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la Repubblica

SABATO 17 DICEMBRE 2011 R2CULTURA


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Un saggio di Covacich e un altro uscito da Carocci affrontano il tema È scomparso


ieri all’età
PERCHÉ BISOGNA SPIEGARE di 62 anni
L’ARTE CONTEMPORANEA Nel 2010 disse
pubblicamente
di avere un
tumore e di
MAURIZIO FERRARIS
essere alla fine
el Pigmalionedi Shaw un professore, Henry Higgins si impegna a trasformare una fio-

N raia, Eliza Doolittle, in una donna del bel mondo. Il topos viene capovolto da Mauro
Covacich in L’arte contemporanea spiegata a mio marito, uscito da Laterza, dove per
l’appunto è lei, una ipotetica moglie o compagna colta, a trarre lui, uomo benestante
e istruito ma riottoso, dall’abisso di ignoranza e soprattutto di diffidenza nei confronti
dell’arte contemporanea spiegandogli per filo e per segno (ma senza troppa albagia)
il senso delle provocazioni di Duchamp (orinatoio nella galleria), di Cattelan (papa
colpito da meteorite) e di Manzoni (cacca in scatola). O perché Marina Abramovic ha
passato il suo tempo a spolpare ossa alla biennale di Venezia. O cosa c’è di bello nel
Kitsch di Koons. Covacich spiega trenta artisti partendo da un’opera paradigmatica,
e lo fa senza gergo e con chiarezza, come farebbe un bravo professore di storia del-
l’arte (anche se di formazione è filosofo e di mestiere è scrittore), un po’ come avve- ENRICO FRANCESCHINI
niva in opere come Saper vedere di Mat-
teo Marangoni (1933). LONDRA
Solo che qui l’impresa è molto più dif- ore Vidal lo definiva
ficile. Perché non si tratta di spiegare co-
me mai Picasso disegna donne che asso-
migliano così poco al naturale, ma per-
ché ci sia un’arte che si impegna a dire:
«Guarda come sono brutta ma intelli-
gente, e se non sei d’accordo lo stupido
sei tu».
G il suo erede, Martin
Amis lo considerava
un fratello, Salman
Rushdie lo ricorda
come «una grande voce e un
grande cuore». È morto di tumo-
re a 62 anni Christopher Hit-
Nel percorso disegnato da Covacich, chens, scrittore, giornalista e po-
lui è redento da lei, e alla fine capisce. Un lemista inglese, e il mondo delle
happy ending, dunque. Secondo me, in- lettere e della critica internazio-
vece, anche se vince quasi tutte le sue bat- nale si inchina al cospetto di una
taglie, Eliza perde la guerra, non per col- delle menti più brillanti, anti-
pa sua, ma dell’oggetto. Mentre l’inizia- conformiste e coraggiose della
zione ha luogo più e più volte Covacich sua generazione.
osserva che Pigmalione, mentre lei gli Negli ultimi tempi era noto so-
spiega l’arte, pensa ai suoi gadget tecno- prattutto per le sue radicali posi-
logici, che lo appassionano davvero. E se zioni contro la religione, ogni ti-
avesse ragione lui? Perché – ecco un’im- po di religione, che giudicava
Un’opera di Sophie Calle un’ideologia «violenta, irrazio-
nale, intollerante, razzista, triba-
I due testi cercano di spiegare a dove, su 82 voci scritte da 38 autori, una le, bigotta e ignorante»: soggetto
cosa serve vedere video e cinquantina buona riguarda proprio il del suo ultimo libro, Dio non è
momento tecnologico, gli iPhone, le grande (pubblicato in Italia da
installazioni che usano così tanto la webcam, le flash memory, mentre una Einaudi), un best-seller che ha
tecnologia quando quegli oggetti rappresentativa minoranza riguarda i venduto più di mezzo milione di
sono già presenti nelle nostre vite sensi, il gusto, lo slow food: l’utile, il dilet- copie. Ma in precedenza era sta-
tevole, il pratico, ossia il rimosso della to un inviato nelle rivoluzioni e
Grande Arte e della sua erede, l’Avan- nelle guerre di mezzo mondo,
I LIBRI pressione a cui è difficile sottrarsi – è chia- guardia. L’ipotesi da cui muove questo li- dal Portogallo alla Polonia, dal
“L’arte ro che la visita ha spesso luogo in un obi- bro è quella della “estetizzazione diffu- Nicaragua all’Iraq, e un colum-
