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IFTS - Tecnico superiore per la gestione e il monitoraggio del territorio e dell'ambiente - Istituto Tecnico Commerciale e Linguistico Giulio Cesare

- Bari

Corso ArcView 9
Manuale d’uso
2005

Docente: Mario Casulli 1


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1 Introduzione ARCGIS................................3
1.1 I tre applicativi di ArcView ....................................................................................................... 3
1.2 ArcMap ...................................................................................................................................... 3
1.3 ArcCatalog ................................................................................................................................. 8
1.4 ArcToolbox .............................................................................................................................. 10
1.5 Il geodatabase........................................................................................................................... 11

2 Introduzione all’Editing ..........................14


2.1 Proprietà dei layer .................................................................................................................... 15
2.2 Attivazione dell’editing in ArcMap ......................................................................................... 19
2.3 Strumenti di editing.................................................................................................................. 20
2.4 Le Tabelle ................................................................................................................................ 24

3 Editing ......................................................31
3.1 I comandi che operano sugli sketch ......................................................................................... 31
3.2 I task......................................................................................................................................... 35
3.3 I tool per la creazione di cartografia ........................................................................................ 36
3.4 Etichette ed Annotazioni.......................................................................................................... 37

4 I Layout...................................................42
4.1 Creazione di una mappa........................................................................................................... 42
4.2 Inserimento elementi di una mappa ......................................................................................... 44
4.3 Salvataggio di un progetto ....................................................................................................... 53
4.4 Come tenere traccia delle posizioni precedenti........................................................................ 53
4.5 Report di stampa ...................................................................................................................... 54

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1 Introduzione ARCGIS
ArcGIS è un sistema di applicativi scalabili per:
CREARE
VISUALIZZARE
ESPLORARE
INTERROGARE
ANALIZZARE
PRESENTARE
DISTRIBUIRE
RENDERE DISPONIBILI SU INTERNET
dati cartografici.

1.1 I tre applicativi di ArcView


ArcView è costituito da tre applicativi:
ArcMap (per creare mappe)
ArcCatalog (per gestire la banca dati)
ArcToolbox (funzioni di import/export, conversione dati…)

ArcMap, lo strumento principale di editing e consultazione, crea e gestisce mappe con funzione di:
Visualizzazione
Interrogazione
Analisi
Editing
Creazione diagrammi
Creazione report

ArcCatalog è un'interfaccia di tipo Esplora risorse, per la gestione degli shapefile e delle altre
strutture dati utilizzate dal prodotto. Da questa interfaccia è possibile gestire anche il modello dati
avanzato del geodatabase: si tratta di un modello per la memorizzazione dei dati cartografici:
geometrie ed attributi descrittivi mediante un database relazionale, che struttura e indicizza i dati
contenuti.

ArcToolbox è un’interfaccia grafica dalla quale è possibile attivare funzioni avanzate di editing e di
conversione tra diversi formati e modifica di proprietà generali del progetto (ad es. il sistema di
coordinate).

1.2 ArcMap
Con Arcmap è possibile:
Visualizzare dati cartografici
Definire legende
Effettuare interrogazioni ed analisi della banca dati cartografica
Elaborare statistiche, report, istogrammi
Preparare carte tematiche da stampare

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ArcMap dispone di un nuovo potente editor grafico per creare ed aggiornare la cartografia
vettoriale.

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Dove si memorizza il proprio lavoro? In una mappa (file .mxd)


Dove vengono visualizzati i dati cartografici? Nella lista dati
Dove vengono visualizzati i dati per la stampa? Nella vista di layout
Dove vengono caricati i dati cartografici? In un layer
I comandi si applicano Cliccando col destro sul layer della legenda

Per ogni frame è possibile definire le proprietà:


Nome
Unità di misura
Sistema di coordinate
Estensione geografica

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Per ogni frame è possibile definire le proprietà come per esempio il sistema di coordinate:

L’interfaccia grafica di ArcMap presenta:


Barra del titolo: indica il nome della mappa
Barra dei menu
Legenda (TOC): contiene l’elenco dei layer caricati nella mappa e la relativa simbologia di
rappresentazione
Barra degli strumenti (generale)
Barra degli strumenti (per il disegno)
Barra di stato: visualizza un messaggio di aiuto per i pulsanti e i menu selezionati; indica
distanze e coordinate
Vista dati: per visualizzare i dati cartografici contenuti nella mappa.

