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BAGNOLI

Una questione ancora aperta


immagini e testi di
Stefano Santos

A più di vent’anni dalla dismissione del Centro


Siderurgico e diciassette dall’emanazione della variante
occidentale al Piano Regolatore nel 1998, continua ad
esserci un vuoto nel tessuto urbano di Napoli,
incastrato tra Bagnoli, Cavalleggeri e Posillipo e insieme
grandi possibilità di sviluppo ancora irrealizzate.
Origini - Lo stato di corruzione e le intrinseche bellezze naturali, della Commissione. Mentre la di-
malgoverno nell’amministrazio- chiamato Rione Venezia essendo il scussione ferve a Napoli, a nord
ne di Napoli scoperchiata dall’in- modellato sui canali della capitale una serie di vicissitudini legate
chiesta Saredo del 1901 ispirò un della Serenissima e servito da un allo sfruttamento delle miniere di
movimento politico e intellettuale sistema di trasporti che ricalcava ferro dell’isola d’Elba tra gruppi
secondo solo a quelli che aveva- quello delle metropolitane di Parigi imprenditoriali genovesi e tosca-
no innescato il Risanamento e lo e Londra. Aggiunto a questo vi era ni porta alla fondazione della So-
sventramento del centro antico. La la bonifica del cratere di Agnano cietà Anonima “ILVA” (dal nome
necessità avvertita da tutti fu quel- - che migliorò la salubrità di tutta latino dell’isola d’Elba) nel 1905,
la di dare una soluzione al stato di l’area - e la contemporanea risco- che decide di realizzare il ciclo in-
perdurante depressione economica perta di sorgenti termali risalenti tegrale dell’acciaio a Napoli. Dopo
e alta disoccupazione, principal- al periodo greco-romano dissemi- una prima ipotesi di localizzare il
mente attraverso l’uso di misure nate per tutti i Campi Flegrei. Le complesso industriale nella zona
pubbliche che potessero incenti- premesse sembravano solide per- est della città, fu deciso di costru-
vare l’iniziativa privata. Un piccolo ché Napoli si avviasse a diventare ire il futuro Centro Siderurgico in
dibattito semmai verteva su quale un importante centro turistico, ma un terreno fra la Conca di Bagno-
settore ci si dovesse concentrare semplicemente il mercato non era li e la spiaggia di Coroglio, per la
per far ripartire Napoli. ancora sviluppato, ancora in una sua vicinanza strategica al mare e
fase pionieristica perché potesse alla “direttissima” Napoli-Roma,
Una minoranza sosteneva di sfrut- apparire una soluzione efficiente che permette un rapido trasporto
tare le risorse culturali e paesaggi- almeno nel breve periodo. delle materie prime e dei prodotti
stiche della città per uno sviluppo lavorati. Era il 1907. Tre anni dopo,
del settore terziario e in particolare Per questi motivi fu la soluzione il 19 giugno 1910 lo stabilimento è
del turismo. Esponente più famoso ‘industriale’ guidata da Francesco inaugurato solennemente alla pre-
di questa ‘corrente’ fu il celebre ar- Saverio Nitti e sostenuta dalla élite senza del Duca d’Aosta Emanuele
chitetto di origini scozzesi Lamont cittadina a prevalere, con la nomi- Filiberto, con il Mattino che titola
Young, che sin dagli anni ‘70 pro- na nel 1902 della Regia Commissio- “Una grande festa del lavoro napo-
poneva di trasformare l’area che ne per l’incremento industriale di letano”.
va da Santa Lucia a Coroglio in Napoli seguita dalla promulgazio- Inizia così la storia del Centro Si-
un complesso residenziale a bas- ne nel 1904 della cosiddetta legge derurgico di Bagnoli, che seguirà
sa densità abitativa che sfruttasse Gianturco che raccolse i risultati le vicende di due Guerre Mondia-
L’acciaieria L.D. vista da via Cattolica.

