54 Analisi tecnica
TRADING SYSTEM
Countback modificato: adesso funziona
L’aggiornamento dell’indicatore ha permesso di migliorare sensibilmente
prestazioni e sicurezza. Performance da +111% annuo e 60% di trade positivi
SERGIO PAOLINO*
La settimana scorsa è stato presentato l’in-
dicatore Countback Up&Down Trend mo-
dificato e reso più flessibile e, quindi, mag-
giormente idoneo ad adattarsi ai differenti
mercati. Si è già vista e commentata la sua
formula, con la precisazione che l’interpre-
tazione è stata sensibilmente rivista rispet-
to a quella dell’indicatore da cui deriva.
L’operatività originale era la seguente:
ogni volta che i prezzi superano al rialzo la
linea dei massimi si ha un rialzo e ogni vol-
ta che i prezzi vanno sotto la linea dei mini-
mi si ha un ribasso. Nella versione modifi-
cata dell’indicatore le operazioni sono sta-
te effettuate in base alla seguente logica:
quando i prezzi di chiusura divengono su-
periori a entrambe le linee si ha un’opera-
zione di rialzo che resta tale sino a quando
i prezzi scendono al di sotto di entrambe
le linee, generando un’operazione di ribas-
so; il ribaltamento delle operazioni si ha
ogni volta che il prezzo di chiusura esce
dal canale formato da entrambe le linee.
I RISULTATI DEL TEST. Nel grafico
sopra si può vedere l’indicatore Count-
back Up&Down Trend modificato accop-
piato al titolo Fiat. Il test (i risultati sono
riportati nella tabella in pagina) è stato fat-
to utilizzando un periodo di circa sei anni
e mezzo, e 1.250 sedute reali (cui vanno
aggiunti tutti i periodi di Borsa chiusa). I
TECNICHE D’ANALISI DI GAETANO EVANGELISTA*
Via libera per l’euro da parte degli hedge
La maturità dei mercati finanziari anglo-
sassoni dipende dal considerevole nume-
ro di strumenti finanziari quotati, dal-
l’esperienza secolare delle istituzioni e de-
gli organi di amministrazione e di control-
lo, nonché dalla vastità di dati a disposi-
zione degli analisti. Questo vale per il mer-
cato azionario, ma non solo. Come non va-
lutare positivamente per esempio la possi-
bilità di conoscere, per tutti i future quota-
ti sui mercati a termine, l’entità delle posi-
zioni vantate dai diversi operatori di mer-
cato? La Cftc (Commodity futures tra-
ding commission) esige (e ottiene) di co-
noscere questa fondamentale informazio-
ne tutte le settimane, entro il venerdì; e
rende pubblicamente disponibile questo
dato il venerdì sera. Il Cot Report è un do-
cumento pubblico di straordinaria impor-
tanza. Con riferimento ai future sulle valu-
te, per esempio, si può sapere il posiziona-
mento complessivo da parte delle grandi
banche d’affari (Commercials), dei fondi
hedge (Large Speculators) e del pubblico
dei «piccoli» investitori. Il grafico in pa-
gina mostra il saldo netto degli hedge
fund sul future sull’euro. Si è tracciato
Countback Up&Down Trend modificato su Fiat
risultati ottenuti indicano un utile di circa
il 111% annuo e tali risultati si conferma-
no per sei anni e mezzo in modo continua-
tivo. Tale valore è da giudicarsi come buo-
no, visto che l’indicatore originario rende-
va il 68 per cento. L’indice di rischiosità
del sistema si attesta a un livello pari a 32,
al di sotto del limite accettabile (di norma
posto a 50) e, quindi, sufficientemente
buono: originariamente l’indicatore regi-
strava un indice pari a 47, quindi decisa-
mente peggiore dell’attuale.
Il numero di operazioni non è molto alto, il
che consente un risultato positivo nel 60%
dei casi; anche in questo caso sono miglio-
rate le prestazioni dell’indicatore origina-
Quando il saldo netto degli operatori alternativi sul
future è positivo la valuta europea mette in atto rialzi
E il segnale long è stato lanciato a fine settembre
Euro/dollaro (sopra) e i segnali del Cot (sotto)
rio che produceva solo il 43% di operazioni
vincenti. Il margine di errore del test si atte-
sta sul 16%; per abbassare tale valore si do-
vrebbe rifare il test su un periodo almeno
doppio, se non addirittura triplo, rispetto a
quello usato, ma si tratterebbe di un arco
temporale troppo elevato che non permet-
terebbe di esprimere un giudizio sereno sul-
l’indicatore. Conducendo il test su un arco
temporale quadruplo rispetto a quello usa-
to per la prova normale, i risultati emersi
sono stati peggiori di circa il 35% con un
margine di errore del 7% (il margine di erro-
re ottimale è il 5%).
Si può notare come gli utili siano più di set-
te volte superiori a quelli ottenuti dal casset-
Sabato 9 ottobre 2010
Countback Up&Down Trend
I risultati del test sul titolo Fiat
INDICATORE TESTATO:
COUNTBACK UP & DOWN TREND MODIFICATO
Titolo testato: Fiat
Numero sedute di test: 1.250
Capitale iniziale (euro): 1.000
Guadagno totale (euro): 5.445
Guadagno totale annuo (euro): 1.118
N. operazioni fatte: 40
Operazioni vincenti (%): 60%
Strategia Buy & hold: 755
Indice rischiosità programma: 32
Indice rischiosità cassettista: 98
Margine di errore del test: 16%
Utile annuo su capitale iniz.: 111%
utile programma/utile cassett.: 7,34
tista. Nel confronto dei risultati attuali con
quelli generati dall’indicatore originario si è
visto poi che molte delle operazioni perden-
ti sono sparite e che i trend di lungo termi-
ne sono stati mantenuti sempre attivi, men-
tre precedentemente i trend lunghi veniva-
no spaccati in due interponendo un’opera-
zione in controtendenza che risultava quasi
sempre perdente. Si può quindi dire che le
modifiche apportate hanno colto nel segno,
migliorando sensibilmente le prestazioni e
la sicurezza di utilizzo. *nostus@tin.it
Le formule contenute negli articoli
di Sergio Paolino
possono essere scaricate gratuitamente
dal sito http://www.greenbyte.it
una linea verticale in corrispondenza di
tutti i casi dal 1999 in poi in cui il saldo
netto ritorna positivo: a quel punto que-
sta particolare tipologia di investitore as-
sume complessivamente una posizione
lunga sulla valuta europea.
Negli ultimi 11 anni sono quattro i segnali
di questo tipo. Non è difficile concludere
che in tutti i casi ciò è coinciso con l’avvio
di importanti rialzi dell’euro, nel caso pro-
spettato ai danni del dollaro: nel 2000 il
cambio scese ancora per pochi mesi, pri-
ma di decollare; a fine 2005 il segnale fu
assolutamente tempestivo, mentre nel
2009 è giunto con poche settimane di ritar-
do. Gli hedge fund sono tornati in termini
netti long sull’euro con il rapporto di ve-
nerdì 24 settembre, che fa riferimento alla
rilevazione di martedì 21, quando
l’euro/dollaro ha chiuso a quota 1,326. Si
direbbe che il rialzo può ancora prosegui-
re, visto che il segnale in essere ha pochis-
sime settimane di vita, e che il saldo può
ancora ispessirsi, essendo pari a meno del
20% delle posizioni complessivamente in
essere (Open Interest) sul mercato.
*Ad Age Italia