I layer hanno sempre una sorgente dati.


Le sorgenti dati dei layer possono essere:
layer vettoriali da feature class:
personal geodatabase
coverage arc/info
shape file
disegni cad
layer arcade
layer da immagini raster:
immagini georeferenziate
grid arcinfo
layer TIN

Ai layer sono associate delle proprietà tra cui la simbologia di rappresentazione (legenda).
I layer possono essere salvati:
Nella mappa
In un file

Per inserire un layer in una mappa:


Da ArcCatalog: si trascinano i dati dal Catalogo alla mappa di ArcMap
In ArcMap:

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File > Add Data oppure


Clic destro sulla legenda oppure
Pulsante Add Data.

I layer vengono visualizzati seguendo l’ordine indicato nella legenda, dal basso verso l’alto.
Per modificare l’ordine dei layer, trascinarli in alto o in basso con il mouse.
E’ possibile rendere un layer visibile, invisibile o rimuoverlo.
Gli oggetti possono essere rinominati.
L’opzione “source” visualizza anche la sorgente dei dati.

Per modificare il simbolo associato ad un layer: clic destro sul simbolo e si sceglie il nuovo
simbolo.

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Analogamente per gli elementi di tipo area.

L’esplorazione dei dati avviene attraverso i comandi di:


Zoom e panoramica
Calcolo di distanze
Finestre di ingrandimentio e di inquadramento
Bookmark
Identificazione di oggetti cartografici
Tabelle degli attributi dei layer.

1.3 ArcCatalog
ArcCatalog gestisce la banca dati cartografica (coverage, shape, geodatabase, immagini raster,
tabelle, ecc.) fornendo funzioni per copiare, spostare, rinominare e cancellare; gestisce i metadati e
realizza un’anteprima del dato.
L’ interfaccia utente mostra:
Barra del titolo: mostra il nome del file corrente completo di path
Catalogo con struttura ad albero: per navigare tra cartelle e database, è spostabile.
E’ simile alla gestione risorse di Windows.
Visualizza dati cartografici.
Le icone nel pannello dei contenuti consentono di identificare i tipi di dati.
Utilizza la modalità “drag and drop” verso ArcMap e ArcToolbox
Barra degli strumenti: sono spostabili.
Area dei contenuti: tre modi differenti per visualizzare i dati:
o Contents: l’elenco dei dati cartografici
o Preview: l’anteprima del dato
o Metadata: le informazioni che descrivono il dato.

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Da ArcCatalog è possibile creare un Personal Geodatabase all’interno del quale sarà possibile
gestire le feature dataste con le relative feature dataclass.

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1.4 ArcToolbox

ArcToolbox è un’interfaccia, disponibile in ArcMap ed in ArcCatalog, per accedere a funzionalità


GIS indicate come “funzioni di geoprocessing” oppure a funzionalità personalizzate dall’utente.
Le funzioni sono organizzate in gruppi (toolbox) e sottogruppi (toolset) omogenei in base al tipo di
elaborazione che viene effettuata sui dati.
Le toolbox si dividono in due categorie :
Toolbox di sistema (System toolbox)
Toolbox personalizzate dall’utente (My Toolboxes) che possono contenere anche modelli e
script.

Dal catalogo di ArcCatalog è possibile gestire le toolbox personalizzate: crearne di nuove, copiarle,
spostarle, rinominarle e cancellarle.
Dal Catalogo si creano lr toolbox e si inseriscono le funzioni; una toolbox può essere inserita in
ArcToolbox.
Una funzionalità può essere attivata da:
Catalogo da ArcCatalog (voce toolboxes del catalogo)
ArcToolbox di ArcCatalog
ArcToolbox di ArcMap
Un file.tbx
Un geodatabase.

