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Figura 1
P
r
H
l 2l
Riepilogo dati
P = Pm+Pasinωt
r = 0.8 mm
Pm= -4 kN
Pa= 4 kN
s=5
H/h = 1.5
l = 80 mm
Materiale: acciaio da cementazione 16CrNi4
σR = 1120 N/mm2
σy = 835 N/mm2
durezza: 225 HB
Risoluzione
Sezione B
Le sollecitazioni massime agenti in B si possono così determinare:
⎧ 6M a
⎪⎪σ a = K f bh 2
⎨ dove Ma = 2Pal e Mm = 2Pml
⎪σ = 6M m
⎪⎩ m bh 2
Il carico medio σm è considerato positivo, in quanto il fatto che Pm sia negativo fa
sì semplicemente che siano le fibre inferiori piuttosto che quelle superiori ad
essere tese. In ogni caso la verifica verrà fatta in corrispondenza delle fibre
inferiori, dove la tensione media è di trazione.
Si può quindi determinare il valore di kt = 2.8 ipotizzando che
H/h = 1.5
r/h =0.02
tgα
σA = = 305.7 N/mm2
tgα 1
+
Sn σR
e, infine, tenendo conto del coefficiente di sicurezza si può imporre:
6M a σ
σa = kf 2
≤ σ A = A = 305.7/5 = 61.5 N/mm2
bh s
Ipotizzando per lo spessore della piastra il valore b = 40 mm si può ricavare
l’altezza h:
6M a
h= kf = 62.8 mm
bσ A
Sezione A
Le sollecitazioni massime agenti in A si possono così determinare:
⎧ 6M a
⎪ σ a = bH 2
⎨ dove Ma = 3Pal e Mm = 3Pml
6M m
⎪σ m =
⎩ bH 2
Non essendoci intagli, si può determinare la nuova retta di lavoro e ricavare il
nuovo limite di fatica:
σa
=1
σm
Figura 1 Dati:
h = 30 mm
t
t = 20 mm
a = 0.5 mm
P P
a
σR = 1100 N/mm2
σy = 860 N/mm2
h
KIc = 24 MPa√m
∆Kth = 9 MPa√m
α = 0.84
Risoluzione
a) La massima ampiezza del carico di trazione P che può essere applicato alla
piastra senza incorrere nel pericolo di propagazione della cricca si può
determinare con la seguente espressione:
∆K th = α∆σ g πa ;
∆K th 9N
2 1000mm
∆σ g = = mm = 270.33 N .
α πa 0.84 π * 0.5mm mm 2
P
Dalla relazione ∆σ g = si ricava il valore del massimo carico P che può essere
th
applicato alla piastra senza incorrere nel pericolo di propagazione della cricca:
b) Il massimo carico di trazione P che può essere applicato alla piastra senza
incorrere nel pericolo di propagazione istantanea si può determinare invece con la
seguente espressione:
K IC = ασ R πa ;
K IC 24 N 1000mm
σR = = mm 2 = 720.89 N .
α πa 0.84 π * 0.5mm mm 2
P
Dalla relazione σ R = si ricava al solito il valore del massimo carico P che può
th
essere applicato alla piastra senza incorrere nel pericolo di propagazione
istantanea della cricca:
Dai rapporti
⎧ h 30mm
⎪⎪ h − 4a = (30 − 2)mm = 1.07
⎨
⎪ 2a = 1mm = 0.036
⎪⎩ h − 4a 28mm
Figura 1 Dati:
d/D = 0.75
r = 0.5 mm
Materiale: AISI1045 bonificato
σR = 1580 N/mm2
σy = 1420 N/mm2
σ’f = 1820 N/mm2
n = 0.041
P = 280 kN
Mt = 450 Nm
coefficiente di sicurezza s = 4
Risoluzione
a) La vite è dimensionata considerando il particolare come un albero con gola:
16k f _ tors M t s
16 * 1.42 * 450 * 1000 Nmm * 4
d =3 =3 = 44.85mm .
