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ne sonone ln seal pe Ucar ea ra fata tsp wre Taine 846 Sutera mee era tesco dea ea Det esecaie Sen ot Nomtonsea. Nesotena rune Fe I Mano 2 gar Sede Yo tint Wao esate ace ee sce ats Income ston Corer ela ‘ut dt npn smear ene pests tema ie ese santa stor ‘aan Pas Feselod oping ‘tno Men Pame. Strgaelota inolta tne nate Bgamo Con il primo fascicolo il CD con le 6 fiabe | Corriere della Sera propone ai suoi lettori le Fiabe Sonore, un grande sucesso editoriale che ha alimentato la fantasia di pitt di una generazione, ancora oggi in grado di affascinare grandi e piccini. L’opera editoriale ¢ composta da fascicoli magnificamente illustrati da collezionare e conservare in un apposito raccoglitore, e da CD con le voci di straordinari narratori, indimenticabili canzoni e spettacolari elletti sonori Le Fiabe Sonore ricreano idealmente le magiche atmosfere delle fiabe tradizionali pitt popolari. Ogni lunedi, martedi e mercoledi troverete gratuitamente con il giornale un fascicolo con una nuova fiaba e, ogni sei uscite, un CD che propone la versione sonora. Le Fiabe Sonore: un tuffo nel passato per i bambini di ieri, un percorso magico per i loro figli di oggi. IL GATTO. CON GLUSTIVALE funedi 15 marzo martedi 16 marzo mercoledi 17 marzo il primo CD con 6 fiabe il secondo fascicolo il terzo fascicolo eil primo fascicolo “Il gatto con gli stivali" “Biancaneve e i sette nani” “Cappuccetto Rosso” Ss ALADINO. MINTED frees A MERAVIGLIOSA funedi 22 marzo martedi 23 marzo mercoledi 24 marzo il quarto fascicolo il quinto fascicolo il sesto fascicolo “Ltre porcellini” “Aladino e la lampada magica” “Cenerentola” Ca apuecetto Res Ilusteazioni di LIMA Versione sceneggiata di SILVERIO PISU A mille ce n’é nel mio cuore di fiabe da narcar. Venite con me, nel mio mondo fatato per sognar ... Non serve l'ombrello, il cappottino rosso o la cartella bella per venir con me Basta un po’ di fantasia e di bonta. Chi conosce fa favola di Cappuccetto Rosso? Bamamt - Io!... Io... Anch'io! To nol Come? Tu non la conosci? Allora bisognera the te la racconti. E voi tutti, bambini, state bene ad ascoltare perché vi fara piacere risentire questa famosa favola. Dunque... c’era una volta una bambina che aveva il vizio di interrompere sempre chi parlava.... - Buon To sono Cappuccetto Rosse Mi fa piacere stare un po con voi, bambini. To di solito gioco da sola, perché abito con a mamma in una casetta isolata, ai margini del bosco Ecco! Come vi dicevo, c'era una volta una bambina che interrompeva sempre chi stava parlando, segno di poca educazione, e per di pitt... Mana ~ Ecco, Cappuccetto Rosso, prendi il cestello che ho preparato, metti il tuo cappuccio rosso € vai pure, ma sta’ attenta... CappuccerTo Rosso ~ Si, va bene, mamma: stard molto attenta; non andrd per il sentiero del bosco, ‘ma per Ia strada che passa attraverso il paese. MAMMA ~ Brava! E ricordati... CappuccetTo Rosso ~ D'accordo, mamma: mi ricorderd di non parlare con persone sconosciute, e specialmente con il lupo. Tu credi che sia molto cattivo, mentre io lo trovo tanto simpatico, con tutto que! pelo folto e quella lunga coda. MAMMA ~ Guarda che nel canestrino ho messo, con le ciambelle, un bel vasetto GuFo — Cappuccetto Rosso, non dovevi passare per I'altra strada?... CappucceTTo Rosso ~ Io... come?... Non incominciare anche tu, gufo! puccetto Rosso, siamo le tue amiche farfalle prendici se ci ib, ib ... non ci riesci ih, ih... corri GuFo ~ Zitte v ppuccetto ti vede il lupo. Il gufo non aveva ancora finito di parlare, che il lupo spunt da dietro un cespuglio, col suo brutto muso. La bestiaccia faceva proprio paura, con quegli occhiacci cattivi e i lunghi denti aguzzi. Per essere un lupo, perd, aveva un piccolo difetto: quando parlava, balbettava tremendamente. Lupo — Che... che ... che colpa ho io se non riesco a » parlare? La... la... lasciatemi in pa... pa... pace! . vo... voglio proprio vedere che cosa succede nel bo... bo... bosco! Ob! Una ba... una ba... Una banana? Lupo — No! Una ba... ba Una balena? Una barbabietola? Lupo ~ No! Una bambina! Ma... Si, va bene, @ Cappuccetto Rosso, Lupo — Adesso mi... mi... mi avvicino a lei... Ciao, Cappuccetto Rosso... Do... do... dove vai? pu‘ brutta raggiunse la casa della nonna, mentre Cappuccetto Rosso era ancora a meta strada a raccogliere fiori Lupo — Eccomi alla casa della no... no... nonna, De... de entrare za dare sospetti, Adesso e... ¢ E il lupo catt Nonna, Cappuccetro Rosso ~ Permesso, si pud? Ciao, nonna, guarda che bei fiori ho colto nel bosco per te! Lupo — Bra... bra... brava la mia nipotina. Ma che... che... che cosa tieni in quel ce... ce... cestello? Cappuccerto Rosso ~ Ma, nonna, da quando ti sei messa a balbettare? Lupo — No... no... non farci caso, 8. il mal di testa! Ma, di... di... dimmi CaPPUuccETTO Rosso ~ Ti ho portato delle ciambelle fate dalla mamma e un vasetto di burro. Ti piacciono, vero, le ciambelle? Lupo— Ma ce... ce... certo, cara Ora po... po... posa tutto sulla madia e vieni a sedere vicino am... m... me. Cappuccetro Rosso ~ Grazie, nonna, sono proprio un po’ stanca, Quando Cappuccetto Rosso si fu avvicinata al letto notd che la nonna, quel } giorno, era alquanto strana. Cappuccetto Rosso ~ Ma, nonna... che braccia lunghe e pelose hai! Lupo - 8 pera... a abbracciarti meglio! CapPuccETTo Rosso ~ E che orecchie grandi hai! Lupo ~ Per a... a... ascoltarti meglio! Cappuccerto Rosso ~ Ub! Nonna, che occhi grandi hail Lupo ~ & per gu... gu... gu Py guardarti meglio! CappuccETTo Rosso ~ Ma, nonna, che denti lunghi @ aguzzi hail! Lupo - 8 per ma... ma... ma... mangiar Uno... due e tr... tr... tre! Ahm! E il lupo cattivo salté su Cappuccetto Rosso ¢ la mangid in un boccone, Poi, appesantito dal sostanzioso pasto (capirete, una nonna e una nipotina, per un lupo, sono come per noi tre piatti di pastasciutta, cinque polli, formaggio, frutta, quattro fette di dolce e un chilo di gelato ...), il lupo, dicevo, si addormenté. Ma la bestiaccia aveva un altro difetto: quello di russaret Stava appunto russando sonoramente, quando passd della casetta per ve che stava succedendo all'interno. CACCIATORE Che vedo? Non é la nonnina che dorme nel letto beata; quello & it tupo del bosco che I'ha mangiata! Gli sparo col mio fucil prendo con cura la mi e quella bestiaccia 1a, male mai pid fara! Pim, pum, e il lupo in men che non si dica venne colpito a morte. Lupo — Io mu... mu... muoio! Ad... addio!.. CaccIaToRE — Era tanto tempo che ti davo Ia caccia, brutto lupaccio! NonNa ~ Cacciatore! Cacciatore, presto! CacciaToRE ~ Ma... chi mi chiama? Vuoi vedere che il lupo ha mangiato la nonnina tutta intera, ed essa @ ancora viva nella sua pancia? Il cacciatore, con delle grandi forbici, apri la pancia del lupo e, opla, saltarono fuori Cappuccetto Rosso e la nonna. Il cacciatore era... CappucceTTo Rosso ~ Si, il cacciatore & molto contento, e anche noi, vero nonnina? NoNNA — Oh, si... grazie, cacciatore! E da quel giorno... e da quel giorno. . Ma come, Cappuccetto Rosso, non mi interrompi pitt? CappucceTTo Rosso ~ No, caro Cantafiabe, ho imparato che non bisogna mai interrompere chi sta parlando e, soprattutto, non bisogna disubbidire alla mamma! Quando nel bosco si seppe che Cappuccetto Rosso e la sua nonnina erano salve e che il lupo cattivo non avrebbe pit potuto nuocere, fu una gran gioia per tutti Quanto a Cappuccetto Rosso, da quel giorno divenne proprio una brava bambina. Finisce cost questa favola breve e se ne vn... Ma aspettate, e un‘altra ne avrete. «C’era una volta...» il cantafiabe dir eun'alira favola cominceral DCS a Eel releel ORC ter) en O0 eC mecy Incollaborazione con IL GAT Te CON GLI STIVALI ape sowoRe oe sce per arr ela Ser ‘tes ube, Mle atone Speman st umes oe tere cea ae Dette spate: etn Fo sont sa hp Mle a gap Sede ale i zt 2a peste ascot eves ‘rts ecaenete Insane 3 qntine Coe onsen Mth cite rt (pt von stp ema sn semi Sor Pn ato Propo deers (xno ears Pam 6 stone ature mio ti (hae eran Con il primo fascicolo il CD con le 6 fiabe 1 Corriere della Sera propone ai suoi lettori le Fiabe Sonore, un grande successo editoriale che ha alimentato la fantasia di pit di una generazione, ancora oggi in grado di affascinare grandi e piccini. Lopera editoriale & composta da fascicoli magnificamente illustrat da collezionare e conservare in un apposito raccoglitore, ¢ da CD con le voci di straordinari narratori, indimenticabili canzoni e spettacolari effetti sonori. Le Fiabe Sonore ricreano idealmente le magiche atmosfere delle fiabe tradizionali pit popolari. Ogni lunedi, martedi e mercoledi troverete gratuitamente con il ¢giornale un fascicolo con una nuova fiaba e, ogni sei uscite, un CD che pro- pone la versione sonora. Le Fiabe Sonore: un tuffo nel passato per i bambini di ieri, un percorso magico per i loro figli di oggi. IL GATTO CON GLI STIVALL tunedi 15 marzo martedi 16 marzo mercoledi 17 marzo il primo CD con 6 fiabe il secondo fascicolo il terzo fascicolo el primo fascicolo “| gatto con gli stivali” “Biancaneve e i sette nani” “Cappuccetto Rosso” eA si SONORE 5 Pa ALADINO. PRUNE MERAVIGLIOSA funedi 22 marzo martedi 23 marzo mercoledi 24 marzo il quarto fascicolo il quinto fascicolo il sesto fascicolo “L tre porcellini” “Aladino e la lampada “Cenerentola” meravigliosa” con gli stivate: A mille ce n’ nel mio cuore di fiabe da narrar Venite con me, nel mio mondo fatato per sognar Non serve l'ombrello, il cappottino rosso o ta cartella bell per venir con me .. Basta un po’ di fantasia e di bonta. Tanto, tanto tempo fa, un mugnaio, dopo una lunga vita di lavoro, chiamé al letto di morte i suoi tre figli Mucnalo ~ A te, figlio primogenito, lascio il mulino. A te, che sei il secondogenito, Iascio invece I'asino. A te, che sei il pit giovane, lascio il gatto, al quale ero tanto affezionato. E ora, figli miei, abbracciatemi per [ultima volta. E i fratelli rimasero soli. PRIMOGENITO — Ehi, fratello, y siamo stati fortunati. Tu hai I'asino, io il mulino: insieme fa®emo fortuna! Quello invece, con il suo gatto, pud andarsene, e subitof! SECONDOGENITO — Che ce ne facciamo di un socio che porta solo un gatto? Gtovane ~ Hanno ragione i miei fratelli. Che cosa posso fare io con un Be, gatto? Al massimo lo potrd mangiare e con la pelle farmi un COUUG\i. Y ~~? \ pelliccia, > GarTo ~ Eh... no... no... un momento! Non siamo precipitosi ‘LeGarro ~ Basta topi, il mio destino padrone mio! Procurami solo sun paio di stivali per andare nei boschi ¢ un sacco: vedrai che ti sard pid utile da vivo che da morto,,) | Giovane ~ Be’, prendi pure i miei stivali: vedremo che cosa sarai capace di fare con un sacco e un paio di stivali, Il gatto, cosi equipaggiato, se'ne andd tutto allegro .. 2 di esser servitor di un padrone molto buono e coprirlo tutto d'or!.. Corro al bosco con il sacco e vedrai che ta per la col cervello che lavora ricchi si diventerd. Axrivato al bosco, il gatto mise a terra il sacco bene aperto, con dentro della crusca e del cruschello e si stese li vicino, facendo finta di essere morto. Sarebbe bastato che qualche bestiola fosse entrata nel sacco per mangiare il cruschello, e il gatto V'avrebbe fatta prigioniera in un batter d’occhio. Finalmente una lepre si avvicind diffidente. GATTO — Ecco una lepre ... Faccio finta di niente ... ferto! Vedi, lepre, Saporto?.. “PauaathP Rel sacco, da brava, a mangiare il cruschello che é tanto buono! Non aver paura del sacco! Su, ancora un passettino ... ancora! Adesso la prendo: uno, due... e tre! Tl gato chiuse il sacco e caygusd la lepre. Con la sua preda cgxse}al re. Da quel giorno il gatto dagli stivali continud a portare al re ottima cacciagione, che si procurava col sistema del sacco Garo ~ Sireecco qui un‘altra lepre cacciata proprio per voi dal marchese di Caraba! Oppure il furbo gato si faceva trovare fuori della porta della regia, come se passasse per caso, ¢ quando il re Io chiamava... RE YGacogche cos’hai nel sacco? APT — On posazobs, masta, una ventina di quaglie che il marchese di 1b’ ha cagciato apposta per voi inuava ad artivare a corte tutto trafelato ... ecco due splendide pernici, dono del marchese di Carabi. [Wire era ¥eramente incuriosito, Corriciani — Matti sara ma chi, td sd, ghesto marchese di Garaba RE — Se é tanto bello quanto bravo cacciator, se & tanto ricco come splendid signor, sposo a mia figlia lo vorrei vedere allor! GaTTo — Grazie, maesta. Il povero marchese ... @ stato buttato nel