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1.5 Il geodatabase
Il geodatabase è un contenitore che memorizza dati cartografici.
Le funzionalità di un geodatabase sono:
Domini e Sottotipi: insieme di regole che controllano l’inserimento dei dati alfanumerici
nella banca dati.
Topologia: insieme di regole che controllano l’inserimento dei dati geometrici nella banca
dati.
Relazioni: realizzano collegamenti e dipendenze tra gli oggetti del database.
Versioni: consente editing multiutente sulla stessa cartografia.
Reti geometriche: grafi di entità geometriche lineari collegate tra di loro secondo regole di
connettività.

Le feature class sono una collezione di oggetti cartografici con:


Lo stesso tipo di geometria (linee o punti o poligoni)
Gli stessi campi
Lo stesso riferimento spaziale (proiezione).

Il feature dataset :
È una collezione di feature class
È caratterizzato da un riferimento spaziale
Supporta il modello topologico e le reti geometriche.
Per creare un feature dataset :
1. Da ArcCatalog clic destro sul geodatabase
2. Selezionare New > Feature Dataset
3. Assegnare un nome
4. Definire il riferimento spaziale da Edit.

Il riferimento spaziale è costituito da:


Sistema di coordinate
Estensione delle coordinate

E’ associabile a:
1. Una feature class
2. Un feature dataset e quindi alle feature class in esso contenute.

Per impostare il riferimento spaziale per feature class e feature dataset:

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1. imposrtare il sistema di coordinate


2. impostare iol dominio X/Y
3. impostare il dominio Z
4. impostare il dominio M.

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2 Introduzione all’Editing
I dati cartografici si creano con ArcCatalog e si modificano con Arcmap.
I formati fati modificabili da ArcView sono:
Personal Geodatabase
Shape File.

La barra degli strumenti è la seguente:

tabella attributi

I Tools sono i seguenti:

ricerca oggetti cartografici

zoom pan vista mappa identificazione oggetti


Essi rappresentano:
Zoom e panoramica
Calcolo di distanze finestre di ingrandimento e di inquadramento
Identificazione di oggetti cartografici
Ricerca di oggetti cartografici
Hyperlink
Tabelle degli attributi dei layer

Nella mappa vengono inseriti i layer attraverso il pulsante “Add Data”.

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2.1 Proprietà dei layer

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2.2 Attivazione dell’editing in ArcMap

Dalla barra degli strumenti Standard è possibile aprire la barra degli strumenti Editor e iniziare una
nuova sessione di editing.
Dalla barra degli strumenti editor inizio una nuova sessione di editing attraverso il pulsante “Start
Editing”.
Dalla barra degli strumenti Standard si possono attivare operazioni di Taglia, Copia, Incolla, undo e
redo tra layer diversi.

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2.3 Strumenti di editing


Per modificare gli oggetti cartografici occorre selezionarli graficamente con il tool Edit.
Un layer può essere selezionabile o non selezionabile.
La selezione si ottiene cliccando su un oggetto o trascinando un’area rettangolare.
Il salvataggio del leyer in editing annulla la selezione impostata.

Per lo Spostamento di oggetti cartografici:


trascinare la selezione con il mouse oppure utilizzare il comando Editor > Move per spostare una
nfeature di delta X, delta Y.

Per la Rotazione di oggetti attorno ad un punto:


il tool Rotate ruota uno o più oggetti selezionati attorno al loro centro di riferimento, è
possibile spostere il centro di rotazione .
Per la Divisione di una linea in due parti:
con il tool Split è possibile dividere un oggetto di tipologia lineare in corrispondenza della
posizione del cursore.

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Per la Modifica degli attributi:

si selezione il pulsante dalla barra degli strumenti e si modificano i valori dalla tabella che
appare.

Lo sketch è una sagoma che viene disegnata dall’operatore per effettuare le operazioni di
editing geometrico. Ha un comportamento dipendente dal task selezionato, ad esempio:
Creazione di una nuova feature
Modifica delle feature esistenti
Selezione di feature.

