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Salite che si riparte!

2. Caratteristiche dei sistemi


complessi
Come funzionano i sistemi
complessi

Tullio Tinti
Caratteristiche processuali

• Il principale processo che avviene tra le


componenti di un sistema complesso è il
feedback (o retroazione)
• Prima di procedere con la Teoria della
Complessità, occorre acquisire familiarità
con questo concetto

Tullio Tinti 3
Feedback

• Per «feedback» si intende il processo per


cui:
– Una componente del sistema agisce su una
seconda componente
– La seconda componente agisce a sua volta
(retroagisce) sulla prima

Tullio Tinti 4
Feedback

• In pratica, qualunque inter-azione


presuppone un feedback:

INTERAZIONE
=
AZIONE + RETROAZIONE
Tullio Tinti 5
Feedback

A B
azione

Tullio Tinti 6
Feedback

retroazione (feedback)

A B
azione

Tullio Tinti 7
Feedback

• I feedback possono essere positivi o


negativi
– Feedback negativo: retroazione inibitoria
– Feedback positivo: retroazione eccitatoria

• “Positivo” e “negativo” NON vanno intesi


come giudizi di valore (buono/cattivo)

Tullio Tinti 8
Feedback negativo
Nel feedback negativo la prima componente ne
stimola una seconda, che a sua volta inibisce la
prima:
inibizione (-)

A B
stimolazione (+)

Tullio Tinti 9
Feedback negativo
La prima componente può stimolare la
seconda anche indirettamente:

inibizione (-)

A +
I +
B

Tullio Tinti 10
Feedback negativo

• E’ il processo che permette ai sistemi di


raggiungere un equilibrio e stabilizzarsi
oscillando intorno al punto di equilibrio
(equilibrio dinamico)
• Negli organismi l’equilibrio dinamico
ottenuto attraverso il feedback negativo
prende il nome di omeostasi

Tullio Tinti 11
Omeostasi
IPOTALAMO
+

IPOFISI
+

TIROIDE
+

ORMONI TIROIDEI
Tullio Tinti 12
Omeostasi
IPOTALAMO
+

IPOFISI
_
+

TIROIDE
+

ORMONI TIROIDEI
Tullio Tinti 13
Omeostasi
FAME
+

ASSUNZIONE CIBO
+

GLUCOSIO
+

INSULINA
Tullio Tinti 14
Omeostasi
FAME
+

ASSUNZIONE CIBO
_
+

GLUCOSIO
+

INSULINA
Tullio Tinti 15
Feedback negativo

• Nei sistemi artificiali tutti i meccanismi di


regolazione si basano su processi di
feedback negativo
• Il più famoso di tutti i meccanismi di
regolazione ce l’abbiamo in casa: è il
termostato, che accende e spegne la
caldaia…

Tullio Tinti 16
Termostato
PRODUZIONE
CALORE
+

RILEVAZIONE
TEMPERATURA

INFERIORE A SUPERIORE A
QUELLA QUELLA
IMPOSTATA IMPOSTATA
Tullio Tinti 17
Termostato
PRODUZIONE
CALORE
+ _

RILEVAZIONE
TEMPERATURA

INFERIORE A SUPERIORE A
QUELLA QUELLA
IMPOSTATA IMPOSTATA
Tullio Tinti 18
Prede e predatori

• In natura il feedback negativo permette


alle specie di coesistere
• L’equilibrio dinamico tra prede e
predatori, per esempio, è determinato dal
feedback negativo

Tullio Tinti 19
Prede e predatori
_

PREDE PREDATORI
+

Tullio Tinti 20
Prede e predatori

• Nel caso del sistema prede-predatori, le


due specie oscillano insieme intorno ai
punti di equilibrio
• Le equazioni che descrivono questa
doppia oscillazione sono state formulate
da Alfred Lotka e Vito Volterra negli anni
1925 - 1926

