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2

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della Scuola Italiana di Medi-
cina Cinese Gruppo di Studio
“Società e Salute”
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pa del Tribunale di Forlì con il
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Anno Settimo Numero 6
Novembre-Dicembre 1991
Direttore Responsabile
Giorgio Di Concetto
Direttore Scientifico
Lucio Sotte
Comitato Editoriale
Ettore De Giacomo: didattica
Carlo Fiocca: rapporti
Nunzio Matrà: medicina di base
Massimo Muccioli: bibliografia
Lucio Pippa: università
Camillo Schiantarelli: ricerca
scientifica
Redazioni
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Rivista Italiana di
Medicina Tradizionale Cinese
edizione italiana del
Journal of Traditional Chinese Medicine
18 Beixincang Dongzhimen Nei, Beijing People's Republic of China
Direttore: Prof. Niu Si Yuan Editore: Wei Yuanping
interventi da
Revue Françoise de Médecine Traditionelle Chinoise
Collaboratori
Riccardo Morandotti, Bruno Viggiani, Franco Cracolici, Gabriele Muratori, Qian Chun
Yi
Cura delle Traduzioni
Anna Maria Seghetti, Angelo Sprea
Norme Redazionali e Pubblicazione di Articoli Originali
La Rivista Italiana di Medicina Tradizionale Cinese pubblica articoli di didattica, ricerca,
aggiornamento, clinica ecc. secondo un piano redazionale che prevede due categorie di
Autori: quelli espressamente incaricati dalla redazione e quelli episodici. Dei lavori
originali, sia didattici che clinici, possono essere inviati alla Redazione, anche in assenza
di uno specifico invito; la loro accettazione è subordinata al giudizio dei Refeers. I lavori
debbono pervenire in Redazione dattiloscritti a doppio spazio su una sola facciata,
riveduti e corretti in modo definitivo. Ogni articolo deve essere corredato da un riassunto
in inglese ed in italiano di non oltre 15 righe di 50 battute. Sulla prima pagina debbono
figurare, di ciascun autore, i seguenti dati: nome e cognome, qualifica, istituto di
appartenenza, indirizzo privato. Le annotazioni bibliografiche vanno riportate in ordine
alfabetico, numerate e compilate come segue: cognome di ciascun autore, iniziale del
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volume, pagina di inizio, anno. Se l'annotazione bibliografica si riferisce ad un libro,
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sede, l'anno, il volume e la pagina. Grafici, disegni e fotografie vanno allegati, su fogli
separati, già pronti per la riproduzione fotografica, numerati e provvisti di chiare
didascalie, anche le tabelle (da limitare all'essenziale) vanno allegate su fogli separati,
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Cura dell'immagine El Cito
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Prezzo di Copertina Italia, lire 25.000
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62012 Civitanova Marche MC Italy.
3
 Anno Settimo Numero 6 Novembre-Dicembre 1991

Sommario
Editoriale
Basi della medicina cinese
Semeiologia
8 Lucio Pippa La glossoscopia: osservazione dell'induito linguale: parte terza
Sindromi dei livelli, strati, riscaldatori
14 Lucio Sotte Introduzione, eziopatogenesi e diagnostica generali delle patologie febbrili,
le sindromi dei livelli
Diagnostica degli organi e dei visceri
26 Giorgio Di Concetto Le sindromi complesse: sindrome da deficit dello yin di rene e fegato
Clinica
31 Ettore De Giacomo Casi clinici
Contributi italiani
34 Franco Cracolici L'epilessia in medicina tradizionale cinese
Ricerca clinico-sperimentale
38 Morandotti - Viggiani Le insonnie - Bu Mei
43 Gabriele Muratori La patologia dolorosa dell'anca
VIII Congresso Gruppo di Studio Società e Salute
49 Qian Chun Yi Il trattamento delle sindromi ansioso-depressive

Speciale Storia della Medicina Cinese

54 Lucio Sotte Dalla dinastia Ming all'inizio della dinastia Qing - terza parte

dal Journal of Traditional Chinese Medicine vol. 11 n° 2 '91

Osservazioni cliniche
66 Su Chenglian Trattamento sperimentale dell'AIDS tramite la MTC
70 Zhang Yuxi e altri 1.291 casi di colelitiasi trattati con l'elettrostimolazione sui punti auricolari
75 Lian Fang Trattamento mediante la MTC del deficit luteinico
79 Xu Baoqin 302 casi di enuresi trattati con agopuntura
Ricerca clinico-sperimentale
80 Kuang Peigen e altri Effetto di radix Salviae miltiorrhizae sulla sostanza P nell'ischemia
cerebrale

4
83 Lai Zhangfang e altri Ruolo del nucleo amigdaloideo nella correlazione tra cuore e punto Neiguan
nei conigli

dalla Revue Françoise de Medicine Traditionelle Chinoise

87 Nguyen Van Nghi Pulsologia e nosologia della gravidanza e delle malattie del post-partum

Rubriche
93 Congressi e Corsi

94 Notizie

95 Bibliografia

96 Biblioteca

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5
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zionale Cinese è nata allo scopo di
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NOTIZIE PER I ca e la diffusione della medicina pra-

ticata da millenni in Estremo-Oriente
ed un serio confronto con la medicina
occidentale.

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partecipare più attivamente al nostro
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Tradizionale
Cinese è nata allo
CORSI riguardanti la medicina cinese o le
medicine non convenzionali, tali
scopo di INCONTRI infomazioni verranno divulgate
attraverso la rubrica "notizie"
promuovere lo
studio, la pratica MEETINGS
clinica e la
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sperimentali che, vagliati dal
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essere pubblicati nei numeri
Proponiamo E successivi della rivista
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PER I LETTORI di £. 70.000 più spese postali a chi
ne farà richiesta entro il 15-11-'91

6
 editoriale

Con questo numero la nostra Rivista completa un

primo anno di nuova impostazione; le rubriche
riguardanti le basi della medicina cinese, come la
semeiologia, la diagnostica e la clinica, costitui-
scono uno strumento di studio chiarificatore sulle
molteplici tendenze interpretative che fioriscono
in questo settore.
Speriamo di aver contribuito a rendere didattica
una medicina, nata semplice, ma complicata dalle
elaborazioni, anche geniali, eseguite soprattutto
dopo l'impatto con la cultura occidentale; in defi-
nitiva una medicina biofisica e cosmologica non
può che essere semplice, almeno nei suoi aspetti
fondamentali. E' ovvio che l'applicazione clinica
diventa più complicata, ma questo è compito
dell'esperienza ed è per questo motivo che la
nostra Scuola apre gli ambulatori di insegnamen-
to, richiedendo un minimo di ore di frequenza.
Ritornando al concetto biofisico, è logico che un
eccesso o un difetto di energia presentino dei
sintomi peculiari, come pure una stasi o un ecces-
so di freddo o, viceversa, di calore. Speriamo,
quindi, di aver impostato un metodo didattico
valido non solo per i nostri allievi, ma anche per
tutti coloro che utilizzano la nostra Rivista.
Essa è arricchita anche dal contributo del Journal
of Traditional Chinese Medicine che è una rivista
significativa, in particolar modo, per le ricerche
clinico-sperimentali. Gli articoli tratti dalla Revue
Française de Medecine Traditionelle Chinoise,
grazie soprattutto al lavoro di Nguyen Van Nghi,
arricchiscono la Rivista di una cultura tradiziona-
le che non va certo dimenticata.
Speriamo, quindi, di aver costruito un valido
strumento di studio e di aggiornamento; questa
speranza, unita ai consensi di molti colleghi letto-
ri, ci spinge a continuare su questa strada nono-
stante la fatica richiestaci.

7
 semeiologia

La glossoscopia: osservazione dell’induito linguale

parte terza
Lucio Pippa*

Osservazione dell’induito linguale appare più sottile alla punta ed ai margini, legger-
mente più spesso al centro (area corrispondente
Formazione dell’induito
allo stomaco) ed alla radice (area correlata agli
Nella mucosa linguale vi sono 5 tipi di papille:
intestini).
1. le vallate, che in numero di nove o undici
Sebbene di secondaria importanza anche il rene
formano il “V” linguale;
gioca un ruolo nella formazione dell’induito in
2. le fungiformi, sede del gusto, poste davanti al
quanto ad esso è correlata l’evaporazione dei
“V” linguale, ai margini ed alla punta;
liquidi organici che in tal modo vengono inviati
3. le filiformi, situate innanzi al “V” linguale;
verso l’alto. Una mancanza totale di induito è,
4. le fogliate, papille rudimentali poste vicino alla
dunque, non solo segno di un deficit di milza e
base e sui margini;
stomaco ma anche di un coinvolgimento del rene.
5. le emisferiche, simili alle papille dermiche e
piccolissime, che si trovano all’apice delle altre
Caratteristiche dell’induito
papille.
Nel corso dell’osservazione dell’induito linguale
Le prime quattro sono deputate alla formazione
occorre innanzitutto valutarne la presenza: questa
dell’induito che, nella prospettiva della medicina
affermazione non deve apparire banale in quanto
cinese, è il prodotto della elaborazione di cibi e
molti principianti giudicano con facilità assente
bevande che subiscono un processo di digestione
un induito semplicemente sottile. E’ necessario
e trasformazione da parte dello stomaco e di
dunque tenere ben distinta la valutazione della
trasformazione e trasporto da parte della milza.
sussistenza dell’induito rispetto a quella relativa
Nei termini cinesi classici la digestione è parago-
alla sua consistenza che può essere varia (da
nata ad un calderone nel quale avvengono i pro-
sottile a spessa).
cessi di cottura, fermentazione (“maturazione e
Altro aspetto di fondamentale importanza è la
putrefazione”) ed ebollizione. Il processo digesti-
distinzione tra “induito vero” ed “induito falso”.
vo è associato con l’umidità (“torbidità” nei testi
I testi classici sostengono che l’induito normale o
antichi) di cui una piccola parte sale verso la
vero ha una sua “radice”, cioè è strettamente
lingua a formare l’induito.
connesso alla superficie linguale tanto da non
In sintesi dunque l’induito è espressione del cor-
poterne essere asportato completamente.
retto funzionamento della milza e, in particolare,
L’induito falso, senza “radice”, appare invece
dello stomaco (evaporazione del qi dello stoma-
come appoggiato sulla superficie linguale ed in
co).
casi severi può assumere l’aspetto di polvere o
Una lingua normale deve avere un induito linguale
neve.
sottile, bianco, leggermente umido (lo stomaco è
La presenza di un induito falso esprime una di-
“l’origine dei liquidi”) e simile ad un “prato che
sfunzione a carico delle strutture preposte alla sua
cresce dal suolo”, cioè strettamente aderente alla
formazione: lo stomaco non digerisce bene il
superficie linguale tanto da non poter essere ra-
cibo, la milza non ne opera la dovuta trasforma-
schiato ed asportato.
zione ricavandone il Jing (quintessenza
L’induito possiede una sua fisiologica distribu-
energetica), il rene non vaporizza verso l’alto i
zione sulla superficie linguale ed in particolare
liquidi.
Esiste un particolare induito falso che si ritrova di
*Scuola Italiana di Medicina Cinese primo mattino e scompare dopo la colazione:
Gruppo di Studio “Società e Salute” questi esprime, in particolare, un indebolimento

8
del Qi dello stomaco.
L’uso dei farmaci occidentali (antibiotici) o l’abuso
di erbe medicinali cinesi (tonici dello yin e dello
yang del rene) possono indurre la comparsa di un
induito falso.
L’INDUITO E LE OTTO REGOLE
DIAGNOSTICHE
Esaminiamo brevemente e sinteticamente le rela-
zioni intercorrenti tra l’aspetto dell’induito e le
otto regole diagnostiche.
Esterno-interno (localizzazione dell’induito)
Nelle patologie interne l’induito è concentrato
nella zona centrale del corpo linguale oppure in
corrispondenza dell’area topografica corrispon-
dente all’organo interessato (vedi topografia della
lingua); a titolo esemplificativo, un induito che
ricopre il lato sinistro della lingua sarà espressio-
ne di un interessamento del fegato.
Nelle patologie esterne l’induito è maggiormente
localizzato ai margini ed al terzo anteriore della
lingua, in correlazione ad aree associate alle parti
esterne del corpo (pelle, muscoli, meridiani). In
caso di patologia esterna le caratteristiche
dell’induito possono fornire ulteriori elementi in
quanto:
a.una patologia da vento-freddo è caratterizzata
dall’apparire di un induito sottile e bianco, legger-
mente umido o viscoso;
b.una aggressione da freddo si esprime con induito
bianco e spesso;
c.il vento-calore e le aggressioni da calore (“calo-
re estivo”) si manifestano alla lingua con un
induito sottile, giallastro e leggermente secco;
d.una patologia da umidità si caratterizza per la
comparsa di un induito spesso, grasso e viscido.
Deficit-eccesso (spessore dell’induito)
L’induito risulta spesso nelle situazioni correlate
ad uno stato di “eccesso” e scarso o assente in
quelle dovute a “deficit”.
Sono numerosi i fattori patogeni che possono
determinare la comparsa di un induito spesso con
sindrome da “eccesso” e tra questi possiamo indi-
viduare la ritenzione di cibo, gli eccessi alimenta-
ri, i catarri Tan,il vento-freddo, il vento-calore, il
freddo, l’umidità e l’umidità-calore.
Lo spessore dell’induito (vero) indica in genere
una buona reazione organica ed è correlato alla
virulenza dell’agente patogeno ma non alla sua
localizzazione, che può indifferentemente essere
interna od esterna.
Un induito sottile è, frequentemente, osservabile
in condizioni di buona salute; tuttavia, se presente
in corso di malattia, esso indica una scarsa viru-
lenza dei fattori patogeni o una patologia dello
stato iniziale.
Nelle situazioni caratterizzate da deficit l’induito
è scarso, falso (senza “radice”) o assente. In assen-
za di un induito una lingua di colore rosso depone
per un deficit dello yin con particolare riferimento
a milza-stomaco e rene; una lingua pallida indica
deficit di sangue; una lingua di colore normale
indica un deficit a carico del polo yin di stomaco.
Di particolare importanza sono poi le modificazioni
dell’induito in corso di malattia:
- se l’induito da spesso diviene sottile, la malattia
migliora;
- se l’induito da sottile diviene spesso, la malattia
si complica per la comparsa di “umidità torbida”
dello stomaco o per un incremento del calore
patogeno interno;
- se un induito, prima presente, scompare total-
mente, la malattia si complica per esaurimento
dello yin di stomaco e rene;
- se l’induito da spesso diviene improvvisamente
sottile, il Qi dello stomaco ha subito un brusco
collasso. In conclusione, i segni che depongono
per un miglioramento ed una prognosi favorevole
sono quelli associati ad assottigliamento vero
dell’induito che diviene da spesso sottile, da duro
soffice, da denso sparso. Una scomparsa
dell’induito costituisce un assottigliamento falso
e depone per un peggioramento della malattia e
della prognosi. La presenza di chiazze linguali
caratterizzata da assenza di induito suggerisce
una compromissione del Qi e dei liquidi dello
stomaco.
Freddo-calore (colore ed umidificazione
dell’induito)
Nelle patologie da freddo l’induito appare di
colore bianco, mentre in quelle da calore assume
una colorazione giallastra.
I suggerimenti forniti dall’osservazione del colo-
re dell’induito e dallo stato della sua umidificazione
sono molteplici e, per tale ragione, alla loro de-
scrizione sarà dedicato uno spazio specifico.
Yin-yang (presenza-assenza dell’induito)
Nel deficit dello yin l’induito, come si è già avuto
occasione di sottolineare, è assente.
Nel deficit dello yang l’induito è invece presente,
spesso è biancastro e talora, se c’è accumulo di
umidità, è anche viscido.
Il colore dell’induito
L’osservazione del colore dell’induito consente
di raccogliere utili informazioni sulla natura della
malattia e sulla sua evoluzione.
9
Sono classicamente quattro le colorazioni
dell’induito linguale: bianco, giallo, grigio, nero.
Induito bianco
La lingua presenta, fisiologicamente un induito
sottile, biancastro e leggermente umido, il cui
significato è stato sufficientemente sottolineato.
In corso di malattia la presenza di un induito
bianco suggerisce tre possibilità:
1. un patologia da freddo, sia da deficit che da
eccesso, sia interna che esterna; solo in casi estre-
mamente rari è possibile osservare un induito
bianco in presenza di una sindrome da calore;
2. una patologia esterna;
3. una patologia del polmone e del grosso intesti-
no sia da deficit che da eccesso.
A seconda delle caratteristiche associate l’induito
bianco esprime situazioni diverse.
a. Un induito bianco e sottile depone per una
patologia esogena da vento-freddo, da freddo-
umidità o da vento-umidità. Come si è già affer-
mato, è possibile riscontrare un induito sottile e
bianco in condizioni di buona salute.
b. Un induito bianco, sottile e viscido, definito
figurativamente “a zuppa di riso”, evoca una
patologia esogena da freddo-umidità che, aggre-
dendo lo strato Wei e quello Qi, blocca l’attività
disperdente sui liquidi di polmone e stomaco.
c. Un induito bianco, sottile e secco si presta ad un
interpretazione diversa a seconda del colore del
corpo linguale:
- associato ad una lingua pallida esprime un deficit
di sangue o un deficit di Yang Qi;
- associato ad una lingua di colore normale indica
una aggressione esterna da secchezza oppure una
patologia dovuta a vento-freddo o vento-calore
con danneggiamento dei liquidi del polmone.
d. Un induito bianco, spesso ed umido deve essere
esaminato in funzione del colore del corpo linguale,
in quanto:
- in presenza di lingua pallida o normale esprime
una situazione caratterizzata da ritenzione di fred-
do-umidità al TR medio;
- in presenza di una lingua di colore normale può
essere anche correlato ad una intensa aggressione
da vento-freddo ( sindrome Tai Yang o Shao
Yang).
e. Un induito bianco, spesso e viscido depone per
una patologia interna da freddo o umidità con stasi
e ritenzione di cibi nello stomaco; il colore bianco
dell’induito è anche indicativo dell’esordio re-
cente della patologia.
f. Un induito bianco, spesso e grasso, maggior-
mente concentrato al centro ed alla radice linguale,
depone per una patologia interna correlata a defi-
cit dello yang di stomaco e milza con ritenzione di
cibo ed umidità.
10
g. Un induito al tempo stesso bianco, spesso,
grasso e viscido, simile al precedente ma con un
aspetto maggiormente “oleoso”, è segno di una
patologia dovuta a deficit dello yang della milza e
conseguente ritenzione di freddo, umidità e catar-
ri (Tan).
h. Un induito bianco e spesso, ma secco è indica-
tivo di una patologia interna causata da ritenzione
di liquidi “torbidi” con liberazione di calore; è
questo uno dei rarissimi casi in cui un induito di
colore bianco è correlato a presenza di calore.
i. Un induito bianco, spesso, grasso e secco de-
pone al tempo stesso per un defcit del Qi del TR
medio e dei liquidi dello stomaco oppure per un
calore interno con umidità.
l. Un induito bianco, vischioso e grasso esprime
una patologia da umidità e catarri (Tan), dovuta a
deficit del Qi e dello yang della milza. Lo stesso
reperto può essere osservato in caso di aggressio-
ne dello strato del Qi da parte dell’umidità
cosmopatogena.
m.Un induito bianco, fissurato ed irregolare,
definito da alcuni autori “ruvido”, è correlato ad
una patologia esterna da calore che, danneggiato
il Qi, produce calore nello stesso strato del Qi.
n. Un induito bianco come “polvere sparsa sulla
lingua” indica la presenza di calore ed in partico-
lare può suggerire:
- tossicità, se la lingua è di colore rosso o rosso
cupo;
- calore nei tre riscaldatori, se la lingua è rossa;
- calore esterno epidemico e stagionale, se la lin-
gua appare rossa alla punta od ai lati.
o. Un induito bianco come fiocchi di neve sparsi
sulla lingua indica un crollo dello yang della milza
con conseguente stasi di umidità-freddo nel
riscaldatore medio.
p. Un induito bianco e melmoso (“marcio”), simi-
le al latte cagliato, è segno di deficit dello yin di
stomaco e rene con liberazione di calore e forma-
zione di “umidità tossica”. Questa situazione si
verifica allorquando l’umidità ristagna per un
lungo tempo nell’organismo; una sua combina-
zione con il calore da deficit ne determina un
processo di “fermentazione” o “putrefazione”.
Questo particolare tipo di induito è espressione di
patologie croniche.
q. Un induito bianco e viscido che ricopre metà
lingua esprime, se è localizzato sull’emisfero
linguale di sinistra, una patologia del fegato, men-
tre se è localizzato a destra, una sindrome Shao-
yang.
Induito giallo o giallastro
Il riscontro di un induito a colorazione giallastra
suggerisce tre possibilità:
1. patologia da calore (interna od esterna; da
eccesso o deficit);
2. patologia interna;
3. patologia di milza e stomaco.
Per una maggiore definizione e differenziazione
clinico-diagnostica occorre, similarmente allo stu-
dio dell’induito a colorazione bianca, esaminare
nel dettaglio le caratteristiche dei vari quadri
percepibili all’osservazione.
a.Un induito di colore giallo scialbo può essere
espressione sia di un’aggressione esogena da ven-
to-calore o da vento-freddo, poi trasformatosi in
calore, sia di una presenza nel riscaldatore medio
di umidità-calore con stasi del Qi.
b.Un induito giallo e viscido è caratteristicamente
presente nelle patologie itteriche ove indica pre-
senza di umidità-calore.
c.Un induito giallo, viscoso e grasso depone per
una patologia da catarri (Tan) e calore associati.
d.Un induito giallo sporco indica permanenza da
lunga data di umidità-calore nello stomaco e nel-
l’intestino.
e.Un induito giallo secco depone per una patolo-
gia da calore in eccesso che ha leso i liquidi
organici.
f. Un induito giallo diffuso ma con strisce
maggiomente spesse ai lati del corpo linguale
esprime presenza di calore nel fegato e nella
vescicola biliare. Se ai lati l’induito si presenta
anche grasso e viscido, è presente a livello delle
stesse strutture calore-umidità.
Talora la lingua non appare ricoperta da un induito
a colorazione uniforme, ma piuttosto da una asso-
ciazione di induiti a colore giallo e bianco in zone
definite. Tale situazione assume significati parti-
colari.
g.Un induito giallastro ai lati della lingua con un
induito centrale bianco suggerisce:
- in corso di patologia acuta, la penetrazione
all’interno del fattore patogeno esterno;
- in corso di patologia cronica, la presenza di
calore nello stomaco e nell’intestino.
h.Un induito giallo al centro del corpo linguale e
bianco in periferia indica miglioramento in quan-
to espressione della progressiva purificazione del
calore interno.
i. Un induito giallastro a livello della radice
linguale ma con punta bianca esprime la progres-
sione e la penetrazione verso l’internà di un fattore
patogeno esterno con sua trasformzione in calore.
l. Una lingua coperta a metà da induito a colora-
zione gialla e per l’altra metà da induito bianco
(suddivisione in senso longitudinale, cioè destra-
sinistra) esprime presenza di calore al fegato ed
alla vescicola biliare.
Induito grigio
L’induito grigio rappresenta in genere la trasfor-
mazione di un induito a colorazione bianca o
gialla e pertanto appare correlato a patologie cro-
niche di lunga durata.
La presenza di un induito grigio e secco, evoluzio-
ne di un induito a colorazione giallastra, esprime
l’esistenza di un eccesso di calore di lunga durata,
cioè correlato ad una lesione a carico dei liquidi
organici. In opposizione, un induito grigio ma
umido e viscido, appare piuttosto correlato ad
un’evoluzione verso una colorazione biancatra e
depone per uno stato di freddo-umidità nella mil-
za.
Un induito in parte bianco ed in parte grigio
indica:
- se umido, uno stato di umidità-freddo all’inter-
no;
- se “sporco”, uno stato di protratta ritenzione di
umidità, freddo e catarri (Tan) nell’organismo;
- se per metà bianco e metà grigio (secondo una
divisione indifferentemente verticale od orizzon-
tale) una patologia da freddo semi-esterna semi-
interna (sindrome Shao Yang).
Induito nero
E’ correlato a patologie croniche caratterizzate
dalla presenza di calore o di freddo estremo ed
appare con frequenza nelle fasi critiche della
malattia come evoluzione di un induito a colora-
zione diversa con il quale appare frequentemente
associato.
a. Un induito nero viscido e grasso esprime una
concentrazione di freddo ed umidità nello stoma-
co e nell’intestino.
b. Un induito nero, secco e fissurato esprime un
severo e pericoloso deficit dello yin del rene con
esaurimento dei liquidi organici da parte del calo-
re, oppure, al contrario, un profondo deficit dello
yang che provoca la comparsa di freddo interno.
c. Punti neri su un induito bianco depongono per
un fattore patogeno esterno che è penetrato all’in-
terno trasformandosi in calore.
d. Spine nere che appaiono su un induito bianco
come “peli” sporgenti sono indice:
- di vero freddo e falso calore, se la lingua è umida
e le spine asportabili con una spatola;
- di trasformazione del freddo in calore, se la
lingua è secca e le spine pungenti allo sfioramento
delle dita.
e. La presenza di spinosità nerastre a livello della
superficie centrale della lingua, associata ad un
induito a colorazione gialla sui lati, indica la
presenza di calore nelloYang Ming.
f. Strisce bilaterali nere e sottili ai lati della
lingua associate ad un diffuso induito bianco
possono indicare:
- penetrazione di freddo esterno nello stomaco
11
(che si trova in deficit), se l’induito è anche
umido;
- presenza di calore da eccesso nello stomaco e
nella milza, se l’induito è secco.
Un induito nero e bianco indica umidità nella
milza.
g. Un induito nero e grasso al centro e giallo ai
lati depone per calore-umidità nella milza e nello
stomaco ed è con frequenza correlato ad etilismo.
h. Un induito nero al centro del corpo linguale,
ma bianco e viscido sulla punta ed ai lati depone
per un deficit dello yang della milza con presenza
di freddo ed umidità interni.
i. Un induito nero alla periferia ma giallo, visci-
do e grasso al centro del corpo linguale depone
per la presenza di umidità-calore nella milza.
1. Un induito grigio-nerastro, viscido e grasso
alla periferia, ma bianco al centro indica presen-
za di umidità nella milza.
m.Un induito grigio o nerastro alla periferia ma
giallo e secco al centro indica una lesione dei
liquidi organici da parte dell’umidità-calore.
n. Una lingua coperta per una metà da induito a
colorazione gialla e nera e per l’altra metà da
induito bianco viscido (secondo una suddivisione
in senso longitudinale, cioè destra-sinistra) espri-
me presenza di calore al fegato ed alla vescicola
biliare.
Lo stato di umidificazione dell’induito
Lo stato di umidificazione dell’induito è espres-
sione dello stato dei liquidi organici; proprio in
base al suo stato di umidificazione possiamo
distinguere l’induito in secco ed umido.
Induito secco
Esprime con evidenza una carenza od una lesione
dei liquidi; nel particolare possiamo distinguere:
a. un induito secco e giallastro espressione del
calore da eccesso in stomaco, polmoni o fegato;
b. un induito secco e giallastro ma sottile, correlato
ad aggressione cosmopatogena da parte di vento-
12
calore;
c. un induito secco con lingua asciutta, che può
essere correlato non a calore, ma a deficit dello
yang con ritenzione di umidità; l’umidità ostrui-
sce un Qi debole che diviene incapace di operare
la trasformazione ed il trasporto verso l’alto dei
liquidi organici.
Induito umido
E’ correlato con un eccesso od una stasi dei liquidi
e nello specifico possiamo osservare:
a. un induito umido e bianco, correlato a deficit
dello yang con ritenzione di umidità;
b. un induito umido, bianco e sottile, causato da
aggressione di vento-freddo perversi.
L’induito umido può poi essere distinto in tre tipi:
1. viscido - E’ un induito umido, semi-trasparente
e ad apparenza oleosa. E’ espressione di deficit
dello yang con conseguente accumulo di liquidi
organici che ristagnano sotto forma di umidità o si
condensano formando i catarri (Tan). In rari casi
un induito umido può essere segno di deficit dello
yin. Uno stato di deficit dello yin favorisce il
surriscaldamento del sangue in caso di brusca
aggressione da parte del calore esterno che, pene-
trando rapidamente nel livello del sangue, causa
l’evaporazione dei liquidi verso la lingua.
2. melmoso - Definito anche marcio, questo induito
è piuttosto spesso, con l’aspetto friabile, facil-
mente asportabile dal momento che non aderisce
alla superficie linguale. E’ correlato a deficit dello
yin dello stomaco con liberazione di calore che
trasporta verso l’alto i liquidi “torbidi”.
3. grasso - E’ un induito viscoso, opaco, con
aspetto irregolare e ruvido. Suscita nell’osserva-
tore la sensazione di un aumento numerico delle
papille linguali ed è difficile da asportare. L’induito
grasso esprime un deficit dello yang, con conse-
guente mancata trasformazione dei liquidi orga-
nici, che si accumulano nell’organismo sotto for-
ma di umidità o si condensano in catarri (Tan).
VERSO UNA MEDICINA DEL FUTURO BASATA SUL
CONTROLLO DEI CAMPI ENERGETICI

WILLIAM A. TILLER
La NAMED S.r.l. ha l'onore di annunciare al mondo scientifico che il prof. W. Tiller, docente cattedratico presso
l'Università di Standford, presidente del dipartimento della scienza materiale ed ingegneria, autore di numerose
pubblicazioni scientifiche, terrà un seminario in Italia nei giorni 7-8 maggio 1992 a Milano presso il Centro Angelicum,
P.zza S. Angelo 2.
Gli interessati possono rivorgersi per un programma dettagliato alla NAMED: via Monviso, 4 20050 Camparada MI
tel. 039-6980456 .