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Task corrente

Con il task “Create New Feature”, la funzione sketch aggiunge nuove geometrie al layer di
destinazione.

Layer di destinazione
Per la creazione dello sketch:

Con il pulsante si crea uno sketch


Clic a video: aggiunge un vertice
Doppio clic: completa lo sketch.

Lo Snap esiste in tre tipologie:


Alle geometrie dei layer
Alle geometrie dello sketch
Alla croce di riferimento della selezione.

Nella fase di editing, la croce indica la posizione del mouse, mentre il pallino indica il punto di
ancoraggio.

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Una volta attivato lo snapping, è possibile scegliere a che cosa ancorarsi.


Vertex: vertici di linee e poligoni
Edge: in un qualsiasi punto lungo un segmento
End: punti iniziali e finali di una linea.

E’ possibile inoltre definire attraverso la spunta a “Perpendicular to sketch” la perpendicolare allo


sketch ( il segmento successivo dello sketch si estenderà in direzione perpendicolare al precedente).

2.4 Le Tabelle

Si ha accesso alle tabelle dalla Legenda.


Interventi sulla formattazione Nome e larghezza
colonne, font, formattazione celle
Visualizzazione dei record selezionati Modalità Select
Elaborazioni sulla tabella Funzionre calcolate
Values: accetta anche script VBA
Cancellazione selettiva di un arelazione È possibile

Le tabelle si aprono dalla legenda:


Clic destro sul layer > Open Attribute Table.

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A ogni layer di dati vettoriali corrisponde una tabella.


Essa contiene informazioni descrittive degli oggetti cartografici organizzate in record
(righe) e campi (colonne).
A ogni record corrisponde un oggetto cartografico
A ogni colonna corrisponde un attributo descrittivo dell’oggetto.

Clic dx

Ciccare qui
per evidenziare Selezione

Con l’opzione Selected sono visibili solo i record selezionati.


Per la Modifica del contenuto di una tabella:

Si attiva la modifica dalla barra Editor :


Si può editare direttamente dentro le celle e/o utilizzare i comandi di copia e incolla.
Si possono creare nuovi campi (occorre però essere fuori dalla sessione di editing) ciccando
sul pulsante Options e scegliendo Add Field.

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Attraverso la funzione “Calcolate Values” è possibile eseguire semplici calcoli e operazioni su


stringhe tra i campi della tabella.
Le operazioni possono essere eseguite sia in fase di editing che no.

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La funzione “Summarize” , data una tabella, essa ne crea una nuova contenente sintesi statistiche:

I record, aventi lo stesso valore sul campo indicato, vengono raggruppati in un solo record
della nuova tabella
Per ogni campo numerico della tabella sorgente è possibile mestrarre somma, media,
deviazione standard, varianza, valori massimo e minimo.

Per creare un atabella in un geodatabase da ArcCatalog:


dal Geodatabase si clicca su New > Table.

Tipi di dati ammessi in un geodatabase:


Short, Long Integre: per numeri interi
Float, Double: per numeri in virgola mobile
Text: per testi
Date: per date
BLOB:Binary Large Object.

Solitamente un adatabase cartografico contiene:


Tabelle associate a cartografia di tipo vettoriale
Tabelle senza la componente cartografica.

Le tabelle possono essere legate tra loro da RELAZIONI.


ArcView tratta tre tipi di relazione:
1 > 1 uno a uno: ad un record della tabella origine corrisponde un solo record della tabella
destinazione.

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N > 1 molti a uno: a più record della tabella origine corrisponde un solo record della tabella
destinazione.
1 > N: uno a molti: ad un record della tabella origine corrispondono più record della tabella
destinazione.

In ArcView sono presenti due tipi di relazione:


1. Join: per gestire le relazioni di tipo N > 1 (e 1 > 1)
2. Relate: per gestire le relazioni di tipo 1 > N (e 1 > 1).

Relazioni Join:

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Per creare una relazione di tipo Join: vanno indicati:


1. le due tabelle (origine e destinazione)
2. i due campi
3. confermare OK.