Tullio Tinti 21
Modello Lotka-Volterra

Tullio Tinti 22
Feedback positivo
Nel feedback positivo la prima componente ne
stimola una seconda, che a sua volta stimola la
prima:
stimolazione (+)

A B
stimolazione (+)

Tullio Tinti 23
Feedback positivo
Anche in questo caso la prima componente
può stimolare la seconda indirettamente:

stimolazione (+)

A +
I +
B

Tullio Tinti 24
Feedback positivo

• Il feedback positivo è un processo


estremamente potente: può far
“esplodere” un sistema, con
conseguenze importantissime
• Una volta innescato, è difficile arrestarlo
• Allontana i sistemi dall’equilibrio

Tullio Tinti 25
Feedback positivo

• Il feedback positivo ha tanti nomi, sia nel


linguaggio comune, sia nella terminologia
scientifica:
– Demone dei sistemi
– Circolo vizioso/virtuoso
– Causalità circolare
– Effetto valanga

Tullio Tinti 26
Feedback positivo

• Data l’importanza dell’effetto valanga, ci


soffermiamo a vederne numerosi esempi

Tullio Tinti 27
Le “mode” o “tendenze”
+

LOCALE DI CI VANNO
“TENDENZA” + TUTTI

• Esito del feedback positivo: il proprietario


del locale fa un sacco di soldi

Tullio Tinti 28
Le “mode” o “tendenze”
+

LOCALE DA NON CI VA
“SFIGATI” + NESSUNO

• Esito del feedback positivo: il locale


fallisce

Tullio Tinti 29
Il caso dell’inglese
+

IMPORTANZA PERSONE CHE


DELL’INGLESE + LO PARLANO

• La lingua inglese è diventata la lingua


“internazionale” del mondo occidentale

Tullio Tinti 30
Legge dei rendimenti crescenti
+

OFFERTA DOMANDA
DI VHS + DI VHS

• Nel 1978 il sistema VHS si è imposto sul


mercato, nonostante lo standard
alternativo Betamax Sony fosse migliore
Tullio Tinti 31
Il caso delle tastiere

• Avete presente le tastiere?

Tullio Tinti 32
Il caso delle tastiere

• Nelle prime macchine da scrivere, se la


velocità di battitura era elevata, i
martelletti dei tasti si incastravano tra loro
• Per risolvere il problema, nel 1864
l’ingegnere Christopher Scholes brevettò
la qwerty la cui “scomodità” rallentava i
dattilografi

Tullio Tinti 33
Il caso delle tastiere

I DATTILOGRAFI
LA QWERTY SI
+ IMPARANO SULLA
DIFFONDE
QWERTY

Tullio Tinti 34
Le cure sintomatiche

• Un famoso caso di feedback positivo è


quello delle cure sintomatiche: alleviando
solo il sintomo, non risolvono il problema
e (dopo un po’) il sintomo si ripresenta
(spesso in forma acuita)
• Il cambiare cura sintomatica non
permette di uscire dal circolo
(spostamento del problema)
Tullio Tinti 35
Le cure sintomatiche
+

CURE SINTOMATICHE
SINTOMI + (IL PROBLEMA RIMANE)

• Esito: l’aumento delle dosi (farmaci,


psicofarmaci, alcol, droghe, antibiotici,
anticrittogamici, diserbanti, ecc.)

Tullio Tinti 36
Shifting the Burden

• L’esempio più drammatico di spostamento


del problema è quello degli oppiacei: la
morfina è stata usata per curare la
dipendenza dall’oppio, l’eroina è stata
usata per curare la dipendenza dalla
morfina, il metadone per la dipendenza
dall’eroina e ultimamente viene usata la
buprenorfina (indovinate per cosa…)
Tullio Tinti 37
La spirale dell’usura
+

