix Aconiti 9
radix Paeoniae alba 3 xi xin
chuan xiong herba Asari cum radice 6
rhizoma Ligustici wallichii 3 Spiegazione
Spiegazione Ma huang e xi xin liberano l’esterno, espellono il
Ma huang, bai zhi, cong bai e sheng jiang liberano vento-freddo, ripristinano la dispersione e la di-
l’esterno, espellono il vento, ripristinano la di- scesa del qi del polmone e risolvono i catarri-
spersione del qi del polmone e bloccano la secre- freddo.
zione nasale ed il prurito. Fu zi tonifica il rene yang e disperde il freddo
Cang zhu, hou po, chen pi e gan cao tonificano lo interno.
stomaco e disseccano l’umidità. Queste erbe com- Questa formula è indicata se c’è un deficit severo
pongono la prescrizione ping wei san o polvere di rene yang e freddo interno con profusa rinorrea.
per equilibrare lo stomaco. Può essere usata abbinata ad altre prescrizioni per
Ban xia e fu ling disseccano l’umidità e risolvono un deficit di yang; in questo caso si useranno dosi

49
inferiori, per esempio, ridotte a due/terzi. zhi mu
8. Prescrizione rhizoma Anemarrhenae 3
Zai zao san o polvere nuova huang bai
dang shen cortex Phellodendri 3
radix Codonopsis 12 Spiegazione
huang qi Questa formula sorregge il vaso governatore e
radix Astragali 15 tonifica il sistema difensivo dei reni. Si è discusso
fu zi altrove circa la relazione con il trattamento della
radix Aconiti 6 radice nella rinite stagionale.
qiang huo Varianti
radix et rhizoma Notopterygii 6 Se ci sono molti starnuti e secrezione nasale, si
fang feng aggiungono fang feng - radix Ledebouriellae,
radix Ledebouriellae 6 cang er zi - fructus Xanthii e xi xin - herba Asari
chuan xiong cum radice. Quest’ultima erba è usata a piccole
rhizoma Ligustici wallichii 6 dosi, circa g 1.5.
xi xin Se c’è una profusa secrezione nasale, aggiungere
herba Asari cum radice 3 bai zhi - radix Angelica dahuricae, xi xin - herba
gui zhi
Asari cum radice e gan jiang - rhizoma Zingiberis
ramulus Cinnamomi 6
bai shao officinalis.
radix Paeoniae alba 6 Se ci sono sintomi di vento-calore, si usano ju hua
gan cao - flos Chrisanthemi morifolii e chan tui -
radix Glycyrrhizae uralensis 3 periostracum Cicadae.
sheng jiang Se c’è mal di testa, aggiungere ju hua - flos
rhizoma Zingiberis recens 6 Chrisanthemi morifolii, ge gen - radix Puerariae e
da zao man jing zi - fructus Viticis.
fructus Zizyphi jujubae 3f Se c’è sudorazione, usare gui zhi tang o decotto di
Spiegazione ramulus Cinnamomi.
Dang shen, huang qi e fu zi tonificano lo yang, Se c’è deficit di milza e catarri, aggiungere bai zhu
consolidano l’esterno ed esercitano azione - rhizoma Atractylodis macrocephalae, fu ling -
anidrotica. sclerotium Poriae cocos e ban xia - rhizoma Pinellia
Qiang huo, fang feng, chuan xiong e xi xin espel- preparatum.
lono il vento e fermano la secrezione nasale ed il
prurito. Agopuntura
Gui zhi e bai shao armonizzano il qi nutritivo e 13BL - feishu, 12GV - shenzhu, 12CV - zhongwan,
difensivo e fermano la sudorazione. 36ST - zusanli, 7LU - lieque, 9LU- taiyuan, per
Sheng jiang e da zao aiutano le precedenti due tonificare il sistema qi-difensivo del rene.
erbe ad armonizzare il qi difensivo e nutritivo, gan 4LI - hegu, 20LI - yingxiang, bitong, 23GV -
cao armonizza. shengxing, per espellere il vento dal naso.
Questa formula è usata nel deficit di yang di milza, Possono essere utilizzati altri punti per il rene e
polmone e reni con profusa secrezione nasale e per il vaso governatore come indicato altrove per
sudorazione.
il trattamento della radice nella rinite stagionale.
9. Prescrizione
Yi du yang yuan tang o decotto per aiutare il vaso governa-
CASO CLINICO
tore e nutrire il qi innato
gui ban
plastrum Testudinis 15 Donna di 33 anni. La paziente soffre di rinite
shu di huang allergica dall’età di 18 anni; presenta starnuti e
radix Rehmanniae preparata 9 rinorrea se è esposta alla polvere del gatto e del
rou cong rong cane. Starnuta e “va in chiazze” se mangia certi
herba Cistanchis 9 cibi come tè, caffè, cioccolato, vino, formaggio,
bu gu zhi burro, alcool, grasso e spezie.
fructus Psoralea corylifoliae 6 Urina frequentemente e spesso anche in maniera
lu jiao jiao urgente; riferisce tale disturbo come “cistite”, ma
colla cornus Cervi 3 non presenta bruciore.
wu wei zi Soffre di mal di schiena da circa 6 anni.
fructus Schisandrae 3 Il polso è debole e profondo ed ambedue le regioni

50
posteriori sono deboli; la sua lingua è pallida e Trattamento
leggermente bluastra con le impronte dentarie,
Il fulcro del trattamento è tonificare il polmone e
induito giallo alla radice.
sistema qi-difensivo dei reni e purificare il vento-
calore dal sistema qi-difensivo del polmone (pel-
Diagnosi le). La formula scelta è una variante del yi du Yang
yuan tang o decotto per tonificare il vaso governa-
Rinite perenne da deficit di polmone e del sistema tore e nutrire il qi originario:
Qi-difensivo del rene, soprattutto i reni e preva- gui ban
lentemente il rene yang (mal di schiena, frequenti plastrum Testudinis 15
minzioni urgenti e lingua bluastra e pallida). Il shu di huang
fatto che ci siano starnuti di fronte a certi cibi radix Rehmanniae preparata 9
indica che il grosso intestino presenta calore bu gu zhi
(induito giallo alla radice della lingua). fructus Psoraleae corylifoliae 6
Ovviamente nella signora c’è un deficit del pol- lu jiao jiao
mone e del sistema del qi-difensivo del rene, colla Cornu Cervi 4
infatti la lombalgia e le minzioni frequenti appa- wu wei zi
iono in accordo con il declino del Qi renale. fructus Schisandrae 3
zhi mu
rhizoma Anemarrhenae 3
Trattamento fang feng
radix Ledebouriellae 4
Poiché questo è un caso di rinite permanente, si chan tui
può trattare sia la radice che la sintomatologia periostracum Cicadae 4
simultaneamente con una formula che tonifichi il bai xian pi
rene yang. Tuttavia, questa paziente è stata trattata cortex radicis Dictami Dasycarpi 6
inizialmente con l’agopuntura con: 7LU - lieque e Spiegazione
6KI - zhaohai, 36ST - zusanli, 6SP - sanyinjiao, Bu gu zhi e lu jiao jiao tonificano il sistema qi-
7KI - fuliu, 4CV - guanyuan, 16KI - huangshu, difensivo dei reni e rafforzano il vaso governato-
13BL - feishu, 12GV - shenzhu, 23BL - shenshu, re.
9SP - yinlingquan, 25BL - dachangshu, 23GV - Wu wei zi tonifica il sistema qi-difensivo del
shangxing e 20LI - yingxiang. Si può aggiungere polmone.
ovviamente il rimedio jiang shen quan lu wan - Zhi mu purifica il calore.
pillole del cervo per rinforzare l’intero corpo. Fang feng, chan tui e bai xian pi purificano il
L’abbinamento dell’agopuntura con questa pre- vento-calore dalla pelle.
scrizione ha prodotto un completo miglioramento Questa formula e le sue variazioni producono un
delle condizioni. considerevole miglioramento dopo 6 mesi.

CASO CLINICO

Donna di 25 anni, soffre di febbre da fieno (rinite CASO CLINICO

allergica stagionale) “da quando si ricorda“. Du-
rante la stagione, la paziente presenta starnuti,
occhi pruriginosi e faringodinia, presenta eczema
al lato del naso e sul mento. L’eruzione si presenta
all’inizio con delle papule che poi si essiccano e si
desquamano dopo alcune settimane.
I punti sono rossi e pruriginosi e peggiorano con
l’esposizione al sole.
Il polso è solo leggermente debole e in posizione
posteriore sinistra è più leggero. La lingua presen-
ta un colorito normale con un leggero induito
appiccicoso.
Diagnosi
Rinite allergica da deficit di polmone e del sistema
qi-difensivo del rene. L’eczema ha la stessa causa.
Uomo di 44 anni, soffre di rinite stagionale dal-
l’età di 22 anni; le principali manifestazioni sono
starnuti, rinorrea con muco bianco acquoso, fatta
eccezione al mattino in cui si presenta spesso e
giallo, occhi maggiormente sensibili. Il polso è
solo leggermente profondo e la posizione poste-
riore sinistra presenta un polso più profondo.
La lingua è pallida ed edematosa.
Diagnosi
Rinite stagionale da deficit di polmone e del
sistema qi-difensivo renale. Il pallore e gonfiore
della lingua indicano un deficit di yang di milza
che spesso è presente nei casi dopo i 40 anni. Il

51
muco spesso e giallo del mattino indica che i seni
sono stati colpiti dall’edema della mucosa nasale
prima dell’appropriato drenaggio.

Trattamento
Lo scopo principale della terapia (fuori stagione)
è quello di tonificare il polmone ed il sistema qi-
difensivo del rene e la milza-yang. La formula
usata è una variante di yu du yang yuan tang o
decotto per regolarizzare il vaso governatore e per
nutrire il qi originario:
gui ban
plastrum Testudinis 15
shu di huang
radix Rehmanniae preparata 9
bu gu zhi
fructus Psoraleae corylifoliae 6
lu jiao
cornu Cervi 9
wu wei zi
fructus Schisandrae 3
zhi mu
rhizoma Anemarrhenae 3
huang qi
radix Astragali 9
fang feng
radix Ledebouriellae 4
bai zhu
rhizoma Atractylodis macroceph. 6
fu ling
sclerotium Poriae cocos 6
Spiegazione
Shu di e gui ban nutrono l’essenza del rene.
Bu gu zhi e lu jiao tonificano il sistema qi-
difensivo del rene e rafforzano il vaso governato-
re.
Wu wei zi, huang qi tonificano il sistema qi-
difensivo del polmone; zhi mu purifica il calore.
Fang feng espelle il vento dal naso.
Bai zhu e fu ling tonificano la milza e drenano
l’umidità.
Questa formula produce un miglioramento dopo
poco tempo ed il paziente è calmo sotto trattamen-
to.
Un’altra interessante connessione tra i reni e la
rinite si può osservare usando, come fanno alcuni
medici cinesi, iniezioni di cortisone nel punto
12BL - fengmen, con effetti collaterali molto
inferiori rispetto la somministrazione sistemica di
cortisone. Si può vedere il cortisone come un
“tonico dei reni“ e l’iniezione nel 12BL espelle il
vento e diffonde il Qi-difensivo all’esterno.