Scuola di Approfondimento sulle Metodiche

di Diagnosi e Terapia Bioenergetiche:
Diagnostica e Medicina Vibrazionale
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13
 sindromi dei livelli, strati, riscaldatori *
prima parte
introduzione, eziopatogenesi e diagnostica generali
delle patologie febbrili, le sindromi dei livelli
Lucio Sotte**
introduzione
Avvicinarsi alla medicina tradizionale cinese è
estremamente interessante per il medico occiden-
tale. La conoscenza di questa scienza medica
permette infatti di aprire l’orizzonte del nostro
sguardo sull’uomo.
L’interpretazione medica occidentale parte dalla
ricerca di una conoscenza individuale sempre più
approfondita nel particolare; la medicina cinese ci
offre un metodo che suggerisce un approccio
conoscitivo globale che si fonda sull’osservazio-
ne di una totalità interamente percorsa da fatti
individuali.
Lo sguardo medico orientale completa, dal punto
di vista generale, l’osservazione particolare del
clinico occidentale.
Le teorie dello yin-yang e quelle degli organi e
visceri Zang-Fu, dell’energia Qi, del sangue Xue
e dei liquidi organici Jin Ye sono i fondamenti
della medicina cinese. Quando queste teorie si
applicano al sistema dei meridiani e dei livelli
energetici, a quello degli strati dell’energia e dei
tre riscaldatori, si ha una sorta di fusione tra
principi generali e fenomeni locali. Ogni funzio-
ne, ogni sintomo, ogni elemento semeiologico
particolare trovano il loro ruolo in un meccanismo
energetico globale. Nasce una sintesi che sugge-
risce dei modelli interpretativi, dei comportamen-
ti fisio-patologici del nostro organismo. L’analisi
delle malattie febbrili è un brillante esempio di
come, a partire dall’osservazione ed interpreta-
zione di singoli fenomeni, si possa tentare di
ricondurre tutto all’unità.
La medicina cinese ha affrontato nel III secolo
a.C. il problema delle patologie indotte dal fred-
* Estratto da "Le sindromi dei livelli, degli strati e dei
riscaldatori" Qiu Tian, San Marino, 1991
** Scuola Italiana di Medicina Cinese
Gruppo di Studio "Società e Salute"
14
do, ha sviluppato quello delle patologie indotte
dal calore e dall’umidità in un periodo successivo,
intorno al XVII e XIX secolo. Sono nate così le
concezioni delle sindromi dei livelli energetici,
quelle degli strati dell’energia e dei tre riscaldatori
(figura 1).
Attraverso questi modelli interpretativi si spiega
come l’organismo possa reagire all’attacco delle
energie cosmopatogene; contemporaneamente si
analizzano vari modelli di risposta all’insulto
esterno. Ogni modello corrisponde ad un deter-
minato terreno costituzionale che reagisce, se-
condo le sue individuali caratteristiche, allo stesso
stimolo esogeno.
Il soggetto con un debole Tai Yang si ammala
facilmente in seguito all’insulto esterno del fred-
do e sviluppa patologie della superficie; il sogget-
to con caratteristiche Yang Ming tende a combat-
tere il freddo in profondità, trasformandolo in
calore; il soggetto Tai Yin non è capace di rispon-
dere ai livelli superficiali e reagisce torpidamente
con una specie di difesa passiva.
Curare una sindrome esterna (vuoi di origine
cosmica, vuoi di origine batterica o virale) signi-
fica, dunque, combattere l’agente patogeno, ma
anche supportare le meiopragie interne. Sono
queste meiopragie che fanno si che la patologia si
sviluppi secondo un programma ben definito.
Questo è il motivo per cui l’analisi delle sindromi
dei livelli, degli strati e dei riscaldatori fornisce
due importanti suggerimenti terapeutici
contemporaneamente:
- il primo riguarda la lotta contro l’agente
patogeno;
- il secondo è in relazione con i metodi di supporto
dell’organismo ammalato.
La medicina occidentale ha particolarmente sot-
tolineato il primo aspetto; ciò si evidenzia nello
sforzo continuo di raggiungere traguardi sempre
più ambiti nella formulazione e preparazione di
farmaci ad azione antibatterica ed antivirale. La
medicina cinese li ha considerati entrambi, sottoli-
neando in particolare il secondo. Ciò ha permesso
lo studio di metodi di terapia che siano in grado di
ricondurre l’organismo all’equilibrio sfruttando
l’azione antibatterica, antiflogistica, antipiretica
fig. 1 Schematizzazione delle sindromi dei livelli, degli strati e dei riscaldatori
originate da fenomeni flogistici delle prime vie
aeree siano molto ben trattabili con le tecniche di
terapia della medicina cinese. Non accade per
caso che questa medicina sappia affrontare, forse
meglio di quella occidentale, le sequele e le
complicanze delle patologie febbrili. Si tratta sol-
tanto di agire sul terreno predisponente.
Si può senza dubbio affermare che, in fondo, la
medicina è una soltanto. Il malato si rivolge al
medico con una domanda di salute ed il medico
deve rispondere con tutte le armi a sua disposi-
zione. Talora le armi occidentali sono migliori e
più raffinate, in altre occasioni accade perfetta-
mente il contrario.
Sono convinto di conoscere meglio la medicina
occidentale da quando studio la medicina cinese;
di conoscerla meglio per i suoi brillanti risultati in
molti campi; di conoscerla meglio nei suoi limiti
e nella sua tensione al loro superamento.
di molti dei suoi farmaci e, contemporaneamente,
fortificando, attraverso altri rimedi, il terreno che
predispone all’attacco.
Non accade per caso che molte patologie febbrili
eziopatogenesi generale delle
patologie febbrili
La medicina tradizionale cinese distingue le cause
di malattia secondo la triade cielo-uomo-terra;
generalmente si parla di cause cosmiche inerenti
il cielo, di cause psichiche inerenti l’uomo, di
cause alimentari inerenti la terra. A questi fattori
eziologici generali si aggiungono le cause cu-
riose; tra queste ultime si fanno rientrare anche
quelle di origine batterica, virale ed i parassiti.
Volendo essere completamente fedeli allo spirito
cinese, i fattori batterici e virali possono essere
fatti rientrare anche tra le cause cosmiche veicolate
dal vento che si esprimono con segni di calore o di
umidità-calore.
L’argomento di questo lavoro è quello delle
patologie febbrili di origine esterna e perciò è
15
doveroso introdurlo esaminando le cause esterne
di malattia, cioè i fattori cosmopatogeni.
Si distinguono classicamente sei energie
cosmopatogene:
- vento;
- calore;
- freddo;
- umidità;
- secchezza;
- calore estivo.
Il freddo e l’umidità hanno natura yin; il vento, il
calore, la secchezza ed il calore estivo sono invece
di natura yang.
Il vento ha un ruolo particolarmente importante
perchè veicola all’interno dell’organismo le altre
energie sia quelle di natura yin, che quelle con
caratteristiche yang. Queste energie patogene Xie
Qi inducono le malattie da fattori esterni Wai
Guan.
Ognuna di queste cause esterne è in relazione con
una particolare stagione e con il movimento ad
essa corrispondente:
- vento-primavera-Legno;
- calore-estate-Fuoco;
- freddo-inverno-Acqua;
- umidità-fine dell’estate-Terra;
- secchezza-autunno-Metallo;
- calore estivo-estate-Fuoco.
La stagione estiva corrisponde a due energie
cosmiche: il calore ed il calore estivo. Attraverso
l’analisi delle cause cosmopatogene si distinguo-
no le Shi Bing, malattie stagionali, che compren-
dono anche le patologie stagionali epidemiche
Shi Yi. Si classificano diverse forme di malattie
stagionali che brevemente elenchiamo:
- Feng Wen: patologie febbrili indotte dal
vento, prevalenti in inverno e primavera;
- Chun Wen: patologie febbrili epidemiche
della primavera: ad esempio, la meningite
epidemica;
- Shu Bing: patologie estive indotte dal ca-
lore: ad esempio, il colpo di sole; queste
malattie vengono anche definite Yang Shu;
- Yin Shu: malattie estive indotte dal fred-
do;
- Shu Wen: patologie febbrili epidemiche
dell’estate: ad esempio, l’encefalite B, la
malaria:
- Shi Wen o Shi Bing: patologie indotte
dall’umidità, tipiche dell’estate e dell’ini-
zio dell’autunno; in realtà Shi Bing equiva-
le alla sindrome da umidità con pochi segni
di calore, Shi Wen alla sindrome da umidi-
tà-calore;
- Qiu Zao: patologie indotte dalla secchez-
za, tipiche dell’autunno;
- Dong Wen: patologie febbrili dell’inver-
16
no ecc.
In condizioni normali, i fattori atmosferici agisco-
no modulando le energie endogene. Le energie
cosmiche diventano patogene soltanto quando
l’armonia tra microcosmo umano e macrocosmo
si rompe. Accadono contemporaneamente due
fenomeni:
1. le cause cosmiche sono eccessive o fuori sta-
gione: ad esempio, freddo d’estate o eccessivo
calore d’inverno;
2. l’organismo è troppo debole per reagire ade-
guatamente all’attacco esterno.
La comparsa di una patologia esogena significa
che si rompe l’armonia tra “dentro” e “fuori”,
detto in cinese tra Li e Biao. La risposta dell’orga-
nismo non è adeguata all’attacco che viene dal-
l’ambiente esterno.
Il problema di base è la prevalenza dell’energia
patogena Xie Qi sull’energia contropatogena
Zheng Qi. Anche in questo caso si distinguono
due possibili situazioni:
1. la Zheng Qi è così debole che anche un’energia
esterna normale è in grado di attaccarla;
2. la Zheng Qi è normale, ma la Xie Qi è assolu-
tamente sproporzionata sia per intensità, che per
la stagione di comparsa; ad esempio, troppo fred-
do d’estate.
Ricordiamo che quando in medicina cinese si
parla di attacco del vento-calore, del vento-fred-
do, del calore-umidità ecc., si vogliono sottoline-
are contemporaneamente due fenomeni:
1. un attacco vero e proprio del vento-calore, del
vento-freddo ecc.;
2. una modalità di risposta dell’organismo all’at-
tacco esterno.
La sindrome da vento-freddo corrisponde all’ag-
gressione delle energie cosmiche vento e freddo e
contemporaneamente si manifesta con un quadro
clinico che è caratterizzato da sintomi tipici del
vento e del freddo.
Se un paziente presenta cefalea tensiva nucale,
avversione al freddo, iperpiressia modesta, ostru-
zione nasale, starnuti, polso superficiale e teso,
siamo in grado di diagnosticare un’aggressione da
vento-freddo anche senza aver domandato al pa-
ziente se è stato esposto al freddo. In quest’ultimo
senso, il termine vento-freddo corrisponde con-
temporaneamente ad un quadro sindromico e ad
un preciso fattore eziologico.
Possiamo perciò affermare che il quadro clinico
che caratterizza un’aggressione esterna è de-
terminato contemporaneamente da due fattori:
- la natura dell’agente esterno: vento, freddo,
umidità ecc.
- le caratteristiche della persona sottoposta al-
l’aggressione esterna.
La stessa causa cosmica è in grado di provocare
patologie differenti in diversi pazienti. A titolo
esemplificativo possiamo considerare alcune con-
seguenze possibili di un attacco del freddo ester-
no:
- una semplice patologia di meridiano su-
perficiale: torcicollo da attacco del meri-
diano tendino-muscolare dell’intestino te-
nue;
- una patologia più complessa e più profon-
da da attacco di un meridiano principale:
lombalgia da aggressione del meridiano
principale della vescica;
- una patologia viscerale mediata all’inter-
no attraverso il meridiano principale:
lombalgia accompagnata da cistite per l’ag-
gressione del meridiano principale della
vescica;
- il coinvolgimento di più meridiani: sin-
drome reumatica Dong Bi per aggressione
dei meridiani da parte del freddo;
- un’ aggressione della superficie cutanea
con manifestazioni del livello energetico
più superficiale a livello di meridiano: sin-
drome del Tai Yang da attacco del meridia-
no;
- un’ aggressione della superficie cutanea
con manifestazioni del livello energetico
più superficiale a livello di viscere: sindro-
me del Tai Yang da attacco del viscere;
- l’aggressione della superficie cutanea ed
il trasferimento diretto a livelli energetici
più profondi: ad esempio, l’esordio della
sintomatologia con una sindrome dei livelli
Yang Ming o Tai Yang ecc.
Come si evince da questa serie di esempi, la natura
e le caratteristiche della patologia sono in re-
lazione soltanto in parte con la causa scatenante e
sono direttamente collegate con le modalità di
risposta dell’organismo attaccato.
Ricordiamo che quando in medicina cinese si
parla di fattori cosmici, non è sufficiente identifi-
carli con quelli di origine atmosferica. La sec-
chezza-calore del riscaldamento domestico effet-
tuato con dei termoconvettori non ha origine
atmosferica ma è altrettanto pericolosa; a questo
proposito vale la pena di fare alcune esemplifica-
zioni:
- vento-freddo da termoconvettori con emissione
di aria fredda;
- vento-calore da termoconvettori con emissione
di aria calda;
- freddo-umidità delle celle frigorifere;
- calore-umidità di alcune particolari condizioni
di lavoro: cucine, lavorazioni chimiche;
- vento dei ventilatori ecc.
Capita così che nel mondo moderno le cause
atmosferiche siano forse meno importanti di altre
cause esterne che sono in relazione con le nostre
abitudini di vita. Ciò giustifica frequentemente la
comparsa di attacchi cosmopatogeni di energie
fuori-stagione: ad esempio, un attacco estivo da
vento-freddo generato dall’esposizione all’aria
condizionata troppo fredda.
Abbiamo già accennato al fatto che le cause
batteriche e virali possono essere fatte rientrare tra
le cause cosmiche. Ciò accade per due motivi:
- nel periodo in cui la medicina cinese affrontò il
problema dell’inquadramento delle patologie
batteriche e virali non erano conosciuti né i virus
né i batteri. Occorre, tuttavia, per onore della
verità, ricordare che la pratica della vaccinazione
è stata scoperta prima in Cina che non in Occi-
dente (anche quella della vaccinazione antivaiolosa
effettuata tramite inoculazione endonasale delle
croste essiccate delle lesioni vaiolose);
- le patologie batteriche e virali sviluppano dei
quadri clinici che si identificano con quelli del
vento-calore o del calore-umidità; assimilarle alle
patologie indotte dalle cause cosmiche non signi-
fica identificarle con esse da un punto di vista
eziologico, ma dal punto di vista clinico.
Ricordiamo che le patologie di origine esogena si
sviluppano secondo un modello eziopatogenetico
che si fonda su un attacco esterno. L’attacco
riguarda la superficie cutanea, lo Yang Ming della
faccia, i punti vento, le vie respiratorie diretta-
mente ecc.
La teoria delle malattie febbrili di origine esogena
spiega come quest’attacco esterno si possa ma-
nifestare con sindromi esterne e con sindromi
interne.
Generalmente si inizia con una sindrome esterna
e, se la patologia si aggrava, il quadro sindromico
si approfondisce sempre di più. In alcuni pazienti,
che presentano una debolezza congenita o acqui-
sita delle difese, accade che il quadro clinico si
caratterizzi come interno fin dal suo esordio.
Quando la malattia si aggrava, si assiste ad una
modificazione della natura dei sintomi che na-
sconde l’origine della causa esterna originale. Il
freddo che va in profondità si trasforma in calore
nel livello energetico Yang Ming. Il vento-calore
che attacca gli strati si trasforma in calore-umi-
dità, quando raggiunge la coppia milza-stomaco
nello strato dell’energia Qi. Il vento-calore ester-
no si trasforma in fuoco, quando si approfondisce
negli intestini nella sindrome del Qi Fen.
le otto regole diagnostiche
applicate alle patologie febbrili
L’applicazione delle otto regole diagnostiche al-
17
l’inquadramento dei dati semeiologici risale allo
Huang Di Nei Jing o Classico di Medicina Interna
dell’Imperatore Giallo, ma solo nello Shang Han
Za Bing Lun o Trattato delle Malattie Febbrili e
Miste questa modalità di approccio al paziente fu
standardizzata per le patologie febbrili di origine
esogena.
Lo scopo delle otto regole non é solo quello di
categorizzare i dati semeiologici di un determina-
to quadro clinico, ma, soprattutto, consiste in un
serio tentativo di comprendere la genesi e la
natura del fenomeno morboso.
Analizziamo brevemente come queste modalità
di inquadramento del paziente si adattano alle
patologie febbrili di origine esogena.
L’applicazione della regola interno-esterno alle
sindromi febbrili serve a chiarire la localizzazione
della malattia; tale regola non si applica invece
per distinguere l’eziologia interna o esterna.
La patologia ha natura esterna, se risiede nel
Biao, cioé a livello cutaneo, sottocutaneo e musco-
lare, con interessamento dei meridiani. La malat-
tia ha natura interna, se risiede nel Li: i sintomi
sono in questo caso correlati all’attacco degli
organi e dei visceri.
Le sindromi dei livelli sono sei, ma una soltanto ha
caratteristiche esterne: si tratta della sindrome del
Tai Yang con attacco del meridiano. Tra le quattro
sindromi degli strati, solo quella dello strato del-
l'energia difensiva Wei Fen può essere considera-
ta esterna; tra quelle dei riscaldatori, solo la sin-
drome del Jiao superiore con attacco del polmone
da parte del vento-calore.
Tutti gli altri quadri clinici descritti nelle sindromi
febbrili hanno natura interna.
Le sindromi esterne di origine cosmopatogena si
presentano con un quadro clinico caratteristico,
dominato da due sintomi base:
- l’avversione al freddo, il timore del fred-
do, del vento, delle correnti d’aria;
- il polso superficiale Fu.
L’avversione al freddo è la conseguenza del defi-
cit di energia difensiva Wei Qi; tale energia non è
in grado di svolgere adeguatamente il suo compito
di nutrizione e termoregolazione del Biao. Il polso
superficiale indica che la lotta tra energie patogene
e cosmopatogene si svolge all’esterno. Quando
dunque il paziente presenta contemporaneamente
questi due sintomi, siamo sicuri di trovarci di
fronte ad una patologia esterna.
Per chiarire ulteriormente la diagnosi occorre
applicare le regole freddo-calore e vuoto-pienez-
za. A due segni fondamentali di attacco del Biao
già descritti, se ne aggiungono altri, correlati alla
natura calda o fredda delle energie cosmopatogene
in questione ed alla situazione di pienezza o di
vuoto della superficie.
18
Esamineremo più avanti, parlando delle varie
sindromi, i quattro quadri clinici fondamentali; ci
sembra comunque utile citarli per evidenziare
come l’applicazione contemporanea di tre delle
quattro regole permette di impostare la diagnosi:
- sindrome da freddo all’esterno;
- sindrome da calore all’esterno;
- sindrome da pienezza all’esterno;
- sindrome da vuoto all’esterno.
La sindrome da freddo all’esterno corrisponde,
come vedremo, alla sindrome del livello energe-
tico Tai Yang con attacco del meridiano. La
sindrome da calore all’esterno equivale all’attac-
co da parte del vento-calore dello strato dell’ener-
gia difensiva Wei Qi. La sindrome da vuoto al-
l’esterno si identifica con la sindrome del livello
Tai Yang con prevalenza del vento. La sindrome
da pienezza all’esterno si adatta al quadro clinico
del livello energetico Tai Yang con prevalenza del
freddo. La presenza dell’ umidità, della secchez-
za, del calore estivo colorisce con sintomi speci-
fici i quattro quadri clinici citati e complica ulte-
riormente il corteo sintomatologico.
Le sindromi interne presentano dei segni di attac-
co degli organi e visceri Zang-Fu o delle energie
più interne come la Ying Qi ed il sangue. E’
difficile stabilire dei sintomi patognomonici co-
muni a tutte le sindromi interne; una caratteristica
abbastanza frequente, anche se non esclusiva, è
quella del polso profondo Chen. I quadri clinici
interni debbono essere ulteriormente definiti a
seconda che prevalgano il freddo o il calore ed il
deficit o l’eccesso. Anche in questo caso si distin-
guono quattro sindromi fondamentali:
- sindrome interna da eccesso e calore;
- sindrome interna da difetto e calore;
- sindrome interna da eccesso e freddo;
- sindrome interna da difetto e freddo.
La sindrome interna da eccesso e calore può
identificarsi con molti quadri clinici delle patologie
febbrili: sindrome del livello energetico Yang
Ming con attacco dell’organo o del viscere, sin-
dromi degli strati Qi, Ying e Xue, sindrome del
riscaldatore medio ecc. La sintomatologia di que-
ste diverse sindromi differisce a seconda della
zona, dell’organo, del viscere, del tipo di energia
attraverso cui la pienezza ed il calore manifestano
i loro segni.
La sindrome da difetto e calore è generalmente di
origine endogena; tuttavia la sindrome del livello
energetico Shao Yin con trasformazione calda
presenta un quadro clinico sovrapponibile, anche
se la sua causa è esterna.
Le sindromi da difetto e freddo ed eccesso e
freddo corrispondono ad una situazione costituzio-
nale di deficit dello yang complicata dalla penetra-
zione della Xie Qi freddo: la sindrome del livello
energetico Shao Yin con trasformazione fredda è
un esempio di difetto-freddo all’interno.
Le sindromi interne presentano dei segni di loca-
lizzazione interna che si mescolano a sintomi di
compromissione più o meno grave delle funzioni
degli Zang-Fu; ciò permette di specificarle ulte-
riormente. La compromissione degli organi e vi-
sceri può essere secondaria all’attacco in profon-
dità delle energie cosmopatogene, ma spesso è la
conseguenza di un loro deficit precedente che
viene evidenziato dall’attacco esterno.
Oltre ai quattro quadri clinici fondamentali già
citati per le sindromi interne ne esistono altri misti
che vale la pena di accennare:
- sindrome da calore esterno e freddo interno:
questa situazione si verifica quando un paziente
che presenta un deficit di yang di natura costi-
tuzionale è attaccato dal vento-calore. Ai segni
cronici di freddo interno (diarrea, poliuria ecc.) si
sovrappongono dei sintomi di calore all’esterno
(iperpiressia, timore del freddo, faringodinia, sete,
polso rapido e superficiale);
- sindrome da freddo esterno e calore interno: il
paziente presenta una condizione preesistente di
calore interno (sete, oliguria, stipsi ecc.) cui si
sovrappongono dei sintomi di attacco esterno da
parte del vento-freddo (avversione al freddo,
cefalea e cervicalgia, ostruzione nasale, rinorrea
ecc.).
- sindrome da calore in alto e freddo in basso:
questo quadro clinico è tipico di una delle sindro-
mi del livello energetico Jue Yin: a segni di calore
sopradiaframmatico si mescolano segni di freddo
sottodiaframmatico.
A queste sindromi si possono aggiungere quelle
da vero freddo e falso calore e da vero calore e
falso freddo; si tratta, tuttavia, di quadri terminali
che si possono osservare solo raramente.
Abbiamo in parte già accennato alla regola Xu-
Shi, deficit-vuoto, eccesso-pienezza; vale la pena
di approndirla perché è particolarmente impor-
tante nelle patologie febbrili.
La condizione di pienezza corrisponde contempo-
raneamente a due fenomeni:
- presenza del fattore patogeno che può essere
interno o esterno;
- presenza di un buono stato energetico generale
dell’organismo.
La lotta tra il fattore patogeno e la forte energia
cosmopatogena giustifica il carattere “eccessivo”
della sintomatologia. La sindrome del livello
energetico Tai Yang con prevalenza del freddo è
un esempio di pienezza esterna; la sindrome del
calore al polmone dello strato dell’energia Qi è un
esempio di pienezza interna.
La vera condizione di vuoto corrisponde invece
ad un pessimo stato energetico generale dell’or-
ganismo accompagnato da scarsità di segni corre-
lati ai fattori patogeni esterni: il vero vuoto non è
dunque caratteristico delle patologie febbrili,
mentre è frequente riscontrarlo nelle loro compli-
canze e sequele. La malattia acuta può consumare
l’energia, lo yang, il sangue, i liquidi organici e lo
yin: durante il periodo di guarigione e nel corso
della convalescenza emergono dei segni di deficit
di uno o più di questi elementi che debbono essere
affrontati senza indugi per impedire la comparsa
di complicanze o di sequele.
Nelle patologie febbrili è invece frequente osser-
vare dei fenomeni misti di vuoto e pienezza; ciò
accade quando un paziente, già precedentemente
deficitario di yin, Xue, Qi o yang, viene attaccato
dalle Xie Qi. Il quadro clinico conseguente all’at-
tacco presenta segni di tipo deficit complicati da
sintomi di eccesso. La sindrome Tai Yang con
prevalenza del vento è un esempio di vuoto ester-
no ed attacco delle Xie Qi; la sindrome Tai Yin è
invece un esempio di deficit interno complicato
dal freddo.
I deficit costituzionali sono inoltre il motivo che
giustifica la diversità dei quadri clinici provocati
dall’attacco della stessa energia cosmopatogena
su organismi differenti.
Esaminiamo, a titolo esemplificativo, alcune pos-
sibili situazioni:
- l’attacco del vento-freddo penetra facilmente nel
livello energetico Tai Yin, se il paziente presenta
un deficit costituzionale del Qi e dello yang della
milza e del polmone;
- la sindrome Shao Yin con trasformazione fredda
è favorita da uno stato preesistente di deficit dello
yang del rene;
- l’attacco del calore provoca facilmente una le-
sione dei liquidi organici nei soggetti che presen-
tano un difetto costituzionale dello yin di stomaco
e rene.
Da quanto brevemente affermato fino ad ora si
evidenzia come le otto regole diagnostiche rap-
presentino senza dubbio la chiave di interpreta-
zione dei sintomi delle patologie febbrili.
Distinguere le patologie interne da quelle esterne,
quelle da freddo dalle forme da calore, le malattie
da deficit e quelle da eccesso, permette al medico
di giudicare la gravità della malattia e la sua
prognosi; contemporaneamente fornisce la chia-
ve interpretativa per l’impostazione della terapia.
continua
19
 le sindromi di livello liu jing bing
Introduzione
Le sindromi di livello, Liu Jing Bing, sono state
descritte la prima volta al capitolo XXXI del
Huang Di Nei Jing nel III secolo a. C. e riprese
successivamente da Zhang Zhong Jing nello Shang
Han Za Bing Lun o Trattato delle Malattie Feb-
brili e Miste, scritto agli inizi del III secolo dopo
Cristo. Quest’ultima opera fu riorganizzata da
Wang Shu He durante la dinastia Jin; nel periodo
della dinastia Song fu divisa da Jiao Zheng Yi Shu
Ju in due volumi che sono quelli che tutt’ora si
utilizzano:
- il Trattato delle Malattie Febbrili o Shang Han
Lun;
- la Sintesi o Sinossi delle Prescrizioni della
Camera d’Oro o Jin Kui Yao Lue Fang Lun.
Lo Shang Han Lun è considerato uno dei cinque
“tesori” della medicina cinese ed è secondo, in
ordine di importanza, soltanto al Classico di Me-
dicina Interna dell’Imperatore Giallo.
Nelle sindromi di livello si analizza come il fattore
patogeno vento-freddo penetri all’interno dell’or-
ganismo, attaccando i vari livelli energetici e
determinando la comparsa di patologie febbrili. In
realtà, oltre che la progressione del vento-freddo,
attraverso i sei livelli si inquadrano dei modelli
generali di attacco cosmopatogeno e la relativa
risposta dell’organismo.
Il capitolo sulle malattie febbrili del Classico di
Medicina Interna dell’Imperatore Giallo divide
queste patologie secondo i tre livelli yang e yin
come segue:
“ Il primo giorno della malattia febbrile
provocata dal freddo è attaccato il Tai Yang
con segni di cefalea o dolore nucale e con
rigidità cervico-dorso-lombare.
Nel secondo giorno........ compaiono
iperpiressia, dolori oculari e sensazione di
bruciore nelle coane nasali. Questa
sintomatologia è dovuta al fatto che lo
Yang Ming domina i muscoli e si dirige in
alto passando ai lati del naso e raggiungen-
do gli occhi.
Al terzo giorno, quando la patologia rag-
giunge lo Shao Yang, compaiono dolori
toracici laterali costali e disturbi dell’udi-
to, perché lo Shao Yang passa per la regio-
ne laterale e raggiunge l’orecchio.
Quando i fattori patogeni invadono tutti e
tre i livelli yang, essi non raggiungono
ancora l’interno e rimangono nella superfi-
cie.
20
Fino a questo stadio della malattia si può
utilizzare la sudorificazione per la sua tera-
pia.
Il quarto giorno i fattori patogeni raggiun-
gono il Tai Yin e compaiono segni di di-
stensione addominale e talora bruciore
faringeo, perché il Tai Yin passa per lo
stomaco e sale fino alla gola.
Il quinto giorno viene attaccato lo Shao Yin
ed il paziente avverte faringodinia e brucio-
re faringeo, accompagnati da sensazione di
sete, perché lo Shao Yin parte dal rene e
sale alla radice della lingua passando per il
polmone.
Al sesto giorno è colpito lo Jue Yin e ciò si
accompagna a sensazione di pienezza, irri-
tabilità e retrazione scrotale, perché lo Jue
Yin passa attorno ai genitali e si collega al
fegato.
Quando sono attaccati tutti e tre gli yin e gli
yang, si manifesta un’alterazione della cir-
colazione dell’energia nutritiva, dell’ener-
gia difensiva, dell’energia vitale, del san-
gue. Ciò comporta un’ostruzione della cir-
colazione negli organi e nei visceri che può
essere fatale.”
Zhang Zhong Jing specificò ulteriormente nello
Shang Han Lun la patologia dei tre yang e dei tre
yin come segue:
“Il polso superficiale, la cefalea, la sensa-
zione di rigidità cervicale ed i brividi sono
i segni del Tai Yang.
La caratteristica dell’attacco dello Yang
Ming è l’eccesso.
I sintomi dello Shao Yang sono sempre la
sensazione di amaro in bocca, il bruciore
faringeo e le vertigini.
Il Tai Yin è caratterizzato da distensione
addominale con vomito, anoressia e diarrea
che talora si acutizza provocando dolore
addominale. Se si somministra un purgan-
te, esso determina pienezza ed oppressione
epigastrica.
I sintomi dello Shao Yin sono il polso
debole e fine con tendenza del paziente ad
assopirsi.
La sindrome Jue Yin si manifesta con gran-
de sete, poliuria e pollachiuria; c’è una
sensazione di salita energetica da sotto
l’epigastrio ed una sensazione di calore e
dolore toracico accompagnato da fame sen-
za essere capaci di ingerire del cibo. Se si
prende del cibo, si assiste al vomito di
ascaridi. Se si somministra un purgante,
compare una diarrea continua.”
Come appare da queste due brevi citazioni, la
teorizzazione di Zhang Zhong Jing approfondisce
e chiarisce l’esame fatto nel Classico di Medicina
Interna dell’Imperatore Giallo.
Nello Huang Di Nei Jing, l’approfondimento e
l’aggravamento della patologia vengono osserva-
ti con un taglio che parte da considerazioni ana-
tomo-fisiologiche sul ruolo dei vari meridiani. Lo
Shang Han Lun osserva gli stessi fenomeni sotto-
lineando maggiormente la fisiopatologia degli
organi e visceri che non quella dei meridiani ad
essi collegati.
Il ruolo dello studio delle sindromi di livello non
è soltanto quello di esaminare la penetrazione del
freddo nell’organismo, ma anche quello di fornire
un modello di interpretazione della modalità di
approfondimento di molte altre patologie.
Questo studio sulla causa patogena freddo fu
seguito dopo molti secoli da quello sulla penetra-
zione del calore, fatto attraverso le sindromi degli
strati, e da quello dell’attacco del calore-umidità,
con le sindromi dei tre riscaldatori.
Sembra strano che un’analisi così dettagliata sulla
penetrazione del vento-freddo, come quella dello
Shang Han Lun, abbia avuto bisogno di molti
secoli per essere completata con l’indagine sui
danni del calore e dell’umidità. La teorizzazione
sulle sindromi degli strati e su quelle dei riscalda-
tori risale infatti ai secoli XVII, XVIII e XIX.
Esistono più spiegazioni per giustificare questo
ritardo.
Da una parte i modelli forniti dallo Shang Han
Lun, anche se nati per commentare le risposte
organiche all’attacco del vento-freddo, si adatta-
no parzialmente anche alla spiegazione delle
patologie da calore ed umidità.
Il mondo medico cinese ha d’altro canto sempre
avuto, per motivi culturali e sociali, poca pro-
pensione al dibattito scientifico. L’acquisizione
della teoria dei livelli è stata perciò pigramente
conservata nei secoli. E’ pur vero che durante il
periodo delle dinastie Song, Jin e Yuan, la lettera-
tura medica cinese si arricchì di moltissime opere
di reinterpretazione, commento, rivisitazione del-
lo Shang Han Lun, proprio allo scopo di spiegare
le patologie da calore e quelle di natura epidemi-
ca. Tuttavia, per arrivare alla formulazione della
teoria delle Wen Bing o malattie tiepide, è ne-
cessario aspettare le teorie sviluppatesi durante il
regno delle dinastie Ming e Qing.
La teoria delle Liu Jing Bing è nata nel periodo di
dominio delle dinastie del Nord, che avevano la
loro sede a Beijing; il clima freddo, ventilato e
secco di queste regioni giustifica l’analisi sulle
energie cosmopatogene vento e freddo. In questo
periodo della storia cinese la popolazione viveva
dispersa in un immenso territorio. Sia i fattori
climatici che quelli demografici giustificavano
una scarsa diffusione delle patologie contagiose.
Con il trasferimento della capitale al sud, a Nanjing
e a Huangzhou, in una regione caldo-umida e
riccamente popolata, la teoria dello Shang Han
Lun dimostrò i suoi limiti. Non era infatti in grado
di spiegare adeguatamente le patologie epidemiche
correlate a sindromi dominate da segni di
penetrazione del calore e dell’umidità (vaiolo,
peste, morbillo, varivella ecc). Per questi motivi si
rese necessaria una revisione generale dell’in-
quadramento eziopatogenetico secondo i sei li-
velli che portò alla nascita delle teorie dei quattro
strati e dei tre riscaldatori.
Generalità
Si distinguono sei diversi tipi di sindromi di
livello. (figura 2)
Tre sindromi interessano i livelli Yang: Tai Yang,
Shao Yang, Yang Ming e corrispondono grosso-
lanamente alle patologie occidentali di origine
virale, tipiche della stagione fredda, ed alle loro
complicanze; esse vengono definite Yang Bing.
Esempi occidentali di queste patologie sono il
raffreddore, le sindromi influenzali con interessa-
mento delle vie respiratorie e dell’apparato dige-
rente (la gastric flu della medicina anglosassone)
e le loro complicanze e sequele.
E’ interessante notare come ci sia una
sovrapposizione tra le definizioni cinesi ed occi-
dentali di queste patologie. La parola raffreddore
contiene la radice freddo, così come il termine
“cold” del linguaggio anglosassone. Secondo la
medicina cinese queste malattie sono collegate
alla penetrazione del vento-freddo. Anche il ter-
mine influenza si fonda sull’idea che l’organismo
sia sottoposto ad un “influsso” esterno.
Le sindromi dei tre livelli yang sono caratterizzate
da segni di freddo che genera, nel suo appro-
fondimento, una patologia caratterizzata dalla
pienezza e dal calore.
Tre sindromi interessano i livelli Yin: Tai Yin, Jue
Yin e Shao Yin: corrispondono alle complicanze
interne dell’aggressione esterna del vento-freddo;
esse vengono definite Yin Bing. Si tratta di pa-
tologie dominate prevalentemente da segni di
deficit perchè l’organismo è debilitato a causa di
una carenza energetica preesistente o secondaria
al consumo energetico conseguente alla lotta svol-
tasi nei livelli yang. In alcuni casi, come ad
esempio nella sindrome del livello energetico Jue
Yin, la caratteristica principale è quella dell’ostru-
zione e dello squilibrio alto-basso ed interno-
esterno o centro-periferia.
Nelle sindromi dei livelli yang si riflettono le
malattie dei visceri Fu e dei loro rispettivi meri-
diani.
21
Il livello Tai Yang (intestino tenue e vescica) è il
più superficiale, si apre all’esterno e controlla e
difende la superficie. Lo scontro tra le energie
cosmopatogene Xie Qi e l’energia antipatogena
fig. 2. Schematizzazione delle sindromi dei sei livelli energetici
Il polmone è direttamente collegato alla pelle e
dunque compare una sintomatologia respiratoria.
La pelle è “la porzione dell’energia difensiva del
polmone”.
Ricordiamo che, secondo la teoria delle Liu Jing
Bing, il freddo penetra tramite il mantello cutaneo
e si propaga al polmone ed ai meridiani; questa
modalità di attacco differenzia l’analisi dei livelli
da quella degli strati. In quest’ultima il calore
aggredisce gli strati penetrando tramite lo Yang
Ming della faccia, cioè attraverso le prime vie
respiratorie, il naso e la cavità orale.
Il livello Shao Yang (triplo riscaldatore e vescicola
biliare) è la cerniera tra Tai Yang e Yang Ming. Lo
scontro tra Xie Qi e Zheng Qi si manifesta con
l’alternarsi di segni di freddo e di calore ed in-
teressa la regione intermedia e laterale, cioè la
regione cefalica, toracica laterale ed i fianchi.
Assistiamo inoltre alla comparsa di segni più netti
di interessamento viscerale.
Il livello Yang Ming (grosso intestino e stomaco)
rappresenta la profondità dello yang, la chiusura
che si rivolge verso lo yin, l’ultima barriera di-
fensiva dei livelli yang. Lo scontro si svolge prima
a livello di meridiano e poi a livello viscerale,
interessando il grosso intestino e lo stomaco. La
22
Zheng Qi si svolge a livello cutaneo, sottocutaneo,
muscolare e nella regione servita dai meridiani
dell’intestino tenue e della vescica; cioè nella
regione frontale, nucale e cervico-dorso-lombare.
caratteristica di questa sindrome è la presenza di
segni di pienezza e di calore, perchè l’approfondi-
mento delle Xie Qi determina la mobilitazione di
tutta l’energia dell’organismo per poter lottare
adeguatamente.
Nel passaggio dalla sindrome Tai Yang a quella
Yang Ming si assiste ad un progressivo approfon-
dimento del livello di aggressione; all’inizio è
superficiale ed esterno, con interessamento delle
prime vie respiratorie e dei meridiani, poi diviene
profondo ed interno, con attacco diretto dei visce-
ri.
L’unica sindrome realmente esterna è quella del
Tai Yang: le sindromi Shao Yang e Yang Ming
sono caratterizzate da segni di aggressione in-
terna.
Nelle sindromi dei livelli yin si riflette l’interessa-
mento degli organi e dei loro meridiani.
Il livello Tai Yin si apre all’esterno, ma è già di
pertinenza interna. La sintomatologia del suo qua-
dro clinico è dominata dall’interessamento del
tubo digerente, come nel caso del livello Yang
Ming; quest’ultimo si caratterizza con segni di
calore-pienezza, mentre il Tai Yin si esprime con
segni di freddo e di vuoto. L’energia di difesa è
stata consumata nei livelli più esterni e la difesa
non è più attiva, ma passiva.
La sindrome Shao Yin (cuore e rene) si manifesta
con due quadri definiti da segni di eccesso relativo
causato da un vero difetto o segni di trasfor-
mazione calda e fredda. Se è carente lo yin del
rene, assistiamo alla comparsa di segni di relativo
calore; se manca lo yang, compaiono segni di
relativo freddo.
La sindrome Jue Yin (ministro del cuore e fegato)
è caratterizzata, come la sindrome Shao Yang,
dall’alternanza tipica di un livello cerniera. Il
freddo ed il calore si alternano l’un l’altro; se
prevale il freddo, il quadro clinico diviene estre-
mamente grave.
fig. 3 Modalità di approfondimento delle energie cosmopatogene
esempio, dal Tai Yang allo Shao Yin, perchè
l’intestino tenue è accoppiato al cuore nel movi-
mento fuoco e la vescica collegata al rene nel
movimento acqua.
3. L’attacco può colpire direttamente i livelli yin
senza passare prima per quelli yang: ciò accade
quando le Xie Qi sono estremamente potenti e la
Zheng Qi troppo debole.
4. Può capitare che la patologia passi da un livello
energetico ad un altro senza abbandonare defini-
tivamente il primo: si assiste in questo caso alla
comparsa di una sindrome caratterizzata dal me-
scolarsi dei sintomi di più livelli. Ciò accade nel
quadro clinico definito San Yang He Bing, ossia
Varie sono le possibilità di approfondimento e di
superficializzazione della patologia.
Generalmente la malattia passa dallo yang allo yin
interessando in successione i vari livelli ener-
getici; in cinese si dice Xun Jing Chuan, ossia
trasmissione ordinaria da un meridiano all’altro
(figura 3).
Ci sono tuttavia anche altri processi di approfon-
dimento.
1. La trasmissione dall’esterno all’interno può
saltare uno o più livelli: ad esempio, può avvenire
direttamente dal Tai Yang allo Yang Ming.
2. L’approfondimento può avvenire tra meridiani
Yin e Yang accoppiati nello stesso movimento: ad
sindrome combinata dei tre livelli yang; i sintomi
dell’attacco del Tai Yang, Shao Yang e Yang
Ming si mescolano tra loro.
Il passaggio da un livello più superficiale ad uno
più profondo è un segno prognostico negativo al
contrario dei fenomeni di superficializzazione.
Le sindromi di livello rappresentano dunque un
metodo per valutare contemporaneamente più
fenomeni:
- la localizzazione della malattia: superficiale o
profonda, di meridiano, di viscere, di organo;
- la capacità di resistenza dell’organismo: lo stes-
so agente patogeno provoca malattie dei livelli
yang in organismi forti e si approfondisce nello
23
yin in quelli deboli;
- la forza dell’agente patogeno: un agente patogeno
debole supera raramente lo yang, quello forte può
colpire direttamente lo yin;
- la prognosi della malattia: ogni approfondimen-
to ha segno prognostico negativo, ogni superficia-
lizzazione è di significato positivo.
Questa accurata analisi ha lo scopo di permettere
l’impostazione di una terapia eziologica.
Ricordo, inoltre, l’importanza, già sottolineata,
della teoria delle sindromi di livello come mo-
dello eziopatogenetico in grado di spiegare anche
patologie di origine interna. Ciò è particolarmente
vero soprattutto per le sindromi dei livelli yin, la
cui terapia è utilizzabile più nelle patologie
endogene che in quelle di origine esogena.
In questo studio sono prese in considerazione
delle prescrizioni di agopuntura e farmacoterapia.
Occorre sottolineare che, nel trattamento delle
sindromi di livello, si utilizza molto di più la
farmacoterapia che non la tecnica degli aghi;
quest’ultima risulta efficace, soprattutto se asso-
ciata alla moxa, per trattare quelle più esterne e
prevenire le recidive e nelle forme di origine
endogena.
Un’ultima notazione va fatta affrontando que-
st’argomento: la medicina cinese collega ogni
livello a due organi o due visceri, tuttavia, nelle
sindromi di livello, spesso la sintomatologia si
riferisce ad un solo Zang o Fu. La sindrome Tai
Yang colpisce molto la vescica e poco l’intestino
tenue; la sindrome Tai Yin è caratterizzata quasi
esclusivamente da segni di attacco della milza-
pancreas; quella Shao Yin è dominata da sintomi
di rene; quella Jue Yin dall’aggressione del fega-
to.
24
Classificazione delle sindromi
1. Sindrome del Tai Yang o Tai Yang Bing
1. 1. Sindrome del meridiano
1.1.1. Sindrome da deficit del Biao o Tai Yang attac-
cato dal vento
1.1.2. Sindrome da pienezza del Biao o Tai Yang
attaccato dal freddo
1. 2. Sindrome del viscere
1.2.1. Sindrome da ritenzione o accumulo dell’acqua
1.2.2. Sindrome da ritenzione o accumulo del sangue
2. Sindrome dello Shao Yang o Shao Yang Bing
3. Sindrome dello Yang Ming o Yang Ming Bing
3.1. Sindrome del meridiano
3.2. Sindrome del viscere
4. Sindrome del Tai Yin o Tai Yin Bing
5. Sindrome dello Shao Yin o Shao Yin Bing
5.1. Sindrome del raffreddamento dello Shao
Yin, prevale il freddo
5.2. Sindrome del riscaldamento dello Shao Yin,
prevale il calore
6. Sindrome del Jue Yin o Jue Yin Bing
6.1. Sindrome del freddo in basso e calore in alto
6.2. Sindrome del freddo allo Jue Yin
6.3. Sindrome della stasi del Qi del fegato
25
 diagnostica degli organi e dei visceri
Le sindromi complesse
sindrome da deficit dello yin di rene e fegato
Giorgio Di Concetto*
Nei numeri precedenti ho esposto le sindromi
riguardanti singoli organi o visceri, appartenenti
allo stesso movimento. Nella pratica clinica ci
troviamo di fronte a squilibri generali che, obbe-
dendo alla legge dei 5 movimenti, coinvolgono
più organi e visceri, anche se il movente
eziopatogenetico parte da un solo organo. A lungo
andare vengono coinvolti anche tutti i 5 movi-
menti, tuttavia, per esigenza didattica indicherò
ogni sindrome complessa partendo dai primi due
organi o visceri coinvolti; essi costituiscono i
primi due anelli della catena patogenetica che può
portare all’interessamento di altri organi seguen-
do le dinamiche della legge dei 5 movimenti Wu
Xing, consistenti nella perturbazione del ciclo di
produzione Sheng o nella perturbazione del ciclo
di inibizione Ke.
Perturbazione del ciclo di produzione Sheng:
- eccessiva produzione;
- difettosa produzione;
- prelevamento.
Perturbazione del ciclo di inibizione Ke:
- eccessiva inibizione;
- difettosa inibizione;
- controinibizione.
Verranno descritti i quadri clinici più frequenti.
Nella descrizione di queste sindromi evidenzierò
i sintomi più importanti e significativi per la
diagnosi. Il lettore che desideri un confronto sia
diagnostico che eziopatogenetico e terapeutico,
deve necessariamente riferirsi ai cinque numeri
precedenti, seguendo il seguente criterio:
- il numero 1 contiene la patologia del cuore e
dell’intestino tenue;
- il numero 2 contiene la patologia della milza e
dello stomaco;
- il numero 3 contiene la patologia del fegato e
della vescicola biliare;
- il numero 4 contiene la patologia del polmone e
*Scuola Italiana di Medicina Cinese
“Gruppo di Studio Società e Salute”
26
del grosso intestino;
- il numero 5 contiene la patologia del rene e della
vescica.
Sindrome da deficit dello yin di rene e di fegato -
Gan Shen Yin Xu
Sintomi generici di deficit dello yin:
- calore ai 5 incavi (palmo delle mani, pianta dei
piedi, torace);
- febbre vespertina (o sensazione di febbre);
- pomelli rossi;
- mucose secche;
- sete;
- ipersudorazione notturna;
- eruzioni cutanee;
- ansia;
- oliguria con urine cariche;
- stipsi o diarrea da calore;
- lingua rossa con fenditure e poco induito;
- polso fine Xi e rapido Shuo.
Sintomi specifici:
- il rene governa il metabolismo idrico, protegge
le ossa ed il loro contenuto:
- edemi, turbe urologiche;
- patologie ossee, specie alla colonna (lombalgie)
ed agli arti inferiori (gonalgie);
- carie dentarie;
- sindromi neurologiche;
- astenia mentale;
- disendocrinopatie (iperpituitarismo, iper-
tiroidismo, ipersurrenalismo).
Il fegato governa la circolazione di Qi-Xue
(dinamizzazione):
- sindromi del piccolo bacino (turbe del ciclo,
infiammazioni genito-urinarie);
- turbe dispeptiche (coliche addominali, gastralgie,
acidità);
- disturbi respiratori (oppressione, dispnea,
toracalgia);
- cefalea, capogiri, ipertensione;
- lingua rossa ai bordi;
- polso Xuan (a corda).
Il rene alloggia lo Zhi:
- fobie, oppressione.
Il fegato alloggia lo Hun:
- tensione, irritabilità, collera.
Il rene si apre nelle orecchie:
- otiti;
- ipoacusia, acufeni, vertigini.
Il fegato si apre negli occhi:
- malattie oculari;
- turbe visive (fotofobia, annebbiamenti, scotomi).
Il rene si manifesta nei capelli:
- calvizie;
- alopecia;
- incanutimento precoce.
Il fegato si manifesta nelle unghie:
- turbe del trofismo ungueale, fragilità.
Il rene controlla gli orifizi:
- incontinenza;
- spermatorrea;
- eiaculazione precoce;
- sterilità, aborti, parti prematuri.
Il fegato controlla i muscoli:
- crampi muscolari;
- tensione muscolare;
- tics.
Il rene conserva il Jing:
- turbe dello sviluppo;
- invecchiamento precoce.
Il fegato conserva il sangue:
- emorragie;
- turbe dell’irrigazione ematica;
- amenorrea.
Il rene elabora l’energia Wei ed il fegato la
veicola:
- facilità alle infezioni;
- malattie immunitarie;
- sindromi allergiche.
Eziopatogenesi
Anzitutto il substrato costituzionale, sia su base
ereditaria (Jing del “cielo anteriore”) che su base
congenita (Jing del “cielo posteriore”), assume
un’importanza fondamentale nel deficit di rene
yin che, in base alla legge di generazione, è la
causa più frequente di deficit di yin di fegato. I
fattori psichici, alimentari e cosmopatogeni come
pure gli eccessivi affaticamenti completano la
dinamica eziopatogenetica. Tutte le circostanze
che determinano deidratazione comportano an-
che deficit dello yin: l’ipersudorazione, specie
quella da stati febbrili prolungati, il vomito, la
diarrea, la poliuria. Il fegato può essere il “primum
movens” nell’ambito di questo tipo di patologia;
in questo caso, sempre come perturbazione del
ciclo di produzione Sheng, è il “figlio” a sottrarre
energia alla “madre” (prelevamento). Le cause
psichiche ed alimentari assumono grande impor-
tanza in quest’ultimo caso; tuttavia anche un
vuoto di sangue di fegato può complicarsi in vuoto
di yin ed interessare successivamente anche il
rene; com’è noto, tutte le malattie debilitanti, gli
strapazzi, le carenze alimentari, entrano
nell’eziologia del deficit di sangue, attraverso un
deficit di energia; le perdite di sangue possono
causare un deficit di Xue in modo diretto.
Il vuoto di yin induce nell’organismo un eccesso
relativo di calore o “calore-vuoto” che interessa
prevalentemente le zone “radice” dello Shao Yin
(palmo delle mani e pianta dei piedi) e la zona
“nodo” (torace). Anche la febbre vespertina indi-
ca un calore nello yin (orario del rene e del
ministro del cuore); la febbre (o la sensazione di
febbre) può interessare l’intera notte, specie se
accompagnata da ipersudorazione (perdita di yin-
liquidi da eccesso di calore). I pomelli rossi e le
eruzioni cutanee indicano un tropismo del calore
verso il polmone, attraverso un’iniziale
superinibizione. Le mucose secche, la sete,
l’oliguria e la stipsi sono sintomi causati dal
consumo di liquidi.
L’ansia è indice del danno che il calore induce
sullo Shen. La lingua rossa con fenditure e poco
induito significa consumo di yin-materia da ec-
cesso di calore; il polso fine Xi è indicativo di
vuoto di yin e la rapidità di eccesso e di calore.
Complicazioni
1.Difetto di sangue di fegato
2.Stasi di energia e sangue di fegato
3.Eccesso di yang di fegato
4.Liberazione di fuoco di fegato
5.Agitazione di vento di fegato
Difetto di sangue di fegato
I sintomi specifici di sangue concomitano spesso
col deficit di yin di fegato e sono legati ad una
funzione fondamentale di quest’organo, consi-
stente nel conservare il sangue. Com’è noto, la
sindrome da vuoto di sangue comprende sintomi
riferibili alla milza (astenia, pallore giallastro,
labbra pallide, avvizzimento cutaneo), sintomi
riferibili al cuore (palpitazioni, ansia, insonnia,
incubi), sintomi riferibili direttamente al fegato
(turbe visive, emeralopia, capogiri, cefalea, un-
ghie e capelli fragili, turbe del ciclo). La lingua è
pallida, secca e sottile; il polso è fine Xi ed anche
vuoto Xu e debole Ruo, se coesiste un deficit di
Qi. Se coesiste un deficit di yang, la lingua è
ingrandita di volume.
Stasi di energia e sangue del fegato
Si tratta di una sindrome molto frequente, come si
è visto nel n°3 della rivista, in particolar modo per
lo stress che comporta la vita moderna e la conse-
27
guente frustrazione. Anche l’eccesso di calore che
accompagna il vuoto di yin può causare una stasi
di Qi/Xue del fegato; ai sintomi generici di stasi
del Qi (distensione, gonfiore, dolori mobili) può
corrispondere un aggravamento con stasi di Xue
(dolori fissi, profondi, trafittivi); quando viene
interessato il fegato compare la seguente sindro-
me:
- cefalea;
- “nodo” alla gola;
- oppressione;
- toracalgia;
- ipocondralgia;
- gastralgia;
- dolore addominale;
- stipsi e diarrea;
- dolori pelvici e presenza di masse (fibromi,
cisti);
- algomenorrea con coaguli;
- dolori genitali, inguinali ed alla parte interna
dell’arto inferiore;
- orchiti, vaginiti, varicoceli;
- lingua bluastra o violetta, specie ai bordi;
- polso teso a corda Xuan.
Questa sindrome, in caso di compressione ecces-
siva e prolungata, può complicarsi in calore, con
relativa liberazione di fuoco sia di fegato che di
cuore.
Eccesso di yang di fegato
E’ la complicazione più frequente del deficit di
yin di rene e di fegato, tant’è vero che i sintomi di
base sono in gran parte riconducibili al deficit di
yin. Sono presenti anche sintomi di stasi di Qi/
Xue di fegato; infatti, come si è già visto nel
precedente paragrafo, questa sindrome si compli-
ca facilmente nella liberazione di yang-calore.
I sintomi che fanno pensare all’eccesso di yang
sono molteplici:
- anzitutto una cefalea persistente, frequente e
non occasionale; essa può essere profonda,
endocranica, intraoftalmica e mascellare, ripro-
ducendo il percorso del meridiano del fegato,
oppure presentarsi superficiale, sul territorio della
vescica biliare; di regola migliora col freddo loca-
le ed è accompagnata da nausea, vomito e turbe
visive, come la fotofobia;
- l’ipertensione arteriosa tendenzialmente stabi-
le, associata alla tensione psichica come atteggia-
mento abituale della persona;
- l’asma bronchiale che nasce da una
controinibizione del Legno sul Metallo.
Il meccanismo eziopatogenetico è molto sempli-
ce: lo yin in difetto non è capace di trattenere lo
yang, che sale verso l’alto e determina sintomi che
interessano la testa (cefalea), la psiche (tensione
nervosa) ed il Jiao superiore (asma, ipertensione).
28
La risalita dello yang di fegato si complica, a sua
volta, sotto forma di fuoco e di vento.
Liberazione di fuoco di fegato
Ai sintomi di vuoto di yin e di eccesso di yang si
sovrappongono dei segni di eccesso di calore:
- viso arrossato;
- senso di calore interno;
- ansia, insonnia (lo Shen viene coinvolto);
- palpitazioni;
- pirosi gastrica;
- cistiti;
- emorragie di ogni tipo;
- polso Xuan e rapido Shuo, ma anche superficiale
Fu e talora ampio Hong (il calore tende a dilatare);
- la lingua è rossa, specie ai bordi e l’induito è
scarso e giallo.
Agitazione di vento di fegato
L’agitazione del vento interno rappresenta una
sindrome molto frequente come complicazione
del deficit di yin e si presenta associato all’eccesso
di yang ed alla liberazione di fuoco; costituisce
anche una complicazione del vuoto di sangue. I
sintomi più comuni sono:
- algoparestesie vaganti;
- sindrome poliarticolare con dolori mobili;
- prurito;
- dermatiti (orticaria, herpes zoster, eczema,
esantemi);
- tremori, contratture, convulsioni;
- lingua deviata o contratta;
- afasia, emiparesi, coma (“catarri-vento”);
- capogiri, vertigini, sindrome di Meniere.
Sindromi da perturbazione del ciclo di inibizione
Ke
Le sindromi viste finora rappresentano complica-
zioni strettamente connesse all’asse rene-fegato
nell’ambito delle perturbazioni del ciclo di produ-
zione Sheng. Accenno solamente a sindromi do-
vute a perturbazione del ciclo di inibizione Ke
perchè verranno descritte come “sindromi com-
plesse” nei numeri successivi; tuttavia, visto che
frequentemente coesistono con la sindrome da
vuoto di yin di rene e fegato, è necessario tenerle
almeno presenti:
- disarmonia fra rene e cuore (difettosa inibizione
Acqua-Fuoco);
- disarmonia fra fegato e milza-stomaco (eccessi-
va inibizione Legno-Terra);
- invasione del polmone da parte del fuoco del
fegato (controinibizione Legno-Metallo).
continua
Terapia deficit di yin nasconde pure un vuoto di yang e che
molti pazienti giungono ad un difetto di yin attra-
Agopuntura verso un lungo periodo di carenza di Qi/Xue. E’
Per nutrire il rene: difficile, ad esempio, negare la moxibustione ad
- 23BL (V) - Shenshu; un paziente che, pur avendo segni prevalenti di
- 52BL (V) - Zhishi; deficit di yin, accusa una lombalgia che trae
- 4CV (VC) - Guanyuan; giovamento col calore locale. D’altra parte, molti
- 25GB (VB) - Jingmen; farmaci tonici dello yang, come, ad esempio, il Du
- 3KI (Rn) - Taixi; Zhong - Eucommia ulmoides, possono essere
- 6KI (Rn) - Zhaohai; utilizzati anche nei pazienti con vuoto di yin. A
- 10KI (Rn) - Yingu. mio avviso, quindi, nella pratica clinica, si può
- Pe nutrire il fegato: procedere alla calorificazione anche nei pazienti
- 18BL (V) - Ganshu; affetti da prevalente deficit di yin, purchè la tera-
- 14LR (F) - Qimen; pia venga impostata secondo la logica distinzione
- 3LR (F) - Taichong; fra cima e radice.
- 8LR (F) - Ququan
Per tonifcare lo yin: Farmacologia
- 6SP (Rt) - Sanyinjiao; Il composto “base”per lo yin di rene e di fegato è
- 9SP (Rt) - Yinlingquan il Liu Wei Di Huang Wan o pillola delle sei
Per tonificare il sangue: sostanze:
- 15BL (V) - Xinshu; Shu Di Huang
- 18BL (già visto); Rehmannia Glutinosa, radix
- 20BL (V) - Pishu; Shan Zhu YU
- 17BL (V) - Geshu; Cornus officinalis, fructus
- 10SP (Rt) - Xuehai. Shan Yao
Per la stasi di Qi-Xue: Dioscorea opposita, radix
- 2LR (F) - Xingjian; Ze Xie
- 3LR (già visto); Alima Plantago, rhizoma
- 6SP (già visto); Mu Dan Pi
Paeonia suffruticosa, radix
- 6PC (MC) - Neiguan;
Fu Ling
- 18CV (VC) - Yutang; Poria cocos, sclerotium
- 18BL (già visto); I primi due tonificano lo yin di rene e di fegato, il
- 14LR (già visto). terzo tonifica il Qi di polmone, milza e rene. Ai
Per le sindromi da eccesso di yang, liberazione del primi tre farmaci tonici si aggiungono i tre farmaci
fuoco, agitazione del vento, vale la stessa equilibratori: Ze Xie equilibra Shu Di Huang,
impostazione terapeutica vista per nutrire il rene drenando l’umidità-calore al Jiao inferiore; Mu
ed il fegato, tonificare lo yin ed il sangue; occorre Dan Pi bilancia Shan Zhu Yu, raffreddando e
aggiungere alcuni punti ad azione specifica come, mobilizzando il sangue; Fu Ling coadiuva Shan
ad esempio: Yao, tonificando anch’esso il Qi, ma drenando
- 20GB (VB) - Fengchi, per disperdere il vento ed l’umidità.
il calore alla testa; In caso di deficit di yin più severi si possono
- 11LI (GI) - Quchi, per disperdere l’eccesso di aggiungere farmaci tonici dello yin e disperdenti
calore; il calore, come:
- 1SP (Rt) - Yinbai, per l’eccesso di calore in alto; Tian Men Dong
- 4PC (MC) - Ximen, per mobilizzare e disperdere Asparagus cochinchinensis, radix
il fuoco del cuore; Mai Men Dong
- 34GB (VB) - Yanglingquan, per attirare in basso Ophiopogon japonicus, radix
il vento-calore; Xuan Shen
- 39GB (VB) - per lo stesso motivo. Scrophularia nigpoensis, radix.
Sul piano teorico, in presenza di vuoto di yin con Se compaiono segni di deficit di sangue di fegato
conseguente eccesso di calore, lingua rossa e o, comunque, segni di eccesso di yang con cefalea,
polso rapido, si dovrebbe procedere a tonificare turbe visive, ipertensione, si possono aggiungere:
con la sola tecnica di manipolazione degli aghi, Gou Qi Zi
utilizzando eventualmente l’elettrostimolazione Lycium chinense, fructus
lenta e la coppettazione di breve durata; la Ju Hua
moxibustione sarebbe controindicata; tuttavia si Chrysanthemum morifolium, flos
sa bene che, specialmente a livello renale, ogni Il primo è tonico dello yin e del sangue, con azione

