di
Emanuele Nicolosi
L'Ultimo Mago
i Pegasi, i cavalli alati, sono sul orlo del estinzione, poichè, la diffusione degli Aerei e delle
tecnologie aereonautiche, ha fatto crollare e diminuire, la diffusione dei Pegasi, che prima di quella
rivoluzione scientifica-tecnologica, erano usati e impiegati come mezzo di trasporto volante, le
"Carrozze volanti", sia quelle spinte e trainate dai pegasi volanti e sia le carrozze che volanti tramite
"Rune del Aria" o "Sigilli del Aria", che permettevano alle carrozze e ai cavalli che la trainavano di
volare nel cielo, sono oramai, sparite e scomparse dalla circolazione, rimpiazzare e surclassate dagli
Aerei...
anche i Tappeti volanti, prima largamente usati come mezzi di trasporto volanti, stanno sparendo e
scomparendo, rimpiazzati e surclassati dagli Aerei...
mentre la "Polvere di Fata", una polvere magica, che permette, se cosparsa sul proprio corpo di
poter volare o fluttuare in Cielo, sta sparendo e scomparendo, oramai, la "Polvere di Fata", non
viene più usata o impiegata da nessuno...
oramai, per volare, la gente usa gli Idrovolanti o gli aerei, i Dirigibili e le cinture a razzo e macchie
volanti economiche a motore Diesel...
la Scienza e la tecnologia, hanno dato e ottenuto, mille volte più cose di quante ne abbia mai date la
Magia o le forze magiche...
così, i Maghi, che prima erano temuti e rispettati, ora sono finiti scherniti, ridicolizzati, impoveriti
ed emarginati, ridotti sul lastrico, prima i maghi, tra i comuni umani senza magia, incutevano paura
e timore, ora non più,, con la diffusione di larga scala di tecnologie "Dieselpunk" avanzate, di facile
portata e utilizzo per tutti, i maghi hanno del tutto perso, il loro primato ed egemonia...
molti maghi, hanno perso il lavoro e sono divenuti poveri o emarginati economicamente e
socialmente...
nella Repubblica di Cobaredia, che ricalca l'Italia del 1920-1930, in un circo errante, vive l'ultimo
mago rimasto nella Repubblica di Cobaredia, alcuni giornalisti, sostengono che sia l'ultimo mago
rimasto al mondo, ovvero, Nicolas Voyrin, che per vivere e sopravvivere, era entrato a far parte di
un circo errante, il "Circo delle notti d'estate", dove il direttore del Circo, Julian Terenborn, lo
sfrutta per i suoi spettacoli, degli spettacoli di magia, da mostrare al pubblico, sfruttando Voyrin,
come un fenomeno da baraccone, come un fenomeno o attrazzione o spettacolo vivente per gli
Show e spettacoli circensi del circo di Julian Terenborn, che lo sfrutta per avere facili guadagni e
ricavati a livello economico, ma Voyrin soffre di depressione, ha problemi di alcoolismo, anche se
lavora in un circo, Voyrin fa una vita da sbandato...
Voyrin, si ritrova a dover accettare passivamente che la magia e le forze magiche, finiscano
banalizzare, sminuite, schernite e ridicolizzate, ridotte a mero "Entertainment", a un intrattenimento
di massa, a un intrattenimento di bassa lega o di basso livello, per una massa stupida e ignorante,
che pensa solo a divertirsi e spassarsela per "distrarsi" dai problemi della vita quotidiana e per
"dimenticarsi" di vivere in una società monotona e alienante, una vita di lavoro continuo e costante,
basata sul "produci, consuma, crepa", un intrattenimento il cui scopo non è illuminare la gente o
renderla più colta o progredita mentalmente, un intrattenimento che serve solo a instupidire o
rimbambire la gente, un intrattenimento di basso livello, fanno solo per il profitto, per facili
guadagni economici...
Voyrin, sui giornali, che riceve da un ragazzino, pagato da una redazione giornalistica, per
distribuire i propri giornali in giro, legge di nostalgici del passato o irriducibili, che iniziano a odiar
e detestare quella società moderna, una società che si sta urbanizzando e industrializzando,
dominata dal capitalismo, iniziando a nutrire nostalgia per il passato, per il mondo magico, che
ritengono migliore del mondo moderno, visto come marcio, corrotto e decadente...
la Principessa
una ragazza contadina, di nome Clarissa, vive assieme ai suoi genitori, in una casa rurale, sperduta
in una radura, in mezzo a una grande foresta, Clarissa fa una vita umile, vivendo in una famiglia di
contadini poveri...