τ Aπ 144.24 N 2π
mm
Scelto come valore per il diametro d = 45 mm, si ricalcolano quindi i rapporti
geometrici:
D
= 1.33
d
r 0.5mm
= = 0.011
d 45mm
da cui è possibile leggere il valore effettivo di kt_tors = 2.54
dove il coefficiente kt _ traz tiene conto della concentrazione di tensione al piede del
Figura 1 Dati:
Mm = 76 Nm
Ma = 108 Nm
r
σR = 1120 N/mm2
σy = 835 N/mm2
durezza: 225 HB
Risoluzione
a) L’albero rotante in esame è sollecitato da un momento torcente. La sezione
critica è quello dello spallamento in cui andrà effettuato il dimensionamento a
fatica.
⎧ Pa
⎪ σa = kf A
⎨ P
⎪σ m = m = 0 perché è nullo il carico assiale medio.
⎩ A
Il carico statico di torsione provoca invece una sollecitazione media data da:
σ ⎛σ ⎞
2
16M m
τm = ⇒ σ e _ m = m + τ m2 + ⎜ m ⎟ = τ m
πd 3
2 ⎝ 2 ⎠
Per il caso in esame, avendo a che fare con condizioni di carico biassiali, si
procede alla determinazione delle tensioni equivalenti.
Si passa a ricavare quindi i valori di kt e kf per il carico di trazione:
⎧ D 50mm
⎪⎪ d = 26mm = 1.923
⎨ ⇒ k t = 2.4
⎪ r = 1.5mm = 0.058
⎪⎩ d 26mm
⎧⎪σ R = 1120 N
⎨ mm2 ⇒ q = 0.92
⎪⎩ r = 1.5mm
si avrà di conseguenza:
kf = 1+(kt -1) q = 1+(2.4 -1) 0.92 = 2.288.
Nello specifico si dovranno sostituire nelle relazioni precedenti le seguenti
espressioni:
Pa P
σ a = kf = 2.288 a 2
A d
π
4
16M m 16 * 184 * 1000Nmm
σ m _ eq = τ m = = = 53.32 N
πd π ( 26mm ) mm 2
3 3
σ e _ m = 53.32 N , per cui la retta di lavoro è in questo caso una retta verticale.
mm 2
Dal valore del limite di fatica così letto, si può ricavare il massimo valore del carico
Pa di trazione oscillante (a parità di s):
d2 (26mm) 2
σa σ aπ 290.1 N * π *
k f Pa 4 = mm 2 4
= ⇒ Pa = = 19.23kN .
s d2 sk f 3.5 * 2.288
π
4
σR = 590 N/mm2 Mi ρi
σy = 374 N/mm 2 1 97 Nm 0.4
D
2 85 Nm 0.4
3 120 Nm 0.1
4 110 Nm 0.1
Risoluzione
a) L’albero rotante in esame è sollecitato da un momento torcente M= Mi sin
ωt, la cui ampiezza è riconducibile a quattro blocchi di carico secondo quanto
riportato in tabella 1. La sezione critica è quella dello spallamento, dove c’è
l’intaglio in cui andrà effettuato il dimensionamento a fatica.
τ a _ eq = k
∑nτ k
i a_i
∑n i
∑ni = 107
τ a _1 =
k f 16M 1
=
1.255 *16 * 97 *1000 Nmm
πd 3
π *d3
n1 = 0.4 * 10 7
k f 16M 2 1.255 *16 * 85 * 1000 Nmm
n2 = 0.4 *10 7 τa_2 = =
πd 3
π *d3
n3 = 0.1 * 10 7
k f 16 M 3 1.255 *16 *120 *1000 Nmm
τ a_3 = =
n4 = 0.1 *10 7 πd 3
π *d3
k f 16M 4
1.255 *16 *110 *1000 Nmm
τa_4 = =
πd π *d3 3
τ a _ eq = k
∑nτ i
k
a_i
=
16k f 6.17
0.4 M 1K + 0.4 M 2K + 0.1M 3K + 0.1M 4K =
635621.1194
.
∑n i πd 3
d3
τ A10
il diametro si ottiene quindi imponendo che τ a _ eq ≤ . Il limite di fatica a 107 cicli
7
s
può essere ottenuto prolungando la curva di Wohler oltre il limite convenzionale di
106 cicli.
