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PARTE 7

Cenni sulla valutazione e valorizzazione delle


risorse minerarie
Parte 7. Valutazione delle risorse minerarie

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Parte 7. Valutazione delle risorse minerarie

33. Valore economico delle risorse minerarie

33.1 Considerazioni generali relativamente grandi (20–60 µm), ma contenuti in


pirite o arsenopirite, come spesso accade per l’oro
Il tenore (grade) indica la concentrazione con la quale un mesotermale, possono dare recuperi modesti (< 35%)
dato metallo (o minerale utile) è presente in un corpo e richiedere macinazioni molto spinte o addirittura
minerario. Si esprime in percentuale in peso (per metalli arrostimento del solfuro prima di procedere
“comuni” come Al, Fe, Zn, Pb, Cu, Mn, Ni, Co, Sn, Nb, all’estrazione mediante cianurazione, determinando
Ta) o in ppm (parti per milione, o g/t) nel caso di metalli così cut-off molto più elevati che per una
rari (Cd, Ge, Tl, REE, etc.) e preziosi (Ag, Au, PGE). Il mineralizzazione epitermale disseminata di analogo
tenore è una proprietà chimica intrinseca del giacimento, tenore. Analogamente, la presenza di minute
indipendente da considerazioni di ordine economico, che inclusioni, quali quelle dovute a fini smescolamenti o
si determina mediante l'analisi chimica di campioni concrescimenti con altre fasi mineralogiche (es.
rappresentativi prelevati dal corpo minerario. Esso indica ilmenite ± ulvöspinello in magnetiti titanifere;
la concentrazione totale del metallo, indipendentemente calcopirite in sfalerite; mackinawite e sfalerite in
dalla sua diffusione in specie mineralogiche utilizzabili o calcopirite), possono diminuire drasticamente il
meno con le attuali tecniche di trattamento industriale. pregio del minerale, fino a renderlo del tutto
Il tenore minimo sfruttabile (cut-off grade) è la
concentrazione minima in uno o più metalli utili che
consenta di coltivare con profitto un corpo minerario. La
determinazione del tenore minimo sfruttabile si basa su
considerazioni finanziarie ed è influenzata da un insieme
di fattori economici, sociali, politici e geologici, qui di
seguito elencati.
• Il prezzo del metallo/minerale.
• La presenza di elementi minori utili (es. Cd, Ge, Tl in
sfalerite; Ag in galena e tetraedrite; U in placers
auriferi) o dannosi (Fe in sfalerite; Bi in galena; Hg
in pirite; As in tetraedrite; Sn in tantalite).
• La natura dei minerali di ganga: ganghe favorevoli
sono quelle costituite da minerali utili recuperabili
come fluorite e barite per giacimenti a Pb–Zn,
caolino per Sn, pirofillite per Au, etc,; sono ganghe
sfavorevoli quelle molto dure, che comportano alti
costi di coltivazione e di macinazione (quarzo,
granato, etc.), o quelle difficilmente separabili dalla
frazione utile (es. tremolite fibrosa).
• La natura dei minerali metallici: ad es. il Fe è estratto
con minori costi da ossidi che da carbonati (che
richiedono torrefazione) e non è conveniente da
solfuri; l’estrazione di Al non è in genere conveniente
da silicati; il Ni si estrae più convenientemente dal
solfuro pentlandite [(Fe,Ni)9S8] che dal silicato
garnierite; il Ti si estrae più facilmente dal rutilo
(TiO2) che dall’ilmenite (FeTiO4) e non è di fatto
estraibile da titanite (CaTiO3) o augiti titanifere; lo Fig. 33.1. Esempi di microtessiture. (a) Tessitura granulare,
Sn si estrae con minori costi dall’ossido cassiterite dove il nero rappresenta il minerale utile e il bianco la ganga
(SnO2) che dal solfuro stannite (Cu2FeSnS4). (×0.6). (b) Granulo di pirite con vene di calcopirite (nera)
• Le proprietà granulometriche e microtessiturali del (×177). (c) Granulo di sfalerite con microinclusioni di
minerale: granulometrie molto fini richiedono calcopirite (chalcopyrite disease) (×133). (d) Granulo di pirite
macinazioni spinte, elevati costi di trattamento e rivestito di calcocite supergenica (×233). (e) Granuli di
possibili perdite importanti di materiale utile. Si cita a pirrotina con essoluzioni di pentlandite granulare lungo i limiti
titolo di esempio la mineralizzazione a fluorite di intergranulari (facilmente liberabile) e in fiamme entro la
Pianciano (Lazio), che ha presentato gravi problemi pirrotina (difficilmente liberabile) (×57). (f) Lamelle di
di trattamento dovuti all’estrema finezza del minerale assoluzione di ilmenite in un granulo di magnetite (×163). (Da
(per lo più <40 µm) e alla sua difficile separazione Evans 2006). Solo la tessitura (a) è favorevole; le altre sono
dalla barite e apatite associate. Molto importante è il tutte più o meno sfavorevoli e comporteranno un aumento del
caso dell’oro nativo: granuli di dimensioni anche cut-off.
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inutilizzabile (Fig. 33.1). Solamente un accurato