fiume da due manigoldi... che gli hanno anche rubato... i ve... Re ~ Velieri? Gatto - ... i ve. RE — Ventagli? Gatto ~ ... i ve... Re — Vestiti!... Ma allora... Scudiero, corri immediatamente a palazzo e prendi uno dei vestiti pitt belli del mio guardaroba, Il furto dei vestiti era un’altra delle trovate del furbo gato. Capirete che il famoso marchese di Carabi non poteva certo farsi vedere con indosso poveri panni da mugnaio. Quando lo scudiero tornd, il giovane si mise il bel vestito del re; poi si accosté alla carrozza e, con molta disinvoltura, si inchind per ringraziare, La principessa lo vide, e subito chiese al padre di invitare il marchese di Caraba a fare la passeggiata con loro, Potete ben pensare che il giovane accettd volentieri Il re si accorse subito che la figlia mostrava interesse per il giovane e, da buon padre, pensd di indagare su chi fosse in effetti questo marchese di Caraba. Intanto il gatto dagli stivali era corso avanti, ai e a fncontf dei contadini che lavoravano e fece con loro la voce grossa, jueste terre somo, del’ falsicce! Gatto — Fate attenzione! Se non dichiarate che marchese di Caraba, sarete fatti a pezzettini, c Dopo un poco arrive la carrozza... | \ Conrapint ~ Ewviva il re! Evviva! RE — Grazie, grazie; contadini ... Ma, ditemi, di chi/S6no queste terre? ConTADINI — Sono del marchese di Caraba! Il re si volt ammirato verso il giovane ... Grovane — Vedete, sire, 2 solo un piccolo campicello che rende poche monete, tanto per comprare qualche cartuccia Il gatto intanto era filato via, da altri contadini. GATTO — Se non direte che il grano che state mietendo é del marchese di Carabi,,saret®lfatti & a salsicce come:tanti pezzettini’, 0,"fatti a pezzettini come tante salsicce! Edd eccoti la carrozza del re... Re ~ Brava gente, di chi é il grano che state mietendo? Miretirort - B del marchese di Caraba! Il re erg sempre pitt favorevolmente impressighato dalle ricchezze del marchese e non la smetteva di complimentarsi con lui. I gatto, intanto, era arrivato davanti a un castello. Con una sfacciataggine inaudita, buss al portale di ingresso. Guarpia - Chi 2? GATTO ~ Caro armigero, potresti dirmi di chi 2 questo castello? GuARDIA ~ B di un terribile orco; ti conviene filare via, tanto pitt che oggi aspetta ospiti per un banchetto. Garo — Non potevo passare di qui e non fermarmi a riverire il tuo padrone. Annunciami: sono il gatto del marchese di Caraba, e so fare dei bellissimi complimenti. Sentendo che il gatto lo voleva riverire, I'orco, che era molto vanitoso, accettd di riceverlo. Orco ~ Avanti, gato! Sentiamo che complimenti sai fare, GatTo — Come siete bello, orco! Che bella barba avete ... e che bella pancia grossa... ORco — Bravo gato, coi complimenti ci sai fare. E ora, che cosa mi dici? GaTTo ~ Mi hanno detto ... ma non possibile ... non ci credo ... che non siete neanche capace di trasformarvi in un leone ORcO ~ Chi osa dire una cosa del genere? GatTo— Ma... le solite malelingue! Pero ... se mi deste una dimostrazione .. Oxco — Certo. Posso trasformarmi in quel che voglio, Sta’ a vedere: uno... due... ¢ tre L’orco si trasformé davvero in un enorme leone. Il gatto si prese una tale paura che gli tremarono anche gli stivali, Ma poi si riprese GATTO ~ Certo, ci siete riuscito. D’altra parte ... un leone. & abbastanza facile: grosso lui, grosso voi non vedo la difficolta . Orco ~ Posso trasformarmi anche in una cosa piccolissima, cosa credi? Garo ~ Ma via, non é possibile, e poi ormai sarete stanco Oaco ~ Io sono un orco, e gli orchi non sono mai stanchi, Avanti, Domandami una qualsiasi trasformazione. aT GarTo — Se potessi osare... vi chiederei, se non é troppo difficile, di trasformarvi in un topolino... Orco — Ma certo! Stai bene attento, allora. Uno... due... e tre! L’orco, da grande e grosso che era, si trasformé in un topo di quelli Piccoli piccoli, e il gatto, che non aspettava altro, con quattro balzi li fu addosso e se lo mangi Tolto di mezzo Torco, il gatto pass} in rassegna tutto il castello ... GarTo ~ L’orco ? morto! I nuovo padrone del castello @ il marchese di Carabi! Guardie! Servi! Cuochi! Preparatevi a ricevere il marchese di Caraba e Sua Maesta il re in persona! Il banchetto degli amici dell’orco 19 verra imbandito per il re! Udite, udite! La cartozza del re arriva! Infatti la carrozza passava, proprio in quel momento, nei pressi del castello, Il gatto, con quattro balzi, si precipite in strada, Garto ~ § sia benvenuto nel Maesti castello del marchese di Caraba! Re — Non sapevo, marchese, che possedeste anche un castello, Giovane ~ Neanch'io, maesta, a dire il vero! Re ~ Guarda, guarda RE GiovaNe Ma che bel castello, Son cimasto un po’ interdetto, caro marchese, ma com’é bello!... questa é opera del gatto! PRINCIPESSA RE B pitt bello det nostro; Ogni dubbio é ormai svanito: caro marchese, @ pitt bello il vostro! vuoi il marchese per marito? PRINCIPESSA Gatto Io lo accetto con piacere, Ora fate colazione, se anche lui @ del parere. é gid pronto nel salone. GiovaNE Turtr Son felice, arcicontento, Ordinate gli sponsali, ci sposiamo in un momento. viva il gatto... e gli stivali! E il gatto dagli stivali divenne un nobile signore che cacciava i topi solo per divertimento. Finisce cost questa favola breve e se ne va... Ma aspettate, e un’altra ne avrete. Cera una volta... » il cantafiabe diva e un'altra favola comincera! De Cee y Clr OnLy Aalst pea econ) =. EI SETTE NANI iN iy) ae somone Etee seca ei carr ca ee ‘Goons Ub SoA. Man Teste bes ‘ules rue oieno ‘Sener clases Detter tt fl Sudan Son, Misaeree te 2c Wine Fai lan cl pun ab Selle Ma zl 2 Nyce aca cee ese ‘teu ecstoeae intone astro Tut it cop sow era oto peop Shri oe Vrs seni istworae Sane Aoptog caps ‘tne rt fee Fea Stamatis oot ana hate erg Con il primo fascicolo ilCD con le 6 fiabe 1 Corriere della Sera propone ai suoi lettori le Fiabe Sonore, un grande sucesso editoriale che ha alimentato la fantasia di pit di una generazione, ancora oggi in grado di affascinare grandi e piccini. Lopera editoriale @ composta da fascicoli magnificamente illustrati da collezionare e conservare in un apposito raccoglitore, e da CD con le voci di straordinari narratori, indimenticabili canzoni e spettacolari