Dall’equazione della curva di Wohler ricavata precedentemente si ottiene:
k
10 6 ⎛⎜ τ 107 ⎞ 6
⎟ ⇒ τ 7 = τ 6 k 10 = 138.591 N 10 6
= 6.17 = 95.42 N
10 7 ⎜⎝ τ 106 ⎟ 2
10 10
10 7 mm 10 7 mm 2
⎠
τ a _ eq = k
∑nτ i
k
a_i
=
16k f ' 6.17
0.4 M 1K + 0.4 M 2K + 0.1M 3K + 0.1M 4K =
745778.5644
∑n i πd 3
d3
745778.5644 * s 745778.5644 * 2
d =3 =3 = 25.00mm
τ 10 7 95.42
Si calcola quindi il valore della τ a (120 Nm ) relativa a Mi = 120 Nm, ricordando il valore
Fig.3. Curva S-N con valore del numero di cicli a τ a (120 Nm ) = 115.19 N .
mm 2
Dati:
F = 4580 N
l = 280 mm
M = 3650 Nm
Materiale: acciaio Fe 510
σR = 510 N/mm2; σy = 355 N/mm2
KIc = 16.5 MPa√m
Nota
Rp = tensione
di snervamento
Risoluzione
a) Dimensionamento a fatica.
NORMATIVA EUROPEA
L’albero in figura è sollecitato da un momento torcente T = F * l = 4580 N * 280
mm = 1282.4 Nm e da un momento flettente M = 3650 Nm. La sezione critica è la
sezione ristretta del cordone di saldatura, il dimensionamento a fatica va effettuato
in questa le sezione. In questa sezione, come del resto in tutte le sezioni
dell’albero, il momento torcente è pari al momento T e il momento flettente vale M.
Il momento flettente M provoca sollecitazioni di flessione rotante tali che σ m = 0 .
Le sollecitazioni massime dovute quindi al momento flettente M agenti nella
sezione critica si possono così determinare:
⎧ 32M a
σ = k
⎪⎪ a f _ fles
πd 3 .
⎨
⎪σ = 32M m = 0
⎪⎩ m πd 3
Il momento torcente T invece provoca sollecitazioni torsionali costanti, tali che in
questo caso si abbia τ a = 0 . Le sollecitazioni massime dovute quindi al momento
torcente T agenti nella sezione critica si possono così determinare:
⎧ 16Ta
τ = k =0
⎪⎪ a f _ tors
πd 3
⎨ .
⎪τ = 16 T m
⎪⎩ m πd 3
Considerando il cordone di saldatura come un intaglio di raggio di raccordo r = 0.5
D r
e imponendo i rapporti = 1.5 e = 0.1 si può quindi determinare il valore di
d d
kt_fles = 1.88.
In base alla tensione di rottura (σR = 510 N/mm2) e considerando un valore del
raggio di raccordo r = 0.5 mm si determina il fattore di sensibilità agli intagli q =
0.58.
Per il caso in esame, avendo a che fare con condizioni di carico biassiali, si
procede alla determinazione delle tensioni equivalenti secondo le relazioni
seguenti:
⎧ σ e _ a = σ a2 + 3τ a2
⎪
⎨ σm ⎛σm ⎞ .
2
⎪σ e _ m = + τm +⎜ ⎟
2
⎩ 2 ⎝ 2 ⎠
Nello specifico, sostituendo nelle due relazioni precedenti le espressioni delle
sollecitazioni di flessione e torsione medie e alternate prima viste, si ottiene:
⎧ 2
⎪σ e _ a = σ a2 + 3τ a2 = ⎛⎜ k f _ fles
32M a ⎞
+ 3 * (0 ) = k f _ fles
2 32M a
3 ⎟
⎪ ⎝ πd ⎠ πd 3
⎨ .
σm ⎛σm ⎞
2 3 2
⎪ 0 ⎛ 16Tm ⎞ ⎛ 0 ⎞ 16Tm
⎪ σ e _ m = 2 + τ m + ⎜ 2 ⎟ = 2 + ⎜ πd 3 ⎟ + ⎜ 2 ⎟ = πd 3
2
⎩ ⎝ ⎠ ⎝ ⎠ ⎝ ⎠
Tracciato il diagramma di Haigh, si può individuare la retta di lavoro caratteristica
del componente in esame, la cui pendenza è data da:
σ e_a 2M a 2 * 3650 Nm
= tgα = k f _ fles = 1.5104 = 8.5979 .
