da qualsiasi fonte provengano. In- dipendenza da ogni atteggiamento di devozione AI cosidetti “classici”; indipendenza da ulteriori crocifis- sioni Della vita da parte degli stan- dards mercantili e scolastici. La progettazione architettonica deve creare un’armonia tra l’uomo e la natura, costruire un nuovo sistema in equilibrio tra ambiente costruito e ambiente naturale attraverso l’integrazione dei vari elementi artificia- li propri dell’uomo (costruzioni, arredi, ecc.) e naturali dell’intorno ambientale del sito. Tutti divengono parte di un unico interconnesso or- ganismo, spazio architettonico.
“... Per Architettura Organica io intendo un’architettura che si sviluppi
dall’interno all’esterno , in armonia con le condizioni del suo essere , distinta da un’architettura che venga applicata dall’esterno...”. _RIFERIMENTI
GOTTFRIED SEMPER _ Capanna caraibica
HO-O-DEN _ edificio giapponese
_CONTRASTI
WALTER GROPIUS_Gropius Residence, Lincoln, MA, 1938.
MIES VAN DER ROHE_Casa Farnsworth, Fox River, IL, 1951.
_LE 6 CARATTERISTICHE DELL’ARCHITETTURA ORGANICA
SEMPLICITA’ ...disegnare 5 linee quando 3 sono sufficienti equivale sempre a stupid- ità...
TANTI STILI ARCHITETTONICI QUANTI STILI PERSONALI
...io non credo che subiremo più l’uniformità tipologica dei cosidetti “grandi stili”. Il contesto è cambiato. Il nostro ideale è la democrazia, cioè la massima espressione individuale in un tutto armonico...
EDIFICIO COME ELEMENTO DELLA NATURA
La natura ha fornito il materiale da cui si sono sviluppate le forme architettoniche. La natura riesce ad instillare nell’architetto quella consapevolezza della realtà che, tradotta nel suo lavoro, spingerà assai più in là del realismo in arte.
COLORI ARMONIZZATI AL CONTESTO
Mentre architetti, come De Stijl, adottano colori primari, puri e quindi artificiali, Wright si accosta al pensiero di Sullivan, il quale anima le membrature con ornati organici. MOSTRARE I MATERIALI NELLA LORO REALTA’ Ogni materiale ha IL suo messaggio e, per l’artista creativo, la sua po- esia.
CASE CON CARATTERE
nella misura in cui incarnano IL dialogo con un preciso committente, con l’intorno paesaggistico o urbano, con i materiali e i colori, hanno una straordinaria disponibilità ad essere ricontestualizzati; I nuovi utenti non si sentono in casa d’altri, mentre nelle abitazioni-tipo, non per- sonalizzate, si sentono estranei. _PRAIRIE HOUSE
La Prairie House è un luogo di ri-
fugio dalle incertezze del mondo: così l’ingresso è spesso nascosto, labirintico, la facciata è arre- trata, i giardini sono schermati da alberi e piantumazioni. Il camino è il fulcro attorno al quale si av- volgono gli ambienti del piano principale; è il simbolo dello “stare insieme”. Al piano terreno non ci sono più partizioni, ma un grande spazio unico. La parete non è più il lato di una scatola ma la delimitazione di uno spazio contro le avversità climatiche. I mobili, disegnati dall’architetto, sono per la maggior parte incassati. L’architetto deve curare anche il giardino, dando così un’idea di continuità, di non inter- ruzione. Le gronde in forte aggetto, le decorazioni e spesso anche la disposizione dei mattoni danno alla casa una forte orizzontalità. Il grande e poco spiovente tetto della casa serve sia per il controllo climatico che per dare intimità. È importante il nuovo rapporto che si vuole stabilire con la natura; per suggerire una con- tinuità interno-esterno le finestre sono in nu- mero maggiore che nelle case normali. Le piante tipiche sono a X,T,L, in linea, ret- tangolari e a padiglioni. _FALLINGWATER HOUSE (Kaufmann House) PA Route 381, Mill Run, Pennsylvania, 1935-1939 _piante e sezioni _rapporto con la natura _cambio di stagioni _rapporto interno/esterno _l’interno _arredi interni