Tabella origine

Tabella destinazione

Alla tabella origine vengono affiancati i campi della tabella destinazione che hanno i valori
corrispondenti nei campi di join.
Le due tabelle origine rimangono fisicamente separate anche se appaiono come fuse in una sola.

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Relazioni Relate:

Per creare una relazione di tipo Relate: vanno indicati:


4. le due tabelle (origine e destinazione)
5. i due campi
6. confermare OK.

Dal pulsante Options: i records selezionati della tabella origine inducono lòa selezione sulla tabella
destinazione.

E’ possibile inserire diagrammi attraverso il comando “Graph”: propone una ampia scelta di
formati, comprese le rappresentazioni tridimensionali.

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3 Editing

3.1 I comandi che operano sugli sketch


ArcMap dispone di due menu contestuali con i quali realizzare editing geometrico.

PRIMO MENU:
Clic dx col cursore su un segmento o un vertice dello sketch.

Inserimento di un vertice: clic su un lato > Insert Vertex

Cancellazione di un vertice: clic su un vertice > Dolete Vertex

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Move: sposta il vertice di delta X, Y


Move to: sposta il vertice alle coordinate X, Y.
L’ultimo vertice inserito è di colore rosso
I nuovi segmenti vengono aggiunti a partire dall’ultimo vertice.
Il comando Flip inverte la direzione dello sketch in modo che il primo vertice diventi l’ultimo.

Il comando Trim to lenght permette di modificare la lunghezza di uno sketch.


Il comando Delete Sketch cancello lo sketch corrente
Il comando Finish Sketch applica lo sketch.

SECONDO MENU:
Clic dx sul cursore fuori dallo sketch:

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Attribuzione di un angolo rispetto all’asse orizzontale : l’angolo è indicato in gradi in senso


antiorario. Direction (Ctrl + A) e si indica l’ampiezza dell’angolo. Attraverso
Direction/Lenght (Ctrl + G) è possibile definire sia l’angolo che la lunghezza del tratto.
L’angolo è indicato in gradi in senso antiorario rispetto al segmento precedente dello sketch.
Angolazioni riferite ad altri oggetti: posizionare il cursore sul segmento la cui angolazione è il
riferimento del segmento di sketch in costruzione.
Parallelo: Ctrl + P
Perpendicolare: Ctrl + E
Deflessione dal segmento (F7): è un angolo riferito ad un segmento esistente.

Il comando Absolute X, Y aggiunge un vertice alla distanza delta X e delta Y dall’ultimo vertice
inserito (Ctrl + D).
Length: il cursore è obbligato a muoversi su un arco di circonferenza.
Ch’ange Length: modifica la lunghezza dell’ultimo segmento (F5); l’angolo viene mantenuto.
Square and Finish: il disegno viene completato con gli ultimi due segmenti che formano un
angolo di 90 gradi.
Curva Tangente: si crea una curva tangente ad un’estremità dello sketch (Ctrl + T).

Creare archi di circonferenza: lo sketch Arc


Aggiunge un arco di circonferenza allo sketch indicando tre punti.
La curva tangente: viene creato un arco di circonferenza tangente al segmento precedente
dello skecth e passante per il punto indicato a video.

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La triangolazione: aggiunge un vertice V indicando le distanze da due punti (A, B). Premere
D sulla tastiera per specificare le due distanze.

Direzione/Distanza: viene creato un vertice dello sketch lungo una direzione indicata e alla
distanza stabilita da un punto noto. La direzione è definita da una coppia di punti (A, B).
La distanza e4finita dal raggio di un cerchio che ha per centro il punto noto.

Il punto di intersezione: aggiunge un vertice allo sketch nel punto di intersezione di due
segmenti appartenenti a linne e poligoni della mappa.

Il punto medio: il nuovo vertice viene creato nel punto intermedio rispetto ai due punti
indicati.

Trace: lo sketch viene disegnato con uno scostamento rispetto ad una linea esistente (per
indicare la distanza premere O sulla tastiera).

