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SOCiETÀ

a somi- LETTI.JRE
di con-
ii della
rotidia-
ò rilas- : :' -- ':-- À*,u'I* roci'i..,tà co'ng intierazione simbolfua (1962) ' 'i'
sti. La
e.oneezio,re della società :delllinlerazionisrrro:,
luendo l.brani sono tratÉ da' ;un .saggio in ,, ui.Blumer presenta
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r-aatti- simbolico e meteriil.evjdeìri+chejn.essaass*mooo.importa4a '
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itiean* che'fteryretano le situazioni e-deè'i-
come come automi sotto f inllus§o del "o*t]Jt'*ii
;i, l'i- dono il da farsi.
stitu-
simboli, dall'interpretazione, o dall'accertamento
La società umana è stata spesso considerata
ce in come una forma di interazione simbolica, anche
del significato delle azioni reciproche' Questa
ÀeOiaiione significa che fra stimolo e risposta
si
for-
aniz- se una tale prospettiva non ha mai trovato una è appun-
inserisce un processo interpretativo che
mulazione compiuta. Affermazioni parziali' e
lual-
generalmente sporadiche, si trovano negli scritti di
to peculiare del comportamento umano'
tipo
certo numero di eminenti studiosi' sia fra il semptice riconoscimento del fatto che gli esseri
roti- in i

umani interpretano le azioni reciproche come


sociologi che fra i cultori di altre discipline'
mezzo per agiré l'uno verso l'altro, ha permeato
il
Tia i prì-mi possiamo citare Charles Horton Cooley' di molti studiosi della condotta
Florian pensiero e gli scritti
W.t. ifromas, Robert E. Park, E'W' Burgess'
con Ellsworth Faris e James Mikel Williams' dell'uomo Jo"tt" sua vita di gruppo' Eppure pochi
Znaniecki,
hanno tentato di analizzare che cosa tale processo
t70- Tra quelli che non appartengono al campo della
interpretativo significhi agli effetti della natura del-
rdo socioìogia possiamo menzionare Wllliam James'
la I'essere umano o di quella dell'associazione umana
lto. John D-ewey e George Herbert Mead' Secondo me, ha tenta-
mia opinione, nessuno di questi studiosi ha
presen- [...] Solamente G.H. Mead, secohdo
me della io di vedere che cosa comporti, per una compren-
tato una formulazione sistematica sulla natura e dell'associa-
fte sione dell'essere umano, dell'azione
vita di un gruppo umano dal punto di vista del'inte-
?>>,
siÀnotica. Mead spicca fra tutti in quanto ha zione umana il fatto interpretativo [" ']
razione
rlo Lelemento chiave dell'analisi di Mead è costituito
esposto le premesse fondamentali dell'approccio'
rla ma ha tuttavia fatto poco per svilupparne le implica-
dal fatto che l'essere umano ha un Sé (se/f)'
parte
'o, zioni metodologiche al fine di uno studio sociologico'
Quest'idea non dovrebbe essere messa da
bizzarro o
con la scusa che si tratta di un concetto
Così coloro che cercano di puntualizzare il
in proble-
owio e quindi da non prendersi in conside-
re ma della interazione simbolica possono facilmente troppo
Quanto segue deve perciò razione. Dichiarando che l'essere umano ha un
to darne versioni diverse.
Sé, Mead intende dire soprattutto che l'essere
essere considerata la mia personale versione: Io
Ia pre- umano può essere l'oggetto delle proprie azioni'
scopo che mi prefiggo è quello di espone..le
messe fondamentali di questo approccio e di svilup-
Egli può agire verso se stesso come potrebbe
parne le conseguenze metodologiche per lo studio a§ire retso gli altri. Ciascuno di noi sa che l'esse-
l. ,Jrrnuno pùò irritarsi contro se stesso, sgridarsi'
della vita dei gruppi umani.
di sé, discutere con se stesso'
-T termine *interazione simbolica" si riferisce' essere orgoglioso dire a se stesso di fare
a /' naturalmente, al carattere proprio e particolare tentare di darsi coraggio,
proporsi degli obiettivi'
gli questo e di non far quello,
r dell'interazione così come awiene fra esseri
con se stesso e proget-
scendere a compromessi
umani. La particolarità consiste nel fatto che
gll
future
esseri umani interpretano o "definiscono " le tare [...]
le azioni
l'uno dell'altro, piuttosto che semplicemen- Mead considera questa capacità dell'uomo di agire
azioni
verso se stesso come il meccanismo centrale con
il
te reagirvi. La loro *risposta" non si riferisce diret- il proprio mondo'.Questo
quale egli affronta e tratta
tamenie alle azioni reciproche, ma invece è basa-
ta sul significato che essi attribuiscono a tali azio- ,"ccu,i"*o permette all'essere umano di indicare
gui-
a se stesso le cose che lo circondano e quindi di
ni. Cosìl'interazione umana è mediata dall'uso di
.----: _

