pecora da latte
Indirizzi produttivi ovini
C. altri paesi
- Cina
- Sahel
- Arabia Saudita
- Russia e Polonia
Consistenza
capi
ovini
Paese 000 capi %
Continente 000 capi % Cina
146.018
13,4
Africa
279.721
25,7
Australia
85.711
7,9
Asia
455.740
41,9
India
64.269
5,9
N. America
17.928
1,6
S. America
72.830
6,7
Iran
53.800
4,9
Europa
136.475
12,6
Sudan
50.944
4,7
Oceania
124.187
11,4
N. Zelanda
38.460
3,5
R. Unito
33.946
3,1
TOTALE
1.086.881
100,0
Nigeria
33.080
3
Paese
000 capi
%
Pakistan
26.794
2,5
R. Unito
33.946
24,9
Etiopia
26.117
2,4
Spagna
22.194
16,3
Turchia
25.462
2,3
Russia
17.508
12,8
Grecia
8.830
6,5
Sudafrica
25.082
2,3
Francia
8.499
6,2
Siria
22.865
2,1
Italia
8.227
6,0
Irlanda
5.521
4,0
Italia
8.227
0,8
TOTALE
136.475
100,0
TOTALE
1.086.881
100,0
Produzione
di
la3e
ovino
Razza: Appenninica
Ovini da carne
Razza: Bergamasca
Ovini da carne
Razza: Fabrianese
Ovini da lana
Razza: Merino
Ovini da lana
Razza: Sopravissana
Sistemi di allevamento e utilizzazione della produzione lattea
parto 1 2 3 4 5 6 7
1
2
3
4
Latte munto
Latte destinato
all’agnello
1. pecore destinate solo alla produzione di carne (non munte)
2. pecore che allattano l’agnello per un lungo periodo e vengono munte in fine lattazione
3. pecore munte dopo la produzione di un agnello da latte
4. pecore che vengono munte dopo lo svezzamento tardivo degli agnelli da rimonta
Productive cycle for suckling lamb
Lambing
Milk and
Suckling period Lactation period
meat
(one month) (7-8 months) production
are strictly
Slaughtering of
suckling lamb or kid connected
because milk
is the only
feeding
regimen for
Live slaughtering weight: 10-12 kg lamb and
Carcass weight: 6-7 kg kids
Esempio di gestione riproduttiva di un gregge di una razza specializzata da latte
(sarda) con un parto all'anno (produzione stagionale)
Periodo Operazioni
Da fine maggio/primi di uglio Immissione arieti nel gregge
Metà luglio Individuazione pecore con gravidanze
singole e plurime e pecore vuote
Fine luglio/ metà agosto Messa in asciutta
Settembre/ottobre Immissione arieti gregge agnelle + pecore
risultate vuote all'ecografia della monta
precedente
Fine ottobre / tutto gennaio Parti pluripare
Fine ottobre Diagnosi gravidanza agnelle e ritardatarie
febbraio/ marzo Parti primipare e ritardatarie
In cui
I= ingestione di SS in kg/d
PC = kg
Ln Peso corporeo
(kg) (kg)
35 40 45 50 55 60
0 3,08 2,98 2,90 2,82 2,75 2,69
0,5 3,94 3,73 3,56 3,42 3,30 3,19
1 4,80 4,48 4,23 4,02 3,84 3,69
1,5 5,65 5,23 4,90 4,62 4,39 4,19
2 6,51 5,98 5,56 5,22 4,94 4,69
2,5 7,37 6,73 6,23 5,82 5,48 5,19
3 7,48 6,90 6,42 6,03 5,69
3,5 7,56 7,02 6,57 6,19
4 7,62 7,12 6,69
Fabbisogni mantenimento (UFL/d): Fabbisogni mantenimento (g PDI/d):
PV0.75 x 0.033 (PV0.75 x 0.828)/0,41
Fabbisogni lattazione (UFL/d): Fabbisogni guadagno peso (UFL/d):
FCM x 0.65 0.89 per ogni 0.1 kg ΔP
Concentrazioni medio alte di urea nel latte (>50 mg/dL) sono associate
con diminuzione della fertilità e aumenti dell’incidenza di infiammazioni
mammarie e zoppie.