29
particolare sulla testa e sugli occhi; il secondo Zhi Mu
disperde il vento-calore. Questo composto prende Anemarrhena
il nome di Qi Ju Di Huang Wan. Huang Bai
Se il deficit di yin è più evidente, si può ricorrere Phellodendrum;
allo Zuo Gui Yin o decotto che ristora la sinistra, Si tratta di farmaci che disperdono il calore ed il
analogo a quest’ultimo composto ma formato da composto si chiama Zhi Bai Di Huang Wan.
farmaci esclusivamente tonici: Nel caso occorra tonificare più direttamente il
Gou Qi Zi sangue si può utilizzare, come composto “base”,
Lycium il Si Wu Tang o decotto delle quattro sostanze:
Shu Di Huang Shu Di Huang
Rehmannia Rehmannia
Shan Zhu Yu Bai Shao Yao
Cornus Paeonia Alba
Shan Yao Dang Gui
Dioscorea Angelica
Fu Ling Chuan Xiong
Poria Ligusticum.
Gan Cao Il primo farmaco è già stato esaminato; il secondo
Glycyrrhiza tonifica il sangue del fegato; il terzo è un tonico-
Se coesistono segni di liberazione di fuoco, si può mobilizzatore; il quarto un mobilizzatore puro del
aggiungere al Liu Wei Di Huang Wan: sangue con azione analgesica.

30
 clinica

Casi clinici
Ettore De Giacomo*

Caso clinico n°1 Da circa tre anni lombalgia: la documentazione

radiologica evidenzia “spondilolistesi di L3”.
Paziente di sesso femminile, anni 20, residente
Dallo stesso periodo problemi endostomatologici:
negli USA, affetta da circa sei mesi da “asma
dente del giudizio incluso.
bronchiale e rinite allergica”; la diagnosi in medi-
cina occidentale è la seguente: “asma bronchiale
Anamnesi fisiologico-energetica
(allergica), rinosinusite e congiuntivite allergica
Non riferisce alterazioni del ritmo sonno-veglia.
in paziente affetta da allergie alimentari plurime”.
Si definisce “calorosa” e riferisce senso di calore
al viso, ma freddo alle mani che sono spesso
Anamnesi patologica prossima
sudate, sia in condizioni normali che, a maggior
Da circa sei mesi:
ragione, a seguito di particolari emozioni.
- nelle ore del pomeriggio, insorgenza improvvisa
Non edemi, nè disturbi della minzione; scarsa
di sintomatologia dolorosa all’angolo interno del-
sete, ma preferisce bevande a temperatura am-
l’occhio;
biente.
- dopo la sensazione dolorosa, descritta come una
L’appetito è normale, così come la digestione;
“fitta”, compare tumefazione palpebrale con pru-
approfondendo leggermente questo problema si
rito, a partire dal bordo inferiore dell’orbita (yang
evidenzia però che la paziente segue delle abitu-
ming);
dini alimentari scorrette, tipiche del sistema
- subito successivamente, senso di oppressione
dietetico statunitense (cibi molto grassi e ricchi di
toracica e “prurito” alla gola.
proteine animali, consumati senza il dovuto tem-
A questo punto la sintomatologia descritta si
po).
esaurisce spontaneamente, ma nelle prime ore
L’addome è meteorico, l’alvo regolare.
della notte (sempre intorno alle 3):
Non riferisce problemi di astenia, nè di crampi,
- crisi di broncospasmo, con senso di ostruzione
tuttavia, a seguito dell’improvvisa sospensione
nasale, tosse rumorosa (la paziente riferisce di
dell’attività sportiva (la paziente praticava nuo-
svegliare le compagne di collegio) con catarro
to), si è verificato un notevole incremento ponde-
giallognolo.
rale.
Queste crisi sono più frequenti in condizioni di
I cicli mestruali durano da 28 a 36 giorni; la fase
particolare stanchezza, a seguito di sforzi fisici e
emorragica (circa 5-6 giorni) è caratterizzata dalla
di stress, non hanno relazioni particolari con il
presenza di sangue abbondante, rosso scuro con
ciclo mestruale.
coaguli e dolore abbastanza intenso.
La paziente porta gli occhiali da vista, non riferi-
Anamnesi familiare
sce alcun disturbo dell’udito.
La paziente segnala una zia materna ed una cugi-
Da un punto di vista psichico, riconosce di essere
na, affette da asma bronchiale.
molto emotiva (anche se abituata a controllarsi:
attività agonisica e studi), ma si autodefinisce
Anamnesi patologica remota
collerica.
Enuresi da bambina; bronchiti frequenti e sindro-
Riferisce infine di essere particolarmente distur-
mi influenzali (almeno due volte all’anno).
bata da vento.

*Scuola Italiana di Medicina Cinese Lingua

Gruppo di Studio "Società e Salute" In occasione del primo incontro, il corpo linguale

31
appare largo, tendenzialmente gonfio e legger-
mente pallido.
L’induito è scarso e giallognolo.
Polsi
Sempre al primo riscontro, il polso è apprezzato
come profondo, lievemente debole e piuttosto
rapido.
Diagnosi
Sulla base dei dati diagnostici si ipotizza:
- deficit di Yang-Qi (lingua pallida e gonfia): la
lombalgia, i problemi sintomatologici (denti), la
facilità alle infezioni respiratorie, fanno pensare
ad un deficit dell’energia del rene; ma, data la
corpulenza, la scorretta alimentazione, l’allergia
ad alcuni alimenti, non si può escludere un
coinvolgimento della milza (anche in relazione
alla terapia steroidea).
- Questa situazione determina un’iperattività del-
lo yang del fegato, con riflessi negativi sull’equi-
librio dei 5 movimenti (superinibizione della Ter-
ra e controinibizione sul Metallo) e lungo il per-
corso del meridiano stesso (relazione con i polmo-
ni e con l’apparato genitale).
Strategia terapeutica
Dato il ragionamento diagnostico, in considera-
zione della giovane età della paziente, in prima
istanza vengono forniti adeguati suggerimenti
dietetici e comportamentali.
Per quanto concerne l’agopuntura si segue il se-
guente indirizzo:
- tonificazione dell’energia di rene e milza;
- armonizzazione dell’energia del fegato;
- protezione del polmone.
A tale scopo si selezionano i seguenti punti:
- 3K - Taixi;
- 4RM - Guanyuan;
- 6Sp - Sanyinjiao;
- 3Liv - Taichong;
- 34GB - Yanglingquan;
- 9L - Taiyuan;
- 22RM - Tiantu.
Sono state praticate sei sedute, al ritmo di una per
settimana.
Immediatamente dopo la prima seduta la paziente
ha riferito un notevole miglioramento della
sintomatologia; già dopo la terza seduta si osser-
vava una lingua meno gonfia, meno pallida e
l’induito non normale.
Dopo la quarta seduta era possibile ridurre in
modo considerevole l’assunzione di farmaci, fino
a sospenderla al termine del trattamento.
La paziente, prima del rientro in patria, è stata
indirizzata alla pratica della medicina cinese pres-
so l’Istituto di MTC di Los Angeles (USA).
32
Caso clinico n°2
Paziente di sesso femminile, anni 30.
Anamnesi patologica prossima
La paziente da circa 4 anni riferisce crisi di panico
a tipo “ossessione fobica”, che si manifestano col
fatto che non riesce a restare sola nella sua auto-
vettura.
In tali circostanze, tutte le volte che affronta un
viaggio, anche breve, compare la crisi di panico
che tra l’altro comporta l’insorgenza dei seguenti
sintomi:
- senso di palpitazioni con aumento obiettivo della
frequenza cardiaca e sensazione di “bolo isteri-
co”;
- sudorazione profusa con senso di calore al volto,
ma freddo alle mani ed ai piedi;
- alterazioni del “visus”: offuscamento della vista.
Tra i sintomi concomitanti, meritano menzione:
- bronchite: la paziente fuma molto;
- stipsi;
- ectasie venose agli arti inferiori;
- frequenti “storte” alle caviglie.
Anamnesi familiare
Riferisce che la madre ha sofferto per un grave
“esaurimento nervoso”.
Anamnesi patologica remota
A 15 anni appendicite acuta, trattata
chirurgicamente.
A 23 anni lesione traumatica della capsula
ligamentosa del ginocchio sinistro, trattata
chirurgicamente.
Anamnesi fisiologico-energetica
Ritmo sonno-veglia regolare.
Soggettività cardiovascolare: tachicardia, palpi-
tazioni, senso di “nodo alla gola”.
Termoregolazione: senso di calore durante le crisi
di panico; calorosa, mani e piedi freddi.
Non sudorazione, nè edemi.
Le urine sono abbondanti e chiare, la minzione
normale.
Beve poco e predilige bevande a temperatura
ambiente.
Riferisce sensazione di secchezza alle labbra e
molti problemi odontostomatologici (carie).
L’appetito è buono e la digestione normale.
L’addome è tendenzialmente meteorico con alvo
stiptico.
Tosse secca (fuma).
Non riferisce astenia o crampi.
Le mestruazioni sono molto ravvicinate, la fase
emorragica è breve (1 giorno) con sangue scarso,
rosso vivo, senza coaguli, senza dolore.
Per quanto concerne le abitudini voluttuarie, si è
già citato il fumo (10 sigarette/die), ma non assu-
me alcoolici.
Per quanto riguarda la cute, riferisce saltuari epi-
sodi di acne al volto.
Porta occhiali e non riferisce alterazioni dell’udi-
to.
Lingua
Appare stretta con fissurazioni al centro. Il colore
del corpo linguale è rosso, più marcato alla punta
ed ai bordi, con tendenza ad assumere una sfuma-
tura violetta.
L’induito è sottile e scarso (al primo incontro).
Polsi
Si apprezza un polso rapido ed ampio con note di
tensione alle barriere (al primo incontro).
Diagnosi
In questo caso si può ipotizzare uno squilibrio yin-
yang, Acqua-Fuoco con eccesso relativo di yang
di cuore ed iperattività dello Shen.
Tale situazione si riflette sul movimento Terra
determinando la psicosi-fobica e sul sangue (l’ec-
cesso di yang implica un deficit di yin-sangue).
Inoltre la situazione patologica del movimento
Terra implica una tendenza alla superinibizione
del Legno sulla Terra stessa.
Strategia terapeutica
Si imposta la terapia allo scopo di tonificare lo yin,
ovvero il sangue, il rene e la milza, disperdendo lo
yang di cuore ed armonizzando il Legno.
A tale scopo sono stati selezionati i seguenti punti:
- 4LI - Hegu;
- 36ST - Zusanli;
- 3K - Taixi;
- 6K - Zaohai;
- 4Sp - Gongsun;
- 12RM - Zhongwan;
- 7He - Shenmen;
- 3Liv - Taichong;
- 34GB - Yanglingquan.
Sono state praticate sette sedute, con ritmo setti-
manale.
Al termine del trattamento si registra una comple-
ta risoluzione della sintomatologia soggettiva.
Si raccomanda alla paziente di praticare dei con-
trollo periodici (mensilmente) per eventuali suc-
cessive sedute di richiamo.
33
 Contributi italiani
L’epilessia in medicina tradizionale cinese
Franco Cracolici*
Secondo la MTC si riconoscono varie cause che
concorrono allo sviluppo della sindrome epilettica;
esse sono già state codificate e noi qui le ricorde-
remo brevemente.
1. Mancata trasformazione dell’energia alimenta-
re in Jing (quintessenza); essa si condensa e si
trasforma in glaires che ostruiscono gli orifizi.
2. La paura, con compromissione dell’energia del
fegato, provoca un movimento dello yang verso
l’alto con agitazione del vento (vento interno) che
si trasforma in glaires-fuoco che oscurano lo Shen.
3. Insufficienza della Rt-E, che non equilibra più
il sistema F-VB. Il vento del fegato allora si libera.
4. Insufficienza del rene yin.
5. Insufficienza del Tr inferiore regolato da F e
Rn.
6. Nella gravidanza, irregolarità della circolazio-
ne energetica con conseguente epilessia congeni-
ta.
Prima di addentrarci nei casi particolari che abbia-
mo preso in esame, citiamo il fatto che esistono
dei principi comuni ai vari trattamenti. Essi sono:
1. trasformazione delle glaires;
2. apertura degli orifizi;
3. acquietare il F;
4. eliminare il fuoco;
5. rilassare lo Shen;
6. sedare il vento;
7. tonificare il vuoto.
In relazione ai vari trattamenti sull’epilessia ci
saranno quindi dei punti di base che saranno usati
nella maggioranza dei casi.
Essi sono:
- 40E - Fenglong che attiva il metabolismo delle
glaires;
- 7C - Shenmen che calma lo Shen;
- 20VB - Fengchi che calma il vento;
- 3F - Taichong che calma il fegato e disperde il
vento;
- 26VG - Renzhong che apre gli orifizi;
* Scuola di Agopuntura Tradizionale della città di Firenze
34
- 79PC - Yaoqui punto specifico dell’epilessia;
- 8VG - Jinsuo che seda gli spasmi delle membra;
- 36E - Zusanli che trasforma i glaires.
Citando infine i testi antichi, dobbiamo aggiunge-
re la seguente classificazione: “quando prima
dell’attacco il corpo è caldo, il polso è superficia-
le, il viso è rosso, si tratta di un’epilessia che
deriva dallo yang e dipende dai 6 visceri.
L’epilessia di origine yin, dipende dai 5 organi-
tesoro. Prima dell’attacco il corpo è freddo, il
polso è debole, la coscienza abbandona la vista, lo
sguardo è assente. Con questi sintomi si conosce:
1.epilessia di fegato (viso blu-nero, grido
di gallo);
2.epilessia di cuore (viso rosso, bocca spa-
lancata, grido di cavallo);
3.epilessia di milza (viso giallo, diarrea,
lingua all’esterno, grido di montone);
4.epilessia di polmone (viso bianco,
salivazione, ventre gonfio, grido di bue);
5.epilessia di rene (viso nero, sguardo fis-
so, grido di maiale).
Durante gli ultimi anni del mio studio medico e
nel corso del mio servizio per il trattamento degli
Handicap presso il centro A.I.A.S. di Massa
Carrara, dove lavoro come agopuntore, abbiamo
esaminato e trattato vari casi di epilessia, ed ho
cercato di distinguere il trattamento secondo le
differenti manifestazioni.
Così ho cercato di codificare le mie osservazioni.
A. Epilessia generalizzata
Patologia dovuta ad una subitanea risalita ed
espansione del vento del fegato che provoca, in
associazione alle glaires-fuoco, convulsioni e
ostruzioni degli orifizi. Lo yang in eccesso po-
trebbe diffondersi dal 20VG all’1PC (Sishencong
- 4 dei), e da lì localizzarsi alle altre strutture del
cervello. Durante gli attacchi abbiamo quindi
punto il 3IG (Houxi) punto di connessione del Du
Mai in associazione al 62V (Shenmai), punto
d’apertura dello Yang Qiao per regolarizzare lo
yang che si trova in accelerazione.
Si è spesso aggiunto il 26VG (Renzhong), il 3F
(Taichong), l’8VG (Jinsuo).
Durante le crisi toniche, chiamate nei testi “Tchre”,
vediamo spesso una causa scatenante nell’ecces-
so di freddo-umidità con attacco del Tai Yang. Si
è trattato il 9TR (Luxi) e si è tonificato il Tai Yang
per moxa.
Per quanto riguarda le crisi cloniche si sono ri-
scontrati segni di Jue Yin e di Shao Yin; si sono
quindi equilibrati questi meridiani, il centro 15VC-
14VC (Jiuwei-Juque), e si è cercato di eliminare
il vento del fegato (20VB, 3F, 18V, 13F).
Per quanto riguarda l’assenza o piccolo male,
vorrei citare la frase: “....tutto il corpo è immobile.
I meridiani principali e secondari non si risveglia-
no al sole.... (Jsiou Tsiu Menn).”
Si tratta di una perdita di connessione dei Jing Mai
e per questo ho ritenuto conveniente tonificare ad
oltranza lo Yang Ming (36E Tsousanli, e 4GI
Hegu) soprattutto nei pazienti giovani.
B. Epilessia parziale
1. Crisi motorie focali. Il vento-calore si libera
bruscamente e si localizza in una struttura speci-
fica del cervello. Ricordiamo inoltre che l’area 4
da cui si partono abitualmente queste crisi è
topograficamente relativa alla VB che incrocia
nel punto 9VB (Tianchong) il meridiano Zu Tai
Yang. In questo caso abbiamo aggiunto ai punti
classici il 34VB (Yanglingquan), il 16VG (Fengfu),
il 20VB (Fengchi) e altri.
2. Crisi jacksoniane con cloni a partenza dalla
bocca o dal pollice. Le ho considerate un mecca-
nismo patologico che interessa l’insieme del TR
superiore. In alcuni casi la crisi si è presentata con
associato un grido di cavallo. Il trattamento si è
basato sui punti anti vento, sui punti per calmare
lo Shen, e soprattutto su 15VC (Jiuwei), che si
trova sopra il 14VC (Juque), punto Mu del cuore.
Quando il malato ha una crisi, lo Shen si spiazza
dal 14VC al 15VC e non esplica più la funzione di
pivot centrale. Altro punto chiave è il 17VC
(Shanzhong), punto Mu del TR.
3. Crisi adversive con rotazione del capo e degli
occhi. In MTC si tratta di un disequilibrio
energetico destra-sinistra, e quindi noi proponia-
mo il trattamento della VB e del TR.
4. Crisi afasiche. Il trattamento è basato sul 7C e
sul 5C, in quanto aereano le vie energetiche del
cuore e del maestro del cuore, al fine di ristabilire
le attività normali del cervello; si aggiunge il
15VG (Yamen).
5. Crisi fonatorie con improvviso arresto della
parola.Si tratta di una perdita di connessione dei
7 orifizi, ed in questo caso va trattato il 26VG
(Renzhong). Ma il mutismo può anche avere come
causa la contemporanea patologia di Yin Wei e
Yang Wei; impieghiamo allora i punti 62V e 3IG.
6. Crisi inibitorie somatiche caratterizzate da una
paralisi flaccida. Si ha un surriscaldamento del-
l’energia regolata dal polmone in seguito a libera-
zione di fuoco del fegato. Abbiamo impiegato il
17VC (Shanzhong) ed il 9P (Taiyuan).
7. Crisi somato-sensoriali caratterizzate da di-
sturbi sensitivi. Sono dovute ad un disequilibrio
dell’energia yin e dell’energia yang del corpo.In
questo caso bisogna tonificare l’energia ed il
sangue: il 6VC (Qihai), il 4VC (Yuanyuan), il 9P
(Taiyuan), il 10Rt (Xuehai).
8. Crisi visive dovute ad una perturbazione
energetica del Tsiue Inn e del Chao Inn (F-Rn).
Abbiamo tonificato il rene ed il fegato con il 3Rn
(Taixi), il 7Rn (Fuliu) il 3F (Taichong) l’8F
(Ququan), e aggiungiamo sovente gliShu del dor-
so dei 2 organi.
9. Crisi uditive dovute a disturbi del Chao Yang
(TR e VB). Abbiamo trattato il 17TR (Yifeng), il
22TR (Heliao), il 2VB (Tinghui).
10.Crisi olfattive dovute a disturbi del Tae Yin
(P). Abbiamo punto il 9P (Tayuan) riscaldando
particolarmente il 13V (Feishu), punto Shu del
dorso.
11.Crisi gustative. Abbiamo trattato i punti della
milza: 9Rt (Taibai), e il 20V (Pishu).
12. Crisi vertiginose. Le vertigini sono dovute a
disturbi nella zona cocleare in seguito a insuffi-
cienza dei liquidi organici. In questo caso abbia-
mo tonificato il TR, la VB, l’IG, e la V con i punti:
3IG, 3TR, 43VB, 62V.
13.Crisi con perdita della memoria accompagna-
te a nostro avviso da insufficienza del rene. Punti
consigliati: 3Rn, 23V, 36E.
14.Crisi notturne. Abbiamo punto il 6Rn per far
circolare lo yin, poichè lo Yin Qiao risponde alla
notte.
15.Crisi diurne. Il 62V per far circolare lo yang,
dal momento che lo Yang Qiao risponde al giorno.
16.Crisi con sintomi vegetativi a tipo dolore
epigastrico dovuti ad un blocco dell’energia dello
Yang Ming a livello dello stomaco. In questo caso
il punto 34E (Xi), è molto indicato.
17.Crisi con caduta improvvisa. In MTC si tratta
della perdita di polarizzazione yin-yang, è per
questo che i punti Jing associati al 26VG sono
molto indicati.
18.Crisi con sintomatologia affettiva per turbe
dello Shen. In questo caso bisogna equilibrare il
sistema cuore-polmone. Abbiamo punto il 15V, il
7C, il 17VC, il 20VG. Nell’intervallo tra una crisi
e l’altra, abbiamo impiegato le 4 barriere per
evitare accumuli interni, a queste abbiamo ag-
35
giunto il 9P ed il 6VC. Huang Qin
Infine va rilevato che l’attività epilettica subisce Scutellaria 9-12
un incremento durante le fasi 2,3,4 del sonno, Zhi Zi
definite fasi E.E.G. lento, mentre nella fase Rem Gardenia 6-9
che possiamo definire yang, le crisi sono stabili. Ze Zie
Allora, se consideriamo che l’energia dei 3 meri- Alisma 6-9
diani yang del piede dovrebbe dirigersi verso il Che Qian Zi
basso, possiamo ipotizzare che in questa sindro- Plantago 6-9
me vi sia, anche nel sonno, un movimento di Mu Tong
risalita dell’energia yang controcorrente. Le Akebia 6-9
Sheng Di Huang
glaires-fuoco sono bloccate nel cervello e siamo
Rehmannia 9-12
obbligati a tonificare i meridiani yang, per Dang Gui Wei
umidificare le glaires-fuoco. Angelica 6-9
In questo caso è molto indicato il 20VG, essendo Chai Hu
il punto di riunione dei meridiani yang. Bupleurum 6-9
Gan Cao
Glycyrrhiza 1-3
Regole di igiene e dietetica Ban Xia Bai Zhu Tian Ma Tang, nei deficit della
Abbiamo riscontrato che nei pazienti epilettici ci milza con formazione dei Tan con vento interno
sono norme e comportamenti che seguiti miglio- del fegato che mobilizza i catarri in alto.
rano il trattamento. Ban Xia
Da evitare sono l’esposizione al sole, a fonti di Pinellia 6-9
calore, l’uso di alcoolici, di birra, gli sforzi pro- Tian Ma
lungati. Gastrodia 3-6
Nella dieta buoni risultati si sono avuti consiglian- Bai Zhu
do al mattino thè verde che elimina i ristagni. Atractilodis alba 6-9
Prodotti vegetali consigliati: Fu Ling
- spinaci: tonificano il sangue ed hanno azione Poria 6-9
anti-vento; Chen Pi
Citrus 3-6
- barbabietole: eliminano il vento-calore, trasfor-
Gan Cao
mano le glaires; Glycyrrhiza 3-6
- mais: dinamizza la milza; Shen Jian Li
- girasole: calma il fegato ed è anti vento; Zingiber 3-6
- camomilla: dissipa il vento; Da Zao
- tisana di alloro: ottima per il riscaldatore medio. Jujuba 3-5
Prodotti animali: frutti
- pollo; Suan Zao Ren Tang, nella patologia dello Shen
- quaglia: permette l’apertura degli orifizi; con vuoto di sangue.
- piccioni: agevola lo yin; Suan Zao Ren
- pesce: tonifica il rene. Jujuba 10-15
Nell’adoperare ortaggi, si predilige la parte o la Fu Ling
varietà bianca, sedano, cipolla, insalata. Il cibo Poria 9-12
servito con il riso è consigliato tiepido. Non si Chuan Xiong
deve mangiare troppo, ma limitare la quantità. Ligusticum 6-9
Zhi Mu
Anemarrhena 6-9
Farmacopea Gan Cao
Nella farmacopea tradizionale cinese esistono erbe Glycyrrhiza 3-6
che grazie alla loro azione anti-vento, calmante lo Zuo Gui Wan, nei casi di insufficienza del fegato
Shen, e di trasfromazione delle glaires, possono e del rene yin.
venire usate in decotti che curino le patologie Shu Du Huang
globalmente. Rehmannia 50-60
Citiamo i seguenti decotti: Shan Yao
Long Dan Xie Gan Tang, che purifica il fuoco del Dioscorea 20-30
fegato. Gou Qi Zi
Long Dan Gao Lycium 20-30
Gentiana 3-6 Shan Zhu Yu

36
 Cornum 20-30 Poria 6-9
Tu Si Zi Chen Pi
Cuscuta 20-30 Citrus 3-6
Chuan Niu Xi Ban Xia
Cyathula 15-25 Pinellia 6-9
Lu Jiao Jiao Gan Cao
colla di corna di cervo 20-30 Glycyrrhiza 3-6
Gui Ban Jiao
colla di guscio di Tartaruga 20-30 Conclusioni
Liu Jun Zi Tang nei casi di insufficienza di milza
e stomaco. L’epilessia è oggigiorno un problema di attualità.
Ren Shen Noi non abbiamo la presunzione di guarire tutti i
Ginseng 6-9 casi di epilessia ma, visto che con la medicina
Bai Zhu occidentale si hanno scarsi risultati, è nostro do-
Atractilodes alba 6-9 vere impiegare tutti i mezzi per combattere questa
Fu Ling malattia.

37
 ricerca clinico-sperimentale
Le insonnie - Bu Mei
Riccardo Morandotti, Bruno Viggiani*
In linea di massima, in medicina tradizionale
cinese, l’insonnia viene considerata come una
disarmonia yin-yang; con tale termine si intende
che lo yang non riesce a penetrare nell’interno e
quindi nello yin, determinando una sintomatologia
variegata nella quale l’insonnia costituisce l’ele-
mento più rappresentativo.
Nella nostra società occidentale l’insonnia è
senz’altro una patologia estremamente diffusa;
nel nostro recente e lungo periodo trascorso pres-
so l’ospedale Guang An Men di Pechino abbiamo
notato come tale patologia rivesta una di gran
lunga minore incidenza nella popolazione cinese.
Motivazioni socio-familiari, lavorative ed econo-
miche, pratica diffusa dell’autorilassamento (Qi
Gong, Tai Ji Quan, etc.), diversa concezione filo-
sofica della vita quotidiana, possono essere, quasi
certamente, i motivi di tale diversità.
Ciò nonostante, sia pure come sintomo non pri-
mario, anche in Cina l’insonnia riveste una discre-
ta rilevanza clinica.
In linea generale e schematica in MTC le insonnie
possono essere divise in sindromi da “pienezza” e
sindromi da “deficit”.
Le prime sono causate o da ristagno del Qi del
fegato che si trasforma in fuoco, o da produzione
di Tan-calore che disturbano il cuore. Le forme da
“deficit” possono generarsi per deficit dello yin
con pienezza relativa o risalita del fuoco, o per
deficit del Qi di milza e cuore, o per deficit della
vescica biliare.
Secondo l’impostazione del I dipartimento di
medicina interna dell’ospedale Guang An Men in
farmacoterapia vi saranno formulazioni specifi-
che per ogni sindrome, mentre in agopuntura
(oltre ad alcuni punti specifici) vi è un protocollo
comune per tutte le sindromi.
Tale protocollo è:
- Neiguan (MC6): punto Luo e punto “chiave” di
**Ospedale Generale di Zona San Giovanni Calibita
“Fatebenefratelli” Isola Tiberina - Roma
38
Yin Wei; seda lo Shen; regola il Qi e il Xue di
cuore; favorisce il sonno; sottomette il Qi Ni;
punto specifico per l’interno.
- Shenmen (C7): punto Shu e Yuan di cuore; più
attivo nel sesso maschile; nutre il Xue di cuore;
apre gli orifizi; favorisce il sonno; particolarmen-
te indicato nelle insonnie da deficit.
- Daling (MC7): punto Shu e Yuan di MC; più
attivo nel sesso femminile; calma lo Shen; purifi-
ca il calore e il fuoco di cuore; più indicato nelle
forme da pienezza.
- Sanyinjiao (Rt6): punto Luo di “gruppo” dei 3
yin del basso; favorisce il fluire del Qi di fegato;
nutre e rinfresca il Xue; tonifica lo yin; seda lo
Shen; indicato nelle insonnie da deficit.
INSONNIE “PIENEZZA”
1. Stasi del Qi di fegato che si trasforma in fuoco
La stasi del Qi di fegato è in genere provocata
dalle “7 passioni”: tale ristagno si trasforma con il
tempo in fuoco di fegato che, risalendo, disturba
lo Shen del cuore. Questa situazione può essere
anche generata da un deficit di rene (Acqua) che
nutre lo yin di fegato (Legno): in tal modo si libera
lo yang che, salendo, disturba lo Shen di cuore.
Sintomi
Insonnia, ansia, collera, eventuale ipertensione
arteriosa, iperonirismo e incubi, occhi arrossati,
bocca secca e amara, urine concentrate, feci sec-
che. Lingua arrossata con induito giallo. Polso
Xuan e Shuo.
Scopo terapeutico
Disperdere il fegato, far scendere il fuoco (Shu
Gan Xie Huo).
Farmacoterapia
Long Dan Xie Gan Tang
Long Dan Cao g6, Huang Qin g10, Zhi Zi g10, Ze
Xie g10, Che Qian Zi g10, Mu Tong g10, Sheng
Di Huang g12, Dang Gui g10, Chai Hu g10, Gan
Cao g10.
Questa formula, come è noto, purifica il calore e
l'umidità grazie alla presenza di Ze Xie, Che Qian
Zi e Mu Tong. Se nella sindrome insonnia la
presenza di umidità è scarsa, viene lasciato nella
formulazione uno solo dei farmaci suddetti. Se lo
yin di fegato è in grave deficit, si tolgono tutti e tre.
Alla formulazione di base si aggiungono sempre
dei farmaci che sedano lo Shen, con preferenza
per quelli “pesanti” (Zhu Sha, Long Gu, Mu Li,
Long Gu, Ci Shi, Hu Po) nelle sindromi da pienez-
za, e per quelli che nutrono il cuore (Suan Zao
Ren, Dang Gui, Bai Zi Ren, Ye Jiao Teng; se
presenza di Tan anche Yuan Zhi) nelle sindromi
da “deficit”. Se c'è presenza di grande ristagno del
Qi di fegato si aggiungeranno anche Xiang Fu e
Yu Jin.
Agopuntura
Oltre ai punti citati in precedenza:
-Yanglingquan (VB34) punto He, punto Hui dei
muscoli; favorisce il fluire del Qi di fegato; sotto-
mette il Qi Ni; rimuove le ostruzioni dei meridia-
ni.
- Taichong (F3): punto Shu e Yuan; favorisce il
fluire del Qi del fegato; sottomette lo yang di
fegato; espelle il Nei Feng; calma lo Shen.
2. Tan-calore disturbano il cuore
Milza e stomaco non trasformano adeguatamente
i cibi, o per uno squilibrio a livello di stomaco o
per eccessi alimentari: si genera in tal modo
umidità e calore che, con il tempo, si trasformano
in fuoco e Tan-calore. Questa situazione disturba
anche il fegato, creando una disarmonia fegato-
milza.
Sintomi
Insonnia, iperonirismo e incubi, sensazione di
oppressione toracica, ansia, catarro tracheale,
pirosi gastrica, nausea e vomito, bocca amara.
Polso Hua e Shuo.
Scopo terapeutico
Armonizzare il Jiao medio e il fegato, purificare il
fuoco, risolvere i Tan, sedare lo Shen.
Farmacoterapia
Wen Dan Tang
Ban Xia g10, Chen Pi g10, Fu Ling g12, Zhi Shi
g10, Zhu Ru g10, Gan Cao g6, Da Zao p.5.
Si aggiungono, per eliminare il calore e sedare lo
Shen, Huang Lian e Zhi Zi. Per l’insonnia: Long
Gu, Mu Li, Hu Po. Se stipsi: Da Huang. Se gravi
segni psicotici: Chuang Pu, Yuan Zhi e Suan Zao
Ren. Se vertigini: Ze Xie, Qing Hao, Huang Qin,
Mu Tong, Hua Shi.
Agopuntura
Oltre ai punti del protocollo generico:
- Jianshi (MC5): punto Luo di “gruppo” dei tre
yin dell’alto; punto principale per risolvere i Tan
che ostruiscono gli orifizi del cuore; regola il Qi di
cuore, sottomette il Qi Ni.
- Benshen (VB13): seda potentemente lo Shen;
elimina il Nei Feng; conduce il Jing alla testa;
purifica il cervello e i midolli; forte azione seda-
tiva nelle forme ansiose derivanti da preoccupa-
zione e idee fisse.
- Fenglong (E40): trasforma i Tan; purifica il
calore; seda lo Shen.
- Zhongwan (VC12): punto Hui dei Fu; punto Mu
di stomaco e del Jiao medio; risolve l’umidità;
armonizza il Jiao medio; sottomette il Qi Ni.
- Baihui (VG20): purifica lo Shen; elimina il Nei
Feng; fortifica le funzioni della milza.
INSONNIE “DEFICIT”
1. Deficit dello yin e pienezza relativa di fuoco
Fisiologicamente l’acqua deve salire al cuore e il
fuoco deve scendere al rene; se però il rene yin è
in deficit, l’acqua non può salire e quindi “acqua
e fuoco non si aiutano” e il fuoco salirà in altro. La
stessa situazione può generarsi se vi è troppo
fuoco nel cuore.
Sintomi
Insonnia, tachicardie e/o palpitazioni, disturbi
della memoria, acufeni, “5 fuochi”, dolore e sen-
sazione di bruciore in sede lombare, polluzioni
notturne, bocca secca. Lingua arrossata e secca.
Polso Shuo e Se.
Scopo terapeutico
Nutrire lo yin, far scendere il fuoco, nutrire il
cuore, sedare lo Shen. (Yang Yin Xie Huo Bu Xin
An Shen).
Farmacoterapia
Si uniscono due formulazioni:
Zhu Sha An Shen Wan
Zhu Sha g0.2, Huang Lian g10, Dang Gui g10,
Sheng Di Huang g10, Gan Cao g6.
Huang Lian E Jiao Tang
Huang Lian g10, E Jiao g12, Bai Shao Yao g12,
Huang Qin g10, Ji Zi Huang n°2
+ Suan Zao Ren, Mu Li, Long Gu.
La formulazione totale nutre lo yin e il Jing, seda
lo Shen, nutre il cuore e purifica il fuoco di cuore.
39
Si può anche usare:
Jiao Tai Wan
Huang Lian g10, Rou Gui g3, indicata soprattutto
per la “pienezza” del fuoco di cuore.
Agopuntura
Oltre ai punti del protocollo generico:
- Shenshu (V23): tonifica il rene e soprattutto la
sua funzione di “afferrare” il Qi; fortifica il Jing;
nutre il Xue.
- Taixi (Rn3): punto Shu e Yuan; tonifica i reni;
benefica il Jing; fortifica Yuan Qi.
- Laogong (MC8): punto Ying; seda potentemen-
te lo Shen; punto che maggiormente “fluidifica” il
fuoco del cuore.
2. Deficit del Qi di milza e cuore
In genere l’eccesso di preoccupazione o i troppi
pensieri danneggiano il Qi di milza e di cuore
provocando anche deficit del Xue di cuore. Come
è noto, il cuore è la casa dello Shen e lo conserva
attraverso il Xue di cui è la capitale; se si crea un
deficit del Xue di cuore, lo Shen non è più tratte-
nuto e si libera verso l’alto.
Sintomi
Insonnia, disturbi della memoria, tachicardia, ver-
tigini, pallore, vista annebbiata, astenia, anoressia.
Lingua pallida con induito bianco. Polso Xi e
Ruo.
Scopo terapeutico
Nutrire il Qi e Xue, tonificare milza e cuore.
Farmacoterapia
Gui Pi Tang
Ren Shen g6, Huang Qi g15, Bai Zhu g10, Dang
Gui g10, Yuan Zhi g10, Suan Zao Ren g15, Fu
Ling g12, Long Yang Rou g12, Mu Xiang g6, Gan
Cao g6, Sheng Jiang g3, Da Zao p.5.
Se grave deficit del Xue di cuore, si aggiunge: Shu
Di Huang, Bai Shao Yao, E Jiao. Se insonnia
grave: Ye Jiao Teng, He Huan Hua, Mu Li, Long
Gu.
Altra formula per tonificare lo yin di cuore, con
insonnia e ansia, e la lingua arrossata.
Tian Wang Bu Xin Wan
Sheng Di Huang g15, Xuan Shen g10, Mai Men
Dong g15, Tian Men Dong g15, Dan Shen g10,
Dang Gui g10, Fu Ling g10, Bai Zi Ren g10, Yuan
Zhi g6, Wu Wei Zi g10, Suan Zao Ren g12, Jie
Geng g6, Ren Shen g6.
Agopuntura
Oltre ai punti del protocollo generico:
40
- Pishu (V20): punto Shu del dorso di milza;
tonifica la milza; nutre il Xue; cura tutti i deficit
del Qi di milza.
- Xinshu (V15): punto Shu del dorso di cuore;
nutre il cuore; rinforza il Xue; purifica il calore;
calma lo Shen.
3. Deficit di vescica biliare
La vescica biliare è l’aspetto yang del fegato,
sebbene in MTC si dica che lo yang di fegato può
presentarsi solamente in eccesso, pur tuttavia in
questa sindrome viene descritta una condizione di
deficit del Qi di vescica biliare, motivata soprat-
tutto da uno stato psichico di indecisione, timidez-
za, mancanza di coraggio e incapacità a prendere
iniziative. Poichè fegato e vescica biliare “conser-
vano” il Xue, anche un deficit di Xue può provo-
care un deficit del Qi di vescica biliare.
Sintomi
Insonnia, frequenti risvegli, irrequietezza, paure
notturne, palpitazioni, sospiri, astenia degli arti
inferiori. Lingua pallida con induito giallastro.
Polso Xuan e Xi, talora Hua.
Scopo terapeutico
Beneficare il Qi, nutrire la vescica biliare, pacifi-
care lo Shen.
Farmacoterapia
An Shen Ding Zhi Wan
Ren Shen g6, Fu Shen g10, Fu Ling g10, Yuan Zhi
g6, Shi Chang Pu g10, Long Gu g20.
Se coesiste deficit dello yin e del Xue di fegato, si
aggiunge:
Suan Zao Ren Tang
Suan Zao Ren g15, Fu Ling g10, Chuan Xiong g6,
Zhi Mu g10, Gan Cao g6.
Agopuntura
Oltre ai punti del protocollo generico:
- Qiuxiu (VB40): punto Yuan; favorisce il fluire
del Qi di fegato, potente azione sedativa, è indica-
to nelle condizioni di indecisione e mancanza di
iniziativa.
- Danshu (V19): punto Shu del dorso di vescica
biliare; tonifica il Qi di VB.
- Wanggu (VB12): calma lo Shen; sottomette il Qi
Ni; elimina il Nei Feng; specifico per l’insonnia.
- Zuqiaoyin (VB44): punto Jing; calma lo Shen;
sottomette lo yang di fegato; dinamizza il Qi di
vescica biliare nel meridiano; specifico per l’in-
sonnia e l’iperonirismo.
CASISTICA

Presentiamo una modesta casistica di 72 casi di
insonnia, dei quali 44 casi (pari al 61%) osservati
e seguiti presso l’ospedale Guang An Men di
Pechino, e 28 casi osservati e seguiti presso l’Am-
bulatorio di Agopuntura dell’ospedale generale di
zona S. Giovanni Calibita “Fatebenefratelli” di
Roma.
Come considerazione iniziale c’è da osservare
che i casi “pienezza” incidono maggiormente nel
gruppo osservato in Italia, in confronto ai casi
“deficit” che sono più rappresentati nel gruppo
osservato in Cina.
Riportiamo la composizione generale dei casi,
suddividendoli a seconda dell’etiologia:
Casi di “pienezza” (38 casi pari al 52% del totale:
a. stasi del Qi di fegato: 26 casi pari al 36%;
b. Tan-Calore: 12 casi pari al 16%;
Casi “deficit” (34 casi pari al 48% del totale):
a. deficit dello yin: 11 casi pari al 15%;
b. deficit del Qi di Rt-C: 18 casi pari al 25%;
c. deficit del Qi di VB: 5 casi pari a 8%;
Tutti i pazienti sono stati sottoposti a terapia con
agopuntura due volte a settimana e a terapia
farmacologica per 10 giorni, seguendo i protocolli
riportati in precedenza.
Il ciclo terapeutico ha avuto una durata di 3
settimane.
RISULTATI
I risultati terapeutici sul totale dei casi sono stati:
Suddividendo i casi di insonnia a seconda
dell’etiopatogenesi si sono avuti invece i seguenti
risultati.