CHIEDERE AUMENTANO
PRESTITI + I DEBITI

• Le vittime dell’usura sono rimaste


intrappolate in un feedback positivo

Tullio Tinti 38
Escalation simmetrica

• Nei rapporti tra gruppi o nazioni, il


feedback positivo è il processo che
spiega la cosiddetta escalation
simmetrica; esempi di escalation sono:
– La faida tra famiglie o popoli (ad esempio tra
israeliani e palestinesi)
– L’equilibrio del terrore durante la Guerra
Fredda tra USA e URSS
Tullio Tinti 39
Escalation simmetrica

PROLIFERAZIONE PROLIFERAZIONE
NUCLEARE IN NUCLEARE IN
COREA DEL NORD + ALTRI PAESI

Tullio Tinti 40
Esperimento di Rosenthal

• Giudicare uno studente come


“promettente” o “negato” modifica
l’investimento da parte dei docenti nei suoi
confronti
• I risultati del maggiore/minore investimento
tendono a rendere lo studente conforme al
giudizio inizialmente formulato su di lui

Tullio Tinti 41
Esperimento di Rosenthal

GIUDIZIO
+

STIMOLI +

RISULTATI

Tullio Tinti 42
Psicologia sociale

• Il meccanismo di feedback positivo basato


su un giudizio iniziale prende svariati nomi:
– Labelling Theory (H. Becker)
– Profezie che si autoavverano (R. K. Merton)
– Teorema di Thomas (W. Thomas)
– Effetto Pigmalione (R. Rosenthal e L.
Jacobson)

Tullio Tinti 43
Modello di Hobfoll
RISORSE
+

INVESTIMENTI +

GUADAGNI

• Più si è ricchi, più si guadagna…

Tullio Tinti 44
Assistenzialismo
ASSISTENZA
+

PASSIVITA’ +

BISOGNO DI
ASSISTENZA

• L’assistenzialismo tende a incrementare


la richiesta di assistenza
Tullio Tinti 45
Inflazione
PREZZI
+

+
COSTO DELLA VITA

REDDITI

• L’aumento del costo della vita tende a far


crescere il costo del lavoro, e così via…
Tullio Tinti 46
Autocatalisi

• Negli organismi, il feedback positivo


prende il nome di autocatalisi
• L’autocatalisi avviene quando il prodotto
di una reazione chimica favorisce
(catalizza) la reazione stessa

Tullio Tinti 47
Autocatalisi

• Più precisamente: nell’autocatalisi il


prodotto della reazione inibisce
l’inibizione del catalizzatore
• In pratica, negli organismi, il feedback
positivo consiste in un doppio feedback
negativo (come “due negazioni che
affermano”)

Tullio Tinti 48
Reazione chimica iniziale:

E R

P I

Tullio Tinti 49
Catalisi:

E R

P I

Tullio Tinti 50
Repressione:

_
E R

P I

Tullio Tinti 51
Induzione dell’autocatalisi:

_
E R
_
+

P I

Tullio Tinti 52
Sistemi complessi

• Le componenti di un sistema complesso


interagiscono tra loro formando una
RETE di interazioni non lineari
• All’interno della rete, si intrecciano
processi di feedback negativo e processi
di feedback positivo

Tullio Tinti 53
+
_ +
+ + _
+
+
+ +
_ +
+

_
+
+
Tullio Tinti 54
+
_ +
+ _
+
+
+ +
_
+

_
+
+
Tullio Tinti 55
+
_ +
+ + _
+
+
+ +
_ +
+

_
+
+
Tullio Tinti 56
+

+ + _
+
+
+ +
_ +

_
+
+
Tullio Tinti 57
+
_ +
+ + _
+
+
+ +
_ +
+

_
+
+
Tullio Tinti 58
+
_ +
+
+
+
+
+
+

+
+
Tullio Tinti 59
+
_ +
+ + _
+
+
+ +
_ +
+

_
+
+
Tullio Tinti 60
Complessità della rete

• Nei sistemi complessi reali (con tante


componenti ciascuna molto complessa)
la potenza esplosiva del feedback
positivo si intreccia alla ricerca di
equilibrio del feedback negativo,
producendo fenomeni davvero
straordinari chiamati fenomeni emergenti

