165
Parte 7. Valutazione delle risorse minerarie
167
34. Campionatura mineraria
34.1 Considerazioni generali disperdono e possono non essere raccolte in toto. Rimane
comunque un metodo più preciso, ma più costoso,
La stima del tonnellaggio e del tenore di una rispetto al chip sampling o al grab sampling descritto più
mineralizzazione costituisce una delle pratiche più sotto. La Figura 34.1 mostra le diverse possibili strategie
importanti e delicate nella valutazione di una risorsa di campionamento di questo tipo.
mineraria. La valutazione del tonnellaggio richiede la
determinazione del volume della mineralizzazione 34.2.2 In miniera
(cubaggio), definito sulla base di un particolare cut-off, e In miniera, i campioni possono essere prelevati da
della sua densità media (stabilita con esami su porzioni materiali di volata in galleria (es. da carrelli di trasporto
rappresentative). Conoscendo il tonnellaggio e il tenore del tout-venant) (grab sampling), oppure direttamente
medio si può stabilire l’entità delle risorse/riserve in sul fronte di avanzamento o in open-pit mediante chip
termini di tonnellate di metallo utile. In casi semplici, sampling, prelevamenti “a canaletta”, o raccogliendo
una valutazione speditiva del tenore può essere effettuata fanghi e polveri da fori da mina o da fori appositi
localmente, ad es. su un fronte di avanzamento o su un eseguiti con martello pneumatico. Il grab sampling è un
affioramento mineralizzato, mediante l’esame dei metodo poco rigoroso, essendo difficile in fase di
rapporti volumetrici tra il minerale utile e la ganga, prelievo mantenere una totale casualità nella scelta dei
tenendo conto delle rispettive densità e della frammenti. Esso è tuttavia il metodo meno costoso e più
concentrazione del metallo nel minerale utile. Più in veloce, ed è particolarmente indicato per
generale, la valutazione richiede un’attività di mineralizzazioni uniformi in cui il minerale e lo sterile si
campionatura opportunamente programmata, lunga e rompono in frammenti di granulometria pressoché
costosa. I campioni utili alla valutazione possono essere uguale.
raccolti in superficie, in miniera o provenire da sondaggi
più o meno profondi. La scelta delle diverse strategie e 34.2.3 Sondaggi
tecniche di campionatura dipende dalle caratteristiche Notevole importanza, sia in fase di prospezione che di
della mineralizzazione, dalla scala dello studio valutazione, rivestono le campionature mediante
(esplorazione preliminare, valutazione definitiva, sondaggi profondi. Questi possono essere effettuati con
controllo durante la coltivazione) e dal grado di tecniche diverse e più o meno sofisticate e costose.
confidenza richiesto per la valutazione. Tale scelta può Consentono di effettuare osservazioni e valutazioni
comportare notevoli differenze in termini di costi, puntuali in sotterraneo seguendo traiettorie e griglie
rappresentatività e velocità di prelievo.
34.2 Campionatura
34.2.1 In superficie
Campioni in superficie possono provenire da
affioramenti mineralizzati, gallerie di assaggio o pozzi di
prospezione (prelevamenti su cumulo, ad es. da 1 m di
sgombero del pozzo) e trincee. Queste ultime consentono
di effettuare osservazioni geologiche di dettaglio e di
prelevare campioni indisturbati e di notevoli dimensioni.
Per mineralizzazioni di tipo filoniano, la campionatura in
affioramento o trincea viene in genere eseguita
raccogliendo un certo numero di campioni
trasversalmente al filone. I campioni possono essere
frammenti estratti da diversi punti lungo una linea di
campionamento (chip sampling) o, meglio, canalette di
larghezza e profondità regolari estratte con scalpello e
martello o con sega circolare (“campionatura a
canaletta”, channel sampling). Normalmente, vengono
così prelevati campioni di 1–2 kg su lunghezze non
superiori a 2 m. Questo metodo comporta diverse cause Fig. 34.1. Possibili strategie di campionatura attraverso una
di errore: la prima è la difficoltà di ottenere una sezione vena mineralizzata. (a) Chip sampling; (b-d) campionatura a
regolare della canaletta, poiché le parti mineralizzate canaletta. Il metodo (b) fornisce le informazioni più accurate, i
(tenere e friabili) tendono a sovraescavarsi ed arricchire metodi (c) e (d) offrono la maggiore comodità di mantenere le
il campione; inoltre, le polveri di minerale ricco si operazioni di campionatura ad un livello costante.