Risultato Totale casi Pienezza Deficit

ottimo 37 (51%) 20 (28%) 17 (23%)

buono 23 (32%) 14 (19%) 9 (13%)
discreto 10 (14%) 4 (6%) 6 (8%)
nullo 2 (3%) = 2 (3%)

CONCLUSIONI
Dai dati riportati si può concludere quanto segue:
in tutti i tipi di insonnia si ottengono risultati
incoraggianti.
Rispondono meglio le insonnie “pienezza” piut-
tosto che quelle “deficit”.
Tra le insonnie “pienezza” i migliori risultati si
ottengono in quelle del tipo “stasi del Qi di fega-
to”.
Tra le insonnie “deficit” i migliori riultati si otten-
gono nelle forme “deficit del Qi di Rt-C.

Insonnie da pienezza (38 casi)

Risultato Stasi Qi/F Tan/Calore

ottimo 16 (42%) 4 (10.5%)

buono 9 (24%) 5 (13%)
discreto 1 (2.5%) 3 (8%)
nullo = =

Insonnie da deficit (34 casi)

Risultato Deficit yin Deficit QI Rt/C Deficit Qi/VB

ottimo 4 (11.75%) 13 (38%) =

buono 3 (8.75%) 4 (11.75%) 2 (6%)
discreto 4 (11.75%) 1 (3%) 1 (3%)
nullo = = 2 (6%)

41
Riferimenti bibliografici
Prof. Feng Xing Hua
direttore del 1° dipartimento dimedicina interna
ospedale Guang An Men, Beijing
* lezioni teoriche impartite agli AA.
* considerazioni cliniche durante l’attività ambu-
latoriale e nei reparti di degenza.
Beijing, estate 1991.

42
 La patologia dolorosa dell’anca*
Gabriele Muratori
Anatomo-fisiologia
L’anca è l’articolazione prossimale dell’arto infe-
riore ed ha la funzione di orientare l’arto in tutte le
direzioni dello spazio.
I movimenti dell’anca si svolgono a livello di una
sola articolazione, quella coxo femorale; è questa
un’artrosi a solido incastro dotata di notevole
stabilità che ne penalizza il libero movimento.
Esclusa quella congenita, l’articolazione non va
incontro a lussazioni.
L’articolazione sostiene il peso del corpo ed è
fondamentale nella locomozione.
La stabilità dell’articolazione è garantita da valide
e robuste strutture contenitive che si dispongono
in vari strati a cominciare dall’interno dell’artico-
lazione stessa con il legamento rotondo che assi-
cura la testa del femore all’acetabolo.
Il cercine cotiloideo si inserisce, a guisa di collet-
to, sul margine dell’acetabolo ed aumenta consi-
derevolmente la profondità dell’articolazione.
Continua l’opera di contenimento la capsula arti-
colare, a sua volta ricoperta dai vari e sempre
robusti legamenti articolari.
Come anartrosi l’anca può compiere tutti i movi-
menti secondo le tre dimensioni.
Sono pertanto consentiti i movimenti di flessione
esercitati da: ileo psosas, sartorio, retto; di esten-
sione: grande gluteo ed ischio crurali; abduzione:
piccolo e medio gluteo, tensore della fascia lata;
adduzione, esercitata dai muscoli adduttori; rota-
zione esterna, esercitata dagli otturatori e dal
grande Gluteo ed infine rotazione interna, eserci-
tata dal piccolo e medio gluteo.
*Tesi di Diploma aml Corso di Agopuntura e Medicina
Cinese della Scuola Italiana di Medicina Cinese, "Gruppo di
Studio Società e Salute", anno acc. 1990-1991
Anatomo-fisiologia energetica della articolazione
coxo-femorale
Per comodità descrittiva dividiamo l’area in esa-
me in tre parti: regione antero-interna, regione
posteriore, regione esterna.
Regione antero-interna
La regione antero-interna dell’articolazione è per-
corsa dai seguenti meridiani principali e seconda-
ri.
Meridiani principali
Il meridiano del rene con il punto 11.
Il meridiano della milza con punti 12 e 13, poi
giunge al 3 e 4VC.
Il meridiano del fegato con i punti 10, 11 e 12, poi
giunge ai punti 2, 3 e 4 VC.
Il meridiano dello stomaco, con il punto 30, pro-
segue poi verso la faccia antero esterna con il
punto 31.
Il meridiano della vescicola biliare, con i punti 27
e 28.
Meridiani secondari
Meridiani tendino muscolari: dello stomaco, bran-
ca interna che dal ginocchio attraversa la regione
inserendosi sui punti 2 e 3 VC, della milza, con il
12Rt e 3 VC, del fegato, dall’8F al 3 e 4VC, del
rene, dal 10 Rn al 3VC, ed una branca di quello
della vescicola biliare, che si reca ai muscoli
anteriori della coscia inserendosi sul punto 32 E.
Vasi Luo longitudinali: della milza, del fegato e
dello stomaco (30E).
Meridiani distinti: quello del fegato-vescicola bi-
liare, origina dai punti 5F e 30VB, va alla faccia
anteriore della articolazione fino al 2VC. Il meri-
diano distinto della milza-stomaco origina dai
punti 12Rt e30E.
Meridiani curiosi
Lo Yin Qiao attraversa tutta la regione fino al
2VC. Il Chong Mai si inserisce sul 30E, 11Rn,
4VC. Il Ren Mai origina da questa area, il Du Mai
segue il MTM della milza ed il suo vaso
43
addominale. Il movimento di flessione della arti-
colazione è assicurato dai meridiani tendino mu-
scolari della milza e dello stomaco, il movimento
di adduzione da quelli del rene, fegato e milza, la
rotazione interna da quello della milza.
Regione posteriore
La regione posteriore è percorsa dai seguenti
meridiani principali e secondari.
Meridiani principali
Il meridiano della vescica con le sue branche:
interna con il punto 30, i quattro punti Liao (31-34
V), i punti 35 e 36, ed esterna con i punti 53 e 54.
Il meridiano della vescicola biliare dal punto 29
(nella regione esterna), raggiunge le ossa sacrali
contraendo anastomosi con i punti 31, 32, 33 della
vescica prima di raggiungere il 30, sempre nella
medesima regione esterna.
Meridiani secondari
Meridiani tendini muscolari della vescica e della
vescicola biliare che, con una branca, contorna la
natica e va all’1VC.
Il vaso Luo longitudinale della vescica.
Meridiano distinto rene-vescica.
Meridiani curiosi
La branca dorsale del Du Mai contorna la natica.
Il meridiano tendino muscolare della vescica assi-
cura il movimento di estensione dell’articolazio-
ne.
Regione esterna
Percorrono infine la regione esterna della artico-
lazione i seguenti meridiani principali e seconda-
ri.
Meridiani principali
Meridiano principale della vescicola biliare con i
punti 29 e 30.
Meridiani secondari
Meridiani tendini muscolari della vescicola bilia-
re e dello stomaco che con una branca raggiunge
il 30VB.
Vaso Luo longitudinale della vescicola biliare.
Meridiano distinto del fegato-vescicola biliare.
Meridiani curiosi
Yang Qiao e Yang Wei che si inseriscono sul
punto 29 VB.
Il meridiano tendino muscolare della vescicola
biliare assicura i movimenti di abduzione e rota-
zione esterna.
Patologia e trattamento
Fra le cause di dolore dell’anca annoveriamo
come più frequente, circa il 90% dei casi, la coxo-
artrosi primitiva.
La coxo-artrosi compare con la massima inciden-
za nel 5-6 decennio di vita e mostra una netta
44
predilezione per il sesso femminile.
Ai fattori generali predisponenti e scatenanti, co-
muni alle altre localizzazione artrosiche, nell’an-
ca si associano fattori locali della massima impor-
tanza.
Tra questi la malformazione sublussante o anche
uno stato di generica displasia articolare (insuffi-
cienza cotiloidea, antiversione e valgismo del
collo, lussazione e sublussazione congenita etc.)
sarebbero alla base di circa il 40% dei casi.
Ai fattori malformativi congeniti è necessario
aggiungere quelli acquisiti, anch’essi di impor-
tanza predispositiva determinante.
Tra questi ricordiamo la coxa plana, conseguenza
frequente di una osteocondrosi epifisaria tipo
Perthes e gli esiti traumatici.
La coxo-artrosi post-traumatica è una complica-
zione fatale di una frattura del cotile, più raramen-
te di una frattura del collo femorale.
A parte le lesioni traumatiche di questa entità, che
lasciano un segno ben netto nella memoria del
malato, altre volte, indagando accuratamente
nell’anamnesi, è possibile rilevare un precedente
traumatico molto più banale, come una distorsio-
ne, una contusione, un microtraumatismo ripetu-
to.
Restano infine da ricordare la coxo-artrosi di
origine statica, generalmente attribuita ad una
differenza di lunghezza nei due arti inferiori di
oltre 3 cm. o anche al sovraccarico cui viene
sottoposta una determinata articolazione per la
insufficienza funzionale dell’arto controlaterale
(poliomelite etc.).
Altre malattie che interessano l’anca con sindro-
me dolorosa possono essere:
- artrite infiammatoria, in quadri generali di artrite
reumatoide o spondilite anchilosante;
- sinovite da deposito di cristalli, gotta o
pseudogotta;
- artrite infettiva con agente eziologico
Staphilococcus aureus;
- lussazione dell’epifisi femorale a causa di frattu-
re spontanee o ad obesità infantile;
- sinovite fugace dell’anca;
- malattie primitive dell’osso, cioè malattia di
Paget (osteoporosi), tumori maligni, necrosi
ischemica della testa del femore;
- frattura del collo femorale;
- malattia dell’articolazione sacro-iliaca;
- borsiti trocanteriche, ischiatiche o dello Psoas;
- coxalgie post chirurgiche.
La degenerazione artrosica dell’articolazione
coxo-femorale si annuncia generalmente con la
comparsa di dolore, a carattere progressivo o
intermittente o che insorge solamente dopo mar-
cia prolugata.
Il dolore interessa l’anca e presenta molto spesso
una caratteristica irradiazione lungo la faccia an-
teriore della coscia fino al ginocchio, tanto che
può facilmente simulare una cruralgia.
E’ un dolore “d’appoggio”, che si accentua con la
stazione eretta e il cammino e diminuisce, fino a
scomparire, in condizioni di riposo.
Una sua caratteristica peculiare è quella di compa-
rire al mattino, al primo contatto con il suolo e di
attenuarsi progressivamente con l’esercizio mu-
scolare, per ripresentarsi nuovamente ai primi
segni di fatica.
All’esame obiettivo si osserva una lieve zoppia o
comunque una irregolarità del passo, che riflette
una limitazione funzionale dolorosa ancora ini-
ziale.
Lo studio dei movimenti dell’anca fa rilevare la
rigidità articolare o, meglio, un certo grado di
limitazione funzionale che inizialmente interessa
solo la rotazione interna.
Con l’avanzare della malattia le possibilità di
intrarotazione tendono a scomparire, mentre
l’extrarotazione appare più o meno gravemente
limitata.
L’abduzione è anch’essa ridotta, spesso a causa di
una irriducibile contrattura in adduzione.
Il quadro articolare si complica ulteriormente
quando si associa anche un certo grado di flessione.
Nella fase conclamata di malattia il paziente assu-
me un caratteristico atteggiamento di flessione,
adduzione ed extrarotazione che compromette
seriamente la deambulazione.
Ogni tentativo di correzione passiva risulta estre-
mamente doloroso.
L’esame radiografico mostra una riduzione
dell’interlinea articolare, la presenza di
neoformazioni osteofitiche periarticolari (femorali
e cotiloidee), la formazione di cavità “geoidi”
(anch’esse femorali e cotiloidee), un grado più o
meno diffuso e intenso di osteoporosi.
Col passare del tempo i fenomeni artrosici si
aggravano e portano rapidamente alla scomparsa
dell’interlinea, alla deformazione della testa
femorale, ad un varismo più o meno accentuato
del collo.
Utili, ma non indispensabili, sono tomografia e
risonanza magnetica, densitometria e
mineralometria ossea.
Diagnosi differenziale si deve porre soprattutto
con una patologia del rachide lombo sacrale.
Una compromissione delle radici L1, L2, L3 può
dare una sintomatologia dolorosa riferita all’in-
guine, all’anca e alla coscia, con riduzione del
riflesso rotuleo.
Un’altra patologia, che può confondere la diagno-
si, è la pubalgia con sindrome degli adduttori.
A volte anche una colica renale può manifestarsi
con irradiazioni dolorose ai glutei e all’inguine.
Il trattamento del dolore può essere fatto con:
- Fans e Calcitonina per via generale;
- terapia cortisonica e mucopolisaccaridica con
infiltrazioni endo-articolari;
- soppressione del carico con riduzione del
sovrappeso;
- fisioterapia con mobilizzazione attiva o passiva;
- miglioramento dello stato delle masse muscolari
tramite massaggio;
- elettro-analgesia sul tipo di correnti diadinamiche
o TENS;
- artroprotesi.
Nella maggior parte dei casi l’anamnesi, l’esame
obiettivo del paziente e le radiografie senza mezzi
di contrasto consentono di identificare origine e
natura della coxalgia.
Inquadramento secondo la medicina tradizionale
cinese
L’artrosi rientra tradizionalmente nelle sindromi
“Bi”, cioè ostruzioni della circolazione di Qi e
sangue nei meridiani principali e collaterali.
Essa riconosce come eziologia l’invasione di fat-
tori patogeni esterni che sono: il vento, l’umidità
e il freddo.
La prevalenza di uno di questi fattori determina la
caratteristica rispettiva di:
- Bi errante per le invasioni da vento;
- Bi doloroso per le invasioni da freddo;
- Bi fisso o stagnante per le invasioni da umidità.
Un altri tipo di Bi è il Bi calore caratterizzato da
manifestazioni di calore.
La penetrazione del freddo trova meno ostacoli in
persone debilitate in generale (deficit di Yuan Qi
e Wei Qi).
I soggetti esaminati nello studio presentavano
sindromi reumatiche rispondenti alle tre caratteri-
stiche. Presso alcuni la patologia dell’anca era
espressione più evidente di una sindrome artrosica
generale che si manifestava con localizzazioni di
dolore in altri distretti (rachide lombo-sacrale,
ginocchia, cervicale, gomiti). In altri casi si ac-
compagnava alla pesantezza dell’arto e di tutto il
corpo. In altri ancora era fisso, unico e violento.
Posso perciò affermare che, nei casi da me affron-
tati, il dolore dell’anca non è espressione tipica di
alcuno dei tre tipi di sindrome Bi.
Nel nostro caso, ad un vuoto energetico renale, si
associa una ostruzione energetica a livello dello
Shao Yang e dei meridiani Yang Wei e Dai Mai.
Trattamento
Il trattamento consiste nel ripristinare la giusta
circolazione energetica nell’asse Shao Yang.
45
Essendo la malattia nella parte inferiore del corpo,
si utilizzerà il punto dell’arco superiore: il 5TR
Waiguan è il punto essenziale del trattamento.
Punto chiave dello Yang Wei, agisce su tutte le
patologie esterne, cioè su tutto quello che non
tocca organi e visceri, cioè la pelle, i muscoli, le
ossa.
Viene accoppiato al 41VB Zulicai punto di aper-
tura del Du Mai ed associato al 34VB
Yanglingquan, punto Ho della VB.
Localmente si rilevano oltremodo utili i punti
29VB Juliao ed il 30VB Huantiao spesso dolenti
alla palpazione; la loro puntura comporta una
rapida azione analgesica.
Sempre a scopo energetico e generale è utile la
puntura del 30VB Baihuanshu o del 31 fino al
34V (punti rispettivamente Shang, Ci, Zhong,
Xia) così come del 26V Guanyuanshu, data la
spesso concomitante patologia del rachide lom-
bo-sacrale.
E’ inoltre utile la tonificazione dei reni 3Rn Taixi
e 4VC Guanyuan ed in particolare del rene yin con
23V Shenshu, 25VB Jingmen, 10Rn Yingu.
Il punto 11V Dazhu, come punto Hui delle ossa,
ha una spiccata azione eziologica sulla patologia
artrosica ed osteoporotica.
Per le forme a localizzazione ed irradiazione an-
teriori sono utili il 30E Qichong e 12 Chongmen
o 13Rt Fushe il 36E Zusanli, infine tonifica in
generale l’energia acquisita.
Nella mia personale esperienza mi sono attenuto
ai seguenti protocolli.
Per le forme posteriori, di gran lunga le più fre-
quenti ho utilizzato i seguenti punti: 29, 30 VB
collegati con elettroanalgesia onda quadra con
picco negativo, 34VB, 5TR, 41VB, 23V con
moxa, 26V se dolente, altri punti locali se dolenti,
11V.
Per le forme a localizzazione anteriore, ho utiliz-
zato i punti locali 12Rt Chongmen, 30E Qichong.
Presentazione dello studio
Il presente studio rigurda 23 pazienti presentatisi
lamentando inizialmente e principalmente dolore
all’anca.
L’analisi anamnestica ha permesso di evidenziare,
come spesso avviene, altri problemi riguardanti
sia patologie di altri distretti articolari: rachide
cervico-lombo-sacrale, spalle, ginocchia, sia
patologie di altro genere: cardiovascolari e
gastroenteriche.
Di queste si è tenuto conto durante il trattamento
ma non vengono considerate nella analisi dei
risultati.
Il periodo di tempo preso in esame va dall’inizio
del 1986 al giugno del 1991.
46
I parametri anagrafici e clinici, oggetto di valuta-
zione, sono stati riportati su di una scheda riassun-
tiva.
I dati anagrafici sono: iniziali del nome e del
cognome del paziente, il sesso, l’anno di nascita,
l’età e l’inizio della terapia.
Il risultato clinico è stato valutato prendendo in
esame all’inizio ed alla fine del primo ciclo di
terapia le seguenti variabili: dolore globale, dolo-
re al movimento attivo fatti con scala positiva
video analogica con valori da 1 a 10; entità di
disturbo nel sonno con valori da 1 a 3; durata della
rigidità mattutina al risveglio in decine di minuti.
La scala positiva video-analogica è un pratico e
semplice strumento per misurare l’intensità del
dolore come sintomo soggettivo (fig. 1)
E’ praticamente un segmento di 10 cm: in alto è
indicato “il massimo dolore immaginabile” ed in
basso “nessun dolore”. Al paziente viene chiesto
di indicare in quale posizione del segmento collo-
cherebbe il dolore che lo affligge.
Indicato il punto del segmento, il medico stabili-
fig. 1 Scala positiva video-analogica
massimo dolore immaginabile
nessun dolore
sce l’entità del dolore con una scala centimetrata
a cominciare dal basso, cioè “nessun dolore”.
Vengono infine, riportati sulla scheda la durata
del periodo di benessere dopo il primo ciclo e
l’evoluzione che la malattia ha avuto nel tempo.
Conclude la serie dei dati riportati un giudizio
globale sulla terapia, giudizio concordato con il
paziente tenendo conto della entità del dolore,
delle sue aspettative, del miglioramento della
qualità della vita.
E’ espresso nei termini di: insoddisfacente, soddi-
sfacente, buono, ottimo.
 Viene qui riportato come esempio la sche- prima dopo
da di un paziente. Il dolore al movimento passa da una media di 7.3
Scheda di valutazione n. ad una di 1.6 con un miglioramento analogo al
Iniziali: N.M,. Sesso: M a. di nascita: 1954, precedente: 5.70, vedi grafico n.2.
età: 32, anno di inizio terapia: 1986
Diagnosi: periartrite dell’anca Grafico n°2
Valutazione e punteggi video analogici ri-
spetto alla terapia: Dolore al movimento
prima dopo diff.
Dolore globale 5 0 5 8.00
Punteggio (1-10)
Dolore mov. attivi 8 0 8 6.00
punteggio (1-10)
Disturbo del sonno 1 0 1 4.00
punteggio (1-3)
Rigidità mattutina 2 0 2 2.00
decine di minuti
0.00
Durata del miglioramento dopo il primo
ciclo di terapia: 5 anni (60 mesi). prima dopo
Evoluzione della malattia: il paziente non
ha lamentato più alcun dolore ed è convin- Il disturbo del sonno, rappresentato con una me-
to di essere guarito con agopuntura. dia del 1.57, passa a 0.19, migliorando di 1.38,
Giudizio globale della terapia: ottimo. vedi grafico n.3.

Grafico n°3
Analisi dei risultati
Caratteristiche anagrafiche Disturbo del sonno
Sono stati trattati 23 pazienti, 8 maschi (35%) e 24
femmine (65%).
L’età è variabile tra i 32 anni ed i 70 ed è così 1.50
rappresentata: meno di 49 anni 5 pazienti (22%),
tra 50 e 59 anni 7 pazienti (30%), oltre i 60 anni 6 1.00
pazienti (26%).
0.50
Parametri clinici
Vengono di seguito rappresentate le medie delle 0.00
entità rappresentate da pazienti della scala video
analogica prima e dopo la terapia. prima dopo
La media del dolore prima della terapia era di 7.24
punti, dopo di 1.52, con un miglioramento di ben La rigidità mattutina da una media di 25.7 minuti
5.72 punti, vedi grafico n.1. passa ad una media di 8.6 con un miglioramento
medio di 17.1 minuti, vedi grafico n.4.
Grafico n°1
Grafico n°4
Dolore globale
Rigidità mattutina
8.00 media in minuti

6.00 24.00

4.00 18.00

2.00 12.00

0.00 6.00

47
 prima dopo che l’agopuntura si è mostrata efficace ed ha
soddisfatto le esigenze dei pazienti per 87% dei
Evoluzione casi, con periodi di remissione del dolore anche
Dopo la terapia 4 pazienti (17%) sono stati bene lunghi.
per meno di sei mesi, 11 pazienti (48%) per 3. I pazienti che hanno tratto miglior beneficio
almeno 1 anno, 8 pazienti (35%) per più di un dalla cura, anche se dall’esame dei grafici non
anno. risulta, sono quelli di età sotto i 50 anni e che
presentavano il dolore limitato ad un articolazio-
Giudizio ne; viceversa i pazienti più anziani e con artrosi
Infine restano insoddisfatti della terapia 3 pazienti diffusa a molte articolazioni sono quelli che han-
(13%) su 23, esprimono un giudizio soddisfacente no tratto minori benefici.
4 pazienti (17%), un giudizio buono 8 pazienti
(35%), un giudizio ottimo 8 pazienti (35%). Giu-
dizio positivo; i risultati sono riassunti nella se- Bibliografia
guente tabella: B. Baron: Ruolo della MTC nella patologia reu-
matica legata allo sport. Rivista Italiana di MTC n.
1-90.
Giudizio N°pazienti % Pazienti B. Baron: La patologia dolorosa dell’anca. Rivi-
sta Italiana di MTC, n.2-90.
ottimo 8 35 Istituto di MTC Shanghai - Zhen Jiu Xiu
Huskisson, Dudley, Hart: Dizionario delle malat-
buono 8 35
tie reumatiche. Edizioni Roche Italia - 1990.
soddisfacente 4 17 Clrakson, Gilewich: Manuale di valutazione
cinesiologica. Edi Ermes Milano - 1991.
insoddisfacente 3 13 D. Golding: Malattie dell’articolazione coxo-
Totale 23 100 femorale e sacro iliaca. The practitioner Maggio
1991.
Pizzetti, Caruso: Manuale di fisiokinesiterapia.
Un raffronto Ed. S.E.I. Bologna - 1984.
Uno studio condotto su un campione di 2.134 I.A. Kapandji: Fisiologia articolare. Marrapese
pazienti affetti da patologie artrosiche compresa editore Roma - 1977.
quella dell’anca, trattati con un farmaco della M.L. Ciompi e altri: Il capostipite degli acidi
categoria pirano-carbossilici riporta i seguenti pirano-carbossilici nel trattamento
miglioramenti. dell’osteoporosi: esperienze cliniche su 2134 pa-
Differenza media iniziale-finale per il dolore glo- zienti italiani.
bale 3, 6, per i movimenti attivi 3, 92, per i disturbi
del sonno 0.52, per la rigidità mattutina 26 minuti.
Lo stesso studio nei riguardi della patologia del-
l’anca si esprime testualmente: “....tutte le sedi si
sono dimostrate responsive al trattamento, ma
alcune, come il rachide cervicale e lombare hanno
mostrato miglioramenti ancor più spiccati di altre
come, ad esempio, l’anca.
Ciò non deve sorprendere (...) l’anca è una delle
sedi tra le più resistenti alla terapia con FANS”.

Conclusioni
Lo studio rivela risultati molto migliori di quello
riassunto nel raffronto.
Presenta tuttavia alcuni limiti che possono esser
così riassunti:
1. La valutazione è stata fatta insieme al paziente
ed in qualche modo posso averne condizionato il
giudizio; il campione non è sufficientemente rap-
presentativo.
2. A termine del mio lavoro ho ragione di ritenere

48
 VIII Congresso
Gruppo di Studio Società e Salute
Il trattamento delle sindromi ansioso-depressive
secondo l’esperienza dell’Accademia Cinese di Medicina
Tradizionale Cinese di Pechino
Qian Chun Yi*
Con il termine “nevrosi ansioso depressiva” si
definiscono molteplici disordini caratterizzati da
fenomeni psichici associati alla stasi del Qi.
Le principali manifestazioni di questa sindrome
sono:
- tristezza, facilità alla collera ed al pianto emoti-
vo;
- irritabilità, agitazione;
- distensione o dolore toracico ed ipocondriaco;
- sensazione faringea di corpo estraneo o bolo
isterico;
- cefalea;
- ansia, insonnia etc.
Eziopatogenesi
La nevrosi ansioso-depressiva è la conseguenza
dell’attivazione di tre meccanismi
eziopatogenetici, collegati alle alterazioni della
normale e fisiologica funzione epatica, splenica e
cardiaca. Tali alterazioni possono interessare un
solo organo nei casi più lievi; nelle situazioni
complesse il quadro clinico è la risultante dell’in-
teressamento variamente combinato di più fun-
zioni. (Tab.1).
1. Lo stress, la frustrazione ed i dispiaceri alterano
la funzione epatica di promuovere la libera circo-
lazione dell’energia, ciò determina un’ostruzione
del Qi del fegato che, a sua volta può complicarsi
in tre quadri sindromici: la liberazione del fuoco
del fegato, la stasi combinata dell’energia e del
sangue del fegato e la stasi combinata dell’energia
e dei catarri. Quest’ultima sindrome è favorita
dalla presenza di un accumulo di umidità e catarri
da insufficienza del Qi della milza.
L’ostruzione dell’energia del fegato può anche
ripercuotersi direttamente sulla milza indebolen-
done le funzioni; ciò accade come conseguenza
*China Academy of Traditional Chinese Medicine, Beijing
della superinibizione del Legno sulla Terra nella
dinamica patologia della legge dei 5 movimenti.
2. Il superlavoro fisico o intelletuuale altera la
funzione splenica di trasporto e trasformazione
dei liquidi organici; ciò crea le condizioni per un
ristagno dell’umidità e per la sua condensazione
in catarri.
Abbiamo già sottolineato come l’ostruzione del-
l’energia del fegato sia un fattore favorente l’in-
sufficienza splenica e come la presenza dei catarri
possa promuovere la sindrome da stasi combinata
dell’energia e dei catarri già descritta a proposito
della compromissione epatica primaria.
3. L’ansia, le preoccupazioni, l’inquietudine e la
tristezza alterano l’energia ed il sangue del cuore;
il danneggiamento a livello cardiaco si esprime
con un deficit del sangue del cuore che, a sua volta
può complicarsi in due quadri sindromici: quello
di alterazione del mentale Shen che non ha più una
dimora nel sangue e quella del fuoco del cuore che
disturba lo Shen.
Mentre la didattica ci spinge a ditinguere tre
differenti situazioni eziopatogenetiche, la clinica
ci induce a sottolineare la loro frequente combina-
zione in sindromi miste che interessano contem-
poraneamente più organi e visceri e determinano
uno squilibrio più generale di yin e yang, di
energia e sangue con manifestazioni complesse di
tipo ansioso-depressivo. Per concludere possia-
mo affermare che il fegato, la milza ed il cuore
sono gli organi primariamente interessati attra-
verso un meccanismo di alterazione della circola-
zione dell’energia e del sangue che determina la
sintomatologia nevrotica. Nelle patologie in fase
iniziale la sindrome si manifesta con segni di
“eccesso” che, con l’approfondirsi della patologia
si mescolano in sindromi da “deficit”. La fase
iniziale della nevrosi ansioso-depressiva sono ti-
picamente di tipo “vuoto”.
Classificazione
49
Si distinguono 5 principali quadri sindromici: so, i punti vanno utilizzati con un metodo di
- sindrome da ostruzione dell’energia del fegato e dispersione.
sue complicanze; - 20VB - Fengchi;
- sindrome da liberazione del fuoco del fegato e - 6MC - Neiguan;
sue complicanze; - 3PC - Yintang;
- sindrome combinato di ostruzione dell’energia - 12RM - Zhongwan;
del fegato e ristagno dei catarri e sue complicanze; - 36E - Zusanli;
- sindrome da insufficiente nutrizione del mentale - 6Rt - Sanyinjiao;
da parte del sangue; - 4GI - Hegu;
- sindrome da ristagno combinato dell’energia e - 3F - Taichong.
del sangue. 20VB regola le funzioni dell’energia del fegato,
esercita effetto sedativo ed anticefalalgico; 6MC
Sindrome da ostruzione dell’energia del fegato e Yintang esercitano azione sedativa ed ansiolitica;
12RM e 36E promuovono le funzioni gastriche e
Abbiamo già descritto l’eziopatogenesi di questo
spleniche e regolarizzano l’energia ed il sangue;
quadro clinico che può complicarsi con un attacco 6Rt disostruisce l’energia del fegato e fortifica la
alla milza ed allo stomaco con segni di disarmonia
milza; 3F e 4GI, se punti bilateralmente rappre-
Legno-Terra (Fig.1).
sentano le “quattro barriere”, utili a regolarizzare
Sintomatologia l’energia ed il sangue ed a esercitare effetto
- Lingua o pallido-violetta ricoperta da patina
“antiansia”.
bianca, sottile o spessa e collosa;
Dietetica
- polso a corda; Occorre evitare l’ingestione di cibi grassi e legu-
- depressione mentale, irritabilità, agitazione;
mi per non rallentare la digestione.
- sensazione di pienezza toracica ed epigastrica;
Tra i cibi medicinali si consigliano i seguenti:
- singhiozzo ed eruttazioni; 1. infuso di scorza di arancia: pericarpium Citri
- inappetenza;
grandis, g.15: disostruisce l’energia del fegato.
- cefalea;
2. Riso di Coix: Yi Yi Ren, semen Coicis, 15gr.,
- sensazione di ostruzione e pienezza toracica ed riso, quanto basta: fortifica le funzioni spleniche
epigastrica;
ed elimina l’umidità.
- distensione e dolenzia toraco-ipocondriaca;
- dismenorrea ed irregolarità mestruale.
Principio di terapia Sindrome da liberazione del fuoco del fegato
Disostruire l’energia del fegato, promuovere le
funzioni di milza e stomaco. La stasi dell’energia del fegato si trasforma in
Farmacologia fuoco che, attraverso il meridiano principale del-
Chai Hu 12 l’organo, raggiunge l’estremità cefalica; la pato-
Zhi Ke 9 logia del fegato si scarica anche a livello gastrico
Bai Shao Yao 10 ed intestinale determinando degli accumuli di
Zhi Gan Cao 6 fuoco. (Fig.2)
Xiang Fu 9 Sintomatologia
Chuan Xiong 12 - Lingua rossa ricoperta da patina gialla ed asciut-
Bai Zhu 12 ta;
Chen Pi 6 - polso a corda e rapido;
Chai Hu e Zhi Ke disostruiscono l’energia del - irritabilità, scatti di collera;
fegato; Bai Shao e Gan Cao fluidificano la circo- - ostruzione toracica;
lazione dell’energia del fegato ed esercitano azio- - distensione e dolore toracico ed ipocondriaco;
ne analgesica; Xiang Fu e Chuan Xiong attivano - xerostomia e sensazione di amaro in bocca;
l’energia ed il sangue, Bai Zhu e Chen Pi fortifi- - cefalea;
cano le funzioni della milza e dello stomaco. - arrossamento ed iniezione congiuntivale;
In caso di insonnia aggiungere: - rigurgiti acidi;
Ye Jiao Teng 6 - tinnitus;
Long Gu 10 - oliguria con urine cariche;
In caso di eruttazioni ed inappetenza, completare - stipsi;
con: - iperonirismo che disturba il sonno.
Mai Ya 10 Principio di terapia
Ban Xia 10 Purificare il calore ed il fuoco del fegato e dello
Agopuntura stomaco.
In generale, trattandosi di una sindrome da ecces- Farmacologia

50
 Huang Qin 10 Sindrome combinata di ostruzione dell’energia del
Zhi Zi 10 fegato e ristagno di catarri
Dang Gui 10
Sheng Di 10 Abbiamo già sottolineato come questo quadro
Jing Lin Zi 10 clinico sia la conseguenza di due fattori coagenti:
Che Qian Zi 12 il ristagno del Qi del fegato e l’accumulo dei Tan
Mu Tong 8 da deficit delle funzioni spleniche di trasporto e
Shen Gan Cao 6 trasformazione.
Chai Hu 10 Sintomatologia
Huang Qin e Zhi Zi purificano il fuoco del fegato, - Lingua pallida o violetta ricoperta da patina
vescicola biliare e stomaco; Dang Gui e Sheng Di bianca e collosa;
tonificano il sangue e lo yin ed armonizzano - globo isterico e sensazione di ostruzione e soffo-
l’energia del fegato; inoltre, purificano; la loro camento laringo-faringeo;
funzione è contemporaneamente tonica e blanda- - dispnea ed oppressione toracica;
mente purificante-purgante allo scopo di preveni- - distensione e dolore toracico, mormorio,
re i danni allo yin, che possono essere indotti dal epigastrico ed ipocondriaco;
fuoco del fegato; Jin Ying Zi esercita azione - inappetenza;
analgesica e purifica il fuoco del fegato; Che Qian - tristezza ed irritabilità.
Zi e Mu Tong promuovono la purificazione del Principio di terapia
calore attraverso la diuresi; Gan Cao regolarizza Regolarizzare l’energia del fegato, promuovere le
l’energia del fegato e modera gli altri rimedi. funzioni spleniche e trasformare ed eliminare i
In caso di toracalgia ed ipocondralgia, aggiunge- catarri.
re: Farmacologia
Yu Jin 10 Dang Shen 10
In caso di cefalea, Ban Xia 12
Zhu Yu 3 Chen Pi 6
Chuan Xiong 8. Wu Yao 9
Agopuntura Hou Po 10
Anche in questo caso è utile manipolare gli aghi Chuan Xiong 10
con un metodo di dispersione. Fu Ling 12
- 20VB - Fengchi; Jie Geng 8
- 8MC - Laogong; Sheng Jiang 3 semi
- Si Shen; Sha Ren 6
- 4GI - Hegu; Da Zao 3 semi
- 44E - Neiting; Dang Shen fortifica l’energia della milza allo
- 34VB - Yanglingquan; scopo di trasformare i catarri; Ban Xia e Chen Pi
- 2F - Xingjiang. esercitano azione anticatarrale promuovendo la
20VB purifica il fuoco del fegato ed il mentale; discesa e la trasformazione del flegma; Wu Yao e
8MC purifica il fuoco in quanto punto “fuoco”; Chuan Xiong regolarizzano l’energia del fegato
Sishenchong purifica il fuoco del fegato ed eser- ed eliminano i Tan; Hou Po attiva l’energia; Fu
cita effetto ansiolitico; 4GI e 44E purificano il Ling promuove la milza; Jie Geng esercita un’azio-
calore dello stomaco e dell’intestino; 34VB e 2F ne di tropismo verso l’alto; Sheng Jiang modera
trattano il fuoco del fegato e vescicola biliare e lo ed armonizza gli altri farmaci; Sha Ren e Da Zao
drenano in basso. promuovono le funzioni della milza e dello sto-
Dietetica maco.
1. Cibi consigliati: pesce fresco, frutta e vegetali Agopuntura
preparati attraverso metodi leggeri di cottura: Gli aghi vanno manipolati con metodo neutro:
bolliti, al vapore etc. - 6MC - Neiguan;
2. Cibi sconsigliati: carne, soprattutto quella di - 3F - Taichong;
manzo, pesce azzurro grasso. - 17RM - Shanzhong;
3. Cibi vietati: quelli focosi o trattati con metodi - 12RM - Weizhon; agopuntura e moxibustione;
riscaldanti (frittura, stufato etc.), patate, pepe, - 36E - Zusanli; agopuntura e moxibustione;
peperoncino etc. - 6Rt - Sanyinjiao;
- 17V - Geshu; agopuntura e coppettazione;
- 18V - Ganshu ; agopuntura e coppettazione;
- 18GI - Futu.
6MC e 3F appartengono al meridiano Jue Yin, la
loro associazione regolarizza l’energia di tutto il

51
corpo ed esercita un bilanciamento del mentale; - 10GI - Shousanli;
17RM regolarizza il Qi per promuovere l’elimi- - 36E - Zusanli;
nazione dei Tan; 12RM e 36E fortificano milza e - 12RM - Zhongwuan;
stomaco; 6Rt fluidifica l’energia del fegato e - 20V - Pishu.
fortifica la milza promuovendo un’azione Yintang, 5C e 15V tonificano l’energia ed il san-
anticatarrale; 17 e 18V attivano l’energia ed il gue del cuore esercitando un effetto ansiolitico;
sangue; 18GI elimina i Tan faringo-laringei e 10GI e 36E sono i punti Sanli, cioè “tre distanze”,
fluidifica la circolazione dell’energia. della mano e del piede, del meridiano Yang Ming:
Dietetica tonificano l’energia ed il sangue e rinforzano i
1. Cibi consigliati: quelli altamente digeribili come quattro arti; 12RM e 20V promuovono le funzioni
il riso o le zuppe con spaghetti. di milza e stomaco e trattano, indirettamente, il
2. Cibi sconsigliati: carni grasse, patate, fagioli e sangue.
legumi. Dietetica
3. Pollo alla Codonopsis: pollo 500g, Codonopsis, 1. Cibi consigliati: cibi leggeri, riso, zuppa di
20g, Dang Shen, radix. spaghetti, banana in caso di diarrea.
2. Cibi sconsigliati: carni grasse ed olii.
3. Pollo all’Astragalus: pollo 500g, Huang Qi,
Sindrome da insufficiente nutrizione del mentale da radix Astragali, 15g.
parte del sangue 4. Pollo alla Dioscorea: pollo 500g, Shao Yao,
Questo quadro sindromico che trova la sua genesi radix Dioscorea, 30g.
nel superlavoro e stress psico-fisico e nell’ansia, 5. Maiale al Lycium: carne di maiale 500g, Gou
è la conseguenza e complicanza del deficit del Qi Zi, fructus Lycii 20g.
sangue di milza e cuore. Il sangue è la “casa dello 6. Riso alla : riso 50g, Da Zao, fructus Ziziphy
Shen”, un deficit ematico impedisce dunque allo Jujubae 10g.
Shen di essere nutrito. 7. Zuppa di Longan: Long Han Rou 15g, arillus
Sintomatologia Longan, 15g, acqua, zucchero, quanto basta.
- Lingua pallida ricoperta da patina bianca, sottile
o spessa;
- polso filiforme e debole; Sindrome da ristagno circolatorio dell’energia e
- colorito pallido e giallastro; del sangue
- ansia, palpitazioni, insonnia; La stasi dell’energia compromette la circolazione
- amnesie e “idee fisse”; ematica determinando un ristagno combinato del
- vertigini e capogiri; sangue.
- astenia; Sintomatologia
- inappetenza; - Lingua viola o smorta e scura con macchie scure,
- feci molli o diarrea. ricoperta da patina sottile e bianca;
Principio di terapia - colorito scuro o nerastro;
Tonificare cuore e milza, nutrire l’energia ed il - distensione o dolore toracico ed ipocondriaco;
sangue, esercitare azione sedativa. - cefalea, ansia;
Farmacologia - irregolarità mestruale o dismenorrea;
Si Jun Zi Tang - secchezza cutanea.
Dang Gui Bu Xue Tang Principio di terapia
Suan Zao Ren Attivare l’energia ed il sangue esercitando azione
Il Si Jun Zi Tang o decotto dei quattro nobili analgesica.
ingredienti tonifica la milza e lo stomaco per Farmacologia
fortificare la “sorgente” dell’energia e del sangue; Dang Gui 10
il Dang Gui Bu Xue Tang o decotto di Angelica Hong Hua 6
per nutrire il sangue tonifica l’energia e promuove Tao Ren 9
la produzione del sangue; Suan Zao Ren e Bai Zi Chuan Xiong 9
Ren nutrono il sangue del cuore esecitando un Chi Shao Yao 9
effetto sedativo; Mu Xiang e Chen Pi regolarizzano Sheng Di 12
l’energia, fortificano la milza e promuovono l’as- Chai Hu 10
sorbimento degli altri rimedi tonici. Zhi Ke 10
Agopuntura Zhi Gan Cao 10
- 3PC - Yintang; Dang Gui, Hong Hua e Tao Ren attivano il sangue
- 5C - Daling; e ne rimuovono la stasi; Chuan Xiong e Cji Shao
- 15V - Xinshu; promuovono la circolazione del sangue ed eserci-

52
tano azione analgesica; Sheng Di tonifica il san- 6TR regolarizza l’energia dei 3 Jiao; 6MC pro-
gue e previene il danneggiamento dello yin; Chai muove la fluida circolazione dell’energia di tutto
Hu e Zhi Ke regolarizzano l’energia ed aiutano la il corpo; 17V e 6Rt attivano la circolazione del
circolazione ematica; Gan Cao armonizza gli altri sangue.
rimedi. 21 Rt apre i meridiani secondari ed esercita azione
Agopuntura analgesica, 4GI e 3F la “4 barriera” regolarizzano
- 6TR - Zhigou: l’energia; Taiyang è analgesico.
- 6MC - Neiguan; Dietetica
- 17V - Geshu; 1. Pollo all’Angelica: Dang Gui, radix Angelicae
- 6Rt - Sanyinjiao; sinensis, 20g; pollo 500g.
- 21Rt - Da Bao; 2. Maiale alla Poria: Chi Shao Yao, radix Paeoniae
- 4GI - Hegu; rubra, 10g; maiale 250g.
- 3F - Taichong; 3. Pollo all’Allium: Xie Bai, bulbus Allii, 10g;
- 5PC - Taiyang. pollo 250g.