studio minerografico permette di ottenere
informazioni dettagliate su queste proprietà
fondamentali del giacimento.
• Dimensioni, forma e tipo di giacimento (Fig. 33.2): di
regola più il giacimento è grande più il cut-off tende a
diminuire, in quanto la prolungata produzione
consente un ammortamento più efficace dei costi.
Giacimenti in ammassi di grandi dimensioni
(dell’ordine di qualche milione di m3 o del km3) e di
elevata continuità, specie se con possibilità di
coltivarli a cielo aperto, possono essere sfruttati
anche per tenori molto bassi (es. i porphyry coppers,
che consentono dì estrarre fino ad alcune centinaia di
migliaia di tonnellate di grezzo al giorno!). Al
contrario giacimenti tabulari (filoni, strati, lenti),
specie se smembrati dalla tettonica, o in ammassi
isolati, discontinui, di dimensioni limitate, e che
devono essere coltivati in sottosuolo comportano forti
spese di estrazione e richiedono quindi cut-off molto
elevati, oltre che tonnellaggi sufficienti.
Altri fattori che incidono sul cut-off di un giacimento,
fino eventualmente a comportare la sua declassazione a
risorsa sub-economica, sono la posizione geografica e le
condizioni socio-economiche locali, che determinano la
facilità o meno di trasporto, la disponibilità di forza Fig. 33.2. Continuità geologica e tenori (come proporzione di
lavoro e di energia a basso costo, il sistema di tassazione, minerale utile) caratteristici per diverse tipologie di
il tipo di politica e la sua stabilità. giacimenti.
Chiaramente, la definizione del cut-off ha come sua
diretta implicazione anche la definizione dei limiti
geometrici del giacimento. Il passaggio fra il corpo minerale utile. In questi casi, il limite fra corpo
minerario coltivabile (tenore > cut-off) e la roccia sterile sfruttabile e zona sterile deve essere definito con indagini
(tenore < cut-off) è talora ben definito, come nel caso di particolarmente accurate (campionature lungo trincee,
filoni a salbande nette, di corpi stratiformi o di ammassi gallerie o sondaggi, analisi chimiche, studi minero-
di riempimento di karst. Altre volte, invece, si verificano petrografici, etc.).
passaggi sfumati, rappresentati da una frangia di
transizione con concentrazioni via via più deboli di

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34. Campionatura mineraria

34.1 Considerazioni generali disperdono e possono non essere raccolte in toto. Rimane
comunque un metodo più preciso, ma più costoso,
La stima del tonnellaggio e del tenore di una rispetto al chip sampling o al grab sampling descritto più
mineralizzazione costituisce una delle pratiche più sotto. La Figura 34.1 mostra le diverse possibili strategie
importanti e delicate nella valutazione di una risorsa di campionamento di questo tipo.
mineraria. La valutazione del tonnellaggio richiede la
determinazione del volume della mineralizzazione 34.2.2 In miniera
(cubaggio), definito sulla base di un particolare cut-off, e In miniera, i campioni possono essere prelevati da
della sua densità media (stabilita con esami su porzioni materiali di volata in galleria (es. da carrelli di trasporto
rappresentative). Conoscendo il tonnellaggio e il tenore del tout-venant) (grab sampling), oppure direttamente
medio si può stabilire l’entità delle risorse/riserve in sul fronte di avanzamento o in open-pit mediante chip
termini di tonnellate di metallo utile. In casi semplici, sampling, prelevamenti “a canaletta”, o raccogliendo
una valutazione speditiva del tenore può essere effettuata fanghi e polveri da fori da mina o da fori appositi
localmente, ad es. su un fronte di avanzamento o su un eseguiti con martello pneumatico. Il grab sampling è un
affioramento mineralizzato, mediante l’esame dei metodo poco rigoroso, essendo difficile in fase di
rapporti volumetrici tra il minerale utile e la ganga, prelievo mantenere una totale casualità nella scelta dei
tenendo conto delle rispettive densità e della frammenti. Esso è tuttavia il metodo meno costoso e più
concentrazione del metallo nel minerale utile. Più in veloce, ed è particolarmente indicato per
generale, la valutazione richiede un’attività di mineralizzazioni uniformi in cui il minerale e lo sterile si
campionatura opportunamente programmata, lunga e rompono in frammenti di granulometria pressoché
costosa. I campioni utili alla valutazione possono essere uguale.
raccolti in superficie, in miniera o provenire da sondaggi
più o meno profondi. La scelta delle diverse strategie e 34.2.3 Sondaggi
tecniche di campionatura dipende dalle caratteristiche Notevole importanza, sia in fase di prospezione che di
della mineralizzazione, dalla scala dello studio valutazione, rivestono le campionature mediante
(esplorazione preliminare, valutazione definitiva, sondaggi profondi. Questi possono essere effettuati con
controllo durante la coltivazione) e dal grado di tecniche diverse e più o meno sofisticate e costose.
confidenza richiesto per la valutazione. Tale scelta può Consentono di effettuare osservazioni e valutazioni
comportare notevoli differenze in termini di costi, puntuali in sotterraneo seguendo traiettorie e griglie
rappresentatività e velocità di prelievo.

34.2 Campionatura
34.2.1 In superficie
Campioni in superficie possono provenire da
affioramenti mineralizzati, gallerie di assaggio o pozzi di
prospezione (prelevamenti su cumulo, ad es. da 1 m di
sgombero del pozzo) e trincee. Queste ultime consentono
di effettuare osservazioni geologiche di dettaglio e di
prelevare campioni indisturbati e di notevoli dimensioni.
Per mineralizzazioni di tipo filoniano, la campionatura in
affioramento o trincea viene in genere eseguita
raccogliendo un certo numero di campioni
trasversalmente al filone. I campioni possono essere
frammenti estratti da diversi punti lungo una linea di
campionamento (chip sampling) o, meglio, canalette di
larghezza e profondità regolari estratte con scalpello e
martello o con sega circolare (“campionatura a
canaletta”, channel sampling). Normalmente, vengono
così prelevati campioni di 1–2 kg su lunghezze non
superiori a 2 m. Questo metodo comporta diverse cause Fig. 34.1. Possibili strategie di campionatura attraverso una
di errore: la prima è la difficoltà di ottenere una sezione vena mineralizzata. (a) Chip sampling; (b-d) campionatura a
regolare della canaletta, poiché le parti mineralizzate canaletta. Il metodo (b) fornisce le informazioni più accurate, i
(tenere e friabili) tendono a sovraescavarsi ed arricchire metodi (c) e (d) offrono la maggiore comodità di mantenere le
il campione; inoltre, le polveri di minerale ricco si operazioni di campionatura ad un livello costante.
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predefinite. più piccolo possibile. Dando per scontato che l’analisi