Clarissa sogna un giorno di lasciare quella vita povera e di diventare una principessa, vivendo in
castelli o palazzi sfarzosi, continuano a sognare quella vita e credendo che la vita di una principessa
sia una vita bella o una vita magica e meravigliosa, nella sua testa, Clarissa inizia a romanticizzare e
idealizzare le principesse e la loro vita, credendo che la vita di una principessa sia piena di
avventura, magia e romanticismo, ignorando come funzioni veramente la vita di una reale
principessa...
ma una notte, nella sua camera da letto, a clarissa, gli appare uno "Spirito delle foreste", un entità
magica e sovrannaturale, uno "Spirito" magico, che vive nel profondo delle grandi foreste, in grado
di poter esaudire ogni desiderio, la ragazza allora, ne approfitta, per far esaudire un desiderio allo
"Spirito delle foreste", ovvero, diventare una principessa, così, lo spirito delle foreste, esaudisce il
desiderio di Clarissa...
l'Indomani mattina, clarissa si risveglia nel corpo di una principessa, in un grande e sfarzoso
palazzo, che somiglia a una via di mezzo, tra un castello e una reggia monarchica, scoprendo così,
di essere diventata la principessa del regno di Aragat, inizialmente, clarissa e contenta e felice della
cosa, scoprendo che finalmente, il sogno e diventato realtà, che il suo più grande desiderio e stato
finalmente esaudito, trovandosi al settimo cielo, contenta e felice, ballando e danzando sul grande
letto nella camera da letto principessa, lasciando sbalorditi e spiazzati i camerieri e servitori del
palazzo, che per la prima volta, vedono la principessa felice, contenta ed esuberante...
ma ben presto, le cose per clarissa, iniziano ad andare diversamente, da come Clarissa le aveva
sognate o immaginate o previste, dopo che i "genitori" di clarissa, i genitori della vera principessa
del regno di Aragat, i monarchi del regno di Aragat, sono morti, uccisi da una frana, che ha travolto
la carrozza dei monarchi, in un passo di montagna, poiche i due monarchi, erano di ritorno da un
viaggio diplomatico, in un regno limitrofo...
cos', da principessa, clarissa viene eletta come regina del regno di aragat, ma clarissa, si ritrova
impegnata a gestire gli affari politici ed economici di un regno, a dover preparare l'esercito del
regno di Aragat, a respingere un invasione armata da parte di un regno limitrofo, di un regno vicino,
nemico e ostile del regno di Aragat, a respingere e scampare a complotti, cospirazioni, intrighi e
congiure, da parte di fazioni nemiche e rivali, al interno del aristocrazia e nobiltà del regno di
Aragat, che tentano di assassinare clarissa, per contrllare e ottenere il trono di Aragat...
poi, Clarissa e costretta a sposare un principe che non ama, in un matrimonio combinato e
organizzato, poichè, le leggi monarchiche, impongono che la regina non possa governare da sola,
che per governare il regno, la regina debba per forza avere un Re maschio, con cui deve sposarsi,
per perpetuare la famiglia monarchica, il principe in questione e il Principe Mogadoro, del regno di
Oragara, un matrimonio combinato, voluto dagli aristocratici del regno di Aragat, solo per poter
siglare un alleanza politica tra il regno di Aragat e il regno di Oragara, per combattere il regno di
Tregata, un regno nemico e rivale di Aragat, che minaccia di invadere militarmente il regno di
Aragat, un matrimonio combinato, anche per affarismo politico ed economico, per convenienza
politica ed economica, ma anche un matrimonio per soldi, poichè il matrimonio serve anche a poter
siglare accordi economici e mercantili tra il regno di Aragat e il Regno di Oragara, sfruttando
Clarissa come una pedina economica e politica...
poi, per clarissa, la vita da principessa, si rivela una vita triste, monotona, tediosa, ripetitiva e
deprimente, una vita senza stimoli, una vita ingessata e anchilosata, dove ogni giorno e ogni volta,
bisogna seguire rituali ripetitivi, l'etichetta di corte, un orario netto e preciso, tutta basata sul
ossessione della corte di seguire ferreamente e ciecamente le regole, leggi, etichetta e i codici
d'educazione regale e principesca, poichè, una principessa deve sempre essere bella e perfetta, senza
tare, difetti o imperfezioni, in una corte che pensa solo al apparenza e al immagine esteriore, alla
bellezza esteriore e al "Apparire", in una corte materialista e superficiale, che pensa solo alla
ricchezza e allo sfarzo e al opulenza, clarissa deve ogni giorno, partecipare e presenziare agli eventi
pubblici, non potendosi mai mostrare per quella che è, mostrando sempre e solo la sua parte "Finta"
e "Superficiale" e mascherata, rendendo clarissa ipocrita e perbenista, a mostrare sempre e solo la
sua parte esteriore e mai la sua parte interiore...
Clarissa, scopre che non esistono "Regni magici" o "Regni incantati" o carrozze magiche o
principesse magiche, nemmeno "abiti da principessa magici"...
le carrozze trainate dai cavalli sono veicoli lenti e scomodi e ingombranti e non esistono "carrozze
volanti" o "carrozze fatate", le carroze hanno sedili duri e scomodissimi, che "massacrano" la
schiena a clarissa, sedili che fanno venire i crampi a clarissa, poi i cavalli sono abusati e maltrattati,
sfruttati per trainare una carrozza pesante e ingombrante, i cavalli sono trattati malamente dai
cocchieri, che sfrustano in continuazione i cavalli, costringendoli a trainare carrozze pesanti e
ingombranti e pieni di gente o di valigie e roba di ogni tipo riempiendo quei cavalli di fatica e
stress, subendo abusi e violenze dai cocchieri, ma Clarissa, si impietosisce per la condizione di quei
cavalli...
poi, gli abiti regali e da principessa, che Clarissa indossa, sono abiti ingombranti e pesanti, che non
lasciano traspirare l'Aria, che rendono i movimenti lenti, impacciati, anchilosati e ingessati,
causando problemi e difficoltà nei movimenti, per esempio, non permettono di correre e nemmeno
permettono movimenti agili o versatili...
