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2 Piercing e tatuaggi
Conoscere per prevenire
Piercing e tatuaggi
Introduzione
Il “piercing” (gerundio del verbo in-
glese pierce che significa penetrare, at-
traversare, bucare, trapanare) è una per-
forazione nella pelle che permette la col-
locazione di anelli, orecchini o barrette
d’acciaio al fine di decorare il corpo. Le
zone che più di frequente si decorano
con questo procedimento sono: le orec-
chie, il naso, l’ombelico, la lingua, il pet-
to, il mento e le sopracciglia. Quando il
piercing è situato tra le due narici si chia-
ma septum.
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Conoscere per prevenire
Il piercing
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Conoscere per prevenire
4. La prevenzione
• Prima di praticarsi un piercing è bene vaccinarsi contro il tetano.
• Gli strumenti utilizzati per applicare un piercing devono essere monouso o
previamente sterilizzati.
• Il monile da applicare deve essere di acciaio chirurgico, oro a 14 o 16
carati o titanio. Al momento dell’applicazione deve anche essere sterile.
• L’operatore che pratica il piercing deve utilizzare guanti monouso.
• La perforazione non deve essere effettuata con la pistola, la cui sterilizza-
zione non è efficace.
• Nella scelta della zona dove inserire il piercing, evitare quelle più delicate
come capezzoli, lingua, labbra o genitali.
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Conoscere per prevenire
• Pulire e disinfettare la zona del corpo nella quale si sta per collocare il
piercing.
• Durante il processo di cicatrizzazione il piercing deve essere tenuto co-
stantemente pulito e disinfettato.
• Prima di toccare il piercing si devono sempre lavare le mani.
• Il piercing non deve essere rimosso fino alla completa cicatrizzazione, per
evitare che il foro possa richiudersi.
• Se sorge qualche complicazione durante il processo di cicatrizzazione (ad
esempio un’infezione) si deve ricorrere al medico.
5. Chiedere la fattura
Prima di lasciare il laboratorio, non ci si può dimenticare di chiedere una
fattura dettagliata della prestazione ottenuta. La fattura è necessaria soprat-
tutto perché imprescindibile per far valere i propri diritti in caso di un futuro
reclamo.
• piercing facciali:
- orecchio (cartilagine): 8-12 settimane
- orecchio (lobo): 4-6 settimane
- sopracciglio: 6-8 settimane
- seno frontale del naso: 6-12 settimane
- narici: 6-8 settimane
• piercing orali:
- lingua: 4-6 settimane
- labbro: 6-8 settimane
• piercing genitali:
- meno profondi: 4-6 settimane
- più profondi: 3-6 mesi
• piercing corporei: 6-8 settimane
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pulizia va ripetuta due volte al giorno, per due mesi. Durante il processo di
cicatrizzazione è sconsigliato truccarsi.
Piercing orali (lingua, labbra, ecc.). Durante la cicatrizzazione devono
evitarsi bevande alcoliche e cibi piccanti. Si consiglia di parlare lentamente ed
evitare il sesso orale. In una settimana si può ricominciare a condurre una vita
normale. Per un periodo da quattro a sei settimane, i piercing interni si devono
ripulire dopo aver mangiato, bevuto o fumato. È sconsigliato l’uso della gom-
ma da masticare. Per risciacquare si può utilizzare un liquido orale antibatterico
ed insapore, oppure si possono fare dei gargarismi con sale marino sciolto in
acqua. Queste attenzioni particolari dovranno protrarsi per 4-6 settimane nel
caso del piercing alla lingua, per 6-8 settimane nel caso dei labiali. Un consi-
glio utile: se la lingua si gonfia si può provare a tenervi sopra un po’ di ghiac-
cio; se però il gonfiore persiste, è bene rivolgersi al medico.
Body piercing (capezzolo, ombelico, ecc.). Si devono lavare accurata-
mente con un sapone neutro sia il piercing che la zona circostante. Rimuovere
delicatamente, con un batuffolo di cotone bagnato in acqua calda, eventuali
crosticine e risciacquare con un detergente, avendo cura che il liquido penetri
nella perforazione. Sono consigliati anche i lavaggi con sale marino. La pulizia
deve essere ripetuta due volte al giorno, per 6-8 settimane.
Piercing genitali. Utilizzare sapone neutro, e risciacquare diligentemen-
te: eventuali residui di sapone potrebbero irritare. Il piercing deve sempre
essere pulito prima di avere rapporti sessuali, che peraltro sono sconsigliati
fino alla completa cicatrizzazione. Soprattutto, in questo periodo, si deve evi-
tare ogni contatto orale, ed è sempre obbligatorio l’uso del profilattico. Ricor-
dare che spermicidi e lubrificanti possono causare irritazioni. La pulizia deve
essere ripetuta almeno tre volte al giorno per uno o due mesi.
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8. I rischi
• Allergie. Se i materiali utilizzati non sono adeguati sono possibili reazioni
cutanee, generalmente localizzate.
• Alterazioni orali. I piercing orali possono ostacolare la masticazione,
provocare rotture dentali e alterazioni nella produzione di saliva. Il piercing
della lingua può provocare anche l’intorpidimento della stessa e la perdita
del senso del gusto.
• Cicatrici. L’imperizia della persona che pratica il piercing può essere cau-
sa di antiestetiche cicatrici.
• Emorragie. Nel caso si vada a realizzare un piercing in una zona molto
irrigata da vasi sanguigni, si possono verificare emorragie se non si presta
sufficiente attenzione.
