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Nuovi servizi richiedono una Banda Larga sempre più ampia MAGGIO 2007
L’importanza dello spettro radio per un mondo senza fili DICEMBRE 2007/GENNAIO 2008
48 I quaderni di
Pensieri e azioni
per un’economia
sostenibile
dei media
nella società
di Leonardo Chiariglione – CEDEO.net
FEBBRAIO 2008 49
SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE E CONTENUTI DIGITALI: TUTELA DEI DIRITTI IN UN MONDO CHE CAMBIA
50 I quaderni di
LE REGOLE DELLA CONTESA: I DIRITTI D’AUTORE
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SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE E CONTENUTI DIGITALI: TUTELA DEI DIRITTI IN UN MONDO CHE CAMBIA
– diritti relativi alla corrispondenza epistolare di riconoscimento di uso equo. Sempre in base ai prin-
– diritti relativi al ritratto cipi di uso equo il consumatore che acquista legalmen-
– diritti relativi ai progetti di lavori dell’ingegneria te dei contenuti dovrebbe avere su di essi i diritti di:
– altri diritti indicati dalla legge 22 aprile 1941, n. 633,
tra cui i diritti sul costitutore di una banca dati – usufruirne quando vuole (time-shift)
– usufruirne dove vuole (space-shift), sia trasferendoli
Gli unici diritti detenuti dai fruitori dell’opera sono ba- su supporti differenti dall’originale, ma comparabi-
sati sui cosiddetti principi di uso equo (fair use) che li, che usufruendone su una qualsiasi piattaforma
dovrebbero garantire, su un’opera che sia già stata le- di sua scelta
galmente resa disponibile al pubblico, la possibilità di – realizzarne copie di sicurezza (backup), per evitare di
copiarla liberamente per fini di archiviazione o di con- rovinare o perdere l’originale
servazione, o di citarla, di riportarne una parte per fi- – utilizzare la tecnologia per garantirsi tutti i diritti pre-
ni educativi o di critica, compatibilmente con i criteri cedentemente menzionati.
I DRM devono essere espressi in un linguaggio for- l’inclusione in un file multimediale (essenzialmente
male ed interpretabile ovvero un “Linguaggio per espri- audio, video e immagini) di informazioni latenti (na-
mere diritti” (Rights Expression Language – REL). Uno scoste nei bit che lo costituiscono, senza impiego di
tra i più famosi REL è, con tutta probabilità, quello spe- stringhe dedicate e riconoscibili).Tali indicazioni sono
cificato nella parte 5 dello standard MPEG-21 lette con strumenti di riconoscimento probabilistico e
(http://www.iso.org/iso/iso_ catalogue/catalogue_ vengono scritte con varie tecniche prima o dopo la
tc/catalogue_detail.htm?csnumber=40611) che ope- codifica di sorgente dei media digitali. La loro princi-
ra mediante un sistema di marcatura XML, il quale pale caratteristica, oltre la latenza, è la resistenza ai
garantisce una completa interoperabilità (una over- processi di co-decodifica del media digitale e, in ge-
view nel sito http://www. chiariglione.org/mpeg/ nere, alla sua elaborazione.
standards/mpeg-21/mpeg-21.htm).Esistono anche“to-
ol” informatici per la produzione dei DRM tra cui il no- Naturalmente un sistema di iDRM è lettera mor-
to “Chillout” prodotto nell’ambito dei lavori di DMP ta se non si accompagna ad un sistema di “governan-
(http://chillout.dmpf. org/wordpress/index.php). ce” ed ad un “Trust Model” che in questo caso do-
vrebbe consistere essenzialmente nello schema le-
Queste informazioni devono essere quindi incorpora- gale/normativo/ contrattuale che lega i diversi atto-
te nell’opera, in forma digitale, operando in “chiaro”, ri fra di loro, attribuisce le responsabilità e garanti-
per consentirne la verifica all’utente e, congiuntamen- sce il sistema nei confronti dei danni che possono
te, con tecniche di steganografia digitale per evitare ma- derivare dai comportamenti degli utenti e degli stes-
nomissioni fraudolente. Le più note tecniche per incor- si attori. Condizione per il successo è che il model-
52 I quaderni di
IL LATO CHIARO DELLA FORZA: LA GESTIONE DEI DIRITTI DIGITALI
lo sia universalmente condiviso, affinché un attore Commons management” in cui l’ultima parola signi-
della catena del valore (autore, produttore, fornito- fica gestione e non protezione come erroneamente
re di contenuti, utente) essendo sicuro dell’affidabi- spesso si ritiene. Può quindi esistere DRM senza pro-
lità di tutti gli altri attori (fornitori di servizio, pro- tezione (le misure di protezione si chiamano TPM co-
duttori di dispositivi, fornitori di tecnologie di sicu- me si vedrà tra poco) ed è possibile un sistema di di-
rezza ecc.) immetta con fiducia sul mercato i propri stribuzione basato su licenze Creative Commons me-
contenuti. Fin qui la parte più “nobile” ed universal- diante le quali un autore possa facilmente gestire la
mente accettata che va sotto il nome di “Creative distribuzione delle sue opere.
ti. A questo punto si è passati dalla “gestione” alla “pro- to fisico (stampa) era tale da giustificare la remune-
tezione” ed il “Trust Model” si identifica con le odiate razione prevalente dell’editore nei confronti dell’au-
“Misure tecnologiche di protezione – TPM”, ovvero: tore, oggi, nell’epoca della Rete, la situazione si avvia
쩦 Integrazione di una piattaforma firmware (Trusted al capovolgimento e, con la scusa di retribuire gli au-
Platform Module – TPM) in qualunque dispositivo tori, si ottiene essenzialmente la mercificazione del-
dedicato al consumo di contenuti. Questa piatta- lo scambio di informazioni.