li, la fase del dirigismo economico, promotore dell’iniziativa economi- costruzione che abbracciava ogni
dell’IRI e delle Partecipazioni Sta- ca, abbia avuto successo nel mo- settore produttivo, creando così
tali, la fase traumatica delle priva- dernizzare l’economia italiana e a una domanda imponente per la
tizzazioni, la deindustrializzazio- traghettarla negli anni del miracolo modernizzazione delle infrastrut-
ne e la delocalizzazione nei paesi economico. Il Centro Siderurgico ture, l’espansione edilizia e per la
emergenti. di Bagnoli, assieme a quelli di Cor- massificazione dell’industria au-
Esprimere un giudizio imparziale nigliano e Piombino ebbe un ruolo tomobilistica. Nel caso particolare
d’insieme dell’esperienza Bagnoli molto importante nell’ambito del di Bagnoli, altre premesse vennero
senza che interferiscano le proprie Piano Sinigaglia, così chiamato create dagli interventi che mirava-
convinzioni di fondo è pressoché dal presidente dell’IRI dal 1945. no a risolvere l’annosa questione
impossibile, soprattutto se si consi- L’obiettivo del Piano era quello di meridionale, con l’istituzione il 10
dera il contesto in cui il “cantiere” aumentare di molto la capacità agosto 1950 della Cassa per il Mez-
ha operato, in un Sud che aveva e produttiva della siderurgia nazio- zogiorno - per il finanziamento
ha tuttora difficoltà a integrarsi con nale, attraverso la ricostruzione di progetti tesi a migliorare le in-
efficacia nel tessuto produttivo na- dello stabilimento genovese e del frastrutture del Sud - e l’entrata in
zionale. potenziamento di quelli di Bagnoli vigore della cosiddetta “Legge sul
e Piombino, perché fossero in gra- Quinto” che imponeva alle am-
L’espansione - Assumendo come do di produrre acciai lavorati e non ministrazioni statali di riservare
orizzonte il dopoguerra fino ad più solo grezzi, accentrando così in almeno un quinto delle loro com-
oggi, cioè il periodo che più di tut- sé quello che prima veniva lasciato missioni a industrie del Mezzo-
ti ha contributo a definire l’assetto alle industrie private. giorno.
esistente sia dal punto di vista loca-
le che nazionale, si può concordare Il clima post-bellico era partico- Il “modello italiano” della parte-
che la fase di espansione del diri- larmente propizio a questa nuova cipazione pubblica nell’iniziativa
gismo statale, che vedeva il sogget- espansione. La distruzione porta- economica privata, che non mira-
to pubblico entrare in gioco come ta dalla guerra imponeva una ri- va solo al conseguimento di pro-
fitti ma anche di precisi obiettivi dei processi che hanno portato alla I
sociali (come del resto è previsto chiusura del Centro Siderurgico.
in Costituzione) fu osservato con
attenzione da parte dei commen- Il sig. Giuseppe Hoffmann, classe
tatori stranieri, con ammirazione ‘33, è il veterano tra il gruppo, es-
e con qualche sospetto (legato alla sendo entrato in fabbrica a 15 anni
vicinanza semantica di program- nel 1948, proveniente dalla scuola
mazione con la pianificazione di alberghiera. La sua esperienza la-
matrice sovietica). vorativa non è stata interamente
legata all’Ilva-Italsider di Bagnoli,
Segno dell’espansione di Bagnoli in contando anche diverse esperien-
quegli anni è l’inaugurazione nel ze all’estero: “(...) Sono stato prima
1964 dell’acciaieria L.D., il primo in Venezuela, poi in Zaire, poi per
impianto del genere in Italia e ba- qualche mese in Iran quando c’era
sato sul processo di soffiaggio di ancora lo Shah, nel ‘75, dove dove-
ossigeno puro sul miscuglio di ghi- vano costruire un grosso centro side-
sa e ferro che ha permesso un in- rurgico, aeroporto, lavori che avreb-
cremento della produttività dell’ac- bero coinvolto centinaia di migliaia
ciaio di un fattore 1000 e ancora di persone. Non se ne fece più nulla
oggi lo standard obbligato per la perché mandarono via lo Shah e
conversione della ghisa in acciaio. venne Khomeini. Ritornai in Italia
L’avvicinarsi degli anni Settanta e e rimasi per qualche anno all’accia-
della contestazione sociale coinci- ieria. Poi quando il nostro impianto
dono con un periodo cruciale per venne tolto da mezzo, e mi manda- Ritratti di ex lavoratori del Centro Side
il futuro dell’industria siderurgica, rono a fare il capo del pontile-sud, classe ‘43, entrato in fabbrica nel 1970
un periodo in cui le certezze del dove chiusi la carriera nell’84. fotografia della sua esperienza in India
boom economico e la domanda All’estero ho avuto molte soddisfa-
legata alla ricostruzione sembra- zioni, come tecnico della laminazio- zairesi non avevano esperienza,
no svanire: dall’espansione si passa ne. Feci uno stage con una ventina ma sono riusciti ad andare in pro-
alla contrazione. di ragazzi dello Zaire da Kinshasa, duzione proprio per merito nostro,
con cui sono stato due anni in Italia napoletani a capo del reparto di la-
Le testimonianze - Per analizzare seguendo il loro addestramento in minazione, di colata continua...ab-
una situazione di crisi, ancor più giro per gli stabilimenti del paese, da biamo fatto proprio una bella figura.”