Fine gravidanza inizio lattazione
In questa fase gli animali, anche se hanno a disposizione alimenti di elevato
valore nutritivo, tendono a perdere peso e una parte del latte prodotto deriva
dalla mobilizzazione delle riserve lipidiche. Questo processo è normale se la
perdita si contiene entro un punto di BCS durante le prime 6-8 settimane dal
parto.
In questa fase l’alimentazione è basata prevalentemente su mangimi e
foraggi conservati perché coincide, di norma, con la stagione invernale. I
mangimi dovrebbero prevedere un buon livello di NSC (da più tipi di cereali
possibilmente per graduare l’effetto della degradabilità dell’amido) e tenroi in
PG intorno al 17-18%. I fieni dovrebbero essere di ottima qualità (fieni di
erba medica o di leguminosa con NDF inferiore a 50%) e possibilmente
trinciati.
L’erba
del
pascolo
è
un
alimento
vivo
che
deve
rimanere
tale
anche
dopo
la
sua
u=lizzazione
e
per
il
più
lungo
tempo
possibile,
idealmente
per
più
di
una
stagione
di
pascolamento.
L’erba
nel
tempo
modifica
di
con=nuo
la
sua
quan=tà
e
qualità.
Le
pecore
al
pascolo
selezionano:
alcune
erbe,
par=
di
pianta,
in
genere
le
più
digeribili
(ad
esempio
preferiscono
le
leguminose
alle
graminacee
e
le
foglie
agli
steli).
Per
ben
ges=re
il
pascolo
bisogna
quindi
conoscere
il
ciclo
delle
erbe
che
lo
compongono
e
il
comportamento
alimentare
degli
erbivori.
Obie<vi
• Bilanciare
i
fabbisogni
nutri=vi
con
gli
appor=
alimentari,
massimizzando,
per
quanto
possibile,
l’inges=one
di
erba.
• Coprire
la
quota
maggiore
possibile
dei
fabbisogni
di
amntenimento
e
di
produzione
con
l’inges=one
di
erba
al
pascolo
• Garan=re
la
persistenza
delle
risorse
foraggere,
col=vate
o
Ilnaturali
pascolo (erbacee
naturale e
legnose)
e
in
generale
dell’ecosistema,
preservando
la
qualità
dell’ambiente
(suolo,
acqua,
aria)
(sostenibilità
ecologica).
3. Ovviamente
• Evitare
fenomeni
questi
di
sovra
o
obiettivi devono essere raggiunti nelErba
soAo
pascolamento.
rispetto
stadio vegetativo
di criteri economici. La sostenibilità economica è quindi il terzo
• Garan=re
la
imprescindibile
sostenibilità
eobiettivo.
conomica
Gen Feb Mar Apr Mag
I pascoli coltivati
Costo concentrati
Erbaio graminacee Prato-
legum
Costo erba
Tramonto
Tempo di pascolamento (% ora)
•Legati all’animale:
stadio fisiologico,
Alba
livello produttivo..;
• Legati all’erba:
accessibilità, qualità
nutrizionale,
appetibilità…...
P1 P2
6 12 18 24
Ora del giorno
Ingestione totale = Ingestione P1 + ingestione P2
Tipico andamento giornaliero di ingestione al pascolo
Tramonto
Tempo di pascolamento (% ora)
Estate
Alba
6 12 18 24
Ora del giorno
Inverno
Alcuni
aspe<
di
cui
tener
conto
per
prevedere
l’inges7one
al
pascolo
• Con
diete
monotone
quindi
l’inges.one
diminuisce
rapidamente.