I sondaggi a rotazione (rotary drilling) e a chimica dovrà essere eseguita con la massima
percussione (percussion drilling) producono enormi accuratezza e precisione, l’errore totale di campionatura
quantità di frammenti (chips, cuttings) e polveri. comprende errori di selezione e di preparazione dei
L’elevata contaminazione per mescolamento consente campioni.
una scarsa correlazione tra campione e profondità di Gli errori di selezione derivano da due contributi,
prelievo. Si tratta tuttavia di metodi relativamente poco valutabili secondo il modello di Gy (1992) (v. sotto):
costosi, utilizzabili soprattutto per mineralizzazioni a (a) l’eterogeneità propria del campione, che si traduce
grande tonnellaggio e ad alta continuità geologica, quali nel cosiddetto errore fondamentale, che è il minimo
ad es, i porphyry. irriducibile dell’errore totale, e che può essere ridotto
I sondaggi a circolazione inversa (reverse circulation solo aumentando la massa o diminuendo la granulometria
RC drilling) consentono di raccogliere i cuttings durante del campione;
l’avanzamento, riducendone la contaminazione. I (b) la natura inevitabilmente selettiva del prelevamento
carotaggi continui (diamond core drilling e sonic core del campione e della sua successiva riduzione di peso e
drilling), più costosi, hanno il pregio di minimizzare il granulometria.
disturbo dei campioni, che possono quindi essere oggetto Gli errori di preparazione sono legati alla maggiore o
di studi approfonditi ed essere riferiti con estrema minore cura ed esperienza durante le operazioni di
precisione alle profondità di prelievo. La qualità pesatura, essiccamento, frantumazione, macinazione, etc.
dell’operazione di carotaggio è espressa dalla dei campioni. La progettazione di un buon sistema di
percentuale di recupero delle carote, che può diminuire riduzione con un’efficiente batteria di frantoi, mulini, per
in presenza di faglie, zone fratturate e intervalli con essiccatoi e separatori deve essere affidata a veri esperti,
materiali incoerenti. È pratica comune effettuare un cosa che spesso non avviene generando grossi problemi
sondaggio di tipo RC, convertendolo in carotaggio una soprattutto con mineralizzazioni a basso tenore e/o a
volta intercettata la mineralizzazione. grana fine e/o ricche di materiale argilloso o creatore di
In una prima fase (detta strategica o esplorativa) si polveri fini.
possono programmare alcuni sondaggi abbastanza Secondo Gy (1992), l’errore totale di campionatura
distanziati (anche di km), finalizzati ad individuare la (espresso come varianza, S2(TE)) non è mai superiore a
posizione della mineralizzazione, seguiti da una serie di due volte l’errore fondamentale, cioè
sondaggi lungo linee definite, a distanze di 100–300 m.
S2(TE) ≤ 2·S2(FE).
In una seconda fase (detta tattica), si effettueranno
sondaggi per griglie regolari, programmati sulla base di Ne consegue che una stima conservativa dell’errore
accurate informazioni geologiche, geochimiche, totale può essere effettuata assumendo che S2(TE) =
geofisiche, geostatistiche, etc., ottenute dalla prospezione 2·S2(FE). La valutazione dell’errore fondamentale
strategica ed eventualmente da trincee e gallerie costituirà pertanto il passo essenziale per una corretta
appositamente eseguite. Indicativamente, la spaziatura valutazione degli errori di campionatura.
dei nodi della griglia potrà essere di 100×100 m per
depositi stratiformi e tabulari e 25×50 m per corpi 34.3.1 Preparazione del campione per l’analisi
filoniani. I sondaggi possono partire dalla superficie ed, La preparazione del campione per l’analisi chimica
eventualmente, da gallerie e pozzi. richiede una riduzione sistematica di peso e
granulometria dell’ordine di 1000 volte, per un campione
iniziale di 1 kg, e di 1000000 volte per un campione
34.3 Rappresentatività dei campioni. iniziale di una tonnellata. I campioni sono ridotti
Errori di campionatura mediante frantumazione e macinazione, e il materiale
ottenuto è suddiviso in frazioni più piccole, su una delle
Il fallimento di alcune intraprese minerarie può essere quali si effettua un’ulteriore riduzione di granulometria.
imputato a procedure di valutazione inappropriate, Il sistema prevede una serie di stadi successivi di
dovute alla confusione tra campioni rappresentativi del riduzione di grana e di massa, ciascuno dei quali
giacimento e campioni la cui rappresentatività era scarsa comporta un certo errore di campionatura.
o addirittura ignota. Esistono varie regole empiriche e Gy (1992) indica una relazione tra la massa del
statistiche che assicurano una buona rappresentatività del campione, la dimensione dei suoi frammenti e la varianza
materiale procurato, soprattutto quando il prelievo è dell’errore fondamentale di campionatura per ciascuno di
effettuato da materiali eterogenei quali materiali di volata questi stadi:
o cuttings prodotti da sondaggi a percussione o RC. In
generale, è necessario partire da un volume importante (< Cd 3
M = 2
,
40 t e solitamente < 1 t), che viene successivamente S (FE)
frantumato e ridotto (in genere mediante quartatura
automatica meccanizzata) secondo una sequenza dove M è la massa del campione (in g), d è la dimensione
adeguata, fino ad ottenere un campione di pochi grammi dei frammenti visibili più grandi1 (in cm) e C è la
destinato all’analisi chimica per gli elementi di interesse.
Ciascuna delle tre fasi (prelevamento, riduzione,
1
analisi) comporta un errore che deve essere mantenuto il Rigorosamente, l’ampiezza della maglia che trattiene il 5%
dei frammenti.
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Parte 7. Valutazione delle risorse minerarie

Fig. 34.2. Esempio di riduzione a quattro stadi secondo la formula di Gy: (a) riduzione corretta; (b) riduzione non corretta.

