Le palette dello statore della turbina orientate per assorbire il flusso massimo
La turbina a geometria variabile di 911 nella situazione fluidodinamica adatta ai bassi regimi
La camera di circolazione dell’acqua di raffreddamento intorno all’alberino del turbogruppo.
I due flussi, acqua e olio hanno andamenti perpendicolari
Le tubazioni del circuito acqua di raffreddamento dell’ olio nella turbina La 911 Turbo all’ingresso di Watkins Glen
La sovralimentazione ottenuta di solo volumetrico, con farfalla by -pass chiusa. L’aria viene VW 1.4 TSI: Il complessivo turbogruppo, molto compatto e di dimensioni ridotte, sviluppato dal
aspirata dal volumetrico. Compressa dal volumetrico torna in aspirazione turbogruppo, lato collettore di scarico verso l’alto, per motivi di ingombro vano motore
compressore, viene mandata all’intercooler ed arriva al collettore di aspirazione
VW 1.4 TSI: Il turbogruppo sviluppato in verticale con uscita dei gas di scarico in basso nel
catalyst in posizione ravvicinata per il controllo delle emissioni Euro 4
VW 1.4 TSI: Farfalla by-pass volumetrico aperta, sovralimentazione tutta dal turbogruppo
Ha fatto scuola nel campo dei motori aspirati. Il 6 cilindri in linea BMW,
sempre leader per innovazione, ora applica la sovralimentazione. Con 2
turbogruppi distesi sulla linea di scarico. Comandati da 2 gruppi di 3 cilindri.
Praticamente un Twin stile 6 cilindri a V, ma disteso per il motore in linea.
Tecnologia innovativa, soprattutto se si considera che è unita alla iniezione
diretta. Cilindrata di 3 litri. Potenza massima e coppia migliori degli attuali 5
litri, con consumi di combustibile decisamente minori. 2 piccoli turbo per
annullare il turbo lag, ed iniettore in posizione innovativa, affiancato alla
candela, prima assoluta.
BMW 6 cilindri 3 litri in linea biturbo: le dimensioni ridotte della girante turbina, per ridurre il
turbolag. Ogni turbogruppo è calibrato per una cilindrata di 1,5 litri
BMW 6 cilindri 3 litri in linea biturbo: il perfetto layout dei due turbogruppi, assolutamente
simmetrici, supportati da cortissimi collettori di scarico 3 in 1. A ridosso delle valvole di scarico
BMW 6 cilindri 3 litri in linea biturbo: l’iniettore benz ina diretta è adesso in asse con il cilindro
con spray in asse con la candela. Innovazione nel campo dell’iniezione diretta di combustibile
Hdi 2.2:: schema di funzionamento con regime motore inferiore a 2600 giri/1’: la elettrovalvola C
controllata dalla centralina elettronica, chiude l’afflusso dei gas di scarico alla turbina T2. La
valvola B chiude la mandata del compressore C2, ricircolato dalla blow -up A
HDi: il turbogruppo n 1 visto dal lato abitacolo; lo scarico che confluisce con il 2 HDi: la valvola di blow -off sulla mandata del 2
HDi: il turbogruppo n 1 visto da sotto: le mandate dai compressori con la valvola di chiusura sul HDi: le due aspirazioni aria ai compressori
compressore 2
dati Alfa 159 2.4 Lexus IS 220 Serie 3 BMW Peugeot 407
JTDm d 320d HDi 2.2
Potenza 200 177 163 170
Cv
Coppia 400@2000 400@2000 340@2000 370@1500
Nm
Pot. Spec. 83,8 79,3 81,7 78
Cv/litro
HDi: le ridotte dimensioni delle giranti delle turbine Pme 21,1 22,5 21,4 21,3
Kg/cm 2
E’ stata la BMW ad aprire la strada dei turbogruppi multipli nel campo dei
Diesel. Con il suo 6 cilindri da 3 litri. Ben 272 Cv a 4400 rpm, per una
potenza specifica di 90,9 Cv/litro. 560 Nm di coppia a 2000 rpm e
sovralimentazione che “parte” da 1400 rpm! La tecnologia usata, di origine
KKK, rimane ancora oggi la più complessa. I due turbogruppi sono in
parallelo contrapposto, il secondo è escluso ai bassi regimi da una farfalla
lato turbina, simile come realizzazione alla waste-gate. Una seconda
farfalla, lato mandata del compressore, inibisce il collegamento con
l’intercooler e indirizza il flusso sull’aspirazione dell’altro compressore.
In tal modo si assicura una certa velocità di base al secondo turbogruppo,
per ridurne l’inerzia al momento dell’attuazione.
BMW 6 cilindri in linea 3 litri Diesel: si vede chiaramente dal collettore di scarico la camera
unica che alimenta le due turbine, quella in alto sempre in funzione e l’altra in basso, regolata
da una farfalla principale, chiusa ai bassi regimi. L’aspirazione aria arriva al compressore del
secondo turbogruppo, e passa all’aspirazione del primo per poi confluire sull’intercooler. In
questo caso l’ingresso all’intercooler dal secondo compressore è interdetto dalla farfalla che si
vede chiusa in foto. Al momento della richiesta di piena potenza, la farfalla parzializzatrice della
seconda turbina si apre. Il secondo turbogruppo entra in funzione, con poca inerzia dal
momento che ruotava già grazie all’aspirazione lato compressore, si apre la farfalla di
comunicazione tra mandata secondo compressore ed intercooler, e inizia il funzionamento
Twin
BMW 6 cilIndri 3 litri diesel: la disposizione in serie dei 2 turbogruppi e le sezioni dei
componenti principali
BMW 6 cilindri 3 litri Diesel: si vede la camera al termine del collettore di scarico 6 in 1, che
alimenta le due turbine. Quella superiore sempre in flusso e quella inferiore, controllata da una
farfalla attuata per via pneumatica, tramite controllo elettronico. Nella foto seguente la farfalla
che chiude il passaggio intercooler-mandata compressore, quello posizionato in basso. In tale
configurazione, la mandata del compressore posizionato in basso va ad alimentare
l’aspirazione del compressore posizionato in alto. In questo modo si mantiene sempre una
certa velocità al gruppo in basso per ridurne il momento d’inerzia al momento dell’attuazione
SVILUPPI FUTURI
Il via alla sovralimentazione complessa è già stato dato. La previsione di maggior sviluppo questa volta però è per i motori a benzina. Grazie alla più favorevole
situazione nei confronti della riduzione delle emissioni. Più facile e meno costosa. Sui benzina il problema del particolato non esiste ed il controllo degli NOx è già
efficace.
Sarà soprattutto la nuova ed impellente esigenza di riduzione dei consumi a spingere sul “downsize”. Ovvero la riduzione delle cilindrate. E quindi a spingere a
sua volta sulla sovralimentazione per recuperare le prestazioni. I vecchi problemi di detonazione, consumo specifico alto sono già risolti con l’iniezione diretta e la
fasatura variabile degli assi a camme, aspirazione e scarico. Le nuove esigenze di riduzione del turbo lag ed ampliamento della permeabilità oggi affrontate con il
doppio turbo, troveranno anche soluzioni più semplici e soprattutto più economiche, grazie alla geometria variabile sviluppata sulla parte fredda, lato
compressore. I padri storici delle turbomacchine che sognavano grandi sviluppi sulla trazione terrestre a turbina, si risvegliano osservando questi piccoli turbo
che riescono a dare nuova vita al vetusto motore a 4 tempi.