Per
sazietà
transitoria
che
si
ha
con
l’inges=one
di
qualsiasi
erba,
anche
la
preferita.
Via
via
che
la
pecora
pascola
l’erba,
il
suo
organismo
percepisce,
oltreché
gli
aromi,
i
nutrien=
e
le
eventuali
tossine
in
essa
contenute.
In
breve
si
“stanca”
di
assumerla,
si
ferma
e,
eventualmente,
rumina.
• Con
diete
variate,
quando
la
pecora
ha
a
disposizione
un
erba
molto
differente
per
nutrien=,
tossine
e
aroma
da
quella
con
cui
ha
iniziato
a
pascolare
(complementare),
l’inges=one
con=nua,
perché
l’animale
sente
il
vantaggio
ad
assumere
nuovi
nutrien=
e
diluire
quelli
apporta=
dal
pasto
precedente.
Ques=
vantaggi
sono
maggiori
se
la
pecora
ha
esperienza
del
foraggio
“complementare”
e
ne
conosce
i
benefici.
• Gli
erbivori
sono
in
grado
di
auto-‐regolare
almeno
parzialmente
la
loro
dieta
e
addiriAura,
in
alcuni
casi,
di
auto-‐
medicarsi
(es.
il
consumo
di
arbus=
tannici
per
ridurre
la
carica
parassitaria).
• L’offerta
di
erbe
complementari,
ossia
ben
differen=
tra
loro
(per
esempio
graminacea
e
leguminosa),
aiuta
l’espressione
di
questo
comportamento.
• Per
favorire
l’auto-‐regolazione
bisogna
che
gli
erbivori
imparino
i
benefici
dell’associazione
delle
foraggere
possibilmente
sin
da
giovani
(agnelli,
capreU..).
Tecniche
di
pascolamento
nell’allevamento
ovino
In buone condizioni manageriali, agronomiche e pedoclimatiche,
l'allevamento della pecora da latte è effettuato essenzialmente in maniera
stanziale utilizzando in prevalenza pascoli o prati-pascoli o erbai secondo
una scalarità di utilizzazione che può essere così riassunta:
Primavera
pascolo su erbai di avena o orzo (all'inizio della stagione)
pascolo su pascoli naturali o artificiali polifiti, ma comunque caratterizzati
in questo periodo da una forte presenza di graminacee spontanee
inizio pascolamento di medicai, ricchi in questa periodo di graminacee.
Estate
pascolo di stoppie
pascolo dei ricacci di prato-pascolo con prevalenza di leguminose
(medica, trifoglio)
pascolo di leguminose autoriseminanti (utilizzo del trifoglio sotterraneo in
certe zone della Toscana)
pascolo su eventuali erbai primaverili-estivi (sorgo da foraggio)
Autunno
Pascolo dei prati-pascoli;
Pascolo dei medicai;
Pascolo dei cotici naturali durante i periodi più umidi
Tale scalarità di utilizzazione dei pascoli si inserisce a sua volta
nell'ambito di un ciclo produttivo più complesso.
Pascolo continuo
Utilizzo ininterrotto
di una determinata
area di pascolo
a) a carico fisso =
numero di capi
costante in una
data area di
pascolamento
b) a carico variabile
= numero di capi o
area del pascolo
variabile nel tempo
Reti elettriche
Come cresce l’erba mantenuta a differenti altezze con il pascolamento continuo?
Crescita erba
(Kg SS/ha giorno)
120 Crescita totale
Secco
80
Accumulo foglie
secche alla base
Crescita netta
dei culmi
40 Altezza
erba
ottimale
Poca foglia =
bassa fotosintesi
bassa media alta
Altezza dell’erba
Nel pascolo a rotazione l’erba offerta è all’inizio
generalmente alta (10-30 cm). Con il passare dei giorni, le
pecore utilizzano gli strati basali del pascolo ricchi in culmi.