Parte 7. Valutazione delle risorse minerarie
Fig. 34.2. Esempio di riduzione a quattro stadi secondo la formula di Gy: (a) riduzione corretta; (b) riduzione non corretta.
costante di eterogeneità del minerale, data da2 f è un fattore riferito alla forma dei frammenti, che si
assume sferica, nel qual caso f = 0.5;
C = cβfg
g è un fattore di dispersione delle dimensioni dei
dove c è il fattore di costituzione mineralogica pari a frammenti (da 0.20 a 0.75, in relazione all’intervallo
(1 − a L )
stretto o largo di granulometria, normalmente assunto
c=
aL
[(1 − a L )δ min + δ ganga a L ] , pari a 0.25.
Le operazioni di riduzione devono essere completate
entro un errore di campionatura accettabile. Nella pratica
con
comune una deviazione standard relativa <5% può essere
aL = frazione del minerale di interesse
generalmente accettabile. Dalla formula di Gy si vede
δmin = densità del minerale di interesse (g/cm3)
come, per ridurre l’errore, sia necessario aumentare la
δganga = densità della ganga (g/cm3);
massa o diminuire la granulometria. Secondo Gy, per
β = grado di liberazione del minerale di interesse,
mantenere l’errore entro limiti accettabili è necessario
variabile tra 0 (totalmente incluso, locked) a 1
che M sia tale per cui
(totalmente liberato, free), generalmente (a meno di studi
specifici, soprattutto sull’oro) assunto cautelativamente M ≥ K·d3
d lib con K stimato empiricamente a 125000 (ma fino a
pari a 1, altrimenti dato da β = , con dlib pari alla
d 250000 per mineralizzazioni a basso tenore < 0.01%). In
granulometria richiesta per la completa liberazione; un grafico log(M) – log(d), il valore minimo richiesto per
M cadrà lungo una retta con pendenza pari a 3 (Fig.
2
34.2)3. Tale retta (linea di sicurezza o safety line)
Si noti che per i metalli preziosi come oro e platino, il forte dividerà il grafico in due parti, una “safe area” con errori
contrasto di densità renderà particolarmente difficile
l’omogeneizzazione dei campioni una volta che i metalli
3
saranno liberati dalla ganga. Per tenere conto di ciò, Gy Si noti che, data la formula generale di Gy, se β < 1 la
suggerisce di modificare l’espressione di C, che diventa pari a pendenza della curva risulterà inferiore, cioè saranno consentiti
2.4·d3/aL. campioni più piccoli a parità di granulometria.
170
Parte 7. Valutazione delle risorse minerarie
accettabili, e una “unsafe area” con errori inaccettabili. quali finisce sulla safety line.
In ogni stadio del processo di riduzione, sarà necessario
evitare valori di M inferiori a quelli previsti dalla linea di Per ogni stadio di campionatura che termina sulla safety
sicurezza. Per ogni stadio di campionatura che termina line, vale la relazione
sulla safety line, vale la relazione M = K·d3, con K =
S2(FE) = C / 125000,
125000, da cui
dove
S2(FE) = C / 125000.
C=cβfg
Dato l’elevato costo dei processi di frantumazione e
c = (1−aL)/aL·[(1−aL)dsfalerite+aL·dganga].
macinazione, essi sono in genere effettuati su volumi di
materiale il più ridotti possibili, compatibilmente con i Per un tenore di 7.0% Zn:
limiti posti dalla safety line.
aL = 7×10–2/0.67 = 0.105,
per cui
34.3.2 Esempi di applicazione della formula di Gy
c = (1−0.105)/0.105 ·[(1−0.105)·4+0.105·2.7] ≅ 33
Es. 1 - Calcolo dell’errore fondamentale per C = 33·1·0.5·0.25 = 4.13
mineralizzazione con “free milling gold” S2(FE) = 4.13 / 125000 = 33×10–6
Ad ogni stadio di riduzione si può assumere S2(TE) =
–6
tenore = 1 g/t → aL = 10 (frazione di oro) 2·S2(FE), per cui per l’intero schema (4 stadi):
β = 1 (oro completamente liberato)
d = 0.2 cm (diametro particelle più grosse) S2(TE) = 4·2·S2(FE)
Essendo S2(TE) = 8·33×10–6 = 264×10–6
S(TE) = 1.62×10–2 = 1.6%
S2(FE) = C·d3 / M
con C = 2.4 / aL, Relativamente al tenore di sfalerite (10.5%):
Es. 2 – Calcolo dell’errore totale di campionatura per Calcolare il peso minimo da prelevare per ottenere un
uno schema di riduzione a più stadi (mineralizzazione errore totale dello 0.2% Zn ad un liv. conf. del 95%.
