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e´un bel guazzabuglio di panoplie, ecco cos´é..

sebbene l´illustrazione sia


suggestiva. A partire da sinistra, guerriero nobile presumibilmente celto-
illiro, di cultura hallstattiana, con "kappenhelm" (elmo a calotta) databile
al VI-V a.C (confronta i con elmo di Vace Slovenia,e, ora al museo di
Vienna; guerrieri di Sesto Calende, VI-V a.C, cultura di Golasecca) ed arte
situlare. Diffuso tra Austria, Slovenia, Croazia e Etruria. Delle varianti
lavorate a sbalzo a rappresentare espressioni umane sono peculiari delle
panoplie picene. La spada ha un pomolo che ricorda la cultura etrusca, ma
la lunghezza e´esagerata, inoltre in Etruria non si usava la cintura di
sospensione, importata dalla cultura lateniana di V a.C. specie di quella
foggia. ma il ponticvello per cui passa la cintura a catena e´posto in modo
sbagliato. Teoricamente dovrebbe essere posteriore al fodero, e non
anteriore. una simile spada lunga esiste fino al VII a.C presso la cultura
hallstattiana, o riprende intorno al III a.C. come spada lateniana (ma non
con quella foggia di pomolo). Lo scudo tipo "thureos" compare attorno al
al v a.C con la cultura la Tene, ma l´umbone a fascia/nastro a copreire la
spinatura dello scudo, e´di III-II a.C. L´armatura di cuoio, in effetti ed un
dilemma: non abbiamo tracce di elemnti organici in cuoio; ma e´da dire
che dalla Bosnia, nelle tombe di Glasinac, vi sono sepolture di guerrieri
con borchie di bronzo sparse simmetricamente a coprire tutto il torace,
identificate come parte di una sorta di "brigantina" antica. La figura n 2 e
´prettamente hallstattiana lusaziana, di XI-VIII a.C. (ovvero in senso lato,
di cultura dei Campi d´Urne). É chiamato "kammenhelm" (elmo crestato),
e si ritrova anche in Italia, presso gli influssi hallstattiani nel nord-est, e
nelle culture Villanoviane e di Canegrate. la spada, dalla foggia del fodero,
appare come una "Mindelheim" hallstattiana, di X-VII a.C. L´armatura
come na corazza a valve di bronzo sbalzato, plausibile per periodo e
cultura rappresentata.uIl guerriero n 3 appare come un celta di La Tene A,
con un elmo di tipo Berru, di V a.C. Di nuovo, la spada sembra troppo
lunga, per il periodo, in quanto anche la foggia della guardia sembra
lateniana, ma simili spade compaiono qualche secolo piu´tardi.. sempre
che il pomolo coperto non sia ad antenne... sull´armatura, riferisrsi a
quanto detto per il guerriero n 1.(sebbene non abbiamo tracce di simili
armature durante il la tene). Il guerriero n 4 apparirebbe di V-IV a.C. con
una evoluzione gallo-italica del Montefortino.. ma la tesa del paranuca e
´esagerata... la foggia della spada sembra per lunghezza e foggia di VI-IV
a.C, il fodero di tipo lateniano, ma la foggia dell´elsa piu´simile alla
"xiphos" (spada a lama foliata) di tipo greco-etrusco. il coltello e´coerente
con il periodo. L´armatura, una sorta di "spolas" di cuoio. Il guerriero n 5
appare come espressione della cultura di hallstatt-Golasecca. L´elmo e
´una variante del "kappenhelm" del guerriero n 1: ma presenta la
peculiare doppia cresta per alloggiare il cimiero. la spada corta ad
antenne corta, appesa al balteo e´tipica di fine hallstatt , VII-VI a.C. ma la
spada lunga appesa alla cintola e´invece identificativa del periodo
hallstattiano precedente, e dalla foggia del pomolo a cappello appare una
"Gundlingen". La foggia dell´armatura e´un po´atipica, ma plausibile per il
periodo della spada lunga. le fibule a coppia in lamina sbalzata con
protomi anuimali sono tipiche del periodo hallstattiano, come quello della
cultura di Fritzens-Sanzeno (cultura retica del trentino), o persino di quella
illirica japodica, liburnica e ardiea, come anche di quella picena di VII-V
a.C. In alcuni casi permangono fino al IV a.C. (vedi Slovenia e Croazia)

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