Sei sulla pagina 1di 4

RICERCA DI SOCIOLOGIA

Titolo: Herbert Spencer


Il filosofo britannico e sociologo, Herbert Spencer (1820-1902) era una figura importante della vita
intellettuale, uno dei pensatori inglesi più argomentati e discussi dell'epoca vittoriana. Egli era
conosciuto per i suoi contributi alla teoria evolutiva e per applicarlo fuori della biologia, ai campi
della filosofia, della psicologia e della sociologia.
Spencer fu considerato il più grande filosofo vivente dell'epoca. Egli è stato in grado di vivere di
reddito dalla vendita dei suoi libri e altre opere, e le quali sono state tradotte in molte lingue e lette
in tutto il mondo.

Spencer è nato a Derby, in Inghilterra il 27 aprile 1820, il più anziano di nove bambini, ma l'unico a
sopravvivere all'infanzia. Studiava scienza ed era educato in filosofia dal padre, e invece suo zio lo
istruì in latino, fisica, matematica e pensiero politico.

System of Synthetic Philosophy

In questo lavoro, Spencer ha elaborato come il principio dell'evoluzione fosse stato applicato non
solo nella biologia, ma nella psicologia, nella sociologia e nello studio della morale. Nel complesso,
questo lavoro suggerisce che le società sono organismi che si sviluppano attraverso un processo di
evoluzione simile a quello sperimentato da specie viventi, un concetto noto come darwinismo
sociale.
Spencer ha visto la vita umana come il culmine di un lungo processo di evoluzione, e ha sostenuto
che la società umana riflette gli stessi principi evolutivi come anche gli organismi biologici fanno nel
loro sviluppo. Il termine "evoluzione" indica una trasformazione di qualcosa in meglio, che si realizzi
gradualmente. Tutti gli organismi viventi sono derivati da forme più semplici attraverso un processo
di sviluppo graduale ma continuo, realizzato in tempi molto lunghi e che è sempre aperto ad ulteriori
trasformazioni sempre più complesse di quelle precedenti.
Per Spencer, la legge dell'evoluzione governa non solo il mondo biologico, a cui Darwin era limitato,
ma l'intero universo. Egli osserva che, in natura, nulla si crea e nulla si distrugge: le cose si formano e
si disgregano, il movimento si trasmette da un corpo all'altro, la forza assume diverse forme, ma la
sua quantità permane costante. Questo processo si verifica anche nelle società umane che si
evolvono differenziando i compiti dei loro membri e organizzandosi in forme sempre più complesse,
anche di produzione ciò vuol dire che tutto spontaneamente procede verso il meglio.
Spencer afferma che la più alta forma di evoluzione si ha con lo sviluppo delle società umane. Ma la
differenza fondamentale sta nel fatto che mentre l'organismo ha come scopo il funzionamento
dell'organismo stesso, la società ha come scopo la benessere e la felicità dei suoi membri.
Il concetto di felicità non è statico: anche i piaceri dell'uomo evolvono e si arricchiscono. L'uomo,
infatti, attraverso l'esperienza accumulata dalla specie, ha appreso che, seguendo principi altruistici,
può raggiungere meglio il proprio benessere.
Ed è per questo che si può dunque parlare di società come organismi in crescita; l'incremento della
popolazione è un fattore naturale di crescita che porta a strutture sempre più differenziate e
complesse.

Nel 1902, poco prima della sua morte, Herbert Spencer fu nominato per il Premio Nobel per la
letteratura.
Spencer ha sostenuto nella sua autobiografia di aver inventato un " binding-pin ", graffetta per fogli,
che è stato distribuito da Ackermann & Company.
Fonti:
http://doc.studenti.it/vedi_tutto/index.php?h=6ee62e33&correlati=true
http://www.iep.utm.edu/spencer/
http://vivalascuola.studenti.it/herbert-spencer-i-concetti-base-del-suo-pensiero-
165803.html#steps_1
https://www.thoughtco.com/herbert-spencer-3026492

Potrebbero piacerti anche