costante di eterogeneità del minerale, data da2 f è un fattore riferito alla forma dei frammenti, che si
assume sferica, nel qual caso f = 0.5;
C = cβfg
g è un fattore di dispersione delle dimensioni dei
dove c è il fattore di costituzione mineralogica pari a frammenti (da 0.20 a 0.75, in relazione all’intervallo
(1 − a L )
stretto o largo di granulometria, normalmente assunto
c=
aL
[(1 − a L )δ min + δ ganga a L ] , pari a 0.25.
Le operazioni di riduzione devono essere completate
entro un errore di campionatura accettabile. Nella pratica
con
comune una deviazione standard relativa <5% può essere
aL = frazione del minerale di interesse
generalmente accettabile. Dalla formula di Gy si vede
δmin = densità del minerale di interesse (g/cm3)
come, per ridurre l’errore, sia necessario aumentare la
δganga = densità della ganga (g/cm3);
massa o diminuire la granulometria. Secondo Gy, per
β = grado di liberazione del minerale di interesse,
mantenere l’errore entro limiti accettabili è necessario
variabile tra 0 (totalmente incluso, locked) a 1
che M sia tale per cui
(totalmente liberato, free), generalmente (a meno di studi
specifici, soprattutto sull’oro) assunto cautelativamente M ≥ K·d3
d lib con K stimato empiricamente a 125000 (ma fino a
pari a 1, altrimenti dato da β = , con dlib pari alla
d 250000 per mineralizzazioni a basso tenore < 0.01%). In
granulometria richiesta per la completa liberazione; un grafico log(M) – log(d), il valore minimo richiesto per
M cadrà lungo una retta con pendenza pari a 3 (Fig.
2
34.2)3. Tale retta (linea di sicurezza o safety line)
Si noti che per i metalli preziosi come oro e platino, il forte dividerà il grafico in due parti, una “safe area” con errori
contrasto di densità renderà particolarmente difficile
l’omogeneizzazione dei campioni una volta che i metalli
3
saranno liberati dalla ganga. Per tenere conto di ciò, Gy Si noti che, data la formula generale di Gy, se β < 1 la
suggerisce di modificare l’espressione di C, che diventa pari a pendenza della curva risulterà inferiore, cioè saranno consentiti
2.4·d3/aL. campioni più piccoli a parità di granulometria.
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Parte 7. Valutazione delle risorse minerarie

accettabili, e una “unsafe area” con errori inaccettabili. quali finisce sulla safety line.
In ogni stadio del processo di riduzione, sarà necessario
evitare valori di M inferiori a quelli previsti dalla linea di Per ogni stadio di campionatura che termina sulla safety
sicurezza. Per ogni stadio di campionatura che termina line, vale la relazione
sulla safety line, vale la relazione M = K·d3, con K =
S2(FE) = C / 125000,
125000, da cui
dove
S2(FE) = C / 125000.
C=cβfg
Dato l’elevato costo dei processi di frantumazione e
c = (1−aL)/aL·[(1−aL)dsfalerite+aL·dganga].
macinazione, essi sono in genere effettuati su volumi di
materiale il più ridotti possibili, compatibilmente con i Per un tenore di 7.0% Zn:
limiti posti dalla safety line.
aL = 7×10–2/0.67 = 0.105,
per cui
34.3.2 Esempi di applicazione della formula di Gy
c = (1−0.105)/0.105 ·[(1−0.105)·4+0.105·2.7] ≅ 33
Es. 1 - Calcolo dell’errore fondamentale per C = 33·1·0.5·0.25 = 4.13
mineralizzazione con “free milling gold” S2(FE) = 4.13 / 125000 = 33×10–6
Ad ogni stadio di riduzione si può assumere S2(TE) =
–6
tenore = 1 g/t → aL = 10 (frazione di oro) 2·S2(FE), per cui per l’intero schema (4 stadi):
β = 1 (oro completamente liberato)
d = 0.2 cm (diametro particelle più grosse) S2(TE) = 4·2·S2(FE)
Essendo S2(TE) = 8·33×10–6 = 264×10–6
S(TE) = 1.62×10–2 = 1.6%
S2(FE) = C·d3 / M
con C = 2.4 / aL, Relativamente al tenore di sfalerite (10.5%):

S2(FE) = 2.4·d3 / aL / M. S(TE) = 1.62×10–2·10.5% = 0.17%

Per 1 tonnellata di campione (cioè M = 106 g), Relativamente al tenore in Zn:

S2(FE) = 2.4·(0.2)3/10–6/106 S(TE) = 1.62×10–2·7.0% = 0.11%


= 2.4·0.008 Assumendo una distribuzione normale dell’errore, al
= 1.92×10–2 livello di confidenza 95% l’intervallo di incertezza è pari
S(FE) = 1.4×10–1. a ±2·S(TE), cioè
Assumendo una distribuzione normale dell’errore, tenore in Zn = 7.0 ± 0.22 %
l’intervallo di incertezza ad un livello di confidenza del
95% sarebbe ca. ±2·S(FE) ≅ ±2.8×10–1, cioè 28% ____________________________________________
(inaccettabile). Se si volesse un errore minore, ad es.
±10% (cioè S(FE) ≅ 5×10–2), bisognerebbe aumentare Es. 3 – Calcolo del peso minimo da prelevare per una
notevolmente M: mineralizzazione a sfalerite

S2(FE) = 25×10–4 tenore medio Zn = 7.0% (v. sopra)


M = C·d3 / S2(FE) aL = 0.105 → c = 33 (v. sopra)
= 2.4·(0.2)3/10–6/25×10–4 La sfalerite è liberata a 150 µm e la campionatura è
= 768×104 g = 7.68 t effettuata durante il processo di frantumazione quando
_____________________________________________ dmax = 25 mm