effetti sonori. Le Fiabe Sonore ricreano idealmente le magiche atmosfere delle fiabe tradizionali pit popolari. Ogni lunedi, martedi ¢ mercoledi troverete gratuitamente con il giornale un fascicolo con una nuova fiaba e, ogni sei uscite, un CD che pro- pone la versione sonora. Le Fiabe Sonore: un tuffo nel passato per i bambini di ieri, un percorso magico per i loro figli di oggi. IL GATTO ‘CON GLISTIVALL funedi 15 marzo martedi 16 marzo mercoledi 17 marzo il primo CD con 6 fiabe il secondo fascicolo il terzo fascicolo el primo fascicolo “Il gatto con gli stivali” “Biancaneve e i sette nani” *Cappuccetto Rosso” ELA LAMPADA NU Aeros tunedi 22 marzo martedi 23 marzo mercoledi 24 marzo il quarto fascicolo il quinto fascicolo il sesto fascicolo “I tre porcellini” “Aladino e la lampada “Cenerentola” meravigliosa” MANCANE VE Mlustrazioni di PIKKA ‘Vasione sceneggiata di SILVERIO PISU A mille ce n’é nel mio cuore di fiabe da narear. Venite con me, nel mio mondo Fatato per sognar .. Non serve l'ombrello, i cappottino rosso o la cartella bella ‘per venie con me... Basta un po' di fantasia e di bonta. Cera una volta, in un castello lontano lontano, una bella e buona regina che desiderava una bimba che avesse la carnagione candida come la neve. Un bel giorno la piccola nacque e fu chiamata Biancaneve, Poco tempo dopo, purtroppo, ta regina buona mori, el re prese un‘altra moglie, altrettanto bella, ‘ma tanto vanitosa da non sopportare che esistesse nel regno una donna pitt bella di lei. Per sapere se davvero fosse la pitt bella, Ja regina interrogava uno specchio fatato. REGINA ~ Dimmi specchio in verita chi é regina di belta? SPECCHIO ~ Sei tu, mia regina. Dal bosco alla collina, dal piano alta citta, sei regina di beltd. Cosi and6 per diversi anni, fino al giorno in cui Biancaneve festeggid il suo settimo compleanno, La risposta dello specchio magico, allora, cambid. REGINA — Dimmi specchio in verita chi @ regina di belta? SPECCHIO — Esiste una bambina dal bosco atta collina, dal piano alla citta, che é regina di beltd. Recina — Dimmi, dimmi il suo nome che la faccio morice in prigione wo SPECCHIO — Gioca nel cortile, { X\ @ buona ed é gentile, ¥\ \ y é bella pict di te, ‘\ = ti, 4 2 la figlia del tuo re. REGINA ~ B Biancaneve! Devo liberarmi subito di lei! Guardacaccia! GuarDAcaccia - Comanda, mia regina REGINA ~ Prendi con te Biancaneve, conducila nel bosco e uccidila GUARDACACCIA ~ Ma, mia regina. REGINA — Ubbidisci 0 ti fard tagliare la testa Il guardacaccia condusse con sé Biancaneve ma, quando fu nel pit profondo del bosco, non ebbe il coraggio di eseguire I'infame ordine. Guarpacaccia — No! Non posso ucciderti, Biancaneve! La regina aspetta che le porti il tuo cuore, ma io ucciderd una gazzella al tuo ‘posto, e le porterd il suo cuore invece del tuo... Ma tu fuggi! Fuggi Biancaneve, a quelle’ parole, comincid a correre terrorizzata. Ma dove andare? ConiGLt ~ Biancaneve! Biancaneve, siamo noi, i coniglietti. Seguici: ti porteremo alla casa dei sette nani! BIANCANEVE ~ E chi sono i sete nani? ConIGLIETTO ~ I sette nani sono sette fratelli piccoli piccoli, che hanno una bella casetta in mezzo al bosco. Lavorano nelle viscere della montagna da cui estraggono oro e pietre preziose ... Eccoci arrivati, I nani ora non ci sono... ma tu entra pure! Biancaneve entrd, mangid alla piccola tavola apparecchiata, poi si stese su un lettino e si addormentd. Proprio in quel momento i nani rincasavano dal lavoro Nani — Una bambina addormentata sul mio letto si é posata. Quando mai sara arrivata? Deve essere cacciata! Or si sveglia, ed & assonnata, Che facciamo, ta sgridiamo oppur festa le facciamo? BIANCANEVE — Oh! Voi siete i sete nani! Nat - Gia, e questa @ casa nostra... E tu chi sei, una spia? BIANCANEVE ~ No. Io sono Biancaneve, Nant — E con cid... Piacere BIANCANEVE — Vi prego, non mi mandate via! Nani — Come sarebbe a dire? Vorresti rimanere qui? E perché? Biancaneve raccontd per filo per segno la sua storia, e i nani Tascoltarono attentamente. Na - Bene. Credo proprio che tu resterai con noi... Ci fara piacere... Sara bello avere una bambina in giro per casa Vero che laverai i piatti?... E spazzerai per terra? Biancaneve era contentissima, Ma uno dei nani era un po! dubbioso, NANo ~ Certo che NANI ~ Certo che... Certo che?... Certo che... Che? NANO ~ Certo che dovrai stare attenta durante il giorno, quando noi saremo a lavorare. Non dovrai far entrare nessuno. Nant ~ La regina verra presto a sapere dove sei nascosta! Mi hanno detto che ha uno specchio magico, nel quale vede tutto Sai un segreto? La regina, tua matrigna, in realti 2 una strega!. E di quelle cattivel... ‘Noi la conosciamo e sappiamo che sarebbe disposta a qualsiasi cosa... pur di far trionfare fa sua bellezza! BIANCANEVE — State tranquilli, miei cari nani! Vedrete che non aprird a nessuno, proprio a nessuno 12 Per Biancaneve comincid un periodo gaio e spensierato. I nani erano molto buoni con lei ¢ le volevano un gran bene. Biancaneve, dal canto suo, stava diventando una brava donnina di casa. Ma un brutto giorno in cui la regina era di cattivo umore.... REGINA — Dimmi specchio in verita chi é regina di belta? SPECCHIO ~ Esiste una bambina dal bosco alta collina, dal piano alla citta, che é regina di beita. C’é ancora Biancaneve, e te lo dico in breve: essa nel bosco sta, ed & regina di belta. REGINA ~ Il guardacaccia non mi ha ubbidito! Lo fard morire fra mille patimenti! Ma prima pensiamo a quella impertinente di Biancaneve. Come posso fare a ucciderla? Invierd in perlustrazione ill mio corvo: mi dira dove si nasconde esattamente, Quando il corvo tornd a riferire ogni cosa Ja regina andd su tutte Ie futie, REGINA ~ E cosi quei nani Thanno ospitata credendo di potermi ingannare! Fard vedere loro di che cosa sono capace! Ecco! Mi travestird da venditrice ambulante e andrd a trovarla. 