forma è già oggi montata dalla fabbrica nella maggior 쩦 Se è vero che la dematerializzazione di molte compo-
parte dei laptop in commercio. nenti delle attività economiche dei paesi avanzati in-
쩦 Processo run-time, legato al comportamento dei di- crementa costantemente l’importanza della proprie-
spositivi dedicati al consumo di contenuti, che riguar- tà intellettuale (che costituisce, ad esempio, la voce di
da principalmente la verifica delle licenze e la gestio- maggior peso dell’export degli Stati Uniti) è anche ve-
ne delle anomalie riscontrate nei dispositivi, con tut- ro che nell’attuale assetto esistono grandi concentra-
ti i livelli di necessarie contromisure. Questo proces- zioni di diritti nelle mani dei pochi che sono dotati de-
so potrebbe anche avvenire in rete con l’uso, da par- gli strumenti per valorizzarli economicamente, men-
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SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE E CONTENUTI DIGITALI: TUTELA DEI DIRITTI IN UN MONDO CHE CAMBIA
tre i molti che producono le opere spesso non rie- Un tale potere assoluto sull’opera ricorda quel pri-
scono a valorizzarle. vilegio monopolistico perpetuo che la monarchia in-
쩦 Se è incontrovertibile che tra gli utenti di opere glese concedeva dal 1556 alla corporazione (Statione-
digitali vi è una scarsa consapevolezza del valore r’s Company) degli stampatori (non degli autori!) su
dell’immateriale e della proprietà intellettuale ed ogni libro pubblicato nel regno. Fu per la reazione a
un’alta propensione ad accedere gratis a ciò che quella situazione che, sotto il regno della regina Anna
gratis è accessibile, è anche vero che, prima di at- (1709), nacque il diritto d’autore moderno (Statute of
tribuire al libero scambio tra utenti la rovina eco- Anne) ripreso poi nella Costituzione degli Stati Uniti
nomica dell’industria dei contenuti, va riletto lo d’America. Un diritto limitato nel tempo e nell’esten-
studio pubblicato nel settembre 2003 da AT&T sione e, soprattutto, finalizzato alla diffusione dell’ap-
Labs in cui risulta che il 77% dei film illegali diffu- prendimento e della conoscenza, più che al profitto
si sulle reti di file sharing proviene dal personale dei commercianti di opere intellettuali.
assunto all’interno dell’industria cinematografica Certo, per questo scopo non aiutano i comportamen-
americana (da un articolo di Arturo Di Corinto – ti di quegli utenti che, non ritenendo di dover pagare il
Liberazione, 8-12-2007, pag. 5) (http://www.libera-zio- dovuto ai detentori dei diritti d’autore, inducono un ca-
ne.it/a_giornale_index.php?DataPubb= 08/12/2007). lo della remuneratività dell’investimento nelle opere del-
Diviene a questo punto indispensabile riportare l’intelletto.Tuttavia l’utente, ancorché sanzionato nei com-
l’attenzione sulla centralità dell’utente. Un impiego ab- portamenti fraudolenti, dovrebbe essere sempre libero
norme dei DRM porta infatti ad una concezione della di effettuare copie private, di utilizzare l’opera su dispo-
proprietà intellettuale priva di limiti e nella più comple- sitivi differenti, e soprattutto dovrebbe poter riprende-
ta disponibilità del suo titolare, qualcosa che la società re il pieno controllo sull’opera una volta che la stessa sia
contemporanea non riconosce neppure alla proprietà tornata nel pubblico dominio.
del mondo fisico. Questa caratteristica è strettamente Per concludere, quella sulle misure di protezione può
legata alla diversa natura dei sistemi DRM rispetto alle rivelarsi una battaglia sterile ed inficiare persino quella,
leggi sulla tutela del copyright, mentre infatti queste so- sacrosanta, sul riconoscimento dei diritti d’autore, fin-
no basate sul principio del “tutto ciò che non è vietato tanto che le organizzazioni di categoria e gli stati non
è lecito”, per i sistemi DRM l’approccio è invece oppo- individueranno un adeguato equilibrio fra la tutela del-
sto cioè “tutto ciò che non è permesso è proibito”. Nei le opere e il loro accesso. Il DRM deve quindi essere
sistemi DRM ogni azione lecita deve essere esplicita- una tecnologia neutra rispetto al diritto ed alle scelte
mente autorizzata mediante apposito codice REL. negoziali delle parti e la sua adozione non deve modifi-
Un esempio paradossale è costituito della cosiddetta care il sistema della proprietà intellettuale. Forse è an-
“libertà di panorama”, ovvero la difficoltà nel pubblica- che possibile che esistano altri modi per organizzare la
re foto di monumenti ed opere d’arte che, ancorché vi- società che non prevedano un ruolo per i diritti di pro-
sibili a tutti, sarebbero protette da diritto d’autore. prietà intellettuale, ma questa è un’altra storia.
La battaglia tecnologica:
le iniziative tecniche
nazionali ed internazionali
P er quanto riguarda i sistemi per la gestione dei
diritti d’autore (Digital Rights Managments –
DRM) sono in corso diverse iniziative internazionali
entrambe presiedute dall’italiano Leonardo Chia-
riglione. La prima si occupa di definire uno stan-
dard per il DRM; la seconda si propone di identi-
quali il Digital Media Project (http://www.dmpf.org/) e ficare ambiti di azione che consentano all’Italia di
nazionali quali Digital Media in Italia (http://www.dmin.it/), acquisire una posizione preminente nello sfrutta-
54 I quaderni di
LA BATTAGLIA TECNOLOGICA: LE INIZIATIVE TECNICHE NAZIONALI ED INTERNAZIONALI
mento dei contenuti digitali, di cui il DRM è uno possono andare dalle licenze Creative Commons
strumento. alla protezione dei contenuti, ed abilita anche
Peraltro le posizioni sui DRM non sono univoche; se modalità innovative. Il formato permette anche
è indiscutibile il diritto di chi produce un’opera ad es- al consumatore di utilizzare tutti i contenuti pub-
sere riconosciuto come autore della stessa ed ad es- blicati in Italia senza essere obbligato ad avere
sere protetto da utilizzi abusivi, l’altra faccia della me- ad esempio un player di musica o un set top box
daglia è costituita da possibili “lucchetti digitali” che si specifico del fornitore di servizio.