Es. 2 – Calcolo dell’errore totale di campionatura per Calcolare il peso minimo da prelevare per ottenere un
uno schema di riduzione a più stadi (mineralizzazione errore totale dello 0.2% Zn ad un liv. conf. del 95%.
a sfalerite) M = C·d3 / S2(FE)

tenore medio Zn = 7.0% = 2·C·d3 / S2(TE)


densità ganga = 2.7 g/cm3 β = (0.015/2.5)0.5 = 0.077
densità sfalerite = 4.0 g/cm3 C = c β f g = 33·0.077·0.5·0.25 = 0.32
tenore in Zn della sfalerite = 67% S(TE) = 0.2% / 2 / 7% = 0.014
fattore di liberazione β = 1
M = 2·0.32·2.53 / 0.0142
= 51 kg
Calcolare l’errore totale sul tenore medio in Zn per uno
schema di riduzione/campionatura a 4 stadi, ognuno dei

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Parte 7. Valutazione delle risorse minerarie

35. Stima delle risorse minerarie (tonnellaggi e tenori)

35.1 Metodi convenzionali


t=
∑ t i ⋅ Li
∑ Li
Si basano sul concetto di area o volume di influenza di
punti noti in termini di spessori e/o tenori dei corpi Sebbene largamente usate, le valutazioni basate su
mineralizzati. Il valore di una certa variabile nello spazio metodi convenzionali possono essere soggette ad
(o in una sua certa porzione) è stimato tenendo conto dei importanti errori di stima se riferite a mineralizzazioni
valori dei punti vicini, il cui peso statistico è variamente poco omogenee e non forniscono indicazioni statistiche
considerato (Fig. 35.1). Un caso particolare sono le sulla loro incertezza.
valutazioni dei tenori effettuate sulla base di dati
provenienti da carotaggi. In questo caso il valore del
tenore medio per ciascun sondaggio, per la porzione 35.2 Metodi statistici classici
dove questo attraversa la zona mineralizzata, può essere
ottenuto dalla media dei tenori (t) misurati su segmenti di Forniscono una stima del tonnellaggio o del tenore
carota (ad es. ca. 1 m) pesati sulla base della loro medio e dei relativi errori (varianza) per una certa
rispettiva lunghezza (L), cioè porzione mineralizzata, senza tenere conto della

Fig. 35.1. Alcuni metodi convenzionali per la stima dell’area di influenza di un campione o punto di osservazione. (a) I dati sullo
spessore di una mineralizzazione ottenuti da osservazioni puntuali vengono interpolati manualmente per costruire delle isopache. (b)
L’area investigata è suddivisa in poligoni, delimitati da lati tracciati ortogonalmente ai segmenti che congiungono due punti di
osservazione vicini, a ciascuno dei quali è attribuito il valore (spessore o tenore) del punto di osservazione in esso contenuto. (c)
L’area investigata è suddivisa in triangoli delimitati dalle congiungenti i punti di osservazione più vicini; a ciascun triangolo è
attribuito un valore corrispondente alla media dei campioni vicini; si noti che i valori calcolati dipenderanno dalla modalità con cui
sono tracciati i triangoli. (d) Lo spessore di una mineralizzazione stimato sulla base di una sezione geologica (ottenuta interpolando
dati da una serie di sondaggi) è attribuito al volume circostante di estensione D. (e) L’area è suddivisa in quadrangoli che
contengono un punto di osservazione e ai quali è attribuito il valore corrispondente; in alternativa, una griglia regolare è sovrapposta
ad un’area campionata e il valore in ciascuna maglia è ottenuto come media dei campioni vicini, pesati inversamente al quadrato (o
altra potenza) della loro distanza dal centro della maglia (da Whateley 1992).
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Parte 7. Valutazione delle risorse minerarie

Fig. 35.2. Variazione del parametro t in funzione del numero


di campioni (n) e del livello di confidenza richiesto.

distribuzione spaziale dei dati. Presuppongono che i


singoli dati siano totalmente indipendenti tra loro, cioè Fig. 35.3. Ripartizione dell’errore residuo per una
siano localizzati in maniera assolutamente casuale. Ciò distribuzione di tipo normale “a due code” e “ad una coda” al
non corrisponde quasi mai a verità, in quanto la scelta livello di confidenza del 95% (v. esempio nel testo).
dei punti campionati (ad es. la localizzazione dei
sondaggi) risentirà sempre in qualche misura della
distribuzione spaziale della mineralizzazione. I dati
vengono rappresentati con istogrammi di frequenza e
generalmente modellizzati assumendo distribuzioni 35.3 Metodi geostatistici
teoriche di tipo gaussiano o log-normale. I valori
calcolati della media ( x ) e della deviazione standard (S) Forniscono una stima dei valori di variabili
dei valori (o dei loro logaritmi) relativi ad un certo regionalizzate4 (es. tenori, spessore, qualità della
numero (n) di campioni rappresentativi sono utilizzati mineralizzazione, etc.), e dei relativi errori, in aree non
per ottenere una stima del tenore medio e della sua campionate, tenendo conto anche della distribuzione
incertezza. spaziale dei dati e, quindi, delle loro correlazioni più o
Applicando la teoria statistica, possiamo dire che meno forti nelle varie direzioni. In generale i valori di
esiste il 95% di probabilità che il valore medio vero queste variabili sono più simili a distanze ravvicinate e la
rappresentativo del giacimento sia compreso tra i valori correlazione diminuisce fino ad annullarsi per distanze
S S elevate. Una volta stabilito come varia nello spazio
x − t 2.5% e x + t 2.5% , dove t è un parametro che questa correlazione, è possibile valutare l’influenza del
n n
tenore di un campione localizzato in un certo punto sui
diminuisce all’aumentare di n e al diminuire del livello di
valori assunti dai campioni circostanti e viceversa. La
confidenza richiesto (t2.5% diventa circa 2 per n > 25; Fig.
stima del tenore medio potrà quindi essere effettuata
35.2). La notazione t2.5% sta ad indicare che la probabilità
considerando non solo i valori osservati, ma anche quelli
di errore residua del 5% (cioè 100% – 95%) è stata
opportunamente stimati per ogni punto non campionato
equamente distribuita sui due lati della media
del giacimento.
(distribuzione “a due code”; Fig. 35.3).