quando si è trattato di una crisi Taranto, Genova, passando per Cor- Essendo andato in pensione nel
spalmata su almeno due decenni nigliano, Piombino. E poi andammo 1984 non ha vissuto in prima per-
come all’Ilva-Italsider di Bagnoli, è a lavorare insieme. Facemmo una sona il processo di dismissione,
necessario anche affidarsi alla testi- buona figura, perché i ragazzi fecero che tuttavia “è stata vissuta male,
monianza di chi ha vissuto quegli un tirocinio molto valido. (...) perché non c’è stata continuità. Noi
anni. Grazie alla disponibilità del Noi di Bagnoli, siamo stati sempre speravamo che potessimo avere
Circolo Ilva - associazione che ha visti come i migliori acciaieri, i mi- continuità con i nostri figli. Prati-
raccolto l’eredità del CRAL dell’I- gliori laminatori – e in effetti era camente tutto il lavoro fatto non
talsider - abbiamo avuto la possibi- così. Hanno sempre creduto in noi, è servito a niente. Non si è vissuto
lità di discutere con quattro lavora- come lavoratori. Così come all’este- bene, è stato un periodo molto tra-
tori in pensione dello stabilimento, ro, come quando abbiamo mandato vagliato. Il processo di dismissione
i quali collettivamente coprono un in produzione un reparto a Kinsha- era già stato deciso a monte, c’era
periodo lavorativo che va dal 1948 sa, dove fecero un centro siderurgico già lo scopo di mandarla via piano
alle battute conclusive dello sman- senza altoforno ma con il forno elet- piano. Di fatti negli ultimi tempi si
tellamento e la bonifica dell’area trico, dove colavano direttamente il erano lasciati andare, non c’era più
industriale. Attraverso le loro voci ferro. Un ciclo completo, anche se nello stabilimento quella severità,
si può avere un’idea più compiuta piccolo molto valido e moderno. non c’era più controllo. Io che avevo
erurgico, da sinistra a destra: il sig. Liborio Fusco, classe ‘47, assunto in fabbrica nel 1970; il sig. Vittorio Attanasio,
e oggi presidente del Circolo Ilva; il sig. Salvatore Sannino, classe ‘43, assunto nel 1962, ritratto qui mentre mostra una
a.

l’esperienza dal ‘48, dove veramen- Lo stretto rapporto del territorio gliono quattro squadre e tre turni.
te si stava male. Non c’era severità, con il Centro Siderurgico viene ri- Quindi c’è un grosso accesso di forza
c’era poco movimento. Praticamente badito dal sig. Liborio Fusco, classe lavoro giovanile. Siamo 1000 uni-
man mano è finito. (...) ‘47, entrato in fabbrica nel 1970, il tà che entrano nel ‘70, poi il grosso
Per come stanno adesso le cose, il fu- quale chiarisce anche i processi che entra nel ‘72 e ‘73. (...) Il processo
turo non lo vedo troppo roseo, è tutto hanno portato alla chiusura della di produzione ha fatto sì che ci fos-
da vedere. Sono pessimista in questo fabbrica: “questo territorio dal 1900 se un organico a quei tempi abba-
senso. Anche perché questi giovani vive di questo lavoro. Per generazio- stanza spinto: noi eravamo 8026 nel
non li vedo lottare come abbiamo ne che si sussegue, nonno, papà, e fi- ‘78-’80, però legati a tecnologie che
lottato noi, che abbiamo fatto con- glio – io – mi sarebbe piaciuto che ci non rispondevano più ai mercati e
quiste scendendo in piazza Anche fosse stata una quarta generazione, alla qualità dei prodotti. Tenendo
perché non hanno una coscienza ma questo non è stato possibile. An- presente che noi avevano acciaieria
politica: noi andavamo in fabbrica e che se noi pensavamo di aver messo e altoforni ancora all’avanguardia,
discutevamo di politica; andavamo le premesse per una continuità nel così come la cokeria, c’era però il
a mensa, si parlava e avevamo mol- tempo, chiaramente con l’evoluzio- grosso problema della laminazione
te possibilità di frequentarci e scam- ne delle tecnologie. Quando entro e del collaggio, che erano ancora le-
biarci le idee, prepararci. (...) Mia (in fabbrica) intorno al ‘70 in quel gati a un vecchio sistema. Questo ci
figlia laureata per lavorare è dovuta periodo la classe operaia raggiunge mette in grossa difficoltà perché non
andare ad Alessandria, in Piemon- risultati straordinari, oltre allo Sta- riusciamo ad avere utili, a cospetto
te. Qua lavorava due tre mesi all’an- tuto dei lavoratori, il raggiungimen- delle altre siderurgie europee ma
no quando c’era l’estate, alle terme to delle 40 ore settimanali, e quindi non solo, delle siderurgie americana
d’Agnano.” tutte le aziende immettono nel loro e giapponese. Quindi per un ragio-
organico forze nuove perché ci vo- namento di sopravvivenza, o bevi o
Un capannone della Cementir, all’incrocio tra via Coroglio e via Cattolica.
affoghi. Noi abbiamo preferito bere, to era di 18 mesi; l’accellerazione è quindi si stabilisce di incominciare
ma a prezzo di lotte perché questo stata stupenda, il mix di produzio- a ridurre la produzione di acciaio.
paese, e governo, facesse sì che la ne è stato raggiunto dopo 35 gior- A noi ci riducono a 1 milione di ton-
fabbrica si salvasse. Quindi grosse ni, grazie anche alla conoscenza di nellate all’anno, ai minimi termini,
dispute per salvare Bagnoli. Siamo persone come Giuseppe Hoffmann e alla fine arriva anche la chiusura
nel ‘78, entra in gioco la siderur- (alla laminazione) e Vittorio Atta- secondo il ragionamento che viene
gia di Bagnoli in modo particola- nasio (alla cokeria). Anche stimo- definito “la razionalizzazione della
re: questo ci permette di ottenere la late a dimostrare che lo sforzo fatto siderurgia europea”. Il governo ita-
progettualità e i finanziamenti per era premiabile per i risultati che poi liano stabilisce che il milione di ton-
una riconversione industriale che abbiamo dato. Però, già dagli anni nellate va tolto da Bagnoli, e quindi
ha inizio a fine ‘81 come realizza- Settanta, gli imprenditori stavano c’è la chiusura della fabbrica. Viene
zione di una nuova progettazione, pensando di trasferire la siderurgia votata nell’87 la legge sul riasset-
la laminazione in particolare e poi alle bocche delle miniere e la side- to della siderurgia nazionale, a cui
la trasformazione diretta dall’ac- rurgia di base nei paesi emergenti non davamo granché importanza
ciaio liquido a quello solido per la – India, Cina, a cui abbiamo ven- perché pensavamo che questo baci-
laminazione. Ripartiamo con que- duto pezzi della nostra siderurgia, no industriale era la fonte di vita per
sta tecnologia all’avanguardia (il Indocina, e in misura minore Afri- una parte dell’economia della città.
