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LE TAMPONATURE
PRESTAZIONE TERMICA
Oggi è necessario rispettare delle leggi, D.Lgs.
311/2006, che impongono agli edifici un limite
massimo ammissibile della prestazione termica: nel
calcolo un ruolo molto importante lo ha proprio la
tamponatura e si deve calcolare non solo lo
spessore del muro, ma anche i diversi materiali
utilizzati e il loro ordine preciso di sequenza.
Come sono classificate?
CLASSIFICAZIONE
In base alla posizione rispetto al
telaio strutturale
Tamponatura in parte
interna e in parte esterna
al telaio strutturale
CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLA COMPOSIZIONE
Tamponature Tamponature
realizzate in blocchi realizzate con pannelli
Monostrato Pluristrato
Blocchi in Blocchi in
laterizio calcestruzzo di argilla
espansa
Blocchi in calcestruzzo
cellulare
Contenuti:
INTRODUZIONE
I MECCANISMI DI CRISI
MATTONI BLOCCHI
Sono chiamati “mattoni” gli elementi di volume minore o uguale a 5500 cm³; oltre
questo formato, gli elementi vengono definiti “blocchi”, e possono essere a fori
orizzontali o verticali rispetto al piano di appoggio.
TIPOLOGIE DI ELEMENTI UTILIZZATI PER LE
TAMPONATURE TRADIZIONALI
MATTONE PIENO MATTONE FORATO MATTONE CAVO
IN ARGILLA DI ARGILLA COTTA DI ARGILLA COTTA
A una
testa A due
teste
A tre
teste
TAMPONATURE
TRADIZIONALI
MONOSTRATO IN
MATTONI
FASI PIÙ IMPORTANTI DELLA POSA IN OPERA
1) STOCCAGGIO IN CANTIERE 2) SCELTA DEGLI ELEMENTI
Bisognerà quindi prevedere un’area di stoccaggio Anche in una produzione di qualità, alcuni
piana, necessaria soprattutto se l’imballaggio dei elementi possono presentare difetti. Per ridurre
prodotti è privo di pedana in legno o se si devono al minimo tale possibilità nella posa in opera
sovrapporre più pacchi. Il materiale non dovrà delle murature portanti e di tamponamento
appoggiare direttamente sul terreno, per evitare il eventualità, tutti i prodotti da muro debbono
contatto con sostanze (erba, scorie, detriti, ecc.) essere dotati di “marcatura CE”, - ai sensi della
che potrebbero successivamente causare difetti Direttiva 89/106/CEE “Prodotti da
nella muratura. costruzione”. Essi sono, comunque, soggetti a
controllo di accettazione da parte del direttore
dei lavori che dovrà accertare il possesso della
marcatura stessa a garanzia dei requisiti tecnici
riportati nell’apposito “cartiglio”. Al momento
della posa in opera, dovranno essere eliminati i
mattoni o i blocchi che eventualmente
presentino evidenti lesioni
BLOCCO IN
BLOCCO PIENO
CALCESTRUZZO
IN
ALLEGGERITO
CALCESTRUZZO
AERATO
AUTOCLAVATO
BLOCCO CAVO IN
CALCESTRUZZO
(UNGROUTED O
GROUTED)
MODALITÀ DI POSA IN OPERA
1) Tracciare con precisione 2) Definire il punto della 3) La prima fila di blocchi a
sulla soletta la collocazione soletta posto più in alto piano terra deve essere posata
dei muri esterni (solitamente un angolo) dove su guaina impermeabilizzante
verrà posato il primo blocco e malta cementizia
SISTEMA COSTRUTTIVO
PLASTIBLOC/PLASTILINK E’ una tamponatura a doppia parete di 30 cm, costituita
da tavelloni di spessore 10 cm posti a distanza di 10 cm;
tale disposizione consente la realizzazione di un’intercapedine interna
di 10 cm in cui sono alloggiati pannelli isolanti in fibre di poliestere
riciclate da 5/8 cm, o altro materiale con proprietà termo-acustiche
differenti. All’interfaccia orizzontale tra i blocchi di laterizio sono
interposti giunti in plastica Plastilink in polipropilene riciclato, in
luogo di quelli convenzionali di malta.