traducono perlopiù in paletti e limitazioni alla fruizio- Dmin.it ha deciso di adottare lo standard IDP (In-
ne delle opere da parte di utenti e consumatori. teroperable DRM Platform) definito da DMP (Di-
Per fornire soluzione a tale problema molti dei prin- gital Media Project) per la sua conformità rispetto
cipali attori nel mercato della tecnologia dei media ai requisiti desiderati; in particolare:
(Apple, DivX Networks, Google, IBM, Microsoft, Re- – tutti i protocolli di comunicazione tra le compo-
al Networks etc.) hanno sviluppato sistemi di gestio- nenti sono disponibili come interfacceWSDL (Web
ne dei diritti di autore con differenti caratteristiche Services Description Language):
e, basandosi su tali tecnologie, offrono correntemen- – standard OASIS;
te servizi di fruizione di media. – tecnologia agnostica;
Tuttavia queste soluzioni DRM proprietarie che at- – conforme a SOA (Service Oriented Archi-
tualmente operano, sono spesso parziali e scarsamente tecture);
interoperabili. Questi fatti ed i limiti imposti su ciò che – adotta lo standard REL (Rights Expression Langua-
gli utenti finali si attendono dalla fruizione dei contenu- ge) che garantisce estrema granularità ed espandi-
ti digitali, sono considerati la criticità che ha impedito un bilità di espressione dei diritti d’autore (con conti-
pieno sviluppo del mercato. nuità tra nessun diritto e tutti i possibili diritti);
La soluzione identificata è costituita dai cosiddetti si- – dispone di una reference implementation (Chillout)
stemi DRM interoperabili e scalabili (isDRM) la cui de- (realizzato in Java) caratterizzata da uno stato di avan-
finizione e sviluppo sono gli obiettivi dell’iniziativa no- zamento significativo (cfr. dmin.in.action), rilasciata
profit denominata Digital Media Project (DMP). La di- con licenza open source business-friendly (MPL.1.1)
sponibilità di tool standardizzati per costruire sistemi e con competenze “core” italiane impegnate fin dal-
DRM interoperabili e scalabili è considerata infatti la chia- l’inizio per la progettazione e lo sviluppo;
ve per la realizzazione di catene del valore interopera- – dispone della corretta granularità di protocol-
bili fornendo sia ai detentori dei diritti d’autore, sia agli li/formati che consentono di:
intermediari, sia agli utenti finali il supporto tecnologico – abilitare mercati orizzontali di prodotti e servi-
in grado di far sviluppare il mercato dei media digitali. zi (e.g. device, server, ecc.);
In ambito italiano l’iniziativa dmin.it si propone di iden- – abilitare contenuti governati e non solo protetti.
tificare ambiti di azione che consentano all’Italia di ac-
quisire una posizione preminente nello sfruttamento Dmin.it sta operando per far sì che iDRM sia adotta-
del fenomeno globale rappresentato dai media digitali. to a livello nazionale con l’obiettivo di creare le con-
La proposta elaborata da dmin.it ha come obiettivo di dizioni in cui i fornitori di servizi che sfruttano tecnlo-
“massimizzare il flusso dei media digitali” consentendo gie DRM proprietarie (pDRM) per offrire contenuti
l’accesso ai contenuti digitali da una varietà di termina- digitali di cui possiedono i diritti su un dato canale di
li a basso costo attraverso reti a larga banda. distribuzione, forniscano lo stesso contento, sullo stes-
so canale di distribuzione, utilizzando la tecnologia
La proposta di dmin.it si basa su tre “gambe”, temi che iDRM a condizioni che risultino eque e non discrimi-
rappresentano allo stesso tempo obiettivi ed elemen- natorie rispetto a quelle per l’offerta pDRM.
ti critici della proposta: 쩦 iNet – Accesso aperto alle reti a larga banda che dà
쩦 iDRM – Formato per la distribuzione controllata di di- la possibilità a tutti di diventare fornitori di digital
gital media media perché tutti possono accedere a tutti i con-
– che dà la possibilità a tutti e quindi non solo agli tenuti forniti.
attori tradizionali delle catene del valore ma an- Gli operatori di rete a larga banda mantengono pie-
che agli autori, esecutori, interpreti e produtto- na libertà di offrire la modalità di accesso alla propria
ri di attuare nuove forme di distribuzione che rete che è più congeniale al proprio modello di busi-
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SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE E CONTENUTI DIGITALI: TUTELA DEI DIRITTI IN UN MONDO CHE CAMBIA
ness.Tuttavia si propone che venga fatto obbligo agli ti da altri soggetti. Gli “Account” sono virtuali in
stessi di fornire a qualsivoglia utente di rete (a con- quanto non sono regolati in valuta reale ma in “pun-
tent provider, an intermediary or end user) che lo ti”, “unità” o “crediti” ed utilizzati per transazioni
richieda, l’accesso alla Big Internet di tipo trasparen- legate alla fruizione dei media digitali.
te(raw service-agnostic access) cioè con le stesse Ogni “Virtual Account” è supportato da uno o più
caratteristiche tecniche dell’offerta dell’operatore sistemi garantiti di pagamento in valuta reale (e.g.
