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Innovare per
competere
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42. Non è mai stato provato prima. Dalle Management Sciences, l’innovazione è stata
43. Conserviamola per il momento opportuno. definita come discontinuità nella conoscenza
(knowledge) e del saper fare (know how), capace
44. Facciamo un gruppo di lavoro.
di generare un sensibile aumento di produttività.
45. Non l'ha provato qualcuno prima? Vale a dire che, a parità di risorse, si fanno più
46. Non piacerà ai clienti. cose (sviluppo), o si fanno le stesse cose con me-
47. Non vedo la connessione. no risorse (sostenibilità).
48. Non funzionerà nel nostro stabilimento.
49. Quello che veramente dici è …..
L’incentivazione UE
50. Questo funzionerà nel vostro caso, ma non
nel nostro. Data l'importanza dell'innovazione nella competi-
51. Il consiglio d'amministrazione non l'appro- tività delle imprese e delle nazioni, da tempo i
verebbe mai. Paesi industrializzati hanno intrapreso politiche
volte a stimolare processi di innovazione nelle
52. Non pensi che dovremmo pensarci un po’ di
aziende, con incentivi mirati al finanziamento del-
più prima di agire.
la ricerca e al miglioramento del capitale uma-
53. Cosa fanno i nostri concorrenti?
no. L'Unione Europea ha avviato da anni specifi-
54. Dormiamoci su. che politiche di sostegno, tramite program-
55. Non si può fare. mi/quadro per rafforzare la ricerca e l'innovazione
56. Ci sono troppi problemi per cambiare. negli Stati membri. In particolare, nel vertice di
57. Non si paga da sola. Lisbona del 2000 - per migliorare la competitività
dei Paesi europei - è stato deciso di portare la
58. Conosco uno che ci ha provato.
spesa dei singoli, per ricerca e innovazione, al 3%
59. E' impossibile! del PIL.
60. Lo abbiamo sempre fatto così. In Italia, purtroppo, il livello d’investimento nella
ricerca è molto inferiore alla media europea e il
Sud del nostro Paese è “il fanalino di coda” della
l’INNOVAZIONE ricerca italiana.
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Ma che cosa s’intende per “creatività”? Le conoscenze, infatti, possono sempre essere
ampliate in qualunque momento della propria
Il matematico Henri Poincare la definisce co-
esperienza lavorativa e bisogna sempre dedicare
sì:”Creatività è unire elementi esistenti uti-
del tempo al relativo aggiornamento. Risulta per-
lizzando connessioni nuove che siano utili”.
tanto possibile, a ciascuno di noi, imparare nuove
Le parole “nuovo” e “utile” illustrano adeguata-
applicazioni, nuove metodiche, addentrandosi in
mente il superamento delle regole esistenti (nuo-
campi ancora inesplorati. Ciascun individuo attua
vo) e l’istituzione di una regola ulteriore, condivi-
un proprio percorso formativo, ma il punto di arri-
sa (l’utile). Vale a dire: l’essenza dell’atto creati-
vo non è sempre chiaro e lineare sin dall'inizio del
vo. Il processo creativo, infine, unisce “disordine”
percorso; pertanto, è necessario cercare conti-
e “ordine”, “paradosso” e “metodo”. Le categorie
nuamente quale esso sia.
di “nuovo” e “utile” ampliano le attività creative
Strada facendo, si possono scoprire proprie atti-
in cui sia riconosciuta utilità economica e sviluppi,
tudini e propri interessi, permettendo al talento di
uno dei tre possibili gradi di novità:
emergere. Ciascun individuo, quindi, ha il compito
1. applicazione nuova di una regola esistente;
di stabilire se seguire la propria inclinazione e as-
2. estensione di una regola esistente a un cam-
secondare il talento, dedicando il proprio tempo a
po nuovo;
ciò che realmente può gratificarlo.
3. istituzione di una regola completamente
nuova.
Il Talento, quale primo fattore del modello “3T”,
I tre fattori individuati da Richard Florida, rilevan-
viene spesso relazionato al livello di scolarità dei
ti per un territorio e la sua comunità, potrebbero
dipendenti. Questo perché la conoscenza appro-
risultare altrettanto validi per una organizzazione
priata aprirebbe la strada allo sviluppo. Va però
aziendale. Vediamo.
osservato che la nostra Scuola odierna sforna ben
pochi laureati di talento.