Il sistema così articolato è in grado di soddisfare i requisiti di
sicurezza sismica, di efficienza energetica e comfort degli edifici,
nonché di eco-sostenibilità richiesti dalle normative vigenti
TAMPONATURE INNOVATIVE CON GIUNTI
SCORREVOLI
IL SISTEMA “PLASTIBLOC®”
1- Giunto orizzontale
2- blocco in laterizio
3- materiale isolante
3. L'assemblaggio a secco dei giunti in plastica
riduce notevolmente i tempi di costruzione,
eliminando non solo il tempo necessario per la
miscelazione e indurimento della malta, ma anche
la stessa realizzazione di piani di posa dei blocchi.
4. Si ha una riduzione di peso tra il 30 e il 60%, il
che implica minori costi di trasporto e meno
emissioni correlate.
1. Il giunto di plastica è ottenuto da plastica
riciclata per cui è un prodotto con
emissioni di
CO2 (ISO / TS 14067 2013) quasi nulle.
2. Il processo di assemblaggio è
completamente reversibile in modo che
tutti gli elementi di base (blocchi,
isolamento e giunti) possono essere
riutilizzati.
TAMPONATURE INNOVATIVE CON GIUNTI
SCORREVOLI
Inoltre, la distribuzione più uniforme delle spinte dei puntoni compressi della muratura sugli
elementi del telaio in c.a., dovuta alla suddivisione su più strisce, dovrebbe portare ad una
sensibile riduzione del taglio locale sulle colonne in c.a. del telaio che confina il pannello”.
TAMPONATURE REALIZZATE IN PANNELLI
Negli ultimi anni, specialmente nell’ambito delle costruzioni industriali, è molto diffuso
l’utilizzo di pannelli prefabbricati per le chiusure sia verticali che orizzontali.
IL SISTEMA K-WALL
Contenuti:
INTRODUZIONE
I MECCANISMI DI CRISI
In funzione delle loro caratteristiche meccaniche, della loro distribuzione all’interno del
telaio e dell’interazione con gli elementi resistenti circostanti, gli effetti indotti dalla
presenza delle tamponature possono essere molto discordanti.
Effetto benefico:
Le tamponature conferiscono un generale aumento di rigidezza, accompagnato da un
incremento di resistenza del sistema e ad un sostanziale apporto nella capacità dissipativa
dell’edificio riducendo notevolmente le sollecitazioni nello scheletro portante.
EFFETTO BENEFICO DELLE TAMPONATURE
Vi sono stati casi in cui gli edifici in cemento armato hanno resistito adeguatamente ad
un'azione sismica prolungata ed intensa solo per merito delle tamponature, le quali hanno
consentito la dissipazione di quantità di energia notevoli. Il contributo offerto è dimostrato
dalle lesioni col tipico aspetto a X, le quali indicano in genere la rottura a taglio sotto carichi
ciclici alterni.
La debolezza del singolo piano può essere dovuta sia alla minore resistenza relativa della
struttura, sia all’assenza in quel piano di tamponature presenti negli altri piani e capaci di
fornire una considerevole resistenza (aggiuntiva) alle azioni sismiche. Il meccanismo si
concentra solo ad un piano, perché la plasticizzazione di quel piano impedisce la crescita del
taglio agente sui piani superiori ed inferiori nella struttura.
INNESCO DEI MECCANISMI DI PIANO SOFFICE A CAUSA DI
TAMPONATURE IRREGOLARI IN ALTEZZA
Terremoto di
Kobe del
gennaio 1995
In occasione del terremoto di magnitudo 6.3 che ha colpito l’Aquila nel 2009 è stato
osservato che i pannelli di tamponamento in muratura si sono danneggiati,
principalmente, per effetto di un meccanismo fuori dal piano, a causa delle deboli
connessioni tra i pannelli che costituiscono i due strati verticali, l’interno e l’esterno.
MECCANISMO DI ROTTURA FUORI DAL PIANO
In alcuni casi il collasso fuori dal piano della tamponatura è stato ulteriormente favorito da
elementi secondari portati, come insegne, piante, ecc. Un esempio è riportato in Figura e mostra
la facciata dell’Ospedale Regionale “San Salvatore” prima e dopo il terremoto dell’Aquila
(2009). Durante il terremoto l’enorme insegna legata alla facciata ha fatto aumentato il valore
delle forze di inerzia favorendo il collasso fuori dal piano del tamponamento dell’ultimo piano.
RIBALTAMENTO DELLA FODERA ESTERNA DELLA TAMPONATURA
RIBALTAMENTO DELLA FODERA ESTERNA DELLA TAMPONATURA
MECCANISMO DI ROTTURA FUORI DAL PIANO
I MECCANISMI DI CRISI
CONFIGURAZIONE
Per piccole deformazioni, la resistenza INDEFORMATA
della tamponatura e delle connessioni al
telaio garantisce il comportamento
elastico dell’insieme telaio-tamponatura.