Tullio Tinti 61
Esempio

• Consideriamo il sistema complesso


costituito da un’azienda che vende un
giornale
• Per semplicità, consideriamo solo cinque
componenti (tra le centinaia realmente
presenti in tale sistema)

Tullio Tinti 62
GIORNALISTI +
+ PROFITTO
+ _
QUALITA’
COSTI +
+
PREZZO

• Si noti il feedback negativo tra: profitto,


giornalisti e costi

Tullio Tinti 63
Interazione con l’ambiente

• Naturalmente il sistema è aperto, cioè


interagisce con l’ambiente
• Nell’ambiente ci sono: inserzionisti,
acquirenti e concorrenti
• Consideriamo adesso il sistema + le
interazioni con l’ambiente…

Tullio Tinti 64
GIORNALISTI +
+ PROFITTO
+ _
QUALITA’
COSTI +
+ +
+
PREZZO
_

+
VENDITE PUBBLICITA’
_
CONCORRENZA

Tullio Tinti 65
Vendite di un giornale

• Considerato nelle sue interazioni con


l’ambiente, il sistema presenta due cicli di
feedback negativo: “profitto – giornalisti –
costi” e “vendite – pubblicità – profitto –
giornalisti – costi – prezzo”; e un
feedback positivo: “giornalisti – qualità –
vendite – pubblicità – profitto”

Tullio Tinti 66
Chiediamoci:

• Cosa scaturisce da un simile intreccio di


azioni e retroazioni?
• Come si comportano i sistemi complessi
immersi nell’ambiente?
• Come cambiano nel tempo?

Tullio Tinti 67
Dinamica dei sistemi
complessi
Dinamica dei sistemi

• Abbiamo finora parlato, in modo piuttosto


generico, di “componenti” di un sistema
complesso
• Adesso entriamo nello specifico: ad ogni
elemento “rilevante” del sistema
associamo un valore numerico (stato)

Tullio Tinti 69
Variabili di stato

• Chiamiamo variabili di stato tutti gli


elementi del sistema ai quali si può
associare uno stato (un valore numerico)
• In altre parole: sono variabili di stato tutte
le grandezze del sistema che, in un
modo o nell’altro, sono quantificabili
(ovvero misurabili)

Tullio Tinti 70
GIORNALISTI +
+ PROFITTO
+ _
QUALITA’
COSTI +
+
PREZZO

• Nell’esempio del giornale, tutti gli


elementi del sistema sono in qualche
modo misurabili: quindi sono tutte
variabili di stato
Tullio Tinti 71
Esempio del giornale

• Potremmo misurare per esempio:


– “costi”, “profitto”, “prezzo” in euro
– “giornalisti” col numero di giornalisti che
lavorano per il giornale
– “qualità” col numero di rubriche del giornale
(oppure il numero di pagine, o di foto, o una
qualche combinazione tra questi fattori)

Tullio Tinti 72
Stato del sistema

• Ad ogni istante, lo stato del sistema è


definito dall’insieme dei valori di tutte le
variabili di stato

Tullio Tinti 73
Stato del sistema: il giornale

• Lo stato del sistema alla data di oggi:


– Costi = tutte le spese (in euro) di oggi
– Profitto = tutte le entrate (in euro) di oggi
– Prezzo = quanto costa questo numero
– Giornalisti = numero di giornalisti stipendiati
– Qualità = numero di rubriche in questo numero

Tullio Tinti 74
Evoluzione del sistema

• Le interazioni tra le componenti, da un lato,


e tra il sistema e l’ambiente, d’altro lato,
determinano variazioni nei valori delle
variabili di stato e quindi nello stato del
sistema
• Il cambiamento, nel tempo, dello stato del
sistema si chiama evoluzione del sistema

