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Roberto Boggiani
Versione 3.0
17 aprile 2004
1 Il linguaggio
Per esprimerci noi usiamo l’italiano; altri usano l’inglese, altri lingue ancora diverse, molti il dialetto
locale: chiamiamo linguaggio corrente la lingua che usiamo tutti i giorni, nel caso l’italiano. A questo
punto possiamo affermare, senza essere accusati di campanilismo, che il linguaggio corrente è bellissimo.
La ricchezza del suo lessico, la sua armonia, la sua sintassi complessa consentono la descrizione dei
fatti e di concetti semplici o complicati in mille forme diverse, dalla più sciatta alla più elegante e meglio
articolata. La presenza di un’infinità di temini, aventi lo stesso significato o significato affine, conferisce al
linguaggio corrente una varietà smisurata di espressioni; il doppio senso, usato con intelligenza, può donare
al discorso unumorismo sottile e talvolta pungente. Ma come un’opera d’arte, pur bella e importante, non
è di alcuna utilità ad esempio per la cura di una malattia, cosı̀ la ricchezza del linguaggio corrente non
serve alla matematica, anzi può essere addirittura dannosa. Le frasi in matematica vanno, di regola, prese
alla lettera: si capisce dunque quanto possa essere deleteria la presenza ad esempio di un doppio senso.
In questo lavoro desideriamo mettere in luce l’opportunità di usare un linguaggio formale, o almeno un
linguaggio di compromesso, intermedio fra un linguaggio formale e quello corrente, che scherzosamente
chiameremo matematichese, e allargare un po’ il discorso sulla necessità, questa volta senza compromessi,
di un uso appropriato dei termini.
2 Le proposizioni
Le frasi del linguaggio corrente possono essere di vari tipi essenzialmente diversi tra di loro:
• esclamazioni
• domande
• affermazioni
• negazioni
Chiaramente non ha alcun senso chiedersi se un’esclamazione è vera o falsa; la stessa cosa avviene per una
domanda: sarà la risposta alla domanda, e non la domanda stessa, ad essere vera o falsa. Eliminati allora
i casi precedenti, che non ci interessano, e notando che le negazioni non sono altro che delle affermazioni
negate possiamo concentrare la nostra osservazione solamente sulle affermazioni, ma in questo caso il
discorso risulta essere molto più articolato. Riflettiamo un attimo sulle seguenti affermazioni:
1. Tizio è più alto di Caio
2. Tizio è molto alto
Si nota che la affermazione 1 può essere vera o falsa mentre la affermazione 2 è condizionata da consi-
derazioni di tipo soggettivo, cosı̀ che due persone diverse potrebbero in buona fede fornire due risposte
diverse. Ora in logica considereremo solamente le affermazioni del primo tipo che chiameremo proposizioni.
Possiamo dare la seguente
Definizione 2.1 (di proposizione) Prende il nome di proposizione una affermazione che può assumere
solamente due distinti valori vero o falso.
In base a questa definizione la logica che studieremo sarà detta logica bivalente la quale storicamente
poggia sui seguenti tre principi fondamentali:
1
5 Congiunzione
3 I connettivi
Nel linguaggio comune le frasi possono essere negate o collegate fra loro per formare espressioni più
complesse mediante termini come non, e, o, se,.... Anche le proposizioni possono essere negate o collegate
tra di loro e questo collegamento è effettuato attraverso i connettivi. I connettivi possono essere di vari
tipi:
connettivi unari: si tratta di connettivi che implicano una sola proposizione
connettivi binari: si tratta di connettivi che implicano due proposizioni
connettivi n−ari: si tratta di connettivi che implicano n proposizioni
Tra i connettivi ve ne sono alcuni che per la loro particolare importanza sono detti connettivi fondamentali
e sono dati da:
connettivi simbolo tipo
negazione ··· unario
congiunzione ∧ binario
disgiunzione non esclusiva ∨ binario
disgiunzione esclusiva ∨ binario
implicazione → binario
doppia implicazione ↔ binario
Vedremo nei successivi paragrafi le proprietà di questi connettivi e vedremo anche che essi non sono i soli
che si possono ottenere ma che ne esistono molti altri.