nativo.Tale accesso deve essere fornito a condizio- bank account, credit card, prepaid card, electronic
ni eque e non discriminatorie rispetto a quelle uti- purse, etc.). Le transazioni sono effettuate tra “Vir-
lizzate per l’offerta di accesso nativo. tual Accounts”.Tuttavia la sincronizzazione di un “Vir-
Le specifiche tecniche che consentono di soddisfa- tual Account” con il suo sistema di pagamento di sup-
re i principi espressi per la rete a banda larga aper- porto è effettuata solo periodicamente o su richie-
ta sono ampiamente disponibili in particolare per sta per ridurre le reali transazioni di denaro. Per quan-
il peering tra reti si fa riferimento al BGB (Border to riguarda le implementazioni bisogna osservare che:
Gateway Protocol) V.4. – non esistono specifiche tecniche (standard) che
Rimangono però aperte alcune questioni relative alla soddisfino tutti i criteri/principi generali enun-
definizione degli SLA (Service Level Agreement) sta- ciati in iPay;
biliti tra gli operatori per l’interoperabilità dei rispet- – esistono però dei “tracciati” (i.e. CBI/SWIFT) nel
tivi QoS (Quality of Service). mondo bancario che soddisfano parzialmente al-
cuni dei concetti/principi di iPay e dai quali si è tro-
쩦 iPay – Pagamento e incasso a punti vata ispirazione;
piattaforme di pagamento elettronico che permet- dmin.it ha attivato il processo di definizione delle
tono a tutti, fruitori compresi, di monetizzare i pro- specifiche tecniche e della realizzazione di referen-
pri contenuti e servizi o remunerare quelli di altri ce implementation.
utilizzando la flessibilità del formato e l’accesso
aperto alle reti a larga banda. Per ognuno dei temi della proposta dmin.it propone
La proposta prevede che ogni parte conforme al- anche:
la regolamentazione bancaria possa offrire servizi – interventi normativi,
di “Virtual Account” interoperabili con quelli offer- – politiche di governance.
56 I quaderni di
LE GUERRE STELLARI: LE INIZIATIVE REGOLAMENTARI EUROPEE
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SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE E CONTENUTI DIGITALI: TUTELA DEI DIRITTI IN UN MONDO CHE CAMBIA
the consultation on the High Level Group final re- Relativamente al secondo aspetto, il documento
port on Digital Rights Management by the Euro- affronta alcune questioni attualmente non armo-
pean Commission” nizzate, al fine di verificare se tale mancanza di ar-
(http://www.ar tis-aepo.org/usr/docs%20drms/ monizzazione ha avuto effetti negativi sul buon
drm_report_on_the_hlg_consultation.doc ). funzionamento del mercato interno. Questo do-
cumento mira quindi a fare il punto della situa-
쩦 DIRETTIVA 2004/48/CE DEL PARLAMENTO EU- zione delle discussioni prodotte.
ROPEO E DEL CONSIGLIO del 29 aprile 2004
sul rispetto dei diritti di proprietà intellettuale 쩦 Raccomandazione su “Collective cross-bor-
(www.urheberrecht.org/topic/enforce/eu/l_19520 der management of copyright and related
040602it00160025.pdf ) rights for legitimate online music services”
Oggetto della direttiva sono le misure, le procedure (2005/737/EC)
e i mezzi di ricorso necessari ad assicurare il rispet- (http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/site/en/oj/
to dei diritti di proprietà intellettuale.Ai fini della pre- 2005/l_276/l_27620051021en00540057.pdf)
sente direttiva i termini «diritti di proprietà intellet- ed il relativo rapporto implementativo.
tuale» includono i diritti di proprietà industriale. A proposito del copyright sulla musica, nel maggio
Il campo d’applicazione comprende le violazioni 2005, la Commissione ha prodotto una Raccoman-
dei diritti di proprietà intellettuale, come previ- dazione sulla “gestione transfrontaliera collettiva dei
sto dalla legislazione comunitaria e/o dalla legi- diritti d’autore e dei diritti connessi nel campo dei ser-
slazione nazionale. vizi musicali on line autorizzati”. Per gestione collet-
tiva si intende (art.3) che i titolari dei diritti do-
쩦 “on the review of the EC legal framework in vrebbero avere il diritto di affidare a un gestore
the field of copyright and related rights” Com- collettivo di diritti di loro scelta, in un ambito ter-
mission Staff Working Paper ritoriale di loro scelta, la gestione di qualsivoglia di-
(http://ec.europa.eu/internal_market/copyright/docs/ ritto on line necessario ai fini della fornitura di ser-
review/sec-2004-995_en.pdf ) vizi musicali on line autorizzati, indipendentemen-
Questo lavoro, prodotto nel luglio 2004 ha lo te dallo Stato membro di residenza o dalla cittadi-
scopo di dirimere inconsistenze nelle definizio- nanza del gestore collettivo dei diritti o del titola-
ni, nelle regole o nelle eccezioni presenti nella re dei diritti.
famiglia di Direttive comunitarie per risolvere Naturalmente (art.5b) i titolari dei diritti dovrebbe-
possibili conflitti nel bilanciamento dei diritti e ro avere la facoltà di determinare la portata territo-
degli altri interessi, inclusi quelli dei consumato- riale del mandato dei gestori collettivi dei diritti.
ri (ovvero sul “acquis comunitario” che corri- Inoltre i gestori collettivi dei diritti dovrebbero (art.9)
sponde alla piattaforma comune di diritti ed ob- concedere le licenze agli utilizzatori commerciali in ba-
blighi che vincolano l’insieme degli Stati membri se a criteri obiettivi e senza alcuna discriminazione tra
nel contesto dell’Unione europea). gli utilizzatori e dovrebbero anche (art.10) ripartire
L’obiettivo della revisione del quadro giuridico di equamente le royalty a tutti i titolari di diritti o alla ca-
cui tratta il documento è duplice: tegoria di titolari di diritti da essi rappresentati.