( )
Ad es., dati i seguenti valori: x = 10.55% Zn, S =
35.3.1 Il variogramma
3.60% e n = 121, si avrà t2.5% = 1.96, t S n = 0.65, da
Il variogramma è lo strumento geostatistico più usato per
( )
cui Znmax = 11.20% e Znmin = 9.90%. Per ridurre
quantificare la similarità tra i valori di variabili
l’intervallo di incertezza ± t S n sarà necessario
regionalizzate in diversi campioni in funzione delle loro
aumentare significativamente il numero di campioni
relazioni spaziali. In un variogramma o, meglio, semi-
(tenendo conto che la dipendenza è da n ) oppure
variogramma, la variabilità spaziale è quantificata dalla
ridurre il livello di confidenza richiesto.
semivarianza
In taluni casi può essere conveniente scaricare tutto

∑ (z (i ) − z (i + h) )2
l’errore su lato inferiore della stima, come ad esempio n(h)

quando si vuole esprimere la probabilità che il tenore


i =1
vero sia superiore ad un certo cut-off prefissato γ ( h) = ,
2n ( h )
(distribuzione “ad una coda”; Fig. 35.3). Nel caso
( )
dell’esempio precedente, t5% = 1.65, t S n = 0.54, e
pertanto il tenore minimo in Zn al livello di confidenza 4
Una variabile regionalizzata è una variabile contraddistinta da
del 95% è pari a 10.55 – 0.54 = 10.01%. un’intensità (ad es. la concentrazione di un metallo) e da una
precisa collocazione spaziale, espressa come coordinate x, y, e
z.
173
Parte 7. Valutazione delle risorse minerarie

Fig. 35.4. (a) Esempio di semi-variogramma sperimentale e (b) Fig. 35.5. Differenze nei semi-variogrammi calcolati secondo
suo modello sferico. due direzioni ortogonali, una parallela alla direzione del corpo
minerario ed una perpendicolare ad essa. Si noti l’incremento
più rapido della semi-varianza perpendicolarmente alla
dove z(i) è il valore della variabile per il campione i- direzione del corpo.
esimo, z(i+h) è il corrispondente valore per il campione
distante h dal campione precedente, e n(h) è il numero di
campioni distanziati della stessa distanza h l’uno Prende il nome dall’ingegnere minerario D.R. Krige, che
dall’altro. Il calcolo della semivarianza è eseguito per il negli anni ’50 per primo utilizzò la tecnica delle medie
maggior numero di distanze h possibili. La mobili per valutare la coltivabilità di pannelli delle
rappresentazione grafica della variazione di γ(h) in miniere aurifere del Rand (Sudafrica), basandosi sulla
funzione della distanza h costituisce il semi-variogramma conoscenza dei tenori in oro in pannelli già coltivati.
sperimentale (Fig. 35.4). Le principali caratteristiche del kriging sono le
Per poter essere utilizzato, il semi-variogramma seguenti:
sperimentale deve essere modellizzato confrontandolo • è uno stimatore non distorto che minimizza la
con modelli teorici. Tra questi, il più utilizzato e il varianza di stima attraverso procedure di regressione
modello sferico, la cui equazione è la seguente lineare;
• restituisce il valore vero per i punti noti (per i quali la
 3h h 3 
γ (h) = C 0 + C  − 3 
, per h ≤ a, varianza sarà pertanto nulla);
 2a 2a  • per ogni stima fornisce anche una valutazione della
sua varianza.
γ (h) = C 0 + C , per h < a, L’accuratezza delle stime dipende da:
• numero punti di osservazione (campionati e
dove a rappresenta l’area di influenza (range) del semi- analizzati) e qualità delle misure;
variogramma. La curva prevista da questo modello • posizione dei punti di osservazione, meglio se
presenta un andamento pressoché lineare per piccole ordinati secondo una griglia regolare;
distanze e si appiattisce progressivamente raggiungendo • distanza tra i punti di osservazione: si attribuisce
un valore di soglia (sill) per h = a. La tangente alla curva maggior peso ai valori osservati nei punti vicini al
nella sua porzione iniziale sub-lineare interseca il valore punto da stimare;
di soglia per h = 23 a. • regolarità della variabile regionalizzata: meglio, ad
es., se i tenori variano in maniera uniforme e con
Contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, in
bassa dispersione.
molti casi il variogramma modellizzato non passa per
Un tipo particolare di kriging, molto usato in ambito
l’origine, ma presenta un valore non nullo positivo (C0)
minerario, è il cosiddetto block kriging. Questo metodo
per distanze h = 0. Tale caratteristica è nota come effetto
stima una variabile regionalizzata su una base diversa da
pepita (nugget effect) e indica la presenza di valori
quella puntuale, cioè per volumi preventivamente
estremamente variabili su distanze molto ridotte. Ciò è,
definiti. La zona mineralizzata può essere ad esempio
ad esempio, tipicamente riscontrato in mineralizzazioni
suddivisa utilizzando una griglia tridimensionale regolare
aurifere in placers, dove la presenza di pepite può
in blocchi di 10×10×5 m o di altra dimensione, per
effettivamente determinare variazioni estreme di tenore
ciascuno dei quali viene effettuata una stima del tenore
anche tra campioni molto ravvicinati.
medio utilizzando campioni provenienti da sondaggi
Il semi-variogramma può presentare forme differenti
(Fig. 35.6). Conoscendo il volume, la densità media ed il
se calcolato secondo direzioni prestabilite. Ciò indica
tenore medio dei blocchi, ed eliminando le porzioni
un’anisotropia nella distribuzione dei valori e, pertanto,
caratterizzate da tenore troppo basso adottando un
nei caratteri e orientazione del corpo minerario,
appropriato cut-off, è possibile valutare il tonnellaggio e
evidenziandone la maggiore o minore continuità nelle
il tenore medio dell’intero giacimento.
diverse direzioni (Fig. 35.5).
I metodi geostatistici richiedono calcoli piuttosto
complessi, che vengono ormai tipicamente eseguiti
35.3.2 Kriging
mediante l’utilizzo di software (es. VULCAN, SURPAC,
Il kriging è un algoritmo che utilizza i variogrammi per
ISATIS, etc.), alcuni dei quali sono specificamente
la valutazione di una variabile regionalizzata attraverso
concepiti per il calcolo di risorse/riserve.
una stima pesata sulla distanza e una media mobile.
A titolo di esempio, la stima delle risorse di una serie
174
Parte 7. Valutazione delle risorse minerarie