53
 speciale
storia della medicina cinese
"dalla dinastia Ming all'inizio della dinastia Qing"
terza parte
Lucio Sotte*
la dinastia Ming
(1.368-1.644)
Nel 1.368 inizia il potere della dinastia Ming che,
nata da una ribellione popolare, consolida il suo
ruolo con il secondo imperatore, Yong Le, figlio
del condottiero che aveva guidato le folle che
avevano spodestato i mongoli Yuan.
illustrazioni di un trattato sull'agricultura
risalente al periodo Ming
I Ming tentarono una restaurazione del potere, che
aveva come modello il regime dei Tang, sviluppa-
rono potentemente l’agricoltura e le spedizioni
* Scuola Italiana di Medicina Cinese
Gruppo di Studio "Società e Salute"
54
marittime, che permisero di riprendere dei contat-
ti con gli altri paesi asiatici. L’imperatore Yong
Le è ricordato anche perché, sotto il suo regno,
furono iniziati i lavori per l’edificazione del pa-
lazzo imperiale di Pechino, “la città proibita”, che
rimane, tutt’oggi, il più imponente esempio di
architettura imperiale. Sempre al periodo del re-
gno di quest’imperatore risale una famosa enci-
clopedia che prende il suo nome: Yong Le Da
Dian o Grande Dizionario dell’Era Yong Le.
Questa enciclopedia, edita nel 1.408, comprende-
va 22.877 capitoli. Attualmente ne rimangono
soltanto 795, tra questi, 72 sono dedicati ad argo-
menti inerenti la medicina e la farmacia. Un altro
importante imperatore di questa dinastia fu Wan
Li, che viene ricordato perché sotto il suo regno
fiorirono i contatti tra Oriente ed Occidente euro-
peo. Padre Matteo Ricci soggiornò in Cina pro-
prio alla corte di quest’imperatore, dal 1.601 al
1.610.
Successivamente, delle crisi di ordine finanziario
e politico indebolirono il potere imperiale e si
conclusero con l’ascesa al potere della dinastia
successiva, di origine manciù, la dinastia Qing,
nel 1.644.
i seguaci della Scuola della
Tonificazione dello Yin
Il pensiero di Zhu Zhe Heng fu ripreso da molti
autori che vissero nel periodo della dinastia Ming,
in particolare, ci sembra corretto ricordare Wang
Lu e Dai Si Gong.
Wang Lu nacque nel 1.332 a Kunshan, nella
provincia Hebei, e fu l’autore dello Yi Jing Su Hui
o Classico che si Muove Controcorrente, edito nel
1.368.
Questo medico seguì la corrente che affermava
che le patologie dell’epoca non potevano essere
affrontate con le teorie ed i farmaci classici e
sottolineò l’importanza di distinguere le malattie
da raffreddamento Shang Han, dalle malattie da
tepore Wen Bing. Nel pensiero di Wang Lu, questi
due tipi di patologie hanno una genesi differente,
una differente evoluzione e, dunque, debbono
essere affrontate con terapie diverse. Questa teo-
ria andava a colmare un vuoto lasciato dallo
Shang Han Lun e dai suoi commentari.
Dai Si Gong, un altro allievo di Zhu Zhe Heng,
compilò un testo che dedicò al suo maestro, il Tui
Qi Shi Yi o Approfondire il Pensiero del Maestro.
Questo trattato è diviso in tre parti: la prima,
generale, che affronta varie patologie tipiche del-
l’epoca, la seconda dedicata alla pediatria e la
terza di argomento ostetrico-ginecologico. Vi tro-
viamo inoltre, la descrizione ed il trattamento di
svariate patologie tra cui: faringiti, tosse, TBC,
orticaria, emottisi, paralisi, diabete, malaria, diar-
rea, blenorragia, artralgie, appendicite,
eiaculazioni notturne, parassitosi intestinale ecc.
la Scuola della Tonificazione e del
Riscaldamento
I discepoli di Dan Xi sostenevano la teoria che
molte patologie, essendo di natura calda, doveva-
no essere trattate con la tecnica della refrigerazio-
ne o della purificazione del calore. A questi si
opposero i fautori della Scuola della Tonificazione
e del Riscaldamento, seguaci di Li Gao, come Xue
Ji, Zhao Xian He e Zhang Jie Bin.
Xue Ji, chiamato anche Xue Xin Fu, nacque nel
1.488 e fu l’autore di una produzione scientifica
enorme. Scrisse infatti: Nei Ke Zhai Hao o Com-
pendio di Medicina Interna, Wai Ke Shu Yao o
Compendio di Medicina Esterna o Chirurgia,
Wai Ke Fa Hui o Trattato di Medicina Esterna o
Chirurgia, Nu Ke Cuo Yao o Elementi Essenziali
di Ostetricia e Ginecologia, Zheng Ti Lei Yao o
Compendio di Traumatologia, Kou Chi Lei Yao o
Compendio di Stomatologia. Tutti questi lavori
rivelano una grande esperienza e conoscenza di
tutte le branche della medicina.
Alla base del suo pensiero si pone l’idea che le
patologie siano generalmente determinate da un
deficit e che, dunque, occorra tonificare; se com-
paiono segni di freddo, alla tonificazione è neces-
sario aggiungere la regola della calorificazione.
Occorre agire soprattutto su due organi, la milza
ed il rene, utilizzando farmaci tonici e riscaldanti.
Zhao Xian Ke, chiamato anche Zhao Yang Kui,
nacque nella contea di Yin, nella provincia Henan.
Quest’autore, che compilò il Yi Guan o Il Mazzo
di Chiavi della Medicina, continua l’opera di Xue
Ji ed approfondisce gli studi sul Ming Men, la
“porta della vita”. Il Ming Men è la sede del fuoco
ministro, mentre il cuore è la sede del fuoco
imperiale. Tale sede viene localizzata dai vari
autori in differenti parti del corpo: il rene destro,
la zona mediana tra i due reni, l’addome, l’utero
ecc. Tuttavia, tralasciando le teorie relative alla
sua localizzazione, l’importante è la sottolineatura
fatta sul concetto che il Ming Men è in relazione
con il fuoco. La debolezza o la potenza della
vitalità di ogni individuo dipendono dalla debo-
lezza o forza di questo fuoco e dalla corretta
trasformazione del fuoco in acqua e dell’acqua in
fuoco. La terapia deve dunque fondarsi sul
riequilibrio di questi due elementi, dopo che è
stata identificata la causa reale della malattia nella
debolezza di uno dei due.
Zhang Jie Bin, chiamato anche Zhang Jing Yue,
nacque a Zhanyin, nella contea di Wue, nella
provincia Jiangsu, nel 1.563. Scrisse due opere
famose, il Lei Jing Fu Yi o Supplemento Classifi-
cato del Nei Jing, con un complemento illustrato,
nominato Lei Jing Tu Yi, il Jing Yue Quan Shu o
Libro Completo di Jing Yue ed il Zhi Yi Lu o
Domande per la Chiarificazione dei Dubbi.
Il Lei Jing è un testo di commento del Su Wen e del
Ling Shu, compilato con lo scopo di organizzare le
due opere in capitoli aventi lo stesso tema: preven-
zione e mantenimento della salute, yin-yang, aspet-
ti del polso, meridiani, tronchi e rami, trattato
sulle terapie, malattie, tecniche di puntura, movi-
menti ed energie, riunioni e comunicazioni. Ogni
argomento è ulteriormente suddiviso in paragrafi
che danno una buona organizzazione generale al
contenuto dell’opera e che rendono lo studio del
Nei Jing più pratico e semplice.
Il Supplemento Classificato del Nei Jing è una
compilazione sistematica del Classico di Medici-
na Interna suddivisa in dodici articoli. Il Zhi Yi Lu
è, invece, un testo critico che fa riferimento alle
opere di Liu Wan Su e Zhu Zhe Heng, per conte-
starne o rivederne alcune questioni fondamentali.
Quest'autore riprende inoltre la teoria della
normalizzazione degli equilibri yin-yang espres-
sa da Zhao Xian Ke e la completa ed arricchisce.
agopuntura
Il periodo Ming è caratterizzato da una forte
ripresa degli studi e delle sistematizzazioni relati-
ve all’agopuntura.
Nel 1.439 Xu Feng pubblica lo Zhen Jiu Da Quan
o Summa dell’Agopuntura-Moxibustione. Il nome
esatto di questo testo è Zhen Jiu Jie Fa Da Chen
o Raccolta dei Metodi Rapidi di Agopuntura e
Moxibustione.
Lo scopo del testo era quello di portare chiarezza
55
nella localizzazione e denominazione dei punti di
agopuntura; capitava, infatti, di trovare, nella let-
teratura di quel periodo, citazione di punti con la
medesima denominazione e differente localizza-
zione o denominazioni uguali per punti differenti.
I punti presi in considerazione in quest’opera sono
145, messi in relazione con il trattamento di 64
differenti malattie. Si tratta di un efficace manuale
sintetico sull’agopuntura-moxibustione.
Il testo, fornito di ricca documentazione e splen-
dida iconografia, è suddiviso in 6 Juan:
- Juan 1-2: versi cantati sull’agopuntura;
- Juan 3: canto sui punti dell’intero organismo;
- Juan 4: consegna delle otto regole terapeutiche
e dei 66 punti di comando della circolazione del
Dou Jie;
- Juan 5: consegna dei versi che permettono la
scelta dei punti di comando secondo le ore del
giorno e secondo il calendario per l’uso di aghi
metallici;
- Juan 6: metodi di moxibustione.
illustrazione dello Zhen Jiu Da Cheng
Nel 1.529 viene dato alle stampe lo Zhen Jiu Wen
Dui o Domande e Risposte sull’Agopuntura e
Moxibustione, opera di Wang Ji.
Nel 1.537 viene dato alle stampe il Zhen Jiu Yi
Jing o Florilegio di Agopuntura e Moxibustione,
opera di Gao Wu, che successivamente dedicherà
agli stessi argomenti un’altra importante opera, lo
Zhen Jiu Ju Min o Elementi Essenziali dell’Ago-
56
puntura e Moxibustione. Lo stesso autore fece
fondere tre statue di bronzo raffiguranti un uomo,
una donna ed un bambino per apportare una serie
di correzioni relative alla localizzazione dei punti.
Gao Wu è famoso anche per altri commentari e
per l’aspra critica che intraprese nei confronti
dell’abitudine di alcuni agopuntori di effettuare la
terapia senza far prima spogliare i loro pazienti,
infiggendo gli aghi attraverso i vestiti.
Un’altra importantissima opera riguardante l’ago-
puntura-moxibustione è lo Zhen Jiu Da Cheng o
Grande Successo dell’Agopuntura-Moxi-bustione,
opera di Yang Ji Zhou. Il testo fu rivisto da Jin
Xian e pubblicato nel 1.601 in 10 Juan. Questo
trattato fu ripetutamente rieditato e commentato
nei secoli successivi. L’opera, che prende lo spun-
to da un trattato precedente definito Wei Sheng
Zhen Jiu Xuan Ji Mi Yao o Importanza Segreta
delle Terapie Mediante Agopuntura, è composta
da 10 Juan:
- Juan 1: citazioni del Nei Jing e del Nan Jing;
- Juan 2-3: raccolta di versi cantabili sull’agopun-
tura;
- Juan 4: trattato sui metodi di puntura e di
cauterizzazione a seconda della sintomatologia;
- Juan 5: tecniche di agopuntura, punti Shu Anti-
chi, punti vietati, giorni vietati ecc.;
- Juan 6-7: localizzazione dei punti, descrizione
dei meridiani, aspetti fisiologici degli organi e
visceri collegati ai meridiani;
- Juan 8: metodi di puntura in relazione con le
varie patologie;
- Juan 9: metodi di agopuntura e moxibustione di
medici illustri e dell'autore;
- Juan 10: estratto del Chen Min Xiao Er Tui Na
Jing, un’opera di pediatria sul massaggio, pur-
troppo andata persa, compilata da un pediatra di
epoca Song, Chen Wen Zhong. In un capitolo,
dedicato all’oftalmologia, sono descritti i punti ad
azione oftalmica, sia quelli locali che quelli a
distanza.
Nel 1.572 Li Shi Zhen pubblicò il Qi Jing Ba Mai
Kao o Esame degli Otto Meridiani Curiosi; si
tratta di un’opera molto interessante perchè, oltre
a spiegare la teoria classica dei meridiani curiosi,
la completa con l’interpretazione datane da Li Shi
Zhen.
l’affronto di patologie infettive ed
epidemiche diffuse in epoca Ming:
peste, vaiolo e sifilide
L’epoca Ming si caratterizza per il diffondersi di
patologie epidemiche ed infettive che, pur essen-
do state già evidenziate in precedenza, in questo
periodo furono affrontate con maggiore interesse
e conseguente efficacia preventiva e terapeutica.
La peste è definita in cinese Shu Yi, letteralmente
“malattia epidemica dei topi”, tuttavia, in epoca
Ming fu denominata Wen Yi, letteralmente “pe-
stilenza”, per sottolineare le caratteristiche epide-
miche del suo contagio. Dal periodo Song in poi
questa terribile patologia seminò morte e terrore
in Cina e le epidemie si diffusero saltuariamente,
provocando migliaia di decessi tra la popolazione.
E’ rimasta famosa l’epidemia scoppiata nel 1.641
nella provincia Hebei; essa provocò migliaia di
vittime, decimando la popolazione di questa re-
gione.
Nel 1.642, Wu You Xing dedicò alla peste un
intero trattato intitolato Wen Yi Lun o Trattato
sulle Pestilenze. In questo trattato viene presenta-
ta la teoria dei Li Qi o soffi violenti che sono,
secondo l’autore, i responsabili dell’insorgenza e
della trasmissione di questa malattia. Si comincia,
dunque, a distinguere la differenza tra le pestilen-
ze Wen Yi e gli attacchi esterni del freddo Shang
Han. L’autore sottolinea, inoltre, l’importanza
della specificità dell’agente patogeno: fa, infatti,
notare che l'essere vivente, uomo compreso, ha
dei suoi specifici Wen Yi e che questi non si
trasmettono automaticamente da una specie al-
l’altra. Si tratta di un’opera estremamente moder-
na per il periodo in cui fu compilata; preconizzava
infatti la presenza di agenti esterni che successiva-
mente sono stati identificati con precisione, ma a
distanza di secoli, dalla moderna microbiologia.
Queste intuizioni si scontrarono, come è ovvio
comprendere, con le credenze del periodo in cui
furono formulate per la prima volta; era infatti
assai arduo per i medici della dinastia Ming con-
cepire una molteplicità di agenti eziologici esterni
collegati all’influenza patogena del fuoco.
Il vaiolo, come la peste, si diffondeva periodica-
mente a livello epidemico, decimando la popola-
zione cinese. Questa patologia aveva suscitato un
notevole interesse fin dall’epoca Song, ma, sem-
bra, anche nel periodo Tang, ad essa precedente.
Il Niu Dou Xin Shu o Nuovo Libro del Vaccino
Antivaioloso narra che un certo Zhao praticava la
vaccinazione antivaiolosa già nel 713 d.C., inocu-
lando, per via nasale, i derivati essiccati delle
pustole provocate dalla malattia. Dal Dou Zheng
Ding Lun o Principio Definito del Vaiolo risulta
che un eremita avesse vaccinato il figlio del primo
ministro Wang Dan. In ogni caso, la vaccinazione
antivaiolosa iniziò in Cina molto prima che Jenner
la introducesse in occidente, anzi sembra che lo
stesso Jenner arrivò all’intuizione della vaccina-
zione attraverso scarificazione cutanea proprio
basandosi su conoscenze derivate dalla medicina
cinese.
Un’altra patologia infettiva molto diffusa in epo-
ca Ming era la sifilide, definita Guang Chuang,
“ulcere cantonesi”, perchè i primi casi si verifica-
rono proprio in questa città, o Yang Mei Chuang
per evidenziare la somiglianza tra le lesioni luetiche
e l’albero della Myristica rubra, definito in cinese
Yang Mei. Nel 1.632 Chen Si Cheng pubblicò un
libro dedicato a questa patologia dal titolo Mei
Chuang Mi Lu o Scritti Segreti sul Mei Chuang.
L’autore definiva le lesioni cutanee e sottocutanee
provocate dalla sifilide “ulcere da fornicazione”,
per evidenziarne la modalità comune di trasmis-
sione e raccomandava l’uso dell’arsenico e del
mercurio per il loro trattamento.
Sembra che la diffusione della malattia sia stato
per molto tempo frenata dalle misure igieniche
che i cinesi erano soliti osservare prima e dopo i
contatti sessuali: sia gli uomini che le donne
avevano infatti l’abitudine di effettuare delle ab-
bondanti abluzioni delle loro pudenda ed usavano
dei lubrificanti che proteggevano i tessuti dalle
abrasioni e dalle lacerazioni dei tessuti genitali.
Nonostante queste corrette regole igieniche, la
malattia si diffuse prima nella regione del
Guangdong e poi in tutta la Cina. Molte terapie
furono proposte per il suo trattamento; è interes-
sante notare che esse erano generalmente fondate
sull’uso di farmaci topici ad azione locale come
l’unguento di Jin Yin Hua, il fiore di Lonicera
Japonica, che possiede un buon effetto
antinfiammatorio ed antimicrobico, o le
cauterizzazioni con l’aglio, altro rimedio
antimicrobico. A questi venivano aggiunti dei
rimedi per uso interno, che generalmente avevano
lo scopo di esercitare un effetto tonico: il Si Jun Zi
Tang o decotto dei quattro nobili ingredienti,
ricetta tonica dell’energia, ed il Ba Zhen Tang o
decotto delle otto sostanze preziose, per tonificare
sia l’energia che il sangue. Evidentemente si era
intuito che la sifilide esercitava, come altre malat-
tie veneree, un effetto debilitante generale, che
doveva essere trattato per rendere più efficace la
terapia locale e ritardare le complicanze generali
e neurologiche della patologia.
Li Shi Zhen ed il Ben Cao Gan Mu
Li Shi Zhen, chiamato anche Li Dong Bi, nacque
a Qizhou, attualmente Qichun, nella provincia
Hubei, nel 1.518. Possiamo considerarlo un figlio
d’arte perchè fu introdotto alla medicina da suo
padre Li Yan Wen, che era un eminente medico
della sua regione. Dopo aver appreso i primi
rudimenti della medicina e della farmacia, Li Shi
57
Zhen fu incoraggiato dal genitore a intraprendere
la carriera di funzionario e, fortunatamente per il
progresso scientifico, dopo essere stato bocciato
per ben tre volte agli esami statali, riprese a
studiare medicina e a seguire gli insegnamenti
paterni. Fu introdotto alla Tai Yi Yuan, l’Accade-
mia Imperiale di Medicina di Pechino, che rag-
giunse nel 1.558, e vi rimase a studiare per più di
un anno, approfondendo lo studio dei classici. Poi
si recò a Wuchang e ritornò a Qizhou nel 1.561.
Rimase nel suo paese natale per altri quattro anni,
prima di intraprendere una serie di lunghi viaggi
attraversando varie regioni della Cina.
Li Shi Zhen
Durante questi viaggi ebbe l’occasione di racco-
gliere una serie enorme di notizie sulle tradizioni
fitoterapiche delle varie regioni della Cina: Hebei,
Hunan, Jiangxi, Jiangsu, Anhui ecc. A questo
punto iniziò a sintetizzare tutte le informazioni
raccolte nel suo capolavoro: il Ben Cao Gan Mu o
Compendio di Materia Medica. Si dedicò alla
compilazione di questa vastissima opera per molti
anni e, nel 1.579 raggiunse Nachino, una città
famosa in Cina per le sue raffinate tipografie.
Rimase a Nanchino a lungo, ma non riuscì a
vedere la pubblicazione della sua opera, che fu
data alle stampe soltanto nel 1596, tre anni dopo
la sua morte.
Oltre al Ben Cao Gan Mu, Li Shi Zhen compilò
altre diciassette opere; a ragione, dunque, deve
essere considerato un gigante nella storia della
medicina cinese. Ricordiamo altri due importanti
58
volumi: il Qi Jing Ba Mai Kao o Esame degli Otto
Meridiani Curiosi, già citato nel paragrafo ineren-
te l’agopuntura, e pubblicato nel 1.572 ed il Bin
Hu Mai Xue o Studio dei Polsi di Bin Hu, che vide
la luce otto anni prima, nel 1.564.
Ben Cao Gan Mu o Compendio di Materia
Medica
L’opera, in 52 volumi, è il risultato di lunghe
ricerche bibliografiche e riassume, perciò, lo scibile
fino allora conosciuto di materia medica, che
completa con una serie di ricerche condotte dallo
stesso autore, interrogando medici delle varie
regioni della Cina e riportando la loro esperienza
in farmacologia.
E’ considerata, dal momento della sua edizione, la
più poderosa materia medica mai compilata e, in
assoluto, una delle più importati opere scientifi-
che della medicina cinese.
Il suo contenuto è così suddiviso:
- volumi 1 e 2: riuniscono le conoscenze botani-
che anteriori alla sua compilazione: 39 Ben Cao,
360 trattati medici, 591 trattati storici o scientifici;
- volumi 3 e 4: indicano le modalità d’uso dei
rimedi rapportandoli alla sintomatologia del ma-
lato;
- volumi 5-52: classificazione di tutte le sostanze
medicinali in 16 categorie: acque del cielo e della
terra, fuoco, terra, metalli e pietre, erbe, cereali e
graminacee, piante commestibili o verdure, frutti
ed alberi da frutto, alberi selvatici, prodotti per
abiti ed utensili, insetti, animali con squame come
rettili e pesci, animali provvisti di carapace, uccel-
li, quadrupedi, sostanze e prodotti di derivazione
e d'origine umana. In tutto sono prese in conside-
razione 16 categorie, ulteriormente suddivise in
62 sottocategorie. Ad esempio, la categoria delle
erbe è suddivisa in 9 sottocategorie distinte in base
al loro habitat: erbe di montagna, erbe aromatiche,
erbe delle rocce ecc.; quella dei legni in 6
sottocategorie: legni aromatici, grandi alberi, ar-
busti ecc.
La classificazione botanica fatta da Li Shi Zhen
riunisce spesso in gruppo erbe che presentano
caratteristiche simili, facendo intuire che il con-
cetto di specie e di famiglia fosse stato da lui,
perlomeno, afferrato.
In questa maniera vengono classificate 1.892 so-
stanze medicinali diverse, di cui 374 citate per la
prima volta da Li Shi Zhen. Le altre sostanze citate
nel Ben Cao Gan Mu derivano dai vari Ben Cao ad
esso precedenti:
- Shen Nong Ben Cao Jing: 347;
- Annotazioni allo Shen Nong Ben Cao Jing di Tao
Hong Jing: 311;
- Tang Ben Cao di Su Jing: 111;
- Ben Cao Shi Yi di Chen Cang Qi: 369;
- Kai Bao Ben Cao: 111;
- Materia Medica Classificata di Tang Shen Wei
e Supplemento alla Materia Medica Classificata
di Zhu Zhe Heng: 8.
Illustrazione da un trattato di farmacologia:
l'argento
La classificazione dei farmaci adottata da Li Shi
Zhen si discosta notevolmente da quelle a lui
precedenti e le completa; è, sicuramente, il frutto
dei suoi accurati studi e delle sue osservazioni
botaniche, geologiche ecc.
Nello Shen Nong Ben Cao Jing i rimedi erano
divisi in tre sole categorie, sulla base della loro
azione terapeutica e della loro tossicità: rimedi
superiori, medi ed inferiori.
Con lo Shen Nong Ben Cao Jing Ji Zhu di Tao
Hong Jing, le tre classi precedenti vengono stu-
diate suddividendole ulteriormente in: giade e
pietre, erbe, alberi, insetti, rettili e quadrupedi,
frutti e legumi, semi.
Ulteriori suddivisioni vengono apportate in epoca
Tang nel Xi Xiu Ben Cao ed in epoca Song nello
Zheng Lei Ben Cao di Tang Shen Wei; quest’ul-
timo suddivide i farmaci aggiungendo ulteriori
categorie come: prodotti di origine umana, uccel-
li, pesci ecc.
Il Ben Cao Gan Mu completa l’opera iniziata in
precedenza aggiungendo ulteriori classi e specifi-
candole dettagliatamente.
Nel testo vengono, inoltre, suggerite più di 11.000
differenti prescrizioni ed il volume è corredato da
1.100 illustrazioni.
Di ogni sostanza medicinale vengono descritte le
proprietà secondo il seguente criterio:
- nome: spiegazione del nome, correzione di erro-
ri precedenti;
- preparazione: modalità di preparazione e
somministrazione del prodotto;
- raccolta: luogo d’origine, aspetto botanico, mo-
dalità e tempo di raccolta;
- effetto terapeutico: analizzato attraverso il sapo-
re, la natura e le proprietà della sostanza.
Questa opera non è soltanto il più completo tratta-
to di farmacologia compilato fino al 1.600, ma è
anche un’opera di rilevante interesse scientifico
in ambito di biologia, botanica, metallurgia, astro-
nomia, geografia, geologia ecc.
Potremmo definirla, più concretamente, un tratta-
to di scienze naturali.
Anche se Li Shi Zhen viene ricordato soprattutto
per il suo Ben Cao Gan Mu, non occorre dimen-
ticare gli interessantissimi apporti che egli diede
allo sviluppo di altre branche della medicina.
Con il Qi Jing Ba Mai Kao o Esame degli Otto
Meridiani Curiosi, diede un apporto decisivo alla
conoscenza anatomo-fisio-patologica di questi
canali straordinari. Con il Bin Hu Mai Xue o
Studio dei Polsi di Bin Hu, approfondì lo studio
della sfigmologia e definì 27 polsi differenti,
dando una spinta notevole a questa essenziale
tecnica diagnostica. Fu il primo medico cinese a
spiegare la colelitiasi, ad introdurre la tecnica
della sterilizzazione del materiale attraverso il
vapore, a consigliare l’uso del ghiaccio per il
trattamento delle iperpiressie e ad affermare la
centralità del cervello nel controllo delle funzioni
psichiche.
59
E’ molto arduo stabilire se, ed in che misura, egli
abbia aderito a qualcuna delle scuole classiche del
suo tempo.
Probabilmente, pur conoscendo approfonditamen-
te tutte le teorie che ognuna di queste sottolineava,
non si inserì precisamente in nessuna scuola, ma
seppe mantenere un equilibrio che gli permise di
sviluppare il meglio di ognuna, evitando di cadere
negli errori che molti suoi predecessori e contem-
poranei commettevano per essere troppo rigida-
mente attaccati ad una determinata corrente di
Qi Jing Ba Mai Kao
pensiero.
La mole scientifica della sua opera e la sua statura
umana fanno di Li Shi Zhen, senza ombra di
dubbio, il più famoso personaggio della storia
della medicina cinese.
l’evoluzione della teoria medica e
la sua sistematizzazione editoriale
Il periodo Ming è caratterizzato dalla fioritura di
una splendida letteratura medica che consegue
all’intenso lavoro di sistematizzazione teorica della
60
medicina. Abbiamo già accennato alle opere di
Wan Lu, Dai Si Song, dei seguaci della Scuola
della Tonificazione e del Riscaldamento ed ai
lavori della revisione del Nei Jing.
Anche altri classici di medicina furono profonda-
mente analizzati e reinterpretati per fornirne delle
versioni didatticamente più efficaci. L’interesse
per lo Shang Han Lun di Zhang Zhong Jing si
espresse con la pubblicazione di due importanti
opere: Fang You Zhi, editò nel 1.592, lo Shang
Han Lun Tiao Bian e Tao Hua compilò lo Shang
Han Liu Shu o Sei Libri sugli Shang Han. In Nan
Jing fu rivisitato da Xiang Zong Li che compilò il
Wu Ting Zi Su Jie Ba Shi Yi Nan Jing o Ricogni-
zioni sul Classico delle 81 Difficoltà.
In questo periodo comparvero dei notevoli lavori
enciclopedici. Abbiamo già citato il Yong Le Da
Dian o Grande Dizionario dell’Era Yang Le. In
ambito medico è doveroso ricordare un’altra im-
portante opera, il Gu Jin Yi Tong Da Quan o
Grande Enciclopedia Universale del Passato e
del Presente, edita da Xu Chun Fu nel 1.556.
L’opera, in cento volumi, descrive la teoria medi-
ca citando per ogni argomento i classici ed i
trattati precedenti la sua edizione. Successiva-
mente viene esposta la teoria fondamentale del
Nei Jing, si parla della vita di medici illustri, si
analizzano i vari aspetti della medicina: la teoria
medica, la sfigmologia, le prescrizioni
farmacologiche, i rimedi e le terapie per tonificare
la Zheng Qi ecc. Questa enciclopedia rimase
famosa a lungo e fu utilizzata, come opera di
studio e di consultazione, per più di due secoli.
Durante il periodo Qing fu data alle stampe, nel
1.723, il Gu Jin Tu Shu Ji Cheng o Enciclopedia
delle Opere e delle Illustrazioni del Passato e del
Presente. Questo secondo trattato enciclopedico,
in 120 volumi, è più completo del precedente e lo
sostituì dalla seconda metà del XVIII° secolo.
Accanto alle grandi opere enciclopediche com-
parvero anche dei manuali molto pratici come il Yi
Xue Ru Men o Rudimenti della Medicina di Li Jian
Zhai, edito nel 1.575: questo volume fu ristampa-
to diverse volte nei secoli successivi.
Quest’opera si ispira allo Yi Jing Xiao Xue e
presenta una sintesi del sapere medico contempo-
raneo: tavole con i punti di agopuntura, organi e
visceri, meridiani, semeiotica e diagnostica, teo-
ria medica, agopuntura e moxibustione, patologia
interna ed esterna, ginecologia, pediatria, chirur-
gia d’urgenza, biografia di medici illustri ecc.
L’opera, compilata in versi accompagnati da note
esplicative, è una sintesi eccellente del sapere
medico in epoca Ming.
Anche altre opere rientrano nel novero di questi
trattati e manuali didattici: Han Mao pubblicò, nel
1.522, Han Shi Yi Tong o Sintesi Medica del
Maestro Han, Xu Chun Fu editò , nel 1.556, Gu
Jin Yi Tong o Sintesi della Medicina di Ieri e di
Oggi, Zhang San Xi diede alla stampa il Yi Xue Liu
Yao o I Sei Punti Importanti della Medicina.
Un’altra opera di rilievo nel periodo Ming è il
Wang Bing Hui Chun o Ritorno della Primavera
dopo le 10.000 Malattie, dato alle stampe da Gong
Ting Xian nel 1.587.
In ambito pediatrico occorre citare il You Ke Fa
Hui o Compendio delle Patologie Pediatriche,
compilato da Wan Quan ed edito nel XVII° seco-
lo. Le patologie oftalmiche furono approfondite
da Ni Wei De nel Yuan Ji Qi Wei: in questo testo
si affronta l’eziopatogenesi delle malattie dell’oc-
chio e si suggeriscono importanti presidi
terapeutici.
In questo periodo apparvero anche delle collezio-
ni di casi clinici che presentano, con spirito
pragmatico, eziopatogenesi, clinica e terapia di
pazienti trattati con successo da medici illustri.
Un esempio di questa nuova serie di testi medici
è il Ming Yi Lei An o Casi Clinici di Celebri
Medici, opera di Jiang Quan, edita nel 1.552. In
questo testo vengono analizzati 100 casi clinici
raccolti dai classici o esito di esperienze personali
dell’autore.
Anche la storia della medicina fu un argomento di
interesse editoriale: Zhu Xu, nel 1.584, descrive le
istituzioni mediche del suo periodo e la vita di
medici illustri nel Tai Yi Yuan Zhi.
La farmacologia e la scienza delle prescrizioni
vengono affrontate da Zhu Su, Teng Shuo e Liu
Chun nel Pu Ji Fang o Ricette per Tutti. Il testo,
edito nel 1.406 in 168 volumi, rappresenta la più
completa raccolta di ricette mediche del periodo,
con un’analisi dettagliata di 61.739 ricette e 239
tavole. Purtroppo l’opera non ci è arrivata com-
pleta.
Durante il periodo Qing ne fu editata una revisio-
ne aggiornata in 426 Juan che fu integrata alla Si
Ku Quan Shu, una raccolta enciclopedica. Alcuni
volumi dell’opera originale erano dedicati ad ar-
gomenti generali: la sfigmologia, movimenti ed
energie, sintomi e sindromi degli organi e dei
visceri, forme corporee (cioè analisi della
semeiotica, dell’estremità cefalica, degli occhi,
dell’orecchio), patologia (secondo una classifica-
zione basata su malattie da attacco del freddo,
malattie varie, piodermiti, ulcere, chirurgia, affe-
zioni ossee) ginecologia, ostetricia, pediatria, ago-
puntura, moxibustione, prescrizioni. Per ogni
malattia il testo affronta l’eziopatogenesi, la dia-
gnosi e la terapia. La documentazione offerta è
molto ricca ma, accanto a rilevanti novità, accosta
argomenti di scarso o nullo valore scientifico.
la Dinastia Qing
(1644-1911)
A partire dal 1.644 la Cina fu governata da una
dinastia che proveniva dalla Manciuria: i Qing.
Dopo un primo periodo caratterizzato dall’insta-
bilità politica derivante dalla resistenza dai Ming
meridionali e da ribellioni dei generali del Sud
della Cina, il paese entrò in un periodo felice,
caratterizzato dalla prosperità e dall’armonia, che
durò fino alla fine del XVIII secolo.
Gli imperatori di questo periodo regnarono con
una politica illuminata che favorì il progresso
sociale, scientifico e culturale. Con l’inizio del
XIX secolo la situazione cambiò radicalmente:
l’instabilità politica, sociale ed economica favorì
le ribellioni popolari, le insurrezioni contadine, la
penetrazione del commercio dell’oppio, che giu-
stificò ben due guerre combattute dai paesi occi-
dentali contro la Cina, sfortunatamente perse dal
popolo dell’impero del centro. Sinteticamente si
può dividere l’epoca Qing in due periodi: il primo,
caratterizzato dalla prosperità, fu governato dagli
imperatori Kang Xi, Yong Zheng e Qian Long, e
durò fino alla fine del ‘700, il secondo, funestato
da guerre, ribellioni e calamità naturali, si conclu-
se nel 1.911 con la fine del potere imperiale e
l’insediamento di un governo repubblicano.
la Scuola del Calore Patogeno
Abbiamo già evidenziato nei capitoli precedenti
che, dall’anno 1.000 in poi, la teoria degli attacchi
esterni suggerita dallo Shang Han Lun era sem-
brata sempre più insufficiente a spiegare le
patologie epidemiche che ricorrentemente si dif-
fondevano nel paese provocando, talora, migliaia
di vittime. La peste bubbonica ed il vaiolo
funestavano saltuariamente la popolazione cine-
se, ma anche altre patologie di origine infettiva
erano diffuse ed erano state individuate e sottopo-
ste ad accurati studi: ad esempio, le malattie
esantematiche come il morbillo, la varicella e la
rosolia.
La Scuola di Hejian aveva suggerito che il caldo
patogeno era all’origine di queste nuove malattie
e le teorie di Liu Wan Su erano state riprese, riviste
e riprecisate da Zhu Zhe Heng, Wang Lu e Dai Si
Gong. Contemporaneamente si era fatta sempre
più popolare la teoria che “le malattie nuove non
61
potessero più essere affrontate con terapie anti-
che” e che lo Shang Han Lun non fosse sufficiente
a spiegare dettagliatamente l’eziopatogenesi del-
le patologie infettive né a suggerire terapie ade-
guate. Questo spirito critico nei confronti dello
Shang Han Lun non aveva l’obiettivo di sminuire
la portata di questo classico, ma soltanto di
evidenziarne i limiti. La distinzione tra Shang
Han o attacco del freddo e Wen Bing o malattia
tiepida si fece sempre più chiara e precisa. Duran-
te l’epoca Ming, Wou You Xing aveva completa-
to l’opera dei suoi predecessori, suggerendo la
teoria dei Li Qi o soffi violenti, gli agenti patogeni
responsabili della trasmissione delle Wen Yi, le
pestilenze. I medici del periodo Qing proseguiro-
no questi studi e le sistematizzarono nelle teorie
dei 4 strati energetici e dei 3 riscaldatori. Questi
studiosi furono riuniti da una comune interpreta-
zione delle malattie febbrili che originò la Scuola
delle Malattie Febbrili Wen Re Bing.
Ye Tian Shi e la teoria dei 4 strati
Ye Tian Shi, chiamato anche Ye Gui, è da tutti
riconosciuto come il leader della Scuola delle
Malattie Febbrili Epidemiche. Nacque a Suzhou,
nella provincia Jiangsu, nel 1.667. Dopo accurati
studi ed esperienze cliniche sistematizzò la sua
teoria nel Wen Re Lun o Trattato sulle Malattie
Febbrili, pubblicato dai suoi discepoli nel 1.746,
anno della morte di questo illustre personaggio.
Secondo Ye Tian Shi, le Wen Bing o malattie
febbrili si contraggono, attraverso le vie respirato-
rie, che vengono invase dalle Wen Xie o energie
patogene del caldo. Queste possono così aggredi-
re gli organi e visceri interni ed approfondirsi
secondo i 4 strati dell’energia: lo strato Wei
dell’energia difensiva, lo strato Qi dell’energia
mista, quello Ying dell’energia nutritiva e quello
Xue del sangue. Ye Tian Shi propose l’uso dei
farmaci aromatici che aprono gli orifizi per il
trattamento dei gravi fenomeni iperpiretici delle
patologie febbrili;le sue teorie divennero molto
popolari.
Xue Xue, contemporaneo di Ye Tian Shi, comple-
tò le teorie sulle Xen Bing nel suo Shi Re Tiao Biao
o Analisi dettagliata dell’Umidità e del Calore.
Egli nacque nel 1.681, a Suzhou, come Ye Tian
Shi.
Un altro figlio di Su Zhou fu Zhou Yang Jun, che
diede alla stampa il Wen Re Shu Yi Quan Shu o
Trattato Completo delle Malattie Tiepide, Calde,
del Gran Caldo ed Epidemiche. In quest’opera si
completa la distinzione dei 4 strati di Ye Tian Shi,
distinguendo le patologie sulla base della loro
62
causa scatenante e del quadro clinico come segue:
Wen Bing o malattie tiepide, Re Bing o malattie
calde, Shu Bing o malattie del calore estivo, Yi
Bing o malattie epidemiche.
Il testo introduce inoltre il concetto che le malattie
Shang Han si diffondano dall’esterno all’interno,
mentre le malattie Wen Yi si sviluppano dall’in-
terno all’esterno. Ciò è in armonia con la teoria
che le malattie esantematiche producono le lesio-
ni cutanee solo quando il calore si approfondisce
negli strati Ying e Xue.
Dai Tian Zhang aggiunge alcune applicazioni
sulle differenze tra Wen Yi e Shang Han nel
Guang Wen Yi Lun o Trattato sulle Pestilenze,
edito nel 1722.
Wu Tang e la teoria dei 3
riscaldatori
Wu Tang, autore del Wen Bing Tiao Bian o Analisi
Dettagliata delle Malattie Febbrili Epidemiche,
introduce nel 1.798, anno di pubblicazione del
testo, l’interpretazione dell’applicazione della te-
oria dei tre riscaldatori alle patologie febbrili.
Secondo Wu Tang, le patologie febbrili interessa-
no inizialmente il riscaldatore superiore e si ap-
profondiscono successivamente a quello medio
ed inferiore. Quest’autore distingue nove tipi di
malattie Wen Bing: Feng Wen, causata dal vento,
Wen Re o malattia caldo-tiepida, Wen Du o ma-
lattia tiepida-tonica, Shi Wen o malattia tiepida-
umida, Wen Nue o malattia tiepida ecc.
Un altro autore che ci sembra importante ricorda-
re è Yu Lin. E’ sua la precisazione che le malattie
Yi si caratterizzano per la comparsa delle lesioni
cutanee tipiche degli esantemi e che il quadro
sintomatologico delle malattie Shang Han differi-
sce da quello delle malattie Yi in molti aspetti:
tipo di iperpiressia e durata della febbre, cefalea
ecc.
Per completare la teoria delle malattie febbrili
occorre citare due opere della seconda metà
dell’800: il Wen Re Jing Wei o Manuale delle
Malattie Febbrili Epidemiche, scritto da Wang
Meng Ying nel 1.852 in 5 volumi ed il Shi Bing
Lun o Sulle Patologie Stagionali compilato da Lei
Feng e dato alle stampe nel 1.882.
le enciclopedie e le pubblicazioni di
medicina
Il mecenatismo dei primi imperatori Qing favorì
la compilazione di grandi raccolte enciclopediche
riguardanti tutti i campi dello scibile umano, dalla Di Nei Jing Su Wen Ling Shu Jie Yao, edito nel
letteratura, alla storia, alle scienze ecc. Anche in 1.672 da Zhang Zhi Cong e lo Huang Di Su Wen
ambito medico fiorirono le iniziative di opere Zhi Jie o Esposizione Corretta sulle Questioni
enciclopediche. Essenziali di Huang Di, pubblicato da Gao Shi Shi
Alcune summe erano il frutto dello sforzo intellet- nel 1.695.
tuale di singoli medici, altre furono l’esito del
lavoro di equipes sponsorizzato dall’imperatore o
il cammello: da un trattato di farmacoterapia
dal governo.
La prima summa medica di un certo rilievo fu
opera di Zang Lu ed è anteriore al periodo della
dinastia Qing. L’opera ha il titolo di Zhang Shi Yi
Tong o Compilazione di Medicina del Maestro
Zhong ed è composta da sette volumi. Successiva-
mente, agli inizi del ‘700, Xu Da Chun pubblica il
Xu Ling Tai Yi Xue Quan Shu o Summa Medica
Completa in sedici volumi.
Nel 1.726 fu pubblicata, da Chen Meng Lei, la Gu
Jin Tu Shu Ji Cheng o Raccolta dei Libri Antichi
e Moderni; si tratta di una enorme raccolta di
10.000 capitoli; 520 erano dedicati alla medicina
cinese. Un’altra opera, successiva a quella citata,
che occupò ed occupa un posto di estremo rilievo
e rappresenta tutt’ora un’importante fonte di rife-
rimento fu realizzata da Wu Qian e prese il nome
di Yi Zong Jin Jian o Specchio d’Oro della Medi-
cina. Per completezza occorre citare anche il Si
Ku Quan Shu o Tutti i Libri in Quattro Sezioni,
dato alle stampe nel 1.782.
Contemporaneamente a queste opere enciclope-
diche, furono editi in epoca Qing dei manuali di
introduzione alla medicina, come il Yi Xue Xin Wu
o Comprendere la Medicina, pubblicato da Cheng
Guo Peng nel 1.732 ed il Bi Hua Yi Jing o
Specchio della Medicina di Bi Hua, pubblicato da
Jiang Han Tun nel 1.824.
Nell’ambito degli studi farmacologici, citiamo il
Ben Cao Bei Yao o Materia Medica per le Urgen-
ze, scritto da Wang Han nel 1.694 ed il Ben Cao
Cong Xin.
Un grande interesse fu destato, in epoca Qing,
dallo Shang Han Lun, il “classico” di Zhang
Zhong Jing. Decine di autori compilarono
commentari, revisioni, riorganizzazioni di questo
“tesoro” della medicina cinese. Citiamo lo Shang
Han Lun Zhi Jie o Esposizione dello Shang Han
Lun, pubblicato da Zhang Ling Shao, lo Shang
Lun Pian, edito da Yu Chang nel 1.648, e lo Shang
Han Lun Lei Fang o Classificazione delle Ricette
dello Shang Han Lun, edito nel 1.759 da Xu Da
Chun. Anche il Jin Gui Yao Lue, l’altra opera di
Zhang Zhong Jing, fu rivisitato in questo periodo
con con il Jin Gui Yao Lue Xin Dian, pubblicato
nel 1.732 ed il Jin Gui Yi, pubblicato nel 1.768.
Il Nei Jing fu variamente commentato da diversi
autori: Wang Han pubblicò il Su Wen Ling Shu Lei
Zhuan e Chen Xiu Yuan editò il Ling Shu Ji Zhu
Jie Yao. Altri importanti commenti furono il Huang

