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Emergere

in un mercato
affollato:
personal branding,
pianificazione e…

uno strumento per il libero


professionista.
Indice:

1. L’ecosistema delle partite IVA in Italia, tra novità di


legge e vantaggi 3

2. Come emergere in uno scenario affollato di freelance


e imprese? 5

2.1. Personal Branding, il marketing del libero


professionista 5

2.2. Il tempo è denaro: scegliere i clienti, gestirli


efficacemente e… farsi pagare 7

2.3. Misurare e Pianificare, due parole d’ordine


che valgono oro 8

3. Quattro cose che i freelance avrebbe voluto sapere


prima di mettersi in proprio 10
1. L’ecosistema delle partite
IVA in Italia, tra novità di
legge e vantaggi

Il cambiamento è il processo col quale il futuro invade


le nostre vite. (Alvin Toffler)

Downshifting, Smart Working, Digitalizzazione, Internazionalizzazione: sono solo alcuni


fattori - talvolta sconosciuti ai più - che hanno contribuito alla profonda trasformazione
(tuttora in corso) del lavoro in Italia e nel resto del mondo. Il terzo millennio bussa alla
porta di neo-laureati, diplomati ma anche lavoratori sorpresi dalla crisi, presentando un
concetto stesso di lavoro sfuggente e camaleontico, i cui confini dipendono molto in base
ad estrazione sociale, caratteristiche socio-demografiche, zona geografica, ruoli e settori
che compongono il contesto di ciascuna persona, di ciascun lavoratore.

Il “mito del posto fisso in Banca” si è via via sbiadito, lasciando spazio alla figura del
libero professionista impegnato su più fronti lavorativi, con orari flessibili, che si forma
continuamente, iperconnesso, che “fa networking” e collabora con freelance e aziende,
svincolato da un luogo fisico fisso in cui lavorare. Un professionista che ama ciò che fa.

Questa metamorfosi del lavoratore si origina da numerose variabili: dallo scenario


economico figlio della crisi, dall’evoluzione tecnologica, dall’aumento delle possibilità
offerte da internet, dai cambiamenti legislativi e dalle mutate tutele verso i lavoratori. Tutti
elementi che concorrono a una trasformazione del contesto sociale.

Non è tutto facile come sembra, la libera professione non può essere infatti l’unica risposta
possibile a questo scenario in evoluzione, ma gli strumenti legislativi e organizzativi per
riuscire a condurre una vita lavorativa indipendente e appagante non mancano. Anche
dal punto di vista contabile, lo scenario è favorevole: nell’Italia di fine 2017, il libero
professionista si trova di fronte sostanzialmente a tre tipologie di regime contabile tra cui
scegliere.

Limite ricavi attività di


Regime Contabile Limite di ricavi altre attività
prestazione di servizi

Regime semplificato delle


ricavi < 400.000 euro ricavi < 700.000 euro
imprese minori

Regime contabile
ricavi > 400.000 euro ricavi > 700.000 euro
ordinario

Regime contabile
ricavi max 30.000 euro ricavi max 50.000 euro
forfettario (agevolato)

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Per il regime forfettario sono in realtà previsti svariati limiti di ricavi, collegati a loro volta al
codice ateco dell’attività svolta.

I limiti del regime forfettario per le diverse attività svolte sono riportati nella tabella:

Regime Forfettario Limite di reddito €

Alimentari, bevande 45.000

Commercio (ingrosso e dettaglio) 50.000

Commercio ambulante ( alimenti e bevande) 40.000

Commercio ambulante altri prodotti 30.000

Costruzioni, immobiliari 25.000

Commercio (intermediari) 25.000

Servizi alloggio e ristorazione 50.000

Attività dei professionisti 30.000

Altre attività 30.000

In particolare il nuovo regime contabile forfettario è una scelta ovvia per chi
vuole cominciare, poiché garantisce agevolazioni e facilitazioni (puoi trovare un
approfondimento nella nostra guida gratuita al nuovo regime forfettario: www.danea.it/
blog/regime-forfettario-requisiti).

L’ecosistema creatosi per i liberi professionisti sembra essere gradito dai lavoratori,
che puntano forte sull’apertura di una propria partita IVA. Il Dipartimento delle Finanze,
infatti, ha diffuso ad inizio ottobre un quadro statistico relativo ai lavoratori autonomi che
confronta agosto 2016 e 2017 in Italia. I risultati principali sono incoraggianti:

• incremento dell’1,5% nel numero di nuove partite IVA aperte rispetto ad agosto 2016. A
livello di ripartizione territoriale, la crescita si registra soprattutto al Nord e al Sud Italia.

