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OSPEDALE DI NOVENTA
SI AVVICINA L’ORA DELLA VERITÀ
E’ evidente che per il nostro Ospedale si sta avvici-
nando il momento delle decisioni definitive.
E’ ormai più di un decennio che al suo capezzale si
esercitano ―medici‖ che non riescono a trovare una
cura definitiva. Abbiamo visto alternarsi cupi presagi
di chiusura a momenti di speranza e di buoni propo-
siti, richiami alla necessità di tagli dolorosi seguiti da
ambiziosi cronoprogrammi rimasti sulla carta, inter-
venti miracolosi della compianta Signora Bettanin
fino alle imbarazzanti millanterie della Lega Nord sul
recente caso estivo del punto nascite.
L’ultimo ma non definitivo atto di questa storia infi-
nita si è celebrato il 5 ottobre: l’Assessore Regionale
Coletto ha dato l’avvio ufficiale ai lavori per le nuove
sale operatorie.
Un fatto positivo. Discorsi incoraggianti. Bella foto
sul Giornale di Vicenza di Assessore Regionale, Sindaco e Direttore Generale che posano la prima pietra, opportuna-
mente protetti da elegante caschetto giallo onde evitare le possibili conseguenze traumatiche della pericolosa operazio-
ne.
Peccato che a pochi metri di distanza appariva in tutta la sua evidenza lo stato inaccettabile del pronto soccorso, ogget-
to di un severo comunicato delle Organizzazioni Sindacali che denunciava l’assurdità di lavori di ristrutturazione ini-
ziati più di due anni fa e mai terminati, con il personale ed i pazienti impegnati in uno slalom tra le transenne e le pare-
ti provvisorie di un cantiere che appare abbandonato.
Peccato che nulla sia stato detto circa il futuro del punto nascite e la permanenza di un adeguato staff medico.
Peccato che l’Assessore Regionale abbia chiaramente fatto capire che lui non garantisce nulla e che la sopravvivenza
dell’Ospedale ora dipenderà dalle proposte di riorganizzazione che la Conferenza dei Sindaci dovrà presentare in tem-
pi brevi.
Peccato, soprattutto, che tutti i problemi nascano dall’emergere di un buco di circa un miliardo di euro nei conti della
sanità veneta, per la cronaca gestita negli ultimi anni da ben quattro esponenti leghisti che si sono succeduti sullo scot-
tante, ma evidentemente appetibile, scranno di Assessore Regionale alla Sanità.
Come Partito Democratico abbiamo cercato di fare la nostra parte. Abbiamo organizzato incontri pubblici per informa-
re i cittadini e fare proposte, stimolato i nostri consiglieri a Venezia ad incalzare la Giunta Regionale, richiamato alle
proprie responsabilità l’Amministrazione Comunale.
Abbiamo ripetutamente chiesto chiarezza sullo stato delle cose e progetti realistici, abbiamo preteso rassicurazioni
sulla indispensabile sicurezza ed efficacia del servizio sanitario offerto alla popolazione. Le ultime nostre iniziative
sono il volantino e l’interpellanza che di seguito riportiamo.
A cura di Maurizio Thiene
PARTITO DEMOCRATICO—CIRCOLO DI NOVENTA VICENTINA Anno 2° - N.4 - OTTOBRE 2010
Oggetto:
INTERPELLANZA URGENTE
Fatto presente che più volte e in più riprese è stata richiesta a Codesta Amministrazione un’occasione sia di
Consiglio Comunale straordinario sia di incontro pubblico per affrontare con la dovuta rilevanza e compiutezza il te-
ma delle risorse socio-sanitarie nella nostra comunità, primariamente dell’Ospedale di Noventa, del suo ruolo e del
suo destino,
I sottoscritti Consiglieri Comunali
CHIEDONO
1) Quali garanzie la S.V. ha richiesto alla Dirigenza dell’ULSS per la sicurezza del Punto Nascita di Noventa in
particolare per una adeguata operatività degli anestesisti e dei pediatri.
2) Come la S.V. intende muoversi per la salvaguardia e, anzi, per l’implementazione dei Servizi Sanitari del
nostro Ospedale, in considerazione del fatto che solo dotandolo di strutture e di specialistica di elevato li-
vello se ne può mantenere l’attività e l’efficienza.
3) Quali azioni la S.V. intende intraprendere per sensibilizzare e tenere alta la ―tensione‖ delle vicine Ammini-
strazioni Locali e della popolazione dell’Area Berica per la salvaguardia del Presidio Ospedaliero.
4) Quando la S.V. è disponibile per un Consiglio Comunale e/o un incontro pubblico e con quali modalità è
disponibile a tale incontro per dare informazioni e garanzie alla popolazione dell’Area Berica .
SE IL LAVORO MANCA
In un momento in cui la politica si occupa di altro,
di case a Montecarlo o delle blasfemie del Presidente del
Consiglio, noi dedichiamo un approfondimento a quello
che ci sembra il vero problema del momento: il lavoro.
