Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Presentazione
L’Organismo edilizio
Renzo Piano,
Centro commerciale Bercy 2, Parigi,
1990
Vista della struttura in legno lamellare
durante la fase di montaggio
Laurea specialistica in Architettura - a.a. 2007-08 TECNICA INDUSTRIALE EDILE
Paolo Bertozzi
L’organismo edilizio
L’organismo edilizio
è l’insieme organizzato degli elementi spaziali e degli elementi tecnici di un sistema edilizio, concepiti
e progettati unitariamente, aventi caratteristiche di continuità fisica e di autonomia funzionale.
L’organismo edilizio
L’apparecchiatura costruttiva
L’apparecchiatura costruttiva è quel sistema di
relazioni fisiche, meccaniche e geometriche che
descrive l’organismo sotto il profilo costruttivo.
L’apparecchiatura costruttiva, in quanto sistema, è
costituita da un insieme di parti, tra loro correlate e
integrate, chiamate elementi di fabbrica.
Gli elementi di fabbrica hanno attributi specifici di
utilizzazione e collocazione:
•delimitano e classificano lo spazio
•assicurano condizioni di comfort
•garantiscono la sicurezza statica
L’organismo edilizio
L’organismo edilizio
L’organismo edilizio
Gli elementi costruttivi base e i materiali base
Sono le parti di cui è composto l’elemento costruttivo funzionale.
Gli elementi costruttivi base possiedono attributi dimensionali, di forma, di accoppiabilità e di prestazione –
resistenza meccanica, durabilità, caratteristiche fisiche e chimiche, ecc. - che consentono la
realizzazione degli elementi costruttivi funzionali.
Essi sono:
• monovalenti, se capaci di realizzare una sola tipologia dell’elemento costruttivo
• polivalenti, se capaci di realizzare più tipologie di elementi costruttivi
Possono essere:
• preformati, se monopezzo
• preassemblati, se compositi
I materiali base sono gli impasti, le miscele e similari, e possiedono solo attributi potenziali di forma e
capacità potenziali sia costruttive che prestazionali.
L’organismo edilizio
Il processo edilizio
Il processo è una sequenza logica di “fasi operative” distinte ma correlate, finalizzate alla realizzazione di un
prodotto. Per processo edilizio si intende la sequenza organizzata di fasi che portano dal rilevamento delle
esigenze della committenza-utenza di un bene edilizio al loro soddisfacimento attraverso la progettazione, la
produzione, la costruzione, la gestione del bene stesso.
Il processo edilizio comprende le fasi di:
1.programmazione
Fase decisionale
2.progettazione
3.realizzazione Fase realizzativa
4.gestione Fase gestionale
1. Riguarda, essenzialmente, il programma da realizzare, ossia il “che cosa”, secondo “quali obiettivi” e con
“quali modalità”. È a cura della committenza, che potrà avvalersi di tecnici consulenti.
2. È compito di tecnici e progettisti, scelti dai committenti, che dovranno recepire le indicazioni
programmatiche e trasformarle in proposte formalizzate.
3. Riguarda l’approvvigionamento dei materiali, il trattamento dei materiali prima della posa in opera e la
lavorazione per la posa in opera.
4. Varia a seconda che il bene sia considerato frutto dell’iniziativa privata – cioè il bene edilizio è
l’espressione del potere economico del singolo o di una collettività – o sia, invece, frutto dell’iniziativa
pubblica.
Laurea specialistica in Architettura - a.a. 2007-08 TECNICA INDUSTRIALE EDILE
Paolo Bertozzi
Il processo edilizio
1. Fase decisionale
Fattibilità dell’intervento e scelta dell’area Soggetto attuatore
Analisi del sito
Progetto preliminare
Progetto definitivo Gruppo di progettazione
Progetto esecutivo
Progetto gestionale e della sicurezza
2. Fase realizzativa
Realizzazione fuori opera
Materiali, Manufatt, Semilavorati, Prefabbricat, Etc… Produttore di sistemi e componenti
Realizzazione in opera Costruttore, Direttore lavori, gruppo di prog.
Collaudo Collaudatore e gruppo di prog.
3. Fase gestionale
Servizio Soggetto attuatore (e gruppo di prog.)
Monitoraggio Soggetto attuatore (e gruppo di prog.)
Utilizzo Utente finale
Laurea specialistica in Architettura - a.a. 2007-08 TECNICA INDUSTRIALE EDILE
Paolo Bertozzi
Il sistema edilizio
Per sistema edilizio si intende l’insieme delle parti che compongono un’opera edilizia.
E’ l’insieme strutturato di unità ambientali/elementi spaziali (sistema ambientale o sub-sistema ambientale)
e di unità tecnologiche/elementi tecnici corrispondenti (sistema tecnologico o sub-sistema tecnologico).
L’insieme strutturato di unità ambientali (da utilizzarsi in fase metaprogettuale) o di elementi spaziali (da
utilizzarsi in fase progettuale propriamente detta) determina un sistema ambientale.