Il modello “3T” in azienda
E, nella realtà delle PMI che rappresentano la par-
L’innovazione oggi diventa indispensabile per te prevalente delle imprese del nostro Paese, le
adattare rapidamente una organizzazione al mer- mansioni di concetto che il laureato di talento po-
cato globale, consentendole di operare nella trebbe saper svolgere sono invero modeste; quin-
competizione sempre più aspra, anche sul merca- di, le prospettive di carriera per lui, lo sarebbero
to interno. Questo perché, nelle turbolenze che ancor meno.
stiamo vivendo, è molto rischioso reagire con La presenza dell’imprenditore che non sa delega-
l’improvvisazione; è invece necessario pianificare re, poi, completa il quadro. Anche per questo mo-
e organizzare, sfruttando l’innovazione. tivo le PMI non attraggono diplomati e laureati di
Per questo, il modello delle 3T può fornire utili talento. Gli imprenditori forse non li cercano per-
suggerimenti anche alle organizzazioni aziendali, ché ritengono di non poterli pagare; fors’anche,
soprattutto alle PMI che vogliono affrontare in perché gli imprenditori (generalmente “self ma-
modo proattivo i problemi della globalizzazione. de”) non riuscirebbero a dialogare costruttiva-
mente con laureati di talento, ma privi di espe-
Irene Tinagli, nel suo libro “Talento da svende- rienza.
re” si domanda: Il talento da affiancare all’imprenditore della pic-
”L'Italia sarà forse un paese di poeti e navigatori, cola e media azienda si potrebbe individuare pro-
ma proprio nell'era globale del talento il suo ruolo babilmente nella persona intelligente, magari di-
nella competizione internazionale si è fatto sem- plomata. In ogni caso, una persona con esperien-
pre più marginale. Quali sono le ragioni del decli- za maturata in aziende più grandi, capace di
no di una nazione che si è sempre vantata della esprimersi soprattutto attraverso la volontà di co-
sua naturale indole creativa?” noscere, di impegnarsi e di relazionarsi con gli al-
tri: tutte qualità molto importanti che non
Da studente, ciascuno di noi acquisisce cono- s’imparano facilmente. Il talento per le PMI, quin-
scenze, nozioni, e viene formato in accordo con il di, deve essere individuato nelle capacità della
corso di studi superiori. Tutto ciò può costituire persona, prima ancora che nella preparazione
sicuramente un bagaglio valido e concreto da universitaria. Tuttavia, il problema più serio da
portare sempre con sé. Tuttavia, ciò che rende risolvere va individuato nella volontà
unico e che caratterizza un individuo, è il dell’imprenditore di delegare. E, per questo ci
talento: dote innata, connaturata vuole un imprenditore … di talento.
nell’individuo stesso. Il talento, quindi, è
un'inclinazione naturale che si esplica in diversi La Tolleranza è un termine sociologico, cultu-
campi ed in diversi interessi, qualificando l'essere rale e religioso, relativo alla capacità collettiva
umano in un campo specifico, rendendolo unico. ed individuale di vivere pacificamente con coloro
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che credono ed agiscono in maniera diversa dalla La tecnologia ha assunto, in alcune realtà azien-
propria. I sistemi autoritari si fondano, al contra- dali, un ruolo molto positivo magari seguita da
rio, sull'intolleranza. Il termine “tolleranza” è delusioni, mentre in altre è stata contrastata.
solitamente collegato alla pratica della non- Tuttavia, la tecnologia è la premessa e il risultato
violenza, estende le sue implicazioni agli ambiti dell’innovazione: incorpora il sapere e costituisce
della religione, del sesso e della politica e, ben uno straordinario fattore competitivo, specie per
difficilmente, conduce ad un comportamento vio- coloro che non possono godere di posizionamenti
lento. strategici particolarmente favorevoli nei mercati.