Clarissa e costretta e obbligata, anche contro la sua stessa volontà a partecipare e ad assistere, ad
eventi mondani, noiosi e monotoni, assieme ai "Balli di Corte", dove clarissa deve indossare
scarpette piccole, scomode e fastidiose, che durante le danze, "Massacrano" i piedi di Clarissa, che
dopo i balli, con i piedi in preda a dolori lancinanti, si toglie le scarpette mettendo i piedi a mollo in
un catino d'acqua, per curare le vesciche e i calli ai piedi, vivendo una vita noiosa, monotona,
ripetitiva, senza stimoli, deprimente e ripetitiva, senza svaghi, senza mai poter fare nulla,
limitandosi a bere il Thè con "amiche" per modo di dire, le altre principesse coetanee di clarissa,
che si rivelano delle amiche Oche o sceme, delle "Comarri", delle Pettegole, che parlano e
chiacchierano di stupidaggini, scemenze, cavolate e cose inutili o di argomentazioni noiose, di cose
futili e banali, parlando sempre e solo, ogni volta, di pettegolezzi o di cose "femminili" o "da
ragazze", tutte cose che annoiano clarissa, deprimendola, come giardinaggio, fiori, moda, vestiti,
domandandosi se non possa mai cambiare argomento o parlare di qualcos'altro... non potendo mai
parlare nemmeno di ragazzi, poichè una principessa non ha gusti sessuali, una principessa deve
essere casta e pura, come una monaca o una suora, la principessa deve sempre fare la "Santa", non
potendo innamorarsi liberamente di quello che vuole la principessa, ma di quello che vogliono i
monarchi...
Clarissa, scopre che una principessa non può fare sempre tutto quello che vuole, che deve sottostare
alla famiglia reale, oppure, al "Concilio aristocratico", al "Parlamento" dei nobili e aristocratici del
regno o alle istituzioni reali...
scoprendo che una principessa, deve ricoprire grandi e immense responsabilità, tra cui dover tenere
in piedi un intero regno e la sua popolazione, responsabilità troppo grandi e immense per una
ragazza giovane, come Clarissa, che ha solo 15 anni...
Clarissa, scopre che molti nobili e monarchici, arrivando a organizzare battute di caccia, dove
causano stragi di massa di animali, per Noia, per svago e passatempo, per via di una vita apatica,
dove regna l'apatia, dove tra i nobili, il più grande problema e quello della noia, con i nobili, che
commissionano statue in marmo pregiatissimo, per poi colpirli a fucilate, in gare di tiro al segno,
per "Sfogarsi"; per "stimolarsi", per non annoiarsi, per non morire di noia, per divertirsi e
spassarsela, sprecando fiumane di soldi, per commissionare statue, che poi saranno distrutte o a
fucilate o fatte saltare in aria con botti di polvere da sparo, con i nobili più giovani, che si divertono,
come se sprecare i soldi e il marmo, fosse una cosa divertente o un gioco...
Clarissa, inizia a cambiare, ma in peggio, non in meglio, credendo di essere più "Regale" e
"principesca" e "Nobiliare" e "di corte", Clarissa inizia a insultare, schernire e screditare i poveri e i
"Plebei", la gente comune, prendendola in giro, sfottendola, vantandosi di fronte ai poveri, di essere
ricca e benestante, confrontando la ricca magione in cui vive alla vita povera e misera che fa la
gente comune, prendendo in giro i popolani con discorsi del tipo "io ho gli abiti belli e voi no!" o
"io ho gli abiti ricamati d'oro e perla e voi, squallidi popolani, avete solo gli stracci!" o "io sono
bella con questi abiti! Voi stupidi plebei, con quegli stracci logori che avete addosso, dovreste fare
compagnia ai maiali nei loro porcili"
trattando i Plebei, come degli idioti o degli scemi, come dei cretini o dei ritardati, o come degli
"Sfigati", dei "Perdenti" delle "Schiappe"...
poi, le "Amiche" principesse di Clarissa, principesse di altri regni, che la vengono a trovare nel
palazzo reale di Aragat o che Clarissa nei suoi viaggi, va a trovare nelle altre reggie reali, sono
ragazze capricciose e viziate, delle "Figlie di Papà", delle Snob arroganti, smorfiose, presuntuose,
delle oche senza cervello, che picchiano, abusano e maltrattano le cameriere e serve del castello,
trattandole come schiave o esseri inferiori, in un vero e proprio sfruttamento schiavista delle
cameriere, che vengono picchiate, abusate e maltrattate dalle altre principesse...
quelle principesse si rivelano antiche, arroganti, sbruffone, prepotenti, presuntuose, acide, egoiste e
insensibili, senza alcuna empatia verso il prossimo, interessate più ai vestiti o a truccarsi o a farsi
belle o ai problemi mondani o ai problemi di corte, che ai problemi della gente comune o del popolo
comune...