4 Negazione
La negazione è un connettivo unario che restituisce il valore falso se la propozione è vera mentre restituisce
il valore vero se la propozione è falsa. Detta A la proposizione la tavola di verità del connettivo negazione
è la seguente:
A A
V F
F V
Utilizzando le tavole di verità si dimostra che essendo A una proposizione qualsiasiasi la negazione gode
delle seguenti proprietà:
• A=A
5 Congiunzione
La congiunzione è un connettivo binario che restituisce il valore vero se entrambe le propozioni sono
vere mentre restituisce il valore falso negli altri casi. Dette A e B le proposizioni la tavola di verità del
connettivo congiunzione è la seguente:
A B A∧B
V V V
V F F
F V F
F F F
rb 2 logica
7 Disgiunzione esclusiva
Utilizzando le tavole di verità si dimostra che essendo A, B, C, tre proposizioni qualsiasi la congiunzione
gode delle seguenti proprietà:
• A ∧ A = A detta idempotenza
• A ∧ B = B ∧ A detta commutativa
• (A ∧ B) ∧ C = A ∧ (B ∧ C) detta associativa
• A ∨ (A ∧ B) = A detta di assorbimento
• (A ∧ B) ∨ C = (A ∨ C) ∧ (B ∨ C) detta distributiva
7 Disgiunzione esclusiva
La disgiunzione esclusiva è un connettivo binario che restituisce il valore falso se entrambe le proposizioni
hanno lo stesso valore di verità mentre restituisce il valore vero negli altri casi. Dette A e B le proposizioni
la tavola di verità del connettivo disgiunzione non esclusiva è la seguente:
A B A∨B
V V F
V F V
F V V
F F F
Utilizzando le tavole di verità si dimostra che essendo A, B, C, tre proposizioni qualsiasi la disgiunzione
esclusiva gode delle seguenti proprietà:
rb 3 logica
11 Nor
8 Implicazione materiale
La implicazione materiale è un connettivo binario che restituisce il valore falso se la prima proposizione
è vera e la seconda è falsa mentre restituisce il valore vero negli altri casi. Dette A e B le proposizioni la
tavola di verità del connettivo implicazione materiale è la seguente:
A B A→B
V V V
V F F
F V V
F F V
10 Nand
Il nand è un connettivo binario che restituisce il valore falso se le due proposizioni hanno valore di verità
vero mentre restituisce il valore vero negli altri casi. Dette A e B le proposizioni la tavola di verità del
connettivo nand è la seguente:
A B A↑B
V V F
V F V
F V V
F F V
Utilizzando le tavole di verità si dimostra che essendo A, B, C, tre proposizioni qualsiasi il nand gode
delle seguenti proprietà:
• A ↑ B = B ↑ A detta commutativa
• (A ↑ B) ↑ C = A ↑ (B ↑ C) detta associativa
11 Nor
Il nor è un connettivo binario che restituisce il valore vero se le due proposizioni hanno valore di verità
falso mentre restituisce il valore falso negli altri casi. Dette A e B le proposizioni la tavola di verità del
connettivo nor è la seguente:
A B A|B
V V F
V F F
F V F
F F V
rb 4 logica
14 Tautologie e contraddizioni
Utilizzando le tavole di verità si dimostra che essendo A, B, C, tre proposizioni qualsiasi il nor gode delle
seguenti proprietà:
12 Le forme proposizionali
Consideriamo espressioni del tipo
E1 = (A ∧ B)
E2 = (A ∨ B) ∧ C
è evidente che queste espressioni composte non sono dotate di valore di verità costante; infatti il valore
di verità di una espressione dipende da quelli assunti dalle proposizioni che la compongono. Dunque il
valore di verità di E1 varia al variare dei valori di verità della coppia (A, B) di proposizioni, indipendenti
l’una dall’altra. Per questo motivo si dice che E1 è forma proposizionale delle variabili indipendenti A e
B. Possiamo allora dare la seguente:
Definizione 12.1 (di forma proposizionale) Date n proposizioni A1 , A2 , . . . , An variabili indipen-
denti, prende il nome di forma proposizionale qualunque epressione che si ottiene utilizzando tali pro-
posizioni con qualunque connettivo.
Si noti che tutte tutti i connettivi che abbiamo costruito fino a questo punto possono essere pensati come
a delle semplici forme proposizionali. Lo strumento principale di analisi delle forme proposizionali è dato
dalle tabelle di verità.