Il tema è delicato, qui si gioca la vita ed il futuro
delle persone, delle famiglie, dei giovani. Meglio tenersi
lontani dalle polemiche politiche. Meglio guardare in fac-
cia la realtà. Meglio vedere cosa si può fare per contrasta-
re la gravità della situazione. Meglio che la politica e le
istituzioni comincino a dare risposte concrete a chi ricor-
da che l’articolo 1 della Costituzione afferma solennemen-
te che ―l’Italia è una Repubblica Democratica, fondata sul
lavoro …‖
Ma vediamoli analiticamente e nella loro crudezza questi dati, attraverso i grafici pubblicati dal report
di Agosto 2010 ―CRISI AZIENDALI – L’IMPATTO OCCUPAZIONALE ― curato dalla Direzione Regionale
Lavoro e da Veneto Lavoro.
L’analisi di lungo periodo (graf. 3.1) evidenzia che l’ammontare complessivo di ore autorizzate nel 2009 è stato
largamente superiore a quello osservato nel 1993-1994, per quanto il confronto sia “viziato” dalla diversità degli uni-
versi di riferimento (negli ultimi anni, infatti, anche le piccole imprese hanno potuto accedere alla cig sub specie “cigs
in deroga”). Se nel biennio 1993-1994 in Veneto le ore autorizzate di cig (ordinaria + straordinaria) erano risultate pari
a circa 25 milioni (media annua), nel 2009 tale valore è stato abbondantemente superato già a fine luglio. Nel 2009 le
ore autorizzate in Veneto sono state pari a quasi 82 milioni, di cui circa 18 milioni in deroga. Rispetto agli anni prece-
denti, si è registrato un rilevante incremento della cig ordinaria (cigo), mentre per la cig straordinaria (cigs) si è avuta
l’attesa accelerazio-
ne nella seconda
parte dell’anno,
determinata anche
dal passaggio di
alcune aziende dal-
la cigo alla cigs; nel
2009 le ore autoriz-
zate di cigo – 46
milioni, inclusa
l’edilizia – sono
risultate nettamen-
te superiori a quelle
di cigs e di cig in
deroga.
Ancor più netto risulta l’incremento nel 2009 dei licenziamenti individuali attivati dalle piccole imprese (inserimento in
lista di mobilità ex l. 236/1993: dà diritto ai benefici fiscali a favore delle aziende in caso di assunzione ma non consente ai
lavoratori l’accesso all’indennità di mobilità): nel 2008 essi hanno sfiorato le 13.000 unità, nel 2009 hanno superato le
23.000 unità.
PARTITO DEMOCRATICO—CIRCOLO DI NOVENTA VICENTINA Anno 2° - N.4 - OTTOBRE 2010
Ritorniamo sul fastidioso, per la Giunta, tema dell’aumento degli stipendi che gli assessori si sono graziosamente concessi, aumen-
tando la relativa spesa annua a carico del Comune da 43.921 a 59.259 euro: un +35% che non trova giustificazione alcuna.
Avevamo sottolineato l’inopportunità di tale provvedimento in un momento di forte crisi economica ed occupazionale (vedi nostro
articolo sul lavoro). Consigliavamo di destinare quei 15.000 euro di aumento ad un fondo di sostegno alle famiglie in difficoltà per la
perdita del lavoro.
Hanno risposto, a noi ed ai cittadini indignati, col classico atteggiamento delle tre scimmiette: non vedo, non sento, non parlo.
Ma il buon senso ha le gambe lunghe e non conosce confini ideologici, attraversa steccati politici e finisce per uscire anche dalle pa-
role dell’Assessore Regionale Elena Donazzan, ascoltatissima e votatissima dalla destra noventana: “ Comportamento inaccettabile
in un momento come questo … nominati della politica che ripropongono un brutto costume, quello di privilegiare sé stessi anziché
le persone più fragili … è mancato il buon senso necessario e richiesto a tutti in un momento di difficoltà come questo, caratteriz-
zato da tagli per la spesa pubblica, con amministrazioni comunali che lamentano di dover ridurre i servizi essenziali…” (Giornale
di Vicenza del 24/08/10)
Contro cosa tuonava l’esimio Assessore? Chi ne ha provocato l’ira funesta?
I malcapitati sono i poveri amministratori della casa di riposo di Bassano del Grappa che si sono recentemente aumentati le inden-
nità.
Cari Assessori di Noventa, fatte le debite proporzioni tra i due casi, ci pare che Donazzan sia d’accordo con noi, o, se preferite, noi
con lei.
Ma almeno la vostra Elena, prima che un Paride ve la porti via, la volete ascoltare?
RIFLESSIONI … E
In questa rubrica si vuole dare spazio alle riflessioni dei cittadini.
STILLE DI POESIA
Si sta come
d’autunno
sugli alberi le foglie
La morte
si sconta
vivendo
In quest’oscuro
colle mani
gelate
distinguo
il mio viso
Mi vedo
abbandonato nell’infinito
COLTIVIAMO IL FUTURO
PROPOSTE PER L’AGRICOLTURA ITALIANA
Con l’appuntamento di Varese si è svolta un’assemblea itinerante che si avvicina ai cittadini del nord; il prossimo
incontro nazionale sarà a Napoli, il tutto per dare degna considerazione al popolo del nord, del sud e del centro,
progetti e idee per allearsi con l’Italia fatta di lavoratori, di disoccupati, di imprese, di agricoltori e di famiglie , di
giovani, di anziani e di persone disagiate.
Una politica che si occupa dei problemi veri, con proposte concrete per ridare rispetto e valore ad ognuno di noi.
Fra i tanti aspetti trattati nell'assemblea in questa pagina diamo risalto alle problematiche agricole,
che riteniamo essere di particolare interesse per il nostro territorio: