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Franco olpi

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I

Dizionario
delle opere filosofiche

Bruno Mondadori
Franco Volpi
Dizionario delle opere filosofiche

Con la collaborazione di Guido Boffi

(I) Bruno Mondadori


Rifacimento del Lexikon der philosophischen Werke
© 1988 by Alfred Kroner Verlag, Scuttgarr

Tutti i diritti riservati


© 2000, Paravia Bruno Mondadori Editori

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La scheda catalografica è riportata nell'ultima pagina del libro.
In copertina: Giorgione, Tre fil.osofi (Kunsthiscorisches Museum, Vienna).
Hegel
altro, e quindi a sua volca qualcosa di perfezionamento morale, come He­
finito, l'unità da essa espressa si con­ gel sottolinea nella discussione intro­
figura come <<l'unjone dell'unione e duttiva delle teorie estetiche del tem­
della non-unione», ovvero come il le­ po (tra cui Kant, Schiller, Winckel­
game tra la «Vita indivisa» presuppo­ mann, Schetling nonché A.W e F.
sta, di cui i singoli viventi sono Schlegel). Nella prima pane deJle Le­
estrinsecai.ioni finite, e la moltepli­ zioni l'aree viene definita come uno
cfrà delle sue manifestazioni. Diver­ dei modi del manifestarsi storico del­
samente che nella sua concezione po­ lo spirito assoluto. «Spirito» è sia lo
steriore del sistema, Hegel ritiene che spirito umano finito nell'autoconsa­
il pensiero, ossia la filosofia, non sia pevolezza della sua libertà, sia soprat­
in grado di comprendere I' assolura turro lo spirito divino che si rivela
infinità, perché altrimenti l'intelletto nel libero produrre dell'uomo. Il
cadrebbe in contraddizioni insoste­ compito supremo dell'arte è pertan­
nibili. Lassoluto può venir colto to, insieme con la religione e la fùo­
compiuramente soltanto nella e dalla sofìa, di esprimere l'assoluto. Essa lo
religione per mezzo del sentimento e assolve esponendo l'assoluto nell'ele­
dell'intuizione. La pubblicazione de­ mento della sensibilità e nella forma
gli scritti giovanili promossa da dell'intuizione. A questo fine lo spiri­
Oilthey e dalla sua scuola agli inizi to produce un termine medio avente
del xx secolo segna l'avvio della He­ la funzione di conciliare la sfera del
gel-Renaissance in Germania. sensibile finito con l'infinito che solo
Ed. it. a c. di N. Vaccaro e E. Mirri, il pensiero può comprendere piena­
Guida, Napoli 1972. mente: tale è l'opera d'arte, in cw gli
F. Longato uomini ovvero i popoli hanno ripo­
sto le loro concezioni e rappresenta­
Vorlesungen iiber die Asthetik (ted.; zioni interiori più valide e ricche,
Lezioni di estetica); tenute a Heidel­ aprendosi cosl all'esperienza della ve­
berg 1817-18 e Berlin 1820-21, 1823, rità. Questo prodotto dello spirito, il
1826 e 1828-29; la ed. Berlin 1835- bello (artiscico), è designaro perciò
1838 (3 voll.; postumo). come «la parvenza (Erscheinung) sen­
sibile dell'idea», ossia come quella
Nelle Lezioni Hegel concepisce l'e­ configurazione della realtà effettiva
scetica come la <<filosofia deJl'arce bel ­ ( Wirklichkeit) in cui l'idea (l'assolu­
la» e analizza dettagliatamente lo svi­ to) si manifesta nell'arte. La comple­
luppo srorico delle varie manifesta­ ta corrispondenza di idea (o conte­
zioni dell'arte sulla base del suo siste­ nuto) e forma costituisce l'«ideale», il
ma fùosofico. Oggetto dell'arte non cui grado di realizzazione rappresen­
è il bello naturale, perché esso è sem­ ta per Hegel il principio di sviluppo e
plicemente un riflesso della bellezza insieme il crirerio di suddivisione
propria dello spirito, né l'attività ar­ delle tre possibili forme d'arte (sim­
tistica si risolve nell'imitai.ione della bolica, classica e romantica), cui è
natura che può dar luogo solo a ope­ dedicata la seconda pane delle Lezio­
re di destrezza tecnica ma non a ope­ ni. Queste forme hanno origine nel
re d'arte. Il fine dell'arte non consiste modo diverso di cogliere l'idea come
nemmeno nella purificazione delle contenuro e ciò condiziona la diver­
passioni o h.ell' ammaestramento e sità di configurazione in cui essa ap-