σ e_m Tm 1282.4 Nm
NORMATIVA AMERICANA
Il metodo proposto da Juvinall consiste nel considerare un coefficiente di
concentrazione degli sforzi a fatica anche per le tensioni medie. Per questo caso
si provvederà a ricalcolare la sezione resistente dell’albero secondo quanto
suggerito da Juvinall, per confrontare i valori ottenuti con i risultati precedenti in cui
si applicava il coefficiente di concentrazione degli sforzi a fatica solo per le tensioni
alternate.
Applicando quindi il coefficiente di concentrazione degli sforzi a fatica anche per le
tensioni medie sia flessionali che torsionali, le sollecitazioni diventano:
In base alla tensione di rottura (σR = 510 N/mm2) e considerando un valore del
raggio di raccordo r = 0.5 mm si determina il fattore di sensibilità agli intagli q per il
caso con carichi di flessione e per il caso con carichi di torsione:
kf_fles = 1+(kt_fles -1) q = 1+(1.88 -1) 0.58 kf_tors = 1+(kt_tors -1) q = 1+(1.45 -1) 0.65
= 1.5104 = 1.2925
+ 3 * (0 ) = k f _ fles
32 M a
⎪ σ e _ a = σ a + 3τ a = ⎜ k f _ fles
2 2
3 ⎟
2
⎪ ⎝ πd ⎠ πd 3
⎨ .
σm ⎛σm ⎞
2 3 2
⎪ 0 ⎛ 16Tm ⎞ ⎛ 0 ⎞ 16Tm
⎪σ e _ m = 2 + τ m + ⎜ 2 ⎟ = 2 + ⎜ k f _ tors πd 3 ⎟ + ⎜ 2 ⎟ = k f _ tors πd 3
2
⎩ ⎝ ⎠ ⎝ ⎠ ⎝ ⎠
Sul diagramma di Haigh invece, la retta di lavoro caratteristica del componente
avrà la seguente pendenza:
σ e_a k f _ fles 2M a 1.5104 2 * 3650 Nm
= tgα = = * = 6.6521 .
σ e_m k f _ tors Tm 1.2925 1282.4 Nm
kf_fles‘ = 1+(kt_fles -1) q = 1+(3. 8 -1) 0.58 kf_tors‘ = 1+(kt_tors -1) q = 1+(3.5 -1) 0.65 =
= 2.624 2.625
2π 2 2π
⎛d ⎞ d3 d3
J = ∫ (dϑ )t ⎜ ⎟ = ( )
d
0
2 ⎝2⎠
∫0 8 t dϑ = 4 tπ .
0.70σ amm
2 2
⎛ 175.7 N ⎞ ⎛ 37.21 N ⎞ 179.6 N
σ id = σ 2
+τ 2
1+ 2 = ⎜ ⎟ +⎜ ⎟ = ≤ = 16.8 N
per
⎝ t mm ⎠ ⎝ t mm ⎠ t mm s mm 2
dalla precedente relazione si può ricavare quindi il valore di t per il quale sia
verificata la resistenza della saldatura:
179.6 N
t≥ mm = 10.7mm
16.8 N
mm 2
si assume quindi un valore di t = 11 mm.
c) Dal grafico allegato si legge che il valore del KI è espresso dalla seguente
relazione:
K I = Yσ I πa .
Dovendo determinare la dimensione a che dovrebbe avere una cricca per
N
originare frattura istantanea del componente, si pone σ I = σ R = 510 e
mm 2
K
K I = Ic .
s frat
a σ σ
Da diagramma allegato, in corrispondenza di = 0.2 e di I = R = 1 , si legge
2c Rp σ R
un valore di Y = 1.45 .
K
Dalla relazione Ic = Yσ R πa si può ricavare quindi il valore della a:
s frat
2
⎛ 16.5 N 3 * 1000 ⎟
⎞
⎛ K Ic ⎞ 1 ⎜
2
1
a=⎜ ⎟
2
= mm = 0.07mm .
⎜ s Yσ ⎟ π ⎜ 1.5 *1.45 * 510 N ⎟
π
⎝ frat R ⎠ ⎜ 2 ⎟
mm ⎠
⎝
Risoluzione
80 73,3399
200 -31,5039
140 -15,1415
110 7,836329
125 -6,09884
117,5 0,066928
121,25 -3,18715
119,375 -1,60614
118,4375 -0,78155
117,9688 -0,36035
117,7344 -0,14748
117,6172 -0,04047
117,5586 0,013181
Si può considerare quindi un valore del diametro esterno pari a D0 = 120mm .
