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CAP 7

MODALITA' ORGANIZZATIVE DI TRASFERIMENTO


Scambio diretto e autonomo: i datori e i prenditori di risorse finanziarie scambiano senza ricorrere
all’intermediario
Scambio diretto e assistito: c’è la presenza dell’intermediario che svolge una funzione mobiliare
cioè di ricerca e selezione della controparte per uno dei due soggetti.
Scambio indiretto o intermediato: c’è la presenza di uno o più intermediari che svolgono una
funzione creditizia.
I FATTORI DI IMPERFEZIONE NEL MERCATO FINANZIARIO
1. Asimmetria informativa: va a svantaggio soprattutto dell’investitore potenziale che
subisce anche il rischio di comportamento opportunistico della controparte. Ad attenuarla
contribuisce l’organizzazione del mercato.
2. Divergenza delle preferenze degli scambisti: problema a livello di domanda e offerta di
fondi infatti da parte dell’investitore l’offerta di fondi per tipi d’investimento a basso rischio
e a scadenza breve eccede la domanda e viceversa da parte del prenditore la domanda di
fondi per progetti imprenditoriali ad alto rischio e a scadenza protratta eccede l’offerta. A
ridurla contribuisce la diversificazione/specializzazione degli strumenti finanziari e la
funzione di trasformazione del rischio svolta dall’intermediario creditizio.
3. Razionalità limitata: il processo decisionale non si basa solo su aspetti razionali ma viene
influenzato dal grado d’intelligenza, dal livello di professionalità, dalle informazioni e
conoscenze possedute ecc.
4. Costi di transazione: costo di ricerca delle opportunità di scambio, di ricerca/acquisto delle
informazioni, di valutazione delle controparti potenziali, di gestione dello scambio, di
valutazione dei rischi.

Si distinguono due orientamenti sul funzionamento del sistema finanziario:

 ORIENTAMENTO AL MERCATO: fra mercati e intermediari c’è un rapporto di


concorrenza. I mercati mobiliari sviluppano le proprie capacità di produrre informazioni,
creare liquidità e ridurre i costi di transazione.

 ORIENTAMENTO AGLI INTERMEDIARI: fra i mercati mobiliari e gli intermediari ci


sono relazioni di complementarietà.

Gli intermediari sono gli unici in grado di realizzare condizioni di efficiente allocazione delle
risorse. ( VISIONE MODERNA )

Gli intermediari intervengono nel mercato imperfetto del credito per raccordare domanda e offerta
di denaro di risorse finanziarie. ( VISIONE TRADIZIONALE )

CARTOLARIZZAZIONE DEI CREDITI

la cessione dei crediti con cartolarizzazione, cioè verso un soggetto terzo che emette contestualemte
proprie obbligazioni, produce tre effetti:

• effetto di velocità (creazione immediata di liquidità);

• effetto di allargamento delle opportunità di raccolta;

• effetto di disintermediazione programmata.


Il tutto consente alla banca di concentrare le proprie competenze alla gestione del credito e di
massimizzare i ricavi tipici dell'attività, di incassare subito le plusvalenze e le commissioni e di
sviluppare le proprie attività con maggiore flessibilità.

LA GESTIONE DFINANZIARIA DEI SOGGETI IN SURPLUS E DEFICIT

La gestione finanziaria riguarda la combinazione efficace ed efficiente delle scelte allocative del
risparmio per i soggetti in surplus (famiglie) e delle decisione d’investimento delle fonti di
finanziamento per i soggetti in deficit (imprese). E’ finalizzata all’adeguamento del reddito
corrente ( ammontare dei flussi finanz. disponibili in un dato momento) a quello permanente
( ammontare di flussi finanziari desiderati nel tempo) attraverso l’utilizzo degli strumenti e dei
servizi finanz. destinati a soddisfare i bisogni d’investimento.

Dipende: dai cicli di vita della famiglia e dalle condizioni di fabbisogno finanziario delle imprese.

CICLO DI VITA DELLE IMPRESE

INIZIO: Reddito basso, risparmio limitato, indebitamento contenuto.

SVILUPPO: Reddito medio, risparmio limitato, indebitamento crescente.

MATURITA’: Reddito alto, risparmio elevato, indebitamento decrescente.

DECLINO: Reddito medio, risparmio decrescente, indebitamento contenuto.

Possiamo affermare che la struttura finanziaria dell'impresa deve corrispondere in modo ottimale al
fabbisogno finanziario dell'impresa. La gestione finanziaria deve assicurare l'equilibrio monetario
dei flussi di cassa, minimizzare il costo del capitale acquisito in diverse forme di finanziamento.

LE ATTIVITA' DEGLI INTERMEDIARI: possiamo parlare di

• prodotti e processi (per pagamenti, investimenti e gestione dei rischi);

• segmentazione dei destinatari (private, corporate e retail banking);

• estensione delle delega conferita al cliente;

• titoli di strumenti finanziari: intermediazione creditizia, mobiliare e assicurativa.

In particolare per quanto riguarda la classificazione delle attività distinguiamo tra:

 Private banking: insieme dei prodotti e dei servizi che l’intermediario offre per soddisfare i
bisogni della finanz. della clientela privata (famiglie). L’offerta è personalizzata, quindi
quest’attività presuppone uno scambio relazionale con il cliente.

 Corporate banking: il modello d’offerta dell’intermediario aggrega prodotti elementari per


consentire un efficace ed efficiente gestione della finanza delle imprese dotate di forma
societaria.

 Retail banking: l’intermediario attua una segmentazione della clientela focalizzando


l’offerta del prodotto o del servizio sul segmento considerato.

Le attività dell’intermediario finanz. possono essere classificate in 3 grandi categorie:

 Negoziazione in proprio: l’intermediario agisce, negozia in nome e per conto proprio e lo


scambio finanz. ha per oggetto il trasferimento della proprietà di un bene. Questa
negoziazione comporta per lui assunzione di rischio.

 Negoziazione delegata: l’intermediario svolge le attività di scambio in nome e per conto del
cliente attr. sua delega o mandato. Maggiore focalizzazione al cliente, meno rischio per
l’intermediario.

 Servizi di consulenza e assistenza alla decisione finanziaria: fornitura di informazione


utile o necessaria per il processo decisionale, offerta di consulenza finanz. per lo stesso
scopo, ricerca di controparti idonee per lo scambio finanziario. ( strumenti non finanziari )

In relazione agli strumenti finanziari possiamo distinguere tra tre diverse classi:

 Intermediazione creditizia: comprende qualsiasi attività di scambio che utilizza strumenti


finanz. non trasferibili e prodotti dall’intermediario proprio per lo scambio.

 Intermediazione mobiliare: comprende attività di scambio che utilizza strumenti finanz.


trasferibili e standardizzati emessi da imprese, amministrazioni pubbliche, intermediari
finanziari

 Intermediazione assicurativa: si basa sull’emissione di polizze che hanno per oggetto il


trasferimento dei rischi puri dagli assicurati alle imprese di assicurazione.

Queste tre forme d’intermediazione costituiscono insieme l’intermediazione finanziaria.

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