Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Gino Gerosa
Università degli Studi di Padova
Dipartimento di Scienze Cardiologiche Toraciche Vascolari
Malattia Coronarica
• Cenni di anatomia coronarica
• Eziologia
• Indicazioni chirurgiche
– angina stabile
– instabile
– angina vasospastica
– IMA non complicato
– IMA complicato
– Aneurisma cronico del ventricolo sx
– Insufficienza mitralica ischemica cronica
• Tecnica chirurgica
– CEC, cuore battente, Robot
– Condotti
• Risultati
Epidemiologia
- Diabete Mellito
- Ipertensione arteriosa
- Dislipidemia
- Tabagismo
Anatomia Coronarica (1)
TC
- arteria al nodo AV
- estrazione di O2 → 75-80%
- estrazione di O2 ↑ di poco
autoregolazione
ANGINA PECTORIS
ANGINA ANGINA
STABILE INSTABILE
ANGINA STABILE
Quadro anginoso che si riproduce per sforzi o condizioni (emozionali…)
costanti e riproducibili, non tende ad un aggravamento o ad una
esacerbazione della frequenza e gravità degli attacchi nel tempo.
ANGINA INSTABILE
• angina progressiva (crisi aumentate di numero e
Sdr. Ischemiche
intensità)
a carattere evolutivo:
• angina a riposo di lunga durata
• angina post-infartuale (dopo 24 h da IMA)
• inefficacia terapia medica massimale
Diagnostica Strumentale (1)
• Morbidità
– blocchi di branca
– reazione pericardica
– Sindrome di Dressler
Infarto miocardico
• Complicanze letali:
– morte improvvisa per instabilità elettrica del miocardio
(asistolia, fibrillazione ventricolare)
– dissociazione elettromeccanica (ineccitabilità del
miocardio ischemico per mancato accoppiamento
depolarizzazione e contrazione)
– shock cardiogeno quando più del 60% dell’intera massa
miocardica viene persa (insufficiente perfusione degli
organi vitali)
– rottura di cuore si evidenzia entro la I settimana
dall’infarto per la presenza di tessuti francamente malacici
Infarto miocardico
• Complicanze letali:
– rottura di cuore:
• rottura della parete libera (80%): tamponamento cardiaco
(avviene per infarto transmurale, più frequentemente negli
anziani e nelle donne)
• rottura di setto (15%): difetto interventricolare con iperafflusso
polmonare con sovraccarico biventricolare (avviene per infarto
transmurale, più frequentemente in sede anteroapicale e
posterobasale)
• rottura dei muscoli papillari (5%): insufficienza acuta della
valvola mitrale con edema polmonare (può essere la
conseguenza anche di piccoli infarti miocardici sub-endocardici)
Infarto miocardico
• Complicanze letali:
– rottura di muscoli papillari:
• completa (completamente staccato il pilastro del muscolo)
→ assotigliamento di parete e
dilatazione ventricolare
→ rimodellamento ventricolare
ANEURISMA VENTRICOLARE
COMPLICANZE POSTINFARTUALI
Morte improvvisa coronarica
• Quadro clinico caratterizzato dalla comparsa di
aritmie maligne per instabilità elettrica del miocardio
ischemico.
– Può intervenire in corso di:
• angina
• IMA
• cardiopatia ischemica cronica
Mallattia ischemica del miocardio
Terapia Chirurgica
• Obiettivi:
• Mortalità tardiva
– 95% ad 1 anno
– 88% a 5 anni
– 75% a 10 anni
– 60% a 15 anni
Ventricolo sx
in sistole
Ventricolo sx
in diastole
Arteria
mammaria
interna sx
Occlusione
dell’arteria
coronaria dx
Arteria
coronaria sx;
TC, DA,
Diag, IVP
Arteria
coronaria sx;
TC, DA, MO,
IVP
Arteria
coronaria sx;
TC, DA,
Diag, Cx
Arteria
coronaria sx;
DA, Diag,
Cx, MO
Tecnica chirurgica
• Sternotomia mediana
• CEC, Ipotermia moderata, Clampaggio aortico, Arresto
cardiaco Cardioplegico
• Anastomosi distali termino-laterali tra vena safena e
coronarie o tra arterie (mammarie o radiali) e vasi
coronarici
• Declampaggio aortico e ripristino dell’attività cardiaca
• Clampaggio parziale ed anastomosi prossimali
• Svezzamento dalla CEC
Chirurgia Mini-invasiva e Cuore Battente
La circolazione extracorporea di per se non rappresenta una
condizione fisiologica, comportando inevitabilmente una risposta
infiammatoria ed il rischio di microembolizzazioni sistemiche
(cerebrali), con disfunzioni multiorganiche, oltre all’ischemia
miocardica.
• Vantaggi:
– riduzione dei costi
– riduzione del trauma chirurgico
– riduzione delle complicanze correlate al trauma
– riduzione della degenza ospedaliera
– ripresa più veloce di una vita attiva con minore disagio
per il paziente
Rivascolarizzazione miocardica Robotizzata
in CEC o Cuore Battente
• Tecnica operatoria:
– mediante tre incisioni di 2 cm ciascuna nell’emitorace sx
vengono inseriti i 3 bracci meccanici
– dalla console di controllo il chirurgo muove mediante la voce
l’endocamera e telemanualmente i due bracci operatori
Rivascolarizzazione Miocardica Robotizzata
Rivascolarizzazione Miocardica Robotizzata
Gino Gerosa
Università degli Studi di Padova
Dipartimento di Scienze Cardiologiche Toraciche Vascolari