13 Le tavole di verità
Abbiamo già detto che con il termine proposizione indicheremo escusivamente le proposizioni cosı̀ come
definite dalla definizione 2.1 che esse verranno indicate con la lettera maiuscola A, B, C, . . .. Tali
preposizioni ci interesseranno indipendentemente dall’affermazione che esse esprimono ma solamente per
il valore di verità che esse possiedono. Partendo dalle proposizione e con l’ausilio dei connettivi sarà
possibile allora costruire espressioni come
A ∨ B, A ∧ B, A ↔ (A → B)
ossia delle forme proposizionali. Considerando solamente i valori di verità che possono assumere le propo-
sizioni che compaiono nelle forme proposizionali possiamo costruire delle tabelle in cui verrà evidenziato
il valore di verità assunto dalla espressione stessa in relazione al valore di verità assunto dalle singole
proposizioni componenti.Tali tavole sono dette tavole di verità.
14 Tautologie e contraddizioni
Diamo la seguenti:
Definizione 14.1 (di tautologia) Prende il nome di tautologia una forma proposizionale del tipo E
che risulta sempre vera per tutti i possibili valori di verità assegnabili alle variabili che la compongono.
Definizione 14.2 (di contraddizione) Prende il nome di contraddizione una forma proposizionale
del tipo E che risulta sempre falsa per tutti i possibili valori di verità assegnabili alle variabili che la
compongono.
Risulta evidente che se la forma proposizionale E è una tautologia la forma proposizionale E è una
contraddizione.
rb 5 logica
17 Connettivi implicanti due proposizioni
E1 ↔ E2
• A≡A
• A→B ≡A∨B
• A∧B ≡A∨B
• A∨B ≡A∧B
A B 9 10 11 12 13 14 15 16
V V F F F F F F F F
V F V V V V F F F F
F V V V F F V V F F
F F V F V F V F V F
rb 6 logica
18 Dipendenza tra i connettivi unari e binari
Nel caso di due proposizioni possiamo ottenere sedici colonne corrispondenti quindi a sedici connettivi.
In particolare
Si noti quindi che dei 16 connettivi binari che possiamo ottenere con due proposizioni, noi ne abbiamo
trattati solamente 7.
A→B ≡A∨B
A → B ≡ (A ∧ B)
A ↔ B ≡ (A → B) ∧ (B → A)
A ↔ B ≡ (A ∨ B) ∧ (B ∨ A)
A ↔ B ≡ (A ∧ B) ∨ (A ∧ B)
A∨B ≡ (A ↔ B)
A∨B ≡ (A ∨ B) ∧ (A ∧ B)
A∨B ≡ (A ∧ B) ∨ (A ∧ B)
rb 7 logica
20 Connettivi con n proposizioni
Teorema 19.2 Ogni connettivo binario può essere espresso utilizzando solamente due connettivi:
• . . ., ∧
• . . ., ∨
• . . ., →
Teorema 19.3 Ogni connettivo binario può essere espresso utilizzando solamente il connettivo nand
Teorema 19.4 Ogni connettivo binario può essere espresso utilizzando solamente il connettivo nor
• A → B ≡ A ∨ B ≡ A ∧ B ≡ A ↑ B ≡ A ↑ (B ↑ B)
• A ∧ B ≡ A ∨ B ≡ A|B ≡ (A|A)|(B|B)
rb 8 logica
21 Le regole di deduzione
A B C ?
V V V V
F F V V
A questo punto consideriamo la congiunzione delle proposizioni A,B,B di ogni riga inserendo il connettivo
. . . in quelle che presentano il valore vi derità F , si otterrà:
• dalla prima riga A ∧ B ∧ C
• dalla seconda riga A ∧ B ∧ C
La forma proposizionale cercata sarà data dalla disgiunzione delle congiunzioni cosı̀ ottenute, ossia:
? ≡ (A ∧ B ∧ C) ∨ (A ∧ B ∧ C)
21 Le regole di deduzione
Uno degli scopi della logica è la ricerca di forme corrette di ragionamento che prendono il nome di figure
di ragionamento. Una figura di ragionamento viene generalmente indicata con lo schema:
A1
A2
...