Tullio Tinti 75
OGGI

IERI

Tullio Tinti 76
DOMANI

OGGI

Tullio Tinti 77
Dinamica dei sistemi

• La caratteristica più sbalorditiva


dell’evoluzione dei sistemi complessi è il
cosiddetto “effetto farfalla”
• La storia dell’effetto farfalla è molto
affascinante, vediamola in una rapida
successione di fotogrammi…

Tullio Tinti 78
Effetto farfalla

• Già presente nella filosofia moderna


(Leibniz afferma che “tutto è connesso”:
«il minimo cambiamento estende il suo
effetto a qualunque distanza»; secondo
Pascal, «se il naso di Cleopatra fosse
stato più corto, tutta la faccia della Terra
sarebbe cambiata»)

Tullio Tinti 79
Effetto farfalla

• Ipotizzato da James Maxwell (l’autore


delle celebri equazioni del campo
elettromagnetico) nel lontano 1876

Tullio Tinti 80
Effetto farfalla

• Dimostrato alla fine del XIX° secolo da


Henri Poincaré (matematico, fisico,
astronomo, filosofo, 12 volte candidato al
Premio Nobel)
Tullio Tinti 81
Effetto farfalla

• “Riscoperto” da Alan Turing (l’ideatore del


computer) nel 1950

Tullio Tinti 82
Effetto farfalla

• Descritto da Ray Bradbury in un suo


racconto del 1952 (Rumore di tuono)

Tullio Tinti 83
Effetto farfalla

• Per la prima volta osservato al computer


nel 1961 dal meteorologo Edward Lorenz
mentre studiava le previsioni del tempo
Tullio Tinti 84
Effetto farfalla

• Per effetto farfalla si intende l’estrema


sensibilità di un sistema alle (piccole)
perturbazioni
• Piccole perturbazioni del sistema
possono determinare enormi variazioni
nell’evoluzione del sistema

Tullio Tinti 85
Effetto farfalla

• Intuitivamente: “…se una farfalla batte le


ali in Brasile, (dopo un po’) un tornado
potrebbe scatenarsi in Texas…”
Tullio Tinti 86
Effetto farfalla

• “Prendere - oppure perdere - la


metropolitana può cambiare la vita…”
Tullio Tinti 87
Effetto farfalla

• Per comprendere l’effetto farfalla basta


pensare a un biliardo
• Piccole variazioni nel punto di impatto di
una palla contro altre palle, o contro il
bordo, determinano grosse differenze
nella posizione finale della palla

Tullio Tinti 88
Biliardo

Tullio Tinti 89
Biliardo

Tullio Tinti 90
Biliardo

Tullio Tinti 91
Biliardo

Tullio Tinti 92
Biliardo

Tullio Tinti 93
Biliardo

Tullio Tinti 94
Biliardo

Tullio Tinti 95
Effetto farfalla

• Le interazioni tra le componenti del


sistema, nonché quelle tra le componenti
e l’ambiente, funzionano proprio come gli
urti tra le palle da biliardo (e tra palle e
bordo del tavolo): nel tempo, piccole
differenze si amplificano fino a diventare
molto grandi

Tullio Tinti 96
Precisazione:

• L’effetto farfalla NON è una caratteristica


esclusiva dei sistemi complessi: lo si
ritrova anche in sistemi naturali non
biologici e nei sistemi artificiali
• Nel caso dei sistemi complessi, tuttavia,
ci sono maggiori conseguenze teoriche

Tullio Tinti 97
Effetto farfalla

• Le conseguenze teoriche dell’effetto


farfalla sono importantissime:
– Perturbare, anche poco, lo stato di un sistema
complesso può stravolgere il suo
comportamento e la sua evoluzione
– Poiché ogni minima interazione perturba (poco
o tanto) il sistema, l’evoluzione dei sistemi
complessi è completamente imprevedibile

Tullio Tinti 98
Fine seconda parte

Terza parte:
http://www.tulliotinti.net/psicofilosofia/corsi/introduzione_complex/complex3.pdf

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