a sfalerite) M = C·d3 / S2(FE)
171
Parte 7. Valutazione delle risorse minerarie
Fig. 35.1. Alcuni metodi convenzionali per la stima dell’area di influenza di un campione o punto di osservazione. (a) I dati sullo
spessore di una mineralizzazione ottenuti da osservazioni puntuali vengono interpolati manualmente per costruire delle isopache. (b)
L’area investigata è suddivisa in poligoni, delimitati da lati tracciati ortogonalmente ai segmenti che congiungono due punti di
osservazione vicini, a ciascuno dei quali è attribuito il valore (spessore o tenore) del punto di osservazione in esso contenuto. (c)
L’area investigata è suddivisa in triangoli delimitati dalle congiungenti i punti di osservazione più vicini; a ciascun triangolo è
attribuito un valore corrispondente alla media dei campioni vicini; si noti che i valori calcolati dipenderanno dalla modalità con cui
sono tracciati i triangoli. (d) Lo spessore di una mineralizzazione stimato sulla base di una sezione geologica (ottenuta interpolando
dati da una serie di sondaggi) è attribuito al volume circostante di estensione D. (e) L’area è suddivisa in quadrangoli che
contengono un punto di osservazione e ai quali è attribuito il valore corrispondente; in alternativa, una griglia regolare è sovrapposta
ad un’area campionata e il valore in ciascuna maglia è ottenuto come media dei campioni vicini, pesati inversamente al quadrato (o
altra potenza) della loro distanza dal centro della maglia (da Whateley 1992).
172
Parte 7. Valutazione delle risorse minerarie
( )
Ad es., dati i seguenti valori: x = 10.55% Zn, S =
35.3.1 Il variogramma
3.60% e n = 121, si avrà t2.5% = 1.96, t S n = 0.65, da
Il variogramma è lo strumento geostatistico più usato per
( )
cui Znmax = 11.20% e Znmin = 9.90%. Per ridurre
quantificare la similarità tra i valori di variabili
l’intervallo di incertezza ± t S n sarà necessario
regionalizzate in diversi campioni in funzione delle loro
aumentare significativamente il numero di campioni
relazioni spaziali. In un variogramma o, meglio, semi-
(tenendo conto che la dipendenza è da n ) oppure
variogramma, la variabilità spaziale è quantificata dalla
ridurre il livello di confidenza richiesto.
semivarianza
In taluni casi può essere conveniente scaricare tutto
∑ (z (i ) − z (i + h) )2
l’errore su lato inferiore della stima, come ad esempio n(h)
Fig. 35.4. (a) Esempio di semi-variogramma sperimentale e (b) Fig. 35.5. Differenze nei semi-variogrammi calcolati secondo
suo modello sferico. due direzioni ortogonali, una parallela alla direzione del corpo
minerario ed una perpendicolare ad essa. Si noti l’incremento
più rapido della semi-varianza perpendicolarmente alla
dove z(i) è il valore della variabile per il campione i- direzione del corpo.
esimo, z(i+h) è il corrispondente valore per il campione
distante h dal campione precedente, e n(h) è il numero di
campioni distanziati della stessa distanza h l’uno Prende il nome dall’ingegnere minerario D.R. Krige, che
dall’altro. Il calcolo della semivarianza è eseguito per il negli anni ’50 per primo utilizzò la tecnica delle medie
maggior numero di distanze h possibili. La mobili per valutare la coltivabilità di pannelli delle
rappresentazione grafica della variazione di γ(h) in miniere aurifere del Rand (Sudafrica), basandosi sulla
funzione della distanza h costituisce il semi-variogramma conoscenza dei tenori in oro in pannelli già coltivati.
sperimentale (Fig. 35.4). Le principali caratteristiche del kriging sono le
Per poter essere utilizzato, il semi-variogramma seguenti:
sperimentale deve essere modellizzato confrontandolo • è uno stimatore non distorto che minimizza la
con modelli teorici. Tra questi, il più utilizzato e il varianza di stima attraverso procedure di regressione
modello sferico, la cui equazione è la seguente lineare;
• restituisce il valore vero per i punti noti (per i quali la
3h h 3
γ (h) = C 0 + C − 3
, per h ≤ a, varianza sarà pertanto nulla);
2a 2a • per ogni stima fornisce anche una valutazione della
sua varianza.