rivelandosi anche delle bastarde crudeli e infami, come senza cuore e senza veri sentimenti, come
delle viziate, capricciose e superficiali...
il principe del castello in cui vive clarissa e un ragazzo arrogante, presuntuoso, viziato, capriccioso,
che soltano perchè lui, essendo il figlio di un nobile aristocratico e del re di un regno, allora crede di
poter fare tutto quello che vuole o che tutto gli sia permesso e consentito e crede per questo, di
avere sempre ragione e mai torto, solo perchè lui e un principe...
un principe che crede che tutto gli sia dovuto, che lui non debba mai nulla agli altri, che il mondo
sia fatto apposta per lui o che tutti siano sempre al suo servizio e favore, che tutto gli sia sempre
permesso e consentito, diventando un bullo e gradasso prepotente, che pesta e maltratta i contadini e
i "Plebei", obbligandoli a una cieca e devota obbedienza, obbligandoli a esaudire ogni mininmo
desiderio e capriccio del principe...
Clarissa, scopre che i principi non combattono i draghi e non combattono stregoni oscuri o maghi
malvagi, che i Principi non sempre "amano" o sono "Innamorati" delle loro principesse, che i
Principi non salvano principesse in pericolo o rinchiuse in torri o in caverne abitate da draghi, ma
che i principi sono solamente i figli borghesi, viziati, stupidi, infantili, capricciosi e mezzi cretini, di
re e monarchi nobili, ricchi e potenti...
Clarissa, così, si pente di essere diventata una principessa e vorrebbe ritornare alla sua umile vita di
ragazza contadina, così, una notte, sconvolta da quella vita brutta e triste, una vita oscura
ammantata d'oro, una prigione dorata, Clarissa si chiude nella sua camera da letto, dove sul suo
letto, inizia a piangere disperatamente, poichè ha scoperto che la vita da principessa, non era come
se la aspettava, non era come descritta o raccontata nelle Fiabe o nelle favole, scoprendo che nel
mondo in cui vive, non esistono "Principi azzurri" e nemmeno "Principesse magiche"...
mentre Clarissa piange ed è disperata, gli riappare lo "Spirito delle Foreste", Clarissa allora implora
lo spirito delle foreste di annullare l'incantesimo, di riportare clarissa alla sua precedente vita da
contadina povera, di poter ritornare alla sua vita precedente, pentendosi di aver desiderato di
diventare principessa...
ma Clarissa, scopre tutta la verità, Clarissa non era effettivamente diventata una principessa, lo
"Spirito delle foreste", aveva trasferito l'anima e "Coscienza" di Clarissa, nel corpo della principessa
del regno di Aragat, mentre l'anima e "coscienza" della "vera" principessa del regno di Aragat, era
stata "rapita" e "sequestrata" dallo spirito delle foreste, che aveva confinato la vera principessa, nel
corpo di una cerva, che nutre odio e rancore verso clarissa, che ha "Rubato" il corpo della
principessa del regno di Aragat...
così, lo "Spirito delle foreste", esaudisce il desiderio di Clarissa, che l'Indomani, si risveglia nella
sua vita precedente, nella sua casa contadina, abbraciando con amore i suoi genitori, scusandosi con
i suoi genitori, in lacrime, di aver criticato quella vita, di essere stata solo una stupida e una sciocca,
ad aver criticato la vita che faceva lei e i suoi genitori, poi, felice e contenta, mettendosi a lavorare
nei campi agricoli, con impegno e fatica, rinunciando del tutto, al idea di diventare una principessa,
preferendo la sua vita da contadina, che sarà una vita povera, ma dove ci si impegna e lavora, per
ottenere quello che si vuole, dove si impara a stare alla pari degli altri e a vivere assieme agli altri, a
stare allo stesso livello della gente comune...
la Carne di Mare
in una terra dominata dal Mare, abitata da villaggi di pescatori, grandi città costiere e castelli e
palazzi in cima a delle grandi scogliere, un ricco e potente re, a capo del suo regno, vuole
organizare un grande banchetto sfarzoso, a base di cucina di mare e animali marini, sopratutto a
base di un animale marino, dalla carne molto saporita, ovvero, "il Maiale di Mare", un animale
marino, simile a una creatura metà Pesce e metà Aragosta, degli animali dalla carne molto gustosa e
saporita, ma che contiene, sia la lisca del pesce, che il guscio da gambero, i "Maiali di Mare", sono
creature senzienti, che hanno un anima, creature in grado di vendicarsi di chi li uccide o mangia o
divora, per mangiare le carni dei "Maiali di mare" infatti, gli umani, amavano e apprezzavano
talmente tanto quelle carni prelibate, una carne talmente saporita e succulenta, che gli umani o
rischiano la vita, o vengono uccisi dalle lische e schegge dure dei guschi di quegli animali marini,
che possono mutilare e lacerare bocca, gola e stomaco, ma a quegli umani incoscienti, non gliene
fregava nulla di morire o di tirare le cuoia, essi, rinunciavano alla loro stessa vita, pur di sentire quel
sapore celestiale, gustoso e succulento nelle loro bocche, se quello voleva dire morire, allora, quegli
umani, volevano morire, sentendo quel buon gusto nelle bocche, il gusto più celestiale e prelibato al
mondo, un gusto che non può mai essere assaporato o sentito in nessun altro cibo al mondo...