52
dal journal of traditional
chinese medicine

vol. 12 - n° 2 giugno 1992

53
 forum su argomenti speciali
Un prospetto della ricerca clinica in medicina
tradizionale cinese sul trattamento di disturbi
cardiovascolari nel 1990
Chen Keji*
In accordo con gli studi statistici di Beijing, Tianjin,
Shanghai ed altri ospedali, i disturbi cardio-
vascolari e cerebrovascolari costituiscono la prin-
cipale causa di morte (circa il 50%), inoltre molti
pazienti decedono per l’ipertensione e per i distur-
bi coronarici. La ricerca clinica inerente il tratta-
mento di questi disturbi riveste quindi una certa
priorità (nell’ambito dei vari studi medici).
1. Trattamento clinico dell’infarto miocardico acuto
(IMA)
Nel 1970, sulla base delle sindromi cliniche da
deficit di qi e stasi di sangue o deficit di qi e yin,
nei pazienti affetti da IMA sono stati combinati i
principi terapeutici atti a tonificare il qi e promuo-
vere la circolazione di sangue con rimedi della
medicina occidentale.
Come conseguenza, la mortalità è passata dal 20-
30% al 10% e sotto il 7% all’inizio del ’70.
Sfortunatamente la superiorità clinica della medi-
cina tradizionale cinese non permane a lungo. In
quest’ultima decade, la moderna medicina ha
prestato molta attenzione all’occlusione trom-
botica coronarica, al miglioramento morfologico
da danno della parete vasale e al trattamento delle
lesioni aterosclerotiche. In altre parole si è passati
da un trattamento passivo ad uno attivo sia per
quanto riguarda la trombolisi che la PTCA e il
bypass dell’arteria coronarica, in modo da mini-
mizzare la possibilità infartuale e ridurre i sintomi
dell’ischemia miocardica acuta, fino a giungere al
trattamento dell’IMA.
Inoltre, una corretta combinazione del blocco dei
ß-recettori e degli antagonisti del calcio hanno
indotto una ulteriore diminuzione della mortalità
che è risultata inferiore al 6%.
Ora, l’interrogativo che si pone è come la medici-
*Xiyuan Hospital, China Academy of Traditional Chinese
Medicine, Beijing
54
na tradizionale cinese possa migliorare gli effetti
terapeutici e cercare di raggiungere e sorpassare i
livelli già avanzati per le patologie descritte pre-
cedentemente.
In passato sono stati effettuati, con discreti risul-
tati, studi sul miglioramento delle funzioni
piastriniche, sull’inibizione della trombosi, sulla
possibilità di allontanare i radicali liberi, sulla
riduzione degli infarti miocardici in base alle
conoscenze della materia medica tradizionale ci-
nese.
Sono stati fatti, purtroppo, minimi progressi sulle
preparazioni da usare nelle fasi acute, sulla pre-
venzione secondaria del reinfarto in sopravvissu-
ti trattati con la medicina tradizionale cinese, sul
miglioramento della funzione del cuore sinistro e
su altri aspetti.
Gli operatori medici della medicina tradizionale
cinese possono apportare il loro contributo in
questi settori.
2. Trattamento clinico dell’ipertensione
L’ipertensione viene catalogata in Cina come una
delle patologie più frequenti. I dati raccolti nel-
l’intero paese nel 1979-’80 hanno dimostrato una
prevalenza della patologia nella popolazione di
età superiore ai 15 anni del 7.73% maggiore
rispetto quella eseguita nel 1959 (5.11%). Nelle
zone di Beijing, Tianjin e Liaoning, in questi
ultimi 20 anni, la patologia è raddoppiata, mentre
nella zona di Shanghai l’aumento è stato di circa
il 50%; ogni anno ci sono circa 1.3 milioni di
nuovi casi di apoplessia cerebrale (la maggiore
conseguenza dell’ipertensione) con una mortalità
annua di circa 60-120/100 000 persone, mentre il
75% dei sopravvissuti perde l’abilità lavorativa e
il 40% rimane menomato in modo molto serio.
Nell’ambito della ricerca, alcuni si occupano del
trattamento dell’ipertensione con la MTC.
Finora non sono state trovate misure efficaci per
diminuire oltre il 10-15% le complicanze
apoplettiche cerebrali, inoltre non sono stati tro-
vati trattamenti profilattici nelle complicanze
nefrotiche o cardiache dell’ipertensione.
In verità si è visto che, dopo il trattamento,
l’ipertrofia ventricolare da ipertensione è reversi-
bile, come anche il danno della funzionalità renale
e, di conseguenza, si può prolungare la vita del
paziente.
Sin dal 1950 si è notato che le erbe usate per
purificare il fuoco di fegato, regolare le mestrua-
zioni, allontanare il vento, calmare il fegato e
tonificare il rene ed altri farmaci di origine anima-
le possiedono un effetto terapeutico sull’iperten-
sione e sui suoi sintomi.
Sfortunatamente non sono state condotte ulteriori
ricerche in questo settore. Inoltre, la maggior
parte dei trattamenti clinici si sono basati sulla
differenza tra sindrome da deficit di yin e sindro-
me da pienezza di yang, mentre non sono state
sviluppate ulteriori classificazioni terapeutiche.
3. Trattamento clinico dell’aritmia
Frequentemente i sintomi presenti nell’aritmia
sono stati trattati con fu mai tang, gui pi tang, bao
yuan tang, bu xin dan, chai hu abbinato a long gu
mu li tang, ling gui zhu gan tang ecc. con svariati
effetti terapeutici spesso non riproducibili. La
MTC è tuttora debole di fronte ad un’aritmia
grave, includendo le forme sostenute e complicate
dalla tachicardia ventricolare, la fibrillazione
ventricolare, i gravi blocchi A-V e la torsione di
punta, compresa la già vista tachicardia atriale
parossistica o i battiti prematuri ventricolari.
Ovviamente a noi operatori della MTC aspetta
parecchio lavoro. Gli esami clinici e le verifiche
elettrofisiologiche sono state condotte in molti
ospedali, creando condizioni favorevoli per stu-
diare i meccanismi del trattamento tramite la
MTC: ad esempio, è dimostrato chela pirozolina
(derivata dalla ß dicroina) e la dauricina bloccano
principalmente il canale Na+, la tetrandrina e
l’erbamina bloccano principalmente il canale
Ca++, la coridalina e la berberina prolungano
prevalentemente la durata dell’azione di potenza
del miocardio e la dimetilcoclaurina possiede
effetto stimolante i ß recettori.
Mancano tuttora i farmaci e le prescrizioni
(riproducibili in vasta scala con effetto terapeutico
del 50-75%).
Evidentemente è importante scegliere le prescri-
zioni efficaci della MTC e verificare il loro suc-
cesso tramite l’esperienza clinica e lo studio dei
valori degli indici della moderna elettrofisiologia
e riportare ulteriori studi farmacocinetici e
farmacodinamici su quei farmaci e preparazioni
che risultano promettenti.
Si dovrebbe procedere all’isolamento, purifi-
cazione e trasformazione degli ingredienti attivi,
nell’ambito della farmacologia cinese, con riferi-
mento alle strutture chimiche, per giungere così a
nuovi composti che abbiano minor tossicità e
maggiore effetto terapeutico.
4. Trattamento clinico del collasso cardiaco
La MTC classifica il collasso cardiaco come una
ostruzione del qi di cuore, una ritenzione di fluidi
cardiaci, una sindrome dispnoica, edema e deficit
di qi e yang.
Quando il miocardio possiede la capacità contrat-
tile, le prescrizioni e i farmaci devono riscaldare e
tonificare sia il cuore che il rene, tonificare la
milza, promuovere la diuresi e purificare il calore
polmonare.
Le prescrizioni più frequentemente usate sono lo
shen fu tang o lo zhen wu tang abbinati al wu ling
san o al wu pi yin, bao yuan tang o shen ce san
addizionati al ting li da zao xie fei tang. General-
mente si ottengono migliori risultati se le prescri-
zioni precedenti vengono modificate, tenendo
conto dei differenti sintomi e segni quali: stasi di
sangue, stagnazione di qi, stagnazione di catarri e
debolezza dello yin. Gli insuccessi delle prescri-
zioni e delle terapie sono in relazione con la
diminuita contrattilità miocardica e in rapporto
all’anomalia della circolazione periferica, tenen-
do presente che nel collasso cardiaco l’80% dei
sintomi è correlato ad un danno tissutale periferi-
co (il 30% da edema e il 20% ad un danneggia-
mento cardiaco).
Nella moderna medicina, vengono spesso usate le
catecolamine e la digitale per il loro effetto inotropo
in corso di collasso cardiaco acuto e cronico.
Nell’aritmia e nel danneggiamento miocardico
sono spesso presenti, sia un effetto inotropo da
aumentata contrattilità miocardica, sia un sovrac-
carico del consumo di ossigeno e calcio. Così per
anni, i medici ricercatori hanno sviluppato nuovi
rimedi cardiotonici quali amrinone, milrinone,
enoximone, prazosin e captopril.
Il trattamento del danno cardiaco con la MTC si
basa su un esame che comprende l’intero organi-
smo.
La medicina occidentale presenta per altro vari
effetti collaterali e la MTC diviene un buon tratta-
mento di scelta per migliorare la qualità di vita,
aumentare la sopravvivenza ed alleviare la seque-
la dei sintomi. Questa è la linea di condotta da
seguire. Sia le prescrizioni, che le ricette indivi-
duali, per il trattamento del collasso cardiaco
contengono elementi inotropi alcuni dei quali di
natura glicosidica ed è necessario avere delle
preparazioni adatte per l’uso clinico.
55
C’è una alta incidenza di collasso cardiaco negli
anziani, perché in questi pazienti c’è la possibilità
di sviluppare reazioni collaterali di natura tossica
data dai farmaci assunti, come la digitale che può
provocare disturbi renali e l’aumento dell’ecci-
tabilità cardiaca da anoressia. È perciò molto
importante studiare ed analizzare i composti delle
prescrizioni della MTC per ottenere un trattamen-
to molto efficace nel collasso cardiaco.
5. Prevenzione e trattamento del danno da
ischemia
La prevenzione ed il trattamento del danno
ischemico sono un nuovo settore della ricerca
medica: la cardiologia con il suo aspetto
interventivo ha subito un rapido sviluppo dal
1980. In pazienti colpiti da infarto miocardico
acuto (IMA), si osservano spesso dopo l’interven-
to larghe emorragie miocardiche (considerando
come interventi sia i baypass dell’arteria
coronarica, sia le trombolisi intracoronariche e le
angioplastiche con laser). Questi danneggiamenti
gravi del miocardio sono stati osservati solo rara-
mente prima dell’introduzione di tali interventi.
La precoce rivascolarizzazione è un segno positi-
vo nel caso di miocardio ischemico, mentre la
nuova perfusione dopo 2-3 ore di occlusione può
condurre ad un danneggiamento miocardico: mag-
giore è la durata del periodo di occlusione e tanto
più gravi saranno i danni provocati e le loro
conseguenze. Il meccanismo di nuova perfusione
del miocardio danneggiato sembra essere in rela-
zione al sovraccarico calcico delle cellule
miocardiche e alla generazione, dopo riperfusione,
di radicali di ossigeno libero i quali potrebbero
nuocere a vari organi quali cuore, cervello, fegato
e rene con il risultato quindi di un danneggiamen-
to multifattoriale. I cardiologi hanno battuto mol-
to sulla ricerca del ruolo dei radicali liberi di
ossigeno e sul loro danno alle biomembrane,
hanno studiato i farmaci anti-radicali liberi di
ossigeno, inclusi gli eliminatori dei radicali liberi
(vitamina E, selenio, mannitolo, e dimetil
sulfoxide), i farmaci che inibiscono la formazione
di radicali liberi (isolatori del canale del calcio,
allopurinolo e deferoxamina), i farmaci che accre-
scono l’attività delle supraxide dismutasi
(clorpromazina e vit. C) e farmaci antiossidasi. I
risultati clinici non sono stati però all’altezza delle
aspettative. Recenti studi sulle prescrizioni e sui
farmaci della MTC utilizzati contro l’invecchia-
mento hanno dimostrato che alcuni composti che
venivano inseriti per tonificare lo yang e ripristi-
nare il qi hanno effetti anti-radicali liberi di ossi-
geno, per esempio, chang chun dan, shou tao wan,
huan jing jian, radix Ginseng, radix Astragali seu
56
Hedysari e noce.
È necessario uno studio clinico sistematico per
modificare e migliorare queste prescrizioni dal
momento che esse giocano un importante ruolo
per il trattamento della nuova perfusione post-
ischemica.
6. Studi sulla diminuzione dell’aterosclerosi
L’aterosclerosi, base di molte patologie
cardiovascolari e cerebrali, è in definitiva collega-
ta all’infiltrazione lipidica, al danno endoteliale,
alla trombosi, alla proliferazione delle fibre mu-
scolari lisce e ad una aumentata attività dei
trombociti. Si sa già che l’aterosclerosi degli
esseri umani e degli animali può essere diminuita
o alleviata.
L’anti-aterosclerosi è il problema chiave nella
prevenzione e il trattamento dei disturbi vascolari.
I farmaci antiaterosclerosi usati al presente com-
prendono sostanze per regolarizzare il lipidi del
sangue e i lipidi legati alle proteine, proteggere
l’endotelio delle arterie, inibire la funzione delle
piastrine e inoltre sostanze ad azione fibrinolitica,
come gli agenti che legano il calcio. Tuttavia,
questi farmaci sollevano un ulteriore problema:
l’uso prolungato delle sostanze che regolano i
lipidi nel sangue (acido fenacetico, probucol, ni-
cotina) risulta dannoso per la funzione epatica; gli
inibitori della funzione piastrinica e i farmaci
anticalcio hanno effetti non sicuri nel trattemento
dell’aterosclerosi ed i farmaci fibrinolitici non
possono essere assunti oralmente per periodi pro-
lungati.
Gli esperimenti condotti dalla MTC sulle sue
prescrizioni per combattere l’aterosclerosi hanno
dimostrato che tali ricette possono migliorare la
circolazione rimuovendo la stasi di sangue, pos-
sono risolvere i ristagni di consistenza dura e
ammorbidire le masse, aiutare il rene e rinvigorire
il qi, migliorare l’attività dei visceri per dissipare
le sostanze torbide, per prevenire e trattare
l’aterosclerosi sperimentale. Le placche
aterosclerotiche possono essere considerate nella
categoria delle ecchimosi (accumulo di flegma
con scarsi sintomi). Un ulteriore discorso va fatto
per i farmaci in grado di regolarizzare i lipidi,
alcuni dei quali sono efficaci. I loro benefici non
sono riproducibili per la mancanza di un protocol-
lo clinico. Inoltre, sono necessari altri studi sui
livelli e meccanismi dei recettori lipoproteici.
57
58
 osservazioni cliniche
Osservazioni cliniche sull'efficacia dei farmaci cinesi
contro le reazioni di rigetto nel trapianto omologo di
isole di Langherans
Pan Rujinn, Wang Junfang*
L’incidenza del diabete mellito è andata crescen-
do negli ultimi anni. Le ricerche condotte in Cina
e in altri paesi indicano il trapianto come possibile
terapia ideale. Nel nostro ospedale sono stati
effettuati degli studi sull’azione antirigetto dei
farmaci cinesi nel trapianto omologo di isole
pancreatiche, in 7 pazienti con diabete di tipo I e
2 pazienti con diabete di tipo II.
Casi clinici e metodo
1. Casi clinici
Si trattava di 7 pazienti (3 di sesso maschile e 4 di
sesso femminile) con diabete di tipo I e 2 pazienti
(entrambi di sesso maschile) con diabete di tipo II
inquadrati secondo i criteri stabiliti dalla confe-
renza di Lanzhou nel 1979.
L’eta andava da 15 a 60 anni con media di 39.5
anni. La durata della malattia andava da 3 a 27
anni con media di 10.4 anni. Prima del trapianto
era già in corso il trattamento con insulina. I valori
della glicemia a digiuno andavano da 160 a 640
mg% con media di 336 mg%. Le dosi di insulina
somministrate erano di 24-240 mg/die.
Tutti i pazienti con diabete di tipo I avevano una
storia di chetoacidosi. In 4 casi erano già state
riscontrate lesioni a carico del SNC, in 3 casi
lesioni a carico della retina e in altri 3 casi lesioni
a carico dei reni. La curva insulinemica, studiata
in 5 casi, era risultata piatta. L’emoglobina
glicosilata andava, nei 4 casi in cui era stata
dosata, dal 5.7% al 12.3% e il peptide C in uno di
questi pazienti era 0.03 mol/ml.
2. Donatori
I donatori erano costituiti da feti di 3.5-7 mesi
provenienti da aborti artificiali indotti.
Le ghiandole pancreatiche, asportate entro le pri-
me due ore, venivano tagliate in cubetti di 1 mm3
*Department of Endocrinology, Affiliated Hospital of
Zhejiang College of TCM, Hangzhou
e poste a 37 °C in un terreno di coltura contenente
siero di vitello al 10% e gentamicina (40u/ml) nel
quale veniva insufflata CO2 al 5%. Il liquido di
coltura veniva cambiato per metà a giorni alterni.
Al quinto giorno si dosavano l'insulina e l'amilasi.
Di regola i tessuti così preparati venivano usati per
il trapianto dal 7° al 15° giorno.
3. Metodica di trapianto
Le sedi del trapianto erano il piccolo omento e la
guaina nel primo caso e con anestesia locale nel
secondo caso. Dei 9 casi 5 hanno subito un solo
intervento, i rimanenti hanno subito da 2 a 5
interventi, intervallati da un periodo di circa 7
giorni.
4. Farmaci per combattere le reazioni di rigetto
In tutti i casi per combattere le reazioni di rigetto
sono stati usati solo farmaci cinesi. La MTC
sostiene che, dopo un trapianto, i pazienti subisco-
no un marcato esaurimento dell’energia vitale con
deficit dello yin e del sangue, liberazione del
fuoco da deficit dello yin e del sangue, liberazione
del fuoco da deficit dello yin, deficit della milza e
dello stomaco con sete, stipsi, rallentamento del
metabolismo, diminuzione della funzionalità
renale, suscettibilità alle infezioni e una generale
ripercussione sulla sfera emotiva. Tutti quest fat-
tori possono influenzare il normale sviluppo del
tessuto trapiantato e portare, di conseguenza, ad
un aumento della glicemia e ad un peggioramento
della situazione clinica. Per questo motivo è mol-
to importante rinvigorire la milza, tonificare il
rene, rinforzare il qi e nutrire il sangue. Allo scopo
abbiamo usato la seguente prescrizione:
radix Codonopsis pilosulae 15g
radix Astragali seu hedysari 15g
radix Scutellariae 12g
ramulus Loranthi 15g
rhizoma Atractylodis macrocep. 15g
radix Angelicae sinensis 12g
radix Dipsaci 12g
radix Rehmanniae 15g
radix Glycyrrhizae 12g
59
I dosaggi descritti sono quotidiani.
I pazienti dovevano assumere il decotto per alme-
no tre mesi dopo il trapianto.
Risultati
I 9 pazienti trapiantati hanno ricevuto in media 8.6
pancreas di feto. Tutti hanno ottenuto dei buoni
risultati eccetto uno, trapiantato con 3 pancreas.
La dose media di insulina somministrata prima
del trapianto era 52 U, con un decremento del
54%. Il tempo necessario per la diminuzione di
dosaggio è stato da 5 a 46 giorni con una media di
18.5 giorni. Il trapianto è stato efficace anche in un
paziente con anticorpi antiinsulina, nel quale la
chetoacidosi postoperatoria era persistita per cir-
ca un mese. 4 pazienti erano stati trapiantati con
solo 2-5 feti a causa della mancanza di donatori.
Discussione
La sopravvivenza del trapianto è legata soprattut-
to all’assenza di rigetto. L’uso di cortisonici o
immunodepressori può aggravare il diabete. Le
immunoglobuline anticellulite timiche sono mol-
to costose e danno facilmente effetti indesiderati
quali iperpiressia. Di contro c’è una vasta gamma
di farmaci cinesi disponibili a basso prezzo e
praticamente privi di effetti collaterali. Per esem-
pio radix Codonopsis pilosulae, radix Astragali
seu Hedysari e radix Atractylodis macrocephalae
rinforzano la milza e rinvigoriscono l’energia
vitale. Radix Dipsaci e ramulus Loranthi tonifica-
no il rene, nutrono lo yin e rinforzano lo yang.
Radix Angelicae sinensis tonifica il sangue e ne
regola la circolazione. Radix Rehmanniae e radix
Scutel-lariae nutrono lo yin e purificano il calore.
Radix Glycyrrhizae elimina la febbre e le tossine
e armonizza l’azione degli altri farmaci. Da un
punto di vista farmacologico sono tutti farmaci
dotati di azione immunodepressiva. Per esempio,
radix Codonopsis attiva le funzioni organiche e
aumenta la capacità di adattamento. Radix
Astragali seu Hedysari inibisce l'attività delle
cellule T, incrementa l’attività delle cellule B e
così rallenta la reazione di rigetto. Radix
Scutellariae diminuisce la permeabilità vascolare.
Radix Atractylodis macrocephalae abbassa la
glicemia e rafforza l’organismo, in altre parole
favorisce una buona funzionalità di milza e rene e
dell’organismo; in generale. Radix Rehmanniae
ritarda la metabolizzazione epatica dei
corticosteroidi e ne aumenta la concentrazione
sierica, realizzando così un effetto immuno-
depressore. Radix Glycyrrhizae inibisce la
proliferazione cellulare reattiva, aumenta il tem-
po di sopravvivenza dei trapianti e riduce lo shock
60
anafilattico.
Il trapianto di isole di Langherans è efficace anche
in pazienti con diabete di tipo II con ridotta
funzionalità pancreatica. Gli studi effettuati su
questo tipo di pazienti hanno già confermato i
risultati a breve termine del trapianto, ma sono
insufficienti per una valutazione dei risultati a
lungo termine. Il trapianto di isole pancreatiche va
preso in considerazione per quei pazienti diabetici
insulino-resistenti nei quali i farmaci ipogli-
cemizzanti e gli steroidi sono di scarso beneficio.
L’insulina secreta dalle cellule trapiantate non
incontra resistenza anticorpale e per di più è
possibile una sensibile riduzione della concentra-
zione degli anticorpi antiinsulina animale: si sta-
bilizzano così le condizioni del paziente.
Nel 1988 Gotoh ha affermato che in un organismo
l'intensità di una reazione immunitaria è diretta-
mente proporzionale alla quantità di antigene
introdotto. Una quantità di isole pancreatiche in-
feriore alla soglia immunogenetica non scatena
alcuna reazione. Gli intervalli tra i successivi
trapianti devono essere per questo motivo di circa
sette giorni. Gotoh ha sottolineato l’importanza di
avere più donatori e di usare molti trapianti di
piccole dimensioni. La nostra esperienza clinica
conferma che trapianti multipli sono migliori di
un singolo trapianto: questa osservazione ha biso-
gno però di ulteriori conferme.
Esempio clinico: un paziente con glicemia a di-
giuno di 236mg%, in terapia con 36U/die di
insulina ha ricevuto un primo trapianto di due
pancreas fetali nel piccolo omento il 4 gennaio
1990. Il 13 gennaio ha ricevuto altri due trapianti
nella guaina del muscolo retto dell’addome e il 2
febbraio un ultimo trapianto nella guaina del
muscolo deltoide. Il 10 febbraio era in ipoglicemia
per cui l’insulina somministrata è stata ridotta a
24U/die. Il 24 febbraio sono stati trapiantati altri
quattro pancreas di feto nel piccolo omento e di
nuovo, a partire da 12 marzo, il paziente è andato
in ipoglicemia per cui l’insulina è stata ridotta a
10U/die il giorno 17 aprile. La glicemia a digiuno
si è stabilizzata su 127mg%. Se durante l’inter-
vento l’anestesia è insufficiente il dolore che ne
deriva può favorire l’insorgenza di chetoacidosi.
L’anestesia epidurale può evitare questo incon-
veniente.
 Uso della moxibustione nel trattamento della
malattia coronarica
osservazione clinica su 138 casi
Zhang Dengbu*, Zheng Guiqiu*, Hou Guiqin*, Liu Qin*, Sun Xuequan**, Hu Naike**, Liu
Peiyun*, Han Youdong*, Zhang Jing*, Yin Cheng'e*, Sun Hongbing**
La malattia coronarica è più frequente nell’età
media e avanzata.
Abbiamo trattato, dal 1986 al 1988, 138 pazienti
con malattia coronarica mediante la combustione
di sigari di moxa. Il gruppo di controllo era dato da
45 pazienti con la stessa patologia trattati con
agopuntura. La terapia si è dimostrata molto effi-
cace, semplice e sicura.
Dati clinici
Tutti i 138 pazienti selezionati rispondevano ai
criteri diagnostici stabiliti dal Simposio Naziona-
le sul trattamento e prevenzione della malattia
coronarica con le metodiche della medicina occi-
dentale e della MTC, tenutosi nel 1979. I casi sono
stati divisi in due gruppi, il gruppo moxibustione
(138 casi) e il gruppo controllo (45 casi).
Del gruppo moxibustione 98 erano persone di
sesso maschile e 40 di sesso femminile, l’età
andava da 40 a oltre 70 anni. Dal punto di vista
tipologico 87 erano obesi, affetti da ipertensione,
108 da ipertensione e iperlipidemia, 25 da diabete
e 5 da colecistite e colelitiasi.
Nel gruppo di controllo 35 erano persone di sesso
maschile e 10 di sesso femminile, l’età andava da
40 anni a oltre 70 anni. Dal punto di vista tipologico
28 erano obesi, 10 nella norma e 7 magri. 41
pazienti avevano una storia di ipertensione, 42 di
iperlipidemia, 5 di diabete e 4 di colecistite e
colelitiasi.
Metodo di trattamento
I sigari di moxa erano forniti dalla Jinan Municipal
Traditional Herbal Medicine Factory. I punti sele-
zionati sono stati:
*Affiliated Hospital of Shandong TCM College, Ji'nan,
** Mengyin County TCM Hospital, Mengyin County,
Shandong Province
– 6 PC - neiguan
– 17 CV - shangzhong
– 15 BL - xinshu
Durante il trattamento il paziente stava in posizio-
ne supina con i punti ben esposti. Su ogni punto
l’estremità accesa del sigaro di moxa era tenuta a
circa 0.5-1 cun di distanza dalla pelle per un tempo
di 5 min. Il paziente doveva avvertire una sensa-
zione di calore, ma non di bruciore e la cute
doveva arrossarsi lievemente. I punti erano nel-
l’ordine neiguan bilaterale, shangzhong e poi
xinshu bilaterale.
Il trattamento era quotidiano, 6 sedute formavano
un ciclo di terapia, tra un ciclo e l’altro c’era un
giorno di intervallo. Nel gruppo di controllo veni-
va praticata l’agopuntura sugli stessi punti con
aghi filiformi di 1.5 cun di lunghezza, infissi ad
una profondità di 0.5-1 cun, manipolati con rapide
rotazioni e successioni di ritiro parziale e appro-
fondimento dell’ago. Ottenuta la stimolazione, si
procedeva ad una manipolazione neutra. Gli aghi
erano lasciati in sede per 20 minuti. Anche in
questo gruppo il trattamento era quotidiano, 6
sedute formavano un ciclo di terapia, tra un ciclo
e l’altro c’era un giorno di intervallo. I pazienti
hanno ricevuto in media 5-10 cicli di terapia per
un periodo complessivo di 1-2 mesi. Durante il
trattamento l’unico farmaco concesso era il
trinitrato di glicerolo somministrato al bisogno
durante le crisi anginose.
Risultati
I risultati sono stati valutati seguendo i criteri
stabiliti dal già citato Simposio Nazionale sulla
prevenzione e il trattamento della malattia
coronarica con le metodiche della medicina occi-
dentale e della MTC.
1. Effetti sui sintomi clinici
Come mostra la tabella 1, il tasso di efficacia
marcata per i 5 sintomi presi in considerazione è
stato 48.5% (282/581 casi) nel gruppo
61
moxibustione, 51.1 (90/176 casi) nel gruppo di
controllo. Il tasso di efficacia totale è stato 86.2
(501/581 casi) nel gruppo moxibustione, 92.6%
(163/176 casi) nel gruppo di controllo. Tra i due
Tabella 1. Miglioramento dei sintomi nei due gruppi.
gruppi non c’è stata una differenza statisticamen-
te significativa sia globalmente che per ogni sin-
golo sintomo (P>0.05).
2. Effetti sul tracciato ECGrafico

Sintomi Gruppo moxibustione Gruppo di controllo

casi eff. mar. efficacia inefficacia casi eff.mar. efficacia inefficacia

Angina
pect. 138 67 45 26 41 21 17 41
Cardiopalmo 107 51 43 13 32 17 12 3
Dispnea 121 56 47 18 35 15 16 4
Palpitazioni 112 50 46 19 40 21 18 1
Capogiri 103 58 41 4 28 16 10 2

Come mostra la tabella 2 il tasso di efficacia
marcata è stato 29.7% (41/138 casi) nel gruppo
moxibustione, 33.3% (15/45 casi) nel gruppo di
controllo. Il tasso di efficacia totale è stato 63%
(87/138 casi) nel gruppo moxibustione e 62.2 (28/
45 casi) nel gruppo di controllo.
La differenza tra i due gruppi non è stata statisti-
camente significativa (P>0.05).
3. Effetto sulla pressione arteriosa
I criteri di valutazione sono stati:
– efficacia marcata: normalizzazione o quasi
normalizzazione dei valori pressori

Tabella 2. Miglioramento dell’ECG nel gruppo moxibustione e nel gruppo di controllo.