γ (h) = C 0 + C , per h < a, L’accuratezza delle stime dipende da:
• numero punti di osservazione (campionati e
dove a rappresenta l’area di influenza (range) del semi- analizzati) e qualità delle misure;
variogramma. La curva prevista da questo modello • posizione dei punti di osservazione, meglio se
presenta un andamento pressoché lineare per piccole ordinati secondo una griglia regolare;
distanze e si appiattisce progressivamente raggiungendo • distanza tra i punti di osservazione: si attribuisce
un valore di soglia (sill) per h = a. La tangente alla curva maggior peso ai valori osservati nei punti vicini al
nella sua porzione iniziale sub-lineare interseca il valore punto da stimare;
di soglia per h = 23 a. • regolarità della variabile regionalizzata: meglio, ad
es., se i tenori variano in maniera uniforme e con
Contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, in
bassa dispersione.
molti casi il variogramma modellizzato non passa per
Un tipo particolare di kriging, molto usato in ambito
l’origine, ma presenta un valore non nullo positivo (C0)
minerario, è il cosiddetto block kriging. Questo metodo
per distanze h = 0. Tale caratteristica è nota come effetto
stima una variabile regionalizzata su una base diversa da
pepita (nugget effect) e indica la presenza di valori
quella puntuale, cioè per volumi preventivamente
estremamente variabili su distanze molto ridotte. Ciò è,
definiti. La zona mineralizzata può essere ad esempio
ad esempio, tipicamente riscontrato in mineralizzazioni
suddivisa utilizzando una griglia tridimensionale regolare
aurifere in placers, dove la presenza di pepite può
in blocchi di 10×10×5 m o di altra dimensione, per
effettivamente determinare variazioni estreme di tenore
ciascuno dei quali viene effettuata una stima del tenore
anche tra campioni molto ravvicinati.
medio utilizzando campioni provenienti da sondaggi
Il semi-variogramma può presentare forme differenti
(Fig. 35.6). Conoscendo il volume, la densità media ed il
se calcolato secondo direzioni prestabilite. Ciò indica
tenore medio dei blocchi, ed eliminando le porzioni
un’anisotropia nella distribuzione dei valori e, pertanto,
caratterizzate da tenore troppo basso adottando un
nei caratteri e orientazione del corpo minerario,
appropriato cut-off, è possibile valutare il tonnellaggio e
evidenziandone la maggiore o minore continuità nelle
il tenore medio dell’intero giacimento.
diverse direzioni (Fig. 35.5).
I metodi geostatistici richiedono calcoli piuttosto
complessi, che vengono ormai tipicamente eseguiti
35.3.2 Kriging
mediante l’utilizzo di software (es. VULCAN, SURPAC,
Il kriging è un algoritmo che utilizza i variogrammi per
ISATIS, etc.), alcuni dei quali sono specificamente
la valutazione di una variabile regionalizzata attraverso
concepiti per il calcolo di risorse/riserve.
una stima pesata sulla distanza e una media mobile.
A titolo di esempio, la stima delle risorse di una serie
174
Parte 7. Valutazione delle risorse minerarie
Fig. 35.6. Sezione verticale della distribuzione dei tenori in Au in un giacimento aurifero, ottenuti mediante block kriging
suddividendo le aree considerate in blocchi di 10×10×5 m. Le aree indicate come N/A non sono state considerate nella valutazione.