CONFIGURAZIONE
DEFORMATA
L'INFLUENZA DELLE TAMPONATURE SUL COMPORTAMENTO
SISMICO DEGLI EDIFICI
CONFIGURAZIONE DEFORMATA
Gli elementi del telaio, a contatto con la tamponatura, sono soggetti essenzialmente a
MICRO-MODELLI
Modellazione della muratura di Modellazione della muratura di
tamponamento alla microscala tamponamento alla microscala
semplificata: le unità sono modellate come dettagliata: le unità e i giunti di malta, costituenti
elementi continui di dimensioni dilatate mentre i giunti di la muratura, sono modellati con elementi continui
malta e le interfacce malta-mattone sono modellate con mentre le interfacce malta-mattone sono modellate con
elementi discontinui. elementi discontinui.
MODELLAZIONE DELLE TAMPONATURE
MACRO-MODELLAZIONE
Infatti, nel momento in cui avviene il distacco fra il pannello e la maglia strutturale e,
soprattutto, la fessurazione per taglio del muro, la diagonale del pannello è l’unica porzione
di muratura che dopo il distacco continua a risentire delle sollecitazioni indotte dalle forze
trasmesse dal telaio; quindi è spontaneo schematizzare il telaio tamponato come un telaio
controventato da bielle diagonali reagenti solo a compressione e connesse con delle cerniere
agli angoli della maglia.
MACRO-MODELLAZIONE MODELLO DI BIELLA EQUIVALENTE
NOTA: Alcuni programmi di calcolo tra cui il “SAP”, ai fini delle analisi lineari, adottano le
rigidezze elastiche assegnate ad entrambi le diagonali, onde evitare di avere una rigidezza
raddoppiata della tamponatura è opportuno calcolare la rigidezza di una sola diagonale e
dividerla poi a metà, assegnandone metà ad una diagonale e metà all’altra.
MACRO-MODELLAZIONE MODELLO DI BIELLA EQUIVALENTE
PARAMETRI NECESSARI ALLA DEFINIZIONE
DELLA GEOMETRIA DELLA BIELLA
“tw” rappresenta lo spessore del tompagno ed è un
valore noto;
“lw” rappresenta la larghezza effettiva del
tompagno:
“hw” rappresenta l’altezza effettiva del tompagno:
Holmes (1961)
Bertoldi (1993)
RELAZIONI DI LETTERATURA PER IL CALCOLO DI «bw»
RELAZIONI DI LETTERATURA PER IL CALCOLO DI «bw»
TAMPONATURE CON APERTURE E/O DANNEGGIAMENTI
Nel caso di tamponature con aperture si assume che il puntone diagonale agisca nello stesso
modo delle tamponature piene. Tuttavia, si introduce un fattore riduttivo dell’altezza del
puntone per tener conto della perdita di resistenza dovuta alle aperture. Il fattore riduttivo R
può essere calcolato con la seguente formula:
• Em ed Ef sono
rispettivamente il modulo
elastico della muratura e del
telaio.
• t, h, L sono lo spessore, la
lunghezza e l’altezza della
tamponatura.
• Ic e Ib sono il momento di
inerzia delle colonne e delle
travi.
ESEMPIO ILLUSTRATIVO
Telaio in cemento armato a tre piani e tre campate. Sia assume che la struttura sia
nuova, senza danni esistenti alle tamponature.