63
64
dal Journal of Traditional
Chinese Medicine
Vol. 11 - n° 2 giugno 1991

65
 Osservazioni cliniche
Trattamento sperimentale dell’AIDS tramite la MTC
Relazione clinica su 30 casi
Su Chenglian*
Il presente lavoro si riferisce a 30 casi di AIDS
trattati in via sperimentale con la MTC in un paese
africano, dal settembre 1987 all’ottobre 1988.
DATI CLINICI
I 30 casi selezionati (di cui 20 interni e 10 esterni)
furono diagnosticati come portatori di AIDS pres-
so un Ospedale Nazionale.
La diagnosi clinica di AIDS era formulata dopo
che venivano soddisfatti almeno tre criteri primari
e uno secondario.
Criteri primari:
1. calo ponderale superiore al 10%;
2. astenia generale marcata;
3. diarrea cronica insorta da più di un mese;
4. febbre intermittente o continua da almeno un
mese.
Criteri secondari:
1. sarcoma di Kaposi progressivo;
2. micosi del cavo orale e del faringe;
3. Herpes Zooster da almeno un mese;
4. prurito generale idiopatico;
5. tosse e polmonite;
6. linfoadenite generale;
7. segni di compromissione del SNC;
8. meningite che non rispondeva ai comuni tratta-
menti.
I pazienti portatori di Sarcoma di Kaposi o di
meningite criptococcica erano clinicamente dia-
gnosticati come portatori di AIDS. I pazienti che
rispondevano ai criteri summenzionati ed erano
positivi per HIV con il metodo ELISA venivano
considerati adatti al trattamento in esame.
Dei 30 casi, 6 furono diagnosticati come portatori
di sindromi correlate all’AIDS (ARS) e 24 come
portatori di AIDS vero e prorpio.
*AIDS - Trial - Treatment Group, China Academy of TCM
66
Dati generali
Dei 30 casi, 23 erano persone di sesso maschile e
7 di sesso femminile; 16 erano sposati e 14 single.
L’età andava da 23 a 65 anni con media di 34 anni.
I sintomi includevano febbre in 30 casi, calo
ponderale in 29 casi, astenia in 29 casi, sudorazione
notturna in 23 casi, tosse in 19 casi, diarrea in 18
casi, anoressia in 17 casi, dolori addominali in 17
casi, dispnea in 19 casi, toracalgia in 17 casi,
linfodenomegalia in 28 casi, capelli secchi e opa-
chi in 21 casi, eritrodermia e prurito in 16 casi,
anemia in 15 casi, cefalea e capogiri in 11 casi,
mughetto in 10 casi, xerostomi in 10 casi, disten-
sione addominale in 9 casi, ascessi locali e ulcere
in 8, palpitazioni in 6, nausea e vomito in 7,
convulsioni e tremori degli arti in 6, coma e delirio
in 5, borborigmi in 4, sarcoma di Kaposi in 2,
emiplegia in 2. Il polso era filiforme e rapido in 16
casi, piccolo e debole in 7 casi, teso e rapido in 2
casi, piccolo e irregolare in 1 caso, piccolo e
scivoloso in 1 caso, piccolo e profondo in 1 caso
e ampio in 1 caso. L’induito linguale era sottile e
giallo in 11 casi, giallo e grasso in 5 casi, sottile e
bianco in 10 casi, bianco e grasso in 2 casi. La
lingua in 11 casi, rossa in 7, scura con o senza
petecchie in 5 casi e normale in 7 casi. La maggior
parte dei pazienti aveva delle complicanze quali
tubercolosi polmonare, polmonite, mughetto, ane-
mia e malaria. Alcuni erano portatori di lesioni del
sistema nervoso periferico e di sarcoma di Kaposi.
Dati di laboratorio
I valori di emoglobina testati in 17 casi andavano
da 4.2 g%ml a 13.7 g%ml con una media di 9.5
g%ml. La VES della prima ora, esaminata in 12
casi, andava da 10 mm a 130 mm con una media
di 79 mm. I leucociti, testati in 13 casi, andavano
da 1500/mmc a 13.000/mmc con una media di
5.800/mmc. In altri 6 casi esaminati i leucociti
erano in media inferiori a 5.000/mmc.
CLASSIFICAZIONE E TRATTAMENTO IN
BASE ALLA DIFFERENZIAZIONE DELLE
SINDROMI
Abbiamo già presentato sul numero di febbraio
1990 del Journal of TCM (edizione cinese) le
cause e la patogenesi dell’AIDS e il nostro tratta-
mento basato sulla differenziazione dei sintomi e
dei segni.
Seguendo la classificazione della MTC i casi del
presente studio furono divisi ai fini del trattamen-
to in 4 tipi.
Deficit dello yin di polmone e stomaco (11 casi)
Questo quadro era più frequente tra i pazienti che
avevano soprattutto sintomi a carico dell’appara-
to respiratorio o tra i pazienti allo stadio iniziale o
medio. Era caratterizzato da febbre, tosse persi-
stente con espettorato scarso o assente, talvolta
misto a sangue, dispnea, dolore e sensazione di
costrizione a livello toracico, astenia generale,
calo ponderale, secchezza delle fauci, sudorazione
notturna, polso filiforme e rapido, lingua rossa o
rosa con induito giallo e sottile o giallo, sottile e
grasso.
La terapia scelta è stata quella di tonificare il Qi,
nutrire lo yin, purificare il calore e risolvere i
catarri.
Le prescrizioni selezionate sono state Sheng ling
Bai zhu San modificata, Bai He Gu Jin Tang o Fu
Zheng He Ji modificata (mistura per rinforzare la
resistenza del corpo).
Deficit di Qi di stomaco e milza (7casi)
Questo quadro era più frequente tra i pazienti che
presentavano soprattutto sintomi a carico dell’ap-
parato digestivo. Era caratterizzato da febbre,
calo ponderale, astenia generalizzata, anoressia,
nausea, vomito, disfagia, dolori addominali, diar-
rea frequente (nella maggior parte dei casi con feci
acquose, in pochi casi con feci ricoperte di muco),
distensione addominale, borborigmi, zone dolo-
rose nel cavo orale o sulla lingua, con aree di
leucoplachia o di ammassi biancastri. Il polso era
filiforme e molle, l’induito linguale giallo e gras-
so o bianco e grasso. La lingua era pallida.
La terapia si è fondata sul rinforzare la milza e
tonificare il Qi, regolarizzare lo stomaco e arresta-
re la diarrea. Le prescrizioni scelte sono state Bu
Zhong Yi Qi Tang modificato, Xiao Chai Hu
Tang, e Wen Dan Tang oppure farmaci confezio-
nati quali Xiang Sha Liu Jiun Zi Wan e Ren Shen
Gui Pi Wan etc.
Deficit di milza e di rene (10 casi)
Questo quadro era frequente tra i pazienti in stadio
avanzato. I sintomi erano febbre o febbricola
continua, marcato calo ponderale, astenia, palpi-
tazioni, dispnea, capogiri, dolore ai lombi e alle
ginocchia, anoressia, nausea o singhiozzo fre-
quente, dolori addominali, arti freddi, sudorazione
notturna, xerostomia, capelli opachi e diradati,
unghie pallide, mughetto.
Il polso era profondo, filiforme e debole e filiforme
e rapido. La lingua rossa era senza induito, oppure
bianca con induito sottile e bianco, oppure rico-
perta da un induito a chiazze biancastre.
Il trattamento si è prefisso di rinforzare la milza e
tonificare il Qi, riscaldare i reni ed arrestare la
diarrea. Le prescrizioni selezionate sono state Si
Jun Zi Tang, Si Shen Wan e Fu Zheng He Ji.
Confusione mentale da eccesso di calore e di Tan
(2 casi)
Questo quadro era frequente tra i pazienti allo
stadio critico della malattia, in cui il virus dell’AIDS
aveva intaccato il SNC.
I sintomi erano febbre, cefalea, nausea, vomito,
confusione mentale fino alla perdita della co-
scienza, coma, delirio, convulsioni con rigidità
del collo, crisi tetaniche o epilettiche, demenza,
lesioni del sistema nervoso periferico, dolore agli
arti, deambulazione incerta. Il poslo era filiforme
e rapido o scivoloso e rapido. L'induito linguale
era giallo e grasso o bianco e grasso.
Il trattamento si è basato sul purificare il calore e
risolvere i tan, calmare il vento interno e promuo-
vere la rianimazione. Le prescrizioni selezionate
sono state An Gong Niu Huang Wan, Gou Teng
Yin.
I sintomi cutanei, quali adenomegalia, eritemi,
prurito etc., erano presenti in tutti i quadri descrit-
ti.
I pazienti avevano dato il loro consenso a sospen-
dere il trattamento con i farmaci occidentali e ad
iniziare il trattamento con farmaci della MTC.
Basandosi sulla differenziazione dei segni e dei
sintomi furono somministrati Fu Zheng He Ji o
Fen Xiao He Ji.
Fu Zheng He Ji, i cui principali componenti sono
radix Ginseng, radix Astragali seu Hedysari e
radix Glycyrrhizae è stato somministrato sopra
tutto per rinforzare la resistenza del corpo.
Fen Xiao He Ji i cui componenti principali sono
radix Bupleuri, Bombyx batryticatus e radix
Ledebouriellae era somministrato per espellere i
fattori patogeni. La dose di decotto giornaliera è
stata di 200 ml, somministrati in due tempi, mat-
tino e pomeriggio. Per i pazienti esterni è stato
67
utilizzato un decotto di 700 ml con la dose di una
settimana, somministrato poi al dosaggio di 100
ml al giorno, in due tempi. Le prescrizioni sono
state integrate per ogni paziente in base ai suoi
sintomi.
RISULTATI
Sintomi clinici principali
Tra i 20 pazienti ospedalizzati il tempo di degenza
è stato da 6 a 75 giorni con una media di 33 giorni.
Per i 10 pazienti esterni la durata del trattamento
è stato da 1 a 230 giorni, con una media di 73
giorni.
Dopo il trattamento i sintomi principali si sono
così modificati:
- febbre: 30 casi: diminuzione significativa 16
casi, diminuzione modesta 6 casi;
- astenia: 29 casi: scomparsa 7 casi, sollievo 14
casi;
- perdita di peso: 29 casi: aumento ponderale 5
casi;
- sudorazione notturna 23 casi: scomparsa 10 casi,
miglioramento 12 casi;
- tosse: 19 casi: scomparsa 7 casi, sollievo 10 casi;
- dispnea: 19 casi: scomparsa 7 casi, migliora-
mento 8 casi;
- dolore toracico: 17 casi: scomparsa 7 casi, mi-
glioramento 9 casi;
- diarrea: 18 casi: arresto 2 casi, diminuzione 9
casi;
- dolore addominale: 17 casi: scomparsa 2 casi,
sollievo 9 casi;
- anoressia: 17 casi: scomparsa 7 casi, migliora-
mento 4 casi;
- distensione addominale: 9 casi: scomparsa 3
casi, sollievo 5 casi;
- nausea e vomito: 7 casi: scomparsa 2 casi, sollie-
vo 3 casi;
- xerostomia: 10 casi: scomparsa 3 casi, migliora-
mento 2 casi;
- mughetto: 10 casi: scomparsa 1 caso, migliora-
mento 1 caso;
- palpitazioni: 6 casi: scomparsa 5 casi;
- secchezza e opacità dei capelli: 21 casi: miglio-
ramento, 2 casi;
- eritema e prurito: 16 casi: scomparsa, 5 casi,
miglioramento 7 casi;
- crisi tetaniche: 6 casi: miglioramento 1 caso,
peggioramento gli altri;
- coma e delirio: 5 casi: peggioramento in tutti;
- linfoadenomegalia: 28 casi: miglioramento 10
casi, stazionari gli altri;
- ascessi e ulcere locali: 8 casi: scomparsa 1 caso,
miglioramento 5 casi;
68
- emiplegia: 2 casi: miglioramento 1 caso;
- sarcoma di Kaposi: 2 casi: miglioramento 1
caso.
Esami di routine
Confrontando gli esami ematochimici eseguiti
prima e dopo il trattamento, è emerso quanto
segue: il tasso di emoglobina è cresciuto in 6 casi
degli 8 casi in cui era diminuito, la conta
leucocitaria è tornata nella norma in tutti i 6 casi
in cui è stata valutata. In un paziente con leucocitosi,
i leucociti sono tornati alla norma dopo la terapia.
La VES della prima ora è ritornata alla norma in
4 dei 5 casi in cui era precedentemente aumentata.
DISCUSSIONE
1.Nel trattamento dell’AIDS ci si deve rivolgere
soprattutto ai pazienti negli stadi iniziali o inter-
medi o a coloro che hanno ancora pochi sintomi o
lievi alterazioni dei parametri ematochimici o a
coloro che hanno sindromi correlate all’AIDS
(ARS). Solo in questi casi è possibile controllare
lo sviluppo della malattia. Quando sopravvengo-
no delle infezioni in pazienti negli stadi avanzati,
anche se si somministrano dei tonici, i pazienti
stessi sono “troppo astenici per beneficiare di un
tonico”. Di conseguenza i principi di “eliminare i
fattori patogeni” o “rinforzare le difese del corpo”
non sono di alcun ausilio.
2.La diarrea, la tosse, il mughetto e la febbre sono
i sintomi più difficili da eliminare. La diarrea
spesso si accompagna a dolore addominale,
borborigmi e feci gialle e acquose e, nella maggior
parte dei casi, ha una frequenza fino a 2-3 scariche
ogni ora. In genere è causata dalla Candida e da
altri microorganismi. I farmaci di sapore amaro e
natura fredda, quali radix Scutellariae e rhizoma
Coptidis, non ottengono alcun risultato apprezza-
bile e spesso peggiorano il quadro. La tosse è una
tosse stizzosa con scarso espettorato spesso ed è
accompagnata a toracalgia; risponde poco ai co-
muni farmaci antitosse e mucoregolatori. La stes-
sa cosa vale per il mughetto.
Xi Lei San e Bing Peng San, applicate esterna-
mente, portano solo a risultati transitori. La
febbricola è comune ed è difficile trattarla con i
comuni farmaci per la febbre di sapore piccante e
di natura fresca.
3.La tubercolosi polmonare, la malaria, il mu-
ghetto e l’anemia sono le complicanze più comu-
ni. Negli stadi più avanzati della malattia i pazien-
ti soffrono di calo ponderale, astenia, respiro
corto, sudorazione notturna, artralgia, febbricola
e tachicardia.
Le piastrine in genere sono normali, mentre i
leucociti, i linfociti e i valori di emoglobina sono
diminuiti.
Nei pazienti in cui i leucociti sono inferiori a
3.000/mmc la prognosi è sfavorevole.
4.La maggior parte dei pazienti sono portatori di
papule cutanee o eritrodermia lichenificata mar-
rone-nera. Queste patologie traggono beneficio
dal trattamento, ma sono frequenti le recidive. I
capelli dei pazienti sono sottili e opachi, ciò può
essere messa in relazione con l’anemia. La mag-
gior parte dei pazienti è portatrice di linfo-
adenomegalia, soprattutto nelle regioni
sottomandibolare, laterocervicale, ascellare e
inguinale, ma senza particolare sintomatologia
dolorosa. Dopo il trattamento, la linfo-
adenomegalia può in parte diminuire.
5.Il polso e la lingua vanno incontro a
modificazioni nella maggior parte dei pazienti. In
genere il polso è filiforme, rapido e debole. Dopo
il trattamento rimane filiforme, ma c’è un miglio-
ramento dei sintomi in alcuni pazienti. L’induito
linguale è sottile e giallo nella maggior parte dei
casi, sottile e bianco in alcuni, a chiazze o giallo e
grasso in pochi. Raramente è bianco e grasso (in
questi casi è correlato al freddo esterno). Dopo il
trattamento, nella maggior parte dei pazienti
l’induito vira da sottile e giallo a sottile e bianco
e da spesso e grasso a sottile. L’induito a chiazze
scompare o migliora. Il corpo linguale è rosa nella
maggior parte dei pazienti. In pochi casi è rosso o
scuro con ecchimosi, con chiazze di leucoplachia
o con noduli bianchi. Questi sintomi migliorano
in parte dopo il trattamento. La lingua con chiazze
di leucoplachia o con mughetto risponde poco al
trattamento.
6.Gli ascessi e le ulcere sono comuni nei pazienti
in cui le difese sono diminuite. Nel presente
lavoro l’incidenza è stata 26.7%. Nella maggior
parte dei casi il materiale purulento è bianco e
sottile e la guarigione non è facile. L’esame cultu-
rale mostra colonie miste di Gram positivi e Gram
negativi. Gli ascessi e le ulcere si devono trattare
principalmente riscaldando lo yang, tonificando il
Qi, espellendo il pus e le tossine. Non è
consigliabile trattarle semplicemente purificando
il calore e le tossine con farmaci amari e freddi.
7.Le infezioni sono una complicanza comune.
Benchè possano migliorare o scomparire dopo il
trattamento, le recidive sono facili e diventano
una delle cause più comuni di morte, a causa
dell’incapacità del paziente immuno-depresso ad
eliminare i microorganismi responsabili.
8.I pazienti sofferenti di AIDS devono confron-
tarsi spesso con l’indifferenza e la discriminazio-
ne sociale. Sono perciò depressi, isolati e smarriti.
La maggior parte non vuole far conoscere lo stato
reale della malattia. In particolare, coloro che
hanno pochi sintomi rifiutano ogni trattamento.
Perciò, ai fini preventivi e terapeutici, è importan-
te lavorare anche sull’ambiente, per eliminare le
barriere e creare un clima di accettazione.
Il lavoro presentato è un trial di trattamento di 30
pazienti malati di AIDS realizzato in un paese
dell’Africa. A causa dei pochi mezzi di cui era
fornito l’ospedale non è stato possibile eseguire
indagini più approfondite per valutare gli indici
immunologici. Ciò limita la valutazione del no-
stro lavoro. Possiamo affermare che con i farmaci
della MTC alcuni sintomi dell’AIDS migliorano
o regrediscono e perciò si riducono le sofferenze
dei pazienti. Tuttavia rimane aperto il quesito se i
farmaci della MTC siano in grado o no di prolun-
gare il tempo di sopravvivenza dei pazienti affetti
da AIDS.
69
1.291 casi di colelitiasi trattati con elettrostimolazione
sui punti auricolari
Zhang Yuxi, Zahang Liying, Yang Haixia, Zahang Hong, Zhu Yuecai

Gli autori hanno iniziato ad usare l’elet-
trostimolazione sui punti auricolari con variazio-
ne della resistenza elettrica per il trattamento della
colelitiasi fin dal 1985. Lo strumento utilizzato è
stato il Channel Therapeutic Instrument, fabbri-
cato in Cina. I punti usati sono stati Simpatico,
Pancreas-Cistifellea, Stomaco, Fegato, San Jiao,
Endocrino, ed Er Mi Gen. Nei 1.291 casi trattati
il tasso totale di efficacia è stato 99.69%, il tasso
di espulsione dei calcoli è stato 91.32% e il tasso
di espulsione completa è stato 19.51%. La compo-
sizione dei calcoli era colesterina nel 31.25%,
bilirubina nel 28.17% e mista nel 40.58%. Le
dimensioni del calcolo più grande espulso dal
dotto comune sono state 1.75cm x 1.5cm. Il nume-
ro più elevato di calcoli espulsi è stato di 152, delle
dimensioni di 0.3cm x 0.5cm. In 100 casi studiati
a random con ecografia si sono evidenziate vigo-
rose contrazioni e dilatazioni della cistifellea du-
rante la stimolazione dei punti auricolari. Nel
gruppo di controllo, composto di 78 pazienti, non
si è verificata alcuna espulsione di calcoli, mal-
grado l’uso di solfato di magnesio, di folium
Cassiae e di pasti grassi somministrati a molti
pazienti sofferenti di stipsi.
MATERIALE CLINICO
Tra i 1.291 casi, 243 erano persone di sesso
maschile e 1.048 di sesso femminile. 144 avevano
un’età inferiore a 30 anni, 1.035 tra 31 e 60 anni,
112 oltre i 61 anni. La patologia durava da un mese

Tabella 1. Segni clinici e sintomi della colelitiasi

Sintomi e segni Gruppo trattato Gruppo di controllo
No. % No. %

Inappetenza 666 51.59 58 74.36

Avversione ai grassi 586 43.39 43 55.13
Nausea 663 51.36 49 62.82
Vomito 420 32.53 12 15.38
Distensione addominale 708 54.84 49 62.82
Dolore sordo epigastrico destro 481 37.26 30 38.46
Dolore scapolare destro 854 66.15 44 56.41
Dolore colecistico 303 23.47 15 19.23
Ittero 40 3.10 8 10.26
Positività della manovra di Murphy 352 27.27 21 26.92

a 20 anni. La funzionalità del sistema biliare è guenti sintomi e segni (tab. 1), in ordine di fre-
stato studiata in 100 casi scelti a random. 78 quenza:
pazienti sono stati presi come gruppo di controllo. - dolore alla spalla destra;
In tutti i casi la diagnosi di colelitiasi è stata - distensione addominale;
confermata all’indagine ecografica e radiologica. - appetito scarso;
La maggior parte dei pazienti presentavano i se- - nausea;
- avversione per i cibi grassi;
- dolore sordo all'ipocondrio destro;
* Da Tong Railway Hospital - vomito;

70
- segno di Murphy positivo;
- dolore al fianco destro posteriormente;
- ittero.
I calcoli erano in 784 casi (60.73%) nella cistifellea,
in 47 casi (3.64%7 nel dotto biliare comune, in 67
casi (5.19%) nel dotto intraepatico. 393 casi
(30.44%) erano portatori di colecistite.
Prima del trattamento, 190 pazienti (14.72%)
avevano ricevuto farmaci della MTC, 222
(17.20%) farmaci occidentali, 553 (42.84%) sia
farmaci della MTC che occidentali. 26 pazienti
(2.01%) erano recidivi di un precedente interven-
to per calcolosi biliare. 37 pazienti (2.87%) erano
già stati trattati con auricolopressione con semi di
Vaccaria e 4 pazienti (0.31%) erano stati sottopo-
sti a drenaggio intrabiliare.
METODO DI TRATTAMENTO
Selezione dei punti auricolari
L’apparecchio usato è stato il JJ202 o JJ201
Model Channel Therapeutic Instrument, fabbri-
cato nella provincia di Shanxi dalla Pingyao Puyi
Instrument Factory. I punti auricolari sono stati
selezionati in base alla differenziazione delle sin-
dromi (secondo la MTC), in base alla localizza-
zione dei calcoli e alla resistenza elettrica dei
punti. La forma d’onda applicata è stata di con-
densazione-rarefazione prima poi, di rarefazione.
Criteri per la differenziazione delle sindromi
1. Stasi di Qi di fegato: sensazione di pienezza
toracica con dolore fino alle spalle e al dorso.
Paziente irritabile, sospiri frequenti. Distensione
addominale, eruttazioni, appetito scarso, sapore
amaro in bocca, secchezza delle fauci, avversione
ai cibi grassi. Induito linguale sottile e biancastro,
polso teso.
2. Calore-umidità in fegato e cistifellea: sensibi-
lità alla palpazione all'ipocondrio destro con dolo-
re spontaneo o febbre, appetito scarso e avversio-
ne ai cibi grassi, sapore amaro in bocca e senso di
appiccicaticcio in bocca, urine rosso-giallastre,
feci collose e secche; nei casi severi ittero e nausea
persistente, induito linguale giallo e grasso, polso
teso, rapido e scivoloso.
3. Stagnazione di tan: dolore in ipocondrio destro
occasionale ma severo; durante gli attacchi il
dolore si irradia al dorso e al torace ed è accompa-
gnato da profonda sudorazione. La dolorabilità in
epigastrio è persistente. Nei periodi di remissione
il paziente ha un aspetto normale, fatta eccezione
per la presenza di alcuni sintomi quali: pienezza
toracica, appetito scarso ed avversione ai cibi
grassi. Lingua scura con petecchie o ecchimosi.
L’induito linguale è spesso, bianco e grasso. Il
polso è scivoloso.
Modificazioni nell’uso dei punti auricolari
Nei casi di dolore severo sono stati aggiunti Sim-
patico, Shen Men e San Jiao, stimolati con onda di
condensazione.
Nei casi di ittero sono stati aggiunti Surrenali,
Endocrino, stimolati con onde di rarefazione e
condensazione.
Nelle fasi infiammatorie, sono stati aggiunti
Endocrino, Shen Men, stimolati con onde di
rarefazione e condensazione.
Nei casi di difficile espulsione dei calcoli è stato
aggiunto Er Mi Gen, stimolato con onde di
rarefazione, o Simpatico stimolato, con onde di
condensazione.
Metodo di trattamento
1. L’intensità della stimolazione è stata regolata
in base alla soglia di accettazione del paziente. Le
sedute sono state 1-2 al giorno della durata di 10
min.; 30 sedute hanno formato un ciclo.
2. Terapie concomitanti: durante il trattamento i
pazienti hanno consumato ogni mattina, nella
prima colazione, 2 uova fritte. In caso di stipsi
hanno assunto 15 g/die di solfato di magnesio e 3g
di folium Cassiae in infuso.
3. Raccolta delle feci: le feci sono state raccolte,
messe a bagno per 1-2 ore, prima di essere rime-
scolate e poi lavate, per la ricerca di eventuali
calcoli espulsi.
Osservazioni sul gruppo di controllo
Un gruppo di 78 pazienti è stato selezionato come
gruppo di controllo. Il gruppo comprendeva 50
casi con calcoli nella cistifellea, di cui 13 con
colecistite, 7 casi con calcoli nel dotto comune, 8
casi con calcoli nel dotto epatico.
Ogni paziente di questo gruppo ha consumato
ogni mattina, nella prima colazione 2 uova fritte.
Coloro che soffrivano di stipsi hanno assunto ogni
giorno 15g di solfato di magnesio e 3 g di folium
Cassiae in infuso.
Le feci sono state raccolte e trattate come già
descritto.
RISULTATI TERAPEUTICI
71
Dei 1.291 casi, 510 sono stati trattati secondo la
localizzazione dei calcoli e 781 secondo la
differenziazione delle sindromi della MTC.
Definizione dei risultati (tab. 2)
Efficacia marcata: tutti i sintomi e i segni morbosi
scomparsi alla fine del trattamento.
Efficacia: i sintomi e i segni più importanti scom-
parsi alla fine del trattamento.
Inefficacia: nessun miglioramento dopo la tera-
pia.
Espulsione dei calcoli
Tabella 2. Risultati
Gruppi N° casi Efficacia Efficacia
marcata
Trattato 1291 919 368
Controllo 78 0 0
un’indagine ecografica che ha messo in evidenza
la riduzione del numero dei calcoli.
Sono stati raccolti i calcoli di 1.072 pazienti: di
questi 335 (31.25%) erano cristalli di colesterolo,
302 (28.17%) erano cristalli di bilirubina e 435
(40.58%) erano misti. In 581 pazienti erano calco-
li formati e in 491 erano sotto forma di sabbia. Le
dimensioni del calcolo più grande sono state
1.75cm x 1.5cm, la maggior quantità di calcoli
nello stesso paziente è stata di 50g, sotto forma di
sabbia, e il numero più grande di calcoli espulsi
dallo stesso paziente è stato 152.
METODICA PER INDAGARE IL
MECCANISMO TERAPEUTICO
In 100 pazienti scelti a random sono stati studiati
i movimenti del sistema biliare mediante ecogra-
fia ultrasonica.
Metodo di osservazione
1. Strumenti usati: Japanese Model EuB 25
Ultrasonic Generator con testina da 3.5 MHz e
Chinese JJ201 Model Channel Therapeutic
Instrument.
2. I punti auricolari con variazione di resistenza
elettrica sono stati: Pancreas-Cistifellea, Simpa-
tico, San Jiao ed Ermigen.
72
1. Dei 1.291 casi trattati 1.179 (91.32%) hanno
ottenuto espulsione dei calcoli. 240 casi (19.51%)
hanno ottenuto un’espulsione totale. 624 pazienti
hanno iniziato l’espulsione dopo 1-10 sedute, 360
pazienti dopo 11-20 sedute e 195 pazienti dopo 21
sedute.
2. Non si è riscontrata una differenza significativa
tra le diverse localizzazioni dei calcoli e le diverse
sindromi. E' stata invece molto significativa la
differenza con il gruppo di controllo in cui non si
è avuta alcuna espulsione (P<0.01).
Nel gruppo dei pazienti che hanno ottenuto l’espul-
sione dei calcoli è stata eseguita, su 107 di essi,
Inefficacia Percentualle di
efficacia
4 1287 (99.69%)
78 0 (0%)
Manipolazioni
1. Gli strumenti sono stati usati in tutti i casi dallo
stesso operatore.
2. Le osservazioni sono state effettuate alle ore 8
e alle ore 10 del mattino.
3. Condizioni fisiche dell’osservazione:
a- il paziente fermo a letto a digiuno da almeno 15
min.;
b -il diametro, la lunghezza e lo spessore della
cistifellea e il diametro del dotto biliare comune
sono stati misurati con l’ecografia;
c -la testina dello stimolatore è stata applicata su
uno dei punti auricolari con variazione di resisten-
za elettrica per 1 min. (Emigen è stato trattato con
onda di rarefazione, gli altri punti con onda di
rarefazione-condensazione).
d -le misurazioni già descritte sono state ripetute
per valutare le variazioni.
Per rendere più precise le osservazioni e per
evitare interferenze è stato utilizzato un solo pun-
to per volta. I punti selezionati sono stati:
- Pancreas-Cistifellea in 27 casi;
- Simpatico in 27 casi
- Sanjiao in 26 casi;
- Ermigen in 20 casi.
I risultati sono stati analizzati statisticamente allo
scopo di dimostrare che le variazioni (nella misu-
razione) erano significative: si è visto che tutti e
quattro i punti hanno ottenuto un buon effetto
regolatore sul sistema biliare. E' stato imperativo
scegliere i punti con variazione di resistenza elet-
trica per ottenere l’effetto terapeutico desiderato e
l’espulsione dei calcoli.
CASI CLINICI ESEMPLIFICATIVI
Caso n°1. Il Sig. Ma XX, un contadino di 56 anni
aveva avvertito, due mesi addietro, dopo uno
stress emotivo, un improvviso dolore al dorso e
alle spalle. Si erano aggiunti poi i seguenti sinto-
mi: appetito scarso, distensione addominale, sin-
ghiozzo frequente, sapore amaro in bocca, gola
secca e feci acquose. Il paziente presentava una
tinta smunta senza ittero. La lingua era di colore
chiaro con induito biancastro. Il polso era teso.
L’obbiettività cardiopolmonare e gli organi
ipocondriaci erano nella norma. Vi era una lieve
tensione dei muscoli addominali. L’area cistica
era dolente alla percussione e il segno di Murphy
era positivo. All’ecografia si evidenziarono un
calcolo di 1.0cm x 0.8cm nella cistifellea e due
calcoli rispettivamente di 2.0cm x 1.7cm e di
0.7cm x 0.6cm nel dotto biliare extraepatico.
Diagnosi: calcolosi della cistifellea e del dotto
biliare extraepatico. (diagnosi cinese: stasi di Qi
di fegato).
Furono stimolati i punti Simpatico, Pancreas-
Cistifellea e Fegato con onda di condensazione-
rarefazione e Ermigen con onda di rarefazione per
10 min. ciascuno. Dopo 5 sedute furono espulsi
quattro frammenti di calcolo (il più grande misu-
rava 1.75cm x 1.5cm) e tutti i sintomi scomparve-
ro. I calcoli erano tutti di bilirubina.
Caso n°2. Il Sig. Liang X, un operaio di 57 anni,
aveva lamentato un dolore epigastrico improvvi-
so con marcata dolorabilità alla palpazione dopo
un pasto grasso. La diagnosi dell’ospedale fu di
colelitiasi. Era presente senso di pienezza toracica
e dolore epigastrico ricorrente, specie dopo pasto
grasso.
La terapia fatta con farmaci della MTC e occiden-
tale non aveva sortito alcun effetto positivo. Il
paziente lamentava bocca amara e gola secca. Le
urine erano giallo-rossastre e le feci difficili da
espellere. Il paziente aveva una tinta smorta e una
sclera lievemente gialla. La lingua era ingrossata
ed improntata ai margini. L’induito linguale era
spesso e giallo. Il polso era teso e scivoloso.
L’obbiettività cardiopolmonare era nella norma,
l’addome trattabile e gli organi ipocondriaci in
sede. L’area cistica era dolorabile alla palpazione
e il segno di Murphy era positivo.
All’ecografia la cistifellea aveva pareti ispessite e
conteneva, al suo interno, parecchi calcoli di cui il
più grande misurava 0.7cm x 0.5cm.
La diagnosi fu: calcoli in colecisti con colecistite.
Diagnosi secondo la MTC: umidità-calore nel
fegato e nella cistifellea.
Furono stimolati elettricamente per 10 min. cia-
scuno i punti: Simpatico, Pancreas-Cistifellea,
Endocrino con onde di rarefazione.
Dopo 3 cicli di terapia tutti i calcoli erano scom-
parsi al controllo ecografico. Erano tutti cristalli
di colesterina.
DISCUSSIONE
1. Relazione tra l’orecchio e il corpo. L’orecchio
è considerato una riproduzione in miniatura del-
l’intero corpo umano, con una distribuzione
somatotopica dei punti. Da un punto di vista
embriologico, lo sviluppo dell’orecchio è correlato
ai meridiani principali e secondari. La distribuzio-
ne dei punti riproduce sull’orecchio la figura di un
feto rovesciato.
2. Punti auricolari con variazione di resistenza
elettrica e stimolazione elettrica. In condizioni
normali la resistenza elettrica cutanea lungo i
meridiani è stabile. In condizioni patologiche, la
resistenza elettrica in particolari punti può diven-
tare instabile ed evidenziare fluttuazioni che
rispecchiano le modificazioni fisiopatologiche
dell’organo corrispondente. La stimolazione elet-
trica su questi punti esercita un’azione
regolarizzatrice sull’organo corrispondente, pro-
babilmente tramite i meridiani e forse anche tra-
mite il SNC.
3. Il principio e l’effetto terapeutico. Il principio
terapeutico è: “disperdere gli ammassi, combatte-
re le ritenzioni e indebolire le solidificazioni”. I
punti auricolari, con variazione della resistenza
elettrica, Pancreas-Cistifellea, Fegato e Snajiao
armonizzano il fegato e ne regolano il Qi, purifi-
cano il calore ed eliminano l’umidità. I punti
Stomaco, Cardias e Duodeno riscaldano il Jiao
medio, rinforzano la milza, armonizzano lo sto-
maco e contrastano la risalita scorretta dell’ener-
gia. Shenmen, Simpatico, Endocrino e Surrenali
rinforzano la circolazione e riducono le stasi,
riducendo così l’ittero. Ermigen è in grado di
smuovere la stagnazione e di “lavare” i calcoli,
favorendone l'espulsione.
All’osservazione ecografica si è osservato che la
colecisti e il dotto epatico si contraevano e si
dilatavano violentemente con la stimolazione elet-
trica di Pancreas-Cistifellea, Simpatico, Sanjiao
e Ermigen. L’effetto della terapia sull’espulsione
dei calcoli è stata evidente anche nelle colecisti
caratterizzata da scarsa contrattilità.
4. Relazione tra espulsione dei calcoli e misure
terapeutiche complementari. L’efficacia
terapeutica dei diversi trattamenti scelti in base
alla differenziazione delle sindromi e alla localiz-
zazione dei calcoli è stata pressochè identica.
Invece, la differenza tra il gruppo dei trattati e il
73
gruppo di controllo per quanto riguarda l’espul-
sione dei calcoli è stata molto significativa. Il
solfato di magnesio, l'infuso di folium Cassiae e
i pasti grassi da soli non sono in grado di provoca-
re l’espulsione, ma sono di valido aiuto. I visceri
cavi devono funzionare bene. L’intestino costipato
può impedire l’espulsione dei calcoli.
All’osservazione ecografica si è osservato che
dopo un pasto grasso il diametro della cistifellea
si riduce notevolmente, indicando che il pasto
grasso fa contrarre le colecisti e rilassare lo sfintere
di Oddi.
5. Relazione tra numero di sedute ed espulsione
dei calcoli. Dei 1.179 pazienti che hanno avuto
Seminario di Aggiornamento
sul
Massaggio Pediatrico Cinese
costo: 200.000 + IVA
per informazioni rivolgersi alla segreteria:
corso Garibaldi, 18
47100 Forlì
tel. 0543-30689
74
espulsione di calcoli, 624 l’hanno ottenuta dopo
1-10 sedute. Secondo gli autori si è trattato di
calcoli “attivi” che producevano tutta una serie di
sintomi. Un altro gruppo di 555 pazienti ha
ottentuto l’espulsione a partire dall’undicesima
seduta. Erano i casi in cui c’era colecistite o
compromissione della funzionalità della cistifellea.
Inoltre molti pazienti erano asintomatici e la sco-
perta dei calcoli era avvenuta casualmente. In
questi casi è stato necessario utilizzare un tempo
maggiore prima che la stimolazione elettrica dei
punti dell’orecchio fosse in grado di provocare dei
movimenti del sistema biliare.
Civitanova Marche 27--29 marzo 1992
Un seminario di aggiornamento sul
massaggio pediatrico cinese, organiz-
zato dalla Scuola Italiana di Medicina
Cinese del Gruppo di Studio "Società e
Salute", si svolgerà a Civitanova Mar-
che nei giorni 27-29 Marzo, 1992.
Orari:
- venerdi 27 marzo: 16.00-19.00;
- sabato 28 marzo: 9.00-12.00, 16.00-
19.00;
- domenica 29 marzo: 9.00-12.00.
Il programma del seminario prevede i se-
guenti argomenti: introduzione al massag-
gio pediatrico cinese, la teoria dei meridia-
ni, degli organi e visceri nel bambino, la
semeiologia e la diagnostica pediatrica, i
punti e le zone di massaggio pediatrico,
esecuzione delle principali manipolazioni
e loro significato terapeutico, il massaggio
pediatrico nelle patologie di più frequente
riscontro.
 Trattamento mediante la MTC del deficit luteinico
Analisi di 60 casi
Lian Fang
Directed by: Sun Ningquan
60 casi di infertilità dovuta a deficit luteinico
sono stati trattati con farmaci tonici del Qi e
regolatori del ciclo mestruale. Dopo il trattamento
i valori della temperatura basale nella fase
ipertermica sono risultati significativamente au-
mentati (P<0.05), la fase stessa è migliorata
(P<0.001), il periodo di transizione della tempera-
tura basale si è accorciato; il tasso di gravidanza,
in 32 casi non complicati, è stato del 56%. Si è
discussa la stretta relazione tra deficit luteinico e
deficit del rene in MTC. Le chiavi del trattamento
sono state la coordinazione tra yin e yang, la
regolazione del Qi e sangue e la combinazione di
tonificazione e dispersione.
Il deficit luteinico è causa di infertilità nel 10-15%
dei casi. In un lavoro riferito in letteratura, Dang
Gui Shao Yao San o Polvere di Angelica Cinese e
Peonia ha portato alla gravidanza nel 33.3% dei
casi. Il prof. Sun Ningquan, un famoso ginecologo
nell’ambito della medicina tradizionale, ha tratta-
to questa patologia con farmaci che regolarizzano
il ciclo mestruale ottenendo un tasso di gravidan-
za del 56%.
DATI CLINICI
Analisi dei casi
Tutte le 60 pazienti, trattate dal marzo all’ottobre
1988, erano ambulatoriali. L’età andava da 25 a
37 anni, la durata della patologia da 1.5 a 8 anni.
Le diagnosi occidentali erano le seguenti:
- semplice deficit luteinico: 32 casi;
- deficit della fase luteinica complicato da altera-
zione delle tube: 21 casi;
- positività per anticorpi sierici antisperma: 3 casi;
- anomalia nell’esame del liquido seminale del
partner: 3 casi.
*Nanjing College of Traditional Chinese Medicine
Delle 60 pazienti, 11 avevano una storia di aborto
spontaneo, 4 di sanguinamento premestruale, 3 di
sanguinamento intermestruale e 2 di menorragia.
Tipizzazione secondo la MTC
* 18 pazienti appartenevano al tipo deficit di rene
yin: ciclo mestruale ritardato o assente, con san-
gue scarso e senza coaguli, talvolta leucorrea
vischiosa di modesta entità. La lingua era rossa
con poco induito, il polso era profondo e filiforme.
* 20 pazienti appartenevano al tipo deficit di rene
yang: menarca tardivo o ciclo mestruale ritardato
con sangue scarso e chiaro, libido ridotta, lombalgia
e debolezza alle gambe. La lingua era pallida con
induito bianco, il polso era profondo e lento.
* 6 pazienti appartenevano al tipo deficit di milza
e rene: menorragia con sangue abbondante, di
colore rosa e senza coaguli, leucorrea profusa e
filante, astenia, debolezza alle gambe, appetito
scarso, feci liquide, lingua pallida con induito
bianco, polso profondo e debole.
* 15 pazienti appartenevano al tipo deficit di rene
con stasi del Qi del fegato: mestruo ritardato o
irregolare, con sangue abbondante o scarso e
scuro, con coaguli,tensione mammaria
premestruale, lombalgia e dolore sordo in zona
pelvica durante il mestruo, leucorrea profusa fi-
lante o vischiosa. La lingua era pallida con induito
sottile e bianco. Il polso era teso.
METODO DI TRATTAMENTO
Tutte le pazienti sono state trattate con farmaci
tonici del rene e regolarizzatori del mestruo.
1.Il trattamento nel periodo postmestruale (dal
quarto all’undicesimo giorno del ciclo) è consisti-
to nella tonificazione del rene e nella
regolarizzazione di Qi e sangue con i seguenti
farmaci: fructus Ligustri Lucidi, herba Ecliptae,
75
radix Angelicae sinensis, radix Salviae
miltiorrhizae, rhizoma Cyperi praeparatum, radix
Auklandiae, radix Linderae e rhizoma Alismatis.
Nelle pazienti con deficit di rene yin sono stati
aggiunti: radix Rehmanniae praeparata, radix
Pseudostellariae e fructus Lycii.
Nelle pazienti con deficit di rene yang sono stati
aggiunti: placenta Hominis, herba Epimedii e
herba Cistanchis.
Nelle pazienti con deficit di milza e rene sono stati
aggiunti:radix Astragali, radix Codonopsis
pilosulae e rhizoma Atractylodis macrocephalae.
Nelle pazienti con deficit di rene e stasi del Qi di
fegato sono stati aggiunti: radix Bupleuri, radix
Curcumae e radix Paeoniae alba.
2. Il trattamento nel periodo intermestruale (3
giorni prima e tre giorni dopo l’ovulazione) è
consistito nel riscaldare lo yang e promuovere il
flusso del Qi e del sangue nei meridiani.
La prescrizione base è stata composta da: ramulus
Cinnamomi, flos Carthami, radix Angelicae
sinensis, radix Salviae miltiorrhizae, rhizoma
Cyperi praeparatum, radix Auklandiae, radix
Linderae e rhizoma Alismatis.
Nelle pazienti con deficit di rene yin sono stati
aggiunti: fructus Ligustri lucidi e herba Ecliptae.
Nelle pazienti con deficit di rene yang sono stati
aggiunti: cornu Cervi e herba Epimedii.
Nelle pazienti con deficit di milza e rene sono stati
aggiunti:fructus Citri sarcodactylis e rhizoma
Dioscoreae.
Nelle pazienti con deficit di rene e stasi di Qi di
fegato sono stati aggiunti: fructus Meliae e radix
Curcumae.
3. Il trattamento nel periodo premestruale (dal
17mo al 28mo giorno del ciclo) è consistito nel
nutrire e riscaldare il rene e regolare il flusso del
Qi e del sangue.
La prescrizione base è stata così formulata: herba
Epimedii, rhizoma Curculiginis, fructus Ligustri
lucidi, herba Ecliptae, radix Angelicae sinensis,
radix Salviae miltiorrhizae, rhizoma Cyperi
praeparatum, radix Auklandiae, radix Linderae e
rhizoma Alismatis.
Nelle pazienti con deficit di rene yin sono stati
aggiunti: radix Rehmanniae praeparata, plastrum
Testudinis e fructus Lycii.
Nelle pazienti con deficit di rene yang sono stati
aggiunti:placenta Hominis, radix Morindae
officinalis e herba Cistanchis.
Nelle pazienti con deficit di milza e rene sono stati
aggiunti:radix Astragali, radix Codonopsis
pilosulae e rhizoma Atractylodis macrocephalae.
Nelle pazienti con deficit di rene e stasi di Qi di
fegato sono stati aggiunti:fructus Meliae
76
toosendan, radix Bupleuri e flos Mume albus.
4. Il trattamento durante il periodo mestruale
(dal primo al quarto giorno del ciclo) ha avuto lo
scopo di promuovere il flusso del Qi e del sangue
e regolare il mestruo.
La prescrizione base è stata formulata con: semen
Persicae, caulis Perillae, radix Angelicae sinensis,
radix Salviae miltiorrhizae, rhizoma Cypery
praeparatum, radix Auklandiae, radix Linderae e
rhizoma Alismatis.
Nelle pazienti con deficit di rene yin sono stati
aggiunti: fructus Ligustri, herba Ecliptae e radix
Paeoniae rubra.
Nelle pazienti con deficit di rene yang sono stati
aggiunti: cortex Cinnamomi, ramulus Cinnamomi,
radix Puerariae e fructus Evodiae.
Nelle pazienti con deficit di milza e rene sono stati
aggiunti:pericarpium Citri reticulatae, semen
Coicis esclerotium Poriae.
Nelle pazienti con deficit di rene e stasi del Qi di
fegato sono stati aggiunti:fructus Meliae
Toosendan, cortex Moutan radicis, rhizoma
Corydalis e radix Paeoniae rubra.
Inoltre, nelle pazienti con sanguinamento
intermestruale sono stati aggiunti farmaci per
eliminare il calore dal fegato e dal sangue quali:
radix Rehmanniae, radix Salviae Miltiorrhizae,
cortex Moutan radicis, flos Chrysanthemi e colla
Corii Asini.
Nelle pazienti con sanguinamento premestruale si
è aumentato il dosaggio dei tonici del Qi quali:
radix Astragali, radix Codonopsis pilosulae,
rhizoma Atractylodis macrocephalae praeparatum,
rhizoma Cimicifugae e colla Corii asini.
Quando il mestruo era prolungato oltre i 7 giorni
e il sangue era scuro con coaguli sono stati aggiun-
ti, durante il periodo mestruale, farmaci emostatici
e farmaci che rompono la stasi quali:radix
Angelicae sinensis, radix Salviae miltiorrhizae,
cacumen Biotae orientalis e nodus Nelumbinis
rhizomatis.
Quando il mestruo era prolungato e il sangue
aveva un colore chiaro, si è completata la ricetta
con farmaci tonici del Qi e farmaci ad azione
emostatica quali: radix Astragali, radix Codonopsis
pilosulae, rhizoma Atractylodis macrocephalae
praeparatum, rhizoma Cimicifugae e colla Corii
asini.
Nelle pazienti con storia di aborti spontanei sono
stati aggiunti, al trattamento nel periodo
premestruale, farmaci per riscaldare il rene e
consolidare il Chong Mai quali: cortex Eucomniae,
radix Dipsaci, ramulus Loranthi e rhizoma Cibotii.