di prospetti auriferi (Abitibi Greenstone Belt, Canada) ha 3. ricostruzione e visualizzazione mediante SURPAC
richiesto un’attività di esplorazione mediante (a) dei corpi mineralizzati per sezioni verticali a x =
sondaggi carotati profondi (per un totale di n·10000 m), cost. e y = cost;
(b) trincee, (c) decapaggi (per n·1000 m2), e (d) analisi 4. individuazione mediante ISATIS e SURPAC dei
chimiche sistematiche (Au, Ag, Zn, Cu) su carote e limiti tridimensionali delle zone mineralizzate da
canalette. A questa è seguita una fase di valutazione, che stimare, con analisi variografica delle concentrazioni
si è esplicata secondo il seguente schema: aurifere (Ag, Cu, Zn);
1. informatizzazione dei dati topografici di superficie e 5. ricostruzione della distribuzione spaziale di Au (Ag,
ricostruzione della superficie topografica mediante Cu, Zn) mediante block kriging;
SURFER; 6. analisi e rappresentazione grafica dei risultati;
2. informatizzazione dei dati chimici georeferenziati su 7. calcolo dei volumi, tenori medi e classificazione
base tridimensionale secondo le coordinate delle risorse.
ortogonali x, y, e z;
175
Parte 7. Valutazione delle risorse minerarie
36. Mineralurgia
Separazioni gravimetriche
Tra i processi di concentrazione, sono particolarmente
utilizzate le separazioni gravimetriche in mezzo denso
statico e, più efficienti soprattutto per i materiali più fini
o caratterizzati da contrasti moderati di densità, in mezzo
denso dinamico (cicloni, spirali; Fig. 36.1). Altri
strumenti di separazione gravimetrica di tipo dinamico
sono i crivelli a pistone e le tavole a scosse. Tutte queste
tecniche classificano il materiale sulla base della densità
e, in parte, della granulometria.
Separazioni magnetiche
Sfruttano le differenti suscettività magnetiche dei
minerali. Si distinguono: separatori magnetici a campo
debole, utilizzati in genere a secco per la separazione di
minerali fortemente magnetici e a umido per minerali
magnetici fini; separatori magnetici a campo intenso,
utilizzati a umido per la separazione di minerali
mediamente magnetici. La separazione magnetica risulta
efficace soprattutto per granulometrie comprese tra 0.02
e 2.5 mm.
Fig. 36.2. Impianto di heap leaching e bacino di raccolta delle
soluzioni cianurate della miniera d’oro di Myrtykty (Urali,
Separazioni idrometallurgiche
Russia).
Si effettuano attraverso la lisciviazione del metallo
mediante attacco con opportuni reagenti (es.
cianurazione con KCN o NaCN allo 0.05% per Au;
lisciviazione acida con H2SO4 per Cu). In genere il
processo prevede l’innaffiatura del materiale ammassato
in enormi cumuli in superficie (heap leaching), con
drenaggio e raccolta delle soluzioni arricchite in metallo
(Fig. 36.2). La lisciviazione è spesso più efficiente di
altri metodi per il recupero del metallo da materiali a
basso tenore (Fig. 36.3). Il metallo viene poi recuperato
dalle soluzioni per precipitazione o elettrolisi.
Flottazione
La flottazione costituisce una delle tecniche di
separazione più largamente utilizzate in campo
minerario. In questo caso la separazione sfrutta le
proprietà di superficie (idrofobia) delle particelle
Fig. 36.3. Impianto di acid leaching controllato per
disperse in acqua e richiede granulometrie piuttosto fini,
l’estrazione del rame da materiale con tenore 0.2–0.5% Cu.
generalmente <0.3 mm, meglio se comprese tra 20 e 150
Miniera di Phoenix (Skouriotissa, Cipro).
µm. Per granulometrie inferiori a 10 µm la flottazione
diventa problematica o addirittura impossibile.
La separazione avviene nelle celle di flottazione (Fig.
specifico e, in parte, della granulometria.
36.4). Queste sono alimentate dalla torbida (minerale
Altre cernite particolari possono essere effettuate
fine disperso in acqua), nella quale vengono prodotte
sulla base di altre proprietà fisiche, quali ad esempio le
delle bolle mediante un getto d’aria, un agitatore e
proprietà ottiche (es. colore, importante ad es. per il
l’aggiunta di tensioattivi. Le bolle in risalita trascinano
talco) o radiometriche (es. minerali di uranio).
verso l’alto le particelle idrofobe, che vengono
recuperate, lasciando decantare quelle idrofile.
In genere, le particelle minerali, caratterizzate dalla
177
Parte 7. Valutazione delle risorse minerarie
178