Gruppo Casi Efficacia marcata Efficacia Invariato Aggravato

Moxibust. 138 41 46 48 3
Controllo 45 15 13 15 2

– efficacia: riduzione dei valori pressori superiori pressori;

ai 20 mmHg per la sistolica e ai 10 mmHg per la – aggravamento: innalzamento dei valori pressori.
diastolica, pur rimanendo i valori al di sopra della La tabella 3 indica che il tasso di efficacia marcata
norma; è stato 29.4% (35/119 casi) nel gruppo
– inefficacia: nessuna variazione dei valori moxibustione e 39% (16/41 casi) nel gruppo di

Tabella 3. Effetto sulla pressione arteriosa nel gruppo moxibustione e nel gruppo di conrollo

Gruppo Casi Eficacia marcata Efficacia Inefficacia Aggravato

Moxib. 119 35 63 20 1
Controllo 41 16 23 2 0

controllo. Il tasso di efficacia totale è stato 82.4%
(98/119 casi) nel gruppo moxibustione e 95.1%
(39/41 casi) nel gruppo di controllo.
La differenza tra i due gruppi non è stata statisti-
camente significativa (P>0.05).
4. Effetto sull’assetto lipidico
I criteri di valutazione sono stati:
– efficacia marcata: normalizzazione, dell’asset-
to lipidico
– efficacia: marcata normalizzazione ma riduzio-
ne sensibile della concentrazione ematica dei lipidi
– inefficacia: valori della lipidemia invariati o
aumentati.
La tabella 4 indica che, per i tre indici presi in

62
considerazione, il tasso di efficacia marcata è casi) nel gruppo moxibustione e 89.9% (107/119
stato 35% (82/234 casi) nel gruppo moxibustione casi) nel gruppo di controllo. La differenza tra i
e 35.3% (42/119 casi) nel gruppo di controllo. Il due gruppi non è stata statisticamente significati-
tasso di efficacia totale è stato 88.5% (207/234 va (P>0.05).

Tabella 4. Effetto sulla lipidemia nei due gruppi

Gruppo moxibustione Gruppo di controllo

Valori
Casi Eff.marc. Eff. Ineff. Casi Eff. marc. Eff. Ineff.

Ipercol. 108 41 59 84 2 18 22 2
Ipertrig. 67 22 35 10 38 13 20 5
Iper. betalip. 59 19 31 9 39 11 23 5

5. Effetti sul quadro immunologico
Il quadro immunologico è stato studiato in 20 casi
nel gruppo moxibustione. La tabella 5 indica che
la differenza tra prima e dopo il trattamento è
statisticamente significativa per la maggior parte
degli indici considerati (P<0.05-0.001).
Caso clinico esemplificativo
Il sig. Song di 52 anni si era presentato per il
trattamento nell’ottobre 1987. Il paziente riferiva
cardiopalmo, oppressione toracica e precordialgia.
I sintomi si aggravavano nelle situazioni di stress
fisico e emotivo. Riferiva anche extrasistoli che
comparivano circa una dozzina di volte al giorno.
L’oppressione toracica e la precordialgia compa-
rivano circa 3-5 volte al giorno ed erano risolte
dall'assunzione di nitroderivati per via sublinguale.
All’ECG c’erano segni di insufficienza coronarica
e battiti prematuri. Il paziente riferiva, inoltre,
estremità fredde, capogiri, astenia, inappetenza,
disuria con urine di colore chiaro, feci molli con 1-
2 scariche al giorno. Obiettivamente aveva un
colorito giallastro, una costituzione gracile e le
estremità fredde. La pressione arteriosa era 150/
98 mmHg. La lingua era pallida con induito bian-

Tabella 5. Effetti sul quadro immunologico

Valori Casi Valore medio Valore medio x +- DS

prima moxib. dopo moxib.
Tasso di conversione dei
linfociti (%) 20 41 45 4+-1.84*
Ea(%) 20 20 25 5+-1.14***
Es(%) 20 14 17 3+-1.41*
ET(%) 20 51 56 5+-2.66
IgG(mg%) 20 890 960 70+-19.49**
IgA(mg%) 20 170 204 34+-11.42**
IgM(mg%) 20 78 88 10+-2.00***

Confronto interno tra i valori prima e dopo la moxibustione:

* P<0.05, **P<0.01, ***P<0.001

co e umido, il polso era teso. L’ECG indicava
insufficienza coronarica cronica e battiti prema-
turi ventricolari ad insorgenza parossistica. La
colesterolemia era 256 mg%. La diagnosi secon-
do la MTC è stata ostruzione del qi nel torace con
palpitazioni. Secondo i criteri della medicina oc-
cidentale la diagnosi è stata ipertensione, insuffi-
cienza coronarica cronica e angina spontanea di II
grado. La diagnosi finale secondo i criteri della
MTC è stata: deficit di yang del cuore e ostruzione
dei vasi del cuore da stasi del sangue. L’indirizzo
terapeutico è stato quindi riscaldare e riattivare lo
yang del cuore e rinvigorire il qi per riattivare la
circolazione del sangue. I punti selezionati sono

63
stati: 4 PC - neiguan (bilaterale), 17 CV - la moxibustione tratti la malattia coronarica attra-
shangzhong e 15 BL - xinshu (bilaterale). verso un’azione di regolazione sull’ambiente in-
La moxa veniva tenuta su ogni punto per 5 min per terno dell’organismo e di stimolo delle capacità
1-2 volte al giorno. Sei giorni di trattamento intrinseche di difesa.
continuato formavano un ciclo di terapia. Dopo
due cicli l’oppressione toracica e la precordialgia
erano diminuiti. Dopo un mese di trattamento i
sintomi erano ulteriormente diminuiti e il polso
divenuto normale. All’ECG i battiti prematuri
erano scomparsi e i segni di insufficienza
coronarica cronica sensibilmente diminuiti. La
colesterolemia era scesa a 210 mg%.
Dopo altri due cicli di terapia tutti i sintomi erano
scomparsi e rientrati nella norma l’ECG, la pres-
sione arteriosa, la colesterolemia. In questo caso il
trattamento è stato considerato di efficacia marca-
ta.

Discussione
Negli ultimi anni vari studi clinici e sperimentali
hanno comprovato che con l’agopuntura, usando
6PC-neiguan come punto principale, si ottengono
buoni risultati nella malattia coronarica. Ci sono
tuttavia pochi lavori sul trattamento della stessa
patologia con moxibustione. Il nostro studio di-
mostra che il trattamento con moxibustione è
molto efficace nel risolvere sintomi quali l’op-
pressione toracica, la precordialgia, il cardiopalmo,
le vertigini e l’astenia. Lo stesso trattamento è in
grado anche di migliorare il tracciato ECGrafico
e l’assetto lipidico. Non abbiamo visto differenze
significative tra il trattamento con moxa e il trat-
tamento con agopuntura. Tuttavia la moxibustione
ha il vantaggio di essere più accettata dal paziente
perché è di più facile applicazione e non crea
dolore o malessere al paziente. Neiguan, il punto
principale, appartiene al meridiano del ministro
del cuore, jue yin della mano ed è anche il punto
chiave del meridiano curioso yin wei. Questo è un
punto particolarmente indicato nelle patologie di
cuore, di torace e di stomaco. 17CV - shangzhong,
un punto del meridiano curioso ren mai, è il punto
mu del ministro del cuore ed anche uno degli otto
punti hui. Grazie alla sua capacità di regolarizzare,
armonizzare e far circolare il qi di cuore è efficace
nel trattamento della stasi di sangue nei vasi del
cuore poiché una buona circolazione del qi favo-
risce anche una buona circolazione del sangue.
15BL - xinshu è il punto shu del dorso del cuore
ed è spesso usato nel trattamento delle patologie
cardiache. La combinazione di tutti questi punti è
molto efficace perché associa ad un trattamento
sintomatico un trattamento di fondo. Altri lavori
clinici, oltre al nostro, hanno già dimostrato che
la moxibustione influenza anche la risposta
immunitaria dell’individuo. Si può ipotizzare che

64
 Trattamento della nevrastenia con martelletto a fiore
di pruno collegato a uno stimolatore elettrico
e osservazione di alcune reazioni sulla cute
Zhong Meiquan*
La nevrastenia è una patologia di origine
psiconevrotica più frequente tra le persone di età
giovane o media. L’autore ha trattato 124 casi di
nevrastenia con l’uso di martelletto a fior di pruno
collegato a stimolatore elettrico, con buoni risul-
tati. L’autore ha anche preso in considerazione
alcune modificazioni soggettive e oggettive della
cute, collegandole alla patologia trattata.
Selezione dei pazienti
Tutti i 125 rientravano nelle seguenti condizioni:
1. la nevrastenia durava da più di tre mesi ed
aveva come sintomi principali insonnia, cefalea e
amnesia;
2. insorgenza della patologia in seguito a conflitti
emotivi, a stato ansioso cronicizzato, a lunga
malattia, ad abitudini di vita sregolate;
3. complicanze del paziente a più di sette sedute
consecutive di terapia con martelletto a fior di
pruno;
4. sulla cute erano presenti dei segni indicatori di
tipo soggettivo e oggettivo osservati esclusiva-
mente dall’autore.
Dati clinici
Dei 124 pazienti 77 erano maschi e 47 femmine,
l’età andava da 16 a 66 anni, la maggior parte
erano compresi tra 21 e 40 anni. Per quanto
riguarda il lavoro 56 erano dirigenti (quadri), 27
operai, 23 studenti e 18 casalinghe. In 51 casi il
disturbo era insorto in seguito a conflitti emotivi,
in 47 in seguito ad un grande stato d’ansia, in 17
in seguito ad abitudini di vita sregolate, negli altri
9 casi in seguito a cause diverse. Il disturbo datava
da 3 mesi a 26 anni. La maggior parte dei pazienti
(66 casi) era compresa nel periodo 3 mesi - 5 anni.
*Guang’anmen Hospital, China Academy of TCM, Beijing
Trattamento in base alla differenziazione dei
sintomi
Trattamento a seconda del sindrome
1. Deficit di cuore e milza.
Insonnia, cefalea, capogiri, cardiopalmo, amne-
sie, stanchezza, inappetenza, gonfiore addominale,
feci molli, tinta pallida, polso filiforme e debole,
lingua con punta rossa o con induito sottile.
Ai lati della colonna toracica nel tratto D5 - D12
o nella zona lombo-sacrale si potevano evidenziare
indurimenti tipo cordone, aree rotondeggianti di
consistenza molle o punti dolenti alla palpazione.
Anche il punto 6SP - sanyinjiao poteva essere
dolente alla palpazione.
Principio terapeutico: nutrire il sangue, calmare la
mente, rinvigorire il cuore e la milza.
Zone prescelte: le regioni paravertebrali da D5 a
D12, la regione lombosacrale, il lato mediale della
gamba, i punti 36 ST - zusanli, 12 CV - zhongwan,
6PC - neiguan o 7 HT - shenmen e le zone di
reazione cutanea evidenziate dall’autore.
Modifiche del trattamento
In caso di insonnia severa si allargava il trattamen-
to alla zona cervicale e sacrale e si prolungava
quello su 6 PC - neiguan e 6 SP - sanyinjiao.
In caso di cefalea a capogiri si estendeva il tratta-
mento ai punti 20 GB - fengchi e extra 2 - taiyang
e al capo.
In caso di dispepsia, gonfiore addominale e feci
molli si prolungava il trattamento sulla regione
paravertebrale da D5 a D12, sui punti 12 CV -
zhongwan e 36 ST - zusanli e si estendeva a tutto
l’epigastrio.
2. Stagnazione del qi di fegato.
Insonnia severa, astenia psichica, atteggiamento
taciturno, cefalea, capogiri, abbondanza di sogni,
temperamento irascibile, senso di oppressione
retrosternale, dolore distensivo ai fianchi,
inappetenza, bocca secca e sapore amaro, feci
secche, urine di colore giallo carico, polso teso e
filiforme, lingua con induito sottile e grasso.
65
Ai lati della colonna da D5 a D12 e alla base del
collo erano evidenziabili indurimenti a cordone o
zone dolenti alla palpazione, nella regione lombo-
sacrale erano palpabili dei noduli o delle aree
rotondeggianti di consistenza molle.
Principio terapeutico: rimuovere la stasi di qi di
fegato, ripristinare le funzioni del fegato, calmare
il cuore e la mente.
Zone prescelte: la regione cervicale, le vertebre
toraciche da D5 a D12, il sacro, la testa, i punti 20
GB - fengchi, 14 LR - qimen, 6 SP - sanyinjiao,
12CV - zhongwan, 14 GV - dazhui e le zone di
reazione cutanea evidenziate dall’autore.
Modifiche al trattamento
In caso di sintomi psichici severi ed insonnia si
prolungava il trattamento sulla regiore cervicale e
sacrale, sui punti 14 GV - dazhui, 12 CV -
zhongwan e 14 LR - qimen e si estendeva al punto
extra 1 - yintang.
3. Disarmonia tra cuore e rene.
Insonnia, agitazione, irritabilità, cardiopalmo,
cefalea, incostanza (di pensiero), stanchezza,
tinnito auricolare, amnesie, lombalgia, frequenti
minzioni notturne, impotenza o spermatorrea, tin-
ta pallida, polso lento e filiforme, lingua rossa con
induito sottile.
Ai lati della colonna vertebrale da D5 a D12 erano
evidenti indurimenti a cordone o zone dolenti alla
palpazione.
La percussione nella regione lombosacrale pro-
duceva un suono cavernoso. Nella stessa area
erano palpabili delle aree rotondeggianti di consi-
stenza molle. C’erano punti dolenti alla palpazione
anche nel lato mediale della gamba.
Principio terapeutico: tonificare il rene, nutrire lo
yin, calmare la mente, ripristinare l’armonia tra
cuore e rene.
Aree prescelte: zona lombare e sacrale, l’area
paravertebrale da D5 a D12, il collo, i punti 14GV
- dazhui o 20 GV - baihui, 7 HT - shenmen, 6 SP
- sanyinjiao e le aree di reazione cutanea osservate
dall’autore.
Modifiche al trattamento.
Nei casi di impotenza e spermatorrea si prolunga-
va la percussione sulla zona lombare, sul sacro e
si estendeva all’inguine e alla faccia mediale della
gamba.
Dopo che i sintomi principali delle tre sindromi
erano stati per lo più risolti, si curava il malessere
residuo con la percussione prolungata sulle aree
paravertebrali da D5 a D12, sul collo, sulla regio-
ne lombosacrale, sui punti 14 GV - dazhui, 12 CV
- zhongwan, 7 HT - shenmen, 20 G V- baihui, 36
ST - zusanli.
66
Metodo di terapia e durata del trattamento
1. È stato usato uno stimolatore elettrico modello
626-I a transistor fornito dalla Beijing Medical
Instrument Factory, alimentato da una batteria di
9 V in grado di erogare una corrente massima di
5mA.
2. Distribuzione della percussione. Un singolo
punto era percosso dolcemente da 20 a 50 volte su
un’area di circa un cm di diametro. La colonna
vertebrale era percossa dall’alto in basso su 3
linee, una al centro e due a distanza di 1 cm. La
testa era percossa in linee incrociate a mò di rete.
L’epigastrio era percosso lungo 8 - 9 linee vertica-
li e 4 - 5 linee orizzontali con maggior intensità
sotto il processo xifoideo. L’inguine era percosso
dall’alto in basso su 2 - 3 linee. La faccia mediale
della gamba era percossa dall’alto in basso lungo
3 - 4 linee.
3. Modalità di percussione. Con un movimento
elastico del polso si produceva una percussione di
intensità moderata. Le sedute erano quotidiane;
15 sedute formavano un ciclo di terapia; tra un
ciclo e l’altro c’era un intervallo di 15 giorni.
Efficacia terapeutica
1. Criteri di assegnazione:
Guarigione: (33 casi, 26.6%): tutti i sintomi sono
scomparsi, la durata del sonno è stata superiore a
6 ore e il paziente aveva sufficiente energia per la
sua attività giornaliera.
Efficacia marcata: (64 casi, 51.6%): i sintomi
erano essenzialmente risolti e il sonno era suffi-
cientemente riposante.
Efficacia: (25 casi, 20.2%): tutti i sintomi sono
stati sensibilmente ridotti, alcuni sono scomparsi.
Inefficacia: (2 casi, 1.6%): nessun miglioramento
soggettivo.
2. Relazione tra risultato terapeutico e diverse
sindromi. Non c’é stata differenza statisticamente
significativa (P>0.05) tra le diverse sindromi per
quanto riguarda il risultato terapeutico, benché
nella sindrome da stagnazione del qi di fegato ci
sia stato un più alto tasso di guarigione.
3. Relazione tra numero di sedute e risultato
terapeutico. Le sedute sono state per i vari pazien-
ti da 7 a 94 con una media di 34.1. Il risultato è
stato proporzionale al numero di sedute (vedi
tabella 1).
4. Relazione tra durata della malattia e risultato
terapeutico. I risultati sono stati migliori nelle
forme ad insorgenza recente (3 mesi-5 anni).
5. Riscontri oggettivi, reazioni positive e modifi-
che dopo il trattamento.
5.1 Riscontri oggettivi e reazioni soggettive nelle
aree paravertebrali. I riscontri oggettivi sono
stati indurimenti a cordone, noduli o zone
rotondeggianti di consistenza molle e depressioni dolenzia o dolore vivo alla pressione. Sono ripor-
o protuberanze sui corpi vertebrali che alla per- tati in tabella 2.
cussione producevano un suono chiaro o ottuso. 5.2 Riscontri oggettivi in altre sedi. Sulla faccia
Le reazioni soggettive sono state sensazione di mediale della gamba ci poteva essere un’area