RISULTATI DEL TRATTAMENTO
Un ciclo di trattamento è stato considerato equiva-
lente alla durata di un ciclo mestruale. Delle 60
pazienti, 37 hanno ricevuto tre cicli di terapia, 14
pazienti 4 cicli, 6 pazienti 5 cicli e 3 pazienti 6
cicli.
1.Miglioramento del punteggio della fase
ipertermica della temperatrura basale prima e
Tabella. HPS dei 60 casi prima e dopo il trattamento
HBS 2 3 4 5
Prima del
del trattamento 11 6 6 7 11
Dopo il
trattamento 4 2 5 2
La differenza è stata statisticamente significativa
(P<0.001).
2.Miglioramento della fase di transizione della
temperatura basale: normalmente il periodo di
transizione dai valori bassi ai valori alti della
temperatura basale dura meno di tre giorni.
Un periodo superiore ai 5 giorni è indice di disor-
dini ovulatori. Delle 60 pazienti 22 avevano un
periodo di transizione inferiore a 3 giorni, 18 un
periodo tra i 3 e i 4 giorni e più di 20 un periodo di
5 o più giorni, prima del trattamento. Dopo il
trattamento 37 pazienti hanno avuto un periodo
inferiore ai 3 giorni, 14 un periodo tra i 3 e i 4
giorni e 9 pazienti un periodo uguale o superiore
ai 5 giorni. La differenza è stata statisticamente
significativa (P<0.05).
3.Gravidanze: delle 32 pazienti con deficit
luteinico semplice, 18 (56%) sono rimaste incinte
dopo 3-6 mesi di trattamento.
DISCUSSIONE
Relazione tra deficit della fase luteinica e deficit del
rene in MTC
Tutte le pazienti avevano segni di deficit del rene.
Dopo la terapia con tonici del rene e regolatori del
mestruo sono stati evidenti i segni di un migliora-
mento del deficit.
La MTC sostiene che spetta al rene il compito
della riproduzione: perchè esista il mestruo e la
gravidanza è necessaria “un’esuberanza” del-
l’energia del rene. Dal punto di vista occidentale
il deficit della fase luteinica, associato al deficit
dopo il trattamento. La tabella riporta i valori che
sono statisticamente significativi (P<0.05).
2.Modificazioni della curva della fase ipertermica:
la fase ipertermica si prolunga per 7-8 giorni dopo
l’ovulazione. Una diminuzione improvvisa della
temperatura basale è segno di deficit della fase
luteinica. Tra le 60 pazienti la curva della fase
ipertermica è stata ascendente in 18 casi, piatta in
5 casi e discendente in 37 casi prima del tratta-
mento. Dopo il trattamento è stata ascendente in
26 casi, piatta in 19 casi e discendente in 15 casi.
6 7 8 9 10
11 5 3 0
7 16 13 7 4
degli ormoni gonadotropi è un’importante causa
di infertilità.Recenti studi di farmacologia, hanno
dimostrato che i tonici del rene hanno un'azione
gonadotropa.
Le ricerche sulla “adattabilità” del corpo umano
all’ambiente naturale e sui bioritmi hanno
evidenziato che le quattro fasi del ciclo mestruale
sono il risultato della trasformazione del rene yin
e del rene yang. L’equilibrio tra rene yin e yang è
la premessa indispensabile perchè le quattro fasi
siano regolari. Nelle 60 pazienti in questo studio,
il grafico della temperatura basale dimostrava che
le quattro fasi del ciclo non erano regolari a
conferma di un deficit del rene. Perciò le prescri-
zioni per regolare e tonificare il rene yin e il rene
yang hanno la loro indicazione razionale.
Relazione tra le variazioni della temperatura
basale e le diagnosi secondo la MTC
Le normali oscillazioni della temperatura basale
da valori più bassi a valori più alti durante le
quattro fasi del ciclo mestruale sembrano essere
collegate alla trasformazione del rene yin e del
rene yang. Nel periodo premestruale il rene yin è
in crescita e la temperatura basale è ai valori
inferiori.
Nel periodo intermestruale c’è una trasformazio-
ne del rene yin in rene yang e la temperatura basale
cresce rapidamente. Nel periodo postmestruale
sia il rene yin che il rene yang sono “esuberanti”
e la temperatura basale si mantiene su valori
elevati. Nel periodo mestruale sia il rene yin che
77
il rene yang sono in difetto e la temperatura basale
ritorna ai valori inferiori. Nelle 19 pazienti con
deficit di rene yin e nelle 6 pazienti con deficit di
milza e rene, la fase ipotermica e la fase di transi-
zione erano prolungate. In 20 pazienti con deficit
di rene yang, la fase ipertermica era inferiore ai 12
giorni. Tra le 15 pazienti con deficit di rene e stasi
del Qi di fegato, 13 avevano la fase di transizione
prolungata e 14 avevano, nella fase ipertermica,
delle fluttuazioni superiori a 0.1°C.
Le pazienti con deficit della fase luteinica mostra-
vano delle variazioni anomale della temperatura
basale nel periodo intermestruale e premestruale.
Nel periodo postmestruale le pazienti con deficit
di rene yin o deficit di Qi di milza mostravano un
prolungamento della fase di transizione della tem-
peratura basale. Nel periodo premestruale le pa-
zienti con deficit di rene yang o stasi di Qi del
fegato non potevano mantenere una normale fase
ipertermica.
Seminario di Dietetica Cinese
costo: 200.000 + IVA
per informazioni rivolgersi alla segreteria del
Gruppo di Studio "Società e Salute":
corso Garibaldi, 18
47100 Forlì
tel. 0543-30689
78
Note sul trattamento
1.Coordinazione dello yang e dello yin: come già
citato, durante le quattro fasi, il rene yin e il rene
yang hanno una fase ascendente e una fase discen-
dente, ma al tempo stesso sono interdipendenti.
Perciò farmaci quali herba Epimedii e placenta
Hominis che tonificano il rene yang, erano ag-
giunti ai tonici del rene yin somministrati nel
periodo postmestruale. Allo stesso modo fructus
Ligustri Lucidi e herba Ecliptae erano aggiunti,
per tonificare il rene yin, ai tonici del rene yang
somministrati nel periodo premestruale.
2.Regolazione di Qi e sangue: la libera circolazio-
ne del Qi e del sangue è la premessa fondamentale
per il mestruo e la gravidanza. Perciò sono stati
usati farmaci regolatori del sangue e dell’energia
quali radix Angelicae sinensis, radix Salviae
miltiorrhizae, rhizoma Cyperi praeparatum, radix
Aucklandiae e radix Linderae.
3.Combinazione della tonificazione con la di-
spersione: i tonici potenti possono rallentare la
circolazione del Qi. Perciò si è aggiunto di routine
rhizoma Alismatis 12g, allo scopo di impedire
una tonificazione
San Marino eccessiva.
22-24 maggio 1992
Un seminario di dietetica cinese, orga-
nizzato dalla Scuola Italiana di Medicina
Cinese del Gruppo di Studio "Società e
Salute", si svolgerà a San Marino nei
giorni 22-24 maggio 1992.
Orari:
- venerdi 22 maggio: 16.00-19.00;
- sabato 23 maggio: 9.00-12.00, 16.00-
19.00;
- domenica 24 maggio: 9.00-12.00.
Il programma del seminario prevede i se-
guenti argomenti: introduzione alla
dietetica cinese, i principi della dietetica
cinese: sapore, natura, direzione, meridia-
ni destinatari, Jing degli alimenti, analisi
 302 casi di enuresi trattati con agopuntura
Xu Baoqin*
L’enuresi è un disturbo infantile. L’autore riferi-
sce di 302 casi trattati negli ultimi otto anni con
buoni risultati.
I casi trattati sono stati 192 di sesso maschile e 110
di sesso femminile. L’età è stata tra i 3 e i 10 anni
in 168 casi, tra gli 11 e i 15 anni in 124 casi, oltre
i 15 anni in 10 casi. La malattia durava da meno di
10 anni in 199 casi e da più di 10 anni in 103 casi.
Trattamento in base ai sintomi
1. Sindrome da deficit di rene yang: minzione non
controllata una o più volte durante la notte. Il
bambino è spesso pallido, la diuresi frequente e
copiosa. Lingua pallida, il polso debole e rallenta-
to. I punti usati sono stati: - 6Ren - Qihai; - 6SP -
Sanyinjiao; trattati in tonificazione.
Terapia quotidiana. Un ciclo è stato composto da
10 sedute.
2. Sindrome da deficit della milza e del polmone:
paziente di costituzione debole oppure convale-
scente da una malattia grave. Enuresi notturna a
piccole quantità.Spesso appetito scarso, feci mol-
li, debolezza degli arti e svogliatezza. Lingua
pallida e il polso rallentato.
I punti usati sono stati: - 6Ren - Qihai; - 3Ren -
Zhonngji; - 9Lu - Taiyuan; - 6Sp - Snayinjiao;
in tonificazione. 10 sedute quotidiane hanno co-
stituito un ciclo.
Risultatati della terapia
Criteri di assegnazione:
Guarigione: alla fine del trattamento enuresi scom-
parsa. Efficacia marcata: alla fine del trattamento
enuresi si presentava ogni due settimane.
Efficacia: alla fine del trattamento enuresi una
volta alla settimana. Inefficacia: alla fine del trat-
*Suizhong County Hospital of TCM, Liaoning Province
tamento l’enuresi non variata.
Cicli di terapia
107 casi trattati con 1-2 cicli di terapia. 183 casi
trattati con 3-4 cicli di terapia. 12 casi trattati con
più di 4 cicli di terapia.
Risultati: guarigione: 221 casi; efficacia marcata
71 casi; efficacia: 10 casi
Casi clinici
Caso clinico 1. Zhang XX, una ragazzina di 11
anni, soffriva di enuresi notturna fin dall’infanzia
con 2-4 minzioni nei momenti peggiori. La ragaz-
zina era un po denutrita, ma lo sviluppo intelletti-
vo era normale. Era pallida, la lingua aveva un
colore chiaro e il polso era profondo e filiforme:
segni di deficit di rene yang. I punti selezionati
sono stati 6Sp Sanyinjiao, 4Ren Guanyuan e
3Ren Zhongji per il primo giorno, alternati a 6Sp
Sanyinjiao, 23VB Shenshu e 28VB Pangguangshu
nei giorni successivi. Dopo 5 sedute l’enuresi si è
arrestata. Sono state praticate altre due sedute di
rinforzo e il disturbo non si è più presentato a
distanza di 6 mesi.
Caso clinico 2. Song XX, un ragazzino di 7 anni
soffriva di enuresi notturna con almeno una
minzione ogni notte, dall’età di 3 anni, dopo
parotite epidemica. L’appetito era scarso, le feci
erano molli e la minzione era frequente. Lo svi-
luppo era normale, ma il ragazzino appariva mal-
nutrito e con colorito giallastro. La lingua era di
colore chiaro e il polso era rallentato, indicando
un deficit di milza e polmone. I punti selezionati
sono stati: 9Lu Taiyuan e 6Ren Qihai per il primo
giorno, alternati, nei giorni successivi, a 6Sp
Sanyinjiao e 3Ren Zhongji. L’enuresi si è arresta-
ta dopo 6 sedute, senza recidive a distanza di 6
mesi.
79
 ricerca clinico-sperimentale
Effetto di radix Salviae miltiorrhizae (RSM) sulla
sostanza P nell’ischemia cerebrale
Esperimento su animali
Kuang Peigen, Wu Weiping, Liu Jiexiao, Zhang Fengying, Pu Chuanqiang*
Questa indagine sulla sostanza P (SP) è stata
realizzata sul cervello di 64 ratti.
In 49 di essi è stata praticata la legatura dell’arteria
carotide comune. Mezz’ora prima è stata sommi-
nistrata a 25 ratti RSM alla quantità di 10g/Kg. A
24 ratti è stato somministrato lo stesso volume di
soluzione salina come controllo. In 15 ratti è stato
praticato un intervento senza legatura. Mezz’ora e
tre ore dopo l’ischemia cerebrale i ratti sono stati
decapitati per valutare la concentrazione di SP
nella corteccia, nel nucleo caudato e nel tronco
cerebrale. Tra i ratti del gruppo di controllo quelli
decapitati a tre ore di distanza hanno evidenziato
una diminuzione significativa della SP rispetto ai
ratti dello stesso gruppo decapitati a 0.5 ore e
rispetto ai ratti del gruppo di intervento simulato.
Non sono state riscontrate differenze significative
tra il gruppo trattato con RSM e il gruppo inter-
vento simulato.
La concentrazione della SP è stata in ordine decre-
scente, andando dal tronco cerebrale alla cortec-
cia. I risultati preliminari suggeriscono che la SP
possa essere coinvolta nei processi fisiopatologici
dell’ischemia cerebrale. La RSM può attenuare le
disfunzioni della SP durante l’ischemia cerebrale.
La SP è un neuropeptide largamente distribuito,
sia nel tratto gastrointestinale, sia nel SNC. Se-
condo molti ricercatori è un neurotrasmettitore o
un neuromodulatore. Il suo ruolo nella
fisiopatologia dei disordini vascolari cerebrali
non è noto.
La RSM è un farmaco tradizionale ben noto usato
per migliorare la circolazione del sangue e risol-
verne la stasi. E’ stato usato nelle patologie cere-
brali su base ischemica. Questo lavoro ha lo scopo
di indagare le relazioni tra RSM e SP durante
l’ischemia cerebrale.
Materiali e metodi
*Neurotransmitter Research Laboratory, Chinese PLA
General Hospital, Postgraduate Military School, Beijing,
China
80
Un gruppo di ratti Wistar maschi adulti (180-
250g) è stato diviso a random in tre gruppi:
- trattati con RSM, 25 ratti;
- trattati con soluzione salina, 24 ratti;
- intervento simulato, 15 ratti.
Gli animali trattati con RSM e soluzione salina
sono stati anestetizzati con etere. E' stata praticata
un’incisione ventrale in zona cervicale per espor-
re le arterie carotidi comuni, le quali sono state poi
isolate dai tronchi vicini e legate in due sedi.
L’incisione sul collo è stata suturata con filo di
seta e gli animali rimessi nelle loro gabbie.
L’intervento chirurgico simulato significava stes-
sa anestesia, incisione del collo, esposizioni delle
arterie carotidi e chiusura della ferita chirurgica.
Trenta minuti prima dell’intervento chirurgico il
gruppo di ratti trattati con RSM ha ricevuto per via
intraperitoneale un estratto di RSM al dosaggio di
10g/Kg. L’estratto è stato preparato dal Beijing
Fourth Pharmaceutical Works alla concentrazio-
ne di 1.5g/ml.
Il gruppo di controllo ha ricevuto allo stesso modo
un uguale volume di soluzione salina.
Dopo mezz’ora e dopo tre ore gli animali sono
stati sacrificati, i loro cervelli rapidamente rimos-
si e posti in ebollizione per 5 min., in soluzione
salina. Poi si è proceduto alla separazione di
corteccia cerebrale, nucleo caudato e tronco cere-
brale. Ogni sezione è stata pesata, omogenizzata
in 10 volumi di acido acetico 1N e centrifugata a
3000 giri per 20 min. Il supernatante è stato
conservato a -40°C in attesa del test radioim-
munologico.
Risultati
Nel gruppo degli animali trattati con soluzione
salina, la concentrazione di SP nel nucleo caudato
è stata significativamente inferiore nel sottogruppo
dei sacrificati a 3 ore rispetto a quelli sacrificati a
0.5 ore (12 casi in entrambi, 351.76±27.30 pmol/
g vs 539.81±76.13 pmol/g) e rispetto anche al
gruppo che aveva subito l’intervento simulato (15
casi, 458.04±36.17 pmol/g) (P<0.05). Negli ani-
mali trattati con RSM, la concentrazione di SP nel
nucleo caudato non è stata significativamente
differente: 421.42±38.80 pmol/g nel gruppo dei
sacrificati a 3 ore, 422.32±43.04 pmol/g nel grup-
po dei sacrificati e 0.5 ore e 458.03±36.17 pmol/
g nel gruppo dell’intervento simulato.
La concentrazione di SP nel nucleo caudato e
nella corteccia è sembrata crescere lievemente
negli animali trattati con soluzione salina e sacri-
ficati a 0.5, rispetto a quelli sottoposti ad un
intervento simulato. Tuttavia il livello di SP ha
dimostrato una netta diminuzione negli animali

Tabella. Modifiche della concentrazione SP in differenti regioni cerebrali dopo ischemia cerebrale
(x± SE pmol/g)
Corteccia Nucleo Tronco
cerebrale caudato cerebrale

Intervento simulato 139.50 458.04 741.82

± 8.81 ± 36.17 ± 79.77
(15) (15) (14)

Trattamento salino 199.81 539.81 737.85

0.5 h ± 32.08 ± 76.13 ± 80.14
(12) (12) (12)

*∆
175.60 351.76 749.27
3h ± 22.70 ± 27.30 ± 104.34
(12) (12) (12)

NS
Trattamento con RSM 178.92 422.32 867.43
0.5 h ± 27.91 ± 43.04 ± 103.87
(12) (12) (12)

NS
155.37 421.42 767.37
3h ± 17.45 ± 38.80 ±65.19
(13) (13) (13)

Note: 1. $ P<0.05, paragonato con i casi in intervento simulato.

2. ∆P<0.05, paragonato con il gruppo 0.54.
3. NS, nessuna significatività paragonata con i casi di intervento simulato.

sacrificati a 3 ore. dall’ischemia cerebrale. Ciò indica che alcuni

Non si sono verificate differenze significative tra
i vari gruppi per quanto riguarda i livelli di SP nel
tronco cerebrale.
I livelli di SP sono variati in ordine decrescente
dal tronco cerebrale al nucleo caudato e alla cor-
teccia cerebrale (P<0.01).
Ci sono varie prove che i peptidi giochino un ruolo
importante nella fisiologia del cervello. Quindi è
possibile che anomalie delle loro concentrazioni
abbiano il significato di disordini cerebrali. E’
dimostrato che concentrazioni anomale di SP,
neurotrasmettitore del SNC periferico, possono
essere associate a patologie del SNC. La SP è un
peptide vasoattivo presente nei vasi sanguigni
cerebrali di molti mammiferi. Provoca
vasodilatazione sia in vitro che in vivo. Inoltre si
è visto che la SP è in grado di aumentare il flusso
ematico ipotalamico nei conigli al risveglio. Il
nostro esperimento ha dimostrato la diminuzione
della SP nel nucleo caudato a 3 ore di distanza
neuroni che contengono SP sono sensibili
all’ischemia.
La SP è presente nei neuroni striati di medie e
piccole dimensioni. Questi vanno incontro a
necrosi dopo legatura per 30 min delle arterie
carotidi comuni e delle arterie vertebrali. La dimi-
nuzione di SP nel nucleo caudato 3 ore dopo
l’ischemia provocata, nel gruppo dei trattati con
sola soluzione salina, può essere dovuta al danno
neuronale. Il marcato apporto energetico durante
l’ischemia può portare a rigonfiamento cellulare
che danneggia le cellule stesse e provoca com-
pressione capillare. Questo, a sua volta, riduce
ulteriormente la perfusione cerebrale e danneggia
la sintesi, il deposito e il trasporto di SP all’interno
dei neuroni. L’aumentata immissione in circolo,
la diminuzione della sintesi e/o la degradazione
sono le cause della diminuzione di SP dopo
ischemia cerebrale. I risultati di questo esperi-
mento suggeriscono l’ipotesi che le terapie atte ad

81
aumentare la concentrazione di SP possono essere
un nuovo approccio terapeutico al trattamento
dell’ischemia cerebrale.
Nostri lavori precedenti hanno dimostrato che la
RSM riduce la morbidità e la mortalità durante
stroke nel cerbillo mongolico e nel ratto, atte-
nuando la disfunzione delle monoamine, miglio-
rando la circolazione ematica e diminuendo le
disfunzioni del TXB2. RSM ha anche una mode-
sta azione vasodilatatrice.
Il lavoro qui presentato dimostra che, dopo la
somministrazione di RSM, la concentrazione di
SP nei vari distretti cerebrali dei ratti che hanno
subito l’intervento di legatura è la stessa dei ratti
che hanno subito un intervento simulato. Quindi
si può supporre che RSM abbia un ruolo protettivo
sui neuroni che producono SP tramite la sua
azione sulla circolazione cerebrale.