⎪⎩ 4 64
D r
Assumendo i rapporti = 1.5 e = 0.1 , si ricavano i valori del kt_ass e del kt_fles:
d d
kt_ass = 1.87 e kt_fles = 1.68:
In base alla tensione di rottura (σR = 510 N/mm2) ed assumendo un valore del
raggio di raccordo r = 0.5 mm si determina il fattore di sensibilità agli intagli q sia
per il carico di flessione che assiale:
⎧⎪σ R = 510 N
⎨ mm 2 ⇒ q = 0.58 .
⎪⎩r = 0.5mm
σ a _ eq = k ∑nσ i
k
a _ i _ fat
∑n i
dove appunto
⎛ 10 6 ⎞
log⎜⎜ 3 ⎟⎟
k= ⎝ 10 ⎠ = 11.21
⎛ 382.5 ⎞
log⎜ ⎟
⎝ 206.55 ⎠
Quindi si ha:
σ a _ eq = ∑nσ i
k
a _ i _ fat
= 11.21
n1σ a11_.21
1 _ fat + n2σ a _ 2 _ fat + n3σ a _ 3 _ fat
11.21 11.21
=
∑n
k
106
i
.
6
+ 0.15 * 28.34
10 (0.70 * 17.45 11.21
+ 0.15 * 39.58 ) 11.21 11.21
= 11.21 = 33.49 N
10 6
mm 2
Il valore ottenuto altro non è che il carico equivalente allo schema a blocchi della
tabella data che provocherebbe in 106 cicli lo stesso danno della combinazione di
carico.
σ a _ eq = k ∑ i a _ i _ fat = 64.7 N
nσ k
< S n (106 cicli) = 206.55 N ,
∑ ni mm 2 mm 2
quindi la resistenza a fatica della sezione intagliata è verificata.
σ id = σ per
2
_ tot ≤ 0.85σ amm ,
perni di
banco
Dati:
Mm = 140 Nm
Ma = 60 Nm
S = 35 mm
Materiale: 26NiCrMoV115 bonificato
σR = 1324 N/mm2
σy = 1145 N/mm2
Risoluzione
π⎜ ⎟
⎝ 2 ⎠
Per il criterio di V. Mises dovrà essere:
σy
σ eq = 3(τ tor + τ tag ) 2 < = 286.25 N .
4 mm 2
Risolvendo la precedente relazione per tentativi, si trova che il valore di D2 che
soddisfa la precedente relazione è compreso nell’intervallo
19.39mm < D2 < 19.41mm :
D2 σ
f ( D2 ) = 3(τ tor + τ tag ) 2 − y
[mm] 4
10 1646,027
20 -23,7123
15 311,169
17,5 97,8051
18,75 29,18726
19,375 1,079067
19,6875 -11,6991
19,53125 -5,40944
19,45313 -2,19053
19,41406 -0,56213
19,39453 0,256862
π⎜ ⎟
⎝ 2 ⎠
Per il criterio di V. Mises dovrà essere:
σy
σ eq = 3(τ tor + τ tag ) 2 < = 286.25 N .
4 mm 2
Sostituendo gli opportuni valori si ottiene:
2
⎛ 16M 16 F ⎞
σ eq = 3(τ tor + τ tag ) = 3⎜⎜
2
+ ⎟ =
2 ⎟
⎝ π ( D1 ) 3π ( D1 ) ⎠
3
.
σy
2
⎛ 16 * 200 *1000 Nmm 16 * 5714.3N ⎞
3⎜⎜ + ⎟ = 200.4 N
2 ⎟ 2 < = 286.25 N
⎝ π (22mm )3
3π (22mm) ⎠ mm 4 mm 2
La dimensione scelta di D1 = 22mm verifica quindi la resistenza del perno di
banco.
16k f _ tors M a s
16 *1.36 * 60 *1000 Nmm * 2
D1 = 3 =3 = 16.11mm .
τ Aπ 198.72 N π
mm 2
Si considera quindi per il diametro del perno di banco D1 e di biella D2 un valore
almeno di 20 mm.