Tabella 1. Relazione tra numero disedute e risultato terapeutico

Sedute Casi Guarig.(%) Eff.marc.(%) Eff.(%) Ineff.(%)

7 12 7(58.3) 4(33.3) 1(8.4)

15 27 5(18.5) 14(51.9) 7(25.9) 1(3.7)
30 42 11(26.2) 21(50.0) 10(23.8)
45 24 11(45.8) 9(37.5) 4(16.7)
60 7 4(57.1) 3(42.9)
75 7 2(28.6) 5(71.4)
90 5 5(100.0)

Totale 124 33(26.6) 64(51.6) 25(20.2) 2(1.6)

ristretta di dolenzia alla palpazione, specie in
corrispondenza del punto 6 SP - sanyinjiao. In
alcuni pazienti la temperatura cutanea in
paravertebrale da L2 a L5 era diminuita con
occasionale sensazione soggettiva di fresco.
5.3 Modificazione dei riscontri oggettivi e delle
reazioni soggettive dopo il trattamento in relazio-
ne ai risultati terapeutici. I dati sono stati osservati
in 92 dei 124 pazienti. La dolorabilità alla pressio-
ne è scomparsa in tutti i 92 pazienti osservati (per
32 di questi il risultato della terapia è stato guari-
gione e per 60 efficacia marcata). Le aree
rotondeggianti a consistenza molle, osservate in
68 pazienti, si sono ridotte di numero e consisten-

Tabella 2. Riscontri oggettivi e reazioni soggettive nelle aree paravertebrali

Livello D5 D6 D7 D8 D9 D10 D11 D12 L1 L2 L3 L4 L5 S1 S2

N° reaz.
positive 112 114 121 121 102 102 54 52 78 112 110 110 111 106 96
sogg. e
ogg.

za in 42 di essi dopo il trattamento: per questi
pazienti il risultato è stato guarigione in 18 casi,
efficacia marcata in 19 casi, efficacia in 5 casi.
Gli indurimenti a corda e i noduli osservati in 84
pazienti sono scomparsi in 47 casi: il risultato
terapeutico per questi pazienti è stato guarigione
in 14 casi, efficacia marcata in 29 casi, efficacia
in 4 casi. Questi dati dimostrano che le reazioni
soggettive hanno avuto una modificazione diret-
tamente correlata ai risultati terapeutici, mentre i
riscontri oggettivi hanno avuto una modificazio-
ne più tardiva e non direttamente correlata ai
risultati terapeutici.
Discussione
Secondo la medicina occidentale, la nevrastenia è
dovuta ad uno squilibrio funzionale del sistema
nervoso. Secondo la MTC, è dovuta a deficit o
disarmonia di cuore, milza , fegato e rene. I visceri
sono rappresentati sulla cute attraverso i dodici
meridiani principali, che sono dei luoghi privile-
giati dove circola il qi e il sangue: un’ostruzione
della circolazione significa malattia. La scelta dei
punti e delle aree da trattare ha seguito i principi
della MTC sulla correlazione tra visceri e superfi-
cie cutanea, e si è basata sui sintomi esposti dai
pazienti. Per esempio, 6PC - neiguan, punto luo
del meridiano del ministro del cuore nutre il san-
gue del cuore, regola il qi e ne contrasta la risalita
anomala, ha un’azione sedativa. 7 HT -shenmen
pacifica il cuore e la mente e rafforza la volontà.
20GB - fengchi del meridiano della cistifellea
regolarizza il qi e il sangue, rimuove le stasi del qi
del fegato, libera la testa e gli occhi. 14 GV -

67
dazhui, punto di convergenza di tutti i meridiani
yang, regola qi e sangue, rinvigorisce il corpo e
rafforza lo yang. 20 GV - baihui rafforza il cervel-
lo, pacifica il cuore, apre gli orifizi, e’ un punto di
rianimazione, contrasta l’iperattività dello yang
di fegato e il vento interno. 12 CV - zhongwan
armonizza lo stomaco e la milza, riduce le stasi e
stimola il qi. 14 LR - qimen allevia le stasi di qi di
fegato, regola il flusso del qi. 36 ST - zusanli, del
meridiano dello stomaco, regolarizza lo stomaco
e la milza. 6 SP - sanyinjiao rafforza la milza,
nutre il qi, armonizza e tonifica il fegato e il rene.
Le aree (docce) paravertebrali sono il luogo in cui
corre il meridiano della vescica sui cui si trovano
i punti shu del dorso: in questi punti l’energia dei
meridiani comunica con l’esterno. Il trattamento
su queste aree ha quindi un’azione profonda sui
visceri. 15 BL - xinshu regola il qi e il sangue e
calma la tensione mentale. 18 BL - ganshu e
19BL-danshu alleviano la stasi del fegato, favori-
scono il flusso della bile, contrastano l’iperattività
68
dello yang di fegato, liberano la testa e rischiarano
la vista. 20 BL - pishu e 21 BL - weishu rafforzano
la milza e lo stomaco, favoriscono la digestione e
l’apporto di energia nutritiva a tutto il corpo. 23
BL - shenshu tonifica il rene, rafforza la virilità e
stimola le funzioni del cervello. La percussione di
queste aree cutanee con il martelletto a fior di
pruno tratta i disturbi funzionali dei corrisponden-
ti organi e ne favorisce il ritorno alla normalità. La
terapia con martelletto a fior di pruno collegato ad
uno stimolatore elettrico ha portato ad un succes-
so terapeutico globale del 98.4% nei 124 pazienti
trattati. Dopo la terapia questi pazienti hanno
recuperato l’appetito e quindi il loro peso e hanno
ripreso la loro normale attività lavorativa.
Il trattamento proposto è di facile esecuzione, è
privo di effetti collaterali ed è in grado di liberare
i pazienti dalla dipendeza cronica dai sedativi.
 Trattamento del dolore acuto con auricoloterapia con
semi di vaccaria in cui shenmen è il punto principale
Xu Yuwen*
L’autore riferisce di alcuni casi di dolore acuto
trattati con successo con auricoloterapia con semi
di Vaccaria.
Dolore ai lati del torace
Il sig. Zeng X, di 48 anni, lamentava un dolore
contusivo sul lato sinistro del torace. La terapia
analgesica era stata inefficace. All’esame obietti-
vo era presente ecchimosi e dolorabilità sul lato
sinistro del torace senza segni di frattura. La
lingua era lievemente viola, il polso rallentato e
profondo. Sono stati usati i punti auricolari
shenmen, torace, fegato e cistifellea. Su ogni
punto è stato applicato con l’ausilio di un cerotto
un seme di Vaccaria. Il paziente ogni giorno
doveva esercitare una pressione su tutti i punti per
15 min tid. Contemporaneamente doveva mas-
saggiare e applicare del calore sulla zona del
torace interessata dal dolore. Il dolore è diminuito
già dopo il primo giorno di terapia ed è completa-
mente scomparso al terzo giorno.
Cefalea
Il sig. Ding XX di 50 anni da molti anni soffriva
di emicrania. Il dolore di tipo trafittivo ad anda-
mento parossistico insorgeva di solito in seguito a
disturbi emozionali o affaticamento con una fre-
quenza di due episodi al mese. Al momento della
visita soffriva di violenta emicrania sul lato
destro. Il paziente era agitato, non dormiva e non
aveva appetito. La lingua era lievemente pallida
ricoperta da induito biancastro, il polso era teso.
Sono stati usati i punti shenmen, taiyang, occipite,
fegato e cuore. Applicato il trattamento, con lo
stesso metodo già descritto, il dolore è calato dopo
poche ore e il paziente ha iniziato a dormire senza
*Department of Acupuncture, Yongxiu County Hospitale,
Jiangxi Province
difficoltà. Dopo la terapia i sintomi recidivavano
solo raramente e scomparivano con lo stesso
trattamento.
Lombalgia
La sig.ra Shen XX di 57 anni da un giorno soffriva
di lombalgia in seguito a uno stiramento muscola-
re. Il dolore era particolarmente severo, specie se
la paziente tossiva o piegava il capo. Il movimento
della regione lombare era impossibile. La lingua
era lievemente pallida con induito sottile e
giallastro, il polso era teso e superficiale. All’esa-
me obiettivo i muscoli paravertebrali da L3 e L4
erano tesi e dolenti alla palpazione. La diagnosi è
stata: strappo muscolare lombare acuto. I punti
trattati sono stati shenmen, lombalgia, vertebre
lombari. Dopo l’applicazione dei semi di Vaccaria
e il relativo massaggio manuale, la paziente ha
ottenuto un immediato beneficio al punto che era
in grado di muovere il tronco in tutte le direzioni.
Dolore addominale
La sig.ra Li XX di 65 anni si era presentata per
un’epigastralgia acuta dopo un pasto abbondante.
Il dolore si irradiava ai fianchi e al dorso ed era
accompagnato da nausea, vomito, distensione
addominale e addome non trattabile. La lingua
aveva un colore chiaro con induito biancastro. Il
polso era scivoloso. La paziente aveva già presen-
tato in passato sintomi simili e la diagnosi era stata
pancreatite. Sono stati trattati i punti shenmen,
simpatico, pancreas-cistifellea, addome e duodeno.
Come già descritto, la paziente doveva massag-
giare i punti 4 volte al giorno. Il dolore è diminuito
guadualmente ed è scomparso totalmente al terzo
giorno.
69
 Green Island System of Teaching and Clinical Acupuncture
and Moxibustion
Sistema di Insegnamento e Programmazione
Clinica Green Island
prodotto dalla Green Island Medical & Health Products Co., Ltd. China

fornito di computer IBM PC/XT, modello di omino e di orecchio con

punti, software di applicazione in edizione cinese ed inglese

Il sistema è in grado di fornire un buon insegnamento teorico della

medicina cinese e delle sue applicazioni in agopuntura ed è in grado di
fornire utili suggerimenti per la pratica clinica dell'agopuntura

approvato dalla Amministrazione Statale per la Medicina Tradizionale Cinese della Repubblica
Popolare della Cina
per informazioni rivolgersi alla redazione della Rivista Italiana di Medicina Tradizionale Cinese
0733-770654