82
 Ruolo del nucleo amigdaloideo nella correlazione tra
cuore e punto Neiguan nei conigli
Lai Zhangfang*
Cao Qingshu, Chen Shuping, Han Zhengjing**
SOMMARIO
Il nucleo amigdaloideo (NA) potrebbe far conver-
gere ed integrare i segnali provenienti
dall’elettroagopuntura (EA) su Neiguan 6Sp e
dall’ischemia miocardica acuta (IMA) nei coni-
gli. L’EA potrebbe modificare la frequenza di
scarica delle singole unità del NA, causate
dall’IMA. L’EA, infatti, inibisce la frequenza in
aumento ed inverte la tendenza della frequenza di
diminuzione. Si può supporre che il NA sia un
importante centro di collegamento tra il cuore e il
punto Neiguan, a suffragio della teoria della cor-
relazione tra i canali (meridiani) e i visceri.
I nostri lavori precedenti hanno dimostrato che
l’area ipotalamica preottica anteriore, il nucleo
del tratto solitario e l’area ipotalamica posteriore
sono importanti centri di collegamento tra il cuore
e il punto Neiguan, a suffragio della teoria della
correlazione tra i canali (meridiani) e i visceri.
Per quanto riguarda il nucleo amigdaloideo, poichè
è molto vicino alle strutture descritte, pensiamo
che svolga un ruolo importante nella fisiologia
cardiovascolare. Non esistono fino ad ora lavori
su come i segnali provenienti dall’EA su Neiguan
e dall’area miocardica infartuata convergano sul
nucleo amigdaloideo. A tale scopo sono stati
studiati dei modelli sperimentali con animali nei
quali è stata indotta artificialmente una IMA e
rilevate le frequenze di scarica di singoli neuroni
del nucleo amigdaloideo.
* Fuwai Hospital, Chinese Academy of Medical Sciences,
Beijing
** Institute of Acupuncture and Moxibustion, China
Academy of TCM
MATERIALI E METODI
Sono stati usati 53 conigli tra maschi e femmine,
di peso 2.2-3.0 Kg, anestetizzati con una miscela
di uretano e cloralose iniettata nella vena auricolare
marginale e successivamente incannulati per re-
spirazione assistita. E' stata praticata un’incisione
sulla linea mediana del cranio per aprire lateral-
mente al bregma una finestra nella scatola cranica
di 0.6x06 cm2.
Il liquido cerebrospinale è stato drenato dal quarto
ventricolo. Poi la dura madre sottostante la fine-
stra è stata rimossa e posta in agar al 5% mentre i
conigli erano immobilizzati.
Durante l’esperimento sono stati monitorati la
temperatura rettale, la frequenza cardiaca e l’ECG
in D1.
I conigli sono stati coricati sul lato destro. Attra-
verso il terzo spazio intercostale sinistro è stata
praticata la toracotomia, aperto il pericardio e
realizzato un letto per fissare relativamente il
cuore. Con un filo di seta n.3 è stata legata l’arteria
coronarica sinistra per indurre l’IMA. Come indi-
ce di necrosi è stata usata l’elevazione del tratto
ST. Localizzata la sede del nucleo amigdaloideo
secondo il Zheng’s Atlas of The Rabbit Brain in
Stereotaxic Coordinates e l’esperimento di
Gallagher, è stato inserito un microelettrodo con-
tenente una soluzione 0.5M di acetato di sodio per
registrare le scariche spontanee. I segnali sono
stati amplificati e inviati ad un istografo per la
costruzione degli istogrammi della distribuszione
sequenziale e infine plottati con un registratore X-
Y (Modello RW 1015).
L’EA è stata applicata sul punto Neiguan indivi-
duato secondo lo Yang’s Veterinary Acupuncture.
La stimolazione è stata realizzata con una corrente
difasica intermittente di 40 Hz (treno di impulsi 3
sec., pausa 6 sec.), di 3 Volts applicata per 5 min.
L’esperimento è stato diviso in tre fasi:
1.Effetto dell’IMA sull’attività dei neuroni del
NA.
83
2.Capacità dell’EA di modificare l’attività dei
neuroni del NA in corso di IMA. Le variazioni
delle frequenze d’impulso dei neuroni del NA
sono state registrate rispettivamente a 0.5 e 15 min
dal punto zero stabilito dal momento in cui le
scariche spontanee erano stabili. Registrazioni
sequenziali sono state compiute immediatamente
dopo la legatura, durante la legatura (o legatura
più EA) e a 0,5,10.... 30 min rispettivamente dopo
il rilascio della legatura.
3.Alla fine dell’esperimento è stata applicata una
corrente continua di 5-20 microA sul
microelettrodo (collegato al polo negativo), per
10 min. I cervelli dei conigli sono stati rimossi,
puliti immersi e fissati in formalina al 10%. Al
microtomo congelatore si sono ricavate nelle se-
zioni di 50-100 micron di spessore le quali sono
state trattate con la colorazione di Nissl per
evidenziare la posizione della punta del
microelettrodo.
RISULTATI
Sono stati individuati individuati in tutto 196
neuroni, ma solo 77 di questi avevano le caratte-
ristiche necessarie per la registrazione. Di questi
77, 39 hanno risposto all’IMA e 38 hanno risposto
all’IMA più EA. Gli esperimenti sono stati ripetu-
ti in 8 di essi. I risultati sono stati i seguenti: dei 39
neuroni del NA sensibili all’IMA, 17 hanno rispo-
sto con un incremento di frequenza, 15 con un
decremento e i rimanenti senza variazioni.
Nei 38 neuroni che hanno risposto all’IMA più
EA ci sono stati 4 tipi di variazioni:
1. I segnali provenienti dall’IMA e quelli prove-
nienti dall’EA convergono sullo stesso neurone
con questa interferenza: l’EA ha causato una
diminuzione dove vi era un’aumentata frequenza
di scarica indotta dall’IMA (11 unità) e un aumen-
to dove vi era una diminuita frequenza di scarica
sempre indotta dall’IMA (10 unità).
2. Alcuni neuroni non hanno risposto all’EA ma
rispondevano all’IMA (8 unità).
3. Alcuni neuroni non sono stati influenzati
dall’IMA, ma dall’EA (5 unità).
4. Assenza di risposta (4 unità).
Risposta dei neuroni del NA all’IMA
1. 17 neuroni sono stati eccitati dall’IMA. Di
questi 12 hanno aumentato la loro frequenza di
scarica immediatamente dopo la legatura dell’ar-
teria coronarica con un incremento che è arrivato
fino al 272.5% in 5 neuroni. La differenza tra le
frequenze di scarica prima della legatura dell’ar-
84
teria e durante la legatura è stata altamente signi-
ficativa (P<0.01), mentre c'è stata differenza tra la
fase immediatamente seguente la legatura e la
fase durante la legatura (P>0.4). I rimanenti 5
neuroni hanno mostrato una variazione di fre-
quenza di scarica in una fase più avanzata della
legatura, con un incremento che non ha superato
il 35.6%. La differenza è stata comunque signifi-
cativa (P<0.05).
2. 15 neuroni hanno risposto all’IMA diminuendo
la frequenza di scarica. Di essi, 8 hanno risposto
immediatamente dopo la legatura, mantenendo la
differenza anche durante tutto il periodo della
legatura (P<0.01), senza variazioni statisticamen-
te significative tra le varie fasi della legatura
(P>0.06). Gli altri 7 hanno risposto tardivamente,
ma la differenza è stata significativa (P<0.01).
3. 7 neuroni non hanno dimostrato alcuna varia-
zione di attività statisticamente significativa
(P>0.05).
Variazioni di attività dei neuroni del NA nella fase
di riperfusione
Le variazioni di attività dei neuroni del NA sono
molto più complesse nella fase di riperfusione che
durante l’IMA e sono legate alle risposte prodotte
durante l’IMA.
1. Nei 17 neuroni che hanno risposto con un
incremento di frequenza si sono verificate tre
situazioni: a. la frequenza si è mantenuta elevata
al più alto livello e dopo 20 min i neuroni sono
tornati per lo più alla situazione antecedente la
legatura (n. 11). b. La frequenza è stata sensibil-
mente diminuita e il ritorno alla situazione pre-
legatura è stato lento (n. 3). c. La frequenza è
ritornata rapidamente alla situazione pre-legatura
(n. 3).
2. Nei 15 neuroni che hanno risposto con una
diminuzione di frequenza si sono verificate due
situazioni: a. La frequenza ha continuato a calare
e i neuroni sono tornati per lo più allo stato iniziale
dopo 15 min (n. 9). b. La frequenza è ritornata
rapidamente allo stato pre-legatura (n. 6).
Effetto dell’EA su Neiguan sui neuroni del NA la cui
attività è stata modificata dall’IMA
Per studiare l’effetto dell’EA sono stati seleziona-
ti i neuroni che avevano dato una risposta imme-
diata all’IMA. Di questi 11 avevano risposto con
un incremento della frequenza e 18 con una dimi-
nuzione della frequenza.
1. Negli 11 neuroni che avevano risposto all’IMA
con una frequenza aumentata, l’incremento anda-
va dal 25.3% al 242.8%. La differenza tra prima e
dopo la legatura coronarica è stata significativa
(P<0.01. Dopo l’applicazione dell’EA su Neiguan,
3 neuroni hanno mostrato una diminuzione di
frequenza, 4 neuroni sono tornati al livello pre-
legatura e 4 neuroni semplicemente hanno dimi-
nuito la loro frequenza di scarica. La differenza tra
le frequenze in presenza di IMA e quelle in pre-
senza di IMA più EA è stata altamente significa-
tiva (P<0.01). Non c’è stata differenza significa-
tiva tra le frequenze prima della legatura e quelle
con legatura più EA (P>0.2).
Ritorno alla normalità dell’attività dei neuroni del
NA in seguito all’applicazione
dell’EA su Neiguan, in fase di riperfusione
L’effetto dell’EA su Neiguan è stato valutato su
26 neuroni in fase di riperfusione. Di essi 12
hanno mostrato un’attività invertita rispetto alla
fase di IMA, 8 sono ritornati alla situazione pre-
legatura e 3 hanno migliorato la loro attività. In 21
di questi 23 neuroni l’attività è stata simile a
quella della fase IMA più EA.
Ciò fa supporre che l’EA sia in grado di favorire
il ripristino nei singoli neuroni di un’attività fisio-
logica come prima della legatura dell’arteria
coronarica.
Effetti dei diversi trattamenti sulla stessa unità
neuronale
Le osservazioni compiute su 8 neuroni hanno
dimostrato che i risultati dell’IMA o dell’IMA più
EA possono essere facilmente riproducibili.
Mappazione delle diverse zone del NA da cui
sono pervenuti i segnali rilevati con i microelettrodi
Le sedi dei microelettrodi sono state individuate
mediante colorazione con pontamina blu cielo in
40 neuroni. I risultati sono stati i seguenti:
1.Dei 40 neuroni in esame, 21 hanno risposto
all’IMA con un aumento di frequenza di scarica,
15 con una diminuzione e 4 senza variazioni.
2.Tutti i sottonuclei del NA possono reagire
all’IMA con prevalenza del Nucleo Amigdaloideo
Centrale (NAC).
3.Nel NAC i neuroni che hanno risposto con un
aumento di frequenza erano situati all’interno,
quelli che hanno risposto con una diminuzione di
frequenza all’esterno. Nel Nucleo Amigdaloideo
Basale (NAB), il rapporto interno-esterno delle
sedi che avevano risposto con un aumento di
frequenza è stato 0:2 mentre per le sedi che aveva-
no risposto con una diminuzione di frequenza era
3:0.
4.Gli effetti dell’EA su Neiguan sono stati più
evidenti nel NAC (rapporto 7/14).
DISCUSSIONE
L’EA su Neiguan può promuovere la circolazione
del Qi del cuore, calmare la mente e così miglio-
rare i sintomi legati al cuore. Da questo esperi-
mento erano emerse quattro possibilità di risposta
del Na e all’IMA:
1.I due segnali (EA e IMA)si sono indirizzati nella
stessa unità. In questa ipotesi l’EA può modulare
l’attività dei neuroni del NA che danno segnali di
risposta all’IMA.
2. In alcune unità non ci sono stati segnali di
risposta all’IMA ma vi sono stati segnali di rispo-
sta all’EA.
3. In alcune unità non vi sono stati segnali di
risposta all’EA ma vi sono stati segnali di risposta
all’IMA.
4. In alcune unità non vi sono stati segnali di
risposta né all’EA né all’IMA.
I risultati hanno dimostrato che nei territori in cui
si è verificata una convergenza dei segnali prove-
nienti rispettivamente dall’EA e dall’IMA, l’EA
ha esercitato un’azione inibitrice dove vi era un
aumento di frequenza ed un’azione contraria dove
vi era una diminuzione di frequenza. Quindi l’EA
ha avuto un’azione regolatrice bidirezionale. Que-
sto conferma un’ipotesi, già espressa in un nostro
lavoro precedente, secondo cui l’Ea su Neiguan
può normalizzare l’attività riflessa alterata del
NA nei pazienti con IMA. L’EA su Neiguan ha
effetti positivi nei pazienti con IMA. Il fatto che i
segnali provenienti rispettivamente dall’EA e
dall’IMA convergano sulla maggior parte dei
neuroni del NA conferma il ruolo del NA stesso
nel trattamento dell’IMA mediante l’EA su
Neiguan.
Qual’è l’effetto della riperfusione sull’attività dei
neuroni del NA? L’EA su Neiguan ha influenza
sui neuroni del NA durante la riperfusione? L’espe-
rimento ha dimostrato che negli animali con solo
IMA l’attività dei neuroni del NA non ha
evidenziato grosse differenze tra la fase di legatu-
ra dell’arteria coronarica e la fase di riperfusione.
Mentre negli animali con IMA ed EA su Neiguan
l’attività dei neuroni del NA in fase di riperfusione
è stata invertita o comunque migliorata nella
maggior parte dei casi.
Il trattamento dell’IMA tramite l’EA su Neiguan
si basa su una regolazione sistemica che passa
attraverso i meridiani principali o secondari o
attraverso la correlazione Neiguan-cuore. La resi-
85
stenza globale dell’organismo viene incrementata
attraverso una stimolazione generale delle fun-
zioni dei visceri e in particolare del cuore. La
correlazione Neiguan-cuore è un’ipotesi molto
importante nella teoria dei meridiani.
Secondo molti autori i meccanismi di collega-
mento coinvolgono l’area ipotalamica preottica
anteriore, il nucleo del tratto solitario, l’area
ipotalamica posteriore, la formazione reticolare,
86
il ganglio stellato, il nervo mediano e i recettori
alfa e beta del cuore. I risultati di questo lavoro
suggeriscono che il nucleo amigdaloideo, una
struttura del sistema limbico, sia pure un impor-
tante centro di collegamento tra il punto Neiguan
e il cuore.
 dalla Revue Française de Médecine
Traditionelle Chinoise
Pulsologia e nosologia della gravidanza e
delle malattie del post-partum
Libro IX del Classico dei Polsi di Wang Shu He
Nguyen Van Nghi
Il Mai Jing o “Classico dei Polsi” di Wang Shu
He, del II secolo d.C., è uno dei tesori della
Medicina Cinese.
Iniziammo la sua pubblicazione nel 1974 in que-
sta stessa rivista, ma costatammo che quel lavoro
conteneva nozioni troppo ardite per quel momen-
to, troppo complesse da comprendere e che quindi
prima conveniva approfondire ed assimilare le
basi elementari della medicina orientale prima di
lanciarci in questo studio specialistico sui polsi.
Sono passati 15 anni... certamente molti agopuntori
nel mondo aspirano ad una conoscenza più appro-
fondita di questo argomento.
Ecco ora il momento di proseguire il nostro lavoro
lasciato in sospeso.
Oggi noi presentiamo ai nostri amici lettori il
seguito del capitolo del libro IX del Mai Jing
riguardante i commenti sulla pulsologia e la
nosologia della gravidanza e delle malattie del
post-partum:
1. la pulsologia nella gravidanza per la determina-
zione del sesso;
2. minacce d’aborto, disturbi di Xue Fan (parte
sanguigna) e di Shui Fan (parte liquida), vomiti
gravidici, diarree e dolori addominali;
3. sindromi del post-partum: lipotimia, Zhongfeng,
febbre, malinconia, vomiti e diarree;
4. malattia da Dai Xia, la menopausa, la sterilità,
la metrorragia e i Ju Jing (regole una volta ogni 3
mesi);
5. discorsi sugli annebbiamenti e sulle vertigini, i
5 tipi di leucorrea, i secreti vaginali e le “ostruzio-
ni mestruali”;
6. sensazione di polipo decomposto alla gola (ton-
sillite), i dispiaceri, infiltrazione di calore nel
“palazzo del sangue” e la pienezza addominale;
7. il freddo nello yin (vagina), i movimenti intem-
pestivi del feto, l’insufficienza dello yin (vagina),
gli ascessi vaginali e la ptosi uterina;
8. i segni di vita e di morte della donna;
9. sulla patologia della nascita.
Leggendo il capitolo I, notiamo degli antichismi
che possono colpire lo spirito scientifico, si do-
manda semplicemente di prendere il testo così
com’è, scritto 17 secoli fa e di comprendere il suo
interesse storico e pratico nel contesto della medi-
cina tradizionale cinese.
IV LE MALATTIE DA DAI XIA, LA
MENOPAUSA, LA STERILITÀ, LA
METRORRAGIA E I JU JING
1.L’insegnamento del maestro:
“Le malattie da Dai Xia (“al di sotto della cintu-
ra”; basso addome) sono dei veri tormenti per le
donne.
- Il polso superficiale segnala borborigmi e pie-
nezza addominale;
- il polso affrettato annuncia dolori addominali;
- il polso rapido indica prurito vaginale;
- il polso rapido rivela una infiammazione vaginale;
- il polso teso denota un dolore vaginale.
2.Il maestro insegna:
“I Dai Xia sono divisi in tre tipi:
- tipo “Bao Men” (porta fetale)
- tipo “Long Men” (porta del dragone)
- tipo “Yu Men” (porta di giada).
Il tipo “Bao Men” si incontra nelle pluripare;
- il tipo “Long Men” si incontra nelle donne spo-
sate senza figli;
- il tipo “Yu Men” si incontra nelle donne non
sposate (vergini).
3.Domanda:
Le donne non sposate possono presentare questi
tre tipi di malattia. Come è possibile?
Risposta del maestro:
- il primo tipo sopraggiunge nel periodo pre-me-
struale dopo una malattia febbrile;
- il secodo tipo sopraggiunge nel periodo pre-
mestruale dopo un bagno;
- il terzo è causato dallo spavento: le mestruazioni
sono allora rosso vermiglio. Questa affezione
87
appartiene al gruppo dei Dai Xia.
4.Il maestro dice:
“9 volte su 10 i Dai Xia sono malattie da pienez-
za”.
5.Domanda:
“Una donna di 50 anni si lamenta di lombalgia, a
volte di dolore addominale con:
- anoressia;
- gonfiore;
- polso yang piccolo;
- polso “barriera” e “piede” piccoli e affrettati;
- discordanza dello Xing (forma corporea) e dei
Mai (vasi).
“Come mai?”
Risposta del maestro:
“Se la paziente dice di non desiderare il cibo e di
non amare l’odore del riso, la malattia risiede
nello Shangjiao (Riscaldatore Superiore)).
Se dice che desidera mangiare, ma può far a meno
del cibo, la patologia risiede nello Zhongjiao
(Riscaldatore Medio).
Se dice che il suo appetito è normale, la malattia
risiede nello Xiaojiao (Riscaldatore Inferiore).”
6.La donna colpita da Dai Xia con ciclo lungo
superiore al mese, pienezza e dolore addominale
bisogna prescrivere la polvere di “rhizoma
Smilacis, semen Trichosanthis, rhizoma
Zingiberis” come medicamento di base.
Per contro, nella donna colpita da Dai Xia con
polso superficiale, paura del freddo ed amenorrea,
la malattia è incurabile.”
Il maestro racconta:
“Una donna conduce la giovane figlia di circa 16
anni dal suo medico e gli dice:
“Questa ragazza ha avuto la prima mestruazione a
14 anni, io sono preoccupata per il ritardo delle
sue mestruazioni”.
Il medico le domanda: “Questa ragazza è vostra
figlia?” La donna risponde affermativamente ed il
medico prosegue: “Il problema non è affatto ecce-
zionale.
Voi avete avuto le prime mestruazioni a 14 anni
come vostra figlia, di conseguenza l’assenza di
mestruazioni di vostra figlia è un fenomeno
reazionale temporaneo per evitare l’anno “Dung
Ha” (a carattere estivo).
Le mestruazioni potranno sopraggiungere preco-
cemente o tardivamente.”
8.In una giovane ragazza, la sensazione di freddo
nel basso addome con paura cronica del freddo è
il segno rivelatore di una sterilità nel periodo
adulto.
9.Il maestro insegna: nella donna il polso piccolo,
debole e rugoso in un periodo secondario all’in-
fanzia è rivelatore di sterilità.
10.Il maestro insegna:
Il polso dello Shaoyin è superficiale e affrettato. Il
88
polso affrettato denota l’esistenza di uno stockage
energetico con dolori addominali che segnalano
minacce d’aborto, mentre il polso superficiale
denota una metrorragia con interruzione della
gravidanza e paura del freddo.
11.Il maestro insegna:
Nella donna di forte corporatura, il polso galop-
pante è il segno rivelatore della fissazione del
freddo a livello dell’utero, infatti ha poco d’infan-
tile; presenta inoltre una tinta giallastra che è il
segno rivelatore di una infiltrazione del freddo a
livello del torace.
12.Nella donna i dolori pelvici intermittenti con
arresto delle mestruazioni e tensione dolorosa
della vescica raggiungono non solo la regione
genitale e la regione Qijie (altro nome del Qichong
- 30E) ma anche le regioni ipocondriache.
13.Domanda:
Perchè una donna di 50 anni è colpita da diarrea
dopo una decina di giorni con febbre vespertina,
violenti dolori pelvici, pienezza addominale, sen-
sazione di calore al palmo della mano e secchezza
della bocca?
Risposta del maestro:
E’ una malattia da Dai Xia dovuta ad un aborto
con stagnazione di sangue nel basso addome per
cui il segno essenziale è la secchezza dell’appara-
to buccale. In questo caso bisogna prescrivere la
decozione detta “riscaldamento dei meridiani”*
come medicamento di base.
14.Domanda:
Perchè una donna colpita da diarrea cronica non
ha mestruazioni?
Risposta del maestro:
Per far tornare le mestruazioni è sufficiente arre-
stare la diarrea. La purgazione è vietata. In effetti
la diarrea è uno dei fattori di perdita del liquido
organico, responsabile dell’arresto delle mestrua-
zioni. Si può anche dire che bloccando la diarrea
si salvaguardano i liquidi organici per poter far
tornare le mestruazioni.
15.Nella donna colpita da meno-metrorragia con
secchezza della gola ed assenza della sete, le
mestruazioni non ritornano perchè l’energia Rong
(nutritiva) è insufficiente: la donna non beve
perchè il suo corpo è leggermente freddo (freddo
interno). La sete con bisogno di bere è un fenome-
no che aiuta la circolazione del liquido organico,
infatti la Rong (energia nutritiva) e la Wei (ener-
gia difensiva) si armonizzano e sopraggiungono
le mestruazioni.
16.L”insegnamento del maestro:
a. il polso del Cun Kou (polso radiale) è piccolo e
*Vedere formula magistrale nella “Farmacologia in medicina
orientale” e nelle “Malattie evolutive dei 3 yin e 3 yang”
(Shanghan Lun). Ed. NVN
rugoso:
- il polso è piccolo perchè l’energia Rong è insuf-
ficiente;
- il polso è rugoso, il sangue e l’energia non sono
abbondanti e l’energia Wei è insufficiente, per
questo la respirazione è corta (ipopnea) ed il corpo
inaridito.
Nell’insufficienza del sangue, lo Xing (forma
corporea) è “contrario”.
Nel vuoto concomitante di Rong e Wei, la parola
è disturbata (logorrea) ed il polso del Fu Yang è
piccolo e rugoso.
- Il polso è piccolo, l’energia Wei è in stato di
vuoto. Il vuoto dell’energia Wei è causa della
respirazione corta (ipopnea) e della secchezza
della gola con bocca amara e stomaco surriscalda-
to.
- Il polso rugoso si manifesta perchè il liquido
organico è in stato di deplezione.
b. Il polso dello Shaoyin è piccolo, lento e rugoso:
è piccolo perchè è povero di Jing (quintessenza),
è lento perchè annuncia la presenza del freddo
nello yin, è rugoso e ciò indica che il sangue non
giunge più.
Questi sono i polsi (del Cun Kou e dello Shaoyin)
presenti nello Ju Jing (Cu Kinh: regole una volta
ogni 3 mesi).
17.Il maestro insegna:
Nelle giovani donne il polso piccolo e il vuoto di
sangue e dell’energia annunciano una perdita san-
guigna (meno-metrorragia); per contro, nelle don-
ne che allattano, questi possono essere segni
premonitori di una diarrea: altrimenti segnalano
la presenza di un fenomeno di Ju Jing.
18.Domanda:
Una donna consulta il suo medico per una gravi-
danza a 3 mesi. All’esame dei polsi questo dia-
gnostica una assenza della gravidanza ed ordina
una terapia per attivare la mestruazione. Quale
polso è interessato?
Risposta del maestro:
A livello del Cun Kou (polso radiale), il polso
dell’energia Wei è superficiale e mutevole (Da) e
il polso dell’energia Rong è ugualmente superfi-
ciale e mutevole, ma debole: è debole perchè c’è
una insufficienza di sangue.
In questo caso, la Wei e la Rong perdono il loro
legame, la Rong è esaurita, la Wei raggiunge la
profondità; il freddo si intasa nello yin ed il calore
si riunisce nello yang. Lo yin è in vuoto, lo yang
“si prolunga” (dilaga), questo provoca una insuf-
ficienza di sangue.
Al momento della manifestazione di questi feno-
meni si notano i segni di Zong Xie (Trung Hu:
giustapposizione del vuoto): tremore, secchezza
della gola, sudorazione o poliuria, espettorazioni
salivari frequenti. Questi segni permettono di
escludere la diagnosi di gravidanza, si tratta in-
somma di Ju Jing (regole ogni 3 mesi).
19.Domanda:
Come si trattano le metrorragie in una donna di 50
anni?
Risposta del maestro:
Nella donna in età da menopausa, questo fenome-
no è normale. Il trattamento è inutile, la guarigio-
ne è spontanea.
20.Nella donna le mestruazioni compaiono una
volta al mese, mentre nella donna con polso pic-
colo, accompagnato da costipazione e da assenza
di sudorazione, le mestruazioni sono presenti ogni
2 mesi.
V. DISCORSI SUGLI ANNEBBIAMENTI
E LE VERTIGINI, I 5 TIPI DI LEUCORREA,
LE SECREZIONI VAGINALI E
LE “OSTRUZIONI MESTRUALI”
1.Domanda:
Perchè la sudorazione durante le mestruazioni
può provocare annebbiamenti, vertigini fino alla
perdita della coscienza?
Risposta del maestro:
Nel corso delle mestruazioni, l’interno è in uno
stato di vuoto: la sudorazione durante questo
periodo provoca uno stato di vuoto dell’esterno ed
il vuoto concomitante dell’interno e dell’esterno è
all’origine degli annebbiamenti e delle vertigini.
2.Domanda:
In una donna colpita da una decina di crisi di
annebbiamenti e vertigini al giorno, il medico
esamina il polso e diagnostica una malattia da Dai
Xia. Di che tipo di polso si tratta e come si
riconosce?
Risposta del maestro:
Il polso del Cun Kou (polso radiale) è molle e
affrettato: è molle perchè l’energia yang è insuf-
ficiente ed è affrettato perchè la Rong è aggredita
dal freddo.
Poichè lo yang è debole, l’energia è in vuoto.
Poichè il sangue è esaurito, il freddo ristagna.
Poichè lo yin e lo yang sono in disarmonia, l’ener-
gia perversa soggiorna nell’energia Rong e Wei.
Se le donne colpite da questa malattia si abbando-
nano a rapporti sessuali al momento delle me-
struazioni, il Ming Men si apre, le mestruazioni
sono viziate e i vasi tesi.
Il freddo approfitta di questo stato per fissarsi
nell’energia Rong e Wei ed accumularsi nel Dan
Dian (regione sotto-ombelicale), poi di là esala
verso il diaframma ed il torace.
Il liquido organico approfitta ugualmente di que-
89
sto stato di vuoto per riunirsi nell’apparato buccale
e sviluppare una ipersalivazione, annebbiamenti e
vertigini con sensazione di calore nella regione
del Qijie (altro nome di Qichong - 30E) e nella
faccia interna della coscia.
Il medico mediocre fa diagnosi di una affezione
del gruppo delle follie-yin e la tratta con la
moxibustione, che aggrava lo stato della paziente.
3.Domanda:
Una donna è colpita da ondate di risalita di energia
verso il torace con annebbiamenti e vertigini,
vomiti salivari, sensazione di calore alla faccia
interna della coscia e della regione di Qijie (30E),
Il medico esamina il polso e fa diagnosi di Dai Xia.
Di che polso si tratta e come riconoscerlo?
Risposta del maestro:
Il polso Cun Kou è profondo e piccolo: è profondo
perchè l’energia Wei si nasconde in profondità ed
è piccolo perchè l’energia Rong è esaurita.
Nel nascondersi, lo yang è all’origine dell’ortica-
ria.*
Poichè è esaurito, lo yin è responsabile della
perdita di sangue (meno-metrorragia).
In questo caso invece di essere caratterizzata da
disturbi della diuresi e da ostruzione del liquido
organico, la malattia si presenta con i seguenti
sintomi:
- diuresi normale, leggera sudorazione con produ-
zione di freddo (interno) ed accessi di tosse con
vomiti salivari: appartiene al gruppo di “Fei Wei”
(paralisi polmonare); la malattia si può presentare
con i seguenti sintomi:
- insufficienza del liquido organico e perdita
ematica (meno-metrorragia) con indebolimento
dei Jingluo: appartiene al gruppo di “Xue Jue”
(raffreddamento del sangue);la malattia si può
manifestare anche con i seguenti sintomi:
- analgesia delle mani e dei piedi e sensazione di
risalita dell’energia del Dan Dian (regione del
basso-addome) con compressione dell’energia
“freddo” ed ostruzione toracica, espansione del-
l’energia in tutte le regioni yang del corpo, volto
rubicondo e corpo gonfio.. polso superficiale e
vuoto. La purgazione e l’uso di aghi lunghi sono
vietati, perchè aggraverebbero il vuoto dell’ener-
gia Rong e dell’energia Wei, che a lungo andare è
responsabile degli annebbiamenti e delle vertigi-
ni, segni rivelatori della malattia dello Xue Jue.
4.Domanda:
Si parla di 5 tipi di leucorrea. Quali sono?
*Nel mondo dell’agopuntura si ama parlare di quello che
non si conosce da cui: immaginazione ed adattamenti
tendenziosi, questa sorta di teoria non ha alcun valore nella
pratica quotidiana. Del resto in agopuntura come si può
parlare dell’immunologia senza approdare alla nozione di
formazione dell’energia Wei?
90
Risposta del maestro:
I 5 tipi di leucorrea sono:
- leucorrea di colore bianco come il liquido nasa-
le;
- leucorrea di colore rosso come il cinabro;
- leucorrea di colore giallo come l’ananas ben
maturo;
- leucorrea di colore verde come l’indaco;
- leucorrea di colore nero come il sangue
gangrenoso.
5.L’insegnamento del maestro:
Una donna consulta il suo medico per l’esame dei
polsi: egli constata la presenza di un polso piccolo
e rugoso e prescrive una vomificazione, ma nella
donna di più di 49 anni (7x7) questo polso e la
persistenza delle mestruazioni sono un segno di
vuoto.
6.Il polso del Cun Kou è teso e mutevole (Da). Il
polso teso è corto, il polso mutevole è attaccato: è
corto a causa del freddo ed è attaccato a causa del
vuoto dell’energia essenziale.
In presenza dell’affronto del freddo e del vuoto, il
polso diviene “separato” (Ge).
Il polso separato è segno di minaccia d’aborto,
bisogna prescrivere il decotto di flos Inulae (Fu
Hua)* come medicamento di base.
7.Nella donna colpita da disturbi delle mestrua-
zioni con loci di colore nero bisogna prescrivere il
decotto di rhizoma Zingiberis (Gan Jiang)* come
medicamento di base.
8.Nella donna colpita da dismenorrea, bisogna
prescrivere la decozione detta “anti-stasica” (Di
Duan)* citata nello Shanghan Lun.**
9. Nella donna di robusta costituzione, l’ostruzio-
ne della mestruazione annuncia la presenza di
“sangue prosciugato” nell’utero con secrezione di
sostanze bianche, bisogna prescrivere le com-
presse di Magnesium (Fan Si)* come medica-
mento di fondo.
10. Nella donna*** colpita da malattia addominale
con dolori pelvici, bisogna prescrivere la polvere
di “radix Angelicae - radix Paeoniae alba”
(Danggui e Shaoyao) come rimedio di base.
11. Nella donna colpita da dolori addominali****
bisogna prescrivere la decozione detta “tonico del
centro” la cui formula magistrale è menzionata
nello Shanghan Lun.
*Vedere formule magistrali nella “Pharmacologie en
médicine orientale” Ed. NVN
**Shanghan Lun è tradotto sotto il nome di “Maladies
évolutives dei 3 yin e dei 3 yang” Ed. NVN
***In un’altra edizione, leggiamo: “Nella donna incinta...”

VI. A PROPOSITO DELLA SENSAZIONE DI
POLIPI DECOMPOSTI NELLA GOLA
(TONSILLITE), I DOLORI, L’INFILTRAZIONE
DEL CALORE NEL “PALAZZO DEL SANGUE”
E LA PIENEZZA ADDOMINALE
1.Nella donna colpita da una tonsillite (come se
avesse un polipo decomposto in gola), bisogna
prescrivere il decotto di “rhizoma Pinelliae e
cortex Magnoliae” (Ban Xia e Hou Po) come
medicamento di base.
2.Nella donna dal corpo magro, con paure, desi-
derio di piangere come nevrosi e sbadigli, bisogna
prescrivere il decotto di “radix Glycyrrhizae-
fructus Hordei germinatus” (Gancao - Xiao Mai)
come medicamento di base.
3.Nella donna colpita da Zhongfeng (attacco di-
retto del vento) al momento delle mestruazioni,
dopo una febbre durata per 7-8 giorni, possono
perdurare i segni seguenti: polso lento, corpo
fresco, pienezza sotto-toracica e sotto-
diaframmatica come in un intasamento e delirio...
Tali segni denotano una infiltrazione di calore nel
“palazzo del sangue” (fegato), bisogna pungere il
Qimen (14F) ed osservare il vuoto e la pienezza
per disperderlo e tonificarlo.
4.Nella donna colpita da Zhongfeng, la persistenza
della febbre e la freddolosità alternate, l’arresto
delle mestruazioni sono segni rivelatori dell’infil-
trazione di calore nel “palazzo del sangue” senza
l’attacco dell’energia dello stomaco.
Quando il calore raggiunge lo Zhongjiao
(Riscaldatore Medio), la guarigione è spontanea.
5.Nella malattia da Yangming, la metrorragia e il
delirio sono segni rivelatori dell’infiltrazione e
del calore nel “palazzo del sangue” con
sudorazione cefalica.
Bisogna pungere il Qimen (14F) e disperderlo in
caso di pienezza; la guarigione è ugualmente
spontanea.
6.Nella donna con costipazione solida, la pienez-
za sotto-addominale con leggera disuria ed assen-
za di sete è segno di accumulo dei liquidi organici
e del sangue nel “palazzo del sangue”. Bisogna
prescrivere il decotto di “rhizoma Rhei - radix
Glycyrrhizae” (Da Huang - Gan Cao) come medi-
****In un’altra edizione: “...dolori addominali con diuresi
normale”
camento di base.
VII. A PROPOSITO DEL FREDDO NELLO YIN
(VAGINA), I MOVIMENTI INTEMPESTIVI DEL
FETO, L’INSUFFICIENZA DELLO YIN
(VAGINA), GLI ASCESSI VAGINALI
E LA PTOSI UTERINA
1.Nella donna con freddo nello yin (vagina), biso-
gna utilizzare la formula magistrale detta di “ri-
scaldamento del centro” (Milza) come terapia di
base.
2.Nella donna che ha usato dei rimedi per attivare
le mestruazioni sono frequenti: un dolore
periorbitale, la difficoltà ad appoggiare i piedi a
terra e la presenza di idee confuse.
3.Domanda:
Perchè una donna incinta che si alimenta normal-
mente può provare una sensazione di calore con
insonnia e perchè dovrà appoggiarsi su di una
sedia per respirare?
Risposta del maestro:
Ciò proviene dai fenomeni intempestivi del feto
che le impediscono di urinare.
Domanda:
Perchè?
Risposta del maestro:
Questa donna prima della gestazione era di costi-
tuzione normale; oggi è magra. Questo fenomeno
influenza il sistema uterino sviluppando movi-
menti intempestivi del feto con ritenzione urinaria:
in questo caso bisogna facilitare la diuresi con
l’aiuto di compresse dette “d’energia del rene”
perchè contengono il “Fu Ling” (Poria Cocos)*.
La formula di queste compresse è menzionata nel
capitolo dello “Xie Lao” (Vuoto-Astenia).
4.L’insegnamento del maestro:
Generalmente il polso superficiale e affrettato è il
segno del dolore generalizzato, questo non rientra
nel caso quando la donna è colpita da Yin Chong
(Am Xung: aria vaginale).
Il maestro aggiunge:
a.Il polso del Cun Kou (polso radiale) è superfi-
ciale e debole: il polso superficiale annuncia il
vuoto ed il polso debole indica una debolezza del
sangue.
Nel polso superficiale la respirazione è corta
(ipopnea) e nel polso debole la febbre è accompa-
gnata da sudorazione.
b.Il polso del Fu Yang è superficiale e rugoso: è
superficiale perchè l’energia è abbondante ed è
rugoso a causa del freddo che determina eruttazioni
agre.
La discesa di questa energia “freddo” nel basso-
91
addome è responsabile del freddo di questa regio-
ne.
c.Il polso dello Shaoyin è debole e piccolo: il
polso piccolo annuncia un'insufficienza di sangue
e il polso debole una produzione di vento (inter-
no). Il confronto di questi due polsi è la causa della
paura del freddo all’interno dello yin (vagina) con
discesa dell’energia dello stomaco attraverso lo
Yin Chong (esteriorizzazione rumorosa dell’aria
vaginale).
5.Il maestro insegna:
- la discesa dell’energia dello stomaco e
l’esteriorizzazione rumorosa dell’aria vaginale
(Yin Chong) sono la conseguenza di una pienezza
dell’energia cereale. In questo caso bisogna pre-
scrivere lo Zu Gao Fa Jiao (Tru Cao Phat Tieu)*;
- il polso scivoloso e rapido dello Shao Yin segna-
la la presenza dell’ascesso o dell’ulcerazione nel-
la vagina, bisogna pulire con il decotto di Lang Ya
(Lang Nha)*;
- il polso dello Shaoyin è superficiale ed agitato: il
polso superficiale segnala il vuoto, mentre il polso
agitato i dolori. Nella donna questi polsi annun-
ciano una ptosi uterina.
VIII. DISCORSO A PROPOSITO DEI SEGNI DI
VITA E DI MORTE NELLA DONNA
- Nella metrorragia il polso rapido e pronto è
fatale. Per contro il polso lento è benigno;
- nella metrorragia ininterrotta, il polso piccolo,
vuoto e scivoloso è benigno; per contro il polso
mutevole (Da), forte e pieno è fatale;
- dopo la gravidanza, il polso profondo, piccolo e
scivoloso è benigno; il polso pieno, mutevole
(Da), forte, teso e rapido è mortale;
- nella donna colpita dalle malattie dello Ji Ju
(Tich Tu=intasamento-riunione), il polso teso e
rapido è benigno, il polso vuoto è debole e morta-
le;
- dopo la gravidanza, la malattia da calore con
polso teso e piccolo, membra calde è benigna; e
per contro, se presenta arti freddi, la malattia è
gravissima;
- nella donna colpita da Zhongfeng (attacco diret-
to da parte del vento), da Shanghan (malattia
evolutiva da freddo) o dalla malattia da calore
(Re) con dispnea, polso pieno, mutevole, superfi-
ciale e ritardato, la patologia è benigna, per con-
tro, il polso piccolo e rapido è fatale;
- dopo il parto, il polso ampio e pronto ma irrego-
*Questi prodotti possono essere rimpiazzati con i decotti
usati in dermatologia. Vedere “Pharmacologie en Médicine
orientale” pag. 566-571 Ed. NVN
92
lare è grave; il polso profondo e piccolo che non
scompare alla pressione delle dita, è benigno.
IX. A PROPOSITO DEI POLSI NEL LATTANTE
1.Nel lattante:
- 8 pulsazioni nell’ambito di una respirazione
(inspirazione ed espirazione) sono normali;
- 9 pulsazioni per un atto respiratorio designano
una malattia;
- 10 pulsazioni per un atto respiratorio indicano la
gravità della malattia.
2.Nel lattante l’esame pulsologico comporta nu-
merosi procedimenti: in tutti i casi l’esame dei
polsi a livello del “pollice” (Cun), della “barriera”
(Guan) e del “piede” (Chi) dovrà essere conside-
rato come la metodica migliore.
- Il polso affrettato segnala un attacco da parte del
vento;
- il polso profondo annuncia una indigestione con
latte;
- il polso teso e rapido indica l’esistenza di una
circolazione energetica a ritroso.
- Nel lattante con corpo caldo, polso disordinato e
assenza di sudore, l’allattamento forzato provoca
il vomito.
- Nel lattante, il polso profondo e rapido segnala la
presenza di calore nelle ossa.
- Nel lattante con urine rosso-verdastre, polso
piccolo e arti freddi, la malattia è difficile da
trattare. Per contro, in presenza di un polso picco-
lo e di arti caldi, la malattia è facilmente trattabile.
- Nel lattante colpito da malattia grave, le gocce di
sudore senza scorrimento attaccate alla pelle sono
un segno di patologia gravissima; la prognosi è
fatale.
- Nelle malattie infantili, il rizzarsi dei capelli e
dei peli è un segno di gravità.
- L’apparizione di una tinta bluastra al lobo
auricolare è indicativo della malattia detta del
“vento-follia”.
- Nel lattante, l’affossamento della fossetta, la
secchezza delle labbra, lo sbarramento degli oc-
chi, l’espirazione fredda, la testa ed il piede sulla
“stessa linea”, il corpo allungato e teso come se
fosse appeso, le braccia e i piedi rilassati, il palmo
della mano freddo sono segni di gravità e, se
durano oltre 10 giorni, la malattia è incurabile.
 congressi e corsi
a cura della redazione

- domenica 29 marzo: 9.00-12.00.

Seminario di Dietetica Cinese
San Marino 22-24 maggio 1992
Un seminario di dietetica cinese, organizzato dal-
la Scuola Italiana di Medicina Cinese, si svolgerà
a San Marino nei giorni 22-24 maggio 1992.
Orari:
- venerdi 22 maggio: 16.00-19.00;
- sabato 23 maggio: 9.00-12.00, 16.00-19.00;
- domenica 24 maggio: 9.00-12.00.
Il programma del seminario prevede i seguenti
argomenti: introduzione alla dietetica cinese, i
principi della dietetica cinese: sapore, natura, di-
rezione, meridiani destinatari, Jing degli alimenti,
analisi delle principali categorie degli alimenti ed
applicazioni pratiche della dietetica cinese in cli-
nica e nella terapia dell'obesità.
Il programma del seminario prevede i seguenti
argomenti: introduzione al massaggio pediatrico
cinese, la teoria dei meridiani, degli organi e
visceri nel bambino, la semeiologia e la diagnosti-
ca pediatrica, i punti e le zone di massaggio
pediatrico, esecuzione delle principali manipola-
zioni e loro significato terapeutico, il massaggio
pediatrico nelle patologie di più frequente riscon-
tro.
costo: 200.000 + IVA
per informazioni rivolgersi alla segreteria:
corso Garibaldi, 18
47100 Forlì
tel. 0543-30689

costo: 200.000 + IVA

per informazioni rivolgersi alla segreteria:

corso Garibaldi, 18
47100 Forlì
tel. 0543-30689

Seminario di Aggiornamento
sul
Massaggio Pediatrico Cinese
Civitanova Marche 27--29 marzo 1992

Un seminario di aggiornamento sul massaggio

pediatrico cinese, organizzato dalla Scuola Italia-
na di Medicina Cinese, si svolgerà a Civitanova
Marche nei giorni 27-29 Marzo, 1992.
Orari:
- venerdi 27 marzo: 16.00-19.00;
- sabato 28 marzo: 9.00-12.00, 16.00-19.00;

93
 notizie
a cura della redazione
Inaugurazione del nuovo anno
accademico della Scuola Italiana di
Medicina Cinese
Bologna - Ospedale Maggiore
14 dicembre 1991
Il 14 dicembre scorso, nell'Aula Magna dell'Ospedale
Maggiore di Bologna, è stato inaugurato il nuovo anno
accademico della Scuola Italiana di Medicina Cinese
del Gruppo di Studio "Società e Salute".
Hanno partecipato alla cerimonia più di duecento me-
dici iscritti ai vari corsi della scuola, inoltre erano
presenti i colleghi diplomati nell'ultimo anno e varie
personalità del mondo scientifico e culturale.
Il dott. Lucio Pippa ha coordinato l'incontro inaugurale
che è iniziato con la relazione introduttiva del dott.
Giorgio Di Concetto, presidente del Gruppo di Studio
"Società e Salute", che ha rivolto il proprio saluto a
tutti i partecipanti ed ha precisato le motivazioni della
Scuola ed i motivi che hanno indotto i responsabili
della didattica a promuovere per l'anno in corso una
serie di nuovi seminari e di corsi di aggiornamento:
massaggio pediatrico cinese, dietetica cinese, pulsologia
e glossoscopia.
Il dott. Lucio Sotte, direttore scientifico della nostra
rivista e responsabile dei rapporti con l'estero, ha fatto
il punto sulle attività editoriali della Scuola Italiana di
Medicina Cinese e sui nuovi rapporti di collaborazione
stilati nell'ultimo anno con le realtà accademiche cine-
si: il Memorandum di collaborazione con l'Accademia
di Medicina Tradizionale Cinese di Pechino ed il
gemellaggio con l'Università di Canton.
I tre corsi principali della Scuola (medicina cinese ed
agopuntura, farmacologia cinese e fisio-chinesiterapia
e massaggio cinese) sono stati illustrati dal dott. An-
nunzio Matrà (per il corso di agopuntura), che ha
94
presentato ai nuovi allievi l'intero corpo docente: oltre
ai colleghi già citati, i dottori: Camillo Schiantarelli,
Ettore De Giacomo, Carlo Fiocca, Massimo Muccioli
(per il corso di farmacologia cinese).
Sono inoltre stati illustrati i programmi dei vari semi-
nari di aggiornamento che si terranno nella prossima
primavera, in particolare quello dedicata al massaggio
pediatrico e quello relativo alla dietetica.
Alla fine della cerimonia sono stati consegnati agli ex-
allievi, che hanno superato gli esami e discusso la tesi
di fine corso, i diplomi in agopuntura, farmacologia e
massaggio cinese.
Per il corso di medicina cinese ed agopuntura sono stati
consegnati i diplomi ai dottori: Fabio Ferrara, Massi-
mo Chiesa, Dario Rurale, Fabio Pivi, Paola Oneto,
Gabriella Marchitiello, Rita Maffioletti, Paola Andrazi,
Gabriele Muratori, Marco Valentini, Giuseppe
Romagnoli, Vincenzo Lista. Sono stati inoltre conse-
gnati i diplomi del corso di fisiokinesiterapia e massag-
gio cinese a: Natalina Baciocchi, Lorena Baldini, Mi-
chele Belluscio, Francois Boncompagni, Manuela
Bono, Laura Bottaro, Mario Bruni, Felice Bruni, Ro-
setta Campagna, Anna Teresa Carino, Deanna
Compagnoni, Norma Dalprato, Marilena Dellorusso,
Marsilia Di Marco, Rosario Fiordaliso, Bruno Ganzerli,
Varo Giacomelli, Giovanni Gorini, Manila Graziani,
Guglielmo Grillone, Annamaria Kofler, Giovanni
Lacchini, Nuru Maria Luwanga, Renato Marconi,
Domenico Massimi, Gabriele Matteucci, Elena
Marighi, Roberta Pallotti, Rosaria Palmieri, Federico
Polgrossi, Giuseppina Pontoglio, Elisa Sangiorgi,
Gianfranco Sansone, Annamaria Santagata, Donatella
Sarao, Mara Sartoni, Maria Grazia Sconsoni, Oliviero
Spadoni, Anna Vantini, Enrico Vignola, Enrico Zanti.
Il comitato di redazione della Rivista Italiana di Medi-
cina Tradizionale Cinese coglie quest'occasione per
complimentarsi con tutti i neo-diplomati.
 bibliografia
a cura del centro bibliografico della Qiu Tian S.r.l.
via XXVII luglio 8, Borgomaggiore, 47031 Repubblica di San Marino
tel. 0549-906490 - telefax 0549-906204
La ditta Qiu Tian mette a disposizione dei lettori della Rivista Italiana di Medicina Tradizionale Cinese il
proprio centro bibliografico, chiunque voglia usufruirne può contattarla all'indirizzo sovraimpresso

Tipo di patologia: Afasia apoplettica

Titolo rivista: Rivista Ital. di med. Trad. Cinese Numero rivista: 1
Lingua: Italiano
Anno pubblicazione: 01-01-'90 Numero pagina: 43
Autore: Zhang Zhanjun Ultima pagina: 44
Titolo articolo: Gli effetti dell'agopuntura sull'afasia apoplettica

Tipo di patologia: Affezioni ginecologiche

Titolo rivista: Rivista Ital. di Med. Trad. Cinese Numero rivista: 2
Lingua: Italiano
Anno pubblicazione: 01-03-'88 Numero pagina: 51
Autore: Nguyen Recours C. Ultima pagina: 54
Titolo articolo: Affezioni ginecologiche (punti nuovi e punti curiosi) in ginecologia e ostetrica

Tipo di patologia: Afflussi energetici

Titolo rivista: Rivista Ital. di Med. Trad. Cinese Numero rivista: 1
Lingua: Italiano
Anno pubblicazione: 01-01-'86 Numero pagina: 3
Autore: Nguyen Van Nghi Ultima pagina: 20
Titolo articolo: Afflussi energetici

Tipo di patologia: Afflussi: Jue Lun*

Titolo rivista: Rivista Ital. di Med. Trad. Cinese Numero rivista: 2
Lingua: Italiano
Anno pubblicazione 01-03-'86 Numero pagina: 33
Autore: Nguyen Van Nghi Ultima pagina: 37
Titolo articolo: Studio nelle malattie energetiche

Tipo di patologia: Afonia*

Titolo rivista: Rivista Ital. di Med. Trad. Cinese Numero rivista: 1
Lingua: Italiano
Anno pubblicazione: 01-01-'88 Numero pagina: 48
Autore: Nguyen Van Nghi-Tran Viet Dzung Ultima pagina: 0
Titolo articolo: Trattamento delle malattie energetiche

Tipo di patologia: Afte*

Titolo rivista: Rivista Ital. di Med. Trad. Cinese Numero rivista: 2
Lingua: Italiano
Anno pubblicazione: 01-03-'89 Numero pagina: 4
Autore: Zou Ming Xi Ultima pagina: 0
Titolo articolo: Le malattie dermatologiche

95
 biblioteca
a cura della redazione
La dietetica cinese
per la conquista di salute, benessere, longevità
Caterica Martucci, Grazia Rotolo
Masson
pgg. 310
"In Cina il cibo è considerato medicina, nutrimen-
to e base della medicina preventiva in quanto
fonte primaria delle energie dell'uomo".
Così inizia la presentazione di questo manuale di
dietetica cinese che segue e completa un'altra
opera introduttiva allo stesso argomento apparsa
in Italia diversi anni or sono e curata dalla dott.ssa
Ivonne Brusini Mollard: "Dietetica Cinese" edita
dalla Red studio-redazionale.
Il volume è al tempo stesso divulgativo e scienti-
fico, come ritengo fosse negli intenti delle autrici:
divulgativo per chi vuole, per la prima volta,
accostarsi a questo importante campo della medi-
cina cinese e coglierne gli aspetti fondamentali;
scientifico per lo studioso che già conosce le basi
dell'arte medica estremo-orientale e desidera ap-
profondire l'argomento dell'alimentazione. Per
questi motivi, ad una prima parte introduttiva
(basi della medicina cinese, caratteristiche degli
alimenti, loro preparazione e scelta), che è alla
portata anche del lettore inesperto, segue l'analisi
delle leggi relative ai sapori e un interessante
affronto della dietetica preventiva e terapeutica.
Accanto all'analisi teorica delle regole da utilizza-
re per la prevenzione e conservazione della salute
e di quelle relative agli otto principi di terapia, il
volume offre al lettore dei modelli pratici di
affronto di alcune comuni patologie: la stipsi, il
diabete e le patologie cutanee.
Si tratta di un'opera estremamente interessante
che illumina un "buco nero" dell'editoria italiana
relativa alla medicina cinese.
Caterina Martucci e Grazia Rotolo, le autrici del
manuale, completano con questo testo il loro
encomiabile lavoro di approfondimento e divul-
gazione della medicina cinese.
96
Qigong
esercizi energetici per tutte le stagioni
Caterina Martucci, Grazia Rotolo
Masson
pgg. 136
Nella cultura cinese è insita la convinzione che i
comportamenti individuali siano determinanti per
la qualità e la durata della vita. Il segreto della
prevenzione e della cura di ogni disturbo, specie
delle affezioni croniche, secondo la medicina
cinese sta nel comprendere che l'insorgenza ed il
mantenimento della malattia sono radicati nello
stile di vita, ossia nelle piccole cose che facciamo
o non facciamo ogni giorno.
Dietetica e Qi Gong sono le pratiche fondamentali
cui porre attenzione quotidianamente. L'espres-
sione Qi Gong indica un'antica arte che prevede
l'uso combinato di movimenti fisici, respirazione,
concentrazione mentale e tecniche di meditazione
e di automassaggio. Ogni persona dovrebbe impa-
rare a praticarlo quotidianamente per garantirsi un
completo benessere psicofisico ed una solida vita-
lità. Questo libro è dedicato particolarmente ad un
metodo di Qi Gong mirante a mettere l'individuo
- microcosmo - in sintonia con la natura -
macrocosmo. Si tratta di esercizi stagionali di Qi
Gong, studiati per favorire in modo specifico, a
seconda della stagione in corso, l'equilibrio tra yin
e yang, per armonizzare energia e sangue ed
aiutare l'organismo a respingere l'invasione di
potenziali fattori patogeni.