– migliorare il funzionamento dell’“acquis” comu-
nitario nel campo del diritto d’autore e la sua 쩦 Consultazione EU 2006
coerenza, L’11 ottobre del 2006 si è conclusa la consultazione
– salvaguardare il buon funzionamento del Merca- pubblica su “come stimolare la crescita di un vero
to Interno. mercato unico comunitario per i contenuti digitali
on line come i film, la musica e i giochi”. Un riassun-
Relativamente al primo aspetto, il documento pren- to sulla consultazione pubblica è riportato in:“Com-
de in esame gli adattamenti necessari alle prime di- mission staff working paper on Creative Content Online”
rettive della Comunità in questo campo (preceden- (http://ec.europa.eu/avpolicy/docs/other_actions/
ti alla direttiva 2001/29/CE) per aumentarne la coe- col_swp_en.pdf).
renza reciproca e quella rispetto alla direttiva La consultazione pubblica del 2006 è stata affian-
2001/29/CE. cata da uno studio indipendente su “Interactive
58 I quaderni di
LE GUERRE STELLARI: LE INIZIATIVE REGOLAMENTARI EUROPEE
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SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE E CONTENUTI DIGITALI: TUTELA DEI DIRITTI IN UN MONDO CHE CAMBIA
di essi non vengano usati o vengano concessi in ma- mazione al consumatore in materia di restrizioni
niera aggregata o esclusiva. di utilizzo e di interoperabilità.
La guerra è appena
cominciata: le iniziative
regolamentari nazionali
쩦 Legge del 1941 http://www.parlamento.it/leggi/00248l.htm
l’origine, in Italia, del diritto moderno sulla materia, Costituisce una integrazione ad altre leggi prece-
si fa risalire alla legge sul diritto d’autore del 22 apri- denti (in particolare la Legge 22/4/1941, n. 633, e la
le 1941, n.633 (http://www.interlex.it/testi/l41_633.htm), Legge 5/2/1992, n. 93), le cui disposizioni vengono
nell’ambito dell’allora Ministero per la Cultura Po- da essa sostituite o modificate.
polare. La legge, più volte modificata, è comunque Non riguarda esclusivamente il software, ma le
ancora in vigore. “opere dell’ingegno” in generale: sono perciò presi
in considerazione anche stampati e audiovisivi.
쩦 Legge 18 agosto 2000, n. 248 “Nuove norme di Uno degli aspetti più significativi della L. 248/2000 è
tutela del diritto d’autore” l’allargamento della tipologia di azioni costituenti
60 I quaderni di
LA GUERRA È APPENA COMINCIATA: LE INIZIATIVE REGOLAMENTARI NAZIONALI
reato,unitamente all’inasprimento delle sanzioni (con mi p2p. In realtà, le modifiche operate prevedono so-
rilevanza penale).Introduce infatti il concetto di“pro- lo il “dolo specifico”, ovvero che le copie illegali sia-
fitto” che rappresenta un ampliamento del concetto no effettuate per uso non personale e a fini di lucro.
di“lucro”,adottato nella normativa precedente.Infatti
il “lucro” è un vero e proprio guadagno materiale, 쩦 Il Comitato consultivo permanente per il diritto
mentre con“profitto” si intende un vantaggio econo- d’autore
mico in senso lato,dunque anche il semplice risparmio presso il Ministero dei Beni Culturali
derivante dal mancato acquisto della licenza d’uso. In è un organo consultivo previsto dall’art.190 della leg-
altre parole, la normativa precedentemente in vigore ge 22 aprile 1941, n.633 (Legge sul diritto d’autore)
sanzionava come reato la copia abusiva di software nell’ambito dell’allora Ministero per la Cultura Popo-
quando fosse ravvisato lo scopo di lucrare sulla me- lare. Soppresso il Ministero per la Cultura Popolare,
desima (in pratica:vendere le copie o utilizzarle in am- il Comitato è rimasto in funzione, nell’ambito della
bito professionale); la legge in questione considera Presidenza del Consiglio anche dopo l’istituzione del
reato copiare software,anche solo per risparmiare.È Ministero del Turismo e dello Spettacolo (1959), in
reato anche aggirare o eliminare l’eventuale prote- quanto l’amministrazione statale attraverso tale co-
zione contro la copia:aspetto,questo,particolarmente mitato riesce ad avere l’apporto culturale di molte-
critico perché non è chiaro se almeno il regolare ac- plici professionalità.
quirente del software abbia il diritto di effettuarne Nel 1999 le competenze relative al diritto d’autore
copie a scopo di back-up, a prescindere dal fatto che e la disciplina della proprietà letteraria sono state tra-
spesso le protezioni rendono detta operazione diffi- sferite al Ministero dei Beni Culturali nell’ambito del
cile o impossibile, ancorché lecita. quale il Comitato continua ad operare.
Come compito precipuo il Comitato provvede allo
쩦 Decreto Legislativo n. 68 del 09.04.2003 “Attua- studio delle materie attinenti al diritto di autore ad
zione della direttiva 2001/29/CE sull’armonizza- esso connessi e dà pareri sulle questioni relative quan-
zione di taluni aspetti del diritto d’autore e dei do ne sia richiesto dal Ministro.
diritti connessi nella società dell’informazione” Sulla base del Decreto Legge n. 68/2003, il Comitato
emanato in attuazione della Direttiva 2001/29/CE, ha assunto compiti conciliativi per le controversie che
a sua volta ispirata al DMCA – Digital Millenium Co- nascano dall’interpretazione della direttiva 2001/29 CE.
pyright Act (http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/
testi/03068dl.htm ). 쩦 Legge 21 maggio 2004, n. 128 (dal decreto-legge 22
Nel decreto italiano viene riveduta ed attualizzata marzo 2004, n. 72, il cosiddetto “Decreto Urbani”)
la legge sul diritto d’autore del 1941 (633/41) e la (http://www.parlamento.it/leggi/04128l.htm )
legge 5 febbraio 1992, n. 93 (Norme a favore delle con la quale, per la configurazione dell’illecito penale,
imprese fonografiche e compensi per le riproduzioni è necessario un altro elemento costitutivo rispetto al
private senza scopo di lucro) (http://www.spettacolo. precedente Decreto Legislativo n. 68 del 09.04.2003:
beniculturali.it/dipart/autore/leggi_da/legge%2093%20d il dolo specifico di profitto, vale a dire l’intenzione di ac-
el% 201992.pdf ). quisire un vantaggio patrimoniale per effetto della con-
Nel decreto viene armonizzata la disciplina nazionale dotta, sia in termini di effettivo accrescimento della
con quella comunitaria, integrando anche i concetti sfera patrimoniale, sia di mancata perdita o risparmio
della “società dell’informazione” quali meccanismi di di spesa. In tal modo, incorre in responsabilità penale
protezione e misure tecnologiche per i media digitali. non solo chi mette in rete file protetti da diritto
Vengono inoltre riviste le discipline su copie, noleggi d’autore al fine di lucro (fine di guadagno) ma anche
e fotocopie per uso personale, oltre all’istituzione del- chi condivide file protetti (uploader) da diritto d’autore
la contestata tassa sui supporti per l’archiviazione di senza fini di lucro ma al solo scopo di consentire da
dati o documenti digitali comprendendo CD-R, CD- parte di terzi un uso personale risparmiando la spesa
RW, DVD-R ed altri supporti digitali quali memory- per l’acquisto (articolo 171-ter, comma 2, lettera a-
card – giustificata, in modo discutibile, dal principio di bis, della legge n. 633 del 1941).
“protezione giuridica” sancito dalla direttiva. Sempre per effetto del menzionato decreto Urbani
La riforma, subito criticata, è stata accompagnata da chi scarica file protetti da diritto d’autore (il sempli-
annunci di provvedimenti contro gli utenti dei siste- ce downloader) è punito con sanzione amministrati-
FEBBRAIO 2008 61
SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE E CONTENUTI DIGITALI: TUTELA DEI DIRITTI IN UN MONDO CHE CAMBIA
va pecuniaria e con sanzioni accessorie (articolo gitali possano compromettere il loro controllo
171-ter, comma 4, della legge n. 633 del 1941). sui contenuti;
Ovviamente a fianco della responsabilità penale sus- – il timore da parte dei consumatori che i conte-
siste anche la responsabilità civile, relativa al risarci- nuti divengano solo pay-per-use e conseguente-
mento dei danni. Pertanto, nonostante tale attività mente difficili da fruire e rischiosi per la privacy.
nella maggior parte dei casi non venga penalmente
perseguita, a causa della gratuità dei sistemi di file sha- 쩦 Il Patto di Sanremo
ring, vi è comunque il pericolo di divenire destinata- nel marzo del 2005, successivamente alla conclusio-
ri di azioni di natura civile a carattere risarcitorio. ne dei lavori della Commissione Vigevano e basan-
dosi sul lavoro della stessa, è stato siglato il cosid-
쩦 Commissione interministeriale sui contenuti di- detto Patto di Sanremo. Il patto è stato sottoscrit-
gitali nell’era di Internet (Commissione Vigevano) to dal Governo (ministri Urbani, Stanca e Gaspar-
costituita nel luglio 2004 presso il Ministero per ri) e da una cinquantina tra fornitori di connettivi-
l’innovazione tecnologica, la Commissione, presiedu- tà, titolari dei diritti, case di produzione musicale, ci-
ta dal Cons. PaoloVigevano, ha iniziato il 9 settembre nematografica, televisiva, editoriale, di intrattenimen-
2004 le audizioni di imprese,associazioni ed enti a va- to, nonché gestori delle piattaforme distributive.Al-
rio titolo interessati alla problematica dei contenuti l’accordo aderirono anche i ministri delle Politiche
digitali, terminandole il successivo 11 novembre. Comunitarie, delle Attività Produttive, degli Affari
Principali obiettivi della Commissione sono stati Esteri, della Giustizia, dell’Istruzione-Università e Ri-
l’analisi del mercato dei contenuti digitali e cerca, nonché il Dipartimento per l’Informazione e
l’elaborazione di proposte finalizzate ad incentiva- l’Editoria della Presidenza del Consiglio.
re le forme di offerta e consumo di contenuti digi- L’accordo (http://www.interlex.it/testi/pdf/sremo_lin.pdf)
tali, garantendo al tempo stesso la tutela della pro- ha il titolo “Linee Guida per l’adozione di codici di con-
prietà intellettuale. dotta ed azioni per la diffusione dei contenuti digitali
Tra i quattro ambiti di intervento individuati dalla nell’era di Internet”.