70
 prevenzione
Metodi tradizionali cinesi di conservazione
della salute
Yuan Liren, Liu Xiaoming*
Fin dall’antichità i nostri antenati conoscevano le
leggi dell’origine, dello sviluppo e dei cambia-
menti della vita. Avevano capito che niente sulla
terra è immutabile: i più anziani invecchiano e
muoiono, mentre i giovani si sviluppano e i pro-
cessi della crescita e della morte sono perpetui. In
tutti gli organismi viventi, inclusi gli esseri umani,
crescita, maturazione e invecchiamento sono leg-
gi oggettive indipendenti dalla volontà dell’uo-
mo. È assolutamente impossibile per chiunque
cambiare queste leggi e pensare di vivere in eter-
no.
Nonostante ciò, l’uomo è riuscito a capire le
regole e le caratteristiche della vita nei diversi
stadi del suo sviluppo e, in conseguenza a tutto
questo, gli è stato possibile prolungare la vita
stessa. La lunghezza dell’esistenza può essere
allungata, rimandando il processo di invecchia-
mento dell’uomo, cercando di creare le condizio-
ni favorevoli affinché il corpo possa adattarsi ai
cambiamenti climatici esterni ed infine miglio-
rando le funzioni metaboliche e la resistenza del-
l’organismo agli attacchi patogeni esterni.
I nostri antenati hanno acquisito questa conoscen-
za attraverso l’esperienza in anni di lavoro e di
lotta contro la natura, cercando di proteggere la
loro vita e di riprodursi. Gradualmente hanno
creato metodi di conservazione della salute, per
rafforzare il loro fisico e prolungare la vita. Tutto
questo, col tempo, è divenuto una vera e propria
scienza che elabora delle teorie e dei metodi di
comportamento.
Queste teorie sono diventate sistematiche nelle
epoche delle Primavere ed Autunni e durante il
periodo degli Stati Combattenti (722-221 a.C.). Si
è scoperto che queste teorie della conservazione
della salute vengono discusse nelle opere di Laozi,
Confucio e Mencio ed anche nei seguenti libri:
Beijing College of Traditional Chinese Medicine, Beijing,
China
Guan zi, Xun zi e Storia di Lu. Lo studio della
conservazione della salute e del prolungamento
della vita, portato avanti da varie scuole di pensie-
ro e dai loro esponenti, ebbe in quel periodo
grande influenza sulla medicina tradizionale ci-
nese. Per esempio, nel Classico di medicina inter-
na dell’Imperatore Giallo, uno dei più antichi
testi medici classici, le idee che i nostri antenati
avevano circa la conservazione della salute furo-
no raccolte e discusse sistematicamente da un
punto di vista medico. Medici delle generazioni
successive, inclusi Zhang Zhong Jing (circa 150-
2191 d.C.), Ge Hong (281-341 d.C.), Chao Yuan
Fang (550-630 d.C.), Sun Si Miao (581-682 d.C.)
ed altri, arricchirono e svilupparono ulteriormen-
te le precedenti teorie, aggiungendo esperienze
successive di notevole valore. Così è stato gra-
dualmente raggiunto nella medicina tradizionale
cinese un sistema completo di teorie con caratte-
ristiche tipicamente cinesi circa la conservazione
della salute; ciò ha portato un notevole contributo
al benessere e alla riproduzione della popolazio-
ne.
Dal momento che la conservazione della salute è
in stretto rapporto con le necessità basilari della
vita quali il cibo, il vestiario, gli strumenti di
difesa e i mezzi di trasporto, essa naturalmente
coinvolge tutti gli aspetti della vita.
La conservazione della stessa salute, ad esempio,
è legata all’armonia con le quattro stagioni, alla
regolamentazione quotidiana della vita, all'arric-
chimento dell’intelletto, alle regole dietologiche,
agli esercizi fisici e di respirazione, al qi gong,
all’igiene sessuale, all’agopuntura, alla moxi-
bustione, al massaggio e alle misure per allonta-
nare il processo di invecchiamento. Per ognuna di
queste forme di conservazione della salute ci sono
molte scuole e in ogni scuola si rilevano metodi e
stili diversi. Non ha importanza quanto diversi
possano essere questi metodi, essi, però, hanno in
comune alcune caratteristiche quali quelle di es-
sere tecniche semplici e pratiche da applicare, con
71
risultati soddisfacenti e dal costo molto modesto.
Queste pratiche sono ampiamente diffuse ed an-
che attualmente sono caldamente accolte dalla
popolazione. Hanno, inoltre, suscitato notevole
interesse anche nel resto del mondo. Il seguente
articolo vuole essere una breve introduzione ai
metodi tradizionali cinesi per la conservazione
della salute allo scopo di diffonderli tra la gente,
permettendo così di proteggere a pieno la propria
salute. Per quanto riguarda il qi gong e l'agopun-
tura essi verranno trattati a parte in un capitolo non
incluso nel seguente scritto.
CONSERVAZIONE DELLA SALUTE DURANTE
LE QUATTRO STAGIONI
I mutamenti stagionali e circadiani possono influ-
ire direttamente sulle attività vitali di tutti gli
esseri terrestri, incluso l'uomo. Così, per preser-
varsi in salute e avere lunga vita, ognuno deve
capire la regolarità dei cambiamenti naturali e
cercare di adattare ad essi il proprio organismo. La
medicina tradizionale cinese dà molta importan-
za agli effetti delle stagioni e dei mutamenti
climatici sull’organismo umano e considera che,
ogni qualvolta si presentano cambiamenti nella
natura, essi si riflettono sull’uomo, mostrando
così una stretta correlazione tra il mondo naturale
e l’essere umano.
La capacità di adattamento dell’uomo alla natura
ha così creato una serie di teorie e di misure per la
conservazione della salute, che sono state gra-
dualmente elaborate. Queste teorie spiegano si-
stematicamente come l’uomo dovrebbe regolare
se stesso secondo i cambiamenti ambientali, sia
stagionali che climatici, per permettere all'organi-
smo di mantenere una vitalità esuberante da ga-
rantirgli una lunga vita.
Dal momento che i cambiamenti stagionali inclu-
dono quelli della primavera, dell’estate, dell’au-
tunno e dell’inverno, questo metodo è chiamato
conservazione della salute nelle “quattro stagio-
ni”. Ci sono due principi guida in questo metodo.
Uno di questi è l’uso di un vestiario abbastanza
pesante in primavera e più leggero in autunno. Per
primavera si intende l’inizio della primavera e per
autunno l’inizio dell’autunno. Queste due stagio-
ni presentano rapidi cambiamenti climatici: nei
primi giorni di primavera il clima passa da tempe-
rature fredde a temperature tiepide. In questo
periodo la pelle e i suoi pori incominciano ad
aprirsi, non sono così chiusi come in inverno e la
resistenza del corpo al freddo diminuisce, mentre
l’aria è ancora piuttosto fredda. Allo stesso modo,
agli inizi dell’autunno, il clima comincia a cam-
72
biare passando dal caldo al freddo, ma è ancora
piuttosto caldo quando già il freddo inizia ad
insinuarsi. La pelle e i pori dell’uomo sono ancora
dilatati e, allo scopo di aumentare la resistenza del
corpo alle malattie, è necessario per l’organismo
adattarsi gradualmente ai cambiamenti climatici
dal freddo al caldo per attivare la resistenza super-
ficiale della pelle contro il freddo.
Vestirsi abbondantemente significa non sbaraz-
zarsi degli abiti invernali troppo presto e non fare
troppa attività all'aria aperta. Significa anche non
frequentare spesso luoghi affollati in modo da
evitare le infezioni. Bisogna inoltre non coprirsi
troppo presto in autunno e fare il maggior numero
di attività possibili all’aperto perché il rinchiuder-
si in casa troppo presto indebolisce la capacità
dell'organismo di adattarsi al freddo.
Il secondo principio è quello di rafforzare lo yang
in primavera ed estate e nutrire lo yin in autunno
ed inverno. Yang, chiamato anche yang qi, è un
termine generico per definire l'energia e l’attività
vitale dell’organismo. Yin è anche chiamato es-
senza dello yin, in riferimento ai nutrimenti del
corpo: è la base materiale dell'energia e la forza
motrice del corpo.
Durante la primavera e l’estate tutte le forme di
vita sulla terra sono esuberanti e vitali ed anche il
metabolismo umano tende ad aumentare giorno
dopo giorno. Per adeguarsi ai cambiamenti della
natura, ognuno ha bisogno di attivare la vitalità
del proprio corpo, rendere lo yang più esuberante
e vigoroso, in modo che il corpo sia riempito dallo
yang qi.
Rafforzare lo yang in primavera ed estate signifi-
ca nutrire l’energia vitale attraverso una
regolamen-tazione della yang qi per promuover-
ne la crescita. In autunno ed inverno, il clima
comincia a diventare più freddo e tutte le cose
sulla terra tendono a richiudersi e ad immagazzi-
nare. Anche il metabolismo umano tende a dimi-
nuire e diventare più lento. In questo periodo la
yang qi del corpo inizia gradualmente a ritirarsi
all’interno. Per questo, ognuno dovrebbe mante-
nere il corpo caldo ed evitare il freddo, così da
prevenire la dispersione di troppa yang qi. Tutto
ciò è anche benefico per la conservazione dell’es-
senza dello yin dell’organismo, che funge da base
nutrizionale per il ravvivarsi della yang qi nell’an-
no successivo. Questo nutrire la yang qi nell’au-
tunno e nell’inverno significa preservare e con-
servare l’essenza vitale. In altre parole, tutto que-
sto significa conservare l’essenza dello yin per
mezzo di un potenziale immagazzinamento. Ge-
nericamente parlando, la conservazione della sa-
lute nelle quattro stagioni include i seguenti tre
punti.
Adattamento ai cambiamenti delle quattro stagioni
Conservazione della salute in primavera.
I tre mesi della primavera; febbraio, marzo e
aprile, includono le seguenti sei date solari: l’ini-
zio della primavera (li chun), acqua della pioggia
(yu shui), risveglio degli insetti (jing zhe), equino-
zio di primavera (chun fen), lucentezza pura (qing
ming) e pioggia del grano (gu yu).
Nella stagione primaverile, il clima comincia a
diventare tiepido, e anche l’aria cambia da secca
a umida. Correlatamente le strie cutanee gradual-
mente diventano più lontane ed umide, la circola-
zione del qi e del sangue allo stesso modo diventa
più vigorosa. In questo periodo la yang qi nascosta
rispunta gradualmente e si manifesta all’esterno
come per un risveglio dall’ibernazione; ognuno in
genere si sente meglio, ma pigro; tutto questo
spesso viene chiamato “sonnolenza primaverile”
(chuan kun).
La teoria della tradizionale conservazione della
salute sostiene che ci si dovrebbe adattare a questi
cambiamenti psicologici nella vita di ogni giorno:
alzarsi presto al mattino e coricarsi presto la sera;
i propri indumenti dovrebbero essere piuttosto
semplici; si dovrebbe fare esercizio, come passeg-
giate all’aperto, per rilassare il corpo e sentirsi
meglio. Mentalmente, ognuno dovrebbe essere
ottimista e con la mente aperta, non depresso,
irritato o stressato. Questo è il metodo più adatto
per adattarsi alla stagione primaverile e conserva-
re il qi della primavera.
Se le cose, invece, non vanno in questo modo, la
yang qi non verrà attivata correttamente e il fegato
sarà danneggiato. Per quanto riguarda la dieta,
ognuno dovrebbe nutrirsi con alimenti acri, caldi,
speziati; coloro che sono deficitari della yang qi
non dovrebbero assumere alimenti freddi o grez-
zi, in modo da non danneggiare la yang qi.
Conservazione della salute in estate.
I tre mesi estivi, maggio, giugno e luglio, includo-
no le seguenti sei date solari: inizio dell’estate (li
xia), maturazione piena (xiao man), grano nel-
l’orecchio (mang zhong), solstizio d’estate (xia
zhi), calore moderato (xiao shu) e grande caldo
(da shu).
Il caldo dell’estate tende a disseccare la yang qi.
Per conservare e nutrire la yang qi ci si dovrebbe
ritirare presto la sera e alzare presto la mattina.
Ognuno dovrebbe mantenere uno spirito ottimista
verso il mondo esterno, non tendere facilmente
all’ira, in modo da mantenere il qi nelle normali
funzioni e permettere una buona circolazione.
Questo è il modo di adattarsi al clima dell’estate.
Andare a letto tardi significa favorire l’insuffi-
cienza della yin qi dovuta alla notte estiva più
corta, mentre l’alzarsi presto al mattino significa
adattarsi ad una giornata più lunga.
Per quanto riguarda la dieta, ognuno dovrebbe
assumere poche sostanze amare, ma più cibi acri,
in modo da nutrire il qi del polmone per evitare
un’esuberanza del fuoco del cuore, dal momento
che troppo fuoco del cuore porta ad una restrizio-
ne del flusso del qi del polmone.
Conservazione della salute in autunno.
I tre mesi dell’autunno; agosto, settembre e otto-
bre comprendono le seguenti sei date solari: inizio
dell’autunno (li qiu), limiti del calore (chu shu),
rugiada bianca (bai lu), equinozio d’autunno (qiu
fen), rugiada fredda (han lu) e discesa della nebbia
(shuang jiang).
L’autunno è la stagione in cui il clima comincia a
diventare più freddo, la yin qi incomincia ad
essere più prosperosa e ad aumentare, mentre la
yang qi gradualmente diminuisce.
In questo periodo quasi tutte le piante sulla terra
portano i frutti.
L’organismo umano deve adattarsi a questi cam-
biamenti naturali dell’ambiente esterno: “coricar-
si presto ed alzarsi presto.” Alzarsi presto vuol
dire godere della propria freschezza, mentre riti-
rarsi presto permette di evitare il freddo.
Mentalmente ognuno dovrebbe mantenere una
mente calma, essere libero da preoccupazioni e
distrazioni, in modo da mantenere il qi del polmo-
ne puro e discendente.
Per quanto riguarda la dieta, pochi cibi freddi e
acri ma più amari, tiepidi e dolci; in questo modo
il qi del polmone viene nutrito e mantenuto puro
e discendente con un buon flusso e senza
stagnazione.
Conservazione della salute in inverno.
I tre mesi invernali; novembre, dicembre e genna-
io dell'anno successivo comprendono le seguenti
date solari: inizio dell’inverno (li dong), neve
leggera (xia oxue), grende neve (da xue), solstizio
d’inverno (dong zhi), freddo leggero (xiao han) e
grande freddo (da han).
In inverno, il clima è freddo, la yang qi è eccessiva
e tutte le cose sulla terra sono statiche e rinchiuse.
Per adattarsi ai cambiamenti climatici, ognuno
dovrebbe ritirarsi presto la sera ed alzarsi tardi.
Il ritirarsi presto serve a nutrire la yang qi, mentre
il rimanere più a lungo riposati nutre la yin qi.
La pelle non dovrebbe essere superesposta al
freddo in modo da evitare attacchi alla yang qi. Gli
indumenti dovrebbero essere semplici, morbidi e
caldi abbastanza da difendersi dal freddo.
Per quanto riguarda la mente, ognuno dovrebbe
avere una stabilità mentale, una mente sobria, non
arrabbiarsi facilmente, in modo da evitare disturbi
alla yang qi.
Per quanto riguarda la dieta si dovrebbero man-
giare cibi poco salati ma più amari e nutrienti, così
73
da arricchire l’essenza dello yin e trattenere la
yang qi nell’organismo. Solo così facendo si pre-
vengono le malattie e ci si mantiene in forma.
Conservazione della salute secondo i periodi solari
C’è un periodo solare, circa ogni quindi giorni per
un totale di 24 periodi solari in un anno, e 24
cambiamenti climatici più importanti. Questi cam-
biamenti climatici esercitano una grande influen-
za sul corpo umano. Per tenersi in forma prima e
dopo ogni periodo solare bisogna adattarsi ai
cambiamenti dell’ambiente naturale.
I principali punti sono i seguenti:
1. Riconoscere la regolarità del sistema solare in
periodi. In genere i periodi solari vanno dal giorno
4 al giorno 6, e dal giorno 19 al giorno 21, di ogni
mese nella prima metà dell’anno, dal giorno 6 al
giorno 8, e dal giorno 20 al giorno 23, di ogni mese
nella seconda metà dell’anno. In altri termini, ci
sono due periodi solari in ogni mese, uno nei primi
10 giorni e l’altro negli ultimi 10 giorni di ogni
mese. Capire tutto questo permette ad ognuno di
regolarsi secondo l’avvicinarsi del periodo solare.
2. Cercare di conservare la forza fisica. È necessa-
rio per le persone anziane e le persone deboli
preservare la loro forza fisica nei giorni 2 e 3
intorno al periodo solare e non svolgere un
superlavoro. Anche le persone in buona salute
non devono affaticare il corpo per non ritrovarsi
senza forze.
3. Mantenere stabilità emotiva e ottimismo intor-
no al periodo solare. Un super-eccitamento tende
a verificarsi intorno ai periodi solari, e questo può
essere causa di alcuni disturbi.
4. Avere una giusta assunzione di cibo e di bevan-
de e tenere l’intestino libero. In questo modo il
sistema digestivo può funzionare normalmente,
assicurando un nutrimento sufficiente.
5. Le persone anziane e deboli debbono essere
particolarmente caute e avere cura di se stesse
durante i quattro inizi di stagione (primavera,
estate, autunno, inverno), i due solstizi (estate ed
inverno) e i due equinozi (di primavera e d’autun-
no). Per pazienti particolarmente ammalati biso-
gna adottare delle misure terapeutiche efficaci a
seconda delle loro condizioni. Ai pazienti con
malattie croniche debbono essere somministrate
delle medicine in tempo per prevenire ogni emer-
genza.
6. Durante la settimana intorno al periodo solare
alle persone anziane è consigliato di prendere Liu
wei di huang Wan e Bu zhong yi qi Wan, il primo
al mattino e il secondo alla sera, per rinforzare e
proteggere il qi vitale e per aumentare la resisten-
za organica alle malattie.
74
CAMBIAMENTI NEL GIORNO
La medicina tradizionale cinese sostiene che i
cambiamenti in un giorno assomigliano alle quat-
tro stagioni in un anno, con la mattina paragonata
alla primavera, il mezzogiorno all’estate, il pome-
riggio all’autunno e la notte all’inverno. Durante
le ore dal mattino al mezzogiorno tutte le attività
vitali sono attive, mentre durante il periodo dal
pomeriggio alla mezzanotte tutto tende ad essere
tranquillo.
I cambiamenti sono chiamati ritmi biologici nella
scienza moderna. Assecondando questi ritmi
circadiani, si possono prender appropriate misure
per la conservazione della salute in modo da
nutrire il corpo e assicurarsi un buono stato fisico.
Queste misure sono brevemente riassunte come
segue.
1. Vivere una vita regolare. Ognuno dovrebbe
seguire gli standards regolari di vita e regolarsi ai
cambiamenti circadiani.
2. Per le persone anziane e quelle deboli è neces-
sario un riposo dopo il pranzo del mezzogiorno in
modo da ripristinare la vitalità del proprio corpo e
le forze fisiche.
3. In età avanzata si dovrebbe ridurre la propria
attività nel pomeriggio ed evitare un consumo
eccessivo di energie e di forza fisica.
4. I pazienti con malattie acute o croniche dovreb-
bero osservare in modo stretto gli indirizzi del
proprio medico, specialmente nel pomeriggio.
Senza dubbio trarranno beneficio dall’assunzione
di alcuni tonici.
5. Cure speciali debbono essere praticate a pa-
zienti in situazione critica nel pomeriggio e duran-
te la notte, specialmente nei giorni che circondano
i cambiamenti solari, per prevenire inconvenienti.
 letture
Applicazione clinica dell'agopuntura tranfissiante
Ma Yuan * Wang Chuanyan**
L’agopuntura transfissiante è una tecnica per mez-
zo della quale un lungo ago viene inserito in varie
direzioni e profondità e agisce su due o più punti
insieme per trattare delle malattie. È comunemen-
te usata nella pratica clinica. L’applicazione del-
l’agopuntura transfissiante è riassunta nel seguente
capitolo.
EFFETTI DELL'AGOPUNTURA
TRANSFISSIANTE
1. L’agopuntura transfissiante nello stesso meri-
diano ha la funzione di drenare il meridiano stesso
e di intensificare le azioni dell’ago che sono
facilitate nel cammino lungo il meridiano. La
tecnica di agopuntura transfissiante su punti shu
del dorso, ad esempio, produce una forte azione
sull’ago, attivando al massimo le funzioni di que-
sti punti, promuovendo così il flusso del Qi del
meridiano dorsale e allo stesso tempo coordinan-
do le funzioni viscerali.
Un’altro esempio è la tecnica di agopungere il
punto nei guan (PC6) attraverso jianshi (PC5) per
attivare il meridiano e, contemporaneamente, pro-
durre un’azione sull’ago che si irradia lungo il
meridiano verso l’alto fino al torace, sede della
malattia, per i dolori precordiali e le palpitazioni
dovute ad una stagnazione del qi e ad una stasi di
sangue. Jianshi (PC5) attraverso neiguan (PC6)
presi con tecnica transfissiante permettono, inol-
tre, di ripristinare e riattivare il qi del cuore per
calmare la mente in caso di palpitazioni, amnesia,
dispnea e astenia dovuti ad insufficienza di qi del
cuore.
2. L’agopuntura transfissiante tra i meridiani coin-
*Department of Acupuncture ad Moxibustion, Affiliated
Hospital of Shandong College of TCM, Jinan
**Clinic of Lu Opera Troupe, Shandong Province
volge le loro relazioni esterno-interno, bilancia lo
yin con lo yang, coordina il qi del meridiano dei
meridiani esterni ed interni.
Ad esempio, l’agopuntura transfissiante nei punti
daling (PC7) attraverso waiguan (TE5) rafforza e
ripristina le attività del pericardio e dei meridiani
sanjiao, inducendo il sonno e trattando quindi
l'insonnia con notevole successo.
Un’altro esempio può essere l’agopuntura
transfissiante nei punti xuehai (SP10) attraverso
liangqiu (ST34) che promuove la circolazione del
qi del meridiano locale per trattare la gonalgia;
regola, inoltre, il qi dei meridiani del piede
yangming e taiyin e annulla i disturbi delle funzio-
ni ascendenti e discendenti dello stomaco e della
milza per trattare le malattie risultanti da uno
scoordinamento tra la milza e lo stomaco.
3. L’agopuntura trasfissiante nei meridiani del
piede e della mano con lo stesso nome ha un buon
effetto per curare i disturbi nei percorsi dei meri-
diani.
Nel trattare l’emicrania, l’agopuntura transfissiante
nei punti sizhukong (SJ 23) attraverso shuaigu
(GB8) serve a disperdere il vento-calore dai due
meridiani shaoyang, attivando allo stesso tempo
entrambi.
4. L’agopuntura transfissiante tra due meridiani
diversi allarga il campo d’azione delle sue indica-
zioni, lega il qi dei meridiani e regola il qi e il
sangue dei meridiani e dei collaterali.
Ad esempio, l’agopuntura transfissiante dei punti
taichong (LR3) attraverso yongquan (KI1) tratta
non solo le cefalee, le vertigini, le convulsioni, il
vomito, la distensione addominale, ma anche le
infiammazioni della gola, l’epistassi, l’oliguria,
l’epilessia, le sincopi e altri disturbi.
5. L’agopuntura transfissiante su punti adiacenti
con funzioni similari aumenta l’effetto curativo.
Dolori nella regione ipocondriaca, vertigini e con-
vulsioni causate da disturbi epatici possono essere
risolte attraverso l'agopuntura nei tre punti
huanmen (BL 47), ganshu (BL18) huatuojiaji
75
(Extra 21) alla nona vertebra toracica; le palpita-
zioni e l'insonnia per mezzo dei punti shenmen
(HT7) attraverso daling (PC7), la colecisti per
mezzo dei punti dannang (Extra35) attraverso
yanglingquan (GB34).
6. Se i punti scelti non sono adatti all’inserzione di
aghi a causa di cicatrici, foruncoli o ulcerazioni,
l’ago può essere inserito trasversalmente verso il
punto stesso da una zona adiacente, poi manipola-
to. L’effetto è il medesimo.
Ad esempio, una volta scelto il punto zusanli (ST
36), visto che non può essere agopunto nella zona
pertinente, l’ago può essere inserito trasversal-
mente dal punto shangjuxu (ST 37) o tiaokou (ST
38) attraverso il punto zusanli (ST 36) ottenendo
lo stesso effetto.
L’agopuntura su punti molteplici o transfissiante,
inoltre, riduce il disagio del paziente.
APPLICAZIONE CLINICA
DELL'AGOPUNTURA TRANSFISSIANTE
Agopuntura transfissiante in punti profondi
Questo tipo di agopuntura si basa essenzialmente
sui due fattori, i seguenti.
1. Luogo dell'agopuntura: zone con pelle sottile,
muscoli sottili, organi importanti o grossi vasi
sanguigni non sono adatte per una agopuntura
profonda. Il capo ed il volto possono essere
agopunti attraverso un metodo trasversale, il petto
o la schiena ugualmente; le labbra e l’addome
sono trattate con agopuntura relativamente più
profonda.
Ad esempio, il punto tiaokou (ST38) può essere
punto profondamente attraverso il punto
chengshan (BL57).
2. Natura del disturbo: in generale l’agopuntura