il re del Regno di Muarasia, ovvero, il Re Badagairu I°, conte di Zebanda, granduca di Chiristion, fa
pescare dai suoi uomini, una grossa quantità immensa di "Maiali di mare"; per il grande banchetto
che il Re Badagairu I°, sta organizzando nel suo palazzo reale, il re, per organizzare quel grande
banchetto, la "Cena della nuova Estate", come lo chiama lo stesso re Badagairu, non ha badato a
spese, arrivando a dirottare i soldi e spese delle casse reali, che dovevano essere destinati al popolo,
per finanziare quella grande Cena sfarzosa, con il re che ha spedito gli inviti, tramite numerosi
corrieri a tutti i regni, principati, ducati e signorie e aristocrazie, per invitare i principi, duchi, nobili,
conti e baroni da ogni dove, a partecipare alla grande cena, una cena, che si terrà nel palazzo reale
di Re Badagairu, con cucina di mare, con i piatti di mare più prelibati dei pesci e animali marini dei
mari e Oceani del Regno di Muarasia, nota per essere una terra di pescatori...
nel frattempo, nelle ore prima del grande bancetto, una misteriosa donna, emerge dal mare, una
donna senza niente addosso, ricoperta e "vestita" solo di Alghe, che con la magia, si trasforma in
una donna umana, che si "mimetizza" trasformandosi in una cameriera della corte del re, infiltrata
nel grande banchetto...
ma durante il banchetto, quando gli invitati e lo stesso re, consumano i loro piatti a base di "Maiali
di Mare", il re e tutti gli invitati, muoiono uccisi, incredibilmente e stavolta, non da lische o schegge
dei gusci e carapaci di quegli animali, ma dalla stessa carne, che si è rivelata, velenosa, nociva e
legate per gli invitati, che muoiono tutti in una grande ecatombe, con l'intero banchetto, divenuto un
mortorio, cosa che spaventa e terrorizza i servitori e cortigiani del intera corte, spaventati e
terrorizzati dal evento...
nel banchetto, l'unico a non aver mangiato la carne e una giovane donna, la misteriosa cameriera,
che si rivela essere la "Regina del Mare", che nella sua forma umana, ha voluto punire gli umani,
per aver ucciso e quasi sterminato quelle creature, portandole sul orlo del estinzione, ovvero, i
"maiali di Mare", la Regina del mare aveva lanciato un incantesimo su tutti quegli animali di mare,
rendendo nocive e velenose quelle carni, per impedire che gli umani, potessero continuare a
uccidere e mangiare quegli animali, la Regina del Mare, ha voluto punire gli umani, poichè al loro
interno, quelle creature, custodiscono e racchiudono le anime degli umani ed esseri viventi, che
sono morti, ma in attesa di rinascere in un nuovo corpo, di rinascere in una nuova vita, per questo,
la carne di quegli animali, era così saporita e celeste: gli umani stavano "mangiando" delle anime e
questo e un abominio e abberrazione per la regina del Mare, che voleva per questo, che i Maiali di
Mare, fossero venerati come animali sacri, non usati e sfruttati come cibo per soddisfare il palato o i
capricci degli umani, sopratutto dei Nobili umani, visti dalla regina del Mare, come bambini viziati
e capricciosi...
per questo, quegli animali, erano pieni di spine e di gusci, per difendere, preservare e racchiudere le
anime assopite al loro interno...
da allora, gli umani smisero di pescare e mangiare i Maiali di mare, iniziando a venerare i Maiali di
mare come creature sacre, ad onorarle e rispettarle, anche per seguire il volere della "Regina del
Mare"...
siamo nel Italia del 1859-1860, ma in una "Ucronia" Fantasy in una "Timeline" temporale
alternativa, dove nel nostro mondo, la Magia e le creature magiche, esistono veramente...
Francesco II°, il re Borbone, viene a sapere da delle spie, che il regno sabaudo, si sta preparando a
invadere il "Regno delle due Sicilie"; con la "Spedizione dei Mille", così, Federico II°, recluta a
forza, per salvare il regno Borbone, alcune streghe Campane, delle Streghe di Benevento, che
stavano a guardia del "Albero delle streghe" di Benevento, per usare le streghe beneventane e la
loro magia, per fermare e sconfiggere, la "Spedizione dei mille" e impedire la caduta del Regno
delle due Sicilie e la conquista della penisola italiana da parte del regno Sabaudo...
così, Re Francesco II°, ordina ai suoi uomini, di portare al cospetto del Re, delle streghe di
Benevento, una città del interno della Campania, famosa sia per le "Janare", ovvero, le streghe del
Area di Benevento, sia per il leggendario Albero delle Streghe, un albero magico, un albero antico e
ancestrale, il cui legno e usato per costruire bacchette magiche, usate dalle streghe di Benevento...