18 aprile 1984 viene inaugurato il ca e Golfo Persico – mentre quella Anche in questa fase abbiamo scal-
Treno Nastri). In precedenza, per ad alta tecnologia sarebbe rimasta pitato, arrivando anche a Bruxelles
un impianto a colata continua in dominio del Regno Unito, Giappo- per protestare, ma gli accordi vanno
acciaieria ci era costata molto, in ne, Stati Uniti e Russia. Per quanto rispettati. E quindi inconsciamen-
termini di scioperi, conflitti con il riguarda noi, in virtù dei mercati te, ma con la drammaticità dentro
sistema, una ripartenza che non è e dei mercati alternativi all’acciaio, di noi, man mano che arriva la fine
paragonabile a quella dell’84. Come ha fatto sì che la siderurgia europea dell’89 ci si rende conto che chiudere
sistema di vita, sociale e professio- man mano, pure perché è stata com- questa attività produttiva significa-
nale, c’era un continuo scambio di pletata la ricostruzione post-bellica, va la desertificazione del territorio.”
conoscenze. La curva di avviamen- andasse profondamente in crisi. E Il signor Fusco fu tra le maestran-
L’Altiforno n.4, il carroponte Moxey e la ciminiera AGL, visti dai cancelli di Porta del Parco su via Bagnoli.
ze che parteciparono allo smantel- suno ne è uscito con i piedi avanti il TNA 56: “E’ durato solo 6 anni
lamento del Centro Siderurgico. – solo un operaio cinese è morto per quel treno, l’avanguardia della side-
“Quando si progettò lo smantella- la trascuratezza delle imbracature rurgia napoletana. E invece l’hanno
mento della fabbrica , eravamo 601 dei carichi.” buttato fuori. (...) Con questa chiu-
esuberi che entrano nel 1996. Già sura della fabbrica, ho quattro figli
c’era un po’ di personale all’inter- Quello che traspare è il sentimento emigrati al Nord, tutti a Bergamo.
no che dovevano vendere in Asia e che tutti gli sforzi che sono stati fat- È una frattura molto grave, perché
Indocina. La cosa era organizzata ti dalla fine degli anni Settanta per se questa fabbrica fosse stata man-
in modo che l’80% delle commesse tutti gli anni Ottanta al fine di salva- tenuta bene, loro sarebbero rimasti
andassero su bandi di gare interna- re il Centro Siderurgico dalla chiu- qua, li avrei tenuti qua. Tutto quello
zionali, mentre meno del 20% alle sura siano stati vani, anche a fronte che abbiamo fatto...quelli hanno fat-
maestranze in esubero. Si è verifi- di uno spesso doloroso percorso to una sorta di lavaggio del cervello
cato l’inverso. Le maestranze hanno di contestazione - non per man- sulla chiusura della fabbrica, senza
fatto l’80%, mentre gli esterni meno tenere uno status quo refrattario ci fosse un urto. Man mano, ma non
del 20%: materiali inquinanti, oli ad ogni cambiamento, quanto per siamo stati sciocchi, sapevano della
cancerogeni, terminamento delle cercare di mantenere il passo con chiusura. Perché ogni anno diceva-
strutture. Le commesse andarono l’evolversi delle tecnologie e man- no che i prodotti non erano all’altez-
alle maestranze in virtù del bagaglio tenere la qualità dei prodotti, come za, il costo dei minerali, e l’acciaio.
professionale che avevano accumu- mostrato dall’ingente investimento Questo è stato l’urto. Per non ver-
lato. La fabbrica l’abbiamo messa per dotare il complesso di un treno gognarmi, ho pianto quando è suc-
a terra noi. La cosa più pericolosa nastri all’avanguardia (fondamen- cesso il fatto. Mi viene la pelle d’oca.
di tutte le attività produttive sono i tale nel processo di laminazione, (...) Sono entrato molto presto, che
tassometri, perché ci vuole una cau- per trasformare l’acciaio grezzo in non avevo neanche diciotto anni,
tela particolare. Questa cosa viene prodotto finito). Il sig. Salvatore vedendo tutti quei nuovi giovani
detta raramente. Tu senti che in Sannino, classe ‘43, entrato in fab- operai. All’epoca la tecnologia era
quasi tutte le attività produttive ci brica a 18 anni nel 1962, fece parte molto indietro. Quando abbiamo
sono morti e in questa fabbrica nes- delle maestranze che installarono messo il TNA io pensavo che quest’e-
sperienza mi avrebbe portato salu- e siamo diventati degli specialisti. rante gli anni di piombo. Adesso ci è
te e denaro, mentre invece ho perso Allora c’era la CECA che stabiliva le rimasta solamente la Storia.”