L’insieme strutturato di unità tecnologiche (da utilizzarsi in fase metaprogettuale) o di elementi tecnici (da
utilizzarsi in fase progettuale propriamente detta) determina un sistema tecnologico (UNI 7867 parte IV).
Laurea specialistica in Architettura - a.a. 2007-08 TECNICA INDUSTRIALE EDILE
Paolo Bertozzi
Il sistema edilizio
Il sistema edilizio è perciò un’entità fisica complessa che si esprime attraverso un insieme strutturato di
unità ambientali – a loro volta articolate in elementi spaziali - e di unità tecnologiche – a loro volta
articolate in elementi tecnologici.
In esso è possibile attuare una scomposizione per l’individuazione delle parti costituenti – elementi ed unità -
e le connessioni tra esse. Si scompone in due principali sub-sistemi:
•il sistema ambientale
•il sistema tecnologico
Il primo concerne il sistema spaziale-distributivo cioè le componenti strettamente geometriche e proporzionali
degli spazi, nonché la loro distribuzione e relazione reciproca; e il sistema fisico-ambientale cioè le
componenti che determinano le condizioni di comfort ambientale (temperatura dell’aria, umidità relativa
dell’aria, ventilazione, illuminazione, ecc.)
Il secondo concerne le modalità di assemblaggio degli elementi fisici che insieme definiscono gli spazi
assicurandone il rispetto della sicurezza.
Laurea specialistica in Architettura - a.a. 2007-08 TECNICA INDUSTRIALE EDILE
Paolo Bertozzi
Il sistema ambientale
Da Art. 76 ORGANISMO EDILIZIO E RELAZIONI FUNZIONALI di L.R.Emilia Romagna 33/90
1. Le interrelazioni funzionali degli spazi sono riportate nel modello di scomposizione del sistema
ambientale riportato nelle figura allegata
2. Si intende per Organismo Abitativo l'insieme delle unità immobiliari, prevalentemente ad uso
residenziale, progettate unitariamente con caratteristiche di continuità fisica ed autonomia funzionale
dotate di infrastrutture e/o attrezzature di propria pertinenza.
3. Gli organismi abitativi sono costituiti da:
- unità immobiliari ad uso residenziale (alloggi);
- spazi chiusi non residenziali;
- spazi chiusi ad uso comune;
- spazi aperti ad uso comune;
- spazi chiusi di circolazione e collegamento;
- spazi aperti di circolazione e collegamento;
- spazi di servizio.
Laurea specialistica in Architettura - a.a. 2007-08 TECNICA INDUSTRIALE EDILE
Paolo Bertozzi
Il sistema ambientale
Scomposizione del Sistema ambientale - ai sensi della L.R. Emilia Romagna 33/90
Laurea specialistica in Architettura - a.a. 2007-08 TECNICA INDUSTRIALE EDILE
Paolo Bertozzi
Il sistema tecnologico
L’insieme strutturato di unità tecnologiche o di elementi tecnici, rispettivamente secondo la fase operativa
metaprogettuale del processo edilizio, determina un sistema tecnologico (UNI 7867 parte IV). La
classificazione del sistema tecnologico secondo i criteri della norma UNI 8290 Parte I, benché riferita
all’edilizia residenziale, è concettualmente estendibile ad organismi edilizi di altre destinazioni d’uso.
Il sistema tecnologico
Il sistema tecnologico
Il sistema tecnologico (o meglio ogni suo sub-sistema o parte dell’edificio) è caratterizzato da un insieme di
requisiti che lo connotano e che devono guidare la progettazione delle varie soluzioni relative all’intervento.
Per ogni sub-sistema (per es. le chiusure verticali), vengono determinati pacchetti di parti funzionali (in
genere strati), caratterizzati dall’accentuazione di alcuni requisiti (es. lo strato portante, lo strato termo-
isolante, ecc.).
Modelli funzionali
I modelli funzionali sono quelli che definiscono le parti o strati funzionali in tali sub-sistemi. Gli strati e gli
elementi, che in opportune successioni vengono rappresentati nei modelli funzionali sono detti primari. Si
tratta di strati e di elementi ancora non dimensionati direttamente finalizzati ad accentuare le funzioni previste
per ogni classe di elemento tecnico.
L’uso dei modelli funzionali consente di definire le parti funzionali delle varie sottoclassi. I modelli funzionali
nella fase progettuale sono uno strumento utile per procedere successivamente a definire in modo corretto le
soluzioni tecniche. Inoltre consentono di classificare le soluzioni disponibili in rapporto alle possibilità offerte
dal mercato e dalla tecnologia. Infine facilitano la ricerca dei motivi funzionali che portano ad una particolare
soluzione.