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3.2 I task
Sulle geometrie in modifica lo sketch svolge una funzione (task) dipendente dal task selezionato.
Prima di disegnare lo sketch occorre specificare come utilizzarlo: es. creazione di un nuovo oggetto
cartografico.

I task utilizzati per editare geometrie sono:


Create New Feature: crea un nuovo oggetto
Modify Feature: modifica le geometrie esistenti.
o Doppio clic sull’oggetto e si genera lo sketch
o Si modella lo sketch a piacere
o Le modifiche allo sketch si trasferiscono all’oggetto
Reshape Feature: rimodella una linea o il bordo di un poligono. La linea o il poligono viene
rimodellato dal profilo dello sketch.
Cut Polygon Features: taglia un poligono
Extent/Trim Feature: estende o taglia linee
Mirror Feature: crea una geometria speculare ad una esistente.
o Si selezionano gli oggetti
o Si genera lo sketch sull’asse dello specchio
o Completato lo sketch si generano gli oggetti speculari.

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3.3 I tool per la creazione di cartografia


Si prendono ora in esame le funzioni che generano nuovi oggetti a partire da oggetti esistenti.
I nuovi oggetti, rispretto a quelli di origine, vengono memorizzati:
Nello stesso layer (funzioni Split e Merge, task Mirror)
In un layer differente (funzioni Divide, Buffer, Copy parallel, Union, Intersect).

1. Divide: genera nuovi oggetti puntuali lungo una linea alla distanza data. E’ possibile
specificare il numero di features o la distanza tra di esse.
2. Arre di rispetto: Il Buffer crea un’area di rispetto attorno agli oggetti selezionati ad una
distanza indicata dall’utente.
3. Copy parallel: crea, nel layer di destinazione, una nuova linea parallela a quella esistente alla
distanza indicata dall’utente. Se si indica una distanza positiva la linea viene creata a destra.
4. Union: unione di due oggetti (la funzione non cancella gli oggetti originali)
5. Intersect: intersezione dui due oggetti (la funzione non cancella gli oggetti originali)
6. Merge: per linee e poligoni (ad esempio l’unione di due lotti). Sostituisce gli oggetti
esistenti con il nuovo layer.
7. Split:per linee, ad esempio la divisione di un tratto di canale in due parti. Sostituisce gli
oggetti esistenti con il nuovo layer.

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3.4 Etichette ed Annotazioni


ArcView, ArcEditor ed ArcInfo offrono la possibilità di etichettare una cartografia, ossia di
riportare su di essa il contenuto delle tabelle degli attributi in corrispondenza al relativo oggetto
cartografico.
Esistono due tipi di etichette:
Label, che hanno caratteristiche dinamiche, sia come posizionamento che come contenuto
Annotazioni che hanno caratteristiche statiche.

L’etchettatura in ArcMap può essere fatta in due modalità:


Mediante il motore standard di ArcGIS
Utilizzando l’estensione Maplex.

Il Label Manager offre una gestione centralizzata delle etichette di tutti i layer della mappa.

Una classe di etichettatura è un gruppo di etichette relative ad un sottoinsieme di oggetti cartografici


di un layer, queste etichette hanno le medesime caratteristiche.
Nel riquadro Label Classes della finestra Label Manager sono elencati i layer vettoriali e le relative
classi di etichettatura. Le etichette sono visibili solo se sono selezionati sia il layer sia la relativa
classe di etichettatura.

Le etichette dei parcheggi e quartiere2 sono visibili.

Dalla finestra Label Manager si possono creaare nuove classi di etichettatura.

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Creazione di una uova classe di etichettatura

creazione di nuove classi di etichettatura a partire dalla classificazione esistente per il layer (visibile
in legenda).

La definizione degli elementi costituenti una classe di etichettatura viene ottenuto con una
interrogazione di tipo SQL.

Si seleziona una classe nel riquadro Label classes e si procede alla scelta del font. Per il
posizionamento delle etichette è disponibile una serie di parametri per definire la posizione delle
etichette in modo da evitare la sovrapposizione tra i diversi testi.
E’ disponibile una serie di parametri per definire la posizione delle etichette in modo da evitare la
sovrapposizione tra i diversi testi.
Per il posizionamento di etichette dentro ai poligoni, si può scegliere tra le seguenti opzioni:
Lungo la direzione orizzontale
Inclinate in modo da seguire la forma del poligono
Prioritariamente lungo la direzione orizzontale.