• Il più alto numero di partite IVA si registra nel settore commerciale (21,4% del totale),
seguito dalle attività professionali (13,6%) e dall’agricoltura (11,1%).

• Il 47,8%  delle aperture fa riferimento a giovani entro i 35 anni.

Fonte: www.finanze.it » visualizza il pdf

A fronte di questa trasformazione del mondo del lavoro, con questa guida gratuita
vogliamo concentrarci su come un freelance può riuscire a ritagliarsi una propria
dimensione professionale felice e stimolante, all’interno di uno scenario competitivo
sempre più affollato.

Su cosa puntare per crescere professionalmente ed economicamente? Quale approccio


alla libera professione è maggiormente funzionale agli obiettivi di ciascun freelance?
Esistono strumenti che possano ottimizzare tempo e risorse?

Continua la lettura, risponderemo a queste domande.

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2. Come emergere in
uno scenario affollato di
freelance e imprese?

Alcune analisi sottolineano come nell’ultimo anno si sia verificato un calo dei redditi
delle famiglie con fonte principale da lavoro autonomo (anche fino al 15% - dati Ufficio
Studi CGIA). In uno scenario affollato di imprese e freelance, quindi di concorrenza,
è fondamentale mantenere competitività sul mercato. Ma quali sono i driver della
competitività per un libero professionista? Dovendo scegliere 3 buone pratiche vincenti,
puntiamo tutto su:

1. Personal 2. Gestione 3. Pianifica-


Branding del cliente zione

2.1 Personal Branding, il marketing del


libero professionista
Si può pensare che il marketing sia un lusso destinato solamente alle aziende, che
possono dividere compiti e ruoli all’interno dell’organizzazione. Il pensiero comune
identifica un lavoratore autonomo come un super esperto del proprio settore, dotato di
grandi competenze specifiche, che non ha tempo né competenze per dedicarsi anche alla
comunicazione di sé o ad iniziative di marketing. Per spiegare cosa sia il Personal Branding
ci affidiamo a un esempio semplicissimo.

Un cliente si trova di fronte allo scaffale di una libreria: sono esposti in bella vista, ognuno
con i propri colori e caratteristiche identificative, i libri X, Y e Z. Ognuno di essi ha una
chance di essere acquistato: il cliente è lì di fronte a questi tre libri e sta decidendo quale
comprare. Mentre i libri X e Y comunicano efficacemente le loro caratteristiche, il prodotto
Z è all’apparenza poco curato. Esiste anche un libro F, che però non è presente nello
scaffale: nel nostro esempio, questo libro ha caratteristiche oggettivamente migliori di X,
Y e Z, ma il cliente non lo saprà mai, perché non sa nemmeno che F esiste. Il cliente non
comprerà mai F, ma opererà una scelta tra i libri X, Y, Z, gli unici che ha avuto modo di
valutare, propendendo per X e Y, che hanno comunicato bene i propri valori identificativi.

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Se sei un lavoratore autonomo che non cura il proprio Personal Branding, sei come il libro Z o
come il libro F: magari sei esperto, competente, conveniente, ma i tuoi potenziali clienti non
lo sanno o non ne hanno la percezione, e si rivolgeranno ad altri concorrenti, che hanno avuto
cura di “mettersi in mostra” con efficacia sul mercato di riferimento.

Il Personal Branding, quindi, è il motivo per cui un cliente ti sceglie. Verrai scelto perché hai
curato la tua comunicazione, hai spiegato correttamente i tuoi punti di forza, hai promosso
le tue caratteristiche vincenti e i tuoi prodotti, hai fatto pubblicità, hai creato relazioni
proficue. Andando nel concreto, il tuo Personal Branding passa attraverso diverse azioni:
• Creazione e aggiornamento costante del tuo sito web personale, delle tue brochure e
biglietti da visita.
• Cura della tua persona e dei luoghi in cui operi.
• Cura dei materiali ufficiali che condividi con clienti e potenziali clienti (anche le fatture o
i preventivi, ad esempio).
• Mantenimento proattivo delle relazioni con clienti, potenziali clienti, fornitori, colleghi.
• Investimento ragionato in attività di promozione pubblicitaria dei tuoi servizi o prodotti.
• Analisi costante dei risultati della tua attività e dei tuoi flussi finanziari, nell’ottica di una
conseguente pianificazione sensata delle azioni di promozione della tua attività.