An
− − − − −−
C
in cui Ai indicano le proposizioni semplici o composte che costituiscono le premesse e C indica la loro
conseguenza. La figura di ragionamento può anche essere scritta nel seguente modo:
A1 ∧ A2 ∧ . . . ∧ An → C
Si dice che una figura di ragionamento è valida se da premesse vere seguono conseguenze vere ossia se,
ammettendo che siano vere tutte le premesse, si può affermare che anche la conclusione è vera. La figura
di ragionamento sopra descrittà è quindi valida se e solo se:
A1 ∧ A2 ∧ . . . ∧ An → C
A→B
A
−−−−−
B
in quanto
[(A → B) ∧ B] → B
è una tautologia
Modus Tollens: si tratta di una figura di ragionamento data da:
A→B
B
−−−−−
A
in quanto:
[(A → B) ∧ B] → A
è una tautologia
rb 9 logica
22 I teoremi
A→B
B→C
−−−−−
A→C
in quanto:
[(A → B) ∧ (B → C)] → (A → C)
è una tautologia
Sillogismo Disgiuntivo: si tratta di una figura di ragionamento data da:
A∨B
BC
−−−−−
A
in quanto:
[(A ∨ B) ∧ B] → A
è una tautologia
Prima legge delle Inverse: si tratta di una figura di ragionamento data da:
A→B
−−−−−
B→A
in quanto:
(A → B) → (B → A)
è una tautologia
22 I teoremi
Sentiremo molto spesso in matematica parlare di teoremi ed è quindi utile darne una definizione formale:
Definizione 22.1 (di teorema) Un teorema è un enunciato che si presenta nella forma
se I allora T
e si avrà:
• la prima proposizone I è detta ipotesi e costituisce la premessa, ossia ciò che si suppone noto del
soggetto del teorema
• la seconda proposizione T è detta tesi e ne costituisce la conclusione, ossia la proposizione che ci si
propone di dimostrare.
Dato un teorema nella forma se I allora T si potrà anche dire che:
• I è condizione sufficiente per T
• T è condizione necessaria per I
In corrispondenza del teorema se I allora T supposto vero si possono ricavare altri tre teoremi
teorema inverso: si ottiene dal teorema scambiando l’ipotesi con la tesi ottenendo allora il seguente
nuovo teorema
se T allora I
rb 10 logica
24 La doppia implicazione logica
teorema contrario: si ottiene dal teorema negando l’ipotesi e la tesi ottenendo allora il seguente nuovo
teorema
se I allora T
se T allora I
rb 11 logica
25 La logica dei predicati
se I allora T
si può dimostrare:
• I⇒T
• T ⇒I
Se tramite un ragionamento basato sulla doppia implicazione logica dimostriamo il teorema I implica T
e il teorema T implica I potremmo scrivere I ⇔ T .
troviamo che essa risulta essere composta da due elementi fondamentali dati da:
argomenti: 4,2 ossia gli oggetti di cui si parla
predicato: è divisibile per ossia la proprietà di cui devono godere gli argomenti
Mantenendo fisso il predicato possiamo pensare di far variare gli argomenti nell’insieme dei numeri naturali
ottendo tra l’altro le seguenti proposizioni:
• P(5,2)=5 è divisibile per 2
• P(9,3)=9 è divisibile per 3
• P(10,7)=10 è divisibile per 7
rb 12 logica
27 La negazione dei quantificatori
che potranno essere vere o false. Se si vuole evitare di indicare ogni volta i particolari valori dei numeri
naturali si collocano due lettere, ad esempio la x e la y, nei posti liberi del predicato, ottenedo la frase:
26 I quantificatori
Consideriamo un enunciato aperto P (x) con x ∈ U e notiamo che il valore di verità di tale enunciato
sarà noto solamente quando conosceremo in valore dell’argomento x. Notiamo però che siamo in grado
di ottenere immediatamente il valore di verità delle seguenti proposizioni:
• per ogni x ∈ U, P (x)
• esiste un x ∈ U, P (x)
rb 13 logica
Indice Indice
Indice
1 Il linguaggio 1
2 Le proposizioni 1
3 I connettivi 2
4 Negazione 2
5 Congiunzione 2
7 Disgiunzione esclusiva 3
8 Implicazione materiale 4
10 Nand 4
11 Nor 4
12 Le forme proposizionali 5
13 Le tavole di verità 5
14 Tautologie e contraddizioni 5
21 Le regole di deduzione 9
22 I teoremi 10
26 I quantificatori 13
rb 14 logica