contemporanea torio. E, soprattutto, molte delle opere sa”: oggi siamo circondati da oggetti ca- nist sferzante, difensore degli
spiegata più recenti che lei spiega a lui (da Viola a richi di seduzioni estetiche. Il che è vero. oppressi e degli ideali progressi-
a mio marito” Calle, ancora in epoca pre-digitale, a Bar- Ma non è vero che lo siamo più che in al- sti, ma pure pronto a denuncia-
di Covacich ney e a Hockney, con cui si chiude la ras- tre epoche: basti confrontare l’elmetto re con passione il terrorismo di al
(Laterza) segna) strizzano l’occhio precisamente a chiodato del Kaiser e l’ermellino di Na- Qaeda, da lui definito «un fasci- Il convegno
e “Parole quegli oggetti a cui lui pensa con nostal- poleone con le giacche verdi della Merkel smo con il volto dell’Islam».
gia mentre lei se lo trascina dietro nei mu- e le grisaglie di Sarkozy. Di certo, quello La lotta contro il male che lo ha
chiave della
nuova sei. Vien da pensare che quegli oggetti, di che avviene non è il fenomeno di un’arte colpito nel 2010 non aveva ral- L’ANTI-RISORGIMENTO
cui pullulano gli schermi della pubblicità che esce dalle gallerie ed entra nella vita, lentato la sua prodigiosa attività
estetica”
(Carocci) e del web, e che riempiono la vita tanto di anche perché in effetti succede esatta- editoriale, anzi era diventata un VISTO DA STORICI E STUDIOSI
Pigmalione quanto di Eliza, non emerga- mente il contrario. Piuttosto: la morte nuovo campo di battaglia, sma-
no per contrasto, ma per associazione di dell’arte profetizzata da Hegel due seco- scherando il cancro come un BOLOGNA — Sul finire del 150° anniversario dell’unità na-
idee. Portandosi con sé un retropensiero: li fa si è realizzata alla perfezione. Solo tabù di cui spesso la società ha ri- zionale, un convegno promosso dall’Istituto Parri di Bologna
perché venire fin qui a guardare video e che non riguarda tuttal’arte, ma solo l’ar- tegno di parlare, minimizzando- prende in esame ciò che rimane del Risorgimento nel XXI se-
installazioni quando tutto questo è di- te visiva che si autocomprende come lo come «qualcosa di così preve- colo. L’appuntamento si propone di esaminare non solo il
sponibile, in tecnologie e oggetti innova- Grande Arte Concettuale, mentre altre dibile e banale che annoia perfi- contributo della storiografia scientifica ma anche i discorsi e
tivi di cui le opere esposte qui sono spes- arti stanno benissimo, e ne nascono di no me». E ironizzando: «Non di- le rappresentazioni diffuse nei media, dunque anche i revi-
so l’eco arretrata e prolissa? nuove. Non sarebbe la prima volta (per co più alcune cose con la stessa sionismi ideologicamente e territorialmente connotati. Al
Così, mentre ascoltava le spiegazioni esempio, a un certo punto sono scom- convinzione di prima. In parti- convegno “Anti-Risorgimento, dalla critica alla delegittima-
di Eliza, Pigmalione avrebbe potuto, con parsi i poemi epici e sono apparsi i ro- colare ho smesso di dire che zione”, che si chiude oggi, partecipano tra gli altri Alberto De
una mossa a sorpresa, tirar fuori un altro manzi), e la cosa davvero interessante è quello che non ti ammazza ti in- Bernardi, Augusto Barbera, Luigi Ganapini, Salvatore Lupo,
libro appena uscito, Parole chiave della chiedersi che cosa ci sarà dopo, o se il do- grassa». Arrivato all’ultimo sta- Mariuccia Salvati, Simon Levis Sullam, Agostino Giovagnoli,
nuova estetica, curato da Riccardo Fi- po è già qui. dio della malattia, affermava: Paola Gaiotti de Biase, Maurizio Ridolfi e Ilaria Porciani.
nocchi e Daniele Guastini per Carocci, © RIPRODUZIONE RISERVATA
«Soffro di un tumore all’esofago
la Repubblica
SABATO 17 DICEMBRE 2011
@ PER SAPERNE DI PIÙ
www.dailyhitchens.com
www.neripozza.it
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Christopher Un brano tratto da “Hitch-22” che uscirà per Einaudi Stile libero
Ho vissuto in modo bohémien
ma il gioco valeva la candela