12 1.2 x 1.0 m
0.9 x 2.0 m
ESEMPIO ILLUSTRATIVO
LARGHEZZA CAMPATA: 4 m
ALTEZZA INTERPIANO: 3 m
DIMENSIONI TRAVI : 40X50 cm
DIMENSIONI PILASTRI: 40X40 cm
Trave Pilastro
MATERIALE
BIELLA
STEP 2: MODELLAZIONE DELLA TAMPONATURA
EQUIVALENTE
MODULO ELASTICO
MODULO DI ELASTICITÀ
DELLA MURATURA
LUNGHEZZA DELLA
LUNGHEZZA DEL DIAGONALE DELLA
PUNTONE MAGLIA DI TELAIO
SPESSORE DELLA
SPESSORE DEL PUNTONE
TAMPONATURA
DA CALCOLARE
ALTEZZA DEL PUNTONE CON I MODELLI
DI LETTERATURA
CALCOLO DI «bw» CON LE RELAZIONI DI LETTERATURA
Holmes (1961)
Bertoldi (1993)
RELAZIONE DI BERTOLDI
RELAZIONE DI HOLMES
λh 3.22 -
bw 1.46 m K1 0.71 -
K2 0.01 -
RELAZIONE DI MAINSTONE E WEEKS
bw 1.01 m
λh 3.22 -
RELAZIONE DI LIAW & KWAN
bw 0.49 m
λh 3.22 -
bw 0.75 m
bw 0.48 m λh 3.22 -
bw 1.39 m
RELAZIONE DI HOLMES
λh 3.22 -
K1 0.71 -
bw 1.46 m K2 0.01 -
bw R
•
0.78 m
bw 1.01 m
bw R
•
0.54 m
RELAZIONE DI MAINSTONE E
WEEKS
RELAZIONE DI LIAW & KWAN
λh 3.22 -
λh 3.22 -
bw 0.49 m
bw 0.75 m
bw R
•
0.26 m
bw R •
0.40 m
Secondo Modo
Terzo Modo
TELAIO NUDO
ESEMPIO ILLUSTRATIVO
Telaio tamponato
T1=0.138 s (formula di Holmes)
Telaio tamponato
T1=0.208 s (formula di Klingner)
Telaio tamponato
T1=0.208 s (formula di Mainstone)
Telaio tamponato
T1=0.160 s (formula di Bertoldi)
Telaio tamponato
T1=0.178 s (formula di Liaw)
ESEMPIO ILLUSTRATIVO
TELAIO
TAMPONATO
TELAIO NUDO
ESEMPIO ILLUSTRATIVO
ANALISI STATICA LINEARE Calcolo delle forze da applicare a ciascuna
massa
Telaio nudo
W Sd(T1) Fh zi Wi zi Wi
Piano λ Fi [kN]
[kN] [g] [kN] [m] [kN] [kNm]
I 3 571 1714 4.59
II 1510.74 0.85 0.23 30.1 9 571 5143 13.76
III 12 368 4415 11.81
11272
W Sd(T1) Fh zi Wi zi Wi
Piano λ Fi [kN]
[kN] [g] [kN] [m] [kN] [kNm]
I 3 571 1714 5.19
II 1510.74 0.85 0.26 34.1 9 571 5143 15.57
III 12 368 4415 13.37
11272
ESEMPIO ILLUSTRATIVO
ANALISI STATICA LINEARE: TELAIO NUDO
Momento flettente
Taglio
ANALISI STATICA LINEARE: TELAIO TAMPONATO (DECANINI)
Momento flettente
Taglio
Contenuti:
INTRODUZIONE
I MECCANISMI DI CRISI
La risposta alle azioni fuori piano di un tamponamento ben vincolato al piede ed in testa
tuttavia non si presenta semplice neanche nel caso di comportamento assimilabile a quello
monodimensionale (cioè flessione solo lungo l’asse verticale), poiché il meccanismo di
crisi provoca un «effetto ad arco», che si sviluppa nello spessore del tamponamento.
Infatti l’allungamento delle fibre tese vincolate dalla trave superiore e inferiore del telaio
fa nascere una tensione di compressione nell’elemento alle estremità e quindi è possibile
riconoscere un andamento delle tensioni di compressione all’interno dello spessore
dell’elemento che rappresenta una importante risorsa per un elemento inflesso costituito da
un materiale con bassa resistenza a trazione.
In condizioni ultime il meccanismo si presenta quindi come uno schema isostatico di arco
a 3 cerniere, una in mezzeria e le altre agli estremi.
Questo schema sarebbe labile se le tre cerniere fossero allineate, ma
la presenza di una deformata in grandi spostamenti, consente di
raggiungere la crisi con lo schema di arco e la plasticizzazione delle
tre cerniere per effetto delle fibre in compressione. Per
tamponamenti snelli (h/t>25) l’effetto arco non si riesce ad attivare
ed è particolarmente pericoloso poiché il collasso avviene per
instabilità in modo improvviso. La modalità di rottura con effetto
arco si manifesta in tamponamenti più spessi (h/t <25) e risulta meno
pericolosa della precedente, poiché conserva una breve fase duttile
legata alla deformazione plastica a compressione della muratura,
prima di giungere al cinematismo dell’arco. Il modo migliore per
valutare la prima modalità di collasso è calcolare il cinematismo,
mentre nel secondo caso si richiede una verifica dello stato
tensionale del materiale.