Il Marketing Personale, dunque, assume svariate sfaccettature e richiede sicuramente tempo


e risorse. È possibile comunque farsi aiutare nell’attività promozionale da chi si occupa di
marketing di professione, ma qualunque lavoratore autonomo può e deve fare la propria parte.

Leggi anche: Come trovare nuovi clienti - Bon ton riunione di lavoro

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2.2 Il tempo è denaro: scegliere i clienti,
gestirli efficacemente e… farsi pagare
Fare Marketing, trovare e gestire clienti e progetti, seguire l’amministrazione: tutto ciò ha un
costo, misurabile in tempo e denaro.

In particolare la cura dei clienti è un altro tema “caldo” che - al pari della gestione del
proprio Personal Branding - diventa cruciale per il successo della propria impresa
individuale. Capire, non solo come, ma anche quanto farsi pagare sta diventando un
argomento sempre più discusso, soprattutto in seguito alle questioni sorte attorno all’equo
compenso per i professionisti.

Per individuare in modo semplice il prezzo minimo orario per il proprio lavoro, il
professionista deve tenere presenti quattro aspetti:
• lo stipendio annuo potenziale che avrebbe se svolgesse la stessa attività ma da
dipendente;
• la freedom tax, ovvero il valore annuo che si attribuisce alla libertà e alla propria
indipendenza;
• la pressione fiscale;
• il numero di ore fatturabili all’anno.

Il prezzo minimo orario sarà quindi determinato dalla formula:


(salario potenziale x pressione fiscale - Freedom Tax) /
ore fatturabili nell’anno

Il valore individuato dovrà essere comunque modulato, ad esempio, a seconda


dell’importanza del progetto, dell’urgenza e del rapporto che si ha con il cliente.

In merito a quest’ultimo punto, il rapporto tra libero professionista e cliente comincia fin
dai primissimi contatti, ed è proprio in queste prime fasi della relazione commerciale che
si determina se riuscirai ad avere un guadagno oppure no.

Un rapporto commerciale redditizio deve cominciare con la “scelta del cliente”. Hai letto
bene: è possibile scegliere i propri clienti. Pensi sia un sogno? In realtà un modo per fare
una “selezione naturale” c’è. Ecco il nostro decalogo:

1. Puoi fare delle ricerche online per capire la serietà della persona o dell’azienda
che ti vuole ingaggiare: esistono App e siti web che possono svelare la solvibilità
dell’impresa, ad esempio.

2. Preventivo e contratto: vanno definite con chiarezza e senza fraintendimenti le


attività da svolgere, il compenso pattuito, le modalità e le tempistiche di pagamento,
i tempi previsti per eventuali contestazioni.

3. Includi nel tuo contratto una sezione Termini e Condizioni che tuteli il tuo lavoro.

4. Prima di cominciare qualunque attività, ottieni la firma sul contratto o su una lettera
di incarico. Richiedi il documento firmato in originale!

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5. Rateizza il tuo compenso, possibilmente includendo anche un “anticipo lavori”,
così da diminuire il rischio di mancata riscossione del tuo onorario. La dilazione del
pagamento va prevista nel contratto.

6. Escludi qualunque forma di pagamento in nero.

7. Chiedi conferma di ricezione di preventivo e fatture tramite telefonata o inviale


tramite PEC.

8. Segnala le scadenze delle fatture inviate, sollecitando il pagamento in caso di ritardi


- con Fatture In Cloud ciò avviene in automatico, senza farti perdere tempo e senza
costringerti a ricordare tutte le scadenze.

9. Conserva sempre tutte le comunicazioni con i clienti (messaggi, e-mail e


corrispondenza cartacea).

10. Prima di intraprendere un altro incarico con il medesimo cliente, assicurati di essere
stato totalmente retribuito per i lavori conclusi.

Queste 10 buone pratiche portano in dote molti vantaggi: si tratta di un approccio


professionale e serio, che tutela anche legalmente il tuo lavoro e che porterà i potenziali
clienti “che giocano sporco” ad auto-escludersi, di fronte a una serie di condizioni non
negoziabili. Inoltre, l’osservazione di questo decalogo pone già le basi per un’equa
gestione del rapporto professionale e dei pagamenti.