così, alla corte di Re Francesco II°, i soldati Sabaudi, trascinano e portano a forza, tre streghe
prelevate da Benevento, che i soldati Sabaudi, sono riusciti a catturare, tramite delle "Reti
Alchemiche", create dagli alchimisti napoletani, in grado di neutralizzare la magia e i poteri magici
delle Janare Beneventane...
il Re Francesco II°, guarda interessato alle tre streghe, ma queste ultime, guardano con ostilità e
diffidenza il Re Borbone, sia non fidandosi di un umano senza magia e sia perchè le tre streghe,
ovvero Areisia, Badaira e Luserna, sono state rapite e prelevate a forza, contro la loro volontà, dal
Re Borbone...
il Re Borbone, riesce a convincere le tre streghe, ad "arruolarsi" nelle forze di difesa borboniche,
sostenendo che l'Impero delle Due Sicili e in pericolo, che una grande minaccia, grava sul regno
Borbonico, ovvero, un complotto senza scupoli, da parte sia del Impero Britannico, che da parte del
Regno Sabaudo, alleato degli inglesi, che starebbero progettando un invasione armata su vasta scala
del Regno Borbonico, ritenendo che tale invasione avvenisse e se crollasse il regno Borbonico, per
le streghe di Benevento, sarebbe la fine, che quelle streghe, rischiano di perdere tutto, di vedere i
loro cari e tutto quello che amano, distrutto e spazzato via dai soldati Sabaudi e garibaldini, che il
Re Borbone, descrive come soldati crudeli, spietati e sanguinari, come bestie brutali e senza cuore,
sostenendo, che i soldati garibaldini, vogliano distruggere l'albero delle streghe, profanando un
luogo sacro per le Janare e le misteriose creature, che in molti ritengono magiche o sovrannaturali,
che si aggirano per le foreste di Benevento...
poi, il Re Borbone, promette alle tre streghe, se queste ultime, combatteranno e lotteranno al
servizio dei Borboni, la Monarchia concederà la tolleranza e protezione per le Streghe di Benevento
e per i praticanti di magia e alchimia a Napoli e in tutto il Regno delle due Sicilie...
ma in realtà, quei discorsi, sono solo minacce e spauracchi, inventate dallo stesso re Borbonico, per
spaventare e terrorizzare le tre streghe e convincerle a combattere al fianco del esercito Borbonico,
contro le truppe Garibaldine...
così, le tre streghe, si decidono ad aiutare i soldati Borbonici, a combattere e contrastare i soldati
Sabaudi e Garibaldini...
ma il Regno Sabaudo, per aiutare la spedizione dei mille, recluta e arruola a forza, dei maghi e
alchimisti di Torino, che vengono dalle ricche e potenti organizzazioni e fazioni di Maghi e
alchimisti di Torino, una delle città "Magiche" d'Europa, assieme a Praga, poichè Torino e uno dei
maggiori centri europei della magia, assieme a Lione e Praga, poichè, Camillo Benso Conte di
Cavour, assieme a Carlo d'Azeglio e alla monarchia dei Savoia, vogliono sfruttare i maghi e
alchimisti di Torino, per distruggere la chiesa cattolica e i regni pre-unitari italiani e sconfiggere
l'Austria, creando un Impero Sabaudo, un Impero retto dai maghi e dagli alchimisti...
per via del "Reclutamento"; un gruppo di spie Sabaude, viene mandato in una zona sotteranea di
Torino, dove le spie sabaude, entrano in contatto, con un gruppi di tre maghi Torinesi, degli esperti
di Magie e poteri magici, facenti parte di un antica casata di Maghi Torinesi, risalenti al
XIV°Secolo, di cui ne fanno parte tre maghi: Emilio Lanciani, il più anziano, Tommaso Mazarghi, il
più giovane e Camillo Arnaldi, entrato da poco in quella "Cerchia magica" torinese...
essi, vengono reclutati per ordine diretto della Monarchia dei Savoia, che convincono i tre maghi ad
arruolarsi, con le spie che per conto della monarchia, dicono ai tre maghi, che e imminente una
grande impresa, un impresa che farà la storia, non solo d'italia, ma di tutta l'Europa, ovvero, lo
Sbarco dei Mille in Sicilia, che la Cerchia di quei maghi, potrà usare la loro magia, per unificare
l'Italia e rendere l'Italia, una nazione coesa e unita, facendo alcune promesse, tra cui: se i Sabaudi,
unificheranno l'Italia, la Magia e i maghi, saranno sdoganati e avranno la protezione e tolleranza da
parte della Monarchia dei Savoia, che se avranno l'Italia unita, potranno ergersi a protettori, garanti
e custodi dei Maghi e della magia nella penisola italiana, tramite un apposito "Editto Monarchico",
ovvero, una "Legge Magicea Sabauda", che i Savoia, starebbero progettando per proteggere le
"Cerchie Magiche", le organizzazioni dei maghi di Torino e garantire ai maghi umani, pari diritti,
alla pari degli umani senza magia, cosa che convince il gruppo dei tre maghi, ad aderire alla
spedizione dei Mille e ad aiutare i Garibaldini a combattere i Borbonici, tramite le magie di quella
Cerchia magica...