profonda con aghi a permanenza è adatta a sindro-
mi interne, sindromi da freddo e disturbi cronici;
l’agopuntura superficiale senza aghi a permanen-
za è adatta per sindromi esterne, sindromi da
calore e distubi acuti.
Applicazioni dell'agopuntura transfissiante
L’applicazione dell’agopuntura transfissiante se-
condo la letteratura degli anni recenti e gli autori
con una certa esperienza verrà riassunta somma-
riamente nei punti seguenti.
1. Applicazioni per disturbi interni
Emicrania:
Il dott. He ha ottenuto buoni risultati, trattando
vari tipi di emicrania con agopuntura transfissiante
76
nei punti sizhukong (TB23) attraverso shuaigu
(GB8) con risultati in più del 90% dei pazienti.
Il dott. Feng ha trattato 30 casi di emicrania con
agopuntura transfissiante nei punti touwei (ST 8)
attraverso sizhukong (TE23) e taiyang (Extra 2)
attraverso shuaijiao punto mediano della linea tra
shuiaigu (GB8) e jiaosun (TE 20), con risoluzione
in 21 casi, miglioramento molto evidente in 8 casi
e nessun risultato in 1 caso. Quindi per una media
di 96.7%.
Paralisi facciale.
Gli autori hanno trattato le paralisi facciali soprat-
tutto prendendo trasversalmente alcuni punti con
agopuntura transfissiante seguita da irradiazione
con spettro elettromagnetico particolare (0.2 µm -
50 µm), con buoni risultati. Alcuni casi cronici,
che non hanno avuto risposta o che hanno risposto
in maniera molto lenta ad altri metodi di tratta-
mento, hanno avuto un miglioramento con l’ago-
puntura transfissiante.
Analisi statistiche nella letteratura sull’agopuntu-
ra per i disturbi nei recenti anni hanno dimostrato
che l’agopuntura transfissiante locale ha avuto un
effetto curativo in circa il 30% dei casi. Abbiamo
inoltre curato alcuni pazienti con miospasmo
facciale attraverso il punto houxi (SI 3) e laogong
(PC8).
Nevralgia del trigemino.
Il dott. Zheng ha trattato 31 casi di nevralgia del
trigemino primaria attraverso un’agopuntura
transfissiante superficiale nei punti yangbai
(GB14) attraverso yuyao (Extra 3), xiaguan (ST7)
attraverso jiache (ST 6), quanliao (SI18) attraver-
so yiangxiang (LI 20), jiache (ST 6) attraverso
dicang (ST 4), dicang (ST 4) attraverso chengjiang
(CV24).
La terapia ha ottenuto dei risultati nel 96.8% dei
casi.
Per osservare gli effetti della tecnica di agopuntu-
ra abbiamo trattato 21 casi di malattia per mezzo
di un agopuntura elettrica profonda in compara-
zione. I risultati hanno dimostrato un’ampia di-
sparità negli effetti curativi nei due gruppi.
Il dott. Jiang ha curato 6 pazienti pungendo il
punto hegu (LI4) e con agopuntura transfissiante
nei punti neiguan (PC6) attraverso waiguan (TB5),
yangbai (GB14) attraverso yuyao (Extra 3), e
shuaigu (GB 8) attraverso taiyang (Extra 2). Il
dott. Wang ha trattato 40 casi per mezzo di ago-
puntura transfissiante elettrica con 33 casi risolti,
3 migliorati e 1 fallimento. Egli ha applicato gli
aghi nei punti taiyang (extra 2) per il primo ramo
di nevralgia e agopuntura nei punti xiaguan (ST7)
e yingxiang (LI20), juliao (ST7) e juliao (ST3)
attraverso xiaguan (ST7) per il secondo ramo di
nevralgia ed i punti jiache (ST6) attraverso daying
(ST5) e chengjiang (CV24) attraverso keliao (ex-
tra) per il terzo ramo di nevralgia.
Emiparalisi.
Il dott. Sun ha trattato 500 casi di emiparalisi
pungendo i punti baihui (GV20) attraverso qubin
(GB7). I risultati ottenuti mostrano un 95% di casi
risolti per quanto riguarda la miodinamia, mentre
l’agopuntura produce dei cambiamenti notevoli
sul reoencefalogramma soprattutto per quanto
riguarda la durata dell’angioparesi e un aumento
dell’ampiezza d’onda. I risultati dell’agopuntura
sulla reologia del sangue mostrano che essa mi-
gliora significativamente la coalescenza cellulare
e la viscosità del sangue. Inoltre, si riscontra che
questi risultati sono simili a quelli ottenuti nelle
aree motorie agopunte. Gli autori hanno trattato
contratture del dito, come esiti della emiparalisi,
pungendo con tecnica transfissiante i punti sanjian
(LI3) attraverso houxi (SI3) ed inoltre houxi (SI3)
attraverso sanjian (LI3), ottenendo un notevole
miglioramento per quanto riguarda la contrattura
e la rigidità. Una dozzina di pazienti con edema
emiplegico delle labbra superiori sono stati curati
per mezzo di una forte stimolazione nei punti
yemen (TE2 attraverso zhongzhu (TB3) con tecni-
ca transfissiante.
Altri disturbi interni.
Il dott. Wang ha trattato 306 pazienti con enuresi
con tecnica transfissiante nei punti guanyuan
(CV4) attraverso zhongji (CV3) con 266 casi
completamente risolti per una media totale di
guarigione del 92.2% . Il dott. Zhou ha trattato
rigidità cervicale e epistassi dovuta ad eccessivo
fuoco del fegato e della colecisti nei punti
xuanzhong (GB39) e sanyinjiao (SP6) con tecnica
transfissiante ottenendo notevoli risultati che lo
hanno convinto del fatto che “l’agopuntura
transfissiante profonda è la chiave di cura”. Gli
autori hanno trattato la neurastenia, la psicosi
involutiva e la schizofrenia depressiva usando i
punti baihui (GV20) e shishecong (Extra 6) e
neiguan (PC6) e dailing (PC7) con tecnica
transfissiante con buoni risultati. Inoltre nella
letteratura medica è riportato l'uso dei punti qiuxu
(GB40), zhaohai (KI6) sempre con tecnica
transfissiante per epatiti virali e neuralgia
intercostale; i punti qihai (CV6) e guanyuan (CV4)
con agopuntura transfissiante per la ritenzione
urinaria; i punti shenshu (BL23) e jingmen (GB25)
sempre con tecnica transfissiante per l’ureterolito
con idronefrosi; i punti gongsun (SP4) e yongquan
(KI1) con tecnica transfissiante per la diarrea e il
vomito e i punti neiguan (PC6) e zhigou (TB6)
sempre con la stessa tecnica per la stitichezza
dovuta ad accumulo di calore nello stomaco e
nell’intestino.
2. Applicazioni in malattie chirugiche
Il dott. Sun ha trattato con successo 22 pazienti
affetti da ascaridiasi biliare usando con tecnica
transfissiante i punti yingxiang (LI20) e sibai
(ST2) con il risultato che questa tecnica non solo
ha diminuito lo spasmo dello sfintere di Oddi e
alleviato il dolore, ma ha anche promosso la
contrazione del tratto biliare e aumentato la sua
pressione interna. Il dott. Guo ha trattato 400 casi
di distorsione dorsale usando soprattutto
transfissialmente i punti houxi (SI3) e hegu (LI4)
in combinazione con esercizi fisici appropriati,
guarendo definitivamente 396 pazienti, di cui 301
guariti dopo solo un ciclo di terapia.
Gli autori hanno curato 3 pazienti con tenosinoviti
del processo stiloide radiale per mezzo dei punti
lieque (LU7) e yangxi (LI4)e al contrario yangxi
(LI5) e lieque (LU7).
Nella letteratura medica inoltre è riportato l’uso
dei punti xiyan (Extra 32) per le gonartriti; dei
punti yinlingquan (SP9) e yanglingquan (GB34)
sempre con tecnica transfissiante per le colecisti e
le colelitiasi; e dei punti tiaokou (ST38) e
chengshan (BL57) sempre con tecnica transfis-
siante per le periartriti scapolo omerali.
3. Applicazioni per altri disturbi
Il dott. Sun ha trattato 74 pazienti (per un totale di
90 occhi) con retinopatie sierose centrali usando
l’agopuntura transfissiante nei punti yifeng (TB17)
attraverso qubin (GB7) e qubin (GB7) attraverso
sizhukong (TE23): 42 occhi sono stati completa-
mente guariti, 16 hanno avuto un notevole miglio-
ramento, 24 sono migliorati e 8 non hanno avuto
nessun risultato. La media raggiunta è stata del
91.2%. Viene inoltre riportato l’uso dell’agopun-
tura transfissiante nei punti del meridiano Du per
le poliomeliti, nei punti qiuxu (GB40) attraverso
zhaohai (KI6) per l’herpes zoster, nei punti zanzhu
(BL3) attraverso jingming (BL2) per le
oftalmopatie.
Per riassumere potremmo dire che l’agopuntura
transfissiante è ampiamente utile nel trattamento
di molte malattie, specialmente quelle croniche
che interessano delle aree relativamente ampie.
77
 dalla Revue Française de Médicine
Traditionelle Chinoise*
pulsologia, esame del colorito ed elementi prognostici
secondo Zhang Zhong Jing, Bian Que e Hua Tuo
libro V del Classico dei polsi di Wang Shu He
Nguyen Van Nghi
SOMMARIO
Il Mai jing o “Classico dei polsi” di Wang Shu He
del III secolo d.C. è uno dei 5 tesori della medicina
cinese.
Abbiamo iniziato la sua pubblicazione nel 1974 in
questa rivista, costatando che un tale lavoro con-
teneva nozioni troppo ardite per quel momento,
troppo complesse da comprendere, abbiamo quindi
preso atto che bisognava prima approfondire ed
assimilare le basi elementari della medicina orien-
tale prima di lanciarsi in questo studio specialisti-
co dei polsi.
Sono passati 15 anni... certamente molti agopuntori
nel mondo aspirano ad una conoscenza più appro-
fondita di questo studio, è quindi il momento di
riprendere il nostro lavoro sospeso.
Oggi presentiamo ai nostri amici lettori il libro del
Mai jing che riguarda:
1. la pulsologia secondo Zhang Zhong Jing;
2. le regole dei polsi dei 3 yin e dei 3 yang secondo
Bian Que;
3. la pulsologia secondo Bian Que;
4. gli elementi essenziali prognostici secondo Bian
Que e Hua Tuo;
5. gli elementi prognostici dei polsi contrari e dei
polsi mortali di Bian Que.
Questo studio completa le nostre conoscenze e
costituisce un documento di valore inestimabile
per l'insegnamento dell'agopuntura.
I - PULSOLOGIA SECONDO ZHANG
ZHONG JING (150-219 D.C.)
Il polso è situato su sedi specifiche.
Grazie ai movimenti respiratori, lo yin e lo yang si
succedono, la rong (energia nutritiva) e la wei
*Revue Française de Médicine Traditionelle Chinoise n°145
marzo-aprile, 1991
78
(energia difensiva) si diffondono in tutto il corpo
ed il liquido organico circola.
Queste attività seguono il movimento-tempo del-
le 4 stagioni e si manifestano a livello dei polsi. Le
caratteristiche sono le seguenti:
– polso teso in primavera;
– polso superficiale in autunno;
– polso profondo in inverno;
– polso ampio in estate.
Al momento dell’esame, il polso grande ed il
polso piccolo sono differenti e in un attimo essi
cambiano forma; il polso del “piede” (chi) ed il
polso del “pollice” (cun) non sono in equilibrio:
essi sono lunghi o corti, profondi o superficiali,
persistono o scompaiono alla pressione delle dita,
la malattia grave si trasforma in benigna e vicever-
sa.... Così l'esame dei polsi permette di determi-
nare da una parte la qualità dei movimenti gestuali
del malato: coordinati, precisi o adatti, cioè con-
trollati dallo xin-shen (cuore-mentale) (1) o, al
contrario, disordinati o imprecisi, dall'altra l'esi-
stenza di disturbi del comportamento e della co-
scienza: delirio, disturbi del pensiero... A questo
proposito ci auguriamo una spiegazione detta-
gliata.
Risposta del maestro
La domanda postami riguarda la sorgente del dao
(principi, regole, leggi) della pulsologia.
In effetti il polso ha 3 sedi:
– “piede” (chi);
– “pollice” (cun);
– “barriera” (guan).
Essi rappresentano le sedi di arrivo e di partenza
delle energie rong e wei e permettono di determi-
nare lo stato dei polsi degli organi:
– polso profondo del rene;
(1) questo termine sottindente il sistema nervoso centrale, ma
comandato dallo shen del cuore.
– polso ampio del cuore;
– polso superficiale del polmone;
– polso teso del fegato.
Questi polsi sono normali e perfettamente equili-
brati nei loro movimenti di entrata e di uscita, di
salita e di discesa, come la “caduta delle gocce
d'acqua” (2). Questi movimenti percorrono il cor-
po in 2 khro (28 minuti e 48 secondi), poi tornano
alla loro sede di partenza e di arrivo, vale a dire al
polso del “piede” e al polso del “pollice” per
ricominciare il ciclo.
Il vuoto e la pienezza, la modificazione e la
trasformazione del sangue e dell’energia sono il
risultato dell’approfondimento dello yin e dello
yang (3) così da dare una percezione alla pressio-
ne delle dita.
– Se si tratta di vento, il polso è superficiale e
vuoto;
– se si tratta di freddo, il polso è affrettato e teso;
– se si tratta di stasi liquida, il polso è profondo;
– se si tratta di umidità, il polso è affrettato, rapido
e teso;
– se si tratta di dolore, il polso è agitato e teso;
– se si è in presenza di febbre elevata, il polso è
ampio e rapido.
Se il polso esaminato non corrisponde ai polsi
formulati sopra, si può dedurre che sia dovuto a
fenomeni di trasformazione.
Le 3 sedi dei polsi hanno caratteri differenti, le
evoluzioni della malattia sono differenti, l’ecces-
so e l’insufficienza non sono fenomeni conosciu-
ti, la presenza dell’energia perversa nell’organi-
smo provoca uno spontaneo risentimento, come
quello provocato da un intruso.
Bisogna esaminare bene l’esterno e l’interno (del
corpo) e distinguere le tre zone del san jiao (TR),
per determinare la localizzazione dell’energia per-
versa. Le “nuove” (informazioni) sono apprezza-
te nel corso dell’esame dei polsi e permettono di
valutare lo stato degli organi e visceri.
L’esame dei polsi è un metodo meraviglioso,
tuttavia non bisogna dimenticare di stabilire un
protocollo destinato ai medici “virtuosi”.
II - REGOLE DEI POLSI DEI 3 YIN E 3 YANG
SECONDO BIAN QUE (PIENN TSIO 500
D.C.)
1. Al mattino il polso corrisponde al tai yang;
– a mezzogiorno allo yang ming;
(2) orologio ad acqua (clessidra, apparecchio per la misura
del tempo, giorno e notte) diviso in 100 “khro” (o 24 ore)
(3) qui lo yin e lo yang designano l'energia essenziale (yin)
e l'energia perversa (yang)
– alla sera allo shao yang;
– al crepuscolo allo shao yin;
– a mezzanotte al tai yin;
– al canto del gallo allo jue yin.
2. Il polso dello shao yang può essere piccolo, ma
anche grande, lungo o corto.
Nel giorno jia zi (1-I) dell'XI mese lunare, i suoi
movimenti ondulatori raggiungono i 9/10 della
massima pletora, mentre nel giorno jia-zi (1-I) del
I e II mese, il polso è in piena espansione.
3. Il polso del tai yang è ampio, grande e lungo.
All'arrivo esso galleggia a livello dei tendini; i
suoi movimenti ondulatori raggiungono 9/10 del-
la pletora massima. Nel III e IV mese lunare, nel
giorno jia-zi è in piena espansione.
4. Il polso dello yang ming è superficiale, grande
e corto.
I suoi movimenti ondulatori raggiungono i 3/10
della pletora massima. Dapprima grande, poi pic-
colo; la sensazione del suo arrivo ricorda un girino
rimbalzante. Nel giorno jia-zi è in piena espansio-
ne.
5. Il polso dello shao yin è affrettato e galoppante.
I suoi movimenti ondulatori raggiungono i 6/10
della pletora massima. Nel giorno jia-zi del VII e
VIII mese lunare è in piena espansione.
6. Il polso del tai yin è affrettato e galoppante e
lungo; si affianca al tendine. I suoi movimenti
ondulatori raggiungono i 9/10 della pletora mas-
sima, nel giorno jia-zi del IX e X mese lunare è in
piena espansione.
7. Il polso dello jue yin è profondo, corto ed
affrettato; i suoi movimenti ondulatori raggiun-
gono i 3/10 della pletora massima. Nel giorno jia-
zi dell’XI e XII mese (lunare) è in piena espansio-
ne.
8. Se il polso dello jue yin è rapido e teso con
movimenti ondulatori che oltrepassano i 6/10
della pletora massima, la malattia evolve lenta-
mente a causa dell’attacco del meridiano da parte
del freddo. Le manifestazioni cliniche sono essen-
zialmente rappresentate da dolori sottombelicali
irradiati ai lombi; se sono accompagnate a disp-
nea, la prognosi è fatale; per contro, se il polso è
ritardato, la malattia è guaribile.
Bisogna pungere lo zi jue yin (F) a 0.5 cun di
profondità.
9. Se il polso dello shao yang è ora corto o lungo,
ora grande o piccolo, con movimenti ondulatori
che oltrepassano i 6/10 della pletora massima,
questo è indicativo di una cefalea con pienezza
ipocondriaca.
Se questi segni sono accompagnati a vomito, la
(4) In un'altra edizione notiamo: “La flessione della regione
lombare è curabile, per contro la sua estensione indietro
(opistotono) è gravissima”.
79
malattia è curabile; per contro, se sono associati
ad altri disturbi, la prognosi è fatale (4).
Bisogna pungere le due estremità delle ultime
coste, a livello dello zu shao yang (VB), a 0.7 cun
di profondità.
10. Quando il polso dello yang ming è ampio,
grande e superficiale, dapprima grande all’arrivo,
poi piccolo alla partenza, ricorda un girino che
presenta dei movimenti ondulatori che oltrepas-
sano i 3/10 della pletora massima.
Tali segni sono rivelatori di vertigini e cefalea con
dolori addominali e vomito. In questo caso la
malattia è curabile, per contro, se si accompagna
a segni di complicazione, la prognosi è fatale. (4)
Bisogna pungere i punti situati 4 cun al di sopra e
3 cun al di sotto dell'ombelico (NVN: si tratta di
zhongwan 12CV e guanyuan 4GV).
11. Dal II all’VIII mese lunare il polso yang si
trova all’esterno e dall’VIII al I mese il polso yang
si trova all'interno.
Il polso yang superficiale (fu yang) è forte e il
polso yin superficiale (fu yin) è debole; quando
arriva quest’ultimo, annuncia lo spavento; quan-
do è in pienezza, segnala gli spasmi muscolari;
quando è profondo e galoppante, segnala la diar-
rea con inquietudine, sete e pienezza addominale.
Nel caso grave, l’affezione si trasforma in malat-
tia detta da intasamento intestinale (chang ji).
L’intasamento intestinale è caratterizzato da un
polso grande e profondo con tosse, afflusso
energetico e respirazione sopraclavicolare, a vol-
te accompagnato da gengivorragie e san-
guinamento linguale.
12. Al cun kou (polso radiale), le modificazioni
dello yin e dello yang, dell’esterno (superficiale)
e dell’ interno (profondità) sono il risultato del-
l’invasione del polso yin sul polso yang.
Il superamento in avanti o indietro dell’ubicazione
del cun kou annuncia la presenza di vento erratico
(xing feng).
La pienezza all’esterno (superficiale) ed il vuoto
all’interno (profondità) del cun kou segnalano la
presenza di vento “laborioso” (lao feng), respon-
sabile di malattie gravi.
Il nao feng (vento debole) si riconosce da un polso
leggero sia in alto (superficie) che in basso (pro-
fondità), come se sfiorasse l'osso.
In diagnostica occorre distinguere:
a. il polso affrettato all’esterno (superficie) con
bisogno impellente di defecare segnala il nao
feng;
b. il borborigmo e l'emissione di gas intestinali
dallo yin verso lo yang annunciano l’evacuazione
armoniosa e rapida dell'energia perversa;
c. lo yin ritardato e lo yang affrettato segnalano la
presenza di un vento all’esterno con infiltrazione
negli organi;
80
d. lo yin affrettato rivela che il vento ha diretto lo
yang verso l’addome;
e. al cun kou, l’agitazione verso l'alto (superficie)
e la consistenza molle in basso (profondità) non
coinvolgono la componente yang ed annunciano
la stasi dell’umidità;
f. nel caso di insufficienza di sangue in alto (su-
perficie) e in basso (profondità) nel cun kou: lo yin
potente segnala la cronicità della malattia e lo
yang potente indica la stasi d’origine etilica;
g. lo yin superficiale consecutivo ad una penuria
dell’energia ossea con orientamento del cun kou
verso lo yin annuncia la presenza di freddo-acqua.
Se i movimenti di arrivo del polso sono armoniosi,
annunciano lo straripamento dell’acqua verso i
lati per sviluppare edema.
h. il polso yin non grossolano è il segno rivelatore
del polso yang disturbato, con insufficienza di
liquido organico;
i. il cun kou grande in ultimo (posteriormente) e
che rivela lo yang in avanti (anteriormente) in
pienezza, segnala un intasamento alimentare.
Invece in caso di polso piccolo, occorre ricordare
quanto segue:
– se oltrepassa lo yang di 0.1 cun, annuncia un
intasamento da 7 giorni;
– se oltrepassa lo yang di 0.2 cun, un intasamento
da 10 giorni;
– se oltrepassa lo yang di 0.3 cun, un intasamento
da 15 giorni;
– se oltrepassa lo yang di 0.4 cun, un intasamento
da 20 giorni.
Il polso piccolo e mascherato che oltrepassa lo
yang di 0.4 cun annuncia un intasamento da 6
mesi.
(NVN: le 12 righe seguenti riguardano la patolo-
gia alimentare e risultano incomprensibili. La
traduzione è impossibile).
III - PULSOLOGIA SECONDO BIAN QUE
1. Bian Que insegna:
“Nella donna, a ciascuna respirazione, il polso
giunge 2 volte.
Ad ogni respirazione, se il polso giunge 3 volte è
patologico, mentre se giunge 4 volte segnala una
ostruzione.
Lo sfuggire dell’energia dal polso è caratterizzato
da un segno nel volto: occhi cerchiati di blu con
prognosi fatale.
Ad ogni respirazione, se il polso arriva 5 volte o
più, è la morte e la malattia è incurabile".
2. Bien Que insegna:
“L'energia equilibrata del polso non presenta ca-
ratteri di ritardo o di accelerazione, il polso non è
scivoloso o rugoso, stagnante o sfuggevole, lungo
o corto, curvo o esteso, verticale o orizzontale.
Il polso viene allora definito ‘normale’ ”.
3. Bian Que insegna:
“Il polso teso ed affrettato segnala l’attacco del
fegato con i seguenti segni:
– inquietudine pressante;
– logorrea;
– cefalea ed annebbiamenti;
– pienezza addominale e contrattura muscolare;
– follia (disturbi psichici);
– sensazione di risalita dell’energia (afflusso);
– basso addome duro;
– espettorato sanguinolento;
– secchezza della gola.
L’esame della tinta, l’ascolto della voce, la ricerca
della localizzazione della malattia e la determina-
zione dei polsi non sono ancora cose da poco.
Il polso superficiale e rapido senza febbre è il
segno rivelatore della presenza di vento (feng),
per contro, il polso superficiale e rapido con
febbre segnala un’infiltrazione dell’energia per-
versa (freddo, calore...)
Il polso ampio e mutevole (da) con pulsazioni
rapide a fianco dei due capezzoli e con febbre
annuncia la presenza della malattia dello shang
han (malattia evolutiva del freddo).
Il dimagrimento con polso superficiale e diffuso e
con febbricola segnala una stasi energetica; se il
soggetto presenta inoltre tosse con febbre elevata,
con aggravamento e miglioramento alternati, la
malattia è difficile da trattare”.
IV - ELEMENTI ESSENZIALI,DELLA PROGNOSI
SECONDO BIAN QUE E HUA TUO (150-219
D.C.)
1. L’usurpazione dell'energia dei 5 organi e lo
smarrimento dello shen con voce debole sono
mortali.
2. I gesti come di uno che scava o perquisisce e la
confusione mentale sono incurabili.
3. L’esaurimento dello yin e dello yang con
brancolamento e delirio sono mortali.
4. I deliri con afasia sono ugualmente incurabili,
se sono accompagnati da febbre sono curabili.
5. Nell’esaurimento dello yin e dello yang con
afasia, la morte sopraggiunge in tre giorni e mez-
zo.
6. Le commissure oculari di colorito giallo sono
indicative di malattia curabile.
7. Le congiuntiviti di colorito giallo verdastro non
sono segni fatali; se sono di colorito verde come
l’erba, la prognosi è oscura.
8. Faccia gialla ed occhi bianchi non sono indica-
tivi di morte; se sono bianchi come l’osso secco,
la prognosi è fatale.
10. Faccia gialla ed occhi neri non sono gravi; se
sono neri come la fuliggine, è la morte.
11. Faccia ed occhi neri come la lacca non sono
mortali.
12. Faccia nera ed occhi verdastri non sono mor-
tali.
13. Faccia verdastra ed occhi bianchi sono segni
di prognosi fatale.
14. Faccia nera ed occhi bianchi non sono mortali
(5).
15. Nel malato con faccia rossa ed occhi verdastri,
la morte sopraggiunge in 6 giorni.
16. Nel malato con faccia gialla ed occhi verdi, la
morte sopraggiunge in 9 giorni; questa affezione
è dovuta a disturbi dei meridiani: in effetti una
esposizione al vento in corso di ebrezza favorisce
la penetrazione dell’energia perversa nel meridia-
no dello stomaco (zu yang ming), provocando una
emanazione anarchica dell’energia della vescica
biliare verso gli occhi. Questa malattia è gravissi-
ma.
17. Nel malato con la faccia rossa e gli occhi
bianchi la morte sopraggiunge in 10 giorni. La
malattia è dovuta al dispiacere ed all’ansietà:
l’energia del cuore è dispersa all’interno, malgra-
do la buona tinta del volto. Bisogna applicare
d’urgenza un trattamento appropriato.
18. Nel malato con faccia bianca ed occhi neri, la