13 1! giorno dopo, appena i nani si furono allontanati, una vecchia buss} alla porta della loro casetta Era la regina, cosi mutata che proprio non la si riconosceva REGINA ~ Bella merce! Chi vuole comprare? Biancaneve si affaccio alla finestra BIANCANEVE ~ Che cos‘hai di bello, buona donna? REGINA ~ Stringhe, cinture, corsetti di tutti i colori! BIANCANEVE ~ Ti posso fare entrare, vecchina, i nani non diranno niente Hai un’aria tanto dolce! Ho proprio bisogno di una cintura .. REGINA — Eccola, bella bambina ... Aspetta che ti aiuto ad allacciarla! BIANCANEVE ~ Grazie ... Basta cosi... Soffoco! Slacciami.... Aiuto La cattiva regina si allontand in fretta, lasciando Biancaneve sulla soglia di casa, come morta. Quando i nani tornarono.... Nant ~ Biancaneve!... Che & successo?... Non respira pit!... E se fosse morta?... Guardate, ha la cintura allacciata troppo stretta ... Presto, slacciamoglielal... Che sollievo, si riprende!... Ma com’? stato? Racconta, Biancaneve .. BIANCANEVE ~ B venuta una venditrice ambulante ... Era una vecchina tanto mite!... lo avevo bisogno di una cintura e I'ho fatta entrare. Nant - Altro che buona vecchina!... Quella era la tua matrigna travestita! BIANCANEVE — Dite davvero? Nant - Certo! Noi la conosciamo bene, quella brutta strega! Non devi fidarti di nessuno ... BIANCANEVE ~ D’ora in poi staré pitt attenta, ve lo prometto. he Intanto la regina cattiva era tornata al castello, tutta contenta. aS Figuratevi la sua rabbia quando, interrogando lo specchio, seppe che Biancaneve era ancora viva e che i nani I'avevano salvata! Stette tre giorni e tre notti a riflettere, poi ebbe un'idea geniale! Usare il velenol... Prese un pettine, lo intinse in un veleno potentissimo e, sempre travestita da vecchietta, si recd da Biancaneve ¢ la avvelend passandole il pettine tra i capelli. La fanciulla venne salvata ancora una volta dai nani 16 Ma la matrigna non si diede per vinta Consulté il libro degli incantesimi, e comincid a rimestare in un gran pentolone. REGINA Zampa di serpe, occhio di talpa, coda di rospo tagliata cosi; chiodi di gesso, unghie di legno, questa mistura mortale sara. Ecco una mela di quelle belle, ora la immergo, ma solo a meta. E Biancaneve, qui non si scappa, la mangera... e moried. Quando Biancaneve vide avvicinarsi alla casetta una vecchina, si affaccid alla soglia BIANCANEVE ~ Non posso far entrare nessuno! REGINA ~ Ma io volevo solo offritti ‘questa mela, Guarda com’é bella... 2 Hai paura? Vuoi che l'assaggi io prima di te? Bene, ne mangerd meti e I'altra la dard a te. Ecco, io ho mangiato la mia parte. Tieni la tua: mordila bene ... cosi! Appena Biancaneve ebbe dato un ‘morso alla mela, cadde a terra. Infatti la matrigna aveva mangiato la parte di mela the non era stata immersa nel 6 ‘Potente veleno, mentre la ‘meta che aveva offerto a Biancaneve era tutta imbevuta della mistura infernale. Sogghignando, la regina tornd al castelio, Intanto i nani cetcavano disperatamente di tianimare Biancaneve. NAN) ~ Questa-volta’non ¢'é proprio iniente da fare!... La metteremo in una bata di diamante... cosi potremo guardarla ancora ... Il suo posto sara sulla roccia dei sogni Trascorsero molti anni e Biancaneve continuava a dormire nella sua bara di diamante. Un giorno passd un bel principe e la vide. Rimase ore e ore a guardarla, tanto che se ne innamord e desiderd portarla con sé. PRINCIPE ~ Ol, servi! Prendete questa bara con tutta la delicatezza possibile e portatela al mio castello. Io vi seguir Ma uno dei servi, il pitt sbadato, inciampd. Era proprio quello che ci voleva! Per la scossa, il pezzetto di mela che Biancaneve aveva ancora in bocca usci, ¢ la fanciulla, fra la meraviglia dei presenti, si mosse. Subito i nani che seguivano il corteo frantumarono il diamante e Biancaneve apri gli occhi. 1 principe allora sorrise. PRINCIPE ~ Biancaneve, il mio sogno si @ avverato: tu sei viva e potrai diventare mia sposa. Io ti fard regina! Nant ~ Ewvival... Noi faremo i paggetti!... Saranno delle nozze coi fiocchi . Evviva gli sposi!... Evviva Biancaneve! Le nozze vennero annunciate in tutta la contrada, ¢ la notizia giunse anche alla cattiva regina che, invidiosa della sposa sconosciuta, interrogd subito il suo specchio. ‘Ma questa volta 1o specchio fatato non accontentd Ia sua sovrana, SPECCHIO — No, cara regina, mi spiace, ma Biancaneve, che é la sposa, @ mille volte pitt bella di te! REINA — Ah! specchio traditore! La regina divenne livida dalla id J rabbia, spaced lo specchio, si ir i gettd per terra ed ebbe una tale cxisi di nervi che non finiva if pit, anzi, forse & ancora a che urla e strépita, verde di rabbia, brutta come una strega. 24 Finisce cost questa favola breve e se ne va... Ma aspettate, ¢ unvaltra ne avrete -Cera una volta... » il cantafiabe dira € un’altra favola comincera! Oa Cay Girocollo felpa [1] 50 TCC cls eee OT) ee PORCELLINI ue sonore om tse pr cari det Ses (oon Ub SpA, Mao. Maso 9266 ‘aplemeto sane eens ‘cri eta See Treo espa: sen fo KG outitow spk Vasotena zt 2 Wise Sar an 29 ce ano ie ‘Sede Va zt 2- Mae Ape acl dee se ‘serboteexeoate Inashanet el tno ee ea ea at ep sow erat (Vlas at ergata Sten ding Suwon Sarna ara Food cptee ‘recor tans eee aoe site to (nates Con il settimo fascicolo il secondo CD con le 6 fiabe L Corriere della Sera propone ai suoi lettori le Fiabe Sonore, un grande ‘successo editoriale che ha alimentato la fantasia di pid di una generazione, ancora oggi in grado di affascinare grandi e piccini. Lopera editoriale & composta da fascicoli magnificamente illustrati da collezionare e conservare in un apposito raccoglitore, ¢ da CD con le voci di straordinari narratori, indimenticabili canzoni e spettacolari effetti sonori. Le Fiabe Sonore ricreano idealmente le magiche atmosfere delle fiabe tradizionali pitt popolari. Ogni lunedi, martedi e mercoledi troverete gratuitamente con il giornale un fascicolo con una nuova fiaba e, ogni sei uscite, un CD che pro- pone la versione sonora, Le Fiabe Sonore: un tuffo nel passato per i bambini di ieri, un percorso magico per i loro figli di oggi. PING Nexen tunedi 22 marzo martedi 23 marzo mercoledi 24 marzo il quarto fascicolo il quinto fascicolo il sesto fascicolo “Ltre porcellini” “Aladino e la lampada “Cenerentola” meravigliosa” 6 ‘ urto®. Ge ADDORMENTATA ANATROGEOLO lunedi 29 marzo martedi 30 marzo mercoledi 31 marzo il secondo CD con 6 fiabe Vottavo fascicolo il nono fascicolo e il settimo fascicolo “La bella addormentata” “Il brutto anatroccolo “Hansel e Gretel” NS tre porcellini Mlustrazioni di ALPINO Versione sceneggiata di SILVERIO PISU Va ge). |. Ken Wele- 2 Amille ce n’ nel mio cuore di abe da naccar. Venite con me, ie nel mio mondo fatato per sognat ... Non secve l'ombrello, il cappottino rosso o la cartella bella per venir con me... Basta un po’ di fantasia e di bontd. i Crerano una volta tre porcellini. Uno grassissimo, uno grasso e uno grassottello. Un giorno decisero di costruirsi tre casette, una per uno, per difendersi dal lupo. Il primo, quello grassissimo, trovd subito il posto che faceva al caso suo. GRASSISSIMO — Ecco qua colla, spago e un fascio di canne: costruird tuna casa solidissima. GRASSOTTELLO — Bastera un soffio del lupo per sfasciartela tutta. GRASSISSIMO ~ Scherzi? Sara solidissima. Tn men che non si dica, il porcellino grassissimo aveva costruito la sua casetta. GRASSISSIMO La mia casa ho costruito senza aiuto, sol per me: e adesso che ho finito mi ci sento come un re. Gli altri due fratellini, intanto, proseguivano per la loro strada. Grasso ~ Ehi! Fratellino! Perché non ci fermiamo qui? Guarda: ci sono delle solide assi. Vedrai che il lupo non riuscira a distraggere una casetta fatta di assi. GRASSOTTELLO ~ Caro fratello grasso, il lupo spazzera via in due soffi tuna casa di assi... ma, se proprio sei sicuro del fatto tuo, fermati qui e costruiscila, Io andrd pitt in 13. Grasso ~ Fard una casa a prova di lupo, vedrai! E il porcellino grasso si mise a sedere per riposarsi prima di cominciare ill lavoro. In una mattinata la casa di assi fu pronta. Grasso ~ La mia casa ho costruito senza aiuto, sol per me; e adesso che ho finito mi ci sento come un re. Fu la volta del terzo fratellino, che, molto giudiziosamente, lavord per quattro giorni per costruirsi la sua casa, ma quando fini, aveva una casetta solida, di mattoni e cemento, con tanto di finestra, catenaccio e camino, Una vera meraviglia. Tutto contento, il porcellino grassottello vi entrd. ‘Una mattina il lupo passava nei dintorni € senti subito un certo odore di porcellino, che era il suo cibo preferito. Luro-Mmm! Odore di porcellino! a Viene da quella casetta fatta di canne Andiamo a dare un'occhiata, Grassissimo — Tob, guarda chi si vede: il lupo! Lupo ~ Toh, guarda chi si vede: un porcellino!... Che cosa fai chiuso in casa? Vieni con me a fate una passeggiata! 4 GrassissiMo — Non esco con te, caro Iupo! Tu pensi & y sempre alla stessa cosa: mangiarmi. Ti conosco. Non sono mica un porcellino stupido . Lupo — Se non vuoi uscire con le buone, io soffierd, e, con uno solo dei miei sbuff, questa tua casetta voleza via. GrassissiMo ~ Figurati! L’ho costruita io, con le mie mani e sono certo che resister. ti avevo avvertito, eh? Bastera uno solo dei miei potenti sbufi... E uno... e due... e... fff... spazzb via la casetta di canne. Il poreellino grassissimo Lupo ~ Poi non venirmi a dire che non E il lupo, con uno dei suoi famosi sbuffi, ox. si ritrové all'aperto e, con il lupo we alle calcagna, si diresse di corsa verso la casa del fratello grasso. Garassissimo — Fratellino! Il lupo mi insegue, aprimi... aprimi la porta! Grasso — Vieni dentro, qui saremo al sicuro. Quando arrivera il lupo vedrai che ridere! Lupo — Eccomi qua, porcellini, Lasciatemi entrare, sono tanto solo!... PoRCELLINI ~ Fossimo mati! Tu ci vuoi mangiare!... Non ti apriamo neanche... Lupo — Non mi aprite? Allora io con... vediamo: due soffiate basteranno ... Con due soffiate delle mie fard andare in pezzi la vostra casa di legno. Attenti... ¢ uno... e due... e.. fff... Per fortuna il porcellino grassissimo e quello grasso si attaccarono al tetto di legno della casa che, al secondo soffio del lupo, vold via, proprio in direzione della casetta del porcellino grassottello ... E cosi, appena toccarono terra, essi poterono correre disperatamente verso la casa del fratellino. Grasso — Presto, fratello grassottello, lasciami entrare che il lupo con due sbufii dei suoi ha fatto volare via la mia casetta di legno. GRASSISSIMO — Presto, fratello grassottello, aprimi che il lupo ha fatto crollare la mia casetta di canne, GRASSOTTELLO — Ve I'avevo detto che le vostre casette non avrebbero resistito! Entrate da me, vedrete che, contro la mia casetta in calce e mattoni, il lupo non potra fare pit niente. Entrate, e mettetevi comodi. Grasso ~ Mettiamo il catenaccio alla portal... GRASSISSIMO — Chindiamo le finestre! Ed eccoti il lupo che arriva di gran carriera git dalla colina... II bestione rimase meravigliato vedendo che la casa del porcellino grassottello era costruita proprio bene. Lupo — Non ¢’é che dire: & proprio una bella casa. Vediamo se riesco a ingannare quei tre bocconcini, Lupo Porcellini, lasciatemi enteare: io vi voglio satutare. GRASSOTTELLO Vecchio lupo, ti conosco, ta ei vuoi mangiare arrosto. Lupo Questa @ proprio una calunnia! Sard buono come una mummia. GRASSOTTELLO Stai sprecando tutto il fiato: son deciso, non ti apro. GRASSISSIMO- Stai sprecando il tuo tempo: tu sei fuori e noi siam dentro! Grasso Stai sprecando la mattina: non ti apriamo la porticina! é - / y Rouge’ Lupo ~ Insomma: volete aprirmisiono? # © g se CS GRASSOTTELLO ~ Neanche per idea! Vattene, ci hai stancato! te. Lupo ~ Badate... mi state facendo arrabbiare! % GRASSISSIMO — Questa volta finisce male per te, 2 meglio che tagli la corda. Lupo — Quale affronto!... Bene. Ve Io siete meritato. Adesso soffio ... Per I'ultima volta: volete aprire? PoRCELLINI —.No!... Nol... Nol... Lupo — Eallora: ¢ uno... e due e... fff... Eun... eduee... fff... E uno... eduee... fff... Casa troppo solida. Riproviamo. E uno... e due e... fff GRASSOTTELLO — Te I'avevo detto che non era il caso ... La casetta di mattoni aveva infatti resistito. II lupo, allora, pensd bene di cambiare tattica e prendere i porcellini per Ia gola. Lupo ~ Porcellini, proprio qui vicino, ieri, ho scoperto un bell’albero di mele. Che ne direste di fare a meta? GRASSOTTELLO ~ Grazie infinite. Certamente! Lupo — Bene. Allora possiamo trovarci domani mattina alle sete sotto Yalbero. D'accordo? PorCELLINI — Va bene... Grazie, signor lupo ... Ti conviene prendere dello sciroppo ricostituente; tutti quei soffi ti avranno stancato ... Il lupo inghiotti amaro a sentirsi prendere in giro cosi, ma se ne andd. Quando il mattino dopo, alle sete in