Leggi anche: Crediti insoluti

2.3 Misurare e Pianificare, due parole


d’ordine che valgono oro
Misura ciò che è misurabile, e rendi misurabile ciò che non lo è. (Galileo Galilei)

In qualunque settore lavorativo, misurazione e pianificazione sono il viatico per efficientare


e migliorare il lavoro del freelance. È a dir poco time-spending e complesso - per non dire
impossibile - analizzare tutti i dati che sottendono all’andamento della tua attività: rispetto
a qualche anno fa, però, è sufficiente attivare qualche strumento online a supporto del
business.

È il caso, ad esempio, del software Fatture in Cloud, che ha una ricca dotazione
di funzionalità di analisi e statistiche. Dal tuo pannello di controllo personale puoi
monitorare fatturato, flussi di cassa, costi di gestione e anche il livello di tassazione,
automaticamente aggiornato sulla base di eventuali fluttuazioni.

Con un colpo d’occhio, avrai sempre una fotografia aggiornata dello stato di salute della
tua impresa, della situazione crediti-debiti in essere, del tuo utile d’impresa e relativo indice
di redditività, del guadagno lordo e netto, senza dimenticare pressione fiscale e contributi,
espressi sia in valore assoluto che percentuale. È uno strumento imprescindibile, distante
un solo click nel tuo pc, smartphone o tablet, per capire se la rotta è quella giusta ed
eventualmente adottare i giusti correttivi. In pratica, è come avere un controllo di gestione
alle tue dipendenze, a partire da soli 5 euro al mese.

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3. Quattro cose che i freelance
avrebbe voluto sapere prima
di mettersi in proprio

Nella vita lavorativa di tutti i giorni il libero professionista - vero e proprio one man show -
deve arrangiarsi lungo tutta una serie di incombenze che richiedono grande dispendio di
tempo.

Per automatizzare e velocizzare il proprio lavoro ha a disposizione una grande varietà di


strumenti: dal Calendar per ricordare gli appuntamenti o la Suite Drive per avere sempre
a disposizione tutti i documenti, sino a soluzioni di organizzazione del tempo e del lavoro
più raffinate come Trello, Redbooth o Asana. Oltre alle questioni legate alla professione
vera e propria, quando ci si mette in proprio e si apre partita IVA si scopre molto presto
che le attività “mangia tempo” e più stressanti sono quasi sempre legate a questioni
amministrative e gestionali:

1. Numerare, archiviare e cercare fatture


e preventivi.

Numerazioni errate, fatture d’acquisto disperse, richieste di re-invio da parte di clienti


sbadati sono una enorme scocciatura e perdita di tempo. Recuperare un vecchio
preventivo o una fattura dell’anno prima possono richiedere diversi minuti di ricerche e
tempo sottratto al tuo vero lavoro (a meno che tu non sia un archivista). Disporre di un
software che ti garantisca ordine e facilità nella consultazione dei documenti diventa
fondamentale in termini di tempo speso.

2. Compilare le fatture destreggiandosi


tra imposte, ritenute e contributi.

Diciamocelo: emettere fattura è ogni volta una piccola gioia e un piccolo trauma. Compila
e controlla i dati, verifica di aver applicato bene l’IVA e la ritenuta d’acconto, verifica che
la numerazione sia giusta… i minuti passano e un’attività prettamente operativa rischia di
trasformarsi in un ostacolo “costoso” in termini di tempo.

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3. Scadenze, scadenze e ancora
scadenze.

In particolar modo per quanto concerne le fatture da incassare, ma anche i pagamenti da


effettuare e gli F24 da saldare. All’interno di una settimana lavorativa hai già troppe cose di
cui preoccuparti e ricordarti. Ecco che uno strumento come lo scadenziario diventa un tool
essenziale e se poi si compila in automatico ogni volta che emetti una fattura, registri un
acquisto o il commercialista ti invia un F24 come accade in Fatture in Cloud, diventa vitale.
Grazie a questo aiuto, le tue energie saranno totalmente dedicate agli aspetti centrali del
tuo lavoro.

4. Essere sempre in linea con la


normativa vigente.

