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Subito dopo, uscirono dalla sinagoga e andarono a casa di Simone e di Andrea, insieme con Giacomo
e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre. Appena entrati, parlarono di lei a Gesù.
Egli si avvicinò alla donna, la prese per mano e la fece alzare. La febbre sparì ed essa si mise a
servirli.
Questo brano è molto breve e uno potrebbe essere tentato di considerarlo una banalità. In realtà,
questo è il primo miracolo narrato da Marco, e il primo è sempre il più importante perché dà il senso
di tutti. Possibile che il miracolo primo, e più importante, sia guarire dalla febbre? Il segno è piccolo.
Il miracolo è un segno: non è importante in sé ma per quel che significa. Il miracolo sta nel finale,
non in ciò che avviene nella guarigione, ma in ciò che segue la guarigione: questa suocera, guarita
dalla febbre, serviva. Mentre l’egoismo si serve dell’altro e lo schiavizza, il vero miracolo che ci
rende simili a Dio è la capacità di amare, e amare vuol dire servire.