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Vincenzo Di Nardo - N47004141 - Esercizio 9 di Macchine

ESERCIZIO 9 – POMPA INSERITA IN UN CIRCUITO

Mediante una proporzione geometrica applicata allo schema del circuito dato, si osserva che la
lunghezza totale del condotto, che collega il serbatoio a valle con quello a monte, è 𝑙 = 20 𝑚,
mentre la lunghezza del condotto che collega il serbatoio a valle con la flangia di aspirazione A
della pompa è 𝑙𝐴 = 11 𝑚 . Si ipotizzi di realizzare tale conduttura con dei tubi d’acciaio saldati, i
quali sono caratterizzati da una scabrezza 𝜀 = 0,05 𝑚𝑚, fornita dalla media aritmetica dei valori
riportati dal produttore “Oppo” per questa tipologia di tubi. Si ipotizzi di utilizzare dei tubi che
abbiano lo stesso diametro della flangia d’ingresso (o equivalentemente d’uscita) della pompa data,
nonché 𝐷 = 65 𝑚𝑚. Per cui 𝜀/𝐷 = 7,7 ∗ 10−4 . Si ipotizzi che il fluido circolante in tale circuito
accoppiato alla pompa data sia acqua. Al fine di ridurre al minimo le perdite di carico distribuite, si
ipotizzi di realizzare, all’interno della conduttura, un flusso turbolento, ossia si ipotizzi che 𝑅𝑒 >>
4300 . In tale ipotesi si osserva, dal diagramma di Moody, che il coefficiente d’attrito 𝑓 è funzione
𝜀
del solo rapporto 𝜀/𝐷, il quale vale 𝑓(𝐷 , 𝑅𝑒) = 0,019. Inoltre si ricorda che tale coefficiente
𝛥𝑝
| |
𝜌 1−2
d’attrito è definito come: 𝑓 = 𝑙 𝑉2
(9.1), dove al numeratore si hanno le perdite di carico
𝐷 2𝑔

distribuite presenti nella conduttura che collega il pelo libero del serbatoio di valle 1, con quello di
monte 2. Ipotizzando un flusso incompressibile si applica Bernoulli negli stati termofluidodinamici
𝑝2 −𝑝1 𝛥𝑝
1 e 2 suddetti: + |𝜌𝑔| + 𝑧2 − 𝑧1 = 𝐻𝑡𝑐 (9.2), dove 𝐻𝑡𝑐 è la prevalenza totale del circuito.
𝜌𝑔 1−2
𝑄
Osserviamo che 𝑉 = 4 𝜋𝐷2 (9.3), per cui sostituendo la (9.1) e la (9.3) nella (9.2), si ha
𝑝2 −𝑝1 𝑙 𝑄 2
+𝑓 (4 ) + 𝑧2 − 𝑧1 = 𝐻𝑡𝑐 . Si ricorda che il punto di funzionamento della pompa,
𝜌𝑔 𝐷 2𝑔 𝜋𝐷 2
nonché la coppia individuata dalla portata circolante 𝑄 e dalla prevalenza fornita dalla stessa 𝐻𝑡𝑝 , è
individuato dall’intersezione delle curve caratteristiche relative alla pompa ed al circuito a cui essa è
accoppiata. Tale intersezione è ricavata mediante lo script Matlab “Pompa.m” e mediante la curva
caratteristica della pompa fornita dal costruttore. Si osserva che l’intersezione tra le suddette curve
caratteristiche si ha per 𝑄 = 52.5 𝑚3 /ℎ = 0,015 𝑚3 /𝑠 , a cui corrispondono 𝐻𝑡𝑝 = 𝐻𝑡𝑐 =
23.6 𝑚. Pertanto la portata elaborata dalla pompa considerata accoppiata a tale circuito è 𝑄 =
52.5 𝑚3 /ℎ. Utilizzando una pompa a palette si osserva, attraverso il medesimo script Matlab, che
al variare della portata 𝑄 nell’intervallo [20 ; 100] 𝑙/𝑚𝑖𝑛, la prevalenza del circuito espressa in
𝑘𝐽/𝑘𝑔 (𝑔𝐻𝑡𝑐 ) resta pressochè invariata, e pari al valore 𝑔𝐻𝑡𝑐 = 0,18 𝑘𝐽/𝑘𝑔. Per cui utilizzando tale
tipo di pompa, al variare del numero di giri al minuto, si hanno i seguenti punti di funzionamento,
caratterizzati dalla stessa prevalenza:

𝑛 [𝑟𝑝𝑚] 400 800 1200 1600 2000 2400


𝑄[𝑙/𝑚𝑖𝑛] 18 35 52 69 86 102
𝑄[10−4 𝑚3 /𝑠] 3 5,8 8,7 12 14 17

Con tale tipo di pompa (rotativa) si può osservare che la portata elaborata risulta essere circa dieci
volte minore di quella circolante nel circuito accoppiato alla pompa centrifuga (𝑄 = 52.5 𝑚3 /ℎ =
150 10−4 𝑚3 /𝑠). Pertanto la pompa a palette, per il profilo costruttivo che la caratterizza, rispetto a

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quelle centrifughe, sono adatte a piccole portate e grandi prevalenze, mentre quelle centrifughe sono
adatte a grandi portate e piccole prevalenze.