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Hegef
pare. Il loro tratto distintivo consiste nimo, dell'interiorità. I momenti
rispettivamente nello sforzarsi, nel della forma d'arte romantica sono la
raggiungere e nell'oltrepassare l'idea­ «cerchia religiosa», che presenta i
le quale era idea della bellezza. Sul contenuti della fede attingendoli dal­
piano della forma d'ane orientale si la storia sacra, la «cavalleria», che
registra un accordo solo parziale tra esprime gli ideali della vira cristiana
idea e materia naturale sensibile, mo­ (onore, amore, fedeltà) e infine «l'au­
tivo per cui essa è considerata da He­ tonomia formale delle individualità
gel «pre-arte» ( Vorkunst). ln questa particolari», tipica del mondo mo­
ambito ogni simbolo si rivela ambi­ derno dopo la caduta dei grandi temi
guo e la congruenza di significato religiosi e cavallereschi. Proprio la
(oggetto) ed espressione (raffigura­ preponderanza dell'interiorità rispet­
zione) rimane una mera aspirazione, to a una materia divenuta estrinseca e
come Hegel evidenzia, in polemica accidentale contribuisce alla dissolu­
con lesaltazione romantica dell'O­ zione e alla decomposizione dell'arre
riente, nell'analisi della micologia romantica, in quanto vengono a tro­
persiana, indiana ed egiziana. Il sim­ var posto in essa tutte le manifestazio­
bolico i sviluppa dal simbolismo in­ ni della vira, le eccelse come le quoti­
cosciente attraverso quello del subli­ diane {come in Shakespeare e nella
me fino aJ simbolismo vero e proprio pittura olandese) e la soggettività del-
dell'antico Egicro. La soluzione del­ 1'artisra si converte in ironia e umori­
l'enigma della sfinge introduce la smo. Sull'impossibilità di esporre
forma d'arte classica, in cui vi è piena adeguatamente il dio cristiano me­
conformita tra contenuto spirituale e diante la produzione artistica dello
forma sensibile, raffigurata dai Greci spirito umano nell'elemento della
nel.la plasticità della forma umana, sensibilità e dell'intuizione, e non
nella «Vitalità del corpo umano com­ per una sua presunta predilezione
pletamente animato dallo spirita>>. acritica per il mondo classico, Hegel
Sebbene quella classica, fiorita sul fonda la tesi, poi tanto discussa, cir­
terreno del.I'eticità libera e sponta­ ca lesaurirsi storico della funzione
nea, costituisca per Hegel la massima dell'arte con il tramonta dell'arte ro­
possibilità espressiva dell'arte, la rap­ mantica e la necessità del passaggio a
presentazione antropomorfica degli forme più adeguate di espressione
dei come esistenti «non in carne e della verità dello spirito, quali la reli­
sangue, ma solo nella pietra, nel gione e la filosofia. Se j) futuro del-
bronzo o nell'intuizione», privi cioè 1' arte risiede nella religione, ciò non
di quell'interiorità affermata soltanto significa però la morte dell'arte, ma
con il cristianesimo, conduce al dis­ solo che essa non vale più come la
solvimento dell'ideale classico, prean­ più alca e compiuta manifestazione
nunciata già dalla commedia e dalla dell'assoluro. Questa resi può essere
satira. La forma d'ane romantica, per Hegel altresl giustificata in
permeata dal cristianesimo, accentua un'ortica politica e di scoria univer­
la sproporzione tra idea e realtà poi­ sale. Poiché grazie al cristianesimo la
ché lo spirito disvelatosi infinita può libertà i è affermata nel mondo mo­
trovare la sua esistenza adeguata non derno come libertà di ciascuno nella
in forma sensibile ma solo nel mon­ sua soggecrività divenendo lessenza
do spirituale del sentimento, dell'a- della società e dello Stato, la ricerca

