Sei sulla pagina 1di 12
Cee ard] 27 luglio 1214 Prove di eabouec Flo) Ole OR- WRC ML SST SETACR Mes TROON TO eer RSC Ce} decisivo per le sorti dell’Europa: ER TER egy een ns) TMT Cm CeO Ol tnTea Na segno infatti una svolta epocale, ISOM TMT) Tea] RCM RCRA m ly cure (| POT TC ICTY Ceo a) SOS CeO rece Reni mc PetirmroRecnen cet nee Errore Sere re ocr e nec) rapido, anche se forse queste me- morie meriterebbero maggiore at- eee ene Reta cna nen ern ne teed Crue RSC neces SOR Mr onic eRe am Remon ecucha sora ta Sees a ee od Re Re Reem CORO coo RCN Nero nremmrtcy Se eS ese eee) Peano Rene ene roster cosa vi sia stato scritto. E infatti POO ee ec ters Pe eee an est e delle sue sciagure, a parlarci at- cron tele ans AOE Mer Reaver (a nearer tte mene di siepi fiorite, che ricorda i morti del primo conflitto mondiale sopra alla scritta «Dieu protége la Francen, Pe On CR cn CR CIC any d'inizio della Grande Guerra, ne Sr eee Re See cu Soe nee ecco ERS ORO Ce eoN iE Re ee ation) Ne ge reccem cecene TS] piccolo villaggio, si era combattu- ute ere are sentato, sicuramente in miniatura Serene ROC e AL CN eer eee CON Caen mre Rta il regno di Francia aveva giocato Per aren Rae en Tete Pence one OT Tee Cea ee er ec Versailles, Chateaux de Versailles. Ea ee Irlanda t Regno di di Francia ¢ boscosi, si erano affrontati per la prima volta in battaglia campale come due potenze apertamen- te ostili, l'esercito dell’imperatore tedesco Ottone IV di Brunswick ¢ quello del re francese Filippo II Augusto. Il monarca tedesco era spalleggiato e finanziato dal re d’In- ghilterra, Giovanni Senza Terra, ¢ schierava sul campo l’infante Fer- dinando di Portogallo, che signo- reggiava su quelle terre con il titolo i conte delle Fiandre. Se parago- nati alle masse in armi mandate a morire nelle trincee della Grande Guerra, poca cosa, in termini nu- merci, furono gli esercitiin campo: forse poco meno di 50 000 uomini, fra cavalieri ¢ (soprattutto) fanti, si dettero battaglia in quel luogo nell’ultima domenica di luglio (era 34 ico Regn: ia Mare del Nord esattamente il giorno 27) e tra loro una paio di migliaia persero la vita sul terreno, Ma, in proporzione alla popolazione dell’Europa medievale € a com’erano organizzati allora gli eserciti, si trattd di uno scontro epi coe grandioso. Nostalgie imperiali A dire il vero nel villaggio di Bouvi- nes vi @ anche un secondo cippo che ricorda la battaglia, eretto esatta- mente cinquant’anni prima, al tem- poin cuilla Francia era governata da Luigi Napoleone Bonaparte, procla- matosi imperatore dei Francesi con ilnome di Napoleone IIL. Nella sfida tra le potenze europe accesasi nel corso dell’Ottocento, che portd ai conflitti del secolo successivo, ricor- dare Bouvines significava lanciare un monito agli irrequieti e irritanti vicini tedeschi, i quali peraltro, qual- che anno dopo, nel 1870, inflissero al Bonaparte e ai suoi eserciti la bru- ciante sconfitta di Sedan, costrin- gendolo ad abdicare e mettendo fine alrinato impero francese. Ma nel 1214 le cose erano anda- te diversamente. Filippo Augusto aveva trionfato e Ottone IV aveva dovuto vergognosamente battere in ritirata, fuggendo dal campo di battaglia ¢ perdendo, insieme alla battaglia, anche il trono imperiale, spianando cos‘ a strada al giovane Federico II di Svevia, il cui regno se- gnd I’Europa del XIII secolo. ‘Ma perché i due maggiori mo- narchi cristiani e cattolici dell’Oc- cidente erano giunti all’inaudita decisione di incrociare le armi WGLIO. MEDIOEVO

Potrebbero piacerti anche