Si valuta la presenza, o meno, del fenomeno della cavitazione in diverse condizioni di temperatura
dell’acqua circolante nel circuito accoppiato alla pompa centrifuga suddetta. Si ricorda che la
cavitazione si realizza quando la pressione 𝑝𝐺 in corrispondenza della sezione G d’ingresso della
girante, risulta essere minore di quella di saturazione alla temperatura a cui si trova l’acqua stessa.
In particolare supponendo il flusso incompressibile lungo la conduttura che collega il serbatoio di
valle con la flangia d’ingresso A della pompa e fino alla sezione G d’ingresso alla girante,
applicando Bernoulli si ha:
𝑝1 𝑐2 𝑝 𝛥𝑝 𝑐2 𝑝 𝛥𝑝 𝑐2 𝑤2 𝛥𝑝
+ 𝑧1 + 2𝑔1 = 𝜌𝑔𝐴 + |𝜌𝑔| + 𝑧𝐴 + 2𝑔𝐴 = 𝜌𝑔𝐺 + |𝜌𝑔| + 𝑧𝐺 + 2𝑔𝐺 + 𝜆 2𝑔𝐺 + |𝜌𝑔| , dove
𝜌𝑔 1−𝐴 𝐴−𝐺 1−𝐴
𝛥𝑝 𝛥𝑝
|𝜌𝑔| (|𝜌𝑔| ) sono le perdite di carico presenti tra la flangia d’aspirazione A e la sezione
𝐴−𝐺 1−𝐴
𝑤2
d’ingresso della girante G (tra il pelo libero del serbatoio di valle e la flangia d’aspirazione A); 𝜆 2𝑔𝐺
sono le perdite di carico per incidenza del fluido in ingresso alla girante, legata alla velocità relativa
𝑤𝐺 ed ad un coefficiente d’incidenza 𝜆. Inoltre si ipotizzi che la pompa sia disposta
orizzontalmente, per cui 𝑧𝐴 sia uguale a 𝑧𝐺 . Inoltre si ipotizzi che il serbatoio di valle sia molto
capiente, per cui si ha 𝑐1 ≈ 0. Si definisce l’NSPHA (Net Suction Positive Head Available) :
𝑝1 −𝑝𝑠𝑎𝑡 (𝑇) 𝛥𝑝 𝛥𝑝 𝑙 𝑉2 𝑙 𝑄 2
𝑁𝑆𝑃𝐻𝐴 = − 𝑧𝐴 − |𝜌𝑔| , dove |𝜌𝑔| = 𝑓 𝐷𝐴 2𝑔 = 𝑓 𝐷 𝐴2𝑔 (4 𝜋𝐷2 ) = 3.11 𝑚. Inoltre il
𝜌𝑔 1−𝐴 1−𝐴
𝛥𝑝 𝑤2
costruttore fornisce il NSPHR (Net Suction Positive Head Required) 𝑁𝑆𝑃𝐻𝑅 = |𝜌𝑔| + 𝜆 2𝑔𝐺 +
𝐴−𝐺
2
𝑐𝐺
, il quale, per 𝑄 = 52.5 𝑚3 /ℎ, vale 𝑁𝑆𝑃𝐻𝑅 = 3.6 𝑚.. Per cui al fine di evitare la cavitazione
2𝑔
in corrispondenza della sezione d’ingresso della girante, con le posizioni suddette, si deve avere
𝑝𝐺 > 𝑝𝑠𝑎𝑡 (𝑇) ⟺ 𝑁𝑆𝑃𝐻𝐴 > 𝑁𝑆𝑃𝐻𝑅. Pertanto le diverse condizioni di temperatura determinano i
seguenti NSPHA :

T (H2O) [°C] 50 65 75 80
𝑝𝑠𝑎𝑡 [Pa] 12351 25041 38595 47415
NSPHA [m] 1.66 0.39 -0.96 -1.85
𝑧𝐴,𝑚𝑎𝑥 [m] 2.06 0.79 -0.56 -1.45

Per cui osserviamo che con la disposizione della pompa alla quota 𝑧𝐴 = 4 𝑚, in ogni condizione di
temperatura analizzata si presenta il fenomeno della cavitazione, poiché 𝑁𝑆𝑃𝐻𝐴 < 𝑁𝑆𝑃𝐻𝑅.
Osserviamo che in tale tabella è stata riportata la quota 𝑧𝐴 massima (𝑧𝐴,𝑚𝑎𝑥 = 𝑧𝐴 + 𝑁𝑆𝑃𝐻𝐴 −
𝑁𝑆𝑃𝐻𝑅) con cui si può disporre la pompa rispetto al pelo libero del serbatoio di valle, ritenuta
positiva quando la pompa si trova al di sopra del pelo libero suddetto, al fine di evitare la
cavitazione. Per cui , la soluzione più semplice ed economica, in ogni condizione di temperatura, è
quella di disporre la pompa al di sotto della quota 𝑧𝐴,𝑚𝑎𝑥 alla temperatura suddetta.

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