HITCHENS A Il grande polemista e ateo militante


CHRISTOPHER HITCHENS
(segue dalla prima pagina)

vevo messo a punto uno stile di vita molto pro-


duttivo e anche soddisfacente per me. Se in parte
il mio regime dipendeva un po’ dai cocktail, dalle
ore piccole fatte per leggere o discutere fino a tardi,
o addirittura da qualche ricaduta nel vizio del fumo, ho sem-
pre pensato che il gioco valesse la candela.
La mia salute attuale peggiora più che migliorare. Sono co-

che ha sfidato il tabù della malattia stretto a fare duplici preparativi per morire e per andare avanti a
vivere. Avvocati al mattino e medici al pomeriggio, ero solito di-
re. Una delle dimensioni più piacevoli della mia vita, quella dei
viaggi, mi è ora preclusa, con mia grande infelicità. Ho scoperto
però di possedere ancora il desiderio di scrivere, così come ciò
che più è indispensabile a ogni scrittore: il bisogno famelico di
Salman Rushdie mo ordinare altro cibo?”. Io tor- leggere.
nai a casa e per giorni restai col Nella mia vita ho avuto una causa contro la quale mi sono bat-
Arrivederci, mio amato ghiaccio sulla testa e sotto osser- tuto, la superstizione, il che – tra le altre cose – significa affronta-
amico. Una grande voce vazione medica. Christopher re le paure delle quali essa si nutre. Per qualche inesplicabile ra-
probabilmente andò a casa e gione, la nostra cultura considera per i fedeli normale, perfino
ora diventa silenziosa scrisse una biografia di Orwell». encomiabile, ammonire coloro che si ritiene che stiano moren-
Un grande cuore si è fermato Tina Brown, direttrice di New- do. Quantunque avrei scelto di offendermi (qualora fossi stato
sweek, lo definisce semplice- ipocritamente invitato a ripudiare le mie convinzioni proprio in
Lo scrittore su twitter mente «il più coraggioso e più extremis: che insulto e che non-sequitur, come se non bastasse!),
bravo che io abbia conosciuto». in realtà sono grato per la grande attenzione ricevuta da chi ha fe-
E il deputato inglese Denis Mac- de. Se preferite, ho concesso al mio ateismo di aprirsi a nuove pro-
Shane, suo compagno di studi a spettive. E ciò oltretutto mi ha aiutato a mantenere aperto un di-
Richard Dawkins Oxford: «Nuotava sempre con- battito che prosegue da tempo e al quale sono orgoglioso di aver
tro corrente. Era un incrocio tra dato nel mio piccolo un contri-
Insieme abbiamo condiviso Voltaire e Orwell. Più di ogni co- buto. Affermare che tale dibatti-
molte cose. Era un lucido e sa amava scrivere. Poteva bere La prefazione alla to mi sarebbe sopravvissuto in
una bottiglia di whisky, e il mat- sua autobiografia ogni caso è sempre stato vero.
coraggioso combattente tino dopo si svegliava pronto a Ho trascorso buona parte de-
contro tutti i tiranni, incluso Dio scrivere un lungo articolo senza è stata scritta pochi gli ultimi dodici mesi a registrar-
cambiare una virgola». mesi fa: quasi mi come cavia per test e control-
Il filosofo alla Bbc Figlio di un ufficiale dell’eser- un testamento li di molte sperimentazioni cli-
cito e di una madre intellettuale, niche e protocolli. Il mio scopo
che fin da piccolo vedeva in lui ovviamente non è del tutto di-
un prodigio, dopo le scuole si sinteressato, ma molte sperimentazioni sono nella fase in cui il
Ian McEwan iscrisse a Oxford dove condusse, loro risultato è talmente lontano nel tempo da non essermi di aiu-
per sua stessa ammissione, «una to. In questo libro cito un imperativo categorico di Horace Mann:
Anche quando era debolissimo doppia vita», come «alleato della «Dovresti vergognarti a morire prima di aver compiuto qualcosa
aveva chiesto una scrivania classe lavoratrice», ma pure fre- per l’umanità». Pertanto questa è una risposta modesta e incon-
LA BIOGRAFIA quentatore dei cocktail party sistente alla sfida da lui lanciata, certo, ma è la mia. L’irruzione
Nato nel nella sua stanza d’ospedale dove dell’establishment. Dopo la lau- della morte nella mia vita mi ha permesso di esprimere un po’ più
1949 in riusciva a scrivere i suoi articoli rea approdò a Fleet street, la “via concretamente il mio disprezzo per il falso conforto della reli-
Inghilterra, ha dell’inchiostro” dove avevano la gione, e il principio della centralità della scienza e della ragione.