Primo giorno di
pascolamento
Ultimo giorno di
pascolamento
Ingestione e bilancio energetico in pecore asciutte al pascolo a
rotazione di Loglio
Giorni pascolamento
1° 4° 7°
(inizio pascolamento) (fine pascolamento)
*
Pecore
in
la3azione,
pascolo
di
graminacee,
altezza
>
4
cm.
Con
graminacee-‐
leguminose
+
20%,
con
leguminose
+
30%.
Carico* Incremento
Carico* Incremento
Leguminosa medio
Leguminosa medio Latte
Latte
(pecore/ha)
(pecore/ha) (%)(%)
Sulla
Sulla 24 24 + 63
+ 63
Sulla
Sulla 19 19 + 33
+ 33
Su Su
+ Lo a bande
+ Lo a bande 19 19 + 33
+ 33
++
Su Su
+ Lo a tempo
+ Lo a tempo 19 19 + 39
+ 39
Medica
Medicapolimorfa
polimorfa 27 27 + 10
+ 10
* Carico
* Carico
primaverile Marzo
primaverile –Maggio
Marzo – nessuna
–Maggio integrazione
– nessuna tranne
integrazione che con
tranne che la
conmedica (300(300
la medica g concentrato/capo g) g)
g concentrato/capo
Leguminose moderatamente tanniche
1000 Fibrosi
Fibrous Amilacei
Starchy
g latte/kg conc.
800
600
400
200
0
<300 300-400 >400
Ingestione di concentrato (g SS)
Concentrati amilacei = NFC 50-60 % SS, NDF 20-30% SS %;
Concentrati fibrosi = NFC 25-40 % SS, NDF 30-50 % SS da fibra digeribile
Periodo
Essenze
disponibili
Stadio
fisiologico
del
gregge
Cara3eris7che
nutrizionali
del
pascolo
Fine
autunno
Ricacci
pra=-‐pascoli
Pluripare
negli
ul=mi
due
mesi
Alto
livello
energe=co
(0,70-‐0,75
UFL/kg/s.s.)
Medicai
di
gestazione
e
in
parte
già
Proteina
Grezza
oscillante
fra
il
14-‐15%
dei
ricacci
ed
il
nella
fase
di
transizione;
BCS
18-‐20%
della
medica;
oUmale
2.75-‐3;
livello
proteico
caraAerizzato
da
elevata
solubilità
Agnelle
e
pecore
vuote
alla
ruminale
dell'azoto
e
rela=vamente
basso
contenuto
di
m o n t a
e s = v a
a d
i n i z i o
zuccheri
solubili.
gravidanza
Inges=one
oraria
di
erba:
circa
0.150
kg/capo
Integrazione
con
concentra=:
da
0.1
a
0.4
kg/capo/d
Integrazione
con
fieni:
da
0.6
a
0.8
kg/capo/d
Inizio
e
metà
Pascoli
naturali
per
un
Pluripare
allaAan=
o
ad
inizio
le
poche
ore
di
luce
limitano
il
tempo
des=nato
al
inverno
periodo
limitato
di
laAazione
pascolamento,
per
cui
la
base
foraggera
della
razione
è
tempo
Agnelle
e
pecore
a
metà
cos=tuita
da
foraggi
conserva=
per
lo
più
cos=tui=
da
gravidanza
fieni
di
medica
o
di
pra=
polifi=
caraAerizza=
da
una
elevata
degradabilità
della
proteina.
Pascolamento
ad
ore
(2-‐6
ore/g)
a
rotazione
lenta
(turno:
28-‐35
gg,
altezza
uscita
5-‐8
cm)
o
pascolo
con=nuo
(6-‐8
cm).
Evitare
uscite
precoci
la
maUna
(0.2-‐0.3
kg/capo
g
di
fieno
prima
dell’uscita).
Integrazione:
Concentra=
amilacei
(50-‐60%
NFC)
con
appor=
≤
300
g/capo.