Nelle proprietà del Data Frame si può impostare la scala di riferimento della mappa. A questa scala
sono riferiti i font selezionati per le etichettature. Se non è indicata alcuna scala di riferimento le
etichette del Data Frame non sono scalabili.

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Le etichette di una mappa possono essere scalabili o non scalabili:


Etichette non scalabili: dimensioni fisse non dipendenti dalla scala della mappa
Etichette scalabili: le dimensioni dell’etichetta variano con la scala corrente (le dimensioni dei
caratteri sono proporzionali a quelle delle geometrie).
E’ possibile impostare la priorità delle etichette appartenenti a layer diversi.

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E’ possibile impostare la priorità tra le etichette e le geometrie.

E’ possibile congelare temporaneamente l’etichettatura.


40’ possibile richiedere di visualizzare in colore rosso le etichette che altrimenti non visualizzate
perché in conflitto.
In ArcMap l’etichettatura di un layer può venire convertita in un livello di annotazioni e
memorizzata in un livello del geodatabase; la scala corrente viene utilizzata come scala di
riferimento.
In ArcCatalog si può creare una feature class di annotazioni all’interno di un geodatabase.

Etichette (Label) Annotazioni


Sono memorizzate come proprietà di un layer Sono memorizzate come livello cartografico
nella mappa o in geodatabase
Sono dinamiche: visualizzazione e Sono statiche: visualizzazione e posizionamento
posizionamento dipendono dalla scala della non dipendono dalla scala della mappa
mappa
Vengono gestite come gruppo Possono essere gestite sia come gruppo che
singolarmente
Il contenuto e la posizione non sono modificabili L’operatore può spostarle e modificarne il
a video dall’operatore contenuto

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E’ possibile convertire le etichette in annotazioni: si clicca col destro su un layer o un data frame di
ArcMap:

destinazione delle annotazioni scala di riferimento

converte anche le label non visibili

lista dei layer le cui label sono da convertire

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4 I Layout
Il layout è un documento che consente di preparare mappe tematiche da stampare. All’interno di un
layout, oltre alla cartografia, possiamo definire titoli, legende, scalimetri, immagini fotografiche,
tabelle, istogrammi ecc…
Un layout può essere composto da più view frame collegati a viste diverse.
La mappa ha una sola vista di layout che può contenere più data frame, titoli, legende, scalimetri,
ecc…
In più è possibile incorporare anche oggetti prepararti con altri programmi windows (OLE).

Organizzazione dei documenti di stampa Una sola vista du layout contenente uno o più
data frame
La cartografia viene visualizzata in un: Data Frame: che è visualizzato anche nella vista
dati
Riferimenti geografici Griglie, reticoli ed indici (dinamici)
Rotazione della mappa Sì (dalle proprietà del data frame)
Template Modificabile in qualsiasi momento

4.1 Creazione di una mappa

La mappa può essere creata da:


1. una mappa vuota
2. una mappa esistente
3. un template predefinito

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Per definire le impostazioni della pagina: File > Page and Print Setup

Indicazione del dispositivo di stampa da utilizzare


Dimensioni della pagina: uguali a quella della stampante o personalizzate
Orientamento: Portrait (orizzontale) o Landscape (verticale)
Scelta del motore di stampa

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Gli strumenti per la modifica del layout:


Pan sulla cartografia Sì
Possibilità di editare sul layout Sì
Aiuti per la cancellazione di oggetti Griglie, righelli, guide, margini, allineamento
Live link Sempre attivo

4.2 Inserimento elementi di una mappa


Inserimento di elementi in una mappa:
Data Frame
Testi e Grafismi
Cornici
Legenda
Freccia indicante il Nord
Scalimetro
Indicatore di scala testuale (es. 1:2000)
Immagini aster
Oggetti OLE. Copia – incolla da altri applicativi (es. excel).