morte è certa perché in questo caso l'energia rong
(nutritiva) si trova in uno stato di dispersione ed i
vasi sanguigni in uno stato di vuoto.
19. Nel malato con volto nero ed occhi bianchi, la
morte sopraggiunge in 8 giorni, perché l’energia
del rene è danneggiata all’interno.
Bisogna consigliare al malato di interrompere
immediatamente tutti i rapporti sessuali.
20. Nel malato con faccia verdastra e occhi gialli,
la morte sopraggiunge in 5 giorni.
21. Il malato è costretto a stendersi sul letto per-
ché l’energia del cuore è “corta” (insufficiente) e
quella della milza è dispersa (esaurita) all’interno.
La guarigione sopravviene in 100 giorni. La posi-
zione seduta in terra è allora consigliata e, al
momento di riprendere il movimento, è necessa-
rio aiutarsi con una canna o appoggiarsi sul bordo
del letto. Questa affezione è guaribile.
22. Se il malato ha uno sguardo vago e la vista
oscurata, presenta occhi di colore giallo terreo ed
un rifiuto del cibo, l’affezione è mortale.
23. Nel malato con sguardo vago e vista oscurata
con denti e gengive nerastre, l’affezione è incura-
bile.
(5) Nel Tian zhen, questa frase non è menzionata
81
24. Nel malato con orecchi, occhi, naso e bocca di
tinta nerastra, se l’interno della bocca diviene
nero (contorni della cavità orale), la morte è certa.
25. Nel malato con orecchi, occhi e zigomi rossi,
la morte sopraggiunge in 5 giorni.
26. Il malato, che presenta tinta nerastra che scen-
de verso gli zigomi in modo verticale, ha una
prognosi di sopravvivenza di 5 giorni.
27. Nel malato l’evaporazione dell’energia “nera”
a livello del tian zhong (6) verso lo zigomo è
mortale.
28. Nel malato e nel soggetto con buona salute,
l’apparizione improvvisa di una tinta del colore
del fegato di cavallo (7) a livello del viso è fatale.
29. Nel malato con faccia nerastra e sguardo fisso
verso l’alto e paura del freddo, la prognosi è
mortale.
30. Nel malato che presenta faccia nerastra e
labbra verdastre, la prognosi è fatale.
31. Il malato che presenta faccia verdastra e lab-
bra nerastre ha una prognosi sinistra.
32. Il malato che presenta faccia verdastra, pie-
nezza ipocondriaca ed impossibilità a piegare il
corpo ha una prognosi grave.
33. Il malato con sguardo fisso e respirazione
sopraclaveare ha prognosi di un giorno.
34. Nel malato con nevralgia oculare e perdita
improvvisa della vista, la prognosi è grave.
35. Nel malato con stasi di yin ed esaurimento
dello yang, fuga del jing oculare e panico, la
prognosi è mortale.
36. Nel malato con prosciugamento dello yin e
dello yang, occhi infossati nell’orbita, la prognosi
è gravissima.
37. Nel malato che presenta sguardo vuoto, la
morte sopraggiunge in 7 giorni.
38. Nel malato che presenta la bocca che ricorda
quella di un pesce, impossibilità a far smorfie, con
movimenti di sola espirazione, la prognosi è fata-
le.
39. Nel malato con bocca aperta, la morte soprag-
giunge in 3 giorni.
40. Nel malato con labbra verdastre e ren zhong
(piega naso-labiale) piegata su se stessa, la morte
sopraggiunge in 3 giorni.
41. Il malato, che presenta labbra ripiegate su se
stesse e scomparsa di ren zhong, ha prognosi di
morte.
42. Il malato, che presenta secchezza improvvisa
delle labbra e della bocca, ha una patologia incu-
rabile.
43. Il malato con labbra gonfie e denti asciutti, ha
(6) Dopo il libro Tian zhen, il tian zhong designa la zona
che si estende tra l'ala del naso ed il cuoio capelluto.
(7) Questa espressione significa. All’arrivo, il polso si ferma
momentaneamente, poi riparte.
82
prognosi oscura.
44. Nel malato con esaurimento concomitante
dello yin e dello yang, denti che ricordano i fagioli
maturi e polso galoppante (come il cavallo che
corre), la prognosi è mortale.
45. Nel malato che presenta cambiamento im-
provviso del colore dei denti in nero, la morte
sopraggiunge in 13 giorni.
46. Il malato con lingua arrotolata e scroto retratto
ha prognosi fatale.
47. Nel malato con traspirazione senza scorri-
mento (di sudore) e lingua arrotolata di colore
nerastro, la prognosi è mortale.
48. Nel malato con raddrizzamento dei capelli la
morte sopraggiunge in 25 giorni.
49. Il malato, che presenta capelli secchi come fili
associati ad irritabilità, ha una prognosi oscura.
50. Il malato, che presenta raddrizzamento dei
capelli e delle sopracciglia, ha prognosi fatale.
51. Il malato con unghie delle mani e dei piedi di
colorito verdastro ha una prognosi mortale.
52. Il malato con unghie biancastre nelle dita
delle mani e edei piedi ha un’affezione incurabile.
53. Il malato che presenta l’apparizione di un
colorito nerastro alla base della lingua ha una
prognosi fatale di 8 giorni.
54. Il malato con esaurimento concomitante della
rong e della wei caratterizzato da edema facciale
ha prognosi oscura.
55. Il malato, che presenta un improvviso edema
al volto di colore verde-nerastro, ha una prognosi
mortale.
56. Il malato con gonfiore al palmo delle mani e
scomparsa delle pieghe lineari ha prognosi fatale.
57. Il malato che presenta un infossamento del-
l’ombelico, ha prognosi fatale.
58. Nel malato che presenta edema dello scroto e
della verga la prognosi è mortale.
59. Il malato con assenza del polso, bocca aperta
ed edema dei piedi, la morte sopraggiunge in 5
giorni.
60. Il malato con edema del tallone, vomito e
sensazione di pesantezza alla testa ha una prognosi
grave.
61. Il malato con edema al di sopra del tallone e un
grosso gonfiore alle due ginocchia ha una prognosi
mortale nell’arco di 10 giorni.
62. Il malato costretto a letto, con incontinenza
urinaria e fecale, ha prognosi fatale.
63. Il malato che sviluppa un odore cadaverico ha
un’affezione incurabile.
64. Nella malattia da fegato caratterizzata da una
pelle di colore biancastro, la morte sopraggiunge
nel giorno geng-xin (7-8) del polmone.
65. Nella malattia del cuore caratterizzata da oc-
chi neri, la morte sopraggiunge nel giorno ren-gui
(9-10) del rene.
66. Nella malattia della milza caratterizzata da
labbra verdastre, la morte sopraggiunge nel gior-
no jia-yi(1-2) del fegato.
67. Nella malattia da polmone caratterizzata da
zigomi rossi ed occhi edematosi, la morte soprag-
giunge nel giorno bing-ding (3-4) del cuore.
68. Nella malattia del rene caratterizzata da lab-
bra giallastre, la morte sopraggiunge nel giorno
si-wu (5-6) della milza.
69. La tinta verde dovrà essere verde come la
giada e verde bluastro.
La tinta rossa dovrà essere improntata di un certo
biancore e non dovrà essere di un rosso forzato.
La tinta bianca dovrà essere bianca come la piuma
dell’oca e non bianca come il sale.
La tinta nera dovrà essere nera come la lacca e non
come la fuliggine.
La tinta gialla dovrà essere un giallo vivo e non un
giallo terreo.
70. La tinta rossa della faccia annuncia una malat-
tia di cuore.
La tinta bianca del volto segnala una malattia del
polmone.
La tinta nera del volto rivela una malattia del rene.
La tinta gialla del volto indica la malattia della
milza.
La tinta verde del volto annuncia una malattia del
fegato.
Nel caso in cui la tinta gialla non corrisponde ad
una malattia dell’organo, la patologia è
intratoracica.
71. Nelle malattie oculari:
– i capillari rossi irradiati dall’alto verso il basso
segnalano una malattia del tai yang;
– dal basso in alto, una malattia dello yang ming;
– dall’esterno verso l’interno, la malattia dello
shao yang.
72. Nelle malattie da freddo-calore:
– la presenza di un capillare rosso irradiato dal-
l’alto verso il basso (verso il centro dell’iride)
segnala che la morte sopraggiunge in un anno;
– la presenza di un capillare e mezzo segnala che
la morte sopraggiunge in un anno e mezzo;
– la presenza di due capillari segnala che la morte
sopravviene in due anni;
– la presenza di tre capillari segnala che la morte
sopraggiunge in tre anni.
73. Nelle carie dentaria, la diagnosi etiologica è
basata sullo stato dello yang ming:
– l’infiammazione a destra indica la presenza di
calore perverso nel fianco destro;
– l’infiammazione a sinistra, la presenza di calore
perverso nel fianco sinistro;
– l’infiammazione in alto, la presenza di calore
perverso al mascellare superiore;
– l’infiammazione in basso, la presenza di calore
perverso al mascellare inferiore.
74. La diagnosi della malattia del sangue è basata
sul calore e la tinta del vaso:
– il vaso molto rosso indica il calore;
– il vaso molto verde, il dolore;
– il vaso molto nero, il bi cronico;
– la comparsa di un vaso molto rosso, molto verde
e molto nero, la presenza di freddo e di calore con
dolore generalizzato al corpo;
– faccia gialla, le gengive gialle e le unghie gialle
indicano la presenza di ittero;
– il polso piccolo, l’anoressia.
V - ELEMENTI PROGNOSTICI DEI POLSI
CONTRARI E DEI POLSI MORTALI
SECONDO BIAN QUE
1. Bian Que insegna:
– Il polso mortale è paragonabile ad un raggrup-
pamento di uccelli, ad una corda di frenaggio per
cavalli, allo scorrimento dell’acqua, alla caduta di
una pietra, ad un oggetto appoggiato su una bilan-
cia: è solidamente inserito in profondità, privo di
rong (energia nutritiva) e di wei (energia difensi-
va). Questo polso dovrà essere studiato
minuziosamente.
– Il polso il cui arrivo ricorda un filo d’acqua
gocciolante in una fenditura del tetto (7) o il
beccare di un uccello (8) è mortale.
2. I classici (9) specificano:
“Nelle malattie che evolvono dopo 7-8 giorni:
– il polso che si arresta, poi riprende a battere, è
mortale;
– il polso duro e solido come la pietra è mortale;
– il polso adeso al dito, come se si toccasse il riso
vischioso ben cotto, è mortale;
– il polso fluttuante, come un gambero o un pesce
che nuota alla superficie, è mortale;
– il polso sospeso e contorto è mortale;
– il polso rotolante come un fagiolo è mortale;
– il polso tagliente come la lama di un coltello è
mortale;
– il polso ondulante, ma immobile è mortale;
– il polso caratterizzato da un improvviso arrivo,
arresto e partenza, è mortale;
– il polso disperso (diffuso) sia alla superficie che
alla profondità, è mortale”.
3. Il polso superficiale privo della profondità, è
mortale. I classici gli danno il nome di “polso
annodato”. Perché si chiama così? A causa del
carattere rotolante e piccolo come il seme di
(8) All'arrivo, il polso batte inizialmente rapidamente, poi si
ferma.
(9) Qui, i classici designano il Su wen e il Ling shu
83
sesamo.
Questo polso appartiene al rene ed annuncia una
morte prossima.
4. Il polso di 5 pulsazioni con un arresto senza
modificazioni del numero (delle pulsazioni) è
mortale; i classici gli danno il nome di “polso
mutevole” (da) (10). Perché si chiama così? A
causa delle sue 5 pulsazioni e un arresto. Il polso
di 7 pulsazioni nel corso di una respirazione senza
mutazioni in 1/2 ora di controllo, è ugualmente
chiamato “da” (mutevole). La prognosi è fatale.
5. Domanda: “Si può prognosticare, dall’esame
del polso, se la malattia è mortale o curabile,
guaribile spontaneamente o cronica?”
Risposta del maestro: “Sì, l'esame dei polsi può
determinare la prognosi evolutiva delle malattie
mortali, curabili, guaribili spontaneamente e cro-
niche. Così per esempio:
a. nel caso di occhi chiusi per la paura di vedere
altri, se il polso invece di essere quello del fegato,
cioè teso, rapido e lungo, è quello del polmone,
cioè superficiale, corto e rugoso, la prognosi è
fatale;
b. nel caso di occhi aperti con sete e sensazione di
durezza nella regione epigastrica, se il polso,
invece di essere affrettato, pieno e rapido è pro-
fondo, scivoloso e rapido, la prognosi è mortale;
c. nel caso di delirio, se il corpo invece di essere
caldo, è ghiacciato e se il polso invece di essere
ampio e grande, è profondo, galoppante e piccolo,
la prognosi è fatale;
d. nel caso di gonfiore addominale con diarrea, se
il polso invece di essere galoppante, piccolo e
rugoso, è affrettato, grande e scivoloso, la prognosi
è oscura.”
6. I classici specificano: la non concordanza tra il
polso e i sintomi segnala la morte. Perché? La
spiegazione può essere illustrata con i seguenti
esempi:
– nel caso di cefalea con dolore oculare: il polso
(contrario) caratterizzato da un aspetto corto e
rugoso, è segno di prognosi fatale;
– nel caso di dolori addominali: il polso (contra-
rio) segnalato da un aspetto superficiale mutevole
e lungo segnala una prognosi mortale;
– nel caso di pienezza addominale: il polso (con-
trario) scivoloso e profondo indica una prognosi
oscura;
– nel caso dei quattro arti ghiacciati: il polso
(contrario) superficiale, mutevole e corto segnala
una prognosi fatale;
– nel caso di sordità: il polso (contrario) superfi-
ciale, mutevole e rugoso segnala una prognosi
(10) I sinologi (!) tradussero il “polso da” in “polso grande”
complicando ancora il lavoro dei ricercatori in questa
specialità.
84
mortale;
– nel caso di sguardo vago: il polso (contrario)
mutevole e corto segnala una prognosi fatale.
8. Le malattie con sede a sinistra e con manifesta-
zioni cliniche a destra e viceversa e le malattie che
si localizzano in alto con segni manifestantisi in
basso e viceversa, hanno una prognosi mortale.
9. Il polso profondo all’arrivo è un polso molle ed
esaurito. Alla stessa maniera il polso superficiale
all'arrivo che non si ferma e solleva le dita è un
polso che annuncia la morte in 1/2 mese.
10. Il polso piccolo, galoppante ed esaurito è
mortale.
11. Nel soggetto malato, il polso normale annun-
cia che la vita non è in pericolo. Per contro, nel
soggetto non malato, il polso patologico è morta-
le.
12. Nel soggetto colpito da malattia da afflusso, il
polso esaurito è mortale.
13. Il polso piccolo, invece di essere grande, è
mortale.
14. Nel soggetto grasso, il polso galoppante e
piccolo come un filo di seta con tendenza a scom-
parire, è mortale.
15. Nel soggetto magro, il polso che sfugge alle
dita è mortale.
16. Il polso rugoso che presenta un carattere
scivoloso alla partenza e all'arrivo, è fatale.
17. Il polso scivoloso che presenta un carattere
“rugoso” al momento dei suoi movimenti di arri-
vo e di partenza, è mortale.
19. Il polso corto che presenta un carattere “lun-
go” al momento dell’arrivo e della partenza, è
mortale.
20. Il polso lungo che presenta un carattere “cor-
to” all’arrivo e alla partenza, è mortale.
21. Il polso grande che presenta un carattere “pic-
colo” al momento dell’arrivo e della partenza, è
mortale (11).
22. Nel caso dove il polso “chi” (“piede”) non
corrisponde al polso “cun” (“pollice”) ed è in
modo intermittente galoppante, si può fare una
prognosi di sopravvivenza di 1/2 giornate (12).
23. L’arrivo simultaneo del polso del fegato e di
quello della milza è all'origine dei disturbi del
metabolismo dell’acqua; se il polso del fegato è
abbondante (pieno), è la morte.
24. L’arrivo simultaneo del polso del polmone e
di quello del fegato è all’origine della formazione
di intasamenti (sotto forma di tumori) con sensa-
zione di pesantezza agli arti. Se il polso del polmo-
(11) Questa frase dovrebbe essere posta dopo quella del
n°18. Si tratta certamente di un errore di impaginazione.
(12) Nel Tian zhen, leggiamo: “Nel caso in cui il polso
piede risponda troppo tardivamente al polso pollice, la
morte sopraggiunge in 1/2 giornata”.
ne è abbondante (pieno) è la morte.
25. L’arrivo simultaneo del polso del cuore e del
polmone è all’origine delle malattie “bi” (ostru-
zione), della polidipsia e della tossicemia. Se il
polso del cuore è abbondante, è segno di morte.
26. L’arrivo simultaneo del polso del rene e del
cuore è all’origine della disartria, dell’ostruzione
dei “9 orifizi” e dei disturbi della malattia ai 4 arti.
Se il polso del rene è abbondante, è la morte.
27. L’arrivo simultaneo del polso della milza e
del rene è all’origine dei disturbi dei 5 organi. Se
il polso della milza è abbondante, è la morte.
28. L’arrivo simultaneo del polso del fegato e di
quello del cuore è all’origine dell’ipertermia, de-
gli spasmi muscolari, dell’anidrosi e dei disturbi
psichici.
29. L’arrivo simultaneo del polso del fegato e del
rene è all’origine delle ernie con dolori al basso-
addome e nella donna nelle amenorree.
30. La cronicità della malattia dell’energia del
fegato, del rene e del polmone è considerata come
una pienezza. Questa pienezza cronica provoca
sempre gonfiore ed edema. L’edema del polmone
è caratterizzato sempre da dispnea con pienezza
ipocondriaca.
L’edema del fegato si manifesta ugualmente con
una pienezza degli ipocondri, ma con paura ed
anuria.
L’edema del rene è caratterizzato sempre da un
edema del basso addome e degli arti inferiori che
presentano difficoltà alla marcia; in questo caso il
soggetto è predisposto alla paralisi.
31. Il polso grande e cronico del cuore si riscontra
nel soggetto colpito da convulsioni con contrattu-
ra muscolare.
32. Il polso piccolo e cronico del fegato si riscon-
tra ugualmente nel soggetto colpito da convulsio-
ni con contrattura.
33. Il polso agitato si manifesta prevalentemente
nello spavento; a volte il polso non arriva e si può
avere afasia: questa afasia è temporanea e la
guarigione spontanea.
34. Il polso piccolo e cronico del rene, del fegato
e del cuore non associato a gonfiore addominale è
il segno annunciatore della presenza di una massa
fibromatosa (zhong xia).
35. Il polso profondo del rene e del fegato si
riscontra nelle malattie dell'acqua (shui).
L’edema generalizzato (anasarca) si riscontra nelle
malattie da vento-acqua (feng shui); in questo
caso, se il polso è in stato di vuoto, la prognosi è
mortale. Se questo polso è piccolo e teso, indica
l’arrivo di una crisi epilettica.
36. Il polso grande, rapido e profondo del rene e
del fegato si riscontra nei blocchi energetici (shan,
ernie).
37. Il polso scivoloso e rapido del cuore annuncia
il blocco energetico del cuore.
38. Il polso profondo del polmone è segno di
blocco dell’energia del polmone.
39. Il polso profondo della milza segnala il blocco
energetico (raggruppamento) degli intestini. In
questo caso la guarigione è spontanea.
40. Il polso piccolo ritardato del fegato segnala
ugualmente un raggruppamento energetico degli
intestini. La malattia è facile da trattare.
41. Il polso piccolo e profondo del rene si riscon-
tra nella malattia del “raggruppamento (13) ener-
getico” degli intestini. Se si accompagna a melena,
è la morte.
L’intasamento dell'energia del cuore provoca
ugualmente melena. Se questi due organi (rene-
cuore) sono colpiti simultaneamente, la malattia è
curabile. Se il loro polso è piccolo, profondo e
rugoso, indica una riunione dell’energia degli
intestini; se questo polso è accompagnato a feb-
bre, la prognosi è fatale (NVN: al capitolo 48 del
Su wen notiamo: “se la febbre si prolunga al di là
dei 7 giorni, è la morte”).
42. Il polso profondo e rugoso dello stomaco che
straripa verso l’esterno, il polso piccolo del cuore
ed il polso affrettato del rene sono i segni annun-
ciatori della separazione del sangue dall'energia,
responsabile dell'emiplegia. Nell’uomo l'emi-
plegia è a sinistra, mentre nella donna è a destra.
Se il soggetto non presenta disturbi della parola, la
malattia è guaribile dopo 30 giorni di trattamento;
per contro, in presenza di disartria, la guarigione
sopravviene solo dopo 3 anni.
Nel soggetto di età inferiore ai 20 anni, l’emiplegia
è fatale e la morte sopraggiunge in 3 anni.
43. Nel caso di convulsioni con febbre, il polso
agitato è mortale.
44. Il polso fluttuante, attaccato e superficiale è
mortale.
45. All’arrivo, il polso che scorre violentemente è
indicativo di un afflusso di energia con perdita
della conoscenza.
46. Il polso affrettato è indice di paura; in questo
caso la guarigione è spontanea in 4-5 giorni.
47. Il polso che solleva la pelle con 10 pulsazioni
per ogni atto respiratorio segnala l’insufficienza
dell’energia a livello dei meridiani; se questo
polso è recente, la morte sopraggiunge in 9-10
giorni.
48. Se il polso si ravviva come il fuoco che si
infiamma, è segno rivelatore dell’insufficienza
dell’energia del cuore. La morte sopraggiunge
nella stagione in cui si secca l'erba.
49. Il polso fluttuante come la caduta delle foglie
(13) Per distinguere i termini: “intasamento” e “riunione”
(vedere "Arte e pratica dell’gopuntura e della moxibustione
secondo Da cheng" Ed. N.V.N.)
85
segnala il vuoto dell'energia del fegato. La morte no.
sopraggiunge nella stagione della caduta delle 61. Domanda:
foglie. “Al secondo mese (lunare), in primavera, il polso
50. Il polso “in visita”, cioè il polso ostruito ma esaminato nel malato è profondo e secondo la
provvisto di forza, è il segno rivelatore dell’insuf- previsione del medico, la morte arriverà in autun-
ficienza dell’energia del rene. no, ma in questa stagione il malato sarà guarito.
La morte sopraggiunge nella stagione della fiori- Al VII mese (lunare), il soggetto è di nuovo
tura dei peri. malato, consulta il medico e all’esame il polso
51. All’arrivo, il polso “palla di terra” segnala risulta ugualmente profondo, secondo la sua
l’insufficienza dell’energia “Jing” dello stomaco. prognosi, il malato morirà in inverno.
La morte sopraggiunge nella stagione della cadu- La domanda è la seguente: Perché al II mese
ta delle foglie d’olmo. (lunare) il polso che si presenta profondo è morta-
52. Il polso “a barra” segnala l’insufficienza del- le in autunno?”
l’energia della vescicola biliare; la morte soprag- Risposta del maestro:
giunge nella stagione della raccolta del riso. “Al secondo mese (lunare), il polso normale do-
53. Il polso teso come la corda di un arco è il segno vrebbe essere molle, debole e teso, mentre in
dell'insufficienza del bao jing (quintessenza del autunno dovrebbe essere superficiale. Come con-
MC), caratterizzato da logorrea. La morte soprav- seguenza, il polso (profondo) dell’autunno è mor-
viene nella stagione della caduta delle rose. tale.
54. Il polso diffuso come la tinteggiatura che si Al VII mese, il polso profondo appartiene al rene,
svolge verso i 4 lati ha prognosi infausta (entro 40 è quindi raramente percepibile in questa stagione.
giorni dalla sua comparsa). Secondo i classici, il polso d’inverno è fiorente e
55. Il polso “sgorgante” e pieno come l’acqua che la sua assenza è fatale; la morte sopraggiunge al
emerge da una sorgente è il segno rivelatore di una solstizio d'inverno. Questa nozione ha un valore
insufficienza dell’energia del tai yang, la respira- prognostico evidente. Hua Tuo ugualmente ricor-
zione è difficile e la morte sopraggiunge nella da questo evento.
stagione di crescita delle foglie di scalogno.
56. Il polso “smottamento del terreno” sparisce
alla pressione delle dita ed annuncia l'insufficien-
za dell'energia del sistema “carne”: in questo caso
la tinta nera e bianca precede le altre tinte, la morte
sopraggiunge nella stagione della manioca.
57. Il polso “lingua di pollo” si allarga alla pres-
sione delle dita ed è il segno rivelatore dell’insuf-
ficienza dei 12 punti shu. La morte sopraggiunge
nella stagione dei ghiacci.
58. Il polso “lama di coltello”, superficiale,
tranciante, piccolo e rapido, che alla pressione
delle dita diviene forte, grande e rapido, è il segno
dell’intasamento del calore a livello dei 5 organi.
In questo caso, il freddo e il calore cercano di
guadagnare il rene, il malato si trova quindi nel-
l’impossibilità di mettersi seduto. La morte so-
praggiunge nel periodo di “inizio primavera” (lu
chun) (14).
59. Il polso ondulante come una palla senza sen-
sazione di attacco (adesione) alle dita e che scom-
pare alla pressione, è il segno rivelatore dell’in-
sufficienza dell’energia del grosso intestino. La
morte sopraggiunge nel periodo delle pere.
60. Il polso ondulante come se si pestasse del riso
con paura ed agitazione, è il segno annunciatore
dell’insufficienza dell’energia dell’intestino te-
nue. La morte sopraggiunge alla fine dell'autun-