Commissione è stato riconosciuto che la comuni- L’idea era quella di sostenere un modello legale di
cazione e la sensibilizzazione rappresentano una le- fruizione dei contenuti, anche per quelli che tran-
va fondamentale per lo sviluppo della coscienza eti- sitano in rete, incentivando la nascita di “ambienti
co-sociale e per la diffusione dell’informazione sul- sicuri” per la fruizione e lo scambio dei contenuti
la normativa vigente; a tal fine viene quindi sottoli- digitali; favorire la trasparenza dei prezzi, l’ampia dif-
neata la necessità che il settore pubblico si impe- fusione e la competitività dell’offerta, nuovi model-
gni a “popolare la rete” attraverso l’immissione di li di fruizione, nonché favorire lo sviluppo e
“contenuti digitali per la diffusione del sapere e del- l’adozione di sistemi di Digital Rights Management.
la cultura in modalità di pubblico dominio”. In attuazione del Patto di Sanremo è stato costitui-
Sulla base della conseguente analisi dello sviluppo to un gruppo di lavoro presso il Ministero per i Beni
del mercato dei contenuti digitali, la Commissione Culturali “per la predisposizione di ‘codici deontologici’”
ha pubblicato, nel mese di gennaio 2005, una rela- per il contrasto alla diffusione abusiva di opere del-
zione informativa dal titolo “Digital Rights Manage- l’ingegno e per la promozione del diritto d’autore
ment - Relazione informativa”, da parte delle categorie interessate (fornitori di ser-
(http://www.interlex.it/testi/pdf/drmfull.pdf) e, soprat- vizi Internet, dai titolari dei diritti d’autore e dai pro-
tutto il rapporto “I contenuti digitali nell’era di Inter- prietari delle piattaforme distributive).Ad oggi, pe-
net” http://db.formez.it/fontinor.nsf/f4302670d7fd6e rò, gli unici ad avere presentato un codice deonto-
078025670e00524476/F68B100DFAFC51BCC12570 logico sono stati i fornitori di servizi Internet.
030037A9C5/$file/cdei_full.pdf 쩦 Legge 31 marzo 2005, n. 43 (conversione del decre-
La relazione offre un quadro dei diversi aspetti to-legge 31 gennaio 2005, n. 7)
della gestione dei diritti digitali e, partendo dal- (http://www.parlamento.it/leggi/05043l.htm ) in que-
l’esame della questione di fondo, esamina due sta legge “omnibus” alcuni commi dell’Art. 3 “Inter-
aspetti fondamentali: venti per i beni e le attività culturali” modificano
– il timore dei creatori di opere e dei distributori ancora la legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive
delle medesime che internet e le tecnologie di- modificazioni (ad esempio quelle introdotte con la
62 I quaderni di
LA GUERRA È APPENA COMINCIATA: LE INIZIATIVE REGOLAMENTARI NAZIONALI
Legge 21 maggio 2004, n. 128). In particolare: ressi degli utilizzatori che definiscano le condizio-
– Recepisce i “codici deontologici” del “Patto di Sanremo” ni di uso delle opere autorizzando lo scambio e
– Introduce sanzioni per “chi mette a disposizione del la condivisione di contenuti digitali.
pubblico, immettendola in un sistema di reti telema- Questo sistema di autorizzazione basato sull’ac-
tiche, mediante connessioni di qualsiasi genere”, quisto volontario di licenze collettive da parte de-
un’opera dell’ingegno protetta, o parte di essa (in pre- gli utilizzatori offre all’attività di file sharing una
cedenza era punita solo la riproduzione, trascrizione, via ragionevole per diventare legale nel rispetto
rappresentazione e messa in vendita); dei diritti degli autori e dei diritti connessi.
– lo scopo di profitto introdotto dal “decreto Urbani” Rimarrebbe ovviamente penalmente rilevante il fi-
viene soppresso e viene ripristinato lo scopo di lucro. le sharing esercitato al di fuori del regime conven-
zionale di autorizzazione stabilito dalla contratta-
Quest’ultimo costituisce l’articolo più rilevante per- zione collettiva o esercitato con finalità di lucro.
ché scongiura il pericolo di incriminazione per i pra-
ticanti del p2p gratuito. – Norme in materia di sostegno all’attività cinemato-
grafica e diritto d’autore
쩦 Le proposte di legge parlamentari dell’estate 2007 (N. 1769 Senato della Repubblica; Pecoraro Scanio)
si vuole ora ricordare due proposte di legge della (http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/
legislature in corso, il cui iter parlamentare però è 00278506.pdf)
attualmente fermo: introduce due principi:
– Modifiche (ulteriori) alla legge 22 aprile 1941, n. – Il primo è quello della mutualità nel settore del-
633, in materia di comunicazione di opere al pub- le telecomunicazioni: ovvero un ecosistema cul-
blico da parte di persone fisiche che scambiano ar- turale che regoli lo sviluppo degli operatori di
chivi attraverso reti digitali per fini personali e sen- distribuzione dei contenuti (soprattutto radio-
za scopo di lucro, nonché di riproduzione privata televisivi) affinché non vada a detrimento dei
dei fonogrammi e videogrammi dalle medesime comparti operanti nella produzione. Questo
messi a disposizione del pubblico principio è già parzialmente introdotto nella le-
(N. 2963 Camera dei Deputati; Beltrandi, D’elia, gislazione comunitaria e nazionale attraverso
Turco, Mellano, Poretti) le quote di programmazione.
(http://www.camera.it/ _dati/lavori/ schedela /apriTe- – Il secondo principio è che la mutualità può es-
lecomando_ wai.asp?codice=15PDL0032010 ) sere richiamata solo a condizione che si verifi-
Mira ad alleviare la posizione degli “scambisti” di chi il consumo dell’opera culturale. Questo ri-
video e musica on-line, riconsiderando il trade- guarda principalmente il comparto della tra-
off sicurezza/innovazione, riequilibrando la legi- smissione dei contenuti attraverso internet per
slazione nazionale, oggi sbilanciata sul versante il quale vale oggi il reato penale di condivisio-
della sicurezza ed in particolare rivedendo le nor- ne di opere dell’ingegno, introdotto nell’ordi-
me sul copyright nel file sharing/peer-to-peer. namento dal cosiddetto “Decreto Urbani”, che
La proposta di legge mira a introdurre nuove nor- non ha visto concreta applicazione. Serve inve-
me in tema di autorizzazione alla messa a dispo- ce assicurare la remunerazione della creatività
sizione del pubblico di archivi attraverso reti di- attraverso meccanismi automatici che sposti-
gitali per fini personali e senza scopo di lucro. Si no risorse da un comparto all’altro.
introduce un meccanismo analogo alle licenze
collettive in vigore nei Paesi del nord Europa con Il sistema proposto, di prelievi alla fonte e connesse
l’obiettivo di delineare un quadro legislativo che abrogazioni di reati penali consente un nuovo equi-
promuova la capacità dei titolari dei diritti d’autore librio tra comparto delle telecomunicazioni e pro-
di sviluppare una nuova generazione di modelli duzione di opere cinematografiche e di opere
di licenze collettive destinati agli utenti on-line. dell’ingegno più in generale.
