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Mimmo (Domenico) Paladino nasce nel 1948 a Paduli, ma cresce a Napoli. Fin
da giovane dimostra interesse per l’arte, grazie soprattutto all’influenza di uno
zio pittore. Nei primi anni ‘70 inizia a concentrarsi sul disegno, introducendo
quei soggetti mitologici che poi acquisteranno un ruolo di basilare importanza
nella sua produzione artistica. Le sue opere si rifanno ad una vasta gamma di
fonti archeologiche, mitologiche e stilistiche che comprendono l’arte egizia,
etrusca, greco-romana, paleocristiana e romanica: ciascuna di esse viene
rivendicata come fonte legittima al di là di ogni gerarchia di valore.
Nel 1980 il critico d’arte Achille Bonito Oliva per la prima volta inserisce
Paladino, nella mostra “Aperto 80”, in un gruppo di artisti italiani della stessa
generazione (Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi e Nicola De
Maria), definendoli Transavanguardia. Paladino ha tenuto numerose mostre in
tutta Europa, nell’America del Nord e del Sud e in Asia. L’artista vive e lavora
tra Paduli e Milano.