punto, arrivé sotto l’albero di mele non vide traccia dei porcellini. Improvvisamente, senti una voce che lo chiamava. GRassissiMo ~ Cucit! Lupo cattivo! Siamo quassit: sull’albero di mele. Lupo ~ Scendete immediatamente. GRASSOTTELLO ~ E perché? Stiamo mangiando Ia nostra parte di mele. Lupo ~ Fatemi salire accanto a voi... aiutatemi! ig & e (GRASSOTTELLO ~ Non serve che ti affanni a salire, sai? ‘ Tieni, ti tiro questa bella mela. iS Vai a prenderla. er Ss Lupo ~ Be’, in fondo, una bella mela... Adesso vado a raccoglierla. B caduta qui tra l'erba ... Non la trovo ... Dove sari andata? PORCELLINI Fila, corri deitto a casa: spranga tutto e buona sera, mentee il lupo la sua mela va cercando in mezzo al prato. Satta gitt senza rumore, corti corti a tutto spiano, corri e vola fino a casa mentee il lupo @ ormai lontano. Caro lupo te I'ho fatta, caro lupo ti saluto, caro lupo marameo, caro lupo... cuca! WF fi ye a 7 8) Lupo — Cosa succede? Ab, bricconcelli! Vi siete di nuovo chiusi in casa! Il lupo, che stava sempre cercando la mela, si era accorto troppo tardi che i tre porcellini, approfittando della sua disattenzione, erano saltati gitt dall’albero e si erano di nuovo chiusi nella casetta di mattoni. 7 if \ Q OARS UA UY MAAR AALS Il lupo allora, vista una lunga scala, I’appoggid al tetto della casa Cereando di non far rumore, comincid a salire piano piano | Lupo ~ Questa volta non mi scapperanno. Mi calerd gitt dalla cappa del | camino e piomberd in mezzo a loro come un falcol... i Non riusciranno nemmeno a capire da che parte sono arrivato! Ma i porcellini, chiusi nella casetta, stavano all'erta. Aiuto! Al fuoco! La mia coda brucia! Fatemi uscire!... Dell’acqua! Aiutol.. PORCELLINI B scappato come il vento; il lupo non ¢’é pitt, se continua a correr tanto arciverd in Pert. IL bosco assai contento gran festa ci fard; il lupo abbiamo vinto e mai ritorneca. “ Il lupo, con tutta la coda bruciata, continuava a far balzi su balzi, urlando per il dolore, mentre i tre porcellini si sbellicavano dalle risa. Poi, di comune accordo, i fratellini si rimisero al lavoro e, con calce e mattoni, costruitono per loro tre una bella casa grande; casa, soprattutto, a prova di lupo. 23 Finisce cost questa favola breve e se ne v4. Ma aspettate, ¢ un‘altra ne avrete. -C’era una volta... » il cantafiabe dira e un'altra favola comincerit! eres ORC) fase iO TCC mee Lely ¥ exe AUT Incollaborazione con . rage sovoRe Eee see pe oe eta Sa Samneacs Ue S98 a Tesoro 8 Seperate tara ales Bree rope etn fo sori fe wn a gop RE Shige tet -wano Ie eae ce see tattoo Insobaet ton Corie eee TM crt expr cnet (viscera Plerine lene Ves seegia Preto aera btathoenersrt ‘tire ee Ist tains ht Gate era Con il settimo fascicolo il secondo CD con le 6 fiabe | Corriere della Sera propone ai suoi letori le Fiabe Sonore, un grande sucesso editoriale che ha alimentato la fantasia di pit di una generazione, ancora oggi in grado di affascinare grandi e piccini. L’opera editoriale ¢ composta da fascicoli magnificamente illustrati da collezionare ¢ conservare in un apposito raccoglitore, e da CD con le voci di straordinari narratori, indimenticabili canzoni e spettacolari effetti sonori. Le Fiabe Sonore ricreano idealmente le magiche atmosfere delle fiabe tradizionali pit popolari. Ogni lunedi, martedi e mercoledi troverete gratuitamente con il gn giornale un fascicolo con una nuova fiaba e, ogni sei uscite, un CD che pro- pone la versione sonora, Le Fiabe Sonore: un tuffo nel passato per i bambini di ieri, un percorso magico per i loro figli di oggi. TPA SONORE MERAVIGLIOSA tunedi 22 marzo martedi 23 marzo mercoledi 24 marzo il quarto fascicolo il quinto fascicolo il sesto fascicolo “tre porcelini" “Aladino e la lampada “Cenerentola” meravigliosa” ra SONORE HANSERBGRETELS/, tunedi 29 marzo martedi 30 marzo mercoledi 31 marzo il secondo CD con 6 fiabe lottavo fascicolo il nono fascicolo e il settimo fascicolo “La bella addormentata” “Il brutto anatroccolo “Hansel e Gretel” “A mille cen’ nel'mio cuore di fabe da narcar. Venite con me, - nel mio mondo Fatato per sogngr KA Non serve V'ombrello, . il cappottino rosso o ta cartella bella per venir con me... Basta un po’ di fantasia e di bonté. PAbRE — Aladino! Aladino, buono a nulla! Vieni a casa! ALADINO ~ Sto giocando con i miei amici. Lasciami in pace, papa! PApRE ~ Aladino! Vieni qui, torna indietro! Ho bisogno di te! Il ragazzo era proprio un discolo. Le cose non cambiarono nemmeno quando il padre mori. Un giorno in cui Aladino faceva il perdigiorno, come il solito, gli si avvicind un forestiero. Veniva da lontano, dall’Africa, ¢ in realta era un mago potente. MAco ~ Sei tu Aladino, il figlio del sarto? ALADINO ~ Si, sono io, onorevole signore. Ma mio padre é morto. ‘MAGo ~ Oh! Povero fratello mio! E io che sono venuto apposta dall’ Africa nera per rivederlo! Avvisa tua madre che domani andré a trovarla, e per adesso portale queste monete d’oro. Quello strano forestiero diede le monete ad Aladino e l’indomani recitd una scena di disperazione davanti alla vedova. Maco — Ho aspettato trent’anni per riabbracciare mio fratello! Poveretto! Adesso che sono qui mi occuperd dell’ educazione di Aladino, cognata mia. Mare ~ Grazie, buon signore. Ma tu non assomigli molto al mio defunto marito. Come mai? Maco ~ Sara stata... @ vero... la lontananza... Aladino, vieni con me. Comincerd ad educarti. ALADINO ~ Veramente, io preferirei andare a giocare.... Maco ~ Vieni con me, col tuo zietto, e vedrai come ti divertirai ‘Mapre ~ Vai, Aladino, lo zio ti fara diventare un vero signore, vai! Chiacchierando ininterrottamente, il forestiero @ ARS fece fare ad Aladino una lunghissima passeggiata. Arrivati al limitare di una foresta, proprio sotto un altissima montagna ... Maco ~ Fermiamoci qui. Io mi metterd a sedere € mi riposerd, mentre tu andrai a raccogliere un bel po’ di legna per accendere il fuoco. Ti mostrerd cose meravigliose. ALADINO ~ Cose di che genere? Giochi? Maco — Ben altro, Aladino! Vedrai! Ben altro! ALADINo ~ Non capisco: di che cosa si tratta? Maco — Basta con tutte queste domande! Vai subito a raccogliere la legna! Io non sono tuo zio. Sono un potentissimo mago africano, e se non farai quello che ti ho