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F vert 0 V x P
M x 0 M x Px
Eq. Verticale:
dV dV
q x
q x dx V V dx 0
dx dx
x polo eq.
Quindi la derivata del taglio coincide con l’intensità carico
distribuito, per il segno dipende dalla convenzione di V
Eq. Momento Infinitesimo ord. superiore
dM
dx
M V x dx q x dx M
dM
dx 0 V x
2 dx
dx
La derivata del momento flettente risulta pari all’azione del taglio V, il segno risulta dalle
convezioni adottate
Assenza carico distribuito: taglio costante, momento
Derivando la II e ricordando la I: variabile linearmente
Carico distribuito costante: taglio lineare, momento
d M dV x
2
variabile quadraticamente
2
q x
dx dx Carico distribuito potenza n: taglio potenza n+1,
momento potenza n+2
DIAGRAMMI DEL TAGLIO E DEL MOMENTO FLETTENTE
La rappresentazione grafica è molto utile per determinare
le sezioni più sollecitate ove sarà opportuno effettuare le
verifiche strutturali
Calcolo reazioni vincolari Pa L
2
L RB q
M A 0 RB L Pa q
2
0 L 2
Pb L
Tracciamento dei diagrammi RA q
L 2
Pb L
Va x RA q( x )dx Va x
x
q qx
0 xa 0 L 2
x Pb L
M a x M A Va ( x )dx Ma x 0
x
q qx dx
0 0
L 2
Pb L q M a 0 0
Ma x q x x2
L 2 2
axL Pa L
Vb x Va a P q( x )dx Vb x
x
q qx
a L 2
x
Pab aL q 2 Pax Lx qx 2
M b x M a a Vb ( x)dx
x
q a q
a
L 2 2 L 2 2 a
Pab Pa 2 Pax Lx qx 2
Mb x q M b L 0
L L L 2 2
Andamento del taglio
Pb L Pb L
L
q
2 0 xa Va x q qx
L 2
Pa L
axL Vb x q qx
L 2
Pa L Pb L Pa L
q
L 2 RA q RB q
L 2 L 2
Andamento del momento
Pb L q
0 xa Ma x q x x2
Posto dalla parte fibre tese L 2 2
M a 0 0
Nelle posizioni estremali:
P q
M a a ab
L 2
Pb qL Pb L
Cerchiamo il massimo M a x qx 0 xmax A
all’interno del campo: L 2 qL 2
2
q Pb L
M a xmax A
Pb L
Il massimo è in x=a se xmax A a
qL 2 2 qL 2
Andamento del momento axL
Pab Pa 2 Pax Lx qx 2
Posto dalla parte fibre tese Mb x q
L L L 2 2
P q
M b a ab
L 2
Nelle posizioni estremali:
M b L 0
Pa qL
M b x
Cerchiamo il massimo L Pa
qx 0 xmax B
all’interno del campo: L 2 2 qL
2
q Pa L
M b xmax B
L Pa
xmax B a
Il massimo è in x=a se
2 qL 2 qL 2
Il valore massimo del momento tra 0 e L potrà assumere quindi uno dei seguenti valori
2 2
q Pb L P q q Pa L
ab
2 qL 2 2 qL 2
M max M max M max
L 2
Per verificare l’isostaticità occorre valutare i GdL. Per il loro calcolo risulta più agevole
considerare le cerniere come corpi rigidi e le aste (non si ha mai momento flettente se i
carichi sono applicati solo alle cerniere) come vincoli che sottraggono 1 GdL.
39 cerniere = 78 GdL
M 1 0 4 R5 2 P
R1v P
1
R5 P P
2 R1o
2
R5
R1o
R1v
Cern. E
P
N 6 cos 0 N6 sin N7 0
4 2 4
2 P
N6 P ; N7
2 2
Si possono già risolvere le aste 6 e 7, che subiscono azioni contrarie
rispetto a N6 e N7, e pertanto l’asta 6 è in compressione e la 7 in trazione.
N 5 N 4 cos 0 N 4 sin N 7 0
4 4
P 2
N5 ; N4 P
2 2
Considerando i versi impostati per N5 e N4 l’asta 5 è
compressa, la 4 tesa
Cern. D
N 2 cos N5 N6 cos 0 N 2 sin N3 N6 sin P 0
4 4 4 4
2 P 2 2 2 2 2
N2 P 0 2P N3 P P0
2 2 2 2 2 2 2
P
N2 2P N3
2
Considerando i versi impostati per N2 e N3, entrambe le aste 2 e 3 sono in compressione
Cern. B Cern. A
P
N1
2
L’ultima cerniera non ha incognite
L’ultima asta 1 si e può essere utilizzata per verifica
trova in trazione
Trazione
Compressione
Con carico P = 1 kN