Fig. 35.6. Sezione verticale della distribuzione dei tenori in Au in un giacimento aurifero, ottenuti mediante block kriging
suddividendo le aree considerate in blocchi di 10×10×5 m. Le aree indicate come N/A non sono state considerate nella valutazione.

di prospetti auriferi (Abitibi Greenstone Belt, Canada) ha 3. ricostruzione e visualizzazione mediante SURPAC
richiesto un’attività di esplorazione mediante (a) dei corpi mineralizzati per sezioni verticali a x =
sondaggi carotati profondi (per un totale di n·10000 m), cost. e y = cost;
(b) trincee, (c) decapaggi (per n·1000 m2), e (d) analisi 4. individuazione mediante ISATIS e SURPAC dei
chimiche sistematiche (Au, Ag, Zn, Cu) su carote e limiti tridimensionali delle zone mineralizzate da
canalette. A questa è seguita una fase di valutazione, che stimare, con analisi variografica delle concentrazioni
si è esplicata secondo il seguente schema: aurifere (Ag, Cu, Zn);
1. informatizzazione dei dati topografici di superficie e 5. ricostruzione della distribuzione spaziale di Au (Ag,
ricostruzione della superficie topografica mediante Cu, Zn) mediante block kriging;
SURFER; 6. analisi e rappresentazione grafica dei risultati;
2. informatizzazione dei dati chimici georeferenziati su 7. calcolo dei volumi, tenori medi e classificazione
base tridimensionale secondo le coordinate delle risorse.
ortogonali x, y, e z;

175
Parte 7. Valutazione delle risorse minerarie

36. Mineralurgia

36.1 Rendimento ponderale e recupero

La mineralurgia comprende i vari processi di trattamento


(dressing) del minerale necessari alla trasformazione del
prodotto minerario grezzo (raw ore o tout-venant) in uno
o più prodotti utili (in genere un concentrato del minerale
utile) e in un prodotto di rifiuto (sterile o waste). Di fatto, a b
il trattamento mira a separare nella maniera più efficiente
possibile il minerale utile dal materiale di scarto
(beneficiation), cioè dalla ganga o da porzioni della
mineralizzazione con caratteristiche non ottimali.
L’efficienza del trattamento dipende da vari fattori, sia di
natura tecnologica sia legati alle caratteristiche primarie c d
della mineralizzazione, e non è mai del 100%.
Si definisce rendimento (o resa) ponderale (RP%) il
rapporto in peso tra il concentrato ottenuto e il grezzo
espresso in percentuale:
Pconcentrato
RP % = ⋅100 .
Pgrezzo

Il rendimento ponderale può essere calcolato anche


conoscendo i tenori (t) del grezzo, del concentrato e
dello sterile, mediante la seguente formula, del tutto e f
equivalente alla precedente:
t grezzo − t sterile Fig. 36.1. Esempi di macchinari utilizzati per la
RP % = ⋅100 . comminuzione, classificazione e separazione del minerale. (a)
t concentrato − t sterile Frantoio a mascelle tipo Blake; (b) cilindraia; (c) mulino a
palle; (d) classificatore a spirale; (e) frantoio giratorio; (f)
Si definisce recupero (o rendimento) (R%) il rapporto in
classificatore/separatore centrifugo o ciclone (da Steri,
peso tra le quantità di minerale o metallo utile (M) nel
Elementi di Mineralurgia).
concentrato e nel grezzo:
PM concentrato tconcentrato
R% = = ⋅ RP % , vibrovagli), adatta per granulometrie non inferiori a 0.5
PM grezzo t grezzo
mm, separa i granuli sulla base delle loro dimensioni. La
da cui classificazione idraulica o per equivalenza (con
classificatori a rastrelli, spirale, cicloni; Fig. 36.1), adatta
tconcentrato t grezzo − t sterile per granulometrie più fini, si basa sulle diverse velocità
R% = ⋅ ⋅ 100 .
t grezzo tconcentrato − t sterile di caduta dei granuli nel mezzo acquoso, che sono
funzione della loro granulometria e densità.

36.2 Trattamento del minerale 36.2.2 Processi di preconcentrazione (o pre-


arricchimento)
Questi processi servono ad eliminare il materiale
36.2.1 Processi preliminari
decisamente sterile. Si effettuano in genere mediante
Il trattamento del minerale richiede in generale una serie
cernite meccaniche, che sfruttano le stesse proprietà
di processi preliminari che serono a preparare il minerale
fisiche utilizzate dai processi di concentrazione veri e
ai successivi processi di concentrazione. I processi
propri. Il metodo più usato è quello della separazione
preliminari iniziano tipicamente con la comminuzione,
gravimetrica in mezzo denso (sospensione del minerale
cioè di riduzione granulometrica, eseguita per il
fine in acqua mescolata con materiali finissimi di elevata
materiale più grossolano con frantoi (frantumazione) e
densità, quali ad es. galena, magnetite o ferrosilicio5),
per il materiale più fine con mulini di vario tipo
che consente una separazione in funzione del peso
(macinazione) (Fig. 36.1). Ad ogni stadio di
comminuzione segue un processo di classificazione, cioè
5
di separazione del materiale in classi distinte. La L’utilizzo a tale scopo di materiali fortemente magnetici
classificazione volumetrica (con griglie fisse e rotative, consente una loro facile separazione e recupero, mediante
appunto separazione magnetica, dai concentrati ottenuti.
176
Parte 7. Valutazione delle risorse minerarie

36.2.3 Processi di concentrazione (o


arricchimento)
Si prendono qui in esame le principali tecniche di
arricchimento. Si tratta nella maggior parte dei casi di
tecniche a umido e gli impianti di trattamento prendono
tradizionalmente il nome di “laverie”, a testimonianza
storica dell’importanza fondamentale dell’acqua nei
processi di concentrazione dei minerali.