così, un gruppo di tre streghe di Benevento: Areisia, Badaira e Luserna, vengono mandate assieme
al corpo magico Borbonico e al esercito Borbonico in Sicilia, nel tentativo di respingere lo sbarco
dei Mille, nelle coste nella Sicilia settentrionale...
al arrivo imminente dei "Mille" in Sicilia, le Streghe di Benevento, creano delle bacchette magiche,
ricavate, lavorate e intarsiate dal albero e legn del "Albero delle Streghe" di Benevento, allo scopo
di usarle come "Armi Magiche", per fermare la spedizione dei mille...
le truppe Garibaldine, nel assalto dal mare alle coste vicino a Marsala, sono appoggiati e supportati
da navi da guerra della Flotta Sabauda e da navi da guerra della flotta militare inglese-britannica,
poichè l'Impero Britannico e un alleato del Regno Sabaudo, contro il Regno delle due Sicilie...
le Streghe di Benevento, come poteri magici, possono controllare e dominare le forze della natura,
per questo, le tre streghe, riescono a prendere possesso del vento e del acqua marina, ritorcendola
contro le scialuppe che stanno trasportando a terra, i soldati garibaldini, distruggendone alcuni e
causando alcuni morti tra i soldati garibaldini...
ma Luserna, notando che i vascelli da guerra inglesi, stanno bombardando dal mare, le postazioni
dei soldati Borbonici e bersagliando la città di Marsala a cannonate, riesce a prendere il controllo e
posseso del acqua di mare e a creare delle "Forme" plasmate dal acqua marina, tramite i poteri
magici di Luserna, che colpiscono i vascelli da guerra inglesi, distruggendoli e demolendoli,
trascinando in acqua, alcuni marinai e soldati di marina inglesi e uccidendoli, affondandoli in acqua,
essendo questi ultimi "afferrati" o "Trattenuti" dal acqua marina, controllata dalla magia di Luserna,
che impiega quella magia, per colpire e bersagliare anche le navi da guerra sabaude, anch'esse
impegnate nel bombardamento dal mare...
ma le tre streghe beneventane, vengono combattute e contrastate dai maghi da battaglia sabaudi, del
regno del piemonte, che si trovano sulle scialuppe, che stanno trasportando i soldati garibaldi a
terra, a parte Emilio, che è rimasto a bordo di una nave da guerra Piemontese, che sta usando le sue
magie, per difendere le navi da guerra inglesi e Piemontesi-Sabaude, dagli attacchi magici, da parte
delle streghe Beneventane...
mentre Tommaso e Camillo, che si trovano a bordo delle scialuppe, stanno usando le loro magie,
per difendere le scialuppe dei soldati garibaldini, dagli attacchi magici, da parte delle streghe
Beneventane...
le tre streghe, rimangono sbalordite e stupefatte nel vedere i tre maghi piemontesi, poichè, nè i
sabaudi, nè le tre streghe beneventane, si aspettavano che anche i Sabaudi, avessero le loro forze
magiche da combattimento...
"ma... maledizione!"
"Ma... ma quegli sono dei maghi uomini!"
"maghi maschi? Uomini dotati di magia? Impossibile! La magia e roba da donne! La magia e un
principio femminile, non maschile!
"Impossibile? Sta succedendo di fronte ai nostri occhi!"
"questo e un oltraggio! Un sacrilegio! Gli uomini non hanno legami mistici con la natura! Questo e
un sacrilegio che và fermato a ogni mezzo! La magia ancestrale e delle donne! Non degli uomini!"
intanto, il comandate Guglielmo, il capo delle forze borboniche a Marsala, inizia a maledire il cielo,
poichè, i Maghi Sabaudi, stanno permettendo ai soldati garibaldini di sbarcare a marsala, mandando
a monte i piani dei Borboni e rendendo vana e inutile la presenza delle Streghe Beneventane...
i Maghi Sabaudi, permettono ai soldati garibaldini, di sbarcare sulla spiaggia di Marsala, dove però,
i soldati Garibaldini, sono accolti dalle cannonate e smitragliate delle mitragliatrici "Gatling"
Borboniche, che iniziano a colpire e bersagliare i soldati garibaldini, uccidendone molti,
costringendo i garibaldini, a ripararsi dietro le scialuppe, usate come delle "Barricate" improssivate,
per salvare la situazione, Tommaso, usa la sua magia, per fermare i proiettili e palle di cannone,
creando attorno ai soldati garibaldini, una specie di "Barriera magica" o "scudo magico", che ferma
o rallenta i proiettili e cannonate dei soldati borbonici, ritorcendoli poi, contro i soldati borbonici,
che si ritrovano colpiti e bersagliati dai loro stessi proiettili e cannonate, con le palle di cannone,
che controllate da Tommaso, vengono lanciate da tommaso, contro le postazioni fortificate
borboniche, che vengono distrutte o devastate dalle palle di cannone borboniche controllate dalla
magia di Tommaso, che causa numerosi morti e feriti tra i soldati Borbonici...
questo permette, di sbaragliare le forze Borboniche e di lanciare un contrattacco da parte dei soldati
Garibaldini, che nella carica alle postazioni Borboniche, vengono guidati da Tommaso e Camillo,
che spronano i garibaldini ad assaltare le postazioni sabaude:
Tommaso: "per Savoia! Per l'Italia Unita! Per il Risorgimento della nazione! ALLA
CARICAAAHHH!!