Laurea specialistica in Architettura - a.a. 2007-08 TECNICA INDUSTRIALE EDILE
Paolo Bertozzi
Il sistema tecnologico
Il sistema tecnologico
Il sistema tecnologico
Alternative tecniche conformi
Per progettare completamente l’elemento tecnico si deve compiere un ulteriore approfondimento. Allora la
trasformazione di un modello funzionale in alternativa tecnica conforme e quindi in soluzione tecnica
avviene tramite la scelta di specifici materiali in base allo studio di compatibilità, di resistenza (meccanica e
non) e di collegamento e di ogni altro problema indotto dal controllo di interazione reciproca tra uno strato
funzionale e il successivo.
Un’alternativa tecnica conforme ad un dato modello funzionale è una sequenza ordinata di elementi e
strati funzionali merceologicamente classificati, tale da assicurare il corretto funzionamento di ogni
singolo elemento o strato.
Nelle alternative tecniche conformi compaiono anche gli strati e gli elementi funzionali integrativi, sia dovuti al
materiale scelto, sia dovuti ai problemi di collegamento e interazione tra gli strati funzionali primari.
Laurea specialistica in Architettura - a.a. 2007-08 TECNICA INDUSTRIALE EDILE
Paolo Bertozzi
Il sistema tecnologico
Esempio di alternativa
tecnica conforme
Il sistema tecnologico
Esempio di alternativa
tecnica conforme
1. Gli interventi edilizi normati dal presente regolamento edilizio, debbono rispondere a requisiti tecnici
esprimibili secondo parametri oggettivi e misurabili, in riferimento alle esigenze di sicurezza, igiene e fruibilità
degli utilizzatori.
2 . Essi sono raggruppati in “famiglie” in relazione alle esigenze al cui soddisfacimento fanno riferimento,
(secondo quanto disposto dalla direttiva CEE 89/106 sui prodotti da costruzione, a cui è stata aggiunta una
ulteriore “famiglia” riferita alle esigenze di “fruibilità e disponibilità di spazi ed attrezzature”), come sotto
riportate:
• resistenza meccanica e stabilità;
• sicurezza in caso di incendio;
• igiene, salute e ambiente;
• sicurezza nell’impiego;
• protezione contro il rumore;
• risparmio energetico e ritenzione del calore;
• fruibilità e disponibilità di spazi ed attrezzature.
Laurea specialistica in Architettura - a.a. 2007-08 TECNICA INDUSTRIALE EDILE
Paolo Bertozzi
Per potere disporre di strumenti normativi di controllo della qualità bisogna dapprima individuare dei ,etodi di
verifica della rispondenza tra le prestazioni e i requisiti delle parti e dell’insieme dell’organismo edilizio da
realizzare (procedure di prova e parametri di controllo) per poi definire i valori e le fasce di valori che si
vogliono riscontrare per ciascun parametro.
Laurea specialistica in Architettura - a.a. 2007-08 TECNICA INDUSTRIALE EDILE
Paolo Bertozzi
I metodi di verifica possono usare prove naturali (es. prov d’invecchiamento naturale), o prove semi-naturali
(es. simulazioni, sollecitazioni accelerate), calcoli, giudizi, metodi statistico-oggettivi (es. percentuali di
soddisfazione tra gli utenti).
Le prove possono essere fatte in opera o in laboratorio ed essere di tipo distruttivo o non distruttivo.
Il controllo della qualità di un organismo edilizio avviene dunque nel processo in modo complicato: dapprima
a livello di materiali e componenti, poi a livello dell’intero progetto, come assemblaggio dei singoli elementi e
organizzazione degli spazi, infine a livello di messa in opera e costruzione – in rapporto alle fasi realizzative –
considerando l’edificio nella sua interezza.
Se tutte le procedure di prova e verifica di qualità previste hanno fornito riscontro positivo, si può affrenare
che il prodotto (o l’opera) è CONFORME alle prescrizioni tecniche richieste.
La conformità viene determinata a livello di prodotto singolo, di elemento tecnico complesso, di opera di
costruzione.
Laurea specialistica in Architettura - a.a. 2007-08 TECNICA INDUSTRIALE EDILE
Paolo Bertozzi
I metodi di verifica possono usare prove naturali (es. prov d’invecchiamento naturale), o prove semi-naturali
(es. simulazioni, sollecitazioni accelerate), calcoli, giudizi, metodi statistico-oggettivi (es. percentuali di
soddisfazione tra gli utenti).
Le prove possono essere fatte in opera o in laboratorio ed essere di tipo distruttivo o non distruttivo.
Il controllo della qualità di un organismo edilizio avviene dunque nel processo in modo complicato: dapprima
a livello di materiali e componenti, poi a livello dell’intero progetto, come assemblaggio dei singoli elementi e
organizzazione degli spazi, infine a livello di messa in opera e costruzione – in rapporto alle fasi realizzative –
considerando l’edificio nella sua interezza.
Se tutte le procedure di prova e verifica di qualità previste hanno fornito riscontro positivo, si può affrenare
che il prodotto (o l’opera) è CONFORME alle prescrizioni tecniche richieste.
La conformità viene determinata a livello di prodotto singolo, di elemento tecnico complesso, di opera di
costruzione.