In Italia, nell’ambito della fiscalità si inseguono con frequenza continui stravolgimenti


alternati a una costellazione di minimi cambiamenti, che rendono complessa la
conoscenza della materia fiscale, con tutte le conseguenze operative del caso. Seguire
tutto ciò porta via tempo e ti può portare a commettere errori; diventa prezioso, quindi,
poter contare su software che includano già automaticamente le novità legislative che
hanno un impatto sulla gestione amministrativa e fiscale.

Per fare il salto di qualità definitivo..


..il freelance deve poter affiancare agli strumenti di organizzazione e pianificazione che
già utilizza anche un supporto per approcciare questi quattro punti chiave. Spesso non si
hanno le competenze per affrontare queste tematiche senza il rischio di commettere errori,
soprattutto perché la loro gestione non rientra nelle competenze del professionista. La
soluzione è a portata di mano grazie a strumenti software come Fatture in Cloud, poiché il
tempo a disposizione del professionista deve essere impiegato per attività a più alto valore
aggiunto, senza altre preoccupazioni.

Il software ideale, pertanto, è uno strumento versatile e deve racchiudere in sé diverse


caratteristiche, quali:

SEMPLICITÀ - facile e intuitivo, non richiede nessuna installazione rendendosi utile fin da
subito, senza dover ricorrere a istruzioni scoraggianti.

PRATICITÀ - rapido da utilizzare, azzera gli errori grazie all’inserimento automatico


delle anagrafiche esatte con Atoka e Cerved, e permette di accorciare i tempi di diverse
operazioni che altrimenti sarebbero troppo costose in termini di tempo.

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PERSONALIZZAZIONE - adattabile alle molteplici esigenze della tua attività (acquisti,
pagamenti, analisi e report, prima nota cassa e banca, etc…) e dando accesso al
commercialista tutto è più pratico e veloce. Inoltre, puoi personalizzare ogni tipo di fattura
o documento.

ACCESSO MULTIDEVICE - sempre disponibile anche in mobilità, grazie a versioni App iOS e
Android per smartphone e tablet.

SINTETICO E AGILE - ricco di semplici grafici che permettono di leggere la situazione

Uno strumento completo:


Fatture in Cloud
L’abbiamo ribadito più volte: il lavoratore autonomo deve contare solamente sulle proprie
forze, non avendo un team dedicato all’amministrazione o al marketing o alle vendite. È un
problema comune per chi ha scelto la via della libera professione. Per questo motivo anche
la scelta degli strumenti di lavoro diventa cruciale per il successo del business.

Lo strumento che racchiude in sé le 6 caratteristiche menzionate e che consente di


soddisfare automaticamente i 4 bisogni / problemi centrali del lavoratore autonomo,
esiste. Ed ha un costo alla portata di qualunque professionista: si tratta di Fatture in Cloud,
software online per liberi professionisti e aziende.

Non è solamente uno strumento che ti aiuta “a fare le fatture” o ti


supporta nel controllo di gestione, ma un assistente virtuale per
il tuo business, che ti garantisce una marcia in più nelle diverse
aree che compongono il lavoro autonomo: fatturazione; acquisti;
prima nota e pagamenti; gestione magazzino; analisi e report;
collaborazione e comunicazioni.

Vuoi sapere nel dettaglio cosa fa questo strumento, accessibile a partire da 5 euro al mese?

Leggi anche: Le oltre 30 caratteristiche chiave

In conclusione: se sei un freelance, in qualunque settore operi, dovrai ridurre il più possibile
le perdite di tempo, le distrazioni e le seccature legate alla gestione amministrativa e
gestionale della tua impresa, mantenendo contemporaneamente alti standard nella
gestione di tali mansioni.

Il tempo è la risorsa limitata - e dunque preziosa - da preservare: ti servirà per sviluppare


servizi e prodotti, per trovare nuovi clienti, per costruire passo-passo il tuo Personal
Branding.

Tutto il resto può essere demandato a uno strumento eccezionale, versatile ed economico,
che risolve i problemi tipici del lavoro autonomo e che ti consente di costruire con fiducia il
futuro della tua impresa.

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Basta Excel,
stop con l’improvvisazione.
Personal Branding, gestione
amministrativa e contabile, gestione di
crediti e debiti, analytics sull’andamento
della tua impresa, gestione del
magazzino, stima della tassazione,
scadenziario, automatismi salva-tempo:
tutto in un’unica piattaforma online
facile da usare e sempre disponibile, a
partire da 5 euro al mese.

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