soltanto salute. Perché col treno era quote per ogni azienda e nello speci-
tutto manuale, con il treno nuovo fico dell’Italia hanno preso una Fer- Oggi - Mentre i lavori per lo sman-
bisognava premere un pulsantino. rari e l’hanno costretta a marciare tellamento e la bonifica dell’area
Non hanno mai pensato alla ricon- a 80 all’ora. Ma quella Ferrari, che di Bagnoli da parte della “Bagnoli
versione industriale. Io l’ho sempre marci a 80 o a 300 all’ora, comun- s.p.a.” proseguono, viene approvato
detto: io non sono nato siderurgico, que ha bisogno del pilota di cambi nel 1998 in Consiglio Comunale la
posso fare anche le bottiglie di pla- alle gomme di ingegneri all’officina Variante Occidentale al Piano Re-
stica. Mica devo morire siderurgico? e quant’altro. Quindi noi tenevamo golatore Generale del 1972. La re-
Se questo prodotto non va bene, se tutto questo ma la velocità era ri- lazione allegata recita testualmen-
c’è concorrenza, i costi troppo alti: dotta. Nella nostra stessa situazio- te: “per l’ambito di Coroglio il piano
facciamo un altra cosa. Invece ci ne si è trovata Genova, che aveva mira alla costituzione di un insedia-
hanno buttato allo sbaraglio.” ampliato il porto e aveva assunto mento a bassa densità dotato di for-
4600 persone, 3000 giovani lavora- ti qualità ambientali in cui gli spazi
Il sig. Vittorio Attanasio, classe ‘43, tori dalla città e 1600 esuberi della aperti, attrezzati e non, prevalgono
assunto nel 1970, impiegato alla siderurgia. A noi invece cos’hanno nettamente su quelli coperti da co-
cokeria, e oggi presidente del Cir- fatto? A me che avevo cinquant’anni struzioni. Le numerose consulta-
colo Ilva ricorda come “per la gente mi hanno mandato a casa mentre il zioni effettuate hanno confermato
del posto, Bagnoli, Fuorigrotta, Poz- ragazzo di 35 anni l’hanno preso e le scelte avanzate con la proposta
zuoli e dintorni (il Centro Siderur- l’hanno mandato o all’industria dei di variante che sono: un grande
gico) era l’aspirazione massima: il telefoni o nell’industria aeronauti- parco pubblico, una rete di attività
giovane si realizzava ancor prima ca e sono andati a tagliare il posto produttive, a partire da quelle con-
che nella scuola con l’assunzione in a tuo figlio, a mio figlio, a suo figlio nesse con la ricerca scientifica, un
questo ‘cantiere’ così come era chia- e a suo nipote. Poi abbiamo avuto sistema congressuale e alberghiero
mato. (...) Poi c’è stata la rivoluzione un’altra sfortuna per quanto riguar- con i relativi servizi: uno stock di
lavorativa del ‘68 e lo Statuto dei La- da la nostra città perché finché sia- alloggi privati e pubblici finalizzati
voratori, in cui abbiamo iniziato ad mo stati amministrati da uomini di a ridurre il disagio abitativo nell’a-
alzare la voce anche e infatti ci sia- sinistra sia alla regione che al comu- rea e a realizzare una più misurata
mo riusciti, ma è durata poco. Dal ne, si è sentita la voce di Napoli. Poi combinazione di funzioni e, ovvia-
‘70 in poi già si avvertiva questa cri- con l’avvento di Berlusconi abbiamo mente, un complesso di servizi de-
si della siderurgia. Di fatti venne De perso la Regione e abbiamo perso il stinato a soddisfare anche una parte
Michelis (ministro delle Partecipa- Comune e tutto quello che era stato del fabbisogno arretrato dei quar-
zioni che visitò il Centro Siderur- fatto in prospettiva per dare lavoro tieri limitrofi.” Al fine di velocizzare
gico il 3 novembre 1981) che disse ai giovani non c’è stato più. Oggi i lavori finora andati a rilento da
che lo stabilimento doveva chiude- non c’è più niente. La chiusura del- parte di “Bagnoli s.p.a”, il 27 di-
re (annunciò infatti la fermata del la fabbrica è stata come se qualcu- cembre 2001 il comune di Napoli
complesso, la cassa integrazione e no venisse a casa tua, si prende un acquisisce le aree ex ILVA e Eternit,
perplessità di un ritorno alla pro- pezzo della tua storia e se la porta dalla “Cimi-montubi S.p.A.” e dalla
duzione dovute al fatto che le cifre perché quello non ha bussato nem- “Mededil S.p.A.” che poi conferirà