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Hegel
di una unilaterale conciliazione este­ In queste Lezioni Hegel espone la sua
tica, nella misura in cui si configura teoria della scoria deUa filosofia inter­
come una semplice riproposizione di pretando le precedenti posizioni filo­
nessi e contesti storici e religiosi pas­ sofiche sulla base del proprio siste­
sati, porta a non riconoscere positi­ ma. La filosofia è la forma più alta in
vamente la realtà effettiva della li­ cui lo spirito comprende se stesso. Lo
bertà e l'unità conciliata di universa­ <<spirito» è in generale lo spirito uma­
le e individuale. Nella terza parte no e finito che si eleva sopra la natura
Hegel suddivide il «sistema delle sin­ esteriore e si realizza in una comunità
gole arti», in cui le tre forme artisti­ nazionale organizzata in Stato, e nel
che si articolano secondo il principio contempo lo spirito assoluto, divino,
della progressiva spiritualizzazione che storicamente si manifesta ovvero
del sensibile naturale, offrendone viene colto dallo spirito finito e pari­
un'ampia trattazione approfondita. menti coglie se stesso nella dimensio­
Le sfere dell'architettura, della scul­ ne dell'intuizione (aree), della rap­
tura, della pittura, musica e poesia presentazione (religione) e del pen­
prevalgono rispettivamente nella siero (filosofia). Nelle sue diverse
forma d'arte simbolica, classica e ro­ configurazioni storiche la filosofia as­
mantica pur ripresentandosi tutte in solve sempre il medesimo compito:
ciascuna di esse. Sul piano dell'aree la comprensione dell'assoluto. Ciò
poetica larte travalica se stessa e implica un complesso rapporto tra
«dalla poesia della rappresencazione tempo ed eternità, che viene affron­
passa nella prosa del pensiero». Nel tato nella «metafisica del tempo». La
XlX secolo si ispirarono esplicita­ filosofia è legata al proprio tempo nel
mente ali'estetica di Hegel tra gli al­ senso che esprime I' autocomprensio­
tri F.T. V ischer, C.H. WeiBe, M. ne di una determinata epoca e di un
SchasJer, K. Fischer, K. Rosenkranz. popolo. Ciò non equivale però per
Le Lezioni influenzarono inoltre le Hegel a un'acritica giustificazione
teorie estetiche tra gli altri di Lukacs, dello staro di cose presente, poiché la
Adorno, M. Bense, la scoria dell'arte filosofia si annuncia e fiorisce sempre
e della cultura (H. Wolffiin, K. solo quando un'epoca è ormai entra­
La.mprecht, A. Riegl, E. Panofsk:y) e ta in crisi e, nella forma del pensiero
riguadagnano in attualità nelle più e del sapere, contribuisce al sorgere e
recenti correnti estetiche cd erme­ al realizzarsi di un nuovo principio
neutiche. nello sviluppo dello spirito in una
Ed. it. Estetica, a c. di N. Merker e nuova epoca. In tal modo essa trava­
N. Vaccaro, Felcrinelli, Milano 1963, lica la temporalità del suo rispettivo
poi Einaudi, Torino 1976. mondo storico sotto un duplice
F. Longato aspetto: in direzione del futuro, sen­
za però produrre utopie, e in direzio­
Vorlesungen iiber die Geschichte ne dcli'eternità. Le teorie filosofiche
der Philosophie (ced. Lezioni sulla
· nella loro sequenza storica rappre­
storia della filosofia); tenute a Heidel­ sentano inf.mi per Hegel i momenti
berg 1816-17 e 1817-18 e Berlin costitutivi dell'unica verità ossia del
1819, 1820-21, 1823-24, 1825-26, pervenire a sé dello spirito assoluto,
1827-28 e 1829-30; l3 ed. Berlin cosicché vi è coincidenza tra toria
1833-1836 (3 voli.; postumo). della filosofia e fìlosofìa. Entrambe

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