• Infezioni. Sorgono quando le misure igieniche di prevenzione durante la
perforazione e la successiva cicatrizzazione non sono state rispettate. L’in-
fezione può essere di tipo locale (ad esempio herpes o papilloma) o
sistemica, come l’epatite, di tipo B o C, e perfino l’AIDS.
• Traumi o lacerazioni. Esistono parti del corpo che sono molto sensibili e
sono esposte a più sfregamenti (lingua, capezzoli, ombelico, labbra), per
cui collocando un piercing in queste zone si rischiano lacerazioni e traumi.
9. Il piercing va evitato…
• Quando si soffre di qualunque tipo di malattia o infezione, che debilita le
difese immunitarie.
• Quando si soffre di dermatite, acne o tendenza a cicatrici cheloidali (cica-
trici anomale, atrofizzate, che rimangono in rilievo ed hanno un colore tra
il rosso e il violaceo).
• In estate, perché l’acqua del mare o della piscina aumentano la possibilità
di infezioni.
• Quando si è minorenni.
• Durante la gravidanza.
• Quando si soffre di psoriasi, herpes, verruche o qualsiasi altra infezione
della pelle, poiché l’infezione potrebbe estendersi.
• Quando si è effettuato di recente un trattamento per l’acne a base di
isotretinoina, poiché potrebbero comparire cicatrici anomale.
• Quando si stanno assumendo anticoagulanti.
• Quando si soffre di alterazioni del sangue o di disturbi cardiaci congeniti.
• Quando si soffre di confusioni psicologiche e alterazioni della personalità.
Chi dona il sangue deve sapere che, dopo il piercing, dovrà aste-
nersi dal farlo per un anno.
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Conoscere per prevenire
4. Per l’applicazione del piercing scegli una zona della pelle priva di abra-
sioni, scottature, brufoli, reazioni allergiche o sintomi di malattie
dermatologiche.
6. La zona della pelle su cui sarà applicato il piercing deve essere pulita e
disinfettata prima di cominciare a perforare.
7. Considera che ci sono parti del corpo nelle quali è più facile che i piercing
possano essere strappati a causa dello sfregamento o rimanendo impi-
gliati nei vestiti. Ricorda anche che le zone delle mucose (bocca, naso,
lingua e genitali) sono più sensibili a contrarre infezioni.
10. Ricorda che non potrai essere donatore di sangue finché non sarà tra-
scorso un anno dall’applicazione del piercing.
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Il tatuaggio
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4. La prevenzione
• Prima di tatuarsi cercare di rilassarsi: si avvertirà meno dolore.
• Evitare di bere alcol prima di farsi fare un tatuaggio: l’alcol è vasodilatatore,
e aumenta il rischio di sanguinamento durante la realizzazione del tatuag-
gio. Questo disturberebbe il lavoro del tatuatore che dovrebbe fare più
punture per completare il disegno, e l’operazione sarebbe più dolorosa.
5. Chiedere la fattura
Prima di andarsene dal laboratorio in cui ci si è sottoposti al tatuaggio è
bene richiedere la fattura relativa alla prestazione ottenuta. La fattura è ne-
cessaria nell’eventualità di un futuro reclamo.
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6. Tempo di cicatrizzazione
I tatuaggi cicatrizzano approssimativamente in due settimane. Questo pe-
riodo varia a seconda dell’estensione del tatuaggio e della zona in cui si trova.
Se il tatuaggio si trova in una zona che abitualmente si rade, le precauzioni
per una corretta cicatrizzazione vanno protratte per almeno un mese.
8. I rischi
I rischi a cui ci si espone facendosi tatuare vanno dalle infezioni cutanee
come funghi ed herpes, alle allergie, alle infezioni più serie come epatiti e AIDS.
9. Il tatuaggio va evitato…
• Quando si soffre di alcune malattie della pelle (ad esempio psoriasi).
• Quando si soffre di allergie a determinati pigmenti o metalli (gli aghi usati
per tatuare sono di acciaio).
• Quando si soffre di emofilia.
• Quando si soffre di epilessia.
• Devono prestare attenzione coloro cui è stato impiantato uno stimolatore
cardiaco, perché per tatuare si usano macchine elettriche, che potrebbero
interferire con il funzionamento dello stimolatore stesso.
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Chi dona il sangue deve sapere che, dopo il tatuaggio, dovrà aste-
nersi dal farlo per un anno.
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Conoscere per prevenire
3. Non ti precipitare, hai tutto il tempo che vuoi per scegliere il disegno e
la parte del corpo da tatuare. Una scelta affrettata può causare rapidi
pentimenti, e benché ora i tatuaggi si possano cancellare utilizzando
laser ed altre tecniche, possono rimanere tracce e cicatrici.
10. Ricorda che, per un periodo di 1 anno, le persone che si sono fatte
tatuare non possono donare sangue.
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Conoscere per prevenire
CRUC
Comitato Regionale
Utenti e Consumatori del Lazio
Compiti
• propone alla Giunta regionale l’effettuazione di indagini, studi e
ricerche utili alla diffusione e al consolidamento delle associa-
zioni per la tutela del consumatore, dell’utente e dell’ambiente;
• esprime proposte per il coordinamento degli interventi dei
vari organismi regionali competenti in materia di difesa del
consumatore utente e dell’ambiente al fine di realizzare un
sempre più adeguato utilizzo delle risorse;
• esprime il suo parere sui piani e programmi della Regione;
• esprime il suo parere sui programmi di informazione e forma-
zione predisposti dalla Regione;
• formula studi e proposte su eventuali interventi programma-
tici e leggi regionali in materia di difesa dell’utente e del con-
sumatore.
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