della siderurgia sono disastrose in meno - perché se avesse bussato a “BagnoliFutura S.p.A”, Società di
tutto il mondo e la crisi, anche se noi la porta non l’avremmo aperta. Trasformazione Urbana che avrà
in ritardo, è arrivata in Italia, per Hanno fatto come diceva Salvatore. il compito di completare la boni-
cui non si possono intravedere del- Non è che noi la mattina siamo ve- fica dell’area occidentale e avviare
le soluzioni, neanche a scadenza nuti e abbiamo la porta chiusa, non la riqualificazione produttiva del
media. Al Ministro, le maestranze, si entra più è finita. Succedeva la territori. Contemporaneamente i
profondamente scosse per quanto rivoluzione. (...) Man mano hanno ‘caschi gialli’ prima impiegati a Ba-
appreso, indirizzano fischi e insul- sfaldato questo fronte di forza che gnoli s.p.a. vengono riassorbiti nel-
ti. nda), L’hanno chiuso per ristrut- noi eravamo. Siamo stati capaci di la nuova società.
turarlo, hanno fatto un treno nuovo controbattere le Brigate Rosse, du-
I vari progetti accumulatisi nel tempo.
Da allora, a parte la riapertura del i suoli e non fai pareggio. La vendi- utilizzato.”
Pontile Nord a dicembre 2005, per ta dei suoli non si è avuta perché è Un esempio lampante di questo
la STU non vi sono che progetti, passato troppo tempo. Più persone problema è l’Acquario tematico
nella migliore delle ipotesi con un hanno realizzato cooperative sul delle tartarughe marine, realizzato
tenue riscontro con la realtà. Fa- territorio per partecipare alla lot- in mezzo alla ‘zona di esclusione’
cendo un confronto con la mappa tizzazione, per realizzare il piano dell’area dismessa e per questo è
alla pagina a fianco e la situazione urbanistico. Io, come molte perso- impossibile accedervi, non essen-
attuale, si può sostenere che non ne della fabbrica come me hanno do strade. Inoltre è inutilizzabile
sia stato fatto nulla nei dodici anni partecipato a queste cooperative, perché non è allacciato alla rete
in cui la società è stata attiva. Se si pensando ai nostri figli, pensando idrica e elettrica, oltre alla mancan-
esclude il caso di Città della Scien- che col tempo i primi lotti venissero za di autorizzazioni ministeriali. La
za, che comunque è stata una cre- messi al bando, iniziando una ri- situazione si complica consideran-
azione indipendente. nascita. Un lotto solo è stato messo do che oltre ad essere un acquario,
al bando – 35000mq – ma nessuno il complesso doveva fungere anche
Questa situazione statica viene si è avvicinato perché non c’era la da ricovero per le Caretta-Caretta,
spiegata dal sig. Fusco così: “il tem- certezza dell’edificazione. Perché se dopo essere state curate presso la
po passa, i soldi si spendono, i bilan- il ministero non certifica che si può Stazione Zoologica alla Villa Co-
ci sono sempre negativi, non vendi edificare, il suolo non potrà essere munale. Per l’istituzione scientifica
doveva essere un supporto logisti- configurazione a crateri, a model- per accertare il disastro ambientale
co fondamentale (ad oggi, il Turtle lo della configurazione dei Campi operato nella bonifica di Bagno-
Point si trova a via Enrico Cocchia, Flegrei, in cui trovano posto i più li, sono stati registrati diversi raid
poco lontano). diversi generi di sport, una zona vandalici, i quali sfruttando le de-
per il camping e la pista ciclabile di bolezze nel sistema di sorveglianza
La Porta del Parco, pensata come venti chilometri, designata come e la vastità dell’area da controllare,
ingresso monumentale al nuo- punto di partenza ideale del siste- hanno colpito l’acquario tematico e
vo Parco Urbano, commissionata ma introdotto da De Magistris. il Parco dello Sport, facendo razzia
all’architetto Silvio D’Ascia e inau- La realizzazione del complesso si di rame e attrezzature, aggravando
gurata per ben due volte, nel 2010 è fermata nel 2010, con l’avviso di una situazione già di per sé preca-
e nel 2012 dagli ultimi due sinda- BagnoliFutura che lamentava l’in- ria.