Il sistema in questione si traduce nel promuove- La proposta vuole rivedere l’equilibrio tra reato e
re accordi tra le società di gestione collettiva si- pena, sanzionando i comportamenti illeciti solo per
gnificativamente rappresentative degli aventi di- via amministrativa.
ritto e le associazioni rappresentative degli inte- Il disegno di legge prevede un lieve abbassamento
FEBBRAIO 2008 63
SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE E CONTENUTI DIGITALI: TUTELA DEI DIRITTI IN UN MONDO CHE CAMBIA
dell’IVA per le connessioni a banda larga e di un stema di registrazione e conversione punti per di-
contestuale prelievo dell’1 per cento dalle filiere gital media
operanti nella distribuzione e del 3 per cento sul Questa proposta di legge, annunciata ma non an-
fatturato delle emittenti radiotelevisive analogiche cora redatta nella proposta DMIN, dovrebbe com-
e digitali, delle aziende operanti nella produzione dei plementare gli interventi tecnici e le regole di go-
contenuti e delle emittenti satellitari. Questi prelievi vernance che insieme permettono la realizzazio-
sono volti a sostenere le opere cinematografiche e ne completa della proposta dmin.it del sistema di
dell’ingegno attraverso l’istituzione di due fondi: il pagamenti ed incassi a punti per digital media. Do-
Fondo di sostegno al cinema; il Fondo di remunera- vrebbe inoltre tradurre in termini legislativi i re-
zione dei produttori, presso la SIAE. quisiti di sistema, tecnici e giuridici che deve sod-
disfare il sistema di pagamenti ed incassi a punti
쩦 Le idee del DMIN per nuove proposte di legge per digital media previsto dalla proposta.
nella evoluzione della proposta DMIN dalla fase ini-
ziale (settembre 2006) alla proposta completa (di- 쩦 Le Commissioni del Ministero dei Beni Culturali
cembre 2007 – http://www.dmin.it/ specifi- istituite nell’ottobre 2007, dal Ministero dei Beni
che/proposta-completa.htm) è sorta l’opportunità Culturali, all’interno del Comitato consultivo per-
di supportare anche appelli al potere politico manente per il diritto d’autore, soddisfano la neces-
(http://www.dmin.it/stampa/appello071204.htm) e sità di adattare la normativa alle innovazioni tecno-
iniziative legislative (non formalizzate però in sede logiche, anche dal punto di vista terminologico. Le
parlamentare) a sostegno del quadro tecnico per la Commissioni speciali sono:
gestione dei diritti d’autore contenuto nella propo- – una relativa al rapporto tra nuove tecnologie e
sta medesima. Le proposte sono tre (di cui la terza proprietà intellettuale;
interamente da redigere):
– Proposta di legge per il supporto legislativo a iDRM – l’altra per la revisione della legge 633/1941 sul di-
(Modifica alla Legge 22 aprile 1941, n. 633 in mate- ritto d’autore.
ria di accesso ai contenuti digitali e di misure tecni-
che di protezione.) Fanno parte di tali Commissioni Speciali, docenti del
Questa proposta di legge complementa gli inter- settore, esperti dell’industria culturale e delegati in-
venti tecnici e le regole di governance che insie- viati dalla Federazione dell’industria musicale italiana
me permettono la realizzazione completa della (Fimi) e dall’associazione “Frontiere digitali”.
proposta dmin.it per i sistema iDRM.Traduce in
termini legislativi i requisiti di sistema, tecnici e I dieci gruppi di lavoro delle Commissioni hanno indi-
giuridici che devono soddisfare i sistemi iDRM viduato i temi sui quali intervenire. Si tratta di inter-
previsti dalla proposta dmin.it. venti normativi che vanno dall’ampliamento della
– Proposta di legge per il supporto legislativo a Accesso nozione di opera dell’ingegno, con l’estensione, ad
aperto a internet a larga banda (Modifica alla Legge esempio, alle opere multimediali, all’aggiornamento alle
1 agosto 2003, n. 259 in materia di accesso aperto nuove tecnologie della sezione sull’utilizzazione eco-
alla rete intenet a larga banda.) nomica dell’opera, fino all’approfondimento del si-
Questa proposta di legge complementa gli inter- stema delle libere utilizzazioni. Inoltre verrà trattato il
venti tecnici e le regole di governance che insie- tema del file sharing e delle creative commons su cui
me permettono la realizzazione completa della si sta sviluppando un vivace dibattito.
proposta dmin.it nell’area di accesso aperto ad Il 18 dicembre 2007, il Presidente del Comitato con-
internet a larga banda. sultivo permanente per il diritto d’autore, a cui fanno
Traduce in termini legislativi i requisiti di siste- capo le Commissioni, ha consegnato al Ministro per i
ma, tecnici e giuridici identificati dalla propo- Beni culturali il documento contenente “Proposte per
sta dmin.it nell’area di accesso aperto ad inter- una riforma del Diritto d’autore” http://isotype.org/ wp-
net a larga banda. content/uploads/2007/12/2007_12_18-propo-
– Proposta di legge per il supporto legislativo al Si- ste_riforma_da.pdf
64 I quaderni di