vissuto molto L’autore alla Bbc redazione tutti i giornali del re- Non tutte le mie opinioni sono state suffragate, neppure ai
negli Usa gno, e si affermò rapidamente miei occhi. Vedo di aver scritto che «Io in persona voglio “sotto-
come commentatore e inviato pormi” alla morte in modo attivo e non passivo, ed essere lì per
speciale. Poi sono venuti i saggi guardarla negli occhi, e fare qualcosa quando arriverà il mio tur-
di quarto grado. E non esiste che settimane or sono per il set- affidato a Twitter il suo cordo- da polemista, i libri, le lezioni no». Alla luce di ciò che adesso so, non posso ribadire questa stes-
quinto grado». Ringraziava i me- timanale laburista New State- glio: «Arrivederci, mio amato universitarie, l’amicizia con Go- sa baldanza. Qualora i migliori tentativi dei miei amici medici do-
dici per le cure con cui lo assiste- sman, di cui Hitchens è stato una amico. Una grande voce diventa re Vidal, che disse: «È il mio ere- vessero risultare inefficaci, ormai mi sono fatto un’idea abba-
vano, promettendo serenamen- delle firme principali. Lo scritto- silenziosa. Un gran cuore si è fer- de intellettuale», e con Martin stanza chiara di come il cancro esofageo allo stadio quattro mie-
te di «resistere meglio che posso, re Ian McEwan ha ricordato alla mato». Graydon Carter ha scrit- Amis, per il quale era «più che un te le proprie vittime. La fase terminale non consente molto dal
anche se solo passivamente». Bbc il loro ultimo incontro: «Fino to sul sito dell’edizione america- fratello» (con il proprio fratello punto di vista dell’“attività”, né di composti addii, per non parla-
Tributi e omaggi di amici e col- alla fine, quando era debolissi- na di Vanity Fair, la rivista da lui Peter, giornalista e scrittore an- re di saluti stoici o socratici. E questo è il motivo per il quale sono
leghi hanno fatto seguito alla no- mo e il tumore aveva cominciato diretta e di cui Hitchens era tut- che lui ma di idee politiche dia- profondamente grato per aver già goduto di un lucido intervallo
tizia della sua scomparsa, avve- ad avere la meglio, aveva chiesto tora collaboratore: «Un uomo di metralmente opposte, Hitchens sufficientemente lungo, e di averlo riempito con quegli stessi ele-
nuta a Houston, in Texas, dove una scrivania vicino alla finestra insaziabili appetiti, per le siga- aveva quasi interrotto i rappor- menti – amicizia e amore, letteratura e dialettica – con i quali spe-
era ricoverato dopo avere preso della sua stanza d’ospedale, lon- rette, lo scotch, la compagnia, la ti). La sua autobiografia, Hitch ro di aver reso vivace e interessante questo libro. Non sono nato
la cittadinanza americana nel tano dal letto nell’unità di tera- bella scrittura e, soprattutto, la 22, allusione al famoso romanzo per fare nessuna delle cose di cui parlo in questo libro, ma sono
2010. «Era un coraggioso com- pie intensive. Suo figlio ed io lo conversazione». Il New Yorker Comma 22 di Joseph Heller sul- nato per morire. E questa codadeve essere il mio tentativo di por-
battente contro tutti i tiranni, in- abbiamo spostato in carrozzina, pubblica un lungo elogio di Ch- l’insensatezza della vita militare, tarne a conclusione la narrazione.
cluso Dio», ha detto il filosofo Ri- attaccato alle flebo, fino al tavo- ristopher Buckley, altra penna contiene quello che potrebbe (Traduzione di Anna Bissanti)
chard Dawkins, che aveva con- lo con il computer ed ecco un uo- dissacrante come Hitchens: essere l’epitaffio di questo in- © 2010 by Christopher Hitchens per l’edizione italiana
diviso con Hitchens un’attiva mo con solo pochi giorni da vive- «Uno dei nostri pranzi cominciò crollabile razionalista: «L’unica © 2012 by Giulio Einaudi Editore
campagna per l’ateismo e spe- re che riusciva a scrivere tremila all’una e mezza e finì mezz’ora certezza è che non esistono cer- © RIPRODUZIONE RISERVATA
cialmente contro la Chiesa cat- parole di getto in tempo per la prima di mezzanotte. Verso le tezze».
tolica, e che lo ha intervistato po- deadline». Salman Rushdie ha nove di sera lui chiese: “Dobbia- © RIPRODUZIONE RISERVATA

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