ci di Napoli, ha avuto un destino terruzione dei finanziamenti da
migliore del Turtle Point, essendo parte della Regione (decisa dalla Precaria perché la stessa Bagnoli-
inserita nel contesto urbano circo- Giunta Caldoro) a uno stadio tut- Futura è stata lasciata operare su
stante, ma non tanto migliore da tavia in cui i campi sarebbero uti- basi traballanti, sia dal punto di vi-
divenire parte integrante della vita lizzabili, ma che non sono ancora sta amministrativo che quello poli-
cittadina, chiusa da cancelli. ‘rifiniti’. tico. Come la già citata interruzio-
ne dei finanziamenti operato dalla
All’altro capo dell’area, su via Cat- Lasciate in questo stato, queste pri- Giunta Caldoro, che sentì il biso-
tolica, ai piedi della collina di Posil- me strutture realizzate non hanno gno all’inizio del suo mandato nel
lipo, marcisce il Parco dello Sport, subito solo un degrado dovuto agli 2010 di annullare tutte le nomine
che nelle intenzioni doveva dive- agenti atmosferici: nel 2014, pur e consulenze avviate negli ultimi
nire uno dei punti di riferimento essendo tutta l’area sottoposta a se- giorni del governo Bassolino, re-
nell’area per lo sport, con la sua questro nell’ambito delle indagini vocando così la nomina Francesco
Cellini come curatore del progetto la nomina di un commissario che pria personalità.
del Parco Urbano e che di fatto fece nelle intenzioni dovrebbe risolvere
arenare la costruzione del Parco questa situazione. Una libertà che oggi non si può
dello Sport. Ma anche l’acquisto da dire più conquista consolidata, per
parte dell’amministrazione Iervoli- A più di vent’anni dall’inizio dalla quelle persone che hanno vissuto
no dei terreni dell’ex Centro Side- dismissione e l’inizio dei progetti con maggiore intensità la dismis-
rurgico e Eternit. Le aziende coin- di conversione, la piana di Coro- sione della fabbrica e il fallimento
volte, la “Cimi-montubi S.p.A.” e la glio rimane una sorta di Ground della sua riconversione. Creando
“Mededil S.p.A.”, confluirono nella Zero nel tessuto urbano cittadi- forse le premesse per cui venne
Fintecna (il soggetto in cui confluì no. Oggi, camminando per quelle avvertita la necessità di costruire
l’IRI in liquidazione nel 2002), che strade desolate, è difficile imma- “o’ cantiere” in primo luogo, più di
assunse così un credito nei confron- ginare che oltre quelle mura, den- cento anni fa. ◆
ti dell’amministrazione comunale, tro quegli scheletri di cemento ed
mai completamente soddisfatto e acciaio, si fosse sviluppato in un
che per questo non fece che peg- arco di tempo che grossomodo
giorare le condizioni di BagnoliFu- ricalca quello del “Secolo Breve”
tura, travolta sia dalle inchieste del teorizzato da Eric Hobsbawn un
2013 sulla bonifica dei terreni solo movimento di persone e idee che,
“virtualmente effettuata” che dalle pur nelle sue criticità, rispecchiava
tre fallite aste pubbliche di terreni così fedelmente i valori espressi nel
bonificati, culminando nel 2014 primo articolo della Costituzione
nella dichiarazione di fallimento e repubblicana, fondata sul lavoro.
la situazione di stallo che vediamo Un lavoro che nobilita l’uomo e lo
oggi, con l’incessante dibattito sul- rende libero di esprimere la pro-

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