Separazioni gravimetriche
Tra i processi di concentrazione, sono particolarmente
utilizzate le separazioni gravimetriche in mezzo denso
statico e, più efficienti soprattutto per i materiali più fini
o caratterizzati da contrasti moderati di densità, in mezzo
denso dinamico (cicloni, spirali; Fig. 36.1). Altri
strumenti di separazione gravimetrica di tipo dinamico
sono i crivelli a pistone e le tavole a scosse. Tutte queste
tecniche classificano il materiale sulla base della densità
e, in parte, della granulometria.

Separazioni magnetiche
Sfruttano le differenti suscettività magnetiche dei
minerali. Si distinguono: separatori magnetici a campo
debole, utilizzati in genere a secco per la separazione di
minerali fortemente magnetici e a umido per minerali
magnetici fini; separatori magnetici a campo intenso,
utilizzati a umido per la separazione di minerali
mediamente magnetici. La separazione magnetica risulta
efficace soprattutto per granulometrie comprese tra 0.02
e 2.5 mm.
Fig. 36.2. Impianto di heap leaching e bacino di raccolta delle
soluzioni cianurate della miniera d’oro di Myrtykty (Urali,
Separazioni idrometallurgiche
Russia).
Si effettuano attraverso la lisciviazione del metallo
mediante attacco con opportuni reagenti (es.
cianurazione con KCN o NaCN allo 0.05% per Au;
lisciviazione acida con H2SO4 per Cu). In genere il
processo prevede l’innaffiatura del materiale ammassato
in enormi cumuli in superficie (heap leaching), con
drenaggio e raccolta delle soluzioni arricchite in metallo
(Fig. 36.2). La lisciviazione è spesso più efficiente di
altri metodi per il recupero del metallo da materiali a
basso tenore (Fig. 36.3). Il metallo viene poi recuperato
dalle soluzioni per precipitazione o elettrolisi.

Flottazione
La flottazione costituisce una delle tecniche di
separazione più largamente utilizzate in campo
minerario. In questo caso la separazione sfrutta le
proprietà di superficie (idrofobia) delle particelle
Fig. 36.3. Impianto di acid leaching controllato per
disperse in acqua e richiede granulometrie piuttosto fini,
l’estrazione del rame da materiale con tenore 0.2–0.5% Cu.
generalmente <0.3 mm, meglio se comprese tra 20 e 150
Miniera di Phoenix (Skouriotissa, Cipro).
µm. Per granulometrie inferiori a 10 µm la flottazione
diventa problematica o addirittura impossibile.
La separazione avviene nelle celle di flottazione (Fig.
specifico e, in parte, della granulometria.
36.4). Queste sono alimentate dalla torbida (minerale
Altre cernite particolari possono essere effettuate
fine disperso in acqua), nella quale vengono prodotte
sulla base di altre proprietà fisiche, quali ad esempio le
delle bolle mediante un getto d’aria, un agitatore e
proprietà ottiche (es. colore, importante ad es. per il
l’aggiunta di tensioattivi. Le bolle in risalita trascinano
talco) o radiometriche (es. minerali di uranio).
verso l’alto le particelle idrofobe, che vengono
recuperate, lasciando decantare quelle idrofile.
In genere, le particelle minerali, caratterizzate dalla

177
Parte 7. Valutazione delle risorse minerarie

presenza sulla loro superficie di legami interrotti,


tendono a rivestirsi di molecole d’acqua polari ed hanno
pertanto natura idrofila. L’idrofobia può però essere
indotta mediante l’aggiunta di “collettori” chimici, cioè
sostanze dotate di una parte polare, che si lega al
minerale, e di una parte apolare (idrofoba). L’aggiunta di
opportuni reagenti modulanti permette di agire in
maniera selettiva sulle particelle di interesse. Il processo
avviene in più stadi successivi, utilizzando una serie di
celle di flottazione. Ciò si richiede sia per migliorare il
rendimento del trattamento sia per consentire l’eventuale
recupero di diversi minerali utili, utilizzando collettori e
agenti modulanti specifici.
Si noti che la presenza di sottili bordi di reazione sui Fig. 36.4. Schema di cella di flottazione (http://en.wikipedia.
granuli (ad es. calcocite supergenica su pirite; v. Fig. org/wiki/Froth_flotation).
33.1d) possono significativamente ridurre l’efficacia del
metodo. In questo caso, per es., la pirite verrà trascinata
assieme al minerale di rame e finirà per diluirne il tenore
nel concentrato.
36.3 Smaltimento degli sterili
36.2.4 Filtrazione ed essiccamento
La filtrazione dei concentrati provenienti dalle laverie Gli sterili separati durante i processi di trattamento
può essere effettuata mediante semplice scolatura per i (tailings) sono costituiti da graniglie e materiali fini. I
materiali grossolani ed utilizzando filtri a vuoto di vario materiali più grossolani vengono accumulati in
tipo per i materiali più fini. La filtrazione è in genere discariche e possono essere in parte riutilizzati per
seguita da un processo di essiccamento, che può avvenire costruzioni stradali o edili o per opere di ripiena. I fini,
in appositi forni rotativi. quali ad esempio i residui di flottazione, vengono
accumulati in bacini di contenimento nei quali avviene la
decantazione dei solidi. Le acque chiarificate possono
essere recuperate e riciclate per ulteriori processi di
arricchimento.

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