Fieni
di
medica
o
mis=
di
qualità
(
almeno
0.5
UFL/kg,
12-‐16%
PG
su
SS).
Se
manca
pascolo
aumentare
integrazione
fino
a
copertura
dei
fabbisogni.
Fine
inverno
e
Pascoli
naturali
ed
Pluripare
in
laAazione.
Gli
erbai
presentano
una
buona
quan=tà
di
zuccheri
inizio
primavera
erbai
autunno
vernini
Agnelle
e
pecore
a
fine
solubili,
una
elevata
solubilità
dell'azoto
(>80%)
ed
un
gravidanza
contenuto
proteico
che
oscilla
dal
12
al
15%
sulla
s.s.
Integrazione:
Concentra=
amilacei
(50-‐60%
NFC)
con
appor=
≤
300
g/capo.
Periodo
Essenze
disponibili
Stadio
fisiologico
del
gregge
Cara3eris7che
nutrizionali
del
pascolo
Primavera
Pascoli
naturali
o
Pluripare
e
primipare
in
Il
contenuto
proteico
del
pascolo
è
del
13-‐14%
di
P.G.,
a r = fi c i a l i
s i a
d i
laAazione
(soggeU
a
diversa
caraAerizzata
da
una
elevata
degradabilità
e
solubilità
graminacee
sia
di
produUvità)
ruminale
(80-‐85%).
Mano
a
mano
che
i
tessu=
delle
leguminose,
sia
mis=.
Agnelle
da
rimonta
graminacee
lignificano
diminuisce
anche
il
contenuto
di
Ancora,
ma
per
un
Periodo
di
avvio
alla
monta.
zuccheri
solubili
u=lizzabili
prontamente
dalla
microflora
periodo
limitato
erbai
Inges=one
oraria:
(1-‐6
ore)
ruminale.
di
graminacee.
200-‐150
g
SS/capo
(250-‐200
g
Pascolamento
a
rotazione
rapida
(turno:
21-‐14
gg
-‐
SS/capo
se
pascolo
con
altezza
uscita:
5-‐7
cm)
o
con=nuo
(5-‐6
cm).
leguminose).
Leguminose
con
pascolamento
complementare
ad
ore,
Evitare
eccessi
o
difeU
di
offrire
le
leguminose
la
maUna
prima
dei
pascoli
di
proteina
(aAenzione
al
livello
graminacee.
di
urea
nel
laAe:
25-‐45
mg/ Integrazione:
Concentra=
fibrosi
con
fibra
digeribile
(es.
100
ml).
polpe)
(20-‐40%
NFC).
Fine
primavera
Pra=-‐pascoli,
erba
Pluripare
e
primipare
a
fine
Stadio
riproduUvo
dei
pra=-‐pascoli,
granelle
dei
cereali
ed
estate
medica,
trifoglio
rosso,
laAazione.
residua=
nelle
stoppie
ad
elevata
fermentescibilità
trifoglio
soAerraneo,
Periodi
di
monta
dell'amido.
Medica
ad
elevata
degradabilità
della
stoppie
di
cereali.
Agnelle
da
rimonta
proteina
(>80%)
ed
elevato
contenuto
proteico
(18-‐20%
Inges=one
oraria
(8
ore)
P.G.)
50-‐150
g
SS/capo.
Pascolo
con=nuo
la
sera
se
la
disponibilità̀
è
limitata
e
la
Evitare
un
eccessivo
accumulo
noAe
se
il
caldo
eccessivo.
Favorire
la
selezione.
delle
riserve
corporee.
erbe
migliori
con
accesso
al
pascolo
>
8
ore.
Acqua
e
aree
d’ombra
al
pascolo
fondamentali.
Integrazione
-‐
Concentra=
proteici
su
pascoli
maturi
e
secchi
ma
in
dosi
limitate
(max
0.3
kg/capo).
Acqua
fresca
e
sali
minerali
in
ovile.