detto, ti tramuterd in un pezzo di legno! Hai capito? Aladino si spaventd tanto che corse a raccogliere quanta pill legna poté Ben presto, davanti al mago, ardeva un bel fuoco, Il mago allora si alz6, si avviciné alle fiamme ¢ pronuncid a voce alta strane parole. Maco — Fuoco di sterpi, Tlin pada be denti di serpi, ala mala da zampe con Uaglio Fuoco ardente di grasso coniglio, scompari tu! incenso mettiamo Tlin pada be mentee declamo kala mata du... la formula magica masso pesante che fa cosi: compari tu! ALADINO ~ II fuoco si & trasformato | __ in un grosso masso. Come hai fatto, mago? ‘MAGo ~ Segreti del mestiere, figliolo. Questo masso nasconde I'ingresso di un sotterraneo pieno di pietre preziose. Scendi, e potranno essere tue. < In cambio voglio solo una vecchia lampada, fae che troverai appesa Ia in fondo. Tieni, prendi questo anello: ti aiutera in mezzo ai pericoli Solleva il masso e scendi. ALADINO — Va bene, ma ho paura! ‘Maco ~ Non devi aver paura. Sei I'unico a poter penetrare nell’antro del tesoro! L’ho letto nei libri magici. ALADINO ~ Alora... scendo Maco ~ Come va lagi? LADINO — Bene. Ma che freddo! ‘Una strana luce veniva dal fondo pitt profondo della grotta. Aladino continud \ a scendere e scérse per prima cosa la lampada che gli aveva chiesto il mago. ALADINO — Ecco la lampada. Chissa perché il mago ci tiene tanto ad averla? Qui perd di casse piene di pietre preziose non ce ne sono. Che belle pietruzze colorate pendono dagli alberi! Ne coglierd qualcuna Aladino non sapeva di essere proprio in mezzo al famoso giardino incantato. Un giardino dove sugli alberi non crescono mele o arance, ma rubini, zaffri, brillanti... Aladino non aveva mai visto delle pietre preziose, e trovandole appese agli alberi non seppe riconoscerle. ‘Tuttavia se ne riempi le tasche. ALApINO ~ Il mago mi ha ingannato Qui di tesori non ce ne sono. Salird a dirglielo. Maco ~ Aladino! Aladino caro. dove sei? ALADINO — Sto tornando su, mago! Che fatica... questa scala lunghissima. Aiutami a venir fuori da questo buco. ‘Maco ~ Dammi prima la lampada, figliolo! ALADINO ~ Te la dard quando sard uscito. Maco — Dammi prima la lampada, poi ti aiuterd a uscire. _ ALapINo ~ No, prima aiutami Maco — No. Prima dammi la lampada. ALADINO ~ No. Maco - Si. ALADINO — No. Maco ~ Dammi la lampada, ti dico. ALADINO ~ Aiutami! Maco ~ E allora rimani pure in fondo a questo sottertaneo. ALADINO ~ No! Mago! Ti prego, non lasciarmi qui sotto! Aiuto! Ii mago aveva rimesso il macigno sopra I'ingresso del sotterraneo e Aladino, vedendosi prigioniero, comincid a piangere strofinandosi gli occhi. Improvvisamente comparve di fronte a lui schiavo grande come un carro. ScHIAVo — Comanda, mio signore! ALADINO — Ma... tu chi sei? ScHIAVo — Sono Io schiavo dell’anello. Asciugandoti gli occhi hai sfregato I'anello, e questo @ il segnale che io sempre attendo per mettermi agli ordini di chi ha I'anello fatato al dito Comanda, mio signore. ALADINO ~ Voglio... voglio tornare a casa! SCHIAVO — Sara fatto, mio signore, Aladino si ritrové a casa in un baleno. Raccontd tutto alla madre e le mostré le strane pietre che aveva colto dagli alberi del giardino incantato. ALADINO ~ ... € cosi il mago mi ha ingannato, Invece dei tesori ho trovato queste pietruzze e una vecchia lampada. Eccola. Mapre — Dammela. La luciderd per bene e andrd a venderla Cosi potremo mangiare almeno per quest'oggi. La mamma prese a strofinare con forza la lampada, ma l'aveva appena toccata che... GENIO ~ Sono il genio della lampada. Nulla mi é impossibile. Comanda! ALADINO ~ Un altro schiavo! Grande come una torre! Madre mia, le nostre pene sono terminate! Genio, puoi portarci da mangiare? GeNro — Per cosi poco potevi chiamare anche il mio dipendente, lo schiavo dell’anello. In ogni modo.... ecco per voi una tavola d’argento... dodici piatti d’oro.... squisite bevande ... qualche ciliegina ... e un arrosto di un intero bue. ALADINO — Bene, genio. Puoi andare, adesso Molti anni passarono e la piccola famiglia di Aladino viveva ormai nella ricchezza. Finché un giorno... BANDITORE — Chiudete porte e finestre! Passa la figlia del sultano! Verri mozzato il capo a chi osera guardare Budur, la figlia del sultano! ALADINO ~ Dicono che la principessa sia bellissima, Voglio vederla! Ob, che meravigliosa fanciulla! BuDUR ~ Son Budur, principessa della Cina e tea poco ne diventerd regina Cerco ognor un bel giovane per sposo, solo altora il mio cuore avra riposo. Le mie ancelle non son belle come me, ma han teovato un marito affezionato prima di me. ALADINO ~ Mamma, ho visto passare Ia principessa e me ne sono innamorato. Voglio sposarla, Andrai dal sultano e gli offrirai in una cidtola le pietre che ho colto nel giardino incantato. Coprile con un panno di lino ... e vai La madre di Aladino cercd di dissuadere il figlio dal suo proposito, ma alla fine dovette cedere e si recd alla regia. Dopo una Iunga attesa fu ammessa alla presenza del sultano. ‘SULTANO — Dimmi che cosa desideri buona donna. Nella mia benevolenza ti esaudird. MApRE ~ Mio nobile sultano, mio figlio Aladino chiede in moglie la principessa tua figlia e ti manda questo regalo. _ RSet Abbi Ia compiacenza di sollevare il lino... SULTANO ~ Di che cosa si tratta? Cavallette fritte? Nidi di rondine? Vediamo. Oh! Brillanti, rubini... zaffiri B un tesoro enorme. ‘Che mia figlia sposi il ricco Aladino!... Il giorno delle nozze ci fu festa grande in tutta la Cina. Aladino prima della cerimonia strofind la lampada. 20 Genio ~ Un palazzo intero? Bene, mio signore, sar3 pronto in un baleno. Quando il sultano, alzandosi quella mattina, vide il meraviglioso palazzo fatto costruire da Aladino, fu tutto contento pensando al ricco matrimonio di sua figlia. Le nozze furono splendide, ela bella Budur e il suo sposo vissero felici nel palazzo d'oro. La loro felicita era completa, ma durd poco. Un giorno in cui Aladino era fuori cittd per una certa guerra, la principessa Budur vide arrivare uno strano mercante, che in realta era il mago africano travestito, il quale con I'inganno si fece consegnare la lampada magica. Budur gliela diede, poiché non conosceva il valore della lampada meravigliosa.

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