Sei sulla pagina 1di 20

La riforma della Pubblica Amministrazione

prima parte

Corso di Sociologia dell’Organizzazione


2009/10
Stefano Neri
La riforma della P.A.
Negli anni ’80 e ’90 in molti Paesi si
manifesta l’esigenza di riformare la
Pubblica Amministrazione:
contenendo o riducendone le dimensioni,
i compiti e il peso sui bilanci pubblici
cambiandone l’organizzazione e i
meccanismi di funzionamento
La riforma della P.A.
Idea di fondo: fermare o invertire la tendenza alla
crescita delle dimensioni del settore pubblico dei
decenni precedenti
privatizzando enti ed organizzazioni pubbliche
(es. imprese pubbliche)
affidando al privato attività o servizi
precedentemente svolti da organizzazioni
pubbliche (esternalizzazioni o outsourcing)
introducendo, nella pubblica amministrazione,
criteri di direzione e di gestione, meccanismi di
funzionamento derivati dalle organizzazioni
private
Le forze all’opera nelle riforme

In generale:
riforma della PA come processo avviato
e guidato prevalentemente dall’alto, dai
politici e dalla dirigenza amministrativa
riforme più spesso settoriali che globali
esiti spesso assai diversi dalle intenzioni
espresse nei progetti iniziali
Le cause delle riforme
1) Fattori economici
2) Fattori sociali e demografici
3) Fattori relativi al sistema politico e
istituzionale di ciascun paese
4) Diffusione di nuove idee
sull’amministrazione pubblica
5) Altri fattori (idee dei partiti politici,
eventi casuali o imprevisti)
Le cause delle riforme
Fattori economici
1) Globalizzazione economica e finanziaria
Negli anni ’80 e ’90 in molti Paesi si
manifesta il bisogno di contenere o
ridurre il peso della Pubblica
Amministrazione sui bilanci pubblici,
sotto la spinta dei processi di
globalizzazione economica
La globalizzazione economica e finanziaria

Necessità di contenere o ridurre la tassazione


sulle imprese per mantenerle competitive sui
mercati internazionali

Non è più possibile mantenere un livello di


spesa pubblica e di investimenti pubblici che i
mercati finanziari giudica imprudente (cioè
occorre contenere o ridurre il debito pubblico)

Minore capacità di condurre una politica


monetaria e fiscale autonoma da parte dei
governi
Le cause delle riforme

Fattori economici
2) Alla globalizzazione economica
economica e finanziaria, in Europa si
aggiunge il processo di integrazione
europea e di unione monetaria, che
spinge ad adottare misure di
contenimento del deficit e del debito
pubblico, e vincolano fortemente le
politiche fiscali e monetarie dei singoli
Stati
L’unione monetaria e il processo
di integrazione europea

I paesi che intendono entrare e


rimanere nell’area dell’Euro devono
rispettare
i criteri di Maastricht (1992)
il Patto di stabilità e di crescita
(1997)
I criteri di Maastricht (a)

Definiti dal trattato di Maastricht (1992).


Sono criteri verso cui i paesi
dell’Unione Europea che intendevano
aderire all’Euro dovevano convergere
1) Tasso di inflazione annuale = non deve
superare di più dell’1,5% il tasso dei
tre Stati membri con il tasso minore
2) Deficit pubblico annuale/PIL < 3%
3) Debito pubblico lordo/PIL < 60%
I criteri di Maastricht (b)

4) Tasso di interesse a lungo termine non


superiore del 2% rispetto al tasso dei
tre paesi membri con tasso più basso

5) Mantenere per due anni il tasso di


cambio della propria moneta all’interno
delle oscillazioni previste dal Sistema
Monetario Europeo (SME)
Il patto di stabilità

Stipulato nel 1997, entrato in vigore nel 1999, è


un accordo che prevede il rispetto per i paesi
Euro, dei criteri di convergenza per l’ingresso
nell’euro, in particolare dei vincoli sul deficit e
sul debito pubblico.
In caso di mancato rispetto: Procedura per
Debito Eccessivo (avvertimento,
raccomandazione e sanzione).
N.B. patto “ammorbidito” nel 2005
Influenza dei fattori economici sulle riforme (a)

Esigenza di efficienza macro-economica


e di contenimento del peso della PA
sulla spesa pubblica:
contenimento o riduzione del numero
dei dipendenti pubblici
contenimento dei costi del personale
pubblico
Influenza dei fattori economici sulle riforme (b)

E’ un’ influenza indiretta e da intendersi in senso


non deterministico
Mettono in evidenza la necessità di una
riforma della PA
Non ne determinano la forma precisa o
l’ampiezza, che dipendono da variabili e da
fattori nazionali e di contesto

I caratteri specifici e l’intensità della riforma della


PA variano da paese a paese
Le cause delle riforme
Fattori sociali e demografici
1) Invecchiamento della popolazione,
incremento della presenza femminile nel
mercato del lavoro = aumento della
domanda di prestazioni di welfare (sanità,
pensioni, assistenza), sotto forma di
trasferimenti monetari e di servizi
2) Crescente diversificazione della domanda di
servizi di qualità da parte di un pubblico più
istruito, differenziato ed esigente
Esigenza di efficacia e di qualità si traduce
in (pressioni dei cittadini):
richiesta di nuove modalità di
erogazione dei servizi, più flessibili e
differenziate rispetto alle modalità
uniformi e burocratiche del passato

“Risposta”: mutamento delle modalità


organizzative e gestionali della P.A.
Le cause delle riforme
Fattori relativi al sistema politico e istituzionale
di ogni paese
1) caratteri del sistema partitico
(conflittuale/consensuale,
bipartitico/coalizionale)
2) tipo di ripartizione di poteri tra livelli di
governi (Stato, governi regionali, governi
locali)
Questi fattori contribuiscono a spiegare
soprattutto le differenze, nelle riforme attuate,
tra i diversi paesi
Le cause delle riforme
Nuove idee sull’amministrazione pubblica
New Public Management

Introdurre nella Pubblica Amministrazione, con


opportuni adattamenti, tecniche di direzione,
moduli organizzativi e criteri di gestione nati
e utilizzati nelle imprese private
Le cause delle riforme
Altri fattori
Idee dei partiti politici (es. neo-
liberismo negli anni ottanta in USA e
GB)

Eventi casuali o imprevisti: scandali,


disastri…
Es. : Tangentopoli in Italia

Potrebbero piacerti anche