(14) Vedere le 24 divisioni dell'anno nella “Medicina

tradizionale cinese” Ed. N.V.N.

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 biblioteca
a cura della redazione
P. E. Quirico, T. Pedrali
Testo Atlante, Punti e Meridiani di Agopuntura
UTET, Torino, 1992
p.gg. 340
“Testo Atlante, Punti e Meridiani di Agopuntura”
colma un vuoto dell'editoria italiana relativa a
quest'antica metodica terapeutica. L’opera si pro-
pone, come afferma la prefazione, di “illustrare
con chiarezza: localizzazione, rapporti anatomici
ed indicazioni degli agopunti, specie di quelli
usati nella pratica quotidiana”.
Il volume è diviso in tre sezioni.
La prima è relativa alla descrizione dei punti e dei
tragitti dei dodici meridiani principali o “regolari”
e degli otto meridiani curiosi o “straordinari”;
vengono poi descritti e localizzati i punti fuori
meridiano delle varie regioni del corpo.
La seconda parte è dedicata allo studio anatomo-
topografico ed alle indicazioni cliniche particola-
reggiate dei punti di agopuntura.
L’appendice analizza l’agopuntura auricolare, la
craniopuntura ed i principi della riflessologia.
La ricchezza e la precisione iconografica che si
percepiscono a “colpo d'occhio” sfogliando il
volume si accompagnano ad un chiaro metodo
didattico che, partendo dalla descrizione degli
antichi meridiani, approfondisce con criterio ana-
litico le connessioni anatomiche di una dottrina
energetica come quella dell’agopuntura.
Si tratta infatti, né potrebbe accadere diversamen-
te, di calare le antiche intuizioni e conoscenze
della medicina cinese nell’alveo del sapere medi-
co occidentale. Di ogni punto vengono riportati i
dati inerenti l’antica tradizione cinese: la localiz-
zazione, la denominazione originale cinese, la
numerazione progressiva inerente il meridiano di
appartenenza, le indicazioni ed il metodo di pun-
tura; un’analisi occidentale completa la descrizio-
ne: precisa localizzazione anatomica e rapporti
anatomici con le principali strutture tissutali,
organo-viscerali, vascolari e nervose.
Il volume ci presenta dunque le basi anatomiche
della medicina tradizionale cinese secondo un’ot-
tica fedele alla tradizione cinese e rigorosamente
inserita nell'ambito delle conoscenze occidentali.
Ringraziamo gli Autori per la serietà con cui
hanno svolto questo loro lavoro di integrazione e
ci complimentiamo con loro per averci fornito
questo “ulteriore strumento per lo studio ed il
perfezionamento delle nozioni di agopuntura”.
L’unico errore commesso dagli autori lo troviamo
alla fine della prefazione dove si augurano un
risultato “pari” agli intenti; ci dispiace, a noi
sembra senza dubbio “superiore”!
Fisher I., Ehrhard F., Friedrichs K., Diener M.,
Dizionario della Sapienza Orientale, Buddhismo -
Induismo - Taoismo - Zen, Tutto su Filosofia,
Religione, Psicologia, Misticismo, Cultura, Lettera-
tura dell’Oriente
Mediterranee, Roma, 1991
p.gg. 500
Questo dizionario raccoglie per la prima volta in
maniera coordinata e quanto piú possibile com-
pleta i sistemi di insegnamento delle quattro gran-
di dottrine sapienziali orientali: Buddhismo,
Induismo, Taoismo, Zen. Si tratta di un lavoro
altamente impegnativo, realizzato con i contributi
di noti specialisti nelle materie trattate, composto
di oltre 4.000 voci, esposte in forma enciclopedi-
ca, con linguaggio chiaro e ben comprensibile
anche ai non esperti.
Lo scopo principale dell’opera è quello di aprire
un primo sentiero nella selva dell’ampia termino-
logia che concorre a formare e ad esprimere le
dottrine in questione. Essa potrà pertanto essere di
grande utilità non soltanto agli appassionati della
sapienza e della letteratura orientale, ma anche ai
medici interessati alle medicine dell'estremo orien-
te. I termini esaminati derivano da cinque lingue
asiatiche (sanscrito, pali, tibetano, cinese e giap-
ponese).
87
 bibliografia
a cura del centro bibliografico della Qiu Tian S.r.l.
via XXVII luglio 8, Borgomaggiore, 47031 Repubblica di San Marino
tel. 0549-906490 - telefax 0549-906204
La ditta Qiu Tian mette a disposizione dei lettori della Rivista Italiana di Medicina Tradizionale Cinese il
proprio centro bibliografico, chiunque voglia usufruirne può contattarla all'indirizzo sovraimpresso

Tipo di patologia: Algomenorrea: xu*

Titolo rivista: Rivista Ital. di Med. Trad. Cinese Numero rivista: 4
Lingua: Italiano
Anno pubblicazione: 01-07-'90 Numero pagina: 61
Autore: Morandotti-Viggiani Ultima pagina: 63
Titolo articolo: L'algomenorrea

Tipo patologia: Algoparestesie C.C.*

Titolo rivista: Rivista Ital. di Med. Trad. Cinese Numero rivista:3
Lingua: Italiano
Anno pubblicazione: 01-05-'85 Numero pagina: 45
Autore: Di Concetto-Crepaldi Ultima pagina: 0
Titolo articolo: Algoparestesie arti superiori C.C.

Tipo patologia: Algoparestesie*

Titolo rivista: Rivista Ital. di Med. Trad. Cinese Numero rivista:3
Lingua: Italiano
Anno pubblicazione: 01-05-'90 Numero pagina: 37
Autore: Nguyen Van Nghi Ultima pagina: 37
Titolo articolo:Pulsologia e nosologia delle malattie energetiche (dal libro VIII di Mai Jing

Tipo patologia: Alitosi*

Titolo rivista: Rivista Ital. di Med.Trad. Cinese Numero rivista: 3
Lingua: Italiano
Anno pubblicazione: 01-05-'87 Numero pagina: 43
Autore: Nguyen Van Nghi-Tran Viet Dzung Ultima pagina: 0
Titolo articolo: Studio sintetico dei principi terapeutici con agopuntura-moxibustione

Tipo patologia: Allergia C.C.*

Titolo rivista: Rivista Ital. di Med. Trad. Cinese Numero rivista: 2
Lingua: Italiano
Anno pubblicazione: 03-04-'87 Numero pagina: 77
Autore: Di Concetto Ultima pagina:0
Titolo articolo: Edema di Quincke: casi clinici

Tipo patologia: Allergia: sindrome allergica*

Titolo rivista: Rivista Ital. di Med. Trad. Cinese Numero rivista:4
Lingua: Italiano
Anno pubblicazione: 07-08-'87 Numero pagina: 69
Autore: Cao Minh Trung Ultima pagina: 70
Titolo articolo: Contributo allo studio di idroagopuntura

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