con i soldati garibaldini, che dilagano nelle postazioni Borboniche, prendendone il possesso, le tre
streghe, allora, cercano in ogni modo di impedire ai Garibaldini di vincere la battaglia
così, le tre Streghe, usando la loro magia e i loro poteri magici, si scontrano contro i soldati
garibaldini, causando numerosi morti e feriti tra questi ultimi
ma le tre Streghe, si ritrovano a combattere e lottare, contro i tre maghi Sabaudi, che dopo un lungo
e furioso combattimento magico, a base di magia,a fatica, riescono a sconfiggere e respingere le tre
Streghe beneventane...
l'Unificazione italiana, diventa così, una guerra tra le Streghe di Benevento e i maghi Sabaudi, una
guerra magica, dove le Streghe di Benevento, si basano sulla magia della natura e degli elementi
naturali, mentre i maghi Sabaudi, si basano su forze magiche esonaturali o Sovrannaturali, da forze
mistiche, che esistono aldilà della materia e aldilà del mondo naturale e del mondo fisico, come
della stessa realtà, forze magiche trascendenti, che esistono aldilà dello spazio, del tempo e della
materia...
a Napoli, la "Congrega dei Maghi Partenopei", la più ricca e potente organizzazione di Maghi
Napoletani e della "Partenopea", controlla ed egemonizza la Monarchia borbonica, con lo scopo di
allargare il potere dei Maghi Partenopei, che ambiscono a conquistare e dominare la Penisola
Italiana, per diventarne i dominatori supremi, ma i Maghi Partenopei, sono nemici e rivali delle
Streghe di Benevento e degli Alchimisti Napoletani, i Maghi Partenopei, per ottenere il potere
supremo, vogliono spazzare via, sia le "Janare" Beneventane, che gli Alchimisti Partenopei, ma
anche spazzare via i Maghi e Alchimisti Piemontesi-Sabaudi, per diventare i dominatori magici
supremi della Penisola Italiana...
i Maghi Partenopei, si sentono minacciati dal avanzata del esercito Garibaldino in Sicilia, poichè
temono, che la conquista del Sud italia, da parte dei Sabaudi, sia un piano e complotto da parte dei
Maghi Sabaudi, i Maghi Torinesi, per distruggere e annientare i Maghi Napoletani, per imporre su
tutta la penisola italiana, un dominio ed egemonia dei Maghi Sabaudi, che per i Maghi Partenopei,
avrebbero assunto e ottenuto il contrllo ed egemonia dei Savoia, della monarchia piemontese, per
sfruttarli, come burattini e fantocci, per conquistare, dominare e soggiogare la Penisola italiana e
creare l'Italia unita, per imporre il dominio e potere dei Maghi Sabaudi, su tutta la penisola italiana,a
discapito dei maghi Partenopei, che per questo aiutano e appoggiano i Borboni, contro le truppe
Garibaldine e contro i Sabaudi...
a Napoli, a sostegno della monarchia Borbonica, si schiera una potente setta Napoletana, i "Figli di
Nauplia", una setta di Ibridi umani-sirena, delle entità mezze umano e mezze sirena, che generano
come Dea, la Sirena Nauplia, la leggendaria Sirena fondatrice di Napoli, ma che venerano anche le
Sirene della baia di Napoli, come delle creature sacre, come gli "Spiriti" del mare...
i Figli di Nauplia, nacquero da unioni miste e legami misti, tra Umani e Sirene, da quei rapporti,
nacquero i figli di Nauplia, umani sia maschi che femmine, che però, hanno ottenuto i poteri magici
delle sirene della Baia di Napoli e che con la magia, possono trasformarsi in Sirene, passando tra la
forma umana e la forma di Sirena, i Figli di Nauplia sono diversi e distinti dalle comuni Sirene,
poichè le comuni Sirene, hanno la magia, ma non possono ottenere forma umana, nè possono avere
le gambe umane, potendo mantenere solo e unicamente la forma di Sirena...
i Figli di Nauplia, possono al contrario, passare tra le gambe umane e la coda di pesce, poichè non
sono SOLO umano o SOLO sirena, ma sono entrambe, hanno due anime e due nature, una doppia
natura, una natura ibrida, i figli di Nauplia hanno sia il sangue umano, che il sangue di Sirena...
i "Figli di Nauplia", sono una setta molto antica, che risale al 700 A.C., fondata da coloni del antica
grecia e da abitanti indigeni Campani Pre-greci e pre-Romani, della baia di napoli, ovvero, delle
tribù Italiche neolitiche del Sud Italia, che si fusero e mescolarono con le sirene della Baia di Napoli
o che aveva una sacra venerazione per le sirene della baia di Napoli...
i Figli di Nauplia, sono alleati con la Monarchia Borbonica e vedono nelle forze Garibaldine, una
minaccia e pericolo per la loro esistenza e sopravvivenza, per questo, la setta si allea con l'esercito
Borbonico e aizza le sirene della Baia di Napoli e i loro poteri magici, contro i soldati sabaudi,
Inglesi e Garibaldini...