Inserimento di un titolo:

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Inserimento di una legenda:

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Inserimento freccia indicante il Nord:

Inserimento scalimetro:

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Il Data Frame nella vista di layout:


Per spostarlo: selezionare e trascinare
I nuovi layer vengono aggiunti al data frame attivo
Il data view visualizza il data frame attivo (riconoscibile dal titolo in grassetto nella legenda)
I grafismi vengono aggiunti al data frame selezionato.

Cliccando dx sul data frame e selezionando Proprieties:

appare la seguente maschera:

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E’ possibile definire le proprietà del Data Frame:


Unità di misura
Stle del bordo e dell’interno della cornice
Dimensioni e posizione nel layout
Riferimenti geografici (indici, griglie e reticoli)
Illuminazione
Altre…

Nel layout è possibile:


Modificare lo zoom sul layout e sulla mappa
Modificare la scala di rappresentazione del Data Frame
Eseguire la panoramica del foglio, del data frame e della cartografia all’interno del data
frame.

Compaiono sia i pulsanti del layout:

che quelli della mappa:

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Per la disposizione degli elementi di una mappa:


cliccando dx sull’elemento di layout da modificare, appare questa maschera.

E’ infatti possibile:
Raggruppare e separare

Scegliere l’ordine di visualizzazione degli oggetti

Spostarsi lungo le X e lungo le Y

Allinearsi

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Distribuire

Ruotare ed invertire la direzione

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4.3 Salvataggio di un progetto

I template:
Sono modelli di mappe
Possono contenere elementi della mappa, script, layer e stili
Vengono memorizzati in maniera permanente all’interno di un file con estensione .mxt
Una mappa può basarsi su un template
Un template può essere cambiato in qualsiasi momento

Un lavoro che richieda diversi layout di stampa può essere organizzato in uno dei seguenti modi:
Il lavoro è organizzato su più mappe: ogni layout in una mappa differente
Si lavora con una sola mappa e si utilizzano i bookmark per rappresentare zone diverse
Si lavora con una sola mappa e si carica un template per ogni layout di stampa
L’extension Multilayout permette di avere all’interno della stessa mappa più layout di
stampa.

4.4 Come tenere traccia delle posizioni precedenti


E’ possibile tenere traccia delle posizioni precedenti attraverso i Bookmark (riferimento spaziale).
Essi:
Vengono creati da menu
Sono identificabili da un nome
In qualsiasi momento è possibile tornare al bookmark

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4.5 Report di stampa

Gli oggetti costituenti un report sono i seguenti:


Campi di un layer
Nel report si possono inserire tutte le feature o limitarsi a quelle selezionate
Elementi di un Report
Titoli, intestazioni, piè di pagina, numeri di pagina, date, ecc.
Immagini e grafismi
Nei formati *.bmp, *.gif, *.jpg, *.wmf ecc.
Statistiche riassuntive
Numero degli elementi, somma, media, valori minimo e massimo e deviazione
standard

Formattazione di un report:
Ordinamento secondo uno o più campi
Raggruppamento di dati
Modifica del nome di un campo
Proprietà degli elementi costituenti il report
Stile e dimensione del testo
Allineamento (es. sinistra)
Posizionamento (es. centrale)
Immagini e testi sullo sfondo
Colori dello sfondo
Stile dei bordi

Il Crystal Report è uno degli strumenti di riferimento a livello mondiale per la realizzazione di
report di stampa.
E’ un programma a parte che si installa con un CD aggiuntivo.

Per la creazione di un report si clicca su Tools > Reports > Create Report.

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Si impostano poi i valori nelle varie sezioni.


Nella sezione Fields:

alla voce Layer Table si selezionano i layer di nostro interesse


nel riquadro Report Fields si inseriscono i campi di nostro interesse

Nella sezione Sorting è possibile scegliere il tipo di ordinamento:

Nella sezione Display è possibile associare ad ogni elemento di ciascun Settino il proprio valore.
I settings presenti sono report, Elements, Background, Fields…

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