La tecnologia, infatti, è presente nel processo
La tolleranza, pertanto, è un fattore non sempre
produttivo, nel prodotto e nei processi gestionali;
presente nella cultura delle nostre aziende, nono-
in questi ultimi è presente sotto forma di tecnolo-
stante costituisca un approccio efficace per pro-
gie della informazione e della comunicazione (Si-
muovere, presso le risorse umane dell’azienda, la
stemi informativi).
diversità di origini, di culture ed esperienze. Il
“caos” che ne deriverebbe, infatti, potrebbe costi-
Il sistema informativo aziendale abbinato alla
tuire il contesto nel quale si svilupperebbe il con-
formazione costituisce ottimo supporto per facili-
fronto e, quindi, la creatività.
tare la condivisione delle informazioni, lo scambio
Le soluzioni di collaborazione, infatti, sono effica-
di esperienze e il rapido coinvolgimento: la vera
ci dove c’è tolleranza, dove le persone sono inco-
collaborazione.
raggiate ad aprirsi per imparare e dare il meglio
di sé.
Attivare la capacità di innovare
Per aumentare la capacità di innovare bisogna
La creatività, quindi, sarebbe il frutto di una cul- concentrarsi su:
tura aziendale aperta a opinioni e idee diverse, tecniche di creatività;
disponibile al rischio e all’errore, a tutti i livelli del sistemi di gestione della conoscenza;
management. Ovviamente, richiederebbe un giu- metodi di valutazione e gestione di progetti.
sto livello di autostima e flessibilità in ognuna
delle persone coinvolte. Il cambiamento che deri- Le tecniche di creatività, individuali o di grup-
verebbe sarebbe percepibile anche all’esterno po, non servono solo per operazioni astratte, o di
dell’azienda e potrebbe catturare l’interesse di natura artistica, ma sono soprattutto utili per la
nuovi segmenti di clientela. progettazione e l’implementazione di attività.
Il problem solving, le tecniche analitiche sintetiz-
La Tecnologia è l'ambito multidisciplinare di ri- zate dall’acronimi e morfologiche, o anche il più
cerca e sviluppo di soluzioni, legate soprattutto ai conosciuto brainstorming, aiutano a trovare
processi produttivi. Si occupa dello sviluppo di nuove soluzioni attraverso un miglioramento gra-
macchine partendo dai principi della scienza, a duale; quanto meno, attraverso un percorso più
differenza della tecnica che invece si occupa del chiaro. In ogni caso, bisogna tenere conto del fat-
loro funzionamento. to che l’imprenditore italiano è eclettico; per que-
Il termine viene però utilizzato anche in senso più sto egli è portato ad improvvisare, a inventare;
ampio; per questo lo si confronti anche con la quindi, è poco disponibile alla utilizzazione di me-
definizione inglese di Technology: "Concetto am- todi precostituiti.
pio che si riferisce ai saperi ed all'uso da parte di Pertanto, bisogna tenere conto del fatto che i si-
una specie di utensili ed abilità e di come questi stemi di gestione della conoscenza sono costituiti
influiscano sulla capacità della specie stessa di da elementi organizzativi, procedurali e tecnologi-
controllare ed adattare il proprio ambiente". ci. Questo, per consentire la valorizzazione delle
competenze e delle esperienze presenti in azien-
Con l'espressione stato dell'arte della tecnologia da. Tali sistemi possono essere impostati da per-
si intende la più recente tecnologia disponibile sul sone esperte, o da conoscenza formalizzata (da-
mercato e la migliore in termini di qualità. Talora, tabase) e costituiscono il miglior investimento a
l'ingresso di una tecnologia più moderna è inten- lungo termine.
zionalmente ritardato, per commercializzarne una In definitiva, i concetti di Talento, Tecnologia e
precedente, con l'obiettivo di recuperare i prece- Tolleranza mantengono, a nostro avviso, la validi-
denti investimenti in ricerca, o di prolungare il tà riscontrata da Richard Florida per Città e Re-
ciclo di vita del business. In questo senso il pro- gioni, anche quando si tratta di realtà aziendali e
gresso della tecnologia è ritardato e ostacolato queste ultime, per potersene giovare, richiedono
da considerazioni di marketing. pratica manageriale sperimentata.