dare il proprio agire per mezzo di tali indicazioni. Eenerale. molto lontane dalle premesse che sog-
Ogni cosa di cui l'essere umano e conscio e qual- giacciono all'interazione simbolica.La maggior
cosa che egli indica a se stesso: il battito di un oro- parte di tali concezioni, infatti, specialmente quel-
logio, il bussare alla porta, I'apparire di un amico, il le maggiormente in voga, non vedono o non con-
commento fatto da un conoscente, il sapere che ha siderano la societa umana in termini di interazione
un compito da svolgere, o l'accorgersi di avere un simbolica [...]
raffreddore. Al contrario, qualunque cosa della ll pensiero sociologico raramente riconosce o trat-
quale egli non sia conscio, è, rpso facfo, qualcosa ta Ie società umane come entità composte da indi-
che non indica a se stesso. La vita cosciente del- vidui che posseggono un Sé. Al contrario, esse
l'essere umano, da quando si sveglia a quando si presuppongono che gli esseri umani, visti come
addormenta, è un flusso continuo di indicazioni fatte semplici organismi dotati di una qualche forma di
a se stesso circa le cose con cui ha a che fare e di organizzazione, rispondono a delle forze che agi-
cui tiene conto. Abbiamo dunque un'immagine del- scono su di essi. Generalmente, benché non
l'essere umano come di un tipo di organismo che escl usì,ramente, q ueste forze vengono individuate
affronta il mondo per mezzo di un meccanismo nella società, sia in termini di "sistema sociale",
capace di trasmetterglì ÌndicazÌoni, Tale meccani- ,,struttura sociale",
"cultura" che in termini di
smo e quello che interviene nella rnterpretazione ,,posizioni sociali", *ruoli sociali», .<6eslgpi>,,
delle azìoni allrui: tnterpretare le azioni di un altro -istituzioni,,. rappresenlazioni collettive,,, "situa-
significa indicare a se stesso che I'azione ha questo zioni sociali", <<norme sociali" e "valori». Si sup-
piuttosto che quel significato o carattere [...] pone che il cornportamento degli individui in quan-
Desidero ora sottolineare il fatto che le concezioni to membri di una società sia un'espressione del-
sociologiche relatìve alla società umana sono, in l'influenza esercitata da tali fattori.

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Le varie teorie si presentano in opposizione 1'Lina al1'altra. I-e teorie del conflitto sono i1 --- :-- J ,:. 1:--
rovescio del finzionalismo. Le sociologie comprendenti mettono in discussione l'approc- , -, . lL.r -- -. --:
- - -:-;J,. _ L; .
cio «a camicia di forza» centrato sulle grandi realtà sociali, sia del funzionalismo, sia delle
teorie del conflitto. 'r:: :L'fì\ìl--L' _--
A ben guardarel però, le varie prospettive presentano aspetti complementari e si posso- -, ;1l1|ìtr Se.fi l-
no integrare. E chiaro, ad esempio, che i funzionalisti esagerano nel difendere 1'ordine - :' -: - r\IllPrri'l:i
costituito e che i teorici del conflitto eccedono nel gettare sospetto sulle istituzioni. Però è : - -.1;.-i. lirpc' r"
altrettanto chiaro che un modo di vedere equiÌibrato deve prendere in esame al tempo stes- : l llrl li"-tìnlf-l
so il si-enificato funzionale delle istituzioni sociali e gli inganni che le istituzioni nascon- . :l: -'ill Utl L'Lr - -
' :::3Ii till:-
dono, il senso che esse hanno per la collettività e le sorprese che riserviino sotto l'apparen- - . .1er aùlllFl:
te utilità. Analisi microsociolo-qica e macrosociologica sono due facce della stessa meda- -: * :rriieti ir*
. ,

glia e sono inscindrbili: se vo-gliamo da\,r,ero capire la realtà sociale, dobbiamo tener conto -i n--
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di come vedono le cose le persone e di come le vivono giorno per giorno, rna anche delle rl.:
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strlltture sociali entro cui si muovono e dei processi in cui restano prese. L'ideale sarebbe -
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muoversi da un piano all'altro e fare sintesi. - - -.::rill.9' \. '


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i;r;r'ruri;ucfxti.itstutu; tk-;har*i* forsr"ie ri*iin:;ttii- stete -settate r:la Durkheim nel1a sua tesi di dotto- - ' -'. Ji 1:r -'
ti,itt't:::.iiitte s*<:itfeio Le basi per una concezione rato. Lcr dit,isir»te del layrtro sctcictle. del 1893. - Ì---'ì-1113 i- - :
della stratificazione in chiave funzionalista sono Una teolia funzionalista deila stratificazione arti- , : .: Lllll:l'= ;

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