Nel caso di tamponamento non collegato al telaio, come accade spesso per gli edifici
esistenti, si deve fare riferimento ad una verifica del cinematismo per ribaltamento
semplice della parete. Tale schematizzazione considera che per effetto delle sollecitazioni
fuori piano avvenga una rotazione rigida del tamponamento attorno a una cerniera
cilindrica orizzontale posta alla base.
• Gli spostamenti di interpiano in direzione ortogonale al piano del pannello, che possono
determinarne il distacco dalla trave superiore;
• Il danno dovuto alla componente verticale dell’azione sismica, che può provocare
sollecitazioni verticali nel pannello e quindi danni per schiacciamento alla base.
COME PROGETTARE LE STRUTTURE INTELAIATE
TAMPONATE?
Fermo restando che al contributo delle tamponature non si può rinunciare nella
verifica delle strutture con resistenza di progetto non adeguata, gli studiosi
discutono su due impostazioni diverse su cui fondare la progettazione degli
edifici nuovi
FILOSOFIA DI
PROGETTAZIONE
TAMPONATURE TAMPONATURE
NON COLLABORANTI COLLABORANTI
TAMPONATURE NON COLLABORANTI
Questa impostazione, invece, sottolinea che sia per motivi di economia di costruzione sia per
l'incertezza sull'impegno effettivamente richiesto dai terremoti agli edifici conviene trarre
profitto da tutti gli elementi, strutturali e non strutturali, che possono contribuire in tal senso.
Ne deriva che le tamponature dovrebbero essere rese sempre collaboranti con l'ossatura
portante, assegnando loro il ruolo di una seconda linea di difesa contro gli eventi sismici
severi.
Per le costruzioni ricadenti in classe d’uso I e II si deve verificare che l’azione sismica di
progetto non produca agli elementi costruttivi senza funzione strutturale danni tali da rendere
la costruzione temporaneamente inagibile.
Nel caso di costruzioni civile e industriali, qualora la temporanea inagibilità sia dovuta a
spostamenti eccessivi interpiano, questa condizione si può ritenere soddisfatta quando gli
spostamenti interpiano ottenuti dall’analisi in presenza dell’azione sismica di progetto relativa
allo SLD siano inferiori a i seguenti limiti:
Per le costruzioni ricadenti in classe d’uso III e IV si deve verificare che l’azione sismica
di progetto non produca danni agli elementi costruttivi senza funzione strutturale tali da
rendere temporaneamente non operativa la costruzione. Nel caso delle costruzioni civile
e industriali questa condizione si può ritenere soddisfatta quando gli spostamenti
interpiano ottenuti dall’analisi in presenza dell’azione sismica di progetto relativa allo
SLO siano inferiori a 2/3 dei limiti in precedenza indicati.
VERIFICHE ALLO STATO LIMITE DI SALVAGUARDIA
DELLA VITA - NTC08
VERIFICHE DI RESISTENZA FUORI PIANO DELLE TAMPONATURE
(Par. 7.2.3 NTC 2008)
Con l’esclusione dei soli tamponamenti interni di spessore non superiore a 100
mm, gli elementi costruttivi senza funzione strutturale il cui danneggiamento può
provocare danni a persone devono essere verificati insieme alle loro connessioni
alla struttura, per l’azione sismica corrispondente a ciascuno degli stati limite
considerati.
Le NTC forniscono indicazioni per valutare l’azione sismica fuori piano per gli
elementi non strutturali
Le NTC non forniscono però le indicazioni su come valutare la capacità
(resistenza) delle pareti di tamponamento fuori piano.
S a Wa
Fa
qa
Fa è la forza sismica orizzontale agente al centro di massa;
Wa è il peso dell'elemento;
qa è il fattore di struttura dell'elemento;
Sa è l'accelerazione massima, adimensionalizzata rispetto a quella di gravità, che l'elemento
“non strutturale” subisce durante il sisma e corrispondente allo stato limite esaminato.
VERIFICHE FUORI PIANO DELLE TAMPONATURE
DEFINIZIONE DELL’AZIONE SISMICA
3 1 z H
Sa S 0,5
1 1 Ta T1
2
PROBLEMATICHE
f 'm
2 Wr
t 2
wr f u h
h 2
t
wr 2 f b R1 R2
R 1 =1 in assenza di danni
R2 0.35 71.4 (10) 9 EI